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Massimo Di Roberto 2
Introduzione
L’oggetto della pedagogia contemporanea è l’indagine sull’insieme di
quei dispositivi che rendono possibile la formazione umana, intesa
come la costruzione progressiva e permanente nel processo di sviluppo
di quelle condizioni strutturali, discorsive, storiche che rendono
possibile l’emancipazione dell’individuo.
Educazione inteso come un evento connaturato alla vita stessa
Massimo Di Roberto 3
Introduzione
Essa si può definire come scienza di confine perché
condivide conoscenze con saperi differenti attraverso la
formazione che si sviluppa attraverso due processi:
❑ del dare forma conoscenza e trasmissione di
conoscenza e cultura
❑ del formar- si elaborazione personale dei processi
culturali
Massimo Di Roberto 4
Introduzione
Educazione
Il termine educazione è polisemico
Massimo Di Roberto 5
Introduzione
L’evento educativo non dipendente da modelli rigidi ma
dinamici con coordinate etiche e valoriali ben delineate.
Educazione come emancipazione, liberazione, crescita
Vs
Idea di educazione come dominio, manipolazione,
conformazione
Massimo Di Roberto 6
Introduzione
Investire nel potere della formazione per
accompagnare i giovani nello spazio della scelta,
della decisione, del cambiamento.
Massimo Di Roberto 7
Introduzione
La pedagogia, quindi, ha il compito di proporre linee di
riflessione sull’orizzonte di senso per poter poi progettare,
realizzare e valutare l’azione educativa nella pluralità di
forme, tempi, luoghi, destinatari.
Massimo Di Roberto 8
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Nell'800 si afferma un nuovo concetto di modernità
Fatto = Verità
Modernità Scienza
Liberalismo riflessione sociologica sui fenomeni sociali e
sviluppo dell'educazione strumento per risolvere i conflitti
sociali
In contrapposizione
Mondo cattolico modernità azione diabolica
Marxismo società borghese espressione del capitalismo
Massimo Di Roberto 9
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Per il Positivismo educazione è un fatto naturale
Darwin Spencer
Massimo Di Roberto 10
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
I tre elementi della società del Positivismo
❑ Affermarsi della moderna borghesia
❑ Dinamismo sociale della civiltà industriale
❑ Civiltà urbana come modello eleggibile
Massimo Di Roberto 11
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Per Durkeim l'educazione è un fatto sociale
Massimo Di Roberto 12
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
La scuola è sottratta all'egemonia clericale al fine di
affermare i valori della modernità e come strumento per
combattere l'analfabetismo interpretato come fenomeno
sociale deleterio
Massimo Di Roberto 13
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Pedagogia e psicologia sperimentale
Wundt – analisi dei dati dei processi mentali
Herbart – scienza dell'educazione come metodo
verificabile
Hall – sviluppo della psicologia infantile
Binet e Simon – Scala metrica dell'intelligenza
Massimo Di Roberto 14
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Apporto della medicina
Massimo Di Roberto 15
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Scoperta dell'infanzia
Ceti borghesi vs Ceti popolari
Massimo Di Roberto 16
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Pedagogia al femminile
Massimo Di Roberto 17
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Il positivismo in Italia
Ardigò ≥ Educazione come formazione di abitudini utili al
singolo e alla società; ciò implica un impegno dello Stato e
l'esclusione dell'insegnamento religioso
Gabelli ≥ scuola concreta legata allo sviluppo sociale
attraverso il buon metodo che formi persone in grado di
avere un proprio criterio di giudizio e di analisi
Massimo Di Roberto 18
Il movimento per l'educazione nuova
La rivoluzione copernicana
Massimo Di Roberto 19
Il movimento per l'educazione nuova
Le varie esperienze furono caratterizzate da
molteplici approcci
Inghilterra
CECIL REDDIE
Fusione tra disciplina e
regole dell'autogoverno Reciproca solidarietà con la
democratico responsabilizzazione di ciascuno
Concezione rousseauiana
e ottimistica dell'uomo Impronta libertaria
Massimo Di Roberto 21
Il movimento per l'educazione nuova
In Francia
EDMOND DEMOLINS
Massimo Di Roberto 22
Il movimento per l'educazione nuova
L'educazione a livello primario
Ci si trova di fronte ad esperienze differenziate aventi
come elementi di coesione: l'autoeducazione, l'interesse, il
lavoro, l'interesse per lo sviluppo psicologico
L'esperienza di Dewey
Scuola e società
Massimo Di Roberto 23
Il movimento per l'educazione nuova
Scuola e società
Nella società preindustriale la cultura era un bene
circoscritto a pochi e l'emancipazione richiedeva
l'acquisizione di capacità formali, nella società moderna gli
apprendimenti naturali non erano sufficienti per la
costruzione di una identità sociale: compito da assegnare
alla scuola
Massimo Di Roberto 24
Il movimento per l'educazione nuova
Scuola e società
Attività laboratoriali possono introdurre nell’ambito
scolastico introducono motivazioni più concrete
per l’apprendimento delle nuove materie e una precisa
coscienza della loro utilità
Massimo Di Roberto 25
Il movimento per l'educazione nuova
Pedagogia deweyana
Massimo Di Roberto 26
Il movimento per l'educazione nuova
In Dewey, l’esperienza indica la totalità delle relazioni tra
l’individuo, l’ambiente e gli altri uomini.
Essa si configura come il rapporto problematico che si
istituisce tra l’individuo che cerca di intervenire sulle cose,
e le cose che oppongono resistenza, oppure si adattano e si
trasformano nella direzione voluta dal pensiero.
L'uomo costruisce la propria mente nel momento in cui fa
esperienza e riorganizza l'ambiente
Massimo Di Roberto 27
Il movimento per l'educazione nuova
II pensiero è una produzione di idee e trae origine
dall’azione ponendosi come strumento della sua continuità.
Dalla situazione iniziale di dubbio o di difficoltà
dell’azione trae origine un ampio processo di
osservazione attraverso il quale l’individuo opera una
valutazione critica dei dati a sua disposizione.
Intervengono l’esperienza passata del soggetto, la
memoria, fattori di ordine culturale e di immaginazione,
che danno origine ad una serie di idee atte a funzionare da
ipotesi di soluzione.
Massimo Di Roberto 28
Il movimento per l'educazione nuova
Il pensiero riflessivo è, secondo Dewey, il miglior modo di
pensare ed è quel tipo di pensiero che consiste nel
ripiegarsi mentalmente su un soggetto e nel rivolgere ad
esso una seria e continuata considerazione.
A differenza del flusso di coscienza, non consiste in una
disordinata sequenza di idee, ma un rapporto
consequenziale
Massimo Di Roberto 29
Il movimento per l'educazione nuova
Le cinque fasi del pensiero riflessivo
1. le suggestioni, in cui la mente si spinge innanzi verso una possibile
soluzione;
2. una intellettualizzazione della difficoltà o della perplessità
avvertita (direttamente esperita) in un problema da risolvere;
3. l'uso di una suggestione dopo l'altra come costruzione di ipotesi;
4. l'elaborazione mentale dell'idea;
5. il processo di controllo dell'ipotesi tramite l'azione diretta
o nell'immaginazione.
Queste cinque fasi, che costituiscono i termini o le funzioni del
pensiero, non si succedono in un ordine prestabilito.
Massimo Di Roberto 30
Il movimento per l'educazione nuova
Democrazia ed educazione
Dewey organizza una teoria sperimentale della politica
democratica, che promuova la libertà dell’individuo e che
tramite l’educazione aiuti a sviluppare il «metodo
dell’intelligenza».
Massimo Di Roberto 32
Il movimento per l'educazione nuova
I movimenti giovanili
Wanderwögel → Fisher
Cameratismo; contatto con la
natura
Scoutismo → Powell
Principi di lealtà, di amicizia,
giustizia, ordine sociale, coerenza
personale
Massimo Di Roberto 33
Il movimento per l'educazione nuova
Claparède Il maestro vada a scuola dal fanciullo
Preparazione psicologica
degli insegnanti
Pedagogia =
Psicologia applicata
Massimo Di Roberto 34
Il movimento per l'educazione nuova
Per spiegare i dinamismi dell'intelligenza, Claparède
utilizza:
• La legge del bisogno
• La legge dell'interesse
• La legge del tatonnement
Massimo Di Roberto 35
Il movimento per l'educazione nuova
Concezione funzionale dell'educazione
Scuola su misura
Massimo Di Roberto 36
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Ferrière introduzione del termine scuola attiva,
una scuola dove l'ordine non risulti dalla disciplina
esteriore, ma dal concorso della volontà degli alunni che
attivamente prendono parte alla formazione, impegnandosi
in attività che li interessano.
Massimo Di Roberto 37
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
I 30 punti della Carta dell'educazione nuova dove vengono
delineatigli aspetti relativi all'organizzazione della scuola,
all'educazione intellettuale, all'educazione morale
Massimo Di Roberto 38
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Decroly → scuola centrata sui bisogni fondamentali
dell'essere umano: i centri di interesse
Nutrirsi/ripararsi/difendersi/agire
Massimo Di Roberto 39
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Metodo di lettura ideo-visuale: L’adozione del metodo
globale nell’apprendimento della lettura e della
scrittura comporta il rifiuto del metodo sillabico, a favore
di una procedura che parte dalla frase (tratta
dall’osservazione della realtà e tradotta in disegni), per poi
focalizzare la parola e infine distinguerla in sillabe e
fonemi.
Massimo Di Roberto 40
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Montessori → Il contesto
Contrapposizione Supporto
della cultura
dall'esterno del
cattolica e del
fascismo; mondo della scuola
antipositivismo
di Gentile Gianburrasca
che esalta la
dimensione spirituale
Massimo Di Roberto 41
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Montessori → Il pensiero
Parte da uno studio sperimentale della natura del bambino
ponendo l'accento sulle attività senso motorie
Massimo Di Roberto 42
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Massimo Di Roberto 43
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Valore educativo dell'ambiente e dei materiali
L'arredo scolastico
Deve essere progettato a misura del bambino
in modo che egli possa direttamente maneggiarlo e spostarlo e
comprende anche quei materiali attraverso l’uso dei quali si compie
l’autoeducazione del fanciullo pur sotto la sorveglianza attenta, ma
non invasiva, del maestro
Massimo Di Roberto 44
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Valore educativo dell'ambiente e dei materiali
I materiali
I materiali facilitano l’apprendimento, permettendo di compiere una “ginnastica
sensoriale”, conducendo al raffinamento di sensi e percezione. Essi non sono
semplici mezzi didattici ma mezzi di sviluppo che realizzano il desiderio di
crescere e conoscere, incentivano il piacere della scoperta e l’interesse, hanno
valenza metacognitiva.
“Esiste indubbiamente una profonda differenza tra capire ed apprendere il
ragionamento altrui, e "poter ragionare", non ciò che qualcun altro cerca di
“imprimere” nella nostra mente ma il piacere della scoperta che dà quella
“emozione intellettuale”, ciò che rende l’uomo più produttivo.”
Massimo Di Roberto 45
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
Valore educativo dell'ambiente e dei materiali
Le 4 caratteristiche
Massimo Di Roberto 46
Modernità, scienza e pedagogia tra 800 e 900
La mente assorbente
Massimo Di Roberto 47
Le pedagogie europee
In Europa si sviluppano itinerari che si affiancano
all'attivismo i quali si distaccano dalle teorie positiviste e
non considerano la psicologia come scienza fondante
l'educazione ma come ausiliaria
Massimo Di Roberto 48
Le pedagogie europee
Molteplici declinazioni
Germania ➔Förster –Hessen - Kerschensteiner
Italia ➔ Gentile
Francia ➔ Maritain
La pedagogia marxista ➔ Makarenko - Gramsci
La pedagogia popolare ➔ Freinet
Massimo Di Roberto 49
Le pedagogie europee
Förster
Neocriticismo ≥ riflessione sui fondamenti,
metodi e limiti della scienza. La scienza
non sarebbe progredita tramite Interesse etico ed
l'accumulazione pura e semplice dei fatti, umanistico: la pedagogia
ma piuttosto con l'unificazione di questi intesa come filosofia
fatti in ipotesi, leggi, teorie (gli elementi applicata
apriori)
Massimo Di Roberto 50
Le pedagogie europee
Förster
Azioni umane caratterizzate tanto
dall'ordine fisico quanto dall'ordine morale
Obbedienza volontaria
Massimo Di Roberto 51
Le pedagogie europee
Förster
Requisiti dell'agire umano assicurati dal carattere
Massimo Di Roberto 52
Le pedagogie europee
Hessen
Educazione negativa: lasciar scorrere l'essere
Vs
Educazione positiva: promuove il dover l'essere
Massimo Di Roberto 53
Le pedagogie europee
Hessen
Pedagogia teoria della cultura e scienza normativa
Massimo Di Roberto 54
Le pedagogie europee
Kerschensteiner
Massimo Di Roberto 55
Le pedagogie europee
Gentile
All’inizio del ‘900 il dibattito sul rinnovamento
della scuola, il forte scontro ideologico-sociale
la maturazione di prospettive culturali e
filosofiche radicalmente innovatrici
producono una revisione profonda delle teorie
pedagogiche e del ruolo culturale e politico della
pedagogia
Massimo Di Roberto 56
Le pedagogie europee
Gentile
Gentile dà vita a una pedagogia
❑ Incentrata intorno all’identità spirituale del soggetto
❑ di opposizione ai modelli dominanti
❑ restauratrice di un ordine educativo e scolastico che
privilegia l’autorità e la tradizione
Massimo Di Roberto 57
Le pedagogie europee
Gentile
Duplice finalità dell'educazione
L'educazione è formazione
dell'uomo in quanto realtà a. Sviluppo della libertà nel soggetto
spirituale e l'individuo è libero di b. La libertà si compie nel
autoeducarsi attraverso un riconoscimento dell'universalità dello
processo continuo Spirito e, quindi, nello Stato che ne
rappresenta la forma storica
Massimo Di Roberto 58
Le pedagogie europee
Gentile
Massimo Di Roberto 59
Le pedagogie europee
Gentile
Massimo Di Roberto 60
Le pedagogie europee
Gentile
Spinto dalla convinzione che l’educazione debba essere
indirizzata agli uomini migliori, destinati a diventare classe
dirigente, Gentile realizza una riforma scolastica (entrata
in vigore il 6 maggio 1923) destinata alle élites e
finalizzata alla loro selezione, con una scuola secondaria
rigidamente suddivisa tra un indirizzo classico-umanistico
per le classi superiori e un ramo professionale per i giovani
di estrazione popolare.
Massimo Di Roberto 61
Le pedagogie europee
Gentile
Punti salienti della Riforma
• la scuola elementare dura cinque anni •
• scelta tra quattro possibilità: il ginnasio, quinquennale, che dava
l’accesso al liceo classico o al liceo scientifico (per molti aspetti
simile al liceo moderno); l’istituto tecnico triennale, seguito da
quattro anni di istituto tecnico superiore; l’istituto magistrale di
sette anni, destinato alle future maestre; la scuola complementare,
al termine della quale non era possibile iscriversi ad alcun altra
scuola.
• La cultura umanistica, letteraria e filosofica rimaneva quella
ritenuta più convincente per formare gli uomini che avrebbero
dovuto occupare i posti di maggiore responsabilità sociale.
Massimo Di Roberto 62
Le pedagogie europee
Gentile
• Un’importante novità rispetto al passato era costituita dal numero di esami
previsti nei passaggi da un ciclo scolastico all’altro. Per chi andava al liceo
classico, era previsto un esame di ammissione al ginnasio, un esame alla fine
del secondo anno, un altro alla fine del quinto e, infine, un esame di maturità
alla fine del liceo (tenuto su tutte le materie dell’ultimo anno da docenti
esterni alla scuola).
• Dal punto di vista amministrativo l'intera scuola viene accentrata su
Roma al fine del controllo capillare dell'istituzione; tutto ciò che è
elettivo o consultivo sparisce
• Fascistizzazione della scuola
Massimo Di Roberto 63
Le pedagogie europee
Giuseppe Lombardo Radice
Maggiore attenzione ai diritti del “me” (o soggetto vivente) con conseguente
reintroduzione nell’attualismo di istanze psicologiche
Lo “spirito” diviene comunione di spiriti e vita di relazione e per il soggetto
umano costituisce un compito, in quanto processo di attivo allargamento del
sé
Massimo Di Roberto 64
Le pedagogie europee
Giuseppe Lombardo Radice
L’infanzia è vista come:
Età creativa e attiva intensamente affettiva rivolta ad una
conoscenza magica del mondo
Il fanciullo è “poeta”; in lui è fortissima la fantasia e manifesta
se stesso in forma più genuina e completa nell’espressione
artistica
Massimo Di Roberto 65
Le pedagogie europee
Maritain
Ritiene che la pedagogia deve ritrovare il proprio
fondamento nella metafisica ed ispirarsi ad una visione
della persona che mette in rilievo il suo rapporto con i
valori spirituali
Massimo Di Roberto 66
Le pedagogie europee
Maritain
L'educazione si trova di fronte ad un bivio
Massimo Di Roberto 67
Le pedagogie europee
Maritain
Gli errori dell'educazione contemporanea:
✓ Preferenza dei metodi rispetto ai fini
✓ La scienza fornisce informazioni ma non le fondamenta
dell'educazione
✓ Il pragmatismo
✓ Il sociologismo
✓ Il basare l'azione educativa sulla esclusiva formazione della
volontà
✓ Il trascurare la dimensione etica e religiosa
Massimo Di Roberto 68
Le pedagogie europee
Maritain
L'educazione liberale deve:
Ispirarsi all'idea cristiana dell'uomo
Deve attuare una disciplina volontaria che perfezioni le
virtù intellettuali e morali attraverso “l’amore di Dio” e
la coscienza della “verità” oggettiva e universale
Essere un processo integrale tra esperienza e ragione
Deve far conoscere la verità
Massimo Di Roberto 69
Le pedagogie europee
Il marxismo
Massimo Di Roberto 70
Le pedagogie europee
Il marxismo
Rivoluzione proletaria
Massimo Di Roberto 71
Le pedagogie europee
Makarenko
Massimo Di Roberto 72
Le pedagogie europee
Makarenko
Il collettivo è un organismo sociale contemporaneamente mezzo e fine
dell'educazione
Massimo Di Roberto 74
Le pedagogie europee
Gramsci
L'educazione è un progetto intenzionale che consente di
dominare la realtà storica e sociale
Massimo Di Roberto 75
Le pedagogie europee
Freinet
Sviluppa un metodo basato sulla “cooperazione” ed
incentrato sull’uso della stamperia a scuola
Massimo Di Roberto 76
Le pedagogie europee
Freinet
Massimo Di Roberto 77
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Nel pensiero pedagogico del ‘900 dopo l’eclisse subita
nel secondo ‘800 a causa dell’egemonia laica in campo
educativo, si è gradatamente affermata una ricca e
articolata presenza di orientamenti di matrice cristiana
Massimo Di Roberto 78
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Molteplici figure contribuirono allo sviluppo della pedagogia
cattolica
Giuseppe Allievo
• Espressione della diffidenza del mondo cattolico verso la
modernità.
• Contrapposizione a positivismo e ad idealismo hegeliano
• Primario diritto educativo della famiglia
• Opposizione allo Stato educatore
• Rilevanza dell'educazione al sentimento religioso
Massimo Di Roberto 79
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Molteplici figure contribuirono allo sviluppo della pedagogia
cattolica
Le nuove congregazioni religiose
• Preti impegnati nel sociale
• Presa d'atto della necessità di adottare nuovi strumenti
pedagogici
• Superamento delle scuole di carità
• I Salesiani intreccio tra tradizione e rinnovamento;
educazione anche nei momenti informali
Massimo Di Roberto 80
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Molteplici figure contribuirono allo sviluppo della pedagogia cattolica
Il tomismo
• Rinnovato interesse per la filosofia di Tommaso d'Aquino
• Denuncia (attraverso i Gesuiti) della debolezza della filosofia che
rinuncia alla fede
• L'uomo non è solo raggruppamento di atomi ma sostanza composta
da materia ed anima (Mercier)
• Educazione della volontà
Massimo Di Roberto 81
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Molteplici figure contribuirono allo sviluppo della pedagogia
cattolica
Laberthonniéere
• Necessità dell’educazione quale momento indispensabile per
assicurare il futuro dell’umanità,
• L’educatore ha verso l'educando doveri e non diritti.
• "Obbedienza libera"
• Non è sufficiente raccomandare agli studenti lo studio della religione,
ma occorreva elaborare e mettere in atto una proposta che li
invogliasse ad accostarvisi e che, soprattutto, rispondesse in modo
profondo ed efficace alle loro esigenze interiori
Massimo Di Roberto 82
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Molteplici figure contribuirono allo sviluppo della pedagogia
cattolica
I giovani pedagogisti
• Casotti azione educativa è spirituale; pedagogia scienza pratica e al
contempo creativa
• Stefanini educazione come scoperta di sé con forte connotazione
autoeducativa; l'evento educativo è personalizzante quando il maestro
è sollecito ed esemplare
Massimo Di Roberto 83
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Molteplici figure contribuirono allo sviluppo della pedagogia
cattolica
Pio XI
Divini illius magistri Non può darsi adeguata e perfetta
educazione se non l’educazione cristiana che ha importanza
suprema per le famiglie e per tutta quanta l’umana convivenza in
quanto garantisce una formazione integrale.
Alla Chiesa è riconosciuto il ruolo dell'educazione dei giovani
mentre allo Stato spetta una funzione subordinata: quella di
proteggere e promuovere, non già di assorbire, la famiglia e
l’individuo
Massimo Di Roberto 84
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
La scuola attiva secondo la pedagogia cattolica
Caratteristiche comuni
o Semplicità dell'impianto organizzativo
o Funzione attiva riconosciuta all'insegnante e all'allievo
o Metodo empirico piuttosto che sperimentale
o Caratterizzazione popolare
Massimo Di Roberto 85
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
La scuola attiva secondo la pedagogia cattolica
Le sorelle Agazzi
o Continuità tra asilo e atmosfera familiare: educatrice quasi materna
o Il lavoro dei fanciulli doveva essere libero e attivo ma doveva
svolgersi in un ambiente ordinato, al cui mantenimento il bambino
partecipa
o “il materiale non preordinato” non scientifico e occasionale, definito
“un insieme di cianfrusaglie senza brevetto”. Costituito da tutto ciò
che i bambini portavano a scuola provvedendo al mantenimento
dell'ordine
Massimo Di Roberto 86
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
La scuola attiva secondo la pedagogia cattolica
Boschetti-Alberti
La sua scuola serena:
o si svolge in un ambiente non attrezzato; secondo criteri didattici di
avanguardia; e dipende dal ruolo che assume il maestro, dal suo impegno
e dalla sua coscienza pedagogica ed educativa
o ci sono 3 gruppi di attività: Accademia (comprende letture, recitazioni,
poesie ed ha lo scopo di sviluppare il senso del bello), il controllo (viene
svolto dall’insegnante seguendo ogni giorno una materia diversa,
che gli alunni hanno portato avanti attraverso il lavoro individuale per
due settimane), il lavoro libero(si svolge a gruppi secondo gli interessi
dei ragazzi)
Massimo Di Roberto 87
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
La scuola attiva secondo la pedagogia cattolica
Agosti
Il sistema dei reggenti:
o Scuola come piccola polis in relazione con famiglia e Chiesa
o Graduale assunzione a turno dell'iniziativa educativa da parte degli
allievi
o Attenzione all'insegnamento linguistico
Massimo Di Roberto 88
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Le esperienze francesi
Mounier
Il suo personalismo è rivolto a realizzare un ideale di uomo “totalmente
impegnato” sia verso la storia che verso i valori spirituali e tendente a
sintetizzare le esigenze dell’esistenzialismo con quelle del marxismo
cioè la responsabilità personale e l’impegno sociale. È una
trasformazione educativa tendente ad ampliare responsabilità,
partecipazione sociale e creatività
Massimo Di Roberto 89
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Le esperienze francesi
Mounier
La sua pedagogia pone al centro il momento dell'amore
(incontro genuino con l'altro attraverso un dialogo
costruttivo) e l'attività integrale (è vista come il momento
del farsi donandosi agli altri e quindi sviluppandosi in un
senso interiore)
Massimo Di Roberto 90
La pedagogia cattolica tra tradizione e innovazione
Le esperienze francesi
Mounier
Compito dell'educazione è elaborare l'uomo nuovo
Massimo Di Roberto 91
Le pedagogie della crisi
I maestri del sospetto
Marx – Freud - Nietzsche
Ripresa dell’appunto ‘scuola del sospetto elaborato da
Nietzsche in Umano troppo umano. Ricoeur coglie un’affinità
tra i tre pensatori. Sono loro a smascherare gli inganni e gli
idoli della tradizione per liberare l’uomo dai falsi miti e riporlo
dinanzi alla sua autentica natura umana.
Con le loro opere e azioni hanno compiuto una vera rivoluzione
metodologica, insistendo sul fatto che la realtà non può essere
interamente compresa e colta dalla ragione.
Massimo Di Roberto 92
Le pedagogie della crisi
I maestri del sospetto
I concetti, le categorie, le leggi scientifiche
Più che rivelare l’essenza ultima e vera delle cose,
sono astrazioni concettuali, mere convenzioni operative che
aiutano a prevedere il comportamento generale di alcuni
fenomeni dell’esperienza concreta ma che
non servono a spiegarli
Complessità
Massimo Di Roberto 93
Le pedagogie della crisi
I maestri del sospetto
Psicoanalisi, marxismo e nichilismo hanno in comune la
caratteristica di interpretare i fenomeni umani attraverso
modelli culturali che tendono le forze non controllabili che
accompagnano il comportamento quali pulsioni, istinti,
dinamiche economiche e sociali, volontà di potenza
Massimo Di Roberto 94
Le pedagogie della crisi
La complessità
Diversità
Cambiamento Imprevedibilità e contingenza
Pluralità Vs
Democrazia Ripetibilità, stabilità e
Flessibilità generalizzabilità
Antidogmaticità
Rete
Vs
Edificio
Pensare insieme
Vs
Pensare separatamente
Massimo Di Roberto 95
Le pedagogie della crisi
Lo sfondo storico
► Le due guerre mondiali
► La Shoah
► Hiroshima e Nagasaki
► La guerra fredda
►Il movimento studentesco e il ’68
► Le battaglie civili (neri, femministe, disarmo nucleare,
immigrati, …)
► L’apertura della Chiesa
Massimo Di Roberto 96
Le pedagogie della crisi
Lo sfondo culturale
► Kafka
► Joyce
► Pirandello
► Bergson
►Espressionismo
► La fisica di Mach (sensazione fonte di ogni conoscenza
Massimo Di Roberto 97
Le pedagogie della crisi
Nietzsche
Massimo Di Roberto 99
Le pedagogie della crisi
Freud
Il SuperIo rappresenta una sorta di censore interno che giudica gli atti e i
desideri del soggetto ed è costituito da un insieme di divieti e comandi che
condizionano in vario modo sin dall’infanzia i comportamenti umani.
Adorno: abuso degli ideali illuministi da parte del capitalismo, con lo scopo di
aumentare il consenso e il controllo sull’uomo; sistematica opera di omologazione e
appiattimento delle diversità degli uomini, al fine creare bisogni sempre più uguali
con l’aiuto indispensabile dei mass-media; responsabilità della famiglia la maggiore
responsabilità nella creazione del consenso.
Bruner ritiene che il passaggio all'età adulta richieda una introduzione a nuovi
campi di esperienza. Egli concentra la sua riflessione teorica sul concetto di
cultura e in particolare sul suo ruolo formativo, per dimostrare che le realtà
costruite sono realtà sociali negoziate e che tanto la mente quanto il sé sono
in parte anche il prodotto della inscindibile relazione con questo mondo sociale
Programma a spirale
Metodo della scoperta
Attenzione per aspetti ambientali, motivazionali, autorassicuranti
Il Sessantotto
Consumo passivo
• La scuola incentiva l’accettazione dell’ordine sociale
esistente attraverso la disciplina
• L’ insegnamento non è impartito a livello cosciente ma
implicito nell’organizzazione e nelle procedure scolastiche
Massimo Di Roberto 137
Pedagogia e scienze dell'educazione
Rogers
Relazione di aiuto
Giusta distanza
La domanda è costituita da
emozioni, affetti, attese che I bambini sono investiti dal
l'educatore deve arricchire desiderio degli adulti i quali
devono utilizzare la parola
rassicurante più che quella
rimproverante
Freire coscientizzazione;
Don Milani il alfabetizzazione masse popolari;
possesso della parola pedagogia come processo di libertà
Multimedialità
Speranza
Giustizia