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IL CANONE DI JOHANN PACHELBEL

Il Canone in re maggiore è stato composto da Canone: deriva


Johann Pachelbel (1653-1706) ed è un brano per dalla parola
tre violini e basso continuo. Questo brano regolare (canonico)
comprende anche una Giga finale, che però,
spesso viene trascurata e non viene presa in considerazione.
Il canone è una forma strumentale particolare, che ha una funzione imitativa.
È stato composto nell’epoca barocca (1600-1750), età che viene definita del
basso continuo, in questo brano il basso continuo è composto da violoncello
e clavicembalo

IL CONTRAPPUNTO
Il canone è un procedimento del contrappunto, infatti il contrappunto è una
parte della scienza della musica che si occupa di studiare come le voci si
possano intrecciare verticalmente e come si controlla il risultato sonoro.
La parola deriva dal latino punctum-contra-punctum, cioè nota sopra nota.

IL BASSO CONTINUO E OSTINATO


Sin dalle prime due battute del brano di sente una Basso ostinato:
linea melodica suonata da degli strumenti bassi, ma ripetizione della
procedendo con l’ascolto del brano, si percepiscono stessa frase
le stesse note ripetute ogni due battute, e questa musicale per tutto
parte viene affidata al basso. il brano
Queste funzioni sono state utilizzate in musica Basso continuo:
principalmente dal 1600 al 1700, e il Canone di struttura
Pachelbel è un brano si basso ostinato, perché la sua armonica che
melodia si ripete continuamente per tutta la sua durata accompagna,
ogni due battute. esso ha la
funzione di
sostenere
armonicamente e
ritmicamente un
brano
IL CANONE
La struttura del brano inizia con due battute di introduzione alla melodia del
basso.

Imitazione fatta Successivamente, entra il violino primo, che suona la


da una voce sua frase (per quasi tutto il brano, una frase dei violini
secondaria della dura 4 battute), e alla seconda battuta il violino secondo
prima voce imita quello che il violino primo ha eseguito, due battute
dopo il violino terzo ripeterà.
Per questa particolarità si può definire canone all’unisono, perché le varie
voci riprendono la melodia alla distanza l’una dall’altra dell’intervallo di
unisono.

ALTRI TIPI DI CANONI


Oltre al canone all’unisono, esistono altre tipologie di canoni.
 CANONI A VARIE DISTANZE INTERVALLATE
La seconda voce può riprendere la melodia ad un’altezza diversa,
trasportandola a distanza di un intervallo di terza superiore (o di terza
inferiore, o di quarta, quinta…)

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