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ANDREA PALLADIO Padova, Vicenza, educazione da Trissino, viaggi a Roma

studio archittetture classiche e rinascimentali → 4 libri dell'architettura


- linguaggio formale classico → edilizia CIVILE e RELIGIOSA
- modello di residenza suburbana (poi imitata) → edilizia PRIVATA
- principi dell’architettura classica reinterpretati con continua sperimentazione

PALAZZO DELLA REGIONE DI VICENZA → sede delle magistrature pubbliche


- palazzo in stile gotico con pianta irregolare rivestito da un loggiato moderno
- sequenza di serliane con colonne binate (arco + 2 aperture + architrave)
- variazione dimensione architrave per adattare il nuovo impianto alle parti esistenti
- loggiato inferiore: ordine TUSCANICO con fregio a metope e triglifi
- loggiato superiore: ordine IONICO con fregio pulvinato
- equilibrata monumentalità → evoluzione della basilica romana

VILLA ALMERICO-CAPRA, LA “ROTONDA” committenza aristocratica → ville campagna


- pianta centrale, impianto quadrato con salone a base circolare coperto da cupola
- motivo di facciata ripetuto su tutti i 4 lati → alto basamento gradinato
↳ pronao greco (6 colonne ioniche + trabeazione e timpano)
- struttura simmetrica e modulare desunta dal linguaggio classico
- armonica fusione tra paesaggio e edificio

VILLA BARBERO A MASER tipica villa veneta del Cinquecento


- corpo principale residenziale, posizione avanzata e maggiore evidenza volumetrica
↳ pronao classico → 4 semicolonne con timpano triangolare
- barchesse ai lati in posizione arretrata, sviluppo simmetrico e pochi ornamenti
↳ porticati ritmati da aperture ad arco, concluse da corpi di servizio
- ambienti funzionali alla gestione agricola
- salone passante porta a uno spazio detto ninfeo concluso da un esedra
- parti abitative collegate con l’esterno → continuità architettura e paesaggio naturale
- ciclo di affreschi di Paolo Veronese → incontro tra mito e vita quotidiana

CHIESA DI SAN GIORGIO MAGGIORE a Venezia, rielaborazione moderno tempio cristiano


- ambiente a tre navate, transetto con absidi sporgenti sovrastato da cupola
- presbiterio quadrato e coro molto profondo concluso da emiciclo
- luminosità amplificata da monocromia dell'intonaco bianco
- Facciata: intersezione di due pronai classici
- 4 colonne di ordine gigante poste su alti plinti + timpano dentellato
- paraste corinzie

● rapporto tra pianta basilicale e impianto centrico / pronao classico a doppio ordine

CHIESA DEL REDENTORE a Venezia → spazi si succedono con continuità


- navata con volta a botte, presbiterio absidato con cupola introdotto da arco trionfale
- basamento + semicolonne e paraste + semitimpani dentellati + frontone triangolare
- contrafforte + cupola sorretta da muro verticale (come pantheon)
- fusione organica di spazi longitudinali e spazi accentrati
TEATRO OLIMPICO Vicenza, primo teatro stabile moderno → stud. esempi classici, Vitruvio
- cavea semicircolare delimitata da colonne e edicole con statue
- SCENA: ord. inferiore → apertura centrale ad arco, rettangolari con colonne trabeate
- SCENA: ord. superiore → paraste e colonne corinzie + edicole con statue
- scena e soffitto dipinto → profondità grazie a prospettiva → illusionismo spaziale

GIULIO ROMANO, Giulio Pippi, allievo di Raffaello, trasferito da Roma a Mantova


diffusione del classicismo romano e linguaggio manierista che dava prestigio alla corte

PALAZZO TE → commissionato dal duca Federico II Gonzaga


↳ villa di rappresentanza e luogo di svago e ospitalità → modello domus romana

➢ ville suburbane → libertà nella configurazione di spazi e decorazioni


↳ apertura verso ambiente circostante → armonia architettura - giardino
➢ linguaggio class. declinato in varianti, valori class.- rinascimentali applicati con libertà
➢ accostamento elementi di diversa prov., modifica proporzioni canoniche degli ordini

- edificio con un unico piano sormontato da mezzanino


- pianta quadrata sviluppata intorno a cortile d’onore, peschiere e stalle oltre
- giardino sul retro chiuso da esedra con arcate e bugnato aperta sulla natura circost.
- facciate esterne tutte diverse, utilizzo di gruppi modulari con elementi di base
(finestre, nicchie, arcate, lesene) che si susseguono senza ordine
- lesene in ordine gigante + trabeazione con fregio a metope e triglifi
- finestre con pietre lavorate a pesante bugnato → ritmo complesso e non lineare
- facciate interne: timpani spezzati, triglifi scivolano dalla trabeazione, nicchie vuote
- elementi di instabilità nel rigore geometrico d’insieme
- Loggia di Davide anticipata da quadruplici colonne doriche → 3 archi possenti

LA CAMERA DEI GIGANTI → forma quadrata, affresco occupa ogni zona della stanza
- tema della Gigantomachia → punizione dei giganti ribelli da parte di Giove
- rappresentazione pittorica si fonde con l'architettura reale
- composizioni dinamiche e attenzione per il dettaglio comico-grottesco
- effetti spettacolari e illusionistici
- elementi architettonici: edifici che crollano, colonne, cupola con baldacchino e trono
- moltitudine di personaggi: giganti e dei a difesa dell’Olimpo sopra le nuvole
- componente ludica unita alla finzione teatrale → carattere manieristico
PAOLO VERONESE → nasce e si forma a Verona, opera per l’aristocrazia veneziana
- contatto con il manierismo di Romano, l’opera di Correggio e Parmigianino
- abilita accostamenti e giustapposizioni di colori complementari (che si esaltano a
vicenda), no chiaroscuro e scala tonale, competenza prospettica
- personaggi in pose dinamiche e scorci prospettici su fondali scenografici

GIUNONE VERSA I SUOI DONI SU VENEZIA, decorazione di Palazzo Ducale a Venezia


- Giunone si sporge con la benevolenza sopra l’allegoria di Venezia
- scettro di comando, leone di san Marco e globo terrestre ↵
- giustapposizione di colori complementari, soggetti raffigurati in forte scorcio

CENA IN CASA DI LEVI - convivio in loggia di serliane


- cornice architettonica inquadra e contiene la scena, isolando lo sfondo
- personaggi, animali e oggetti della vita quotidiana, cura dei particolari
- porticato rinascimentale e doppia scala con balaustra, ricco ambiente veneziano
- città immaginari sullo sfondo con architetture dal gusto manierista
- cielo azzurro brillante, edifici illuminati da forte luce chiara
- ambientazione scenografica, vivace cromatismo

NOZZE DI CANA - affollamento personaggi in abiti cinquecenteschi, ritratto aristocrazia ven.


- fusione tra architettura dipinta, spazio e figure → tecniche scenografia teatrale
- raffigurazione miracolo di Gesù → evento sacro = fastosa scena mondana

JACOPO TINTORETTO - area veneziana, linguaggio particolare


- unione elementi veneziani a romani e fiorentini (potenza colore + disegno)
- componente teatrale e spettacolare, dinamismo dei personaggi e effetti di luce

MIRACOLO DELLO SCHIAVO - San marco salva schiavo dalla condanna


- San marco in volo in posizione opposta rispetto allo schiavo, luce naturale
- schiavo circondato dai carnefici, colori accesi in primo piano, portale decorato

RITROVAMENTO DEL CORPO DI SAN MARCO - confraternita di san Marco


- costruzioni spaziali e prospettiche complesse (prospettiva ad’imbuto)
- pose artificiose dei corpi, situazione scenografica e drammatica
- contrasti chiaroscurali netti

ULTIMA CENA - punto di vista alto, taglio diagonale della composizione (forte scorcio)
- sala illuminata da lampada a olio (luce profana), aureola di cristo e apostoli (sacra)
- ogni figura si rivela grazie alle incontro tra le varie fonti di luce
- scena miracolosa in contesto quotidiano e popolaresco
IL RINASCIMENTO TEDESCO → corti in Germania e Fiandre → Innsbruck
sede di Massimiliano I, poi di Carlo V
- arte influenzata da riforma luterana e calvinista - separazione nord e sud
- sensibilità espressionista tedesca incontra rinascimento italiano

ALBRECHT DURER pittore e incisore tedesco, arte segnata dagli eventi della riforma
- conosce i temi del rinascimento italiano, li unisce con il realismo nordico
- incontro tra tendenza espressionistica e ordine razionale

AUTORITRATTO CON PELLICCIA - posa perfettamente frontale e simmetrica (ris. a Cristo)


- fondo scuro mette in risalto volto e capigliatura, solennemente geometrica
- forma stabile inserita in uno spazio rigoroso → acutezza psicologica
- pelliccia aggiunge elemento di concretezza all’opera

HANS HOLBEIN IL GIOVANE realismo nordico + oggettività analitica fiamminga + rinas.

GLI AMBASCIATORI → figure intere a grandezza naturale, ambasciatore e vescovo


- simboli che alludono al ruolo dei personaggi vita attiva / vita contemplativa
- strumenti sacri e profani: astronomici, di navigazione, libro aritmetica, libro inni, globo
- corda spezzata strumento musicale e crocifisso a margine → fragilità cose terrene
- ANAMORFOSI immagine distorta vista frontalmente, riconoscibile vista lateralmente
- teschio: messaggio del memento mori

HIERONYMUS BOSCH → tradizione fiamminga del fantastico e della varietà


- mondo irrazionale e incontrollabile dominato dalla follia e i vizi, risvolti grotteschi
- visione pessimistica del mondo → opere affollatissime e con molti riferimenti

TRITTICO DEL GIARDINO DELLE DELIZIE → aspetto del mondo alle origini dei tempi
- ante chiuse: Terra al terzo giorno della Creazione → globo incolore monocromo
- ante aperte: sinistra: Adamo ed Eva nel paradiso terrestre con Dio padre
- destra: Inferno → punizioni inferte ai peccatori → strumenti musicali come tortura
- luogo orrido e malvagio, realtà che va dal ghiaccio al fuoco
- pannello centrale: Giardino delle delizie → moltitudine di figure umane nude mentre
intrattengono relazioni amorose (peccato di lussuria) → lontani dalla retta moralità
- animali reali e immaginari fuori scala + piante e frutti (simboli di morte)
- fontana con giovani riuniti → simbolo lussuria
- costruzioni architettoniche fantastiche sullo sfondo → concezioni bizzarre
- colori brillanti e irreali → precisione nei dettagli
- confusione in primo piano - ordine geometrico e quasi simmetria sullo sfondo
- realtà inimmaginabile agghiacciante
IL MANIERISMO dal 1520 (morte di Raffaello) alla fine del Cinquecento
- gli artisti assumono come modello solo l’opera dei grandi maestri, non più la natura
- distacco dalle regole, principi rinascimentali applicati con libertà
- arte bizzarra, emozionale, fantasiosa, inquietante
- ricercatezza formale e ossessivo virtuosismo, mescolanza tra sacro e profano
- spazi asimmetrici e ambigui, prospettive scorciate, pose complesse e innaturali e
lontane dalle proporzioni canoniche, colori arditi
- opere con significati oscuri e con riferimenti culturali
- tendenze diverse e disomogenee → dominate dalla soggettività

● primo manierismo: Andrea del sarto, Jacopo Pontormo, Rosso Fiorentino


● sacco di roma → diaspora degli artisti → diffusione del classicismo nelle corti

ANDREA DEL SARTO - MADONNA DELLE ARPIE


- madonna e bambino retta da 2 angeli indisciplinati + san francesco e giovanni evang.
- rimandi simbolici alle Arpie scolpite sul muro
- stile inquieto, atmosfera cupa, volti con ombre di apprensione
- torsione dei corpi (isp. michelangelo) → pose instabili e innaturali
- uso sfumato di leonardo + gamma cromatica fredda smaltata

ROSSO FIORENTINO - DEPOSIZIONE DI CRISTO DALLA CROCE


- ordine geometrico della composizione → simmetria croce e scale
- intreccio dei personaggi → esagerazione antinaturalistica della linea serpentinata
- disposizione dei colori equilibrata, luce intensa e drammatica che crea contrasti
- cielo piatto e scenario fittizio → negazione della prospettiva
- spazio ridotto dai limiti della tavola → croce esce dal dipinto
- figure non rispettano proporzioni → semplificazione dei volumi
- tensione drammatica accentuata da effetti caricaturali

JACOPO PONTORMO - TRASPORTO DI CRISTO AL SEPOLCRO


- personaggi sovrapposti senza ordine preciso riempiono lo spazio
- negazione della prospettiva rinascimentale
- pose incerte e innaturali, anatomie irreali e non proporzionate
- colori chiari, cromie acide e cangianti (cfr. Michelangelo)
- cfr. Raffaello (pala baglioni) per disposizione dei personaggi e taglio diagonale
- sguardi fuggono in ogni direzione e richiamano lo spettatore
- inquietudine religiosa (riflette clima di incertezza derivante dalla riforma)

JACOPO PONTORMO - LA VISITAZIONE DI CARMIGNANO


- Maria e Elisabetta con donne sconosciute → dolcezza di sguardi tra le protagoniste
- espressione enigmatica tra le donne dall’identità ignota
- figure troppo grandi rispetto allo sfondo → via urbana quasi monocroma
- no scatola prospettica rinascimentale
- panneggi dai colori sgargianti e contrasti netti che sembrano reggersi da soli
- corpi con anatomie sproporzionate che paiono fluttuare nell’aria
SEBASTIANO DEL PIOMBO - PIETÀ → sensibilità ai colori venezian + modelli romani
- schema triangolare → rifiuto di ogni decorativismo (semplicità e immediatezza)
- fisicità della morte in primo piano → corpo plastico ma delicatamente sfumato
- toni bruni di cristo esaltati dall’oscurità della notte, risalto veste della madonna

DOMENICO BECCAFUMI - SAN MICHELE SCACCIA GLI ANGELI RIBELLI


- san Michele con la spada levata allontana in basso i dannati (lucifero)
- Dio e angeli del paradiso seduti ordinatamente in due file circolari
- effetti di controluce - morbido chiaroscuro (da Leonardo)
- drammaticità (michelangelo), monumentalità dei corpi e linea serpentinata
- cfr. Liberazione di San Pietro (Stanze Vaticane di Raffaello)

PARMIGIANINO - lavora a Parma (bottega di Correggio), Roma e Bologna


MADONNA DAL COLLO LUNGO - accentuato sviluppo verticale, spazio indeterminato
- figura della Madonna esile, collo lungo e testa piccola - gioielli e acconciatura
- fianchi larghi e gambe lunghe → abito leggero, mantello dai colori freddi
- anatomie allungate, pose instabili, scarsa attenzione per prospettiva e proporzioni
- eleganza raffinata, andamenti sinuosi, ricercatezza e artificiosità

AGNOLO BRONZINO allievo di Pontormo, pittore sotto Cosimo I e ritrattista della corte
- pittura dai colori preziosi e smaltati, stile elegante, colto, ricerca virtuosismo
ALLEGORIA - VENERE E CUPIDO, citazioni mitologiche, interpretazione in chiave morale
- ammonimento rispetto all’inganno dei piaceri terreni
- artificiosità delle pose, linea serpentinata (da Michelangelo), forma idealizzata
- colori smaltati e freddi

GIORGIO VASARI - architetto, scrittore e pittore in corte medicea, intellettuale sotto Cosimo
- CORRIDOIO VASARIANO - collegamento Palazzo vecchio, Palazzo Pitti e Uffizi
- realizzazione PALAZZO DEGLI UFFIZI, struttura amministrativa giudiziaria e archivio
- edifici paralleli collegati da trifora serliana conclusa in alto da loggia
- ripetizione di moduli sui due bracci, portico di colonne tuscaniche intervallate da
pilastro scavato con nicchia, loggiato in alto
- decorazione ad affresco della cupola di santa maria del fiore → giudizio universale

BENVENUTO CELLINI
PERSEO CON LA TESTA DI MEDUSA, SALIERA DI FRANCESCO I

GIAMBOLOGNA
MERCURIO, RATTO DELLA SABINA

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