Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
C. ETICITÀ
I.
SEZ..
(508-509] 843
Excursus
spesso.è, stato raccolto ciò che dovrebbe
categorie semplici sotto quali
le
e il risultato ultimno
cOstituire la determinazione fondamentale, lo scopo
della costituzione. *
determinazioni
Per quanto ciò sia il maggior difetto di queste
vero,
astratte. E, tenute
di essere interamente
consiste innanzitutto nel fatto
sono proprio esse a non lasciar
ferme in questa forma dell'astrazione, articolazione struttura e
la concretezza, cio la
emergere, 0 a distruggere, suo governo in generale.
di uno Stato, la sua costituzione e il
la Disuguaglianza, la ditterenza
Con lo Stato, infatti, entra gioco
in
ecc.).l
governativi (autorit , magistrature, preposti,
uragovernati e poteri dell'Uguaglianza, invece, rifiuta ogni difterenza,
e
principio coerente
alcun
-
Roma, e c c .
to e valga legalmer Comein Grecia, in cosi poco per natura
cne,
Se invece
si guarda in concreto, i cittadini, al di fuori della loro per
sonalità ridica, sono uguali davanti alla legge soltanto in cio per cui
essisonogiâuguali. difuori della legge stessa. Solo l'altro tipo di Ugua-
glianza,
essi so quella data accidentalmente - si tratti dell'uguaglianza del patri-
monio, dell'età, della forza fisica, del talento, del'abilità, ec., o anche dei
delitti, ecc. , puo e deve concretamente giustificare un trattamento
uguale dei cittadini davanti alla legge: riguardo alle imposte, al dovere
militare, all'ammissione alle cariche dello Stato, ecc., alle punizioni, ecc.
milita.
Le leggi stesse, allorché non concernono quella stretta cerchia della
Dersonalità, presuppongono le Situazioni disuguali dei cittadini, e deter-
minano le competenze e i doveri giuridici disuguali che ne derivano.
y. Libertà soggettiva e Libertà oggettiva.- Per quanto riguarda poi la
Libertà, essa viene piu precisamente intesa, da un lato, in un senso nega-
tivo rispetto all'arbitrio e al trattamento illegale, e, dall'altro lato, nel
senso affermativo della Libertà soggettiva.
A questa Libertà soggettiva, però, viene conferito un significato
molto ampio tanto rispetto all'arbitrio e all'attivitá del soggetto in vista
dei suoi fini particolari, quanto anche rispetto all'istanza della sua intelle
zione, operosità e partecipazione relative agli affari generali.
Un tempo, i diritti legalmente determinati di una nazione, di una
Città, ecc. sia i diritti privati, sia quelli pubblici - , venivano chiamati le
libertà di quella nazione, città, ecc. E, in realta, ogni vera legge e una
Iiberta: essa contiene infatti una determinazione razionale dello Spirito
O88ettivo, e quindi un contenuto della Libertà.
contro, c'è ormai rappresentazione più diffusa di quella
non
er libertà in relazione alla
Secondo cui ciascuno dovrebbe limitare la sua situazione di questa
bertá degi altri, e secondo cui lo Stato sarebbe la stesse.
umitazione reciproca e le leggi costituirebbero le limitazioni
soltanto come
n rappresentazioni del genere, la Libertà è intesa
capriccio e arbitrio accidentale.
0. L'antagonismo tra Libertà e Uguaglianza: Disuguaglianza crescente
Così si è anche detto
cOnseguenza di un aumento della Libertà.-
popoli moderni sarebbero capaci soltanto o soprattutto dellugua-
472a che non della Libertà. E se si è giunti a questa attermazione,ci
a capo, nella Kealta, al
*lo Soltanto perché non si è riusciti a venire di quella
determinazione della Libertà (principalmente arrari e
deter la partecipare agli
a21one secondo cui Tutti dovrebbero razionale, e a un
511-513] 849
di
fatto
Libertà,
Disuguaglianza.
invece, non fanno che ricondurre
I
concetti cor
renti di
lUguaglian
semplicemente al
nnonché, quanto più la Libertà viene consolidata come sicurezza
ietà, possibilità di
come
sviluppare e lar valere i propri talen-
ci nroprie buone qualita, ecC., tanto piu essa sembra cosa ovvia, E
ile
alloral la cosCienza el'apprezzamento della Libertà si rivolgono prevalen
soggettivo di essa.
temente al senso
a la Libertà soggettiva è la libert dell'attivitàche si cimenta in
tutti i campi e per tutte le direzioni, e che a proprio piacimento si dedica
a interessi spirituali S1a particolari sia universali: essa è l'indipendenza
della particolarità individuale, come pure la libertà interna in cui il sog
getto ha principi, ha visioni e convinzioni proprie, e conquista cosi l'au-
tonomia morale.
quanto è tutto cio, perô, la Libertà soggettiva implica per sé, da
un lato, il pertezionamento supremo della particolarità di ciò per cui gli
10mini sono disuguali e si fanno, mediante questa formazione, sempre
più disuguali. Dall'altro lato, questa particolarità si accresce soltanto
sotto la condizione della Libertà oggettiva, ed è per questo che solo negli
Stati moderni essa poteva accrescersi, e si è etfettivamente accresciuta,
fino a tale altezza.
Se con questo pertezionamento della particolarità aumentano inde-
terminatameente la moltitudine dei bisogni e la difficoltà di appagarli, e
poi anche il raziocinio e la saccenteria e la connessa vanità inappagata,
allora ciò avviene perché la particolarità viene lasciata in balia di se stes-
sa, e le si consente cosi di produrre nella sua stera tutte le possibili com-
plicazioni e di baloccarsi con esse.
Questa sfera è allora, a un tempo, anche il campo delle limitazioni,
poiché la Libertà è qui irretita nella naturalità, nel capriccio e nell'arbi-
trio, e deve dunque limitarsi. E, precisamente, essa deve limitarsi certo
anche secondo la naturalità, il capriccio e l'arbitrio degli altri, ma preva
nemente ed essenzialmente secondo la Libertä razionale.
.Dipendenza della libertà politica dallo stadio di sviluppo di uno Sta
oPer quanto riguarda infine la libertà politica, essa viene intesa nel
Senso di una partecipazione formale agli affari pubblici dello Stato da
arte della volontà e dell'operosità di quegli individui che, per altri versi
ao come loro destinazione principale i fini e gli affari particolaristicl
della società civile.
n «costituzione» solo
l'asDet , e in parte diventato usuale chiamare i
idtto dello Stato che riguarda una tale partecipazione di questi indl
vidui agli affari enerali. E uno Stato in cui questa partecipazione non
reciproca tra
costituzione e spirito di
S540. La dipendenza un
popolo
La garanzia di una costituzione é la necessitàche le leggi siano
Tazionalieche sia assicurata la loro.realizzazione.
Ora, tale garanzia ha sede nello spirito dell'intero popolo, cioè
nella determinatezza secondo cui il popolo ha l'autocoscienza
della propria ragione (la Keligione è questa coscienza nella sua
sostanzialità assoluta). Al tempo stesso, allora, la costituzione ha
la sua garanzia nell'organizzazione reale conforme allo spirito del
popolo, in quanto essa é svzluppo di quel principio
La costituzione presuppone quella coscienza dello spirito, e,
viceversa, lo spirito nazionale presuppone la costituzione. Lo
stesso Spirito reale, intatti, ha la coscienza determinata dei propri
principi solo nella misura in cui questi sono dati per esso come
esistenti.
La costituzione non viene efattà», ma si sviluppa a partire dallo Spi-
rito.La questione relativa a chi, e a quale autorità e in che modo
organizzata, spetti il potere di fare un costituzione, equivale a chiedersi
chi debba fare lo spirito di un popolo.
Se si separa la rappresentazione di una costituzione da quella dello
Spirito, presupponendo che lo Spirito esisterebbe, o sarebbe esistito un
tempo, senza possedere una costituzione a esso conforme, allora una tale
opinione dimostra soltanto la superficialità con cui pensa la connessione
dello Spirito, della sua coscienza di sé e della sua realtà.
Nella storia, per via di questa indissolubilità, non è mai
-Come si dice - sia stata fatta una costituzione, e altrettanto poco e stato
accaduto che
mai fatto un codice. Nella storia, ogni costituzione si è sviluppata unica-
con lo dello
mente partire
a dallo Spirito,nell'identità sviluppo peculiare
pto stesso, e ha percorso gli stadi di formazione e i muta-
con esso
menti| resi necessari dal Concetto.
è soltanto la
Spirito immanente e la storia e la storia, in verità, -
Storia dello Spirito - ciò da cui le costituzioni sono state fatte e sono fatte.
Coh'' , A
OGGETTIIVO. C. ETICITÀ
SPIRITO
SEZ. I . S P I R
S14.5151853
wernativo,
g o v e r n a t i v e
solo
perche questo lapotere
e
abbraccia entro
affariparticolari, ai quali appartiene:anche funzione legislativa che,sé per
gli
stessa particolare.
e essa
éastratta,
Qui, come sempre del resto, èè essenziale e unicamente vero il rap-
porto del Logico, non il rapporto esterno dell'intelletto, il quale si limita
soltanto a sussumere il Singolaree Particolare sotto l'Universale.
soltanto che disorganizza.l'unità del Logico-razionale,
Ciò disorganizza anche
la Realtà.
nella situazione
poteri statuali concreti in un'unica esistenza a (come
Tutti tutti gli atfari pubblici
arcale), oppure la partecipazione di per sé con 1 prin
come nella costituzione democratica), contrastano didella Liberta
po della divisione dei poteri, cioè con il principio SVilup
pata dei momenti delP'Idea.
:ralelamente, però, la divisione il progressivo pertezionamento
-
Teale.
la quale
Realtàè unicamente l'individualità del
monarca,
Si puo
E ciò Concetto speculativo.
quando si considera la
to. E
ra del
natura de
formale del potere
l carattere
Poiché
monarchico.
Il principio dinastico.
costituisce il momento della decisione astratta in generale, quella
rocede da un lato alla determinazione per cui il nome del
sOgge.tr
monarca
nare
appare come
il legame esterno.e
come la sanzione sotto
cui, in gene-
cosa concernente il governo.
rale, avviene ogni
ral'altro lato, in quanto e la semplice relazione a sé, tale soggettività
Lin sé la determinazione dell'immediatezza e, quindi, della Natura: di
di
la destinazione degli individui alla dignità del no
potere sovra-
onseguenza,
no viene stabilita per
ereditarietà. |
scaturisce, può
fficace sul piano dell'esistenza e può godersi
mostrarsi
la soddi
di valere qualcosa.
sfazione
dello
Forma dello.Stato e forma di governo.- La
suddivisione delle co-
oniin a
stituzioni in democrazia, aristocrazie monarchia, indica pur sempre,
stituziodeterminato, la loro differenza in nel
relazione al potere dello
Stato.
ese, a un tempo, devono CSSere considerate come configurazioni
necessarie nel corso dello sviluppo dello Stato, e dunque nella sua storia.
Di conseguenza, e superticlale e insensato rappresentarle | come un
oggettodi scelta.
Te forme pure della loro necessita, nella misura in cui sono finite e
transeunti, si connettono, da un lato, con forme della loro degenerazione
alocrazia, ec.), e, all'altro lato, con tigure transitorie anteriori. Que-
ste ultime due forme non vanno scambiate con quelle configurazioni
ste
autentiche.
Cosi, per esempio, per via del uguaglianza in base a cui al vertice
dello Stato sta la volontà di un unico individuo, il dispotismo orientale
viene compreso sotto l nome vago di monarchia, come pure la monar-
chia feudale, alla quale non può essere negato l'apprezzato nome di
monarchia costituzionale.
La vera differenza tra queste forme e la monarchia autentica si fonda
sul contenuto e sulla consistenza dei principi giuridici vigenti, i quali
hanno la loro realtà e garanzia nel potere dello Stato. Tali principi sono
quelli sviluppatisi nelle stere precedenti, e cioè i principi della libertà
della proprietà e senz' altro della libertà personale, della società civile,
della sua industria e delle sue comunità, e dell'attività legalmente regola-
ta delle magistrature particolari.
Sulla partecipazione dei privati agli affari dello Stato. -La questio
ne più discussa è in che senso debba essere intesa la partecipazione delle
persone private agli affari dello Stato.
considerati come privati i membri delle
Innanzitutto, infatti, vanno
assemblee cetuali - valgano poi costoro come individui per sé, oppure
come rappresentanti dei Molti o del popolo. L'aggregato dei privati rice
ve spesso la denominazione di popolo; tuttavia, in quanto è un tale aggre
ato, esso é vulgus, non populus, e, sotto questo riguardo, è tine esclusivo
dello Stato che un popolo non giunga mai all'esistenza, al potere e al a
One,Se e
un aggregato di questo tipo. Tale situazione di un popolo è la
uazione dell'assenza di giuridicità, eticità e razionalitá in generale; in y u
SPIRITO
S P I R I T
619-5201 861
intellezione particolare i
rispetto
ità dell ozionari
rità dell'in
possedere
dello Stato (si da necessariamente proprio il caso
rispettoné nella superiorità della buona bene volontà in vista del
società della
della
civile sono piuttosto, in
c o n t r a r i
membri .
(i tali,
quanto par-
lli cheeleggono a loro destinazione prossima il proprio interesse
quel ome accade soprattutto nel feudalesimo, I'interesse della loro
ticolare
corporazione privilegiata).