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Estetica : LESSICO- utilizzeremo termini e analizzzeremo parole legate a dei concetti che fanno parte

dell’espressività artistica: tipo estetica,arte, poetica, bello , forma , imitazione , esperienza estetica.
STRUMENTI DI LAVORO DEL CORSO:
i testi, l’esperienza del lavoro artistico e anche il fatto di vivere a Roma, il suo patrimonio artistico .

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Libro di evola: la funzione moderna dell’arte


libri consigliati: fanzini introduzione all’estetica, Salvatore settis futuno nel classico dove mette in campo la
relazione fra le antichità e la contemporaneità, bratislav tatarkieviz storie di.. importante per il lessico ,
giuseppe di giamoco arte e modernità una guida filosofica, la bellezza abbandonata una riflessione filosofica
sul tema della bellezza e del percorso della bellezza a aprtire dal 900; l’immagine e il suo doppio dall’era
dellidolo all’era dell’arte; paolo d’angelo estetica è un’introduzione alla disciplina.

CHE COS’è L’ESTETICA

è un termine comune che utilizziamo tutti i giorni. Come “cosmesi”. Sono parole antiche che risalgono a più
di 2000 anni della storia della cultura occidentale. Sono di matrice Greca ed è infatti dalla cultura greca di
2000 anni fa che sorgono alcuni temi che trovano senso nel logos, nel parlare, nel linguaggio e che poi
vengono tramandati. E cosa c’entra tutto questo con la filosofia e con l’arte? È una riflessione filosofica
sull’arte.

L’estetica è una disciplina che a che fare e sorge nell’ambito filosofico ma è già strana nella sua origine:
primo problema dal punto di vista lessicale è già qualcosa di ibrido, perché è un neologismo = una parola
nuova.

L’estetica nasce nel 1700 , nel 18 secolo. È un neologismo quindi una parola nuova che non significa che
prima non esistesse ( come il nostro taggare o linkare), lessicalmente è una parola di origine greca ma in
greco non esiste. Esiste l’aggettivo estetikos (l’aggettivo)= cio che p estetico.ma estetica non esiste.

Cosa c entra con l’arte?


c’entra perché immediatamente entriamo nel problema della lettura di quello che noi chiamiamo opera
d0arte, di quello che in occidente è diventato arte di volta in volta abbiamo definito arte.

Può sembrare strano perché se è chiaro a tutti che cos’è un opera d arte classica antica, ossia qualcosa id
tangibile che ha un valore attribuito e non discusso . Se invece mi trovo ad un opera di Cattelan, Bansky e
artisti simili il concetto di opera d’arte viene messo in discussione. Certamente l’orinatoio di Duchamo o le
scatolette di manzoni quando sono entrate nel linguaggio nel lessico e nella comunicazione del mondo
dell’arte hanno se non altro creato scandalo. Quindi possiamo vedere che a questo punto abbiamo bisogno
di fornirci di strumenti che ci accompagnino , che ci aiutino a vedere che ci supportino lo sguardo. Lo
squardo è qualcosa di differente dal “vedere” , io posso vedere qualcosa ma non implicare una riflessione
su quello che vedo. Duchamp ad esempio diceva: ce sont le regardurs qui font le tableau è lo spettatore che
fa il quadro. Duchamp vuole dire che è responsabilità dello sguardo di chi vede e quindi implica un
operazione intenzionale che può essere casuale ma che diventa intenzionale attraverso luso del pensiero o
del l uso della propria cultura, dei prorpi strumenti .
che cosa significa fare un opera d’arte?domanda alla quale risponderemo nel corso . per rispondere a una
domanda del genere dobbiamo fornirci di alcuni strumenti dobbiamo vedere come questo processo di
investimento dell artisticità di qualcosa si è articolato nel corso del tempo:
per esempio per i Greci anche se sembra paradossale il concetto di arte è qualcosa di molto diverso da
quello che intendiamo noi. Per i Greci l’arte è qualcosa che non aveva ancora a che fare con quello che noi
definiamo arte. Viceversa un grande studioso di estetica , uno dei fondatori dell estetica italiano, Dino
Formaggio, diceva: Arte è tutto ciò che gli uomini chiamano arte. È un conceto filosofico molto importante
che significa che arte nonè un cocnetto ben preciso che non si può riferire a qualcosa in modo univoco e
unidirezionale ma è qualcosa che è molto relativo, al contesto in cui si usa , al contesto
culturale,storico,sociale,linguistico in cui questo termineviene messo in campo. In questo senso la
definizione di Formaggio è ecccellente.
c’è una differenza tra il concetto di “ acqua” dal punto di vista chimico h20 qualcosa di univoco, e viceversa
il discorso cambia quando uso questo termine in poesia “ il navigar m’è dolce in questo mar, nelle acque” di
Leopardi, che intende? Lo lascia volutamente aperto il significato. Significa che l’espressione artistica come
quella letteraria e poetica dev’essere polisemica, deve avere piu sensi. Polisemia – pola molti senius segno.

L’operazione che fa Duchamp è grossa prende un oggeto che non aveva nessunissima intenzionalità di
essere un opera d0arte, lo capovolge e lo fa diventare arte. Creando dei problemi enormi.

Esempio tel toast: COME SI FA UN TOAST? Dobbiamo oconsiderar eil processo che ci porta a questo
oggetto, ossia lo strumento grazie al quale possiamo ottenerlo e senza il quale non potrebbe esistere.

Paul Clait diceva: l’opera mi riguarda. Cezanne diceva: io sono nel paesaggio e il paesaggio si pensa in me e
infatti ci morirà in quel paesaggio.

Un filosofo francese, Michelot incaricato dal ministro l isstruzine diceva l’essnza del lavoro in accademia è
quello dell’imparare facendo. Il lavoro in accademia è cruciale per il SAPERE. La funzione delle accademie è
importantissimo , non perché crea il Bello ma perché si Conosce.

Che cosa di fa ina ccademia? la caratteristica dlel insegnamento delle accademie di belle arti è il PRATICARE,
IMPARARE , PRODURRE che caratterizza una formazione che è unica, perch implica un processo complesso.

Quando sono nate le accademie? E perché si chiamano di belle arti?

Metodo scientifico : non è fare una domanda e trovare la risosta ma è la ricerca linvestigazione , questo si
sta perdendo perché la funzione artistica,è sempre più omologata alla funzione comunicaitva, della
comunciazione. Questo è il problema dell’arte contemporanea.

Non si può chiedere cos’è arte e cosa on lo è, ma bisogna chiedersi QUANDO C’è arte quando cioò si
verificano le condizioni per le quali definisco un oggetto o un azione arte. Alla quale cioè viene attribuito un
senso che di volta in volta si definisce artistico.

Il concetto di arte oggi non si può obiettivamente definire a differenza del passato. Perché di volta in volta
bbiamo bisogno di contestualizzare quello che noi stiamo vedendo. Nel nostro quotidiano sta accadendo
anche una differenza lessicale tra arte contemporanea e quella attuale e qua c’entra L ESTETICA.
“contemporanea” è un valore temporale, noi siamo qui e ora nello stesso luogo e ocndividiamo lo stesso
tempo ma trovarsi qui e ora non significa che siamo contemporanei da un punto di vista di una qualità di
pensiero di lessico e di valori che attribuiamo. Quella che noi definiamo contemporanea è quella che
definiamo arte attuale è un insieme di forme espressive che si vericano ora nel tempo ma che possono
essere anacronistiche( appartenere ad un altro tmpo) può contenere esempi anche molto indietro nel
tempo..

Spesso la cosiddetta arte contemporanea si sostanzia in uno stato gassoso ( cit MICHELOT ARTE ALLO
STATO GASSOSO) non c’è materialmente nulla ma c’è un ambiente che definisce molto vagamente come un
gas un’opera d0arte al quale partecipano masse presenti solo per l’evento ma finito l’evento sparisce
l’opera d0arte . M. esempio gallerie  le gallerie sono un po’ come i garage finita la festa , spenta la luce
nonc ‘è più niente .

QUAL è LA FUNZIONE DELL ESTETICA? All’inizio della sua formazione l estetica aveva un valore normativo,
doveva stabilire delle regole, decidere se un oggetto era arte, se era belllo dal 700 fino alla prima parte dell
800, un opera d’arte doveva imitare l arte classica. Il paradigma del bello è l’arte greca. Su questo nessuna
discuteva.

Questo paradigma non è piu valido oggi. Non possiamo dire che tutta la produzione artistica sia finalizzata
alla creazione del bello. Il bello non è più il fine della costruzione dell opera d’arte . Questo è un nodo di
tipo teorico ( DA TEORIA -theomai – vedere guardaer in greco, teatro ).

A cosa serve l estetica oggi? Non serve piu a dare una regola a determinare cos’è arte e arte ha una
funzione oggi è UNA DISCIPLINA, il discorso filosofico, quella pratica che ci serve a valutare se è arte o non è
arte o se è bello o non è bello ma quando ci sono le condizioni per cui definiammo il senso dell’artisticità e
per farlo devo individuare LA FUNZIONE ARTISTICA e quali sono i percorsi e i orocessi che ci portano a
vedere a interpretare il giudizio all ‘opera d’arte. Il giudizio è il pensiero .
uno degli aspetti del contemporaneo ,, contemporaneo può essere anche Canova se riprendo alcuni temi o
spunti di riflessione , lo attualizzo, nel nostro tempo , nel nostro essere qui e ora è più complicato perché la
funzione artistica è quella condizione per cui l oggetto d’arte, la performance, la fotografia mi apre al
pensiero, al giudizio.

KANT HA SCRITTO 3 OPERE MOLTO IMPORTANTI , ED è L’INIZIO DELL’ESTETICA. L’inizio della relazione che
c’è tra quello che noi chiamiamo arte e il pensiero. La funzione artistica è legata all aprite pensiero, a far
epensiero.

Nella fine dell 800 nel romanticissmo e poi affermandosi nel 900 il metro di giudizio smette di essere quello
della bellezza. Un filosofo del 900 , Adorno, diceva che nel 900 “l’arte abbandona la bellezza per amore
della bellezza” . Duchamp ad esmepio non produceva il bello, Munch e l’espressionismo tedesco ad
esmepio non hanno come progetto la messa in campa del bello ma la consapevolezza dell imposdibilità del
bello ad esmepio.

Il termine esttica è un elemento qualificante della nostra modernità. Che per essere definito dal punto di
vista lessicale , lingusitico . Come nasce? È una arola che ha avurto senso solo nella modernità che non
esiste in Grecia che non esiste che i greci nona vessero un concetto di bello che è KALOS, I GRECI AVEVANO
UNA CONCEZIONE DI BELLO COME UNA UQALITà , cio che era laììkalos era anche agathos, buono. Questo è
il motivo per cui la produzione che noi chiamiamo artistica Greca diventa esemplare, costruisce quello che p
stato definita la grande teoria del bello che cos’è la grande teoria del bello? È questo sguardo da teoria
teoresi del concetto di bello che funziona nella culktura occidentale per alcuni secoli. Fa si che produzione
di forme ( pittura musica teaotr ecc ) vengano definite bele perché di tipo morale, apre verso il pensiero e
mi manda a qualcosa che non è visibilke. Nel 700 tutto questo si riarticolerà di dare una sistemata
nell’ambito filosofico.
Nel 18 sec, nel 700, accade una cosa nuova pe rla cultura occidentale: si ridifinisce il concetto di arte alla
luce non soltanto della sua produzione, dell’oggeto stesso, m anche alla luce della sua intenzionalità. Per
ridifinire questo concetto di arte concorrono 3 elementi nuovi importanti: le accademie di belle arti , l’arte
produce il bello e che il bello è a servizio dell’arte. L’ARTE HA LA FUNZIONE DEL BELLO. 2 I MUSEI, il museo
moderno. Anche i greci avevano i musei e anche i romani , le raccoglievano e avevano una funzione di
status sociale. 3 elemento è l’estetica, cioè dire quella disciplina che nasce nell’ambito filosofico e che
investe l’arte. L’arte assume una funzione moderna in concomitanza con la nascita di una riflessione int
ermini filosofici l’arte assume una funzione di pensiero. Chi esce dall’accademia nel 1700 ha una funzione
sociale elevata. Era qualcosa che nobilita l uomo.

Per i Greci “arte” è un espressione longusitica polisemica, è la capacitò tecnica ( techné che si traduce in
latino nella parola ARS, quello che noi chiamiamo arte è la traduzione di una traduzione.
In italiano la parola arte comprende l’abilità, la capacità. Tecnico colui che sa quel che fa.
CONCLUSIONE PRIMA LEZIONE: dobbiamo vedere cosa è accaduto storicamente, che cosa i Greci hanno
inteso per arte, che cosa è la concezione artistica per i Greci, che cos’è la parola arte, come si declina nella
storia occidentale

2° lezione

Prima parte del corso: storia


seoconda parte : tematica

il nostro punto di riferimento sarà l’arte.

Obiettivo centrale: FUNZIONE ARTISTICA.

Fra le attività dell’essere umano ce ne sono molte legate alla sopravvivenza ma quello che differisce da un
animale è che oltre alle funzioni basilari della sopravvivenza, come mangiare, la riproduzione,
dell’assemblare qualcosa dell’operatività annuale c’è anche altro che riguarda la memoria il desidero , il
progetto, la progettualità, la capacità di vedere, lo sguardo, la condivisione tutta una serie di elementi che
sono insiti nella natura umana e che lo differenziano dall’animale. La funzione umana è quella della
sessualità, apparantemente uguale a quella animale ma non è cosi uguale, c’è il desiderio , la relazione fra
elementi e funzioni primarie che riguardano il corpo, qualcosa che va oltre il senso del corpo .

ESTETICA: viene dal greco , estetica è una parola che viene usata dai greci come funzione aggettivale e che
viene pensata sostantivo soltanto a partire dalla modernità dell occidente nel 700, nel 18° secolo, una
parola che non esisteva e viene inventata in ambito filosofico-teoretico. Viene dal Greco ESTANOMAI
ESTANOMé, che significa “ percepire attraverso i sensi”, noi abbiamo 5 sensi che corrispondono tutti a delle
funzioni legate al corpo. La funzione primaria del sentire è legata al corpo. Ma dovremmo anche iniziare ad
interrogarci su qual è la funzione del corpo. Nell’animale non prevede una funzione che va aldilà del corpo.
L’animale non pensa, non sa che deve morire, l’animale finisce e basta. Non sa che c’è un visibile e un non
visibile. L’essere umano invece sa qualcosa che va oltre il proprio corpo , elabora una funzione
extracorporea. L’uomo può pensare il proprio corpo in una funzione progettuale.

Il respiro è il primo atto estetico

L’estetica è quella disciplina che nasce in ambito filosifico ma che si occupa di temi come percezione e
spressività che la totalità dell’essere umano si articola in due atti: il respiro, la percezione, e l’espressività
una tradformazione ( passaggio di forma).
tutto questo per chiederci da dove e cos’è l’arte.

L’essre umano con l’animale condivide tante cose ad esempio entrambi sanno mimare ma nel caso della
mimesi ad esempio nell essere umano è legato ad un ricordo ( mimesi dal greco memestai = ricordo).

L’uomo mette in campo una facoltà, non visibile, la facoltà dell’estrazione.

Fra le facoltà della ricezione e della percezione c’è quella attività che chiamiamo arte.

LA FUNZIONE ARTISTICA è LA RELAZIONE FRA L’ESISTENTE E IL SUO POSSIBILE.

L’estetica è la scienza della conoscenza visibile

Differenza tra spazio e luogo. Lo spazio è fisico.è lìambiente ma grazie alla facoltà dell uomo puo essere
trasdormato idealmente in luogo,

che cos’è un teatro? È un luogo

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