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Inoltre, sul mercato del lavoro abbiamo che i lavoratori Nt sono pari alla forza lavoro è pari alla
popolazione. Grazie a questa relazione di uguaglianza tra popolazione presente e lavoratori
impiegati nelle aziende abbiamo che il tasso di crescita dei lavoratori è pari al tasso di crescita
della popolazione è pari a n.
quindi la prima e la
-seconda , abbiamo che il RISPARMIO PRO-LAVORATORE cioe Saggregato/L aggregato è pari a :
-Infine, abbiamo il VINCOLO DELLE RISORSE che ci dice che il capitale cambia; K punto è il tasso di
variazione istantaneo del capitale cioe la derivata rispetto al tempo del capitale. il capitale
aumenta grazie agli investimenti fissi lordi e si riduce grazie al deprezzamento fisico che
assumiamo costante e pari a delta.
qua in questo secondo passaggio usiamo la PRIMA RELAZIONE che ci dice che il risparmio
aggregato è pari agli investimenti fissi lordi, dove sostituiamo questa relazione dentro al vincolo
delle risorse
abbiamo che il capitale pro-capite si muove, varia in ogni istante e questa variazione dipende
positivamente dal risparmio aggregato - un deprezzamento fisico che è delta e un
deprezzamento che si chiama EFFETTO DILUIZIONE per il fatto che man mano che la popolazione
aumenta al tasso n.
n il capitale pro-capite tende a ridursi a parità di capitale aggregato perché k (piccolo) = K/L e se
L aumenta in ogni periodo in base a n, questo denominatore aumenta e quindi
il rapporto si riduce quindi n k si chiama effetto diluizione
derivante cioè dal fatto che il denominatore cioè la forza lavoro aumenta.
Questa è la EQUAZIONE FONDAMENTALE DEL MODELLO DI SOLOW-SWAN che descrive
unicamente la dinamica del sistema economico in ogni istante t. Abbiamo condensato tutta la
dinamica del modello in questa equazione che dipende dalla UNICA VARIABILE kt.
ho diverse curve.
-la CURVA VIOLA IN ALTO è la funzione di produzione cioè f(k) dove k è intensità di capitale o
capitale pro-lavoratore;
-la seconda curva piu bassa è la funzione del risparmio pro-capite s f (k); è più bassa di quella
sopra perchè s<1 cioè è una frazione del reddito. Frazione di f(
-la retta (n+delta)k cioè una retta che ha inclinazione (n+delta)
cioe questa curva (celeste) è piu elevata rispetto alla retta (n+delta)k
-quando invece abbiamo che la curva sf<(n+delta)k cioe sta sotto alla retta in questo intervallo
2) SECONDO GRAFICO: la stessa dinamica l’ho rappresentata nel secondo grafico dove ho preso le
stesse grandezze di prima e le ho divise per k-
sf l’ho diviso per k e quindi ottengo: s*f/k
il secondo membro l’ho diviso per k e ottengo una costante
La linea rossa è la costante; la linea viola invece è s*f/k ed è decrescente perché f è una funzione
concava; k è lineare. Quindi quando k aumenta il denominatore aumenta più del numeratore. a
sinistra di k*, abbiamo k° >0 e quindi vuol dire che il capitale cresce;
a destra di k* invece k°<0 e quindi il tasso di crescita suo è negativo e quindi il capitale si riduce.
la distanza verticale tra la curva s*f/k e (n+delta) è proprio k°/k cioè il tasso di crescita del
capitale. Notiamo che quanto più è lontano il capitale dal capitale iniziale,
supponendo di essere in un istante 0 in cui ad esempio il capitale è qua cioe
in k0,allorail tasso di crescita iniziale è molto elevato. Man mano che il
capitale si avvicina all’equilibrio il suo tasso di crescita si riduce e quindi ci arriva in modo
asintotico a un tasso via via decrescente,la intensità di capitale tende al suo valore di equilibrio,
quindi a tassi di crescita decrescenti.
quindi in questo modello in realtà c’è una forma di dinamica economica e questa può anche essere
molto lunga perché dipende dai parametri del problema e anche quanto siamo lontani
dall’equilibrio.
qualcuno inizialmente ha voluto provare a vedere se questo modello spiegasse la dinamica
economica effettivamente osservata negli anni e uno tra questi è stato SOLOW il quale però ha
trovato che i dati empirici non erano esattamente corrispondenti a quanto il modello stesso
suggeriva,
Comunque, l’EQUILIBRIO DI STATO
STAZIONARIO -->quello cioè in cui la variabile
accumulabile cioè il capitale si ferma, non varia
più, è quella in corrispondenza del quale si
trova che gli investimenti pro-capite sono pari
al deprezzamento del capitale pro-capite sia
fisico che demografico.
salario di sussistenza. questa è la differenza tra modello neoclassico e quello dei classici. altra
caratteristica è QUALE è IL RUOLO DEL RISPARMIO--> cioe capire cosa succede quando aumenta o
cambia il risparmio.
1. Supponiamo che la PROPENSIONE AGGREGATA AL RISPARMIO S aumenti da S1 a S2 quindi con
S2>S1 e quindi graficamente si può vedere che la curva TRASLA VERSO L’ALTO la curva SF/K e
succede che abbiamo ovviamente un nuovo EQUILIBRIO cioè K2>K1.
quindi un aumento di S da S1 a S2 aumenta il capitale cioè la intensità di capitale di equilibrio ma
non la crescita pro-capite che rimane sempre 0.
abbiamo che: si dimostra quindi che la intensità di capitale per lavoratore effettivo si
muove nel tempo e la sua variazione è data da risparmi pro lavoratore effettivo -
B.le variabili pro-capite crescono al tasso X --> quindi in questo caso i consumi procapite ,il
risparmio pro capite,redditoprocapite cresconoal tasso esogeno x
Quali sono le ALTRE IMPLICAZIONI? anche in questo caso se S aumenta, aumenta anche la
intensità di lavoro pro-lavoratore effettivo ma non il tasso di crescita di equilibrio. Anche in questo
caso ci può essere un periodo di transizione un po’più lungo ma prima o poi se non ci sono altre
variazioni della propensione aggregata al risparmio il capitale pro-lavoratore effettivo tenderà al
suo valore di equilibrio.
E. Infine se X aumenta cioè se il tasso di crescita del progresso tecnico aumenta, ovviamente
aumenta il tasso di crescita del redditoprocapite. ovviamente questo aumento in qualche modo
deve essere assunto come esogeno cioè come non spiegato, come uno shock della economia.
quindi un modello di questo tipo lascia un po il rammarico di non sapere perche e quindi non
giustificare l’eventuale motivo di un aumento del tasso di crescita del reddito procapite
ESTENSIONE 2
l’altra estensione riguarda il rendere endogene le scelte di consumo e. risparmio
per semplicità ritorniamo al caso di X=0 cioè assenza di progresso tecnico. abbiamo detto che nel
modello di Slow-Swan s cioè la propensione aggregata al risparmio e assunta come data ,
costante e dunque non spiegata dai comportamenti individuali. Questa estensione muove dai
modelli di RAMSEY-CASS-KOOPMANS
l’idea è che - il consumo e il risparmio sono assunte come esogene ma sono il risutlato di scelte
ottimizzanti di individui razionali. poiche ragioniamo in TEMPO CONTINUO la funzione di
utilitànon è piu una sommatoria ma è un INTEGRALE(non stiamo a usare gli integrali ;è
unasommatoria per intervalli molto piccoli del tempo l’integrale). la funzione di utilità è una
sommatoria per t che va da 0 a infinito cioe individui a vita infinita di una funzione di utiltià
intratemporale v(ct) moltiplicato per un fattore di sconto che è e ^-rot cioe esponenziale
allameno ro per t dove ro è il tasso di sconto individuale . nel continuo allora il tassodi sconto
viene elevato,entra come potenza dell’esponenziale. poi eventualmente moltiplicato perN grande
se lapopolazione crece e ipotizziamo ad esmepio un tasso di crescita positivo della popolazione.
nelmodello quindi di RAMSEY ripreso poi da CASS e KOOPMAN si ipotizza che gli individui scelgano
coem ripartire ilprorpio consumo neltempo sulla abse della massimizzazione di questa fuznione di
utiltià.
per avere un integrale finito dobbiamo assumere che ro cioe tasso di scontomintertemporalesia
in sostanza questa potenza deve crescere a un tasso che è maggiore deltasso alquale
cresce la popolazione.
-altra ipotesi è che i mercati sono perfettamnete concorrenziali e quindi si assume sempre
l’equilibrio nei mercati, in base ai quali equilibri il prodotto marginale del capitale PMGK che è
pari alla derivata della funzioen di f rispetto a K cioe f’(k) deve essere pari a r+delta; questo
viene fuori dalla massimizzazione dei profitti delle imprese (sul libroè spiegato in modo chiaro e
vedet la equazione dei profitti sul libroa pag123 dovesi vede che la massimizzazione dei porfitti dail
isultato che PMGk=r+delta)
il profotto marginale del lavoro deve essere pari al salario dei lavoratori cioe PMGL=W
-la massimizzazione del problema delconsumatoreci da la equazione che è la equazione di
EULERO,pero adesso l’abbaimo in tempo CONTINUO; ci dice che il tasso di crescita del consumo
in ogni periodo è
pari a sigma cioe
elasticità di
sostituzione
Quindi abbiamo 2 INCOGNITE in questo modello cioe (ct,kt) e abbiamo due equazioni. quindi
possiamo ricavare questi valori.
-dalla seconda equazione mettendo k°=0 abbiamo che il consumo sarà uguale a :
quindi il consumo pro-capite in equilibrio è pari alla produzione pro-capite- il deprezzamento del
capitale .
non entriamo nei dettagli di questo modello, ma che cosa possiamo dire? che il capitale , perche
questa prima equazione ci da univocamente il livello di capitale di equilibrio. è una equazione che
ci da un e un solo valore relativo al capitale di equilibrio. se dovessimo rappresentare questo
valore abbiamo,se mettiamo sull’asse delle x il K e rappresentiamo graficamente f’ che
èdecrescente. f’ èdecrescente perche la funzione di produzione è tale che il capitale è
decrescente. Poi abbiamol’altra retta che è ro+delt (in verde). quindi questa prima equazione ci
offre il CAPITALE DI EQUILIBRIO Ke.
intuitivamente quindi in questo modello abbiamo reso endogene le scelte di risparmio e in queto
esempio abbiamo visto che il risparmio e quindi il capitale di equilibrio è una funzione decrescente
di ro che è il tasso di sconto intertemporale dell’individuo. intuitivamente succede che se gli
individui hanno un ro maggiore vuol dire che sono piu impazienti perché queto ro è un fattore di
sconto; quindi, se aumenta ro gli individui pesano più il tempo presente relativamente al tempo
futuro cioe diventano piu impazienti e dunque preferiscono consumare di più oggi e risparmiare di
meno e
COMMENTI
- quindi possiamo riassumere che
1.ilrisparmio e quindi il capitale di equilibrio sono anche funzioni delle preferenze individuali
2.questo tipo di modello RAMSEYK diventato la base dei modelli macroeconomici moderni
perche si dice che molti dei modelli macroeconomici si dice che sono MICROFONDATI cioe basati
su scelte individuali che prevedono la massimizzazione per esempio della utiltiào dei profitti e poi
queste scelte vengono aggregate per ottenere gli equilibri macroeconomici.
3. è possibile introdurre progresso tecnico esogeno ottenendo conclusioni analoghe al modello di
Solow-Swan--> quindi potremmo introdurre progresso tecnico che cresce al tasso x e ottenere,
comunque, risutlati analoghi a quelli delmodello di Solo-Swan
REGOLA AUREA DEL CAPITALE(GOLDEN RULE)
introdotta da PHELPS 1961 anche se in qualche modo lo stesso RAMSEY ha anche egl istudiato il
problema ma la formulazione matematica è di Phelps.
lui ha introdotto queto cocnetto. si è posto il problema di capire se tra tutti i possibili tassi di
risparmio esistenti nel modello di Solow ne esistesse uno che fosse ottimale dal punto di vista del
benessere.
questo perche riduciamo il capitale installato nella economia;se si riduce ilrisparmiosi riduconogli
investimenti e quindi anche il capitale e questo riduce anche le risorse a disposizione delle
generazioni future.
se invece aumenta il risparmio si avrà l’opposto cioe il consumo delle generaizoni correnti si riduce
cf=f-(delta+n)k
dentro dove cf è il consumo procapite ,mettiamo c con labarra sopra per indicare lapropensione
al consumo.
Phelps dice:troviamo quel livello di risparmio e dunque quel livello di capitale che massimizza i
consumi pro capite di equilibrio. questa è la regola aurea del capitale: èquella che il livello del
massimizza i consumi procapite di stato stazionariose cosi è,massimizzare questo oggetto a sinistra
cieo i consumi procapite equivale a
GRAFICAMENTE è analogo quanto visto prima: ho messo su questo grafico il prodotto margina-
le del capitale cioe la curva rossa e laretta in blu che è n+delta.
il capitale del golden rule(quello nelcerchio verde) cieo regola aurea è quello che
realizza questa uguaglianza:
in generale il tasso in equilibri concorrenziale che chiamo rM non sarà necessariamente uguale a
n, in generale non avremo una uguaglianza ma avremo che il capitale di equilibrio sarà diverso da
particolare
che cosa
succede? se ci troviamo a destra del capitale di golden rule cioè se l’equilibrio concorrenziale si
trova a destra del capitale di golden rule(linee tratteggiate rosse ),avremo il capitale ad esempio
-viceversa se invece siamo a SINISTRA del capitale di equilibrio concorrenziale< del golden rule
, allora siamo in una situazione di
SOTTOACCUMULAZIONE ed è il caso in cui
f’>n+delta -CASO 1 di
SOVRACCUMULAZIONE --> si chiama
CASO DI INEFFICIENZA DINAMICA;in che
senso?
nel senso che in questa società si accumula
troppo rispetto a quello che sarebbe ottimale
accumu-
lare.Allora in questo caso sarebbe
ottimale ridurre ilrisparmio per
consentire ai consumi di
aumentare e questo ,riducendo i
risparmi ci permette di ridurre il
capitale installato e questo
aumenterebbe il consumo di
tutte le generazioni a partire da
quella corrente.Quindi
avremo,riducendo s , avremo un
avvicinamento del capitale di
equilibrio concorrenziale
delmodello di Solowad esempio
verso il capitale di golden rule
(verso sinistra, vedi le frecce in
giallo) e queto produrrebbe un aumento del benessere sia delle generazioni correnti che delle
generazioni future. Ecco perchè si chiama inefficienza dinamica; questo equilibrio concorrenziale è
inefficiente dal punto di vista paretiano perchè è possibile riducendo il risparmio aumentare il
benessere di tutti gli individui, sia delle generazioni corrrenti che delle generazioni future
-CASO 2: quando siamo a sinsitra del capitale golden rule cioe in una situazione di
nel modello invece di RMK NON ESISTE SOVRACCUMULAZIONE e quindi questo problema non
c’è .
perche? abbiamo assunto ro> n perche questo prodotto non doveva esplodere
perche se n cresce a un tasso costante poi in realtà abbiamo che queto prodotto poi in realtà è
pa-
ri a :
il prodotto cresce a un tasso quindi per non farloesplodere questo prodotto deve
crescere aun tasso minore di zero e quindi n deve essere <ro cioè .
Se questo è vero nelmodello di Ramsey si ottiene che f’=ro+delta cioè
ma questo, poiche abbiamo assunto ro>n, sarà >n+delta, che è la condizione di GOLDEN RULE.
dunque avremo che il capitale di equilibrio concorrenziale f’(Ke) cieo il prodotto marginale dle
capitale in equilibrio concorrenziale è maggiore di quello di golden rule:
quindi ci troviamo in questo caso in cui f’>n+delta, (caso in blu), il capitale è inferiore di quello di
golden
rule
siamo in una situazione dunque che si chiama di EFFICIENZA DINAMICA; come mai’ questo è
ma in generale ,se non abbiamo orizzonte di vita infinito cioe se non abbiamo perfetto altruismo ,il
capitaledi equilibrio concorrenziale saràdiverso dal capitale di golden rule cioe Ke diverso da Kgr
e dunque vi saràspazio per L’INTERVENTO PUBBLICO per ripristinare la efficienza della economica.
Qui il tema è proprio l’investimento non in capitale fisico ma in capitale umano, le decisioni di
istruirsi che consentono ai lavoratori di aumentare la propria produttività e poi sempre attraverso
le esternalità arrivare anche alle altre imprese-
-RICERCA E SVILUPPO--> e abbastanza diverso dagli altri due perche qua l’accento è sulla
INNOVAZIONE DEI PRODOTTI,cioe in particolare alle INNOVAZIONI VERTICALI E INNOVAZIONI
ORIZZONTALI. le innovazioni orizzontali: sono le invenzioni di nuovi beni intermedi o finali che
danno origine a nuove opportunità commerciali,per esempio la invenzione dei computer o dei
microprocessori sono esempi di innovazione orizzontale che consente di aprire a nuovi mercati e
quindi aumentare i profitti delle imprese senza esaurire la propulsione derivante dalla
innovazione, innovazioni verticali: sono le innovazioni di migliori qualità di prodotti gia esistenti,
oppure di metodi migliori di produzione che quindi rendono obsolete le qualità e i metodi
precedenti. ad esmepio il miglioramento delle prestazioni dei computer; quindi l’accento è sul
miglioramento di prodotti gia esistenti o su metodi di produzione.
Ma l’accento di questo ultimo filone è proprio sulla concorrenza monopolistica :questi modelli
usano ipotesi di CONCORRENZA MONOPOLISTICA e quindi non di concorrenza perfetta e qui
l’accento è proprio sulla produzione shumpeteriano cioe la distruzione creativa in base alla quale
la competizione consiste proprio nella distruzione di vecchi processi o vecchi prodotti e la
introduzione di novità in questo senso, pero condizione perche questo processo di innovazione si
sviluppi e prenda corpo è che le imprese anche nel breve periodo abbiamo un potere
monopolistico cioe che in qualche modo possano ad esempio utilizzare dei brevetti che
consentano loro di difendere le proprie innovazioni, di avere dei diritti di proprietà tali da
consentire loro di appropriarsi dei proditti derivanti dalla innovazione.Poi ci sono anche modelli
piu recenti che inglobano sia la innovazione orizzontale che quella verticale.
quello che volevo dire concludendo riguarda il RUOLO DEL RISPARMIO-->come abbiamo visto in
questo ultimo passaggio della crescita endogena, il risparmio , poi l’investimento in capitale fisico
non è poi cosi tanto cruciale per la crescita economica. qui subentrano altre forme di utilizzo delle
risorse diverse dall’investimento in capitale fisico.
apparentemente il risparmio sembra aver perso un po di importanza nella determinazione
dellacrescita
economica, da
questo punto di
vista siamo
lontani dalla
tradizione
classica e neoclassica. tuttavia la letteratura piu recente (paragrafo libro 6.5.5che vi chiedo di
altri del 2016 mostra--> che il risparmio puo esere rilevante per lo sviluppo dei paesi lontani dalla
frontiera tecnologica. tipicamente i paesi in via di sviluppo sono indietro nella crescita e hanno
bisogno di innovazioni che provengono dall’esterno. tuttavia per questipaesi è importante che per
Quindi AGHION teorizza e altir in questo lavorano che nei paesi sufficientemente vicini alla
forntiera tecnologica gli imprenditori locali non hanno bisogno di attrarre investimenti stranieri e
quindi in questo caso il progetto di innovazione sarà intrapresi indipendentemente dal livello di
risparmio interno.
invece per i paesi in via di sviluppo che sono lontani dalla frontiera tecnologica, è cruciale la
presenza di investitori locali che coofinanzino investimenti di sviluppo e questo è possibile solo se
vi sono risorse sufficienti quindi cioe sufficienti risparmi.
CONCLUSIONI
-abbiamo cosi dimostrato che la crescita è guidata dal progresso tecnico e dall’investimento in
capitale umano oltre che in quello fisico.
-il risparmio in senso stretto è in qualche modo ridimensionato ma a favore di altre decisioni
economiche come ad esempio gli investimenti ma anche le strutture di mercato e anche fattori
istituzionali come ad esempio la tutela dei diritti di proprietà e la concorrenza nei mercati ecc.
-tuttavia la letteratura piu recente ha riscoperto il ruolo del risparmio tradizionale come strategico
per i fattori in via di sviluppo al fine di attrarre investitori stranieri che sono gia sulla frontiera della
ricerca o della conoscenza ma che hanno bisogno di investitori loclai che devono avere risorse
sufficienti per attrarre investitori esteri.