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Schema GIUSNATURALISMO: J.

LOCKE
Vive principalmente la Glorious Revolution che aveva usurpato l'assolutismo di Giacomo II
per avere una monarchia costituzionale con Guglielmo d'Orange e Maria Stuart.
Nel primo trattato sul governo Locke si oppone all'assolutismo di Filmer che ritiene che il
potere derivi da Dio perché il potere da Adamo ed Eva passa ai figli, ai patriarchi e poi al
sovrano.
non c'è la certezza che dio abbia dato questo potere, se l'avesse dato sarebbe stato
trasmesso a tutte le generazioni di Adamo, se anche l'avesse fatto per una sola generazione
non c'è nessun certificato che dice che il re d'Inghilterra appartiene a questa dinastia.
Locke è per la monarchia liberale.
ANTROPOLOGIA Secondo Locke l'uomo naturalmente
(Quale concezione della natura umana applica il diritto di proprietà, ovvero il
propone il filosofo?) diritto che ha su ciò che gli appartiene.
Per Locke dall'inizio la legge di natura
corrisponde ai diritti di natura (Hobbes →
prima lotta per la proprietà e poi leggi
naturali).
Primo di tutto viene il diritto di proprietà sul
proprio corpo da cui viene il diritto alla
vita e alla libertà, ovvero autonomia in
quanto il corpo, in quanto proprietà privata
non può essere violato in alcun modo e
nessuno può avanzare pretese, quindi c'è
libertà.
In senso stretto il diritto di proprietà è inteso
come diritto alla proprietà di beni

STATO DI NATURA Nello stato di natura l'uomo è autorizzato a


(In virtù della natura umana identificata, prendere tutto ciò che è necessario per il
come si prospetta la vita nello stato di sostentamento del proprio corpo.
natura? L’esistenza dell’uomo in esso L'uomo naturalmente trasforma la natura
subisce delle trasformazioni?) a proprio vantaggio tramite il proprio
lavoro e in questo modo è come se
trasferisse una parte di sé al suo lavoro. Di
conseguenza abbiamo una trasformazione
del diritto alla proprietà nello stato più
primitivo del termine che si estende al
concetto di proprietà privata, intesa come
proprietà su tutto ciò che è stato prodotto
da un individuo.
Nello stato di natura non c'è per forza
guerra.
Per ottenere tutto ciò di cui necessita
l'uomo si avvale del commercio e per
ovviare al problema del baratto (ovvero che
non tutte le merci sono reperibili nello
stesso periodo dell'anno) nasce il denaro.
Nasce così una nuova evoluzione, si forma
la società naturale.

USCITA DALLO STATO DI NATURA Il denaro porta una disuguaglianza


(Quale motivazione induce gli uomini a sociale dovuta al fatto che ci saranno
uscire dallo stato di natura?) famiglie con molto denaro che compreranno
molte terra (più di quelle che riescono a
coltivare autonomamente) e per questo le
faranno coltivare ad altre famiglie in cambio
di un salario. Nasce così un nuovo ceto
sociale che non possiede una terra e da qui
nasce una disuguaglianza che può portare
al conflitto.
Nonostante dica che porti a una
disuguaglianza Locke è favorevole
all'accumulo di beni, perché viene premiata
l'intraprendenza del singolo.
Locke è un sostenitore della proprietà
privata e quindi del CAPITALISMO.
Inoltre i diritti di natura non sono rispettati
da tutti perché la loro applicazione è
individuale, come lo è la sanzione verso
chi li viola. Nasce così uno stato
conflittuale che porta alla nascita di un
contratto.

PATTO DI UNIONE E PATTO DI Viene istituito un patto sociale di


SOGGEZIONE soggezione che delega il potere
(Che cosa prevedono questi patti? In che necessario a mantenere la pace allo Stato.
rapporto stanno tra loro?) Il patto di soggezione viene istituito come
patto tra sudditi e sovrano, il primi
impegnandosi a non utilizzare la forza,
mentre il sovrano si impegna a utilizzare il
potere per mantenere la pace interna, la
difesa da eventuali attacchi e il
mantenimento dei diritti di natura.
Troviamo poi il patto di unione che è
semplicemente l'ufficializzazione di una
situazione che già in natura era presente e
che viene messa agli atti → i cittadini si
accordano per formare una società politica,
ovvero un corpo politico, si decide in base
alla maggioranza. Questa società ha il
potere, anche senza l'autorità, e il potere è
dato dalla maggioranza.
Viene prima il patto di unione di quello di
soggezione.

STRUTTURA DEL POTERE L'autorità non deve essere una figura


(Chi rappresenta l’autorità? Quali poteri assolutista. Anzi Locke crede che i poteri
ha? Quale ruolo hanno i sudditi?)4 legislativo ed esecutivo e della politica
estera debbano essere in mano a due
organi ben distinti: rispettivamente
Parlamento (assemblea elettiva dei
rappresentanti dei ceti proprietari) e
governo ( costituito da re e ministri da lui
scelti). Questi poteri si controllano a
vicenda: il Parlamento per esempio
controlla che il re non imponga tasse.
Fanno sì che nessuno dei due poteri
ingloba l'altro. Il sovrano deve sottostare
alle leggi del Parlamento.
Il sovrano non può arbitrariamente sottrarre
imposte ai sudditi in quanto la proprietà
privata fa parte dei diritti naturali. Il compito
di riscuotere le tasse è quindi affidato al
Parlamento.
L'autorità deve tutelare il diritto naturale
e quindi anche la società di cui gli uomini
godevano nello stato di natura.
Il sovrano non può quindi revocare la
proprietà privata perché non è un potere
che gli è stato delegato.
Il potere del sovrano è vincolato dal patto di
soggezione che, trattandosi di un patto tra
sudditi e sovrano, implica che qualora
quest'ultimo venisse meno ai suoi doveri i
sudditi sono autorizzati a prendere il
potere. Locke autorizza il diritto alla
rivoluzione.
Locke delimita uno STATO LIBERALE →
tutela i diritti dei cittadini. Locke non
propone una democrazia, il suffragio è
ancora censitario, Locke non amplia la
partecipazione allo Stato (suffragio
universale).
I sudditi devono rinunciare ad usare la forza
per potere in questo modo tutelare tutti gli
altri diritti. Lo Stato quindi deve avere il
minimo potere compatibilmente alla
possibilità di mantenere la pace. Lo Stato di
Locke è detto anche STATO MINIMO.

POTERE E RELIGIONE Lo stato deve essere laico e la religione si


(In che rapporto si pone l’autorità con la deve occupare della salvezza spirituale.
religione?) Locke capisce di dover eliminare la guerra
di religione. → bisognerebbe trovare dei
dogmi comuni per raggiungere la
tolleranza → bisogna accettare le altre
religioni perché in fondo sono uguali.
Locke parla solo della religione cristiana.
Locke dice che i cattolici sono gli unici su
cui lo stato può intervenire perché
potrebbero creare dei problemi,
riconoscendo un'autorità diversa, il papa.
Dice inoltre che lo stato può agire anche
sugli atei in quanto loro, non riconoscendo
alcuna autorità religiosa, non
riconosceranno neanche l'autorità politica.

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