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il personaggio di Ulisse appare numerose volte nelle opere greche ed in tutte queste si

distingue per i suoi controversi comportamenti. Definito nei racconti furbo, scaltro e noto per
essere un grande eroe della guerra di Troia, Ulisse a mio parere non è pienamente definibile
un “eroe”; un eroe è un individuo disposto a combattere e perfino a sacrificarsi al fine di
proteggere ciò che ama, una persona, un ideale, una forma di governo purché i motivi per
cui combatte siano comunemente ritenuti giusti, salvare una vita è sempre giusto, detto
questo una persona che salva la vita ad Adolf Hitler non verrà mai ritenuta un’eroe, stessa
cosa per chiunque lotti al fine di proteggere una tirannia. La figura di Ulisse tuttavia non si
applica perfettamente a quella di un eroe, almeno secondo una più moderna accezione del
termine. Ulisse infatti uccide, compie atti di piateria, è violento nei confronti dei suoi
compagni ed è fedifrago nei confronti della moglie. Ognuno di questi difetti è facilmente
riconducibile al contesto ed al periodo storico nella quale le avventure di Ulisse sono state
scritte, dove la pirateria e il tradimento ai danni della moglie erano accettati e la violenza nei
confronti della figura di Tersite, definita nei testi omerici come brutta e codarda, è appunto
facilmente giustificabile come una critica dell’autore al concetto stesso di codardia. Tuttavia
mi vorrei soffermare sull’incoerenza dello stesso autore, il quale insulta la figura di Tersite
per via del suo essere codardo e approfittatore ed esalta la figura di Ulisse che possiede gli
identici tratti. Ulisse è infatti uno degli eroi più codardi di tutto il mito greco, non inizia mai un
combattimento se non è sicuro di avere dalla sua la sorte o gli dei in persona come Ermes e
Atena, e non pensa mai neppure per un secondo di sacrificarsi per salvare i suoi compagni
dalla furia di Scilla, ovviamente non critico la scelta di affrontare Scilla e non Cariddi, ma il
fatto che non consideri mai di immolarsi. Nell’incontro con le sirene poi Ulisse mette a rischio
la vita di tutti i suoi compagni facendosi legare all’albero maestro, rischiando di dirottare
l’intera nave contro gli scogli in preda alla follia. In conclusione ritengo che Ulisse non sia
considerabile un eroe in tutto e per tutto, ma neanche un personaggio negativo, Ulisse è un
personaggio semplice, non è un dio, non ha poteri soprannaturali, è un buon combattente
ma non certo il migliore; è solo un uomo che vuole sopravvivere in un mondo pieno di
creature semi onnipotenti ed estremamente irascibili che lo vogliono morto, non voleva
andare in guerra ma l’hanno costretto e trovandosi in difficoltà ha sfruttato i suoi talenti. Non
è un mostro o un eroe, è una persona curiosa che vuole sopravvivere e tornare a casa.

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