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it Venerdì 25/3/2022 Anno 126 - numero 71 |euro 1,50

FUORI
ITALIA BATTUTA 1-0 DALLA MACEDONIA: ADDIO QATAR

Clamoroso FUTURO AZZURRO

a Palermo: SE IL C.T. LASCIA

al 92’ gli eroi IDEA CANNAVARO
di Wembley CON LIPPI
DIRETTORE TECNICO
restano a casa
di ELEFANTE R 6
dal Mondiale (Roberto Mancini, 57 anni)

DAL MONDO
Seconda volta
consecutiva
per la Nazionale
DALLA VITE, FROSIO, GARLANDO,
IANDIORIO, LICARI, OLIVERO
R DA 2 A 17
il commento di MASALA R 39

MANCINI
L’EDITORIALE DISTRUTTO
IL FALLIMENTO
DI UN SISTEMA «DIMISSIONI?
CHE VA CI DEVO
RIFONDATO
di Stefano Barigelli
PENSARE»
I miracoli non si ripetono
mai. Abbiamo aspettato,
abbiamo sperato, ci
abbiamo creduto. La notte
di Palermo porta invece
L’INTERVISTA
con sé una sconfinata
amarezza. Nessun
abbraccio, ma gli occhi
SACCHI:
sgranati e increduli di «LA NOSTRA CRISI
Mancini e Vialli che
guardano un gruppo di
INIZIATA NEI CLUB
giocatori macedoni in festa. DOPO IL 2010»
Non andiamo ai Mondiali di SCHIANCHI R 13
per la seconda volta di fila,
perché il calcio italiano è
rimasto la periferia di
quello evoluto...
R A pagina 39

Morale a terra
Il capitano dell’Italia
IL ROMPIPALLONE Giorgio Chiellini
va a consolare Gigio
di Gene Gnocchi Donnarumma dopo
il fischio finale.
Dopo che siamo usciti Il portiere azzurro
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

con la Svezia e con la ha preso un gol dalla

Macedonia, Mancini fissa distanza al 92’
da Trajkovski
il prossimo obiettivo:
«All’Europeo 2024 vorrei
uscire con San Marino»

SPRINT FINALE E FUTURO L’INCHIESTA NEL MIRINO GLI ACCORDI TRA CLUB E SQUADRA SUI TAGLI PER IL COVID

Rebic e Brahim
Lo scudetto
STIPENDI JUVE DYBALA IN PROCURA
Sentito per tre ore come testimone. L’accusa dei pm: falso in bilancio
per continuare di DELLA VALLE R 18-19 (Paulo Dybala in Procura a Torino)
con il Milan
di FALLISI, PASOTTO R 23
20325

(Rebic, 28, e Brahim, 22 ) LE STRATEGIE NERAZZURRE

DOMANI IN EDICOLA L’Inter prepara

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Neymar Vidal e Sanchez

e i sogni vicini all’addio
di riscatto
di STOPPINI
Con la Gazzetta a 2e
R 21
 2 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

NAZIONALE PLAYOFF MONDIALE

Italia, un disa
L ’ A N A L I S I

È FALLIMENTO AZZURRO
GLI EROI DI WEMBLEY A CASA
CI ELIMINA LA MACEDONIA
Clamoroso ko per i campioni d’Europa, per la seconda volta
di fila niente qualificazione. Trajkovski ci condanna al 92’

La condanna
dell’ex Palermo
Il gol al 92’ di Aleksandar
Trajkovski, 29 anni, che ci
condanna a un altro anno senza
Mondiale: il macedone ha
giocato a Palermo dal 2015 al
2019 e adesso milita nell’Al-
Fayha, in Arabia Saudita
GETTY

palla a terra, lanciava lungo e che da anni, a Parigi, gioca ad

ITALIA
01 NORD MACEDONIA L’analisi ingoiava calci d’angolo, bulimi- altre altezze, con altri campioni.
ca, sprecando le pochissime oc- Baratro A giocarsi il Mondiale con il
(PT) 0 R Q0
di Luigi Garlando
casioni create. E’ mancata la
fortuna di giugno, ma là ce l’era-
Avremo almeno Portogallo andrà la Macedonia
che nel primo tempo non ha fat-
INVIATO A PALERMO
vamo meritata. Stavolta è man- 12 anni senza to neppure un tocco nella no-

M
EMERSON S. RISTOVSKI cato anche il tocco magico di Mondiale: in 270’ di stra area: record. Il gol è arrivato
Mancini che forse ha sottovalu- beffardo come nei nostri incubi
VERRATTI INSIGNE CHURLINOV tato l’implosione del dopo-Eu- spareggi neanche peggiori: lo ha segnato nel 2’ di
BASTONI NIKOLOV VELKOVSKI
ropeo. Non è riuscito a riportare un gol segnato recupero Trajkovski che ha gio-
M. RISTOVSKI indietro l’orologio per ridare cato quattro anni nel Palermo.
anima e gioco. Senza quella ma- Così come il coreano Ahn, car-
DONNARUMMA JORGINHO IMMOBILE BARDHI DIMITRIEVSKI
gia, giocatori eternamente in-
Delusione nefice nel 2002, giocava nel Pe-
MANCINI ADEMI MUSLIU amma mia che fatica scrivere compiuti come Insigne e Immo- Insigne e Immobile rugia. Un altro scheletro nel no-
durante l’Apocalisse...È vero, bile hanno mostrato tutti i loro hanno mostrato i stro doloroso armadio.
alla vigilia vi avevano spiegato limiti di personalità; Jorginho si
BARELLA BERARDI TRAJKOVSKI
che comunque fosse andata, è normalizzato; Berardi, che ha loro limiti, Berardi Troppa tensione La partita.
4-3-3
FLORENZI ALIOSKI
4-2-3-1
non sarebbe stata l’Apocalisse di sprecato il meglio, ha fallito ha fallito l’esame L’Inno cantato in modo podero-
Ventura, perché siamo campio- l’esame di maturità; Donna- so dal popolo del Barbera non
MARCATORE Trajkovski al 47’ s.t. ni d’Europa, perché abbiamo un rumma ha perso i superpoteri. I
di maturità potrebbe spingere gli azzurri in
progetto tecnico solido e bravi migliori: Bastoni, che ha stoffa modo migliore. Infatti gli azzur-
4 4 7 7 giovani per ripartire. Lo confer-
miamo, ma se non è l’Apocalis-
da campione vero, e Verratti, ri partono bene. Ma, esaurita la

se, ci assomiglia tremendamen-

ITALIA ALL. MANCINI N. MACEDONIA ALL. MILEVSKI te e fa tanto male. Per la seconda
volta consecutiva non andremo
● Due situazioni che fanno
discutere ma dalle quali,
I NUMERI

ITALIA (4-3-3)
Donnarumma; Florenzi,
Mancini (Chiellini dal 45’
s.t.), Bastoni, Emerson;
Barella (Tonali dal 32’ s.t.),
Jorginho, Verratti; Berardi
(Joao Pedro dal 45’ s.t.),
Immobile (Pellegrini dal 32’
s.t.), Insigne (Raspadori
dal 19’ s.t.)
PANCHINA: Sirigu, Cragno,
De Sciglio, Cristante,
65,6 34,4 MACEDONIA (4-2-3-1)
Dimitrievski; S. Ristovski,
Velkovski (Ristevski dal
41’), Musliu, Alioski; Nikolov
POSSESSO %
(Spirovski dal 20’ s.t.),
Ademi (Askovski dal 14’
5 2
s.t.); Churlinov, Bardi,
Trajkovski; M. Ristovski
(Miovski dal 27’ s.t.),
PANCHINA: Naumovski,
Siskovski, Todoroski, Do.
Babunski, Serafimov,
TIRI IN PORTA
al Mondiale. Mai successo due
volte di fila. Si spalanca un bara-
tro minimo di 12 anni: 2014-
2026. Con quel che significa per
l’immagine del nostro calcio
che non ha ritenuto opportuno
saltare un turno di campionato
per aiutare la Nazionale. Bravi.
In 270’ di spareggi (Svezia, Ma-
cedonia) non abbiamo segnato
un solo gol. Ciro Immobile, di-
2
entrando nel dettaglio, non
LA MOVIOLA
emergono irregolarità. Il
di Matteo Dalla Vite francese Turpin, ben assistito
anche dal check del Var
Trajkovski Brisard, valuta in maniera
stop di petto: 0-1 corretta al 38’ del primo
tempo: c’è una doppia Mondiali consecutivi senza
Braccio-Ademi: conclusione in area della
Macedonia del Nord, la prima di
l’Italia: dopo Russia 2018, salteremo
anche Qatar 2022. Non era mai
nonèrigore Verratti viene ribattuta dalla successo nella storia
gamba di Musliu, la seconda di

38
Pessina, Acerbi Ethemi, Do. Babunski,
sastroso, c’era nei tre match. Immobile vede Ademi scivolare
ALLENATORE: Mancini
CAMBI DI SISTEMA:
14 13 Atanasov
ALLENATORE: Milevski Senza gol e senza centravanti verso il pallone ma con il
nessuno ESPULSI nessuno non vai da nessuna parte. Ro- braccio destro aderente al
ESPULSI nessuno AMMONITI Askovski per berto Mancini, nel suo manda- corpo. Niente rigore insomma,
AMMONITI nessuno gioco scorretto to, ha mascherato la lacuna con scelta avallata con un silent-
BARICENTRO: MOLTO FALLI FATTI CAMBI DI SISTEMA: la forza di un gioco che arrivava check. Poi, la beffa finale:
ALTO 58,6 metri
565 307 nessuno
BARICENTRO: MOLTO
comunque in porta. Anche ieri, Trajkovski controlla il pallone Partite di Jorginho
BASSO 37,2 metri a leggere i numeri, la prestazio- che poi infilerà alle spalle di sotto la gestione di Roberto Mancini:
ne c’è stata: 32 tiri verso la rete; Donnarumma con la parte alta è diventato il più utilizzato dal c.t.
16 corner a zero; 65% di posses- del petto. Gli azzurri chiedono marchigiano superando Leonardo
PASSAGGI RIUSCITI so. Ma il campo è più onesto dei fallo ma non c’è interferenza Bonucci
numeri. Quella cosa in campo col braccio. Primo giallo a
ARBITRO: Turpin (Fra) VAR Brisard (Fra)
ieri non era l’Italia. Era un go- Il momento Trajkovski controlla Velkovski all’80’. Ce ne stava
NOTE: Spettatori 34.129, incasso di 450.000 euro. Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 11-2.
Angoli 16-0. In fuorigioco 0-1. Recuperi p.t. 1’, s.t. 5’ mitolo di tensione, una squadra con il petto il pallone della vittoria uno anche per Alioski.
snaturata che, invece di tessere
 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 3

stro Mondiale
La partita ai raggi x
ITALIA
POSIZIONE MEDIA DEI GIOCATORI
L’UOMO CHIAVE

21
23 13
19 6 10
8
17
16
18
11

21 Donnarumma 13 Emerson 11 Berardi

16 Florenzi 18 Barella 17 Immobile
19 Mancini 8 Jorginho 10 Insigne
23 Bastoni 6 Verratti

% PASSAGGI RIUSCITI

83,4

CROSS EFFETTUATI

16
N. MACEDONIA
POSIZIONE MEDIA DEI GIOCATORI
L’UOMO CHIAVE

spinta emotiva, affiorano le pa-
ure. Lo vedi dalla palla che cir-
cola al limite dell’area macedo-
ne, lo stadio suggerisce “tira!”,
ma nessuno tira, anche se po-
trebbe, perché preferisce scari-
care un passaggio comodo. Lo
vedi in modo definito al 30’,
quando l’Italia non ha ancora ti-
rato in porta e un regalo faraoni-
co del portiere macedone spa-
lanca lo specchio a Berardi. Allo
Stadio Mapei sarebbe un gol fat-
to, invece qui Domenico slaccia
un sinistro (il piede buono!) tre-
mebondo e Dimitrievski ha tut-
to il tempo di rientrare tra i pali.
Lo vedi quando Immobile ha
una buona finestra di tiro, ma si
aggiusta la palla tre volte prima
di calciare e la finestra natural-
mente si chiude. Troppa tensio-
ne. Il guaio è che a soffrirne più
degli altri, oltre al solito Immo-
Festa bile nazionale, sono i due di cui
e delusione avremmo più bisogno, gli ester-
A fine partita, ni creativi: Berardi e Insigne che
tutta la non osa mai qualcosa di impor-
delusione di tante. La Macedonia mostra più
Giorgio Chiellini, volte la sua modestia tecnica,
37 anni: attorno ma le basta scomporre di regola
a lui esplode la il 4-2-3-1 in due linee strette per
gioia dei trascinarsi illesa fino all’inter-
macedoni vallo. Non per meriti, ma per
GETTY colpa nostra. Anzi, rischiamo
anche la beffa al 40’ quando uno
svampito Mancini permette a
Churlinov di involarsi solo verso
Donnarumma. Il meglio è Ver-
ratti che, non a caso, abita da
anni la Champions e certe ten-
sioni le spezza come crackers.
Apocalisse La ripresa si apre
1 6 8
5
14
10 9
16
13 11 19
nel segno di Berardi che va al ti- cia verso la terra promessa dei
ro quattro volte nel primo quar- rigori. La trova molto prima.
to d’ora. Il pallone che vola oltre Minuto 47’: Trajkovski controlla
la traversa al 13’ è un altro errore un pallone in corsa e lo incrocia
da matita rossa, ma la sensazio- nell’angolino della sua vecchia 1 Dimitrievski 8 Alioski 10 Bardhi
ne è che abbia lasciato in spo- porta. Chiediamo un fallo di 13 S. Ristovski 16 Nikolov 9 Trajkovski
gliatoio qualche chilo di tensio- mano. Ma questa non è la Serie 14 Velkovski 5 Ademi 19 M. Ristovski
ne e corra più leggero. Ma l’Italia A. Torniamo pure nel nostro 6 Musliu 11 Churlinov
continua a non essere ciò che piccolo mondo di Var, simula-
% PASSAGGI RIUSCITI
era. Ammassa corner con i ner- zioni, furbi e tempo perso. In-
vi e con i lanci lunghi. Mancini tanto ci hanno spazzato via dal-
interviene una prima volta per la Champions e dal Mondiale.
inserire Raspadori al posto di Non è l’Apocalisse, ma ci asso-
un pessimo Insigne e poi una miglia tremendamente. E fa più 73,9
seconda per aggiungere Tonali male della prima. Consolate i
(Barella) e Pellegrini (Immobi- bambini che diventeranno
le). Un’ovazione accoglie l’in- grandi nell’attesa di un altro
gresso di Chiellini, come se po- Mondiale con l’Italia dentro.
tesse riportare in campo la ma- © RIPRODUZIONE RISERVATA CROSS EFFETTUATI
gia di giugno e prendere per il
3
coppino la Macedonia che,
chiusa e appassionata, è in mar- s TEMPO DI LETTURA 4’12”
GDS
4 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT
 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 5

NAZIONALE PLAYOFF MONDIALE

LE PAGELLE
di Fabio Licari PALERMO
Emerson è soltanto corsa. Bardhi ha coraggio
ITALIA E così, dopo la “Corea” del Nord
(e del Sud), abbiamo anche
la “Macedonia” del Nord. MACEDONIA Nella storia. Ha sconfitto la
Germania, è arrivata ai playoff,
ha beffato l’Italia, ora se la

4 Secondo Mondiale di fila a casa.

Purtroppo sì, altra apocalisse
sportiva. 7 giocherà con il Portogallo.
Brava ad approfittare dei nostri
limiti.

L’ALLENATORE IL MIGLIORE IL PEGGIORE L’ALLENATORE IL MIGLIORE IL PEGGIORE

Verratti Trajkovski

6 8
Sempre al centro L’ex Palermo
della manovra. tutto genio
Almeno ci prova e sregolatezza
4 Meritava la finale 4 7 Così ci ha punito 5
Mancini Immobile Milevski Nikolov
Non c’è più l’Italia e non c’è più Troppe volte una gara sbagliata. Decide per una tattica totalmente Mediana a due con compiti di
Mancini. Quando ha inventato l’Italia Il 9 dei record laziale, tutto questo difensiva, dieci davanti la porta copertura. Nikolov cerca Verratti e
più bella meritava una statua, adesso in azzurro non gli riesce in pratica e uno un po’ più avanzato, ed è obiettivamente non lo vede mai,
anche lui sembra aver perso il tocco mai. Frenetico, confuso, impreciso, fortunato e bravo. Perché i suoi l’azzurro ha movimenti e dribbling
magico. Col senno di poi, insistere su con quella maglia che lo schiaccia. respingono tutto, poi trovano il gol superiori. Ma non ne approfittiamo.
Immobile & C. è stata una colpa Con molte probabilità l’ultima con della vita, e lui non poteva fare di più. Infatti il c.t. se ne accorge ed è il primo
grave. Non il primo c.t. a commetterla. l’Italia. (Joao Pedro s.v.) Conta il risultato, no? cambio (con il collega Ademi).

4,5 5,5 4 6 6 6 7 7
Donnarumma Florenzi Mancini Bastoni Dimitrievski S. Ristovski Velkovski Musliu
Una partita Uno dei meno Male, quasi Vale per Bastoni Un errore Sembra sul Di testa le Si potrebbe
a prendere colpevoli, con impreparato a il discorso di gravissimo in punto di cadere prende tutte. E replicare il
soltanto quel recupero questi Verratti. Avrebbe rinvio, ma quando Emerson la domanda: giudizio del
i retropassaggi, incredibile su palcoscenici. Si fatto una gran Berardi lo grazia incrocia o bravissimo lui o collega Velkovski:
mai disturbato Churlinov a fa chiamare due figura con una con la peggior quando Insigne sbagliano gli di testa ha la
dal timido salvare un gol. falli di fila in area squadra giocata della tenta la mossa, azzurri a meglio sempre. E
pressing Florenzi c’è, ha e perde una “pensante” gara. Si riscatta ma è sempre in insistere con anche lui, come
macedone. mestiere e non palla che innesca attorno. con interventi su piedi. Eppure cross in un’area tutta la difesa, si
E poi il gol da meritava questa un contropiede Prendiamo Insigne, Immobile sarebbe bastato di piccoletti trasforma in un
lontanissimo. delusione, anche pericolosissimo. il buono: e con l’aiuto crederci di più, azzurri? Vi muro sulle
Sarà sfortunato, se poi finisce Non era lui che con l’addio di fondamentale viste le esitazioni risparmiamo la conclusioni degli
ma un gol così per farsi doveva vincere, Chiellini, la maglia dello quando è risposta, questo azzurri. Non si
non si può coinvolgere dallo ma doveva dare del centrale sbarramento attaccato con centralone fa il contano rimpalli,
prendere. psicodramma un’altra di sinistra è sua. umano che lo convinzione. suo dovere e ribattute. Bravo
collettivo e non immagine. Pensiamo protegge. Invece gli azzurri anche di più e fortunato.
reagisce. (Chiellini s.v.) positivo. calano. (Ristevski sv).

Sì, c’è anche un migliore Un gol così, con tutte le

nella partita più drammatica complicità azzurre del caso,
degli ultimi anni, ed è lo fa entrare nella storia
Verratti che almeno ci prova. del suo paese e, forse, del
Diciamo la verità: in Mondiale. Proprio nello
un’Italia normale, e con un stadio in cui aveva giocato
4,5 5 centrocampo all’altezza,
avrebbe brillato. Tutto passa
4,5 5 6 5,5 in Italia. Ex rosanero, un po’
di genio e parecchia
5,5 6,5
Emerson Barella per lui (e per Bastoni, l’altro Jorginho Berardi Alioski Ademi sregolatezza, si conferma Churlinov Bardhi
Corre, corre, C’era una volta da salvare), ma non può Non c’è Jorginho Se uno Quello più sotto Ad Ademi tocca nella sua doppia versione. Anello debole Unica missione
corre e poi si Barella che bastare un Verratti se attorno e non c’è l’Italia. analizzasse la pressione dietro, Barella che ha Va a sinistra e cerca di usare della mediana. all’inizio:
ferma lì, sradicava palla, sono tutti in preda al panico E Jorginho non sua partita tocco perché Berardi altri movimenti le sue armi per fare un po’ Sbaglia un lancio, disturbare
stoppato da S. partiva come un c’è da tempo, per tocco, ha le idee più rispetto a non è mai Jorginho, anche
Ristovski e dalla treno e tirava
da eliminazione fin dal 1’. dai rigori occasione per chiare e i Verratti, tutto in
male. Un tiro è suo, ma per il reattivo e se non è più
sua incapacità di anche in porta. Lui meritava la finale. sbagliati con la occasione, anche movimenti profondità. Non è resto tanto vagare, forse è la soprattutto si fa l’aspirante
puntare l’uomo Come in E anche l’Italia, con trenta e Svizzera, anche contando i migliori, almeno il miglior Barella: giornata sbagliata, pensiamo. recuperare da Pallone d’oro.
e superarlo. campionato è in passa tiri in porta, è solo da questa chilometri, finché non è il peccato, perché Poi si ricorda che Florenzi. Come Poi però prende
Anche nei cross versione ridotta, casualmente fuori dai partita a mezzo dovrebbe dargli momento di le due-tre volte tecnicamente non è l’ultimo un uomo in meno coraggio e nelle
è di uno scatto e una giochi. Ma così è. Verratti, servizio. Mai un buon voto. Ma tirare. Non lo che parte a arrivato e tenta il gran colpo per un tempo, transizioni sa
un’imprecisione sosta. Al tiro è la “dentro” come è sempre prende e deve modo suo se ne poi si dà tener palla e
spaventosa. In fotocopia
però, merita di restare in sapeva, mai impreciso, e solo difendersi va. Anche Ademi
da fuori. Riuscito. Ci fa coraggio e aiuta gestire la
involuzione. Non “negativa” del azzurro. dominante. sbaglia un gol a limitando i danni. fuori dopo un’ora malissimo. Ma complimenti. a infoltire la manovra. Niente
era Spinazzola passato. Fulcro E nel pasticcio porta vuota che Tanto ci pensano per Ashkovski e Destino barriera. Vince la male, da vedere
ma non era Dov’è il vero Tutto il gioco azzurro passava del gol è tra i è come un i nostri a la Macedonia ci Trajkovski Segna proprio nello squadra e lui in una formula
neanche così. Barella? da lui, ma non poteva bastare colpevoli. rigore. sbagliare. guadagna. stadio in cui aveva giocato da noi è “dentro”. più offensiva.

4 6 5 5 5 6 6,5 5,5
Insigne Raspadori Pellegrini Tonali M. Ristovski Spirovski Ashkovski Miovski
L’inadeguatezza Altre gambe e Difficile replicare Forse poteva Alibi quanti ne Dentro per Buona entrata al Un po’ la storia
di Immobile è più altra vivacità le ultime belle entrare prima volete, con una Nikolov che posto di Ademi, del compagno
evidente, ma rispetto a cose giallorosse per Barella, i Macedonia proprio non con più iniziativa, che ha sostituito,
Insigne non è Insigne, crea di se entri in un forse sono tanti, rintanata nel riusciva a più profondità, Milan Ristovski: a
molto diverso: più, si sbatte, e azzurro sbiadito. resta l’immagine bunker e lui ad fermare Verratti. almeno verso il inseguire il
è lui, con la sua ovvio non è a Dentro per di una ventina di aspettare chissà Sarà che quarto d’ora pallone con lo
tecnica, con la Giacomino che si Immobile. Nel minuti che cosa. Partita l’azzurro è un po’ della ripresa sguardo,
maglia 10, che può chiedere la finale, vagando a lontanissimi dagli da dimenticare calato, a forza di quando la sperando che
dovrebbe soluzione dei sinistra, tanta standard del con predicare nel Macedonia prova prima o poi si
prendere l’Italia, problemi. Il voglia e discreta Milan, ma come responsabilità nulla, sarà che lui a mettere la aggiri dalle sue
inventare, cambio imprecisione Pellegrini ha condivise, perché aveva più ritmo, testa fuori. Si parti. Non ne ha
creare, generazionale è negli appoggi e meno colpe di non è neanche il comunque muove con fisico bisogno, il gol
sorprendere. avviato. Da I suoi numeri Sono stati nel tiro. tanti altri. pressing la sua un’altra mossa I suoi numeri Due tiri in porta e discreta arriva da fuori,
Invece è passivo, domani, però, 81 suoi i passaggi positivi, oltre arma. Vede il che dà una mano un gol e due conclusioni fuori. visione, a nell’unico modo
quasi pronto per non più sconti a 21 duelli di cui ben 16 vinti trionfo dalla ai macedoni. Anche 15 duelli ingaggiati centrocampo si in cui sarebbe
il Canada. neanche per lui. panchina. sente. potuto arrivare.

G L I A R B I T R I 6,5TURPIN (Arbitro) Una gara mai cattiva, gestibile, in cui qualche sbavatura esiste (due situazioni invertite, per un fallo e un calcio d’angolo non concesso agli azzurri). Ma negli episodi importanti, il
di Mdv direttore di gara francese non ha sbagliato: non è rigore per l’Italia (Ademi ha il braccio aderente al tronco) nel primo tempo; Trajkovski controlla di petto prima di fare gol 6 DANOS 6 GRINGORE(Assist.)
 6 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT
NAZIONALE PLAYOFF MONDIALE
#
Mancio, ora che fai?
di Andrea Elefante
INVIATO A PALERMO
«V
HA DETTO ediamo». Una sospensione del
futuro, quella di Roberto Man-
cini, dettata e ridettata a voce
bassa, che non può non ampli-
ficare le incertezze, in un mo-
Gravina mento così. Anche se il primo
ad allontanarle, non a caso, è il
ha detto che
mi vuol presidente della Figc, Gabriele
Gravina, Che non a caso è sedu-
tenere? to accanto a lui al tavolo della
Lo ringrazio
conferenza stampa post partita:
Mi dispiace «Mi auguro che Mancini conti-
per i ragazzi
Han giocato
nui con noi, che smaltisca in
tempi rapidissimi le scorie di
benissimo questa eliminazione e che ritro-
vi le energie perché ha un im-
Roberto
Mancini
pegno con noi». Una speranza,
non una certezza. Roberto
C.T. ITALIA Mancini non dice che resterà di
sicuro perché ha un contratto
ancora lungo e un lavoro da
completare. Ma non dice nean-
Avanti a che che dopo una botta così sa-
testa alta. rà inevitabile rivedere tutto, an-
Io devo che la sua posizione. Dice solo
«vediamo, la delusione ora è
difendere troppo grande per tutti per par-
la lare di futuro. Vediamo in que-
Nazionale. sti giorni, ora non saprei davve-
Le critiche ro cosa dire».
fanno parte
della vita La delusione più grande
Il futuro prossimo, martedì, è
Gabriele
una partita inutile e beffarda
Gravina
contro la Turchia: troppo vicina
PRES. FIGC
per scendere in corsa dal treno
che ha deragliato. Ma troppo vi-
cino è anche lo sconforto: «Co-
me la vittoria di luglio scorso
credo sia stata la cosa più bella
che ho avuto a livello professio-
nale, questa è la più grande de-
lusione. Il calcio è questo: a vol-
te succedono cose incredibili e
Nel calcio accadono cose incredibili. La fortuna che ci aveva accompagnato all’Europeo
si è trasformata in sfortuna. A livello umano posso dire che voglio più bene ora ai ragazzi che a luglio
«IO RESPONSABILE
DEVO RIFLETTERE»
SE LASCIA C’È IN POLE
CANNAVARO CON LIPPI
In caso di dimissioni, c’è l’ipotesi dell’ex
Pallone d’oro affiancato dal c.t. iridato
Gravina: «Nazionale un fastidio per i club»
stasera è successo. Forse non
dovevamo neanche essere qui,
ma non è questo il punto, ora è
difficile anche commentare
questa partita, non saprei cosa
dire. Dopo la vittoria dell’Euro-
peo, strameritata, la fortuna
che ci aveva accompagnato si è
trasformata in totale sfortuna:
come stasera, un tiro al 90’,
sembra fatto apposta... Però è
inutile parlarne ora, quando si
perde bisogna anche saper sof-
frire, subire e stare in silenzio. A
livello umano posso dire che
voglio più bene stasera ai ragaz-
zi che a luglio: questo è un mo-
mento di grande difficoltà e il
mio affetto è ancora più grande.
Non meritavano di non andare
al Mondiale per la seconda vol-
ta. Ora è difficile parlare delle
prossime settimane o dei pros-
simi mesi, deve passare un po’
IL DOPO PARTITA
di tempo. Ma la squadra è fatta
da giocatori bravi e può avere
un grande futuro. Non è loro la
colpa e non è neanche del pre-
sidente: mi sento responsabile,
l’allenatore è sempre il primo
responsabile, sto soffrendo per
questo».
La Nazionale, un fastidio
Vicino a lui soffre anche Gravi-
na, «ma ora - dice - dobbiamo
trovare la cura per rimarginare
in tempi rapidi le forti lacera-
zioni subite. Questo dolore lo
dobbiamo superare insieme,
come eravamo insieme que-
st’estate. Abbiamo ricevuto ap-
plausi per un Europeo che è
stato storia, un patrimonio di
sentimento da non disperdere
ma da custodire, ora sono pron-
to a ricevere le critiche: ci metto
la faccia, sono seduto qui ac-
Roberto Mancini C.T. ITALIA
1 2
Le due facce del ct 1 Roberto Mancini, 57 anni, deluso, insieme ai suoi
ragazzi dopo l’eliminazione di ieri a Palermo 2 Il ct azzurro con la coppa
dell’Europeo vinto in finale con l’Inghilterra lo scorso luglio AFP/LIVERANI
canto al tecnico, mi ricarico di
energie per rafforzare il proget-
to mio e suo. Devo proteggere la
Federazione, il tecnico e ragazzi
e semmai capire esattamente
cosa sta succedendo al calcio
italiano. La Nazionale spesso
viene vissuta dai club italiani
più come un fastidio che come
un’opportunità, noi possiamo
solo chiedere, non imporre re-
gole e la sconfitta di stasera ci fa
capire che c’è qualcosa da fare
nel nostro calcio e non mi rife-
risco solo alle riforme: c’è una
progettualità monca, sono po-
chissimi i selezionabili, dobbia-
mo capire perchè tanti giovani
non vengono utilizzati».
Le due strade La sua inten-
zione, ribadita, è affidare a
Mancini il domani, ma è chiaro
che il commissario tecnico ha il
suo destino in mano, nel senso
che difficilmente la Figc non as-
seconderà la sua decisione,
IL NUMERO
1
qualunque essa sarà: se vedrà le
condizioni per proseguire il di-
scorso avviato e sceglierà di re-
stare, il contratto rinnovato
quasi un anno fa fino al 2026
Sconfitta
(non casualmente, la data del Nel percorso di
prossimo Mondiale) gli consen- qualificazione al
tirà di lavorare per aprire un
nuovo ciclo. Se invece il c.t.
Mondiale. L’ha
subita ieri sera
considererà chiuso il suo man- l’Italia a Palermo
dato, rinunciando all’incarico, contro la
Gravina aprirà, suo malgrado, Macedonia. Nel
la ricerca di un successore. E la girone, vinto
Figc avrà tre strade davanti, per
dalla Svizzera,
disegnare il futuro. Un c.t. “fatto quattro vittorie
in casa”: la più accreditata porta e quattro
a Fabio Cannavaro, con Lippi pareggi
3
d.t. come da antico progetto.
Non è un tecnico federale, ma
in pochi come lui (136 presenze
e più di 13 anni di Nazionale alle
spalle) si identificano con l’az-
zurro e si sente pronto ad una
I gol
subiti nel
carriera diversa, dopo l’espe-
rienza maturata in Cina. Un
percorso per il
Mondiale. Con
tecnico esperto, un «padre del- Bulgaria,
la patria» che inizi a lavorare, Svizzera e ieri
come aveva fatto Mancini, sulle contro la
macerie di un fallimento: la Macedonia
suggestione potrebbe essere
Ancelotti, se fosse disposto a
considerare chiuso il suo rap-
porto con il Real e la panchina
della Nazionale come unica
esperienza mancante al suo
curriculum. Un tecnico «gio-
chista» come Mancini, un edu-
catore allo stesso tipo di calcio,
per dare comunque continuità
al lavoro iniziato quattro anni
fa. Che ieri ha ricevuto un duro
colpo, ma non è stato sconfes-
sato, al di là del risultato. E che
comunque deve restare un pa-
trimonio della Nazionale, per
non dover ricominciare proprio
tutto da capo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 4’36”
VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 7
 8 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT
NAZIONALE PLAYOFF MONDIALE
#
La dura legge del GLI SCATTI DELLA
La notte amara 1. Gianluca Mancini, 25, in contrasto aereo col portiere avversario: uno dei pochi brividi nell’area della Macedonia 2. Lorenzo Insigne,
30, sconsolato: per il capitano del Napoli altra prova incolore 3. Domenico Berardi, 27, incredulo dopo un’occasionissima avuta in coda al secondo tempo
I NUMERI IL TEMA
7 ITALIA NATA PER SEGNARE
MA POI HA PERSO LA MIRA
Le partite
consecutive
senza segnare
per Ciro
Immobile con la
IMMOBILE-INSIGNE FLOP
maglia della
Nazionale: il
centravanti della
Lazio non trova
il gol dal 3-0 alla
Svizzera del 16
giugno a Roma,
nel primo turno
dell’Europeo Ciro impreciso come altre volte: con la Nazionale non va
vinto
Mancini ha provato tutte le carte, senza trovare il guizzo
4
I tiri
effettuati ieri
di Andrea Elefante
INVIATO A PALERMO
T
da Domenico
Berardi:
l’attaccante del
Sassuolo è stato
l’azzurro che ha
tentato più
conclusioni.
Alle sue spalle rentadue tiri per non fare un gol.
Florenzi con 3 Alla Macedonia. Da campioni
d’Europa. Siamo fuori per la leg-
ge più semplice del gol: per quat-
tro anni Mancini ha predicato
calcio d’attacco, però da sette
mesi - ma avevamo iniziato an-
che prima - il nostro attacco si è
volatilizzato, impallato. È svapo-
rato come le speranza di rime-
diare in extremis, nonostante
tutto. Berardi, Immobile, Insi-
gne, Raspadori, Pellegrini, alla
fine anche Joao Pedro, ma era
tardi: abbiamo distillato una so-
la, chiarissima occasione da gol.
E abbiamo buttato anche quella.
Forse troppo presto per non per-
dere presto coraggio. È stato tutto
abbastanza chiaro da quasi subi-
to, da quel primo tempo trascor-
so subito da invitati nostro mal-
grado al festival delle occasioni
perdute. Come se non bastassero
quelle che ci avevano portato a
questa «settimana di passione»
(Mancini dixit). E cattivi presagi
si erano aggiunti alle ansie assor-
tite del vivere una partita da
sbloccare con pazienza, sì, ma da
sbloccare, quando proprio il no-
stro attaccante più in forma (14
gol, 8 assist e due rigori procurati
in campionato), o perlomeno
quello che doveva esserlo, aveva
lasciato tutti esterrefatti. «Tu
quoque, Mimmo Berardi» era
venuto da dire quando l’esterno
del Sassuolo, con la porta spa-
DELUSIONE
1 2
lancata da un errore grossolano
di Dimitrievski e il pallone sul
suo piede preferito, si era trovato
un pallone solo da tirare con for-
za. Quell’appoggio di interno
piede debole, mirato senza con-
vinzione, si era portato dietro lo
sgomento incredulo del “Barbe-
ra” e la conferma che qualcosa,
anche nella testa degli azzurri, si
era inceppato e tale restava.
Frustrazione Mancava poco
allo scadere di una mezzora che
era stata il sequel di troppe delle
recenti partite azzurre, e così si
sarebbe andati avanti: un tiro di
Emerson deviato; un tentativo
più rabbioso che preciso di Ba-
GLI AVVERSARI
Milevski: «Abbiamo vinto all’italiana»
La Macedonia del Nord fa festa col c.t.
● «Abbiamo vinto all’italiana
contro gli italiani, un gol con
due tiri. Sono contentissimo
per questa vittoria, sono
orgoglioso per questi ragazzi».
Blagoja Milevski, c.t. della
Macedonia del Nord, aveva
avvisato gli azzurri: non si
sentiva una vittima designata.
A fine gara ha invaso il campo
per la gioia, poi si è sfogato in
conferenza stampa: «Mi
aspettavo la mia squadra a
questo livello? Assolutamente
sì, conosciamo la nostra forza.
Prima della gara avevo detto
ai ragazzi di divertirsi e infatti
si sono divertiti». Poi il c.t.
parla di Trajkovski, il
Momento no
Berardi è stato
l’unico a cercare
con convinzione
la via della rete
prima della beffa
In festa Il sorriso di Blagoja
Milevski, 50 anni, c.t. della Macedonia
giustiziere degli azzurri. «Sono
molto felice per il suo gol. La
partita era preparata in questo
modo, sappiamo che l’Italia è
una grande squadra e con
grandi giocatori ma noi
3
rella; vari ghirigori senza un do-
mani di Insigne, al minimo sin-
dacale di efficacia, mai una gio-
cata limpida di quelle che cam-
biavano faccia alle offensive
azzurre per spezzare la ripetitivi-
tà di certe trame insolute, fino al-
l’inevitabile sostituzione dopo
poco più di un’ora. E poi, ancora,
un altro tiro deviato di Immobi-
le. Proprio lui, l’immagine del
nostro centravanti perduto, era
stato lo specchio degli affanni of-
fensivi di tutta la squadra: sem-
pre un tocco in più, un secondo
di troppo per girarsi o coordinar-
si, quell’attimo perso che fa per-
dere lo spazio da percorrere ver-
so la porta. Oppure un tentativo
abbiamo fatto una grande
gara». Aleksandar Trajkovski
a Palermo aveva conosciuto
l’Italia, la Serie A. Era anche
nato suo figlio Matej. A
Palermo, dove giocò dal 2015 al
2019, si è tolto probabilmente
la gioia più grande della sua
carriera. L’attaccante, che ha
segnato al 92’ il gol che ha
mandato la Macedonia del
Nord alla finale con il
Portogallo, aveva messo in
guardia gli azzurri dicendo
qualcuno al Barbera avrebbe
tifato anche per lui. E’
diventato il protagonista di
una serata indimenticabile,
per lui e per tutta Italia.
“impossibile”, più sinonimo di
frustrazione che di convinzione.
Incredulità
Senza mira L’Immobile visto e tristezza
troppe volte in Nazionale e come Ciro Immobile,
altre volte, comunque, non uni- 31, ieri sera
co colpevole dei peccati di im- capitano della
precisione - quella che vanifica Nazionale: per il
al dunque soluzioni anche inte- centravanti della
ressanti nelle intenzioni - e di Lazio a Palermo
poca cattiveria nell’aggredire è stata una
l’area. Nel cercare un tiro, magari serata
anche complicato, non pulito, complicata,
ma si sa che da cosa può sempre come troppo
nascere cosa. Non la stessa im- spesso gli è
potenza che si era manifestata capitato con la
contro la Bulgaria, oppure la maglia azzurra
Svizzera, infine l’Irlanda del LAPRESSE
Nord, ma la stessa incapacità di
mordere fino in fondo. Per fare
male davvero. Berardi ci avrebbe
riprovato all’inizio della ripresa:
una, due, tre quattro volte. Un
altro muro su cui sbattere, un si-
nistro fatto sibilare non lontano
dal palo, uno stop e giravolta per-
fetti, tutto bello tranne la mira
(alta), uno stop di petto a seguire
per preparare una conclusione
tarpata in anticipo da Alioski: il
destino di tante, troppe ultime
giocate nell’area di Dimitrievski.
E tarpata sarebbe risultata, alla
fine, anche la buona volontà di
Giacomo Raspadori, al primo ti-
ro da centravanti e non più ester-
no sinistro, dopo l’uscita di Im-
mobile. Anche quella di Pellegri-
ni, che ha avuto sul sinistro l’ul-
tima palla gol, ma ha allargato la
soluzione finale, e non si è capito
bene se dovesse essere un tiro o
un passaggio. La foto più nitida
del nostro bene più prezioso, il
gol, smarrito irrimediabilmente.
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s TEMPO DI LETTURA 2’57”
 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 9
#

gol
LE REAZIONI DELLO SPOGLIATOIO

CHIELLINI
L’amarezza del capitano
LE FRASI «Pagati tutti gli errori
Ai rigori
sbagliati
penserò per
Ripartiamo da Mancini»
tutta la vita
È un Lo juventino: «Il tecnico è imprescindibile per la
dispiacere
enorme,
Nazionale. E sono orgoglioso di questa squadra»
sono ancora
incredulo di Alex Frosio
mo giocare ancora una partita,
non è il momento di parlare di
ancora in maglietta questo».

È
azzurra e calzoncini,
le scarpe con i tac- Fa male Senza parole è anche
chetti ai piedi. Quasi Jorginho. Che sente una forte re-
intonsi, perché è en- sponsabilità per questa elimina-
trato nel finale al posto di Man- zione. Si vede e lo dice, che pure
cini giusto il tempo di assistere lui pensa ancora ai due rigori
Jorginho dal campo, dal suo posto, alla sbagliati contro la Svizzera: «Fa
tragedia sportiva. Un’altra. Gior- male, perché ci penso ancora e
gio Chiellini non perde tempo. ci penserò per tutta la vita. Avere
In queste occasioni al capitano si l’occasione due volte e non riu-
Avevamo chiede di metterci la faccia e il scire ad aiutare la squadra, far
l’obbligo di Chiello lo ha fatto. Ha raccolto la felice il tuo Paese, è una cosa che
vincerla, scomodissima eredità di Gigi ti porti dentro e pesa tanto. In
Buffon, al quale nel novembre questi casi si dice “si alza la testa
dovevamo 2017 era toccata la stessa discesa e si va avanti”. Ma fa male ugua-
chiuderla all’inferno: c’era pure lui, in le. È un dispiacere enorme, sono
subito campo, a Milano, a piangere do- ancora incredulo. Abbiamo
Il gol al 92’ po lo 0-0 con la Svezia che ci espresso un bel calcio, abbiamo
è l’incubo aveva condannato a saltare il vinto un Europeo, in queste ulti-
più grande Mondiale di Russia. Chiellini si è me gare non siamo riusciti a fi-
presentato per primo, subito, a nalizzare e abbiamo commesso
commentare questa nuova di- dei piccoli errori che hanno fatto
sfatta. «È difficile spiegare», co- la differenza.». Si presenta an-
mincia Chiellini, che se non è che Verratti. «La delusione è
sotto shock come tutti i tifosi az- grande. Dovevamo vincerla,
zurri poco ci manca. «C’è gran- avevamo l’obbligo di vincerla.
de delusione, anche oggi abbia- Bisogna far gol, chiuderla subi-
mo fatto una grande partita: ci è to, non si può arrivare alla fine
Verratti mancato segnare. Però non sia- così, che basta una palla metà e
mo stati presuntuosi, no. Questo metà per cambiare tutto. Gol al
nessuno può imputarcelo. Sì, 92’, è stato l’incubo più grande.
abbiamo commesso degli errori Potevamo fare meglio, è manca-

Clic
da settembre a oggi, e li abbiamo marrà in noi un grande vuoto. to il gol, l’ultimo passaggio, e in
negativo che gli aveva pagati tutti». Il pareggio contro Spero che questo vuoto ci dia queste partite bisogna essere ci-
permesso di lasciare la Bulgaria, i rigori sbagliati da l’energia che abbiamo avuto ne- La delusione nici, spietati. L’aria in spogliato-
l’isolamento domiciliare e Jorginho: non serve ricordarli gli anni scorsi per ripartire. E dei campioni io è triste, anche perché ti giri e
di mettersi in moto verso il tutti, al Chiello probabilmente spero di farlo con il mister Man- L’abbraccio vedi che squadra abbiamo, al
Locatelli guarito centro federale di Firenze. passano davanti tutte le imma- cini, che è imprescindibile per a fine gara tra Mondiale ce la saremmo gioca-
Ieri ha visto la gara La speranza del gini delle tante occasioni che questa Nazionale». Sulla parti- Giorgio Chiellini, ta. Dal record di imbattibilità a
centrocampista della l’Italia si è vista passare sotto il ta, Chiellini dice: «Abbiamo 37 anni, questo: dalle stelle alle stalle.
a Coverciano Juventus, ovviamente, era naso, quel biglietto per il Qatar avuto tante occasioni, non era e Alessandro Con questo gruppo ho vissuto la
quella di poter essere utile da afferrare e invece volato via, semplice negli ultimi venti me- Florenzi, 31, felicità più bella della mia vita
● La guarigione è arrivata alla causa per la sfida come il pallone che Trajkovski tri, loro facevano molta densità. campioni all’Europeo, sarò sempre fiero di
troppo tardi. Ieri sera decisiva in programma spedisce all’angolino basso con Siamo stati anche molto equili- d’Europa loro. Ma dobbiamo farci delle
Manuel Locatelli ha martedì. Ma ora la il sinistro. brati, non abbiamo rischiato in carica domande e migliorare. Perché è
assistito alla clamorosa prossima partita ha poco, praticamente niente. Niente da GETTY vero che c’è sfiga, ma la fortuna
debacle azzurra dal ritiro pochissimo senso. Locatelli Orgoglio «Io sono orgoglioso imputare a questa squadra, spe- si cerca e si trova».
di Coverciano, dove era sarà a disposizione di dei miei compagni e di questa ravamo di raccogliere un risulta- © RIPRODUZIONE RISERVATA

arrivato nel pomeriggio, a Mancini per una partita che squadra - aggiunge il capitano to diverso». Poi la domanda
seguito del tampone non avrà il valore sperato. azzurro - perché anche oggi ha
dato tutto. Siamo affranti, ri-
d’obbligo: è stata l’ultima di
Chiellini in azzurro? «Dobbia- s TEMPO DI LETTURA 3’03”
10 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT
 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 11

NAZIONALE IL FUTURO

Un altro anno zero

L O S C E N A R I O

CON O SENZA MANCINI

CI SARÀ IL RICAMBIO
I GIOVANI IN POLE:
FRATTESI, FAGIOLI,
ZANIOLO E SCAMACCA
Chiellini, Acerbi, Insigne e forse Immobile
chiudono qui con l’azzurro. Difesa con dei
problemi, anche Donnarumma non è più lui Vani assalti Uno degli inutili attacchi dell’Italia ieri sera contro la Macedonia del Nord: siamo fuori dal Mondiale

zero buttando il neonato con il mite i ventinovenni Biraghi e De

di Fabio Licari
INVIATO A PALERMO
pannolino. Soprattutto in difesa,
dove alle alternative serve ancora
Gli uomini nuovi Sciglio. In mezzo, la coppia del
futuro potrebbe essere Bonucci-
TALENTI

D
tempo. Bastoni (22). Poi, a parte Gianlu-
SANDRO Altezza ca Mancini (25) e Luiz Felipe
IN PORTA TONALI 182 cm
(25), attesi al grande salto, si spe-
ra nella crescita di Gatti (23), Viti
Resta Donnarumma Nato a Lodi, Peso (20), Scalvini (18), Lovato (22),
a patto che... l’8 maggio 80 kg Okoli (20), tutti giovani di belle
Mancini, o il suo successore, non 2000 speranze da confermare. Anche
LA GUIDA all’apocalisse svedese a quella
macedone è ancora tempo di ri-
avranno problemi: Donnarum-
ma, 23 anni e già 41 presenze, ne
Gabbia (22) era molto promet-
tente. Un reparto a cui serve una Zaniolo
voluzione. In mezzo, a lenire il avrà per molto se... torna Don- SERIE A 2021/22 IN NAZIONALE svolta (leggi: un top). Nicolò, 22 anni,
I prossimi dolore, un Europeo vinto, ma è narumma. Alle sue spalle Meret Presenze Presenze trequartista e/o
impegni
Il 1° giugno a
arrivato il momento di una nuo-
va svolta generazionale. Con o
(25), Cragno (27), Gollini (27) as-
sicurano protezione, Vicario
CENTROCAMPO esterno della
Roma: per lui
Wembley l’Italia senza Mancini. In parecchi la- (25) e Montipò (26) stanno fa- 28 7 I mammasantissima già 8 presenze
campione sceranno l’azzurro. È stata l’ulti- cendo bene, e dall’Under 21 so- Poi Frattesi e Ricci e due reti
d’Europa ma chiamata per Chiellini, 37 no in arrivo Carnesecchi (21) e In stand-by Verratti e Jorginho, nella Nazionale A
giocherà contro anni, 114 straordinarie presenze, Plizzari (22). 2 0 gli altri sono tutti ancora giova-
l’Argentina 8 gol, un Europeo (2021), un al- Gol Gol ni: Locatelli (24), Barella (25) e
vincitrice della tro perso in finale (2012) e mille DIFESA Tonali (21) potrebbero comporre
Coppa America, indelebili ricordi con la fascia di un nuovo reparto titolare. Pessi-
nella finalissima capitano. Potrebbero dire addio
Bastoni e tanti dubbi na (24), Lorenzo Pellegrini (25),
dei due tanti altri, inaugurando l’inevi- Urge un top player Castrovilli (25), Sensi (26) e Cri-
continenti. Poi la tabile rinnovamento con vista su Di Lorenzo (28) e Calabria (25) a DONNARUMMA stante (27) sono abili e arruola-
Nations League: Euro 2024 in Germania. Stanno destra, Spinazzola (29 oggi) ed bili, dipende dalle scelte tecni-
il 4 giugno Italia- per entrare dalla porta principa- Emerson (27) sembrano ancora i SPINAZZOLA co-tattiche. Il primo ad aggiun- Frattesi
Germania a le Frattesi e Raspadori, Tonali e depositari delle fasce. Sono in BASTONI gersi sarà Frattesi (22), nuovo Davide, 22 anni,
Bologna; il Scamacca, fin qui “seconde li- arrivo Bellanova (21) e Parisi (21). Barella, come Samuele Ricci centrocampista
Italia-Ungheria a nee” giovani. Busseranno, per Da capire cosa farà da grande BONUCCI VERRATTI (20) aspira ad essere nuovo Jor- del Sassuolo
Cesena; l’11 gradi, gli emergenti Lucca e Can- Luca Pellegrini (23). Sono al li- CALABRIA ginho. Pobega (22) e Mandrago- e dell’Under 21,
Inghilterra-Italia cellieri, Rovella e Ricci, Fagioli e TONALI ra (24) sono in corsa. Dall’Under in cui vanta
(sede da Lovato, Parisi e Viti. Se non han- CHIESA 21 sono annunciati Fagioli (21), 10 presenze
IL PRECEDENTE BARELLA
definire); e il no l’età non importa: Mancini ha un regista raro per caratteristi- e 2 gol
SCAMACCA
14 giugno spiegato definitivamente che che tecniche, Rovella (20), Bove
Germania-Italia gioca chi è bravo, non chi ha la ZANIOLO (19). Un reparto fluido e promet-
(Mönchengladba carta d’identità in regola. Il pri- tente di nomi.
ch) mo test non è lontano: Italia-Ar-
gentina, “Finalissima” a Wem- ATTACCO
bley, il 1° giugno, e poi la Nations
League.
Zaniolo, Scamacca
e tanti giovani
IN USCITA Neanche qui occorrono rivolu-
zioni. Destra: Zaniolo (22 anni)
Fagioli
Nicolò Fagioli,
Acerbi-Insigne ciao GIANLUCA Altezza e Berardi (27). Centro: Scamac- 21 anni, regista
Ma Bonucci... SCAMACCA 195 cm ca (23), Belotti (28) e Raspadori della Cremonese,
In uscita, per ragioni anagrafi- Nato a Roma, Peso (22). Sinistra: Zaccagni (26). En- in prestito
che, Sirigu (35), Acerbi (34), Flo- l’1 gennaio 85 kg trambe le fasce: Chiesa (24), dalla Juve. Per
renzi (31), Toloi (31), Immobile 1999 Bernardeschi (28). In attesa di lui 2 presenze
(32), Joao Pedro (30) e l’”ameri- capire se può essere recuperato nell’Under 21
cano” Insigne (30). Sono ancora La delusione ’18 Kean (22), dall’Under 21 posso-
integri e validissimi, come di-
mostrano nel Milan, nel Cagliari,
con Ventura c.t. SERIE A 2021/22 IN NAZIONALE no arrivare il centravantone
Lucca (21) e l’esterno Cancellie-
Presenze Presenze
nella Lazio, nell’Atalanta, ma il ● Tutta la delusione di Gian ri (20). Servono però esperien-
ricambio nei loro ruoli sembra Piero Ventura, oggi 74 anni, za, squadre top, Champions:
indispensabile. Da valutare tre per la mancata 28 2 quello che ha fatto diventare
situazioni chiave: Bonucci (35), qualificazione al Mondiale del grande Chiesa.
Jorginho (30) e Verratti (29). So- 2018, dopo lo spareggio con © RIPRODUZIONE RISERVATA
13
no tre totem, simboli il cui ruolo la Svezia nell’autunno 2017 0
va oltre il campo. E rinnovare
non significa ripartire dall’anno
(sconfitta per 1-0 e poi 0-0)
Gol Gol s TEMPO DI LETTURA 2’52”

SCELTE DA FARE

Oltre alla Nations League, bisognerà focalizzarsi sull’Europeo del 2024 in Germania. Da valutare tre
situazioni chiave, quelle di Bonucci, Jorginho e Verratti. Rinnovare non significa azzerare tutto e tutti
12 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

NAZIONALE PLAYOFF MONDIALE
di Andrea Schianchi
C
lamoroso. Pazzesco.
Incredibile. L’Italia eliminata
dalla Macedonia, per la
seconda volta consecutiva non
va al Mondiale. «Stiamo
raccogliendo quello che
abbiamo seminato - è il
commento di Arrigo Sacchi -
Parliamo tanto, ma con le
parole non si risolvono i
problemi. Serve una visione
più ampia della questione.
Prima era colpa del
commissario tecnico Ventura,
quando abbiamo fallito la
qualificazione al Mondiale del
2018, adesso sarà colpa di
Mancini: ma se continuiamo a
ragionare in questo modo non
arriveremo da nessuna parte».
3 Resta il fatto che, dopo la
vittoria dell’Europeo, la
Nazionale è stata in costante
calando. E’ d’accordo?
«Quello che è successo a
Palermo contro la Macedonia
sono dodici anni che succede
con le squadre di club. E’ dal
2010 che non vinciamo nulla
in Europa, dopo la Champions
League dell’Inter di Mourinho.
La Nazionale all’Europeo è
stata una meravigliosa
eccezione cui tutti dobbiamo
essere grati perché ci ha
regalato un trofeo conquistato
con merito e bel gioco. Ma è
stata un’eccezione, appunto, e
non certo una regola.
Continuiamo a comprare
stranieri per i nostri club, e
anche i settori giovanili sono
pieni di ragazzi che vengono
dall’estero: siamo sicuri che
questa sia la strada giusta o,
invece, non è questo il vero
problema?».
3 Che cosa fare, adesso?
«Il presidente Gravina è un
uomo competente, dovrà
analizzare la situazione con
freddezza e non farsi prendere
dall’emozione del momento.
Spero che non intenda
risolvere tutto mandando via il
commissario tecnico. Il guaio è
più grave, molto più grave. Il
calcio italiano soffre di
arretratezza culturale, non ci
sono idee nuove. Le altre
nazioni si evolvono e noi
siamo rimasti a sessant’anni
fa. Lo dico chiaramente: i
meno colpevoli di questa
«Europeo l’eccezione
La nostra crisi è iniziata
nei club dopo il 2010»
Tanto agonismo senza fortuna
Lorenzo Insigne prova a smarcarsi dal
macedone Enis Bardhi GETTY
«Continuiamo a comprare stranieri e anche i settori giovanili
sono pieni di ragazzi che vengono dall’estero: siamo sicuri che
questa sia la strada giusta? O piuttosto è il problema?»
Gravina è
competente, non
deve farsi prendere
dall’emozione
N°1 Figc Gabriele Gravina
VistadaSacchi
L’INTERVISTA
Due coppe Campioni
con il Milan
Arrigo Sacchi, 75 anni, ha
vinto due volte la coppa
Campioni alla guida del Milan
nel 1989 e nel 1990 ANSA
IL GIUDIZIO
situazione sono i giocatori e
l’allenatore. Qui il problema è
“istituzionale”».
3 Che cosa intende?
«Mi spiego, e forse mi ripeto: i
settori giovanili sono pieni di
stranieri comprati come
fossero stock di frutta e
verdura, le società sono piene
di debiti, le squadre non
vincono nulla fuori dall’Italia e
nessuno alza la voce per dire
qualcosa? All’estero corrono,
costruiscono centri federali, si
dà supporto alla crescita dei
giovani. Noi no. Perché?».
3 Esiste anche un problema
nel campionato di Serie A?
«Decisamente sì. I ritmi del
Nicolò Barella avanza palla al piede in uno
dei tanti tentativi offensivi degli azzurri AFP
nostro campionato sono
ridicoli. Provate a guardare
una partita inglese, o spagnola,
o tedesca. I giocatori vanno
molto più forte, si abituano
nelle loro nazioni al livello
europeo. Qui da noi gli arbitri
fischiano troppo, le azioni
sono sempre interrotte. Come
si fa a giocare in questo modo?
Torno a dirlo: siamo arretrati, e
non soltanto nel calcio. Io
voglio bene al calcio, e al calcio
italiano in particolare, ma
bisogna essere onesti: non ci
sono idee. Prima cosa:
dobbiamo insegnare ai ragazzi
a giocare, non andiamo
insomma sempre ad affidarci
al salvatore della patria che
magari arriva pure
VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 13
dall’estero...».
3 Nello specifico, che cosa è
mancato contro la Macedonia
del Nord?
«Mancavano giocatori in
forma, e questo è stato il
problema principale.
L’Europeo lo abbiamo vinto da
eroi, a Palermo di eroi non ce
n’erano. E secondo me, nella
testa, c’era anche un po’ di
paura, di mancanza di
sicurezza o di fiducia nei
propri mezzi: possibile che
tutti i tiri siano finiti alti? Lì
servivano un po’ di
concentrazione, un po’ di
determinazione, un po’ di
cattiveria agonistica. Ma non
diamo colpe ai giocatori, loro
hanno fatto il massimo e
all’Europeo hanno compiuto
un autentico miracolo».
3 Dato per scontato che ci
sarà un’analisi approfondita
da parte della Federcalcio,
quali saranno i prossimi
passi?
«A me hanno sempre
insegnato che si deve imparare
da chi le cose le sa fare bene.
Allora andiamo a vedere com’è
il calcio spagnolo, o com’è il
calcio inglese. Proviamo a
vedere come sono stati
ottenuti certi risultati,
soprattutto la Spagna a livello
di nazionale, e non
aggrappiamoci sempre ai
Luce spenta nostri vecchi pensieri, non
pensiamo di risolvere i
problemi cambiando le
persone. È l’approccio, è la
mente che va cambiata».
3 Certo che mai nella storia
del calcio l’Italia ha saltato
due edizioni consecutive del
Mondiale. La botta è difficile
da assorbire.
«È una botta terribile, un
colpo da ko dopo il quale è
complicato rialzarsi. Però
dobbiamo provarci, e non
cercando una scorciatoia, che
è la nostra specialità della casa.
Prima era colpa di Le scorciatoie e le furbizie, in
Ventura, ora sarà tutti i settori e non soltanto nel
di Mancini: così calcio, ci hanno portato a
questo punto. Vogliamo
non si va avanti proseguire in questa direzione
o vogliamo invece cogliere
l’occasione per un vero
rinnovamento? Che, lo ripeto
ancora una volta, deve essere
prima di tutto culturale.
Evolversi significa conoscere,
lavorare, sacrificarsi e sapersi
mettere in discussione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il c.t. Roberto Mancini s TEMPO DI LETTURA 3’48”
14 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

MONDIALE 2022 I PLAYOFF

Il Portogallo rad
Il principino reds
e gli applausi del re
A fianco, Diogo Jota, 25 anni,
attaccante del Liverpool, segna
di testa il secondo gol del
Portogallo. A destra, Cristiano
Ronaldo applaude i tifosi a fine
partita. Simbolicamente è
come se il re CR7 applaudisse
uno dei suoi eredi,
il principino “reds” del gol
AP-AFP

31
L ’ A N A L I S I
PORTOGALLO TURCHIA

BATTE LA TURCHIA
(PT)2 R Q0

GUERREIRO DIOGO JOTA CELIK

MA NON INCANTA
KABAK

DANILO BERNARDO SILVA UNDER KOCKU

DIOGO COSTA JOAO MOUTINHO RONALDO YILMAZ DEMIRAL CAKIR

SI PRENDE LA FINALE
FONTE BRUNO FERNANDES AKTURKOGLU CALHANOGLU

SOYUNCU

DALOT OTAVIO KUTLU

3-4-2-1

ED EVITA L’ITALIA
4-1-4-1
MARCATORI: Otavio (P) al 15’, Diogo Jota (P) al 42’ p.t.; Yilmaz (T) al 20’,
Matheus Nunes (P) al 49’ s.t.

6 6 5,5 6
Subito a segno Otavio, poi Diogo Jota, ma PORTOGALLO ALL. SANTOS TURCHIA ALL. KUNTZ

Yilmaz accorcia poi fallisce il rigore del 2-2 PORTOGALLO 4-1-4-1

Diogo Costa; Dalot, Fonte,
60 40% TURCHIA
Cakir; Kabak, Demiral,

Chiude Nunes nel recupero. CR7 in ombra
L’analisi
di G.B. Olivero
INVIATO A OPORTO (PORTOGALLO)
Macedonia del Nord. Il Portogal-
lo fa il suo dovere, ma nonostan-
te qualche lampo non lascia una
grande impressione perché con-
cede tanto a una Turchia arren-
devole in avvio e poi più deter-
Danilo, Guerreiro (dal 43’
s.t. Nuno Mendes); Joao
Moutinho (dal 43’ s.t.
Matheus Nunes); Otavio
(dal 43’ s.t. Leao), Bruno
gnato a Palermo facendo ri- Fernandes (dal 35’ s.t.
piombare tutta l’Italia nell’incu-
bo mondiale che ormai si trasci-
William Carvalho),
Bernardo Silva, Diogo Jota
na da anni. (dal 26’ s.t. Joao Felix);
Ronaldo.
PANCHINA: Rui Patricio,
Partenza sprint Fernando
Soyuncu; Celik (dal 35’ s.t.
Yazici), Kokcu (dal 35’ s.t.
Tokoz), Calhanoglu, Kutlu
POSSESSO % (dal 45’ s.t. Dursun);
Under, Akturkoglu (dal 21’
7 5 s.t. Unal); Yilmaz. della difesa e Ronaldo a pascola-
PANCHINA: Bolat,
Bayindir, Aziz, Muldur,
re in avanti, completamente di-
sinteressato come al solito alla
Antalyali, Erkin, Omur, fase difensiva, ma pronto a met-
Ayhan.
TIRI IN PORTA tersi in moto appena la palla ve-
ALLENATORE: Kuntz
niva riconquistata. Bruno Fer-
14 14

F
a rabbia, davvero rabbia, perché
battere questo Portogallo sareb-
be stato possibile anche per l’Ita-
lia malata di adesso. Quanta tri-
stezza pensando che martedì al-
lo stadio Do Dragao non ci sa-
ranno gli azzurri, ma la
minata. Dopo il 2-0 dell’inter-
vallo la partita sembrava chiusa e
invece a 5’ dalla fine Yilmaz ha
avuto sul piede la più comoda
palla per il pareggio: è andato sul
dischetto dopo che l’arbitro Sie-
bert, richiamato al video, aveva
fischiato il fallo di Fonte su Unal.
Ma il rigore è finito fuori dallo
stadio e nell’ultima ripartenza
della serata Matheus Nunes ha
inchiodato la Turchia con la ter-
za rete, pochi istanti dopo che la
Macedonia del Nord aveva se-
Santos, condizionato da tante
assenze soprattutto in difesa, ha
deciso di inserire in formazione
molti giocatori offensivi. Sem-
brava che il ballottaggio della vi-
gilia fosse tra Otavio, ala del Por-
to, e Bruno Fernandes, trequar-
tista dello United. E invece han-
no giocato entrambi, mentre in
panchina si è seduto William
Carvalho. Un atteggiamento ag-
gressivo parzialmente contenuto
dalla scelta del modulo: un 4-1-
4-1 con Moutinho a protezione
Josè Sa, Djalò, Vitinha, ESPULSI nessuno
Andrè Silva, Guedes, AMMONITI Celik per comp. nandes e Bernando Silva si in-
Cedric. non reg., Calhanoglu, crociavano spesso togliendo
ALLENATORE: F. Santos Demiral e Tokoz per gioco punti di riferimento alla Turchia,
ESPULSI nessuno scorretto che per l’occasione Kuntz ha
AMMONITI Diogo Jota per FALLI FATTI CAMBI DI SISTEMA: 3-4-3
schierato con la difesa a tre. Ma
c.n.r., Moutinho per g.s.
CAMBI DI SISTEMA: 428 250 dal 35’ s.t.
sono bastati pochi minuti al Por-
nessuno togallo per creare occasioni e se-
gnare: al 9’ tiro alto di Cristiano,
all’11’ clamoroso errore di Diogo
PASSAGGI RIUSCITI Jota da un metro su punizione di
Bruno Fernandes e al 15’ la rete
ARBITRO: ARBITRO: Siebert (Ger) VAR: Fritz (Ger)
del vantaggio segnata da Otavio,
NOTE spettatori 48.010. Tiri in porta 8-5. Tiri fuori 6-6. Angoli 2-1.
In fuorigioco 4-2. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 6’ rapido ad avventarsi su un tiro di
Guerreiro respinto dal palo. La

doppia la festa
partita sembrava in discesa per i
portoghesi, anche perché la Tur-
chia non riusciva a fare tre pas-
saggi di fila. Ma all’improvviso
qualcosa è cambiato perché la
difesa di Santos soffriva le ripar-
tenze veloci (ed era prevedibile)
e si trovava in difficoltà anche
perché il Portogallo perdeva
spesso palla nella costruzione
dal basso (e questo era meno
prevedibile). Così la Turchia ha
creato un paio di potenziali oc-
casioni, sprecate solo per man-
canza di precisione all’assist o al
tiro. Prima dell’intervallo, però,
un cross di Otavio è stato girato
di testa in rete da Diogo Jota e a
quel punto sembrava davvero
che il Portogallo potesse comin-
ciare a pensare alla finale.
La svolta Forse inconsciamen-
te qualcuno l’ha fatto, perché
nella ripresa la Turchia ha con-
cesso di meno e ha costruito di
più. Nulla di eclatante, però
quanto bastava per mettere in
ansia il Portogallo. Avendo capi-
to le crescenti difficoltà, Santos
ha cambiato registro: invece di
andare in velocità come nel pri-
mo tempo, con il rischio di spez-
zare in due la squadra, il c.t. ha
chiesto un possesso più ragiona-
to e così il Portogallo arrivava al
tiro solo alla fine di combinazio-
ni manovrate, sfruttando la tec-
nica dei suoi giocatori. Al 20’,
però, Fonte si è fatto sorprendere
dall’uno-due tra Yilmaz e Un-
der: l’ex romanista ha servito
l’assist, il centravanti ha segnato
e la partita si è improvvisamente
riaperta. Il Portogallo si è chiuso,
cercando poi di colpire in con-
tropiede, ma Ronaldo si è pro-
gressivamente spento (dopo un
primo tempo sufficiente almeno
per l’impegno con cui ha cercato
di dialogare con i compagni oltre
che di andare al tiro) e gli altri
giocatori offensivi, forse stanchi,
sono un po’ calati. Al 40’ la pos-
sibile svolta, con il calcio di rigo-
re già raccontato: Yilmaz ha scel-
to la potenza e ha mandato il
pallone lontanissimo dalla por-
ta. Il gol di Matheus Nunes, ben
servito da Leao, è servito solo per
Il gol della sicurezza
Matheus Luiz esulta :
ha appena segnato il gol del
3-1 alla Turchia, negli ultimi
respiri della partita
GETTY IMAGES
le statistiche: la partita si era
chiusa con l’errore dal dischetto
di Yilmaz. L’ultima occasione è
finita sui piedi di Ronaldo che ha
colpito la traversa. Martedì a
marcare CR7 non saranno i suoi
ex compagni Bonucci e Chiellini.
E dopo una serata del genere fa
molto male, perché contro que-
sto Portogallo l’Italia, anche nella
sua dimessa versione attuale,
avrebbe potuto vincere. Magari
soffrendo, lottando e sbuffando,
ma si poteva fare. E invece qui a
Oporto tra pochi giorni verrà a
giocare la Macedonia del Nord.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’38”
VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT
LE PAGELLE
di g.b.o.
PORTOGALLO
6,5
7 OTAVIO IL MIGLIORE
Sblocca la partita leggendo bene lo
sviluppo dell’azione, effettua l’assist
per il raddoppio, regala dinamismo.
6,5 DIOGO COSTA Mossa a
sorpresa di Santos, risponde bene con
un bel tuffo su un tiro di Kokcu.
6 DALOT Cerca di prevenire gli scatti
di Akturkoglu. Si traveste da Cancelo in
un paio di discese.
4,5 FONTE Sbaglia sul gol, perché si
fa tagliare fuori dalla combinazione tra
Yilmaz e Under, e commette il fallo da
rigore su Unal.
6 DANILO Manda Under al tiro da
posizione centrale con un brutto
errore. Non certo a suo agio in difesa,
ma si arrangia.
6,5 GUERREIRO In fase di spinta, un
discreto martello. Prende il palo che
genera il vantaggio. Dietro qualche
concessione di troppo (Nuno
Mendes s.v.)
6 J. MOUTINHO L ’equilibratore
viaggia a ritmi bassi, gestisce la palla.
Due bei filtranti.
6,5 M. NUNES Chiude la gara con il
terzo gol.
6 BRUNO FERNANDES Lampi di
classe e qualche palla persa.
6,5 BERNARDO SILVA Tanto
movimento. Prezioso nel finale quando
tiene palla e porta a spasso gli
avversari (Carvalho s.v.)
7 DIOGO JOTA Innesca il primo gol,
segna il secondo, sempre nel vivo.
6 JOAO FELIX Qualche strappo.
6 LEAO Pochi minuti, l’assist del 3-1.
5,5 RONALDO Sbaglia un paio di
conclusioni, cala nella ripresa.
6 ALL. SANTOS Tante assenze in
difesa, la squadra crea ma concede.
G L I A R B I T R I
di g.b.o.
6 SIEBERT (Arbitro) Buona gestione della gara, il rigore non era semplice da
vedere, ma davanti al video non può non concederlo. Giuste le ammonizioni.
6 SEIDEL (Guardalinee) 6 FOLTYN (Guardalinee)
15
#
TURCHIA
5,5
7 UNDER IL MIGLIORE
Utile nel primo tempo, trascinante nel
secondo: fa l’assist per il gol e spinge i
compagni verso la possibile rimonta.
5 CAKIR Sui primi due gol non
commette errori, ma è poco reattivo.
Uscita pessima nella ripresa.
5 KABAK Disattento più volte, in
particolare sul raddoppio.
5 DEMIRAL Dorme sul primo gol:
non si accorge che Otavio gli passa alle
spalle. Per il resto, se la cava
abbastanza bene, ma l’errore pesa.
6 SOYUNCU Chiude un paio di azioni
pericolose.
5,5 CELIK Litiga con Diogo Jota e si fa
ammonire. Prova a dare sostanza a
destra, ma patisce le discese di
Guerreiro (Yazici s.v.)
6 KOKCU Costringe Diogo Costa a
una bella parata con un rasoterra
insidioso. (Tozok s.v.)
4,5 CALHANOGLU Come spesso gli
succede in Nazionale, entra raramente
nel gioco.
6 KUTLU Sfiora l’1-1 con un colpo di
testa che esce fuori di poco. Ma
copertura patisce. (Dursun s.v.)
4 AKTURKOGLU La sua velocità non
viene mai innescata. Lo chiamano il
“Messi turco”, ma delude molto.
6,5 UNAL Porta vivacità sulla
trequarti, infastidisce gli avversari e si
conquista il rigore sprecato.
4 YILMAZ Segna il gol della speranza
dopo un primo tempo di sofferenza e
un’inizio ripresa di maggiore incisività.
Ma non si può battere così il rigore che
avrebbe portato ai supplementari.
6 ALL. KUNTZ Passa alla difesa a
tre, contiene la qualità del Portogallo.
Ma la Turchia aveva riaperto la gara.
16 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT
MONDIALE 2022 PLAYOFF
Qatar 2022: già qualificate 17 nazionali
SQUADRE PARTECIPANTI ALLE QUALIFICAZIONI DEL MONDIALE 2022:
210 PER 32 POSTI
CONCACAF CONMEBOL
NORD E CENTRO AMERICA SUD AMERICA
3/4* 4/5*
POSTI POSTI
*Playoff intercontinentale
per gli ultimi 2 posti
Svezia e Galles, la
Quaison all’ultimo respiro
Per Ibra ora c’è la finale
Il milanista è squalificato, ci pensa l’ex palermitano
a battere i cechi nei supplementari. Ora c’è la Polonia
di Iacopo Iandiorio
Palermo decide l’ex
A
rosanero Trajkovski,
a Stoccolma - i nostri
rivali ai playoff di cin-
que anni fa - c’è Ro-
bin Quaison, in Sicilia nel 2014-
16, che nei supplementari affos-
sa i cechi e lancia gli svedesi allo
spareggio finale contro la Polo-
nia, martedì, in casa.
Assenti cechi Senza Krafth e
Ibrahimovic, squalificati ma in
tribuna e poi a bordo campo, il
c.t. svedese Janne Andersson, al-
la guida da quasi 6 anni, si affida
alla vecchia guardia sull’asse
Lindelof (United)-Ekdal (Samp-
doria)-Forsberg (Lipsia), che qui
pareggiarono con i cechi giusto 6
anni fa, ma in amichevole, ulti-
ma sfida fra le due nazionali. Ma
in avanti c’è la freschezza dell’ex
juventino Kulusevski, rigenerato
dalla cura Conte al Tottenham (2
gol e 4 assist), e Isak, il giocoliere
della Real Sociedad. I cechi di Si-
lhavy, 60 anni, a Praga dall’otto-
bre del 2018, hanno tante assen-
Nel mondo
ASIA
Giappone e Arabia ok
L’Australia va al playoff
● I match di ieri, penultimo
turno della terza fase asiatica,
hanno aggiunto altre due
selezioni alle qualificate per
Qatar 2022. Intanto il Giappone
che è andato a vincere 2-0 in
Australia con una doppietta
negli ultimi 2 minuti di Kaoru
Mitoma, 24 anni, dell’Union St.
Gilloise, squadra a sorpresa in
testa in classifica in Belgio, e
dove Mitoma ha firmato per ora
5 reti, lui appena al 2° match coi
nipponici del c.t. Moriyasu, ed
ex Kawasaki Frontale campione
nazionale nel 2020. I giapponesi
UEFA CAF
EUROPA AFRICA
13 5 4/5*
POSTI POSTI
PIÙ IL QATAR
OSPITANTE
Decisivo Robin Quaison, 28 anni, autore dell’1-0, abbracciato da capitan Lindelof, Kulusevski e Karlstrom AFP
ze: il bomber Schick, ex Roma,
infortunato da metà febbraio; i
difensori Coufal del West Ham,
Novak, Celustka, Wiesner e Bo-
ril; davanti manca anche Vydra
del Burnley. Ma il c.t. di Praga ri-
schia schierando la punta Hlo-
zek dietro a Kuchta, altro attac-
cante alla vigilia dato in panchi-
na, e anche l’ex sampdoriano
Jankto accanto al veronese Ba-
così lasciano all’Australia del
tecnico Arnold soltanto i playoff
asiatici, fra le terze dei due
gruppi finali di qualificazione. I
vincitori di questi andranno poi
al playoff intercontinentale.
L’altra nazionale che ieri ha
staccato il pass per il Qatar è
l’Arabia Saudita del c.t. francese
Hervé Renard che ha pareggiato
1-1 in Cina (gol di Saleh Al
Shehri, pari del cinese Zhu
Chenjie su rigore) ed è
irraggiungibile dall’Australia,
terza. Nel gruppo A - Iran e Sud
Corea già avanti -, gli Emirati
EUROPA GIÀ QUALIFICATE
AFC OFC
ASIA OCEANIA
0/1*
POSTI POSTI
PAESE
rak in mezzo.
Pochi tiri Ne viene fuori una
partita alla fine molto combattu-
ta ma con pochissime emozioni
e conclusioni. Se ne contano in
totale 4, due per parte. All’8’ pri-
ma chance su angolo di For-
sberg, Isak anticipa tutti ma cal-
cia fuori di poco. Poi Kulusevski
semina il panico a destra, ma
Bomber Kaoru Mitoma, Giappone
PLAYOFF PER GLI ULTIMI 3 POSTI
BELGIO OLANDA
FRANCIA DANIMARCA
INGHILTERRA SVIZZERA
SPAGNA CROAZIA
GERMANIA SERBIA
(LE SQUADRE IN ROSSO GIOCANO IN CASA LA FINALE) *A GIUGNO **ESCLUSA
Svedesi ok
Bene Kulusevski,
molto rigenerato
dalla cura Conte,
Forsberg del Lipsia
e Isak costruiscono
hanno invece perso 1-0 in Iraq
(Hussein Ali) e per il 3° posto,
che dà accesso al playoff asiatico
con l’Australia, se la vedranno
proprio con l’Iraq all’ultimo
turno, martedì. Programma:
Giappone-Vietnam, Iran-
Libano, Eau-S. Corea, Siria-Iraq,
Oman-Cina, Arabia Saudita-
Australia.
Altri match: Sud Corea-Iran
2-0 (Heung-Min Son, Kim
Young-Gwon); Libano-Siria
0-3 (Alaa Al Dali, Mardikian su
rigore, Al Marmour); Vietnam-
Oman 0-1 (Khalid Al-Hajri).
Classifiche, gruppo A: Sud
Corea 23 punti, Iran 22, Emirati
Arabi 9, Iraq 8, Libano 6, Siria 5.
Gruppo B: Giappone 21 punti,
Arabia Saudita 20, Australia 15,
Oman 11, Cina 6, Vietnam 3.
SCOZIA-UCRAINA*
GALLES-AUSTRIA
RUSSIA**-POLONIA
SVEZIA-REP. CECA
ITALIA- MACEDONIA
PORTOGALLO-TURCHIA
non conclude. All’11’ c’è un gol
annullato per i cechi, di Kuchta,
per un fallo precedente in mi-
schia, a seguito di corner. Poi tira
Hlozek nelle mani di Olsen, ex
romanista. I cechi fanno pres-
sing, dopo un inizio in difesa, e
vengono fuori. Al 29’ però Kulu-
sevski calcia fuori di poco a sini-
stra, è lui con Forsberg il cuore
del gioco svedese. E al 45’ il ta-
lento del Lipsia va via in azione
insistita a sinistra, con un tiro fi-
nale deviato in angolo.
Tocca Isak Si riprende e sul
taccuino resta poco. Al 14’ Sou-
cek di testa è pericoloso su cross
di Hlozek da sinistra. A 34’ la
grande chance per il bolognese
subentrato Svanberg che su an-
golo picchia forte di testa ma il
portiere ex Siviglia e ora Olym-
piacos Vaclik è attento e blocca.
Al 49’ Havel manda fuori da
buona posizione. Dopo i tempi
regolamentari tiri in porta 1-1,
tiri fuori 5-6. Eppure il muro
gialloblu sugli spalti si scalda e
continua a incitare i suoi. Anco-
ra i soliti Forbserg e Isak provano
a costruire un’occasione ma
rimbalzano sulla difesa ceca.
Finche al 5’ s.t.s. il subentrato
Karlström del Lech Poznan pas-
sa in mezzo, scambia con Quai-
son, questi poi triangola con Isak
che da sinistra serve il compa-
gno e ancora Quaison conclude
a rete di destro al centro. I cechi
crollano e non hanno tempo per
rialzarsi. Ibra, in finale ci sarà, e
compagni aspettano la Polonia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’34”
OCEANIA
Tripletta Raphael Ohanua Lea’i,
classe 2003 delle Isole Salomone
Lea’i, la speranza
delle Salomone
Nuova Zelanda
segna a valanga
● Un nome nuovissimo nel
calcio del Pacifico: Raphael
Ohanua Lea’i, un classe 2003,
delle Isole Salomone che alla
seconda presenza con la
nazionale ha firmato una
tripletta nel 3-1 a Tahiti (gol di
29 MARZO
GALLES-
SVEZIA-POLONIA
PORTOGALLO-MACEDONIA
SVEZIA 1
R. CECA 0
(PRIMO TEMPO)R0-0
MARCATORI Quaison al 5’ s.t.s.
SVEZIA (4-4-2)
Olsen 6; Danielson 6, Nilsson 6,5,
Lindelof 7, M. Olsson 6,5 (dal 16’ s.t.
Bengtsson 6); Claesson 5,5 (dal 16’ s.t.
Quaison 7,5), K. Olsson 6 (dal 2’ s.t.s.
Karlström 6,5), Ekdal 5,5 (dal 27’ s.t.
Svanberg 6,5), Forsberg 7,5 (dal 10’
s.t.s. Elanga s.v.); Kulusevski 6,5, Isak
6,5 (dal 10’ s.t.s. Helander s.v.)
PANCHINA Linde, Nordfeldt,
Sundgren, Hrgota, Starfelt, Karlsson
ALLENATORE Andersson 6,5
AMMONITI Claesson, Ekdal, Nilsson,
Karlström, K. Olsson
R. CECA (4-2-3-1)
Vaclik 6,5; Zima 6, Brabec 6,5, Holes
6, Sadilek 6 (dal 47’ s.t. Sykora 5,5);
Barak 6 (dal 47’ s.t. Krejci II 5),
Soucek 6,5; Masopust 6 (dal 31’ s.t.
Havel 5), Hlozek 6,5 (dal 6’ s.t.s. Lingr
s.v.), Jankto 6 (dal 31’ s.t. Mateju 5,5);
Kuchta 5 (dal 38’ s.t. Pekhart 5,5).
PANCHINA Stanek, Heca, Petrasek,
Pesek, Jurecka, Zeleny
ALLENATORE Silhavy 5,5
AMMONITI Holes, Zima, Soucek,
Mateju
ARBITRO Oliver (Ing) 6
NOTE Tiri in porta 2-2. Tiri fuori 5-7.
Angoli 7-6. Fuorigioco 1-2.
Recuperi 2’ p.t., 4’ s.t., 0’ p.t.s., 3’ s.t.s
RISULTATI E CLASSIFICHE SU
Gazzetta.it
Tehau) che lancia l’arcipelago
della Melanesia di sicuro già
nelle semifinali pacifiche, da
cui poi uscirà soltanto la
vincente della finale per andare
a disputare i playoff
intercontinentali. In questo
gruppo A Vanuatu ha dato
forfeit per Covid.
Nell’altro girone ha dominato la
Nuova Zelanda, candidata n.1 al
successo pacifico, che ieri ha
battuto 7-1 la Nuova Caledonia.
Con la vittoria sulle Figi per
2-1, Papua Nuova Guinea va in
semifinale.
Risultati, ieri: Isole Salomone-
Tahiti 3-1, Nuova Zelanda-
Nuova Caledonia 7-1, Figi-
Papua Nuova Guinea 1-2.
Classifiche, gruppo A: Isole
Salomone 3, Tahiti, Isole Cook
0, Vanuatu ritiriate.
Gruppo B: Nuova Zelanda 9,
Papua Nuova Guinea 6, Figi 3
Nuova Caledonia 0
 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 17

SUD AMERICA ASIA NORD E CENTROAMERICA AFRICA - PLAYOFF I CANNONIERI DELLE QUALIFICAZIONI
GIÀ QUALIFICATE GIÀ QUALIFICATE NESSUNA QUALIFICATA LE VINCENTI QUALIFICATE
Ali Mabkhout EAU 14 gol
O RD E M E P
RO GR
E SS
O

BRASILE COREA DEL SUD IN CORSA EGITTO-SENEGAL

Canada, Stati Uniti, Messico, Larin CAN 12 gol
ARGENTINA IRAN Panama, Costa Rica
CAMERUN-ALGERIA Wu Lei CINA 12 gol
ANCORA IN CORSA GIAPPPONE OCEANIA
Ecuador, Uruguay, Perù, Cile, Kane ING 12 gol
La vincente ammessa al playoff GHANA-NIGERIA
Colombia, Bolivia Nuova Zelanda e Isole Salomon
ARABIA SAUDITA Depay OLA 12 gol
in testa ai due gruppi DR CONGO-MAROCCO
PLAYOFF di qualificazione, Moreno BOL 10 gol
Papua Nuova Guinea
EMIRATI ARABI/IRAQ alle semifinali MALI-TUNISIA Minamino GIAP 10 gol

AUSTRALIA Osako GIAP 10 gol

a corsa continua
Bale trascinatore
nell’angolo opposto, lo stadio riota. Ramsey prova a non esse-
di Pier Luigi Giganti
della capitale gallese va in visi- re da meno rispetto al suo capi-
areth Bale è il re di bilio. tano, ma in un’occasione arriva

G
Cardiff. Quando, al in ritardo di qualche centimetro
secondo minuto di Senatori Bale e l’ex juventino sul cross di James e poi si deve

Dragoni avanti
recupero, Page lo ri-
chiama in panchina,
il Principality Stadium è tutto ai
suoi piedi. E non potrebbe esse-
re altrimenti. Grazie alla sua
Ramsey sono nella fase discen-
dente della loro carriera, ma
prendono per mano i gallesi e li
conducono verso il sogno qata-
inchinare di fronte all’eccellen-
te deviazione in angolo di Lind-
ner. E dire che l’Austria era par-
tita decisamente meglio. I tre
dietro ad Arnautovic trovano gli

l’Austria saluta
doppietta e a una prestazione
sontuosa l’Austria è eliminata. E
il Galles non è mai stato così vi-
cino alla fase finale del Mondia-
le da sessantaquattro anni, da
quando, cioè, partecipò in Sve-
Super doppietta del capitano britannico
zia alla sua prima e ultima Cop-
pa del Mondo. Ora sarà suffi-
spazi giusti davanti alla linea di-
GALLES 2 fensiva dei gallesi. Sabitzer, in
posizione centrale, abbina di-
namismo a tocchi delicati e gli
AUSTRIA 1 inserimenti di Lainer e Baum-
gartner dalle due corsie fanno
(PRIMO TEMPO)R1-0
male. È proprio quest’ultimo a
MARCATORI Bale (G) al 25’ p.t.; mettere i brividi ai tifosi gallesi

In finale contro una tra Scozia e Ucraina ciente battere in casa la vincen-
te della sfida tra Scozia e Ucrai-
na che si giocherà quando
l’invasione russa lo permetterà,
forse a giugno.
Inossidabile Bale non ha lo
scatto di un tempo e i suoi mu-
scoli sono di cristallo. Negli ulti-
mi sei mesi ha giocato l’inezia di
due ore totali con la maglia del
Real Madrid, ma il suo piede si-
nistro rimane uno dei più raffi-
nati di tutto il continente. Nei
suoi incubi notturni il portiere
austriaco Lindner sarà stato tor-
mentato dalla traiettoria dise-
gnata su punizione dal fuori-
classe gallese al 25’. La pennel-
lata di Bale supera la barriera e
si annida proprio tra la traversa
e il palo sinistro dell’estremo di-
fensore del Basilea. Il numero
undici dei Draghi Rossi non si
accontenta di timbrare unica-
mente su calcio fermo. Quando,
Bale (G) al 6’, autogol di Davies (G) al
20’ s.t.
GALLES (3-5-2)
Hennessey 6,5; Ampadu 6, Rodon 6,5,
Davies 6,5; Roberts 6, Ramsey 6,5,
Allen 6, Wilson 6, N. Williams 6,5;
James 6 (dal 43’ s.t. Johnson s.v.),
Bale 8,5 (dal 47’ s.t. Mepham s.v.)
ALLENATORE Page 6,5
ESPULSI nessuno
AMMONITI Wilson per gioco
scorretto, N. Williams per
comportamento non regolamentare
AUSTRIA (4-2-3-1)
Lindner 6; Lainer 6,5 (dal 43’ s.t.
Gregoritsch s.v.), Dragovic 5,5
Hinteregger 6,5, Alaba 5,5; Schlager
6,5 (dal 32’ s.t. Lazaro s.v.), Seiwald
6,5; Laimer 5,5 (dal 10’ s.t. Kalajdžic
6), Sabitzer 7, Baumgartner 6,5 (dal
32’ s.t. Weimann s.v.); Arnautovic 6.
ALLENATORE Foda 6
ESPULSI nessuno
AMMONITI Baumgartner e Lainer per
gioco scorretto
ARBITRO Marciniak (Polonia) 6,5
NOTE spettatori 32.053. Tiri in porta
con una conclusione che si
stampa sulla traversa al 5’. Man-
co a dirlo, l’assist-man è il cen-
trocampista del Bayern Sabit-
zer.
Tentativi Dopo la rete subita
gli ospiti non si perdono d’ani-
mo. Il bolognese Arnautović fa a
sportellate con i tre centrali dei
padroni di casa ed Hennessey è
costretto a un paio di uscite tut-
t’altro che banali. Foda prova a
dare maggiore incisività ai suoi,
inserendo la seconda punta Ka-
lajdžić e Sabitzer abbina qualità
a fortuna quando il suo tiro da
fuori area è deviato alle spalle
del proprio portiere da Davies.
L’Austria ci prova fino all’ulti-
mo, ma è lo sgusciante James a
rendersi più pericoloso con un
paio di ripartenze fulminanti
che non riesce tuttavia a finaliz-
zare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

al decimo della ripresa, si av-
Assoluto protagonista Gareth Bale, 32 anni, esulta dopo uno dei due gol con cui ha piegato l’Austria a Cardiff AP
venta sul passaggio di James e
sferza il pallone mandandolo
6-3. Tiri fuori 3-5. Angoli 3-6.
Fuorigioco 2-2. Recuperi: 1’ p.t., 4’ s.t.
s TEMPO DI LETTURA 2’19”

SUD AMERICA NORD AMERICA AFRICA

Nellanotte Ancora due gare Senegal-Egitto

siègiocato
Martedìcisarà
l’ultimoturno
● Nella notte si sono disputate
le partite del diciassettesimo
turno (su 18) delle eliminatorie
sudamericane, unico girone da
10 nazionali, con match di
andata e ritorno.
Ecco il programma: Uruguay-
Perù, Colombia-Bolivia,
Brasile-Cile, Paraguay-Ecuador.
Stanotte alle ore 24.30 c’è
invece Argentina-Venezuela.
L’ultimo turno si giocherà nella
notte fra martedì e mercoledì
prossimi, tutte le gare all’1:
18° turno: Bolivia-Brasile,
Ecuador-Argentina, Perù-
Paraguay, Cile-Uruguay,
Venezuela-Colombia.
Classifica: Brasile 39 punti,
Re dei bomber, Sudamerica
Marcelo Martins Moreno, Bolivia
Argentina 35, Ecuador 25,
Uruguay 22, Perù 21, Cile 19,
Colombia 17, Bolivia 15,
Paraguay 13, Venezuela 10.
Brasile e Argentina hanno
disputato una partita in meno,
sospesa alla NeoQuimica Arena
di San Paolo dopo pochi minuti
a settembre scorso, che non si
sa ancora quando verrà
recuperata, visto che la Fifa ha
detto che andrà comunque
giocata, anche se le due big
sono già qualificate.
a testa da giocare
Canada lanciato
Usa a rischio
● Anche nella zona Concacaf,
Nord e Centro America, si è
disputato il 12° turno nella notte
scorsa, su 14 della fase finale a 8.
Il programma: Giamaica-El
Salvador, Panama-Honduras,
Messico-Stati Uniti, Costa Rica-
Canada. Il penultimo turno è fra
sabato e domenica notte
italiana: Canada- Giamaica (ore
22), El Salvador-Costa Rica (ore
23), Stati Uniti-Panama (ore 1),
Honduras-Messico (ore 1,05).
E le ultime sfide sono in
programma martedì notte, tutte
alle 3.05 italiane: Panama -
Canada, Giamaica-Honduras,
Messico-El Salvador, Costa Rica-
Stati Uniti.
Capocannoniere Il canadese
Cyle Larin, 26 anni, e 12 gol
Classifica dopo 11 turni: Canada
25 punti, Stati Uniti e Messico
21, Panama 17, Costa Rica 16,
El Salvador 9, Giamaica 7,
Honduras 3. Ricordiamo che ai
Mondiali in Qatar si qualificano
le prime tre nazionali, mentre la
quarta in classifica andrà a
disputare il playoff
intercontinentale contro la
vincente dei playoff oceanici.
I bomber Concacaf finora sono i
canadesi Larin a 12 gol e
Jonathan David a 9.
è Koulibaly-Salah
Una delle grandi
resterà fuori
● Delle 54 nazionali dell’Africa
ne resteranno soltanto cinque in
Qatar. E oggi siamo agli spareggi
fra le ultime dieci, qualificatesi,
dopo i 10 gironi della seconda
fase, che hanno lasciato per
strada anche delle big come la
Costa d’Avorio, il Gabon e il Sud
Africa. E altre cinque resteranno
a casa. Il programma di oggi,
andata: RD Congo-Marocco (ore
16), Camerun-Algeria (18), Mali-
Tunisia (18), Egitto-Senegal
(20.30), Ghana-Nigeria (20.30).
I ritorni sono previsti martedì:
Marocco-RD Congo (ore 21.30),
Algeria-Camerun (21), Tunisia-
Mali (21.30), Senegal-Egitto (19),
Nigeria-Ghana (19). Sarà quindi
Leone d’Africa Kalidou
Koulibaly, 30 anni, Senegal e Napoli
eliminata una delle due finaliste
dell’ultima recente Coppa
d’Africa, dove il Senegal del
napoletano Koulibaly, del
milanista Ballo-Touré e del
cagliaritano Keita Baldé, ha
battuto l’Egitto di Momo Salah ai
rigori. In campo oggi il
camerunese Hongla del Verona,
l’algerino milanista Bennacer, il
ghanese di Roma Felix,
Osimhen e Aina per la Nigeria, il
marocchino della Viola Amrabat
e il salernitano Coulibaly (Mali).
18 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

L’INCHIESTA

IL NUOVO FILONE DI TORINO

INDAGINE SUGLI STIPENDI

LA JOYA PRIMO TESTIMONE
I PM RILANCIANO LE ACCUSE
DI FALSO IN BILANCIO
Gli indagati
bianconeri
Il presidente della Juventus
Andrea Agnelli con il
I NUMERI vicepresidente Pavel Nedved,
due dei 7 indagati nell’inchiesta

90
“Prisma”. Tra questi c’è anche
Fabio Paratici, ex responsabile
dell’area sportiva bianconera
ANSA/LAPRESSE
I milioni
che la Juventus
ha risparmiato
nella stagione
2019-20

Juve, Dybala in
dal taglio
degli stipendi
dei giocatori,
che hanno
rinunciato
a 4 mesi
di compensi

3
Le mensilità
che la Juventus
avrebbe
restituito Le 4 chiavi di Fabiana Della Valle
Una nuova contestazione dello
stesso reato, il falso in bilancio, Tre ore materiale definito «interessan-
te». È ipotizzabile che a Dybala
ai giocatori
TORINO
che sempre secondo l’accusa po- di audizione, sia stato chiesto conto degli ac- Tre ore

T
secondo i pm
nella stagione
della vicenda trebbe avere contorni ancora più
pesanti della precedente. secretato
cordi firmati da lui così come da
tutti gli altri giocatori, relativi al
di audizione
Paulo Dybala,
successiva
(2020-21), per La manovra stipendi Paulo il verbale: nel taglio e alla restituzione degli sti-
pendi nelle stagioni 2019-20 e
28 anni,
all’uscita della
un totale di 67 è arrivato con la jeep d’ordinanza mirino gli accordi 2020-21. Nella primavera 2020 i Procura di
L’indagine sugli stipendi accompagnato dall’autista Ma- giocatori avevano raggiunto
milioni di euro
sui tagli in epoca Torino dopo

42
è una nuova inchiesta? riano ed è stato poi scortato al un’intesa con il club per la ridu- l’audizione
No, è un nuovo filone
dell’inchiesta «Prisma»
re ore belle piene a metà pome-
riggio. L’audizione di Paulo Dy-
quinto piano, nell’ufficio dell’ag-
giunto Marco Gianoglio — che si
Covid. Paulo zione di 4 mensilità (fino a giu-
gno) che comportò un effetto po-
durata circa tre
ore. L’argentino
partita a fine novembre, bala è durata più di un allena- occupa dell’inchiesta insieme a non è indagato, sitivo sull’esercizio di bilancio di è stato
con il focus sulle presunte mento anche se è stata sicura- Ciro Sartoriello e Mario Bendoni 90 milioni (come da comunicato
Operazioni
considerate plusvalenze fittizie legate mente meno dispendiosa di —dallaGuardiadiFinanza.Lasua presto toccherà del club bianconero). Secondo la
convocato ieri
ANSA
sospette
relative
alla compravendita dei
calciatori nelle stagioni
energie a livello fisico. L’attaccan-
te argentino ieri a quella stessa
presenza ha creato un po’ di
scompiglio: appena è stato rico-
ad altri big tesi della Procura, 67 di quei 90
milioni (ovvero 3 mensilità) sa-
agli scambi 2018-19, 2019-20 e 2020- ora avrebbe dovuto essere alla nosciuto è scattata la caccia alla rebbero state restituite attraverso
di giocatori 21. Si tratta di una nuova Continassa per rivedere Massi- foto. Jeans e felpa total black, al- scritture private, ma non sareb-
tra quelle contestazione dello stesso miliano Allegri e i pochi compa- l’uscita si è fermato a salutare e bero state inserite correttamente
individuate reato, il falso in bilancio. gni rimasti a Torino durante la non sembrava affatto provato dal a bilancio, registrando solo le ri-
dalla Covisoc sosta delle nazionali dopo la noti- colloquio. La sua convocazione è duzioni dei costi.
(62 in tutto) Che cosa rischiano i zia choc del mancato rinnovo del una conseguenza delle nuove
che riguardano giocatori? contratto da parte della Juventus, perquisizioni effettuate martedì Attesi altri big Per l’accusa le
la Juventus. Nulla, sono considerati invece si è ritrovato in Procura a presso diverse sedi di legali tra due manovre (gli accordi per le
Da queste persone informate sui rispondere alle domande dei pm Milano, Roma e Torino dalla riduzioni e quelli per le integra-
operazioni fatti e per questo motivo che coordinano l’inchiesta «Pri- Guardia di Finanza, che ha per- zioni stipendiali) sono avvenute
il club possono essere convocati. sma». Dybala è il primo calciato- messo ai magistrati di reperire nello stesso momento e perciò
bianconero Gli indagati sono 7: re ascoltato dai magistrati e non
avrebbe creato Andrea Agnelli, Pavel sarà l’ultimo, è stato convocato
ricavi fittizi Nedved, Fabio Paratici, come persona informata sui fatti
DOPO L’ANNUNCIO DI ADDIO
per camuffare l’avvocato Cesare Gabasio ed è estraneo all’indagine sulle
grosse perdite e 3 tra dirigenti ed ex
dell’area finanza.
presunte plusvalenze fittizie par-
tita a fine novembre, che ha por-
tato all’iscrizione nel registro de-
Il confronto L’
appuntamento di ie-
ri è saltato, ma alla
chiamata della Pro-
nera, dopo l’ultima difficile sta-
gione.

Di che cosa sono accusati

gli indagati?
False comunicazioni di
società quotate in borsa e
emissioni di fatture per
operazioni inesistenti,
che rientrano nel falso in
bilancio.
In che cosa consiste la
«manovra stipendi»?
Si tratta del taglio deciso
con un accordo tra Juve e
giocatori parti nel marzo
2020 in piena pandemia:
per la Procura ci fu
un’intesa contestuale
sulla riduzione di 4
mensilità e la restituzione
di 3 con scritture private,
non registrate
correttamente a bilancio
gli indagati dei vertici biancone-
ri: il presidente Andrea Agnelli, il
vice Pavel Nedved, l’ex responsa-
bile dell’area sportiva Fabio Para-
tici e tre tra dirigenti ed ex del-
l’area finanza (Bertola, Re e Cer-
rato)oltreallegaledelclubCesare
Gabasio. Ai 7 vengono contestati i
reati di emissioni di fatture per
operazioni inesistenti e false co-
municazioni delle società quota-
te in borsa. Il verbale di Paulo è
stato secretato, il colloquio però è
stato cordiale e proficuo per gli
inquirenti, che indagando sulle
plusvalenze nelle compravendite
dei calciatori hanno rilevato delle
irregolarità legate a quelle che lo-
ro definiscono “la manovra sti-
pendi”, ovvero il taglio dei com-
pensidecisoconunaccordotrale
parti a marzo 2020, in piena pan-
demia e a campionato fermo.
con Allegri cura non si poteva
certo dire di no. Pau-
lo Dybala doveva tornare in
è rinviato campo ieri pomeriggio, ritrove-
rà invece questa mattina il cen-
tro sportivo juventino, il tecni-
a stamattina co Allegri e i compagni di squa-
dra che non sono partiti con le
nazionali. La Joya tornerà al la-
voro da “precario” a cui è stato
Paulo tornerà alla Continassa comunicato che non sarà rin-
Cercherà il gran finale novato il contratto. In questi
giorni ha avuto modo di meta-
per farsi rimpiangere bolizzare la notizia, che lo ha
colto inizialmente di sorpresa.
E stamattina con ogni probabi-
lità si ritroverà faccia a faccia
con il tecnico che lo ha gestito
in cinque delle sue sette stagio-
ni bianonere e che ad agosto lo
aveva messo al centro del pro-
getto di ricostruzione bianco-
La gestione Paulo, che ieri ha
quindi saltato l’allenamento, è
risoluto a chiudere bene la sta-
gione: dal punto di vista del-
l’impegno e della volontà nella
sua testa non è cambiato nulla.
Dirà questo, o farà capire que-
sto con il giusto atteggiamento,
all’allenatore e all’ambiente.
Non vuole rinunciare all’im-
magine di giocatore che sa tira-
re fuori il bello del calcio e che
sa esaltare i tifosi. Al massimo,
se proprio dovrà fare una ri-
chiesta, sarà questa: di essere
trattato come sempre, di essere
considerato come gli altri, di
poter giocare le ultime nove-
dieci partite come sa fare. Alle-
gri dovrebbe essere felice di ac-
contentarlo: l’attacco della Ju-
ventus, anche con Vlahovic, ha
 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 19

Dopo Paulo

Mancano 4 rinnovi
C’è un nuovo caso:
nessuna offerta
per Bernardeschi?

GLI ALTRI

Opzione

Procura
Juan Cuadrado Berna Federico Bernardeschi, 28 anni, è alla Juventus dal 2016
ha un’opzione
per la prossima Incontro fissato carsi le sue carte sul campo e poi
stagione, valutare con serenità il futuro: a
ma vorrebbe solo per De Sciglio, Torino è sempre stato bene, tan-
un biennale Cuadrado to da rifiutare ipotesi di trasferi-
mento, ma nel caso considererà
ha un’opzione la soluzione migliore per il resto
A fine stagione della sua carriera. Attualmente
non ci sono incontri in agenda:
il verdetto su Perin l’unico ad averne uno program-
mato è Mattia De Sciglio, che in-
contrerà l’a.d e il responsabile
di Valerio Clari
andavano inserite nello stesso interfacciandosi con Fabio Para- delle presunte plusvalenze fitti- dell’area sportiva Cherubini la
IL NUMER0 bilancio. Ecco perché Dybala tici). Alcuni procuratori sono zie. a trattativa per il rin- prossima settimana partendo da

L
non sarà l’unico ad essere ascol- già stati sentiti e altri verranno Incontro novo di Dybala forse un contratto da 2,5 milioni che

113
tato: i pm vogliono vederci chia- convocati in seguito: nel decreto CR7 e le carte distrutte I no- Mattia De Sciglio non ha tracciato una verrà ritoccato verso il basso.
ro su modi e tempi, perciò han- di perquisizione vengono citati mi dei professionisti sono emersi ha un incontro linea, perché ogni si-
no sequestrato documenti negli Danilo e Ramsey perché è stato dalle mail e dagli appunti trovati con la società tuazione è differente, Cuadrado e Perin Gli ultimi
uffici dei legali a cui i giocatori si perquisito lo studio del legale a nell’ufficio di Gabasio. La Procura fissato ma di sicuro ha indicato il mo- due dossier andranno discussi
I gol sono appoggiati. Paulo era il solo cui si erano rivolti per le scrittu- hachiestoallaJuventusaltridocu- per la prossima dus operandi della società, con lo stesso interlocutore, la
di Paulo Dybala big presente a re private, e menti, tra cui i contratti dei gioca- settimana pronta a prendere anche deci- Wsa di Alessandro Lucci. Il pro-
con la maglia Torino in que- anche Bonuc- tori. Secondo le carte delle indagi- sioni complesse in nome del curatore ha un rapporto consoli-
della Juventus sti giorni, non ci, Cuadrado e ni i pubblici ministeri si sarebbero “rinnovamento sostenibile”. E dato con la dirigenza biancone-
in 7 stagioni: è partito con Le nuove carte Ku l u s e v s k i imbattutinella“prassi”dicustodi- ha mostrato che il clima, anche ra: fra i suoi clienti ci sono anche
è nella top ten l’ A rge n t i n a Secondo i magistrati perché assisti- re alcuni documenti riservati fuo- per giocatori che considerano la Bonucci e l’ex-bianconero Kulu-
dei bianconeri perché appe- ti da Alessan- ri dalla sede per procedere alla lo- Continassa casa, può diventare sevski. Cuadrado recentemente
più prolifici na rientrato dalle ultime dro Lucci, dal ro“distruzione”unavoltaesaurito in fretta gelido. Il dossier relativo ha mostrato ottimismo: «Siamo
di sempre. da un infortu- perquisizioni sono cui ufficio so- il loro scopo di “garanzia”. Come alla Joya era uno dei cinque sulla tranquilli, dobbiamo lasciar la-
Il contratto nio e la Procu- no stati prele- potrebbe essere accaduto per la scrivania dell’a.d. Arrivabene: vorare la società che sa cosa vo-
dell’argentino ra ha scelto di emersi documenti vati alcuni do- “carta di Ronaldo”, quella che smarcato quello, il più pesante e gliamo e aspettarla. Noi siamo
scadrà il 30 chiamarlo su- interessanti cumenti. Nes- «non deve esistere teoricamen- Fine anno il più discusso, ne restano quat- contenti qui». Il colombiano,
giugno 2020 bito, forse an- suno di loro è te» di cui parla Gabasio in un’in- Mattia Perin tro. Cuadrado, Bernardeschi, De che compirà 34 anni a fine mag-
e non verrà che per sfruttare l’effetto sorpre- coinvolto nell’indagine, ma tutti tercettazione ma non è mai stata probabilmente Sciglio e Perin sono i quattro gio- gio e che è arrivato alla settima
rinnovato sa. Nelle prossime settimane ne i giocatori passati alla Juventus ritrovata: il sospetto è che sia stata discuterà catori il cui legame con la Juven- stagione in bianconero, ha
sfileranno altri, non tutti ma nel 2019-20 e 2020-21 sono con- disintegrata. Non è escluso che della prossima tus terminerà a giugno. L’inten- un’opzione per far scattare un
una buona parte sì, probabil- siderati persone informate sui l’agente di CR7 venga convocato. stagione a fine zione del club, mostrata chiara- altro anno di contratto, alle me-
mente altri big (come Chiellini, fatti, come lo erano Maurizio Ar- © RIPRODUZIONE RISERVATA campionato mente con Dybala, è di non apri- desime cifre di oggi (5 milioni).
che oltre a essere il capitano ave- rivabene e Federico Cherubini, re reali trattative, fatte di lunghe Non l’ha ancora esercitata e non
va fatto da filtro tra squadra e so- ascoltati come testimoni in au-
cietà per raggiungere l’accordo, tunno per ricostruire il sistema s TEMPO DI LETTURA 4’8” riunioni, concessioni, punti
d’incontro: ai quattro, e non for-
ha intenzione di farlo perché
vorrebbe prolungare di più il
zatamente a tutti e quattro, la Ju- rapporto: nonostante la carta
ve presenterà un’offerta da d’identità, non mostra segni di
“prendere o lasciare”, senza discesa nel rendimento e ambi-
troppi margini di discussione, sce a un biennale, magari spal-
bisogno della sua dote di classe presto, per ora Dybala, vice- pronta ad assumersi il rischio di mando (almeno in parte) quei
e di inventiva per trovare vie capitano da inizio stagione e perderli. cinque milioni. L’obiettivo del
verso le porta. La volata finale con il capitano Chiellini in giocatore è un biennale, anche
non avrebbe bisogno di distra- Nazionale, riprenderà contat- Berna e De Sciglio La situa- con ingaggio più basso: se ne
zioni, ma il modo per ridurle al to con quel che resta del grup- zione più complessa, che poten- parlerà. Così come si discuterà,
minimo è proprio fare affida- po, che ieri ha registrato la ne- zialmente potrebbe trovare una probabilmente a fine stagione, la
mento sulla professionalità del gatività al Covid di Locatelli (il “soluzione” simile a quella di situazione di Mattia Perin: il por-
giocatore e “fingere” che tutto centrocampista ha raggiunto Dybala, è relativa a Federico Ber- tiere che fino allo scorso anno
sia normale. il ritiro azzurro). Allo Juven- nardeschi. Il centrocampista avrebbe preferito trovare una
tus Center ci sarà Vlahovic, guadagna 4 milioni l’anno, ha squadra in cui tornare titolare,
Stadio e Inter Certo, qual- rientrato dalla Serbia per un appena compiuto 28 anni e no- ora sembra convinto di conti-
che incognita resta, a partire fastidio all’inguine ma che nostante in questa stagione ab- nuare nell’attuale ruolo di se-
dalla reazione del pubblico non dovrebbe restare troppo bia recuperato un ruolo più cen- condo (in questa stagione ha
dello Stadium, che negli ultimi “a parte”: con il serbo la Joya trale, grazie al buon feeling con il giocato otto volte dal 1’). Ha uno
mesi, da quando i rapporti si pensava di poter costruire un tecnico (ha giocato tanto, 26 par- stipendio da 2,3 milioni, si è di-
sono fatti tesi e il divorzio è sodalizio con cui togliersi tite, trovando assist importanti), mostrato affidabile, ma una de-
sembrato un’opzione concreta, soddisfazioni. Se vuole anco- non è un inamovibile nella rosa. cisione finale arriverà solo fra
ha invocato spesso il suo nu- ra provarci, ci sono una deci- I rapporti del club con il suo qualche mese. Per tutti non resta
mero 10, chiedendogli di rima- na di partite: possono bastare, agente, Federico Pastorello, sono che attendere, possibilmente
nere, invitandolo a non “la- per lasciare rimpianti. diversi da quelli con Jorge Antun giocando sul campo quelle carte
sciarli” con cori e applausi. Il v.cla. e decisamente più rodati, ma la che possono indirizzare i discor-
primo test sarà subito dopo la © RIPRODUZIONE RISERVATA prospettiva è di un’offerta forte- si nella direzione desiderata.
sosta e proprio contro l’Inter, mente al ribasso o nessuna of- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sodalizio Paulo Dybala, 28 anni e Massimiliano Allegri, non un’avversaria qualsiasi an-
s TEMPO DI LETTURA 2’12” ferta, come accaduto con Dyba-
54 anni, insieme per 5 delle sette stagioni della Joya AFP che in chiave mercato. Ma è la. Il giocatore comunque al mo-
mento è tranquillo, intende gio- s TEMPO DI LETTURA 2’53”
20 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT
 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 21

SERIE A

L’obiettivo
è Paulo
Paulo Dybala, 28 anni,
lascerà la Juve a parametro
zero a fine stagione. Ora è
nel mirino dell’Inter, pronta
a fare un’offerta. Ma su di lui
c’è anche l’interesse
dell’Atletico Madrid IPP

Milioni
ALEXIS SANCHEZ
di Joya
I costi per le casse nerazzurre
ARTURO VIDAL PAULO
DYBALA

101
presenze
12,6*
10,5 presenze
9,75 63
milioni
lordi
milioni milioni
lordi 18 lordi 4 *possibile
gol gol accordo

LE TRATTATIVE

VIDAL E SANCHEZ VICINI ALL’ADDIO

L’occasione
a costo zero
Paulo Dybala,
29 anni,
attaccante

COSÌ L’INTER FA SPAZIO PER DYBALA

argentino della
Juventus, club
in cui gioca dal
2015: ha il
contratto in
I NUMERI

113
scadenza il
prossimo
30 giugno ANSA Voci di un incontro tra il centrocampista e il Flamengo, l’attaccante
piace al River (e in Liga): le loro partenze valgono 20 milioni di risparmi Le reti
di Dybala
in 283 presenze
pre apprezzato la mentalità vin- trocampista. Secondo alcune braio, che non basterà a metter- con la maglia
di Davide Stoppini
MILANO
cente, l’approccio positivo an-
che a fronte di un minutaggio li-
SocialClub indiscrezioni, nelle ultime ore ci
sarebbe stato proprio un incon-
lo tra gli incedibili. L’ingaggio è
di 10,5 milioni lordi, grazie ai
della Juve.
In Serie A sono

U
mitato e di un rendimento lon- EccoArturosuTikTok tro con il club brasiliano, appro- benefici del Decreto Crescita. 80 le marcature
tanissimo da quello dei tempi fittando del fatto che il Cile ha L’Inter ha una via d’uscita: pa- in bianconero,
juventini. Ma l’Inter ha il dovere giocato proprio la scorsa notte al gando una clausola di 4 milioni in Champions 18

n paio di chiamate dal Sudame-
rica e il gioco è fatto. E no, non è
banalizzare un po’ troppo la
questione. Il piano questo è,
inutile girarci intorno: salutan-
do Vidal e Sanchez c’è lo spazio
tecnico per accogliere Paulo Dy-
bala. Di più: il prendi uno e mol-
li due avrebbe anche una rica-
di valutare bene il rapporto co-
sti-prestazioni. I nerazzurri non
possono permettersi di tenere ai
margini della squadra un gioca-
tore che sulle casse pesa per po-
co meno di dieci milioni lordi,
9,75 per l’esattezza. Anche per-
ché lo stesso centrocampo avrà
bisogno di ritocchi, di giocatori
che facciano da backup sia a Ba-
rella sia a Brozovic. I numeri
parlano chiaro: siamo a fine
marzo, Vidal ha giocato da tito-
● La foto del profilo ufficiale di
TikTok di Vidal è già nel futuro.
Il cileno ha infatti scelto una
Maracana di Rio. Intanto, Arturo
non fa nulla per nascondersi.
L’ultima trovata è la foto del suo
profilo di TikTok, nella quale
appare indossando proprio la
maglia del Flamengo.
River o Spagna All’Inter
neppure danno più peso, a que-
ste cose. E ad Appiano non fan-
no più rumore neppure i mal di
pancia di Sanchez. L’attaccante
ha dato molto di più rispetto al
9
può risolvere 12 mesi prima l’ac-
cordo in scadenza nel 2023. Ma
il passaggio potrebbe non essere
necessario. Perché Sanchez ha
mercato, in Europa e in Suda- I campionati
merica. Dall’Argentina si è mos- vinti
so il River Plate, che vorrebbe ri- da Arturo Vidal
portarlo a casa a 14 anni di di- nelle ultime 10
stanza dall’addio in direzione stagioni: 4 con
Udine. Non semplice, come via la Juve, tre con
da percorrere. Sanchez ha voglia il Bayern, uno
di restare ancora in Europa. E con il Barcellona
qualcosa si sta muovendo in Li- e uno con l’Inter

duta economica positiva, ovvero
un risparmio potenziale di circa
otto milioni lordi. Nella testa
dell’Inter c’è questo ragiona-
mento, che prescinde ad oggi da
quanto accadrà intorno a Lauta-
ro. E da quanto, effettivamente,
Diego Simeone spingerà per
avere il Toro a Madrid nel suo
Atletico: l’interesse è certificato,
l’affondo è tutto da dimostrare.
Incontro? Il piano principale,
ovvero l’uscita dei due cileni, sta
prendendo forma. Vidal è ormai
promesso sposo del Flamengo,
come le sortite social e le inter-
lare solo due volte in tutto il
campionato. Il Flamengo ha già
contattato l’entourage del cen-
IMPEGNI DI MARKETING
Blitz Inzaghi in sede: foto e poi caffé con Zhang
● Toccata e fuga, giusto per
sbrigare alcune alcuni impegni
per le attività di marketing.
Simone Inzaghi ieri pomeriggio
è passato nella sede del club
in viale della Liberazione, dopo
aver diretto al mattino
sua immagine con la maglia del
Flamengo, cosa che in Brasile è
stata subito notata...
appuntamento ufficiale con la
dirigenza, ma ovviamente la
visita è stata utile anche per
prendere un caffè con il
presidente Steven Zhang e gli
a.d. Beppe Marotta e
Alessandro Antonello e
connazionale a Inzaghi, in que-
sta stagione. Ha vissuto un mese
di alto livello tra gennaio e feb-
una visita informale. Intanto i
giocatori rimasti a Milano
sono già settati sulla
partitissima di domenica
prossima contro la Juve:
Lautaro Martinez domani
effettuerà il tampone per
101
ga. A gennaio c’era stato un son-
daggio del Barcellona, ora un
pensiero lo sta facendo il Valen-
cia. L’Inter è in posizione di atte-
sa. I due cileni però già conosco- Le presenze
no le intenzioni della società: di Sanchez
ecco perché le manovre sono con l’Inter, con
partite. L’Inter dovrà far mercato
cui ha realizzato
provando anche a ridurre il appena 18 reti:
monte ingaggi, peraltro già au- rendimento
mentato con i rinnovi top del- nettamente
l’ultimo anno, da Bastoni fino al di sotto
all’ultimo di Brozovic. La via è delle aspettative
obbligata. Ma per inseguire il
colpo Dybala val la pena percor-
rerla fino in fondo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

viste non autorizzate hanno or-
mai svelato al mondo intero. Di
Arturo, va detto, l’Inter ha sem-
l’allenamento ad Appiano scambiare due chiacchiere. uscire dall’isolamento e
Gentile. Nessun Niente mercato o altro, solo riprendere gli allenamenti.
s TEMPO DI LETTURA 2’ 45”
22 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

SERIE A
Il croato
ANTE REBIC
al Milan dal
2019
scadenza
30/06/2025
Ingaggio
3,5 mln netti a stagione
COSÌ AL MILAN
86
presenze
26 gol
In Serie A 2020-21
27 presenze
11 gol
Nelle ultime 8 giornate
7 8
5 2
In Serie A 2021-22
18
2
L’EGO
di Marco Fallisi
MILANO
n fondo, c’è poco da
I
inventarsi. Occorre
semmai solo conser-
vare le buone abitudi-
ni, perché Ante e
Brahimlohannogiàfattoedèan-
data alla grande. Sbucare all’im-
provviso, sorpassare chi sta da-
vanti nelle gerarchie e marchiare
un finale di stagione come con i
loro gol (7 nelle ultime 8 giornate)
è stata la specialità della coppia
un anno fa e potrebbe esserlo an-
che in questo 2022. Se succederà,
potrebbero guadagnarci tutti: il
Milan, che gonfierebbe la classi-
fica di gol e punti da scudetto, e
ovviamente Rebic e Diaz, che si
rilancerebbero quando è l’ora di
tirare le somme. Meglio di così...
Rebic e il gol perduto Per il
croato e lo spagnolo, quella che si
chiuderà fra un paio di mesi è sta-
ta finora una stagione sulle mon-
tagne russe. Premesse e percorsi
differenti, ma sensazioni simili:
né Rebic né Diaz sono riusciti a
incidere davvero come avrebbero
voluto. Ante paga i tanti acciacchi
fisici che lo hanno fermato a più
riprese, mentre dalle sue parti
esplodeva il fenomeno Leao. E
così il bomber dello “scudetto”
del lockdown – 11 gol nella prima
annata in rossonero, tutti nel
2020 – si è ritrovato presto chiu-
so: appena 6 presenze da titolare
sulle 19 di questo campionato.
Senza continuità, Rebic ha smar-
rito il feeling con la porta: la con-
clusione fortunosa che ha salvato
il Milan a Salerno è solo il secon-
do centro in questa A, dopo quel-
L ’ I N T E R V I S T A
Cafuvaveloce
«Granlavoro
Piolièvicino
altitolo»
L’ex si sbilancia: «Già in autunno mi piaceva
Il Milan ha un’ identità di gioco. Hernandez
e Leao saranno fondamentali nella lotta»
Lo scudetto
vale doppio
Lo sprint di Rebic e Brahim
per il Milan e per il futuro
La coppia ha
avuto alti e bassi
ma l’anno scorso
fu decisiva nel
finale: il successo
vale la conferma
lo di settembre allo Stadium con-
tro la Juve. Alla Salernitana Rebic
ha segnato sfruttando un ingres-
so dalla panchina, ed è probabile
che la musica si ripeta anche do-
po la ripresa: il titolare a sinistra
resta Leao, Ante dovrà essere bra-
voacoglierel’attimoquandoPio-
li lo chiamerà in causa. E a tenersi
stretto il Milan, che due anni fa ha
premiato il suo rendimento ri-
scattandolodall’Eintrachtconun
anno di anticipo rispetto agli ac-
cordi. Oggi Rebic è legato ai ros-
soneri fino al 2025, ma siamo si-
VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 23
Lo spagnolo
BRAHIM DIAZ
al Milan dal
2020
scadenza
30/06/2023
(prestito biennale dal Real)
Ingaggio
1,2 mln netti a stagione
COSÌ AL MILAN
72
presenze
11 gol
In Serie A 2020-21
27 presenze
4 gol
Nelle ultime 8 giornate
In Serie A 2021-22
25
3
L’EGO
curi che i piani del club per lui (e
la voglia di Milan di Ante) rimar-
rebbero gli stessi anche in caso di
un finale senza squilli?
Brahim, nuovo esame Di-
scorso diverso per Diaz, che un
anno fa si guadagnò la riconfer-
ma dopo i botti da protagonista
nelle ultime giornate (il 3-0 alla
Juve a Torino, griffato da Brahim
e... Rebic, fu la svolta): il suo pre-
stito dal Real Madrid scade nel
2023 e lo spagnolo ha tutto il tem-
poperdimostrarsiun10all’altez-
za del Milan, come del resto aveva
fatto nei primi mesi di questo
2021-22. Da settembre – quando
segnavaeinventava–aoggi,però,
le prospettive sono cambiate: il
22enne di Malaga è passato dallo
status di potenziale riscatto anti-
cipato alla Rebic, da discutere
con il Madrid a giugno (si parti-
rebbe dai 22 milioni concordati) a
quello di incognita nel 4-2-3-1
rossonero. Per Pioli, infatti, Diaz
non è più l’unico 10 possibile:
nelle notti di gala il tecnico gli ha
preferito Kessie oppure ha cam-
biato abito al Milan (vedi il 4-1-
4-1 di Napoli). Questi giorni di la-
voro a Milanello, mentre i titola-
rissimi consumano energie in gi-
Forze ro per il mondo con le rispettive
fresche nazionali, potranno servire a
Ante Rebic, 28 Diaz e a Rebic per raggiungere fi-
anni, e Brahim nalmente quella condizione bril-
Diaz, 22, in lante che fino a oggi hanno tocca-
questa stagione to solo a sprazzi, e riservare il me-
non si sono glio per il gran finale. Dovessero
conquistati servire jolly da scudetto, Pioli sa-
il posto fisso, prebbe dove trovarli.
ma potranno © RIPRODUZIONE RISERVATA
sfruttare il finale
per confermarsi
GETTY
s TEMPO DI LETTURA 2’10”
di Marco Pasotto
manca per l’ultimo metro? 3 Lei è stato un dominatore di
«Le mie valutazioni nascevano fascia: che cosa pensa di
MILANO
dal fatto che vedevo già allora Hernandez e Leao?
ra montato sul carro come giocava. Avevo visto cose «Theo spinge tanto e difende
E rossonero già in tempi molto belle, ora le sta bene. Anche le qualità di Leao
non sospetti: era confermando: la possibilità di sono sotto gli occhi di tutti. Per
ottobre quando vincere lo scudetto si è alzata il Milan la fascia sinistra è un
associava al Milan la parola parecchio». punto di forza che sarà cruciale
scudetto. Cinque mesi dopo in chiave scudetto».
Cafu, ambasciatore del 3 Se la sente di sbilanciarsi in
Mondiale in Qatar e uno dei 71 una percentuale? 3 In rossonero ha vissuto
membri della Laureus Academy «Otto giornate sono ancora l’epoca dorata di Berlusconi.
che ad aprile dovranno tante, ma direi un buon 50 per Le piace la gestione di Elliott?
assegnare i Laureus World cento. Sono ottimista perché «Non è questione di piacere o
Sports Awards, ha avuto vedo una squadra concentrata, meno, è qualcosa di diverso.
conferma della sua analisi. Lui che ora ha il vantaggio di non Berlusconi per i giocatori era
che a Milanello ha vinto sei dipendere da nessuno». come un padre, come lui non
titoli: uno scudetto, una ci potrà mai essere più nulla:
Supercoppa di Lega, una 3 Che cosa le piace di più di ora, al Milan come fuori dal
Champions, una Coppa del Pioli? Milan, si interpreta il calcio in
Mondo per club e due «Il fatto che abbia cercato di far maniera diversa».
Supercoppe Europee. giocare la squadra a sua © RIPRODUZIONE RISERVATA
immagine e somiglianza. Il
3 Cafu, è stato buon profeta. Il
Milan è davanti a tutti, quanto
Sprint sulla fascia Marcos
Cafu, 51 anni, sei titoli con il Milan
Milan ha
riconoscibile».
u n’ i d e nt ità
s TEMPO DI LETTURA 1’32”
24 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

SERIE A
Napoli in emergenza
Da Zanoli a Mertens
Spalletti prepara
l’esame Atalanta
Fuori Osimhen, Rrahmani e Di Lorenzo
Il tecnico cerca le soluzioni scudetto
di Maurizio Nicita
@MANICI50
n Napoli da ripensare
U
e ridisegnare. Perché
ancora una volta Ata-
lanta fa rima con
emergenza per Lu-
ciano Spalletti. A quattro mesi
dalla gara di andata che sancì la
prima sconfitta interna per gli
azzurri e la perdita della vetta
della classifica, quel 4 dicembre.
Allora il tecnico dovette rinun-
ciare per infortuni vari a Kouli-
baly, Anguissa, Fabian Ruiz, Osi-
mhen e Insigne, mentre già da
adesso sa che mancheranno Di
Lorenzo, Rrahmani, Anguissa,
Osimhen e Petagna, augurando-
si che dalle nazionali tornino
tutti sani e salvi.
Ilsistemadigioco All’andata,
decisamente a sorpresa, Spalletti
presentò una inedita difesa a tre.
Eperun’oraabbondanteilNapoli
resse bene il campo fin quando
non si infortunò anche Lobotka e
saltarono i delicati equilibri di
gioco. Stavolta è meno probabile
che l’allenatore decida di cam-
biare la linea a 4 difensiva. Per il
resto poco cambia, come ha spie-
gato lo stesso Spalletti, perché va-
ria solo l’angolo acuto del trian-
golo di centrocampo: con Lo-
botka basso 4-3-3 con Zielinski
alto4–2-3-1.Eseèevidentelape-
santezza dell’assenza per squali-
fica di Osimhen - autore di 4 gol
su 4 nelle ultime 2 partite -, per
certi versi sotto il profilo tattico
non è meno importante l’assenza
di Giovanni Di Lorenzo che man-
cheràperalmenotrepartitedopo
l’infortunio al ginocchio destro.
Lo dicono i dati statistici più ap-
profonditi: Di Lorenzo è una sor-
ta di regista occulto. È l’uomo nel
Napoli che conclude più passaggi
positivi nella metà campo avver-
saria perché spesso il gioco passa
dai suoi piedi. Giovanni sa muo-
versi con dimestichezza come
fosse un interno di centrocampo
per attaccare le vie centrali, op-
pure allargarsi in profondità per
cercare il cross dalla linea di fon-
Retroguardia
Il giovane laterale
favorito su Malcuit,
al centro della
difesa ci sarà Juan
Jesus
In attacco
È fuori anche
Petagna: il belga
prima scelta ma
bisogna cambiare
modo di giocare
Il comandante
Luciano Spalletti, 63 anni, è
alla sua prima stagione alla
guida del Napoli. In
precedenza ha allenato l’Inter
per due campionati . Ha vinto
due campionati con lo Zenit
San Pietroburgo GETTY
do. Proprio con questo tipo di
movimento ha costruito 2 assist
dei 4 gol di Osimhen a Verona e
Udinese. Probabilmente al suo
posto Spalletti lancerà il 2000
Alessandro Zanoli, un prospetto
che lo staff tecnico è convinto
possa crescere parecchio e questa
sembra l’opportunità migliore.
Ma ovviamente Zanoli non può
supplire all’enorme mole di lavo-
ro prodotta da Di Lorenzo.
Cambia la circolazione A
questo punto i mediani avranno
VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 25
I tre prescelti
e la squadra per l’Atalanta
Sotto, la formazione che Spalletti
schiererà con l’Atalanta dopo la
sosta. In basso, da sinistra il baby
Alessandro Zanoli, 21 anni, Dries
Mertens, 34 e Juan Jesus, 30
OSPINA
MARIO RUI
-1
4 -2-3 JUAN JESUS
FABIAN RUIZ
KOULIBALY
ZANOLI
INSIGNE
LOBOKTA ZIELINSKI
dagiocareancorapiùpalloni,che
dovranno circolare in maniera POLITANO MERTENS
diversa. Un esempio: i cross che
cominciavano a fioccare con più
continuità per quel grande colpi-
tore di testa che è Osimhen non
hanno molto senso. E senza Di
Lorenzo anche i movimenti con
Fabian e Politano come terziglia
di destra dovranno cambiare.
Servirà allora di più nella tre-
quarti il lavoro di Zielinski, ap-
parso stanco e appannato nelle
ultime settimane. I suoi cambi di
direzione che tolgono riferimenti
alle difese diventeranno indi-
spensabili. Sarà lui che dovrà
“riempire di cose diverse” la par-
tita, come ama ripetere Spalletti.
E poi c’è Ciro Pertuttoilrestolì
davanti c’è il centravanti invisibi-
leDriesMertens,Ciropergliami-
ci. Anche se il tecnico ultima-
mente si è riempito gli occhi di
Osimhen trascurando un po’ il
belga, questa sarà l’occasione per
riprendere il classico 4-2-3-0 co-
me lo chiama Luciano. Cioè la ca-
pacità di giocare rapido palla a
terra, togliendo ai difensori cen-
trali il riferimento di un centra-
vanti, perché Dries è in perenne
movimento nella trequarti e le
sue variazioni sul tema aprono
spazi per gli inserimenti dei tre-
quartisti. Anche all’andata il bel-
ga segnò un bellissimo gol in
contropiede con una corsa curvi-
linea per evitare il fuorigioco.
ServonoigoldiCiroperinseguire
il sogno scudetto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 2’48”
LA PROPOSTA
Torneo della Lega
Gli azzurri
votano Abu Dhabi
● Aurelio De Laurentiis e il
fascino degli Emirati Arabi. Il
presidente del Napoli in Lega
ha fatto una controproposta
rispetto all’ipotizzato torneo
in Florida che la Lega sta
cercando di approntare fra
novembre e dicembre
prossimo, durante il
Mondiale in Qatar. Il
produttore cinematografico
spinge per organizzare ad
Abu Dhabi perché convinto
sia quella la zona strategica
per sviluppare il bacino di
utenza per i diritti tv
all’estero. Ancora siamo in
una fase embrionale del
progetto: vedremo nel
tempo se funzionerà meglio
l’idea di De Laurentiis o
quella americana già
sondata dai vertici di Lega.
26 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

SERIE A
Pierre-Emile Hojbjerg
Tottenham - danese (1995)
Contratto: 2025
Valore:
40 milioni
La rivoluzione
di Andrea Pugliese
ROMA
na cosa è pressoché
U
certa, in estate per il
centrocampo della
Roma ci sarà una
mezza rivoluzione, se
IN USCITA non totale. Perché saranno tanti
quelli che andranno via e perché
arriveranno almeno un paio di
pedina nuove. Del resto, Mou-
rinho ha sempre considerato
fondamentale l’asse centrale,
che in un calcio come il suo – fat-
to di transizioni – deve per forza
di cose avere gente capace di in-
terdire e ripartire. Insomma, lì
Veretout c’è il cuore delle squadre di Mou
Il francese è e l’allenatore portoghese per la
arrivato alla sua seconda stagione in giallo-
Roma nel 2019.
In giallorosso
rosso vuole un assetto completa-
mente diverso.
1112 gare e 22
Guardando a Londra Sono
gol. Valutato
circa 20 milioni tantiigiocatorichelaRomaeTia-
go Pinto stanno monitorando in
giro per l’Europa. La caccia parte
ovviamente dal famoso regista, la
pedina che manca dalla scorsa
estate. Mou anche di recente ha
ribadito come ne senta la man-
canza («Ci sta giocando Mkhi-
Diawara
taryan, l’unico che può farlo dav-
vero»),ancheperchél’ultimoar-
Anche il rivato – Sergio Oliveira – è un gio-
guineano è a
Trigoria dal
catore diverso, «non è né Pjanic
né Pirlo», ha detto Mou nei suoi
2019, in tutto 66 primi giorni romani. È chiaro che
gare e 2 reti. una delle piste porta ancora a
Vale circa Xhaka, il metronomo albanese
6-7 milioni dell’Arsenal, che dopo essere sta-
to inseguito a lungo la scorsa
estate ha allungato il contratto
con i Gunners, senza però avere
vita facile. Ma a Londra piace an-
che un altro giocatore, il danese
Hojbjerg, che Mou ha avuto alle
sue dipendenze al Tottenham. Il
Cristante
L’azzurro è nella
Capitale dal
LA CARTA A SO R P R E S A
Sprint El Shaarawy, a cena con Jacobs
2018, in tutto 155
partite e 10 reti
La Roma lo
valuta tra 15 e
20 milioni di euro E prepara un grande finale di stagione
● Due sere fa si è gustato una
bella cena al fianco del
campione olimpico Marcel
Jacobs, a Dubai, mentre tra un
paio di giorni tornerà a
disposizione di Mourinho, per
cercare di essere la carta a
sorpresa di questo finale di
stagione. Stephan El Shaarawy
sta finalmente bene, dopo un
lungo periodo passato a
tribolare con il doppio
infortunio al polpaccio, e vuole
lasciare il segno in queste
ultime partite della stagione
giallorossa. Mourinho negli
ultimi tempi gli ha fatto fare
tutta una serie di esercizi ad
hoc, per cercare di riportarlo
Leandro Paredes
Psg - argentino (1994)
Contratto: scadenza 2023
Valore: 20 milioni
Mourinho vuole
un centrocampo
nuovo per la Roma
Hojbjerg è il sogno
danese ha una predilezione par-
ticolare per Mou («È l’allenatore
con cui mi sono trovato meglio»,
ha detto subito dopo il suo addio
agli Spurs). Mou lo rivorrebbe vo-
lentieri con sé, ma Hojbjerg ha
anche un costo elevato, quasi 40
milioni di euro.
Gli altri Il viaggio di Tiago Pinto
dilunedìscorsoaParigihaaperto
però anche degli scenari transal-
pini. A Parigi, ad esempio, c’è Le-
andro Paredes, ex giallorosso, su
cui Mourinho aveva messo gli oc-
chi addosso proprio quando alle-
nava il Tottenham. Paredes spes-
so parla con degli amici romani,
ha ancora tanti contatti, soprat-
tutto a Casal Palocco, dove ha vis-
suto nella sua avventura romana.
E lì sono in molti a giurare che
Leo tornerebbe volentieri. Ma in
Francia gioca anche Renato San-
ches, il portoghese del Lille che
piace tantissimo al Milan. La Ro-
ma ci ha provato anche a gennaio
a capire se fosse possibile intavo-
A Dubai Stephan El Shaarawy, il
fratello e un amico con Marcel Jacobs
al massimo della forma, come
destrezza e brillantezza. Perché
sa che Stephan è uno dei pochi
che può creare superiorità
numerica nella fase offensiva,
esattamente come faceva ad
Granit Xhaka
Arsenal - albanese (1992)
Contratto: scadenza 2024
Valore: 20 milioni
In estate
cambierà del
tutto il reparto
nevralgico del
gioco romanista
Occhi sempre
su Xhaka
In partenza
Veretout
e Cristante
Special One
José Mourinho, 59 anni,
allenatore portoghese della
Roma, ha un contratto fino al
giugno 2024 ACTIVA
inizio stagione. Poi toccherà a
lui fare davvero la differenza.
Conference Intanto sono già
oltre 40mila i tifosi per Roma-
Bodo, ritorno dei quarti della
Conference. Ma per chi volesse
invece andare il 7 aprile
proprio a Bodo, in Norvegia, nel
Circolo Polare Artico, biglietti
in vendita da oggi alle 12. Fino
alle 12 di lunedì 28 marzo
potranno prenotarli solo i
possessori dell’abbonamento.
Poi spazio alla prenotazione
libera, che terminerà alle 16 del
31 marzo. Costo circa 32 euro.
pug
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 27
Florian Neuhaus Maxime Lopez
Borussia Mg - tedesco (1997) Sassuolo - francese (1997)
Contratto: scadenza 2024 Contratto: scadenza 2025
Valore: 22 milioni Valore: 14 milioni
lare una trattativa, forte del fatto
che Sanches ha in comune con
Mourinho lo stesso procuratore
(Mendes). E che nel 2023 ha il
contratto in scadenza e ha già fat-
to sapere che non lo rinnoverà.
Ma Pinto continua a tenere d’oc-
chio anche altri profili, come
quello di Florian Neuhaus, il te-
desco del Borussia Moenchen-
I NUMERI
38
gladbach che ha fatto così bene
negli ultimi due anni. E come
quello di Maxime Lopez, il follet-
to del Sassuolo che recentemente
Mou ha esaltato pubblicamente. Le partite
giocate da
Quanti addii È chiaro, però, Bryan Cristante
che a lasciare la Roma saranno in in questa
tanti. Un po’ per necessità e un stagione. Il
po’ per virtù. Con Veretout e Cri- centrocampista
stante il rapporto sembra desti- è il 5° giocatore
nato ad interrompersi, con la Ro-
ma che da queste due cessioni
più utilizzato da
Mourinho dopo
potrebbe incassare 35-40 milio- Rui Patricio (41),
ni. Destinato a lasciare Trigoria è
ovviamente anche Diawara,
Abraham (40),
Ibanez
messo oramai ai margini da un
po’ e che può valore oggi 6-7 mi-
e Veretout,
entrambi con 39
4
lioni, non di più. Dovrebbe poi
andare via anche il giovane Dar-
boe, magari in prestito, per gio-
care e maturare esperienza altro-
ve. E anche se tornerà verrà sicu- Le reti
ramente ceduto ancora Gonzalo
Villar, attualmente in prestito al
segnate
da Veretout in
Getafe, ma che non rientra più questa stagione,
nei piani di Mou. In totale, se tut-
to dovesse girare al meglio, la Ro-
di cui due
alla Fiorentina
ma potrebbe anche arrivare ad alla prima
incassare una cinquantina di mi- di campionato
lioni. Da riversare poi sulle due- e poi una a Lazio
tre pedine in entrata da affianca- e Salernitana
2
re a Pellegrini, Oliveira (se verrà
riscattato) e Mkhitaryan (se gli
verrà rifatto in contratto).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli assetti
s TEMPO DI LETTURA 3’02’’ utilizzati da Mou
a centrocampo:
i due mediani
nel 4-2-3-1
SocialClub e i tre centrali
nel 3-5-2
Tammy senza pause
o nel 3-4-2-1
● Tammy Abraham non si
riposa mai. In questo momento
è a Londra per qualche giorno
di vacanza, si sta allenando in
casa con amici e fratelli. Come
documentato su instagram.
28 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

SERIE A
La scossa di Cairo
«Il Toro riprenda
il suo cammino
per finire bene
Anno importante»
Il presidente suona la carica
«Conto che si possa ripartire»
di Mario Pagliara
a sosta di gennaio ci
HA DETTO
«L
ha un po’ imballati,
poi qualcosa si è in-
ceppato. Ma è stato
un anno di cose im-
portanti e conto che si possa ri-
La sosta prendere subito il cammino».
di gennaio Comincia da qui la riflessione
ci ha un po’ del presidente del Torino, Urba-
no Cairo, intervenuto a Sky
imballati, Sport. E allora è necessario com-
poi piere un rapido viaggio nel pas-
qualcosa si sato, a margine di una conside-
è inceppato. razione opportuna e corretta da
Belotti? parte del numero uno del club
Vediamo... granata: perché i primi due terzi
della stagione sono stati molto
positivi poi, dall’ultima pausa
invernale del campionato, il To-
ro di Juric ha perso ritmo, facen-
È stato
un buon do registrare una inaspettata
campionato
fino a un
frenata. Si deve ripartire da quei
quindici giorni con il campiona-
to fermo tra il 24 gennaio e il 6
certo punto, febbraio (dal lunedì successivo
la squadra all’uno a uno con il Sassuolo fi-
ha fatto no alla ripresa del torneo), la do-
cose menica nella quale i granata
importanti hanno perso due a zero a Udine,
in coda a una delle poche serate
Urbano Cairo
incolori di una stagione che fino
Presidente Toro
a quel punto era stata anche en-
tusiasmante. Solo da allora il
cammino della prima stagione
di Juric ha subìto un rallenta-
mento: perché prima i granata
viaggiavano a un ritmo quasi
europeo; dopo, la flessione nel
rendimento ha fatto perdere un
pizzico di magia.
Finire bene Non parlava di
Torino da settantatré giorni, il
presidente Urbano Cairo. Dalla
sera del 10 gennaio, dopo la bella
vittoria casalinga contro la Fio-
rentina per quattro a zero. Quel-
la notte ai giornalisti aveva detto:
«Abbiamo fatto uno squillo im-
portante contro una grande
squadra, ma dobbiamo restare
con i piedi per terra». Cinque
giorni dopo il Toro vincerà a Ge-
nova contro la Sampdoria (1-2),
poi pareggerà in casa con il Sas-
suolo (1-1) prima di entrare nella
sosta di fine gennaio, dopo la
quale si è avviata la frenata. Fino
a quell’ultima settimana di gen-
naio, il Toro era stato per lunghi
tratti bello e da applausi, giran-
do a venticinque punti dopo il
girone di andata, trasferendo
l’impressione di potersi inserire
nella corsa per l’Europa. I primi
tre-quarti della stagione sono
stati convincenti e il bilancio re-
sta quello di una buona annata
nella quale sono state gettate le
basi di una ricostruzione. Che
passa anche attraverso la valo-
rizzazione di calciatori come
Bremer, Lukic, Mandragora, Po-
bega e Brekalo, che sono esplosi,
o le rinascite in una dimensione
tutta nuova di uomini come Ro-
driguez, Vojvoda e Djidji. «Ab-
biamo fatto un buon campiona-
to fino a un certo punto – conti-
nua il presidente Urbano Cairo
-, poi c’è stato qualche proble-
ma». Il numero uno del club
granata ha piena fiducia che, da
Salerno, alla ripresa del campio-
nato il due aprile, il Toro possa
ritrovarsi: «Conto che si possa
riprendere il cammino – suona
la carica Cairo –, la squadra ha
fatto cose importanti, è da rico-
noscere. Ora cerchiamo di finire
bene il campionato». L’ultimo
flash è su un eventuale futuro di
Belotti al Torino: «Vediamo...».
Ripartire A Salerno quindi ci
sarà da riprendere la marcia
avuta fino a gennaio, perché ne-
gli ultimi due mesi senza vitto-
rie Juric ha smarrito il Toro tra-
volgente delle prime ventitré
giornate. Nel calo di risultati, da
Udine a Genova il bel gioco è
riapparso a tratti: il Toro spu-
meggiante apprezzato fino al
pari sfortunato con il Sassuolo si
è visto contro la Juventus, l’Inter
e a Bologna (tre pareggi). Poi ci
sono stati i crolli in casa del-
l’Udinese, con Venezia, Cagliari
e Genoa. Ora la sosta è arrivata
nel momento giusto: all’Arechi
l’obiettivo è ripartire per non
sciupare le tante cose buone co-
struite dall’estate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’45’’
VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 29
Numero uno
L’imprenditore
Urbano Cairo,
64 anni, è il
presidente del
Torino dal 2
settembre 2005.
Accanto è con il
tecnico granata
Ivan Juric,
46 anni, durante
il ritiro estivo
LAPRESSE
DAL FILADELFIA
Due giorni di riposo alla squadra
Parte la prevendita per il Milan
● Oggi è in programma ripresa del campionato
l’ultimo allenamento della saranno da valutare le
settimana al Filadelfia. Ieri condizioni di Singo (svolge un
Ivan Juric ha concesso ai piano differenziato per
calciatori due giorni di riposo, recuperare dalle noie
sabato e domenica, a muscolari agli adduttori), di
chiusura di un periodo molto Pellegri e di Djidji. Difficilmente
impegnativo. Da lunedì, infatti, recupererà Sanabria, fermato
il tecnico ha impostato il da una lesione muscolare di
lavoro nelle sedute primo grado al soleo destro
pomeridiane sulla corsa e alla viglia di Genoa-Torino. Gazzetta.it
sull’intensità, ottenendo Intanto oggi si apre la Sul nostro sito
buone risposte dalla squadra. prevendita dei biglietti per tutte le
Domani e dopodomani i Torino-Milan del 10 aprile: informazioni sul
granata si riposeranno per prelazione per gli abbonati lavoro delle
ritrovarsi lunedì al Filadelfia, 2019-’20. Poi dalle ore 10 del 31 squadre di A
quando comincerà la marzo via alla vendita libera. durante la sosta
preparazione in vista della Paglia e sui giocatori in
trasferta di Salerno. Per la © RIPRODUZIONE RISERVATA ritiro con le loro
nazionali
30 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT
 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 31

SERIE A

MERCATO
IDENTIKIT
L’OBIETTIVO Alessio
Romagnoli
NATO A ANZIO (ROMA)

Affare di cuore
IL 12 GENNAIO 1995
RUOLO DIFENSORE

ALTEZZA PESO
188 cm 78 kg

La Lazio punta
● Alessio Romagnoli è nato ad
Anzio, in provincia di Roma il
12 gennaio 1995. È cresciuto ne
settore giovanile della Roma,
con cui ha debuttato in Serie

su Romagnoli
A nel 2012, a 17 anni. Nel 2014 è
passato per una stagione in
prestito alla Sampdoria.
L’anno dopo il club giallorosso
lo ha ceduto al Milan per 25

per ripartire
milioni.

STAGIONE SQUADRA P G
2012-13 ROMA 2 1
2013-14 ROMA 11 0
2014-15 SAMPDORIA 30 2

Il milanista, che si svincola, 2015-16

2016-17
MILAN
MILAN
34
27
0
1

è tifoso laziale: pronto per lui

2017-18 MILAN 28 2
2018-19 MILAN 32 2

un quinquennale da 3,5 milioni

2019-20 MILAN 35 1
2020-21 MILAN 22 1
2021-22 MILAN 18 1

rivo di Romagnoli sarebbe tra base di partenza, ma serviranno un affare che da ambo le parti si
di Stefano Cieri
l’altro salutato con grande entu- altri incontri per definire l’intesa vuole concludere.
ROMA
siasmo dal pubblico laziale che La situazione nei dettagli. Preoccupa soprat-
n colpo a effetto per non ha dimenticato il gesto fatto Contatti avviati tutto il capitolo delle commis- Alternative e cessioni I
GLI ALTRI IL NUMERO
U
partire con il piede dal giocatore all’Olimpico nella sioni per il procuratore del di- movimenti della Lazio per rin-
giusto. È quanto ha semifinale di Coppa Italia del con l’entourage fensore (è Mino Raiola). Consi- novare il reparto arretrato van-
del difensore:

intenzione di fare la
Lazio per cominciare
nel migliore dei modi un merca-
to, il prossimo, che contemplerà
numerose arrivi ed altrettante
partenze. Il colpo a effetto inse-
guito dal club biancoceleste si
chiama Alessio Romagnoli. Il di-
Nicolò fensore centrale del Milan si
Casale svincola a giugno e non rinno-
Il centrale del verà il contratto con la società
Verona, 24 anni, rossonera. Si libera quindi a pa-
rametro zero, una situazione
è stato già
trattato dalla decisamente interessante per
Lazio lo scorso una Lazio che deve fare i conti
gennaio con le ristrettezze di un bilancio
pesantemente gravato dalla crisi
legata alla pandemia che ha ge-
nerato una serie di mancati in-
troiti.
Questione di fede I contatti
con Romagnoli sono iniziati già
da alcune settimane. La trattati-
Nicolas va è favorita anche (anzi, soprat-
tutto) dalla fede calcistica del
Nkoulou
Il difensore del giocatore rossonero, la cui squa-
Camerun gioca dra del cuore è appunto la Lazio.
in Inghilterra Un aspetto che spinge Roma-
con il Watford. gnoli a privilegiare l’opzione
Si svincola biancoceleste. Ma a volerlo è ov-
a giugno viamente pure la Lazio che ha
necessità di rinnovare profon-
damente il suo reparto arretrato
e che deve rimpiazzare Luiz Fe-
2018, quando non esultò dopo
aver segnato il rigore decisivo
della serie finale che sancì la
qualificazione per i rossoneri.
Non lo fece proprio per rispetto
nei confronti della squadra di
cui da sempre è tifoso.
La trattativa I sentimenti so-
no importanti, ma è chiaro che
da soli non bastano per portare a
termine un’operazione di mer-
cato. La Lazio e l’entourage del
giocatore hanno così iniziato a
discutere di cifre e durata del
contratto. L’accordo non è lonta-
nissimo, ma neppure semplice
da trovare. Si sta ragionando su
un accordo quinquennale, con
un ingaggio di circa 3,5 milioni
di euro più bonus. È un’ottima
L ’ I N T R E C C I O
Ipotesi De Katelaere se Milinkovic sarà ceduto
● L’ipotesi è decisamente
affascinante, ma - è bene
sottolinearlo - al momento si
tratta soltanto di una ipotesi.
Nel caso in cui Sergej Milinkovic
dovesse essere ceduto la
prossima estate (Psg e United
derando che Romagnoli si libe-
ra gratis dal Milan, le
lo scoglio sono commissioni non saranno bas-
le commissioni sissime. E poi c’è da considerare
anche la concorrenza. Un Ro-
magnoli che si libera a parame-
Altri nomi tro zero può attirare l’attenzione
Piace sempre di parecchi club (si è parlato di
Casale del Verona un possibile interesse da parte
della Juventus). Insomma, la
e spunta il nome Lazio deve stringere i tempi, al-
dell’ex granata trimenti la trattativa, che è par-
tita bene, rischia di raffreddarsi
Nkoulou ed arenarsi. Le prossime setti-
mane saranno decisive per ca-
pire la fattibilità dell’operazio-
ne. Per questo motivo sono pre-
visti nuovi contatti tra i dirigenti
biancocelesti e l’entourage del
calciatore. Potrebbero essere
quelli della svolta definitiva di
pensando al centrocampista segnato sarebbe passato il
belga Charles De Katelaere del Bruges e non la Lazio. È un
Bruges. Ha 21 anni ed ottime trequartista ma, per
credenziali. La Lazio lo conosce caratteristiche, potrebbe
bene per averlo affrontato nella tranquillamente essere
scorsa stagione in Champions. trasformato in una mezzala
Nell’ultima partita del girone del centrocampo a tre. Per
45
no peraltro oltre la trattativa per
portare Romagnoli in biancoce-
leste. In piedi c’è infatti pure
l’operazione-Casale con il Vero-
na. Il giocatore è stato già tratta- Le reti
to a gennaio dal club biancoce-
leste, ma poi non se n’è fatto
subite
dalla Lazio
nulla. In estate la trattativa tor- in questo
nerà d’attualità, anche perché campionato.
quella formata da Romagnoli e La retroguardia
Casale è ritenuta da Sarri la cop- biancoceleste
pia giusta di centrali su cui pun- è al nono posto
tare. Motivo per cui è probabile
che Acerbi finisca sul mercato.
in Serie A come
tenuta difensiva.
Sia perché non avrebbe più la Soltanto undici
certezza di essere titolare sia squadre hanno
perché una sua cessione porte- incassato più
rebbe denaro fresco nelle casse reti della
societarie, che sarebbe utilizzato formazione
appunto per le operazioni Ro- allenata da
magnoli e Casale. Come alterna- Sarri. Il reparto
tiva più economica è spuntato il arretrato è
nome dell’ex Torino Nicolas quello che più di
Nkoulou. Gioca da questa sta- tutti dovrà
gione in Inghilterra con il Wa- essere
tford, ma ha firmato un contrat-
rinforzato per la
to annuale, quindi si libera a pa- prossima
rametro zero. Potrebbe essere stagione
una buona soluzione per irro-
bustire numericamente la retro-
guardia. Un altro elemento che
viene seguito con un certo inte-
resse è il paraguaiano del River
Plate Robert Rojas.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

lipe che ha già raggiunto un ac-
cordo col Betis Siviglia ed andrà
quindi a giocare in Spagna. L’ar-
sono in agguato), per la sua eliminatorio fu lui a colpire la sostituire appunto Milinkovic.
sostituzione la Lazio starebbe traversa nel finale: se avesse © RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’30”
32 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

SERIE A
Lanna
«VIVO SOLO DI SAMP
MANTOVANI E BOSKOV
SONO LE MIE GUIDE
PER NON SBAGLIARE»
Il presidente ha riportato l’entusiasmo
Alla ripresa ci sarà la Roma: «Mourinho
comunicatore come lo era stato Vujadin»
di Filippo Grimaldi
INVIATO A BOGLIASCO (GENOVA)
M
IL PUNTO ette un po’ di nostalgia veder
sbucare Marco Lanna dalla pas-
serella sopra gli spogliatoi che
La gestione per una vita è stata la sua casa, e
ordinaria della pure quella di una squadra senza
Sampdoria, eguali. Eppure sono passati tren-
dopo l’arresto
di Massimo
Ferrero
tuno anni dallo scudetto.
3 Fra nove giorni c’è Samp-Ro-
(ai domiciliari ma. E lei, presidente, unico ge-
dal 23 dicembre), novese di quella squadra scu-
a livello sportivo dettata, si vedrà passare davanti
e amministrativo la sua vita calcistica italiana:
è affidata sette anni (in prima squadra)
al nuovo CdA, qui, poi quattro con la Roma.
guidato «Il mio cuore batte sempre blu-
dal presidente cerchiato, anche se ricordo con
Marco Lanna grande affetto le stagioni roma-
(nominato ne, per me un periodo di grande
il 27 dicembre), crescita. Era il 1993, avevo venti-
di cui fanno cinque anni, per la prima volta
parte anche andavo via da casa. Roma, e la
Alberto Bosco, Roma, mi hanno fatto crescere
Gianni Panconi umanamente e sportivamente,
e Antonio Romei in un club vissuto in maniera vi-
Il futuro
scerale. Una sensazione strana.
La Roma dopo il derby ha ripreso
Formalmente a correre, ma è una gara impor-
il club è oggi
nelle mani
tantissima anche per noi».
di Gianluca Vidal, 3 Il Lanna calciatore è stato alle-
il commercialista nato da Boskov, l’antesignano
veneto che dei tecnici grandi comunicatori
sta vagliando di oggi. Si può azzardare un pa-
le manifestazioni rallelo fra lui e Mourinho?
di interesse,
giunte da Stati
«Vujadin utilizzava il suo lin-
guaggio per caricare la squadra,
Uniti, mondo con frasi rimaste celebri nel tem-
arabo e anche
dall’Italia
po. Mourinho fa spesso altrettan-
to, creando magari dei nemici
con il solo scopo di far compatta-
re la squadra. Azzardo: forse
quella del tecnico della Roma è
una comunicazione più strategi-
ca. Vujadin era davvero così. E da
ciò è nato il personaggio al di là
dei meriti tecnici».
3 Lei ha ribadito di voler ricrea-
re quel clima di famiglia di inizio
Nessun dubbio quando mi hanno chiesto di diventare presidente: mi piace lavorare nelle difficoltà,
tornai qui da giocatore nel 2002 quando la squadra rischiava di retrocedere in Serie C...
VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 33
Atupertucon...
ESCL
U SIVO
anni Novanta anche in questa
Sampdoria. Nel solco di Bo-
IDENTIKIT
skov...
1 2
«Per me è stato un secondo pa-
dre. Mi ha dato grande fiducia Marco
quando ero ragazzino, prenden-
dosi una responsabilità enorme Lanna
che ho provato a ripagare sul NATO A GENOVA
IL 13 LUGLIO 1968
campo. Venivo dalla Primavera, RUOLO PRESIDENTE SAMPDORIA
davanti avevo dei totem come
Luca Pellegrini, Mannini e Vier-
chowod, cioè una difesa fra le più
ALTEZZA
181 cm
PESO
78 kg
forti d’Italia. Si parlava di un mio
trasferimento al Foggia, ma lui si ● Cresciuto nelle giovanili
oppose. Fu decisivo in quel grup- della Sampdoria, ha giocato
po creato da Paolo Mantovani. in blucerchiato dal 1987 al
Grazie a loro tanti di noi hanno
avuto successo nel calcio e nella
vita».
‘93, prima di passare alla
Roma per quattro stagioni.
Quindi, Salamanca e Real
3
Saragozza, prima di tornare
3 Il vostro è stato e rimane un alla Samp in Serie B alla fine
gruppo inossidabile. della carriera.
«Siamo solo un po’ più vecchi,
purtroppo. Abbiamo ripreso a STAGIONE SQUADRA P G
vederci quando le nostre carriere 1987-93 SAMPDORIA 122 2
si sono concluse. La verità? 1993-97 ROMA 113 2
Quando ci siamo rivisti, c’era la 1997-99 SALAMANCA 60 2
stessa voglia di un tempo di ride- 1999-01 REAL SARAGOZZA 37 2
re e stare insieme. Non siamo 2001-02 SAMPDORIA 9 0
amici, ma fratelli».
3 Perché quella Samp resta un 3 Ha sottoposto un questionario ra, quasi laica. Giampaolo nasce Una vita
modello non replicabile? ai tifosi, le hanno risposto in mi- con Galeone, fra i primi cultori nella Samp
«Perché il calcio è cambiato, i gliaia... della zona. Quell’anno dopo tre- 1. Marco Lanna
giocatori cambiano di continuo. La nostra squadra «Volevo capire. Posso avere le quattro mesi, Sacchi mi chiamò in azione
Forse, con le persone giuste, si
potrebbe riproporre una struttu-
è un modello mie idee, ma il confronto è utile
per velocizzare processi che al-
in Nazionale». con la maglia
blucerchiata
ra societaria simile alla nostra. non replicabile: trimenti avrebbero richiesto più 3 I suoi vecchi compagni la 2. L’attuale
Paolo Mantovani fu bravissimo a
portare qui giocatori importanti,
il calcio è cambiato tempo. Sogno una Samp che tor-
na nei quartieri. Intanto riportia-
stanno aiutando?
«Mi supportano. L’unico che co-
presidente
Samp con la
ma a far comprendere loro che mo le scuole allo stadio». nosce bene le dinamiche della maglia della
qui c’era un progetto. Poteva società è Vialli, da quando sareb- Roma nel 1994-
sembrare folle, ma non lo era». 3 Ha vacillato quando le è stato be dovuto venire alla Samp. Io mi 95 3. Lanna
chiesto di fare il presidente? domando spesso: “Cosa farebbe in allenamento
3 Lei ci sta provando. Domani Lavoro perché «No. Avevo solo bisogno di capire Paolo Mantovani al mio posto?”. al Mugnaini sotto
porte aperte a Bogliasco per i ti-
fosi, come succedeva una volta.
si torni a essere cosa sarebbe successo. Per me la
Samp è la Samp. Ma non sono un
Lui resta un riferimento». gli occhi
del tecnico
Ha il merito di avere riavvicina- tifosi tutti i giorni presidente onorario, ho quasi 3 Oggi Lanna è più sereno? Vujadin Boskov
to la gente alla squadra.
«Ai tempi di Mantovani, Boskov
dell’anno tutte le deleghe e tante responsa-
bilità. Il cuore ha detto subito sì,
«Cerco di esserlo. All’inizio
l’obiettivo era portare la Samp a
DFP/LIVERANI
e Borea qui era una grande fami- la mia parte razionale ha detto: maggio salva economicamente,
glia. Finché non sono rientrato in “prima infòrmati”. Mi piace lavo- in attesa della cessione. Credo
società, percepivo un certo di- rare nelle difficoltà, nel 2002 tor- che arriveremo in fondo, e spero
stacco, come se la Samp fosse nai a giocare qui quando c’era il che la Samp conquisti la salvezza
qualcosa da vivere solo la dome- Salviamoci in rischio di retrocedere in C». in anticipo. Sarebbe un aiuto an-
nica. I giocatori devono capire
che stare in mezzo ai tifosi è un
fretta: può aiutare 3 Giampaolo è paragonabile al
che sull’altro fronte...».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
piacere. Vorrei che si tornasse ad anche nel discorso suo Eriksson?
essere sampdoriani tutti i giorni
dell’anno».
della cessione «Difficile: epoche diverse. La zo-
na di Sven, nel ’92 era molto libe- s TEMPO DI LETTURA 3’47”
Marco Lanna Difensore della Samp campione d’Italia nel 1991 e presidente blucerchiato
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 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 35

SERIE A IL BLOG

De Silvestri, rinnovo fatto LA CLASSIFICA

SQUADRE PT PARTITE RETI

Sarà Bologna fino al 2023

G V N P F S
MILAN 66 30 20 6 4 56 29
NAPOLI 63 30 19 6 5 53 22
INTER 60 29 17 9 3 62 24
JUVENTUS 59 30 17 8 5 47 26
ATALANTA 51 29 14 9 6 51 31

Il laterale ha raggiunto la quota-presenze (25) stabilita

ROMA 51 30 15 6 9 50 35
LAZIO 49 30 14 7 9 58 45
FIORENTINA 47 29 14 5 10 48 38

per l’allungamento di un anno. Ora punta alle 400 in A SASSUOLO

VERONA
43
42
30
30
11
11
10
9
9
10
55
55
49
47
TORINO 35 29 9 8 12 34 30
BOLOGNA 33 29 9 6 14 32 44

Clic
EMPOLI 33 30 8 9 13 41 55

CHI È BOLOGNA I NUMERI UDINESE

SAMPDORIA
30
29
28
30
6
8
12
5
10
17
36
39
46
51

25
SPEZIA 29 30 8 5 17 31 54
CAGLIARI 25 30 5 10 15 28 54
SinisaaOrsolini: VENEZIA
GENOA
22
22
29
30
5
2
7
16
17
12
25
23
54
47
di Matteo Dalla Vite «Pensaafaregol» SALERNITANA 16 28 3 7 18 22 65
Le presenze
BOLOGNA Eluinesfornatre... in questa CHAMPIONS E. LEAGUE CONFERENCE LEAGUE RETROCESSIONE
ontro l’Atalanta ha stagione

C 31a GIORNATA
aperto il cancello del- ● Dopo la riattivazione di Lorenzo
Lorenzo l’anno prossimo. Lo- atletica alla quale ha De Silvestri
De Silvestri renzo De Silvestri farà partecipato (come ormai con la maglia
SABATO 2 APRILE
è nato a Roma il un altro anno a Bolo- da tempo) anche del Bologna SPEZIA-VENEZIA (and. 2-1) ore 15
23 maggio 1988. gna: fra alcune incertezze, fra Dominguez, ecco che in Serie A, LAZIO-SASSUOLO (1-2) 18
Dopo gli esordi rinnovi e pensieri di rinnovo, la nell’allenamento di ieri c’è traguardo di... SALERNITANA-TORINO (0-4) 20.45
con la Lazio, il certezza è quella del vicecapitano stata la solita mini-gara in tappa che gli DOMENICA 3 APRILE
laterale destro che, presenziando alla gara nu- cui Riccardo Orsolini e ha permesso FIORENTINA-EMPOLI (1-2) 12.30
è stato alla mero 25 della stagione (ovvia- Sinisa Mihajlovic hanno di avere ATALANTA-NAPOLI (and. 3-2) 15
UDINESE-CAGLIARI (4-0) 15
Fiorentina, alla mente con tot minuti), ha di fatto dialogato ad alta voce... il rinnovo SAMPDORIA-ROMA (1-1) 18
Sampdoria, al messo la firma sul contratto per Orso mette in evidenza una automatico JUVENTUS-INTER (1-1) 20.45
Torino e poi al la stagione che verrà, la 2022-23. situazione tattica non per la prossima LUNEDÌ 4 APRILE
Bologna dalla prevista e Sinisa Mihajlovic stagione VERONA-GENOA (3-3) ore 18.30

3
stagione 2020- Affezionato Il traguardo era gli risponde: «Tu pensa a MILAN-BOLOGNA (2-4) ore 20.45
21. Oggi è il nell’aria ed è stato stabilito nel fare gol...». Orso, a quel
momento in cui De Silvestri e Bo-
32ª GIORNATA
vicecapitano punto, non si fa pregare:
della squadra. logna decisero di abbracciarsi: uno dopo l’altro infila tre
Nella nazionale l’opzione per il terzo anno, quello gol. Botta e risposta: fra i I gol
SABATO 9 APRILE
maggiore ha prossimo appunto, sarebbe do- due è così, schiettamente e realizzati in EMPOLI-SPEZIA (1-1) ore 15
disputato 6 vuto scattare nel momento in cui simpaticamente, da anni. questa stagione INTER-VERONA (3-1) 18
gare, il terzino destro avrebbe dimo- Oggi pomeriggio, da Lorenzo CAGLIARI-JUVENTUS (0-2) 20.45
quest’anno strato di essere utile alla causa allenamento aperto al De Silvestri DOMENICA 10 APRILE
con i rossoblu con una tenuta atletica da... atle- pubblico alle 14,30. con la maglia GENOA-LAZIO (1-3) ore 12.30
è a quota ta quale Lollo è ed è stato a livello Secondo anno Lorenzo De Silvestri, 33 anni, al secondo anno rossoblu del Bologna: NAPOLI-FIORENTINA (2-1) 15
SASSUOLO-ATALANTA (1-2) 15
25 presenze giovanile in passato. Ecco dun- le “vittime”
VENEZIA-UDINESE (0-3) 15
con tre gol totali que che il vicecapitano ci sarà an- ho fatto tre anni a Firenze, quat- goleador della Serie A». Lotta. Ci quadro di Pollock»), di cucina sono state ROMA-SALERNITANA (4-0) 18
che nella stagione prossima, il tro a Genova e altrettanti a Tori- sta provando, col traguardo delle («Durante il lockdown ho impa- la Salernitana TORINO-MILAN (0-1) 20.45
tutto mentre – a proposito di rin- no. Spero che cifre simili capitino presenze (oggi è a 394) che po- rato un po’ di cose»), ha inventa- e il Cagliari LUNEDÌ 11 APRILE

novi o meno – molti elementi
della prima squadra sono e sa-
ranno dentro le future discussio-
ni inerenti alla permanenza o
meno, da Medel (in scadenza) a
Soriano che vorrebbe diventare
bandiera del club fino a Svanberg
che per ora ha declinato l’allun-
gamento di contratto (in scaden-
za l’anno prossimo). Detto que-
sto, eccoci appunto a De Silvestri:
vicecapitano oggi e molto inseri-
to nel tessuto sia della città che
del club. «Mi sono già affezionato
anche qui - raccontava alla Gaz-
zetta qualche mese fa -. A Bolo-
gna resterei a lungo: città, società,
pubblico sono componenti di un
puzzle di alto livello e con futuro.
A me Bologna fa impazzire...».
Vicino alle 400 in A Lollo,
perché per tutti è Lollo, ha già
messo a segno 3 gol. I primi due
del campionato, per esempio, co-
me aperitivo di una stagione
che... sfocerà nella prossima.
«Ho due piani: arrivare a 400
trebbe arrivare già quest’anno.
Pollock e musei Intanto,sullo
sfondo, resta sempre il suo rap-
porto con Sinisa Mihajlovic che
conobbe alla Fiorentina. «A Fi-
renze e a Genova mi raggiunse
lui, a Torino e a Bologna mi ha vo-
luto lui: è 50 e 50, ci inseguiamo
spesso... - ha raccontato a Dazn -
Mi ha conosciuto che avevo 22
anni, ora ne ho 33, il nostro rap-
porto è cresciuto col tempo. Gli
devo tanto anche a livello uma-
1
to l’esultanza del “pappafruglio” BOLOGNA-SAMPDORIA (and. 2-1) 20.45
(«Nacque da uno scherzo coi
miei amici»), aiuta i giovani a in-
serirsi («E da loro posso impara-
re anche io») e quando non è L’assist
MARCATORI
21 RETI Immobile (Lazio, 6),
tempo di calcio visita città e mu- offerto in questa Vlahovic (Juventus;
sei. «Quando smetterò di gioca- stagione 17 alla Fiorentina, 5)
re, la prima o la seconda cosa che da Lorenzo 15 RETI Abraham (Roma, 2),
farò sarà andare a New York: da De Silvestri Simeone (Verona)
turista e per la maratona». Atleta 14 RETI Martinez (Inter, 3),
Berardi (Sassuolo, 6)
lo è sempre stato. Bolognese un 13 RETI Scamacca (Sassuolo, 1)
anno in più lo sarà. 12 RETI Dzeko (Inter)
© RIPRODUZIONE RISERVATA 11 RETI Osimhen (Napoli)
10 RETI Joao Pedro (Cagliari, 3),

s
a Bologna, vivo in centro ed è bel- presenze in Serie A - disse recen- no». Lorenzo De Silvestri è ap- Barak (4), Caprari (Verona, 2)
TEMPO DI LETTURA 2’35”
lissimo. Dopo l’inizio alla Lazio temente - e diventare il difensore passionato di arte («Vorrei un

Il camerunese titolare Dopo tre mesi di stop

Hongla adesso c’è Ambientamento In estate il

club ha investito su di lui, prele-
vandolo in prestito oneroso con
Genoa, torna Criscito Resto qui Il mese scorso, fra
l’altro, sembrava ormai quasi
chiuso il suo trasferimento im-

Iniezione di energia obbligo di riscatto dall’Anversa.

Un’operazionedacirca4.5milio-
ni di euro per la società gialloblù.
Il capitano è pronto mediato in Canada al Toronto
(l’amico Insigne l’avrebbe poi
raggiunto a fine campionato),

per lo sprint Verona Hongla ha scontato la difficoltà di

ambientamento in un calcio dif-
ferente e distante da quello da cui
per la volata salvezza con un contratto biennale.
Un’esperienza professionale e di
vita importante: poi, però, il gio-
è venuto. Dal Belgio alla Serie A il catore rossoblù ha fatto dietro-
passo è stato notevole. Quando front, preferendo rimanere a

VERONA Hongla ha cominciato a entrare

nellelogichedelgiococisonosta-
te altre questioni. Il Covid, intan-
GENOA Genova almeno sino a fine cam-
pionato, anche in considerazio-
ne del particolare momento vis-
to, con la positività che l’ha bloc- suto dai suoi compagni e della
cato tra novembre e dicembre. sua volontà di dare comunque
Dopo, gli impegni in Coppa un contributo nella dura lotta
di Matteo Fontana di Filippo Grimaldi
d’Africa con il Camerun, di cui per la promozione. Criscito, sino
VERONA GENOVA
Hongla è una presenza stabile. a prima della pausa natalizia,
on giocava dall’inizio Consistente è stato il suo contri- vanti con cautela, ma aveva raccolto quindici presenze

N A
da quasi cinque mesi.
L’ultima partita da ti-
tolare per Martin
Hongla era stata il 27
ottobre: un tempo in campo nella
trasferta dell’Hellas a Udine. Per
lui, dopo, poche presenze, sem-
pre da subentrato, qualche spez-
zone perlopiù nel finale, e tante
complicazioni. Domenica, nella
gara con l’Empoli, Hongla è tor-
nato a essere schierato dal 1’. La
sua prova ha dimostrato che po-
buto al raggiungimento del terzo ora c’è ottimismo: il nel Genoa con un bottino consi-
posto dei Leoni Indomabili. Di ri- capitano rossoblù è derevole (cinque gol e un assist).
torno all’Hellas, ha lavorato per tornato ormai ad al- Adesso, in attesa di un suo ritor-
ritrovare un posto. Con l’Empoli lenarsi in gruppo do- no in campo a tempo pieno,
gli assenti del Verona erano mol- po un periodo di stop lunghissi- Blessin potrà intanto contare sul
ti, Tudor gli ha dato un’occasione mo (non gioca dal 21 dicembre carisma del difensore, uno dei
e lui ha risposto offrendo indica- scorso) per un doppio infortu- senatori storici del gruppo at-
zioni convincenti al tecnico di nio che non gli ha più permesso tuale insieme a Sturaro. Dieci
Spalato. Hongla ha assicurato so- di scendere in campo. Ieri la punti nelle ultime otto partite
stanza e forza alla mediana. Ora squadra di Blessin ha battuto la hanno ridato slancio a un’im-
spetta a lui continuare così e ave- Primavera a Pegli per 3-1 (con presa che ora non sembra più
re ulteriore spazio. gol di Melegoni, Gaòldames e impossibile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Piccoli), mentre il capitano del © RIPRODUZIONE RISERVATA

trà essere utile al Verona in que- Grifone sta accelerando per tor-

Interno Martin Hongla, 24 anni

st’ultimo tratto di stagione e in
futuro.
s TEMPO DI LETTURA 1’12”
Leader Domenico Criscito, 35 anni
nare disponibile nella prossima
trasferta del 4 aprile a Verona. s TEMPO DI LETTURA 1’12”
36 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT
 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 37

UNDER 21 QUALIFICAZIONI EUROPEO

MONTENEGRO 4-2-3-1
n ITALIA 4-3-3
n
Colombo-Lucca LA SITUAZIONE

Spinta azzurra
GRUPPO F
OGGI ore 18.30 STADIO Gradski
Podgorica SQUADRE PT G V N P GF GS
ARBITRO Berke (Ung) ASSISTENTI SVEZIA 14 7 4 2 1 18 5
Buzas-Georglou (Ung) IV UOMO Csonka ITALIA 13 5 4 1 0 9 2

per ritrovare
(Ung) TV Diretta su Rai Due IRLANDA 10 6 3 1 2 7 5
BOSNIA 8 7 2 2 3 8 12
MONTENEGRO 7 7 2 1 4 9 13
1 LUSSEMBURGO 1 6 0 1 5 2 16
IVEZIC
2 6 5 3 MONTENEGRO-BOSNIA 2-2

il gol perduto
PESUKIC PEROVIC BABIC RAZNATOVIC LUSSEMBURGO-MONTENEGRO 1-2
7 4 SVEZIA-LUSSEMBURGO 6-0
S. KRSTOVIC JANJIC BOSNIA-IRLANDA 0-2
19 8 10 ITALIA-LUSSEMBURGO 3-0
VUKCEVIC MIL. VUKOTIC STRIKOVIC MONTENEGRO-SVEZIA 1-3
LUSSEMBURGO-IRLANDA 1-1
9
N. KRSTOVIC La Nazionale di Nicolato gioca BOSNIA-SVEZIA
ITALIA-MONTENEGRO
1-1
1-0
20
VIGNATO
9
LUCCA
7
COLOMBO
in Montenegro: obiettivo primo BOSNIA-ITALIA
SVEZIA-MONTENEGRO
1-2
3-1
8 14 10 posto. Portanova possibile novità IRLANDA-LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO-BOSNIA
2-0
0-2
PORTANOVA ESPOSITO ROVELLA ITALIA-SVEZIA 1-1
panchina. Però entrambi hanno SVEZIA-BOSNIA 4-0
16 13 6 2 di Alex Frosio IRLANDA-ITALIA 0-2
PARISI OKOLI LOVATO BELLANOVA timbrato con l’Under 21: per
BOSNIA-MONTENEGRO 2-1
12
a maglia azzurra con- Lucca due gol nelle ultime due IRLANDA-SVEZIA 1-0

L
CARNESECCHI ferisce i superpoteri uscite, contro Svezia e Irlanda, OGGI
MONTENEGRO
del gol. In passato è Colombo aveva realizzato il gol MONTENEGRO-ITALIA
successo con Cutro- vittoria proprio con il Montene- BOSNIA-LUSSEMBURGO
PANCHINA 12 Radulovic, 14 Saletic, 18 29 MARZO
Durovic, 21 Delaj, 19 Divanovic, 11 Brnovic, ne, Pinamonti, Sca- gro all’andata. Ci sarebbe Can- ITALIA-BOSNIA
13 Latkovic, 15 Kujovic, 16 Gasevic, 17 macca, che in Under 21 trovava- cellieri, pure lui 2 gol con gli az- SVEZIA-IRLANDA
Bojovic, 20 Rakonjac
ALLENATORE Mio. Vukotic
no lo spazio e le reti che non ave- zurrini e reduce dal primo gol in
SQUALIFICATI nessuno vano nel club. Lo stesso si spera Serie A con il Verona (a Empoli,
DIFFIDATI nessuno possa succedere per Lorenzo teatro del suo battesimo realizza-
Lucca e Lorenzo Colombo - e tivo con l’Under 21 a settembre) Coppia azzurra Lorenzo Colombo, 20 anni, e Lorenzo Lucca, 21 LAPRESSE
ITALIA
PANCHINA 1 Plizzari, 5 Pirola, 15 Viti, 3
magari pure per Emanuel Vigna- ma il suo minutaggio con l’Hel-
Udogie, 4 Ricci, 19 Bove, 21 Fagioli, 18 to - cioè i componenti più proba- las è ridotto. un dato di fatto», ha aggiunto il ammonizioni. Per aggiungere un
Cancellieri, 20 Gaetano, 11 Yeboah
ALLENATORE Nicolato
bili del tridente azzurro in Mon-
tenegro. Il c.t. Paolo Nicolato ha Allarme Quello dell’impiego IL NUMERO c.t. po’ di fisico, in mezzo potrebbe
esserci Portanova - che con Bles-

SQUALIFICATI nessuno
DIFFIDATI Esposito
trovato continuità e progressi tra
ottobre e novembre intorno al 4-
3-3 e a questo attacco. Nel frat-
tempo il computo realizzativo
dei suoi attaccanti si è sensibil-
mente ridotto. Lucca, che nella
prima parte di stagione sembra-
va Re Mida - un gol a ogni tocco
-, non segna con il Pisa dal 3 ot-
tobre e da quando la concorren-
za è aumentata con l’arrivo di
Torregrossa fa pure più fatica a
dei giovani italiani è un tasto do-
lente su cui serve sempre battere,
perché i numeri sono sempre
più allarmanti. «Siamo partiti
da un Under 21 che aveva gioca-
tori di Serie A, tra poco andremo
a cercarli in Serie C - ha ammo-
nito Nicolato a inizio raduno -.
Quando i campionati vanno ver-
so i momenti decisivi i primi a ri-
metterci sono i ragazzi». In A gli
Under 21 italiani - appena 2,7 in
2
Gol I migliori marcatori azzurri
delle qualificazioni sono Lucca
e Cancellieri, entrambi con 2 gol.
Uno a testa per Colombo, Okoli,
Vignato e Pirola
Motivazione «I ragazzi sono
molto motivati, il fatto di non
giocare in passato è stato una
spinta in più», sottolinea Nicola-
to. Che a Podgorica si aspetta una
partita «complicata, dovremo
avere pazienza ma non troppa, a
volte dovremo cercare di forzare
la giocata, mettere qualche palla
in più in area». Il Montenegro è
squadra compatta, con Nikola
Krstovic centravanti insidioso,
sin si è ritagliato spazio nel Ge-
noa - anche come invasore, per
accorciare la distanza con il tri-
dente, che all’andata era rimasto
un po’ isolato. Ha appena segna-
to pure lui il primo gol in A, al
Torino. Servirà. Perché non è de-
cisiva ma conta: con una vittoria,
l’Italia sorpasserebbe in testa la
Svezia avendo una partita in più
da giocare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

giocare. Colombo non segna con
la Spal dal 30 novembre e pure
lui di recente ha frequentato la
media nelle rose di ogni squadra cattiva anche: nel girone di qua-
- giocano appena il 4% del tempo
totale. «Non cerco colpevoli, è
lificazione è la squadra che ha
commesso più falli e ricevuto più s TEMPO DI LETTURA 2’23”
38 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

IL NOSTRO MAGAZINE IN EDICOLA DOMANI

SPORTWEEK

Operazione riscatto
Un giorno a Parigi
con Neymar
e il suo sogno
Mondiale in Qatar
ambizioni delle nostre società.
di G.B. Olivero
Neymarhapalleggiatoconalcuni
INVIATO A PARIGI
freestyler presenti all’evento, ha

P
elé, tanti anni fa, disse: «Neymar
diventerà più forte di me». Le co-
se sono andate diversamente, il
ragazzino terribile del Santos si è
trasformatoincampionenelBar-
cellona e in stella nel Psg, ma non
è diventato più forte di Pelé ed è
rimasto schiacciato dai record e
dalla grandezza di Messi e Ronal-
do, dominatori del calcio della
prima parte del ventunesimo se-
colo. Però il percorso di Neymar è
unastoriabellaeoriginale,chefi-
nisce sulla copertina di Spor-
tweek in edicola domani con la
GazzettadelloSport.Ilbrasiliano
ha saputo indicare una terza via
per il successo: non l’inarrivabile
genialità di Messi, non l’iper pro-
fessionalità di CR7, ma un calcio
di talento e lampi, dribbling e in-
venzioni, caratterizzato però an-
che da tante pause. Neymar ap-
pare e scompare, forse anche per
questo piace tanto ai ragazzi che
si dividono tra tv e PlayStation,
che magari non resistono 90’ sul
divano davanti alle partite, ma si
entusiasmano per le magie di O
Ney e poi provano a riprodurle
con il joystick. La “generazione
highlights” ama Neymar, anche
più dei tifosi del Psg che nelle ul-
time settimane dopo l’elimina-
zione dalla Champions hanno fi-
La copertina
Neymar, con le nuove Puma
“Future Z” di cui è testimonial,
è l’uomo copertina di Sportweek
in edicola domani
con la Gazzetta dello Sport
schiato e contestato la squadra e i
suoi campioni principali.
Alta tensione Abbiamo tra-
scorso un pomeriggio a Parigi
con Neymar, in occasione della
presentazione delle sue nuove
scarpe targate Puma. E abbiamo
conosciuto un ragazzo allegro ma
anche malinconico, deluso dal
difficile momento del suo club,
già proiettato verso il Mondiale
del Qatar, dubbioso sul suo futu-
ro che qualcuno ipotizza lontano
da Parigi e, chissà, magari in Italia
nonostante le problematiche
economiche che annacquano le
regalato qualche sorriso, ha rac-
contato uno dei suoi segreti, forse
il più importante: il gusto di gio-
care, il divertimento fine a se
stesso come quando era un bam-
binoeilcalciodastradaerailmo-
mento più bello di ogni giornata.
Su alcuni argomenti il brasiliano
non ha potuto (più che voluto) ri-
spondere perché i suoi manager
avevano posto molti limiti e con-
dizioni alla chiacchierata parigi-
na. D’altronde la tensione attor-
no al Psg e ai suoi giocatori più
rappresentativi è alta e nessuno
vuole correre il rischio che una
parola sbagliata o una frase male
interpretata complichino ulte-
riormente la situazione. Però
Neymar è pronto a partecipare
alla caccia al trono, lasciato va-
cante da Messi e Ronaldo che so-
no usciti insieme agli ottavi di
Champions e che ormai devono
rassegnarsi all’idea che il tempo
sia passato anche per loro. La co-
rona di re del calcio attira i giova-
ni fenomeni, Mbappé su tutti.
Neymar ha 30 anni e l’obiettivo di
trascinare il Brasile al sesto titolo
mondiale. Se riuscisse a compie-
re quest’impresa, sarebbe lui il Il collezionista di trofei
nuovo punto di riferimento per Neymar da Silva Santos Junior è nato a Mogi das Cruzes, in Brasile, il 5 febbraio 1992. Con il Barcellona ha vinto, tra
tutti. Altrimenti, continuerà a es- l’altro, due campionati e una Champions, col Psg tre campionati e tre Coppe nazionali. Col Brasile un oro olimpico.
sere Neymar: divertente, plane-
tario, incostante, talentuoso. Non
più forte di Pelé, ma a suo modo
unico.
Un incontro speciale con O Ney, tra i guai del Psg
© RIPRODUZIONE RISERVATA e un futuro da scrivere. Un big del prossimo mercato
conteso dal Newcastle e con la suggestione Serie A.
s TEMPO DI LETTURA 3’10”
«Mi diverto come il primo giorno, altrimenti smetterei»

Su Sportweek anche...
Serie A a stelle e strisce La famiglia Williams VR46 Academy

Perché gli americani scommettono sul nostro calcio
Stephen Pagliuca, neo patron dell’Atalanta e co-proprietario dei Boston
Celtics, è l’ultimo arrivato in ordine di tempo: i ricchi investitori americani,
fondi compresi, hanno scelto i nostri campionati (anche B e C)
per i loro investimenti. E ci raccontano perché l’hanno fatto.
Venus, Serena e un padre da incubo
La notte degli Oscar è vicina, Hollywood si appresta a consegnare
le statuette più ambite del cinema. In corsa con 6 nomination c’è anche
“Una famiglia vincente”, il film che racconta l’epopea di Venus e Serena
Williams e del loro tirannico padre. Ecco l’album con le foto più belle.
Marco Bezzecchi e Luca Marini, un giorno da modelli
Siamo stati al ranch di Valentino Rossi con i piloti della VR46 Academy
Marco Bezzecchi e Luca Marini in versione modelli. Tra vestiti (over)
e fidanzate (fisse), partite a biliardino e il mito del “fondatore”, ci hanno
spiegato perché il loro è il mestiere «più figo del mondo».

LE NOSTRE OPINIONI
miracoli non si
I ripetono mai.
Abbiamo aspettato,
abbiamo sperato, ci
abbiamo creduto. La notte di
Palermo porta invece con sé
una sconfinata amarezza.
Nessun abbraccio, ma gli
occhi sgranati e increduli di
Mancini e Vialli che guardano
un gruppo di giocatori
macedoni in festa. Non
andiamo ai Mondiali per la
seconda volta di fila, perché il
calcio italiano è rimasto la
periferia di quello evoluto,
nonostante ci fossimo illusi, a
luglio, a Wembley, di aver
ripreso finalmente il posto a
capotavola tra i grandi del
pallone. Non è andata così. Il
mese dell’Europeo è stato
soltanto una felice parentesi
in mezzo ad anni di delusioni
tra Nazionale e club nelle
coppe. Qualche lampo (gli
azzurri di Conte) però sempre
troppo poco per un Paese che
ha conquistato quattro Coppe
del mondo arrivando sei volte
in finale.
Quando l’Italia nel 2014 uscì
subito dal mondiale
brasiliano pensavamo di aver
toccato il fondo, da allora
siamo invece andati indietro.
Talmente indietro da essere
buttati fuori da una squadra,
la Macedonia del Nord, molto
meno attrezzata della Svezia
che ci eliminò la volta scorsa.
Non ci sono attenuanti, ci
sono spiegazioni. Non
abbiamo talenti, abbiamo in
questi quattro anni perso
tempo e terreno rispetto a
Paesi che hanno saputo
continuare a evolversi, a
crescere. Non vinciamo una
IL COMMENTO
di Andrea Masala
Ilflopnonèsoloaiplayoff
Enonsicampadialbid’oro
otte fonda, Italia: che
N figuraccia. Il
Mondiale si rivela
ormai un incubo, se
tutto andrà bene, ci torneremo
nel 2026, 12 anni dopo
l’ultima partecipazione.
Peccati di leggerezza,
presunzione, scarsa
determinazione,
precipitazione, ansia da
prestazione: mettiamoci tutto,
eppure non si riesce a capire
del tutto il flop con la
Macedonia, 67a nel ranking
Fifa. Una batosta che arriva
dopo le battute a vuoto nel
girone: da tempo avevamo
capito che qualcosa si era
inceppato, che la magia di
Euro 2020 era già svanita. E
DIRETTORE RESPONSABILE
STEFANO BARIGELLI
sbarigelli@gazzetta.it
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DENTROLENOTIZIE
L’EDITORIALE
di Stefano Barigelli
Processare Mancini sarebbe un errore
È tutto il sistema calcio che va rifondato
L’illusione
L’Europeo vinto
è stato una felice
parentesi tra anni
di delusioni in
Nazionale e nei club
Mancini non ne è venuto a capo
nemmeno in una gara che ha
evidenziato i limiti della
Nazionale soprattutto in attacco.
Non c’è la punta che in certe
occasioni ha la sfrontatezza e
la personalità di prendersi
sulle spalle la squadra. I
fedelissimi di Mancio ci hanno
provato, ma forse hanno capito
che il raccolto a piene mani in
Inghilterra era stato più che
generoso.
Tutto diventa più incredibile
quando, a mente fredda, si
misurano le forze in campo.
Senza campare di soli ricordi, il
verdetto del playoff è
comunque al di fuori di
qualsiasi previsione. Prima il
dovere, cioè battere la
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO
Urbano Cairo
CONSIGLIERI
Marilù Capparelli, Carlo Cimbri,
Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle,
Giuseppe Ferrauto, Uberto Fornara,
Veronica Gava, Stefania Petruccioli,
Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi,
Marco Tronchetti Provera
DIRETTORE GENERALE LA GAZZETTA DELLO SPORT
Francesco Carione
VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 39
#
propria squadra piuttosto che
bocciarla. Sarebbe stato
meglio puntare subito su
alcuni giovani che il nostro
campionato ha promosso.
Non siamo però usciti per
questo. O non solo per
questo.
Va messo sotto processo il
sistema, il calcio italiano nel
suo complesso, con i suoi
egoismi, i suoi ritardi. Con la
sua totale mancanza di
visione. Con l’incapacità di
fare sistema. Con il suo scarso
coraggio. Con la sua cecità.
Un altro Mondiale Perdere il biglietto per i
che se ne va Mondiali due volte di seguito
Roberto Mancini e Lele Oriali non era mai successo
dopo la sconfitta con la all’Italia: è un danno enorme
Macedonia che per la seconda per un’industria che muove
edizione consecutiva esclude centinaia di milioni di euro,
l’Italia dalla Coppa del mondo. che ora ha bisogno di una
Il c.t è in carica dal 2018 vera svolta. Il nostro calcio
e ha conquistato l’Europeo 2020 deve capire che senza una
crescita costante dei ricavi
complessivi, senza
investimenti nei settori
giovanili, senza coraggio
nelle scelte tecniche, non va
da nessuna parte. Se resterà
fermo, tra quattro anni
saremo ancora qui a
piangere un’altra esclusione
mondiale. Abbiamo smesso
da tempo di essere
protagonisti, siamo ormai
Champions dal Triplete di dopo quello del ‘68 sarebbe spettatori lamentosi di un
Mourinho, anche in questa ingiusto, ma sarebbe calcio che corre veloce e non
stagione non abbiamo nessuna soprattutto sbagliato. Rimettere I difetti strutturali ci aspetta. Le energie, le
squadra tra le otto arrivate ai
quarti. Non abbiamo un’idea
in fila gli errori commessi con
la Svizzera o con la Bulgaria
Il nostro movimento competenze, soprattutto la
passione di milioni di tifosi,
condivisa su come ripartire, su non servirebbe a niente. Certo paga un prezzo quelle ci sono ancora.
come colmare la distanza da è stato un errore puntare su enorme: manca Abbiamo qualche giovane di
chi una volta era alle nostre giocatori ormai in fase calante talento, abbiamo un passato,
spalle e adesso è davanti, o comunque da mesi sottotono. ancora una visione vogliamo tornare ad avere un
lontano. Un errore comune, peraltro, a e non c’è coraggio futuro. Una notte così non
Processare il tecnico che ci ha tanti tecnici del passato che vogliamo viverla più.
portato a vincere un Europeo preferirono affondare con la © RIPRODUZIONE RISERVATA
potenza del football, dato che è impressioni, a guardare bene
una presenza fissa sul podio si rischia di arricchire
delle pluridecorate: Brasile leggende metropolitane che
primo con cinque successi, hanno poco fondamento.
Italia e Germania con quattro. Facciamo un minimo ripasso
Noi resteremo a guardare con le di storia. Nelle edizioni del
nostre stelle sulla maglia. Tra le 1934 e 1938, gli azzurri si sono
nazioni vincitrici c’è ancora in aggiudicati i primi due titoli
bilico l’Uruguay, che però ha sempre e soltanto con gli
vinto l’ultimo titolo 72 anni fa.
Gli azzurri sono stati invece
scontri diretti, avventurosi
quanto si vuole, ma
campioni nel 2006 a Berlino,
per poi realizzare purtroppo il
comunque vinti. Idem per
l’oro olimpico del 1936. Non
tremendo filotto di c’era da fare calcoli come nei
eliminazioni. Ci siamo illusi di gironi, non si badava a ciò che
interrompere la striscia nera e
invece la continuiamo.
Incredibile.
facevano le altre. No, o vincevi
oppure eri fuori, molto
semplice. Come nei playoff,
Non siamo un Paese per playoff, appunto. In ogni caso, non si
parola che soprattutto da ora può giustificare a tutti i costi
riecheggia sempre più sinistra. un rovescio colossale con una
Strano per un popolo che gli ormai cronica allergia agli
stranieri definiscono virtuoso spareggi. Che comunque
ed efficace nelle situazioni di sarebbero stati evitati se
emergenza e difficoltà. avessimo chiuso il gruppo di
Senza pace La disperazione di Jorginho dopo la sconfitta con la Macedonia Stereotipi a parte, qui ormai si qualificazione come era alla
tratta di braccino vero e nostra portata. Adesso
Macedonia, poi ancora il lo scenario assume contorni proprio. Lo spareggio pare occorrerà avviare un progetto
dovere, eliminare anche il preoccupanti. Gli albi d’oro non diventato per gli italiani, quasi a lungo termine per la
Portogallo. Poi il piacere, cioè giocano, ma comunque in automatico, qualcosa di Nazionale: una base di giovani
andare in Qatar a novembre. La dovrebbero pesare. L’Italia fa dannato. Il “dentro o fuori” comunque c’è e deve ancora
missione era difficile, ma non parte del G8 mondiale, il club sembra che implichi chissà crescere. Non buttiamo tutto
impossibile. Se poi si è esclusivo di chi ha conquistato quale retaggio che sarebbe via, ma ci sarà tanto, tanto da
scaraventati fuori da una almeno un titolo iridato. Non è rimasto impresso nel nostro lavorare.
selezione di sicuro più limitata, certo da nostalgici definirla una Dna. Ma non fermiamoci alle © RIPRODUZIONE RISERVATA
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 SerieB
VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 41

Crotone Mulattieri operato alla spalla

● (l.s.) Sarà sottoposto a intervento chirurgico Samuele
Mulattieri, infortunatosi alla spalla sinistra durante la gara
contro il Frosinone. Questo Il responso degli esami
strumentali. Finale di stagione a rischio per l’attaccante del
Crotone scuola Inter.

allora che guardi il dato inverso

di Giulio Saetta
@GIULIOSAETTA
L ’ I N C H I E S T A
di questa graduatoria, cioè le reti
subite grazie ai subentrati (av-
LA CLASSIFICA
IL RE DEI CAMBI
Giovanni Stroppa il re versari). Monza ancora al co-

È
dei cambi del cam- mando con 2, seguito da Perugia SQUADRE PT PARTITE RETI
pionato. Così come e Pisa con 3. Non sono solo tanti G V N P F S
Gian Piero Gasperini ma anche pesanti questi gol. CREMONESE 59 31 17 8 6 47 29
e Simone Inzaghi in Stroppa è riuscito a guadagnare PISA 58 31 16 10 5 40 24

Stroppa chiama,
Serie A, l’allenatore del Monza è 17 punti grazie alle reti dei su- MONZA 57 31 16 9 6 51 30
al comando nella speciale clas- bentrati, nessuno ha fatto me- LECCE 56 31 14 14 3 49 27
sifica delle reti segnate da gioca- glio e sotto di lui c’è ancora la BRESCIA 54 31 14 12 5 47 32
BENEVENTO 51 30 14 9 7 47 29
tori subentrati: 20. Rispetto ai 51 Cremonese di Pecchia (14) e il
FROSINONE 51 31 13 12 6 47 31
complessivi realizzati in questa Brescia (11).

Gytkjaer risponde
ASCOLI 49 31 14 7 10 43 39
Serie B, questi gol “in corso” rap- PERUGIA 46 31 11 13 7 33 27
presentano il 39,2 per cento del Il danese letale Ma andiamo CITTADELLA 44 31 11 11 9 33 30
totale. Un’enormità. E se poi ci a vedere da vicino chi sono que- REGGINA 43 31 12 7 12 28 36
aggiungiamo i 6 assist, saliamo sti “risolutori”, la forza lavoro TERNANA 41 31 11 8 12 45 46
al 50 per cento delle reti di squa- specializzata in un compito pre- COMO 41 31 9 14 8 37 40

Così il Monza vola

dra prodotte dalla panchina. È ciso: entrare e segnare. Come PARMA 39 31 8 15 8 37 33
indubbia, in questo dato, l’abili- volevasi dimostrare, il giocatore SPAL 32 31 7 11 13 35 46
tà di Stroppa di “intervenire” più letale del campionato par- ALESSANDRIA 25 31 6 7 18 28 51
VICENZA 24 31 6 6 19 31 52
nella partita. Si parlava della Se- tendo dalla panchina è il centra-
COSENZA 24 30 5 9 16 26 47
rie A per fare un confronto: Ata- vanti del Monza Christian

5
CROTONE 19 31 3 10 18 31 51
lanta e Inter sono le squadre che Gytkjaer con 5 gol segnati da su- PORDENONE 14 31 2 8 21 22 57
hanno saputo segnare più reti
dalla panchina ma entrambe Sono 20 i gol bentrato. Il 31enne danese è sta-
to buttato nella mischia 16 volte, SERIE A PLAYOFF PLAYOUT SERIE C
sono ferme a 10, esattamente la
metà rispetto al Monza. Dimez- dei subentrati accumulando 329’: il che signi-
fica che ogni 66’ dal suo ingres-
zata anche la quota in termini
percentuali considerando che biancorossi: Le reti segnate
so in campo lui fa gol. L’ultima
volta è stata due partite fa, nella
32a GIORNATA
l’Atalanta ha realizzato lo stesso da Gytkjaer entrando a partita vittoria per 3-0 ad Alessandria:
il danese letale
SABATO 2 APRILE
numero complessivo di reti dei in corso, nessuno ha fatto meglio dentro al 67’ per Mancuso, al 90’ ALESSANDRIA-SPAL ore 14 (3-2)
brianzoli (51). E se guardiamo in Serie B del danese; il Monza ha dato l’ultimo giro di chiave ASCOLI-PORDENONE (1-0)
all’Inter, che di gol in campiona-
to ne ha fatti 61, la forbice di in-
quando parte è la squadra che ha ricavato
più punti dai subentrati (17)
alla cassaforte. Ma è stato così
quasi sempre perché Gytkjaer
CITTADELLA-TERNANA
COSENZA-PARMA
CREMONESE-REGGINA
(1-1)
(1-1)
(2-1)
cisività si allarga ulteriormente
a favore del tecnico biancorosso. dalla panchina ha segnato solo una volta par-
tendo da titolare, nel successo
LECCE-FROSINONE
BENEVENTO-PISA
(0-0)
ore 16.15 (0-1)
per 2-0 a casa del Brescia. Al se- DOMENICA 3 APRILE
Ottimizzare la rosa Sul se- condo posto dei bomber “pan- BRESCIA-VICENZA ore 15.30 (3-2)
COMO-MONZA (2-3)
condo gradino del podio dei co- rugia di Massimiliano Alvini ad chinari” c’è un altro attaccante
CROTONE-PERUGIA (0-2)
ach più impattanti della Serie B aver operato il maggior numero del Monza, Patrick Ciurria, con
troviamo Fabio Pecchia della di sostituzioni in questa Serie B, 4 reti al pari di Meggiorini (Vi-
Cremonese, con 15 reti arrivate
dalla panchina. Al terzo, Fabio
153, con una media di 4,94 cam-
bi a partita. Il Monza e a metà
cenza), Zanimacchia (Cremo-
nese), Charpentier (Frosinone) 33a GIORNATA
Grosso del Frosinone con 12. classifica con 146 sostituzioni e Moreo (Brescia). Due gol da MARTEDÌ 5 APRILE
Quarto, l’ormai ex del Brescia (4,71 a partita). Certo, conta an- subentrato li ha fatti Andrea CREMONESE-ALESSANDRIAore 19 (0-1)
Pippo Inzaghi con 10, curiosa- che molto il materiale umano Barberis e i rimanenti 9 del PORDENONE-FROSINONE (2-2)
mente tanti quanti ne ha trovati che si ha a disposizione, e la rosa Monza se li spartiscono altret- REGGINA-BENEVENTO (0-4)
con la panchina il fratello che al- del Monza in quanto a profondi- tanti biancorossi. Dodici soldati SPAL-COSENZA (1-0)
TERNANA-LECCE (3-3)
lena i campioni d’Italia. Ultimi, tà e qualità è oggettivamente pronti a combattere, in attesa MERCOLEDÌ 6 APRILE
con una sola rete segnata dai su- tanta roba. Ma bisogna saperla solo di un cenno del comandan- PARMA-COMO ore 14 (1-1)
bentrati, Cittadella e Perugia. E ottimizzare. E se qualcuno aves- te Stroppa. CITTADELLA-PERUGIA ore 19 (1-1)
non è vera l’obiezione-equazio- se ancora dubbi sull’abilità di © RIPRODUZIONE RISERVATA MONZA-ASCOLI (1-1)
ne che potrebbe sorgere, che più Stroppa di saperlo fare, di volge- PISA-BRESCIA (1-0)

s
cambi fai e più hai probabilità di re a suo favore la partita pescan- VICENZA-CROTONE (1-0)
TEMPO DI LETTURA 3’10’’
segnare. Perché è proprio il Pe- do da chi sta seduto dietro di lui,

MARCATORI
Le reti delle riserve 18 RETI Coda (6, Lecce)
12 RETI Strefezza (Lecce)
10 RETI Lapadula (2, Benevento);
20 Charpentier (1, Frosinone); Vázquez
15 (Parma); De Luca (4, Perugia);
Donnarumma (Ternana)
12 9 RETI Corazza (2, Alessandria);
10 Dionisi (3, Ascoli); Maric (5, Crotone)
9 9 9 8 RETI Baldini (5, Cittadella); Cerri
8 8 (5, Como); Mota Carvalho e Valoti (3,
6 6 Monza); Galabinov (3, Reggina);
5 4 5 Falletti (Ternana)
3 3 3 7 RETI Moreo (Brescia); Okwonkwo
2 1 1 (Cittadella); La Gumina (1, Como);
Buonaiuto, Ciofani (2) e Zanimacchia
(Cremonese); Zerbin (Frosinone)

ALESSANDIRA ASCOLI BENEVENTO BRESCIA CITTADELLA COMO COSENZA CREMONESE CROTONE FROSINONE LECCE MONZA PARMA PERUGIA PISA PORDENONE REGGINA SPAL TERNANA VICENZA

Il ritorno S E R I E C

Corini, una firma da Guinness mo del rapporto col presidente -
dice il neo tecnico del Brescia,
che prima di firmare ha risolto il
«Brescia, ti riporto in Serie A» contratto con il Lecce -: non ci
siamo mai fatti sconti, tante volte
non ci siamo capiti e mi prendo la
Il tecnico alla quinta avventura con la squadra della sua città mia parte di responsabilità. Pen-
savo che un mio ritorno fosse im-
possibile, per come era finita. In-
vece c’è stata una telefonata lun-
di Gian Paolo Laffranchi
ga e significativa, perché lo sco-
BRESCIA
glio dei sospesi andava affrontato
l recordman ha firma- per fare chiarezza e costruire i
Oggi l’anticipo
mi hanno mai spaventato. È tutto
un equilibrio sopra la follia...
Questa per me è un’opportunità
Entella-Pistoiese
Taranto: Covid
straordinaria, l’occasione che
cercavo. Brescia rappresenta tan-
to per me, mi emoziona affronta- ● (l.c) Oggi alle 18 è in
re un campionato in cui possia-
mo raggiungere il traguardo.
programma l’anticipo della
34ª giornata del girone B
Questa squadra ha le caratteristi- Entella-Pistoiese. Con i
che per vincere, la ritrovo in zona liguri chiamati al riscatto
playoff: Inzaghi è un ottimo tec- dopo la sconfitta di
nico che ha fatto un ottimo lavo- Grosseto, mentre la
ro. La rosa è solida e tecnica, per Pistoiese può portare a tre

I
to fino al 2023, ma
non mettiamogli li-
miti: Eugenio Corini
sta vivendo la sua
quinta avventura nella della sua
città, una cosa da Guinness dei
primati. Due esperienze da gio-
catore, ora la terza da allenatore
sotto la gestione di Cellino. Che
alla presentazione non c’è, ma
come il convitato di pietra non si
può proprio ignorarlo. «Parlia-
presupposti da cui ripartire».
Il ruolo del d.s. A fungere da
collante, Francesco Marroccu:
«Ringrazio il direttore, che aveva
fatto da filtro già 3 anni fa durante
la cavalcata che portò alla pro-
mozione in A». Corini torna per
questo: per risalire col Brescia.
«Gratificante essere richiamato,
Il ritorno Eugenio Corini, 51 anni, dirige l’allenamento del Brescia VENEZIA
una grande responsabilità rico-
minciare da qui, ma le sfide non
me poi il percorso qui non era la serie di risultati positivi
concluso, ho il rammarico di non nella rincorsa per
aver potuto combattere fino alla abbandonare la zona
fine nel 2020 per conservare la playout.
categoria che avevamo conqui- COVID Nel girone C è stata
stato insieme. Ora, con il soste- rinviata Catania-Taranto in
gno dei tifosi, possiamo tornare programma domenica a
in A e restarci insieme». causa dell’alto numero di
© RIPRODUZIONE RISERVATA positivi nella squadra
pugliese (ben 26 negli ultimi
s TEMPO DI LETTURA 1’32’’ giorni).
 L’AltraCopertina
42 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

Marquez Lunedì visita per l’Argentina

● A pochi giorni dall’incidente in Indonesia che gli ha fatto
perdere il GP e causato un nuovo episodio di diplopia, Marc
Marquez si è fatto vivo: «Oggi non ho voglia di sorridere, ma
troveremo il modo per tornare a farlo». Lunedì Marc farà una
visita per capire se potrà correre il GP d’Argentina del 3 aprile.

CARLOS: «BAHRAIN DA PELLE D’OCA

VORREI CHE FOSSE COSÌ A OGNI GARA»
Dopo il secondo posto di domenica scorsa, lo spagnolo torna a inseguire
la prima vittoria iridata. «I miei ingegneri hanno un paio di idee interessanti»
I NUMERI

7
Podi
Quelli
conquistati
da Carlos Sainz
sinora in F.1:
due con la
McLaren
(Brasile 2019
e Italia 2020)
gli altri con
la Ferrari.
Si tratta di tre
secondi posti
e quattro terzi

6
Millesimi

Emozione
Quelli che hanno
separato Sainz
da Verstappen
sabato scorso
in Bahrain,
impedendogli
di ottenere
la prima fila

1”2 Sainz
accanto
a Leclerc,
più veloce dello
spagnolo per
soli 129 millesimi

Divario
In gara il miglior
tempo dello
spagnolo è stato pacità di limitare gli errori, è no “predestinato” e che ancora piaciuto è stato restare così lonta-
di Mario Salvini
di circa 1”2 più sempre riuscito a emergere, domenica scorsa in Bahrain ha no da Leclerc. Con molta lucidità

«P
lento di quello
di Leclerc:
1’35”740 per
Carlos; 1’34”570
per Charles
enso che se avessi la macchina
giusta sarei capace di vincere. So-
no sicuro che la vittoria arrive-
rà». Sono parole di Carlos Sainz
che non stupiscono nessuno. O
meglio: non stupirebbero nessu-
no, se non fossero di cinque anni
fa, quando era ancora in Toro
Rosso. Ed era anche reduce da
una serie di sorpassi subiti, in
squadra non in pista. Uno da Da-
niil Kvyat, a lui preferito per salire
di grado e accedere alla Scuderia
di Faenza ai tempi della Formula
Renault. E poi ancora un altro da
Max Verstappen lanciato in orbi-
ta del team cadetto alla Red Bull.
Dove Carlos ha aspettato la sua
chance di promozione in prima
squadra che non è mai arrivata,
salvo poi far arrabbiare Christian
Horner quando lui, un po’ stanco
di attendere, era passato in Re-
nault a 2017 in corso.
Strano destino Dev’essere il
suodestino.Sainzpuòessereme-
no appariscente di altri, soprat-
tutto dei talenti con cui si è quasi
sempre ritrovato in squadra: da
Verstappen a Norris e a Leclerc.
Ma coi suoi tempi e il suo modo,
con puntiglio, meticolosità e ca-
spesso a far meglio del compa-
gno. Solo Verstappen e poi
Hulkenberg (di poco) lo hanno
battuto in Toro Rosso e in Re-
nault. Daniil Kvyat, poi, nelle due
parziali stagioni a Faenza del
2016 e 2017 non l’ha mai nemme-
no visto (42 punti a 4 in 17 GP e
poi 48 a 4 in 14). Lo stesso, cele-
bratissimo, Lando Norris nelle
due stagioni in McLaren è rima-
sto dietro, e passi per la prima, in
cuieradebuttante,maanchenel-
la rivincita ha fatto meglio Carlos.
Che poi, come ripetuto mille vol-
te in inverno, nel 2021, suo primo
anno in Ferrari, ha messo insie-
me più punti e più podi di Le-
clerc. Quello che in tanti chiama-
STORICA PRIMA VOLTA
Due donne girano
sulla F.1 in Arabia
● L’inglese Abbi Pulling (sin.),
pilota nella W-Series, e Aseel
Al Hamad, saudita, sono
diventate le prime donne a
guidare una F. 1 in Arabia: è
successo per un evento
organizzato da Alpine, con le
due al volante di una E20
(allora Lotus) del 2012 . Al
Hamad rappresenta l’Arabia
Saudita nella FIA Women
Motorsport Commission.
fatto vedere il perché.
Sarà lotta dura
Rinnovo certo Quelle parole
con la Red Bull: di cinque anni fa quindi sono
loro sono più forti particolarmente significative
in fondo al dritto adesso, con questa F1-75 che è la
famosa “macchina giusta” da
tanto tempo anelata. Domenica
scorsa ne abbiamo avuto la prova
sperata e adesso abbiamo davanti
un intero campionato che ci au-
Il duello con guriamo possa continuare a riba-
Leclerc? La posta dirlo gran premio dopo gran pre-
mio Lui, Sainz, a Sakhir ha vissu-
si è alzata ma to forse il suo fine settimana più
siamo maturi strano da quando è in F.1. «Il più
difficile da che sono in Ferrari»,
Carlos Sainz ha detto spiazzando tutti dome-
pilota Ferrari dal 2021 nica sera. Quello che non gli è
Figlio d’arte ha spiegato di non aver ancora
Spagnolo, 27 preso le misure come vorrebbe
anni , madrileno,
figlio di Carlos
alla sua nuova Ferrari. E ciò no-
nostante ha eguagliato il suo mi-
senior, due glior piazzamento in carriera, col
volte iridato
rally (1990-92)
secondo posto che aveva centrato
due volte, l’anno scorso a Monte
con la Toyota Carlo e nel 2020 a Monza. Basta
Celica. Corre in mettere insieme tutti questi dati
F.1 dal 2015: ha per capire che le prospettive sono
disputato sinora più che buone, anche nell’ottica
141 GP con Toro di vedere un duello in famiglia.
Rosso (2015-17),
Renault (2017-
Coi tempi magari più lunghi di
cui ha bisogno, con la capacità di
18), McLaren crescere e migliorarsi che ha di-
(2019-20) e
Ferrari (dal
mostrato in qualsiasi condizione
si sia trovato a correre, con la
2021) GETTY competitività già comunque
espressa in Bahrain, con e poten-
zialità della vettura: Sainz c’è e
ancora di più ci sarà. Alla Ferrari
non avevano bisogno del secon-
do posto di domenica per esserne
certi, e infatti il rinnovo di con-
tratto, oltre ad essere imminente,
non è praticamente mai stato in
discussione: «È solo questione di
metterlo per iscritto», ha detto
domenica il team principal Mat-
tia Binotto, certo di avere con lui e
Laclerc «la miglior coppia del
paddock». Poi, è vero che nessu-
no nella storia ha fatto tanti punti
(554,5) in F.1 senza vincere un GP,
come è capitato a lui. «La vittoria
è il sogno che continuo ad inse-
guire,èquellochehoinmenteea
cui penso quando vado a dormi-
re», ha infatti confessato nei
giorni precedenti al primo GP di
 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 43

L A G U I D A ● CALCIO Barcellona-Fenerbahce 15.45 Eurosport, Dazn ● PATTINAGGIO DI FIGURA ● SALTO CON GLI SCI
Montenegro - Italia 21 Eurolega Sky Sport Arena ● CICLOCROSS Mondiali Montpellier Coppa del Mondo Planica.
Libere di Formula 1 Qualificazioni Europei U21 ● BILIARDO Mondiali Elite Femminile Programma libero HS240 Maschile
18.15 Rai 2 Open di Gibilterra 11 e 18 Eurosport 2 18 Dazn, Eurosport 13.50 Eurosport
Italia Under 21 ● AUTOMOBILISMO Secondo turno ● GOLF ● PUGILATO ● TENNIS
e Mondiali ciclocross GP Arabia Saudita F.1 16 e 19.30 Eurosport 2
● CICLISMO
PGA Tour
Eurosport WGC Match Play, giorno 3
Ritson vs Zlaticanin ATP 1000 Miami
libere 15 e 18 Sky Sport F1 Superleggeri Terza giornata
● BASKET Giro di Catalogna 5a tappa 21.30 Dazn, Eurosport 2 22 Eurosport 19.30 Sky Sport Uno

L’INTERVISTA

LA FAVOLA HAAS
Steiner adesso ci crede:
«Il podio non è una follia
Può diventare realtà»
HA DETTO

Le nostre
prestazioni
non sono
solo merito
del motore
ma anche
del lavoro
coordinato
da Resta

Quinto in Bahrain
Un podio in carriera
Kevin Magnussen, 29 anni, ha
disputato sinora 120 GP con
Su Simone McLaren (2014-15), Renault (2016)
Resta e Haas (2017-20) con un podio al
debutto: 2° in Australia GETTY EPA

3 Le vostre prestazioni sono

Schumi ha
una bella
La gioia del alla conclusione del 2020?
«No perché siamo rimasti amici frutto della potenza del motore
opportunità team principal: tanto che ci eravamo visti a feb-
braio alla 24 Ore di Daytona. Ero
Ferrari.
«Non solo, non va sottostimato il
per crescere
con Kevin.
«Magnussen stato onesto con lui e Romain, lavoro compiuto dallo staff gui-
dicendo loro che il 2021 sarebbe dato da Simone Resta».
A volte ti è come se non stato un anno difficile tanto più
senti bravo
ma poi avesse lasciato per piloti già in F.1 da 5 o 6 anni e
che non vogliono venire ai GP
3 Resta vuol dire Ferrari, pos-
siamo dire che questa vettura
scopri che... mai la F.1» solo per partecipare. Sarebbe
stata una mazzata per il loro mo-
rispetto alle precedenti è più le-
gata a Maranello e meno alla
rale. Devo ammettere che Kevin Dallara?
quest’anno. Ma non deve diven- di Andrea Cremonesi non era rimasto contento della «Non è corretto. Simone guida
L A G U I D A
tare un’ossessione. Così come nostra decisione, però aveva pre- tutto il gruppo tecnico che sta in
non deve mettergli pressione il a vittima degli effetti valso la riconoscenza: senza di Italia, compresa la parte della

confronto con Leclerc.
Pelle d’oca «Non so se siamo i
favoriti – ha detto ieri appena ar-
rivato a Jeddah – forse la Red Bull
è meglio in fondo al rettilineo, ma
noi lo siamo accelerazione. Sia-
mo forti, siamo dove volevamo
essere: in lotta per vincere. Dun-
que la pressione sarà ancora più
alta, ma in vista del duello tra noi,
Charles e io siamo abbastanza
maturi da saperla gestire». In
quanto al gap tra lui e il compa-
gno, Carlos ha rivelato che i suoi
ingegneri «hanno un paio di in-
teressanti teorie al riguardo e
quindiquiavremoalcunecoseda
provare». Su una pista partico-
larmente probante: «Intanto so-
no contento di tornare in mac-
china subito. Qui bisogna andare
veloci, sfiorare i muri, avere con-
fidenza. È quel che ci serve. An-
che se non mi piace che le modi-
fiche non abbiano migliorato
granché la visibilità». Ora servo-
no conferme, perché, ha conclu-
so, «fino a quando non sei in Fer-
rari non puoi immaginare quan-
to sia figo. Domenica ho avuto la
pelle d’oca, è stata una sensazio-
ne mai provata prima. La vorrei
rivivere in ogni gara». E sì, anche
«sul gradino più alto del podio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 4’13”
Il GP domenica
scatterà alle 19
Sabato pole alle 18
Diretta Sky e Now
Domenica sul circuito di Jeddah (6.174
metri) si corre il GP d’Arabia Saudita,
2a gara (su 23) del Mondiale F.1. Tutto
in diretta su Sky e Now. Qualifiche e
gara in differita su Tv8 alle 21.30.
Programma
Oggi: ore 12.20 libere F.2; 15 libere 1;
18 libere 2; 16.15: qualifiche F.2
Domani: ore 13.25: Sprint Race F.2;
15 libere 3; 18 qualifiche
Domenica: ore 15.50 Formula Race
F.2; 19 via al GP (50 giri, 308,450 km)
Classifiche iridate
Piloti: 1. Leclerc (Mon) 26 punti; 2.
Sainz (Spa) 18; 3. Hamilton (G.B.) 15;
4. Russell (G.B.) 12; 5. Magnussen
(Dan) 10; 6. Bottas (Fin) 8; 7. Ocon
(Fra) 6; 8. Tsunoda (Gia) 4; 9. Alonso
(Spa) 2; 10. Zhou (Cin) 1.
Costruttori: 1. Ferrari 44 punti; 2.
Mercedes 27; 3. Haas 10; 4. Alfa
Romeo 9; 5. Alpine 8; 6. Alpha Tauri 4.
D
collaterali della guer-
ra scatenata da Vladi-
mir Putin contro
Su Mick l’Ucraina a sorpresa
Schumacher del campionato: è la parabola
vissuta dalla Haas nell’ultimo
mese. Via sponsor e pilota russi,
il team americano ha raccolto
con Kevin Magnussen, il sostitu-
to di Nikita Mazepin, il quinto
posto alle spalle di Ferrari e Mer-
cedes. Alla vigilia del GP di Ara-
bia ne abbiamo parlato con il te-
am principal, l’altoatesino Gün-
ther Steiner.
3 Steiner, dopo un 2021 da ce-
nerentola come si sente?
«Abbiamo mantenuto la pro-
messa, avevamo detto che sa-
remmo tornati competitivi nel
2022. Certo fare proclami è faci-
le, difficile mantenerli. L’inizio
della stagione è stato po’ turbo-
lento ma quando scendi in pista
e ottieni questi risultati, ti dici da
solo che “allora non abbiamo la-
vorato per niente”».
3 Determinante la scelta di cor-
rere nel 2021 con una vettura
vecchia e di concentrare tutti gli
sforzi su questa stagione?
«Si e se tornassi indietro, pren-
derei la stessa decisione».
3 È stato difficile recuperare
Magnussen dopo averlo messo
alla porta insieme a Grosjean
noi non avrebbe potuto correre 4
anni in F.1».
3 Questa maledetta guerra vi
ha consentito di mettere in
macchina un pilota esperto che
può esaltarne le qualità.
«Ovviamente avremmo fatto
volentieri a meno della guerra
che è qualcosa di inconcepibile
nel 2022, ma, date le circostanze,
la nostra bussola è stata quella di
mettere un pilota forte su una
macchina che ci pareva compe-
titiva».
3 Antonio Giovinazzi non è mai
stata una reale opzione?
«Abbiamo preso in considera-
zione tutti ma i tempi erano
stretti e Magnussen lo conosce-
vamo bene, era più facile inte-
grarlo. E così è stato, come se non
avesse mai lasciato la F.1».
3 Cosa dicono i piloti della mac-
china?
«Che è molto bilanciata e ri-
sponde alle regolazioni. Sono
contenti».
3 Considerate le caratteristiche
di Jeddah,ritiene realistico bis-
sare il Bahrain?
«Diciamo che dietro le tre big ci
siamo noi e l’Alfa. Non c’è molta
differenza tra i due team, speria-
mo di essere un po’ davanti an-
che qui».
Dallara. Rispetto al passato ab-
biamo sostituito nostri tecnici
che sono andati via con altri del-
la Ferrari e poi abbiamo 30-50
IDENTIKIT dipendenti di Dallara che lavora-
no per noi. I componenti strut-
turali restano prodotti a Varano
(sede della Casa parmense;
n.d.r.)».
3 Schumacher in Bahrain è sta-
to vittima dopo la partenza di
una collisione provocata da
Ocon e ha faticato finendo al li-
Gunther mite della zona punti, ma com-
Steiner plessivamente Magnussen si sta
Nato a Merano mostrando un termine di para-
il 5 aprile 1965. gone tosto.
Risiede a «Diciamo che Mick ha una bella
Mooresville, opportunità per migliorare. A
Nord Carolina volte pensi di essere bravo e in-
con la moglie vece quando ti confronti con pi-
Gertraud loti forti scopri che ti manca an-
e la figlia Greta cora qualcosa, almeno sai che
devi migliorare. E puoi imparare
Carriera da chi va più forte di te».
Nei rally dal 1991
al 2001, quindi 3 Proprio Schumi domenica
in F.1 prima sosteneva che con una macchi-
con Jaguar na così in certe gare pazze si può
(2002), poi Red finire sul podio. Per voi sarebbe
Bull (2015) un traguardo storico.
e dal 2016 a «Ci vuole un po’ di fortuna. Per
capo della Haas ora è un sogno ma lavoriamo
perché si trasformi in realtà».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 3’21”
44 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT
 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 45

CICLISMO IL PERSONAGGIO

LA GUIDA
Giro di
Catalogna
Arrivo
4a tappa
1. Joao ALMEIDA
(Por, UAE Team
Emirates, abb.
10”) 166.7 km in
4.20’27”, media
di 38.403 km/h;
2. Nairo
Quintana (Col,
abb. 6”);
3. Sergio Higuita
(Col, abb. 4”);
4. Poels (Ola)
a 7”
5. Johannessen
(Nor) a 13”
Classifica
1. Nairo
QUINTANA (Col,
Team Arkea) Nel 2020 il portoghese
in 17.4’53”; in maglia rosa 15 giorni
2. Joao Almeida Joao Almeida nel 2020 ha chiuso al 4° posto
(Por); il Giro d’Italia restando leader della corsa
3. Sergio Higuita dalla terza alla diciassettesima tappa LAPRESSE
(Col) a 6”; Si sblocca Joao Almeida, 23 anni, precede Nairo Quintana, 32, a Boi Taüll. In classifica sono appaiati ma il colombiano è leader per i migliori piazzamenti EPA
4. O’Connor

Almeida è già in forma Giro

(Aus) a 16”; prattutto quando Bennett era in
5. Ayuso (Spa)
a 17”
avanscoperta e potevo stare a
ruota. Negli ultimi due chilome-
IDENTIKIT
Oggi tri ho alzato il passo, per poi vin-
5a tappa: cere allo sprint. Siamo felici per

Trionfo show sullo sterrato

La Pobla de come le cose sono andate fino a
Segur-Vilanova ora qui al Giro di Catalogna: ci
i la Geltrù attendono ancora giornate in-
di 206.3 km tense».

Coppi
&Bartali Joao, in rosa per 15 giorni nel 2020, brucia Quintana Obiettivo Giro Una volta rot-
to il ghiaccio ora Almeida si “al- Joao

in Catalogna sull’arrivo in salita a quota 2000 metri

Arrivo lenerà” in vista del Giro d’Italia Almeida
3a tappa in un testa a testa con Quintana è nato a Caldas
1. Ben TULETT che nelle tre tappe conclusive – da Rainha,
(Gb, Ineos) 147 a cominciare da La Pobla de Se- in Portogallo,

Clic
km in 4.12’34”, no della squadra emiratina che stagione avara di soddisfazioni gur-Vilanova i la Geltrù di 206.3 il 5 agosto 1998.
di Davide Romani
media di 34.921 si presenterà al prossimo Giro appena la strada ha iniziato a sa- km in programma oggi - dovrà Alto 178 cm per
km/h; l primo arrivo sopra i d’Italia. Alla prima stagione al- lire. Il portoghese, che nel 2020 decidere il successore di Adam 63 kg, dal 2021

I
2. Eddy Dunbar 2000 metri Joao Al- l’Uae Emirates – nel 2020 e 2021 si rivelò al Giro d’Italia (4° nella Yates che vinse la corsa nel 2021. corre nella Uae
(Irl) a 3”; meida lo aveva se- era alla Quick-Step -, al via della classifica finale, 6° nel 2021) con Al momento Quintana e Almei- Emirates
3. March Hirschi gnato con il circoletto corsa rosa sarà lui l’alternativa l’arrivo sull’Etna indossando Dominio Emirates da hanno lo stesso tempo ma la
(Svi) a 5”; rosso sulla sua agen- della squadra allo sloveno Tadej nella 3a tappa la sua prima ma- Vittoria numero 21 maglia di leader è sulle spalle del Merckx jr
4. Carr (Gb) da del 2022. E il portoghese ha Pogacar proiettato verso la con- glia rosa (frazione al colombiano colombiano Quintana solo per i Inizia a correre
a 7”; ampiamente superato l’esame. quista del terzo Tour de France Caicedo) si è messo inizialmente
con 10 atleti diversi migliori piazzamenti fin qui ot- a 13 anni
5. Antonio Tiberi A 43 giorni dal via del Giro d’Ita- («Lui è imbattibile»). Ieri Joao è al servizio dello spagnolo Juan tenuti. Anche se alle loro spalle e nel 2017
a 12” lia il 23enne della Uae è il primo tornato alla A y u s o , non sono ancora fuori dai giochi è con l’Unieuro-
Classifica a tagliare il traguardo della 4a vittoria dopo 20enne cata- l’altro colombiano Higuita (a 6”) Trevigiani. Poi
1. Eddie tappa del Giro di Catalogna, set- 191 giorni di lano che lo e lo spagnolo Ayuso (a 17”). nel 2018 e 2019
DUNBAR (Irl, timo successo da professionista astinenza. Un Leader designato scorso hanno è alla Hagens
Ineos) in (tra queste due tappe e la classi- successo che Il portoghese sarà ha trionfato In Italia Se in Spagna l’Uae Berman di Axel
12.37’11”; fica finale del Giro di Polonia del mancava dal nel Giro Un- continua la stagione di successi, Merckx
2. Ben Tulett 2021). Nella La Seu d’Urgell-Boi 14 settembre il capitano della Uae der 23 e que- nella 3a tappa della Settimana
(Gb) a 9”; Taüll (166.7 km) ha preceduto i 2021 nella pri- nella corsa Gazzetta st’anno già se- Internazionale Coppi&Bartali Da pro’
3. March Hirschi colombiani Nairo Quintana ma tappa del condo al Tro- doppietta Ineos (decimo succes- Debutta nel 2020
(Svi) a 24”; (Arkea) e Sergio Higuita (Bora) Giro di Lus- al via il 6 maggio feo Laigueglia. ● Quello di Almeida so stagionale) con il successo del con Deceuninck-
4. Carr (Gb) rilanciando la propria candida- semburgo poi dall’Ungheria Nel finale, è l’acuto numero 21 per 20enne inglese Ben Tulett da- Quick Step:
a 30”; tura per la corsa rosa che scatte- conquistato. quando ha ca- la Uae Team Emirates vanti all’irlandese compagno di 2° al Giro
5. Antonio Tiberi rà il 6 maggio da Budapest. Nelle «Non sono stato molto fortuna- pito che il compagno di squadra in questa prima parte squadra Eddie Dunbar e allo dell’Emilia.
a 45” prime due apparizioni nella to dall’inizio della stagione - ha non era così brillante per tentare di stagione. La squadra svizzero Marc Hirschi (Uae Te- Al Giro d’Italia
Oggi corsa a tappe di maggio non ha commentato all’arrivo Almeida di conquistare la maglia di lea- si conferma dominatrice am Emirates). Primo degli ita- è 4° nel 2020
4a tappa: ancora vinto una tappa. -. Oggi (ieri, ndr) mi sono senti- der, si è messo in proprio riu- indiscussa e la vittoria liani Antonio Tiberi, quinto, die- con 15 giorni in
Montecatini- to bene sull’ultima salita, sono scendo a precedere Quintana di ieri è arrivata con il 10° tro di lui Diego Ulissi. Più indie- maglia rosa e 6°
Montecatini Mito Ronaldo Il portoghese, riuscito a gestire il mio sforzo, sull’arrivo sterrato ai 2049 metri corridore diverso tro i big con Van der Poel 50° a nel 2021. Vanta 7
di 158.7 km cresciuto nel mito di Cristiano nel finale di gara stavo molto be- di Boi Taüll (13 km con una pen- nei primi 2 mesi di corse. 16’45” e Froome 90° a 22’36”. successi, tra cui
Ronaldo («È una leggenda. È ne». denza media del 6%). «Lungo Il leader è Pogacar (in foto © RIPRODUZIONE RISERVATA il Polonia 2021
venuto dal nulla ed è diventato il l’ultima salita, sono sempre sta- il successo alle Strade
migliore di tutti i tempi. È
un’ispirazione»), sarà il capita-
Salita amica Almeida ha can- to in controllo del mio sforzo e
cellato questa prima parte di in una situazione perfetta, so-
Bianche) con 7 trionfi.
s TEMPO DI LETTURA 3’10”

RICOVERATO IN SPAGNA DONNE

Colbrelli attende gli esiti degli esami Che Balsamo: terzo sprint da regina
Tra domani e domenica rientro a casa? Vince in Belgio e si candida per la Gand
● Giornata interlocutoria al
Josep Trueta di Girona,
l’ospedale da dove lunedì sera
è ricoverato Sonny Colbrelli. Il
vincitore della Parigi-Roubaix
2021 al termine della 1a tappa
del Giro di Catalogna ha avuto
un malore andando in arresto
cardiaco (decisivo l’intervento
dei soccorsi e l’uso del
defibrillatore). Da allora il
31enne è in attesa di conoscere
le cause del malore. A
cominciare dalla risonanza
magnetica effettuata ieri,
esame fondamentale per
cercare di fare luce sull’origine
dell’aritmia. Risultati che già
oggi potrebbero arrivare.
Azzurro Sonny Colbrelli, 31 anni,
alla sesta stagione alla Bahrain BETTINI
A Girona il dottor Brugada - il
cardiologo spagnolo che sta
seguendo Colbrelli - è pronto a
esaminare il file con il
tracciato del defibrillatore che
è stato portato per motivi
burocratici a Valencia.
Dovranno invece passare
almeno 15 giorni per avere
l’esito dell’esame genetico. Nel
frattempo da mercoledì sono
arrivati a Girona la compagna
Adelina, il padre Federico e
l’amico-agente Luca Mazzanti.
Ancora da capire anche il
giorno del ritorno in Italia di
Colbrelli. L’ipotesi più
accreditata è per questo fine
settimana.
Elisa Balsamo non si ferma più.
La maglia di campionesse del
mondo è il suo vestito da
supereroe. In questo avvio di
2022 per l’azzurra sono già tre
le vittorie. Dopo la prima tappa
della Settimana Valenciana lo
scorso 17 febbraio e il
successo domenica nel Trofeo
Binda, Elisa ieri ha messo la
ruota davanti a tutte nella
volata della Bruges-De Panne
(162.8 km), in Belgio. Al primo
anno con la Trek Segafredo
Elisa si conferma in grande
ascesa tanto che spingere
Paolo Slongo - storico
preparatore fino all’anno
scorso di Vincenzo Nibali - a un
Trionfo azzurro La volata
vincente di Elisa Balsamo, 24 anni AFP
paragone ambizioso: «Può
essere la Sagan del futuro».
Una vittoria che fa morale in
vista della Gand-Wevelgem in
programma domenica. Buone
notizie anche dalle altre
italiane con il 3° posto di
Bastianelli e il 7° di Consonni.
ORDINE D’ARRIVO
1. Elisa Balsamo (Trek
Segafredo) in 3.52’11”;
2. Lorena Wiebens (Ola, Team
Dsm); 3. Marta Bastianelli (Uae
Team ADQ); 4. Lonneke Uneken
(Ola, Team Sd Work);
5. Maria Martins (Port, Le Col);
6. Emma Norsgaard;
(Movistar); 7. Chiara Consonni
(Valcar).
46 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

BASKET EUROLEGA
EFES 77
MILANO 83
30-21, 51-36; 61-62
EFES ISTANBUL
Micic 27 (6/7, 3/9), Bryant 2,
Beaubois 4 (0/2, 1/3),
Moerman 16 (2/5, 3/6),
Dunston 9 (1/1, 1/1); Larkin 10
(2/6, 2/4), Pleiss 4 (0/1, 1/2),
Anderson 5 (2/4), Gazi, Simon.
N.e: Petrusev. Saybir. All: Ataman
AX ARMANI MILANO
Delaney 3 (0/2, 1/3), Shields
12 (4/8, 0/2), Datome 14 (4/5,
2/9), Melli 10 (4/8),
Tarczewski 4 (2/2); Hall 13 (5/8,
1/3), Rodriguez 12 (1/2, 3/6), Ricci 3
(1/2 da 3), Grant, Hines 9 (4/4), Bentil
3 (1/1 da 3). N.e: Daniels. All: Messina
ARBITRI Perez, Radovic, Jovcic
NOTE Tiri liberi: Efes 18/27, Milano
8/12. Rimbalzi: Efes 31 (Moerman 9),
Milano 33 (Melli 6). Assist: Efes 13
(Micic 5), Milano 22 (Rodriguez 8).
Progressione: 5’ 13-9, 15’ 41-29, 25’
53-46, 35 70-71. Massimo vantaggio:
Efes 15 (51-36), Milano 7 (74-81)
Milano, una rimonta capolavoro
E Rodriguez ci mette la firma
Sotto di 15 punti all’intervallo, batte in trasferta i campioni dell’Efes
Messina: «Fantastico secondo tempo, tutto merito dei giocatori»
di Paolo Bartezzaghi
uesta vittoria è un ca-
Q
polavoro. Ed è un
successo che vale tan-
tissimo per Milano.
Per come è maturata,
per gli avversari e per il momen-
to che la squadra sta attraversan-
do. L’Olimpia era sotto di 15
punti all’intervallo e aveva subi-
to 50 punti. Un’enormità per la
migliore difesa dell’Eurolega.
Nella seconda parte della partita
ha subito solo 26 punti e ne ha
segnati 47 chiudendo con auto-
rità. Domenica Milano aveva
perso maluccio con Brescia in
campionato e aveva giocato una
pessima partita a casa del Mac-
cabi solo due giorni prima di
questa a Istanbul. La squadra
che ha battuto è l’Efes campione
in carica, talentuosa per quanto
bizzosa e spesso discontinua.
L’obiettivo quasi raggiunto è un
piazzamento in classifica tra le
prime quattro con la garanzia,
quindi, di avere il fattore campo
favorevole nei quarti di finale al
meglio di 5 partite. Per essere si-
cura, Milano dovrà vincere una
delle tre partite che mancano:
Dopo il crollo di Lubiana in Eurocup
Venezia, è crisi continua: «Ora fuori l’orgoglio»
In Slovenia 4° ko di fila, la Reyer resta
un’incompiuta. Coach De Raffaele:
«Bisogna aver voglia di combattere...»
on è ancora tempo di
N
bilanci, tantomeno di
processi, ma siamo
già a primavera e Ve-
nezia è ancora un’in-
compiuta. Già assente alle Final
Eight di Coppa Italia, ad oggi è
fuori dai playoff di Serie A e nel
suo girone di Eurocup, che pro-
muove otto squadre su 10, è tut-
tora in bilico per passare o meno
il turno. Nelle ultime quattro
partite, coincise con quattro tra-
sferte, ha rimediato altrettante
sconfitte: l’ultima a Lubiana è
stata un ko tecnico: -18 al 10’,
martedì e giovedì prossimi in ca-
sa con Bayern e Monaco e giove-
dì 7 a casa del Villeurbanne.
I meriti A fine partita si ab-
bracciano tutti. Giocatori, Ettore
Messina con i suoi vice Gian-
marco Pozzecco e Mario Fioretti
e con il general manager Chri-
stos Stavropoulos. «Abbiamo
giocato un fantastico secondo
tempo - dice il tecnico - i gioca-
tori meritano tutto il credito per
questa vittoria. Gli allenatori
possono fare qualcosa, ma le
partite le vincono sempre i gio-
catori. Nel secondo tempo ab-
biamo avuto zero palle perse, un
dato incredibile. Questa è una
squadra che ha un grande senso
di responsabilità e sapeva cosa
serviva fare nel secondo tempo e
l’ha fatto». È il momento di go-
dersi il raggiungimento di uno
degli obiettivi stagionali. A Tel
Aviv c’era stato ben poco da fe-
steggiare, nonostante l’ingresso
ai playoff fosse arrivato nel po-
meriggio dopo la decisione di
escludere i tre club russi. Il suc-
cesso in casa dell’Efes, che ora ha
tre vittorie in meno di Milano e
lo 0-2 negli scontri diretti, certi-
-30 al 25’, praticamente non si è
presentata in campo. Non è la
prima crisi stagionale, ma col
rientro di Bramos e l’arrivo di
Theodore (infortunato in Slove-
nia: trauma contusivo alla zona
pubica, in dubbio per domeni-
ca), sembrava che la Reyer stesse
carburando. Invece è ricaduta e
adesso a coach De Raffaele non
resta che richiamare l’orgoglio
dei suoi giocatori per salvare la
stagione. «Abbiamo disputato
una partita di basso livello su en-
trambi i lati del campo - dice ri-
ferendosi al flop di Lubiana -.
VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 47
LE PAGELLE
di Andrea Tosi
MILANO
8,5
8,5 RODRIGUEZ IL MIGLIORE
Riscatta
le ultime prove
negative con
una ripresa alla
Super Chacho:
due triple per il
ricongiungimento
e anche 8 assist
6,5 DELANEY Male in avvio ma
cresce nel quintetto della rimonta
senza forzature
7,5 SHIELDS Segnali importanti,
Sfida stellare sta tornando il giocatore decisivo
Sergio Rodriguez, 35 anni, alle d’inizio stagione
sue spalle Vasilije Micic, 28. 8 DATOME Il più continuo in
attacco. Grande canestro con
Per il Chacho 12 punti e 8 assist,
cambio di mano che dà il +7
per il play serbo dell’Efes 7,5 MELLI Non domina ma è
26 punti e 5 assist sempre funzionale ed essenziale
6,5 TARCZEWSKI Un bel muro
difensivo, non commette errori
6,5 RICCI Segna la tripla del 60
pari, da lì Milano prende il volo
8 HALL Quantità e qualità: canestri
importanti e grande difesa su Larkin
6 BENTIL Una tripla a segno, il suo
unico tiro. Porta il suo mattoncino.
7,5 HINES Le solite zampate e la
solita leadership. Il solito gigante.
8,5 ALL. MESSINA Applaude i
giocatori per la rimonta. Magari un
po’ di merito è anche suo...
EFES
6
7,5 MICIC IL MIGLIORE
fica una volta di più l’ingresso contro l’Efes non c’è Dinos Mito- Un incubo nel
LA CLASSIFICA nell’aristocrazia europea:
l’Olimpia ha battuto due volte
glou, ancora fermo per problemi
allo stomaco. Ma, dal terzo quar-
primo quarto con
13 punti, cala nei
quarti centrali e
Efes e Barcellona, le finaliste del- to in poi ci sono tutti gli altri. torna forte alla
SQUADRA PT V P lo scorso anno. fine ma intanto
BARCELLONA* 40 20 5 Tutti presenti C’è il Chacho Milano ha già
REAL MADRID* 36 18 8 Il recupero Il modo in cui Mi- Rodriguez che torna lui dopo ripreso la partita
MILANO* 34 17 8 lano ha ribaltato la partita, da- qualche partita difficile. Segna 7
OLYMPIACOS PIREO* 34 17 9 5 BRYANT Zero tiri in 22’: fa l’ala o lo
vanti a 15.000 spettatori, è im- punti nella rimonta che riporta
EFES ISTANBUL 28 14 11 stopper?
pressionante. L’Efes dei primi 20 Milano a -1 dopo 27 minuti e 30. 5 BEAUBOIS Segna la prima tripla
MACCABI TEL AVIV 26 13 11 minuti non sbaglia niente. Oltre C’è Gigi Datome, il miglior rea- della partita poi scompare di scena
BAYERN MONACO 24 12 11 a segnare 51 punti, solo con lizzatore, Shields e Hall due co- 7 MOERMAN Nel primo tempo
MONACO 24 12 13 l’Olympiacos in casa Milano ne lonne anche in difesa. C’è Mal- partecipa al festival della tripla, poi
STELLA ROSSA 22 11 13 ha subiti di più, 60, prima del- colm Delaney che parte male e anche lui cala coi compagni
VITORIA 22 11 15 l’intervallo, ha percentuali da fa- diventa un leone nell’ultimo 6 DUNSTON Non fa sentire il suo
FENERBAHCE ISTANBUL 18 9 14 peso in area, ma non lo cercano tanto
vola: da tre punti ha il 66,7 per quarto. Hines e Melli, come 6 LARKIN Una sfuriata nel secondo
ALBA BERLINO 18 9 14 cento, il doppio dell’Olimpia fer- sempre. C’è anche Tarczewski, quarto con 8 punti di fila, alla lunga Hall
ASVEL VILLEURBANNE 16 8 17 ma a 33,3%. Finora le avversarie un pilastro dietro. C’è Pippo Ric- gli prende le misure
PANATHINAIKOS 14 7 17 di Milano hanno segnato con il ci che mette la tripla del pareg- 5 PLEISS Il pennellone tedesco
ZALGIRIS 14 7 19 32,9 per cento da tre. Vasilije Mi- gio e un pallone lo recupera preferisce girare al largo, una tripla e
cic è immarcabile. Nei primi 10 sempre. L’unico che non mette il poco altro
PLAYOFF *QUALIFICATE 6 ANDERSON Ci mette esperienza e
minuti segna 13 punti con 2 as- piede in campo è Troy Daniels, senso tattico ma non tocca a lui
sist e tutta la squadra di Ataman neanche nei primi due quarti vincere una partita così
LA 32a GIORNATA all’intervallo ne ha già distribuiti quando il suo tiro da tre, non 5 SIMON Per l’ex di turno solo 7’
Ieri 11. Adrian Moerman segna da tre sempre affidabile, avrebbe potu- senza tiri. Il lungo infortunio pesa
EFES-MILANO 77-83 e domina sotto canestro. Shane to aiutare. A fine partita, il conto 5 GAZI Dentro come uomo di rottura,
MACCABI-REAL MADRID 75-74 non porta nulla di buono
Oggi
Larkin folleggia come sempre. delle palle perse è quello dell’in-
6 ALL. ATAMAN La media dell’ottimo
MONACO-VITORIA 19 Ogni pallone che parte dall’arco tervallo: 5. Due giorni prima a primo tempo e della brutta ripresa
VILLEURBANNE-OLYMPIACOS 20 dei tre punti finisce dentro. Mi- Tel Aviv erano state 19.
ALBA BERLINO-STELLA ROSSA 20 lano barcolla, non è quella sva- © RIPRODUZIONE RISERVATA
BARCELLONA-FENERBAHCE 21 gata di Tel Aviv, ma soffre in dife-
Prossimo turno
MILANO-BAYERN 29/3
sa. In attacco produce buoni tiri
con percentuali umane. Anche s TEMPO DI LETTURA 2’42”
D O N N E
Coppa Italia
Lucca e Schio
in semifinale
Giocando così, non ci sono scuse
né alibi, bisogna guardarsi allo
pi, anche in Turchia contro il
Bursa è andata in tilt nella ripre- ● Lucca e Schio sono le
specchio e assumersi, io per pri- sa. La sensazione è che questo prime semifinaliste delle
mo, le proprie responsabilità». Il
tecnico livornese, per coerenza,
gruppo sia a fine ciclo: ci sta do-
po avere regalato al duo Brugna-
Final Eight di Coppa Italia a
San Martino in Lupari (Pd).
non cita le assenze di Vitali e Sto- ro-Casarin due scudetti, una Questi i risultati della prima
ne, e non fa nomi di colpevoli. Coppa Italia e una Fiba Cup. Tutti giornata dei quarti:
«Per finire bene la stagione - è il o quasi tutti sono in discussione Lucca-Ragusa 71-67 (Taylor
suo monito - serve il desiderio di a meno che la Reyer negli ultimi 22; Dietrich 14); Schio-San
combattere e di competere che tre mesi si riscatti con risultati Martino 79-63 (De Shields 20;
non può essere indotto dal- importanti. Ma per svoltare ci Milazzo 18). Oggi gli altri due
l’esterno, ma deve uscire da den- vorrebbe anche un leader emoti- quarti: Venezia-Sesto San
tro ognuno di noi». vo che oggi non si vede. Intanto Giovanni (ore 18) e Virtus
domenica in campionato c’è un Bologna-Campobasso (20).
Fine ciclo? Parole chiare e ta- altro test probante: al Taliercio Domani la prima semifinale
glienti per scuotere una squadra arriva la rivelazione Tortona... Lucca-Schio alle 18 e la
troppo spesso remissiva nei fina- a.to. seconda alle 20.45. Domenica
li caldi. Partita di Lubiana a par- © RIPRODUZIONE RISERVATA finale alle 18. Tutte le partite
te, Venezia a Bologna contro la in diretta streaming su
Coach Walter De Raffaele, 53 anni,
guida la Reyer dal febbraio 2016 CIAM
Virtus ha scialato un +22 suben-
do un 21-0 a cavallo dei due tem- s TEMPO DI LETTURA 1’44” www.lbftv.it
48 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

NUOTO LA BABY PRODIGIO
Riecco Benny
IDENTIKIT
Benedetta Pilato
NATA A TARANTO IL 18 GENNAIO 2005
SPECIALITÀ: RANA CLUB: ANIENE
ALLENATORE: VITO D’ONGHIA
● È vicecampionessa mondiale (la più giovane
azzurra di sempre, nel 2019) e campionessa
europea nei 50 rana, nonché primatista
mondiale in 29”30. Nei 100 rana ha un personale
di 1’05”84, seconda italiana all-time AFP
Pilato alla conquista del mondo
Tre anni per stregare Parigi
La tarantina riparte dai tricolori giovanili: il 2022 tra Mondiali ed Europei,
ma il traguardo è l’Olimpiade. «I risultati finora mi hanno abituata bene»
di Stefano Arcobelli
on si farà mancare
N
nulla Benedetta Pilato
da oggi a Riccione per
i tricolori giovanili
(chiamati Criteria)
che tornano dopo due anni. Cin-
que gare per lei: anche i 200 ra-
na, i 50 stile libero e farfalla. Vito
D’Onghia, l’allenatore, le ha con-
fezionate giornate intense che
sono soprattutto funzionali a fi-
nalizzare la preparazione per le
selezioni mondiali ed europee,
sempre a Riccione dal 9 aprile.
Per Benny comincia un 2022 di
gare che si concluderà solo dopo
ferragosto a Roma, dove sono in
programma gli Europei. Prima,
c’è un argento mondiale 2019 nei
50 rana da difendere a Budapest,
dove la diciassettenne taranta
nel 2019, conquistò l’oro mon-
diale giovanile. E non si sa ancora
se la Isl sarà rinviata, mentre
Benny è sempre pronta per le
rassegne giovanili come questi
tricolori da 25 metri che la rivela-
rono appena tre anni fa.
Maturità Ma anche se baby, la
Pilato ha sempre mostrato una
maturità inedita: a quattordici
anni saliva sul podio tra ameri-
cane e russe quasi con disinvol-
tura, a quindici diventava cam-
pionessa europea, a sedici pri-
matista mondiale con il pass
olimpico nei 100 rana (a Tokyo
poi sarà squalificata per gambata
irregolare). Tutto di gran carrie-
ra, con costanti progressi crono-
metrici. Poi al ritorno dai Giochi
ha avuto altri mesi pienissimi di
tutto, e una conclusione ancora
sul podio iridato d’inverno. «Di-
ciamo che mi sono auto abituata
troppo bene con i risultati che ho
ottenuto finora. Da gennaio
cambierà tutto; a cominciare dal
Da gennaio
affronto
gli allenamenti
in modo diverso
Benedetta Pilato
verso i Mondiali e gli Europei 2022
Due podi iridati
Benedetta Pilato,
argento nei 50 e
bronzo in staffetta
agli ultimi Mondiali
in vasca da 25 metri
COPPA EUROPA DI
Acerenza secondo, Paltrinieri terzo nella 10 km vinta da Rasovszky
● (s.a.) Lo scudiero Acerenza
stavolta si è posto davanti
nell’arrivo concitato di Eilat
(Israele, 20 gradi): a Gregorio
Paltrinieri non è bastato aver
condotto l’inseguimento
insieme all’amico Mimmo, per
riprendere negli ultimi tre
chilometri della “10 olimpica”
Kristof Rasovszky, l’ungherese
FONDO IN ISRAELE
argento a Tokyo con Greg di
bronzo. L’olimpionico azzurro
ha toccato dunque come aveva
concluso la campagna nipponica
a cinque cerchi: terzo nella
prima stagionale di Coppa Len a
1”7 dal vincitore, con Acerenza a
3/10 e quarto il francese Olivier,
reduce dalla 5 km vinta proprio
da Paltrinieri. Tra le donne ha
modo di affrontare ogni giorno
gli allenamenti» diceva scen-
dendo dal podio con la medaglia
di Abu Dhabi. Ma cosa ha cam-
biato in sostanza? Niente di tec-
nicamente fondamentale, se non
appunto un approccio diverso,
una mentalità sempre più foca-
lizzata sul grande obiettivo. Per-
ché sarà questo il suo primo vero
ciclo olimpico: di tre e non quat-
tro anni. Per cui tutto si velociz-
za, si accavalla come tre Mondiali
estivi in tre anni. E serve allenarsi
bene, tanto se vuoi reggere la
concorrenza: ci sono minorenni
come Lydia Jacoby, che hanno già
vinto l’oro olimpico. E in quanto
ad obiettivi, a proposito di agoni-
smo, Benny non si è mai tirata
indietro. «Il podio è stato giova-
ne» a dicembre e, insomma, la
generazione Pilato è già al potere.
Concorrenza interna «Due
anni e mezzo fa l’argento mi
sembrava il risultato più grande
che ci potesse essere nella mia
vita». Adesso nella testa c’è solo
tanta voglia d’oro. Proprio per
questo serviva un atteggiamento
nuovo, per preparare un altro
salto di qualità: serve ancora
vinto fuori classifica
l’olimpionica brasiliana Ana
Marcela Cunha, che ha inflitto
1’21” alla prima europea, la
francese Oceane Cassignol, con
l’azzurra GinevraTaddeucci
seconda e la portoghese
Angelica Andre sul podio, quinta
Giulia Gabbrielleschi. Prossima
tappa a Piombino il 13 maggio.
VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 49
SPUNTO
ROSA
di Stefano Arcobelli
Conlaranista
elaQuadarella
percostruire
ildopoPellegrini
eredità di Federica
L’ Pellegrini, nel
nuoto azzurro-
rosa, dipenderà
molto da Benedetta Pilato,
precoce come Fede nel
prendersi la scena. Una
figlia del sud, costretta ad
andare due volte a settimana
da Taranto a Bari non
disponendo di una piscina
da 50 metri. Benny e la
romana Simona Quadarella,
campionessa mondiale e
bronzo olimpico, sono le
due sole medagliate uscenti
dei Mondiali 2019. Il
triennio olimpico proiettato
su Parigi da oggi nei
campionati giovanili dovrà
diventare un serbatoio
necessario per colmare dei
vuoti, soprattutto nelle
staffette a stile libero (oltre
Di Pietro, Cocconcelli,
Vetrano). C’è da trovare
ricambi in prospettiva nella
farfalla (oltre a Bianchi e Di
Liddo), nel dorso (oltre alla
Panziera), mentre nei misti
Ilaria Cusinato e Sara
Franceschi sono alle
stagioni-verità. Insomma,
oltre al mezzofondo della
Quadarella e la rana a tre
punte (Pilato, Castiglioni e
Carraro), le nuotatrici
azzurre dovranno accelerare
rispetto al mondo. Non c’è
più (purtroppo) l’ombrello
di Fede...
© RIPRODUZIONE RISERVATA
continuità di lavoro, perché nel sponibili. Ma Benny ha già dimo-
nuoto non inventi niente, nean- strato, principalmente a se stes-
che un 50 perfetto «se non riesci sa, che quando c’è da tirar fuori
a costruire ogni giorno» per dir- gli attributi nelle gara che conta-
la con le parole del coach. E poi no, lei ha sempre colto l’attimo. È
c’è il liceo. E poi ci sono quei due nei 100 olimpici che dovrà tro-
allenamenti a settimana da svol- varla in questa e nelle prossime
gere a Bari nella piscina da 50 stagioni verso i prossimi Giochi:
metri visto che a Taranto non ce «Sto crescendo e l’ho capito an-
ne sono. «Per fortuna che grazie che quando le cose non sono an-
ai Giochi del date bene. Io
Mediterraneo voglio uscire
2026 un im- dalle situazio-
pianto verrà Per due gare ni più forte di
costruito» fa Non le basta più prima. E vo-
D’Onghia, do- glio che questo
ve poter alle- essere la numero 1 sia ciò che fac-
natore la rani- dei 50: ora deve cio nella mia
sta più preco- vita. Mi devo
ce, la più gio- costruire bene i 100 impegnare di
vane italiana in chiave Giochi più: è la chia-
medagliata e ve».
primatista mondiale. Come per
Tokyo, ai Mondiali si qualificano Gare e studio Ma anche il
in due e le aspiranti al pass sono nuoto da vivere sempre con di-
sempre tre: con la tarantina c’è la vertimento come nei tricolori di
medagliata uscente Martina Car- categoria, tanto che di recente ha
raro e c’è la primatista italiana postato una sua faccia felice nel
dei 100 Arianna Castiglioni. Nes- Villaggio di Tokyo, e poi pensieri
suna intende indietreggiare, an- tra le barbabietole, il cagnolino
che se poi per qualificarsi agli che la fa sorridere tanto. Virando
Europei di Roma sarà oltremodo verso il 2022 si diceva che lo stare
facile essendo quattro i posti di- troppo lontano da Taranto «un
po’ mi ha scombussolato. Abbia-
mo praticamente ricominciato la
stagione con le gare. Non farò più
una stagione che inizia gareg-
giando, perché è stato un trau-
ma, senza allenamento. Ho avu-
to tante vacanze. Dopo Tokyo poi
sono stata un mese senza fare
nulla in vacanza. Ho saltato gli
Assoluti, perché sono stata poco
bene, infatti ho saltato anche la
Isl». Poi è arrivato l’argento
mondiale d’inverno. Che Benny
vedremo d’estate?
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Podio Da sin. Mimmo Acerenza,
Rasovszky e Gregorio Paltrinieri FIN
s TEMPO DI LETTURA 4’45”
50 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT
VARIE
TENNIS: LA CAMPIONESSA GIAPPONESE
NuovaOsaka
perripartire
«Stovedendo
unopsicologo»
di Riccardo Crivelli
e non elimini i pen-
S
sieri negativi, i pen-
sieri negativi elimi-
neranno te. A metà
del 2021, Naomi
Osaka ha cominciato a cammi-
nare sul ciglio del baratro: si era
ritirata dal Roland Garros e poi
era stata eliminata in lacrime
dagli Us Open, l’ombra della
campionessa che pareva desti-
nata a dominare il circuito e
che invece è stata schiacciata
dal peso delle aspettative, in
preda alla nausea da tennis.
Molla decisiva Da numero
due del mondo giusto a marzo
dell’anno scorso, la giapponese
a gennaio è precipitata al nu-
mero 85 (adesso è 77), fatican-
do anche in questo inizio di
stagione a recuperare l’istinto
GHIACCIO: FIGURA
Meranese Daniel Grassl, 19 anni, in azione nel corto iridato di ieri EPA
Mondiali di Montpellier
Grassl e Rizzo, che coppia
Quinto e ottavo nel corto
● Mancano i russi e i bielorussi.
Mancano anche i cinesi. E big
come lo statunitense Nathan
Chen, fresco campione olimpico
e il leggendario giapponese
Yuzuru Yanyu: i Mondiali post
Giochi hanno spesso cast ridotti.
Quest’anno più che mai. Ciò
premesso, quanto realizzato ieri
nel corto della rassegna iridata
di Montpellier, in Francia, da
Daniel Grassl e da Matteo Rizzo,
fa ben sperare i pattini azzurri. Il
19enne meranese è 5° con 97.62
punti, proprio record italiano
migliorato di 1.95. Il 23enne
milanese 8° con 91.67, personale
stagionale. In campo maschile
mai nella manifestazione si sono
registrati piazzamenti abbinati
così prestigiosi nella prima parte
di gara. Grassl, solido quadruplo
lutz nell’interpretazione del suo
Nureyev, dopo l’argento europeo
e il 7° posto ai Giochi, è il
migliore del Vecchio Continente.
per il gioco. A Indian Wells, due
settimane fa, durante il match di
secondo turno contro la Kuder-
metova, una voce femminile
dalle tribune l’aveva apostrofata
con un orribile “fai schifo” e lei,
ancora una volta, si è ritrovata a
piangere al cambio di campo, fi-
nendo per perdere senza com-
battere. Ma è in quel momento
che in lei è scattato qualcosa:
«Quella partita non è stata il ri-
cordo più bello per me, ma nei
giorni successi mi sono convinta
che volevo dimostrare che pote-
vo tornare a giocare e a compe-
tere avendo il miglior atteggia-
mento possibile». E così si è fat-
ta finalmente aiutare: «Non so
se mi è permesso dirlo, ma ho
iniziato a parlare con un tera-
peuta dopo Indian Wells, mi ci è
voluto quasi un anno dopo il Ro-
land Garros. Abbiamo discusso
di strategie mentali e mi rendo
Rizzo, ottimo triplo axel sulle
ritrovate note dei Maneskin,
torna a livelli dai quali mancava
da un po’. Pur assente Hanyu, è
tripletta nipponica con Shoma
Uno (109.63), Yuma Kagiyama
(105.69) e Kazuki Tomono
(101.12). Domani il libero. Ieri
sera le prime medaglie: quelle
delle coppie di artistico, senza
italiani. L’oro agli statunitensi
Alexa Knierim-Brandon Frazier
(221.09), l’argento ai giapponesi
Riku Miura-Ryuichi Kihara
(199.55), il bronzo ai canadesi
Vanessa James-Eric Radford
(197.32), dopo il ritiro degli altri
statunitensi Ashley Cain Gribble
-Tim Leduc, secondi nel corto,
per una rovinosa caduta di lei.
Oggi, con la Rhythm Dance, il
debutto di Charlene Guignard-
Marco Fabbri (alle 15.34) e di
Carolina Moscheni-Francesco
Fioretti. Poi il libero donne con
Lara Gutmann (20a).
Inbreve
Superstar Naomi Osaka, 24 anni, ha vinto 4 tornei dello Slam ed è stata n. 1 del mondo per 25 settimane nel 2019
Rinascita
La decisione dopo
un 2021 orribile.
E intanto a Miami
ha vinto due partite
convincendo
SCI ALPINO
Del Dio verso la guida
dell’Italia di slalom
Tricolori: superG a Inner
● Ultime gare stagionali per lo
sci azzurro, mentre si
rincorrono le voci per lo staff
della prossima stagione. Sicuro
l’addio di Jacques Theolier alla
guida dello slalom - il tecnico
francese a 61 anni ha salutato il
circuito durante le finali di
Courchevel - in pole c’è il
46enne genovese Simone Del
Dio, che ha portato Clément
Noel all’oro olimpico nella
specialità.
Ai Tricolori sono stati assegnati
intanto i titoli della velocità. A
Bardonecchia, dopo le vittorie
di Dominik Paris e di Nadia
Delago nelle discese di
mercoledì, ieri è arrivato il sesto
scudetto in superG per Christof
Innerhofer, che ha chiuso
davanti a Pietro Zazzi e a
Sei Christof Innerhofer, 37 anni, è al sesto titolo italiano in superG GETTY
conto di quanto sia utile». Con-
trollo della respirazione, medi-
tazione, lavoro sui ricordi: sono
le basi della terapia. E al mo-
mento i risultati le danno con-
forto: due partite, due vittorie.
Convincenti. La seconda ieri con
la Kerber, in una sfida tra pluri-
vincitrici Slam (quattro lei, tre la
tedesca) dominata in un’ora e
con il pieno controllo di ogni fa-
se del gioco: «Sinceramente, mi
sino rivolta a una psicologa per-
ché mia sorella sembrava molto
preoccupata per me. Ma io ten-
do anche a interiorizzare le cose
Giovanni Borsotti, che invece si
è imposto nella combinata
davanti a Manuel Ploner e a
Lorenzo Bini. Oggi stesso
programma al femminile. Tra i
giovani, tris di tricolori per
Marco Abbruzzese, che si è
imposto in discesa, in superG e
in combinata.
Intanto nello slopestyle del free
ski, arriva l’annuncio dell’addio
all’agonismo di Silvia Bertagna.
La trentacinquenne gardenese
ha partecipato per due volte ai
Giochi, a Sochi 2014 dove fu
ottava e a Pechino 2022 dove è
stata decima, sempre nello
slopestyle. Ha vinto la Coppa
del Mondo di Big Air nel 2018 e
vanta una vittoria nel circuito,
a Moenchengladbach (Ger) nel
2016.
e voglio fare tutto da sola. E poi è
stato importante Wim (Fissette,
il coach, ndr), perché mi ha con-
vinto che la mente è una cosa
talmente grande che deve essere
curata da un professionista». E
così, dopo il ritiro della Barty
(che ha confermato di volersi
cancellare dal ranking dopo
Miami), il tennis sembra poter
recuperare l’altra regina desi-
gnata. Buona fortuna.
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s TEMPO DI LETTURA 2’04”
L’INIZIATIVA
Crescere Di Mario, Gibilisco, Cozzoli e Orlando con i bambini a Palermo
Sport e Salute a Palermo
il progetto “Inclusione”
con Di Mario e Gibilisco
● Un giorno di festa all’insegna
dello sport, della socialità,
dell’integrazione e del rispetto
delle regole. Il progetto
“Inclusione” di Sport e Salute
Spa, la società che per lo Stato
promuove lo sport e i corretti
stili di vita, fa tappa in Sicilia.
Ieri a Palermo, al circolo
culturale “Nuova Società”
dell’Istituto comprensivo
Leonardo Sciascia, nel
quartiere Zen, sono state
presentate le attività dedicate
alla comunità locale, con
particolare attenzione ai minori
stranieri, minori in aerea
penale e disabili, per un totale
di 4501 beneficiari. Erano
presenti il presidente e
amministratore delegato della
società pubblica Vito Cozzoli e
il sindaco Leoluca Orlando.
L’iniziativa si inserisce in un
percorso nazionale di sostegno
e recupero per i soggetti fragili,
LA GUIDA
Magica Bronzetti
vola al terzo turno
Musetti eliminato
● Niente derby azzurro al femminile
a Miami, perché la Giorgi dà forfeit
per un problema al polso destro: ma
un’italiana sarà comunque al terzo
turno. Continua infatti il momento
magico di Lucia Bronzetti, la
riminese di 23 anni ripescata come
lucky loser e al miglior risultato in
carriera in un 1000. Ha sfruttato alla
grande l’occasione, dominando la
svizzera Voegele, che è stata
ripescata appunto al posto di
Camila. Finisce subito, invece,
l’avventura di Lorenzo Musetti,
sconfitto dall’australiano Popyrin
che aveva appena battuto a Phoenix.
Oggi in campo Berrettini, Fognini,
Sinner e Sonego (Sky, donne su
Supertennis)
Masters 1000 di Miami
(15.151.136 e, cemento)
Uomini, 1° t.: Harris (Saf) b.
Bagnis (Arg) 6-3 6-3; Humbert (Fra)
b. Bedene (Slo) 6-3 3-6 6-3; Nishioka
(Giap) b. Gomez (Ecu) 6-2 6-7 (2)
6-1; Korda (Usa) b. Davidovich (Spa)
6-1 6-1; Martinez (Spa) b. Struff
(Ger) 6-3 2-0; Wolf (Usa) b. Altmaier
(Ger) 6-4 6-4; Brooksby (Usa) b.
Coria (Arg) 3-6 6-2 6-3; Popyrin
(Aus) b. Musetti 7-5 7-6 (5).
Donne, 2° t.: Riske (Usa) b.
Cornet (Fra) 6-2 6-2; Collins (Usa) b.
Bondar (Ung) 6-3 3-6 6-4; Muchova,
(Cec) b. Fernandez (Can) 6-4 7-6
(3); Osaka (Giap) b. Kerber (Ger)
6-2 6-3; Sasnovich (Bie) b. Kasatkina
(Rus) 7-6 (5) 6-4; Jabeur (Tun) b.
Linette (Pol) 7-6 (1) 6-2; Bronzetti b.
Voegele (Svi) 6-2 6-1.
e di incoraggiamento
all’associazionismo sportivo di
base e allo sport in favore delle
categorie vulnerabili. Davanti a
due campioni come Giuseppe
Gibilisco e Tania Di Mario, sono
stati annunciati i laboratori di
ginnastica, danza, basket, gym
boxe, fitness e atletica leggera
per bambini e ragazzi; le
lezioni di pilates, balli latino-
americani, ginnastica aerobica,
postulare e discipline orientali
per gli adulti ed over 65; i corsi
dopo scuola per i ragazzi dai 10
ai 17 anni, i centri estivi e gli
incontri con nutrizionisti e
testimonial sportivi. «Nel
giorno di Italia-Macedonia
siamo qui a Palermo per
celebrare l’altra faccia della
stessa medaglia», ha detto Vito
Cozzoli. «La missione di Sport
e Salute fa diventare centrali le
periferie» ha aggiunto Leoluca
Orlando.

ATLETICA IL PERSONAGGIO
Lo scudiero del Re
IDENTIKIT
Paolo
Camossi
È nato a Gorizia
il 6 gennaio 1974
La carriera
Nel triplo indoor
è stato iridato a
Lisbona 2001 e
bronzo agli
Europei di Gand
di Andrea Buongiovanni
2020.
A
Il personale di
17.45, stabilito a
Milano il 7 giugno
2000, è valso
quale primato
italiano ed è
tuttora la terza
prestazione nchelui,comeMarcellJacobsche
nazionale all- ha staccato cinque giorni a Du-
bai, si è concesso una breve va-
time. Al coperto
vantava invece canza: Paolo Camossi, l’allenato-
17.32. È stato 8° re del campione olimpico (dei
ai Giochi di 100 e della 4x100), del mondo e
Sydney 2000 d’Europa (dei 60 indoor), da
mercoledì e fino a domenica sarà
a Praga. «Come un normale turi-
sta - sorride - prima di tornare a
schiacciare l’acceleratore fino al
termine dell’estate».
3 Coach, come può ancora mi-
gliorare Marcell?
«La perfezione tecnica è difficil-
mente raggiungibile. Ma la cer-
cheremo. E io, patito di biomec-
canica, proverò a ottimizzare il
tutto proprio in quest’ottica».
3 Che cosa significa?
«Vuol dire arrivare ad avere una
base tecnica perfetta, a far sì che
qualsiasi gesto diventi sponta-
neo: in ogni allenamento, in ogni
gara. Poi, eventualmente, si pen-
serà agli aspetti condizionali, ov-
vero a mettere qualche ulteriore
cavallo nel motore per una mag-
gior presenza fisica».
3 Su che cosa lavorerete?
«Cercheremo una miglior cen-
tratura ritmica dei primi 3-4 ap-
poggi, ancora non sono sempre
uguali. E, nella seconda parte del
rettilineo, un vero accoppiamen-
to destro-sinistro, non sempre
perfettamente sincrono. L’azione
dell’arto sinistro è corretta, quel-
la del destro è migliorata rispetto
Può perfezionare i primi 3-4 appoggi e trovare un miglior equilibrio tra gli arti inferiori. Adesso il raduno
della 4x100 e il ritorno a lavori di quantità. In maggio l’esordio all’aperto, probabilmente con un 200 in Italia
Eperfinire...
L ’ I N T E R V I S T A
I SEGRETI DI CAMOSSI
«ORA CON JACOBS
ANDIAMO A CACCIA
DELLA PERFEZIONE»
L’allenatore del neo iridato dei 60 indoor
«La biomeccanica per curare i dettagli»
alla scorsa stagione, ma non co-
me dovrebbe».
3 A causa di cosa?
«Il disequilibrio nasce da una si-
tuazione congenita, da una con-
formazione naturale, “peggiora-
ta” da tante stagioni di pratica del
salto in lungo. Però ho notato che
quando Marcell non corre contro
il cronometro, ma contro gli av-
versari, com’è successo sabato a
Belgrado, la posizione migliora
spontaneamente. Vuol dire che
non è solo una questione tecnica,
ma anche di gestione dell’impe-
gno».
3 Ha spiegato che, in condizioni
favorevoli, sui 100 varrà 9”70 o
persino meno: chi saranno, in-
vece, i rivali da battere?
«Difficile che qualcuno sbuchi
Paolo Camossi Allenatore di Marcell Jacobs
all’improvviso. Quindi, i soliti
noti. A partire da Coleman, che
non è abituato a perdere. Poi
Baker, reduce da un inverno dif-
ficile e Bromell, che l’anno scorso
ha sbagliato solamente un paio di
gare, Giochi inclusi. E non di-
mentichiamoci Su Bingtian. De
Grasse? È più competitivo sui
200».
3 C’è poi Kerley, argento sui 100
a Tokyo, ma già tornato su di-
stanze più lunghe, là da dove ar-
rivava, con già un 20”04 sui 200
e un 44”47 sui 400.
«Avrà il dente avvelenato più di
tutti. Ma occorrerà capire su quali
specialità punterà. In ogni caso
non è proprio uno qualsiasi».
3 Torniamo a Marcell: non teme
che in questa pur breve vacanza
VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT
1 2
si lasci andare, per esempio a ta-
vola?
«Non succederà, è sempre atten-
to: mangia il giusto. Rispetto a
una volta, poi, lo stomaco gli si
deve essere un po’ chiuso...».
3 Da lunedì, a Roma, il gruppo
4x100 sarà in raduno per la pri-
ma volta dopo Tokyo: con Patta,
Jacobs, Desalu, Tortu, ci saranno
Ali, Galbieri, Manenti, Melluzzo
e Polanco. Prevede altre novità?
«Le frazioni sembrano blindate,
ma non si può mai sapere. Ai Gio-
chi si è vinto anche perché il pro-
fessor Di Mulo ha avuto il corag-
gio di cambiare. E se emergesse
qualcuno da 9”92 o 20”12?».
3 Marcell, a domanda circa
l’esordio all’aperto, domenica
ha risposto: “Chiedete a Paolo”.
51
3
Quindi?
«È invitato al meeting di Tokyo
dell’8 maggio sui 100, poi sulla
1. Marcell
stessa distanza il 13 ci sarà la pri- Jacobs, 27 anni,
ma di Diamond League a Doha. e coach Paolo
Malosapete:vorreifarlodebutta- Camossi, 48,
re con un 200, meglio se in Italia. in gennaio
Se non ci saranno controindica- a Tenerife.
zioni. In curva, in inverno, abbia- Il rapporto
mo lavorato: ma dobbiamo evita- tecnico tra i due
re stress fisici». è ufficialmente
cominciato
3 L’ipotesi di Savona del 18 resta nell’autunno
valida? 2015 COLOMBO
«Non fatemi dire cose che non 2. Marcell prova
voglio o non posso dire. Di certo un allungo,
c’è che il progetto del remake Paolo lo segue
della finale olimpica dei 100 ai cronometro in
Fori Imperiali a Roma è concreto. mano COLOMBO
Hanno espresso interesse sei at- 3. I due
leti su otto e c’è anche una data domenica a
definitiva: martedì 14 giugno». Belgrado dopo
3 Come lavorerete nel mentre?
la premiazione
dei 60 dei
«Con le indoor s’è chiuso un ci-
clo: torneremo a far volume. In
Mondiali indoor
vinti dall’azzurro
qualche seduta useremo anche lo in 6”41, record
scudoperlasupervelocitàeinal- europeo
tre il 1080 Motion, dispositivo
portatile, una sorta di verricello
moderno a resistenza variabile,
che fino agli 80 misura potenza,
forza, velocità e accelerazione
con grande precisione».
3 Cos’altro bolle in pentola?
«L’uscita dell’autobiografia
Flash. Sarà disponibile da metà
maggio e presentata poco dopo,
al Salone del Libro di Torino».
3 Marcell ha dedicato il trionfo
di Belgrado a suo padre.
«E mi ha fatto piangere. Papà, ex
sprinter, è malato. Prima di parti-
re gli ho promesso che saremmo
tornati con l’oro...».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
s TEMPO DI LETTURA 4’36”
 AltriMondi
52 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

Cresce la rabbia: voci di un golpe anti Putin

● Aumenta col passare dei giorni il rischio di un golpe contro il
presidente russo Vladimir Putin (nella foto). È quanto emerge
da alcune lettere scritte da un anonimo agente dell’intelligence
di Mosca all’attivista in esilio Vladimir Osechkin. Segnalate voci
di dissenso e insoddisfazione nei servizi segreti del Cremlino.

IL TEMA DEL GIORNO IN 5 P UNTI

LA GUERRA IN EUROPA

L’OCCIDENTE SERRA LE FILA

ARMI E NUOVE SANZIONI
«GRAVI CONSEGUENZE
CON UN ATTACCO CHIMICO»
I vertici del G7, Ue e Nato a Bruxelles, Biden avvisa Mosca
Dall’Alleanza sostegno militare a Kiev e confine a Est rafforzato
Risoluzione dell’Onu sullo stop alle ostilità: la Cina si astiene
del confine a Est dell’Alleanza, pendenza dalle importazioni di Una sintesi della giornata la for- Una mossa per disorientare
di Pierluigi Spagnolo
con il dislocamento di altri 4 gas, petrolio e carbone dalla nisce la presidente della Com- l’Occidente e consolidare (alme-
battaglioni, in Bulgaria, Roma- Russia. Chiediamo ai Paesi pro- missione Ue, Ursula von der no nel breve) la valuta interna.

1 La guerra in Ucraina va
avanti, la tregua tra Kiev e
Mosca non arriva. Ieri giornata
di vertici internazionali.
A Bruxelles è stata la giornata
delle grandi riunioni: prima
quella della Nato, quindi il G7 e
poi il Consiglio europeo, a cui –
da ospite – ha partecipato anche
Piena sintonia
Nato, G7 e Consiglio
Ue confermano il
il presidente degli Stati Uniti, Joe
Biden. All’ordine del giorno, la
strategia economica e militare
supporto all’Ucraina per fermare l’invasione russa
di Zelensky (foto), che dell’Ucraina, iniziata il 24 feb-
continua a chiedere braio, in pratica 30 giorni fa. Nel
«aiuti militari senza vertice della Nato, i leader del-
l’Alleanza atlantica hanno con-
restrizioni», che non fermato la linea seguita finora:
arriveranno. Dai l’Ucraina avrà ulteriori arma-
leader l’impegno «a menti per difendersi dall’offen-
non aiutare la Russia siva russa. «Invieremo armi di
difesa anti-aereo, anti-missile e
e a non eludere le
droni, che si sono dimostrati
sanzioni». Ed è muro molto efficaci», ha spiegato il
contro la richiesta di segretario generale della Nato,
pagamento in rubli Jens Stoltenberg, promettendo a
per il gas di Mosca. Kiev «maggiore assistenza, an-
nia, Slovacchia e Ungheria. Il
presidente russo Vladimir Putin
«scommetteva su una spacca-
tura, invece la Nato è più unita
che mai», ha sottolineato Biden.
2 Altre decisioni, su sanzioni
economiche e indipen-
denza energetica, dal G7 e dal
Consiglio europeo.
Londra allarga la black-list ad
altre 65 società e personalità
russe, tra cui la banca di Stato
Gazprombank, mentre gli Stati
Uniti procedono contro altri
400 soggetti, tra esponenti della
Duma e aziende. Anche l’Ue si
prepara ad ampliare l’elenco dei
sanzionati, se la situazione non
cambierà, ma l’embargo totale
su gas e petrolio resta fuori dal
tavolo. Si è infatti discusso di co-
me approvvigionarsi, senza ri-
correre a Mosca. Nella bozza del
documento finale, si legge che il
G7 ha «intrapreso passi per ri-
durre la dipendenza dall’ener-
duttori di agire responsabilmen-
te e aumentare le forniture sui
mercati». È anche emersa l’ipo-
tesi che la Russia sia «esclusa
dal G20», mentre il documento
finale del G7 impegna tutti a
«non aiutare la Russia e non
eludere le sanzioni».
3 Si è discusso della “que-
stione dei rubli”. Ed è
esploso un altro allarme, per la
crisi alimentare che verrà…
La situazione sul campo
68.000 2.200.000
IN ITALIA
IN POLONIA
Lutsk
260.000
IN SLOVACCHIA
Leopoli
Leyen: «Abbiamo deciso di in-
tensificare il sostegno all’Ucrai-
na, inasprire le sanzioni contro
la Russia e liberarci dai loro
combustibili fossili» ha detto.
Per la “liberazione” completa da
gas e petrolio russi, però, ci vor-
rà del tempo. La riunione di ieri
segue la “mossa” di Putin, che
mercoledì ha annunciato di
vendere «gas russo solo in cam-
bio di rubli. Dai Paesi ostili non
accetteremo più dollari o euro».
5.500
IN BIELORUSSIA
Chernobyl
Ovruch
Rivne
Irpin
U C R A I N A
La risposta dell’Ue appare com-
patta. «Il pagamento del gas
russo in rubli? Sarebbe una vio-
lazione contrattuale» ha rispo-
sto secco il premier Mario Dra-
ghi. «Credo che in Europa nes-
suno sappia come sono fatti i ru-
bli, nessuno pagherà così» ha
aggiunto il premier sloveno Jan-
sa. Dalle sanzioni, però, emer-
gono altri problemi, visto che
Ucraina e Russia sono “i granai
dell’Europa”. «L’emergenza re-
Chernihiv
REPUBBLICHE INDIPENDENTI
DI DONETSK E LUGANSK
PUNTI DI PARTENZA
DEI CORRIDOI UMANITARI
Nizhyn APERTI DA MOSCA
Konotop Sumy
Kiev
RUSSIA
Trostianets
Kharkiv
A
S
B

che dal punto di vista militare». gia russa e si lavora per questo»,
N

Kiev denuncia ancora 331.000 Dnipro Lugansk

DO

Non arriveranno però quegli sottolineando l’obiettivo di «as- TRANSNISTRIA

l’uso di bombe al «aiuti militari senza restrizio- sicurare alternative sicure e so-
IN UNGHERIA
374.000 Zaporizhzhia Donetsk
fosforo. Il presidente ni», richiesti dal presidente stenibili», oltre che di agire in FLUSSO DI PROFUGHI IN MOLDAVIA Mykolaiv Kherson
francese Macron: ucraino Volodymyr Zelensky, maniera solidale e coordinata ZONE CONTROLLATE
DELLE TRUPPE RUSSE
564.000 Odessa Mariupol
«La soluzione non è così come – è stato ribadito an- nel caso di problemi di riforni- IN ROMANIA
che ieri – non ci sarà la “no fly mento. «Ci impegniamo - di- SEDE DI CENTRALE NUCLEARE
ancora così vicina». zone” più volte invocata da Kiev. chiarano i leader - a sostenere Totale 3,7 MILIONI
Ipotesi di un colloquio La riunione della Nato ha stabi- attivamente i Paesi che vogliono
BOMBARDAMENTI O PUNTI DI CONFLITTO Mar Nero CRIMEA

decisivo in Israele lito anche di rafforzare la difesa ridurre gradualmente la loro di- GDS

News
L’OMICIDIO DI AVETRANA I BIMBI DI 7 E 13 ANNI. L’UOMO SI STAVA SEPARANDO DALLA MOGLIE

Delitto Scazzi, negato Uccide i figli e si toglie la vita

I CONTAGI NELL’ULTIMA SETTIMANA SONO CRESCIUTI DEL 32,4%
Quarta dose, Aifa frena
l’estensione agli over 70
● Sulla quarta dose di vaccino
anti-Covid sono «necessari
ulteriori approfondimenti».
Così la Commissione tecnico
scientifica (Cts) dell’Agenzia
italiana del farmaco (Aifa) frena
l’allargamento della sommini-
strazione del booster agli over
70. Rimane quindi, per ora,
l’indicazione della quarta dose
solo agli immunodepressi.
Intanto, per la seconda settima-
na di fila, secondo i dati della
Positivi I casi sono aumentati del
42,2% nelle regioni del Sud Italia
Fondazione Gimbe, c’è un
incremento dei nuovi casi di
Covid e in 38 province sono
rilevati oltre 1.000 contagi per
100 mila abitanti. Dal 16 al 22
marzo sono stati oltre mezzo
milione, con un aumento del
32,4%. I contagi corrono nel Sud
Italia, dove sono cresciuti del
42,2%. Sempre dal 16 al 22
marzo, Gimbe registra invece
una lieve diminuzione dei
decessi: sono stati 924 a fronte
dei 976 della settimana prece-
dente. Salgono i ricoveri in area
medica del 5,9% (+496) e calano
i ricoveri in terapia intensiva (-
47), pari a -9,4% rispetto alla
settimana precedente.
il permesso a Sabrina
«Ancora pericolosa»
● La Corte di Cassazione ha
rigettato la richiesta di permesso
premio presentata dai legali
di Sabrina Misseri, condannata
all’ergastolo assieme alla madre,
Cosima Serrano, per l’omicidio
della cugina Sarah Scazzi, 15
anni, il cui cadavere venne
trovato in un pozzo nelle
campagne di Avetrana (Taranto)
il 26 agosto 2010. Secondo i
giudici, il fatto che Misseri non
abbia ammesso il delitto indica
la mancanza di una «rivisitazio-
ne critica» del suo «pregresso
comportamento deviante» e ne
attesta, quindi, la persistente
«pericolosità sociale».
Dramma familiare a Varese
● Dramma familiare in
provincia di Varese. Andrea
Rossin, 44 anni, ha ucciso i suoi
due figli, Giada, 13 anni e
Alessio, 7, nella sua abitazione di
Mesenzana. Poi si è tolto la vita.
I due bambini sono stati
ammazzati nel sonno con lo
stesso coltello con il quale Tragedia Andrea Rossin, 44 anni,
il padre si è suicidato. Tra le ha ucciso i figli e si è suicidato ANSA
possibile cause del gesto, la
separazione di Rossin dalla soffriva di disturbi psichici per
moglie Luana, che ieri mattina cui era in cura da tempo, ma
sarebbe dovuta andare a secondo le autorità giudiziarie,
riprendere i bambini dal padre. non aveva accettato la decisione
La donna, che ha scoperto i tre di Luana di lasciarlo. Lei vive
corpi senza vita, è ricoverata in a casa della madre a Brissago
ospedale, sotto shock. Il marito Valtravaglia (Varese).
 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 53

Caso Orsini, Rai 3 sospende il contratto La riapertura della Borsa di Mosca?

● Dopo le polemiche sulle posizioni filorusse del prof Alessan-
dro Orsini, Rai 3 non darà seguito al contratto che prevedeva
Quello che stiamo vedendo è un farsa: una
un compenso per la partecipazione al programma Cartabianca. riapertura del mercato stile Potemkin...
La conduttrice Bianca Berlinguer: «Decisione che limita grave-
mente il mio ruolo». Orsini si dice pronto a partecipare gratis. Daleep Singh Vice consigliere per la sicurezza nazionale Usa

Il programma sugli armamenti

1 2 PiùspeseperlaDifesa
Le crepe nel governo
Il grido del Papa:
«Una pazzia quel 2%»
L’opposizione M5S
nella maggioranza
Draghi tira dritto:
I NUMERI
3 «Abbiamo preso

2
un impegno»
Il monito di Bergoglio
Miliardi
di Alessio D’Urso
di dollari
Gli Stati Uniti na scelta di campo

lativa al cibo sarà reale, il prezzo
delle sanzioni non lo paga solo la
Tra summit Russia. Abbiamo parlato di co-
e macerie me supplire a eventuali carenze
1. Soldati ucraini tra gli alimenti», ha detto Biden.
raccolgono
i frammenti
4 Si continua a evocare l’uso
la città più colpita assieme a
Odessa. Ancora missili sul cen-
tro di Kharkiv, con 44 attacchi in
un giorno. E a Kherson, militari
e civili provano a riconquistare il
centro, in mano ai russi da due
settimane. Kiev denuncia che
zione che incolpa la Russia per
l’attacco all’Ucraina e sollecita
un cessate il fuoco immediato:
140 voti a favore e 5 contrari
(Russia, Bielorussia, Siria, Co-
rea del Nord ed Eritrea, come
nella risoluzione del 2 marzo).
U
hanno che divide. Che indi-
annunciato che gna parte del M5S.
stanzieranno Che suscita l’irritazio-
2 miliardi ne di Papa Francesco.
di dollari di aiuti L’aumento della spesa militare
per l’Ucraina dall’1,4 al 2% del Pil, deciso e ap- Leader Il premier Mario Draghi
in aiuti militari, provato dall’esecutivo in linea ieri a Bruxelles per i vertici EPA
armi e muni- con quanto stabilito dagli altri
zioni. La Casa Paesi dell’Ue nel contesto dell’in- Paesi si sono compromessi a
Bianca fornisce vasione russa dell’Ucraina, sta spendere il 2% del Pil per l’acqui-
già più creando tensioni e crepe all’in- sto di armi come risposta a quel-
di 1 miliardo terno della coalizione di governo. lo che sta accadendo: pazzi!».
di dollari in aiuti A pochi giorni dall’intervento del Dubbi esternati anche dal presi-
umanitari e presidente ucraino Volodymyr dente dell’Anpi Gianfranco Pa-
assistenza per Zelensky davanti al Parlamento, gliarulo, intervenendo al 17°
gli ucraini l’impegno assicurato alla Nato Congresso dell’Associazione Na-

di un missile di armi improprie. Mentre
che ha distrutto la guerra va avanti.
un edificio Stavolta è Mosca a denunciare di
a Kiev aver scoperto in Ucraina 30 la-
2. La foto boratori per lo sviluppo di armi
di gruppo dei
rappresentanti
dei Paesi della
biologiche, in 14 diversi siti. Da
Bruxelles, il segretario della Na-
to Stoltenberg ha replicato:
Nato riuniti «Accuse completamente false, il
ieri in un summit Cremlino sta cercando un prete-
straordinario sto per utilizzare armi chimiche.
a Bruxelles E, in tal caso, le reazioni sareb-
3. Il presidente bero durissime». Concetto riba-
Usa Joe Biden dito anche da Biden. «Un attac-
durante la
conferenza
co chimico innescherà una ri-
sposta adeguata, ma prendere-
stampa dopo mo questa decisione a tempo
il vertice Nato
AFP/AP/ LAPRESSE
debito» ha detto il presidente
Usa. «Putin capisca che una
scelta simile sarebbe catastrofi-
ca per lui» ha aggiunto il primo
ministro britannico Johnson.
Fronte compatto, dunque. Kiev
ribadisce che l’esercito russo ha
utilizzato bombe al fosforo a Ir-
pin e Hostomel. Sul campo con-
tinuano gli scontri e i bombar-
damenti. Distrutta, nel porto di
Berdyansk occupato dai russi,
una grande nave da sbarco, che
secondo i media ucraini portava
400 mila ucraini sarebbero stati La Cina si è astenuta insieme
“deportati” dai russi, che li trat- ad altri 37 Paesi. «Se Pechino
tengono nel Donetsk per poi aiuterà la Russia ci saranno
portarli oltre confine. delle conseguenze», ha ribadi-
to il presidente Usa Biden, in
5 La diplomazia continua a
lavorare per un accordo.
Ieri è stata approvata all’Assem-
pressing per spingere la Cina
all’impegno per la pace. I ne-
goziati proseguono, sottotrac-
blea generale dell’Onu la risolu- cia «e in video-conferenza»,
come fanno sapere dal Cremli-
no, ma la distanza rimane. Lo
scoglio maggiore è rappresen-
tato dallo status di Crimea e
Putin pensava Donbass. La svolta, che nei
a una spaccatura giorni scorsi sembrava più vi-
cina, resta distante. «Questa
Invece la Nato è settimana ho parlato con il
più unita che mai presidente Putin molte volte,
per diverse ore» ha raccontato
Joe Biden il presidente francese Emma-
Presidente Usa nuel Macron, «ma le trattative
non porteranno a una soluzio-
ne a breve. È ancora troppo
presto». E da Kiev trapela che
Israele potrebbe essere «una
Ho parlato a lungo delle sedi prioritarie» per l’in-
con Putin, non contro decisivo tra Zelensky e
Putin. Un incontro che, però,
intravedo una non sembra dietro l’angolo.
soluzione a breve © RIPRODUZIONE RISERVATA
38
dal premier Mario Draghi si tra-
durrà in un incremento dell’ac-
quisto di armi dai circa 25 mi-
liardi l’anno attuali (68 milioni al
Miliardi giorno) ad almeno 38 miliardi
di euro
In linea con
quanto stabilito
l’anno (104 milioni al giorno). E
anche ieri il presidente del Con-
siglio, arrivando all’Europa Buil-
dai Paesi Ue ding di Bruxelles per la riunione
dopo l’invasione del Consiglio Ue, ha ribadito che
dell’Ucraina, l’Italia ha preso «un impegno»
il piano italiano nei confronti dell’Alleanza at-
prevede un lantica, «che è storico e conti-
aumento della nueremo ad osservarlo». Con
spesa militare
fino al 2% del Pil:
l’invio, quindi, di armi e soldati,
oltre agli investimenti per il futu-
dai circa 25 ro. Proprio nelle ore, peraltro, in
miliardi di euro
l’anno attuali
cui il segretario generale della
Nato, Jens Stoltenberg, ha an-
ad almeno 38 nunciato un rafforzamento della
miliardi l’anno presenza militare sul fronte Est,
(104 milioni in Bulgaria, Romania, Slovacchia
al giorno) e Ungheria, e «più assistenza» a
Kiev, inviando «armi anti carro,
difese anti missili e droni, che si
sono dimostrati molto efficaci».
Dissenso La volontà di incre-
mentare la dotazione militare ha
dunque alimentato anche forti
perplessità. E il fermo dissenso,
zionale Partigiani: «Preoccupa
l’impegno assunto dal premier
per l’ulteriore invio di armi e sol-
dati, oltre che la frettolosa e im-
perativa richiesta di far entrare
l’Ucraina nell’Ue». In seno alla
maggioranza, d’altra parte, il go-
verno ha registrato la posizione
non allineata del M5S. Giuseppe
Conte, leader della prima forza
in Parlamento, ha spiegato:
«Non saremmo all’altezza della
nostra Costituzione se invece di
intervenire con investimenti ur-
genti sulle emergenze per aiuta-
re imprese e famiglie in difficol-
tà, noi scegliessimo la strada di
interventi massici in spese mili-
tari. Questa per noi è una scelta
inaccettabile». In una giornata
di fibrillazioni, il Movimento ha
insistito sulla necessità di punta-
re più sugli aiuti umanitari, ma
non ha presentato alla fine un
proprio ordine del giorno al Se-
nato - collegato al Dl Ucraina - in
contrasto con quello già votato
alla Camera. Un odg, invece, l’ha
proposto Fratelli d’Italia, ma a fa-
vore dell’incremento della spesa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

materiale militare alle forze di Emmanuel Macron

s TEMPO DI LETTURA 4’20’’ innanzitutto, di Papa Francesco.
Mosca che assediano Mariupol, Presidente francese Che ha detto: «Mi sono vergo-
gnato quando ho saputo che vari s TEMPO DI LETTURA 2’09’’

Il post dell’artista milanese dall’ospedale

Fedez: «Ho scoperto di avere un raro tumore al pancreas»

Il rapper parla della malattia sui social
«L’operazione durata 6 ore, sto bene»
Ferragni: «Mai avuto così tanta paura»
utti stretti attorno a
fan con lo stile diretto che gli è
istantanea in cui posa in piedi,
accanto al letto d’ospedale del
San Raffaele di Milano, con un
camice per degenza addosso e le
dita a “V” in segno di vittoria.
L’artista, 32 anni, è stato ricove-
stata diagnosticata in tempo. Si
tratta di un tipo di cancro molto
mente, da quello della moglie:
«Daje amore». La Ferragni ha
raro: si stima abbia un’incidenza pure raccontato sul proprio pro-
di meno di un caso ogni 100.000
individui all’anno e rappresenta
filo Instagram la settimana vis-
suta insieme a Fedez dopo la
l’1-2% di tutti i tumori pancrea- diagnosi: «La maggior parte di

T
Fedez. Un annuncio
shock, il suo, seguito
via social da una va-
langa d’affetto con ol-
tre tre milioni di like: «Settima-
na scorsa ho scoperto di avere
un raro tumore neuroendocrino
del pancreas. Uno di quelli che
se non li prendi per tempo non è
congeniale, senza inutili giri di
parole, con cui il rapper ha spie-
gato su Instagram la malattia
che aveva annunciato nei giorni
scorsi. Postando anche uno
scatto insieme alla moglie, Chia-
ra Ferragni, una video-dedica di
Leone, il primo figlio della cop-
pia («Papà rimettiti presto così
rato per sottoporsi a un inter-
vento chirurgico, durato sei ore
per l’asportazione di «una parte
del pancreas (tumore compre-
so) — ha continuato Fedez —. A
due giorni dall’intervento sto
bene e non vedo l’ora di tornare
a casa dai miei figli. Ci vorrà un
po’».
tici. Come ha confermato An- questo tempo — ha scritto — mi è
drea Lenzi, ordinario di Endo- sembrato sfocato: era come se il
crinologia all’università Sapien- tempo si fosse fermato e avevo
za di Roma, «i tumori neuroen- paura come non mai in vita mia
docrini sono rari singolarmente, che potesse accadere qualcosa
ma di tanti tipi diversi: in ogni di brutto. Grazie vita per aver ri-
caso, scoprirli in tempo è un im- baltato le cose al meglio».
portante vantaggio perché ci so- a.d’u.
no molte più chance di cura». Il © RIPRODUZIONE RISERVATA

un simpatico convivente da ave-
re all’interno del proprio cor-
po». Un messaggio recapitato ai
giochiamo insieme»), una foto rapper milanese ha ricevuto
in cui mostra la cicatrice post in-
tervento all’addome e un’altra
Tempestivo La malattia onco-
logica dell’artista, per fortuna, è
centinaia di commenti pieni
d’affetto. A cominciare, ovvia-
Sereno Fedez, 32 anni, dopo
l’intervento all’ospedale San Raffaele s TEMPO DI LETTURA 1’53’’
54 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT
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rubrica 4
 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT 55

SAPERI E SAPORI Pagina a cura di

Pier Bergonzi e Daniele Miccione

GazzaGolosa
1 2 3
SORSEGGIANDO

di Luca Gardini

4 Fiano “Elle”
Laura de Vito
Grande bianco
d’Avellino
e donne del vino
I colori della vite 1. I vigneti di pinot nero, riesling e uva rara di Frecciarossa; 2.-3. La raccolta viene fatta tutta
a mano; 4. Valeria Radici che continua l’impegno della famiglia Oddero cominciato nel 1919 con l’acquisto della Tenuta L portano sensibilità e
cultura, portano
passione e novità.

Buono, pulito, giusto

che commerciava in carbone in «La vendemmia a mano, inve- Tra queste c’è Laura de Vito,
Inghilterra e decise di investire ce che a macchina, costa il tri- che ha dato il nome
tutto in questa tenuta. Mio plo. Ma è indispensabile. A ma- all’azienda di Lapio (Avellino)
nonno andò a studiare in Fran- no scarti i grappoli che non so- totalmente dedicata al Fiano,
cia per apprendere le tecniche no adatti e quelli che raccogli li vitigno autoctono di grande

La Fiera del vino

di vinificazione. Da allora sia- conservi integri nelle cassette. versatilità. Con l’etichetta che
mo stati sempre sostenibili, sia- Oggi ci si affida a cooperative di ricorda quella di grandi vini
mo diventati biologici quando lavoro specializzate. Ma biso- francesi, dalla Cantina Laura
alla maggioranza dei vignaioli gna stare attenti che non ci sia de Vito escono 4 diversi

secondo Slow Food

del territorio sembrava una fol- sfruttamento. Noi gli facciamo Fiano d’Avellino denominati
lia». Passiamo da un recinto firmare un codice etico per as- Elle, Verzare, Arianiè e Li
con cinque mucche dentro. sicurarci che vengano pagate il Saurini. In questa occasione
«Stanno bene perché si devono giusto». vi invitiamo a degustare
occupare solo di mangiare. Ser- “Elle”, un Fiano di color
vono per il letame, che è il con- L’idea del manifesto Ma co- giallo dorato brillante.
A Bologna c’è Wine Fair con 500 cantine cime migliore. Nei vigneti usia- m’è nata Slow Wine Fair? Gian-
mo anche il sovescio. Tra i filari carlo Gariglio, che la organizza,
Profuma di pesca gialla e
cedro, con chiusura iodata
che seguono un decalogo di sostenibilità si piantano delle leguminose fa risalire tutto a 15 anni fa.
che hanno il compito di fertiliz- «Nel 2007 e nel 2009 organiz-
e balsamica. Al gusto è teso,
di ottima intensità con
zare. Crescono e poi vengono zammo Vigneron d’Europe per richiami selvatici e di alloro
lo scoppiettante brut (sempre sminuzzate nel terreno. Con far dialogare i vignaioli. Duran- con finale agrumato-salino.
di Daniele Miccione INFO
pinot nero) che segue i gusti questa sem- te la pande- Di grande bevibilità.
INVIATO A CASTEGGIO (PAVIA)
contemporanei. plice pratica mia abbiamo
a tenuta Frecciarossa si aumenta ripreso in Provatelo con...
Via domenica, dell’1% la Nell’Oltrepò

L
è a Casteggio, un’ora
da Milano, dove le
colline dell’Oltrepò
Pavese cominciano
timidamente a farsi vedere. Le
origini sono Ottocentesche e il
treno non c’entra niente: tutta
opera del catasto che per errore
storpiò il nome originale, Frac-
cia Rossa, che richiamava il ter-
reno franoso e il colore dell’ar-
gilla. I venti ettari di pinot nero,
uva rara e riesling dividono in
spicchi ordinati il paesaggio. I
cinghiali hanno lasciato tracce
in un nuovo vigneto appena
piantato. Hanno superato sde-
gnati le piccole viti e si sono or-
ganizzati un party nel noccio-
leto. «Abbiamo dovuto recin-
tare tutto», dice sorridendo Va-
leria Radici, erede di questa
storia cominciata nel 1919 gra-
zie al bisnonno visionario. Cen-
to anni che scorrono dal Sillery,
un curioso pinot nero vinifica-
to in bianco nato nel 1930 per
seguire lo stile francese, fino al-
Le parole di Petrini Da do-
menica a martedì Frecciarossa
sarà con altre 500 cantine a Bo-
lognaFiere, per Slow Wine Fair,
la prima manifestazione sul vi-
no organizzata da Slow Food,
sempre all’insegna del “Buono,
pulito e giusto”. Il famoso mot-
to di Carlo Petrini ha ispirato il
manifesto sul mondo del vino
che tutte le cantine coinvolte
nella fiera hanno sottoscritto.
Dentro c’è un decalogo di so-
stenibilità: l’abbandono dei fa-
migerati erbicidi, la biodiversi-
tà nei terreni da sostenere, il
paesaggio da preservare, i rap-
porti virtuosi da applicare con i
dipendenti, la collaborazione
con il territorio. Tutto bellissi-
mo. Ma poi nella pratica che
vuol dire? Radici lo spiega pas-
seggiando per l’azienda in una
fredda giornata di marzo.
Uva e carbone «Frecciaros-
sa nasce da un’intuizione del
mio bisnonno Mario Odero,
5000 etichette
in degustazione
● Slow Wine Fair è in
programma a BolognaFiere
domenica (ore 12-19), lunedì
(10-18), martedì (10-16).
Sono 500 le cantine in
mostra, di cui 60 in arrivo
dall’estero. Oltre 5000 le
etichette da degustare. Gli
appassionati possono
entrare solo domenica
(ingresso 59 euro), i
professionisti del settore
tutti e tre i giorni ( 29-39
euro). Nove le masterclass
in programma tra cui quelle
curiose dedicate ai vini
cinesi e ai vini latino-
americani. Cibo: le
tagliatelle al ragù della
Collina delle Meraviglie, il
panino al polpo di Pantura,
le olive ascolane di Migliori.
mano quel-
Linguine all’astice
quantità di L’esperienza
carbonio sot-
l’esperienza e
abbiamo ste-
tratto all’at- di Frecciarossa so un manife- 3 FIANO D’AVELLINO «ELLE» 2019,
LAURA DE VITO (LAPIO, AVELLINO).
mosfera e im- tra letame e Tac: sto del vino 3 UVE: FIANO DI AVELLINO
prigionato buono, pulito
nella terra. tradizione e futuro
IN PUREZZA
e giusto. Ed è PREZZO: 19 EURO
Più efficace di aiutano l’ambiente nata questa
piantare nuo- idea. L’obiet-
vi alberi». Sembrano tutte pra- tivo è diffondere i concetti di
tiche antiche. Ma non bisogna sostenibilità e difesa del pae-
farsi ingannare. La viticoltura saggio tra i produttori e i consu-
moderna sta cercando una via matori. La viticoltura può fare
nuova e sostenibile, tra tradi- un gran bene al territorio, può
zione e tecnologia. «Abbiamo contribuire allo sviluppo socia-
una Tac che legge la densità del le ed economico ad esempio at-
legno e ci dice se concimare o traverso l’enoturismo e può
meno. Così evitiamo di spinge- trainare anche il resto dell’agri-
re inutilmente la produzione di coltura verso un percorso di
una pianta. Ci siamo resi conto crescita. Per l’importanza di
che più rispetti l’uva più ottieni tutti questi temi abbiamo pen- 3 IL VOTO
un frutto di qualità. Per tagliare sato a una fiera ibrida, che sia 96/100
l’erba ci sono macchine legge- allo stesso tempo luogo di di- 3 RAPPORTO QUALITÀ PREZZO
OTTIMO
re, guidate da un computer e ri- scussione e di commercio».
fornite di energia da un pan- © RIPRODUZIONE RISERVATA
3 SI ABBINA CON
LINGUINE ALL’ASTICE
nello solare». Un problema
3 DEGUSTARE ASCOLTANDO
grave nelle campagne italiane è
l’uso etico della mano d’opera. sTEMPO DI LETTURA 3’26” ELISA: «O FORSE SEI TU»

Assaggi
LA BIBITA L’OLIO

Domani c’è Taste a Firenze Il Delicato dalla Calabria:

IL DOLCE
La colomba perfetta
di Cascina Vittoria
● (mic) Da un paio di anni i
lievitati di Cascina Vittoria
vanno inseriti tra i 10 migliori
d’Italia. Come ha dimostrato
anche la nostra selezione di
panettoni che li ha visti al
debutto subito al secondo posto.
Dietro c’è la mano di Giovanni
Ricciardella, che è
particolarmente felice con la
colomba. Ha trovato la misura
perfetta soprattutto nella glassa
che è strepitosa, croccante e
aromatica. La pasta è morbida e
fondente. Il contrasto ne fa un
perfetto dolce per festeggiare la
45 euro La colomba da un chilo a
Cascina Vittoria, 50 con la spedizione
primavera. Al palato si mantiene
golosa ma non indulge in una
dolcezza inutile, al contrario
ricerca sempre l’equilibrio.
Cascina Vittoria, gestito dalla
famiglia Ricciardella, si trova a
Rognano, nel pavese, a mezz’ora
da Milano. C’è un laboratorio
specializzato nei lievitati
artigianali e un ristorante
interessante, dove in stagione si
può mangiare nell’aia, accanto
all’orto. Una collocazione
agricola che non deve
ingannare; i piatti sono
gourmet, come la “Millefoglie di
melanzane con tre consistenze
di Parmigiano” e ricercati come
la fiorentina di scottona o il
wagyu giapponese sulla brace di
legna.
● cascinavittoria.it
La tonica Alpex di Plose
tra i prodotti da provare
● Firenze si anima da domani a
lunedì con Taste che torna
dopo due anni. E dà grande
spazio alla mixology. Plose,
azienda che produce un’ottima
acqua di montagna
imbottigliata solo in vetro,
lancia Alpex - Supreme Tonic
Water, una linea di toniche e
altre bibite sodate. La tonica ha
un gusto deciso. Da provare in
2 euro purezza o da usare per i
La bottiglia cocktail di eccellenza. Ha una
da 20 cl nota amaricante che proviene
a Taste da corteccia di china di
a Firenze primissima qualità. L’acqua
Plose vanta un contenuto di
ossigeno molto alto, pari a circa
10,2 mg.
Francesco Velluzzi
● acquaplose.com
profumo di pomodoro e fiori
per l’insalata di mare
● Enotre è un’azienda calabrese
di Mesoraca (Crotone) che punta
su un’agricoltura sostenibile che
ha preservato un ambiente
incontaminato con una
singolare biodiversità. Siamo a
700 metri di altitudine, tra la
montagna pre-Silana e lo Ionio,
in un paesaggio incantevole tra
gli ulivi di Carolea e Nocellara
Messinese. Gli oli sono tre.
12,50 euro Scegliamo il Delicato che si apre
La bottiglia al naso con splendide note
da mezzo litro erbacee e sentori di pomodoro e
da Sobon fiori. Al palato lievi accenni di
a Padova amaro e piccante contornati da
freschi richiami di erba e
pomodoro verde. Da provare su
un’insalata di mare.
Marino Giorgetti
● enotre.it
56 V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT
 Assalto in regia
Ai registi delle squadre dei “pirati”
- Milano, Piacenza, Monza e
Cisterna - abbiamo chiesto di fare
le carte ai playoff. Il grafico
centrale mostra tutti i migliori della
stagione regolare appena conclusa.
Matteo Piano torna come infiltrato
speciale, intervistando Alessandro
Michieletto. Dieci anni senza Vigor
Bovolenta, adesso che il figlio
Alessandro è arrivato in Superlega

SPUNTO
ROSA
di Gian Luca Pasini

Perugia resta
superfavorita
Ma dietro
possono stupire
i siamo. Dopo mesi

C di “preparazione”
siamo arrivati al
momento tanto
atteso. Inizia la volata playoff,
otto squadre e un solo premio
disponibile. Perugia resta la
candidata numero 1 ad alzare
anche la Coppa dello
scudetto. Finora la squadra
umbra ha fatto tutto quello
che serviva per legittimare
una superiorità netta che
arrivava dal mercato della
scorsa estate. Il merito (non
piccolo) di Nikola Grbic è
stato quello di fare
funzionare tutto al meglio.
Imbattuta in Europa, Coppa
Italia in tasca e primo posto
blindato con largo anticipo.
La domanda pare essere
sempre la stessa: c’è
qualcuno che riuscirà a
mettere paura a Perugia?
Civitanova, dopo un anno
avaro e durissimo, è la prima
candidata per tentare
l’impresa. Dietro, con
Pirati all’assalto Playoff al via: si comincia con la gara di andata dei quarti di finale, al meglio delle tre partite, poi lo sprint decisivo con le 5 gare previste per semifinali e finali DISEGNO MACCABONI ambizioni diverse, un gruppo

La caccia al tesoro
di squadre che aspetta solo
questi quarti di finale per
assestare il colpo a sorpresa.
La Supercoppa e la Coppa
Italia hanno già dimostrato
che le possibilità di rovesciare
il banco ci sono. Si tratta
solamente di saper piazzare il
colpo giusto. Questo è il

Domani a Trento via ai playoff scudetto con la prima sfida dei quarti momento...
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 II V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

V C O M E V O L L E Y

IN PRIMO PIANO

Ciak si gira: sfida

QUI TOP VOLLEY Q U I A L L I A N Z

BARANOWICZ PORRO
«Perugia super «Modena è forte
Ma tutti ci davano Pero se giochiamo
per retrocessi» di squadra...»
Il regista di Cisterna: «Andiamo Il 20enne palleggiatore di Milano
a provarci con gioia, è il premio «So che non sarò ricordato per
per la nostra stagione miracolosa» i muri e ho tanto da migliorare»
di Gian Luca Pasini di Pierfrancesco Catucci
ndiamo a Perugia
LA GARA aolo Porro non è uno
LA GARA
«A P
con gioia. Andiamo di molte parole. I suoi
a prenderci il pre- Domenica occhi, però, comuni- Domenica
mio che ci siamo ore 18, Sir cano molto più di 18, Rai Sport,
guadagnati in que- Safety Conad quello che dice. C’era Leo Shoes
sta stagione. E’ una sfida impos- Perugia – Top un punto interrogativo gigante- Modena –
sibile. Loro sono ultra-favoriti, Volley Cisterna sco sulle sue spalle quando la Allianz Milano
noi pensiamo a vincere almeno Powervolley Milano ha deciso di
un set, poi si vedrà...». Michele affidare a lui la regia della squa-
Baranowicz è contento, con Ci- dra (in estate) dopo aver lasciato
sterna ha agguantato l’ottavo andare Riccardo Sbertoli a Tren-
posto, l’ultimo che vale i playoff. to. Un ragazzo di 20 anni e solo
«All’inizio dell’anno - racconta pochi scambi in Superlega lo
il regista - erano tanti quelli che scorso anno con la maglia di Mo-
ci davano già per spacciati. Altro dena, dove però era il vice di
che playoff, tutti dicevano che Christenson. E Paolo ha dimo-
saremmo retrocessi. E invece strato di essere pronto alla sfida.
abbiamo fatto un mezzo mira- Adesso è chiamato ad affrontare
colo o forse uno intero con quel-
lo che ci è capitato durante l’an-
HA DETTO la squadra che lo ha portato in
Superlega, con in palio un posto
HA DETTO
no. Infortuni a raffica a comin- in semifinale scudetto: «A Mo-
ciare dal bomber Szwarc, poi il dena ho cominciato a capire cosa
centrale Krick che non ha mai vuol dire essere nel campionato
potuto giocare con noi. Per for- Infortuni a italiano, ma ora sono concentra- Lo scorso
tuna che abbiamo trovato uno raffica, ci è to e determinato a raggiungere il anno a
come Dirlic che si è fatto trovare capitato di miglior risultato possibile con Modena ho
pronto. Poi anche la panchina Milano. Loro sono forti, ma noi
ha risposto alla grande. Così in
tutto. La abbiamo dimostrato che possia-
iniziato a
una maniera o nell’altra siamo panchina mo giocarcela con tutti. C’è stato capire cosa
riusciti a fare fronte a tutte le ha risposto un momento della stagione in significa
emergenze». alla grande cui il gruppo è riuscito a emerge- giocare nel
e abbiamo re davanti alle individualità e campionato
Gioco «Mano a mano che tre punti che ci serviva per cen- reagito quel momento è stata la svolta lenatore che mi hanno accom- italiano
avanzava il campionato abbia- trare i playoff». Un cammino della nostra stagione. Siamo forti pagnato in questo percorso, ma
mo visto che riuscivamo a fare il Figlio d’arte fatto anche di sfide personali e di quando giochiamo da squadra Famiglia so che ho ancora tanto da mi-
nostro gioco, contro tutte le anche lui determinazione. Si dice spesso ed è questo che dovremo fare an- di muri gliorare. Sulla tecnica del palleg-
squadre - continua Baranowicz, Il papà di che l’importante è non mollare Bravo Soli a che nelle prossime partite». Paolo Porro, 20 gio, per esempio, non si finisce La vittoria
33 anni ad agosto -. Questo ci ha Michele (33 anni mai, ma poi bisogna farlo sul trasmettere anni, 183 cm, è il mai di imparare. Così come a con
dato fiducia, ci sono state delle ad agosto) è campo. «E’ stato bravo Fabio So- la grinta e Gruppo Le sfide importanti maggiore di tre muro, anche se so (e ride, ndr) Civitanova
partite dove anche se l’avversa- Wojciech li che ci ha trasmesso questa vo- non lo spaventano, d’altronde fratelli tutti che non sarà mai il fondamenta-
rio era più forte noi riuscivamo a glia e questa grinta. Poi l’altro
la voglia. non si diventa per caso campio- le per cui mi ricorderanno in fu-
nei quarti
Baranowicz, pallavolisti,
restare in campo a giocarcela. schiacciatore fatto importante è che quasi tut- Ho vissuto ne del mondo con le nazionali lanciati dalla turo». In stagione regolare, in- di Coppa
Prima abbiamo conquistato la polacco che ti, in questo gruppo di Cisterna, questa Under 19 e Under 21: «Sono arri- Colombo tanto, ne ha messi a segno 10, un Italia è
salvezza con una giornata di an- giocò per due avevano qualcosa da dimostra- stagione vato a Milano pochi giorni dopo Genova. Luca buon punto di partenza per un stato il
ticipo e poi - all’ultima partita -, stagioni a re». A cominciare dal palleggia- come una il Mondiale in Sardegna e mi so- gioca in A-3 a palleggiatore che non fa dell’al- momento
che per diverse squadre non Mondovì in A-2 tore della Top Volley. «Per me si sfida no trovato catapultato in una re- Prata, il piccolo tezza la caratteristica fisica pre- più bello
aveva troppo valore, siamo stati fra il 1984 trattava di una sfida, io l’ho vis- altà completamente nuova. De- di casa è dominante. Per Milano, comun-
Michele Paolo
bravi a incassare la vittoria da e il 1986 suta così. Ma ho sentito la fidu- vo ringraziare i compagni e l’al- Simone que, è stata una stagione in linea
Baranowicz Porro
cia della società che aveva cre- con le aspettative e forse anche
duto in me e il resto lo ha fatto meglio: «La vittoria contro Civi-
IL NUMERO l’allenatore. Sapevo che sarebbe
stato un anno molto difficile,
IL NUMERO tanova ai quarti di Coppa Italia è
stato il momento più bello della

3° 1
anche se non pensavo così tanto, stagione, anche se mi piacerebbe
onestamente. Ma quello che rigiocare la semifinale contro
conta è che ce l’abbiamo fatta». Trento. Certo, abbiamo avuto un
La sfida è vinta e adesso Michele vistoso calo a metà campionato,
Baranowicz e i suoi compagni ma poi ci siamo ripresi bene e
vanno a giocarsi, “con gioia” la ora siamo qui per provare a con-
Miglior risultato È la terza partita contro Perugia... Anno da titolare Dopo avere quistare un’altra semifinale».
stagione per punti fatti dalla Top © RIPRODUZIONE RISERVATA conquistato il primo Mondiale © RIPRODUZIONE RISERVATA

Volley: nel 2015 (Blengini) chiuse 6a juniores maschile dell’Italia a

con 41 punti, 10 anni fa (Prandi) 7a con
31, quest’anno 30 punti e 8° posto s TEMPO DI LETTURA 1’43” settembre, per Paolo Porro questa
è stata la prima stagione da titolare s TEMPO DI LETTURA 1’43”
 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT III

alle quattro big

QUI GAS SALES Q U I V E R O V O L L E Y

BRIZARD
«Come la Francia
è meglio partire
da sfavoriti»
L’olimpionico di Piacenza:
«Trento è giovane e ha qualità
e queste sono le partite più belle»
ulla strada della Gas
S «N
Sales Bluenergy Pia-
cenza c’è Trento, che
quest’anno in regular
season ha battuto i
Lupi sia all’andata che al ritorno
per 3-1. Antoine Brizard, il pal-
leggiatore francese campione
olimpico in carica, è consapevo-
le che la stagione regolare è stata
un po’ al di sotto delle aspettati-
ve in quanto a risultati, ma non
per questo parte battuto nei
quarti dei playoff: «Trento è una
grande squadra giovane, ma con
grande qualità, con cui abbiamo
giocato due partite complicate,
soprattutto quella in casa. Ora,
però, non è il momento di guar-
dare indietro. Dobbiamo, inve-
ce, concentrarci sulle cose che
sappiamo fare bene. In questi
playoff dovremo essere bravi a
dare continuità agli ultimi risul-
tati e trovare subito ritmo nel
muro-difesa. Siamo una squa-
dra che riceve bene (come anche
Trento, d’altronde) e sappiamo
che giocare contro chi riceve e
difende bene rende le cose più
complicate agli avversari, anche
da un punto di vista psicologico.
Se riusciremo a fare tutto que-
sto, ce la giocheremo a viso
aperto fino alla fine della serie.
Le partite come queste, con una
posta in palio tanto importante,
sono le più belle da giocare e noi
vogliamo giocarle al meglio».
Aspettative La stagione rego-
lare di Piacenza è cominciata
con grandissime aspettative e si
è chiusa al sesto posto esatta-
mente lo stesso piazzamento
dello scorso anno, con scalpi
importanti come Civitanova e
Modena, battuta due volte (in
regular season e ai quarti di
Coppa Italia), ma anche sconfit-
IL NUMERO
ORDUNA
«La Coppa Cev
è il nostro turbo
per queste gare»
Il 38enne di Monza: «Civitanova
è uno squadrone, fatto di giocatori
abituati a questi appuntamenti»
on ci siamo mai fer-
LA GARA LA GARA
mati. Abbiamo sem-
pre continuato a la-
vorare anche quan-
Domani do le cose non anda- Domenica
ore 20.30 vano bene. A gennaio, quando ore 18, Lube
Itas Trentino- abbiamo avuto una flessione, ci Civitanova –
Gas Sales siamo detti “teniamo duro”, poi Vero Volley
Piacenza ci potremo godere il momento Monza
quando arriveremo ai playoff e
alle finali di Coppa. In quel peri-
odo non avevamo Grozer, fuori
per infortunio, un’assenza che
ci è pesata molto in termini tec-
nici, ma anche umani. Ci è ve-
nuto a mancare qualcosa, ma
noi abbiamo continuato a impe-
gnarci sperando di arrivare a
una partita come quella dell’al-
tra sera a Tours», Santiago Or-
HA DETTO duna, 38 anni, racconta il mo-
mento di svolta del Vero Volley
HA DETTO
Monza che ha finalmente com-
pletato la sua rincorsa conqui-
stando la Coppa Cev. «Sul loro
Siamo una campo quest’anno il Tours non Ognuno ha
squadra che aveva ancora perso. Battendo festeggiato
riceve e squadre forti come Modena e in modo
Skra Belchatow. Sapevamo che
difende sarebbe stata una battaglia».
diverso:
bene per il club
e questo Andata «E’ stato decisivo il ri- è un lungo
complica sultato che avevamo fatto all’an- insegui-
la vita agli data. Quella vittoria 3-0 ci ha mento che
te in trasferte fragorose. «È stata avversari messo in una situazione miglio- in fondo. Abbiamo festeggiato si conclude
una stagione un po’ particolare re. Ma non c’era nulla di sconta- perché l’occasione lo meritava».
Campione (la prima in Italia di Brizard, do- to. Ognuno ha vissuto questa Con la Coppa «Il settimo posto in Superlega è
olimpico po aver girovagato tra Franca, vittoria in un modo diverso. Per di Tours un po’ meno di quello che ci
Antoine Brizard Polonia e Russia, ndr), ma sia- I tifosi il club era un successo che inse- Santiago aspettavamo. E’ stata una stagio- Nel periodo
ha 29 anni, alto mo comunque arrivati nei ci hanno guiva da anni. Avevamo già avu- Orduna, classe ne con alti e bassi, siamo partiti più duro
2 metri. Nella playoff. La Superlega è un cam- sempre to due occasioni, ma ci eravamo 1983 è nato a tutta con risultati e gioco, poi ci (senza
scorsa stagione pionato molto equilibrato e con fermati in finale. Questa volta Argentina e siamo un po’ bloccati. Questa
tante ottime squadre, ma Pia-
sostenuto e siamo arrivati fino in fondo an- Coppa ci dà una bella spinta per
Grozer) non
era in Russia gioca da italiano.
a San cenza, come la Francia all’Olim- non ho dando a prenderci un successo Ha militato a i playoff. Civitanova (già battuta abbiamo
Pietroburgo. In piade, forse ha pagato un po’ in dubbi che lo pesantissimo che dà un’altra lu- Catania, Città di in quella famosa semifinale di mai smesso
estate, con quelle partite in cui partiva, sul- faranno a ce alla stagione della società. Per Castello, Reggio Supercoppa, nelle Marche, di crederci e
Toniutti, ha la carta, favorita. Abbiamo fatto maggior me, come per gli altri che sono Emilia, Padova ndr)? Tutti parlano di quanti continuare
guidato la un po’ più di fatica del previsto ragione ora qui da più tempo, è stato come Modena, problemi abbia avuto la Lube in a lavorare
Francia all’oro in trasferta, ma nel complesso, prenderci una grande soddisfa- Ravenna, quindi questa stagione ed è vero, ma se
Antoine Santiago
olimpico comunque, ritengo che la sta- zione. E ce la siamo goduti fino Monza io guardo quella squadra vedo
Brizard Orduna
gione sia stata positiva, con le fi- tantissimi campioni. Tutta gente
nal four di Coppa Italia a impre- che è abituata da anni a giocare
ziosirla». L’ultimo pensiero del
palleggiatore francese è per il
IL NUMERO questo tipo di partite e sono si-
curo che ci troveremo davanti

6°
pubblico: «I tifosi di Piacenza ci
hanno sempre sostenuto, anche
nei momenti più difficili e non
ho dubbi che continueranno a
farlo a maggior ragione in que-
sto momento così importante».
Posto Per Piacenza il risultato di p.cat.
questa stagione regolare conferma © RIPRODUZIONE RISERVATA
1
una squadra determinata e tosta
ad arrivare fino in fondo. In-
somma, sarà un’altra gara du-
rissima». Ma adesso Monza ha
meno “paura” si porta dietro co-
me scudo la Coppa Cev...
Trofeo Per il Vero Volley Monza g.l.p.
questa Coppa Cev è stato il primo © RIPRODUZIONE RISERVATA

quanto aveva raggiunto nell’annata trofeo della storia. Orduna aveva

passata. Ora la Gas Sales vuole un
posto in Europa s TEMPO DI LETTURA 1’43” vinto una Challenge Cup quando
giocava a Ravenna s TEMPO DI LETTURA 1’43”
 IV V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

V C O M E V O L L E Y

L’INFO­STUDIO

Mozic, Leon, Piano: i

I TOP DI SUPERLEGA IN STAGIONE REGOLARE
466
Best scorer

punti 431 414

420 punti
punti punti

2 5
1 3 4
Nimir Don
Rok ABDEL Wilfredo Linus DZA
MOZIC AZIZ LEON WEBER Monz
Verona Modena Perugia Padova

Muri Ace % attacco % ricezi

Totale Media set Totale Media set 68,25%

1) Matteo PIANO 1) Wilfredo LEON 1) Robertlandy SIMON 1) Alessandro

Milano Perugia
Civitanova Perugia
71 0,80 62 0,77

62,68%
2) Aidan ZINGEL 2) Linus WEBER
Cisterna Padova

59 0,64 51 0,54 2) FLAVIO 2) Gabriele LA

Vibo Valentia Taranto

3) FLAVIO 3) Mattia BOTTOLO

Vibo Valentia Padova
59,14%
58 0,67 47 0,49

3) Barthelemy CHINENYEZE 3) Thibault RO

Milano Piacenza
LE SFIDE PLAYOFF
1) PERUGIA CISTERNA 8) 4) MODENA MILANO 5) QUARTI Qua
19
Scontri diretti
1 18
Scontri diretti
5
Domenica,
2-3/4, 10 aprile
doman
Scontri nei playoff Scontri nei playoff
SEMIFINALE Trento-P
0 4 0 PERUGIA 14, 17, 20, 4, 27
aprile
ore 2
L’albo d’oro L’albo d’oro
FINA
13 1, 4, 8,
12 12 CISTERNA mag

3 3 4
1 0 0 0 0 0 0 0 0 1
Scudetti Coppe Supercoppe Coppe Scudetti Coppe Supercoppe Coppe
Italia internazionali Italia internazionali MODENA
I top I top
Leon 420 Top scorer 337 Maar Abdel Aziz 431 Top scorer 350 Jaeschke
Leon 62 Ace 24 Maar Abdel Aziz 39 Ace 27 Jaeschke
MILANO
Solè 45 Muro 59 Zingel Mazzone 45 Muro 71 Piano
 VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT V

migliori di Superlega
LE STATISTICHE DELLE SQUADRE Totale Media set

Muri 2,55
Ace
2,65 2,45 2,01
1,94
1,79

378 233 235 233 171 191

147
punti

novan 2) 1) 2) 2) 1)
AVORONOK 3)
za

2,46 2,21 2,19 2,16 2,06 1,96 2,01 2,06 1,66 1,43 1,50 1,46 1,42 1,33 1,26 1,17 1,05 1,15 0,99 0,78
231
199 199 199 192 188
173 169 158
123 144 134 131 125 115 109
100 99 85 70

4) 5) 5) 5) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13)

MILANO

TARANTO

PIACENZA

MONZA

VERONA

MODENA

VIBO VALENTIA

CIVITANOVA

PADOVA

RAVENNA

MODENA

MONZA

TRENTO

MILANO

PIACENZA

VERONA

CISTERNA

VIBO VALENTIA

RAVENNA

TARANTO
% attacco % ricezione
one 52,3
52,2 30,5
36,49% 233 28,5
51,6 27,2

o PICCINELLI

2) 1) 2) 1)
34,88% 3) 3)

51,5 49,6
48,2 47,9 47,4 46,9 46,7 45,7 44,7
AURENZANO 40,4
26,9 26,6 25,8 25,7 25,5 25,2
23,6 22,6 22,4 21,6

33,73%
4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13)
TRENTO

MONZA

VERONA

PIACENZA

TARANTO

MILANO

CISTERNA

PADOVA

VIBO VALENTIA

RAVENNA

CIVITANOVA

MILANO

RAVENNA

VERONA

PERUGIA

MODENA

CISTERNA

TRENTO

MONZA

PADOVA

OSSARD

arti: QUARTI 3) TRENTO PIACENZA 6) 2) CIVITANOVA MONZA 7)

ni sera Domani,
2-3/4, 10 aprile 46
Scontri diretti
20 17
Scontri diretti
1
Piacenza, SEMIFINALE Scontri nei playoff Scontri nei playoff
20.30 14, 17, 20, 4, 27
aprile
TRENTO 11 9 0
L’albo d’oro L’albo d’oro
ALE
11, 15
ggio PIACENZA 9
6 7 7
4 3 4
1 1 2 1 2 1
0 0 0
Scudetti Coppe Supercoppe Coppe Scudetti Coppe Supercoppe Coppe
CIVITANOVA Italia internazionali Italia internazionali
I top I top
Domenica
Kaziyski 330 Top scorer 324 Lagumdzija Lucarelli 273 Top scorer 378 Dzavoronok
Kaziyski 39 Ace 27 Rossard Lucarelli 37 Ace 42 Grozer, Dzavoronok
MONZA
Lisinac, Podrascanin 45 Muro 39 Holt Simon 47 Muro 39 Grozdanov
DATI: ALESSANDRO ANTONELLI - INFOGRAFICA: ROBERTO FRESCHI (L’EGO - HUB)
VI V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT

V C O M E V O L L E Y
L’INFILTRATO SPECIALE
A tutto Michieletto
HA DETTO
Mi sono
goduto
tutto così
tanto che
io sono
sempre
rimasto
a vivere nel
presente
La cosa che
mi soddisfa
di più è
sentire i
ragazzi più Nel mondo di Ale Matteo Piano, 31 anni, con Alessandro Michieletto, 20, A destra in alto, Michieletto con il trofeo della vittoria all’Europeo 2021 con la Nazionale. In basso con la famiglia
giovani di
«Non voglio smettere di sognare
me che mi
fanno i
complimenti
Il mio relax
per una
serata?
Film e
per alzare ancora l’asticella...» 211
popcorn o
anche una di Matteo Piano
bella sfida iao Ale, anche se io ti
C
con la
playstation
chiamo Michi: ti è
cambiata un po’ la
Alessandro
vita in quest’ultimo
anno e mezzo. Come
Michieletto
lo descriveresti questo passag-
gio?
«Eh, è cambiato un bel po’. Di-
rei inaspettato. Per me è stato un
susseguirsi di emozioni, in que-
st’ultimo anno e mezzo sono ar-
rivato in Superlega senza pensa-
re di giocare e mi sono ritrovato
titolare; la stessa cosa mi è suc-
cessa in maglia azzurra, la con-
vocazione seguita dalla Nations
League da titolare e poi l’Olim-
piade. Non ho avuto il tempo di
rendermi conto di tutto ciò e
questa è stata la mia fortuna,
perché non avendone il tempo
mi sono goduto tutto così tanto
che sono sempre rimasto nel
presente. Ho capito cosa volesse
dire giocare con campioni di un
livello molto alto e fare i Giochi
con un gruppo che conoscesse
la maglia azzurra da tempo mi
ha fatto crescere. E capire anco-
ra di più come essere un atleta
migliore. Poi l’amicizia e i rap-
porti che mi porto dietro con
tanti compagni di esperienza è
qualcosa che custodisco. Mi è
piaciuto tanto il fatto che mi so-
no sentito aiutato e supportato.
Ero un po’ il ragazzino di quel
gruppo e, nonostante a Tokyo
non ci sia sta stato il risultato
sperato, ho imparato così tanto
che ho nel cuore tutti quei gior-
ni. Questa stagione ho un ruolo
diverso nel club, non sono più il
“ragazzino”, ho più responsabi-
lità, e mi piace averla, ho impa-
rato a gestirla ancora meglio
avendo guardato tanti giocatori
più esperti. È un percorso di cre-
scita che sono felice di conti-
nuare».
3 Come vivi questo passaggio e
essere sotto i riflettori?
«Diciamo che è una lama a
doppio taglio. È figo, è il sogno di
tutti gli atleti leggere il proprio
nome quando hai raggiunto de-
gli obiettivi, ma se ti fermi a lo-
darti ti perdi. La soddisfazione
più grande è sentire i ragazzi più
giovani di me che si compli-
mentano. Quando leggo i mes-
saggi di stima da parte dei più
giovani mi fa veramente piacere
perché mi sento molto vicino a
loro. E anche questo fa parte di
un percorso di crescita».
3 Sognavi quel che stai facendo
ora? Quando secondo te è stato
il passaggio da sogno a realtà?
«Sì, lo sognavo eccome. Ma non
voglio mai smettere di sognare
perché farlo mi permette di al-
zare l’asticella e continuare a
pormi obiettivi con il sorriso e
con la gioia di raggiungerli. Poi è
vero, l’Olimpiade è stato il più
grande godimento che potessi
raggiungere rispetto ai miei so-
gni e ora ne metto altri in cantie-
re (considerando che a settem-
bre ha vinto l’Europeo, ndr)».
3 Cosa diresti all’Alessandro di
qualche anno fa per aiutarlo a
arrivare dove è adesso? C’è una
“ricetta” che potrebbero usare
altri giovani?
«Senza essere scontato penso
che la mia fortuna più grande
sia stato l’ambiente. Io sono cre-
sciuto in un ambiente serio e ho
avuto l’onore e il piacere di avere
come riferimento la prima
squadra di Trento. Ho avuto
l’opportunità di allenarmi con
loro. Avere dei modelli vicino
aiuta. Cerchi di trarne il meglio,
di imparare. Ho avuto Lorenzetti
che mi stimolava e mi aiutava
già quando ero nelle giovanili.
All’Alessandro di qualche anno
VENERDÌ 25 MARZO 2 02 2 LA G AZZETTA D ELLO S P O RT
1 2
Piano fa direi: non smettere di sognare
perché i sogni con molta tenacia
intervista si avverano».
Alessandro: 3 La pallavolo è attorno a te da
«Le stagioni sempre. Papà, due sorelle e la
tua ragazza, segui anche i loro
che hanno percorsi? Ne parlate? C’è una
cambiato sana competizione? Chiedi pa-
reri, te li chiedono?
la mia vita. «Le sorelle chiedono un po’ di
pareri soprattutto quella che è
Con il club mancina come me. Spesso ci ti-
fiamo e ci guardiamo, non c’è
e la Nazionale» competizione, a volte qualche
sfottò. Non esageriamo nel par-
larne perché sennò diventerem-
mo monotematici con tutta
questa pallavolo in famiglia (ri-
de, ndr). Sono molto orgoglioso
delle mie sorelle e della mia ra-
gazza».
3 So che tuo fratello gioca sia a
calcio che a volley. Sente la
pressione pallavolistica?
«Non sente per niente la pres-
sione pallavolistica della fami-
glia. Tanto è vero che ha scelto il
calcio. E meno male, eravamo
già troppi in famiglia. Ha fatto
anche pallavolo, ma ha sempre
preferito il calcio e ora si dedica
a quello. Spero per lui che non
diventi alto come me... Sono ve-
ramente contento della sua scel-
ta».
3 In una giornata libera da solo
cosa fai?
«Se ti ricordi non avevo la pa-
tente quest’estate e quindi ora
che l’ho presa posso muovermi
con molta più libertà. Dipende
se sono molto stanco faccio un
pranzo o un aperitivo con Mad-
dalena, la fidanzata, sennò vado
a trovare mamma a Mantova do-
Supercoppa ve ci sono anche mia nonna e
con Trento mia fratello e ogni tanto ci scap-
Michieletto alza il trofeo pa una bella giornata con la fa-
miglia al completo se il resto “dei
VII
I NUMERI
20
Gli anni
di Alessandro
3 Michieletto,
nato il 5
dicembre 2001
3
I trofei vinti
Il 2021 è stato
il suo anno
magico: ha vinto
nell’ordine
l’Europeo
con l’Italia,
il Mondiale
juniores a
Cagliari e quindi
con la maglia
di Trento
la Supercoppa
Italiana
I centimetri
di altezza.
E pensare
pallavolisti e delle pallavoliste
Michieletto è libero».
che all’inizio
della carriera
giovanile, quelli
3 Arrivi a casa e hai serata libe-
ra: cosa capita?
che mancavano
a Michieletto
«Dipende se ho la mattinata li-
bera il giorno dopo. Se sì... Allo-
erano proprio i
cm, tanto è vero
ra, premettendo che non amo che lo facevano
uscire e fare baldoria, il film coi
popcorn è molto quotato. Gioco
giocare come
libero...
anche molto ai videogame
quindi magari se il giorno dopo
non mi alleno ne approfitto per
farmi una bella serata di gioco.
Comunque, se fuori fa freddo,
non esco manco morto».
3 Vacanza: con chi e dove an-
dresti?
«Con Maddalena su un’isola
della Spagna o della Grecia».
3 Cena libera: cosa mangi?
«Non vado matto per il pesce,
quindi non ti dico il pesce...».
3 Ah, mi vuoi fare proprio il
menù?
(Ridiamo) «Certo: primo tortelli
di zucca e secondo tagliata di
manzo, cottura media».
3 Contorno?
«Patate al forno e calice di vino
rosso. E per concludere... essen-
do un fan ti dico tortino con
cuore caldo di cioccolato».
Questo è il bello di Alessandro
Michieletto. Anzi è lui il bello di
questa pallavolo, insieme agli al-
tri arrivi di questi ultimi anni
che sono diventati, senza accor-
gersene, i modelli dei giovanis-
simi. Mi fa felice sapere che tra i
tanti nuovi protagonisti abbia-
mo degli italiani di questa cara-
tura pallavolistica e umana...
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s TEMPO DI LETTURA 3’24”
VIII V E N E R D Ì 2 5 M A R ZO 2 02 2 L A GA Z Z E T TA D E L LO SP O RT
V C O M E V
LA STORIA
Bovo per sempre
«Volley nel destino
della nostra tribù
Nel nome di Vigor»
Federica fra l’esordio di Alessandro
e i 10 anni dalla scomparsa di Bovolenta
di Marisa Poli
ai mi sono sentita
«M
sola». Torna spesso
fuori questa frase
quando Federica
Lisi parla di questi
dieci anni senza Vigor Bovolen-
ta. Era il 24 marzo del 2012
quando il cuore di Bovo si fermò
nella partita di B-2 di Forlì a Ma-
cerata. «E da quel giorno mai,
mai mi sono sentita sola» dice
Federica al telefono. Il 24 marzo
in casa Bovolenta, a Ravenna,
non c’è spazio per la malinco-
nia. «Magari accendiamo una
candela, ricordiamo papà con
un pensiero, qualcosa. Di solito
ci sono con noi i genitori di Bovo,
perché mi piace coinvolgerli nel
calderone dei nipoti, loro sì che
sono stati messi alla prova con la
scomparsa di due figli. La vera
festa però per noi è rimasta il 30
maggio, il giorno del suo com-
pleanno».
A Ravenna A Ravenna Bovo
arrivò da ragazzino, a 16 anni, e
con la maglia della stessa squa-
dra il figlio Alessandro ha esor-
dito in Superlega poco più di un
mese fa, nella sfida a Milano. Per
gli strani giochi che il destino ri-
serva, tutti e due hanno comin-
ciato con lo stesso allenatore,
Marco Bonitta. Per anni Ales-
sandro è rimasto negli occhi per
quella sua immagine da bambi-
no con la maglia di papà che ar-
rivava ai piedi. Era il primo Bovo
day, la nazionale e i compagni di
un tempo erano in campo per
ricordarlo e lui, che aveva 8 anni,
lanciò la battuta dall’altra parte
della rete. «Parliamo di lui, ma
non spessissimo. Alessandro era
piccolo, non ha tanti ricordi,
non è come adesso che ci sono
centinaia di foto nei telefonini.
Noi avevamo tutto dentro il pc,
ma non si è più trovato niente.
Ma se ne è parlato sempre». Mai
mi sono sentita sola. «Bovo c’è,
ma la sua presenza non se n’è
mai andata. Non è un’ombra. “È
luce, perché ci meritiamo tutti
di vivere e mi sento fortunata,
privilegiata. Sono in salute, stia-
mo bene, possiamo toglierci lo
sfizio di fare gite, vacanze. Non
mi spaventa niente”, dice Fede-
rica. In 10 anni ha tirato grandi 5
Non ci siamo mai
sentiti soli. Merito
di quello che
aveva seminato...
Federica Lisi La moglie di Vigor
Bovolenta, 45 anni, ex giocatrice
O L L E Y
figli. «Quando è morto Bovo,
Ale aveva 7 anni, Arianna ne
avrebbe compiuti a luglio 3, le
gemelle avevano un anno e
qualche giorno dopo ho scoper-
to di essere incinta di Andrea».
Alessandro compirà 18 anni il 27
maggio e frequenta la quarta ra-
gioneria, poi c’è Arianna in terza
media, le gemelle Aurora e An-
gelica in quinta elementare, An-
drea in quarta. Negli anni del
lockdown Federica ha scelto di
tenere tutti a casa, la villetta in
una zona residenziale costruita
dal suocero, diventata la casa di
famiglia nel 2010 e poi tornata a
esserlo a inizio 2013, dopo che
Federica si era rifugiata dai geni-
tori a Roma con il neonato An-
drea. «Lui c’è, però non c’è». E
nel ricordo di quello che è suc-
cesso, a quella sera in cui tutto è
finito sulla linea di battuta, Fede
dice: «Noi ce l’abbiamo dentro
un destino. Da uello che è suc-
cesso a Bovo e poco tempo dopo
a Morosini sono nate cose belle,
ora in tutte le palestre ci sono i
defibrillatori, dobbiamo batterci
perché siano ancora più diffusi.
E quel fuoco l’hanno acceso lo-
ro». La pallavolo è nel destino.
Federica ha giocato in serie A, di
Bovo si sa. E ora Alessandro e
Arianna ripercorrono la stessa
strada. «Alessandro aveva co-
minciato con il calcio, faceva il
portiere e non era neanche ma-
le. A casa dei miei erano felicis-
simi, mio padre è tifosissimo di
calcio, mio fratello Francesco
gioca a Perugia dopo aver fatto la
promozione con il Pisa, l’altro
fratello Fabio è stato nelle giova-
nili della Roma. A 11 anni è ve-
nuto e mi ha detto: la pallavolo
mi ha chiamato. Quando gli ho
risposto che doveva prima finire
la stagione con il calcio mi ha ri-
sposto: perché non mi ci vuoi
mandare? E lì mi sono arresa.
Ad Arianna la pallavolo non pia-
ceva, ha cominciato con la dan-
za e la ginnastica artistica, ora ha
13 anni ed è alta 186, da un mese
è a Roma, si allena con la Vol-
leyRò della mia ex compagna
Laura Bruschini. Alessandro è
opposto, quello è il suo ruolo an-
che se all’inizio l’avevano messo
centrale. Arianna gioca al cen-
tro. Alessandro ha passione, fisi-
co e testa. Perché da quando era
un bambino è abituato a essere
l’uomo di casa. Siamo abituati
che quando siamo in difficoltà
dobbiamo stringerci ancora di
La tribù Bovolenta più, così succede che Andrea, il
da Ravenna più piccolo, può aiutare il fratel-
Mamma Federica abbraccia i cinque figli: Alessandro, Arianna, Angelica, lo grande quando è in crisi».
Aurora e l’ultimo arrivato, Andrea
Giovani Dall’anno scorso
Alessandro vive nella foresteria
che ospita i giovani del Robur
Ravenna. Divide l’appartamento
con Mattia Orioli e Lorenzo Ric-
ci Maccarini. Non ha voluto la
maglia numero 16 «perché sia-
mo due persone diverse», gli ex
compagni di Bovo sono rimasti
senza fiato quando l’hanno visto
andare in battuta, con quei mo-
vimenti così simili al papà. «So-
no felice che abbia scelto la pal-
lavolo – sorride Federica -, a fine
partita mi chiama, parliamo di
come ha giocato e sono orgo-
gliosa perché questo è il mio
campo, è stata il mio lavoro. Mi
gasavo un sacco a vedere Bovo in
campo, vedere un figlio non ce
n’è. E quando è stato chiamato
in Nazionale per il Mondiale un-
der 19 è stata un’emozione gran-
de. Perché vedi tuo figlio che
raggiunge un traguardo impor-
tante, come può essere una lau-
rea, un lavoro. Credo che da me
abbia preso la cazzimma, per il
resto è come Bovo che si ricorda-
va tutti i punti e le partite di 10
anni prima. Alessandro riguar-
da tutte le gare». E il filo non si
interrompe. «La pallavolo è
davvero una grande famiglia. Se
chiamo gli ex compagni di Bovo
per organizzare un evento, non
ce n’è uno che dica: io non ven-
go. E se lo ricordano per come
era come persona, non per quel-
lo che ha vinto. Ogni tanto dico
ai miei figli: «Vedete papà che
casino che fa ancora». Nel cuore
le cose non finiscono mai.
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s TEMPO DI LETTURA 3’18”
Sono contenta che
Ale abbia scelto la
pallavolo, come
ha fatto Arianna
Romana Federica è nata a Roma.
La sua famiglia vive a Ravenna