Ho scelto di portare una tesina sulla libertà, perché, per me è un valore molto
importante che mi permette di vivere giorno dopo giorno esperienze ed emozioni.
La libertà è un valore fondamentale nella nostra vita perché è strettamente
collegata con il nostro futuro, con le nostre scelte personali, di studio e di lavoro.
Essere liberi, però, non vuol dire vivere senza regole, perché tutto ha un limite: si è
liberi di vivere quando si rispettano le regole della convivenza civile.
Anche in classe o in un gruppo di amici ci sono delle regole, non scritte, ma che
permettono a ciascuno di esprimersi e di scegliere nel rispetto degli altri.
E’ proprio questo il concetto che esprime una frase di Martin Luter King: “La mia
libertà finisce dove inizia la vostra”.
Per la libertà molti hanno in passato sacrificato la loro vita, basti pensare alla
Resistenza dei Partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale, ma ancora oggi si
combatte duramente per la libertà vedi il conflitto in Ucraina, dove un popolo intero
è schierato contro gli invasori russi e combattono tutti insieme con un unico
obiettivo riconquistare la libertà.
ALESSANDRO MANZONI
Alessandro Manzoni nacque a Milano il 7 marzo 1785. La madre si chiamava Giulia
Beccaria figlia di Cesare Beccaria autore del libro “Delitti e delle pene”. Il padre
legittimo di Alessandro Manzoni è Pietro Manzoni, ma è molto probabile che il
padre naturale fosse un amante di Giulia Beccaria, Giovanni Verri. Il matrimonio tra
Giulia Beccaria e Pietro Manzoni non durò molto, finì nel 1792 quando Manzoni
aveva sette anni. Dopo la separazione Giulia Beccaria andò a vivere a Parigi, a casa di
Carlo Imbonati. Manzoni rimase a vivere con il padre naturale, che lo mandò in vari
collegi fino al 1805, dove fu svogliato e indisciplinato. Dopo si trasferì a Parigi dalla
madre, con cui strinse un rapporto strettissimo. Nel 1807 conobbe Enrichetta
Blondel, non nobile, di fede cattolica, che dopo il matrimonio favorì il
riavvicinamento di Manzoni alla religione cattolica.
Importante per la conversione del Manzoni, è il cosiddetto "miracolo di San Rocco" .Il
2 aprile 1810, durante i festeggiamenti per le nozze di Napoleone I e Maria Luisa
D’Austria, improvvisamente scoppiarono dei mortaretti e la folla che riempiva le
strade, presa dal panico, separò dalla moglie il Manzoni il quale, spinto dalla gente in
fuga, si ritrovò sui gradini della Chiesa di San Rocco, e si rifugiò in essa. Nel silenzio e
nella serenità di quel tempio egli implorò la grazia di ritrovare la consorte e
all'uscita, convertito, poté riabbracciarla.
La prima stesura del romanzo fu completata nel 1821 con il titolo di Fermo e Lucia,
ma non fu pubblicata, seguì poi la seconda edizione nel 1827 con il titolo definitivo
di I Promessi Sposi, che però non soddisfaceva ancora l’autore. Alessandro Manzoni
è convinto che si debba proporre un modello linguistico unitario, che sia accessibile
a tutti e sceglie il fiorentino delle persone colte, la lingua viva e parlata e non la
lingua morta dei libri del Trecento e del Cinquecento. Alla fine di questo lavoro I
Promessi Sposi furono pubblicati nell’edizione definitiva nel 1840.
Il Manzoni narra gli avvenimenti della vita precedente di suor Gertrude. La sua sorte
fu segnata ancor prima che nascesse; infatti, in base alla legge del Maggiorasco,
abolita nel 1500, ma a quel tempo ancora osservata, tutto il patrimonio doveva
essere ereditato dal primogenito maschio, così tutti gli altri figli dovevano dedicarsi
alla carriera militare o a quella religiosa. Così, appena nata, alla Signora fu dato il
nome di Gertrude, già per risvegliare l’idea del monastero.
I suoi regali consistevano in bambole vestite da suore, santini e perfino i
complimenti che riceveva erano inerenti al mondo religioso, per abituarla, fin da
piccola, a quello che sarebbe stato il suo futuro.
A sei anni fu mandata in un convento di suore, a Monza, sia per “educazione” che
per “istradamento”. Lei, anche se non aveva le idee chiare sul suo futuro, non aveva
certo nessuna intenzione di divenire una suora, essendo anche influenzata dai
progetti delle sue compagne.
Più il tempo passava più si accorgeva di essersi incamminata in un vincolo cieco.
Quando, come prevedeva la legge, trascorse un mese, nella casa natale, prima
dell’ammissione al noviziato, non fu compresa da nessuno e vide l’unica liberazione
nel convento.
Troppo debole per affrontare le conseguenze derivanti dalla disubbidienza al volere
paterno, così pronunciò i voti e «fu monaca per sempre». Quell’atto le chiuse ogni
via di libertà e uccise la sua coscienza.
Oltre allo scandalo causato da questa relazione, a rendere più grave la situazione è il
fatto che il suo amante si trova a uccidere altre persone per nascondere questa
storia d'amore. Questo suo intento non è stato utile a coprire i fatti, perché alla fine
vengono scoperti.
La monaca di Monza è come un vaso di vetro il cui fiore contenuto è stato fatto
appassire. E' un personaggio fragile che non ha ricevuto affetto né dai familiari né da
Egidio, ritrovandosi senza alcun pilastro. Anche Manzoni ha pietà di lei, tanto che la
chiama con l'affettuoso diminutivo di "Gertrudina". La monaca di Monza ricorda una
farfalla alla quale sono state tarpate le ali, non permettendole di volare in libertà.
LA RESISTENZA
In Italia il 25 aprile è la Festa della Liberazione, una festa che non può essere
dimenticata, perché, oltre a festeggiare la Resistenza e la liberazione dal
nazifascismo si festeggia il coraggio di chi ha pagato con la vita la scelta di
conquistare la libertà con le proprie forze e non riceverla in dono dalle forze alleate.
Si venne così a creare una terribile spaccatura nel nostro Paese: a Sud si era
instaurato il nuovo governo italiano alleato a Inghilterra e Stati Uniti, mentre al
Centro-Nord si venne a formare uno stato fantoccio - la Repubblica di Salò - dove
formalmente venne rimesso al potere Benito Mussolini, fresco di liberazione da
parte di un commando di paracadutisti tedeschi, ma che, di fatto, era controllato
dalle Forze Armate naziste.
Con buona parte del Paese ancora stretta nel pugno d'acciaio nazi-fascista, gli
oppositori del regime cominciarono a organizzarsi per combattere attivamente gli
invasori e dare manforte alle truppe Alleate, le quali nel frattempo stavano
cercando di risalire lo Stivale (nel luglio 1943 erano sbarcate in Sicilia) ma dovevano
fare i conti con un'accanita resistenza da parte dell'esercito tedesco.
Un ruolo fondamentale fu quello svolto dalla staffetta partigiana che era spesso
ricoperto da giovani donne tra i 16 e i 18 anni, per il semplice fatto che si pensava
destassero meno sospetti e che non venissero quindi sottoposte a perquisizione.
I nazisti rispondevano agli attacchi dei partigiani attraverso rappresaglie che furono
delle vere e proprie stragi. Ricordiamo quella delle Fosse Ardeatine a Roma, dove in
una cava di pozzolana situata nei pressi di Via Ardeatina furono uccisi 335 uomini
come rappresaglia per l’azione partigiana di Via Raselli , che il giorno prima aveva
causato la morte di 33 nazisti. Hitler furioso per quest’attacco dette l’ordine per una
reazione che “facesse tremare il mondo” e il comando tedesco di Roma decise per
una punizione esemplare: per ogni tedesco morto sarebbero stati uccisi dieci italiani.
Il 24 marzo 1944 morirono trucidati 335 uomini all’interno della cava e per
nascondere i cadaveri, i nazisti fecero esplodere gli ingressi della cava stessa.
Un’altra strage fu quella di Marzabotto, uno dei più gravi crimini di guerra contro la
popolazione civile fatto dalle forze armate tedesche durante la seconda guerra
mondiale. In sei giorni di violenze il bilancio delle vittime civili di Marzabotto era
spaventoso: oltre 800 morti, in parte donne e bambini ritenuti sostenitori dei
partigiani.
La resistenza durò venti mesi, periodo in cui giovani renitenti alla leva, antifascisti,
militari, molte donne, combatterono fianco al fianco. In città e in montagna. Con il
sostegno di molti.
Il 25 aprile, alcuni giorni prima dell’arrivo delle truppe alleate che stavano risalendo
lo stivale, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò
l'insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti. Quel giorno, quindi, i
partigiani attaccarono i presidi fascisti e tedeschi ancora in piedi, costringendoli alla
resa.
La guerra non si concluse il 25 aprile 1945, ma continuò anche nei giorni successivi,
tuttavia, una volta terminata la guerra, si decise di dichiarare il 25 aprile festa
nazionale come data simbolica della Liberazione d’Italia in quanto in quella data
erano state liberate Milano e Torino, stabilendo, di fatto, la disfatta delle forze
nemiche. Ancora oggi la data è ricordata con molta commozione in Italia poichè si
ricorda il sacrificio di tantissimi italiani, uomini e donne della Resistenza, che,
insieme agli Alleati, liberarono la penisola dal nazifascismo.
BELLA CIAO
La canzone simbolo della Resistenza italiana è “Bella ciao”, le parole del testo
evocano la libertà e la lotta contro le dittature.
“Bella ciao” è da sempre uno dei canti popolari italiani più famosi anche fuori
dall’Italia.
L’origine di questo canto è ancora incerto. Alcuni storici della canzone italiana hanno
identificato nel testo e nella musica influenze dei canti di lavoro delle mondine.
E’ una canzone che unisce, che si canta in coro e che ha avuto un significato storico-
sociale a livello mondiale, infatti, è stata intonata nel 2013 a Istanbul dai
manifestanti contro il Premier turco Erdogan; nel 2015 è stata cantata durante le
commemorazioni delle vittime del giornale Charlie Hebdo e più recentemente nei
primi giorni dell’attacco russo all’Ucraina quando un giovane cantante locale ha
riadattato la canzone e l’ha resa virale sui social.
Per questi motivi “Bella ciao” può essere considerata un inno alla libertà in ogni sua
forma.
La prima strofa indica che la canzone è ambientata durante la guerra perchè ci si
trova l'invasore.
La seconda strofa invece descrive come ci si sente durante la guerra, sembra di
morire.
La terza dice che muore da partigiano e quindi muore per la libertà e per aver
aiutato il paese a raggiungerla; questo concetto è scritto anche nell'ultima strofa.
La quarta parla di essere seppellito sulla montagna, dove i partigiani si rifugiavano
oppure compivano attacchi; il fiore sarebbe la rinascita, la rinascita dall'oppressione
nazi-fascista.
Nella quinta strofa c'è scritto che la gente che vedrà quel fiore lo ammirerà perchè
vuol dire che quell'uomo deve aver combattuto contro l'oppressione e per la libertà.
E se io muoio da partigiano
o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
e se io muoio da partigiano
tu mi devi seppellir
DESCRIVI
ANALIZZA
ELEMENTI VISUALI: Degli spazi di luce violenta evidenziano una scena in cui sono
presenti ombre che colpiscono particolari talvolta macabri. Le ombre sono
predominanti e ben marcate per dare rilievo alle figure. La presenza di luci e ombre
è un elemento tipico dell’arte romantica. Ai colori scuri e drammatici della battaglia
si contrappongono colori intensi e luminosi come quelli che rappresentano la donna,
simbolo della libertà, con la veste gialla e in mano la bandiera francese bianca, rossa
e blu che simboleggiano la speranza di vittoria.
ELEMENTI COMPOSITIVI: le figure principali del dipinto creano una piramide, il cui
vertice è nella mano che sventola la bandiera francese. Si nota anche la massa dei
rivoltosi che avanza con impeto per partecipare alla lotta. Nel dipinto c’è una forte
tensione che è alla base della natura drammatica del dipinto stesso.
INTERPRETA
SIGNIFICATO: Il dipinto rappresenta la lotta per la libertà delle varie classi sociali. La
libertà è raffigurata come una dea, ma allo stesso tempo come donna del popolo,
che incita alla lotta senza curarsi della morte e della sofferenza che la circondano.
Nel dipinto Delacroix si ritrae vestito bene con cilindro e cravattino come a volersi
isolare dagli altri forse perché non fu mai un vero rivoluzionario.
APPROFONDISCI
AUTORE: Eugène Delacroix è nato nel 1798 in una famiglia nobile e ricca che l’ha
assecondato nella sua vocazione artistica. In gioventù ha dipinto opere ispirate da
fatti d’attualità e poi grazie ai viaggi fatti in Algeria e Marocco inserì nella sua arte
temi esotici e folcloristici. Fu poco apprezzato dal pubblico, ma fu estimato da grandi
personaggi come Chopin, Victor Hugo e altri. E’ morto nel 1863.
ALTRE OPERE
Tutti gli Stati membri hanno proprie Costituzioni. L’ espressione del potere esecutivo
é il Governatore eletto dai cittadini dello Stato a suffragio universale diretto per un
periodo di 4 anni e non rinnovabile. Tutti gli Stati dell'Unione hanno due Camere
legislative elettive (Camera dei rappresentanti e Senato) . Le Camere formano il
potere legislativo degli Stati e si riuniscono su convocazione del Governatore. Per
quanto riguarda il potere giudiziario ogni Stato ha procedure differenti per l'elezione
dei giudici statali che operano a livello locale. Normalmente i giudici sono eletti in
parti uguali dai cittadini e dai giudici ordinari dei tribunali.
He was born in 1929 in Atlanta, Georgia. He was inspired by Gandhi and followed his
teachings of non-violent protest against the racial discrimination.
In 1955, in Montgomery, Alabama, where king was a pastor in the Baptist Church, he
carried out the first non violent protest against racial discrimination: the mass
boycott of the Montgomery bus company.
The protest originated from a serious episode of intolerance: Rosa Parks, a black
women, was arrested because she had taken a seat reserved for white people on a
bus.
The boycott was successful. The following year, segregation on buses stopped when
the supreme court declared it unconstitutional.
On August 28th 1963, to Washington, the reverend Martin Luther King, gave his
famous speech “ I have a dream”. His dream for the future was that “ A day all
people, black and white, could live together as brothers”.
In 1964, he received the Nobel Peace Prize.
On April 4th 1968 he was assassinated, but his legacy is still with us today.
IL SOLE
L’energia solare è un’energia rinnovabile, è disponibile e pulita, quindi è una risorsa
che possiamo usare tutti per un futuro energetico sostenibile.
L'energia solare é l'energia associata alla radiazione del Sole e rappresenta la fonte
primaria di energia rinnovabile pulita sulla Terra.
Secondo gli scienziati il nostro sistema solare si è formato circa quattro miliardi e
mezzo di anni fa a partire da una gigantesca nube rotante di gas e polveri. Una parte
di quella nube sarebbe collassata su se stessa a causa della forza di gravità, ruotando
sempre più velocemente e appiattendosi come un disco. La maggior parte della
materia, poi, è stata attratta verso il centro e avrebbe dato origine al Sole, che
contiene il 99,8% della massa di tutto il Sistema Solare.
Il Sole viene considerato come la Stella più vicina alla Terra ed è l’unica che, quando
guardiamo il cielo, non ci appare come un punto ma si presenta come una
gigantesca sfera di gas ionizzati che irradia energia in ogni direzione dello spazio
sotto forma di radiazioni elettromagnetiche. Solo una piccola frazione di energia
arriva sulla superficie terrestre, influenzando notevolmente i cicli biologici, il clima,
e indirettamente le attività umane.
La zona convettiva, o zona di convezione, ha uno spessore di circa il 30% del raggio
solare, è situata immediatamente al di sopra della zona radiativa ed è caratterizzata
dai moti convettivi del gas che permettono il trasferimento del calore verso la
superficie del Sole.
Adiacente alla zona convettiva, è presente la fotosfera, il disco luminoso che noi
vediamo. La fotosfera è la regione che filtra e riceve l’energia prodotta all’interno
del Sole, è costituita per il 90% da idrogeno e per circa il 10% da elio, ha una
pressione superficiale pari a 1/10 di quella terrestre ed ha una temperatura media di
6000 K che determina il colore giallo del Sole. La fotosfera è caratterizzata dalla
presenza di zone luminose e calde chiamate granuli, i quali scompaiono dopo pochi
minuti per essere sostituiti con granuli nuovi, e da aree più scure e fredde note
come macchie solari.
Immediatamente al di sopra della fotosfera, per circa 10000 km, è presente uno
strato irregolare di gas rarefatto ed incandescente conosciuto come cromosfera,
caratterizzata da un colore rossastro a causa degli atomi di idrogeno che a basse
pressioni emettono radiazioni colorate.
L’ultimo strato del Sole è la corona solare, una regione non ben delimitata,
costituita da gas ionizzati distribuiti in modo irregolare e da zone prive di gas dette
buchi coronali. A causa delle altissime temperature che caratterizzano la corona, i
protoni e gli elettroni presenti nei gas ionizzati, per sfuggire all’attrazione
gravitazionale del Sole, originano dei flussi in tutte le direzioni dello spazio: questo
fenomeno è noto come vento solare. La corona solare e la cromosfera costituiscono
l’atmosfera esterna del Sole. Nella corona solare si possono osservare:
La superficie del Sole può apparire come una regione estremamente tranquilla. In
realtà, la superficie solare è caratterizzata da un’alternanza di periodi tranquilli, detti
di sole quieto, e periodi di attività solare.
Le più note attività solari sono le macchie solari, delle ampie zone scure e fredde
presenti nella fotosfera e caratterizzate da un nucleo centrale (ombra) circondato da
una zona chiara (penombra).
L’ENERGIA SOLARE
Dall’energia sprigionata dal Sole e trasmessa sulla Terra sotto forma di radiazioni
elettromagnetiche (luce e calore) ricaviamo l’energia solare. Sfruttando
direttamente tale energia, attraverso tecnologie opportune, è possibile ottenere la
produzione di corrente elettrica e di calore.
L'energia solare rappresenta la fonte primaria di energia sulla terra, senza la quale
non esisterebbe la vita.
Si tratta di un'energia alternativa, perché proviene da fonti che non siano quelle
tradizionali, rappresentate dai combustibili fossili; rinnovabile perché è un’energia
che si rigenera e inesauribile; pulita perché non provoca emissioni di CO2 e non
rilascia polveri sottili, quindi non inquina. E’ intermittente e variabile, legata
all’alternarsi giorno-notte, delle stagioni e delle condizioni climatiche.
L’energia solare può essere utilizzata come fonte energetica ideale e più
consapevole per la produzione diretta di energia elettrica o per la produzione di
calore.
Per la produzione di calore sono utilizzati gli impianti a pannelli solari termici.
Il pannello solare termico cattura l’energia del sole per riscaldare l'acqua a una
temperatura variabile, in base alle condizioni di irraggiamento. Questo pannello
viene utilizzato sia per la produzione di acqua calda sanitaria sia come integrazione
del riscaldamento invernale. Solitamente viene installato sopra o ad incasso nel
tetto, è scuro.
Il pannello solare è costituito da diversi componenti, ognuno con una funzione ben
precisa:
L’energia emessa dal sole sotto forma di radiazioni può essere trasformata in
corrente elettrica in una centrale energetica chiamata centrale solare. Esistono due
tipi di centrali solari: Centrali a torre e centrali termodinamiche.
Esistono dei materiali, che per le loro proprietà, sono chiamati semiconduttori e
vengono utilizzati per trasformare le radiazioni solari in energia elettrica. I
semiconduttori quando sono colpiti da una radiazione solare mettono in movimento
degli elettroni che generano corrente elettrica. Le apparecchiature dove avviene la
trasformazione delle radiazioni solari in energia elettrica si chiamano celle
fotovoltaiche.
Oggi sono in molti coloro che, avendo spazio a sufficienza sul tetto o in giardino,
decidono di montare pannelli solari per produrre corrente continua che viene
trasformata in alternata e immessa nella rete domestica e utilizzata direttamente. La
rete interna della casa è collegata a quella esterna sia per cedere alla rete nazionale
la parte di energia prodotta e non utilizzata ma anche per prendere energia in caso
di necessità.
La libertà è uno dei doni più preziosi che ogni essere umano possiede e il regime
fascista aveva privato i cittadini della loro libertà in molti ambiti della vita
quotidiana. Oggi la nostra Costituzione, frutto del sacrificio di tante vite, garantisce
a tutti le libertà fondamentali in diversi articoli. Tra questi ricordiamo l’art. 13 che ha
come obiettivo primario restituire agli italiani i diritti di cui erano stati privati.
Secondo questo articolo non è accettato nessun evento che può nuocere la libertà
individuale come la detenzione, l’ispezione e tutto ciò che può mettere a rischio
questo principio fondamentale. Solamente in casi previsti dalla legge o per decisione
da parte dell’Autorità giudiziaria, è possibile esercitare queste azioni.
LA LIBERTA’ DI RELIGIONE
La nostra Costituzione sancisce il diritto alla libertà religiosa nell’art. 19 . Ciò significa
che tutti sono liberi di scegliere quale culto professare senza subire alcun privilegio o
svantaggio, e sono altrettanto liberi di non professare alcuna religione, aderendo
all’ateismo.
L’ Art. 8. invece definisce che tutte le confessioni religiose sono egualmente libere
davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di
organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento
giuridico italiano.
Per quanto riguarda l'Italia invece la libertà di religione ebbe inizio con lo Statuto
Albertino del ‘48 che al suo articolo 1° recitava:
"La religione cristiana cattolica apostolica romana è la religione dello Stato; gli altri
culti ora esistenti sono tollerati secondo le leggi". Questo durò fino al 1871 quando
fu riconosciuta l’uguaglianza di tutte le religioni davanti allo Stato.
Poi nella Costituzione Repubblicana del 1948 con gli articoli 8 e 19 veniva
confermata la libertà di culto.
L’Italia è un Paese ormai multietnico, multiculturale e multireligioso. Infatti, grazie ai
flussi migratori degli ultimi anni si registra la presenza di africani, pakistani, indiani,
cinesi, rumeni e polacchi, con diverse tradizioni e religioni. Purtroppo la diversità è
vista spesso come una minaccia e non come una risorsa. Oggi le religioni del mondo
sono qui, a casa nostra, si mescolano con i fatti quotidiani e sono presenti nella vita
di tutti i giorni. Il pluralismo religioso è diventato dunque una realtà, non una scelta.
La scelta sta nel decidere se prendere semplicemente atto della sua esistenza o se
invece cercare di conoscerlo, cogliendo le differenze e le comunanze.
Nonostante molti Stati del mondo abbiano nelle loro Costituzioni degli articoli a
protezione del diritto di libertà religiosa, molti di esse di fatto non li rispettano. In
Iraq, Iran, Egitto, Libano, Afghanistan, Pakistan, India, Birmania e soprattutto Cina
continuano a registrarsi atti di violenza contro le minoranze religiose (cristiane
soprattutto, ma anche buddiste, islamiche, ecc.), così come restrizioni nella libertà di
culto.
L’intolleranza religiosa continua a essere uno dei grossi macigni posti sulla strada
della pace e della convivenza tra le culture.
LA DANZA
La danza è la madre delle arti ed è antica come il mondo perché fin dall’inizio ha
accompagnato gli uomini e gli eventi della loro vita. Dai tempi remotissimi la danza è
stata un mezzo di espressione e di divertimento popolare e parte essenziale di tutti i
riti, sia religiosi che naturali. I primi esempi di danza li troviamo già nella preistoria.
Nell’Antico Egitto le danze erano sottoposte a severe regole. Presso gli antichi Greci,
invece, la danza era il centro della vita culturale. Nell’antica Roma era molto
popolare la danza etrusca. Con l’avvento del Cristianesimo la danza venne in parte
proibita perché era considerata pagana, ma durante il Medioevo fu mantenuta viva
dai menestrelli e dai giullari che andavano in giro nelle città europee. A un certo
punto questa forma di danza popolare si sviluppò e cominciò a introdursi anche
negli ambienti dei nobili e dei ricchi. Nacquero così nel Rinascimento i balli di corte
che consistevano in piccole rappresentazioni che erano eseguite durante le
cerimonie. L’epoca più gloriosa nella storia del balletto fu il Romanticismo che nella
danza esaltò la donna ideale.
Esistono oggi diversi tipi di danza: la danza jazz, la danza contemporanea, hip hop,
balli di sala, la danza moderna e tante altre forme di esibizione.
Se la consideriamo come sport, la danza è un’attività fisica dai molteplici benefici sia
per il corpo che per la mente. Tutti i tipi di danza, nessuno escluso,
assicurano benessere fisico e psicologico a ogni età e livello.
Benefici fisici
Benefici psicologici
Stimola l’aggregazione e la socialità.
Aumenta il livello di endorfine nel sangue, quindi il buonumore.
Aiuta a liberare la mente dalle tensioni, dallo stress e allevia l’ansia.
Permette di vincere la timidezza e l’inibizione a mostrarsi in pubblico.
Stimola l’acquisizione di una maggiore consapevolezza corporea.