Sei sulla pagina 1di 26

LA FIGURA DELL’EROE

Silvia Mastellone
3B
INTRODUZIONE
Il termine Eroe ha etimologia greca, da (ἥρως) héros, letteralmente “uomo forte e
valoroso”. La scelta dell’argomento è legata principalmente ai tanti significati che
può assumere il termine in base al contesto in cui viene utilizzata la parola.
Nell’accezione comune il termine è utilizzato per descrivere una persona reale
o un personaggio immaginario protagonista che, di fronte al pericolo, combatte le
avversità attraverso imprese di ingegno, coraggio o forza fisica che possono
comportare il consapevole sacrificio di sé stesso, allo scopo di proteggere il bene
altrui o comune. Nella mitologia greca l’eroe è solitamente dotato di poteri
straordinari, conferiti nella maggioranza da una divinità o posseduti poiché figli della
divinità stessa (si tratta per la maggioranza di essere che si trovano a metà tra il
divino e l’umano, semidei dunque. Un esempio è il valoroso guerriero acheo Achille,
figlio della ninfa Teti e del re mortale di Ftia, in Tessaglia, Peleo.

Il giovane era dotato di una forza incredibili ed era immune a qualsiasi attacco,
poiché la madre, quand’egli era solo un bambino, lo immerse, prendendolo dal piede,
nel fiume Stige rendendolo così intoccabile, tranne che per il tallone, non immerso
nelle acque. Senza di lui gli Achei non avrebbero mai vinto la guerra di Troia) ; in
casi eccezionali può essere anche un uomo comune (come Ulisse, il quale non
eccelleva per forza ma per intelligenza, e fu proprio grazie al suo infallibile genio che
i greci riuscirono ad architettare il piano del celebre “cavallo” per distruggere la città
di Troia), con un coraggio decisamente superiore alla norma, in grado di fronteggiare
e superare molteplici sfide ottenendo l’onore e la gloria attraverso il giudizio della
società, fondamentale per definire il valore dell’eroe, disposto a morire pur di non
venire meno ai suoi doveri verso la collettività. Di particolari poteri è anche dotato il
supereroe che è un personaggio di narrativa, cartoni animati o film che si caratterizza
per le sue doti di coraggio e nobiltà e che generalmente ha abilità straordinarie, dette
superpoteri, rispetto a quelle degli esseri umani normali. Ma sicuramente l’ambito nel
quale è protagonista il SUPEREROE è quello dei FUMETTI.

I FUMETTI
La nascita dei fumetti può essere fatta risalire a diverse epoche. Per alcuni studiosi
risalgono addirittura alla preistoria, quando i cavernicoli illustravano la loro attività
sui muri delle grotte! E ancora, per restare nell’antichità, anche la Colonna di Traiano
può essere considerata un grande fumetto scolpito .Però Il fumetto, propriamente
inteso come narrazione fatta attraverso elementi esclusivamente grafici, nasce il 5
maggio 1895 quando il vignettista americano R. C. Outcalt disegnò una vignetta che
aveva l'innovativa caratteristica di riportare i dialoghi dei personaggi racchiusi in una
nuvoletta di «fumo» (da qui fumetto).Alla fine degli anni 50 il linguaggio tipico della
cultura di massa IL FUMETTO è consumato quotidianamente da milioni di persone .
ROY LICHTENSTEIN uno dei più importanti esponenti della pop art (è un
Movimento artistico sviluppatosi in America verso la fine degli anni 50 dello scorso
secolo diventato in pochi anni importante anche in Europa gli artisti della Pop Art
trovano i soggetti per le loro opere nell’universo quotidiano delle metropoli
americane dove le persone sono tempestate da continui messaggi pubblicitari e la loro
vita si svolge tra supermercati fast food e avventure dei supereroi dei
fumetti )Inventa uno stile personale rielaborando il linguaggio dei fumetti .

WHAAM

I
n WHAAM L’artista rappresenta un modello aereo Nel quale un Caccia militare
statunitense abbatte un aereo nemico, la scritta nel dipinto riproduce il boato
assordante dell’esplosione. Ma sicuramente i personaggi più amati dei fumetti sono i
supereroi. Creato da Lee Falk (USA), il primo supereroe è l’Uomo mascherato, che
debutta su una striscia quotidiana a lui dedicata il 17 febbraio 1936. Il fumetto
racconta le avventure di Kit Walker, che indossa una maschera e un costume viola
per diventare l’Uomo mascherato (o l’Ombra che cammina). Gli occhi privi di pupille
saranno una caratteristica di molti supereroi successivi, compresi Batman, Lanterna
Verde e Freccia Verde.
Abbiamo poi L’Uomo d’acciaio che appare per la prima volta in Action Comics nº 1,
oggi il fumetto più prezioso. Superman è il primo supereroe con superpoteri: grazie a
doti eccezionali corre più veloce di un treno e riesce a superare alti edifici con un
singolo balzo. Nei numeri successivi, sarà dotato di visione a raggi X, forza
straordinaria e capacità di volare. Ovviamente la caratteristica che accomuna tutti i
supereroi è il coraggio.

LE COURAGE

Le mot COURAGE appelle le CŒUR. Il vient du latin cor habeo, qui signifie avoir
un cœur, agir avec le cœur. Le courage est donc ce courage qui nous vient lorsque
nous faisons les choses qui nous tiennent vraiment à cœur. Cette "force secrète" qui
nous fait affronter les peurs et les dangers. Pourquoi faut-il du courage?
Il faut du courage pour donner la priorité aux besoins de notre cœur, pour l'écouter,
pour nous laisser guider par ce que nous sentons vraiment bon pour nous dans notre
cœur. Il faut du courage pour se libérer de tous les schémas, masques, attentes
Comment naît le courage ? Le courage dialogue toujours avec la peur, la reconnaît,
lui donne un nom mais lui fait face. Elle découle de notre motivation et de notre
conscience : sans valeurs, objectifs, identité, la développer sera très difficile. En bref,
le courage est la capacité de résister à la peur.
Elle peut être présente dans les petits gestes du quotidien, et ce n'est pas l'apanage
exclusif des héros.
L’ANTIEROE
Se l’eroe è per definizione una figura a cui ispirarsi , l’anti-eroe è un personaggio
che, polemicamente o no, mostra qualità del tutto opposte a quelle considerate tipiche
e tradizionali dell’eroe.il tema dell’anti eroe diventa il filo conduttore della trilogia
popolare di Giuseppe verdi . Tra il 1851 e il 1853 vanno in scena tre opere verdiane
denominate a posteriori dal pubblico e dalla critica come la Trilogia popolare. I tre
lavori, composti in poco tempo uno successivamente all’altro, presentano i tratti della
piena consapevolezza artistica del compositore. Questi drammi lirici sono
caratterizzati da un’espressività profonda, sfaccettata e anche molto diversa da
vicenda a vicenda. Ciò che le accomuna, e da cui prende vita l’etichetta “popolare”, è
la scelta dei protagonisti.

Rigoletto, un buffone di corte gobbo ed emarginato; Violetta (La Traviata), una


mantenuta parigina; Manrico (Il Trovatore), figlio di una zingara. Tre personaggi non
nobili ma soprattutto degli anti-eroi. Sono personaggi che appaiono necessariamente
dei modelli da non seguire, ma che Verdi fa incredibilmente evolvere grazie
all’accompagnamento della sua orchestra. L’evoluzione di un personaggio in scena,
del suo carattere, dei suoi valori, delle sue attitudini, è un tratto profondamente
innovativo per il teatro in musica italiano. Gli anti-eroi presentati da Verdi
passeranno, nella dicotomia tra bene e male, dalla luce più negativa a quella
della gloria morale.
Giuseppe Verdi fu senza alcun dubbio uno dei più grandi compositori italiani del
teatro in musica dell’Ottocento. Giuseppe Verdi visse nella seconda metà
dell'Ottocento, e si può definire un musicista appartenente al movimento romantico.
Verdi fu esperto soprattutto della musica di genere operistica ma compose anche
brani di musica sacra, soprattutto negli ultimi anni della sua vita. La figura di Verdi è
stata presa come esempio di patriottismo, perché oltre l’amore per la musica, il
musicista mostrava il suo amore per la terra natìa, per le virtù "borghesi" come
l'onore e la famiglia. La musica che amava Verdi era quella in cui gli strumenti
servivano come supporto alla voce umana, e anche se ci sono pagine bellissime per
gli strumenti, non andava mai a superare l'importanza della voce. Durante gli ultimi
anni del secolo ed i primi anni del Novecento fu ampiamente criticato proprio per
queste sue concezioni, che erano considerate tutt'altro che innovative. La musica di
Giuseppe Verdi è appassionata, vigorosa, penetrante, capace di raggiungere effetti
straordinari anche con i mezzi più semplici. Lasciò in eredità al mondo della musica
classica e al patrimonio culturale europeo quasi trenta opere liriche tra cui è difficile
selezionare lavori di maggior spicco rispetto ad altri. La grande fama del compositore
si deve alla ricercatezza musicale, alle innovazione che apportò al recitar cantando
italiano spinto dalle influenze del romanticismo europeo, ma anche al ruolo che le
tematiche portate in scena da Verdi ebbero nel panorama dell’Unità del bel Paese.
Gli elementi romantici presenti nelle sue opere infatti furono percepiti dal pubblico
come un chiaro riferimento patriottico; esemplari il coro del Va’
pensiero del Nabucco attraverso cui si esprime il desiderio di ritorno alla patria, e
la Battaglia di Legnano il cui soggetto storico medievale rimanda all’attualità
politica di quel tempo.

LA RESISTENZA
Certamente il coraggio , il desiderio di prendere in mano il proprio destino e cambiare
il proprio futuro è il motore che ha animato la nascita e lo sviluppo del fenomeno
della resistenza in Europa .Il termine resistenza inteso come opposizione popolare
contro un nemico militare fu impiegato per la prima volta dal generare DE GAULLE
, nel suo appello del 18 giugno 1940 lanciato ai francesi da Londra dove si era
rifugiato durante l’occupazione nazista della Francia.
il periodo noto come guerra civile italiana è collocato durante la seconda guerra
mondiale ed ebbe inizio il giorno dell’8 settembre 1943 Con l’armistizio di cassibile e
si concluse nel 1945 .L’armistizio di Cassibile era stato imposto all’Italia dagli alleati
,i con il quale veniva sancita la resa dell’italia agli stessi alleati. La resistenza italiana
fu l’ultima in ordine di tempo a levarsi contro il nazifascismo ,Le sue prime
formazioni nacquero infatti grazie all’azione degli antifascisti attivi dopo l’otto
settembre nell’italia centro settentrionale e di soldati sbandati che non vollero
consegnarsi alle truppe tedesche o entrare nell’esercito della Repubblica di Salò nota
Anche nota come Repubblica sociale italiana fondata da Mussolini. (In quel periodo
infatti l’Italia era divisa in due parti il centro nord e il sud; il centro nord capeggiato
dalla Repubblica di Salò appunto ed il meridione invece governato dal Regno
d’Italia.Pertanto subito dopo l’armistizio si sono affermati due schieramenti
contrapposti in Italia da un lato i fascisti dall’altro i partigiani che rappresentavano
appunto la resistenza )Già il 9 settembre 1943 venne creato il comitato di liberazione
nazionale ,Un’organizzazione politica e militare costituita da esponenti dei principali
partiti e movimenti del paese ,Il partito comunista italiano, la democrazia cristiana, il
partito d’azione, il partito liberale italiano, il partito socialista ecc. Il comitato di
liberazione nazionale aveva lo scopo di opporsi al fascismo e all’occupazione tedesca
in Italia ,Coordino le operazioni dei partigiani nella lotta contro i tedeschi e i
fascisti .La resistenza fu quindi il frutto di un grande sforzo volto a portare il paese
verso la libertà e la democrazia .

I partigiani erano organizzati in Brigate tra le quali ricordiamo le Brigate Garibaldi le


Brigate Matteotti e le Brigate del popolo. le Brigate Garibaldi erano principalmente
legate a ideologie comuniste e al partito comunista italiano ;le Brigate Matteotti
erano principalmente afferenti al partito socialista, le Brigate del popolo afferivano
alla democrazia cristiana . Progressivamente le Brigate partigiane sono riuscite a
ottenere il controllo di diversi territori italiani e al contempo molti altri territori
venivano liberati dagli alleati .

Spesso si parla di partigiani Solo come uomini o ragazzi ma la cooperazione delle


donne fu essenziale ,un nome ?Nilde Iotti la prima donna a diventare presidente della
Camera e che partecipò alla resistenza come staffetta ,Uno dei ruoli più
importanti ,Le staffette curavano i collegamenti tra le varie formazioni impegnate
nella lotta armata permettendo la trasmissione di ordini ,Informazioni e la consegna
di beni .

Ci furono quindi 20 mesi di lotta violenta sporca brutale ,Quei 20 mesi cambiarono
però per sempre in meglio il nostro paese ,Per due motivi principalmente la prima
uomini e donne di schieramenti politici diversi si riunirono per combattere un nemico
comune ,Ma soprattutto la resistenza italiana a differenza di ciò che accade nel resto
d’europa fu un movimento partito dal basso, dal popolo,La resistenza italiana fu
soprattutto rotta civile ,Napoli fu la prima città d’europa a essersi liberata da sola dai
nazifascisti e poi Firenze e Genova .Persone comuniche imbracciarono le armi per la
prima volta nella loro vita rischiando la morte ,Quanti di noi oggi farebbero lo
stesso ?Questa è la resistenza italiana ed è per questo che Il 25 Aprile in Italia
festeggiamo la festa della liberazione , per ricordare lo sforzo e il sacrificio compiuto
dai nostri partigiani per liberare il territorio italiano dall’occupazione nazi fascista .
PRIMO LEVI

Tra i partigiani , una figura molto importante fu Primo levi Partigiano antifascista, il
13 dicembre 1943 veniva arrestato dai fascisti in Valle d’Aosta, venendo prima mandato
in un campo di raccolta a Fossoli e, nel febbraio dell’anno successivo, deportato nel
campo di concentramento di Auschwitz in quanto ebreo.
Scampato al lager, tornerà in Italia, dove si dedicherà con impegno al compito di
raccontare le atrocità viste e subite alla cui narrazione dedicherà la sua intera esistenza. Se
comprendere è impossibile, era solito dire, conoscere è necessario. Perché ciò che è
accaduto può ritornare e le coscienze possono ancora essere corrotte. Anche le nostre.
“Può accadere - scriveva ne I sommersi e i salvati - e dappertutto. Non intendo né posso
dire che avverrà; (...) è poco probabile che si verifichino di nuovo, simultaneamente, tutti
i fattori che hanno scatenato la follia nazista, ma si profilano alcuni segni precursori. La
violenza, ‘utile’ o ‘inutile’, è sotto i nostri occhi: serpeggia, in episodi saltuari e privati, o
come illegalità di stato (...) Attende solo il nuovo istrione (non mancano i candidati) che
la organizzi, la legalizzi, la dichiari necessaria e dovuta e infetti il mondo. Primo Levi
nasce a Torino il 31 luglio 1919 da una famiglia ebraica. Con l’introduzione delle
leggi razziali ha difficoltà a proseguire gli studi, ma riesce comunque a laurearsi in
chimica nel 1941. Il suo romanzo Se questo è un uomo, racconta le drammatiche
esperienze nel lager nazista.
Primo Levi è tra i pochissimi a far ritorno dai campi di concentramento e sente il
dovere del racconto e della testimonianza. Il suo romanzo Se questo è un uomo,
scritto tra il 1945 e il 1947, è diventato un classico della letteratura mondiale, dopo
essere stato rifiutato da molti editori ed essere stato infine pubblicato da De Silva in
una tiratura limitata. Il suo bisogno di scrivere dunque non nasce da una vocazione
ma dalla necessità di raccontare l'atrocità delle vicende vissute. Inoltre lui afferma
che non bisogna dimenticare perché la storia futura non ripeta più le atrocità del
passato.
Nel 1963 pubblica La tregua, che vince la prima edizione del Premio Campiello e
diventa poi un film per la regia di Francesco Rosi. Nel 1975 va in pensione e si
dedica a tempo pieno all'attività di scrittore: pubblica la raccolta di racconti Il sistema
periodico, in cui episodi autobiografici e racconti di fantasia vengono associati
ciascuno a un elemento chimico. La chiave a stella del 1978 vince l’anno successivo
il Premio Strega. Nel 1982 in Se non ora, quando? racconta le avventure di un
gruppo di partigiani ebrei che tendono imboscate ai tedeschi sul fronte orientale. Il
libro vince nel 1982 il Premio Campiello e il Premio Viareggio. Muore poi a torino l’
11 aprile 1987.
IL DNA
Nel medesimo periodo fu scoperta La struttura del dna Una svolta importantissima
per la scienza, che da allora può studiare i meccanismi dell'ereditarietà di alcune
patologie, nella speranza di prevenirle o curarle per tempo infatti Il concetto di
“eroe” non è più quello che ci hanno insegnato a scuola e che trovavamo nei libri di
storia. Adesso, nei tg e sui giornali, vediamo definiti eroi operatori nel campo della
medicina, degli ospedali, delle scuole, delle missioni, che svolgono la loro opera
perché non possono farne a meno, è un’attività a cui si sentono legati perché salva.
Essere eroe ha a che fare col salvare, col voler salvare a tutti i costi, anche di
ammalarsi, anche di morire.. la struttura del dna è stata chiarita solo nel 1953, molto
tempo dopo la scoperta dell’esistenza del dna.

La struttura del DNA


Il nome completo del è acido desossiribonucleico (in inglese DeoxyriboNucleic
Acid, da cui l’abbreviazione . Il dna è un polimero cioè una molecola formata da
tante molecole più piccole chiamate monomeri ,legate tra di loro in modo da formare
una catena .Al dna è affidata alla trasmissione delle informazioni genetiche. È
costituito da tante unità base che si ripetono, i nucleotidi. Ogni nucleotideÈ un
composto chimico organico costituito da una base azotata (purina o pirimidina), da
uno zucchero (ribosio o desossiribosio) e da un gruppo fosfato .
Nel DNA si possono trovare quattro tipi di basi azotate: l’adenina (A), la citosina (C),
la guanina (G) e la timina (T). I nucleotidi si legano tra loro a formare un filamento.
Ciò che rende unico il delle cellule di un organismo è la sequenza dei nucleotidi: i
quattro nucleotidi si alternano o si ripetono in ordine non casuale. il dna è sempre
formato da due filamenti appaiati. Possiamo immaginarlo come una scala a pioli,
dove le barre laterali sono costituite dallo scheletro del dna e ogni piolo è costituito
da due basi azotate, una per ciascun filamento, legate tra di loro. Per via della loro
struttura chimica, le basi azotate si appaiano sempre nello stesso modo: l’adenina con
la timina e la citosina con la guanina. Si dice che l’adenina è complementare alla
timidina, e viceversa, e che la citosina è complementare alla guanina, e viceversa: i
due filamenti sono quindi detti complementari.
Il dna ha una struttura a doppia elica.
COME E’ STATO SCOPERTO IL DNA
Nel 1869, Johann Friedrich Miescher, un biochimico svizzero, Voleva studiare il
nucleo delle cellule e durante un esperimento che avrebbe dovuto isolare i nuclei
delle cellule si accorse di aver ottenuto non i nuclei ma il loro contenuto ,e ottenne
questa sostanza che chiamò “nucleina”. Miescher era certo che non si trattasse di
una proteina Molecola costituita da una catena di aminoacidi che aiuta l’organismo a
svolgere le proprie funzioni. Le proteine sono la base della struttura delle cellule. Nei
decenni successivi, le ricerche di diversi scienziati permisero di accumulare
informazioni riguardo alla nucleina, chiamata poi “acido nucleico” e infine DNA
Negli anni 20 del secolo scorso, Phoebus Levene, un biochimico di origine russa
emigrato negli Stati Uniti, comprese che il dna era fatto di nucleotidi e che
ogni nucleotide era fatto da tre componenti, uno zucchero, un gruppo fosfato e una
base contenente azoto. Circa 25 anni dopo, Erwin Chargaff, un biochimico austriaco,
osservò che la composizione dei nucleotidi variava da una specie all’altra e che la
quantità di adenina era simile a quella della timina e quella della citosina era simile a
quella della guanina.
All’Università di Cambridge, due biologi molecolari, James Watson e Francis Crick,
utilizzavano modellini dei nucleotidi per ipotizzare come potessero essere organizzati
nello spazio.
Per svelare la struttura del dna, un altro biologo molecolare, Maurice Wilkins, e una
chimica, Rosalind Franklin, stavano invece utilizzando la tecnica della cristallografia
a raggi X. La ricercatrice ottenne alcune immagini molto nitide, una delle quali, la
fotografia 51, mostrava delle macchie disposte a forma di croce. Quando Wilkins,
senza il permesso della Franklin, mostrò questa immagine a Watson e Crick, che
lavoravano nella stessa università, i due realizzarono che l’unica struttura compatibile
con quello già sapevano del dna e con l’immagine ai raggi X era una struttura a
doppia elica.
Certi di avere scoperto “il segreto della vita”, nell’aprile del 1953, Watson e Crick
pubblicarono sulla prestigiosa rivista scientifica Nature il modello tridimensionale
del dna . Nel 1962, Watson, Crick e Wilkins ricevettero il premio Nobel per la
medicina per le loro scoperte riguardo alla struttura molecolare degli acidi nucleici.
Rosalind Franklin, morta di cancro nel 1958, probabilmente a causa della continua
esposizione ai raggi X, non vide perciò riconosciuto il suo contributo in questa
importante scoperta.

CHERNOBYL
Grazie a loro siamo vivi. I tre coraggiosi uomini di Chernobyl che si sono sacrificati
per l’Europa e per il mondo.
Tre uomini che hanno salvato il mondo da un incidente che avrebbe cambiato il corso
della storia. I loro nomi sono Alexey Ananenko, Boris Baranov, Valery Bezpalov.
Nessuna esagerazione – queste persone hanno salvato il mondo.

Dieci giorni dopo l’incidente di Chernobyl, avvenuto alle 01.23 del 26 aprile 1985,
gli ingegneri capiscono che siamo tutti di fronte a una nuova minaccia, molto più
grande e fatale: un’esplosione di vapore nucleare.

Il sistema di raffreddamento del reattore è stato danneggiato e si è scoperto che sotto


il nucleo in fiamme si è formata una enorme pozza d’acqua. Senza la capacità di
raffreddare, era questione di tempo (e per poco tempo) fino a quando questo nucleo
radioattivo si trasformava in lava che

avrebbe sciolto tutte le


barriere sotto di esso e raggiunto la pozza d’acqua. Se ciò accade, si verificherà
un’esplosione che spara un’enorme quantità di radiazioni dritte nel cielo,
diffondendole su Europa, Asia e Africa.

L’esplosione avrebbe il potere di distruggere i restanti reattori dell’impianto,


provocando una tragedia di proporzioni terrificanti, la distruzione di quasi tutta
l’Europa.

“I nostri esperti hanno studiato la situazione e hanno calcolato che se fosse avvenuta
un’esplosione del genere, la sua forza sarebbe stata da 3 a 5 megatoni. Minsk, che è
320 km da Chernobyl, sarebbe rasa al suolo e tutto il continente europeo diventerebbe
inadatto alla vita” – rivela uno degli specialisti che era sul posto.

L’unico modo per evitare questo inferno e la morte di quasi tutta la popolazione
europea è inviare una squadra di sotto-nuclei ad aprire manualmente i cancelli della
piscina e a svuotare l’acqua. A tal fine, gli specialisti decidono che servono tre
volontari che conoscono bene il sottosuolo della pianta.
Ma c’è un problema: le tre persone che scenderanno sono spacciate. Ci sono così
tante radiazioni sotto il nucleo in fiamme che tutti e tre saranno morti entro una
settimana.

Ma tre volontari estremamente coraggiosi accettano di tuffarsi nella piscina sotto il


nucleo per prosciugare l’acqua e sacrificarsi così per salvare milioni di altre vite,
molto probabilmente la nostra.

Sono Valery Bezpalov, Boris Baranov e Alexey Ananenko. Forse non li avete mai
sentiti, ma sono quelli a cui dobbiamo la vita in Europa oggi. Durante l’incontro in
cui i lavoratori si riuniscono per chiedere a tre di loro di andare in questa missione
coraggiosa e suicida, Ananenko, Bezpalov e Baranov iniziano ad alzarsi uno ad uno
per dichiarare la loro disponibilità ad aiutare.

Gli viene detto che possono arrendersi in qualsiasi momento e non sono obbligati, ma
Ananenko risponde: “Come posso rifiutare, solo io so esattamente dove sono i
portelli di scarico.”

Così i tre si imbarcarono in una missione simultanea di soccorso e mortale. Erano


muniti di lanterne a cui si spengevano le luci. Rimasero a lavorare nell’oscurità
completa, e ogni minuto sotto quell’acqua li avvicinava al loro destino. Gli uomini
non si sono arresi e hanno continuato a toccare i tubi al buio.

Sono rimasti sott’acqua più del dovuto, ma alla fine sono riusciti ad aprire i cancelli,
azione che salverà la vita a milioni di persone.

La piscina inizia a svuotarsi, e i tre eroi risalgono.

Ancora oggi non si sa se fossero pienamente coscienti che la loro missione li avrebbe
potuti condannare a atroci sofferenze e alla morte.

Ma per i tre coraggiosi ingegneri il destino non sarà crudele come quello riservato a
decine di altri tecnici, che in quei giorni lavorarono per cercare di bonificare l’area e
che furono esposti a minori quantità di radiazioni.

Boris Baranov è morto di infarto quasi 20 anni dopo, solo nel 2005. Alexey
Ananenko e Valery Bezspalov sono tutt’ora vivi.

Il 26 aprile 1986 l’esplosione e l’incendio del reattore nucleare di Chernobyl


nell’attuale Ucraina hanno provocato il rilascio nell’atmosfera di una grande quantità
di materiale radioattivo. Le radiazioni ionizzanti possono danneggiare le cellule
viventi, alterandone il materiale genetico (DNA). Queste alterazioni del DNA
possono causare mutazioni, e tali mutazioni possono provocare gravi malattie. Se il
danno è troppo grave, ad esempio in caso di dosi elevate, le cellule colpite possono
anche morire. Però come è avvenuta questa esplosione? Prima di rivedere come è
avvenuto l’incidente ricordiamo che il nucleare è una forma di energia che deriva da
profonde modificazioni della struttura stessa della materia, che la materia possa
trasformarsi in energia fu scoperto da Einstein più di un secolo fa, nei processi
nucleari attualmente conosciuti solo una piccolissima parte della materia si trasforma
in energia ,due sono i processi Che possono produrre energia nucleare , la fissione o
scissione nucleare , che consiste nella disintegrazione del nucleo dell’atomo di alcuni
elementi detti fissili per mezzo di piccolissime particelle Cioè i neutroni che lo
colpiscono e lo spezzano in due nuclei leggeri l’elemento fissile usato nelle centrali e
l’uranio 235 e la fusione nucleare che consiste nell’unione di nuclei di atomi leggeri
per formare i nuclei più pesanti, i due nuclei leggeri deuterio e trizio che sono isotopi
dell’idrogeno, sono spinti con forza l’uno contro l’altro possono saldarsi fondersi
insieme e formare un solo nucleo cioè l’elio, questa reazione avviene continuamente
nel sole e nelle altre stelle . Vediamo come era costituita la centrale , L'impianto era
composto da quattro reattori, ognuno in grado di produrre 1 gigawatt di energia
elettrica (3.2 gigawatt di energia termica); i quattro reattori, insieme, producevano
circa il 10% dell'elettricità ucraina. La costruzione dell'impianto iniziò negli anni '70,
il reattore n° 1 fu commissionato nel 1977, e fu seguito dai reattori 2 (1978), 3
(1981), e 4 (1983). Altri due reattori (i n° 5 e 6, da 1 GW ciascuno) erano in fase di
costruzione quando si verificò l'incidente. Il disastro di Chernobyl avvenne con
l'esplosione del reattore numero 4 della centrale nucleare nel corso di una prova,
definita di sicurezza, in cui si voleva verificare se la turbina potesse continuare a
produrre energia per inerzia anche quando il circuito di raffreddamento fosse stato
incapace di produrre vapore, vennero disabilitati alcuni circuiti di emergenza,
l'impianto di raffreddamento secondario e poi quello principale. Questo disastro ha
avuto come effetto la sospensione dei programmi nucleari in diversi paesi tra cui
l’Italia. In Italia un referendum condotto qualche settimana dopo l’incidente ha
confermato l’opposizione di gran parte della popolazione alla scelta nucleare .

GLI STATI UNITI

altri paesi hanno invece fatto dell’energia nucleare il centro dei loro programmi
energetici .Ma qual è il paese che produce più energia nucleare ?Il primo posto per
quantità di produzione di energia nucleare è occupato in modo stabile dagli Stati
Uniti, Paese che conta 96 reattori attivi. Il territorio degli Stati Uniti d’America è
molto vasto ed è il quarto del mondo per estensione.
Gli Stati Uniti comprendono 50 stati e ha anche due stati staccati dal paese: l’Alaska,
nel Nord-Ovest del paese e le Isole Hawaii nell’Oceano Pacifico centro-
settentrionale.
Gli USA hanno una grande varietà di climi e ambienti naturali, e di solito le
temperature aumentano procedendo da nord verso sud, mentre le precipitazioni
diminuiscono procedendo da est verso ovest.Il paese è attraversato da grandi fiumi;
grazie a colossali opere idrauliche le loro acque servono come vie di comunicazione
interne e per irrigare i terreni agricoli, favorendo in molti luoghi lo svolgimento dei
commerci e delle attività agricole. I fiumi più importanti degli Stati Uniti sono: il
Mississippi, l’Ohio, il Tennessee ed il Rio Grande. Nella regione dei Grandi Laghi ci
sono i laghi più grandi del paese, quali: Superiore, Michigan, Huron, Erie e Ontario.
Durante il corso del fiume Niagara che collega il lago Erie con il lago Ontario si
formano le famose cascate del Niagara.

La popolazione degli Stati Uniti d’America è di circa 332-334 milioni di abitanti,


distribuiti sul territorio in modo non uniforme: la densità media è bassa, ma vi sono
alcune aree intensamente popolate. La maggior parte degli abitanti si concentrano
nella Costa Atlantica e nella regione dei Grandi Laghi. Nel Nord-Est degli Stati Uniti,
sulla Costa Atlantica, si trova la megalopoli atlantica che comprende le città di: New
York, Baltimora e Filadelfia e raccoglie circa 50 milioni di abitanti. L’economia
degli Stati Uniti d’America è molto sviluppata, tanto che possiede la supremazia
mondiale su diversi settori. Le risorse agricole e minerarie sono immense. Gli Stati
Uniti sono al primo posto nel mondo per la coltivazione di mais e soia e per la
produzione di alluminio, rame, carbone ed idrocarburi.
MARTIN LUTER KING
Fino a metà degli anni '60 in molti stati degli USA erano in vigore leggi che
discriminavano duramente i neri, negando loro i più elementari diritti civili. La lotta
dei neri d'America per l'emancipazione fu uno dei grandi episodi della storia degli
anni Sessanta, e Una persona che fece la differenza proprio negli stati uniti fu
MARTIN LUTER KING che fu il leader della lotta per i diritti civili negli stati
uniti . Martin Luther King nasce da una famiglia di pastori della Chiesa battista il 15
gennaio del 1929 ad Atlanta, in Georgia, nel profondo sud degli Stati Uniti, dove il
razzismo è estremamente radicato. Il piccolo Martin si rende presto conto che il
colore della sua pelle rappresenta un ostacolo apparentemente insormontabile. Presa
coscienza di questa inaccettabile discriminazione si dedica anima e corpo allo studio,
laureandosi in filosofia e diventando anch’egli pastore, per poi iniziare la
sua inarrestabile e pacifica battaglia contro la segregazione razziale.

King ammira la figura del Mahatma Gandhi e la sua dottrina della nonviolenza,
basata sul rifiuto dell’uso della violenza fisica, al fine di raggiungere obiettivi sociali
o cambiamenti politici. Quando nel 1955 Rosa Parks, sarta e attivista di colore, viene
arrestata perché si era rifiutata di cedere il posto a un bianco su un autobus, in King
scatta qualcosa e decide che non è più possibile sopportare in silenzio l’ingiustizia.
Guida dunque una massiccia campagna di boicottaggio da parte di tutti gli
afroamericani nei confronti dei mezzi pubblici locali. Il boicottaggio si protrae per
ben 382 giorni, con una rilevante eco mediatica, e si conclude con un’importante
vittoria: nel 1956 la Corte suprema degli Stati Uniti stabilisce infatti
l’incostituzionalità delle leggi sulla segregazione sui mezzi di trasporto.

MARTIN LUTER KING

Martin Luther King was born in Atlanta Georgia on January 15, 1929. He was a
fervent Christian and a moving orator and soon became the leader of the civil rights
movement.martin luter king is a modern hero because he didn’t have magic powers
but thanks to word , books, he changed american sociality . in fact, he made his
dream come true today the vice president of the united states is Kamala Devi Harris is
a black american lawyer and politician, and for the first time there was the first
African-American president of the United States: obama
(For Barack Obama, Martin Luther King is a hero, moreover, a prophet. An example.
"I am here, we are here, thanks to those battles and those marches. The flame of
justice has never died," the president said. "We are indebted to those who sacrificed
their lives to change our country. With those who marched together in those years.
For us".)
but unfortunately in america there is still a lot of violence. On August 28, 1963 in
Washington, Martin Luther King gives the famous "I have a dream" speech, in which
he explains that his dream is that one day , their children will live in a nation they
won’t come to be judged by the color of their skin ,but by the qualities of their
character.
I CAMPIONI PARALIMPICI
Quello di martin luter king era un sogno che è diventato realtà, infatti,Non è vero che
“Non si può fare”. E non è un sogno. Perchè in tanti lo hanno già reso realtà,come
tutti quei campioni che nonostante le disabilità affrontano con coraggio gli ostacoli
per inseguire il loro sogno. La paralimpiade è un evento sportivo che celebra la forza,
la determinazione e la resilienza degli atleti con disabilità fisiche e mentali. Gli atleti
paralimpici italiani sono una fonte di ispirazione per tutti noi, dimostrando che con la
giusta motivazione e il duro lavoro, è possibile superare qualsiasi barriera e
raggiungere grandi traguardi. gli atleti paralimpici italiani hanno una lunga e
orgogliosa storia, che risale alle prime Paralimpiadi del 1960. Fin dall’inizio, gli atleti
italiani hanno mostrato una grande forza e determinazione, conquistando medaglie in
molte discipline sportive. Negli ultimi anni, gli atleti paralimpici italiani hanno
continuato a eccellere a livello internazionale, conquistando medaglie d’oro,
d’argento e di bronzo ai Giochi Paralimpici invernali e estivi.

Gli sport più popolari tra gli atleti paralimpici italiani


Ci sono molte discipline sportive praticate dagli atleti paralimpici italiani, ma alcune
sono più popolari di altre. Tra le discipline più popolari ci sono l’atletica, la nuotata,
la paracanoa e il tiro con l’arco. Gli atleti italiani hanno conquistato molte medaglie
in queste discipline, dimostrando di essere tra i migliori al mondo.

Eroi ed eroine paralimpici italiani


Ci sono molti atleti paralimpici italiani che sono diventati eroi ed eroine per il loro
Paese. Tra questi, alcuni dei più famosi sono Alex Zanardi, Bebe Vio e Martina
Caironi. Alex Zanardi è un ex pilota di Formula 1 che ha perso entrambe le gambe in
un incidente, ma ha continuato a competere nel paraciclismo e ha vinto molte
medaglie d’oro. Bebe Vio è una schermitrice paralimpica che ha vinto molte
medaglie d’oro a livello internazionale nonostante la sua disabilità. Martina Caironi è
un’atleta paralimpica che ha vinto la medaglia d’oro nei 100 metri alle paralimpiadi.

Conclusione
Gli atleti paralimpici italiani sono una fonte di ispirazione per tutti noi, dimostrando
che con la giusta motivazione e il duro lavoro, è possibile superare qualsiasi barriera
e raggiungere grandi traguardi. Alex Zanardi, Bebe Vio, Assunta Legnante,
Francesco Bocciardo, Nicole Orlando, Oney Tapia e molti altri atleti paralimpici
italiani rappresentano il meglio del nostro Paese, e sono un esempio di forza,
determinazione e resilienza.

Siamo orgogliosi di loro e li ringraziamo per averci ispirato a lavorare duro e a NON
MOLLARE MAI

Potrebbero piacerti anche