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1. L’UOMO È RELAZIONALITÀ:
C5. Verso un vero altruismo (Emanuel Levinas) La natura dell’uomo si manifesta nel suo relazionarsi con
La solidarietà si presenta ancora come una virtù l’ambiente circostante. La relazionalità umana si qualifica
imperfetta. Infatti la tensione ideale superiore deve per le virtù morali. Infatti la relazionalità è di amore e non
portare non soltanto a rispettare l’altro cioè difendere i di concorrenza.
suoi diritti ed interessi ma anche a creare con l’altro un La formulazione dei principi nell’uomo, come ad
rapporto di donazione e di generosità: “io devo all’altro esempio il diritto di solidarietà , lavoro, salute, ecc.,
più di quanto devo a me stesso”. La solidarietà: devono essere regolati tramite alcune leggi, affinché
1. è dissimmetrica poiché si dà senza sperare una vengano salvaguardate da chi ne vorrebbe trarre
ricompensa dall’altro; profitto per scopi privati. Infatti, le norme servono per
2. è disinteressata poiché è il volto della carità . salvaguardare i diritti e la dignità della persona umana.
Secondo Gaudium Et Spes n.38: la carità è la legge Paolo VI diceva che: la giustizia è la misura minima della
fondamentale dell’umana perfezione e perciò anche della carità, infatti non c’è amore se non c’è un minimo di
trasformazione del mondo. rispetto della giustizia, cioè senza riconoscere l’altro
La solidarietà in senso pieno vista solo nell’ottica come soggetto di diritto che crea in me il dovere
umana sembrerebbe pura poesia o utopismo ma se la corrispettivo.
guardiamo nella prospettiva della fede non è utopia ma
una questione concreta. Per Tommaso la giustizia è la virtù per la quale
ciascuno attribuisce a ciascuno il suo diritto.
La giustizia è la virtù che rapporta e vincola gli uomini tra
loro e nella società secondo il criterio dell’uguaglianza.
Gli elementi distintivi della giustizia sono 3: 2. LA GIUSTIZIA GENERALE O LEGALE 8
I. alterità: la finalità della giustizia non è per se La giustizia generale (o legale) ordina l’uomo al bene
stessi ma anche per gli altri; comune della società.
II. l’obbligatorietà: la giustizia deve essere La giustizia generale tutela il bene della società. Infatti
obbligatoriamente rispettata da tutti; regola i singoli e i rapporti particolari al bene della società
III. l’eguaglianza: la giustizia da a ciascuno il suo, secondo le leggi in essa vigenti. Questa giustizia generale
secondo un criterio di equità. prende corpo nella legge che ne codifica ed esprime le
esigenze. Per cui la società fa le leggi e il cittadino deve
Il diritto è all’origine della giustizia. attenersi ad esse.
Diritto: è ciò che spetta ad una persona come proprio e All’interno della Giustizia generale abbiamo la giustizia
inalienabile. speciale.
Dal punto di vista del diritto oggettivo: è diritto ciò che La giustizia speciale è quella giustizia che tutela il
spetta ad una persona e che le è dovuto. bene dell’individuo. Infatti si fa garante del bene del
Dal punto di vista del diritto soggettivo: il diritto è il singolo nei confronti di un altro singolo o del gruppo nei
potere che una persona ha di esigere e di disporre di una confronti di un altro singolo o gruppo della stessa società
cosa, e di fare o pretendere un’azione. di appartenenza. La giustizia speciale si divide in 2:
Il primo vincolo della giustizia è di ordine giuridico: è I. La giustizia distributiva(stato): regola il rapporto
una questione oggettiva per cui si dà alla persona ciò che tra lo Stato e i cittadini, infatti lo Stato distribuisce
le spetta secondo un principio oggettivo. oneri(tasse) e benefici(servizi) ai cittadini
Il secondo vincolo della giustizia è di ordine etico: è seguendo il principio di equità. Ravasi dice: non c’è
una questione oggettiva e soggettiva per cui si dà alla peggiore ingiustizia che fare parti eguali fra diseguali;
persona ciò che le spetta sia secondo un principio
oggettivo e sia secondo un principio di umanità dato II. La giustizia commutativa (stato e cittadino): regola i
dall’amore. rapporti tra i singoli membri della società . In questo
rapporto entrambe le parti sono reciprocamente
soggetto di diritti e di doveri. La giustizia
commutativa ha come obiettivo gli scambi (di beni e b. Quando il danno non è direttamente inteso ma se 9
servizi) e i contratti stipulati per quel determinato ne è responsabili in base al principio del
scopo o proposito. Questo vuol dire che nei contratti e volontario in causa (quando cioè il danno sia
negli scambi commerciali, il valore di ciò che si dà (a conseguenza prevedibile di un’azione o di
una cosa) deve corrispondere al valore di ciò che si un’omissione evitabile). Il volontario in causa è un atto
riceve (ciò che ti danno deve corrispondere al prezzo colposo in cui non c’è volontà di danneggiare ma vi è la
che davvero vale). colpa di non aver adempiuto a una cautela dovuta.
La giustizia commutativa crea il perfetto Esempio: comportamento stradale, edile ed ecologico;
equilibrio, cioè la piena corrispondenza del diritto c. Nei casi di teppismo;
al dovere e l’uguaglianza quantitativa delle parti d. Ogni danno arrecato sia per incuria e sia per
teppismo ai beni della comunità.
al di là del principio della solidarietà e gratuità.