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Cinema di fantascienza
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vi sono molti film di fantascienza memorabili e un numero ancora maggiore di opere mediocri, o che
possono essere annoverate addirittura tra i peggiori esempi di produzione cinematografica di tutti i
tempi.[3] Sono occorsi molti decenni – e gli sforzi collettivi di innumerevoli cineasti di talento –
perché il cinema fantascientifico iniziasse a essere considerato una forma d'arte. All'interno della
fantascienza e dei suoi confini si registra una notevole contaminazione di generi, in particolare con il
cinema del terrore.[2][4]
Indice
Storia
Primordi
Anni trenta e quaranta
Anni cinquanta
Anni sessanta
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 1/33
11/4/2020 Cinema di fantascienza - Wikipedia
Anni settanta
Anni ottanta
Anni novanta
Dagli anni duemila
Supereroi al cinema
L'influsso di Philip Dick
Cinema di fantascienza in Italia
Temi ed elementi tipici
Prodotti e deformazioni della scienza
Viaggi nello spazio e incontri con alieni
Visioni del futuro
Effetti speciali e fantascienza
Note
Bibliografia
Voci correlate
Il pianeta proibito (Forbidden Planet,
Altri progetti
1956), una delle più celebri pellicole
Collegamenti esterni fantascientifiche degli anni
cinquanta.
Storia
Il cinema fantascientifico è stato – fin dai suoi inizi – fortemente
influenzato dalla letteratura, tanto che diversi capolavori cinematografici
traggono la propria origine dalla fantascienza scritta. Romanzi e film
tuttavia diventano presto due entità indipendenti: l'influenza dei libri si
ferma ai soggetti, agli spunti di base, che il cinema sviluppa poi in opere
autonome. In particolare dagli anni settanta del Novecento in poi il cinema
tende a inventare da sé le proprie "mitologie fantascientifiche".[5] La
fantascienza come letteratura è analitica e tratta di idee, mentre il film è
tutt'altro che analitico e il modo in cui tratta le idee è quello di dare loro
forma visiva, immagini che possiedano una carica metaforica, e una
metafora può essere potente ma raramente precisa.[6] Il cinema, inoltre, è
considerato una forma d'arte popolare e pertanto tende spesso alla
semplificazione. Tra i moderni cineasti di fantascienza vi sono pochi Frankenstein (1910),
[6] primo adattamento
letterati. Autori hollywoodiani come George Lucas e Steven Spielberg
cinematografico del
hanno provveduto, salvo poche eccezioni, a scrivere in proprio le storie per
romanzo omonimo di
i loro film di successo, immaginando quello che avrebbero voluto vedere da
Mary Shelley.
adolescenti al cinema.[5] Gli scrittori di fantascienza si sono visti così
superati in popolarità dai cineasti di Hollywood: romanzi e racconti non
smettono di essere una fonte di idee per il cinema, ma a essi si sono
affiancate altre fonti d'ispirazione, quali i fumetti, la televisione, i videogiochi, o altri generi differenti,
o il cinema stesso, con frequenti remake di film[7] a partire dagli anni ottanta.
Nel corso del tempo il genere fantascientifico ha continuato ad affermarsi, conquistando una grossa
fetta di mercato: se nel 1971 il cinema fantastico – comprendendo oltre alla fantascienza anche
l'horror, il fantasy, il surreale – rappresentava circa il 5% degli incassi negli Stati Uniti, nel 1982
questa quota era già salita sorprendentemente fino ad avvicinarsi al 50% e nel 2010 costituiva quasi il
90%.[6]
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 2/33
11/4/2020 Cinema di fantascienza - Wikipedia
Primordi
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 3/33
11/4/2020 Cinema di fantascienza - Wikipedia
L'Atlantide del 1921 diretto da Jacques Feyder – prima delle molte trasposizioni cinematografiche
dell'omonimo romanzo di Pierre Benoît – è una storia fantastico-avventurosa in cui si ritrovano i
superstiti della perduta Atlantide e la loro spietata regina; successive versioni nel 1932 (Die herrin
von Atlantis) di Georg Wilhelm Pabst e nel 1949 (Siren of Atlantis) di Gregg C. Tallas.[19]
Ciò è ben illustrato, oltre che in Frankenstein, ne Il dottor Jekyll (1931) di Rouben Mamoulian, ne Il
dottor Jekyll e Mr. Hyde (1941) di Victor Fleming e nella lunga serie (una quindicina) di precedenti
film muti tratti dal fortunato romanzo di Robert Louis Stevenson. Altri esempi di "follia scientifica" in
due celebri film tratti dai romanzi di H. G. Wells: L'isola delle anime perdute e L'uomo invisibile. Ne
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 4/33
11/4/2020 Cinema di fantascienza - Wikipedia
L'isola delle anime perdute (Island of Lost Souls, 1932) di Erle C. Kenton, primo lungometraggio
tratto dal romanzo L'isola del dottor Moreau, uno scienziato compie atroci esperimenti su uomini e
animali su una sperduta isola dell'oceano. L'uomo invisibile (The Invisible Man) di James Whale del
1933, è invece un ricercatore che sperimenta su sé stesso un siero dell'invisibilità, cosa che finisce per
trascinarlo oltre i limiti dell'etica, della legalità e della sanità mentale. Altro riuscito film ispirato
all'opera dello scrittore britannico è La vita futura (Things to Come, 1936) di William Cameron
Menzies, che narra la storia futura di un intero secolo, fino al 2036, profetizzando le devastazioni
dell'imminente secondo conflitto mondiale:[21] malgrado lo scarso successo, fu la più ambiziosa e
costosa produzione di fantascienza degli anni trenta.[6]
Alla fine degli anni trenta le pellicole di fantascienza sono abbastanza poche e il tema più ovvio è la
space opera.[6] Dalle popolari strisce a fumetti fanno il loro ingresso nel cinema i personaggi eroici
della fantascienza dell'epoca, in serial cinematografici che puntano anche al pubblico adulto:[25] Flash
Gordon nel 1936 - primo e più celebre serial di fantascienza[22] - e Buck Rogers nel 1939. Quasi la
metà (6 su 14) dei serial prodotti nei cinque anni successivi all'uscita di Flash Gordon furono
fantascientifici.[26]
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 5/33
11/4/2020 Cinema di fantascienza - Wikipedia
In varie pellicole fanta-orrorifiche sono le deformazioni della scienza a essere protagoniste.[2] In Dr.
Cyclops (1940) un folle scienziato conduce esperimenti di miniaturizzazione degli esseri viventi;
diretto da Ernest B. Schoedsack, regista anche di King Kong, come il film precedente tratta di una
spedizione nella giungla alla ricerca di una scoperta scientifica, utilizzando set elaborati ed effetti
speciali, in questo caso per mostrare efficacemente esseri umani rimpiccioliti. Primo film di
fantascienza statunitense realizzato in Technicolor, Dr. Cyclops segna l'epoca del primo grande
sviluppo della tecnica degli effetti speciali, combinando modellini, trucchi ottici, sovrimpressioni e
trasparenti.[7] In Mostro pazzo (The Mad Monster, 1942) di Sam Newfield, una trasfusione di sangue
sperimentale trasforma un innocuo giardiniere non nel super soldato che si desiderava ottenere ma in
un feroce uomo-lupo.[27] La donna e il mostro (The Lady and the Monster, 1944) di George Sherman,
narra invece di un cervello umano che viene fatto vivere anche dopo la morte del corpo.[28] Krakatit
(1948), fanta-thriller cecoslovacco di Otakar Vávra tratto da un romanzo di Karel Čapek, è
considerato uno dei primi film ad avere messo seriamente in guardia sui pericoli della guerra
atomica;[29][30] in esso la vita di uno scienziato è sconvolta dall'invenzione di un nuovo esplosivo di
inaudita potenza.[31]
Anni cinquanta
divulgatore scientifico Willy Ley e l'illustratore di space-art Chesley Bonestell.[37] Allo stesso filone
appartiene La conquista dello spazio (Conquest of Space, 1955) prodotto da George Pal e diretto da
Byron Haskin – un film di sapore documentaristico tratto dal libro Progetto Marte di Wernher von
Braun – rimasto per molti anni una pietra miliare del genere grazie agli effetti speciali, agli scenari di
Bonestell e all'avventurosa esplorazione di Marte,[38] ambientata nel 1980.[39] Stazione spaziale K9
(Небо зовет, 1959) di Michail Karyukov e Aleksandr Kozyr, il primo grande film di fantascienza
russo dopo Aėlita del 1924,[40] tratta della competizione per la conquista dello spazio tra USA e URSS.
Quando i mondi si scontrano (When Worlds Collide, 1951) di Rudolph Maté descrive la drammatica
fuga dell'umanità sopravvissuta alla distruzione della Terra a causa di un impatto astronomico.[41]
La guerra dei mondi (The War of the Worlds, 1953) di Byron Haskin,
liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Wells, propone con un certo
realismo un'apocalittica invasione da parte di spietati alieni.[42] Ancora nel
1953 altre storie d'invasione con Destinazione... Terra! (It came from
Outer Space) di Jack Arnold e Gli invasori spaziali (Invaders from Mars)
di William Cameron Menzies, come pure L'astronave atomica del dottor
Quatermass (The Quatermass Experiment, 1955) di Val Guest e La Terra
George Pal, produttore, contro i dischi volanti (Earth vs. the Flying Saucers, 1956) di Fred F.
regista e tecnico degli Sears.
effetti speciali di vari
classici della Assai inquietante[43] l'infiltrazione
fantascienza degli anni aliena segreta narrata ne L'invasione
cinquanta e primi anni degli Ultracorpi (Invasion of the Body
sessanta Snatchers, 1956) di Don Siegel, dove
gli esseri umani vengono sostituiti da
perfette "copie" aliene; extraterrestri
sotto mentite spoglie anche in Ho sposato un mostro venuto
dallo Spazio (I Married a Monster from Outer Space, 1958) di
Gene Fowler Jr. Le angosce dell'epoca della guerra fredda, con
l'ossessione di essere spiati e la minaccia incombente di un
conflitto nucleare, sono evidenti in numerosi film, nei quali la
figura dell'extraterrestre tradisce la paura collettiva dell'invasione
sovietica.[2]
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 7/33
11/4/2020 Cinema di fantascienza - Wikipedia
molti di quelli che sono oggi considerati capolavori del genere, benché girati con mezzi limitati; ed è
anche colui che – grazie alla padronanza acquisita nel linguaggio cinematografico – osa proporre
nelle sue opere temi controcorrente per l'epoca, come le minoranze, i diversi e la tolleranza.[46]
La minaccia può giungere dallo spazio anche a bordo di una meteora, come ne La meteora infernale
(The Monolith Monsters, 1957) di John Sherwood e in Fluido mortale (The Blob, 1958) di Irvin S.
Yeaworth.
Mondo senza fine (World Without End, 1956) di Edward Bernds è la prima pellicola a trattare i viaggi
nel tempo e i paradossi spazio-temporali ed è anche il primo film di fantascienza distribuito in
CinemaScope.[49]
Non mancano infine le versioni hollywoodiane di "viaggi straordinari" dei romanzi di Verne, come
20.000 leghe sotto i mari (20,000 Leagues Under the Sea, 1954) di Richard Fleischer che
materializza il sottomarino Nautilus del Capitano Nemo e Viaggio al centro della Terra (Journey to
the Center of the Earth, 1959) di Henry Levin, una fantastica incursione nelle profondità del pianeta
alla scoperta di un vero e proprio "mondo perduto".[50] Nel duemila non sorge il sole (1984) del 1956
di Michael Anderson è la prima opera cinematografica ispirata al romanzo distopico 1984 di George
Orwell.
Anni sessanta
Per primi, gli autori francesi della Nouvelle Vague, a partire dal cortometraggio sperimentale La jetée
(1962), di Chris Marker, cineasta d'avanguardia che nel narrare un'angosciosa vicenda di viaggi
attraverso il tempo restituisce visivamente il tema del ricordo costruendo il film come un montaggio
di soli fotogrammi fissi; il corto sarà tra l'altro fonte di ispirazione per Je t'aime, je t'aime - Anatomia
di un suicidio del 1968 di Alain Resnais e molti anni dopo per L'esercito delle 12 scimmie (1995) di
Terry Gilliam. Alla metà degli anni sessanta faranno la loro incursione nel genere i due più celebri
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 8/33
11/4/2020 Cinema di fantascienza - Wikipedia
Nel 1962 fa il suo debutto Agente 007 - Licenza di uccidere (Dr. No) di Terence Young, primo film di
James Bond (la serie cinematografica più popolare del decennio)[52] destinato ad aprire la strada,
nella seconda metà degli anni sessanta, a un nutrito filone d'imitazione di film fanta-sponistici
europei e italiani in particolare, più o meno tutti basati sullo stereotipo dell'agente segreto che,
attorniato da immancabili belle donne, lotta contro scienziati pazzi e/o organizzazioni segrete che
bramano di conquistare il mondo con fantascientifiche armi apocalittiche.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 9/33
11/4/2020 Cinema di fantascienza - Wikipedia
Tra la fine degli anni sessanta e la prima metà degli anni settanta il cinema di fantascienza
hollywoodiano trasforma il filone fantapolitico in una fantascienza sociologica con una forte
componente simbolica, grazie sia all'influsso di opere di fantascienza di altre cinematografie sia
all'affiorare di nuovi delicati temi politici e sociali.[7] La narrativa fantascientifica – a partire dalle
opere letterarie – è spesso utilizzata per trattare temi che in precedenza erano raramente affrontati
nelle opere del genere. Molte opere narrano ora, in termini metaforici o con toni ironici e fiabeschi,
utopie sociali di un ipotetico futuro, tutte destinate a trasformarsi in sistemi totalitari.[7]
La vera svolta arriva con l'epocale 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey, 1968) di
Stanley Kubrick (che si era già accostato al genere nel 1964 con l'agghiacciante satira fantapolitica Il
dottor Stranamore del 1964). Odissea nello spazio – la pellicola fantascientifica più vista del
decennio[52] – diviene il film di fantascienza per eccellenza,[54] capolavoro assoluto della storia del
cinema, mito per generazioni di cinefili e cineasti, punto di riferimento della fantascienza successiva
non solo per la puntigliosa descrizione di un possibile mondo futuro e per l'altissimo livello tecnico
degli effetti speciali, ma soprattutto per l'impressionante potenza visionaria e per la perturbante,
ambigua e ficcante riflessione filosofica sulla natura e il destino dell'umanità; un'opera che non dà
risposte ma offre solo interrogativi, stimolando nello spettatore infinite riflessioni.[2]
Anni settanta
Ma una delle opere-simbolo dell'intero decennio è Arancia meccanica (A Clockwork Orange, 1971) di
Stanley Kubrick, tratto dall'omonimo romanzo distopico scritto da Anthony Burgess nel 1962, che
prefigura in uno scenario fantapolitico una società caratterizzata dall'esasperata e gratuita violenza
giovanile e dal condizionamento del pensiero.[55] Come molte altre pellicole del periodo, Arancia
meccanica è permeato di nichilismo, derivante sia dalle matrici letterarie sia dai conflitti dell'epoca,
con la guerra del Vietnam e la contestazione giovanile.[56]
2022: i sopravvissuti (Soylent Green, 1973) di Richard Fleischer è invece un'amara riflessione sul
tema globale della sovrappopolazione.[57][58] Ancora dello stesso anno L'uomo che fuggì dal futuro
(THX 1138), primo lungometraggio di George Lucas, mette in scena un futuro distopico di orwelliana
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11/4/2020 Cinema di fantascienza - Wikipedia
memoria. Ne Il mondo dei robot (Westworld, 1973) di Michael Crichton, gli automi che popolano un
parco di divertimento di lusso si ribellano uccidendo gli avventori umani.
Zardoz (1974) di John Boorman e La fuga di Logan (Logan's Run, 1976) di Michael Anderson sono
entrambi ambientati in remoti futuri post apocalittici e incentrati sulla fuga da un mondo gestito da
un supercomputer, grazie all'intrusione di un protagonista ribelle. Rollerball (1975) di Norman
Jewison propone invece un futuro prossimo dominato dal potere dei mass media e dalla violenza in
tv, mentre L'uomo che cadde sulla Terra (The Man Who Fell to Earth, 1976), di Nicolas Roeg, è la
disperata parabola esistenziale di un extraterrestre imprigionato sulla Terra e in un'apparenza fisica
non sua, narrata dal punto di vista dell'alieno.
Non mancano in questi anni opere satiriche di rilievo: del 1971 è la commedia di Woody Allen Il
dormiglione (Sleeper). Altre pellicole brillanti del decennio sono Frankenstein Junior di Mel Brooks
(1974), una rivisitazione comica dei vecchi film di Frankenstein, e lo psichedelico e trasgressivo The
Rocky Horror Picture Show di Jim Sharman del 1975, una commedia musicale che rivisita a sua volta
il mito di Frankenstein in un'allegoria a base di allusioni sessuali, musica rock e travestitismo.[59][60]
Dark Star di John Carpenter (1974) riprende in senso surreale e parodistico i temi di 2001: Odissea
nello spazio.
Nel 1978 giunge Superman di Richard Donner, il primo importante film di supereroi,[64] che si
aggiudica il terzo posto tra i film di fantascienza più popolari degli anni settanta.[61] Visioni assai
meno rassicuranti vengono offerte allo spettatore nello stesso anno da Terrore dallo spazio profondo
(Invasion of the Body Snatchers) di Philip Kaufman – un remake de L'invasione degli ultracorpi – e
da Capricorn One di Peter Hyams, incentrato su un complotto governativo per inscenare una finta
missione spaziale ingannando l'opinione pubblica.
Del 1979, Alien di Ridley Scott diviene un punto fermo nel filone fanta-horror, mentre Interceptor
(Mad Max) di George Miller inaugura una fortunata serie di film postatomici girati in Australia.
L'uomo venuto dall'impossibile (Time After Time) di Nicholas Meyer propone invece una vicenda
avventurosa a base di viaggi nel tempo che si ispira alla Macchina di tempo di H. G. Wells per
elaborare una storia originale di sapore steampunk.
Anni ottanta
Il genere di maggior successo del cinema degli anni ottanta è proprio la fantascienza, che può vantare
le tre pellicole più viste del decennio,[65] assieme a vari altri clamorosi successi e film di culto. La
fantascienza cinematografica si è ormai svincolata da quella letteraria, tanto che i film di maggiore
successo non sono più, tranne in pochi casi, adattamenti di romanzi ma storie originali scritte
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11/4/2020 Cinema di fantascienza - Wikipedia
[5]
appositamente per il grande schermo. Negli Stati Uniti il
cinema fantastico (comprendendo fantascienza, horror, fantasy,
surreale) incamera nel 1982 quasi il 50% degli incassi (dieci anni
prima, nel 1971, era solo il 5%).[6]
La fantascienza tuttavia non si esprime solo come pura evasione fantastica. Circa 100 milioni di
spettatori statunitensi[66] assistono alla prima messa in onda del film per la televisione The Day After
- Il giorno dopo del 1983 di Nicholas Meyer, che pochi anni prima della fine della guerra fredda
mostra in modo assai realistico (benché probabilmente riduttivo) gli effetti di un ipotetico attacco
nucleare sugli abitanti di una cittadina rurale del Kansas. Provocando grande scalpore nell'opinione
pubblica, The Day After (distribuito al cinema in Italia nel 1984) fa concorrenza alle maggiori
produzioni cinematografiche e riceve il più alto indice di gradimento mai conseguito da un film
prodotto per la tv.[66] Il film Wargames - Giochi di guerra (WarGames) di John Badham dello stesso
anno tratta ancora della minaccia nucleare, con un hacker ragazzino che penetra nei computer della
difesa rischiando di scatenare la terza guerra mondiale. Wargames non è solo un film critico
sull'equilibrio del terrore atomico, ma anche una riflessione sull'intelligenza artificiale e la prima
pellicola in cui gli hacker sono protagonisti.[67]
Se gli anni ottanta segnano il trionfo della fantascienza come genere di intrattenimento di massa,
nondimeno nel corso del decennio vedono la luce anche opere d'autore di grande rilievo artistico, a
cominciare dall'epocale Blade Runner (1982), di Ridley Scott, malinconico e struggente noir
ambientato nella cornice altamente suggestiva di una Los Angeles del 2019 raffigurata con grande
raffinatezza scenografica e luministica. Divenuta, dopo un iniziale insuccesso, un film culto
imprescindibile, probabilmente uno dei maggiori della storia del cinema, la pellicola – liberamente
ispirata a un romanzo di Philip K. Dick – è anche precorritrice nel cinema delle tematiche del
nascente cyberpunk.[73][74] Nel 1992 Ridley Scott ne proporrà un controverso director's cut privo della
narrazione fuori campo e con un finale più pessimistico rispetto a quello, piuttosto consolatorio,
imposto originariamente dalla produzione.[75]
Ma d'altra parte, anche un film apparentemente solo di genere come 1997: fuga da New York (1981)
di John Carpenter aveva mostrato, sotto la scorza avventurosa, veleni politici visceralmente nichilisti
e un discorso disincantato e pessimistico sulla fine del sogno americano,[81] così come La cosa (1982),
dello stesso regista, ricorreva ai meccanismi del thriller-horror per mettere in scena un'amara
metafora del cinismo e dell'animalesco individualismo umano, come pure si vede ne La mosca (The
Fly, 1986) di David Cronenberg.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 13/33
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Una nota a parte merita Dune (1984) del visionario David Lynch, all'epoca una delle produzioni di
fantascienza più spettacolari e dispendiose della storia del cinema e che, malgrado lo scarso successo
nel mercato statunitense e le critiche per la trama troppo complicata, ha indubbi meriti sia sul piano
visivo[83] sia per essere stata la prima e unica produzione cinematografica a portare sullo schermo –
dopo vari tentativi falliti – il celebre e complesso romanzo di Frank Herbert.
Gli anni ottanta si chiudono col campione d'incassi Batman (1989) di Tim Burton, visionaria
riproposizione del personaggio dei fumetti a 50 anni dalla sua prima apparizione,[84] un successo che
rivitalizza il filone dei supereroi dopo i seguiti di Superman via via scaduti nell'auto-parodia in stile
camp (una sorte in cui tuttavia seguirà anche la serie di Batman, col terzo e quarto film affidati a Joel
Schumacher).[64]
Anni novanta
Trionfa un cinema che punta in ogni caso su ritmi veloci, azione e spettacolarità, tralasciando spesso
contenuti o riflessioni che vadano oltre il puro intrattenimento e rifuggendo da ogni ambizione
autoriale,[88] con poche eccezioni, tra cui due film del 1991, Il pasto nudo (The Naked Lunch) di David
Cronenberg, trasposizione del romanzo di William S. Burroughs, e Fino alla fine del mondo (Bis ans
Ende der Welt) di Wim Wenders, un lunghissimo "road movie" denso di richiami[89] ambientato in un
futuro prossimo di fine decennio.
Malgrado questo escono, specialmente nella seconda metà del decennio, anche opere in grado di
catturare l'attenzione della critica, come Strange Days (1995) di Kathryn Bigelow, noir postmoderno
che viviseziona le angosce di fine millennio innestandovi una tematica voyeuristica messa in scena
con virulenza visiva; L'esercito delle 12 scimmie (Twelve Monkeys, 1995), di Terry Gilliam, allucinata
e visionaria narrazione "filosofica" sulle pulsioni autodistruttive dell'umanità ispirata al
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 14/33
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cortometraggio d'avanguardia La jetée (1962), del critico e cineasta nouvellevaguista Chris Marker;
Gattaca - La porta dell'universo (1997) di Andrew Niccol, distopia densa di suggestioni huxleyane (Il
mondo nuovo); The Truman Show (1998), di Peter Weir, parabola surreale sullo strapotere della TV
e la spettacolarizzazione della realtà da parte dei media; ed eXistenZ (1999) di David Cronenberg,
straniante e disturbante apologo sulla realtà virtuale.[90]
Nirvana di Gabriele Salvatores del 1997 riesce solo in parte a interessare la critica (meno delle altre
pellicole del regista italiano), ma diventa il film drammatico di fantascienza di maggior successo
commerciale mai prodotto in Italia.[91] È una storia permeata di temi cyberpunk, come lo sono anche
– in modi molto diversi – numerose altre pellicole del decennio, come Ghost in the Shell ( 攻殻機動隊
/ Kōkaku Kidōtai, 1995) di Mamoru Oshii, tratto dal manga di Masamune Shirow, rimasto come
punto di riferimento dell'immaginario nipponico nel mondo,[92] o il meno noto Azione mutante
(Acción mutante, 1993), grottesco[93] giallo satirico dello spagnolo Álex de la Iglesia.
Uno dei pochi ritorni agli scenari postatomici cari agli anni ottanta si ha con Waterworld di Kevin
Reynolds, un kolossal del 1995 voluto e interpretato da Kevin Costner che, girato con un budget
molto più ampio di quello inizialmente preventivato, viene ricordato soprattutto per essere diventato
alla sua uscita il film più costoso mai prodotto.[94] Costner tornerà sul tema post apocalittico con
L'uomo del giorno dopo (The Postman, 1997), tratto da un romanzo di David Brin.[95]
Dopo Alien³ di David Fincher del 1992, Alien - La clonazione (1997), di Jean-Pierre Jeunet, quarto
capitolo della saga iniziata da Ridley Scott nel 1979, affronta il tema della clonazione. La farsa satirica
Mars Attacks! (1996) di Tim Burton è invece una rivisitazione al contempo divertita e critica della
fantascienza naïf anni cinquanta, messa in scena con umorismo caustico e surreale e soluzioni visive
cartoonesche. Gli alieni e la loro ricerca attraverso il progetto SETI sono anche il pretesto del poetico
e filosofico Contact (1997) di Robert Zemeckis, film nel quale il regista torna ad affrontare i temi a lui
da sempre cari, come la natura del tempo, del ricordo e della verità. Da citare infine, per la cupa
atmosfera e le scenografie, il visionario e kafkiano Dark City (1998) di Alex Proyas e la commedia
Galaxy Quest (1999) di Dean Parisot, per la sua satira dei fandom fantascientifici alla Star Trek.[96][97]
Alla fine del decennio riparte la saga di Guerre stellari di George Lucas – fuori dalle scene da oltre 15
anni – con Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma (Star Wars: Episode I – The Phantom
Menace, 1999), primo capitolo di una nuova e attesa trilogia e pellicola di maggiore successo di
pubblico[85] degli anni novanta (ma non certo di critica).
Il film di fantascienza che rimane impresso nella memoria collettiva come icona dell'intero decennio è
però un altro. Gli anni novanta si chiudono infatti con l'enorme e improvviso successo di Matrix (The
Matrix, 1999) di Andy e Larry Wachowski, eclettica mescolanza di materiali attinti alle più disparate
fonti cinematografiche, letterarie e filosofiche (i film di arti marziali di Hong Kong, la narrativa di
Philip K. Dick, il cyberpunk, spiritualismo New Age, riferimenti biblici, fumetti), che riesce a
combinare un'alta spettacolarità con riflessioni esistenziali. Le scene d'azione con le straordinarie
coreografie dei combattimenti sono impreziosite dall'uso di tecniche innovative come bullet time,
flow motion e big ralenty[98] e l'intero film è caratterizzato da un montaggio serrato e frenetico, con
spericolati raccordi tra le inquadrature.[99] Divenuta in breve tempo un cult-movie e considerata uno
dei principali film di fantascienza di tutti i tempi,[100][101][102] la pellicola avrà una grande influenza
anche al di fuori del genere. Le verranno dati due seguiti, Matrix Reloaded e Matrix Revolutions –
girati in contemporanea e usciti entrambi nel 2003 - il cui successo al botteghino non è però
accompagnato da quello della critica.[103]
Negli anni duemila la fantascienza è un genere ancora più popolare al cinema e può contare
numerose pellicole di successo; nel 2010 i film fantascientifici, assieme a quelli fantastici e horror,
rappresentano quasi il 90% degli incassi negli Stati Uniti.[6]
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 15/33
11/4/2020 Cinema di fantascienza - Wikipedia
Ma le produzioni di Hollywood preferiscono puntare sul sicuro e – più che investire in nuove idee –
tendono a sfruttare marchi ormai noti e consolidati. Vi è dunque una lunga serie di rifacimenti,
sequel e reboot. Tra i remake di celebri classici del passato vi sono: Planet of the Apes - Il pianeta
delle scimmie (Planet of the Apes, 2001) di Tim Burton; Solaris (2002) di Steven Soderbergh; The
Time Machine (2002) di Simon Wells; La guerra dei mondi (War of the Worlds, 2005) di Steven
Spielberg; Io sono leggenda (I Am Legend, 2007) di Francis Lawrence; Ultimatum alla Terra (The
Day the Earth Stood Still, 2008) di Scott Derrickson. La cosa (The Thing, 2011) di Matthijs van
Heijningen Jr. è un prequel dell'omonimo film diretto da John Carpenter nel 1982.
Godono di un buon successo i riavvii di serie che altrimenti erano ormai giunte a esaurimento:
Batman Begins (2005) di Christopher Nolan; Superman Returns (2006) di Bryan Singer e
soprattutto Star Trek (2009) di J.J. Abrams, che diviene il film di maggiore incasso delle 10
precedenti pellicole dedicate alla omonima serie televisiva ideata negli anni sessanta da Gene
Roddenberry.
In questo periodo sono collocati anche vari sequel di pellicole di successo dei decenni precedenti: gli
ultimi due episodi della seconda trilogia che George Lucas ha voluto dedicare a Guerre stellari, Star
Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni (2002) e Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith
(2005); il terzo e quarto film della serie di Terminator, Terminator 3 - Le macchine ribelli
(Terminator 3: Rise of the Machines, 2003) di Jonathan Mostow e Terminator Salvation (2009) di
McG; i due seguiti di Matrix, Matrix Reloaded e Matrix Revolutions di Andy e Larry Wachowski
(2003); il terzo capitolo di Predator, Predators (2009) di Nimród Antal; Tron: Legacy (2010) di
Joseph Kosinski. Non mancano i crossover, con Alien vs. Predator (2004) di Paul W. Anderson e
Aliens vs. Predator 2 (2007) di Colin e Greg Strause.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 16/33
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Per venire alle storie originali, A.I. - Intelligenza artificiale (A.I. Artificial Intelligence, 2001) è la
realizzazione di Steven Spielberg di un progetto lasciato incompiuto da Stanley Kubrick, sulla storia
struggente un androide bambino capace di provare sentimenti; il film, pur avvalendosi di effetti
speciali innovativi, non si è rivelato un blockbuster. Spielberg firma anche Minority Report l'anno
successivo, liberamente tratto da un romanzo di Philip K. Dick. Io, Robot (I, Robot, 2004) di Alex
Proyas reinterpreta liberamente il tema dei robot senzienti e delle Tre leggi della robotica di Isaac
Asimov al servizio di un film d'azione. Pitch Black (2000) di David Twohy diventa a sua volta un
piccolo cult d'azione (tanto che nel 2004 ne viene girato, con più mezzi a disposizione, un seguito che
si allarga verso la space opera, The Chronicles of Riddick).
Benché dominato in larga parte dalla popolarità dei film di supereroi (a cui si aggiungono quelli
ispirati ai Transformers), il periodo tra la fine degli anni duemila e l'inizio dei duemiladieci vede
anche il notevole successo[85] di Hunger Games (2012) di Gary Ross, ambientato in un futuro
distopico post apocalittico e tratto dall'omonimo romanzo per adolescenti; dello stesso filone anche
Maze Runner - Il labirinto (The Maze Runner) di Wes Ball e Divergent di Neil Burger, entrambi del
2014.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 17/33
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In un filone di avventura spaziale ambientata nel presente che ha per protagonisti astronauti della
NASA perduti nello spazio rientrano i film di successo Gravity (2013) di Alfonso Cuarón e
Sopravvissuto - The Martian di Ridley Scott (2015), oltre a Interstellar di Christopher Nolan del
2014 che si distingue per lo sforzo visionario.
Supereroi al cinema
All'interno del cinema fantastico-fantascientifico degli anni duemila il maggiore filone, per successo
commerciale e numero di titoli, è senza dubbio quello del film di supereroi[112] di diretta derivazione
fumettistica.[64] Il massiccio ingresso degli eroi in calzamaglia nel mondo della celluloide – o meglio il
loro ritorno, dopo gli exploit di Superman nel 1978 e Batman nel 1989 – è favorito dalla piena
maturità degli effetti speciali digitali, che permettono di rappresentare in modo assai spettacolare le
situazioni in cui sono coinvolti i superpoteri dei fantastici personaggi.
Dopo gli eroi tratti dai fumetti della DC Comics nei decenni precedenti, è ora il turno di quelli della
concorrente Marvel Comics: l'inizio del fenomeno che caratterizza il nuovo millennio si può collocare
già del 2000 con X-Men di Bryan Singer. Benché preceduto da altri titoli come Blade (1998), X-Men è
il film che apre la strada al filone, per il suo considerevole successo[112] e come impressionante
dimostrazione dello stato dell'arte della tecnologia.[64] Assieme al suo seguito X-Men 2[113][114][115] è
considerato tra i più riusciti di questo filone.[116] Hanno fatto seguito a stretto giro Spider-Man
(2002) di Sam Raimi, che inaugura una delle serie più popolari al cinema,[112] e Daredevil (2003),
scritto e diretto da Mark Steven Johnson.
I tempi sono lontani dal Superman del 1978 e dai suoi seguiti degli anni ottanta: qui i personaggi
sono più facilmente dei reietti e degli emarginati, alle prese con una società che non solo non li
inneggia come eroi, ma che teme la minaccia rappresentata dalla loro diversità, come nel caso dei
mutanti di X-Men, che grazie ai loro straordinari poteri minacciano di soppiantare l'"ordinario"
Homo sapiens.
Il fenomeno dei supereroi al cinema, che già poteva apparire inflazionato, viene messo in
momentanea crisi dal successo inferiore alle aspettative[117][118] del film Hulk di Ang Lee del 2003, ma
riesce ben presto a riprendersi.
Vista la popolarità del filone, nella seconda metà del decennio viene deciso
un riavvio delle due famose serie cinematografiche della DC che erano
giunte a esaurimento da molti anni, quelle di Batman e Superman: ecco
La moto di Ghost Rider
dunque Batman Begins (2005) di Christopher Nolan e Superman Returns
(2007)
(2006) di Bryan Singer. Anche il gigante verde Hulk, dopo lo scarso
successo del film del 2003, riparte da zero con L'incredibile Hulk (2008)
diretto da Louis Leterrier, ma come il precedente gli incassi rimangono
inferiori alle attese.[119]
Hancock (2008) di Peter Berg è invece una storia originale non priva di ironia, un raro caso in questo
filone dominato invece da personaggi tratti dai fumetti; il protagonista è un superuomo di colore che
ha perso la memoria e si aggira come un solitario barbone alcolizzato per una Los Angeles che non lo
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ama affatto. Hancock è il personaggio originale di maggiore successo del filone, dopo la parodia Gli
Incredibili - Una "normale" famiglia di supereroi (The Incredibles), un film d'animazione del 2004
diretto da Brad Bird che è anche la commedia di supereroi più popolare.[112] A parodiare il filone vi
sono un buon numero di altre commedie, seppure di minore successo, come La mia super ex-
ragazza (My Super Ex-Girlfriend, 2006) di Ivan Reitman e Sky High - Scuola di superpoteri (2005)
di Mike Mitchell, ambientata in un mondo dove i supereroi (e i supercattivi) sono all'ordine del
giorno, e dove i giovani dotati di superpoteri frequentano una scuola speciale, dove dopo una
selezione iniziale vengono smistati nelle classi di eroi o di "spalla".
Nel 2008 esce anche Iron Man diretto da Jon Favreau, che avrà il suo seguito Iron Man 2 nel 2010
con lo stesso regista; Iron Man e L'incredibile Hulk sono solo i primi passi di un progetto più ampio,
un team-up in cui compariranno fianco a fianco numerosi eroi della Marvel in azione: The Avengers
del 2012 (scritto e diretto da Joss Whedon), ispirato ai fumetti di uno dei "supergruppi" più famosi di
tutti i tempi, i Vendicatori. In vista di questo obiettivo finale vengono distribuiti nel 2011 anche Thor
per la regia di Kenneth Branagh e Captain America - Il primo Vendicatore (Captain America: The
First Avenger), diretto da Joe Johnston, il più grosso film sul classico supereroe americano a stelle e
strisce, che aveva già debuttato nel cinema in un serial del 1944.
L'acquisizione della Marvel da parte della Disney alla fine del 2009 segna un indiretto
riconoscimento del potenziale cinematografico dei supereroi dei fumetti.[64] I film del Marvel
Cinematic Universe, prodotti a partire dal 2007, come nei fumetti, condividono l'ambientazione e
alcuni personaggi, nonché alcuni elementi della trama che fanno da filo conduttore tra di essi.
Nel frattempo nel 2009 altri film avevano visto come protagonista uno o più supereroi, sequel o meno
di pellicole precedenti: X-Men le origini - Wolverine, Punisher - Zona di guerra e Watchmen.
L'ultimo in particolare si distingue per il cinismo e la crudezza della trama, tratta da un celebre
graphic novel degli anni ottanta che rientra a buon diritto nelle opere di "decostruzione" del mito del
supereroe americano: qui gli eroi in calzamaglia non sono "cuori puri" ma esseri umani con molte
debolezze, o addirittura degli psicopatici spesso sfruttati dal governo a fini politico-militari. Pur
avendo riscosso un successo inferiore alle aspettative e malgrado alcune scelte della trama più
convenzionali rispetto al fumetto, Watchmen rimane una delle pellicole più originali del filone,
assieme a V per Vendetta (V for Vendetta, 2005) di James McTeigue, a sua volta tratto da un fumetto
d'autore degli anni ottanta, ambientato in un'Inghilterra distopica dominata da un regime totalitario.
Un altro film che esce dagli schemi è Kick-Ass (2011), una commedia abbastanza lontana dai canoni
della Marvel e della DC; la storia è quella di un comune adolescente che ispirato dai fumetti vuole
diventare un vero supereroe in un mondo "normale" in cui tali eroi non esistono. Pur avendo
generato qualche polemica per il linguaggio scurrile e le scene di violenza da parte di minori, il film è
stato bene accolto da critica e pubblico divenendo un piccolo cult.
Il cavaliere oscuro (The Dark Knight, 2008), diretto da Christopher Nolan come seguito di Batman
Begins, riscuote alla sua uscita un successo senza precedenti, divenendo il film di supereroi di
maggiori incassi;[112] al contrario il successivo film su un eroe della DC, Lanterna Verde (Green
Lantern, 2011) di Martin Campbell, flop di critica e pubblico, recupera poco più della metà degli
ingenti costi di produzione.[120]
The Avengers diviene alla sua uscita nel 2012 il film di maggior successo di un film ispirato ai
fumetti, superando i 600 milioni di dollari di incasso, seguito dal Cavaliere oscuro e dai film
dell'Uomo Ragno.[112] Da quel momento in poi il Marvel Cinematic Universe diventa l'universo
narrativo più apprezzato dalla critica e dal pubblico:[121][122] molti dei suoi film hanno superato il
miliardo di incasso al botteghino, con Avengers: Endgame, in particolare, diventato nel 2019 il
lungometraggio che più ha guadagnato in tutta la storia del cinema, spodestando Avatar.[123]
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 19/33
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Un altro elemento del cinema fantastico agli inizi del nuovo millennio sono le numerose versioni
cinematografiche tratte da opere del romanziere fantascientifico Philip K. Dick, che a partire dagli
anni novanta era stato progressivamente riscoperto dal grande pubblico e dalla critica come uno dei
più importanti scrittori americani "tout court" del XX secolo.
Dick era a suo tempo divenuto noto al più vasto pubblico proprio grazie al capolavoro filmico di
Ridley Scott Blade Runner (1982), che pure lo scrittore non era riuscito a vedere nelle sale a causa
della sua prematura scomparsa. Negli anni novanta c'era stato il successo di Atto di forza (1990) e il
meno noto Screamers - Urla dallo spazio del 1995. Trasposizioni come il film Minority Report
(2002) di Steven Spielberg e il meno riuscito Paycheck (2003), malgrado i notevoli spunti,
privilegiano soprattutto l'azione e gli effetti speciali e non sembrano conservare granché dell'originale
carica visionaria, critica, eversiva e un po' profetica di Dick.
Next del 2007 di Lee Tamahori è a sua volta tratto da un racconto di Dick,[124] come pure I guardiani
del destino (The Adjustment Bureau, 2011), diretto da George Nolfi.[125]
Idee, temi e spunti (e talvolta espliciti riferimenti) che rimandano alle opere di Philip K. Dick si
possono però rintracciare in numerosi altri film tra la fine degli anni novanta e gli anni duemila, tra i
quali The Truman Show, Dark City, Matrix,[126][127] eXistenZ, Waking Life, Apri gli occhi/Vanilla
Sky e altri ancora.[128]
Dovendo stabilire una data precisa per la nascita della fantascienza italiana, molti indicano il 1958,
anno in cui esce La morte viene dallo spazio, un film girato da Paolo Heusch che racconta la minaccia
al pianeta Terra di una pioggia di asteroidi.[131] È la prima pellicola italiana di genere non farsesca.[132]
Siamo nella seconda metà degli anni cinquanta, un periodo di grande crescita della science fiction al
cinema, e Heusch si inserisce in un filone di chiara origine statunitense; fotografia ed effetti speciali
sono di Mario Bava.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 20/33
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Di una certa rilevanza la tetralogia della stazione spaziale "Gamma 1" diretta da Antonio Margheriti
del 1965. Proprio Margheriti (sempre sotto lo pseudonimo di Anthony M. Dawson) è stato uno dei
registi italiani che si sono maggiormente distinti nel genere fantascientifico, assieme a Mario Bava nel
fanta-horror.
Tra i film di fantascienza girati in Italia più noti e che hanno ottenuto un buon successo quantomeno
a livello nazionale va ricordato Nirvana, cyberpunk del 1997 di Gabriele Salvatores, che costituisce il
maggiore successo commerciale (anche se non di critica) del regista[133] e il film drammatico di
fantascienza prodotto in Italia ad avere incassato di più.[91] La più costosa produzione fantascientifica
è stato invece un dimenticato kolossal per la TV nazionale, lo sceneggiato televisivo L'isola del tesoro
(1987), una trasposizione nel futuro del romanzo di Stevenson ambientata nello spazio, girata da
Margheriti per la Rai su progetto di Renato Castellani.[134]
Ciò che rende complesso questo genere è in special modo la sua capacità di ricercare, non di rado, un
messaggio filosofico o politico: le opere di fantascienza sono state spesso utilizzate per esplorare
delicati temi sociali e politici – come il pacifismo, la guerra fredda, la paura del futuro e del diverso –
in periodi storici attraversati da crisi morali,[2] proiettando sullo schermo le paure e le speranze del
pubblico.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 21/33
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Tra i numerosissimi esempi, si possono citare le serie dei film di Frankenstein o dell'uomo invisibile
di James Whale, o ancora le numerose trasposizioni per il grande schermo del romanzo di Robert
Louis Stevenson Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde.[2] In Dr. Cyclops (1940) un folle
scienziato conduce esperimenti miniaturizzando degli esseri viventi; in Radiazioni BX: distruzione
uomo (The Incredible Shrinking Man, 1957) di Jack Arnold un uomo comune che viene ridotto a
dimensioni microscopiche, tanto da dover combattere contro gli insetti per sopravvivere; ne
L'esperimento del dottor K (The Fly, 1958) di Kurt Neumann uno scienziato rimane vittima del suo
stesso esperimento, diventando un orribile ibrido tra uomo e mosca; un remake del film è La mosca
(The Fly, 1986) di David Cronenberg.
Nel periodo che seguì la seconda guerra mondiale, con la rivelazione dei sadici esperimenti nazisti su
esseri umani e l'invenzione delle armi nucleari, gli scienziati pazzi ebbero la loro primavera nella
cultura di massa. Con l'equilibrio del terrore durante la guerra fredda, la consapevolezza che usando
la scienza si sarebbe potuto distruggere il mondo finì per ancorarsi saldamente nella coscienza
collettiva. Il film Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare
la bomba, nel quale Peter Sellers recita la parte del folle dottor Stranamore, è una efficace
espressione di questa paura del potere della scienza, o del cattivo uso di tale potere.
Dopo il bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki l'elettricità – che era stata vista dal
pubblico incolto dei decenni precedenti come una forza quasi mistica con proprietà caotiche e
imprevedibili – fu rimpiazzata nelle ansie del pubblico dalle radiazioni, che divennero il nuovo
straordinario mezzo per creare, ingrandire o deformare la vita (come nel caso del mostro Godzilla,
sorto dai mari del Giappone per la contaminazione dovuta a esperimenti nucleari).
Nel dopoguerra l'obiettivo degli scienziati pazzi divenne spesso il dominio o la distruzione del mondo
attraverso la creazione di un'arma finale come un ordigno dell'apocalisse, in grado di distruggere il
pianeta o quantomeno porre fine alla civiltà. Man mano che il livello tecnologico e quello di istruzione
del pubblico crescevano, tra gli anni ottanta e novanta entrarono in scena l'ingegneria genetica e
l'intelligenza artificiale come potenziali minacce.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_di_fantascienza 22/33
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Dagli anni cinquanta in poi la presenza di extraterrestri diventa un tema costante del cinema e della
televisione, complice l'interesse per le nascenti tecnologie aerospaziali e la corsa allo spazio tra USA e
URSS; nell'epoca della guerra fredda, la figura dell'alieno malvagio viene assunta come metafora del
potenziale invasore sovietico. La più grande ondata di pellicole sulle invasioni aliene si ebbe all'inizio
di quest'epoca, tra l'ascesa di Joe McCarthy nel 1950 e il lancio dello Sputnik 1 nel 1957. Si tratta di
film hollywoodiani che giocavano sulla paranoia anticomunista dilagante negli Stati Uniti dell'epoca,
seppure senza affrontare in modo esplicito i temi scottanti del Maccartismo e della "Paura rossa".
Il mezzo cinematografico non si limita a mettere in scena fantastici viaggi nello spazio, ma è capace di
materializzare epoche passate o prossime – o il viaggio nel tempo stesso – fornendo spesso
inquietanti visioni di futuro allo spettatore, scenari distopici, apocalittici e post apocalittici. In
corrispondenza dei momenti critici della storia, tali visioni sono pervase di pessimismo nei confronti
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Due anni prima del film di Pal, era già comparsa una macchina del tempo sul grande schermo in
Terror from the Year 5000 (1958) di Robert H. Gurney Jr., dove uno scienziato mette in contatto
l'epoca presente con il remoto anno 5000, scoprendo che la Terra diverrà radioattiva a causa di un
conflitto atomico e che i pochi sopravvissuti rischieranno l'estinzione a causa dell'avvelenamento da
radiazioni.[139]
Il primo film a trattare di viaggi nel tempo e paradossi spazio-temporali era stato, alla metà degli anni
cinquanta, Mondo senza fine (Word Without End, 1956) di Edward Bernds, in cui degli astronauti
atterrano per un'avaria su un pianeta sconosciuto, che scoprono in seguito essere la Terra di cinque
secoli nel futuro, che è stata sconvolta da guerre nucleari. Un altro film che segue grossomodo questo
sviluppo è Il pianeta delle scimmie (1968), un classico con Charlton Heston diretto da Franklin J.
Schaffner che ha avuto vari seguiti e remake.
Una delle pellicole più crude e realistiche sugli effetti della guerra nucleare è The Day After - Il
giorno dopo (un film per la televisione statunitense del 1983, distribuito nei cinema italiani l'anno
successivo), che fece grande successo e scalpore nell'opinione pubblica.[66]
Dalla fine degli anni ottanta, con la caduta del Muro di Berlino e la conclusione della guerra fredda, si
sono pressoché esaurite le produzioni cinematografiche che descrivono una guerra nucleare, ma
nonostante questo continuano a essere prodotti numerosi film di ambientazione post apocalittica, che
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In varie pellicole l'umanità deve fronteggiare nel futuro le minacce tecnologiche da essa stessa create:
come i cyborg assassini di Terminator (1984) di James Cameron e dei suoi seguiti, o le macchine
spietate che hanno soggiogato l'umanità relegandola in un sogno di realtà virtuale in Matrix (1999)
dei fratelli Wachowski, tutte storie incentrate sul tema della ribellione della macchina.
Tra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta l'avvento della grafica computerizzata rivoluzionò
il mondo degli effetti speciali: nel 1993 il film Jurassic Park di Steven Spielberg mostrò per la prima
volta dinosauri assolutamente realistici che interagivano con attori in carne e ossa. Un anno prima,
nella pellicola Terminator 2 - Il giorno del giudizio, un procedimento detto "morphing" consentiva a
un oggetto animato di "sciogliersi" e di assumere le sembianze di un altro oggetto. Grazie al computer
e ad altre tecniche avanzate, come il blue screen, si dimezzano i costi di produzione, liberando di
conseguenza la fantasia di sceneggiatori e registi. Si possono infatti realizzare enormi scenografie
virtuali, epiche battaglie con migliaia di comparse digitali animate da appositi software, mostri di
tutte le dimensioni sempre più realistici, duelli acrobatici sempre più spettacolari (come nel film
Matrix, che introdusse il "bullet time"). Gli effetti digitali hanno decretato la fine dei kolossal con
migliaia di comparse, anche se le grosse produzioni dispongono di schiere di coreografi, controfigure,
truccatori, disegnatori, animatori. Non è un caso se alla realizzazione della trilogia de Il Signore degli
Anelli abbiano lavorato circa mille persone. Uno dei primi film girato interamente in blue screen,
ricreando cioè tutte le scenografie in fase di post produzione, è stato il nostalgico Sky Captain and the
World of Tomorrow, le cui prime scene erano state realizzate dal regista con l'unico ausilio del suo
personal computer.
Note
1. In precedenti cortometraggi Méliès aveva già affrontato il tema della scienza fantastica ispirandosi
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Voci correlate
Cinema dell'orrore
Cinema di genere
Extraterrestri nella fantascienza
Film horror fantascientifico
Invasione aliena
Storia del cinema
Storia della fantascienza
Premi
Méliès d'oro
Premio Vince Koehler per il miglior film di fantascienza, fantasy o horror
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