Sei sulla pagina 1di 20

ECONOMIA DEL RISPARMIO E DELLA PREVIDENZA

09/11/2021

RISPARMIO E CRESCITA ECONOMICA (capitolo 6)

1)ripasso: abbiamo visto il punto di vista dei CLASSICI->la PARSIMONIA da parte soprattutto degli
imprenditori è il motore della crescita economica, dello sviluppo della ricchezza. gli imprenditori sono
gli unici che risparmiano mentre gli operai non risparmiano perché hanno salari di sussistenza; i
proprietari terrieri non risparmiano in quanto consumano tutto in beni di lusso. quindi SMITH c’è tutto il
tentativo della classe borghese che si affaccia per la prima volta nella storia, come classe importante per
la crescita. È chiaro che è una classe quella borghese degli imprenditori che cerca spazio, ragione di
essere nella società perché fino ad allora la società era gestita dai grandi proprietari terrieri, dai grandi
possedenti e quindi si fa spazio questa nuova classe borghese dei nuovi imprenditori, anche vecchi
operai che si sono trasformati in artigiani e poi imprenditori che reclamano un ruolo nella società e
SMITH, insieme a RICCARDO sono tra quelli che valorizzano il ruolo perla crescita economica degli
imprenditori. Quindi gli unici che risparmiano sono gli imprenditori perché il risparmio coincide con la
decisione di investire; tuttavia, il problema per i classici è che tutto questo processo di accumulazione
non puo impedire lo stato stazionario. Nel lungo termine si puo crescere quanto vogliamo ma nel lungo
termine interviene la LEGGE DEI RENDIMENTI DECRESCENTI DEI FATTORI PRODUTTIVI, cioè poiché la
terra è fissa il fattore terra è dato, una volta esaurite tutte le terre quelle piu fertili, unità aggiuntive di
popolazione, lavoratori, di macchinari su questi appezzamenti di terra generano una produttività
decrescente del fattore della produzione e quindi inevitabilmente succede che il salario ,i profitti si
abbassano: i profitti sappiamo che sono la determinante fondamentale del risparmio e investimenti, il
salario va a al livello di sussistenza, la popolazione rallenta e quindi si produce lo STATO STAZIONARIO
cioè la situazione in cui tutte le grandezze aggregate ,consumo aggregato, ricchezza aggregata, sono
costanti. Poi secondo smith la divisione del lavoro piuttosto che il progresso tecnico possono rendere
questo lungo periodo parecchio lungo, anche indeterminato, quindi le economie possono crescere per
decenni o per secoli prima di arrivare allo stato stazionario.

2)poi abbiamo visto i MARGINALISTI (Neoclassici)->il cui autore principale è FISHER : i marginalisti erano
piu concentrati a tradurre in formule la economia politica in ambiente statico con risorse date.si parla
del1800 in poi e quindi hanno il doppio problema.
-da un lato trascrivere in modo formale la teoria economica che fino ad allora era stata raccontata a
parole e quindi dare una forma. il loro primo obiettivo era quello di tradurre in formule e quindi in una
scienza sociale simile alle scienze biologiche le leggi che erano state descritte a parole dai classici; -
secondo i marginalisti hanno il problema della distribuzione del reddito perché i classici hanno
descritto una economia in crescita; i marginalisti si trovano invece di fronte ad economie già più
mature. Siamo alla seconda rivoluzione industriale in Inghilterra, Germania, pero nasce tutto il
problema della distribuzione delle risorse. Quindi i marginalisti si concentrano su sistemi economici
statici in cui il problema principale è quello della distribuzione delle risorse:come allocare in modo
efficiente risorse date^^ non si occupano di crescita, risorse date, e quindi con una enfasi inferiore
rispetto alla crescita. Il tasso di interesse assicura la uguaglianza S=I, neoclassici non riescono a superare
legge dei rendimenti decrescenti.

FISHER è una grande eccezione perché lui si occupa di scelte intertemporali e anche la sua teoria.
-3) la RIVOLUZIONE KEYNESIANA –(i prezzi sono dati si muovono le quantità, l investimenti sono dati
rigidi, determinati nel breve periodo determinano il risparmio.) -> da una riduzione della importanza
delle decisioni di risparmio per lo sviluppo economico, anzi secondo Keynes ,al capitolo 8 della general
theory e 9,ilrisparmio è dannoso per la economia perché il risparmio drena risorse al consumo e
essendo il consumo parte della domanda aggregata insieme agli investimenti e alla spesa pubblica ed
essendo la domanda aggregata il vero motore dello sviluppo della economia almeno nel breve periodo,
allora il risparmio è dannoso in quanto drenando risorse alla domanda aggregata, impedisce il
raggiungimento della piena occupazione. Quindi notiamo che nella rivoluzione keynesiana gli
investimenti determinano i risparmi perché secondo lui gli investimenti sono dati perché il tasso di
interesse più o meno è fisso nel breve periodo e il risparmio è identicamente uguale agli investimenti e
quindi il risparmio seguirà gli investimenti. quindi la relazione è :gli investimenti generano il risparmio.
nel punto di vista dei classici e marginalisti invece è il contrario: il risparmio va a nutrire gli
investimenti produttivi che a loro volta generano aumento del capitale, aumento del prodotto ecc.
nella rivoluzione keynesiana poi ha visto una traduzione successiva della teoria in una ottica
DINAMICA perché la teoria di Keynes era STATICA.
Se la propensione media al risparmio aumenta all’aumentare del reddito nel lungo periodo una
quota sempre maggiore di risorse viene sottratta al consumo alla domanda all’occupazione.

La TEORIA DINAMICA DI KEYNES è stata sviluppata principalmente da HARROD-->in due articoli


del1939 e del1948.in realtà quello del1948 è un libro ; nel1939 un articolo nella stessa sostanza.
sia HARROD che DOMAR, infatti si parla di HARROD-DOMAR( domar scrivere nel1946,1947)--> questo
modello di HARROD-DOMAR è la traduzione DINAMICA del modello statico
keynesiano.
Ma diciamo che giunge sostanzialmente alle stesse conclusioni: in base al MODELLO DI HARROD-
DOMAR la CRESCITA ECONOMIA È INSTABILE: la economia potrebbe crescere a un tasso di crescita
costante almeno nelle variabili aggregate pero il sistema è altamente instabile cioè anche se la
economia potenzialmente può crescere a un tasso costante nella piena occupazione, di fatto non ha la
economia gli strumenti necessari per proseguire in questo processo di crescita. Quindi l’esito è che la
economia è condannata a una sostanziale e strutturale sottoccupazione nel senso di disoccupazione
strutturale o di sotto capacità produttiva del capitale installato.

Modigliani keynesiana prende alla base un modello classico per risolvere puzzle del consumo, economia
può crescere ed è proprio la crescita che determina la crescita (contro classici) fa un mix di cose, da un
lato vuole spiegare puzzle consumo con ipotesi dei neoclassici dall’altro come risultati è l’economia
reale che determina (la crescita) il risparmio. (risultato keynesiano)
Friedman. Individuo vive per sempre non generazione sovrapposte no modello demografico però anche
per Friedman è il tasso di crescita del reddito che determina il risparmio. Risultato fisher aumento
redditto futuro (atteso, noto oggi) diminuisce il risparmio se aumenta reddito domani risparmio di
meno. Stessa cosa vale per Friedman.
I dati empirici dimostrano che non si è vermicata stagnazione keynesiana i dati dimostrano hanno
dimostrato che l’economia cresce, la legge dei decrementi decrescenti non è corretta.

MODELLO DI SOLOW-SWAN

Modello si basa su ipotesi: mercati perfettamente


concorrenziali (ipotesi neoclassica, i mercati sono in
equilibrio) ed è evoluzione dei modelli di harrod-domar.
Secondo loro: la crescita ci può essere ma è instabile, non si
arriva mai a crescita bilanciata. Qui con il loro modello la
crescita avviene attraverso accumulazione del capitale
(riprendono accezione positiva risparmio dei classici) il
risparmio è elemento trainante della crescita economica.
Spoiler: in questo modello Il risparmio non riesce a
modificare il tasso di crescita economia anche se è decisivo
per determinare equilibrio. Il tasso di crescita economia è
esogeno (paradosso). Un passo in più rispetto a keynesiani
perché viene recuperato il risparmio ma non è sufficiente a
determinare tasso crescita economia che è esogeno.
da qui abbiamo un passaggio importante per la teoria economia che è il MODELLO DI SOLOW-SWAN:
questi due autori, uno americano, l’altro australiano, scrivono nello stesso anno 1956 due articoli
separati, distinti, apparentemente senza punti di contatto pero giungono alla stessa conclusione. Il
passaggio che fanno questi due autori è: correggono la INSTABILITA’ del MODELLO DI HARROD-
DOMAR della crescita economica. In che senso? si chiama MODELLO NEOCLASSICO DI CRESCITA—
si chiama perché utilizza una funzione di produzione quindi una tecnologia neoclassica cioè del tipo
cobb-douglas cioe:

dove K=capitale
L=lavoro
T=indice di progresso tecnico

questa è la correzione sufficiente al modello di


HARROD-DOMAR per produrre un equilibrio di lungo
periodo stabile questa funzione di utilità coub-
douglas.
quindi Harrod e Domar--> usavano una TECNOLOGIE del tipo LEONTIEF -->gli isoquanti (quelli in
rosso)sono fatti cosi ad angolo.si chiama anche FUNZIONE DI PRODUZIONE A COEFFICIENTI FISSI;
perché? perché poi per le imprese è conveniente produrre a rapporti costanti capitale lavoro K/L è
COSTANTE nei punti angolosi il rapporto capitale lavoro è costante ;il rapporto capitale lavoro è
misurato dalla inclinazione della retta secante che passa dalla origine e interseca i punti

angolosi. quindi il rapporto K/L è costante nella Leontief cioè -->non c’è sostituzione tra gli
input:cioe o si produce a un rapporto costante ad esempio alfa=3;oppure non si produce, cioè
oppure non c’è altro modo di produrre. (QUESTA FUNZIONE è IPOTESI CRUCIALE CHE PORTA
INSTABILITà) ALLORA LORO PORTANO FUNZIONE DI PRODUZIONE DI COOB DOUGLAS

viceversa, nella funzione di produzione NEOCLASSICA del tipo COUB-DOUGLAS (equilibrio si trova
sempre) --> gli isoquanti sono ben fatti e la idea è che è possibile produrre a un certo rapporto di
capitale/lavoro ma anche a un altro rapporto capitale/lavoro.
quindi ci sono infinite possibilità di scelta tra capitale lavoro a
seconda del prezzo dei fattori produttivi cioe la impresa
sceglierà poi quel fattore che è piu conveniente in base ai
propri costi
quindi la introduzione di questa IPOTESI DI
PRODUZIONE NEOCLASSICA nel modello di
SOLOW-SWAN->

A) la crescita delle varabili aggregate cioè il pil,


consumi, il capitale è guidata, cioè la crescita
aggregata, è determinata:
-dalle scelte di risparmio/investimento
-e dalla crescita della popolazione (che in questo
modello è esogena cioè data)

-qua pero c’è una differenza rispetto ai CLASSICI-->nei classici la popolazione si aggiustava; secondo
MALTUS la popolazione reagiva in base alla differenza tra il salario e il salario di sussistenza. se il salario
era maggiore del salario di sussistenza la popolazione cresceva.se il salario invece è inferiore rispetto al
salario di sussistenza la popolazione decresce. Quando il salario coincide con il salario di sussistenza la
popolazione è costante. Quindi c’era questo meccanismo di aggiustamento cosi detto MALTUSIANO
perché era Malthus che aveva introdotto questo meccanismo di aggiustamento automatico della
popolazione.
-Harrod è il primo a abbandonare Maltus in questa ipotesi -->HARROD è uno dei primi a rinnegare il
meccanismo di aggiustamento maltusiano della popolazione. prende la popolazione come ESOGENA e
anche il tasso di crescita come esogeno.
-lo stesso fanno anche SOLOW E SWAN--->ipotizzano CRESCITA DELLA POPOLAZIONE COSTANTE E
ESOGENA, come un dato.
allora se queste sono le IPOTESI: (mercati perfetti) tecnologia neoclassica e crescita della
popolazione esogena, allora il risultato è la economia cresce in aggregato al tasso di crescita della
popolazione.

B) La crescita delle VARIABILI PRO-CAPITE (ovvero il consumo pro-capite, il reddito pro-capite ecc cioe
tutto in termini di un unico individuo), questa è la vera crescita economica. Quando si parla di crescita
economica ci si deve concentrare sulle variabili pro capite perché se si va a vedere se c’è crescita pro-
capite oppure non vuol dire che c’è crescita economica perché se c’è crescita pro-capite vuol dire che il
tenore di vita migliora nel tempo.se io posso consumare di piu nel tempo allora il mio tenore di vita
migliora.se il mio reddito cresce nel tempo, il mio tenore di vita aumenta. Se questo non succede ma la
popolazione cresce, la crescita economica è dovuta solo all’aumento della popolazione, allora il reddito
aggregato cresce al tasso di crescita della popolazione, mail reddito pro-capite rimane costante. È
sempre importante vedere le variabili economiche in termini pro-capite. Ad esempio, sappiamo che la
Cina ha ormai superato gli Stati Uniti a livello di pil assoluto, però quando poi si va a vedere il pil pro-
capite è il contrario. Quindi sono le variabili pro-capite quelle che individuano correttamente il tenore di
vita di una popolazione o di una nazione. quindi la crescita pro-capite è o assente oppure guidata
esclusivamente dal progresso tecnico (esogeno) dato.
il tasso di crescita del pil cioe RO puo dipendere da due elementi:
n=tasso di crescita della popolazione
teta=tasso di crescita della produttività derivante dal progresso tecnico

il ro è il tasso di crescita aggregato, delle variabili aggregate

quando invece vado a vedere il tasso di crescita pro-capite -->lo chiamo rotilda, è pari questo solo a
teta

quindi se questo teta è positivo -->allora abbiamo crescita economica


in senso stretto perche aumenta il reddito pro-capite. in questo caso
il tasso di crescita pro-capite è ro; il tasso di crescita aggregata è
teta+n

se teta=0--> abbiamo crescita aggregata e basta se cresce la popolazione pari a n cioe un rotilda=0
abbiamo solo crescita aggregata se cresce la popolazione pari a n.
quindi può sembrare scontata questa cosa ma non lo è stato perché Keynes,Harrod,Domar avevano in
qualche modo eliminato questa possibilità per la economia: prevaleva una visione stagnazionista
della economia abbastanza vicina ai classici perché anche loro pensavano i classici di arrivare prima o
poi allo stato stazionario. Quindi Keynes pur prendendo le distanze dai classici, insieme agli
stagnazionisti arrivano allo stesso risultato cioe 0 crescita economica.

questo modello di SOLOW-SWAN è il primo in cui la ECONOMIA NON è CONDANNATA ALLO STATO
STAZIONARIO perché la ECONOMIA CRESCE COME MINIMO AL TASSO DI CRESCITA DELLA
POPOLAZIONE.se cresce anche teta cioè se teta>0 cioe se abbiamo un progresso tecnico, allora la
economia puo crescere anche a un tasso piu elevato. vedremo il modello di Solow-Swon e poi
commenteremo su questo TETA --> perché in questo modello

questo teta è FISSO.


SVILUPPI successivi a Solow-Swon sono stati 2:
1. concentrarsi sulle scelte individuali --> perché sia Harrod,Domar che Solow e Swan, prendono come
date le scelte di risparmio e consumo cioè ipotizzano come esogene cioè come date, indipendenti dalle
altre variabili economiche le scelte di consumo e risparmio.

allora lo sviluppo successivo è stato il MODELLO RAMSEY-CASS-KOGMANS---> cioe un modello


NEOCLASSICO di crescita che si dice “microfondato” cioè basato su scelte individuali che non sono
esogene ma sono il risultato di processi massimizzanti dei consumatori cioè le scelte di consumo e
risparmio dipendono da un processo di massimizzazione della utilità dei consumatori. questa è stata
la prima espansione del modello.
Ramsey scriva nel 1928, Cass e Kogmans scrivono invece nel 1965.quindi questi economisti ultimi
riprendono il modello di Ramsey, economista matematico che ha lasciato due bellissimi articoli scritti
nel1927 e 1928.

2.il secondo passaggio rispetto a Solow-Swan è stato concentrarsi su TETA(progresso tecnologico)-->


ha un ruolo importante perché determina il tasso di crescita del reddito pro-capite. Però fino agli anni
80,quindi dal1956 al1986 piu o meno, per quasi 30 anni, questo teta è stato assunto come ESOGENO
cioe la presenza di questo teta non era spiegata. Come fa a esistere un tasso di crescita costante della
produttività? Da dove viene il progresso tecnologico? questa domanda fino al 1986 non ha avuto una
spiegazione perché era complicato immaginare una risposta. C’è voluto il contributo della TEORIA
DELLA CRESCITA ENDOGENA in cui uno dei capostipipe, fondatori è stato PAUL ROMER con un articolo
del 1986 in cui : questo teta non è esogeno ma è il risultato di scelte massimizzanti sia degli individui
che delle imprese, in particolar secondo Romer il teta viene fuori dal Learning by doing cioè da forme
di esternalità all’interno del mondo del lavoro. Perché? perché secondo Romer la economia cresce
perché alcune imprese sono più innovative di altre perché fanno investimenti di innovazione(r&d), ma
ci sono poi dei Spillover nella società,delle esternalità che vanno a beneficiare anche le imprese che non
investono, magari tramite emulazione, magari perché la forza lavoro passa da una azienda a un’altra
quindi le innovazioni di alcune imprese poi si trasferiscono, il know-how si trasferisce poi a altre
imprese.

Voglio quindi dirvi che qua il motore della crescita è l’investimento, sempre di più anche negli altri
modelli successivi, INVESTIMENTO IN RICERCA E SVILUPPO. La enfasi non è più sul risparmio, o meglio
è una forma di risparmio in senso lato perché si tratta sempre di astensione da consumo: se io
risparmio, mi astengo dal consumo io individuo; se io impresa investo allora mi astengo dal consumare
queste risorse cioè nel distribuire dividendi. Se non li distribuisco ma rinvesto utile in azienda allora mi
sto astenendo dal consumare io impresa. Quindi è un concetto un po’ più estensivo del risparmio.
Questa è la moderna teoria della crescita economica.
Sviluppi recenti della teoria della crescita, alcuni articoli recenti del 2016, hanno recuperato il ruolo
del risparmio per la crescita economica. Magari ve ne parlerò la prossima volta.

Quindi con la teoria moderna della crescita endogena--> il risparmio perde un po’ di rilevanza rispetto
alla crescita economica, è un cofattore insieme a altri che può generare crescita e principalmente
investimento in ricerca e sviluppo, ma non solo quello.
Tuttavia alcuni articoli più recenti 2016-2017 -->mostrano che il risparmio riveste ancora un ruolo
cruciale per la crescita soprattutto per i paesi in via di sviluppo: il risparmio è un elemento
fondamentale per la crescita. La intuizione dietro questa teoria è che in genere i paesi (più poveri) in
via di sviluppo per crescere devono importare tecnologia; per importare tecnologia devono acquistarla
dall’estero e devono convincere gli imprenditori a investire nel loro paese. gli imprenditori esteri cioe
coloro che sono sulla frontiera della tecnologia, accettano di compartecipare al rischio di investimento
in quei paesi in via di sviluppo se gli imprenditori locali investono anche loro perché la presenza di
investitori locali è garanzia di serietà e di condivisione del rischio di impresa per l’investitore estero.
questo allora vuol dire che l’investitore locale deve risparmiare (per dimostrare che compartecipa al
rischio) perché deve mettere sul piatto un po’ di investimenti per convincere gli imprenditori esteri a
investire nel proprio paese quindi a condividere il rischio di impresa insieme a lui. Nei paesi a tecnologia
avanzata il rischio di impresa è meno presente, rilevante e dunque sono le banche che prestano soldi, il
mercato azionario è quello che presta i soldi all’imprenditore e quindi l’imprenditore non ha poi bisogno
di risparmiare più di tanto. Prende a prestito le risorse dal mercato tramite obbligazioni o si mette in
società con altri, ma lui stesso non ha necessità stretta di risparmiare, cosa invece diversa per gli
imprenditori dei paesi in via di sviluppo.
Questa è un po la storia a parole;adesso vediamo il modello

IPOTESI DEL MODELLO DI SOLOW-SWAN


CASO DI ASSENZA DI PROGRESSO TECNICO
IPOTESI:
1. economia chiusa all’estero, agli scambi internazionali e senza intervento pubblico (senza spesa
pubblica) cioè non c’è lo stato che salva le banche o che acquista beni e servizi finali sul mercato. quindi
in ogni periodo vale questa relazione: è una identità contabile ma è anche una condizione di equilibrio
se il
mercato funziona bene. Quindi è vera sia ex ante che expost questo ci dice che il g

2.tecnologia neoclassica --> vuol dire che


abbiamo a che fare con una FUNZIONE DI
PRODUZIONE COUB-DOUGLAS cioe:

dove alfa+beta=1 cioe assumiamo RENDIMENTI


DI SCALA COSTANTI. cioe se io raddoppio gli
input, allora l’output anche questo raddoppia.
t= indice di progresso tecnico che però in questa prima approssimazione di versione assumiamo come
costante inizialmente
il vantaggio di avere rendimenti di scala costanti è che le variabili possono essere descritte per UNITA’

DI LAVORO. Cioè?
se noi partiamo da questa funzione e abbiamo rendimenti di scala costanti, se io divido Yt/Lt ottengo:

allora questo mi consente da un lato di eliminare L alla1-alfa perché si semplifica e allora mi rimane:
Yt/Lt che lo chiamo come yt (cioe y piccolo) cioe il pil pro-capite.

il pil pro-capite è dato da una funzione di produzione espressa in che cosa?


perché sto sfruttando la proprietà distributiva della potenza e quindi ho:

K/L INTENSITA’DI CAPITALE k (k picco-

questo rapporto si chiama e si può anche scrivere come

lo posso scrivere come quindi riassumendo abbiamo ho ottenuto una espressione in cui il pil pro-capite è
funzione di questa costante ed esclusivamente della intensità di capitale (k piccolo) in sostanza abbiamo
eliminato dal modello una variabile che è la FORZA LAVORO. Quindi il modello si può descrivere facendo
a meno della forza lavoro e quindi essendo descritto unicamente dalla INTENSITA’DI CAPITALE cioè il
CAPITALE PRO-CAPITE che è quindi la unica variabile che noi dobbiamo conoscere per poter descrivere sia
dinamicamente il modello che anche poi nell’equilibrio di lungo periodo. quindi questa è una conseguenza
della seconda ipotesi cioè tecnologia neoclassica a rendimenti costanti di scala

3. la popolazione cresce a un tasso costante --> cioè se noi ragionassimo in periodo discreto dovremmo

scrivere cosi:
cioè la dimensione della popolazione nel periodo t+1è= alla popolazione precedente (1+n) dove n è il
tasso di crescita della popolazione.

si può anche scrivere cosi:.


se Nt lo porto a sinistra e cambio di segno per le regole matematiche allora ottengo
se divido poi entrambi i lati per Nt allora ottengo :

Nt+1-Nt è delta N ed ho quindi: Quindi a sinistra ho il tasso di crescita


della popolazione e a destra ho il tasso di crescita della popolazione. Questi mi dice che il tasso di
crescita della popolazione tra un periodo e l’altro è n.

se invece io sono in TEMPO CONTINUO-->abbiamo solo che questo rapporto è una DERIVATA;questo
delta si riduce perché si riduce delta t.il limite di delta che tende a 0 è questa cosa.

qualche volta scriviamo le derivate rispetto al tempo e lo scriviamo con il punto noi economisti:
quindi o con il punto o con la derivata indicano la stessa cosa:la
derivata rispetto al tempo, tempo continuo.

a questo punto succede che abbiamo il vincolo delle risorse. Sappiamo che nel vincolo delle risorse
abbiamo che:

la variazione del capitale tra un periodo e l’altro


è pari agli investimenti fissi lordi It- delta Kt dove DELTA è il deprezzamento del capitale cioè
l’ammortamento: il capitale tra un periodo all’altr’aumentato cambia perché si investe e questo da un
segno +.poi c’è il segno - dovuto all’ammortamento; si perde capitale perché questo si logora nel
processo di produzione a un tasso costante delta.
Anche qua in periodo continuo, per intervalli continui di tempo abbiamo che delta K in realtà è una
derivata rispetto al tempo che indichiamo noi economisti con il punto.

questa è la definizione 4) del VINCOLO DELLE RISORSE.

5)IPOTESI SULLE SCELTE DI RISPARMIO


sappiamo che il risparmio tra un periodo e l’altro è: ma il modello di SOLOW assume che il consumo sia
una frazione costante C del reddito aggregato, del PIL.
Keynes: la propensione marginale al consumo è decrescente.
quasi invece ipotizza che la propensione marginale al consumo(c) e quella media siano costanti. quindi
abbiamo: allora
abbiamo che
St,se io chiamo
(1-c) lo chiamo s,
allora abbiamo
che il risparmio
è una frazione
costante s del
reddito aggregato. Questa è la ipotesi sia di HARROD che di SOLOW-SWAN. Il risparmio è una
frazione costante ed esogena, quindi non spiegata, del reddito aggregato. quindi queste sono le
IPOTESI DESCRITTIVE DEL MODELLO.

LA META IPOTESI CIOE LA IPOTESI DI BASE DI QUESTO MODELLO NEOCLASSICO -->è che i MERCATI
SONO SEMPREI N EQUILIBRIO. Siamo cioè in concorrenza perfetta: i mercati hanno cioè gli strumenti,
capacità endogena di ripristinare l’equilibrio nel caso in cui questo fosse disturbato da shock esogeni.
S=I in equilibrio sicuramente vale che St=It sempre.
questa non è solo una identità contabile ma è una relazione che vale anche come EQUILIBRIO perché i
mercati sono sempre in equilibrio e questa, quindi, garantisce che i risparmi offerti dalle famiglie sono
esattamente pari alla domanda di investimenti da parte delle imprese.
Dunque abbiamo che, se noi riprendiamo la relazione dalla 4),sostituendo nella 4) cioe:
sostituendo questa espressione nella4) allora abbiamo:

ma S abbiamo detto che per la 5) è pari a :

Quindi Kt cioè il tasso di variazione del capitale nell’unità di tempo è pari a :


questa è la LEGGE DINAMICA DI QUESTO MODELLO che ci dice COME SI COMPORTA IL CAPITALE NEL
TEMPO.
ok.

dimostreremo che in termini di grandezze pro-capite questa relazione dinamica può essere scritta
usando tutte le grandezze pro-capite.

questa relazione può essere tradotta in TERMINI PRO-CAPITE


come:

yt è pari a una funzione di kt.

quindi f è yt come funzione della intensità

di capitale (quello in rosso)

come vi ho mostrato prima qua: in una coub-douglas y(piccolo)


è una funzione di k(piccolo).
quindi questa è la espressione fondamentale del Modello Solow-Swan che ci dice come cambia il
capitale pro-capite da un periodo all’altro e questo ci consentirà anche di trovare l’equilibrio di stato

stazionario, se esiste.
Nell’equilibrio di stato stazionario k (piccolo) dovrà essere pari a 0. Se K=0 allora

sx f(k) dovrà essere uguale a:


Questa espressione semplice contiene solo k piccolo come variabile. quindi k è la unica variabile, il resto
sono parametri cioè numeri (n,s, delta). L’unica incognita è k. abbiamo una equazione e una incognita.
Quindi il modello si semplifica parecchio se lo scriviamo in termini pro-capite perché può essere
descritto con una unica variabile.

Adesso voglio dimostrarvi come si passa da


questa relazione scritta in Termini AGGREGATI
a questa relazione in TERMINI PRO-CAPITE:

Quindi vi dimostro come si passa dalla prima alla seconda equazione. Questa in VIOLA è la equazione
fondamentale che descrive il modello di solow-swan.

Il primo passaggio è quello di scrivere k (piccolo) che è per definizione pari a K/L.
poi si applica il logaritmo a destra e a sinistra
per mantenere la uguaglianza.

il logk è pari a: per la proprietà dei logaritmi.

Da ultimo derivata rispetto al tempo a destra e sinistra.Sappiamo che la derivata del logaritmo rispetto

a k è pari a 1/k. .

però k a sua volta è una funzione di t ,deltempo. quindi in questo caso avremmo:

cioè è una derivata di una funzione di una funzione. Applicando la regola abbiamo:

questo è la derivata dell’oggetto di sinistra.

a DESTRA(in arancio) invece abbiamo:c’è anche qua una derivata di funzione di funzione.

L punto/L èpari a n.
Allora abbiamo che Kpunto/k è uguale a :

questa uguaglianza ci serve adesso nella equazione rossa.

perchè? adesso divido la equazione rossa per K (grande) a destra e a sinistra.

i due K a destra si semplificano.

Io so che cosa è questo oggetto: perchè l’ho appena trovato qua

A Kt punto (grande) sostituisco kt punto (piccolo)/k + n:


allora questo oggetto mi rimane un po ingombrante , vorrei che fosse diviso per L e allora mi invento
una cosa cioè scrivo:

questo oggetto lo scrivo cosi:

: ho moltiplicato e diviso per L e poi ho -delta:

riscriviamolo: allora abbiamo che,

conoscendo questo oggetto Y/L è

y(piccolo) e L/K è l’inverso di k cioe 1/k quindi ho:

allora :
adesso moltiplicando a destra e sinistra per k (piccolo )ho:

cioe la EQUAZIONE FONDAMENTALE DEL MODELLO


DI SOLOW.

questo oggetto si puo anche scrivere come: per indicare che y(piccolo) è una funzione di k

Potrebbero piacerti anche