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OBIETTIVO:

Verificare il funzionamento di un transistor BJT NPN come interruttore elettronico


(modalità on-off) con alimentazione in base continua (5V) e alternata (0V – 5V).

STRUMENTI UTILIZZATI:
- Alimentatore di corrente in continua
- Multimetro: portata automatica
- Generatore di funzione
- Oscilloscopio

COMPONENTI UTILIZZATI:
- Breaboard
- Transistor BJT NPN 2N1711: Vce sat = 0,2V
hFE = 75
- Resistenza: R = 1kΩ
- Resistenza: R = 27kΩ
- Trimmer: R = 4,7kΩ
- Diodo LED: Vs = 2V
- 2 cavi con coccodrillo
- 3 cavi BNC con coccodrilli

PROCEDIMENTO:

Prima parte:

schema circuitale e dati

Calcolare la resistenza di base e quella di collettore tali per far funzionare il BJT in
zona di saturazione.

calcoli teorici

Usando una resistenza di base di 32,3kΩ, il transistor si troverebbe al limite tra la


zona attiva e la zona di saturazione. Nella realtà si utilizzerà quindi una resistenza
di base più piccola.
Montare il circuito sulla breadboard, aiutandosi con la pinza da elettricista,
utilizzando come Rb una resistenza di 27kΩ e come Rc una di 1kΩ.
Impostare l’alimentatore a 12V e collegarlo al circuito.

foto breadboard

Utilizzando il multimetro a portata automatica, misurare la tensione ai capi della


resistenza Rt2 del trimmer e impostare quest’ultimo in modo che VRt2 sia uguale a
5V. In questo modo VRt2 equivale alla tensione di base del transistor.
Se il LED si accende, procedere alla misura delle grandezze elettriche dei
componenti utilizzati.

misure

Comparare quindi i valori misurati con quelli teorici.

Seconda parte:
Sostituire il trimmer nel circuito con il generatore di funzione: collegare con un cavo
BNC l’uscita TTL CMOS del generatore con il circuito (positivo collegato alla
resistenza di base e negativo collegato a massa).
Impostare il generatore facendo in modo che fornisca in uscita un’onda quadra con
valore picco-picco 5V, offset 0V e frequenza 1Hz.
Se il circuito è corretto, il LED si accende e si spegne a intermittenza di un
secondo.

schema circuitale e foto breadboard

Terza parte:
Collegare l’scilloscopio al circuito per visualizzare le onde quadre in entrara e in
uscita del transistor.
Con il primo cavo BNC collegare il canale 1 dell’oscilloscopio in parallelo al
generatore di funzione; con il secondo cavo collegare il canale 2 dell’oscilloscopio
al transistor per visualizzare la caduta di tensione tra collettore ed emettitore
(positivo collegato al collettore e negativo collegato a massa).
Aumentare la frequenza dell’onda dal generatore di funzione a 100Hz per
visualizzare meglio le due onde quadre.

schema circuitale

Impostare l’oscilloscopio in modo tale da visualizzare le due onde quadre


sovrapposte.

foto oscilloscopio / disegno grafico

CENNI TEORICI:
Il transistor è un componente elettronico a tre terminali: base, collettore ed
emettitore.
Esso ha tre zone di funzionamento: zona di interdizione, zona attiva e zona di
saturazione.
Quando è in zona di interdizione non viene fornita corrente alla base e, di
conseguenza, anche la corrente di collettore e di emettitore sono nulle.
Un transistor è in zona attiva quando viene fornita corrente in base e la corrente di
collettore risulta maggiore di quella di base.
Il transistor ha funzione di amplificatore: Ic = Ib*hFE dove hFE è una costante pura
specifica per ogni transistor.
Aumentando la corrente fornita alla base, la corrente di collettore e la tensione della
resistenza di collettore aumentano, mentre la caduta di tensione tra collettore ed
emettitore diminuisce.
Quando la Vce risulta tendente a zero (ha un valore chiamato Vce sat specificato
nel data sheet) il transistor si dice in zona di saturazione: aumentando la corrente di
base, la corrente di collettore rimane invariata. Un transistor che lavora
alternativamente in zona di interdizione e di saturazione ha funzione di interruttore
elettronico.

CONCLUSIONI:
Prima parte: La caduta di tensione misurata tra il collettore e l’emettitore del
transistor (0,075V) risulta meno della metà della Vce sat teorica (0,2V). Il valore
presente nel data sheet è infatti il maggiore possibile garantito dal produttore,
quando nella realtà è spesso molto più piccolo.
Le altre misure delle grandezze dei componenti utilizzati risultano invece fedeli ai
valori teorici calcolati precedentemente.

Seconda parte: Il generatore di funzione fornisce alla base del transistor un’onda
quadra 0-5V. Quando fornisce 0V il transistor si trova in zona di interdizione e non
passa corrente: il LED è spento. Quando fornisce 5V si trova in zona di saturazione
e tra collettore ed emettitore passa quasi la stessa corrente: il LED si accende.
Con l’onda generata a una frequenza di 1Hz il transistor passa da zona di
interdizione a zona di saturazione e viceversa ogni secondo.

Terza parte: Si nota che quando Vin = 5V allora Vce è poco più di 0V (=Vce sat).
Quando invece Vin = 0V allora Vce=10V, diversamente da come aspettato.
Infatti, visto che non passa corrente, Vce dovrebbe essere uguale a Vcc-Vrc-Vled =
12V.
Togliendo dal circuito il LED e collegando in serie Rc con il collettore del transistor,
quando Vin = 0V Vce risulta 12V.
Visto che la tensione di soglia del LED è Vs=Vce(calcolata)-Vce(effettiva)=2V, si
può dedurre che, quando il transistor è in zona di interdizione, il LED ha una caduta
di tensione uguale alla sua tensione di soglia, cioè 2V.

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