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Organizzazione: strumento che permette di realizzare una idea/visione/obiettivo in risultato concreto. Alla
base del successo aziendale sono necessarie strategia e organizzazione.
Efficacia
Efficienza
Soddisfazione stakeholders
Altro aspetto è l’interazione con l’ambiente dal quale viene influenzata e al contempo influenza.
Variabili organizzative:
Competenze core
Meccanismi operativi
Sistemi informativi
Cultura
Occuparsi di organizzazione implica saper interpretare correttamente gli obiettivi e la strategia dell’impresa
quindi codificare l’ambiente di riferimento. Organizzare significa definire la struttura organizzativa
progettando meccanismi operativi e sistemi informativi ponendo l’accento sulle competenze aziendali
principali (core). Gli stili di leadership, la cultura del paese e dei singoli e i comportamenti individuali sono
aspetti variabili altrettanto importanti da tenere conto.
Modelli organizzativi
1) Organizzazione scientifica del lavoro, introdotta da Tylor, ha lo scopo di rendere il lavoro operaio il
più efficiente possibile (fine Ottocento). Finalità aumentare produttività del lavoratore e i volumi.
Caratteristiche:
2) Direzione amministrativa
3) Burocrazia di Weber
4) Relazioni umane (Mayo)
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1) Scuola cognitivista
2) Approccio contingente
PRESTAZIONE:
Ho raggiunto il risultato?
Come l’ho ottenuto?
Task performance
comportamenti di cittadinanza organizzativa
Comportamenti disfunzionali
Assenteismo e presenzialismo
La prestazione viene determinata anche dalle caratteristiche della persona per questo è necessario
conoscere l’individuo.
Personalità
Valori
Identità
Percezione
Emozioni
Stress
Motivazione
1) PERSONALITÀ
è il carattere, è dimensione psicologica viene definita dai comportamenti che la persona assume.
È anche un concetto statistico
Fa parte dell’organizzazione interiore della persona
Dimensione ereditaria
Dimensione del contesto/ambiente/cultura (la parte su cui si può lavorare)
Personalità come insieme di tratti (cioè caratteristiche) che la persona manifesta in diverse situazioni.
TRATTO
BIG FIVE
Altri modelli:
Core self evaluation: sistema di tratti della personalità che rappresentano come l’individuo si percepisce.
Autostima
Nevroticismo
Locus of control: interno/esterno gli eventi che accadono li posso controllare o no.
Percezione di autoefficacia: quanto sono in grado di realizzare nel concreto ciò che metto in pratica:
esperienze sfidanti, modeling, aumentare la preparazione.
ANLA
Machiavellismo:
2) VALORI
Convinzioni radicate e stabili, criteri in base a cui si definiscono priorità si operano scelte.
Sono i principi che orientano l’agire individuale
L’organizzazione gerarchica del valore crea un sistema di valori
Non sono geneticamente determinati sono un qualcosa che si costruisce partendo da una
propensione naturale di base
Sono influenzati dalla cultura/ambiente
I valori si presentano su un piano ideale cioè della morale, la messa in pratica nella realtà porta ad
un piano etico.
Modello per definire i valori: Rokeach value survey
Modello attraction-selection-attrition:
3) PERCEZIONE:
È il processo di rappresentazione della realtà recepita tramite i sensi
Processo emotivo e cognitivo di interpretazione
Non è oggettiva
Soggettiva, selettiva, stereotipizzante genera una visione del mondo
Organizzare e ordinare le sensazioni percepite
FFPSCE
Processo percettivo:
Memorizzazione e concentrazione
Organizzazione
PEPSPP
4) ATTRIBUZIONE
Errori dell’attribuzione:
Errore fondamentale (cause esterne successi altrui e insuccessi nostri, cause interne il contrario)
Errore/bias auto funzionale (più morbidi nell’autovalutazione e più duri con gli altri)
5 IDENTITÀ
Identità come noi ci definiamo e come gli altri ci definiscono dimensione individuale e sociale.
Identificazione rifarsi a certi esempi/figure/modelli (individualmente) oppure senso di
appartenenza (collettivamente)
Categorizzazione identificare un individuo come membro di un gruppo
Processo di categorizzazione:
6) EMOZIONI
Definiamo le emozioni su tre piani tratti, stati, cultura emotiva
SFORZO EMOTIVO lavoro che svolge l’individuo di gestione delle emozioni per ottenere i risultati
richiesti.
INTELLIGENZA EMOTIVA:
Capacità di impiegare con intelligenza le proprie emozioni per gli obiettivi preposti.
Componenti dell’intelligenza emotiva:
1. Autoregolazione
2. Motivazione
3. Empatia
4. Competenze sociali
AMEC
Tipi di personalità:
Strategie di coping strategie di gestione dello stress e delle situazioni che lo provocano:
8) DECISIONE
Processo cognitivo/emotivo che definisce alternativa migliore per risolvere un problema
Problema semplice/complesso, nuovo/noto.
Modelli decisionali:
Effetto framing osservare il problema solo da una (la propria) prospettiva non considerando altri
punti di vista soluzione: raccogliere info diverse, brainstorming.
a) Si usa un solo frame per volta
b) Ogni frame è adatto ad una situazione precisa
Eurismi e bias:
Eurisma scorciatoie mentali impiegate per prendere decisioni eliminando parte dello
sforzo cognitivo decisioni rapide usando processo ripetitivo, aumenta efficienza risparmi
energie.
Funzionano bene per circostanze quotidiane
Tipi di eurismi:
a) Disponibilità decisioni prese su info superficiali facilmente reperibili con forte
impatto emotivo
b) Rappresentatività si usano stereotipi e si generalizzano informazioni limitate,
cercare di ricondurre la situazione a modelli già usati.
c) Ancoraggio stime/giudizi influenzati da termini di paragone che vengono usati
come base di partenza la stima si aggirerà intorno al valore noto iniziale
d) Overconfidence essere eccessivamente sicuri di sé e delle proprie abilità
e)
DRA - O
Teoria del prospetto (Twersky) avversione al rischio se ottenuto positivo (conservare qualcosa
di vinto), propensione al rischio quando premio negativo (non si è vinto nulla, si vuole vincere)
9) APPRENDIMENTO
Processo di acquisizione di: conoscenze, abilità e attitudini
Cambiamento permanente che induce allo sviluppo dell’individuo
Processo lungo e complesso iniziale reazione emotiva e istantanea, interiorizzazione,
maturazione del sistema nervoso.
È un processo dispendioso e vitale
Gli adulti scelgono liberamente se apprendere o meno perché hanno schemi mentali precostituiti, i
bambini no.
Nelle aziende avviene tramite la formazione è una leva strategica
Caratteristiche:
a) Ruolo discente attivo apprendimento come comprensione profonda
b) Tecniche didattiche attive e collaborative
c) Metodi supportivi dell’errore
d) Ruolo guida del docente
e) Prospettiva del giocatore
10) MOTIVAZIONE
Motivazione come insieme di motivi/obiettivi e processi psicologici che portano all’azione
Attiva orienta e sostiene il comportamento determinando l’intensità, la direzione e la durata
È presente una componente emotiva molto forte attivazione emotiva positiva
Fortemente legata alla prestazione individuale
Allo studio della motivazione ci si approccia con due teorie: contenuto e processo
c) I motives sono:
d) Achievement il successo
e) Potere desiderio di controllo sulle risorse personalizzato o socializzato
f) Affiliazione bisogno di interazione sociale e di stringere relazioni
Aspettativa/valenza (Vroom)
a) Presupposto razionalità assoluta individui orientano i propri sforzi verso la
massimizzazione dell’utilità
b) La motivazione è il prodotto tra l’aspettativa e la valenza
c) Aspettativa stima delle probabilità di raggiungere un certo obiettivo
d) Aspettativa sforzo-prestazione
e) Aspettativa prestazione-risultato
f) Valenza valore che si attribuisce ad un certo obiettivo
c)
d) Fissare obiettivi sfidanti ma raggiungibili affinchè si massimizzi la prestazione
e) Obiettivi specifici, partecipati, legati a feedback
Giustizia/equità (Admans)
La percezione di equità influenza la motivazione dei lavoratori
Percezione di giustizia confronto tra il nostro trattamento e quello che ricevono gli altri
Rapporto input/output ricevo riconoscimenti adeguati al mio sforzo?
Giustizia distributiva le persone sentono di essere trattate in modo equo?
Giustizia procedurale equità di trattamento in merito alle decisioni prese sulla loro vita
lavorativa.
CGPPIT
12) IL POTERE
Capacità di indurre altri attori sociali ad agire in un certo modo in favore dei propri
interessi/scopi
Caratteristiche:
1. Intenzionalità
2. Scopo
3. Limita la libertà di chi lo subisce
4. Si verifica nelle relazioni tra individui in un determinato sistema di ruoli e contesto
5. Relazione di potere dinamica
Influenza insieme di azioni esercitate dal potere per indurre/condizionare i comportamenti
altrui (diverso dal potere, è la realizzazione pratica) il potere è la condizione necessaria per
influenzare.
Potere è la possibilità di esercitare un’azione di influenza
Potere come relazione di scambio chi si subordina è per benefici od evitare un danno
Il potere necessita di riconoscimento
Potere come concetto diverso da status sociale (prestigio, considerazione sociale), leadership
(che la capacità di comando, il potere è la base, leadership ha come il fine il raggiungimento di
obiettivi)
Il potere si fonda su asimmetria nel controllo delle risorse di valore questo permette lo
scambio (uso le risorse in tuo o favore o non a tuo danno in cambio della tua subordinazione)
Le risorse sono dette BASI DI POTERE ovvero ciò che ci dà la facoltà di influenzare
Risorse di valore:
1. Risorse fisiche
2. Risorse cognitive/realizzative
3. Risorse e capacità relazionali capitale sociale/network vantaggi per individuo e
impresa
4. Risorse economiche/strumentali
5. Risorse politiche risorsa chiave consenso
.
Tipi di potere:
a. Potere carismatico il carisma di un individuo come dono divino che induce gli altri
all’obbedienza e al rispetto
b. Potere tradizionale differenziazione delle persone in base alle risorse che si possiedono
c. Potere razionale-legale legittimato dalle leggi dello stato, si ottiene il potere connesso
alla posizione per mezzo di procedure
d.
Potere personale/posizione
Le tattiche di influenza sono azioni messe in atto da un soggetto dotato di potere per ottenere
acquiescenza da chi lo subisce
Le tattiche di esercizio contingenti (legate ad un potere personale), sistematica (legate alla
posizione)
Forme (tattiche) di esercizio del potere:
1. Costrizione violenza, minacce, forma contingente
2. Coercizione acquiescenza ottenuta forzando uno scambio di convenienza (premi e
punizioni, coalizione con altri)
3. Manipolazione potere che fa leva su sentimenti, relazioni amicizia/simpatia per ottenere
ciò che si vuole, si sfruttano le distorsioni cognitive e la positive affectivity.
4. Emulazione nasce dai processi di identificazione, è tipica del potere carismatico.
5. Persuasione partecipazione del soggetto che la subisce, scambio info, valori condivisi,
sincerità, risultati di lungo periodo.
6. Autorità sospensione del giudizio, di fatto o giuridica, rinuncia volontaria del proprio
giudizio. esperimento di Milgram
CCMEPA
13) LEADERSHIP
La leadership è la capacità di comando, l’influenza che esercita, per mezzo del potere, la guida per
indirizzare gli sforzi di un gruppo verso gli obiettivi comuni.
Quattro teorie:
1. Teoria dei tratti chi sono i leader?
a. Teoria del grande uomo individui eccezionali per personalità, fisico, capacità
b. Intelligenza emotiva leader efficaci quelli che sanno gestire le proprie emozioni
e quelle altrui:
Autoconsapevolezza
Consapevolezza sociale
Self-management
Competenza sociale
a. Scuola Ohio-Michigan
comportamento orientato al compito (insoddisfazione, tournover,
assenteismo) o alla relazione (basso turnover, soddisfazione non
necessariamente alta performance) (Ohio)
è possibile andare nelle due direzioni contemporaneamente (Michigan)
c.
d. Griglia della leadership
e.
.
a.
.
vantaggi
Struttura funzionale:
Organi di linea e di staff
Utile quando prodotto unico, più prodotti correlati tra loro, mercato standardizzato e
stabile, interdipendenza bassa tra funzioni alta dentro la funzione
Vantaggi economie di scala, maggiori conoscenze, carriera verticale e identificazione
professionale
Svantaggi tempo di reazione lento, scarso coordinamento orizzontale, visione ristretta,
sviluppo di sub-culture, accumulo di decisioni al vertice/sovraccarico gerarchia, manca
formazione manageriale
Soluzioni meccanismi operativi impersonali (regole, procedure), interpersonali (gerarchia,
team inter-funzionali, product manager, project manager, task force)
Project manager posizione manageriale che coordina le funzioni (temporaneo con autorità e
personale) forte
Debole
Realizzano progetti di innovazione di prodotto/processo che coinvolgono l’intera organizzazione:
Usano team inter-funzionali
Misurati su risultati progetto
Rispondono alla direzione generale
Hanno autonomia decisionale
Product manager permanente no autorità e persone, coordinano funzioni per ogni singolo
prodotto forti se fa capo direttamente all’alta dirigenza
,
debole se collocato alle dipendenze della direzione marketing
Struttura a matrice quando si vuole tenere un doppio presidio sui processi e sul prodotto (mix
funzionale-divisionale)
Le funzioni sono centri di competenza, le divisioni sono centri di profitto e attingono dalle funzioni
quando necessario
Two boss-management un soggetto risponde sia a capo della divisione sia a quello della
funzione
Moltiplicazione dei ruoli direttivi
Necessari consenso, condivisone obiettivi/valori, uso ottimale di risorse al livello globale
Si può fare matrice per area geografica
15) PERSONALE
Organico insieme di persone facenti parte dell’organizzazione
Capitale umano combinazione organico e cultura componenti legate a individui (qualità
quantità), componenti legate a interazioni tra individui (capitale sociale)
È definito dalle decisioni aziendali
Processi
Acquisizione reclutamento, selezione
Sviluppo e carriera Addestramento, formazione
Valutazione
Retribuzione
Acquisizione interna/esterna
Reclutamento garantirsi candidati interessanti e interessati, attrarre le persone
(employer brand, tramite intermediari come università)
Selezione le persone più competenti tra i candidati li scelgo, si valuta coerenza tra la
persona e la cultura organizzativa, job description (serve per definire il lavoro e il
candidato ideale)
Inserimento fase di socializzazione e professionalizzazione organizzativa
Addestramento e formazione
Adeguare competenze della persona al contesto lavorativo migliorare le prestazioni
individuali
Addestramento tecnico
Formazione manageriale
4 fasi:
Analisi del fabbisogno
Definizione obiettivi formativi
Erogazione programma formativo
Valutazione risultati attività formativa
Metodologie:
Aule tradizionali/blended
On the job training
One-on-one
Valutazione:
Posizione si valuta in cosa consiste il lavoro quando si assume quel ruolo gli obiettivi,
le responsabilità, le attività che ne derivano (la complessità del lavoro) si valuta la
casella dell’organigramma non la persona. (retribuzione fissa) cadenza pluriennale
della valutazione
Competenze valutare la persona che ricopre quel ruolo distinguendo le competenze
base che sono richieste dalla posizione da quelle distintive cioè le eccellenti cadenza
annuale o pluriennale selezione, sviluppo, carriera
Potenziale valuta chi sarebbe più adatto a svolgere lavori più complessi con maggiori
responsabilità usata a supporto della definizione della carriera valuta le competenze
potenziali senza cadenza temporale definita
Prestazione valutazione della persona riguardo al contributo dato negli ultimi 6 mesi/1
anno (cadenza semestrale/annuale) valutazione dei risultati, dei
processi/comportamenti in relazione ai valori aziendali si collega a MBO, sistemi
retributivi e di incentivazione.
Carriera attività, programmi, piani predisposti per supportare lo sviluppo professionale dei
dipendenti
Soddisfare desiderio di realizzazione professionale delle persone, garantire persone competenti
nei ruoli chiave dell’azienda
Percorsi di carriera:
Lineare
Professionale/esperto
A spirale
Casuale
Criteri:
Anzianità
Merito
Remunerazione sistema retributivo del personale
Cornice legislativa/contrattuale
Ability to pay compatibilità economico-finanziaria
Indirizzi strategici del vertice aziendale pagare sopra la media o sotto
16) CULTURA
Cultura nazionale sistema appreso di simboli, norme, conoscenze e valori definisce
interpretazione del mondo, comportamenti è stabile ma modificabile
Prende forma con la socializzazione, ha radici profonde
Aspetto esteriore comportamenti, usi, costumi, cibi
Aspetto interiore valori, credenze, visioni del mondo, percezione
Valori, rituali, eroi, simboli, pratiche
Modelli:
Cinque dimensioni – Hofstede
Modelli di comunicazione, tempo e spazio – Hall
Cinque dimensioni:
Avversione all’incertezza
Distanza di potere
Individualismo vs collettivismo
Mascolinità vs femminilità
Schemi mentali orientati al lungo/breve termine
ADIMO
Modello di Hall:
Comunicazione verbale high context (il senso è più nel non verbale che nella parola),
low context (rilevanza di ciò che viene detto)
Concezione del tempo monocronico (limitato, finito, regolato), policronico (flessibile,
circolare, più cose nello stesso momento)
Prossemica percezione e gestione dello spazio data da regole culturali intimo,
personale, sociale, pubblico.
o
o
o Modello multilivello di Schein:
o Primo livello manifestazione e artefatti
o cerimonie, riti, miti e storie
o Secondo livello valori
o Terzo livello assunti di base, convinzioni profonde condivise ma non espresse