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“la mia vita con la tecnologia”(1988) Steve Reich, questionario:

a) le prime esperienze di Reich con la tecnologia acustica risalgono a quando era bambino e
riguardavano la radio e i dischi

b) le trasmissioni radio con cui è cresciuto Reich richiedevano solo l’ascolto, mentre la
controparte visiva, anche se doveva esserci, era lasciata all’immaginazione e quando è
arrivata la televisione in casa sua aveva poco tempo per dedicarsi ad essa.
Questo non spiega perché il compositore anche oggi è solito a non collegare immagini visive
alla musica che ascolta però può spiegare il motivo per il quale Reich non ha alcun desiderio
di vedere in scena ma solo di ascoltare i dischi della grand opéra The Rake’s Progress
(Stravinsky)in quanto l’ascolto basta rendere la drammaticità di cui Reich ha bisogno.

c)fu influenzato dal Sacre du printemps di Stravinsky, il Quinto Conterto Brandeburghese di


Bach e va vari LP di Charlie Parker, Miles Davis, e Kenny Clarke. Era attirato dal jazz, dalla
musica del 900 e da quella composta prima del 1750

d) ha studiato: composizione privatamente con Hall Overton, a New York; alla Julliard School
fino al 1961; composizoine al Mills College di Oakland con Luciano Berio. “quotidianamente”
ascoltava dischi e seguiva la musica sulla partitura grazie alla discoteca e alla biblioteca di
partiture presenti in ogni scuola di musica e quindi anche nella Julliard School

e) verso il 1959 Reich comprò il suo primo registratore: apparecchio mono Wollensak, un
modello comune di uso domestico in quell’epoca

f)/g)studia con Luciano Berio che all’epoca era attivo nel campo della musica elettronica e
soprattutto della musica su nastro magnetico con il parlato come fonte sonora. Reich riteneva
che il parlato fosse la risposta al problema di come rende la musica elettronica emotivamente
coinvolgente, era anche colpito dal fatto che il modo migliore di usare il registratore
consisteva in registrare suoni reali e presentare questo materiale in modo
riconoscibile(invece di alterarlo come nella musique concrète dell’epoca) gli parve la chiave
per conservare l’impatto emotivo del parlato originario o del suono reale.

h) per mantenersi Reich fece il taxista con la Yellow Cab Company di San Francisco portandosi
sempre il registratore mentre guidava con l’intenzione di comporre un collage di frammenti di
parlato, porte che sbattono, scatti del tassametro e così via: il pezzo fu completato nel 1964
ma scartato da Reich in seguito. Oltre a guidare taxi scriveva anche musica per di verse
produzioni della San Francisco Mime Troupe.

i) l’idea di ricorrere alla ripetizione costante deriva da un lavoro con i nastri in loop che aveva
svolto sin dal 1963, dall’aver ascoltato musica africana ma soprattutto dall’incontro con le
trascrizioni dell’etnomusicologo inglese A.M. Jones e dalla collaborazione con Terry Riley alla
prima esecuzione del suo In C.

l)processo di “sfasatura” mentre Reich cercava di allineare due loop identici, scopre che il
modo più interessante di procedere consisteva nell’allinearli all’unisono e poi lasciarli andare
gradualmente in sfasatura
processo di “defasaggio”: è il processo retrospettivo della sfasatura, avviene tra due o più
motivi musicali ripetuti come un’estensione dell’idea di canone circolare o infinito. Lo associa
al canone circolare tradizionale nel quale si sonavano due o più melodie identiche, una delle
quali attacca dopo l’altra, nel defasaggio le melodie sono di solito dei motivi ripetitivi molto
più brevi e l’intervallo di tempo tra un motivo melodico e la sua imitazione è variabile, invece
di essere fisso.

m) It’s gonna rain, Come Out, Piano Phase

n)è un pezzo da suonare con un altro musicista, senza nastro: si comincia all’unisono
suonando lo stesso motivo varie volte, ad un certo punto, mentre uno dei due continua alla
stessa velocità, l’altro accelera gradualmente sino a portarsi una semicroma in anticipo
rispetto al primo; il processo si ripete sino a che i musicisti tornano all’unisono, poi viene
introdotto un nuovo motivo più breve e il processo di defasaggio rincomincia.

o) L’idea è nata dall’elettronica che ha portato alla creazione di un pezzo strumentale dal vivo

p) Reich acquistò un Macintosh Plus per usare il programma di notazione Professional


Composer e successivamente il software di sequenziamento Performer; entrambi di enorme
aiuto pratico soprattutto per preparare le parti che si potevano ricavare direttamente dalla
partitura. Con l’aggiunta di tipi musicali e di una stampante laser, la notazione è ora pronta
per le pellicole di pubblicazione con un solo piccolo tocco finale del suo copista.
Questo fa risparmiare tempo e soldi.
Per preparare il nastro usa dei campionatori a tastiera e il programma di sequenziamento del
suo Mac. I campionatori gli consentono di avere un controllo musicale maggiore che con il
montaggio di nastri in loop dato che i soni e le voci si possono realmente suonare con la
tastiera

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