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PEDAGOGIA - NOVECENTO PEDAGOGICO

Prof. Massimo Di Roberto


massimo.diroberto@unisob.na.it

Facoltà di Scienze della Formazione


Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria
Insegnamento: PEDAGOGIA GENERALE A/L (modulo)
Introduzione
Nel corso del Novecento la pedagogia si è radicalmente
rinnovata come sapere e, al tempo stesso, si è imposta
come pratica sociale sempre più centrale, articolata,
diffusa.
Attraverso processi innovativi che ne hanno alterato
l’immagine tradizionale, si è emancipata dalla filosofia
come metafisica, caratterizzandosi come scienza
empirica

Massimo Di Roberto 2
Introduzione
L’oggetto della pedagogia contemporanea è l’indagine sull’insieme di
quei dispositivi che rendono possibile la formazione umana, intesa
come la costruzione progressiva e permanente nel processo di sviluppo
di quelle condizioni strutturali, discorsive, storiche che rendono
possibile l’emancipazione dell’individuo.

Educazione inteso come un evento connaturato alla vita stessa

Massimo Di Roberto 3
Introduzione
Essa si può definire come scienza di confine perché
condivide conoscenze con saperi differenti attraverso la
formazione che si sviluppa attraverso due processi:
❑ del dare forma  conoscenza e trasmissione di
conoscenza e cultura
❑ del formar- si  elaborazione personale dei processi
culturali

Massimo Di Roberto 4
Introduzione
Educazione
Il termine educazione è polisemico

Insiemi di processi espliciti ed impliciti


per la conservazione e il progresso socioculturale
Il suo ambito di azione è – soprattutto – è dello delle dimensioni
affettivo – relazionale e etico-sociale delle istituzioni non formali

Massimo Di Roberto 5
Introduzione
L’evento educativo non dipendente da modelli rigidi ma
dinamici con coordinate etiche e valoriali ben delineate.
Educazione come emancipazione, liberazione, crescita
Vs
Idea di educazione come dominio, manipolazione,
conformazione

Massimo Di Roberto 6
Introduzione
Investire nel potere della formazione per
accompagnare i giovani nello spazio della scelta,
della decisione, del cambiamento.

Massimo Di Roberto 7
Introduzione
La pedagogia, quindi, ha il compito di proporre linee di
riflessione sull’orizzonte di senso per poter poi progettare,
realizzare e valutare l’azione educativa nella pluralità di
forme, tempi, luoghi, destinatari.

Massimo Di Roberto 8
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Nell'800 si afferma un nuovo concetto di modernità

Fatto = Verità
Modernità  Scienza
Liberalismo  riflessione sociologica sui fenomeni sociali e
sviluppo dell'educazione strumento per risolvere i conflitti
sociali
In contrapposizione
Mondo cattolico modernità azione diabolica
Marxismo  società borghese espressione del capitalismo
Massimo Di Roberto 9
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Per il Positivismo educazione è un fatto naturale

La pedagogia rinuncia ad elaborare valori individuati oltre


l'esperienza

Darwin Spencer

L'uomo parte del sistema naturale L'educazione è il risultato dell'evoluzione

Massimo Di Roberto 10
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
I tre elementi della società del Positivismo
❑ Affermarsi della moderna borghesia
❑ Dinamismo sociale della civiltà industriale
❑ Civiltà urbana come modello eleggibile

Massimo Di Roberto 11
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Per Durkeim l'educazione è un fatto sociale

L'azione educativa non implica la formazione ad un ideale


universale poiché varia a seconda delle condizioni storiche
e sociali ed ha come obiettivo quello di conformare il
singolo all'ideale della coscienza collettiva per il
mantenimento dell'ordine complessivo

Scuola ruolo strategico per la formazione individuale e


l'ethos collettivo

Massimo Di Roberto 12
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
La scuola è sottratta all'egemonia clericale al fine di
affermare i valori della modernità e come strumento per
combattere l'analfabetismo interpretato come fenomeno
sociale deleterio

Affermazione di un modello scolastico borghese innovativo


per la preparazione della futura classe dirigente

Massimo Di Roberto 13
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Pedagogia e psicologia sperimentale
 Wundt – analisi dei dati dei processi mentali
 Herbart – scienza dell'educazione come metodo
verificabile
 Hall – sviluppo della psicologia infantile
 Binet e Simon – Scala metrica dell'intelligenza

Differenza tra intelligenza infantile e adulta. Medesimi


elementi costitutivi ma differenti modalità operative

Massimo Di Roberto 14
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Apporto della medicina

Igiene Educazione speciale ("anormali")


La frequenza scolastica mette in contatto la borghesia con
un mondo fin ad allora distante
Bernard Seguin
Montessori
Claparede
Decroly

Massimo Di Roberto 15
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Scoperta dell'infanzia
Ceti borghesi vs Ceti popolari

infanzia libera dall'autorità degli precoce adultizzazione


adulti nella borghesia protestante

Massimo Di Roberto 16
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Pedagogia al femminile

La scuola destinata alle ragazze era quella per maestre

Presunta inferiorità intellettuale

Massimo Di Roberto 17
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Il positivismo in Italia
Ardigò ≥ Educazione come formazione di abitudini utili al
singolo e alla società; ciò implica un impegno dello Stato e
l'esclusione dell'insegnamento religioso
Gabelli ≥ scuola concreta legata allo sviluppo sociale
attraverso il buon metodo che formi persone in grado di
avere un proprio criterio di giudizio e di analisi

Massimo Di Roberto 18
Il movimento per l'educazione nuova
La rivoluzione copernicana

Educazione nuova (Demolins)


 Puerocentrismo (attenzione alla psicologia del fanciullo)
 Predisposizione di piani di lavoro personalizzati
 Rapporto tra esperienze scolastiche e quotidiane
 Visione dell'intelligenza non solo come riflessione
teorica ma anche istanza indagatrice e pratica

Massimo Di Roberto 19
Il movimento per l'educazione nuova
Le varie esperienze furono caratterizzate da
molteplici approcci
Inghilterra
CECIL REDDIE
Fusione tra disciplina e
regole dell'autogoverno Reciproca solidarietà con la
democratico responsabilizzazione di ciascuno

Introduzione di lavori manuali


Impronta familiare Integrazione degli studi umanistici e
e cameratesca scientifici
Pratiche didattiche anti mnemoniche
a favore della capacità di ragionare
e discutere
Massimo Di Roberto 20
Il movimento per l'educazione nuova
In Germania
HERMANN LIETZ

Concezione rousseauiana
e ottimistica dell'uomo Impronta libertaria

Massimo Di Roberto 21
Il movimento per l'educazione nuova
In Francia
EDMOND DEMOLINS

Spazio alla lingue


Formazione globale moderne, alla
a contatto con la geografia e alla
natura storia

Vengono individuati centri di


interesse dei ragazzi

Massimo Di Roberto 22
Il movimento per l'educazione nuova
L'educazione a livello primario
Ci si trova di fronte ad esperienze differenziate aventi
come elementi di coesione: l'autoeducazione, l'interesse, il
lavoro, l'interesse per lo sviluppo psicologico
L'esperienza di Dewey

Scuola e società

Massimo Di Roberto 23
Il movimento per l'educazione nuova
Scuola e società
Nella società preindustriale la cultura era un bene
circoscritto a pochi e l'emancipazione richiedeva
l'acquisizione di capacità formali, nella società moderna gli
apprendimenti naturali non erano sufficienti per la
costruzione di una identità sociale: compito da assegnare
alla scuola

Massimo Di Roberto 24
Il movimento per l'educazione nuova
Scuola e società
Attività laboratoriali possono introdurre nell’ambito
scolastico introducono motivazioni più concrete
per l’apprendimento delle nuove materie e una precisa
coscienza della loro utilità

Prospettiva cooperativa in continuità con l'ambiente


familiare

Massimo Di Roberto 25
Il movimento per l'educazione nuova
Pedagogia deweyana

Interconnessione tra teoria e prassi

Società americana caratterizzata da


immigrazione e processi di industrializzazione
Finalità funzionalistica → coincidenza tra educazione e processi di
socializzazione
"Ogni educazione deriva dalla partecipazione dell’individuo alla coscienza
sociale della specie. Questo processo s’inizia inconsapevolmente quasi dalla
nascita e plasma continuamente le facoltà dell’individuo, saturando la sua
coscienza, formando i suoi abiti, esercitando le sue idee e destando i suoi
sentimenti e le sue emozioni. Mediante questa educazione inconsapevole
l’individuo giunge gradualmente a condividere le risorse intellettuali e morali
che l’umanità è riuscita ad accumulare. Egli diventa un’erede del capitale
consolidato della civiltà." [Il mio credo pedagogico]

Massimo Di Roberto 26
Il movimento per l'educazione nuova
In Dewey, l’esperienza indica la totalità delle relazioni tra
l’individuo, l’ambiente e gli altri uomini.
Essa si configura come il rapporto problematico che si
istituisce tra l’individuo che cerca di intervenire sulle cose,
e le cose che oppongono resistenza, oppure si adattano e si
trasformano nella direzione voluta dal pensiero.
L'uomo costruisce la propria mente nel momento in cui fa
esperienza e riorganizza l'ambiente

Massimo Di Roberto 27
Il movimento per l'educazione nuova
II pensiero è una produzione di idee e trae origine
dall’azione ponendosi come strumento della sua continuità.
Dalla situazione iniziale di dubbio o di difficoltà
dell’azione trae origine un ampio processo di
osservazione attraverso il quale l’individuo opera una
valutazione critica dei dati a sua disposizione.
Intervengono l’esperienza passata del soggetto, la
memoria, fattori di ordine culturale e di immaginazione,
che danno origine ad una serie di idee atte a funzionare da
ipotesi di soluzione.

Massimo Di Roberto 28
Il movimento per l'educazione nuova
Il pensiero riflessivo è, secondo Dewey, il miglior modo di
pensare ed è quel tipo di pensiero che consiste nel
ripiegarsi mentalmente su un soggetto e nel rivolgere ad
esso una seria e continuata considerazione.
A differenza del flusso di coscienza, non consiste in una
disordinata sequenza di idee, ma un rapporto
consequenziale

Massimo Di Roberto 29
Il movimento per l'educazione nuova
Le cinque fasi del pensiero riflessivo
1. le suggestioni, in cui la mente si spinge innanzi verso una possibile
soluzione;
2. una intellettualizzazione della difficoltà o della perplessità
avvertita (direttamente esperita) in un problema da risolvere;
3. l'uso di una suggestione dopo l'altra come costruzione di ipotesi;
4. l'elaborazione mentale dell'idea;
5. il processo di controllo dell'ipotesi tramite l'azione diretta
o nell'immaginazione.
Queste cinque fasi, che costituiscono i termini o le funzioni del
pensiero, non si succedono in un ordine prestabilito.

Massimo Di Roberto 30
Il movimento per l'educazione nuova
Democrazia ed educazione
Dewey organizza una teoria sperimentale della politica
democratica, che promuova la libertà dell’individuo e che
tramite l’educazione aiuti a sviluppare il «metodo
dell’intelligenza».

La società democratica, è il prodotto dell'intelligenza


perché permette lo sviluppo dell’individuo dei suoi interessi
e l’ampliamento delle conoscenze attraverso la
partecipazione, la condivisione e la disponibilità al
cambiamento
Massimo Di Roberto 31
Il movimento per l'educazione nuova
L'educazione non è mai un fenomeno individuale poiché
garantisce la continuità della vita sociale attraverso un
processo dinamico

La scuola come occasione di sviluppo in quanto promuove le


risorse dell'individuo

Massimo Di Roberto 32
Il movimento per l'educazione nuova
I movimenti giovanili

Espressione dei ceti borghesi

Wanderwögel → Fisher
Cameratismo; contatto con la
natura
Scoutismo → Powell
Principi di lealtà, di amicizia,
giustizia, ordine sociale, coerenza
personale

Massimo Di Roberto 33
Il movimento per l'educazione nuova
Claparède Il maestro vada a scuola dal fanciullo

Preparazione psicologica
degli insegnanti
Pedagogia =
Psicologia applicata

Intelligenza funzionale ad una


situazione di squilibrio

Massimo Di Roberto 34
Il movimento per l'educazione nuova
Per spiegare i dinamismi dell'intelligenza, Claparède
utilizza:
• La legge del bisogno
• La legge dell'interesse
• La legge del tatonnement

Legge dell'autonomia funzionale


Il fanciullo non è considerato, in se stesso, un essere
imperfetto; egli è un essere adattato a circostanze che gli
sono proprie; la sua attività mentale è appropriata ai suoi
bisogni e la sua vita mentale costituisce un’unità.

Massimo Di Roberto 35
Il movimento per l'educazione nuova
Concezione funzionale dell'educazione

Disciplina interiore vs disciplina esteriore

Gioco come esercizio Educazione non deve riempire


educativo spontaneo ma promuovere

Scuola su misura

Massimo Di Roberto 36
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Ferrière  introduzione del termine scuola attiva,
una scuola dove l'ordine non risulti dalla disciplina
esteriore, ma dal concorso della volontà degli alunni che
attivamente prendono parte alla formazione, impegnandosi
in attività che li interessano.

Slancio vitale come promotore di sviluppo e il compito


dell'adulto è supportare non imporre

Massimo Di Roberto 37
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
I 30 punti della Carta dell'educazione nuova dove vengono
delineatigli aspetti relativi all'organizzazione della scuola,
all'educazione intellettuale, all'educazione morale

Massimo Di Roberto 38
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Decroly → scuola centrata sui bisogni fondamentali
dell'essere umano: i centri di interesse

Nutrirsi/ripararsi/difendersi/agire

Principio di globalizzazione – innato - in opposizione alla


divisione per materie ponte tra attività istintiva e razionale

Massimo Di Roberto 39
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Metodo di lettura ideo-visuale: L’adozione del metodo
globale nell’apprendimento della lettura e della
scrittura comporta il rifiuto del metodo sillabico, a favore
di una procedura che parte dalla frase (tratta
dall’osservazione della realtà e tradotta in disegni), per poi
focalizzare la parola e infine distinguerla in sillabe e
fonemi.

Massimo Di Roberto 40
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Montessori → Il contesto

Contrapposizione Supporto
della cultura
dall'esterno del
cattolica e del
fascismo; mondo della scuola
antipositivismo 
di Gentile Gianburrasca
che esalta la
dimensione spirituale

Massimo Di Roberto 41
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Montessori → Il pensiero
Parte da uno studio sperimentale della natura del bambino
ponendo l'accento sulle attività senso motorie

Pedagogia scientifica che parte dalle leggi dello sviluppo


senza né i pregiudizi metafisici né il punto di vista
dell'adulto

Massimo Di Roberto 42
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900

Natura e libertà Compito dell'educatore e quello


di creare ambiente adatto a
 misura di bambino
 il ruolo formativo
dell’ambiente
 la concezione della Educatore =
mente infantile
come mente assorbente maestro scienziato

Massimo Di Roberto 43
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Valore educativo dell'ambiente e dei materiali

L'arredo scolastico
Deve essere progettato a misura del bambino
in modo che egli possa direttamente maneggiarlo e spostarlo e
comprende anche quei materiali attraverso l’uso dei quali si compie
l’autoeducazione del fanciullo pur sotto la sorveglianza attenta, ma
non invasiva, del maestro

Massimo Di Roberto 44
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Valore educativo dell'ambiente e dei materiali
I materiali
I materiali facilitano l’apprendimento, permettendo di compiere una “ginnastica
sensoriale”, conducendo al raffinamento di sensi e percezione. Essi non sono
semplici mezzi didattici ma mezzi di sviluppo che realizzano il desiderio di
crescere e conoscere, incentivano il piacere della scoperta e l’interesse, hanno
valenza metacognitiva.
“Esiste indubbiamente una profonda differenza tra capire ed apprendere il
ragionamento altrui, e "poter ragionare", non ciò che qualcun altro cerca di
“imprimere” nella nostra mente ma il piacere della scoperta che dà quella
“emozione intellettuale”, ciò che rende l’uomo più produttivo.”

Massimo Di Roberto 45
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Valore educativo dell'ambiente e dei materiali

Le 4 caratteristiche

1. Il controllo dell'errore ➔ deve poter essere usato in


completa autonomia, in modo che possa rendersi conto degli eventuali
errori commessi
2. L'essere attraente ➔ deve affascinare
3. La dimensione attiva ➔ deve offrire la possibilità di agire
4. La limitazione quantitativa ➔ non ci deve essere una sovrastimolazione

Massimo Di Roberto 46
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
La mente assorbente

La mente infantile è vista come una mente assorbente


dotata di uno straordinario potere di assimilazione spesso
inconscio e anche di partecipazione-comunicazione, che si
manifesta:
nell’immagine creativa, nel piacere dei racconti,
nell’attaccamento alle persone, nel gioco

Massimo Di Roberto 47
Le pedagogie europee
In Europa si sviluppano itinerari che si affiancano
all'attivismo i quali si distaccano dalle teorie positiviste e
non considerano la psicologia come scienza fondante
l'educazione ma come ausiliaria

Libertà non come sviluppo di potenzialità ma come


occasione per la crescita della coscienza di sé

Prevalenza degli aspetti filosofici e politici

Massimo Di Roberto 48
Le pedagogie europee
Molteplici declinazioni
Germania ➔Förster –Hessen - Kerschensteiner
Italia ➔ Gentile
Francia ➔ Maritain
La pedagogia marxista ➔ Makarenko - Gramsci
La pedagogia popolare ➔ Freinet

Massimo Di Roberto 49
Le pedagogie europee
Förster
Neocriticismo ≥ riflessione sui fondamenti,
metodi e limiti della scienza. La scienza
non sarebbe progredita tramite Interesse etico ed
l'accumulazione pura e semplice dei fatti, umanistico: la pedagogia
ma piuttosto con l'unificazione di questi intesa come filosofia
fatti in ipotesi, leggi, teorie (gli elementi applicata
apriori)

Non solo ragione scientifica ma anche sentimento e volontà perché


la realtà non è costituita esclusivamente da fenomeni

Massimo Di Roberto 50
Le pedagogie europee
Förster
Azioni umane caratterizzate tanto
dall'ordine fisico quanto dall'ordine morale

Scopo dell'azione educativa è l'educazione


del carattere che è ciò che contraddistingue
il soggetto

Il carattere è la corrispondenza tra l'unità essenziale del singolo e i


consequenziali comportamenti al fine di passare dallo stadio
dell'individualità allo stadio della personalità grazie all'incontro con
l'autorità

Obbedienza volontaria
Massimo Di Roberto 51
Le pedagogie europee
Förster
Requisiti dell'agire umano assicurati dal carattere

• Ordine interiore: orienta l'azione secondo una gerarchia di


valori
• Coerenza: consente di affrontare le situazioni nuove
• Autonomia: permette di esercitare il proprio giudizio al di là
delle suggestioni esterne
• Fermezza e fedeltà: assicura il rispetto degli impegni assunti

Massimo Di Roberto 52
Le pedagogie europee
Hessen
Educazione negativa: lasciar scorrere l'essere
Vs
Educazione positiva: promuove il dover l'essere

La libertà non è un fatto ma un ideale. Essa si sperimenta


solo nella subordinazione volontaria alla legge e che
permette la formazione della personalità

Massimo Di Roberto 53
Le pedagogie europee
Hessen
Pedagogia teoria della cultura e scienza normativa

Tappe della personalità



Fase dell' anomia ≥ prevalenza dell gioco e dell'immaginazione senza
coscienza di legge
Fase dell' eteronomia ≥ ingresso nella scuola e graduale adesione alle
norme
Fase dell' autonomia ≥ compimento della maturità

Scuola deve superare le barriere del privilegio sociale

Massimo Di Roberto 54
Le pedagogie europee
Kerschensteiner

Promozione scuola popolare e Lavoro come sintesi di manualità,


professionale per inserire in
modo attivo nella vita adulta socializzazione ed
esercizio intellettuale

Istanza della borghesia


Educativo in quanto in quanto
promotore di capacità riflessive,
di autocontrollo, di precisione

Massimo Di Roberto 55
Le pedagogie europee
Gentile
All’inizio del ‘900 il dibattito sul rinnovamento
della scuola, il forte scontro ideologico-sociale
la maturazione di prospettive culturali e
filosofiche radicalmente innovatrici
producono una revisione profonda delle teorie
pedagogiche e del ruolo culturale e politico della
pedagogia

Massimo Di Roberto 56
Le pedagogie europee
Gentile
Gentile dà vita a una pedagogia
❑ Incentrata intorno all’identità spirituale del soggetto
❑ di opposizione ai modelli dominanti
❑ restauratrice di un ordine educativo e scolastico che
privilegia l’autorità e la tradizione

La pedagogia si fa veramente scienza solo se diviene filosofia


poiché il processo di svolgimento della vita spirituale
che è l’oggetto specifico dell’educazione è definibile e
comprensibile solo fuori da ogni dualismo e da ogni meccanicismo

Massimo Di Roberto 57
Le pedagogie europee
Gentile
Duplice finalità dell'educazione
L'educazione è formazione
dell'uomo in quanto realtà a. Sviluppo della libertà nel soggetto
spirituale e l'individuo è libero di b. La libertà si compie nel
autoeducarsi attraverso un riconoscimento dell'universalità dello
processo continuo Spirito e, quindi, nello Stato che ne
rappresenta la forma storica

La libertà si ha con e nella società: l'Io è sempre in relazione


al Noi e lo Stato ne è garante.
Essa si esprime con un'azione libera conforme a leggi

Massimo Di Roberto 58
Le pedagogie europee
Gentile

Unità educatore/educando Didattica delle forme dello Spirito


vs
Didattica basata sulle facoltà psicologiche
Il maestro è dentro di noi 
Soggettività → Arte
Oggettività → Religione
Unità → Autocoscienza filosofica

La formazione del maestro è formazione dell'uomo


che scopre dentro di sé le radice della sua umanità

Massimo Di Roberto 59
Le pedagogie europee
Gentile

Distingue tre diversi tipi di fanciullo


“eterno” : si incontra in qualunque età della vita e si può ritrovare nel proprio
animo
“fantoccio” :è quello costruito dalla psicologia dell’infanzia (il “fanciullo mitico”)
“reale” : quello esistente in carne e ossa, vero argomento di una filosofia dello
spirito

Il fanciullo reale è artista e sognatore; è rivolto verso il gioco


ma è anche soggetto morale dotato di volontà e di autonomia,
proteso verso l’altro “che è in noi” è sintesi di “soggetto” e
“oggetto”

Massimo Di Roberto 60
Le pedagogie europee
Gentile
Spinto dalla convinzione che l’educazione debba essere
indirizzata agli uomini migliori, destinati a diventare classe
dirigente, Gentile realizza una riforma scolastica (entrata
in vigore il 6 maggio 1923) destinata alle élites e
finalizzata alla loro selezione, con una scuola secondaria
rigidamente suddivisa tra un indirizzo classico-umanistico
per le classi superiori e un ramo professionale per i giovani
di estrazione popolare.

Massimo Di Roberto 61
Le pedagogie europee
Gentile
Punti salienti della Riforma
• la scuola elementare dura cinque anni •
• scelta tra quattro possibilità: il ginnasio, quinquennale, che dava
l’accesso al liceo classico o al liceo scientifico (per molti aspetti
simile al liceo moderno); l’istituto tecnico triennale, seguito da
quattro anni di istituto tecnico superiore; l’istituto magistrale di
sette anni, destinato alle future maestre; la scuola complementare,
al termine della quale non era possibile iscriversi ad alcun altra
scuola.
• La cultura umanistica, letteraria e filosofica rimaneva quella
ritenuta più convincente per formare gli uomini che avrebbero
dovuto occupare i posti di maggiore responsabilità sociale.
Massimo Di Roberto 62
Le pedagogie europee
Gentile
• Un’importante novità rispetto al passato era costituita dal numero di esami
previsti nei passaggi da un ciclo scolastico all’altro. Per chi andava al liceo
classico, era previsto un esame di ammissione al ginnasio, un esame alla fine
del secondo anno, un altro alla fine del quinto e, infine, un esame di maturità
alla fine del liceo (tenuto su tutte le materie dell’ultimo anno da docenti
esterni alla scuola).
• Dal punto di vista amministrativo l'intera scuola viene accentrata su
Roma al fine del controllo capillare dell'istituzione; tutto ciò che è
elettivo o consultivo sparisce
• Fascistizzazione della scuola

Massimo Di Roberto 63
Le pedagogie europee
Giuseppe Lombardo Radice
Maggiore attenzione ai diritti del “me” (o soggetto vivente) con conseguente
reintroduzione nell’attualismo di istanze psicologiche
Lo “spirito” diviene comunione di spiriti e vita di relazione e per il soggetto
umano costituisce un compito, in quanto processo di attivo allargamento del

La figura del maestro deve aprirsi alla “collaborazione” con il fanciullo


svestendosi della propria umanità particolare
e collocandosi sul piano dell’universale, del “comune spirito umano”

Massimo Di Roberto 64
Le pedagogie europee
Giuseppe Lombardo Radice
L’infanzia è vista come:
 Età creativa e attiva intensamente affettiva rivolta ad una
conoscenza magica del mondo
 Il fanciullo è “poeta”; in lui è fortissima la fantasia e manifesta
se stesso in forma più genuina e completa nell’espressione
artistica

Massimo Di Roberto 65
Le pedagogie europee
Maritain
Ritiene che la pedagogia deve ritrovare il proprio
fondamento nella metafisica ed ispirarsi ad una visione
della persona che mette in rilievo il suo rapporto con i
valori spirituali

Massimo Di Roberto 66
Le pedagogie europee
Maritain
L'educazione si trova di fronte ad un bivio

L'uomo inteso come individuo L'uomo inteso come individuo


emergente dall'evoluzione naturale caratterizzato da intelligenza e libertà
e sociale

L'educazione ha come scopo L'educazione considera l'uomo nella sua


l'integrazione del soggetto nella integrità (conoscenza e azione, libertà
vita sociale e grazia, corpo e anima)

Massimo Di Roberto 67
Le pedagogie europee
Maritain
Gli errori dell'educazione contemporanea:
✓ Preferenza dei metodi rispetto ai fini
✓ La scienza fornisce informazioni ma non le fondamenta
dell'educazione
✓ Il pragmatismo
✓ Il sociologismo
✓ Il basare l'azione educativa sulla esclusiva formazione della
volontà
✓ Il trascurare la dimensione etica e religiosa

Massimo Di Roberto 68
Le pedagogie europee
Maritain
L'educazione liberale deve:
 Ispirarsi all'idea cristiana dell'uomo
 Deve attuare una disciplina volontaria che perfezioni le
virtù intellettuali e morali attraverso “l’amore di Dio” e
la coscienza della “verità” oggettiva e universale
 Essere un processo integrale tra esperienza e ragione
 Deve far conoscere la verità

Massimo Di Roberto 69
Le pedagogie europee
Il marxismo

Educazione  Processi socio-economici

La struttura economica condiziona le


convinzioni, le teorie filosofiche, la morale, la
religione

Alienazione  l’uomo si riduce ad un componente tra


altri del processo lavorativo. Essa si manifesta, poi,
verso gli altri uomini, la politica, la morale, la religione

Massimo Di Roberto 70
Le pedagogie europee
Il marxismo

Le contraddizioni della società capitalistica si può realizzare solo


attraverso il mutamento dei rapporti di produzione

Rivoluzione proletaria

Pedagogia marxista interconnessione tra pedagogia e politica;


educazione è esperienza sociale ed economica; proletariato con
modello educativo proprio fondata sull’unione di lavoro, natura e
società; opposizione ad ogni forma di spontaneismo e di naturalismo
ingenuo; ruolo conformante dell'educazione

Massimo Di Roberto 71
Le pedagogie europee
Makarenko

Si ispira costantemente al tentativo di saldare insieme

l’esperienza certe istanze


bolscevica delle “scuole nuove”

Il lavoro produttivo è la componente essenziale della sua


concezione pedagogica rivolta al recupero dei ragazzi difficili,
finalizzata alla formazione dell’uomo nuovo per contribuire alla
costruzione della società socialista e per essere partecipe e
protagonista dello slancio e del processo rivoluzionari.

Massimo Di Roberto 72
Le pedagogie europee
Makarenko
Il collettivo è un organismo sociale contemporaneamente mezzo e fine
dell'educazione

È un complesso finalizzato di individui legati fra loro mediante


la comune responsabilità sul lavoro e la comune partecipazione

I ragazzi sono divisi in “collettivi di


Si articola in: base” che permettono:
collettivo dei ragazzi e una migliore manifestazione delle
collettivo degli insegnanti attitudini e delle caratteristiche
individuali e una partecipazione
concreta agli obiettivi di crescita
della comunità
Massimo Di Roberto 73
Le pedagogie europee
Gramsci
La trasformazione del reale

Non è partendo dalla struttura (economia) che si può


trasformare la realtà ma operando anche e in particolare a
partire dalla sovrastruttura (l’ideologia, la cultura)

Massimo Di Roberto 74
Le pedagogie europee
Gramsci
L'educazione è un progetto intenzionale che consente di
dominare la realtà storica e sociale

Funzione della scuola e degli intellettuali

Deve superare la separazione tra Non separato dalle masse


borghesia e proletariato Vs
Vs Croce
Gentile
La rivoluzione è una strategia culturale ed educativa

Massimo Di Roberto 75
Le pedagogie europee
Freinet
Sviluppa un metodo basato sulla “cooperazione” ed
incentrato sull’uso della stamperia a scuola

Alla base del suo metodo vi è una concezione dell’infanzia


come tatonnement (andare a tentoni) mossa dai bisogni
stessi del fanciullo, ma che si nutre delle varie tecniche
conoscitive che la comunità umana ha elaborato nel tempo

Massimo Di Roberto 76
Le pedagogie europee
Freinet

Al centro del lavoro scolastico stanno il “testo libero”


scritto dal bambino quando ha voglia e la “stamperia” che
permette la creazione di un giornalino di classe e la
comunicazione verso l’esterno (famiglia, altre scuole…)
Intorno al giornalino si svolge l’attività della classe e da
esso si motiva anche l’apprendimento di tecniche

Massimo Di Roberto 77
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Nel pensiero pedagogico del ‘900 dopo l’eclisse subita
nel secondo ‘800 a causa dell’egemonia laica in campo
educativo, si è gradatamente affermata una ricca e
articolata presenza di orientamenti di matrice cristiana

Lacerazione tra mondo cattolico e mondo liberale a partire


dalla Questione romana

Massimo Di Roberto 78
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Molteplici figure contribuirono allo sviluppo della pedagogia
cattolica
Giuseppe Allievo

• Espressione della diffidenza del mondo cattolico verso la
modernità.
• Contrapposizione a positivismo e ad idealismo hegeliano
• Primario diritto educativo della famiglia
• Opposizione allo Stato educatore
• Rilevanza dell'educazione al sentimento religioso
Massimo Di Roberto 79
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Molteplici figure contribuirono allo sviluppo della pedagogia
cattolica
Le nuove congregazioni religiose

• Preti impegnati nel sociale
• Presa d'atto della necessità di adottare nuovi strumenti
pedagogici
• Superamento delle scuole di carità
• I Salesiani  intreccio tra tradizione e rinnovamento;
educazione anche nei momenti informali
Massimo Di Roberto 80
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Molteplici figure contribuirono allo sviluppo della pedagogia cattolica
Il tomismo

• Rinnovato interesse per la filosofia di Tommaso d'Aquino
• Denuncia (attraverso i Gesuiti) della debolezza della filosofia che
rinuncia alla fede
• L'uomo non è solo raggruppamento di atomi ma sostanza composta
da materia ed anima (Mercier)
• Educazione della volontà

Massimo Di Roberto 81
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Molteplici figure contribuirono allo sviluppo della pedagogia
cattolica
Laberthonniéere

• Necessità dell’educazione quale momento indispensabile per
assicurare il futuro dell’umanità,
• L’educatore ha verso l'educando doveri e non diritti.
• "Obbedienza libera"
• Non è sufficiente raccomandare agli studenti lo studio della religione,
ma occorreva elaborare e mettere in atto una proposta che li
invogliasse ad accostarvisi e che, soprattutto, rispondesse in modo
profondo ed efficace alle loro esigenze interiori
Massimo Di Roberto 82
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Molteplici figure contribuirono allo sviluppo della pedagogia
cattolica
I giovani pedagogisti

• Casotti  azione educativa è spirituale; pedagogia scienza pratica e al
contempo creativa
• Stefanini  educazione come scoperta di sé con forte connotazione
autoeducativa; l'evento educativo è personalizzante quando il maestro
è sollecito ed esemplare

Massimo Di Roberto 83
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Molteplici figure contribuirono allo sviluppo della pedagogia
cattolica
Pio XI

Divini illius magistri  Non può darsi adeguata e perfetta
educazione se non l’educazione cristiana che ha importanza
suprema per le famiglie e per tutta quanta l’umana convivenza in
quanto garantisce una formazione integrale.
Alla Chiesa è riconosciuto il ruolo dell'educazione dei giovani
mentre allo Stato spetta una funzione subordinata: quella di
proteggere e promuovere, non già di assorbire, la famiglia e
l’individuo
Massimo Di Roberto 84
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
La scuola attiva secondo la pedagogia cattolica
Caratteristiche comuni

o Semplicità dell'impianto organizzativo
o Funzione attiva riconosciuta all'insegnante e all'allievo
o Metodo empirico piuttosto che sperimentale
o Caratterizzazione popolare

Massimo Di Roberto 85
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
La scuola attiva secondo la pedagogia cattolica
Le sorelle Agazzi

o Continuità tra asilo e atmosfera familiare: educatrice quasi materna
o Il lavoro dei fanciulli doveva essere libero e attivo ma doveva
svolgersi in un ambiente ordinato, al cui mantenimento il bambino
partecipa
o “il materiale non preordinato” non scientifico e occasionale, definito
“un insieme di cianfrusaglie senza brevetto”. Costituito da tutto ciò
che i bambini portavano a scuola provvedendo al mantenimento
dell'ordine

Massimo Di Roberto 86
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
La scuola attiva secondo la pedagogia cattolica
Boschetti-Alberti

La sua scuola serena:
o si svolge in un ambiente non attrezzato; secondo criteri didattici di
avanguardia; e dipende dal ruolo che assume il maestro, dal suo impegno
e dalla sua coscienza pedagogica ed educativa
o ci sono 3 gruppi di attività: Accademia (comprende letture, recitazioni,
poesie ed ha lo scopo di sviluppare il senso del bello), il controllo (viene
svolto dall’insegnante seguendo ogni giorno una materia diversa,
che gli alunni hanno portato avanti attraverso il lavoro individuale per
due settimane), il lavoro libero(si svolge a gruppi secondo gli interessi
dei ragazzi)

Massimo Di Roberto 87
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
La scuola attiva secondo la pedagogia cattolica
Agosti

Il sistema dei reggenti:
o Scuola come piccola polis in relazione con famiglia e Chiesa
o Graduale assunzione a turno dell'iniziativa educativa da parte degli
allievi
o Attenzione all'insegnamento linguistico

Massimo Di Roberto 88
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Le esperienze francesi
Mounier

Il suo personalismo è rivolto a realizzare un ideale di uomo “totalmente
impegnato” sia verso la storia che verso i valori spirituali e tendente a
sintetizzare le esigenze dell’esistenzialismo con quelle del marxismo
cioè la responsabilità personale e l’impegno sociale. È una
trasformazione educativa tendente ad ampliare responsabilità,
partecipazione sociale e creatività

Massimo Di Roberto 89
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Le esperienze francesi
Mounier

La sua pedagogia pone al centro il momento dell'amore
(incontro genuino con l'altro attraverso un dialogo
costruttivo) e l'attività integrale (è vista come il momento
del farsi donandosi agli altri e quindi sviluppandosi in un
senso interiore)

Massimo Di Roberto 90
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Le esperienze francesi
Mounier

Compito dell'educazione è elaborare l'uomo nuovo

Si caratterizza per il forte impegno personale rivolto a


realizzare la propria natura attraverso la formazione del
carattere con un esercizio costante della volontà

Massimo Di Roberto 91
Le pedagogie della crisi
I maestri del sospetto
Marx – Freud - Nietzsche
Ripresa dell’appunto ‘scuola del sospetto elaborato da
Nietzsche in Umano troppo umano. Ricoeur coglie un’affinità
tra i tre pensatori. Sono loro a smascherare gli inganni e gli
idoli della tradizione per liberare l’uomo dai falsi miti e riporlo
dinanzi alla sua autentica natura umana.
Con le loro opere e azioni hanno compiuto una vera rivoluzione
metodologica, insistendo sul fatto che la realtà non può essere
interamente compresa e colta dalla ragione.

Massimo Di Roberto 92
Le pedagogie della crisi
I maestri del sospetto
I concetti, le categorie, le leggi scientifiche
Più che rivelare l’essenza ultima e vera delle cose,
sono astrazioni concettuali, mere convenzioni operative che
aiutano a prevedere il comportamento generale di alcuni
fenomeni dell’esperienza concreta ma che
non servono a spiegarli

Complessità

Massimo Di Roberto 93
Le pedagogie della crisi
I maestri del sospetto

Psicoanalisi, marxismo e nichilismo hanno in comune la
caratteristica di interpretare i fenomeni umani attraverso
modelli culturali che tendono le forze non controllabili che
accompagnano il comportamento quali pulsioni, istinti,
dinamiche economiche e sociali, volontà di potenza

Massimo Di Roberto 94
Le pedagogie della crisi
La complessità

Diversità
Cambiamento Imprevedibilità e contingenza
Pluralità Vs
Democrazia Ripetibilità, stabilità e
Flessibilità generalizzabilità
Antidogmaticità
Rete
Vs
Edificio

Pensare insieme
Vs
Pensare separatamente
Massimo Di Roberto 95
Le pedagogie della crisi
Lo sfondo storico

► Le due guerre mondiali
► La Shoah
► Hiroshima e Nagasaki
► La guerra fredda
►Il movimento studentesco e il ’68
► Le battaglie civili (neri, femministe, disarmo nucleare,
immigrati, …)
► L’apertura della Chiesa
Massimo Di Roberto 96
Le pedagogie della crisi
Lo sfondo culturale

► Kafka
► Joyce
► Pirandello
► Bergson
►Espressionismo
► La fisica di Mach (sensazione fonte di ogni conoscenza

Massimo Di Roberto 97
Le pedagogie della crisi
Nietzsche

Prende posizione contro la Propone il ritorno ad


cultura scolastica del suo un’educazione totalmente
tempo, contro il positivismo aliena da orientamenti
pedagogico e la società pratici, un’educazione
industriale. È andato aristocratica e perciò,
perduto lo spirito dei secondo lui, autenticamente
classici, della cultura umana, caratterizzata da un
formativa e disinteressata, rapporto immediato con la
dell’educazione attraverso natura
l’arte, la cui restaurazione
si impone contro
l’utilitarismo borghese.
Massimo Di Roberto 98
Le pedagogie della crisi
Freud

Approccio dinamico: Principio di piacere – Principio di realtà

Approccio strutturale: Es - Io - SuperIo

Approccio topografico: Conscio – preconscio - Inconscio

Massimo Di Roberto 99
Le pedagogie della crisi
Freud

Approccio dinamico: la mente come un sistema di forze in continuo


contrasto chiamate pulsioni

Approccio topografico : ES (la parte totalmente inconscia che contiene le pulsioni).


SuperIo (la parte che contiene i nostri valori, la morale, il senso del dovere). IO (la
parte che fa da mediatore tra i due e che si trova ad affrontare la vita quotidiana e
l’ambiente). L’Io ed il SuperIo rimangono in buona parte inconsci ma hanno comunque una
parte consapevole, invece l’ES rimane sempre completamente inconscio

Approccio strutturale: La parte inconscia vorrebbe lasciarsi


andare ricercando il piacere ed il libero sfogo della sessualità,
mentre la parte conscia deve fare i conti con la realtà dei fatti e
con il mondo circostante.
Massimo Di Roberto 100
Le pedagogie della crisi
Freud

Nella vita psichica nulla accade casualmente ma ogni


manifestazione è prodotta dalle pulsioni e dai desideri

Massimo Di Roberto 101


Le pedagogie della crisi
Freud
L’ Es è l’istanza basilare e
più primitiva, rappresenta i
fondamenti biologici L’Io è l’istanza razionale e realistica che
elementari della personalità. funziona a livello conscio; il suo sviluppo
È la sede dei desideri innati trae origine dall’incapacità dell’Es di
ed inaccessibile della nostra produrre costantemente l’oggetto
personalità. Obbedisce solo desiderato. Funziona secondo il principio di
al principio di piacere ed è realtà e tende ad evitare punizioni o danni.
la prima istanza psichica a
svilupparsi nel bambino.

Il SuperIo rappresenta una sorta di censore interno che giudica gli atti e i
desideri del soggetto ed è costituito da un insieme di divieti e comandi che
condizionano in vario modo sin dall’infanzia i comportamenti umani.

Massimo Di Roberto 102


Le pedagogie della crisi
Freud

Massimo Di Roberto 103


Le pedagogie della crisi
Oltre Freud

Adler: in ogni fase del suo Anna Freud: conflitto tra


sviluppo il soggetto è mondo esterno ed interno
guidato dal desiderio di ridotto al minimo per uno
affermazione sviluppo armonico

Reich: abolizione della


Klein: Io precoce in grado di morale repressiva. La
provare angoscia. personalità autoritaria si
Importanza del vissuto costruisce in famiglia
infantile

Massimo Di Roberto 104


Le pedagogie della crisi
La Scuola di Francoforte

Esprime una teoria critica della società presente – smascherandone le


contraddizioni – alla luce dell’ideale rivoluzionario di un’umanità disalienata.
Viene negata alla pedagogia la possibilità di godere di autonomia scientifica

Horkheimer: la famiglia è il luogo sociale in cui si crea e si rafforza il


consenso dominante, frutto del capitalismo. Nel periodo statunitense
scrisse un altro libro, Eclisse della ragione, in cui criticò la società
dominata dalla tecnica.
Massimo Di Roberto 105
Le pedagogie della crisi
La Scuola di Francoforte

Adorno: abuso degli ideali illuministi da parte del capitalismo, con lo scopo di
aumentare il consenso e il controllo sull’uomo; sistematica opera di omologazione e
appiattimento delle diversità degli uomini, al fine creare bisogni sempre più uguali
con l’aiuto indispensabile dei mass-media; responsabilità della famiglia la maggiore
responsabilità nella creazione del consenso.

Marcuse: l'uomo, condizionato dai beni di consumo, non distingue tra


bisogni reali ed effimeri

Fromm: la società attuale non riesce, per sua natura, a soddisfare i


naturali bisogni dell’individuo, necessari per la sua realizzazione.
Compito della psicanalisi è quello di aiutare il singolo a riconoscere le
proprie esigenze e, attraverso la creatività, a realizzare se stesso.
Massimo Di Roberto 106
Pedagogia e scienze dell'educazione
Nel corso del Novecento la pedagogia si è radicalmente
rinnovata come sapere e, al tempo stesso, si è imposta
come pratica sociale sempre più centrale, articolata,
diffusa.
Attraverso processi innovativi che ne hanno alterato
l’immagine tradizionale, si è emancipata dalla filosofia come
metafisica, caratterizzandosi come scienza empirica.

Massimo Di Roberto 107


Pedagogia e scienze dell'educazione
La scienza non è più da intendersi come paradigma unitario
in grado di porsi come unico modello di pensiero e di
descrizione del reale, bensì come una modalità di
interpretazione del reale stesso secondo i requisiti di
rigore e oggettività.
In questo modo il modello della comprensione sostituisce,
nell’ambito delle scienze umane, il più riduttivo modello
di spiegazione

Massimo Di Roberto 108


Pedagogia e scienze dell'educazione
Emerge cioè una pedagogia che si propone come istanza
chiarificatrice rispetto alle premesse della ricerca per
fornire così a chi opera nella pratica, cioè, al
ricercatore, una maggiore consapevolezza delle propria
situazione

Massimo Di Roberto 109


Pedagogia e scienze dell'educazione
In maniera trasversale si prospettano quattro diversi
scenari dell'educazione contemporanea che si intersecano
tra loro
1. Pedagogia come scienza pratica e sperimentale
2. Pedagogia come scienza critica che si congiunge
all'analisi politica
3. Pedagogia come scienza che pone al centro la nozione di
persona
4. Pedagogia come scienza che valorizza dialogo e
intersoggettività

Massimo Di Roberto 110


Pedagogia e scienze dell'educazione
La conferenza di Woods Hole

Nel settembre del 1959 l'Accademia Nazionale delle


Scienze americana convoca a Woods Hole, nel
Massachusetts, un convegno per dar vita a un
progetto di ricerca interdisciplinare sui
processi di apprendimento e per elaborare nuovi programmi
per l'insegnamento scientifico in seguito ai successi
speziali dell'URSS.

Massimo Di Roberto 111


Pedagogia e scienze dell'educazione
La conferenza di Woods Hole

Simbolo del post – Dewey organizzazione scolastica ottimizzata

Viene associata al campo educativo la teoria del capitale umano, che


considera l’istruzione e l’educazione come un investimento produttivo,
spendibile nella crescita della società; cultura ed educazione sono da
ritenere un capitale non tangibile ma concretamente presente.
L’investimento in questo senso non si configura solo come investimento
culturale dal punto di vista del miglioramento sociale, ma anche un
investimento produttivo vero e proprio, inquadrabile cioè come fattore di
sviluppo dell’economia
Massimo Di Roberto 112
Pedagogia e scienze dell'educazione
La conferenza di Woods Hole

La scuola non deve limitarsi alla selezione dei migliori ma


deve valorizzare tutte le risorse utili allo sviluppo
produttivo, economico e scientifico

OCSE per l'efficienza e la funzionalità dei sistemi


scolastici

Massimo Di Roberto 113


Pedagogia e scienze dell'educazione
Bruner

Superamento prospettiva deweyana cercando di trovare


un punto di mediazione tra i contenuti e la spontaneità

L’apprendimento non va inteso in senso nozionistico ma in


senso strutturalistico, lavorando sui concetti base, sulla
struttura epistemologica delle discipline, per la vastità del
sapere che rende impossibile l’enciclopedismo. Occorre
lavorare sulla rete di concetti ed applicarli ai contenuti

Massimo Di Roberto 114


Pedagogia e scienze dell'educazione
Bruner

Bruner ritiene che il passaggio all'età adulta richieda una introduzione a nuovi
campi di esperienza. Egli concentra la sua riflessione teorica sul concetto di
cultura e in particolare sul suo ruolo formativo, per dimostrare che le realtà
costruite sono realtà sociali negoziate e che tanto la mente quanto il sé sono
in parte anche il prodotto della inscindibile relazione con questo mondo sociale

Massimo Di Roberto 115


Pedagogia e scienze dell'educazione
Bruner

La cultura non la si "acquisisce", nella cultura "si


entra", come luogo abitato da soggetti impegnati
a presidiare pedagogicamente una comunità
istituzionale per la formazione
identitaria e il riconoscimento culturale

Massimo Di Roberto 116


Pedagogia e scienze dell'educazione
Bruner

Narrazione come strumento della trasmissione culturale


La narrazione è lo strumento privilegiato della
trasmissione culturale: consente di organizzare
l’esperienza, di costruire e trasmettere significati.
Coloro che appartengono a una cultura condividono le
narrazioni di quella cultura; dai racconti individuali alle
narrazioni storiche e religiose, alle concezioni del mondo
e ai miti.

Massimo Di Roberto 117


Pedagogia e scienze dell'educazione
Bruner

La cultura, quale complessa rete di influenze e di


sollecitazioni, fornisce ai soggetti l'insieme degli
‘strumenti’ mediante i quali possono costruire non solo il
loro mondo, ma la loro concezione di se stessi e delle
proprie capacità.

Massimo Di Roberto 118


Pedagogia e scienze dell'educazione
Bruner

È il pensare che permette di collocarsi in una continuità


circolare che connette astrazione e concretezza

Massimo Di Roberto 119


Pedagogia e scienze dell'educazione
Bruner

Gli esseri umani si rappresentano la conoscenza del mondo


attraverso tre sistemi di rappresentazione
Rappresentazione esecutiva  attraverso abitudine ed
azione, sapere cosa fare
Rappresentazione iconica  attraverso l’immaginazione,
rappresentando eventi e relazioni, osservazione del fare ed
imitazione
Rappresentazione simbolica  uso di sistemi come
linguaggio o matematica, contatto tra crescita e cultura
Massimo Di Roberto 120
Pedagogia e scienze dell'educazione
Bruner

I sistemi di rappresentazioni sono:


Sistemi di codifica delle nuove informazioni
Sistemi di categorizzazione in memoria
Sistemi di recupero delle esperienze pregresse
Le loro caratteristiche sono:
assenza di relazioni gerarchiche
Interdipendenza
Compresenti nella vita del soggetto

Massimo Di Roberto 121


Pedagogia e scienze dell'educazione
Bruner

Ogni disciplina è un La conoscenza si ottiene non in


sistema di idee e conseguenza della memorizzazione
contenuti ma allo dei dati essenziali ma con il
 padroneggiamento della struttura e
stesso tempo una
maniera di conoscere la loro trasferibilità

Programma a spirale
Metodo della scoperta
Attenzione per aspetti ambientali, motivazionali, autorassicuranti

Massimo Di Roberto 122


Pedagogia e scienze dell'educazione
Bruner

Tutto ciò è possibile grazie alla continua integrazione tra:


il pensiero analitico, logico, discorsivo afferente
all'emisfero sinistro e il pensiero intuitivo simbolico
afferente all'emisfero destro

Massimo Di Roberto 123


Pedagogia e scienze dell'educazione
Neocomportamentismo

All’interno del processo di insegnamento-apprendimento, le


macchine hanno una funzione pedagogica positiva perché:
consentono l’autocorrezione
rispettano il ritmo naturale dell’apprendimento

È affrontabile scientificamente solo il comportamento


osservabile.
Skinner: "Tutto ciò di che abbiamo bisogno di sapere per
descrivere e spiegare il comportamento è questo: azioni seguite
da buoni risultati sono ripetibili mentre azioni seguite da cattivi
risultati sono meno probabilmente da recidivare."
Massimo Di Roberto 124
Pedagogia e scienze dell'educazione
Neocomportamentismo

Skinner parla di condizionamento operante che consiste nella


messa in atto di un comportamento, che se rinforzato
positivamente si ripresenta con una maggiore frequenza.

I rinforzi hanno la stessa funzione della ricompensa, ovvero


entrambi aumentano la probabilità che un comportamento possa
essere ripetuto. Esiste però una sostanziale differenza che li
distingue: la ricompensa riguarda eventi unicamente positivi, i
rinforzi includono anche quelli negativi.

Massimo Di Roberto 125


Pedagogia e scienze dell'educazione
Le teorie curricolari

Bloom parte dall'ipotesi di produrre, in una situazione di gruppo, una


strategia che si avvicini il più possibile ai risultati dell’insegnamento
tutoriale.
Mastery learning
Per ogni compito, anche complesso si può ipotizzare una gerarchia di
apprendimenti :
definendo operativamente l’obiettivo da conseguire;
valutando le conoscenze in ingresso;
scomponendo analiticamente l’obiettivo in sottobiettivi elementari
sino ad incontrare le conoscenze in ingresso;
fornendo un sistema di feed-back durante il processo.
Massimo Di Roberto 126
Pedagogia e scienze dell'educazione
Gardner

Centralità dell'apprendimento metacognitivo cioè della


propensione all’uso di strategie e l’acquisizione di una
maggiore consapevolezza riguardo agli obiettivi del
compito, ai processi, alle abilità necessarie per eseguirlo e
alla propria capacità di portarlo a termine

Massimo Di Roberto 127


Pedagogia e scienze dell'educazione
Gardner

Ci sono molteplici intelligenze distinte, ciascuna delle


quali dipende da una differente parte del cervello.
Nonostante varie parti del cervello sono coinvolte
nell’esecuzione di un compito complesso, non tutte le
parti del cervello sono coinvolte in eguale misura in
ciascun compito intelligente
I vari tipi di intelligenze attivano diversi stili cognitivi
e diverse formae mentis che, nel processo educativo,
devono coordinarsi tra loro, integrarsi e
personalizzarsi
Massimo Di Roberto 128
Pedagogia e scienze dell'educazione
Feuerstein

La qualità dell'apprendimento dipende dal ruolo esercitato


dall'adulto in quanto mediatore tra sapere ed allievo

Massimo Di Roberto 129


Pedagogia e scienze dell'educazione
Feuerstein

Nato in base alle osservazioni delle carenze cognitive nella


risoluzione di problemi, quali quelli presentati nei test, il
Programma di Arricchimento Strumentale si presenta come
una strategia di intervento volta a creare, attivare e
sviluppare quei prerequisiti del pensiero che possono
presentarsi non adeguati a causa di una insufficiente
esperienza di apprendimento mediato e che
Feuerstein chiama le funzioni cognitive.

Massimo Di Roberto 130


Pedagogia e scienze dell'educazione
La pedagogia radicale

Il Sessantotto

L’antipedagogia, sull’onda delle tesi


sulla descolarizzazione di Ivan
Illich, venne considerata negli anni
70 la più aspra critica al
conformismo pedagogico funzionale
alla scuola come “apparato
ideologico”: uomo libero da legami
fideistici

Massimo Di Roberto 131


Pedagogia e scienze dell'educazione
La pedagogia radicale

Foucault: le istituzioni totali come


manipolazione delle coscienze; sapere Levi-Strauss: pluralismo
borghese contro il desiderio, delle forme e della
l'immaginazione, il riconoscimento della condizione umana
differenza; gruppo vs maestro

Althusser: le istituzioni riproducono ideologie


dominanti; la scuola non trasmette conoscenze ma
garantisce stratificazione sociale

Lacan: centralità dell'inconscio e


riappropriazione del desiderio
Massimo Di Roberto 132
Pedagogia e scienze dell'educazione
Morin

Multidimensionalità della conoscenza che implica una


molteplicità di punti di vista ognuno dei quali è decisivo ma,
allo stesso tempo, insufficiente

Testa ben fatta


 una attitudine generale a porre e a trattare i problemi
 disporre di principi organizzatori che permettano di collegare i
saperi e di dare loro senso
 basarsi sull'apprendimento per interconnessione

Massimo Di Roberto 133


Pedagogia e scienze dell'educazione
Morin

Multidimensionalità della conoscenza che implica una


molteplicità di punti di vista ognuno dei quali è decisivo ma,
allo stesso tempo, insufficiente

Testa ben fatta


 una attitudine generale a porre e a trattare i problemi
 disporre di principi organizzatori che permettano di collegare i
saperi e di dare loro senso
 basarsi sull'apprendimento per interconnessione

Massimo Di Roberto 134


Pedagogia e scienze dell'educazione
Morin

“Un’intelligenza incapace di considerare il contesto ed il


complesso planetario rende ciechi, incoscienti ed
irresponsabili”

Conoscere significa dover dialogare con l'incertezza

Massimo Di Roberto 135


Pedagogia e scienze dell'educazione
Illich

Illich è un descolarizzatore: crede che la scuola condizioni


fortemente l’ allievo, che viene come incapsulato nell’ istituzione
attraverso il suo inserimento in ambienti diversi sulla base di
criteri astratti e formali, che viene sottomesso a un adulto con
il quale ha un puro rapporto di potere.
L’ allievo essendo costretto all’ apprendimento nozionistico di
contenuti che non l’ interessano, non cresce spiritualmente né
apprende a fare ricerca, né acquisisce una competenza
professionale; quindi viene educato alla passività spirituale e
operativa e non in modo esperienziale.

Massimo Di Roberto 136


Pedagogia e scienze dell'educazione
Illich

Programma occulto: i 4 compiti della scuola


• Custodia
• Distribuzione degli individui nei ruoli occupazionale
• Apprendimento dei valori
• Acquisizioni di conoscenze socialmente approvate

Consumo passivo
• La scuola incentiva l’accettazione dell’ordine sociale
esistente attraverso la disciplina
• L’ insegnamento non è impartito a livello cosciente ma
implicito nell’organizzazione e nelle procedure scolastiche
Massimo Di Roberto 137
Pedagogia e scienze dell'educazione
Rogers

Relazione di aiuto

Principio della non direttività

Insegnante come facilitatore


Accettazione incondizionata
dell'altro

Giusta distanza

Massimo Di Roberto 138


Pedagogia e scienze dell'educazione
Dolto

L'uomo è un essere di linguaggio anche con


il corpo, i gesti e i sentimenti

La domanda è costituita da
emozioni, affetti, attese che I bambini sono investiti dal
l'educatore deve arricchire desiderio degli adulti i quali
devono utilizzare la parola
rassicurante più che quella
rimproverante

Massimo Di Roberto 139


Pedagogia e scienze dell'educazione
Le pedagogie della parola e del dialogo

Ebner  la parola risana la


Savater  abitare la crisi chiusura dell'Io
attraverso la solidarietà

Freire  coscientizzazione;
Don Milani  il alfabetizzazione masse popolari;
possesso della parola pedagogia come processo di libertà

Buber  principio dialogico, cioè capacità di stare in relazione


totale con la natura, con gli altri uomini e con le entità spirituali,
ponendosi in un rapporto Io-Tu definendosi cos' come persona che
prende coscienza della propria soggettività
Massimo Di Roberto 140
Pedagogia e scienze dell'educazione
Guardini

L'occasione educativa per uscire da sé e superare


l'egocentrismo è l'incontro che può avvenire solo se è
praticato l'esercizio della libertà

Educare vuol dire formare persone attraverso relazioni
significative nella varietà del reale

Massimo Di Roberto 141


Pedagogia e scienze dell'educazione
Gli scenari del futuro

Multimedialità
Speranza

Giustizia

Massimo Di Roberto 142


Il dibattito educativo in Italia nel secondo 900

Continuità con la scuola gentiliana


Scuola media aperta a
Analfabetismo ancora diffuso tutti
Scuola popolare = scuola elementare
Classicismo della cultura

Scuola media aperta a


La contestazione giovanile educazione degli adulti

Massimo Di Roberto 143

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