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Modulatore am

XSC1
8
5

U1A
1
A B

G T

V1 0,2 V 15kHz 0Deg R1 1.0k


3

12

2 TL082CD

R3 100k
8

V3 12 V R4 10K _LIN 50% Key = A


0
A B

Q1
4

R2 10k

XSC2
G T

2N2222 U2
6

220nF V2 8V 600kHz 0Deg

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE G.B.BOSCO LUCARELLI (BN)


Classe V elettronica e telecomunicazioni sez. A
PROGETTATO DA: REALIZZATO DA: VERIFICATO DA: NUMERO DI FOGLI DI RELAZIONE:

Relazione tecnica N.

Apparecchi e strumenti utilizzati


Software per la realizzazione del circuito: Multisim Basetta millefori Saldatore e stagno Vari componenti Oscilloscopio 2 Generatori di funzione Apparato alimentatore e generatore di funzione Cavetti e puntali vari Generatore di segnale Alimentatore duale 12

OP Amp Dual 18V 8-pin PDIP Transistor P2N2222A Trimmer Cermet, regol.later. , 10 Capacitor Aluminium 038 RSU 63V 0,22F Resistenza film carbone CRF100 10K 1W Resistenza film carbone CRF100 100K 1W Resistenza film carbone CRF100 1K 1/2W Pin header gold flash 11,6mm Zoccolo per amplificatore Basetta millefori

0,50 0,60 0,70 0,40 0,15 0,15 0,15 0,35 0,50 1,50

Modulatore AM
Cenni teorici sulla modulatore AM

Per modulazione dampiezza (AM, Amplitude Modulation ) si intende loperazione con cui si fa variare lampiezza di un segnale detto portante (Vp)proporzionalmente ai valori istantanei di un altro segnale detto modulante(Vm) , contenente linformazione da trasmettere . La modulazione dampiezza AM non fa altro che sagomare lampiezza della portante a seconda dellandamento della modulante. Supponiamo di avere due segnali generici:

Vm(t) = Bcost Vp(t) = Acost lespressione del segnale modulate, con le condizoni: VpVm > 0<k<1

Il segnale modulato sar: Vam(t) = (Vp+Kacost) cost Ovvero :

V(t)=Vpcost+mVpcost cost in cui m vale: m=KaVm/Vp con Ka costante di proporzionalit caratteristica del modulatore. Applicando alla formula del segnale modulato la formula trigonometrica di Werner : coscos =[cos(-) + cos(+)] Si ottiene : v(t)=Vp cost + mVp/2 cos(-)t+ mVp/2 cos(+)t cio il segnale modulato risulta composto dallonda portante pi due onde laterali simmetriche rispetto alla portante

Ciascuna delle due onde laterali contiene ampiezza e frequenza del segnale modulante: la loro ampiezza (mVp/2) proporzionale allampiezza Vm del segnale, mentre, la loro frequenza differisce da quella dellonda portante di una quantit pari alla frequenza f del segnale modulante.

In laboratorio In laboratorio dopo aver effettuato la saldatura dei componenti abbiamo provveduto ad esaminare il funzionamento del circuito. Come si vede dallo schema abbiamo un amplificatore operazionale allingresso del quale abbiamo applicato una tensione pari a 0,2V ( modulante) sul morsetto non invertente, grazie al generatore di funzione.

Mentre al morsetto invertente stata applicata una resistenza di retroazione (R3). Possiamo dunque affermare che il nostro amplificatore ha una configurazione non invertente. Sulla base del nostro transistor collegata la tensione V2 (portante) tramite un condensatore. Abbiamo in fine un potenziometro, un dispositivo elettrico equivalente ad un partitore di tensione resistivo variabile. Per il controllo del funzionamento del circuito abbiamo collegato un oscilloscopio in corrispondenza di V1 e V2 per monitorare il loro andamento e un altro oscilloscopio alluscita delloperazionale per verificare il segnale modulato.

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