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Arte ed Esperienza Estetica

• Il giudizio contiene un po' di oggettività e un po' di soggettività.


• L’esperienza estetica può essere indipendente dall’arte: non tutta l’esperienza estetica è arte ma
tutta l’arte è esperienza estetica. Osservare un tramonto è esperienza estetica ma non è arte,
diventa arte se dipingo il tramonto, se lo faccio diventare linguaggio.
• Arte è espressione, quindi tutto ciò che si produce esprimendosi è arte.
• L’arte è tale se continua a funzionare all’interno di diversi spazi, luoghi e contesti sociali. L’arte
sopravvive alla moda.
• Anche oggetti banali possono essere Arte.
• Immagine:
- Il termine immagine ha molte accezioni.
- Un’immagine può contenere creazione e creatività.
- L’Artista fa vedere delle cose con un punto di vista diverso, mostra ciò che di solito non viene
notato.
- L’artista progetta un impianto poetico. In questo mette parti di sé: giudizi, morale, ecc. (es. se
amo l’ambiente, uso materiali biodegradabili). L’artista ha delle proprie regole in cui lavora, il
grande artista conosce le proprie regole.
• L’arte è:
- Ararìsko: aggiustare, armonizzare.
- Harmonìa: giusta relazione.
- Artios: conforme allo scopo.
- Artus: stretto
- Capacità di produrre qualcosa attraverso un linguaggio/regole
Tèchne fino al medioevo era sinonimo di Arte perché la tecnica di come fare qualcosa era intesa
come Arte. Il primo artista e non artigiano fu Giotto.

Filosofi greci
• Platone:
- L’arte imita qualcosa che è già imitazione di un’idea.
- L’arte sottostà a un fine ordinato. La poesia, essendo ispirazione delle muse, non rientra nel
novero delle arti, perché viene considerata come un genere di profezia.
- Il poeta è un invasato, come un vaso che raccoglie l’ispirazione dal Dio e la trasmette agli
uomini. Lui produce però solo una rappresentazione, e rappresenta anche cose pericolose.
- L’arte è importante e pericolosa.
• Aristotele:
- Arte come pratica produttiva che imita la realtà. Non è solo imitazione passiva, ma può
istruire.
- L’arte racconta del possibile invece la storia racconta del passato.
- L’arte opera come la natura, che ha una sua progettualità di per sé artistica. Il creare
dell’uomo consiste nell’estrinsecare questa progettualità.
• Plotino:
- Parla dell’Uno, che per emanazione inondava di luce le creature.
- L’arte crea bellezza e non si limita ad imitare ma conduce l’uomo verso le forme ideali dove è
nata la natura. Idealizza la natura e aggiunge ciò che le manca.
- Attraverso l’arte, possiamo ascendere per gradi all’Uno. L’arte lavora sulle forme ideali.

Medioevo
- L’arte è una virtù operativa che deve produrre oggetti per un certo fine. È costruzione, azione,
scienza di fare.
- L’artigianato dunque è arte. Un armadio, una sedia o un cucchiaio sono arte.
• Marco Terenzio Varrone:
- Individua le arti liberali, che sono proprie degli uomini liberi perché prive di uno scopo
immediato. Divise in:
1. Arti del Trivio: grammatica, retorica, dialettica.
2. Arti del Quadrivio: aritmetica, geometria, astronomia, musica, poi anche architettura e
medicina
- Invece scultura e pittura sono ancora considerati come artigianato.
• Ugo di San Vittore:
- Nel Didascalion in contrapposizione alle sette arti liberali individua le arti meccaniche.
- Le arti liberali, al contrario di quelle meccaniche, favoriscono il distacco dalle cose corporee e
permettono di avvicinarsi a Dio.
• Tommaso D’Aquino:
- Formazione Aristotelica, Ars è sinonimo di scientia.
- Le arti liberali sono superiori a quelle meccaniche.
- L’artista lavora con la materia (che è accidente, soggetta al divenire). La materia possiede in
potenza la propria forma futura e l’artista si piega al volere della materia.

Rinascimento
• Marsilio Ficino:
- Include nelle arti liberali architettura, pittura e poesia.
- L’artista si emancipa sempre più da un fare legato all’artigianato e si avvicina a una
disposizione scientifica e filosofica. Molti trattati scritti da scultori e pittori.
• Giorgio Vasari:
- Scrive nel Le vite, un trattato sugli artisti, evidenziando la somiglianza tra pittore, scultore e
poeta.
- “Ut pictura poesis”, la pittura come poesia.
- Riflessione su imitazione, maniera, disegno, regola, grazia.
• Dibattito teorico cinquecentesco:
- Molti trattati di artisti riguardanti il loro fare.
- L’arte figurativa ha lo scopo di afferrare la bellezza ideale delle cose, non accontentandosi di
riprodurre la realtà, ma ricercando il disegno interno dell’anima.

È meglio la scultura o la pittura?


• Leonardo Da Vinci: la scultura è di minor fatica e di ingegno mentre la pittura è fatta di
sottilissime speculazioni, è più filosofica.
• Benvenuto Cellini: la pittura è l’ombra della scultura, che è più reale.
• Michelangelo: scultura e pittura hanno un fine medesimo, per entrambe complicato da
raggiungere.

Dalla metà del 400 al 600


• Definizione dei grandi generi dell’arte (in realtà ognuno contiene l’altro):
1. Ritratto (Piero della Francesca, doppio ritratto dei duchi di Urbino)
2. Paesaggio (Albrecht Altdorfer, Paesaggio danubiano)
3. Natura morta (Caravaggio, Canestra di frutta)
• Charles Batteaux:
- 5 belle arti (pittura, scultura, musica, poesia e danza) e in più anche l’architettura e
l’eloquenza
- Differenza tra Arti e Artigianato quindi arti diventa belle arti
- Artigianato come esercizio del fare con una finalità
• Lessing:
- Si può fare una distinzione sostanziale tra le arti :
1. Arti figurative o plastiche: rappresentano l’azione fissata nell’istante, eliminando lo
scorrere del tempo e privilegiando lo spazio.
2. Poesia: le azioni si possono svolgere in un tempo, l’elemento centrale della poesia è
l’espressione, in cui rientra anche l’imperfezione.
• Kant:
- Nella Critica del giudizio parla di arte, che ha a che fare con emozione e sentimento. Due
macro categorie:
1. Arte meccanica: compie operazioni necessarie per creare un determinato oggetto (design)
2. Arte estetica: ha lo scopo dell’immediato piacere, si distingue in:
a. Piacevole: mira solo al godimento.
b. Bella: ha il suo scopo in se stessa, offre un piacere disinteressato e universale.
• Schelling:
- Arte come manifestazione dell’assoluto, ovvero l’unità tra spirito e natura, tra soggetto e
oggetto.
- L’opera d’arte nasce da un libero volere ed è l’artista il genio che ne determina le regole e
opera coscientemente in base a esse.
- L’opera non può essere compresa in modo totale e univoco perché ci sono infinte
interpretazioni.

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