Il 15 novembre

Ho visto per la prima volta

Un petalo di rosa
Posarsi dolcemente sul ciglio di un burrone.
Era così fresca che pareva essere un corpo pulsante, di un colore rosso acceso,
Piena di vita, danzava, con movimenti indistinti.

Il 15 novembre
Ho visto tramutare
Quella scintilla che irrompe
In petto, diventare materia solida
E concreta.
Eppure leggera,
da far invidia ad una piuma.

Il 15 novembre
Ho imparato che anche l'uomo
Può aprire le ali e volare,
Libero tra i cieli della nostra anima,
Lontano dall'ombra
Che ne impedisce il cammino,
Ed essere felici.

Il 15 novembre
Ho imparato
Che la vita non è solo "sopravvivere",
Mettersi al centro di tutto,
Ma è condividere momenti
Di pura tristezza
E di pura enfasi,
Sapendo di avere sempre una maniglia
A cui aggrapparsi

Il 15 novembre
Ho conosciuto il benessere
Di guardarsi negli occhi
E scoprire di essere
In un mondo inesplorato.
Perché è il mondo
Ad essere rinchiuso negli occhi della gente.

Il 15 novembre,
Mi sono ritrovato a contemplare
La natura, sperando un giorno
Di trovarmi insieme a te
Con la testa rivolta verso l'alto
A guardare le stelle.

E tuffarmi nella sua infinita bellezza,

Tenendoti per mano.