www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm
(versione del 2-4-2014)
Circuito RC Circuito RL
2
Circuiti elementari del primo ordine
Circuito RC elementare
● LKI: iR (t ) iC (t ) i (t )
● LKV: vR (t ) vC (t ) vG (t )
● Componenti:
dvc
i (t ) C
dt
dvc
vR (t ) Ri (t ) RC
dt
dvC 1 1 dvC 1 1
vC (t ) vG (t ) vC (t ) vG (t ) RC
dt RC RC dt
● All’equazione si deve associare la condizione iniziale
vC (0) VC 0
4
Circuito RL elementare
● LKI: iR (t ) iL (t ) iG (t )
● LKV: vR (t ) vL (t ) v(t )
● Componenti:
diL
vL (t ) L
dt
v(t ) L diL
iR (t )
R R dt
diL R R diL 1 1 L
iL (t ) iG (t ) iL (t ) iG (t )
dt L L dt R
● All’equazione si deve associare la condizione iniziale
iL (0) I L 0
5
Equazione differenziale
8
Soluzione particolare – ingresso costante
cost arctg()
XM
x p (t )
1 2 2
11
dove
arctg()
14
Risposta con ingresso costante
15
Costante di tempo
16
Costante di tempo
● Dato che
t
x(t ) ( X 0 F ) e
F
17
20
Circuiti con un solo induttore
● Normalmente un circuito formato da un induttore e da compo-
nenti resistivi può essere ricondotto a un circuito RL elementare
mediante il teorema di Norton
22
Espressioni delle altre risposte
Stabilità
24
Esempio - risposta con ingressi costanti per
25
Condizioni iniziali
● In genere le condizioni iniziali non sono direttamente disponibili,
ma devono essere determinate a partire da informazioni di tipo
diverso
● Spesso è noto il comportamento del circuito prima di un istante
iniziale t0 in corrispondenza del quale si ha una perturbazione
dovuta alla commutazione di uno o più interruttori o a disconti-
nuità delle grandezze impresse dei generatori
Interruttori
26
Discontinuità
27
● Proprietà di continuità
Se la corrente di un condensatore è limitata, la tensione è una
funzione continua del tempo
Se la tensione di un induttore è limitata, la corrente è una
funzione continua del tempo
● Per un circuito non degenere si può dimostrare che, se le
grandezze impresse dei generatori sono limitate, anche le
tensioni e le correnti di tutti i lati sono limitate (tensioni o correnti
non limitate sono incompatibili con le equazioni del circuito)
Se gli ingressi sono limitati, le variabili di stato di un circuito non
degenere sono continue
i loro valori all’istante t0 coincidono con quelli a t0
sono definiti i valori delle variabili di stato per t t0
29
30
Determinazione delle condizioni iniziali - Esempio
R1 4
R2 2
R3 2
C 0.5 F
L 0.5 H
VG 12 V
31
VG
iR1 (0 ) 3A
R1
VG
iR 2 (0 ) iR 3 (0 ) 3A
R2 R3
iL (0) iR1 (0 ) iR 3 (0 ) 6 A
V R
vC (0) G 3 6 V
R2 R3
32
Determinazione delle condizioni iniziali - Esempio
vC (0) 6 V iL (0) 6 A
vC (0) iL (0) R3
iR1 (0 ) 1A
R1 R3 R1 R3
v ( 0)
iR 2 (0 ) C 3 A
R2
v (0) iL (0) R1
iR 3 (0 ) C 5A
R1 R3 R1 R3
v (0) ( R1 R2 R3 ) iL (0) R1
iC (0 ) C 8 A
R2 ( R1 R3 ) R1 R3
vL (0 ) R1iR1 (0 ) 4 V
33
● Determinazione di Y0
Mediante un’analisi per t 0 si determina il valore iniziale
della variabile di stato ( vC(0) o iL(0) )
Se la risposta y(t) che si vuole determinare non coincide con
la variabile di stato, si calcola Y0 y(0) analizzando il circuito
resistivo ottenuto sostituendo
il condensatore con un generatore di tensione vC(0)
l’induttore con un generatore di corrente iL(0)
● Determinazione di
Si calcola la resistenza equivalente della parte resistiva del
circuito con i generatori indipendenti azzerati, quindi si pone
ReqC per i circuiti RC
L/Req per i circuiti RL
35
36
Circuiti degeneri
37
Gradino unitario
● Si considera il caso in cui l’ingresso è
una funzione del tipo
0 per t 0
t
f (t ) per 0 t
1 per t
0 per t 0
U(t )
1 per t 0
38
Impulso di Dirac
● La corrente nel condensatore e
la tensione dell’induttore sono
d f (t )
iC (t ) C
dt
d f (t )
vL (t ) L
dt
● La derivata dell’ingresso è rappresen-
tata da un impulso rettangolare di du-
rata e ampiezza 1/ (e quindi area
unitaria)
0 per t 0
d f 1
p (t ) per 0 t
dt
0 per t
39
Impulso di Dirac
(t )dt 1
0 ( “area” unitaria)
41
v G (t ) U (t ) i G (t ) U (t )
v C (t ) v G (t ) U (t ) i L (t ) i G (t ) U (t )
d vC d iL
i C (t ) C C(t ) v L (t ) L L(t )
dt dt
42
Circuiti elementari del secondo ordine
d 2 vC d vC
LC RC v C (t ) v G (t )
dt 2 dt
44
Circuito RLC serie
● All’equazione si devono associare le condizioni iniziali relative al valore
all’istante t 0 della tensione vC e della sua derivata
● Quest’ultima condizione può essere ottenuta a partire dai valori iniziali
delle variabili di stato
v C (0) VC 0
i L (0) I L 0
infatti si ha
d vC
i C (t ) C
dt
i C (t ) i L (t )
d vC 1 1 I
i C (0) i L (0) L 0
dt t 0 C C C
45
d 2 iL L d iL
LC 2 i L (t ) i G (t )
dt R dt
46
Circuito RLC parallelo
● All’equazione si devono associare le condizioni iniziali relative al valore
all’istante t 0 della corrente iL e della sua derivata
● Quest’ultima condizione può essere ottenuta a partire dai valori iniziali
delle variabili di stato
v C (0) VC 0
i L (0) I L 0
infatti si ha
d iL
v L (t ) L
dt
v L (t ) v C (t )
d iL 1 1 V
v L (0) v C (0) C 0
dt t 0 L L L
47
LC
48
Risposta di un circuito del secondo ordine
Caso sovrasmorzato
2 02 0
Caso sovrasmorzato
Ingresso costante
51
Caso sovrasmorzato
Ingresso costante
52
Smorzamento critico
2 02 0
53
Smorzamento critico
Ingresso costante
54
Risposta di un circuito del secondo ordine
Smorzamento critico
Ingresso costante
55
Caso sottosmorzato
2 02 0
Caso sottosmorzato
Ingresso costante
58
Caso senza perdite
2 0, 02 0 0
60
Risposta di un circuito del secondo ordine
61
Oscillatore armonico
● Se l’ingresso è nullo, i circuiti LC serie e parallelo si riducono al
circuito seguente
● Quindi si ha anche
d vC
i L ( t ) i C ( t ) C 0CVM sen( 0t V )
dt
● La tensione e la corrente sono sinusoidali con pulsazione 0
62
Oscillatore armonico
Oscillatore smorzato
66