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Elettronica Analogica

Introduzione

Elettronica Generale (J-Z)

Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica


Elettronica Analogica:
Introduzione
• Trattamento dei segnali analogici
• Amplificatori:
– Definizioni
– Caratteristiche di base:
Guadagno, Resistenza di ingresso,
Resistenza di uscita
– Risposta in frequenza
– Non-linearità
– Modelli dell’amplificatore
• Richiamo: circuiti a singola costante di tempo
Elettronica Analogica: Introduzione 2 A.A. 2016-17
Trattamento Analogico dei Segnali

• Sistema elettronico analogico:


Circuiti elettronici
Trasduttore analogici Trasduttore
di ingresso (Amplificatori, di uscita
filtri ...)

• Il segnale fornito dal trasduttore di ingresso sarà


rappresentabile mediante il suo equivalente di
Thevenin o di Norton.
• Il trasduttore di uscita sarà spesso rappresentato
come una semplice resistenza di carico.
Elettronica Analogica: Introduzione 3 A.A. 2016-17
Il modello dell’ingresso (1)

• Modello di Thevenin:
– Sono interessato a
trasferire al carico tutta la
tensione vs
RL
vo = vs
Rs + RL

– Dovrò avere: Rs << RL


– Desidero avere una Rs
quanto più piccola
possibile

Elettronica Analogica: Introduzione 4 A.A. 2016-17


Il modello dell’ingresso (2)

• Modello di Norton:
– Sono interessato a
trasferire al carico tutta la
corrente is
Rs
io = is
Rs + RL
– Dovrò avere: Rs >> RL
– Desidero avere una Rs
quanto più grande
possibile

Elettronica Analogica: Introduzione 5 A.A. 2016-17


Il modello dell’ingresso (3)

• Relazione tra i due modelli:


Thevenin Norton

vs= is ⋅ Rs

– Possiamo utilizzare o l’uno o l’altro modello


– Rs “piccola”: la sorgente tende a trasferire la
tensione vs
– Rs “grande”: la sorgente tende a trasferire la
corrente is
Elettronica Analogica: Introduzione 6 A.A. 2016-17
Amplificatore
• È il blocco fondamentale per il trattamento analogico dei segnali
• Ha due terminali di ingresso e due di uscita; in genere, ingresso
e uscita hanno un terminale in comune

• Oltre ai terminali
di ingresso uscita
ci sono quelli
di alimentazione

Elettronica Analogica: Introduzione 7 A.A. 2016-17


Amplificatore di Tensione
• Un amplificatore stabilisce una relazione lineare tra ingresso ed
uscita
• Ad esempio un amplificatore di tensione:

v=
O Av ⋅ vI

• Av = guadagno o amplificazione di
tensione
Elettronica Analogica: Introduzione 8 A.A. 2016-17
Esempio:
Amplificatore di Tensione Invertente

vI sin ( 2π ⋅1000 ⋅ t )
=
Av = −5

Elettronica Analogica: Introduzione 9 A.A. 2016-17


Amplificatore di Corrente

• Questo amplificatore stabilisce una relazione lineare


tra la corrente di ingresso e quella di uscita
iO

Ai

iI

iO= Ai ⋅ iI

• Ai = guadagno o amplificazione di
corrente
Elettronica Analogica: Introduzione 10 A.A. 2016-17
Comportamento dell’Amplificatore

• Consideriamo un ingresso sinusoidale

vI = VI ⋅ sin ( 2πf ⋅ t )

• È sempre vero che vO = Av vI ?

vO = Av ⋅ vI = AvVI ⋅ sin ( 2πf ⋅ t )

• Ovvero il modello è sempre lineare “istantaneo” ?

Elettronica Analogica: Introduzione 11 A.A. 2016-17


Risposta in frequenza dell’Amplificatore (1)

• Un primo motivo per il quale ci spostiamo dalla


relazione vO = Av vI sono i comportamenti
capacitivi/induttivi che introducono una “memoria
degli ingressi passati” nel modello del sistema
• Il modello diventa quella di un sistema lineare con
memoria
• Capacità ed induttanze sono elementi la cui
impedenza (complessa) dipende dalla frequenza
• Av quindi sarà un numero complesso funzione della
frequenza e :
vO
= Av ( f ) ⋅ VI ⋅ sin ( 2πf ⋅ t + Av ( f ) )

Elettronica Analogica: Introduzione 12 A.A. 2016-17


Risposta in frequenza dell’Amplificatore (2)

vO
= Av ( f ) ⋅ VI ⋅ sin ( 2πf ⋅ t + Av ( f ) )

• In questo caso l’amplificatore risponde ad una


sinusoide con una sinusoide, tuttavia ampiezza e fase
dell’uscita dipendono dalla frequenza
• Av(f ) è la risposta in frequenza dell’amplificatore
• Il modulo dell’amplificazione | Av(f ) | è in genere
espresso in decibel (dB) :

Av ( f ) dB= 20 ⋅ log10 Av ( f )

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Risposta in frequenza dell’Amplificatore (3)

• Il diagramma di Bode riporta |Av(f )|dB e Av(f ) su una


scala logaritmica in frequenza
|Av(f )|dB

Elettronica Analogica: Introduzione 14 A.A. 2016-17


Risposta in frequenza dell’Amplificatore (4)
|Av(f )|dB

• Il modello è lineare “senza memoria” (vO=AM∙vI) nella


regione di centro-banda (medie frequenze)
• Per frequenze più alte o più basse l’ampiezza dell’uscita si
riduce
Elettronica Analogica: Introduzione 15 A.A. 2016-17
Risposta in frequenza dell’Amplificatore (5)
|Av(f )|dB

• La regione di centro banda è delimitata dalle frequenze di


taglio:
– Frequenza di taglio inferiore fL
– Frequenza di taglio superiore fH
Elettronica Analogica: Introduzione 16 A.A. 2016-17
La dipendenza
dall’ampiezza dell’ingresso (VI) (1)
vI = VI ⋅ sin ( 2πf ⋅ t )
• Quindi fin ora:
vO
= Av ( f ) ⋅ VI ⋅ sin ( 2πf ⋅ t + Av ( f ) )
• Questa relazione ci dice che il guadagno dell’amplificatore
dipende dalla frequenza f dell’ingresso ma non dipende
dalla sua ampiezza VI
• È possibile pensare ad un sistema che è in grado di
amplificare un segnale comunque grande fornendo una uscita
ancor più grande ?
• Ricordiamoci che, quanto meno, ci sono le alimentazioni …

Elettronica Analogica: Introduzione 17 A.A. 2016-17


La dipendenza
dall’ampiezza dell’ingresso (VI) (2)

• Non potremo mai avere


una uscita vO
maggiore di VCC o
minore di –VEE

Elettronica Analogica: Introduzione 18 A.A. 2016-17


La dipendenza
dall’ampiezza dell’ingresso (VI) (2)

Il comportamento
dell’amplificatore
diventa non-lineare

• Non potremo mai avere


una uscita vO
maggiore di VCC o
minore di –VEE

Elettronica Analogica: Introduzione 19 A.A. 2016-17


La non-linearità più semplice (1)
vO
• Supponiamo di aggiungere un
termine del II ordine al modello
“senza memoria” dell’amplificatore:
vI
2
vO = A ⋅ vI + B ⋅ vI

• Nel caso di ingresso sinusoidale


1 1
vI = VI ⋅ sin ( 2πf ⋅ t ) 2
sin α= − cos 2α
2 2
vO = A ⋅ VI ⋅ sin ( 2πf ⋅ t ) + B ⋅ VI ⋅ ( sin ( 2πf ⋅ t ) )
2 2

B 2 B 2
vO = ⋅ VI + A ⋅ VI ⋅ sin ( 2πf ⋅ t ) − ⋅ VI ⋅ cos ( 2π2 f ⋅ t )
2 2
Elettronica Analogica: Introduzione 20 A.A. 2016-17
La non-linearità più semplice (2)
vO
• Supponiamo di aggiungere un
termine del II ordine al modello
“senza memoria” dell’amplificatore:
vI
2
vO = A ⋅ vI + B ⋅ vI

• Nel caso di ingresso sinusoidale


B 2 B 2
vO = ⋅ VI + A ⋅ VI ⋅ sin ( 2πf ⋅ t ) − ⋅ VI ⋅ cos ( 2π2 f ⋅ t )
2 2

• L’uscita non è più sinusoidale.


Nasce una componente a frequenza 2f
Elettronica Analogica: Introduzione 21 A.A. 2016-17
Non-linearità senza memoria
in generale (1)
• Consideriamo un ingresso sinusoidale

vI = VI ⋅ sin ( 2πf ⋅ t )

• L’uscita dell’amplificatore in generale è un segnale


periodico di periodo pari a quello dell’ingresso
• Possiamo sviluppare in serie di Fourier il segnale di
uscita:


+∞
vO (t )= V0 + Vk sin ( 2πkf ⋅ t + ϕk )
k =1

Elettronica Analogica: Introduzione 22 A.A. 2016-17


Non-linearità senza memoria
in generale (2)


+∞
vO (t )= V0 + Vk sin ( 2πkf ⋅ t + ϕk )
k =1

• L’amplificatore distorce:
in uscita abbiamo una serie di armoniche a frequenza
multipla della frequenza f dell’ingresso
• L’ampiezza delle armoniche dipende da VI
Elettronica Analogica: Introduzione 23 A.A. 2016-17
Distorsione

SFDR

V1
• Distorsione Armonica Totale (THD) : THD =
V2 2 + V32 + ...
V1
• Spurious-Free Dynamic Range (SFDR) : SFDR =
max Vk
k ≥2

Elettronica Analogica: Introduzione 24 A.A. 2016-17


Amplificatore di Tensione Ideale

• Un amplificatore ideale di tensione è in grado di


imprimere una tensione di uscita proporzionale alla
tensione d’ingresso presente su di un’altra coppia di
terminali
• È dunque rappresentato da un
generatore controllato di tensione:

Elettronica Analogica: Introduzione 25 A.A. 2016-17


Amplificatore di Tensione Reale (1)

• In pratica, un amplificatore di tensione avrà una


resistenza di ingresso finita ed una resistenza di
uscita diversa da zero :

– Avo = Amplificazione di tensione a vuoto


– Ri = Resistenza di ingresso
– Ro = Resistenza di uscita
Elettronica Analogica: Introduzione 26 A.A. 2016-17
Amplificatore di Tensione Reale (2)

• Consideriamo un modello di Thevenin per l’ingresso


ed il carico RL :

Ri RL
vi = vs vo = Avo vi
Rs + Ri RL + Ro
vo Ri RL
A=
v = Avo
vs Rs + Ri RL + Ro
Elettronica Analogica: Introduzione 27 A.A. 2016-17
Amplificatore di Tensione Reale (3)
1 2 3
vo Ri RL
A=
v = Avo
vs Rs + Ri RL + Ro

• Il Guadagno di tensione è composto da 3 fattori:


– 1 : L’amplificazione fornita dal generatore controllato
– 2 : L’effetto del partitore in ingresso
– 3 : L’effetto del partitore di uscita
• I termini 2 e 3 dovrebbero essere quanto più possibile
prossimi all'unità:
ciò si può ottenere aumentando Ri e riducendo Ro
• Nel caso ideale: Ri=∞ ; Ro=0
Elettronica Analogica: Introduzione 28 A.A. 2016-17
Esempio:
Amplificatore a 3 stadi (1)

• Il secondo stadio ha il guadagno più elevato (100)


• Il terzo stadio ha guadagno unitario
• Qual è l’utilità del primo e del terzo stadio ?
Elettronica Analogica: Introduzione 29 A.A. 2016-17
Esempio:
Amplificatore a 3 stadi (2)
• Supponiamo sia presente soltanto il secondo stadio :

È molto minore del


guadagno del
II stadio (100)

0.5 0.091
100 k Ω 100 Ω
Av 100
= 4.55
100 k Ω + 100 k Ω 100 Ω + 1 k Ω
Elettronica Analogica: Introduzione 30 A.A. 2016-17
Esempio:
Amplificatore a 3 stadi (3)
• Introduciamo il terzo stadio :

0.5 0.91 0.91


100 k Ω 10 k Ω 100 Ω
Av 100 ⋅ =⋅1 ⋅ 41.3
100 k Ω + 100 k Ω 10 k Ω + 1 k Ω 100 Ω + 10 Ω

Elettronica Analogica: Introduzione 31 A.A. 2016-17


Esempio:
Amplificatore a 3 stadi (3)
• Introduciamo il terzo stadio :
Il III stadio, pur avendo un
guadagno unitario, aumenta
quasi di un ordine di
grandezza il guadagno
complessivo

0.5 0.91 0.91


100 k Ω 10 k Ω 100 Ω
Av 100 ⋅ =⋅1 ⋅ 41.3
100 k Ω + 100 k Ω 10 k Ω + 1 k Ω 100 Ω + 10 Ω

Elettronica Analogica: Introduzione 32 A.A. 2016-17


Esempio:
Amplificatore a 3 stadi (4)
• Consideriamo ora tutti i tre stadi :

0.91 0.99 0.91 0.91


1M Ω 100 k Ω 10 k Ω 100 Ω
Av = 10 ⋅ ⋅ ⋅100 ⋅ ⋅1 ⋅ = 744
1 M Ω + 100 k Ω 100 k Ω + 1k Ω 10 k Ω + 1k Ω 100 Ω + 10 Ω

Elettronica Analogica: Introduzione 33 A.A. 2016-17


Elettronica Analogica:
Introduzione
• Trattamento dei segnali analogici
• Amplificatori:
• Richiamo: circuiti a singola costante di tempo

Elettronica Analogica: Introduzione 34 A.A. 2016-17


Il Condensatore

• Nel dominio del tempo :


dv
i=C
dt
• Nel dominio fasoriale :
V 1
I = j ωC ⋅ V ⇒ = = jX (ω)
I j ωC
• Nel dominio operatoriale
V (s) 1
I ( s ) =⋅
sC V ( s ) ⇒ == X (s)
I ( s ) sC

Elettronica Analogica: Introduzione 35 A.A. 2016-17


Circuito RC (passa-basso)
dominio fasoriale

pulsazione
caratteristica
• Nel dominio fasoriale:
1
Vo j ωC 1 1 1 1
= = = ω0 = =
Vi R + 1 1 + jωRC 1 + j ω τ RC
j ωC
ω0
Elettronica Analogica: Introduzione 36 A.A. 2016-17
Circuito RC (passa-basso)
Comportamento Passa-Basso
• La risposta in modulo: Vo 1
=
Vi  ω
2

1+  
 ω0 

Elettronica Analogica: Introduzione 37 A.A. 2016-17


Circuito RC (passa-basso)
funzione di trasferimento

pulsazione
del polo

• Nel dominio operatoriale: La funzione di trasferimento


ha un polo reale:
1
Vo sC 1 1 1
= = p= − = − = −ω0
Vi R + 1 1 + sRC RC τ
sC

Elettronica Analogica: Introduzione 38 A.A. 2016-17


Circuito CR (passa-alto)
dominio fasoriale

pulsazione
caratteristica

• Nel dominio fasoriale:


Vo R 1 1 1 1
= = = ω0 = =
Vi R + 1 1 ω0 τ RC
j ωC 1 + 1+ j
jωRC ω

Elettronica Analogica: Introduzione 39 A.A. 2016-17


Circuito CR (passa-alto)
Comportamento Passa-Alto
• La risposta in modulo:
Vo 1
=
Vi  ω0 
2

1+  
 ω

Elettronica Analogica: Introduzione 40 A.A. 2016-17


Circuito CR (passa-alto)
funzione di trasferimento

zero
nell’origine

pulsazione
del polo

• Nel dominio operatoriale: La funzione di trasferimento


ha un polo reale:
Vo R sRC 1 1
= = p= − = − = −ω0
Vi R + 1 1 + sRC RC τ
sC

Elettronica Analogica: Introduzione 41 A.A. 2016-17

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