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Sassofono Jazz
Corso di
RITMICA DELLA MUSICA CONTEMPORANEA
Relatore Candidato
M° Concettina Moffa Alessandro Chiappinelli
INDICE
BIOGRAFIA pag. 3
4’33’’ pag.12
BIBLIOSITOGRAFIA Pag. 16
BIOGRAFIA
John Cage nacque il 5 settembre nel 1912 ed è stato un compositore e teorico musicale
statunitense. È considerato una delle personalità più rilevanti e significative del Novecento.
La sua opera è centrale nell'evoluzione della musica contemporanea. Il padre era inventore e
la madre giornalista. Da ragazzino studia pianoforte presso alcuni maestri privati, e compie
tecnica del virtuosismo pianistico. A 16 anni decide di voler diventare scrittore. A 18 anni
lascia il college per andare in viaggio in Europa. Ci rimane per un anno e mezzo. Va a Parigi
e si interessa all'architettura, alla pittura, alla poesia e alla musica. Conosce la musica di
Stravinskij, di Bach e soprattutto quella di Erik Satie. Viaggia in Germania, Spagna e Italia.
Compie le prime prove di composizione, approfondendo gli aspetti tra l'unione di musica e
teatro. Nel 1931 torna in California. Nel 1933 decide di dedicarsi principalmente alla musica.
Spedisce alcune sue composizioni a Henry Cowell, che gli dice di andare da un allievo di
Schönberg, Adolph Weiss. Va dunque a New York, per studiare con Weiss e lì prende anche
alcune lezioni da Cowell. Sul finire del 1933, con una tecnica compositiva migliorata, decide
di rivolgersi a Schönberg per diventare suo allievo. Schönberg lo accetta e accetta anche di
dargli lezioni gratuitamente. Studia con lui per due anni. In questo periodo usa la tecnica
seriale, sia di tipo dodecafonico, sia con delle serie da lui stabilite, ad esempio con una serie
basata su 25 note. Nel 1936 trova lavoro a Seattle, alla Cornish School Of The Arts, come
compositore di musiche per balletto. Nel 1939 fonda alla Cornish School un'orchestra di
percussioni per cui compone First construction. In essa vengono usate largamente percussioni
improprie come tazzine, cerchioni di auto, contenitori di latta. Nello stesso anno compone
velocità variabile. È una delle prime composizioni in cui compare la musica registrata. Nel
1940 gli viene commissionata una musica per il balletto Bacchanale. Qui per la prima volta
"preparazione" avviene inserendo vari oggetti tra le corde così da modificare il timbro dello
strumento e produrre suoni percussivi. Nei pezzi per pianoforte preparato si inseriscono tra le
corde del pianoforte svariati oggetti, di modo che l'esecutore produca suoni che non sono del
tutto volontari. È uno studio sulla casualità del timbro: il compositore indica la preparazione
dello strumento ma non decide completamente il risultato sonoro della sua opera. Si generano
nei riguardi dell'inviolabilità degli strumenti classici. Il pianoforte, strumento romantico per
eccellenza, viene violentato con oggetti di uso quotidiano, la tradizione europea sbeffeggiata.
Nel 1937 alla Cornish School Of The Arts incontra Merce Cunningham, rivoluzionario
coreografo pioniere della danza post-moderna, con cui instaurerà un sodalizio artistico e
sentimentale, un'intesa di amicizia, fratellanza, rispetto e amore che durerà per tutta la vita. In
questo primo periodo Cage si dedica quasi esclusivamente alla musica percussiva, dettata alla
Cowell. Questo periodo è stato definito romantico, perché è quello in cui Cage usa la musica
con fini espressivi intenzionali. Importante è il lavoro con ballerini e coreografi sulla
correlazione tra musica e danza, e sulla ricerca di una relazione strutturale tra le due arti. Il
lavoro a volte parte dalla coreografia e poi si aggiunge la musica, altre volte parte dalla
musica. L'influenza della danza è importante per lo sviluppo di una musica intesa soprattutto
in senso percussivo, e di conseguenza anche per l'invenzione del piano preparato. Cage basa
la costruzione musicale sulla struttura ritmica, sulla successione delle durate. La struttura
ritmica "soggioga" l'armonia. Esplora anche il campo dei rumori. Prova nuovi tipi di
"sezione aurea" (1:1,618). Tra il 1946 e il 1948 scrive il suo lavoro per piano preparato più
acclamato: Sonate e interludi. Sono venti pezzi, sedici sonate e quattro interludi, in cui Cage
porta ad un livello di maggiore complessità la sua tecnica basata sulle proporzioni ritmiche: la
struttura di ogni pezzo è definita da una serie di numeri, e allo stesso modo anche le parti di
composto suonando il piano, sentendo le differenze e facendo una scelta. È il pezzo per piano
preparato in cui la preparazione dello strumento è più complessa: ci sono 45 note preparate
attraverso l'inserimento di bulloni, pezzi di gomma, pezzi di plastica e noci. Nella seconda
metà degli anni quaranta si interessa alle culture orientali: alla musica e alla filosofia indiana,
al Buddhismo Zen. Lo Zen diventa un'impostazione filosofica con cui ridiscutere il concetto
di musica. La musica viene considerata affermazione della vita, un modo per vivere
intenzioni: bisogna meditare sul vuoto.[3] Nel 1947, durante la composizione di Sonate e
interludi, crea The Seasons. È il suo primo pezzo per orchestra e nasce come musica per un
balletto di Cunningham. Cage ricorre all'uso delle proporzioni numeriche nella costruzione
della struttura compositiva. Nella concezione ciclica del pezzo si esprime il nascente legame
l'andamento ciclico della natura. Nel 1950 si procura il libro dell'I Ching, il libro cinese dei
cambiamenti, di cui si vuole servire per fare delle scelte compositive senza l'intervento della
sua volontà, in modo non intenzionale. È un metodo per organizzare il caso, per controllare
l'imprevedibile. Serve a determinare secondo un sistema di combinazioni numeriche, quali
note suonare, la loro durata, la loro altezza. L'adozione di tecniche aleatorie e casuali serve
per aggirare il desiderio di trovare sempre l'emozione nella musica e per rimuovere tutte le
suoni che compone. Indeterminismo vuol dire espellere la nozione di scelta dal processo
non è imitazione della natura. L'artista non controlla, non organizza, non domina la natura,
un liberatore del suono. C'è il rifiuto del principio composizionale della conseguenza logica,
c'è il rifiuto della concezione della musica in quanto suono organizzato. Vuol dire liberarsi
dalle costrizioni, rimuovere l'idea di modello. È il crollo dell'idea europea di musica, basata
sulla centralità del compositore. Cage distrugge la figura del compositore genio, di stampo
romantico. È un passo che Cage può fare perché è americano e quindi non sente schiacciante
il peso della tradizione colta. Le caratteristiche della musica di Cage derivate dall'approccio
alle filosofie orientali legano la sua opera alla poetica dada: l'esaltazione dell'automatismo, il
disprezzo per la ragione, l'accettazione dell'assurdo, sono aspetti che accomunano lo Zen
all'avanguardia dadaista. La prima composizione in cui Cage impiega questa nuova tecnica è
Music of Changes per piano solo, del 1951. Il titolo deriva dall'I Ching. L'opera consiste in
celle. In ogni cella viene inserito un valore: il tipo di suono, la durata, il volume. Attraverso
possibilità. Gli stessi meccanismi avvengono a livello verticale per la creazione di effetti
polifonici, e per la scelta dei ritmi. In Imaginary landscape no. 4 per dodici radio, del 1951,
ogni radio è controllata da due esecutori, uno sintonizza la frequenza, l'altro cambia il
volume, seguendo le indicazioni della partitura. I risultati sono sempre differenti e
imprevedibili. Invece di tentare di imporre il suo stile musicale all'ambiente locale, Cage
lascia che sia l'ambiente locale a determinare il risultato della propria arte. Un altro metodo di
composizione casuale si basa sull'osservazione delle imperfezioni della carta su cui si scrive
la musica. L'approccio alle filosofie orientali porta Cage verso la negazione dell'io, verso la
rinuncia all'espressione e alla comunicazione, verso l'abbandono del controllo umano sulla
natura e sul suono. L'alea è un modo per imitare la maniera in cui la natura opera e per aprire
la mente alle influenze divine, ad esempio al mondo indeterminato dei suoni non intenzionali.
Cage vuole creare musica che non ha mai ascoltato. Un'importante rivoluzione, anche nel
senso classico della traduzione musicale, è costituita dal suo "Concerto per pianoforte e
Il suo stile compositivo, derivato dal musicista austriaco Arnold Schoenberg, si riallaccia alla
fisicità della vita e alla libertà del rumore di rivelarsi in ogni istante. Per tale motivo, i suoi
brani non sono più incentrati sullo sviluppo armonico e sulla costruzione di una struttura
tonale, ma sono le durate dei suoni e del silenzio a caratterizzarlo, ed è proprio la pausa
musicale l’essenza principale del brano, la quale lascia filtrare nella composizione, i rumori
casuali presenti nella natura circostante. Suono, silenzio, tempo e casualità della natura sono
le varianti su cui è concentrato lo studio musicale di Cage. Le fonti concettuali del musicista
statunitense provengono dal Taoismo, dal Buddhismo Zen, studiato per tre anni con il
filosofo Teitaro Suzuki, ed infine da un incontro artisticamente prolifico proprio con Marcel
Duchamp e Robert Rauschenberg, con cui ebbe una parentela artistica molto forte.
Rauschenberg rimase estasiato dalla sperimentazione che Cage portava avanti, tant’è che i
due collaborarono in un progetto chiamato “Oracle”. Tale opera era composta da cinque brani
realizzati per il museo di Amsterdam, dove il suono radiofonico, emesso da alcune radio
oggetti contrastanti tra loro. Invece con Duchamp, Cage condivideva delle idee artistiche
similari, infatti in entrambi gli artisti, il punto di partenza dell’arte era la mente e il
come Duchamp fece nell’arte pittorica, per testimoniare la presenza di un principio che si
dai dualismi logici, ma il suo effetto non è quello di aprire la strada alla libertà semplicistica
di composizione, piuttosto quello di porci in una situazione più complessa rispetto a quella
determinata dal solo volere del compositore. Il principio della casualità non è contenuto
nell’individuo stesso, ma è al di fuori di esso e risiede nella natura perché essa non conosce
intenzioni, proprio come recita il libro dei mutamenti cinese I Ching. Cage, attraverso la
casualità, vuole rappresentare la natura, ma non nelle sue forme esteriori, bensì il suo
principio regolatore che sta alla base delle loro manifestazioni, ricercando quindi il centro
La musica aleatoria è musica con un elemento casuale. Gli elementi di possibilità all’interno
di un brano possono essere utilizzati sia per la composizione che per l’esecuzione dal vivo.
risultato di un brano musicale finale. In un’esibizione dal vivo, il caso può essere usato per
determinare come viene suonato un brano. La musica aleatoria differisce dalla musica
vera musica aleatoria ha elementi che sono decisi attraverso la casualità. Questo tipo di
decidere alcuni elementi della musica. Questo può includere la randomizzazione di sequenze
compositore può anche usare la casualità per selezionare altri elementi della musica, incluso
il suo tempo, la sua chiave e gli strumenti suonati nel brano. I compositori che usano questa
tecnica spesso lanciano una moneta o lanciano dadi per determinare come progredirà il brano
musicale. Gli elementi casuali in questa musica sono scelti usando metodi come lanciare una
moneta, lanciare una coppia di dadi o usando un generatore di numeri casuali. Generalmente,
al caso è permesso definire la forma o il contenuto di un brano musicale, ma può anche essere
usato per definire elementi di entrambi. L’idea di questo tipo di musica è che alcuni degli
elementi sono controllati dal compositore e alcuni sono scelti dal lancio dei dadi. Nella
musica aleatoria, oltre a decidere gli elementi non casuali dell’opera, il compositore decide
anche quante possibilità dovrebbe influenzare il lavoro musicale. Nella musica dal vivo, la
musica aleatoria di solito si presenta sotto forma di un pezzo scritto che differisce nelle
brani musicali speciali allo scopo di far suonare le loro parti in modo casuale. Un elemento
casuale può essere usato per determinare l’ordine in cui vengono suonate le sezioni della
canzone, gli strumenti che suonano nel brano e molti altri elementi di una performance
determinare gli elementi chiave della musica, questa è musica aleatoria. L’elemento casuale
utilizzato per applicare il caso al pezzo è chiamato variabile aleatoria. L’uso della casualità
nel processo di creazione si chiama aleatoricismo. Questo metodo per creare arte è stato
anche usato come metodo sperimentale per presentare film, generalmente da registi
indipendenti.
4’33’’
Cage, per permettere che la casualità della natura circostante si manifesti nell’opera musicale,
introduce il silenzio, il quale diventa importante tanto quanto gli elementi sonori, costituendo
anch’esso parte integrante della struttura di un brano. Il silenzio, come il vetro nella Sposa
messa a nudo dai suoi scapoli, anche di Marcel Duchamp, è quella tranquillità che oltrepassa
la logica binaria e le contrapposizioni che ne conseguono, dilatando il tempo fra due suoni, in
modo tale da concedere ai rumori casuali del traffico fragoroso della metropoli, di entrare a
far parte a tutti gli effetti di un brano. Il silenzio è lo stallo di una superficie bianca su cui si
manifesterà l’inchiostro, è il blocco della logica che permette il respiro alla totalità del
Cosmo. Con il silenzio della coscienza viene annullata l’illusione, così come la relatività
delle forme e dei suoni. È in quell’istante che è possibile cogliere la profondità del reale, con
tutta la sua complessità, guidati dall’artista che squarcia il velo che offusca la nostra visione.
Secondo Cage il silenzio non è contrapposto al suono ma coesiste insieme ad esso nell’opera,
dove ogni nota è il centro del mondo ma è sempre in relazione con il silenzio, senza il quale il
suono non potrebbe manifestarsi. La musica udibile limita il proprio raggio d’azione nel
manifesto, ma ricordiamo che i suoni sono la traccia tangibile del silenzio e questo implica la
sua transitorietà, quindi come ogni elemento corporeo, anch’esso è destinato a diventare
cenere che fluttua nell’aria. Il mutevole ha sempre la sua radice nell’immutabile, infatti il
suono, così come il corpo e tutto ciò che è manifesto e transitorio, è soltanto una bolla di
sapone che scoppia sulla superficie del silenzio. Secondo Cage è necessario introdurre anche
l’elemento eterno nella musica, perché tutto non scivoli via una volta che i suoni transitori si
siano dissolti. È nel dissolversi di ogni cosa che l’ego individuale scompare nel silenzio e una
volta messa a tacere l’individualità, ecco che viene liberata la luce dell’armonia interiore del
Sè: centro ed autentica essenza dell’uomo. È nel Sè che l’uomo vi ritrova ogni luce, ogni
suono e la propria natura. Nel 1952 Cage visita la camera anecoica dell'università di Harvard,
una stanza insonorizzata e acusticamente trattata, in cui poter "ascoltare il silenzio". Cage
invece riesce a sentire dei suoni, i suoni del suo corpo: il battito del cuore, il sangue in
seguito a questa esperienza compone 4'33", per qualsiasi strumento: l'opera consiste,
semplicemente, nel non suonare lo strumento per 3 movimenti, il primo di 30” il secondo di
2’23” e il terzo di 1’40”, La sostanza esecutiva dell'opera è un'operazione teatrale più che
musicale. Il titolo dell'opera 4 minuti e 33 secondi: vale a dire 273 secondi è forse un
dell'uomo. Il silenzio non esiste, c'è sempre il suono. Il suono del proprio corpo, i suoni
dell'ambiente circostante, i rumori interni ed esterni alla sala da concerto, il mormorio del
delle auto in mezzo al traffico. Cage vuole condurre all'ascolto dell'ambiente in cui si vive,
all'ascolto del mondo. È un'apertura totale nei confronti del sonoro. Una rivoluzione estetica:
è la dimostrazione che ogni suono può essere musica. Io decido che ciò che ascolto è musica.
È l'intenzione di ascolto che può conferire a qualsiasi cosa il valore di opera. Cage ha
sonoro, ha messo in discussione i fondamenti della percezione. L’idea per 4’ 33” era stata
instillata a Cage dai White Paintings (Pitture bianche) del pittore Robert Rauschenberg, che
in quello stesso 1952 aveva iniziato a collaborare con lui e Cunningham. I White Paintings
erano tele di solo colore bianco che prendevano vita dalla polvere depositata sulla superficie e
dai cambiamenti della luce e delle ombre dell’ambiente circostante, luce solare e ombre delle
persone che vi passavano davanti. Quindi, come la polvere, le luci e le ombre riempivano
quelle tele bianche, allo stesso modo i suoni dell’ambiente hanno riempito il silenzio di 4’
33” L’influenza di Cage è stata ampia e profonda in ogni campo artistico, dove le sue
esplorazioni sul suono e sul silenzio, le sue prestazioni multimediali e le sue metodologie
aleatorie hanno avuto un impatto enorme. Dalla sinergia con Merce Cunningham, suo
compagno di vita e lavoro per quasi cinquanta anni, è scaturita la rivoluzione del rapporto tra
musica e danza, da loro considerate in modo indipendente una dall’altra. Entrambi erano
BIBLIOSITOGRAFIA
occidentale 3,https://amadeusmagazine.it/rubrica-news/john-cage-vita-musica/
https://it.m.wikipedia.org/wiki/John_Cage
https://musicascuolasite.wordpress.com/classe-terza/seconda-meta-del-
https://it.m.wikipedia.org/wiki/4%2733%22