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Parte 1
www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm
(versione del 9-5-2012)
Amplificatore operazionale
Amplificatore operazionale
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Ingresso differenziale e di modo comune
● Le tensioni degli ingressi possono essere espresse in funzione della
tensione differenziale e della tensione di modo comune mediante le
relazioni
vd vd
vi1 vc vi 2 vc
2 2
Ac A2 A1
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Rapporto di reiezione di modo comune
Ad
CMRR(dB) 20 log10
Ac
● Il CMRR è una figura di merito che indica quanto il comportamento di
un amplificatore differenziale è prossimo al comportamento ideale
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Caratteristica ingresso-uscita
● La caratteristica di trasferimento di un amplificatore operazionale ha un
andamento praticamente lineare nell’intorno dell’origine, con pendenza
pari ad A
● Al crescere di vd la tensione di uscita satura
● Il valore della tensione di saturazione Vsat è tipicamente inferiore di
1-2 V a quello della tensione di alimentazione
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Amplificatore operazionale ideale
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Cortocircuito virtuale
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Analisi di circuiti
con amplificatori operazionali ideali
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Amplificatore invertente
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Amplificatore invertente
vi
vo R2i2 R2i1 R2
R1
● Guadagno di tensione
v R Circuito equivalente
AV o 2
vi R1
● Resistenza di ingresso
vi
Rin R1
i1
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Sommatore invertente
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Sommatore invertente
N N
Rf
v0 Rf ik vi
k 1 k 1 Rk k
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Amplificatore non invertente
● A causa del cortocircuito virtuale le tensioni dei due ingressi sono uguali
La tensione di R1 coincide con vi
● La corrente entrante nell’ingresso invertente è nulla
le correnti di R1 e R2 sono uguali
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vo v1 v2 vi R2i2
R2
vi R2i1 vi vi
R1
● Guadagno di tensione
v R Circuito equivalente
AV o 1 2
vi R1
● Resistenza di ingresso
Rin
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Inseguitore di tensione
Circuito equivalente
Inseguitore di tensione
2
1
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Amplificatore differenziale
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Amplificatore differenziale
Contributo di vi1
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Amplificatore differenziale
Contributo di vi2
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Amplificatore differenziale
● Combinando i due contributi si ha
R4 1 R R
vo 1 2 vi 2 2 vi1
R3 1 R4 R1 R1
R3
● Per ottenere un amplificatore differenziale occorre fare in modo
che i coefficienti di vi1 e vi2 siano uguali e opposti
● Questo si verifica se
R4 R2
(spesso si pone R1 R3, R2 R4)
R3 R1
● In queste condizioni si ha
vo
R2
vi 2 vi1 Ad
vo R
2
R1 vi 2 vi1 R1
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CMRR
vd R1i R3i
vd
Rid R1 R3
i
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1° stadio 2° stadio
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Amplificatore differenziale con 3 operazionali
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Segnali bilanciati e sbilanciati in presenza di disturbi
Segnale sbilanciato
Disturbo
● In presenza del disturbo, la ten-
sione all’ingresso del blocco b è a b
vb va
Segnale bilanciato
Disturbo
● In presenza del disturbo, la ten-
sione all’ingresso del blocco b è a b
vb va 2 2 va1 1 va
2 1
● Se il disturbo agisce in modo simile sui due conduttori, vicini tra loro, si
ha , quindi è molto piccolo rispetto a e
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Esempio
vi
vo1
2
vi
vo 2
2
vod vo1 vo 2 vi
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Convertitore corrente-tensione
if iS vo Rf is
● E’ un amplificatore a transresistenza
● A causa del cortocircuito virtuale la tensione e quindi la corrente di RS
sono nulle
● La tensione in uscita è indipendente da RS (il circuito si comporta come
se all’ingresso fosse collegato solo il generatore ideale iS)
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Convertitore tensione-corrente
vi
iL ii
Ri
vi
Rin Ri
ii
● E’ un amplificatore a trasconduttanza
● Il carico deve essere flottante, cioè non può avere terminali
collegati fisicamente a massa (anche se un terminale è collegato
a una massa virtuale)
se si collegasse a massa l’ingresso invertente la corrente iL si
annullerebbe
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Convertitore tensione-corrente
con carico riferito a massa
Convertitore tensione-corrente
con carico riferito a massa
R3 R3 R2i1
iL i4
R3 RL R3 RL R4
R3 R2 vi RLiL
R3 RL R4 R1
R2 R3vi
iL
R1 R3 R4 R1 R4 R2 R3 RL
R2 R4
● Si può eliminare la dipendenza di iL da RL ponendo
R1 R3
vi
In queste condizioni si ottiene iL
R3
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