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L’acropoli di Atene

Come abbiamo visto in questo capitolo, la ristrutturazione della parte alta e più sacra della città,
dopo le distruzioni portate dai persiani, fu al centro del programma edilizio voluto da Pericle per
celebrare il prestigio di Atene e rendere concreto e visibile il suo primato su tutto il mondo greco.
Ancora oggi il progetto – con i nuovi Propilei, il Partenone e gli altri complessi – ci colpisce per la
sua grandezza.

I propilei
I Propilei fu progettato dall’architetto ateniese Mnèsicle e compiuto in cinque anni,
fra il 438 e il 432 a.C. Il corpo centrale dei Propilei, di ordine dorico, è anfiprostilo
esastilo (presenta sei colonne su ciascuna fronte) e si eleva su un crepidoma di
cinque gradini. Pur ricercando un effetto monumentale, Mnesicle fu molto attento
alle esigenze pratiche: la distanza tra le due colonne centrali di ciascuna fronte, per
esempio, fu progettata più ampia per consentire il passaggio di una grande rampa
gradinata destinata ai carri e agli animali durante le processioni. L’edificio, orientato
secondo l’asse est-ovest, è diviso in due ambienti da una parete trasversale. Il
vestibolo (spazio libero che precede il pronao) occidentale, rivolto verso la città, più
profondo, è sorretto da sei colonne ioniche (scanalatura smussate e la sezione a
semicerchio) (tre su ogni lato della rampa centrale), che formano due portici laterali.
Le dimensioni slanciate delle colonne permettono di colmare il dislivello tra la parte
occidentale dell’edificio, a valle, e quella orientale, a monte, e conferisco-no un
particolare respiro allo spazio interno. Anche nei Propilei, quindi, dopo le
sperimentazioni del Partenone, viene pro-posto l’utilizzo dell’ordine ionico in un
edificio dorico.
Nel passaggio al vestibolo orientale, rivolto verso l’acro-poli e meno ampio, il
dislivello è superato, oltre che dalla rampa centrale, da due brevi scalinate laterali a
cinque gradini, che conducono alle cinque porte aperte nella parete divisoria e da lì
al portico orientale. Dal corpo centrale si accede ai due edifici minori che ne
costituiscono le ali. Entrambi presentano una facciata interna di ordine dorico,
tristila in antis (con tre colonne tra le ante). L’ala nord fu adibita in età ellenistica a
pinacoteca, ovvero a spazio in cui venivano esposti i pìnakes, quadri di-pinti su
supporto di legno o di marmo, di vari soggetti mito-logici, realizzati in onore di
Atena. L’ala sud non è simmetrica a quella nord ed è di dimensioni inferiori, a causa
della presenza di un bastione delle antiche mura micenee e del recinto sacro di due
santuari preesistenti. Uno di questi è il santuario dedicato ad Atena Nike, il cui
nuovo assetto rientrò nel progetto pericleo: l’ala sud dei Propilei divenne, in-fatti, il
suo ingresso.
Il Partenone

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