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Gli elementi fondamentali della tragedia sono: il carattere drammatico, la vicenda tragica, i personaggi fuori dal
comune, l’unità dell’opera (unità aristoteliche: tempo, luogo e azione) e il linguaggio elevato e solenne. Molto
importante è anche il processo mimetico, che prevede una trasposizione della realtà e dei suoi problemi,
estremizzandoli e incutendo terrore nel pubblico a tal punto da dare un insegnamento morale per contrasto
(catarsi, momento in cui il pubblico si purifica da tali passioni come la vendetta, l’odio).
La parola “tragedia” deriva dal greco “tragos”, “capra” e “odé”, “canto”, quindi significa letteralmente “canto dei
capri”, che si riferirebbe a un rito in onore di Dioniso; essa è sempre stata legata alla polis ed ebbe origine con
l’idea di democrazia.
I più grandi tragediografi sono tre e sono tutti del V secolo a.C.: Eschilo, Sofocle ed Euripide.