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RIPASSO ELETTROTECNICA

Concetto di amplificazione

L'amplificazione è il processo di aumentare l'ampiezza di un segnale elettrico o di potenza. Gli


amplificatori sono dispositivi elettronici progettati per amplificare un segnale in ingresso senza
distorsioni significative. L'amplificazione può essere realizzata tramite l'uso di componenti attivi come
transistori o amplificatori operazionali.

Amplificatori di tensione

Gli amplificatori di tensione sono dispositivi che amplificano un segnale in ingresso aumentandone
l'ampiezza di tensione. Un amplificatore di tensione ideale dovrebbe avere un'impedenza di ingresso
infinita e un'impedenza di uscita nulla, garantendo così una fedeltà di amplificazione massima.

Amplificatori di corrente

Gli amplificatori di corrente sono dispositivi che amplificano un segnale in ingresso aumentandone
l'ampiezza di corrente. Un esempio comune di amplificatore di corrente è l'amplificatore a transistor
bipolare a giunzione (BJT), in cui il segnale di ingresso controlla la corrente di base del transistor, che a
sua volta controlla la corrente di collettore.

Amplificatori di potenza

Gli amplificatori di potenza sono progettati per amplificare segnali ad alta potenza. Sono utilizzati per
pilotare carichi come altoparlanti, motori e altre applicazioni che richiedono una potenza significativa.
Gli amplificatori di potenza possono essere realizzati utilizzando diversi schemi di amplificazione, come
gli amplificatori di classe A, B, AB o C, a seconda delle specifiche applicazioni e dei requisiti di efficienza.

Il problema dell'amplificazione in continua

Un problema comune nell'amplificazione dei segnali è la presenza di componenti a corrente continua


(DC) nel segnale in ingresso. Gli amplificatori ideali non amplificano la componente DC, ma solo le
variazioni attorno a essa. Questo problema può essere risolto utilizzando circuiti di accoppiamento o
condensatori di blocco per eliminare la componente DC dal segnale in ingresso.

Caratteristiche dell'Amplificatore Operazionale (Op-Amp) ideale

L'amplificatore operazionale ideale è un dispositivo teorico che ha caratteristiche ideali come guadagno
infinito, impedenza di ingresso infinita, impedenza di uscita nulla, banda passante infinita, alimentazione
simmetrica e nessuna distorsione. Queste caratteristiche ideali semplificano notevolmente l'analisi dei
circuiti e permettono di ottenere risultati precisi.
Caratteristiche reali degli Amplificatori Operazionali

Gli amplificatori operazionali reali differiscono dagli amplificatori ideali. Presentano limitazioni come un
guadagno finito, impedenza di ingresso e di uscita non infinita, banda passante limitata e distorsioni.
Tuttavia, i moderni amplificatori operazionali commerciali sono progettati per avvicinarsi alle
caratteristiche ideali e fornire prestazioni eccellenti.

Misura in laboratorio dei parametri reali del uA741

Il uA741 è un amplificatore operazionale comune ed è possibile misurare i suoi parametri reali in


laboratorio. Tra i parametri misurabili ci sono il guadagno in tensione, il guadagno in corrente,
l'impedenza di ingresso, l'impedenza di uscita, la banda passante e la distorsione.

Amplificatore invertente e non invertente

Un amplificatore operazionale può essere configurato come amplificatore invertente o non invertente.
Nell'amplificatore invertente, il segnale in ingresso viene amplificato e invertito in fase, mentre
nell'amplificatore non invertente il segnale in ingresso viene amplificato senza inversione di fase.

Sommatore invertente e non invertente

Un amplificatore operazionale può essere utilizzato come sommatore invertente o non invertente. Nello
sommatore invertente, il segnale in uscita è la somma pesata dei segnali in ingresso con un fattore di
amplificazione negativo, mentre nello sommatore non invertente, il segnale in uscita è la somma pesata
dei segnali in ingresso con un fattore di amplificazione positivo.

Laboratorio: Realizzazione e collaudo di amplificatori con uA741

In un laboratorio, è possibile realizzare e collaudare circuiti di amplificatori utilizzando l'amplificatore


operazionale uA741. Ciò può includere la configurazione di un amplificatore invertente, un amplificatore
non invertente o altri circuiti utilizzando il componente.

Amplificatore differenziale

Un amplificatore differenziale è un tipo di amplificatore che amplifica la differenza di tensione tra due
ingressi. È spesso utilizzato per amplificare i segnali differenziali e respingere il rumore comune. Gli
amplificatori operazionali possono essere configurati come amplificatori differenziali.

Derivatore e integratore invertenti ideali e reali

Un derivatore invertente ideale utilizza un condensatore e un resistore per produrre in uscita la derivata
del segnale in ingresso. Un integratore invertente ideale utilizza un condensatore e un resistore per
produrre in uscita l'integrale del segnale in ingresso. Gli amplificatori operazionali reali possono essere
utilizzati per realizzare circuiti di derivazione e integrazione, ma possono presentare errori e limitazioni.

Convertitore corrente-tensione
Un convertitore corrente-tensione è un circuito che converte un segnale di corrente in un segnale di
tensione proporzionale. Utilizza un amplificatore operazionale per amplificare il segnale di corrente e
convertirlo in una tensione. Questo tipo di circuito è ampiamente utilizzato nelle applicazioni di
rilevamento dei sensori.

Comparatore di zero e con riferimento qualunque

Un comparatore di zero è un circuito che confronta un segnale in ingresso con il valore di riferimento
zero e produce un'uscita logica alta o bassa a seconda che il segnale in ingresso sia superiore o inferiore
a zero. Un comparatore con riferimento qualunque permette di impostare un valore di riferimento
arbitrario per il confronto.

Comparatore con isteresi invertente e non invertente (trigger di Schmitt)

Un comparatore con isteresi è un circuito che introduce una isteresi nella soglia di commutazione del
comparatore. Ciò significa che l'uscita rimane stabile fino a quando il segnale in ingresso supera una
soglia superiore o inferiore specificata. I comparatori con isteresi sono utilizzati per la rimozione del
rumore e per generare segnali di commutazione stabili.

Definizione di frequenza di taglio, banda passante, banda attenuata, attenuazione

La frequenza di taglio di un filtro è la frequenza a cui il segnale in uscita viene attenuato di -3 dB rispetto
al segnale in ingresso. La banda passante di un filtro è l'intervallo di frequenza in cui il filtro trasmette il
segnale senza attenuazione significativa. La banda attenuata è l'intervallo di frequenza in cui il filtro
attenua il segnale in ingresso. L'attenuazione è una misura del decremento dell'ampiezza del segnale da
parte del filtro.

Funzione di trasferimento dei filtri reali e filtri RC, CR, LR, RL con varianti e composizioni

La funzione di trasferimento di un filtro rappresenta la relazione tra il segnale in ingresso e il segnale in


uscita del filtro. I filtri reali possono essere rappresentati da funzioni di trasferimento complesse. I filtri
RC (resistenza-condensatore), CR (condensatore-resistenza), LR (induttanza-resistenza) e RL
(resistenza-induttanza) sono esempi di tipi di filtri comunemente utilizzati. Possono essere combinati e
variati per creare filtri più complessi con caratteristiche specifiche.

Riconoscimento del tipo di filtro dall'analisi del tipo di induttanze e dalla funzione di trasferimento

Il tipo di filtro può essere riconosciuto analizzando il tipo di componenti passivi utilizzati, come
induttanze e condensatori, nonché dalla forma della funzione di trasferimento del filtro. Ad esempio, un
filtro passa-basso avrà una funzione di trasferimento che attenua le frequenze superiori rispetto alle
frequenze di taglio.

Grafico del modulo e della fase della funzione di trasferimento

Il modulo della funzione di trasferimento di un filtro rappresenta l'ampiezza del segnale in uscita rispetto
al segnale in ingresso a diverse frequenze. Il grafico della fase della funzione di trasferimento
rappresenta lo sfasamento del segnale in uscita rispetto al segnale in ingresso a diverse frequenze.

Calcolo delle uscite per diversi ingressi di tipo sinusoidale

Utilizzando la funzione di trasferimento del filtro e l'ingresso di tipo sinusoidale, è possibile calcolare
l'uscita del filtro per diverse frequenze di ingresso. Questo calcolo può essere eseguito utilizzando la
teoria dei segnali e le operazioni algebriche.

Procedimento ed esercizi per il calcolo dei parametri precedenti

Per calcolare i parametri di un filtro o di un amplificatore operazionale, è necessario utilizzare le formule


e le equazioni appropriate per il tipo di circuito o filtro specifico. Gli esercizi pratici possono includere la
determinazione della frequenza di taglio, il calcolo dell'attenuazione, il tracciamento del modulo e della
fase della funzione di trasferimento e altre analisi dei parametri del circuito.

LAB: misura dei parametri precedenti

In un laboratorio, è possibile utilizzare strumenti di misurazione come oscilloscopi, generatori di segnali


e multimetri per misurare i parametri dei filtri e degli amplificatori. Ciò può includere la misurazione
della frequenza di taglio, dell'attenuazione, del guadagno, delle caratteristiche di fase e altro ancora. Le
misurazioni consentono di verificare il funzionamento dei circuiti e di confrontare i risultati con i calcoli
teorici.

Motivazioni della digitalizzazione dei segnali e caratteristiche dei segnali digitali

La digitalizzazione dei segnali è motivata principalmente dalla capacità di rappresentare, elaborare e


trasmettere le informazioni in modo più efficiente e affidabile rispetto ai segnali analogici. I segnali
digitali sono caratterizzati da una rappresentazione discreta, in cui l'informazione viene campionata e
quantizzata. Tra le caratteristiche dei segnali digitali vi sono la precisione, la resistenza al rumore, la
facilità di elaborazione e la possibilità di compressione e memorizzazione.

Differenze fra segnali analogici e digitali: bit e problematiche della trasmissione dati, quantizzazione
del tempo e delle tensioni

I segnali analogici sono continui nel tempo e nell'ampiezza, mentre i segnali digitali sono discreti in
entrambi i domini. I segnali digitali sono rappresentati da bit, che sono unità di informazione binaria (0 o
1). La trasmissione dei segnali digitali può essere soggetta a problematiche come il rumore,
l'interferenza e la distorsione, che possono influire sulla qualità del segnale. La quantizzazione del tempo
si riferisce alla suddivisione del tempo in intervalli discreti, mentre la quantizzazione delle tensioni si
riferisce alla rappresentazione delle ampiezze dei segnali con valori discreti.

Analisi funzionale dello schema a blocchi di un sistema di acquisizione dati

Lo schema a blocchi di un sistema di acquisizione dati comprende diverse fasi: il sensore o la sorgente
del segnale, il circuito di condizionamento del segnale, il modulo di campionamento e mantenimento
(S/H), il convertitore analogico-digitale (ADC) e, infine, il processore o dispositivo di elaborazione dati.
Ogni blocco svolge una specifica funzione nel processo di acquisizione e conversione dei segnali.

Dimensionamento della rete di condizionamento e realizzazione circuitale in base ai dati elettrici del
sensore e della strumentazione a monte

Il dimensionamento della rete di condizionamento dipende dai requisiti elettrici del sensore e dalla
strumentazione a monte. Questo comprende la scelta degli amplificatori, dei filtri, degli attenuatori e di
altri componenti per adattare, amplificare, filtrare o ridurre il rumore del segnale proveniente dal
sensore. La realizzazione circuitale coinvolge la progettazione e l'implementazione dei componenti e dei
circuiti necessari per la corretta condizionamento del segnale.

Funzionamento di un modulo S/H e criterio per il suo utilizzo a monte dell’ADC. Teorema di Shannon,
scomposizione del segnale con Fourier

Un modulo di campionamento e mantenimento (S/H) campiona e mantiene un segnale analogico per un


breve periodo di tempo in modo da poter essere convertito in formato digitale dall'ADC. Il criterio per il
suo utilizzo a monte dell'ADC riguarda la necessità di mantenere stabile il segnale durante il processo di
campionamento. Il teorema di Shannon afferma che per rappresentare accuratamente un segnale, la
frequenza di campionamento deve essere almeno il doppio della massima frequenza del segnale. La
scomposizione del segnale con Fourier permette di analizzare il contenuto in frequenza del segnale e
determinare le sue componenti spettrali.

Quantizzatore ed errore di quantizzazione

Un quantizzatore converte un segnale analogico in un segnale digitale assegnando un valore discreto


alle ampiezze del segnale. Durante il processo di quantizzazione, si verifica un errore chiamato "errore di
quantizzazione", che rappresenta la differenza tra il valore reale del segnale analogico e il valore
quantizzato.

Codificatore: tipologie, problematiche

Un codificatore converte un segnale in una rappresentazione specifica, ad esempio, un codice binario.


Esistono diverse tipologie di codificatori, come i codificatori a priorità, i codificatori binari, i codici di
Gray, ecc. Le problematiche comuni nei codificatori possono includere la complessità di progettazione,
la corretta interpretazione del codice e la robustezza contro errori di trasmissione.

Funzionamento dell’ADC, come velocità di conversione e numero di bit impattano sui risultati

Un convertitore analogico-digitale (ADC) converte un segnale analogico in una rappresentazione digitale.


L'ADC campiona il segnale analogico, quantizza le ampiezze e produce un'uscita digitale corrispondente.
La velocità di conversione si riferisce alla frequenza con cui l'ADC può convertire i segnali in formato
digitale. Il numero di bit dell'ADC determina la risoluzione, ovvero la precisione della conversione. Un
ADC con un numero di bit più elevato può rappresentare una maggiore gamma di valori e fornire una
migliore precisione.
DAC a R pesate

Un convertitore digitale-analogico (DAC) a R pesate utilizza una serie di resistenze ponderate per
convertire un valore digitale in un segnale analogico. Il valore digitale viene convertito in un valore
analogico variando la combinazione delle resistenze utilizzate.

DAC R/2R a scala invertita

Un convertitore digitale-analogico (DAC) R/2R a scala invertita utilizza una rete di resistenze in
configurazione a scala invertita per convertire un valore digitale in un segnale analogico. La
configurazione a scala invertita consente di ottenere una conversione più precisa riducendo l'errore di
non linearità.

ADC a comparatori in parallelo (Flash)

Un convertitore analogico-digitale (ADC) a comparatori in parallelo, noto anche come ADC Flash, utilizza
un array di comparatori per confrontare l'ampiezza del segnale in ingresso con una serie di tensioni di
riferimento. L'uscita dei comparatori viene codificata per ottenere la rappresentazione digitale del
segnale.

ADC a retroazione (gradinata, a inseguimento)

Un convertitore analogico-digitale (ADC) a retroazione, come l'ADC gradinata o l'ADC a inseguimento,


utilizza un circuito di retroazione per approssimare gradualmente l'ampiezza del segnale analogico di
ingresso. L'ADC a gradinata converte l'ampiezza del segnale in una serie di gradini, mentre l'ADC a
inseguimento segue l'andamento del segnale in ingresso per ottenere una conversione più precisa.

Mezzi trasmissivi: tipologie e caratteristiche

I mezzi trasmissivi sono i canali fisici attraverso i quali i segnali vengono trasmessi da un punto all'altro.
Le tipologie comuni di mezzi trasmissivi includono il cavo coassiale, il doppino intrecciato (STP, UTP,
FTP), le fibre ottiche, il wireless, ecc. Ciascun mezzo trasmissivo ha caratteristiche diverse in termini di
larghezza di banda, attenuazione del segnale, resistenza al rumore e distorsione.

Impedenza di linea e parametri distribuiti, condizioni di adattamento e riflessione

L'impedenza di linea è la resistenza offerta da un mezzo trasmissivo al passaggio di un segnale. I


parametri distribuiti si riferiscono alle caratteristiche del mezzo trasmissivo che variano lungo la sua
lunghezza, come l'induttanza e la capacità. Le condizioni di adattamento e riflessione si riferiscono alla
corretta corrispondenza dell'impedenza tra il trasmettitore e il ricevitore per evitare fenomeni di
riflessione e perdite di segnale.

Cablaggio strutturato e cavi STP UTP e FTP

Il cablaggio strutturato si riferisce all'organizzazione e alla standardizzazione del cablaggio di rete


all'interno di un edificio o di un sistema di comunicazione. I cavi STP (Shielded Twisted Pair), UTP
(Unshielded Twisted Pair) e FTP (Foiled Twisted Pair) sono tipologie comuni di cavi utilizzati nel cablaggio
strutturato. Lo STP utilizza uno schermo metallico per ridurre le interferenze, l'UTP utilizza cavi
intrecciati senza schermatura e l'FTP utilizza un rivestimento di alluminio per la protezione.

Cavo coassiale, doppino

Il cavo coassiale è un tipo di cavo composto da un conduttore centrale circondato da uno schermo
conduttore e da uno strato isolante esterno. È utilizzato per la trasmissione di segnali ad alta frequenza,
come segnali video e segnali RF. Il doppino è un tipo di cavo costituito da due conduttori intrecciati tra
loro e viene spesso utilizzato per la trasmissione di segnali telefonici o dati.

Fibre ottiche: principi fisici, caratteristiche

Le fibre ottiche sono fili sottili di vetro o plastica che trasmettono segnali ottici, come la luce, per la
comunicazione dati. Funzionano attraverso il principio della riflessione interna totale, in cui la luce
rimbalza lungo la fibra senza fuoriuscire. Le fibre ottiche offrono vantaggi come la larga banda passante,
l'immunità alle interferenze elettromagnetiche, la bassa attenuazione del segnale e la sicurezza della
trasmissione.

Concetti di portante, modulante, modulato

In un sistema di modulazione, la "portante" è un segnale ad alta frequenza, come un'onda sinusoidale,


che viene variato o "modulato" da un segnale di bassa frequenza chiamato "modulante". Il segnale
modulato è il risultato della combinazione della portante e del modulante e rappresenta il segnale
originale che viene trasmesso.

Modulazioni AM, FM, PM

Le modulazioni AM (Amplitude Modulation), FM (Frequency Modulation) e PM (Phase Modulation) sono


tecniche utilizzate per variare le caratteristiche di una portante in base al segnale modulante. Nella
modulazione AM, l'ampiezza della portante viene modulata proporzionalmente all'ampiezza del segnale
modulante. Nella modulazione FM, la frequenza della portante viene variata in base all'ampiezza del
segnale modulante. Nella modulazione PM, la fase della portante viene modificata in base all'ampiezza
del segnale modulante.

FDM, spettri e bande impegnate

La multiplexing a divisione di frequenza (FDM - Frequency Division Multiplexing) è una tecnica che
consente di trasmettere più segnali simultaneamente utilizzando bande di frequenza separate. In FDM, i
segnali vengono modulati su portanti di frequenze diverse e combinati per la trasmissione. Ogni segnale
occupa una banda di frequenza specifica all'interno dello spettro totale disponibile, evitando
sovrapposizioni.

Caratteristiche, pregi e difetti della trasmissione digitalizzata

La trasmissione digitalizzata offre vantaggi come l'alta resistenza al rumore, la facilità di correzione degli
errori, la possibilità di compressione dei dati e la compatibilità con sistemi informatici. Tuttavia, richiede
una maggiore larghezza di banda rispetto alla trasmissione analogica, può essere sensibile a ritardi e
jitter nella trasmissione e richiede una conversione analogico-digitale all'inizio e una conversione
digitale-analogico alla fine.

Tempo di bit e di simbolo, campionamento, teorema del campionamento di Shannon

Il tempo di bit è il tempo richiesto per rappresentare un singolo bit di informazione, mentre il tempo di
simbolo è il tempo richiesto per rappresentare un simbolo, che può essere composto da più bit. Il
campionamento è il processo di misurazione del valore di un segnale a intervalli regolari nel tempo. Il
teorema del campionamento di Shannon afferma che per evitare l'aliasing e ricostruire correttamente
un segnale, è necessario campionarlo almeno due volte alla frequenza massima contenuta nel segnale
stesso.

Segnali PCM e PAM

PCM (Pulse Code Modulation) è una tecnica di codifica che converte un segnale analogico in un segnale
digitale. Il segnale analogico viene campionato e quantizzato per rappresentare i valori di ampiezza
come codici digitali. PAM (Pulse Amplitude Modulation) è una tecnica di modulazione in cui l'ampiezza
di impulsi discreti rappresenta l'ampiezza del segnale analogico.

Multivibratori astabili, monostabili e bistabili a 555

I multivibratori sono circuiti elettronici che generano onde di forma specifica come risultato di
retroazione positiva. Il 555 è un popolare circuito integrato che può essere configurato come
multivibratore. Un multivibratore astabile produce un'uscita periodica senza uno stato stabile. Un
multivibratore monostabile produce un impulso di durata specifica quando viene attivato. Un
multivibratore bistabile ha due stati stabili e cambia stato quando viene applicato un impulso di
controllo.

Equazione generale per la carica e scarica di un condensatore attraverso una resistenza con
generatore di tensione costante

L'equazione generale per la carica e scarica di un condensatore attraverso una resistenza con un
generatore di tensione costante è data dall'equazione del condensatore:

V(t) = V_s * (1 - e^(-t / (R * C)))

dove V(t) è la tensione sul condensatore al tempo t, V_s è la tensione del generatore, R è la resistenza e
C è la capacità del condensatore.

Carica e scarica di un condensatore a corrente costante

Nella carica di un condensatore a corrente costante, il condensatore viene collegato a una sorgente di
corrente costante, che carica il condensatore gradualmente nel tempo. Nella scarica di un condensatore
a corrente costante, il condensatore viene collegato a una resistenza che fornisce una via di scarica a
corrente costante, facendo diminuire gradualmente la tensione sul condensatore nel tempo.

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