tempo: 20esimo anno della settima era dopo l’architetto
divinità: scrittore, pittore, poetessa e architetto storia e ruoli delle divinità: vuoto, dal vuoto appare il creatore, si sente solo, crea il pittore, dalla nascita del pittore inizia lo scorrere del tempo perchè è lui a dipingere ogni cosa che avviene in ogni momento in ogni posto in tutto l’universo. non c’è vita, il pittore è in grado di creare gli uomini e gli esseri viventi ma non sono altro che burattini e giocattoli senza coscienza. insieme al creatore il pittore riesce a creare lo scrittore, la prima divinità con una forma definita. lo scrittore governa il destino, scrive la storia e le gesta di ogni essere vivente, ha l’aspetto di un uomo giovane, curioso e intraprendente. innamorato degli umani segue le loro imprese con grande attenzione e cerca di dare a tutte le loro storie un lieto fine, questo perchè nonostante lui scriva la storia degli uomini minuziosamente gli uomini hanno il potere di cambiare questo destino grazie alla loro forza d’animo e alle loro emozioni molto complesse. tra tutte le emozioni quella che affascina maggiormente lo scrittore è l’amore, che lui purtroppo non potrà mai provare. con questa consapevolezza chiede al creatore e al pittore di creare un’altra entita che lui possa amare e con qui possa vivere per il resto della vita. il pittore ed il creatore quindi decisero di dare vita ad una donna, bellissima, la poetessa. naturale compagna dello scrittore rendeva le storie d’amore e le imprese degli uomini avvincenti e ricche di colpi di scena. la poetessa, lo scrittore ed il pittore vivevano in armonia, finché non arrivò lui. a quel tempo il mondo non era abitato solo dagli uomini e dalle altre razze, elfi, nani, orchi e zoriadi. anzi non esisteva neppure il concetto di razza, tutti gli esseri erano considerati uomini, sebbene avessero ben poco a che fare con gli uomini attuali, ogni essere era diverso dagli altri, incredibilmente potenti e privi di qualunque difetto, versati in diverse arti, magia, metallurgia, pittura, scrittura, combattimento. solo una cosa li accumunava la grande presenza di magia dentro di loro, una fiamma inestinguibile che gli permetteva di dare vita a grandi prodigi. tutto andava bene ed il mondo fioriva, gli uomini vivevano in simbiosi con gli dei, che erano scesi dal cielo e vivevano in enormi palazzi ai quattro angoli di easteron. tuttavia presto quest’era finì ed ebbe inizio la prima era. si cominciarono a contare gli anni dalla nascita dell’architetto, amato figlio dello scrittore e della poetessa, il bimbo crebbe e divenne grande, ma c’era qualcosa di insolito in lui, un grande desiderio di ordine lo attanagliava, odiava vedere gli uomini così diversi in aspetti e poteri, per molto tempo non ci fece caso ma alla fine dovette accettare la realtà odiava quel mondo ed i suoi abitanti, creati dai suoi stessi genitori e nonni. nonostante questo l’architetto era furbo e sapeva bene che se avesse esternato questi suoi pensieri sarebbe stato bandito all’istante, quindi, come la serpe quale era, decise di attuare un piano più subdolo, cominciò a passare molto tempo con il creatore, mostrandosi ai suoi occhi come un giovane equilibrato talentuoso e coscienzioso, ma allo stesso tempo curioso e amante della vita, quanto si sbagliava. alla fine le adulazioni dell’architetto ebbero successo, il creatore lo nominò suo successore e gli conferì sensazionali poteri cosmici. la prima cosa che fece l’architetto a suo dire fu eliminare i problemi che affliggevano la sua famiglia riportando equilibrio. il suo simbolo era un compasso e con quello accecò il pittore condannandolo a non vedere mai più le sue opere, così che la sua creatività non interferisse più con il destino scritto dallo scrittore il quale subì un destino non troppo dissimile, il suo aspetto fu storpiato in un uomo adulto il suo carattere fu reso scontroso e intrattabile, il suo amore per gli uomini svanì quasi totalmente. per la poetessa invece non c’era alternativa che