XSC1
8
5
U1A
1
A B
G T
12
2 TL082CD
R3 100k
8
Q1
4
R2 10k
XSC2
G T
2N2222 U2
6
Relazione tecnica N.
OP Amp Dual 18V 8-pin PDIP Transistor P2N2222A Trimmer Cermet, regol.later. , 10 Capacitor Aluminium 038 RSU 63V 0,22F Resistenza film carbone CRF100 10K 1W Resistenza film carbone CRF100 100K 1W Resistenza film carbone CRF100 1K 1/2W Pin header gold flash 11,6mm Zoccolo per amplificatore Basetta millefori
0,50 0,60 0,70 0,40 0,15 0,15 0,15 0,35 0,50 1,50
Modulatore AM
Cenni teorici sulla modulatore AM
Per modulazione dampiezza (AM, Amplitude Modulation ) si intende loperazione con cui si fa variare lampiezza di un segnale detto portante (Vp)proporzionalmente ai valori istantanei di un altro segnale detto modulante(Vm) , contenente linformazione da trasmettere . La modulazione dampiezza AM non fa altro che sagomare lampiezza della portante a seconda dellandamento della modulante. Supponiamo di avere due segnali generici:
Vm(t) = Bcost Vp(t) = Acost lespressione del segnale modulate, con le condizoni: VpVm > 0<k<1
V(t)=Vpcost+mVpcost cost in cui m vale: m=KaVm/Vp con Ka costante di proporzionalit caratteristica del modulatore. Applicando alla formula del segnale modulato la formula trigonometrica di Werner : coscos =[cos(-) + cos(+)] Si ottiene : v(t)=Vp cost + mVp/2 cos(-)t+ mVp/2 cos(+)t cio il segnale modulato risulta composto dallonda portante pi due onde laterali simmetriche rispetto alla portante
Ciascuna delle due onde laterali contiene ampiezza e frequenza del segnale modulante: la loro ampiezza (mVp/2) proporzionale allampiezza Vm del segnale, mentre, la loro frequenza differisce da quella dellonda portante di una quantit pari alla frequenza f del segnale modulante.
In laboratorio In laboratorio dopo aver effettuato la saldatura dei componenti abbiamo provveduto ad esaminare il funzionamento del circuito. Come si vede dallo schema abbiamo un amplificatore operazionale allingresso del quale abbiamo applicato una tensione pari a 0,2V ( modulante) sul morsetto non invertente, grazie al generatore di funzione.
Mentre al morsetto invertente stata applicata una resistenza di retroazione (R3). Possiamo dunque affermare che il nostro amplificatore ha una configurazione non invertente. Sulla base del nostro transistor collegata la tensione V2 (portante) tramite un condensatore. Abbiamo in fine un potenziometro, un dispositivo elettrico equivalente ad un partitore di tensione resistivo variabile. Per il controllo del funzionamento del circuito abbiamo collegato un oscilloscopio in corrispondenza di V1 e V2 per monitorare il loro andamento e un altro oscilloscopio alluscita delloperazionale per verificare il segnale modulato.