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Platone

19/01/23
Platone: principale allievo che viene colpito, anche emotivamente, dalla condanna a morte di Socrate
Platone parte con la sua carriera filosofica da questo avvenimento.
Platone dice a sé stesso che è necessario risolvere quel divorzio tra filosofia e città.
Morte di Socrate = morte della filosofia, in quanto Socrate è il filosofo per eccellenza.
Platone si prefigge questo compito: forse dobbiamo fare in modo che la filosofia non venga più percepita
da tutti un male, perché con Socrate è stato così.
Allora si deve provare a far della filosofia la via verso la vita politica
Quindi Platone diventa un filosofo politico
Platone non si accontenta di parlare e basta, lui scrive
Si raccontano tre viaggi in Sicilia tragici, perché questo tentativo di costruire una politica a partire dal suo
pensiero non viene accolta dai politici e rischia la stessa fine di Socrate, viene messo al gabbio e rischia di
essere assassinato

I dialoghi vengono divisi in 3:


1. giovinezza
2. maturità
3. vecchiaia

Noi capiamo da questa divisione, la sua capacità di auto criticarsi.


A un certo punto nei dialoghi della maturità e della vecchiaia vengono criticate le cose scritte prima.
Nella giovinezza, non si scosta molto da Socrate.
Nelle ultime due fasi c’è il vero Platone, il Platone autonomo, che si stacca da Socrate
Vuole rifondare la politica come se non avesse un’anima
Una novità è l’uso dello strumento narrativo, la capacità di usare la narrazione per raccontare le cose
filosofiche
Racconti = rappresentazioni di verità sotto forma di narrazione
Mito importante = mito della caverna
Non una novità, infatti anche Parmenide aveva scritto qualcosa, ma non così tanto quanto Platone

Lo strumento narrativo serve semplicemente perché è il mezzo più semplice per la verità
Diversi miti vengono raccontati nei tanti dialoghi di Platone
L’apologia di Socrate è stata scritta da Platone

Apologia = difesa

Lo difende come in una rappresentazione teatrale


Dentro l’apologia di Socrate c’è Socrate che fa un’apologia della città filosofica
Dice agli ateniesi che loro non possono vivere senza la ricerca della verità e della virtù; pena: la loro
infelicità.
Sono dialoghi in cui Platone ribadisce le tesi di Socrate.
Platone inizia ad utilizzare Socrate come modello di insegnamento contro gli avversari = sofisti
Platone ha una buona ragione per attaccarli, ma noi non dobbiamo per forza dare ragione a Platone

Attacca la retorica come strumento di adulazione del potere, una retorica falsa e falsificatrice che
costruisce menzogne e allontana dalla verità
Lezione 26/01/23

Retorica come pratica adulatoria


Se lo fai veramente, non ti accorgi che stai adulando
Nella pratica dell’adulazione c’è l’adulazione, io divento un servo. è una relazione in verticale con la persona
che adulo, io sto in basso e l’altro sta in alto.
La pratica adulatoria viene usata come critica.
I sofisti che lavorano per il potere, per Socrate e Platone sono persone spregevoli, schifose; è un’ingiustizia
usare la cultura semplicemente per dare sempre ragione al potere.

Convezione = decisione comune frutto di un patto

Callicle:
Giustizia -> legge del più forte:
 È giusto che in natura i più forti vincano, la forza è la vera natura della giustizia.
 Nel momento in cui instauri una regola, vai solo ad avvantaggiare il più forte.
 Callicle non fa differenza tra mondo animale e umano.
 Tesi molto apprezzata da fascisti e nazisti.
Filosofia di 2500 anni fa, ma che si è realizzata poi anche dopo

Socrate
Giustizia -> legge universale:
La giustizia è qualcosa che costruisci con l’impegno, se non c’è l’impegno delle persone, la giustizia è fragile
Temperanza = capacità di controllare sé stessi
Socrate sa che siamo un misto di cose
Socrate e Platone hanno una fiducia nell’ordine delle cose, come se ci fosse qualcosa che le regola
È il daimon che ti aiuta, a volte ce l’abbiamo, ma non lo ascoltiamo, però i nostri istinti e desideri sono
troppo forti e lo facciamo lo stesso
In realtà se siamo tutti noi che condividiamo questo impegno, solo in quel caso allora il bene regna
La legge è veramente basata sull’uomo, la legge sta nelle azioni, nel momento in cui ti difendi, allora lì
nasce la legge e la giustizia

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Teoria delle idee:


tesi più famosa di Platone
Platone inventa questa immagine degli uomini chiusi nella caverna, questa caverna è un’immagine
allegorica che serve a rappresentare questa teoria, cioè le cose che vediamo nel mondo sono una copia
dell’idea corrispettiva di quella cosa. Quindi il mondo è una copia
Ognuno di noi ha una diversa idea, però esiste un’idea, un’idea assoluta di qualcosa al quale noi vogliamo
avvicinarci.
Ci sono delle immagini mentali che noi abbiamo, ma che in realtà non esistono
Uguaglianza, è una cosa che abbiamo in testa ed esiste, ma in realtà nel mondo non esiste qualcosa di
perfettamente uguale
Esiste un’idea di uguale indipendente dall’idea di persone e dal mondo e questa è una realtà assoluta.
Uomini  /idee assolute: “cane”, “amore”, “penna”
| |

Mondo -> copia


Concetto di cane non avrà dettagli, esiste sempre un modello ideale delle nostre esperienze e
rappresentazioni
C’è il mondo e il mondo delle idee che è il mondo vero
La cosa dell’idea è la soluzione alla definizione
La cosa che c’è nel mondo prova ad assomigliare all’idea, a volte ce la fa e a volte no

C’è sia Eraclito che Parmenide: perché le idee sono l’essere e nel mondo delle copie c’è Eraclito.
Noi viviamo nel mondo delle copie, nel mondo ideale facciamo solo delle esperienze intellettuali

Lezione 30/01/23

Relazione fra idee e cose:


 Mimèsi o imitazione;
 Metèssi o partecipazione, prendere parte;
 Parusìa o presenza;

Idea di giustizia  fenomeni che accadono sono una imitazione dell’idea di giustizia universale
Platone direbbe che quella è una imitazione ancora imperfetta, limitata, rozza dell’idea di giustizia

Tre idee:
 Idee etiche: bellezza, giustizia
 Matematiche:
 Idea superiore = idea del bene

Le idee non formano un caos e formano una trama che ha un ordine piramidale, ci sono le idee e al suo
vertice c’è l’idea del bene
Tutto il mondo è orientato eticamente, è organizzato nel modo che sia sensato e ordinato, il senso è il
primato del bene sul male. Come l’ombra che permette alla luce di risaltare, quindi è un male funzionale. Il
bene è come se fosse o maggiore o capace di servirsi del male.

Conoscere è ricordare, ciò che rimane dentro di noi è la conoscenza.


Lui parla di ricordo perché immagina la divisione tra anima e corpo e che l’anima abbia già vissuto nel
mondo delle idee e quando ricorda, in realtà ricorda le cose che ha già visto
I dejà vu sono l’indizio del viaggio compiuto dall’anima
Il conoscere è il tornare a quel mondo delle idee
Platone riprende l’idea dell’anima di Pitagora
 L’anima non è una caratteristica religiosa
 Teoria orfico-pitagorica del passaggio dell’anima nei nostri corpi

Quello che ci interessa è il processo di conoscenza, non dell’effettivo viaggio


Esiste una logica del mondo che si rispecchia nella nostra mente. La nostra mente e il mondo insieme si
uniscono molto bene, quest’unione ha un senso ed è il senso delle idee.
C’è già un ordine mentale, dobbiamo solo risvegliarlo studiando
La nostra vita = vita della comprensione del mondo
Anche per Platone ci sono tante vite, in un’opera che si chiama Fedone, Platone sottolinea l’idea pitagorica
Platone è anche uno scrittore, un pensatore che scrive dialoghi; quindi, è difficile costruire il pensiero di
Platone, però sicuramente c’è una concezione dell’anima.

Innatismo = conoscenza che si basa su principi che nascono con l’uomo


Platone è un innatista

Innatismo idealista = teoria secondo il quale le persone nascono con un’innata capacità di imparare il
Teoria del ricordo = teoria della reminiscenza
Glossa = annotazione, postilla

L’anima è un concetto greco, una cosa che ci permette di metterci in contatto con qualcosa di invisibile.
L’anima mette in moto, è come il motore delle nostre vite.

Mito di Er:
racconta la scelta dei destini individuali, come se noi ha già scelto la vita che farà qualcuno di voi sarà un
avvocato qualcuno sarà uno sportivo qualcuno sarà un viaggiatore qualcuno che ne so imparerà 5 lingue EE
viaggerà nel mondo per per apprenderle per impararle per coltivarle avete già scelto prima perché l'anima
individuale che sceglie i propri destini allora per è un guerriero pagina 181 guerriero morto in battaglia
resuscitato dopo 12 giorni può raccontare agli uomini ciò che li attende dopo la morte ripeto è come se noi
dicessimo che una favoletta questa no è un racconto un apologo 1 1 fiaba insomma uso termini in modo
superficiale generico noi sappiamo che il mito in Platone serve a dire verità però adesso questa cosa è un
semplice raccontino non ci interessa che sia vero o falso alle anime malvagie spettano grandi sofferenze
mentre le anime virtuose sono destinate a 1000 anni di felicità trascorsi i quali si presentano di fronte alla
lachesi una delle tre moire le moire sono divinità greche per scegliere la loro vita futura l'ordine delle della
presentazione allah è stabilito in modo casuale mediante un lancio di numeri le anime che scelgono per
prime hanno una possibilità di scelta
(questa parte è da sistemare)

Oblio = il dimenticarsi modo esplicito eh dice si tratti una scelta libera e però quante volte prima di Platone
abbiamo sentito parlare del concetto di libertà la domanda retorica EE allora questa volta col mito di Er
iniziamo a ragionare intorno a questa cosa che è una cosa pesante capito se tu hai scelto quella cosa lì vuol
dire che poi dopo la devi fare eh hai scelto quel destino su quella strada ci devi andare se il destino e che ne
so un soldato faccio il soldato eh e poi devi andare in guerra devi andare in battaglia devi combattere devi
rischiare la vita eccetera no sono mito di erra racconta proprio anche di scelte di vite militari molto diffuse
all'epoca no ogni anima sceglie quindi il modello di vita che incarnerà tutto sta compiere una scelta
giudiziosa EA non lasciarsi abbagliare dall'apparente

Fulgore = luce
Celare, nascondere, occultare
Chi prima ha scelto una vita in un modo, può scegliere un'altra tipologia di vita

02/02/23
Aforisma = citazione di un filosofo
Un esempio di paradosso: La gloria è il sole dei morti
La verità non è un prodotto della metafisica, ma prodotto dell’uomo. Quindi la verità non è assoluta
Socrate invita gli ateniesi ad essere più umili e curiosi
Dice che i sofisti promuovono la prostituzione del sapere

Testo pg 204, identificazione di Platone in Socrate


Platone che tramanda, dopo aver tramandato le tesi del maestro, prova a prolungarle e a specificarle, come
se il sapere fosse un cammino costante. L’andare avanti non significa che l’allievo diventa migliore del
maestro.

Platone ci mostra che la vita e la conoscenza sono frutto del dialogo, Platone scrive dialoghi e con questi
dialoghi lui si confronta
Il dialogo è sempre confronto

La storia della filosofia è pluralistica


Senza pluralismo non c’è sapere
Il sapere è il frutto dell’ascolto di tante persone
È aperto, contraddittorio, a volte si corregge, non deve avere certezze immutabili

Platone all’inizio pensa delle cose e alla fine dice che cambia idea
Il cambiare idea è segno di apertura mentale, di onestà e di amore del sapere

Abbiamo solo le prove di ciò che Platone pensa di Socrate, non è detto che Socrate sia stato solo quello che
dice Platone

È come se Socrate venisse usata come voce prestigiosa


Platone ha scelto la scrittura, qualcosa che Socrate non ha scelto
Quindi sei anche condannato alla permanenza delle parole
Decisione di Platone di scrivere dei dialoghi è una citazione o ripresa di Socrate

Neuroscienze: molto di successo oggi, sono le scienze del cervello. Non studiano la mente, la psicologia,
studiano la materia del cervello, sono i medici del cervello.
Phineas Gage

Collegamento tra il cervello e il comportamento. Socrate collega la ragione al comportamento

09/02/23
Tripartizione = parte razionale, parte del desiderio, parte irascibile o coraggiosa

Attraverso l’esempio io vedo la bellezza, quella visione mi permette anche di uscire da quello che sto
vedendo.
Platone alle persone che dicono che non percepiscono queste cose risponde che probabilmente la loro
anima non ha ancora visto il mondo delle idee oppure l’ha visto di sfuggita

Amore, l’essere colpiti è come essere

Io parto dalla bellezza visibile e poi vado verso la bellezza del mondo ideale

Il visibile è il punto di partenza, poi posso andare verso l’invisibile, l’invisibile non uccide il visibile
Noi possiamo essere persone superficiali; non essere persone superficiali vuol dire non fermarsi dalla
partenza (mondo visibile), ma continuo a salire
Queste cose che noi definiamo esistono, hanno un’esistenza in un altro mondo, quello ideale, lo usiamo
come modello (mondo esemplare), mondo che ci permette di dire la verità

Ciò che prima chiamavano anima, noi la chiamiamo mente. La mente produce effetti, mentre l’anima ha
effetti totalmente soggettive

Psicagogia = amore come guide dell’anima verso il suo destino cioè verso il mondo delle idee
Dialettica = (definizione a pg. 235) scienza che ci permette di vedere le idee

La dialettica è una capacità che ci permette di vedere il collegamento tra le idee


La dialettica coglie le associazioni

La retorica è sottomessa alla dialettica. La retorica come strumento di linguaggio che serve a persuadere è
meno importante della scienza della verità
Per Platone e come se la dialettica fosse una specificazione della filosofia

Quando la retorica non è collegata alla dialettica è falsificazione, come i sofisti


Quel tipo di retorica ti serve solo per truffare le persone

13/02/23
Platone è polemico nel senso che si sceglie gli avversari, ovvero i sofisti

Premessa fondamentale tesi platonica:


La politica è lo specchio della natura umana, non è possibile sostenere una scissione tra il modo di
funzionamento della psiche e il modo di funzionamento della città. La conseguenza fondamentale è che
possiamo definire la città una grande anima oppure una grande mente. Le leggi che regolano la natura della
mente umana sono le stesse leggi che regolano la natura delle società umane.

Questa comparazione può essere riassunta con la seguente espressione: psicologizzazione della politica
Psicologizzazione nel senso che quando mi occupo di politica, i ragionamenti che devo fare per capire, sono
ragionamenti di tipo psicologico; quindi, mi devo riferire alle loro emozioni, passioni, alla loro razionalità,
insomma a tutte le loro caratteristiche psichiche. Parliamo di cose soggettive, ma non di cose arbitrarie.
Platone tenta di trovare quelle caratteristiche del soggetto umano che però valgono per tutti.

Per Platone tutti noi funzioniamo allo stesso modo, quindi non è vero che ogni persona è diversa
Ci sono delle caratteristiche che, quantomeno, differenziano l’uomo dagli animali
Prima di fare politica, prima capisci come funziona l’uomo
Se non hai quindi un’antropologia, quindi una psicologia, non puoi governare una città

Premessa fondamentale per capire perché la politica si fa in modo filosofico, perché la politica si fa sulle
cose della filosofia
Quindi non ci deve essere una separazione, anzi la filosofia deve dare un sostegno che è un sostegno di
verità universali
Platone non costruirà una filosofia politica che servirà solo ad atene, ma che possa valere per tutti. Infatti ci
prova a Siracusa, ma viene cacciato

L’idea di unire la natura umana e la natura del governo, per Platone, vale sempre, perché la natura umana
Prima cerca la verità che riguarda la natura umana e con questa verità costruisce una politica
In questo modo lui tenta di dare una risposta definitiva al processo di Socrate, per far si che non
Nello specifico, la città tenta di realizzare quella giustizia che è armonia tra le parti dell’essere umano

Come quel carro alato eccetera l'anima una parte razionale poi una parte dei desideri poi una parte del
della forza il coraggio è dell'ira quindi ho impulsi sentimenti razionalità queste tre parti dell'anima si
tradurranno nelle parti della città

Platone è un filosofo che quindi idealizza, cioè immagina, una città che non c'è quindi lui non è un
pensatore descrittivo (Platone teorizza, con l’uso dell’astrazione filosofica, una città ideale, e quella città
può essere vista come un esempio ideale delle città, quindi l’idea di città, funge come modello platonico,
ma non deve essere uguale)

C’è una distanza tra città e città ideale, questa distanza Platone sa che è incolmabile, ma sa che rap
Noi sappiamo che non possiamo rappresentare la realtà ad essere all'altezza dell'ideale

“Gli ideali servono per metterci in moto, ma non per umiliare la realtà”

Una realtà che non è all’altezza di un ideale, allora si sta umiliando quella realtà
Ma tu dici che una certa persona non raggiunge certi obiettivi ideali ehm e non lo fa per perché sta nella
sua natura non raggiungere questa asserzione è un'asserzione che degrada
degrada = che l'ha fa appassire, toglie la luce, toglie il respiro in basso schiaccia quest'altra persona la
comprime.
raffreddare in questo senso non gli dà gli dà debolezza più che darmi forza la la consuma le toglie il fiato più
che dargli energia allo stesso modo attenzione la città ideale non deve essere grazie un esempio ma non
deve essere umiliante per la città esistente

Se è troppo vicina quella distanza, allora che ideale è? Se è troppo distante, allora che ideale è?

La politica è lo specchio della mente per chi conosce la mente, quindi il filosofo. Quindi abbiamo una
politica basata sul sapere, oggi non è così: abbiamo una politica basata sulla scelta al chiuso. Quindi io
posso votare magari uno che mi piace per come si veste nessuno può dirmi niente.
Possono dire che sono imbecille e hanno ragione anche se lo fanno faccio così, ma quando vado a segnare
la mia croce sulla scheda elettorale non mi si chiede il motivo della mia quindi il motivo può essere
assolutamente casuale arbitrario.

Pg. 187
Ci sono dei compiti precisi e ognuno di noi potrebbe sentirsi più adatto a collocarsi in ognuna di queste tre
classi
Come se il filosofo non fosse più un contemplativo, ma adesso governa. Il filosofo di Platone è un filosofo
che lavora tutti i giorni per la città

La giustizia è la capacità di organizzare tutte e tre queste classi, garantisce l’unità di tutte e tre.
Ogni parte dell’anima deve svolgere la sua funzione, ogni parte della città svolge la sua funzione

Politica = deriva da polis, cioè da città


Platone pensa che noi non possiamo essere sempre razionali
Platone dice che la natura umana è fatta di limiti, siamo sottomessi alle passioni, quindi la nostra natura
emotiva ci allontana dalle decisioni giuste
Sostiene anche che siamo diversi

Ci possono essere individui prevalentemente impulsivi e individui prevalentemente portati condotti dai
propri desideri i segni del corpo e quindi si esprimeranno attraverso l'azione pratica il lavoro quindi ognuno
di noi nasce con una disposizione innata con una inclinazione in una tendenza come se avessimo un
carattere che ci porta di qua o di là cioè ci porta dove nelle tre classi questo non vuol dire che non si possa
cambiare si può cambiare nel tempo eh non è che se tu 6 1 razionale e fai il governante poi dopo non potrai
mai lavorare puoi cambiare magari diventi più impulsivo e le persone ti dicono guarda forse è meglio che
vai a fare lui usa la metafora dei metalli dice che ci sono persone di fatte d'oro persone fatte di ferro però
sono metafore questa la cosa importante da capire è la predisposizione finale solitamente i figli
assomigliano i padri e quindi restano nella classe di provenienza se il padre non soldato è molto facile che il
figlio sia un soldato sì perché l'influenza questo non vuol dire che accada sempre di solito accade

Quindi come possiamo definire questo stato ideale? Una forma di aristocrazia intellettuale (porre una
distinzione tra le persone, in Platone non esiste quindi un principio di carattere democratico, perché non
crede nell’uguaglianza come valore. È un critico della democrazia. Anzi, la democrazia per lui è una forma
degenerata, una crisi della politica.)

Platone proprio costruendo un modello antitetico (contrapposto) alla democrazia.


La democrazia ha fatto male, ha deluso; rappresenta la rovina della convivenza. Noi invece dobbiamo
provare a creare una politica che sia collegata, all'etica, alla psicologia e all'antropologia che costituisca la
giustizia come l'armonia tra le parti.
Quindi la politica non è per tutti.

Sofocrazia = potere dei sapienti

16/02/23
Pg.189-190

Platone è un antidemocratico: il popolo deve seguire ciò che viene detto da questa minoranza che governa
che conosce la vera natura umana
Chi si occupa del bene comune, non deve avere degli interessi privati, possedimenti personali. Così posso
avere un politico che guarda all’interesse comune e basta.
Pure Platone sa che è un po’ estremo, ma sappiamo che lui sta immaginando una società ideale

I bambini sono tutti figli di tutti


Quindi la famiglia viene intesa ancora più importante, perché è un’unione tra tante famiglie. Quando la
famiglia è composta da tante persone è più difficile voler bene ugualmente a tutti
Vuole che gli affetti privati siano superati dagli effetti sociali.
Un altro cittadino è fratello di un altro
Platone anticipa il motto della Rivoluzione francese: égalité, fraternité…
Anticipa anche l’obiettivo delle religioni: della fratellanza
Sta cercando di creare questa solidarietà umana

Già porsi la domanda è già qualcosa che è antiplatonico, qualcosa di contrapposto al bene comune
Questa tesi viene criticata al giorno d’oggi perché viviamo in una società individualistica
Tra le forme degenerate della politica c’è la democrazia
Non la chiamerebbe libertà, ma licenza. Il permesso di fare quello che voglio, ma anche il permesso di
danneggiare sé stessi

Protagora: critica la concezione sofistica della virtù


Eutidemo: critica la visione eristica dell’arte del battagliare
Gorgia: critica la retorica e il concetto di giustizia di Callicle

Manca lezione 20/02/23

23/02/2023

Dicotomia= procedimento di continua e ulteriore approfondimento e specificazione

Io cerco le caratteristiche più particolari e in un qualche modo avvicino la prospettiva

Il bene è una questione di vita, è un modo di vivere che coltiviamo. Questa forma di vivere la dobbiamo
continuamente curare

Il bene, quindi, è un misto di piacere e intelligenza


Il bene come misura, nel seno che la mia misura non è quella di altri
Il piacere non è mai statico
Il piacere quindi deve essere proporzionato = questa è semplicemente autoeducazione

La filosofia è un modo di vivere

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