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Soluzioni della Prova scritta del corso di Fisica del Prof.

Luigi Palumbo

14/11/2013

1 -

L’esercizio può essere risolto in due sistemi di riferimento diversi, ottenendo


naturalmente gli stessi risultati.

Se si volesse risolvere l’esercizio nel sistema di riferimento S’ che si muove con


l’ascensore ( è il metodo più semplice), l’accelerazione, la velocità e la posizione della
pallina proiettate lungo gli assi sarebbero:

a’x=0 v’x=v x=vt


a’y =-g-a v’y=-(g+a)t y‘=h-½(a+g)t2

I segni tengono conto del fatto che l’asse y è orientato verso l’alto, e l’asse x verso
destra. L’origine degli assi si trova sulla proiezione sul pavimento della posizione
iniziale della pallina.

L’apice ‘ si riferisce al fatto che tali proiezioni sono espresse nel sistema di
riferimento S’.

Si noti che nel sistema S’ (non inerziale), la pallina subisce, oltre all’accelerazione di
gravità, anche l’accelerazione apparente opposta dovuta alla salita accelerata
dell’ascensore.

Per trovare il tempo di caduta Tcaduta, basta porre a zero la coordinata y della pallina
in quell’istante, ottenendo:

Tcaduta= [ 2h/(a+g) ]1/2

La distanza d percorsa dalla pallina sarà proprio la sua posizione x’ a quell’istante:

x‘(Tcaduta)=vTcaduta=0.39m

In alternativa, più laboriosamente, l’esercizio può essere svolto nel sistema di


riferimento S fermo, che vede l’ascensore accelerare verso l’alto. L’asse x e
l’asse y sono orientati come in S’, solo che l’origine è ferma e coincide con
Loraine di S’ solamente all’istante t=0.

In questo sistema di riferimento S, analogamente a come si è fatto in S’, si


scrivono le accelerazioni, velocità e posizioni lungo gli assi x e y dell’ascensore
e della pallina (il pedice a indica il punto dell’ascensore dove cadrà la pallina, il
pedice p la pallina):

axp =0 vxp=v xp=vt


ayp =-g vyp=-gt yp=h-½gt2

axa =0 vxa=0 xa=d


aya =a vya=at ya=½at2

Dove d è l’incognita del problema.


Si noti che la pallina in questo sistema di riferimento è soggetta solo alla forza
di gravità, per cui l’accelerazione lungo y è solo -g.
Si può trovare l’istante in cui la pallina cade uguagliando le y della pallina e
del punto in cui cade a quell’istante:

h-½gT2caduta = ½aT2caduta

Naturalmente si trova lo stesso istante di caduta che nel sistema S’:

Tcaduta= [ 2h/(a+g) ]1/2

Uguagliando xp e xa in questo istante, si trova

d=vTcaduta=0.39m

2 - Il moto di ogni lancetta è un moto circolare uniforme.


Le due velocità angolari (in senso orario) sono:

ωh= 2π/(12h) ωm= 2π/(1h)


Dove il pedice h si referisce alla lancetta delle ore, il pedice m si riferisce alla
lancetta dei minuti.

L’angolo descritto dalle lancette a ogni istante è (il segno dell‘angolo è preso
secondo la usuale convenzione della trigonometria in una circonferenza
goniometrica):

θh (t)=θh0 - ωht θm(t)=θm0 - ωmt

Dove gli angoli iniziali sono (dato che l’orologio segna le sei e un quarto):
θh0 =- π/2 θm0=0
Per trovare il tempo T richiesto dal problema, si impone:

θh (T)-θm (T)= π/2 , ottenendo:

θh0 - ωhT - (θm0 - ωmT) = π/2

E dunque:

T= (π/2 +θm0 - θh0 ) / (ωm- ωh) = 6h/11 =33 min


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3-

Chiamato θ l’angolo tra l’asta e la verticale, scriviamo la seconda equazione


cardinale della dinamica dei sistemi, proiettando lungo la normale al piano di
oscillazione:

Itot,O (d2θ/dt2)= M(e)

Dove Itot,O è il momento di inerzia dell’intero sistema rispetto all’asse di


rotazione che passa per O, il punto intorno al quale ruota l’intero sistema, e
M(e) è il momento delle forze esterne rispetto al polo O.

Calcolando il momento delle forze esterne si ottiene:

M(e) = - Mtot dcm g sinθ

dove g è l’accelerazione gravitazionale, Mtot è la massa totale del sistema Mtot


= m+M e dcm è la distanza del centro di massa da O:
dcm= (0 m + ½ L M)/(m+M)

Il momento di inerzia del sistema può essere ottenuto sommando I momenti


di inerzia della sbarretta e della massa, entrambi calcolati rispetto al nostro
asse di rotazione.

Il momento di inerzia di una sbarretta che ruota intorno al centro di massa


come nel nostro caso è Is,O=mL2/12, mentre il momento della massa che
ruota a distanza L/2 da O è Im,O = M(L/2)2 , per cui:

Itot,O = Is,O + Im,O

Inserendo tutti i termini suddetti nella già nominata seconda equazione


cardinale della dinamica dei sistemi otteniamo:

Itot,O (d2θ/dt2) = - Mtot dcm g sinθ

Per piccoli angoli, ovvero piccole oscillazioni sinθ è circa uguale a θ, per cui

Itot,O (d2θ/dt2) + Mtot dcm g θ = 0

(d2θ/dt2) + (Mtot dcm g/Itot,O )θ = 0

Che possiamo scrivere, ponendo Ω = [(Mtot dcm g)/Itot,O ] :


2

(d2θ/dt2) + Ω2 θ = 0

L’ultima equazione è l’equazione differenziale dei moti armonici, che descrive


oscillazioni di periodo T=2π/Ω.

Il periodo delle piccole oscillazioni del sistema richiesto dal problema è


dunque:

T=2π/Ω =2π [ Itot,O / (Mtot dcm g)]1/2 = 1,53 s

4-

Per la prima equazione cardinale della dinamica dei sistemi, la quantità di moto totale
del sistema si conserva, non essendo presenti forze esterne.
Si noti che l’energia non si conserva, per cui è errato cercare di risolvere il problema
con la conservazione dell’energia cinetica.
Proiettando la quantità di moto del sistema sulla direzione delle velocità e
uguagliando la quantità di moto prima e dopo l’espulsione della navetta si ottiene:

M V = (M-m) vf - m v

Risolvendo rispetto a vf, si trova

vf = ( M V + m v) / (M-m) = 20 km/h

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