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№38 - 18 SETTEMBRE 2022 - ANNO XCII

2
*

POSTE ITALIANE SPA - S.A.P.-D.L. 353/2003-L.27/02/04 N. 46- A.1 C.1 DCB/CN
*GERMANIA D € 5,50 - SPAGNA E € 3,50 - SVIZZERA ITALIANA CH CT Chf 5,00.

CO
LA SUORA UCCISA IN MOZAMBI
LE COMBONIANE: «NOI PRONTE
A DONARE LA VITA PER FEDE»
i fatti mai separati dai valori

NEL SEGNO
DELLA MADRE
CARLO ECCELLENZE FEDERICA, LA MOGLIE
III RE. LE ITALIANE DI PAOLO ROSSI
ASPETTATIVE GRAZIE «IL GOL
PER IL NUOVO AI GIOVANI PIÙ BELLO
SOVRANO E LA CALABRIA L’HA FATTO
IL DOLORE PER TORNA SULLA PER ME
ELISABETTA II VIA DELLA SETA E LE FIGLIE»
PRIMO PIANO GLI ULTIMI ACCORATI APPELLI DI JORGE MARIO BERGOGLIO
di don Renato Sacco, consigliere nazionale di Pax Christi

Si continua a sparare e morire:


alla pace ci crede solo il Papa
Francesco denuncia Un cannone in azione
«la guerra mondiale nella regione di Kharkiv il
21 luglio, all’inizio della
che stiamo vivendo» controffensiva ucraina.
e la corsa al riarmo.
In un assordante silenzio.
In Italia, i programmi
elettorali non ne parlano

«L’
Europa e il mondo in-
tero sono sconvolti da
una guerra di speciale
gravità, sia per la viola-
zione del diritto interna-
zionale, sia per i rischi di
escalation nucleare, sia per le pesanti
conseguenze economiche e sociali». Lo
ha detto il Papa, ricevendo in udienza
i nunzi, lo scorso 8 settembre. E lo ha
ripetuto incontrando la Pontificia Ac-
cademia delle Scienze, sabato 10 set- a questo che sta accadendo, pazzi!». E sa di tante guerre. Mettere al centro il
tembre. Papa Francesco con le sue con- ancora, il 24 agosto scorso: «Coloro che bene comune, gli interessi di tutti. Non
tinue dichiarazioni per la pace, contro guadagnano con la guerra, con il com- solo gli interessi “nostri.” Ma la politica
la guerra, la pazzia delle spese militari mercio delle armi sono dei delinquenti cavalca la guerra. Con la prospettiva di
e il pericolo di una guerra nucleare è perché ammazzano l’umanità». Sì, ha arrivare a spendere per le armi 104 mi-
boicottato dai mass media e ignorato usato proprio la parola “delinquenti”. lioni al giorno!
dalla politica. Reazioni? Un silenzio di tomba. Dal 26 settembre al 3 ottobre è in
Siamo a pochi giorni alle elezio- Eppure, anche ignorando il Papa, ci programma la quarta carovana della
ni. Ma la pace non è una priorità nella sarebbero altri riferimenti importanti. Pace, promossa da #stopthewarnow
politica. Nei programmi dei partiti e Per esempio il preambolo dello Statu- e diretta a Kiev, per incontrare orga-
nella campagna elettorale il tema del- to dell’Onu: «Noi, popoli delle Nazioni nizzazioni di società civile ucraine
la guerra, delle bombe nucleari, delle Unite, decisi a salvare le future genera- impegnate per la costruzione della
spese militari e più in generale della zioni dal flagello della guerra…». Op- pace, l’obiezione di coscienza e la re-
pace non è assolutamente presente. pure l’articolo 11 della nostra Costitu- sistenza nonviolenta. Per rilanciare la
Contano gli interessi e i giochi di po- zione che «ripudia la guerra». campagna di solidarietà agli obiettori
tere. Eppure erano state durissime le Si parla del piano di risparmio di coscienza sotto inchiesta.
parole di Francesco lo scorso 24 marzo, energetico, giustamente. E viene alla Commenti dalla politica? Non
all’udienza del Centro italiano femmi- mente la campagna promossa dalla pervenuti. Sia chiaro. Non è che i poli-
nile: «Io mi sono vergognato quando Caritas, negli anni ’80 «Contro la fame tici devono parlare di guerra, disarmo
ho letto che un gruppo di Stati si sono cambia la vita». La guerra dovrebbe e pace perché lo dice il Papa. Ci man-
compromessi a spendere il 2% del Pil farci mettere in discussione. Rivedere cherebbe. Il problema è che lo dice
per l’acquisto di armi come risposta il nostro stile di vita che spesso è cau- solo il Papa.

38/2022 3
Direttore responsabile Stefano Stimamiglio

SOMMARIO SERVIZI E RUBRICHE SU QUESTO NUMERO


N° 38
18 SETTEMBRE 2022
Foto di copertina • Yui Mok/Pool REUTERS

IN APERTURA 22 58
3 HA SERVITO IL PAESE
PRIMO PIANO CON FEDE E UMILTÀ
Ucraina: si continua Il ritratto della regina
scomparsa
SCUOLA E MEMORIA 56
a sparare e morire, FEDERICO FAGGIN
alla pace crede di Silvia Guzzetti 38  «I robot non saranno
QUEI TEMI DI BAMBINI
solo il Papa
di Renato Sacco 26 EMERSI DAL PASSATO
mai come l’uomo»
di Roberto Zichittella
LA SOVRANA CHE CONOBBE
6 CINQUE PONTEFICI
La scoperta dell’attore
Umberto Petranca 58
COLLOQUI COL PADRE Il lungo rapporto di Fulvia Degl’Innocenti VINO E CONVENTI
I saggi consigli di una con il Vaticano «La nostra regola:
nonna per i tempi duri
che ci aspettano
di Roberto Zichittella 41 pregare e coltivare»
di Francesca Fiocchi
IL CORAGGIO
di Stefano Stimamiglio MOSTRA DEL CINEMA DI LUIGI BALDAN
LA SETA IN ITALIA
10 28 Un liceo ha ricostruito
la vita di un internato
64
CARA FAMIGLIA FILM PROBLEMATICI, di Alberto Laggia
MA DA VEDERE L’ANTICA FILIERA
14 L’analisi di 45 RIATTIVATA DAI GIOVANI
Un progetto d’eccellenza
COME VANNO LE COSE don Davide Milani L’INTERVENTO
di Eugenio Arcidiacono Il caso di Alessandro: in Calabria
17 la battaglia contro il di Maria Gallelli
FUORIGIOCO 30 cyberbullismo continua
67
I giovani si meritano HIROKAZU KORE’EDA di Ivano Zoppi
un posto sicuro «La mia telecamera L’IMPRENDITORE
e a tempo indeterminato fra le pareti domestiche» 46 MORITZ MANTERO
«Como? Tutto merito di
di Antonio Mazzi di Gian Luca Pisacane NUOVI MARTIRI
SUORE COMBONIANE Maria Teresa d’Austria»
19 VERSO IL VOTO «Noi missionarie, di Giusi Galimberti
EDITORIALE vite donate per sempre»
Francesco in Kazakistan,
messaggero di dialogo
32 di Romina Gobbo 70
I PROGRAMMI DEI PARTITI UNA STORIA DI RINASCITA
e unità
di Andrea Riccardi
Tra ecologia e accoglienza 48 «Le nostre preghiere
di Francesco Anfossi IL SACERDOTE ALPINISTA ce l’hanno ridato»
EUGEN RUNNGGALDIER di Fulvia Degl’Innocenti
IN ITALIA E NEL MONDO 35 «Dio e monti, chiamato
I PRESIDENTI DELL’AGESCI a guardare in alto»
«Ma quello che ci manca di Alberto Laggia
ELISABETTA E CARLO è una visione d’insieme»
20 di Laura Belloni 52
PAOLO ROSSI NEL
RE NEL SOLCO
DELLA MADRE
36 DOCUMENTARIO
RETTORE DELLA LUMSA DI VELTRONI
Le aspettative verso «I cattolici restano
107
La moglie: «Il suo gol più
il nuovo sovrano una risorsa del Paese» bello l’ha fatto con noi»
di Silvia Guzzetti di Francesco Anfossi di Eugenio Arcidiacono
TUTTI I PROGRAMMI
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92 SETTIMANA
74 IL TEOLOGO L’ULTIMO PROSSIMA
PIANETA SCUOLA
93 SEGRETO CARLO MARIA
75 CARAFAMIGLIA DI LADY MARTINI
L’UOMO,
MIO FIGLIO L’ADOLESCENTE
DIANA IL MONDO,
76 94 LA CHIESA
LA POSTA DEL CUORE VOLONTARIATO
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COLLOQUI COL PADRE LETTERA DELLA SETTIMANA
di don Stefano Stimamiglio

I saggi consigli di una nonna


per i tempi duri che ci aspettano
C
aro direttore, siamo tutti pre- noi abbiamo il sole che ci aiuta. Il gas e per le piante, sopra il tetto e poi con la
occupati per quello che succe- l’energia elettrica si devono risparmia- gomma riempì il barile con l’acqua, il
derà con la tragedia della guer- re e così possiamo aiutare nel nostro sole la scaldava e in barba a tutti quelli
ra in Ucraina. Poco gas, poca piccolo le industrie, cercando di non che lo deridevano quando ha comin-
energia elettrica, poco di tutto. sprecare. L’acqua calda: sul selciato di ciato il lavoro fece vedere loro che lui
Ma noi italiani sappiamo ca- tutte le case c’erano recipienti pieni di e la sua famiglia avevano la doccia con
varcela, memori della II Guerra Mon- acqua che il sole scaldava gratis. l’acqua calda, e così altri seguirono il
diale. Bastano solo un po’ di sacrifici e A noi bambini spettava il compito suo esempio. Quando si fa da mangia-
inventiva. Ero una bambina di 7-8 anni di riempirli. Un giorno Arrigo arrivò re? La pentola va messa presto sul fuo-
e mi ricordo bene: allora le famiglie con la carriola e sopra aveva un bari- co, tenendo la fiamma al minimo per
erano più solidali e tutti facevano tan- le. Tutti curiosi e sorridendo volevano poi alzarla al momento del bisogno.
ti sacrifici, non si gettava via niente. Il sapere a cosa gli servisse. Presto detto: D’inverno chi andava in bicicletta alle
tabarro del nonno diventava un paltò, stanco di sentire lamentele per il ri- manopole del manubrio legava pelli di
le scarpe erano suolate con il coperto- empimento dei recipienti con l’acqua, coniglio rovesciate, impermeabili fuo-
ne usato della bicicletta e io, che sono pensò di fare in un altro modo per ri e calde dentro. Il contatore del gas,
figlia di una magliaia, avevo tutto in avere l’acqua calda. Allora la maggior per risparmiare, lo si tiene aperto a tre
tecnicolor, perché mia mamma con le parte avevamo il gabinetto in corte, e quarti così la pressione è meno forte e
gugliate di lana che le rimanevano mi lui cosa fece? In quattro e quattr’otto il contatore gira più lentamente.
faceva magliette calze e quant’altro, al- mise il barile, al quale aveva fatto un Le scarpe da ginnastica, così le
tro che Missoni. C’è scarsità di gas? Ma buco e gli aveva avvitato l’innaffiatoio chiamavamo, si usavano per lo sport e

6 38/2022 Scrivete a: donstefano@famigliacristiana.it


L’ANGOLO DELLA SPERANZA
per le belle scampagnate; per avere dei UN RICORDO DI PADRE AMORTH
bei piedi d’estate si usavano gli zocco-
letti (i “sùpei”) la cui suola era di legno, A SEI ANNI DALLA SUA MORTE
e così si evitavano piaghe e funghi, per Ricordare la figura di padre Gabriele le sue battaglie contro il maligno con
la salute dei piedi, senza sprecare soldi Amorth, in occasione del sesto un ardore singolare, quasi eroico. Non
in creme. La carta igienica era la carta anniversario della sua dipartita (è deceduto si stancava mai di invocare il suo nome
dei giornali vecchi, tagliata a quadri e il 16 settembre 2016, ndr), non è impresa e la sua protezione per lui e per tutti,
con quella si curavano anche le emor- facile e scontata, soprattutto quando si è ammonendoci incessantemente a pregare
roidi. Così diceva mia nonna, anche se legati a lui da sentimenti filiali di gratitudine, il santo Rosario, arma potentissima per
lei poi faceva un unguento con burro stima e sincero affetto. Conoscendo la “prendere a bastonate” il diavolo. Anche
e bacche di sambuco. Dobbiamo ricor- sua straordinaria umiltà, sono sicuro lui, come Maria, si era fidato del progetto
darci che lo spreco è la cosa più insen- che gradirebbe molto più un sorriso, di Dio, accogliendo il mandato di esorcista
sata e bisogna insegnare ai bambini il una preghiera e un semplice grazie in conferitogli dal cardinale Ugo Poletti,
risparmio, che nella vita è la cosa più cambio di particolari onorificenze, elogi o onorandolo fino all’ultimo con fedeltà e
importante. Il veleno dei giovani è l’o- parole ridondanti e coraggio, senza
zio che crea malaffare, il bullismo e al- superflue. Desidero mai risparmiarsi.
tre cose brutte. Tutti i lavoratori hanno però, almeno, lodare Sacerdote, quindi,
diritto alle ferie, ma gli insegnanti ne la sua squisita di preghiera e di
hanno di più. Ai miei tempi nessuno umanità, che si azione che non si
era nullafacente. Finita la scuola si esprimeva in una lasciava abbindolare
andava a bottega, così era chiamato il perfetta carità nel da nessuno ma,
lavoro di apprendista. Noi bambine servire Dio e le sue con fermezza
andavamo dalle sarte o dalle magliaie creature. Furono e decisione,
e dalle suore e imparavamo a cucire e proprio queste sue disdegnava
ricamare. Nessuno aveva il vestito o la doti, di vero uomo di qualsiasi ipocrisia
camicetta uguale, perché il ricamo era Dio, a sorprendermi e compromesso,
sempre diverso. Adesso ci sono delle fin dal primo incontro, avendo a cuore,
orrende scritte o numeri che in nego- quando mi rivolsi a esclusivamente, il
zio paghiamo a caro prezzo. Eravamo lui per un problema bene e la salvezza
poveri, ma più felici. familiare. Mai avrei delle anime. A
DARIA CAVICCHIOLI immaginato di tal proposito mi

U
stringere nel tempo tornano alla mente
na testimonianza di un tem- una bella amicizia e divenire suo ausiliare. le parole del salmo 32: «Beato l’uomo nel
po lontano, quella di Daria. D’altronde le vie del Signore sono infinite... cui spirito non c’è inganno». D’altronde,
Un racconto che ci restituisce e spesso sono proprio i sentieri impervi chi sceglie Cristo deve essere pronto a
quella sapienza profonda che e imprevedibili a ricondurci al suo ovile. proclamare la sua verità senza paura o
è nascosta nella sobrietà del È così che ha voluto farmi sperimentare riserve, schierandosi in prima linea contro
vivere quotidiano. Un modo di il suo amore e la sua misericordia i mercanti di menzogne inviati dal principe
esistere che rispetta la natura, che crede attraverso un sacerdote secondo il suo di questo mondo. Da questa lotta lui ne è
nella Provvidenza, che non spreca e che cuore. Quante pecorelle smarrite, che uscito vincitore perché ha donato tutto
quindi fa bene all’uomo, svuotandolo di sembravano perdute, hanno ritrovato la se stesso con umiltà, gioia e generosità.
cose per riempirlo di anima, cioè di rela- retta via grazie al buon pastore padre Proprio san Paolo ci ricorda che «chi
zioni sane con Dio e con i suoi simili e di Amorth. Sono convinto che tanti miracoli semina con larghezza, con larghezza
un rapporto corretto con la natura. I tem- siano piovuti dal cielo proprio per le raccoglierà» (2 Corinzi 9,6). Ora tocca a
pi sono cambiati, non assisteremo forse sue doti: doni di liberazione attraverso noi custodire la sua eredità così preziosa
a scene come quelle sopra descritte, ma innumerevoli esorcismi e testimonianze da profumare di santità per l’eternità e
possiamo salvarne lo spirito profondo. tangibili di conversioni attraverso le sue da produrre, ancora e sempre per sua
Solo così i mesi che ci aspettano di pie- proficue catechesi e la sua intensa attività intercessione, frutti e grazie speciali.
na crisi energetica potranno essere più editoriale. Il suo amore incommensurabile PAOLO VIZZACCHERO
un’opportunità che un pericolo. Quella per la Vergine Maria lo sosteneva in tutte CON LETIZIA STOPPOLONI
di essere meno ricchi e più felici.

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COLLOQUI COL PADRE - IN BREVE

Promesse facili e a breve termine. frase del sociologo


tedesco Claus Offe
Ma è davvero politica questa? («Noi continuiamo a
fare cose di cui è evi-
Caro direttore, i nostri politici Caro Carmine, la po- dente che in futuro, a
sono in tour elettorale per spiegare il vertà della presente posteriori, ci dovremo
loro programma politico ai cittadini. campagna elettorale è sotto pentire») per denun-
Essi promettono anche l’impossibile gli occhi di tutti. La coper- ciare la mancanza
pur di fare incetta di voti. Il loro tour tina del n. 36 di Famiglia di lungimiranza delle
si limita al centro cittadino e non Cristiana del 4 settembre mostrava vari scelte politiche di oggi che dovremo paga-
vanno nelle periferie dove vive emar- manifesti elettorali che, indipendente- re di qui a pochi decenni, per esempio per
ginata la gente bisognosa per sentire mente dalla parte politica, mostrano quanto riguarda la demografia (nel 2070
le loro pressanti richieste di giustizia slogan volti a toccare più la pancia che in Italia saremo 12 milioni in meno e molto
sociale e dignità. Le periferie sono la testa degli elettori. Si stanno offrendo più vecchi) e la catastrofe ambientale (in
una bomba innescata pronta a scop- poche soluzioni motivate ai tanti temi di deciso aumento gli episodi climatici estre-
piare per denunciare le condizioni di politica interna, internazionale ed econo- mi negli ultimi 12 anni). Disastri annun-
vita inaccettabili. I politici non vanno mica, come quelli che citi nella tua lettera. ciati e preparati con cura dall’insipienza di
nelle carceri sovraffollate, nonostan- La politica a corto raggio non è una novi- una politica da troppi anni miope, perché
te le tante promesse di riforma car- tà: promesse elettorali facili e immediate, incapace, tutta presa dall’immediato, di
ceraria. Anche lì si avverte il disagio figlie di un efficientismo miope, rendono maturare quello che gli studiosi, come ri-
esistenziale e lo dimostra il crescente di più in termini di consenso elettorale corda lo stesso Fazzini, chiamano il “pen-
numero di suicidi. I nostri non vanno rispetto a ragionamenti complessi (per- siero cattedrale”, un pensiero che, come le
nei campi di raccolta di pomodori nel ché a essere complessa è la stessa realtà) grandi cattedrali del Medioevo, coltivi pro-
foggiano dove i poveri immigrati vi- e visioni prospettiche. Ma così facendo ci getti nel lungo periodo, pensando alle ge-
vono schiavizzati. Ai nostri non inte- scaviamo la fossa con le nostre mani. Il nerazioni future. Meno efficientismo e più
ressano i cittadini di serie B. giornalista Gerolamo Fazzini in un recen- profezia, postura che per i cristiani è vera
CARMINE MAGNOTTI te editoriale su “Avvenire” ricordava una missione nel tempo presente.

Educazione, scuola: per tutti è priorità. Ma solo a parole


Caro don Stefano, a ogni tornata tà? Qualcosa non torna. In Portogallo, per nistrative del 2021 venne fatto un tenta-
elettorale, benché le disposizioni (il de- esempio, la proposta è ridurre l’orario di tivo, stanziando una pur limitata cifra (2
creto 117 art. 5 del 2/7/1998 del mini- apertura dei negozi. MARINA DEL FABBRO milioni di euro) per i Comuni che avessero
stero dell’Interno) dicano il contrario, Presidente sezione UCIIM di Trieste individuato luoghi alternativi alle scuole
è sempre negli edifici scolastici che si per l’installazione dei seggi. Nulla del ge-
allestiscono i seggi. Si sottraggono così, In quasi tutte le regioni d’Italia si sta nere è stato fatto in questa occasione. La
nell’indifferenza generale, parecchie avviando il nuovo anno scolastico. domanda della lettrice è quindi lecita:
giornate di scuola a milioni di studenti. Pochi giorni dopo le lezioni nelle aule di perché è la scuola a pagare il conto, so-
Anche durante la pandemia, a detta di molte scuole saranno sospese per consen- prattutto dopo le fatiche patite durante
tutti, sono stati proprio gli studenti e la tire l’esercizio del diritto di voto agli italia- la pandemia? Se, quindi, auspichiamo
scuola a dover sopportare i maggiori sa- ni. Da tante parti si erano alzate voci per interventi strutturali dal prossimo gover-
crifici. E, infine, adesso, dovendo ridurre garantire un avvio di anno il più normale no per cercare soluzioni alternative alle
il consumo di gas, a chi - ancora una vol- possibile, senza dover interrompere subi- scuole in occasioni delle tornate eletto-
ta - si chiede di chiudere al sabato? Alle to la didattica ed evitando o limitando al rali, in merito al sabato a casa (o, peggio,
scuole. Ma la scuola non era una priori- minimo le chiusure. Alle elezioni ammi- ai paventati prolungati periodi in dad a
causa della “emergenza energetica”), il
prossimo ministro dell’Istruzione dovrà
dare il meglio di sé per dare concretezza
LA RIFLESSIONE SUL VANGELO ONLINE alle promesse elettorali di tutti i partiti e
Sul nostro sito (www.famigliacristiana.it), ogni sabato, tenere duro sulle lezioni in presenza. I no-
La domenica in famiglia, la riflessione del direttore stri ragazzi sono il nostro futuro.
don Stefano Stimamiglio sul Vangelo della settimana.
Elezioni, posizioni
divergenti sul tema
dell’aborto
Gentile direttore, di recente ho
seguito su LA7 un dibattito sull’abor-
to tra Laura Boldrini, candidata alle
prossime elezioni per il centro sini-
stra, e la giornalista femminista Eu-
genia Roccella, adesso candidata per
il centro destra. Laura Boldrini, dopo
l’ennesimo attacco ai medici obietto-
ri, ha ipotizzato la volontà da parte di
alcuni partiti di destra di voler can- a non abortire aiutandole, anche tra- meritare il titolo di “italiana dell’anno
cellare o quantomeno modificare la mite i consultori, sia a livello psicolo- 2009” da parte del nostro giornale). In
legge 194 sull’aborto, mentre Eugenia gico che economico. In passato anche merito alla questione dei medici obiettori,
Rocella ha smentito questa ipotesi, ri- la sinistra diceva che l’aborto è sem- tuttavia, un nostro servizio sul n. 34 dedi-
affermando l’impegno a battersi per- pre un dramma, ce lo siamo dimenti- cato proprio a questo tema ha smentito
ché la suddetta legge venga applicata cati? GORAN INNOCENTI la tesi che il loro alto numero impedisca
anche negli aspetti che prevedono la o renda più difficoltosa la possibilità di
tutela della maternità e la prevenzio- Caro Goran, Laura Boldrini ha in- accedere all’interruzione di gravidanza.
ne dell’aborto anche tramite la col- dubbiamente grandi meriti nella Riguardo alla legge 194, non mi risulta che
laborazione con le associazioni di sua lunga carriera internazionale, dedica- ci siano progetti per abolirla, ma piuttosto
volontariato come previsto in alcuni ta in buona parte alla delicata questione per (finalmente!) renderla operativa in
articoli. Come elettore del Pd ho pro- dei flussi migratori, quando, come porta- tutti i suoi punti, particolarmente quelli
vato un certo disagio per la leggerezza voce dell’Alto Commissariato delle Nazio- che prevedono la tutela della maternità e
con la quale la Boldrini affronta te- ni Unite per i rifugiati, ma anche diretta- l’aiuto a rimuovere le cause che favorisco-
matiche delicate come queste. Se fos- mente in loco in molte crisi umanitarie, si no la richiesta di abortire. Perché l’aborto
se davvero una femminista dovrebbe è spesa per una politica di vera accoglienza rimane un dramma da evitare. Da qualsi-
difendere anche il diritto delle donne dei migranti e richiedenti asilo (tanto da asi parte lo si guardi.

AIUTIAMO FRANCESCO, PAPÀ E NONNO, AD AIUTARE LA FIGLIA E LA NIPOTINA


IL CASO FRANCESCO, 53 anni, è un papà, un nonno e un ai farmaci. È affetto da una grave sordità per
DELLA marito. Non ce la fa più! Abita con la moglie, la cui avrebbe bisogno dell’apparecchio acustico
SETTIMANA figlia di 20 anni e la nipote di 2 anni. Vivono sotto per uscire dal triste mondo in cui si ritrova, ma
FC N°38/2O22 la soglia della povertà accumulando grandi debiti, non se lo può permettere. Lui si preoccupa per
solo di gas devono pagare 6.000 euro. Francesco, la figlia e la nipotina, come farebbe ogni papà.
invalido al 75%, dopo un incidente ha perso l’uso L’associazione che segue questa famiglia ci
del braccio destro ed è caduto in una depressione chiede una mano per aiutarli a superare questo
e una forte ansia, al punto che non risponde momento buio.
ASSOCIAZIONE
DON GIUSEPPE CHI VOLESSE INTERVENIRE PER AIUTARE FRANCESCO
o in favore di altre attività benefiche e culturali che non possono essere segnalate
Tutte le offerte vengono devolute in beneficenza, per
fini propri dell’Associazione, in base alle indicazioni
ZILLI ONLUS singolarmente, mandi le sue offerte:
• tramite c/c postale n. 14365209 intestato a Associazione don Giuseppe Zilli
dei benefattori e alle reali necessità, accuratamente
controllate, dei casi proposti. Le richieste di aiuto,
per la famiglia Onlus, Il caso della settimana, Via Giotto 36, 20145 Milano; documentate, devono essere presentate per iscritto
• tramite bonifico bancario in favore dell’Associazione don Giuseppe Zilli Onlus, all’Associazione don Giuseppe Zilli, Via Giotto 36, 20145
e le comunicazioni • c/c presso Banca Popolare Etica, Iban: IT 54 L 05018 01600 0000 1177 0658; Milano tel. 02/48.01.20.40. La pubblicazione viene
• tramite carta di credito sul sito www.associazionedonzilli.it/come-sostenerci, decisa solo dopo i necessari riscontri. L’Associazione
sociali • cliccando su “DONA ORA”; don Giuseppe Zilli è un ente non profit e, più
• comunicando il numero della carta di credito e la data di scadenza telefonicamente precisamente, una Onlus. Il suo scopo primario è quello
allo 02/48.01.20.40 o per e-mail a donzilli@stpauls.it di aiutare le famiglie in difficoltà. Sostenere la sua
Si ricorda di indicare la causale del versamento. attività benefica permette di usufruire di benefici fiscali.

5 PER MILLE • LA TUA FIRMA PER L’ASSOCIAZIONE DON GIUSEPPE ZILLI • C.F. 97015170158

38/2022 9
I LETTORI CI SCRIVONO

INTEGRAZIONE E INCLUSIONE, UNA RICCHEZZA UMANA STRAORDINARIA

UNA SCUOLA APERTA A TUTTI


Quando in una classe ci sono bam- religiose o al colore del-
bini e bambine di ogni parte del mondo la pelle quei significati
si avverte quanto grande e importante distintivi e selettivi, a
potrebbe essere il significato di quella volte di retaggio, che gli
presenza per il futuro dell’umanità. adulti solitamente usa-
Dopo la famiglia, la scuola è il luogo no quando si rapporta-
della prima socializzazione, ma an- no tra di loro. Il compito
che della formazione dell’intelligen- più straordinario che
za e del carattere e della trasmissione attende ogni educato-
di quei valori di civiltà che possono re è quello di formare
dare un senso alla nostra vita. C’è una menti aperte, critiche e
ricchezza straordinaria insita in quel libere, e questo processo si realizza in a classi “differenziate”, questa volta
potenziale umano: di menti e di cuori modo naturale in un contesto multi- per matrice linguistica di prove-
pronti a ricevere buoni insegnamenti, culturale. La scuola accoglie tutti e in nienza, sarebbe un passo indietro ri-
di creature che stanno crescendo e alle questa apertura consiste il senso più spetto alle evidenze culturali e didat-
quali si può indicare – con l’autorevo- importante e significativo del suo es- tiche che le scelte di integrazione e di
lezza istituzionale e morale che è im- sere luogo di educazione. inclusione hanno realizzato, sia sul
plicita nel compito degli educatori – la Le relazioni interpersonali sono piano dei valori educativi e di civiltà
via del bene affinché possano trovare anche uno straordinario agente di fa- sia sotto il profilo della pragmatica
poi da sé quella della verità. cilitazione rispetto alle competenze utilità di possedere in tempi brevi e
Sono creature che non sanno anco- linguistiche, più di quanto avvenga nel modo più facilitato e spontaneo
ra nulla delle cattiverie e delle malizie attraverso la mera trasmissione di le chiavi che aprono ai saperi e alle
del mondo e che non attribuiscono nozioni e regole in contesti formativi competenze espressive e che ci per-
certamente alle culture di provenien- separati. Credo pertanto di poter con- mettono di capire e di comunicare.
za, alle diverse etnie, alle confessioni vintamente sostenere che un ritorno FRANCESCO PROVINCIALI

L’IMPEGNO PREZIOSO DI GIORGIO BRIGNOLA PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO


DA SESSANT’ANNI SCRIVE PER GLI EMIGRANTI ITALIANI «GRAZIE DON TONIO
Vorrei rendere partecipi i lettori testata per gli italiani in Germania,
PER LE SUE PAROLE»
dell’emozione che ho provato nel ri- collaboro per il quotidiano interna- Ho letto e riletto la lettera di don Tonio
cevere la nota inviatami dal Segreta- zionale Corriere Europeo (Lussembur- pubblicata nell’Angolo della Speranza
rio del Consiglio generale degli italia- go) e sono attivo sul Corriere Nazionale n. 19/2022 e vorrei ringraziarlo per le
ni all’estero Michele Schiavone per i di Antonio Peragine su cui curo la ru- sue parole. Tutti i consigli sono buoni
miei 60 anni di volontariato pubblici- brica “L’osservatorio dell’emigrazio- per ritornare ad amare Dio, i suoi
stico al servizio dei connazionali all’e- ne italiana”. Comandamenti, la Chiesa. Tante parole
stero. Ho iniziato nel gennaio 1959 Tanti gli impegni per gli italia- non servono: basta la volontà delle
con il mensile d’emigrazione Il futu- ni all’estero, ma li porto avanti con famiglie di dare l’esempio, santificando
ribile, per poi collaborare con il quin- passione. Ricordo anche i maggiori la domenica e andando insieme ai
dicinale del Regno Unito The voice of riconoscimenti: la nomina a Cava- figli alla Messa. Non dire di non avere
Italy. Ho poi curato la rubrica sociale liere nel 1990 da parte del Presiden- tempo perché mezz’ora la si trova,
del Corriere d’Italia (Germania) e sono te Francesco Cossiga e la nomina a se lo si vuole davvero.
corrispondente dall’Italia del più dif- Commendatore nel 2005 da parte Con mio marito e tre figli abbiamo
fuso quindicinale in lingua italiana di del Presidente Carlo Azeglio Ciam- assistito ogni domenica alla Messa, per
Londra La voce degli italiani. pi. Mi fa piacere dopo tanti anni ringraziare il buon Dio che ci ha donato
Collaboro inoltre con molte al- portare ancora avanti un servizio ogni bene. Don Tonio, sia felice di
tre testate del Regno Unito. Dal 2010 ritenuto ancora utile. essere prete, prego per lei e per tutti
sono corrispondente del Webgiornale, GIORGIO BRIGNOLA – GENOVA i sacerdoti affinché lo Spirito Santo
illumini il loro cammino.
10 38/2022 ITALIA DRIGO – PORTOGRUARO (VE)
COME VANNO LE COSE
D A L L’ I TA L I A E D A L M O N D O

Mondiale di pallavolo

LA RETE D’ORO
DELLA GIOVINE ITALIA
Dopo l’Europa il mondo, conquistato nella tana del lupo,
contro i polacchi strafavoriti dentro un’arena tutta per loro.
La nazionale di pallavolo italiana, guidata da Ferdinando
“Fefè” De Giorgi, che l’ha presa dopo l’Olimpiade di Tokyo
e portata al titolo europeo da zero a 100 in 10 secondi,
si candida con i suoi 24 anni di età media a diventare la
squadra del nuovo Millennio. Quella del precedente ha
finito con De Giorgi palleggiatore e conquistato nel 1998
il suo ultimo Mondiale. Qualcosa, in questo giro di ricorsi Us Open, il tennis in una nuova era
storici, vorrà dire. Ma più del blasone passato, che da solo
può poco, al di là dell’esperienza di un Ct che fa della CARLOS ALCARAZ, IL FUTURO È GIÀ QUI
capacità di trasfondere la propria calma la sua cifra, può il
presente di una programmazione intelligente che investe Il tennis ha svoltato: con la finale Us Open 2022 vinta
molto a livello giovanile. Questa Italia che non smette di da Carlos Alcaraz, 19 anni, nuovo numero 1 del mondo,
crederci neanche se va sotto 1-0 dopo un primo set quasi finisce l’era di Djokovic-Federer-Nadal. Il futuro è già
già vinto ci dice che con l’esperienza può solo crescere. qui, nelle mani di questo ragazzo spagnolo molto maturo
Tutto troppo bello eppure vero, finito con i vent’anni fisicamente e tecnicamente. La buona notizia per noi è
di Alessandro Michieletto che giocava a nuotare nei che l’unico che pare in grado di tenergli testa è Jannik
bruscolini d’oro della coreografia della premiazione. Sinner, (lo ha già battuto due volte e ai quarti ha avuto un
match point in una partita epica). Ne vedremo delle belle.

14 38/2022
GIUSTO
E INGIUSTO
di Adriano Sansa

SUICIDI IN CARCERE
È NECESSARIO UN
CAMBIO DI PASSO
S
iamo condannati all’inerzia?
Da quando ciascuno di noi ha
Us Open, il tennis in una nuova memoria, sappiamo di un nu-
era mero altissimo di morti sul lavoro;
di un carcere sovraffollato, luogo
di inammissibile sofferenza nelle
mani dello Stato. Si diffondono
Il Global summit per la prima volta in Italia ora i numeri dei suicidi in carcere,
A MILANO I GIORNALI DI STRADA DEL MONDO tremendi per frequenza e modali-
tà: persone disperate, specie nei
L'Italia ha ospitato per la prima volta papers”, che rappresenta 93 testate in primi giorni incapaci di reggere
il Global summit dei giornali di strada 35 Paesi. A fare gli onori di casa “Scarp l’urto con un ambiente invivibile.
del mondo. Dal 12 al 15 settembre de' tenis”, la rivista sostenuta da Edifici fatiscenti, celle congestio-
si sono riuniti a Milano oltre cento Caritas ambrosiana (nella foto sopra, nate, promiscuità soffocante; ma
delegati. A organizzare l’evento la redazione di “Scarp de’ tenis” con anche scarsità di personale, pri-
l’“International network of street i venditori a Milano). vazione di contatti, prevalenza di
chiusura e assenza di prospettive
pur minime per la giornata e per il
Tre periodici futuro prossimo e lontano. Manca
di strada. il lavoro. È insufficiente l’assisten-
Da sinistra,
za psicologica.
Scarp de’ tenis
(Italia), The Ci sono eccezioni, anche no-
Big Issue tevoli. E credo vero che il ministro
(Gran Bretagna), della Giustizia abbia intrapreso
StreetWise iniziative per l’assunzione di diret-
(Stati Uniti). tori e psicologi, per la riduzione
dell’affollamento e altro.Tuttavia,
non è la prima volta che qualcosa
si muove, ma evidentemente non
Lo scrittore scomparso a 70 anni basta. Occorre un piano straordi-
nario che modifichi radicalmente
LA CULTURA SPAGNOLA criteri e costumi, una sorta di ri-
PERDE JAVIER MARÍAS voluzione che guardi lealmente alla
volontà della Costituzione. Molti
Il mondo della cultura è in lutto per dei suicidi riguardano detenuti in
la scomparsa a 70 anni dello scrittore custodia cautelare: segno ulterior-
Javier Marías (nella foto), uno dei nomi mente drammatico della crisi di un
più celebri della letteratura spagnola sistema sul quale pesa la lentezza
contemporanea. Nato a Madrid nel della giustizia, altro nostro male
1951, laureato in Filosofia, Marías aveva inesorabile. Ma crediamo davvero
raggiunto il successo internazionale premi letterari – come il Premio nel primato della persona? Preten-
nel 1992 con Un cuore così bianco, a cui nazionale di narrativa spagnolo, il diamo da chi governa o si accinge
sono poi seguite opere come Domani Rómulo Gallego, e il Premio letterario a farlo di dichiarare i suoi intenti in
nella battaglia pensa a me, Quando fui Giuseppe Tomasi di Lampedusa – e questa materia? O siamo assenti
mortale, L'uomo sentimentale. Giornalista, più volte il suo nome era stato indicato persino di fronte alla disperazione
traduttore, autore di romanzi, saggi e tra i favoriti al Premio Nobel per la del suicidio?
racconti, Marías aveva vinto numerosi letteratura.

38/2022 15
FUORIGIOCO LA BELLA INIZIATIVA REALIZZATA DAL COMUNE DI PIOLTELLO
di Antonio Mazzi

I giovani si meritano un posto


sicuro e a tempo indeterminato
Per affrontare il Sotto, Ivonne Cosciotti,
ricambio generazionale, 55 anni, sindaca del Comune
di Pioltello (provincia
sono stati assunti di Milano). A sinistra, lavoro
quindici ragazzi di gruppo per alcuni giovani.

neodiplomati tra i 18
e i 32 anni, grazie
all’uso della formula
“formazione lavoro”

P
ossiamo fare, tutti in-
sieme, un bel respirone,
perché eccezioni di que-
sto tipo possano quanto
prima diventare normalità
nel nostro Paese. Il sindaco
di Pioltello, Comune nei dintorni
di Milano, ha deciso di affrontare il
ricambio generazionale e l’ultima
infornata è di 15 giovani diplomati
fra i 18 e i 32 anni, con la prospettiva
di essere stabilizzati, dopo l’inseri-
mento e l’affiancamento.
Si tratta di un posto sicuro e di un
tempo indeterminato. Perché questa
formula magica deve essere sem-
pre la più desiderata dai giovani e la
meno applicata dal mondo del lavo-
ro? Andiamo scrivendo ovunque che
esistono posti vuoti a suon di cento-
mila alla volta e poi il motivo princi-
pale di questo vuoto è quasi sempre il
tempo determinato. ne. L’occasione di tale rinnovamento politica vera, perché legata alla realtà
I nostri giovani sono sempre così è arrivato dall’utilizzo della formula del territorio e ai bisogni della gente.
“poco sicuri” da non meritarsi, dopo “formazione lavoro”. Sottolineo che Qui, l’azione intelligente della sinda-
mesi di prova, un posto sicuro? A Piol- tale “piccola rivoluzione è legata a un ca ha affrontato il settore giovanile,
tello, alla fine delle operazioni, sarà nome femminile: Ivonne Cosciotti, diventato particolarmente delicato
rinnovato quasi il 20% dell’organico sindaca di Pioltello. e quasi “tragico”. Forse esagero con
con giovani freschi di studio. Il pro- Ancora una donna e ancora una l’aggettivo, ma ciò che leggiamo e ve-
gramma di ammodernamento e di realtà periferica, nella quale si dicono diamo credo lasci sconcertati molti di
sviluppo si collega alla digitalizzazio- poche parole, si fa poca pubblicità ma noi. Brava Ivonne!

38/2022 17
EDITORIALE LA GLOBALIZZAZIONE SPIRITUALE CONTRO I CRESCENTI NAZIONALISMI
di Andrea Riccardi

Papa Francesco in Kazakistan,


messaggero di dialogo e di unità
L’occasione? Il VII Congresso delle religioni mondiali timenti di odio, ostilità, estremismo,
né invitano alla violenza o allo spargi-
e tradizionali. Assente il patriarca di Mosca Kirill mento di sangue».
In un momento in cui la globaliz-
Papa Francesco, 85 anni, zazione è messa a rischio dal clima di
e Mukhtar Tileuberdi, 54, grave tensione internazionale, il mon-
ministro degli Esteri kazako.
do religioso è sfidato dai nazionalismi.
Il cristianesimo ortodosso, per la crisi
ucraina, si trova lacerato. Tuttavia, le
religioni, con la loro tensione univer-
salistica e nella loro diversità, ricor-
dano il destino comune delle donne e
degli uomini. Il dialogo tra loro e l’im-
pegno per la pace appare la grande ac-
quisizione avvenuta tra XXI secolo e il
Novecento. Le religioni insieme, senza
confusione ma in fratellanza, esprimo-
no una globalizzazione spirituale che
contrasta la frammentazione conflit-
tuale della vita internazionale.
All’origine di questo processo di

P
avvicinamento sta l’incontro tra le-
apa Francesco va in Kazaki- Al meeting, quest’anno, manca però il ader religiosi convocato da Giovanni
stan, dove vive una comunità patriarca di Mosca Kirill, per evitare Paolo II ad Assisi nel 1986. Quell’even-
di 250.000 cattolici su quasi l’incontro con Francesco, che il Papa to, superando distanze secolari, mise i
19 milioni di abitanti. La visi- avrebbe gradito, così sembra, anche per leader religiosi di fronte alla sfida della
ta fa parte della sua strategia la crisi apertasi tra le due Chiese dopo pace in un mondo allora segnato dalla
pastorale di attenzione alle l’invasione russa dell’Ucraina. guerra fredda. Papa Wojtyla sottolineò
piccole comunità cattoliche in con- Il viaggio mostra, una volta di più, molto la svolta: «nella storia dell’uma-
dizioni minoritarie. Infatti nel Paese, che il dialogo interreligioso è un punto nità è divenuto a tutti evidente il le-
prevalentemente musulmano, i cri- fermo dell’agenda di Francesco, che ha game intrinseco tra un atteggiamento
stiani sono in larga parte ortodossi all’attivo acquisizioni di rilievo, come il autenticamente religioso e il grande
(25% degli abitanti) e appartengono rapporto con al Tayyb, che ha ricevuto bene della pace». In più di 35 anni, que-
alla Chiesa russa. L’occasione del viag- più volte in Vaticano e che ha visitato sto processo è continuato, anche per
gio è anche il VII congresso dei leader al Cairo. Di particolare importanza è l’impulso di papa Bergoglio. Tuttavia
delle religioni mondiali e tradizionali, il Documento sulla fratellanza umana oggi le comunità religiose sono sfidate
che si tiene ogni tre anni. I congressi per la pace mondiale e la convivenza dai nazionalismi e dai bellicismi, che
sono stati iniziati nel 2003 dal discus- comune, firmato nel 2019 ad Abu Dha- reclamano da loro solidarietà e legit-
so presidente Nursultan Nazarbaev e bi dal Papa e dal grande imam. A questo timazione. Invece la presenza del Papa
sono un appuntamento, promosso dal testo, Francesco ha fatto riferimento agli incontri interreligiosi è un inco-
governo, cui partecipano personali- nell’enciclica Fratelli tutti: con al Tayyb raggiamento a non lasciar cadere l’o-
tà religiose mondiali, come il grande «abbiamo fermamente dichiarato», ha rizzonte universalistico e pacifico delle
imam al Tayyb alla testa di Al Azhar, la scritto, «che le religioni non incitano religioni, facendosi riassorbire in una
più autorevole università musulmana. mai alla guerra e non sollecitano sen- logica antagonistica.

38/2022 19
REGNO IL PRIMOGENITO DI ELISABETTA È SUL TRONO. HA IMPARATO IL
UNITO

CARLO III: REGNA NEL


NEL SUO PRIMO
DISCORSO HA
RIPETUTO LA STESSA
PROMESSA MATERNA
DI SERVIRE «FINCHÉ
AVRÒ VITA» E HA
DETTO DI VOLERNE
SEGUIRE L’ESEMPIO
NELLA FEDE E
NELL’UMILTÀ. PIONIERE
DELL’AMBIENTALISMO,
POTREBBE
MODERNIZZARE
LA CORONA
di Silvia Guzzetti

DEBUTTO DA MAESTÀ
Re Carlo III, 73, nel suo primo discorso alla
nazione lo scorso 9 settembre. A lato, il battesimo
nel 1948, in braccio a Elisabetta (1926-2022)
con la bisnonna regina Mary (1900-2002) e il
nonno Giorgio VI (1895-1952); l’investitura come
principe del Galles, il 1 luglio 1969.

«C
ome la Regina stessa costruire la pace, armonia e prosperità
ha fatto con incrol- dei popoli di queste isole e dei regni del
labile devozione, an- Commonwealth».
che io mi impegno Con queste frasi, riprese dalla
solennemente, per mamma Elisabetta e pronunciate
il tempo che anco- durante un discorso televisivo alla na-
ra Dio mi concede, a zione e al termine della cerimonia con
sostenere i principi la quale è stato proclamato re, Carlo
costituzionali nel cuore della nostra Windsor ha dimostrato di aver mes-
nazione». «La mia vita, certamente, so la testa a posto. Come qualunque
cambierà, mentre mi assumo nuove adolescente diventato, di colpo, adulto,
responsabilità. Non sarà più possibile, per la scomparsa improvvisa dei geni-
per me, dedicare cosi tanto tempo ed tori, anche il neo re di Gran Bretagna e
energie alle charities e ai temi ai qua- Commonwealth si è lasciato alle spalle
li tengo moltissimo». «Mi batterò per le passioni giovanili e inserito nei do-

20 38/2022
MESTIERE IN LUNGHI ANNI. INIZIA UNA NUOVA ERA MA CON UNA SOLIDA EREDITÀ

SOLCO DELLA MADRE Il primo


incontro, il 9
settembre,
con la neo
premier
Liz
Truss,
47.

DALL’ALBUM
veri per i quali è stato cresciuto dai suoi
DEI RICORDI genitori, grazie anche a una monarchia
Sopra, a sinistra Carlo e la principessa Diana (1961-1997) ricevuti in dove non c’è mai un vuoto di potere.
Vaticano da Giovanni Paolo II (1920-2005) nel 1985; a lato, il nuovo re, Perché il nuovo monarca regna subito
primo da destra, segue il feretro della prima moglie ai funerali il 6 settembre dopo la scomparsa di chi lo ha precedu-
1997. Accanto a lui il figlio Harry, oggi 37, il cognato Carlo Spencer, oggi 58, to. A un giorno dalla morte della Regi-
l’erede al trono William, 40, e il padre Filippo d’Edimburgo (1921-2021). na il figlio è diventato come Elisabetta.
Con la stessa volontà di servire, la stes-
sa dedizione alla causa del cristianesi-
mo, la stessa umiltà. Certo re Carlo III
sarà una figura minore rispetto alla
mamma. Più anziano, resterà meno
a lungo al potere e forse la traccia dei
recenti scandali rimarrà. Alla fine di
giugno il Sunday Times ha rivelato che
aveva preso tre milioni di euro da uno
sceicco del Qatar.
Oggi non c’è più la speranza dell’e-
ra elisabettiana del dopoguerra, ma la
preoccupazione per la crisi climatica,
MARITO, PADRE E NONNO le bollette al rincaro, la Brexit, le ex co-
lonie che vogliono rendersi indipen-
Sopra, nel 2015, la Regina e i tre futuri
denti. Re Carlo III presiederà allo
re: Carlo, il piccolo George, oggi 9, e
William. A lato, le nozze con Camilla, 75 snellimento della monarchia britan-
nel 2005; nel 2018 con George sulle nica, la più pomposa del mondo, so-
ginocchia, la moglie e la nipote Charlotte, pravvissuta a centinaia di altre. I cugini
oggi 7, alle spalle la nuora Kate, 40, della Regina, il duca di Kent e il duca di
con Louis, 4, William, Harry con la moglie Gloucester, molto anziani, quando mo-
Meghan, 41. Sotto, un momento di svago riranno, non verranno sostituiti. Harry
con i genitori ai giochi delle Highland. e Meghan e il principe Andrea sono già
fuori dalla vita pubblica e altri reali po-
trebbero seguirli. La principessa Anna
potrebbe diminuire i suoi impegni.
Se il riammodernamento avrà suc-
cesso vorrà dire che Carlo III ha

38/2022 21
REGNO MUORE A 96 ANNI ELISABETTA II, LA SOVRANA ICONA DEL
UNITO
imparato tutti i segreti dell’arte di
governare della madre, in un tirocinio
durato una vita, da una maestra insu-
perabile.
Nato a Buckingham Palace il 14 no-
vembre 1948 alle 21.14, quando a regna-
I SEGRETI DELL
ISPIRAVA FIDUCIA, ERA UNA GRANDE LAVORATRICE,
re era ancora nonno Giorgio VI, il prin- DOTATA DI CALMA INTERIORE E SENSO DEL DOVERE.
cipe arrivò nel momento più felice SPIRITOSA, SALÌ AL TRONO GIOVANISSIMA.
del matrimonio dei genitori, quando CHURCHILL LE DIEDE CONSIGLI COME A UNA FIGLIA
la mamma era ancora la moglie di un
ufficiale di marina senza il peso della di Silvia Guzzetti

I
corona. Quando divenne Regina e fu
più lontana, il figlio Carlo si sentì ab- n questo momento, quando non
bandonato, come ha raccontato al suo c’è più e il mondo intero gli ha
biografo Jonathan Dimbleby. reso tributo con un’ammirazio-
Negli anni tanta sofferenza si è ne, un affetto e un rispetto senza
risolta, come testimoniato dalle paro- precedenti, è difficile immaginare
le caldissime che il nuovo Re ha usato che la regina Elisabetta fosse una
per la mamma in questi giorni, che, persona semplice, molto inglese, con
negli ultimi anni, sostituiva in tutti gli quel “sense of humour” indispensa-
incarichi più importanti. bile da queste parti e una grande ca-
Molto intelligente, uno dei pionieri pacità di ridere di se stessa. Eppure
dell’ambientalismo e dell’agricoltura sono decine gli episodi nei quali la
organica, dedito alle cause degli ultimi,
il torto del principe è stato di fare trop-
sovrana ha fatto finta di non essere se
stessa e ingannato chi non la ricono- IL PRIMO DISCORSO
pa politica, scrivendo, per esempio, let- sceva, come con alcuni turisti ameri- Sopra, la futura regina,
tere a diversi ministri per promuovere cani con i quali si è addirittura fatta a 14 anni, parla ai microfoni
le sue cause e scatenando polemiche fotografare senza dire chi fosse. Forse radio della BBC: accanto
perché la famiglia reale deve mante- era anche un modo per compensare I a lei la sorella Margaret
nersi alla larga dai partiti. Qualcuno sacrifici che gli chiedeva il suo ruo- (1930-2002). Sotto, sul
dice che, come lo zio Lord Louis lo. Nel luglio del 1982 uno schizofre- finire della Seconda Guerra
Mondiale, con la divisa
Mountbatten, Carlo abbia simpatie nico di nome Michael Fagan riusci a
di ausiliaria per l’esercito.
laburiste. Certo ha un ottimo rappor- infilarsi nella sua camera. Spaventa-
to con la nuova premier Liz Truss che ta, la Regina chiaccherò con
l’ha preso sotto braccio, con affetto, per l’uomo, offrendogli anche
consolarlo del dolore della perdita del- una sigaretta e convincendo-
la mamma, rompendo, così, il protocol- lo a uscire in corridoio dove
lo e inaugurando quella nuova era di lo aspettavano gli agenti. Un
una monarchia più informale rispetto lato semplice, pragmatico, di
alla grande rigidità di Elisabetta. Elisabetta che appare anche
Della profonda religiosità del nuo- nei due filmati con James
vo Re, come di quella della madre, nes- Bond e con l’orsetto Paddin-
suno può dubitare. Carlo ha incon- gton.
trato san Giovanni Paolo II nel 1985 Una calma interiore, che,
e si è preparato leggendo La via della certo, proveniva dalla sua pro-
croce. Ha ricevuto in dono un rosario fonda fede cristiana che ispi-
che tiene ancora sul comodino. Anche rava fiducia a primi ministri e
con papa Francesco c’è stata subito capi di stato. Il marito principe
sintonia perché il re condivideva con Filippo la chiamava la psico-
il Santo Padre la passione per la cura terapeuta del “Commonweal-
dell’ambiente e l’attenzione ai più po- th” perché presidenti e primi
veri. ministri delle ex colonie, si

22 38/2022
PAESE. HA BATTUTO OGNI RECORD PER LONGEVITÀ, DURATA DEL REGNO E MATRIMONIO

A REGINA PIÙ AMATA

trattasse di Nelson Mandela o Justin


Trudeau, di Jacinda Ardern o Kenneth
Kaunda, hanno sempre fatto la coda
per raccontarle i loro guai.
E anche i premier britannici, tutti
e quindici quelli che hanno punteg-
giato la sua vita, da Churchill a lady
Thatcher a Tony Blair, all’ultima Liz
Truss, che Elisabetta ha nominato
soltanto due giorni prima di morire,
si sono sempre confidati con lei. Re-
gina psicoanalista e psicoterapeuta.
Regina equilibrata e saggia. Regina
punto di riferimento dei sudditi.
Churchill, il suo primo premier,
Elisabetta II ritratta da
Cecil Beaton all'inco- la consigliò come una figlia, spaven-
ronazione, il 2 giugno tata dall’impresa di regnare, e pian-
1953, oltre un anno se per lei consapevole che finiva per
dopo l’ascesa al trono. sempre il periodo più felice della sua
In alto, parla in tv alle vita e cominciava il dovere. Tony Blair
famiglie nel Natale 1957. seppe guidarla attraversò il grave

38/2022 23
REGNO
UNITO

I RICEVIMENTI
Sopra, a Roma nel 1980 con
il presidente Sandro Pertini
(1896-1990). Sotto, nel
1955, con Winston Churchill
(1874-1965) e la moglie
Clementine Hozier
(1885-1977).

A Balmoral, da sinistra la figlia Anna, oggi 72 anni, il marito


Filippo di Edimburgo, con in braccio Andrea, 62, Elisabetta II
e il primogenito Carlo, 73. Sotto,
la futura regina nel 1947,
al fidanzamento con Filippo.

naufragio della morte della non è mai arrivata in ritardo


principessa Diana. Con Harold ai suoi appuntamenti e non
Wilson, benché fosse laburista, ha mai disturbato i suoi di-
ci fu grande intesa e la regina pendenti fuori dall’orario
addirittura cucinò per lui e sua di lavoro. Nessuno ricorda
moglie. Poca simpatia aveva di lei uno scatto di nervosi-
per Margaret Thatcher, ben- smo o un momento di cat-
ché fosse conservatrice. tivo umore.
Sicuramente Elisabetta avrà La sua vita e la sua
pregato, durante le ultime ore morte sono state il com-
prima di morire, come ha fatto, pimento di quella voca-
ogni giorno per oltre ottant’an- zione cristiana alla quale
ni, e avrà sentito quel Gesù, al era stata chiamata al Bat-
quale si è sempre ispirata, vici- tere timido e dedito al dovere. tesimo. Proprio come in quel poema
nissimo. Perché se il primo filo con- La Regina è riuscita a battere tutti che Elisabetta, appena tredicenne,
duttore della sua vita è stato un umile i record della storia britannica. La più consegnò al padre re Giorgio V per-
servizio al suo Paese, dietro l’intrec- longeva. Quella più a lungo regnante. ché lo leggesse a una nazione che,
cio c’è stata la mano del Creatore Quella sposata da più tempo. Elisa- stremata dalla Prima guerra mon-
che l’ha sostenuta sempre. betta regina ha saputo invecchiare, diale, si preparava ad affrontare la
Quando ha parlato, nel suo ultimo adattarsi, accettare di essere più po- Seconda. «Ho chiesto all’uomo che
messaggio natalizio del 2021, «degli vera insieme al suo Paese. Ha comin- stava sulla soglia del nuovo anno:
insegnamenti di Cristo che sono ser- ciato, prima sovrana, a pagare le “Dammi una luce che mi faccia cam-
viti come la mia luce interna, come tasse. Ha fatto entrare i turisti a pa- minare al sicuro in un territorio sco-
lo scopo per la vita», in fondo ha rac- gamento a Buckingham Palace. nosciuto”. E mi rispose: “Esci nel buio
contato la sua storia, segnata, fin dalla La sovrana è sempre stata una la- e metti la tua mano in quella di Dio.
nascita, dal destino di Regina. Un ruo- voratrice indefessa, almeno cinquan- Sarà meglio per te della stessa luce e
lo che si è inserito bene sul suo carat- ta ore alla settimana. Molto influente, più sicura di una via conosciuta”».

24 38/2022
LA CURIOSITÀ STORICA
IL NO DI UNA SAVOIA
ALLO ZIO LE APRÌ
LA VIA DEL TRONO
Elisabetta II probabilmente
non sarebbe mai
salita al trono, se
una principessa di
Casa Savoia si fosse
piegata alla ragion di
Stato sposandone lo
zio paterno, David
principe di Galles,
futuro re Edoardo
VIII, che abdicherà
GLI INCONTRI nel 1936 in favore
La regina e il principe del fratello Giorgio VI
Filippo a Buckingham per amore della pluridivorziata Wallis
Palace, cinque giorni Simpson. La Savoia in questione è
dopo la morte di Lady Jolanda, detta “Anda” (1901-1986),
Diana nel 1997. A lato, primogenita di Vittorio Emanuele III e della
dall’alto: con Nelson regina Elena. Siano nel maggio 1922, un
Mandela (1918-2013); secolo fa, e la nonna di Anda, la regina
con Elton John, 75, e
madre Margherita cova un progetto
Daniel Craig (l’agente
007), 54. dinastico ambizioso: darla in sposa a
David per legare la propria dinastia a
quella dei Windsor. Vittorio Emanuele III
I PRIMI MINISTRI ed Elena non erano contrari: bastava
che la figlia fosse del tutto consenziente
Nel suo regno i all’unione. Così, Margherita, organizzò
premier sono stati 15. una venuta in incognito del principe di
A lato, con Margaret Galles a Roma. A Jolanda il candidato non
Thatcher (1925-2013)
dispiacque affatto. Si optò, dunque, per un
e Ronald Reagan
(1911-2004). loro secondo rendez vous a Londra, dove,
Sotto, con Tony Blair, il giugno seguente, si teneva l’International
69, e lo scorso horse Show. Anda, appassionata di
6 settembre, cavalli, ci andò, ma lì, anziché di David,
con la neo eletta si innamorò di uno gareggianti, il conte
Liz Truss, 47. Giorgio Carlo Calvi di Bergolo, asso della
squadra italiana. Margherita reagì con
collera. Ma Anda resistette caparbia,
persino a un intervento del duce: voleva
sposare il conte del suo cuore e così fu.
L’altra nonna, Milena del Montenegro,
le telegrafò: «Potevi essere regina e
invece hai scelto sua Maestà l’amore».
Edoardo VIII, rimasto single per un altro
quindicennio, farà la stessa scelta per
Wallis Simpson e aprirà con la sua
rinuncia la strada del trono alla nipote
Elisabetta.

38/2022 25
REGNO GLI INCONTRI CHE EBBE NEL RUOLO DI CAPO DELLA CHIESA D’
UNITO

LA SOVRANA IN DIALOGO LA PRIMA VISITA IN VATICANO FU CON PIO XII. «GRAZIE


A LEI I RAPPORTI TRA CATTOLICI E ANGLICANI SONO
COSTANTEMENTE MIGLIORATI», SPIEGA L’AMBASCIATORE
DEL REGNO UNITO PRESSO LA SANTA SEDE
di Roberto Zichittella

1951
PIO XII
(1876-1958)

I
l primo incontro fra Elisabetta e
un Papa avvenne nel 1951, quan-
do lei non era ancora regina. Ma
la futura sovrana era già così po-
polare che l’evento fu raffigurato
sulla copertina della Domenica del
Corriere. Accompagnata dal marito 1961
Filippo, Elisabetta, in vacanza in Ita- GIOVANNI XXIII
lia, fu ricevuta in Vaticano da Pio XII. (1881-1963)
Nel 2012 il cardinale inglese Cormac
Murphy-O’Connor (morto nel 2017),
ex arcivescovo di Westminster, nel 1951 Salita al trono nel 1952, Elisabet- sua nuova visita in Vaticano. Avviene
studente al Collegio inglese di Roma, ta, capo della Chiesa Anglicana, avrà nel 1980, con un incontro con Giovan-
disse alla Radio Vaticana che Elisabet- l’occasione di incontrare altri quattro ni Paolo II descritto come «caloroso e
ta «era molto bella nel suo abito nero». pontefici. La Regina tornò in Vaticano rilassato». Il colloquio nella biblioteca
«A noi del Collegio inglese», ricor- il 5 maggio 1961 per incontrare Giovan- privata durò 42 minuti invece dei 25
dò, fu permesso di entrare in Vati- ni XXIII. «La vostra presenza qui con previsti. La visita fu il preludio di quel-
cano, ma ci fu vietato in ogni caso Sua Altezza Reale il Duca di Edimbur- la, già pianificata, di Giovanni Paolo
di applaudire e di acclamare. Ma go corona nel modo più felice la serie di II in Gran Bretagna, fra il 28 maggio e
quando lei uscì dopo l’incontro con Pio manifestazioni di amicizia il 2 giugno del 1982. Il pro-
XII noi cominciammo a batter le mani che, dall’inizio di questo se- gramma fu intensissimo (8
e a gridare. E lei sembrava molto felice. colo, hanno segnato i rap- messe in 6 giorni), e il viag-
Quando l’ho incontrata in seguito, mi porti tra il Regno Unito e la gio si svolse nel pieno della
ha detto che era piuttosto terrorizzata Santa Sede», fu l’esordio del guerra, esplosa in aprile, tra
a entrare, perché era la prima volta da discorso di papa Roncalli. Argentina e Regno Unito
giovane che andava in Vaticano. Disse Elisabetta non incon- per il controllo e il pos-
che Buckingham Palace è molto bello, trò mai Paolo VI e devo- sesso delle isole Falkland
ma non è paragonabile al Vaticano!». no passare 19 anni per una CHRISTOPHER (Malvinas, secondo gli ar-
TROTT,
56
26 38/2022
INGHILTERRA CON I PAPI, DA PIO XII A FRANCESCO. UNA LUNGA STORIA DI RELAZIONI

CON CINQUE PONTEFICI Argentina, dove rinnovò il suo appel-


lo per la pace.
La Regina rivide poi Giovanni Pao-
lo II in Vaticano nel 2000. «Vostra Mae-
stà, per molti anni e in tempi di grandi
cambiamenti avete regnato con una
dignità e un senso del dovere che han-
no edificato milioni di persone in tutto
il mondo», disse fra l’altro il Papa. Nel
2010 Elisabetta incontrò a Edimbur-
go Benedetto XVI, durante il viaggio
apostolico di Papa Ratzinger in Gran
Bretagna per la beatificazione del car-
dinale John Henry Newman. L’ultima
visita della Regina Elisabetta in Vati-
cano risale al 2014, quando incontrò
Francesco portandogli in dono cibi e
bevande delle sue tenute.
198O Le piene relazioni diploma-
GIOVANNI PAOLO II tiche fra Regno Unito e Santa
(192O-2OO5) Sede, con scambio di ambascia-
tori, furono stabilite nel 1982. Lo
scorso giugno, durante la ceri-
monia organizzata a Roma per il
Giubileo di platino di Elisabetta,
l’ambasciatore britannico presso
la Santa Sede Christopher Trott
ha ricordato che «Sua Maestà
stessa ha svolto un ruolo fonda-
mentale nello stabilire la nostra
2014 attuale fiorente relazione quan-
FRANCESCO, 85 do è venuta in visita di stato in
Vaticano nel 1980, con un invito a
papa San Giovanni Paolo II a visi-
gentini). «La mia visita», disse il Papa, tare Buckingham Palace durante la sua
«si svolge in un momento di tensione imminente visita pastorale nel Regno
e di angoscia, un momento in cui l’at- Unito. La prima di un papa regnante. E
tenzione del mondo si è concentrata ha parlato di una “nuova e costruttiva
sulla delicata situazione del conflit- era” che si sta svolgendo tra la Chiesa
to nell’Atlantico meridionale. Questa d’Inghilterra e la Chiesa cattolica».
tragica situazione mi ha preoccupato Un piccolo segno tangibile della
moltissimo e ho chiesto ripetutamen- vicinanza fra Regno Unito e Santa
2O1O te ai cattolici di tutto il mondo e a tutte Sede è anche il recente trasloco del-
BENEDETTO XVI, le persone di buona volontà di unirsi a la sede dell’ambasciata non lontano
95 ANNI me nella preghiera per una soluzione dal Vaticano. «Ora», dice l’ambascia-
giusta e pacifica». Poco più di una set- tore, «siamo a un tiro di palla da cricket
timana dopo, Papa Wojtyla andò in da piazza San Pietro».

38/2022 27
MOSTRA IL DIRETTORE DELLA RIVISTA DEL CINEMATOGRAFO ANA
DEL CINEMA

«SONO FILM PROBLEM


«IL VALORE ARTISTICO NON
SI DISCUTE, ANCHE SE NON
SI TRATTA DI CAPOLAVORI.
TUTTI NECESSITANO PERÒ
DI UNA RIFLESSIONE
APPROFONDITA PER I TEMI
CHE AFFRONTANO. IL FILM
PIÙ NUOVO? QUELLO
SU SANTA CHIARA»
di Eugenio Arcidiacono

R
icevendo il Leone d’argen-
to per la migliore regia alla
BONES AND ALL
Mostra del cinema di Vene-
DI LUCA GUADAGNINO
zia 79 per il suo Bones and CON TAYLOR RUSSELL, 28 ANNI,
All, Luca Guadagnino ha E TIMOTHÉE CHALAMET, 26
commentato: «Viva loro,
viva la sovversione e viva
il cinema», riferendosi ai
registi iraniani Mohammad Rasou-
lof e Mostafa Aleahmad, in carcere to pronunciata nel film. Ma oggi credo
come Jafar Panahi, autore di Gli orsi che il nostro desiderio di portare lo
non esistono, con cui ha vinto il premio spettatore all’altezza di chi non è esat-
speciale della Giuria (il Leone d’oro è tamente conforme forse sta riuscendo.
invece andato al documen- Mi auguro che molte più
tario All the Beauty and the persone possano abbrac-
Bloodshed di Laura Poitras, ciare questi due amanti
un documentario sulla vita cannibali senza giudizio».
della fotografa Nan Gol- Il regista si riferiva ai
din). Un omaggio dunque protagonisti del suo film,
al coraggio di artisti che Lee (Timothée Chalamet)
sono pronti a pagare in pri- e Maren (Taylor Russell,
ma persona in nome della DON DAVIDE che ha vinto con meri-
libertà di espressione. MILANI, to il premio Mastroianni
53
Ma nelle sue parole c’è come attore emergente),
anche l’orgoglio di aver interpretato due giovani che provano a emanci-
al meglio il grande tema che ha attra- parsi dalle rispettive famiglie e a tro-
versato buona parte dei film visti al vare nell’amore una forza in grado di
Lido: la ricerca dell’identità. Chi sono dar loro quella libertà di scelta che è Luca Guadagnino,
io e soprattutto chi sono chiamato a stata loro negata dalla pulsione ver- 51 anni: il suo
essere in un mondo che mi è ostile? so il male che hanno sempre portato Bones and all
«Non c’è posto per i mostri nel mondo dentro di sé (il cannibalismo). Questo ha vinto il Leone
dell’amore, è una frase a un certo pun- tema di fondo della ricerca della d’argento - Premio
speciale
28 38/2022 per la regia.
LIZZA LE CINQUE OPERE ITALIANE CHE HANNO ACCESO IL DIBATTITO A VENEZIA

ATICI, MA DA VEDERE»
CHIARA
DI SUSANNA
NICCHIARELLI
CON MARGHERITA
MAZZUCCO, 19

IL SIGNORE DELLE FORMICHE


DI GIANNI AMELIO
CON LUIGI LO CASCIO, 54

L’IMMENSITÀ
DI EMANUELE
CRIALESE
CON PENÉLOPE
CRUZ, 48

MONICA
DI ANDREA PALLAORO
CON TRACE LYSETTE, 34

propria identità è al centro anche dine in cui il male li ha rinchiusi nel aspettavo qualcosa di più coraggioso:
degli altri quattro film italiani in caso dei due giovani protagonisti del alla fine del 2022 abbiamo ancora
concorso, secondo varie sfaccettatu- film di Guadagnino. così bisogno di catalogare le per-
re: l’accettazione da parte di se stessi Si tratta quindi di film che al di sone in base al loro orientamento
e delle persone a cui si vuol bene della là del loro valore artistico, ottimo in sessuale? Perché non stiamo davanti
propria identità sessuale (la ragazzina alcuni casi anche se non stiamo par- alle persone per quello che sono, per il
che si sente maschio in L’immensità di lando di capolavori, sono sicuramente mistero che portano?».
Crialese, la transgender che va al ca- problematici, e necessitano di una ri- Passando invece all’analisi dei film
pezzale della madre che l’ha rifiutata flessione approfondita per il pubblico italiani in gara, don Milani fa queste
in Monica di Andrea Pallaoro, il profes- che desideri andarli a vedere. Abbiamo osservazioni: «L’opera di Guadagnino
sore omosessuale accusato di aver pla- chiesto di aiutarci a farla a don Davide da un punto di vista filmico è sicura-
giato un suo allievo in Il signore delle Milani, presidente della Fondazione mente di ottimo livello, però mi lascia
formiche di Gianni Amelio), la ricerca Ente dello Spettacolo e direttore del- perplesso il senso di affrontare un
di un proprio posto nella Chiesa e nel- la Rivista del cinematografo: «Mi ha tema così cruciale come l’origine del
la società in quanto donna in Chiara di colpito il fatto che il tema dell’identità male ricorrendo alla metafora del can-
Susanna Nicchiarelli e, come abbiamo sia stato raccontato in quasi tutti i film nibalismo. Si poteva andare più fondo
detto, la volontà di uscire dalla solitu- come un bisogno di rivendicazione. Mi in un altro modo». Stesso discorso

38/2022 29
MOSTRA PARLA HIROKAZU KORE’EDA, VINCITORE DEL PREMIO BRE
DEL CINEMA
«LA MIA TELECAMERA
«Mi piace indagare
un rapporto decisivo
come quello fra
Laura Poitras, 58 anni,
genitori e figli. Nel
mostra il Leone d’oro nuovo film racconto
ottenuto con All the beauty
and the bloodshed.
la storia di una strana
famiglia che si forma
per L’immensità di Emanuele Cria-
attorno a un bimbo
lese, che «fa un grande lavoro estetico abbandonato»
e di ricostruzione di un’epoca, riesce a
muovere bene le corde dei sentimenti, di Gian Luca Pisacane
ma anche qui mi sembra che poi man-
chi il coraggio di scavare, preferendo la
facile strada del citazionismo. Ritengo
più interessante il film di Amelio che,
vista lo storia trattata, poteva tra-
scendere e invece ha il merito di non
dividere i suoi personaggi tra buoni e
cattivi: tutti portano delle ferite, delle
domande che ci interrogano».
Un film invece da approvare senza
riserve è Chiara di Susanna Nicchiarel-
li, che con la santa di Assisi chiude una
trilogia di ritratti femminili iniziata
con Nico, 1988, dedicato alla cantante
dei Velvet Undergroud e proseguita
con Miss Marx, sulla figlia minore di
Karl. «La regista ha fatto un’operazione

S
culturale straordinaria con la consu- guardo profondo, spirito ri- Quest’anno Kore’eda è tornato
lenza della storica Chiara Frugoni. È un flessivo, temperamento umile. al Lido, alla 79ma Mostra interna-
film impegnativo, ma tra gli altri mi è Era il 1995 quando il regista Hi- zionale d’arte cinematografica, per
sembrato il più nuovo e penso possa rokazu Kore’eda sbarcava al ricevere il Premio Robert Bresson,
dare tanto ai ragazzi. Ho parlato con Lido di Venezia per presentare assegnato dalla Fondazione Ente
alcuni che erano con me alla proie- in concorso alla Mostra la sua opera dello spettacolo e dalla Rivista del
zione: sono rimasti colpiti da questa prima Maborosi, la storia di una don- Cinematografo, con il patrocinio del
donna che cerca Dio, che va fuori na che doveva confrontarsi con l’ab- Pontificio Consiglio della cultura e
dagli schemi, estremamente libera». bandono e il lutto. Un esordio fulmi- del Dicastero per la comunicazione
Ma questi film potranno dare una nante, che per il maestro giapponese della Santa Sede. «Sono molto felice.
spinta al pubblico per riportarlo nel- è stato solo l’inizio. Tanti i successi, Il cinema di Bresson mi ha sempre
le sale? «Come esercente del cinema in una carriera costellata di film bel- accompagnato. Spero di essere merite-
Aquiloni di Lecco», risponde don Mi- lissimi, da Father and Son fino a Un vole. Anche nei prossimi film, cercherò
lani, «posso dire che giovedì abbiamo affare di famiglia. In pochi hanno di portare la sua lezione con me», ha
aperto la stagione con il film di Ame- saputo cogliere l’anima del Giappo- detto Kore’eda. Il riconoscimento è
lio e abbiamo fatto il tutto esaurito. ne con tale sensibilità, interrogan- giunto alla sua ventitreesima edizio-
Anche le altre sere sono andate molto dosi su memoria, famiglia, morte e ne, e nel tempo è stato assegnato tra
bene. Speriamo». rinascita. gli altri a Giuseppe Tornatore, Manoel

30 38/2022
SSON RISERVATO A REGISTI CHE SI SONO DISTINTI PER LA RICERCA SPIRITUALE

FRA LE PARETI DOMESTICHE»


2O13 2O18
FATHER UN AFFARE
AND SON DI FAMIGLIA

tuo padre biologico ed essere felici.


2O22 Non si può dare una definizione uni-
LE BUONE voca».
STELLE Tra presente e passato, come è
Hirokazu Kore’eda, cambiata nel tempo la famiglia in
60 anni, regista Giappone?
e sceneggiatore «Quando ero bambino era co-
giapponese. Nei
mune che più generazioni condivi-
riquadri, alcuni dei
suoi titoli più famosi. dessero la stessa casa. Con noi c’era
anche mia nonna. Adesso invece a
Tokyo, o nelle grandi città, non è più
così. Si abita vicino, ma non di più.
Poi un giapponese su quattro ormai
sceglie di non sposarsi. Il sistema sta
de Oliveira, Wim Wenders, Ken Loach e Kore’eda si conferma una delle cambiando e il Giappone sta facen-
Gianni Amelio. voci più importanti dietro la macchi- do un po’ fatica a recepire il progres-
Il 13 ottobre, preceduto da alcune na da presa in Giappone, di sicuro si so. Pensiamo al rapporto tra genitori
anteprime, uscirà nei cinema italiani tratta di una delle più conosciute. E la e figli, che mi piace sempre raccon-
l’ultimo film di Kore’eda Le buone stelle sua precisa cifra stilistica sta già in- tare. Quello è il punto di partenza di
- Broker, presentato in concorso al Fe- fluenzando registi come Koji Fukada, tutto».
stival di Cannes, dove Song Kang-ho, il quest’anno alla Mostra di Venezia in Qual è il suo rapporto con la reli-
protagonista, ha vinto il premio per il concorso con Love Life. gione?
miglior attore. È il suo primo lavoro in Elemento cardine delle sue storie «Non sono credente. Penso però
coreano e di nuovo, al centro, ci sono i è la famiglia. che i nostri cari che non ci sono più
legami famigliari. Il riferimento è alle «È vero. Secondo me è una scato- restino sempre vicino a noi. Conti-
scatole in cui venivano “abbandonati”, la molto fragile. In Giappone ci sono nuano ad accompagnarci, a condivi-
in modo anonimo, i neonati che i ge- preconcetti, si fa fatica a riconoscere dere questo mondo, anche se in una
nitori non potevano accudire, affinché legalmente una realtà che esca dalla forma diversa. In qualche modo, ci
venissero adottati. Si tratta di una vi- tradizione. Però non è qualcosa di ri- sono sempre. La vita e la morte non
cenda delicata, intimista, che Kore’eda gido, esistono forme diverse. Il lega- sono una linea retta: si intersecano, si
trasforma in un on the road. Le sfuma- me di sangue non è necessario. Si può sfiorano, ed è un elemento sul quale
ture sono anche a tratti comiche. crescere con una persona che non è il dovremmo riflettere».

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LE LIA RE
AL TA EMB
NE
LA TERZA PUNTATA DELL’INCHIESTA SUI PROGRAMMI ELETTORALI
L’ I 5 SETT
UR TRA ECOLOGIA
2

3
E ACCOGLIENZA ECCO COSA
AMBIENTE PROPONGONO
E IMMIGRAZIONE I PARTITI SULLA
TRANSIZIONE
VERDE E LA
GESTIONE
DEI FLUSSI DI
In questa terza puntata
EXTRACOMUNITARI.
sui programmi delle
DUE ARGOMENTI
principali forze politiche CHE DIVIDONO
in vista delle elezioni del di Francesco Anfossi

N
25 settembre prendiamo
in esame due temi ei programmi dei partiti obiettivi europei (ma senza specificare
l’ambiente è uno dei temi quali e come). Si ragiona sui tempi re-
cruciali per il futuro dominanti (insieme con il la- lativamente brevi. La strategia di lungo
del Paese: l’ambiente voro, l’economia e l’energia), periodo al 2050 – ferma alla versione
e l’immigrazione, in linea con il sentimento ge- presentata a inizio 2021 e non ancora
argomento divisivo nerale degli italiani, sempre inviata al segretariato Onu come previ-
tra Centrodestra e più interessati alla transizio- sto dall’Accordo di Parigi nonostante la
Centrosinistra. Ancora ne ecologica. Anche in questa scadenza fosse il 2020 – viene ignorata
una volta l’impressione breve campagna elettorale estiva l’argo- da tutti i partiti. Il Pd parla di transizio-
mento l’ha fatta da padrone. Ma nel con- ne ecologica come una grande occasione
è quella di promesse
creto? Quali sono le proposte? «per ammodernare l’Italia» e promette
generiche e poco Se scendiamo nei dettagli scopria- – per accelerare il ricorso alle auto elet-
dettagliate, come ci mo, ancora una volta, che le forze poli- triche – 100 mila colonnine elettriche
confermano i due tiche si tengono sul vago. Quasi nessun e 30 mila posti di lavoro. Berlusconi,
presidenti dell’Agesci partito prevede un obiettivo naziona- come è noto, intende piantare «un mi-
Roberta Vincini e le di riduzione delle emissioni al 2030 lione di alberi». Fratelli d’Italia, Lega e
Francesco Scoppola. (presente nella maggior parte dei Paesi Forza Italia parlano di economia circo-
europei), a eccezione di Verdi-Si che pro- lare (come del resto tutti gli altri partiti
È solo colpa del poco
pongono la riduzione del 70 per cento di tutto l’arco costituzionale), impianti
tempo a disposizione? rispetto al 1990 e il Terzo polo di Calenda di ultima generazione, nucleare pulito e
Fatto sta che per il e Renzi, che si impegnano a una riduzio- transizione energetica sostenibile, ma di
politologo Francesco ne del 41 per cento rispetto al 2018. La più non dicono.
Bonini tutto questo maggior parte degli altri partiti tende a Centrodestra e Centrosinistra sono
potrebbe alimentare confermare l’obiettivo comunitario di a favore di un Piano straordinario per la
l’astensionismo, il primo riduzione del 55 per cento al 2030, anche tutela di fiumi, laghi e acque marittime.
partito italiano. se il programma dell’accordo quadro del A proposito di animali, l’accordo-quadro
Centrodestra mette in discussione gli parla di tutela della biodiversità e i 5

32 38/2022
Un elettore al seggio.
Sopra, il fiume Serchio
(Lucca) in secca. Nell’altra
pagina, immigrati a Porto
Empedocle. Più a sinistra,
una manifestazione di giovani
alla Cop 20 di Napoli.

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LE LIA RE
AL TA EMB
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L’ I 5 SETT
UR
2
Stelle voglio-
no l’abolizione del-
la caccia (graduale) e
la detrazione delle spese
veterinarie.
3 Per quanto riguarda l’im-
migrazione, il tema forse più
divisivo tra Centrodestra e Cen-
trosinistra, al contrario, se ne par-
la meno, ma le proposte sono più
concrete. Nel programma del Partito
democratico uno dei primi punti è
la creazione di un’Agenzia di Coordi-
namento delle politiche migratorie
«che diventi il principale attore di ri-
ferimento per tutto ciò che riguarda il
monitoraggio e la gestione dei flussi,
del rispetto dei criteri d’accoglienza e la migrazione e l’asilo, con controllo
dell’efficacia delle politiche di integra- delle frontiere e blocco degli sbarchi
zione nella società e nel mondo del la- per fermare, in accordo con le autori-
voro». Il tutto «attraverso il coinvolgi- tà del nord Africa, la tratta degli esseri
mento delle istituzioni preposte, delle umani». Però a proposito di immigra-
associazioni di categoria, delle impre- zione nel titolo, sull’argomento ci si
se e del volontariato e della Chiesa ita- riferisce solo a «immigrazione ille-
liana che si è sempre dimostrata par- gale» e viene inserita nel capitolo su
ticolarmente attenta e concretamente “Sicurezza e contrasto”.
attiva nelle politiche di accoglienza». La «creazione di hot-spot nei ter-
I dem vogliono anche abolire la Bos- ritori extra-europei, gestiti dall’Unio-
si-Fini e approvare una nuova legge ne Europea, per valutare le richieste
sull’immigrazione che permetta l’in- d’asilo» è un punto saliente del pro-
gresso legale per ragioni di lavoro, an- gramma del Centrodestra. Nel docu-
che sulla base di indicazioni che arri- mento uno dei punti è il «contrasto
vano dal Terzo settore, senza l’obbligo ad ogni forma di antisemitismo e di
di un contratto di lavoro preventivo. integralismo islamico». Si fa anche
La parola “accoglienza” fa capolino riferimento alla necessità di «garan-
molte volte nel testo. Inoltre, si legge tire ai Comuni le risorse necessarie
ancora nel programma di Centrosini- La centrale a carbone Tirreno per far fronte alle spese per la gestio-
Power a Vado Ligure (Savona).
stra, va sostenuto «l’allargamento dei ne e la presa in carico dei minori non
Sopra, l’hot spot di Lampedusa.
corridoi umanitari». accompagnati».
Il Pd è uno dei principali sosteni- Un altro obiettivo è infine quello
tori dello ius scholae, ovvero il confe- Centrodestra propone una strategia di «favorire l’inclusione sociale e la-
rimento della cittadinanza italiana ai radicalmente diversa che prevede il vorativa degli immigrati regolari». Il
figli di extracomunitari minori di 18 «contrasto all’immigrazione irrego- Movimento 5 Stelle di Giuseppe Con-
anni che abbiano effettuato almeno lare» e la «gestione ordinata dei flussi te è molto generico e si limita a fare
un ciclo scolastico. Infine, si legge: legali di immigrazione». appello a un «meccanismo comuni-
«Siamo stati, siamo e saremo sempre Leggendo il documento congiun- tario di gestione dei flussi». Infine, il
contro politiche di respingimenti, to sottoscritto da Lega, Fdi e Forza Terzo polo di Renzi e Calenda ipotizza
apparenti “chiusure dei nostri porti” Italia, non c’è traccia del «blocco na- «forme di immigrazione regolare e
o, addirittura, non meglio precisati vale» a più riprese indicato da Giorgia programmata» sulla base delle esi-
“blocchi navali”: vale il sacrosanto Meloni come una misura imprescin- genze del mercato attraverso «accordi
principio per cui chi è in pericolo in dibile per ridurre o azzerare i flussi. di cooperazione con i Paesi d’origine e
mare va soccorso e salvato sempre». Il Si parla invece di un «nuovo Patto per di transito».

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L’ANALISI DEI DUE PRESIDENTI NAZIONALI DEGLI SCOUT DELL’AGESCI

«MA QUELLO CHE MANCA


È UNA VISIONE D’INSIEME»
«Ai politici chiediamo uno
stile meno urlato, meno
slogan e più progetti
articolati. Sul ciclo dei
rifiuti bisogna partire
dalla formazione»
di Laura Bellomi

P
rogrammi articolati, ma che
non sempre colgono «l’impor-
tanza delle sfide che ci atten-
dono: la sensazione è che man-
chi una visione d’insieme».
Roberta Vincini, 53 anni, dirigente
scolastico a Finale Emilia, e
Francesco Scoppola, 40, ca-
pocerimoniale della Regio-
ne Lazio, sono i presidenti che sottolineano l’interesse
dell’Agesci, l’associazione de- personale o di un gruppo non
gli scout cattolici che conta portano all’integrazione»,
180 mila soci in tutta Italia. dice la presidente, «slogan a
«Di ambiente, ad esempio, parte, la svolta potrebbe esse-
parlano tutti», nota Scop- re nello ius scholae. È a scuola
pola. «C’è la consapevolezza che i ragazzi possono acqui-
che il tema non possa più sire le competenze del vivere
essere eluso, anche perché in società e in cui gli adulti,
siamo reduci dall’estate più ovvero i genitori, possono in-
calda degli ultimi trent’anni contrarsi e così sostenersi. La
e il caro bollette tocca tutti». scuola però non è pronta:
Ma c’è un “però”. «La occorre investire sul perso-
sensazione è che se ne parli in ma- Sopra, Roberta Vincini, 53 anni, nale e sulle competenze». Aggiunge il
niera più funzionale che sostanzia- e Francesco Scoppola, 40. In presidente: «La nostra bussola è la dot-
alto, suore in un seggio romano.
le», aggiunge Vincini, «non si tratta trina sociale della Chiesa. Alla politica
di decidere come spendere i soldi del chiediamo uno stile non urlato: l’inte-
Pnrr, ma di renderci bene conto che di maggiore concretezza come indi- grazione passa attraverso l’accoglienza
quel che facciamo ha conseguen- cato nel Pnrr in numerosi progetti e e il dialogo. Non accettiamo nemmeno
ze certe». Sfogliando i programmi, i investire sulla formazione fin dagli che la religione venga usata negli slo-
presidenti Agesci riconoscono alcuni anni della scuola. Tema che porta con gan e poi si faccia tutt’altro. Prima delle
intenti convincenti e altri più vaghi: sé la raccolta differenziata, il ciclo dei parole, è lo stile che parla: nella misura
«Non è sbagliato pensare di piantare rifiuti e il riuso delle risorse». in cui vivi il comportamento, costruisci
alberi», è il pensiero di Scoppola, «ma L’integrazione è un altro dei temi messaggi di integrazione».
forse è opportuno avere una prospet- cari agli scout, e la scelta di accogliere In vista del 25 settembre, si fanno
tiva più ampia: ragionare su proposte per Agesci è chiara: «Tutti i messaggi anche i conti con la disaffezione

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LE LIA RE
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L’ I 5 SETT
UR
2 al voto.
«L’interesse
IL COMMENTO DEL RETTORE DELLA LUMSA
dei giovani per le
votazioni è in calo,
lo dicono tutti gli isti-
«I CATTOLICI RESTANO
3
tuti di ricerca, e l’associa-
zionismo cattolico non ne è
indenne – ammette Scoppola
UNA RISORSA DEL PAESE»
– ma il tema ci sta a cuore, soste- «A loro il compito di garantire la coesione sociale.
niamo la partecipazione civica e
politica. Ad esempio, in questi giorni
La pochezza degli impegni tiene lontani dalle urne»
in diverse zone d’Italia gli scout stanno di Francesco Anfossi
organizzando momenti di formazio-

N
ne e incontro con i candidati: occorre on è molto lusin- tenuante. «Abbiamo assi-
lavorare anche in sinergia con le altre ghiero il giudizio di stito a una competizione
associazioni cattoliche promuovendo Francesco Bonini, molto concentrata per
una campagna contro l’astensioni- politologo e rettore via della ristrettezza dei
smo». Vincini porta un esempio prati- della Lumsa (Libera tempi, in cui qualcuno si
co: «Lo scorso giugno 40 ragazzi han- Università Maria Santis- è dimostrato più pronto e
no partecipato a una Commissione sima Assunta) di Roma, ha fatto meglio dal punto
di Consiglio generale, il “Parlamento sulla campagna elettorale di vista della comunica-
dell’Agesci”, sul tema della partecipa- dei vari partiti, giunta or- FRANCESCO zione. Ma nella sostanza è
BONINI, 65 ANNI
zione giovanile. Quando sollecitato, mai alle ultime battute. Il stata una campagna che si
l’interesse cresce. Dovremmo sempre poco tempo a disposizione per alle- è spalmata sostanzialmente su quat-
ricordacelo, tutti». stire programmi e liste non è un’at- tro soggetti (il Pd di Enrico Letta, i 5
27,1
LA CRESCITA 24,8
DELL’ASTENSIONE
La percentuale di astenuti
18,6 19,5
alle elezioni politiche 17,1
dal 1948 al 2018 16,4
13,7
Fonte:
11,2 Termometro Politico
9,4
7,8
6,2 6,6
1948 1953 1976 1979 1987 1994 1996 2001 2006 2008 2013 2018

Stelle di Giuseppe Conte, il Terzo polo ra di futuro, un disegno di sviluppo.


di Matteo Renzi e Carlo Calenda e il Il combinato disposto tra la grave
Centrodestra di Giorgia Meloni, Mat- difficoltà ad articolare un program-
teo Salvini e Silvio Berlusconi), molto ma sul presente e un’assenza di di-
piatta, generica, poco diversificata. E segno di futuro portano i cittadini
così è venuta meno la passione poli- o a decidere all’ultimo momento e
tica, la partecipazione, l’attenzione ai a cambiare opinione tra una elezio-
temi dibattuti». ne e l’altra (le cosiddette alternanze
Il cosiddetto “Rosatellum”, il si- di opinione) o a non votare nessuno.
stema misto con cui si vota, per un Lo spartito politico che abbiamo di
terzo maggioritario uninominale e fronte è uno spartito a rime obbliga-
due terzi proporzionale plurinomi- te, come si dice. Difficile introdurre
nale, non ha giovato nel rendere la quelle esigenze che noi tutti sentia-
campagna più effervescente. Moltis- mo: uscire dal tunnel in cui ci siamo
simi duelli sono quasi scontati… trovati».
«Si era detto che il sistema elet- Il segretario di Stato della Santa
torale sarebbe stato cambiato, anche Sede, Pietro Parolin, in margine alla
per via dell’assurda riforma dei par- beatificazione di Giovanni Paolo I si
lamentari, scesi a 600 tra Camera e è appellato al senso di responsabilità
Senato, ma così non è stato. E quindi civica degli elettori in questo fran-
il livello di competizione è stato bas- gente elettorale…
sissimo. Una campagna modesta, che «Il cardinale Parolin ha detto cose
speriamo porti a qualche risultato condivisibili e molto sagge. Il segre-
visto il contesto nazionale difficile e tario di Stato ha dato dichiarazioni di
quello internazionale drammatico in politica alta. In questa contingenza
cui viviamo». rischia di avere effetti controprodu-
I sondaggi dicono che il partito centi un appello più specifico relati-
dell’astensionismo è composto in vo al voto per questo o quello. Anche
gran parte dai cattolici. perché il ruolo dell’elettorato attivo
«I cattolici grosso modo vota- e passivo dei cattolici è sempre stato
no come la maggioranza del Paese. un po’, come dire, super partes. Nel sen-
Dunque le motivazioni sono simili: so che il loro ruolo è sempre stato
un’offerta politica giudicata non in una risorsa per la coesione com-
grado di rappresentare alcune delle plessiva del Paese. Un dato
istanze che i cittadini sentono. C’è fondamentale che tutti
una parte significativa dell’eletto- riconoscono. Il mondo
rato che ha un’idea della rappre- cattolico rappresen-
sentanza politica come qualcosa di ta un bene im-
organico. Invece l’offerta politica si portante per la
è molto frammentata, i messaggi tenuta del
sono degli spot, non c’è un’idea chia- Paese». I programmi
completi
e approfondimenti su
www.famigliacristiana.it
TRA SCUOLA L’ISTRUZIONE E IL PASSATO HANNO UN LEGAME STRETTO. LO CONFERMA
E MEMORIA

QUEI TEMI DI BAMBINI


HA TROVATO NEL SOLAIO
DI UNA VECCHIA CASA DI
FAMIGLIA NEL PIACENTINO
DEI QUADERNI DEL 1924-
’25. RACCONTANO DI UNA
MAESTRA ILLUMINATA E DI
UNA COMUNITÀ IMMERSA
NEI BOSCHI CHE SEGUIVA
I RITMI DELLE STAGIONI
di Fulvia Degl’Innocenti

U
na vecchia casa, una soffit-
ta, un baule e dentro… un
tesoro. Chi non ha mai so-
gnato, almeno da bambino,
di fare una simile scoperta.
Per Umberto Petranca, di
mestiere attore teatrale (ha
lavorato con registi come
Luca Ronconi, Ferdinando Bruni, Elio
De Capitani, Franco Branciaroli, Filip-
po Timi, Andrée Ruth Shammah), il te-
UN TESORO
soro si è materializzato davanti ai suoi
occhi in una casa ormai disabitata di
IN SOFFITTA
Faggio, nel Piacentino, che per rocam- Il baule trovato da
boleschi motivi era arrivata in pos- Umberto Petranca
sesso della sua nella soffitta della
famiglia. Niente casa di Faggio
dobloni d’oro o (Piacenza), dove
gioielli, ma sem- viveva Celestina
Rossi (in alto a
plici quaderni
destra) con le
scolastici dell’an- sorelle e i genitori.
no 1924-1925 che Tutte e tre maestre,
l’allora giova- non si sposarono,
UMBERTO nissima maestra così in mancanza
PETRANCA, che in quella casa di eredi diretti la
43 ANNI risiedeva, Celesti- casa è arrivata alla
na Rossi, aveva gelosamente conser- famiglia di Umberto.
vato insieme al suo diario di scuola, in
cui annotava tutto quello che accade-
va nella sua pluriclasse, 17 bambini
di una scuola rurale di Cassimore-
no, una frazione dell’Appennino emi-

38 38/2022
NO LE STORIE CHE ABBIAMO RACCOLTO, A COMINCIARE DALLA SCOPERTA DI UN ATTORE

EMERSI DAL PASSATO

liano-parmense a 890 metri


di altezza, immersa nei bo-
schi di castagno.
«Mi è parsa subito una
scoperta eccezionale», racconta Um-
berto Petranca, «perché era come aprire
uno squarcio sul passato che attraver-
so quelle parole tornava vivo. Mi sono
documentato anche sulla vita della
maestra per scoprire che, insieme con
le due sorelle Antonia e Margherita,
anch’esse maestre, perseguiva ideali
di giustizia sociale in avversione con
il fascismo e per questo motivo fu al-
lontanata dai luoghi natii per essere
in un certo senso esiliata in una scuola
ai confini con la Svizzera, condizione
che la fece molto soffrire. Per dare va-
lore alla sua scoperta, all’interno delle
attività dell’associazione Walking in
fabula, percorsi tra natura e teatro at-
traverso la quale mi occupo di memo-
ria del territorio e narrazione teatrale,
ho realizzato con Maurizio Ottolini il
libro Le castagne sotto la neve. L’anno
scolastico 1924-25 raccontato attraverso
i temi della piccola scuola di Cassimore-
no, che si può richiedere alla mail

38/2022 39
TRA SCUOLA
E MEMORIA UNA STANZA
PER 17 ALUNNI
Ai lati, l’interno
e l’esterno della
casa adibita
per decenni a
piccola scuola
di Cassimoreno
(Piacenza).
Un’unica stanza
fungeva da
aula per una
pluriclasse: al
piano superiore
c’era l’abitazione
della maestra.
Sotto, una pagina
della sua agenda.

info@walkinginfabula.it». le salgono i muli con «tutti i prodotti


Il volumetto riporta i temi dei necessari»: limoni, arance, semenze
quaderni di tre bambini di terza, le ma anche stoffe e mercerie. Celestina
annotazioni della maestra e conte- affronta problemi come il disbosca-
stualizza la realtà del piccolo paese di mento e le frane e i temi degli alunni
contadini, la sua storia, che cosa era- di terza parlano dei carbonai e delle
no le scuole rurali di allora e che carbonaie, il tifo e il linfatismo dei suoi
ruolo hanno svolto nell’alfabetizza- bambini, come emerge dalle visite del
zione in Italia. E ci sembra di essere lì, medico scolastico. Questa maestra ha
in un mondo sem- insegnato ai suoi allievi a essere parte
La vita di plice regolato dai di una comunità.
montagna nelle ritmi delle stagio- Lo spopolamento della campagna
parole degli ni, che basa la sua fece sì che le scuole rurali pian piano
scolari sussistenza sulle fossero chiuse. Come accadde anche a
castagne, che per quella di Cassimoreno nel 1966, dopo
essere conservate un ultimo anno scolastico in cui i
venivano, appun- bambini furono solo due. «Ora l’edifi-
to, lasciate sotto la degli uomini, ma le foglie essiccate cio che un tempo era adibito a scuo-
neve. Una costante sono anche la lettiera delle mucche. Il la», precisa Petranca, «è una rimes-
nei temi dei bam- bosco dà anche i funghi e, come scrive sa per la legna, ma gli arredi sono
bini è il grande bo- Guido, «questo bosco è una ricchezza rimasti quelli dell’epoca. Sarebbe bel-
sco di castagni e le per il paese». lo poter ridare voce a quei bambini in
fontane dietro alle Pur insegnando in una minuscola quegli stessi luoghi, farle risuonare
case. Per i piccoli è scuola rurale, la maestra Rossi non si li- sotto quegli alberi. Intanto, una copia
il luogo del gioco mita al programma ministeriale, di cui di quei quaderni è stata consegnata
dopo la dottrina, comunque resta traccia negli accurati all’Archivio dei quaderni scolastici
è il sentiero della rapporti settimanali, ma fa conoscere che si trova a Milano e che raccoglie
processione nel giorno della sagra del ai suoi allievi il luogo in cui vivono, testimonianze di diverse epoche e
20 agosto, il sito della piccola fiera an- li porta per i sentieri nelle montagne nazionalità (1.500 quaderni italiani e
nuale. Il castagneto è anche la grande lì intorno; spiega le vicende della chie- 1.000 quaderni provenienti da altri 35
risorsa del paese; le castagne sosten- sa del paese, l’unico monumento della Paesi del mondo). Una memoria pre-
gono l’economia e costituiscono la piccola frazione di Ferriere; li accom- ziosa, per conoscere la nostra storia e
fonte principale per l’alimentazione pagna sulla strada maestra sulla qua- la nostra buona scuola»

40 38/2022
UNA CLASSE DI LICEO RICOSTRUISCE IN UN VIDEO L’EROISMO DI LUIGI BALDAN

«VI RACCONTIAMO LE SUE


AZIONI PIENE DI CORAGGIO»
Internato in Polonia,
aiutò in ogni modo,
a rischio della sua vita,
le ragazze ebree che
lavoravano con lui. Solo
in seguito lo narrò in un
diario ricco di umanità
di Alberto Laggia

L
a storia, ancora poco nota, è
quella di Luigi Baldan, classe
1917, nativo di Sambruson di
Dolo, nel Veneziano, motorista
navale nella Regia Marina, che
in seguito all’armistizio dell’8 settem-
bre 1943 fu catturato dai tedeschi nei
Balcani e internato in vari campi, tra
cui quello polacco di Sackisch Kudowa.
Qui si spese per aiutare in ogni modo,
anche a rischio della propria vita, un
gruppo di ragazze ebree che lavora-
vano con lui nella fabbrica meccanica
presso il campo.
Uomo giusto e coraggioso, scelse
la resistenza non armata sabotando
Sopra, la docente
il materiale bellico tedesco, prima di
di filosofia Agnese
riuscire a scappare dalla prigionia nel Barbato, 58 anni, con
1945. Iniziò ad annotare dal 1951 le sue le alunne della Quinta
memorie in un circostanziato diario, H. A lato, due scatti
di Luigi Baldan
(1917-2017):
anziano e giovane
motorista navale
nella Regia Marina.

che trasuda umanità in ogni pagina. Croce al merito di guerra e di Volon-


Nel 2007, grazie all’iniziativa del figlio tario della Libertà. Ma soprattutto è
Sandro, queste memorie sono state considerato testimone della Shoah.
pubblicate nel libro Lotta per soprav- Ora la storia di quest’uomo che af-
Dario Baldan, 59, e la prof vivere. Luigi, prima di morire nel 2017, frontò a viso aperto il nazifascismo e
Barbato davanti al Liceo alla soglia dei cent’anni, è stato insi- contribuì ad alleviare le sofferenze di
Galilei di Dolo (Venezia).
gnito dal ministero della Difesa della queste giovani ebree è stata rac-

38/2022 41
LA PEDAGOGISTA
TRA SCUOLA
E MEMORIA COME ELIMINARE
contata anche in un video realiz- LE DISEGUAGLIANZE 
zato qualche mese fa da un gruppo di Il sistema di formazione del nostro
Il campo di prigionia di
19 studentesse della quinta H del Liceo Paese è fermo a un modello rigido, che
Sackisch Kudowa, in Polonia.
Galilei di Dolo, coordinate dalla pro- ostacola la mobilità sociale e impedisce
fessoressa di Storia e Filosofia Agnese la crescita culturale ed economica,
Barbato. Video, pubblicato su YouTube, duti nel campo polacco, dove fu inter- dividendo in modo classista il Nord
che a maggio è stato premiato dal Con- nato dal 1944 al 1945. «C’erano circa 500 dal Sud e dalle isole. Rachele Furfaro,
siglio regionale del Veneto in occasio- ragazze ebree di diverse nazionalità, dai pedagogista e fondatrice del network
ne della prima edizione del Concorso 15 ai 20 anni, che lavoravano come ope- Dalla parte dei bambini, affronta ne
I giovani, nuovi testimoni della memoria raie alla VDM, fabbrica di componen- La buona scuola (Feltrinelli) lo stallo,
- Il mio territorio, la mia città racconta- tistica per i caccia tedeschi», racconta il nell’ottica di sanare le diseguaglianze
no la Shoah. «Ho proposto questa sto- figlio Sandro. «Papà era un fine mecca- e permettere ai più fragili di coltivare
ria alle mie allieve, nico. Per la sua abilità veniva scambiato sogni e desideri.
Il prezioso che hanno accet- per ingegnere e rispettato. Prese a cuore Propone un modello
ricordo delle tato con entusia- la sorte di queste giovani: di nascosto in cui la scuola
azioni di un smo di raccogliere spiegava loro come si doveva operare al non si limita a
uomo giusto il testimone della tornio; di notte rubava per loro le mele trasmettere saperi
memoria, passato fuori dal campo, eludendo la guardia prefabbricati lontani
dal figlio Sandro e delle sentinelle; faceva trovare nei car- dalla vita degli
da una mia collega relli pezzi di pane e cibo cucinato; le in- studenti. E lo sta
francese, la pro- formava, per tenere alto il loro morale, mettendo in atto nei
fessoressa Ginette sull’avanzamento delle truppe alleate». quartieri sfidanti e
Mabille, figlia di Tutte circostanze confermate da difficili di Napoli.
una di quelle gio- più internate sopravvissute, raggiunte
vani ebree interna- da Baldan negli anni, in un lavoro di
te proprio in quel ricerca storica che continua ancora alle mie parole» – si legge nel libro –
campo di lavoro, oggi. Come l’episodio in cui Baldan «abbassò l’arma e se ne andò. Mi misi
che nel frattempo salvò la vita a una di loro, accusata in- a riparare il tornio. Vidi la ragazza che
aveva tradotto in giustamente da un ingegnere tedesco piangeva. Mi guardava come a voler-
francese il libro», di aver sabotato un tornio. Racconta mi ringraziare». Edith, una di quelle
dice la professoressa Barbato. nel libro di aver affrontato il tedesco ragazze, oggi residente in Israele ed
Quella raccontata da Luigi Baldan è già pronto a far fuoco sulla donna e di entrata in contatto con il figlio di Lu-
una testimonianza preziosa perché l’u- averlo convinto che si era trattato solo igi, avrebbe confermato anche questo
nica scritta da un italiano sui fatti acca- di un incidente. «Per fortuna credette episodio che sa di eroismo.

LA STORIA • A RONDINE IN CLASSE GLI EX ALUNNI EBREI Studenti del quarto anno
ed ex alunni ebrei al tempo

TESTIMONI PER NON DIMENTICARE delle leggi razziali riuniti.

Un primo giorno di scuola eccezionale quello del rastrellamento del ghetto di


che si è svolto il 5 settembre a Rondine Roma del 16 ottobre 1943 e oggi
(Arezzo) Cittadella della pace. Gli ex alunni presidente di “Progetto Memoria”;
ebrei espulsi da scuola nel 1938 a seguito delle Fabio Di Segni, da anni impegnato
leggi razziali sono tornati sui banchi al fianco nella testimonianza in particolare
degli alunni del Quarto Anno Rondine, studenti nelle scuole; Claudio Fano, il
di tutta Italia che hanno scelto di frequentare cui padre fu ucciso alle Fosse
nella Cittadella della pace la quarta liceo. Ardeatine e che all’epoca delle
Il titolo dell’evento è stato “La scuola leggi razziali aveva nove anni;
restituita”, realizzato da Rondine Cittadella Ugo Foà, che aveva dieci anni e viveva a Napoli classe 1938, molto attivo nelle attività di
della pace in collaborazione con l’Unione al tempo in cui vennero promulgate le leggi testimonianza nelle scuole e di formazione
delle Comunità ebraiche italiane. All’appello razziali; Carla Neppi Sadun, classe 1931; Gianni degli insegnanti sui temi della memoria.
hanno risposto Miriam Cividalli, fiorentina, Polgar; nato a Fiume nel 1936 e residente a Infine, la senatrice a vita Liliana Segre,
poetessa; Lello Dell’Ariccia, uno dei testimoni Roma dal 1939; Nando Tagliacozzo, romano, collegata da remoto. F.D.I.
L’INTERVENTO SCRIVE L’ESPERTO DI VIOLENZA IN RETE TRA RAGAZZI
di Ivano Zoppi, segretario generale Fondazione Carolina

Il caso di Alessandro: la battaglia


contro il cyberbullismo continua
Dopo il tragico suicidio
del giovane di Gragnano
si torna ancora a parlare
dell’importanza di non
smettere mai di educare:
aggressori, vittime, ma
anche genitori e docenti

«L
a sensazione è quella di
svuotare il mare con un
cucchiaio». Così Paolo Pic-
I funerali del
chio, il papà della prima
ragazzo, morto a soli
vittima di cyberbullismo 13 anni, dopo mesi
italiana, ormai nove anni di minacce in chat.
fa, ha risposto alle domande dei croni-
sti sulle sue emozioni a margine della
tragica scomparsa del tredicenne di e ci riporta tutti nel baratro di quella In secondo luogo, i colossi del Web
Gragnano, bersaglio di una violenza notte in cui Carolina decise di smette- non possono più nascondersi dalle
che ancora molti, troppi adulti, non ri- re di lottare e arrendersi allo sconforto proprie responsabilità: via i bambini
tengono plausibile nella vita quotidia- suscitato da un odio del quale non riu- dalle chat e dai social! Le norme, italia-
na di un adolescente. sciva a capire il senso. Lo stesso smar- ne ed europee, ci sono ma vanno appli-
In questi ultimi anni Fondazione rimento, dopo oltre vent’anni di lavoro cate e rispettate.
Carolina, dedicata proprio alla figlia dalla parte dei ragazzi, lo avvertiamo Terzo: non esiste più distinzione
di papà Picchio, si è impegnata nella tutti, non solo come professionisti nel tra reale e virtuale, i ragazzi oggi abi-
sensibilizzazione e nella formazione campo educativo. tano il Web come tutti gli altri luoghi,
all’uso corretto e consapevole dei nuo- Ogni volta che un minorenne ri- dalla scuola alla palestra. Ogni adulto
vi strumenti digitali, collaborando nuncia alla propria vita la nostra mis- con responsabilità educativa non può
con istituzioni e soggetti privati, dalle sion subisce l’effetto di una tela di Pe- più ignorare la dimensione digitale.
multinazionali più vicine ai ragazzi nelope. Tutte le battaglie, le parole e i La nostra esperienza, sul campo e
fino ai colossi del Web, garantendo traguardi ottenuti lungo il cammino nella Rete, ci ha insegnato che la pre-
supporto alle vittime di cyberbulli- verso quella cittadinanza digitale, tan- venzione è la soluzione più efficace per
smo e partecipando al recupero dei to evocata quando disattesa, di colpo arginare i fenomeni illegali e le con-
bulli. Un impegno costante, alimenta- sembrano perdere di significato. Per dotte violente che mettono a rischio
to dal riscontro dei ragazzi e di tutta la questo Fondazione Carolina rinnova le nuove generazioni, sui social e nel
comunità educante. Un riscontro che il suo appello per un nuovo patto edu- Web. Intercettare i segnali dei pericoli
funge da propellente per tutti i nostri cativo a sostegno dei ragazzi e delle online è possibile solo se si sta vicino
educatori, gli esperti e i professioni- famiglie. In particolare, bisognerà im- ai ragazzi, in mezzo a loro. Dobbiamo
sti che operano nella nostra Onlus. pegnarsi sui seguenti punti. allenare la nostra capacità di ascolto,
Di contro, quando si verificano casi Anzitutto, meno interventi spot ogni giorno. I genitori devono smettere
di cronaca come quello di Gragnano, e più educazione continua, a partire di fare gli influencer, posare gli smar-
il tempo sembra riavvolgere il nastro dalle scuole. tphone e tornare a educare.

38/2022 45
NUOVI IL RICORDO DI SUOR MARIA DE COPPI, UCCISA DA TERRORISTI A
MARTIRI

«NOI MISSIONARIE, VITE


«NON CERCHIAMO
LA MORTE, MA ANDANDO
IN CERTI POSTI PIENI
DI DRAMMI E DILANIATI
DAI CONFLITTI CONVIVIAMO
CON LEI», CONCORDANO
LE RELIGIOSE DELL’ISTITUTO
FONDATO 150 ANNI FA
di Romina Gobbo

«P
erché hanno ucciso Ma-
ria? Perché non si sono
limitati a depredare, a
incendiare? Provo un
miscuglio di sentimenti,
anche rabbia. Sono rima-
sta in ascolto al telefono per un’ora e
dieci mentre gli assalitori devastavano
la nostra casa. Hanno fracassato tutto,
parlottavano tra di loro in un idioma
locale, che io non potevo compren-
dere. Cercavo di sentire se le nostre
consorelle erano vive, speravo
nella loro voce, io non potevo par- Sopra, suor Maria
lare, chiamarle, non sapendo qual De Coppi, uccisa a 82
era la situazione. Penso che uno anni, nella missione
degli assalitori si sia appropriato del Mozambico
del telefono di suor Maria e se lo presa d’assalto
sia messo in tasca, senza aver fat- da un gruppo armato
che ha anche dato
to caso che era acceso. Lo sentivo alle fiamme la
perfino respirare». struttura (a sinistra).
È rimasta sotto shock per tut-
ta la notte e il giorno seguente suor
Luigia Coccia, superiora generale del- De Coppi, 82 anni, originaria di Santa strada asfaltata. La gente è povera,
le Pie Madri della Nigrizia, meglio note Lucia di Piave (Treviso), missionaria vive di agricoltura. Noi aiutiamo. Ge-
come Comboniane, poiché l’Istituto è nel Paese sudafricano dal 1963. Suor stiamo una casa dove ospitiamo gio-
stato fondato dal vescovo santo mon- Eleonora Reboldi e suor Angeles Lo- vani studentesse», spiega suor Laura
signor Daniele Comboni (1831-81). pez Hernandes, invece, sono riuscite Malnati, superiora provinciale delle
Verso le 21 del 6 settembre, la loro mis- a fuggire e a nascondersi nella foresta, Comboniane in Mozambico-Sudafri-
sione di Chipene (Lurio), nella pro- così come i sacerdoti fidei donum della ca, che ricorda suor Maria «come una
vincia di Nampula, in Mozambico, è diocesi di Concordia-Pordenone, don donna di pace, innamorata del popolo
stata assaltata da un gruppo di terrori- Loris Vignandel e don Lorenzo Barro. mozambicano, nonostante avesse già
sti, di probabile matrice islamica. Han- «La missione è abbastanza isola- vissuto grandi rischi durante la guerra
no ucciso a sangue freddo suor Maria ta, si trova a circa 60 chilometri dalla d’indipendenza».

46 38/2022
CHIPENE, IN MOZAMBICO, NELLE PAROLE DELLE SUE CONSORELLE COMBONIANE

DONATE PER SEMPRE» Suor Luigia Coccia, seconda da destra,


in piedi, 53, fra le consorelle. A lato, nel
tondo, suor Maria. In basso,
suor Espérance Bamiriyo, 52.

ma lei voleva aspettare ancora perché,


aveva detto, per lei «lasciare Chipene,
era come perdere la vita».
«Forse questo è stato l’unico
modo per rimanere là per sempre»,
dice suor Luigia. «E in Mozambico la
seppelliremo, accanto ad altre nostre
sorelle morte lì. In questo periodo
stiamo organizzando degli eventi per
celebrare il centocinquantesimo
anniversario dalla fondazione del
nostro Istituto, e abbiamo ragionato
tanto per decidere quali momenti di
questa nostra lunga storia mettere a
L’Isis, ha reso noto la Bbc, ha pub- fuoco. Una parola ormai entrata nel
blicato su Telegram la rivendicazione nostro vocabolario è martirio perché,
dell’attacco: «Era troppo impegnata portando la nostra missione in terre
nella diffusione del cristianesimo». difficili, di conflitto, abbiamo vissuto
«Non volevo assolutamente che ri- tanti drammi, abbiamo avuto sorelle
manessero lì un’altra notte», riprende imprigionate, torturate, uccise. Per
suor Luigia Coccia. «Troppo pericolo- noi il martirio è qualcosa di antico e
so. La missione è stata totalmente di nuovo perché si ripresenta in tutte
bruciata: la chiesa, la nostra casa, le fasi della nostra storia. Non lo cer-
il convitto delle ragazze, l’ospedale, donna vivace, positiva, ti abbracciava e chiamo, non mi aspettavo certo che
le auto. È stato un attacco mirato. La ti sentivi voluta bene». Maria ce lo riconfermasse. Eppure,
strategia è sempre la stessa: far fuggi- In un messaggio vocale che un’o- ognuna di noi si ritrova in lei».
re tutti per appropriarsi del territorio. retta prima di essere uccisa suor Maria «Ho versato parecchie lacrime per
I terroristi sono l’ultimo anello di una aveva lasciato alla nipote, suor Ga- Maria», dice suor Espérance Bami-
catena di interessi enormi, legati ai briella Bottani, anche lei comboniana, riyo, superiora della casa madre di
giacimenti di gas di cui il Mozambico è aveva fatto presente che la situazione Verona. «Ma una vita donata è donata
ricco. Adesso che so che le sorelle sono era molto tesa perché un gruppo di ter- per sempre. Questo dicono i nostri voti.
in salvo a Nacala, posso permettermi di roristi, da lei chiamati al-Shabaab (gio- Non sapete né l’ora né il giorno, ha det-
“gestire” il dolore per la morte di Maria. vani, in arabo, ndr) si stava avvicinando. to Gesù, perciò state pronti. La nostra
L’avevo incontrata più volte. Era una La gente aveva cominciato a scappare, vita appartiene a lui».

38/2022 47
LA STORIA MONSIGNOR EUGEN RUNGGALDIER, VICARIO GENERALE DELLA DIOCESI

«DIO E I MONTI, CHIAMA


«LE SCALATE PIÙ DIFFICILI
HO INIZIATO A FARLE
CON MIO PADRE. AIUTARE
GLI ALTRI, SULL’ESEMPIO
DEL BUON SAMARITANO,
È ANDARE ALLA PERIFERIA
DEL MONDO, COME
ESORTA IL PAPA»,
DICE IL SACERDOTE
di Alberto Laggia

L’
orologio segna le 23. La gior-
nata era iniziata presto: Mes-
sa al mattino, quindi lavoro
in Curia fino al pomeriggio;
incontri e riunioni. Il telefo-
no squilla proprio quando si
sta coricando. È l’allarme che segnala
una persona caduta in un dirupo sul
Monte San Pietro, vicino alla frazione
altoatesina di Pietralba, Comune di
Nova Ponente, provincia di Bolzano.
E allora, indossata la divisa al volo,
Monsignor Eugen
via di corsa in auto sul posto. In un’o- Runggaldier, 54 anni,
ra con i suoi colleghi del Soccorso è vicario generale
alpino rintracciano il disperso, per della diocesi
fortuna incolume: un sessantaset- di Bolzano-Bressanone.
tenne che si è avventurato di sera nel
bosco senza torcia né giacca a vento.
Missione compiuta. Rientro a casa mento di due sogni: fare il sacerdote «Si andava a fare i sentieri e le alte-
all’alba. e soccorrere chi va in montagna. Sal- vie fin da piccolissimi, con i fratelli:
«È uno dei miei ultimi interventi. vare corpi e anime, in sostanza. «No, le Odle e il Sassolungo sono state le
Capita spesso così. Altre volte, pur- no, non scherziamo», ribatte pronta- mie prime montagne. Poi da giovane
troppo, le cose sono più complicate». mente, ridendo: «A salvare le anime ci ho iniziato a far ferrate con un amico.
Doppia passione, doppia vocazione, ha già pensato un Altro». Ma è stato con papà che sono inizia-
doppio impegno, senza orari né soste. Gardenese di Santa Cristina, ma- te le scalate un po’ più difficili e non
Ma va benissimo così a monsignor drelingua tedesca (ma parla perfetta- ho più smesso», racconta il sacerdo-
Eugen Runggaldier, 54 anni, vica- mente italiano e ladino), non poteva te. Miti alpinistici? Nessuno, se non,
rio generale della diocesi di Bolza- che nascere con la passione per le vet- forse, il “grande” don Josef Hurton,
no-Bressanone, membro da due anni te. Padre e zio, scomparso in un inci- sacerdote alpinista altoatesino, ora
del Bergrettungsdienst dell’Alpenve- dente in montagna, sono stati a loro ultranovantenne, fondatore della se-
rein (Brd), il Soccorso alpino del Club volta membri del Soccorso alpino. zione del Soccorso alpino di Solda.
alpino di lingua tedesca. È il corona- Insomma, don Eugen è figlio d’arte. La vocazione sacerdotale arriva

48 38/2022
DI BOLZANO E MEMBRO DEL SOCCORSO ALPINO, SPIEGA LA SUA DOPPIA VOCAZIONE

TO A GUARDARE IN ALTO» completa la formazione superando


tutti i test. E da due anni è uno dei 43
membri dell’Alpenverein.
«Alla Brd, assieme a tanti giova-
ni volontari, ho trovato vecchi amici,
increduli di vedermi, ultracinquan-
tenne, tra di loro. Ma mi hanno ac-
colto tutti a braccia aperte. Sono nate
nuove amicizie e ho già celebrato più
di un matrimonio nel gruppo. Mi è
capitato di officiare anche ai funera-
li di amici soccorritori periti duran-
te un’operazione. Alle riunioni mi
invitano a recitare una
preghiera. Prima, magari,
non accadeva».
Ma il “vice” del ve-
scovo, monsignor Ivo
Muser, ha fatto anche di
più: non esistendo una
“preghiera del soccor-
ritore” ne ha composta
una, ora appesa in bella
vista in sede, oltreché
presente nei siti del
IN ALTA QUOTA Soccorso e della dioce-
si. «Alla gioia di salvare
Sopra e a destra, alcuni scatti qualche alpinista, pre-
che documentano le attività cipitato in un dirupo o incrodatosi,
del sacerdote (nel cerchio), membro
purtroppo ogni tanto capita di dover
del Brd, il Soccorso alpino del Club
alpino di lingua tedesca, in Alto Adige. recuperare una salma. Come quella
di una donna salita su una torre roc-
ciosa, di recente, in Val Sarentino, che
dopo: entra in seminario a Bressa- si è tolta la vita gettandosi nel vuoto.
none e viene ordinato nel 1993, a 25 “Adesso tocca a te”, mi dicono i colle-
anni. E il Soccorso alpino? «Non ave- ghi. Non resta, infatti, che la preghie-
vo mai preso seriamente in conside- ra e qualche parola di consolazione
razione l’idea di entrarci. Arrivato per i parenti».
alla mia età, poi…». Don Eugen ne è convinto: fare
Un settantaquattrenne france- il soccorritore è anche una bella
scano, provinciale dei Cappuccini, gli testimonianza cristiana. «In fin dei
riaccende il “sacro fuoco”. L’anziano conti soccorrere qualcuno, sull’esem-
religioso gli rivela di essere diven- pio del Buon samaritano, è andare alla
tato guida alpina a 50 anni. Così l’a- periferia del mondo, come ci sprona a
spirazione covata sotto la cenere si ri- fare papa Francesco». Solo che la stra-
accende e parte la richiesta d’ingresso da tra Gerusalemme e Gerico per lui è
alla Brd. In due anni don Runggaldier in alta quota, tra vette e canaloni.

38/2022 49
L’INTERVISTA FEDERICA CAPPELLETTI RACCONTA LA SUA STORIA D’AMORE CON

«IL SUO GOL PIÙ BELLO


C
he emozione sentire San- «NON RIMPIANGEVA DI AVER la squadra in cui ha giocato da adole-
dro Pertini che, con piglio scente. È stato per lui un punto di ri-
da vecchio capo partigiano,
SMESSO PRESTO DI GIOCARE: ferimento in quegli anni così delicati
striglia Paolo Rossi du- AVEVA VINTO TUTTO E COSÌ per la sua formazione. Quando poi
rante il pranzo offerto dal HA POTUTO CURARE DI diventò famoso, gli ripeteva sempre
Quirinale ai calciatori re-
duci dal trionfo ai Mondia-
PIÙ GLI AFFETTI. PRIMA DI che era un simbolo per i giovani come
lui e che quindi doveva comportarsi
li di Spagna del 1982: «Tua ANDARSENE, HA RINGRAZIATO di conseguenza. Con il passare degli
madre com’è venuta su?». «In aereo». ME E LE BAMBINE anni, hanno mantenuto i contatti,
«Con noi?». «No». «E potevi farla ve- PER AVERLO RESO FELICE» scambiandosi lettere molto belle che
nire con noi, Rossi! Ma cosa ti costava ora sono state catalogate. Ma oltre
dare questa soddisfazione a tua ma- di Eugenio Arcidiacono a don Ajmo, in tutte le fasi della sua
dre!». Questo audio inedito vita Paolo ha sempre avuto
è solo una delle tante chic- un prete accanto: sentiva il
che di È stato tutto molto bel- bisogno avere dei padri spi-
lo - Storia di Paolino e Pablito, rituali con cui confidarsi».
il nuovo documentario di Doveva essere un sim-
Walter Veltroni al cinema bolo, ma fu coinvolto nello
dal 19 al 21 settembre. scandalo del calcio scom-
Al suo interno ha un messe che gli costò due
ruolo molto importante Fe- anni di squalifica. Parlava di
derica Cappelletti, la mo- quel brutto periodo?
glie che ha dato a Rossi due «Sì, ne parlava perché
magnifiche figlie e che gli è per lui fu un trauma, aveva
stata accanto fino alla mor- appena 23 anni e mai avreb-
te, avvenuta il 9 dicembre be fatto qualcosa di illegale.
del 2020, a 64 anni. Infatti cinque anni dopo gli
Il primo incontro tra voi accusatori ammisero che lui
avvenne quando era ancora era completamente estra-
una bambina. Come andò? neo e gli chiesero scusa».
«Avevo sei anni. Mio pa- Un altro bruttissimo
dre e i miei tre fratelli era- momento fu la finale di
no tifosissimi del Perugia, Sopra, Federica Cappelletti, 50 anni, Coppa Campioni del 1985
la squadra della mia città con il marito Paolo Rossi (1956-2020). Si sono allo stadio Heysel, quando
in cui allora giocava Paolo. sposati nel 2010 e hanno avuto due figlie. morirono 39 persone.
Dopo una partita, papà ci «Paolo raccontava sem-
portò allo stadio per conoscerlo. Era venne in mente di invitarlo a presen- pre che fu un dolore enorme, anche
circondato di gente, ma riuscì a dirci tare il libro a Perugia. Così lo chiamai, perché loro, i giocatori della Juve, non
di aspettarlo quel giorno stesso sotto ma all’inizio mi rispose di no. Allo- si rendevano per niente conto di cosa
casa sua. Fu molto gentile e a un certo ra giocai la carta dei sentimenti. Gli stesse davvero accadendo. E aggiun-
punto poggiò la mano sulla mia testa: dissi: “È da tanti anni che non torni a geva che se l’avessero saputo non
in quell’occasione vidi per la prima Perugia, qui tutti abbiamo una gran avrebbero mai giocato».
volta il suo bellissimo sorriso». voglia di riabbracciarti”. Insomma, Rimpiangeva di essere stato co-
Come vi siete rincontrati? alla fine mi disse di sì». stretto a smettere molto presto a cau-
«Avevo scritto un libro con due Nel documentario si parla di un sa dei problemi alle ginocchia?
colleghi, Razza Juve, dedicato a 15 certo don Ajmo Petracchi. Chi era? «No, diceva che in pochi anni
campioni della storia bianconera. Ci «Era il prete della Cattolica Virtus, aveva vinto tutto quello che un

52 38/2022
PAOLO ROSSI, A CUI WALTER VELTRONI HA DEDICATO UN TOCCANTE DOCUMENTARIO

L’HA FATTO CON NOI»

IL PABLITO D’ITALIA
Paolo Rossi bacia la
Coppa del mondo vinta
ai Mondiali del 1982.
Sopra, Beppe Bergomi,
58, in una scena del
documentario È stato
tutto molto bello - Storia
di Paolino e Pablito su un
aereo identico a quello
in cui viaggiò con Rossi
al ritorno dalla Spagna;
più a destra, Walter
Veltroni, 67. In alto,
Paolo adolescente con
la maglia della Cattolica
Virtus. A lato, con il suo
padre spirituale don Ajmo
Petracchi (1928-2001).
38/2022 53
L’INTERVISTA A sinistra,
Rossi con la
moglie e le loro
due figlie Maria
Vittoria, oggi
12, e Sofia,
10. A destra, i
tifosi ai funerali
celebrati nel
Duomo di
Vicenza, città
in cui giocò tre
anni vincendo
la classifica dei
cannonieri
nel 1978.

giocatore poteva desiderare. finale dei Mondiali dell’82. Quando lo avevano soprannominato il “car-
Il calcio era stata la sua vita fin da avvenne quell’incontro? rasco”, il “boia”, ma in realtà lo hanno
bambino, costringendolo a sacri- «Durante un nostro viaggio in sempre ammirato. Quando è morto,
ficare gli affetti, cosa che quando Brasile. Eravamo allo stadio Mara- Paulo Roberto Falcao ha detto: “Il Bra-
smise non voleva più fare. Ed è per canã. Coelho portò il pallone della fi- sile ha già pianto una volta per Paolo
questo che non ha mai voluto fare nale e fece pure qualche scambio con Rossi. Ora piange di nuovo per lui”».
l’allenatore». Paolo. A un certo punto sono entrati C’è un altro momento molto toc-
Un momento molto tenero nel alcuni ragazzini e quando hanno ri- cante: il videomessaggio che Paolo
documentario è quando Paolo parla conosciuto Paolo sono impazziti di inviò a Maradona per i suoi 60 anni
con Coelho, l’arbitro brasiliano della gioia. Dopo il Mondiale, i brasiliani e la risposta di Diego. In quel mo-
DALLA SQUALIFICA
ALLA GLORIA mento suo marito era già malato?
Sopra, Rossi in «Sì. E quando di lì a poco arrivò la
una scena del notizia della morte di Diego non sa-
documentario pevo come dirglielo. Alla fine, quando
che racconta lo seppe, scoppiò a piangere come un
la vicenda bambino».
del calcio Durante la malattia, lei racconta
scommesse, che le vostre figlie facevano i compiti
che gli costò
due anni di sul letto con lui. Fu una sua idea?
squalifica. Sotto, «Sì, volevo che vivessero il loro
al Mondiale in papà in ogni momento, anche mentre
Spagna in cui fu stava male. Quando se ne è andato era-
capocannoniere. no piccolissime, Maria Vittoria aveva
10 anni e Sofia 8, ma sono straordina-
rie nel riuscire comunque a far rivive-
re il loro papà ogni giorno».
Le sue ultime parole sono state:
«Regala delle rose alle bambine». Per-
ché questo desiderio?
«Perché voleva in qualche
modo continuare a essere pre-
sente nelle loro vite. Così, a
ogni compleanno, regalo un
numero di rose corrispon-
denti ai loro anni da parte
del papà».
Quindi il titolo del
documentario, È stato tutto
molto bello, corrisponde alla realtà?
«Sì, quando Paolo ha capito che gli
restava poco da vivere mi ha detto di
essere stato molto felice e ha ringrazia-
to me e le bambine per questo. Queste
parole hanno lenito un po’ il mio dolo-
re. Sono stata molto arrabbiata e l’ho
confidato a papa Francesco quando ci
ha accolto a Santa Marta. E lui mi ha
detto: “La rabbia è una forma di pre-
ghiera, quindi va bene così”».

38/2022 55
ITALIANI
ECCELLENTI NEL LIBRO IRRIDUCIBILE FEDERICO FAGGIN, LO SCIENZIATO CHE HA INV

«I ROBOT NON SARAN


«LA COSCIENZA NON
È SOLTANTO IL RISULTATO
DI IMPULSI BIOCHIMICI:
SENTIMENTI E SENSAZIONI
POSSIEDONO UNA QUALITÀ
DIVERSA. LA REALTÀ
È MOLTO PIÙ RICCA E
FANTASTICA DI QUELLO
CHE IMMAGINIAMO»
di Roberto Zichittella

N
o, noi esseri umani non siamo
come le macchine. E nessuna
macchina potrai mai imitarci.
Dopo anni di studi e ricerche
avanzate, Federico Faggin,
uno dei più brillanti scienzia-
ti e inventori italiani, ha concluso che
c’è qualcosa di irriducibile nell’essere
umano, qualcosa per cui nessuna mac-
china potrà mai sostituirci comple-
tamente. Irriducibile è il titolo del suo
ultimo libro, pubblicato da Mondadori.
Sottotitolo: La coscienza, la vita, i com-
puter e la nostra natura.
Bella storia quella di Faggin. Nasce
LA “MENTE” DEI PC
a Vicenza nel 1941 e quando gli chiedia- Sopra, Federico Faggin, 80 anni,
mostra un microprocessore, il
mo che cosa sognava di fare da grande,
dispositivo elettronico alla base dei
risponde: «Volevo fare il pilota, poi computer da lui inventato. A destra,
purtroppo ho avuto un calo di vista premiato dall’allora presidente degli
da un occhio e ho rinunciato. Allo- Usa Barack Obama, oggi 61, nel 2010.
ra ho pensato di progettare aerei, ero
aeromodellista, ma non avevo i soldi
per comprare le scatole di montag- mi davano limoni, avrei comunque sa-
gio, così comperavo io stesso la balsa e puto fare una buona limonata».
tutto quello che serviva, mi facevo da Dopo la laurea in Fisica a Padova,
solo anche la colla. Volevo fare il perito nel 1968 si trasferisce negli Stati Uniti,
aeronautico, ma poi a Vicenza non c’e- si dedica alla ricerca e progetta i primi
ra più l’indirizzo aeronautico, così mi circuiti integrati MOS (Metal Oxide
sono orientato sulla radiotecnica pen- Semiconductor) e successivamente re-
sando di costruire un modello di aereo alizza la tecnologia MOS Silicon Gate
radiocomandato. Diciamo che ho sem- (metallo su silicio) destinata a diven-
pre saputo reinventarmi in base alle tare la base per la produzione di tutti
circostanze. Se volevo arance e invece i moderni circuiti integrati. Negli Stati

56 38/2022
ENTATO IL MICROPROCESSORE, RIFLETTE SU POTENZIALITÀ E LIMITI DELLA TECNOLOGIA

NO MAI COME L’UOMO»

Sopra, Faggin da ragazzo con un aeromodello


da lui progettato. A lato, un uomo interagisce
con un robot a una fiera della tecnologia a Torino.

Uniti ha fondato e diretto aziende. «Ne Poi nella vita di Faggin arriva una insieme alla moglie la Federico e Elvia
ho create tre e ne ho guidate quattro svolta. «A un certo punto non ero Faggin Foundation, un’organizzazione
nel ruolo di amministratore delega- contento della mia vita, eppure avevo no-profit dedicata allo studio scienti-
to», riassume. Faggin ama presentarsi raggiunto tutti gli obiettivi che avreb- fico della coscienza attraverso la spon-
come fisico, inventore e imprenditore. bero dovuto darmi la felicità. Invece sorizzazione di programmi di ricerca
«L’intuito», spiega, «è sempre ero infelice e mi resi conto che avevo teorica e sperimentale presso univer-
stato la mia dote principale, insieme trascurato me stesso, anche se non vo- sità e istituti di ricerca statunitensi.
all’immaginazione. Non amo fermar- levo vedere la mia scontentezza». «Spero che questa ricerca», spiega lo
mi ai teoremi, sono un inventivo che «Per anni», scrive Faggin in Irri- scienziato, «ci porti a una comprensio-
ama portare nel mondo cose che ducibile, «ho inutilmente cercato di ne più profonda della realtà, in cui non
non c’erano prima. Questo è stato capire come la coscienza potesse sor- ci sono solo simboli senza significato,
il mio desiderio da sempre. Anche gere da segnali elettrici o biochimici, come dice la scienza». Faggin aggiunge
quando volevo progettare gli aerei e ho constatato che, invariabilmente, che non vuole dare connotazioni re-
non volevo farli uguali a i segnali elettrici possono ligiose ai suoi studi («le religioni ten-
quelli esistenti, io volevo Un saggio solo produrre altri segnali dono a vedere le realtà attraverso i loro
fare aerei nuovi». Ma quali sul rapporto elettrici o altre conseguenze dogmi, io voglio vedere la realtà nuda,
sono le doti di un invento- fra esseri fisiche come forza o movi- voglio fare scienza»). Nelle sue paro-
re? «L’immaginazione è il viventi e mento, ma mai sensazio- le si avverte uno slancio visionario
punto di partenza», rispon- macchine ni e sentimenti, che sono che lascia ammirati in un uomo di
de Faggin, «poi ci vogliono qualitativamente diversi». 80 anni: «La realtà è molto più vasta,
la voglia e la capacità di far- Da questa analisi nasce la ricca, fantastica e gioiosa di quello che
lo, la dedizione, l’attitudine consapevolezza che soltan- crediamo. Se ci lasciamo convincere da
a risolvere i problemi». E to la coscienza capisce la chi ci dice che siamo soltanto il nostro
di fronte a un’invenzione situazione e fa la differen- corpo mortale, finiremo col pensare
di successo qual è la sua za tra un robot e un essere che tutto ciò che esiste abbia origine
reazione? «C’è la soddisfa- umano. Per approfondire nel mondo fisico. Ma allora che senso
zione di aver fatto qualcosa gli studi sulla coscienza, avrebbero il sapore del vino, il profumo
che non c’era prima». Faggin nel 2011 ha fondato di una rosa e il colore arancione?».

38/2022 57
VINO
E CONVENTI È TEMPO DI VENDEMMIA ANCHE NELLE SPETTACOLARI CANTINE CHE

«LA NOSTRA REGOLA: P

L’abbazia di Muri Gries e le sue prestigiose vigne.


Sotto, la presentazione e la benedizione da parte
di padre Andrea David, 55 anni, dell’evento
“Vini d’abbazia”, a Priverno (Latina).

I
DA NORD A SUD SI PROCEDE monaci, padri della vigna ante lit-
teram. Il loro è un sapere enologico
ALLA RACCOLTA, PER che sfida il tempo: le tante abbazie
PRODURRE OTTIMI BIANCHI di cui è costellata l’Italia hanno
E ROSSI, DAL LAGREIN ALLO dato un contributo straordinario
CHARDONNAY. ABBIAMO alla ricostruzione della viticoltu-
ra negli anni bui del Medioevo,
VISITATO LE COMUNITÀ dopo la caduta del Sacro Romano
DOVE SI VIVE COME Impero e l’arrivo in Europa delle orde
UNA VOLTA, LAVORANDO barbariche. I monaci hanno preservato
la vite dall’estinzione, salvaguardando
LA TERRA IN FRATERNITÀ i vitigni autoctoni e la straordinaria
di Francesca Fiocchi biodiversità di cui è ricco il nostro Pae-

58 38/2022
PER ANTICA TRADIZIONE SI TROVANO ALL’INTERNO DI ALCUNI MONASTERI ITALIANI

REGARE E COLTIVARE»
ABBAZIA MURI GRIES – BOLZANO
ETTARI DI VIGNETI
NEL CUORE DELLA CITTÀ
Lavoro in cantina e vita monastica convivono
nel cuore di Bolzano. È il 1845 quando l’abbazia
dei monaci agostiniani a Gries, oggi prestigioso
quartiere della città altoatesina ma un tempo
Comune autonomo, viene donata dall’imperatore
d’Austria ai padri benedettini di Muri, in Svizzera,
che rilevano l’antico complesso del XII secolo
con la cantina e iniziano a coltivare la vigna
seguendo la regola dell’Ora et labora. In questi
giorni è in corso la vendemmia
nei trentacinque ettari lavorati
direttamente, di cui diciotto
coltivati a Lagrein, vino fiore
all’occhiello dell’Alto Adige. Storico
il cru Klosteranger, quasi tre ettari
proprio all’interno delle mura del
monastero, una vigna iscritta
al catasto già quando Bolzano
era in territorio austroungarico.
«Valorizziamo la qualità e la tipicità
del Lagrein, non solo come Rosé
Sopra, vista aerea dell’abbazia,
ma anche come Riserva», spiega in un quartiere bolzanino.
Christian Werth, enologo della In alto, alcuni monaci all’interno.
cantina da più di trentacinque anni, che risponde A sinistra, l’enologo
per il suo lavoro all’abate. Christian Werth, 61 anni.

se come nessun altro, come hanno rac- La Regola di san Benedetto da Norcia, tale se si procurava il cibo con le pro-
contato anche Luigi Veronelli e Mario patriarca del monachesimo occidenta- prie mani. E andò oltre, attribuendo al
Soldati. Un potenziale vitivinicolo di le, giustificava per i monaci l’uso del lavoro anche un aspetto cristiano nella
più di seicento vitigni, di cui in produ- vino oltre gli scopi eucaristici, «avu- misura in cui, in caso di surplus di pro-
zione oggi sono circa trecento. to sempre riguardo che non si vada dotti agricoli, i monaci dovevano redi-
Il vino, oltre a essere un simbolo sino alla sazietà o all’ebbrezza». stribuirli a un prezzo inferiore a quello
sacro nel rito eucaristico, diventa nel «Il vino è una risposta all’Ora et di mercato», racconta padre Andrea
corso della storia la principale fonte di labora di san Benedetto, che diede una Rossi, priore dell’abbazia di Valvi-
sostentamento dei monasteri, che alla svolta al lavoro, lo nobilitò. Il lavoro dei sciolo, a Sermoneta, che in questi
preghiera affiancano sempre di più il monaci non era più quello degli schia- giorni è impegnato nelle vigne intorno
lavoro agricolo e in molti casi l’artigia- vi che venivano reclutati al tempo del- all’abbazia con la vendemmia del Mer-
nato di qualità, soprattutto i Benedet- le guerre romane, ma li santificava. San lot. «Madre Teresa diceva che il giorno
tini, operosi, e i Cistercensi, ingegnosi. Benedetto sosteneva che il monaco era più bello è l’oggi. Per me ventiquat-

38/2022 59
VINO
E CONVENTI

Sopra, i filari.
A lato, il monaco
Michele Badino,
58 anni, durante
la vendemmia.
Più a sinistra,
dall’alto, il portale
d’ingresso di San
Masseo ad Assisi e
una degustazione.

MONASTERO BOSE – FRATERNITÀ SAN MASSEO AD ASSISI


tro ore sono troppo lunghe e con la
mia vita e il mio servizio cerco di ren-
dere più bello l’adesso». IL MERLOT NATO DOPO IL TERREMOTO
Di vino monastico se ne è parla- La comunità monastica di Bose nasce con essi è ripresa la coltivazione della
to nei giorni scorsi all’abbazia di a Magnano (Biella) nel 1965, con vite, due ettari fra Grechetto e Merlot da
Fossanova, nel cuore della Pianura Enzo Bianchi. Nel corso degli anni si cui si producono due bianchi e un rosso.
pontina, nella prima edizione dell’e- è allargata e comprende realtà dove Le giornate si svolgono fra preghiera,
vento culturale “Vini d’abbazia”, ideato fratelli e sorelle vivono il Vangelo nella accoglienza degli ospiti e vita fraterna,
dal giornalista Rai Rocco Tolfa. Un mo- vita comune. Vino e olio si producono nei secondo la regola che trae ispirazione
mento di riflessione e incontro fra ab- monasteri San Masseo ad Assisi e Santa da san Benedetto per l’Occidente e
bazie impegnate in questi giorni nella Scolastica a Civitella San Paolo (Roma). san Basilio e Pacomio per l’Oriente.
raccolta dell’uva e meta di un costante A San Masseo, monastero benedettino «Cerchiamo di vivere del nostro lavoro,
turismo religioso fra natura e spiritua- dell’XI secolo, abbandonato con il che svolgiamo in prima persona»,
lità. Dall’abbazia Muri Gries, con pre- sisma del 1997, i monaci sono tornati spiega Michele Badino, che si occupa
giati vigneti nel centro storico di Bol- dopo il restauro una decina di anni fa e della gestione con sei confratelli.
zano, a quella agostiniana di Novacella,
una delle più importanti dell’arco alpi-
no, dove si fa vino ininterrottamente di Biella, che produce vino e olio nelle Ai monaci si devono le prime ri-
dal 1142. Esempio di cantina con pro- fraternità San Masseo ad Assisi e Santa cerche sui cloni, i primi studi ampe-
duzione continua più antica, ma non è Scolastica a Civitella San Paolo, vicino lografici, nuove forme di vinificazio-
un monastero, è Ricasoli, nel territorio Roma, le monache trappiste di Vitor- ne. A un monaco benedettino, Dom
del Chianti Classico, che ha iniziato a chiano, nell’Alto Lazio, suore di clau- Perignon, la nascita dello champa-
produrre vino un anno prima, nel 1141. sura note per la produzione artigianale gne. E come non ricordare l’impegno
Ancora, l’abbazia benedettina di Pra- di vino, birra, confetture e marmellate: dei Cistercensi dell’abbazia di Citeaux,
glia, nel contesto dei Colli Euganei, che da quattro ettari vitati, lavorati diret- in Borgogna, che riforniva la corte pa-
ha avuto un grande ruolo nello svilup- tamente dalle monache, ricavano circa pale di Avignone e che fino alla Rivo-
po della provincia di Padova, il mona- trentamila bottiglie di vino all’anno luzione francese fu la più grande pro-
stero benedettino di Bose, in provincia con metodi naturali. duttrice di vino di qualità. «Il vino è

60 38/2022
ABBAZIA VALVISCIOLO - LATINA
un atto culturale», dice padre Andrea
LE BOTTIGLIE PRODOTTE David dell’Istituto del Verbo Incar-
IN PARROCCHIA nato, la Congregazione che da cinque
anni gestisce l’abbazia di Fossanova.
L’abbazia, fondata dai monaci basiliani di San «Dietro il vino c’è un racconto che crea
Nilo, occupata e restaurata dai Templari nel XIII valore, che è molto più importante del-
secolo, di cui conserva vari simboli sacri tra cui la descrizione degli aromi. Il ritorno
un palindromo, sorge su un contrafforte affacciato alla terra aiuta a riequilibrare i ritmi, fa
sulla Valle dell’Usignolo (Lt), fra il borgo medievale bene al corpo e alla mente».
di Sermoneta, l’oasi botanica di Ninfa e le rovine Conclude Michele Badino, fra-
megalitiche dell’antica Norba. Nel XIV secolo ai tello del monastero San Masseo di
Templari subentrarono i Cistercensi (tuttora Assisi, dove è in corso la vendemmia
presenti), di cui la chiesa, edificata in modo che le del Grechetto e del Merlot: «Il nostro
prime luci dell’aurora illuminino l’abside, conserva lavoro si svolge in silenzio. Dobbiamo
lo stile austero, privo di affreschi, che si rifà ai imparare ad ascoltare, a cercare
canoni del memento mori e alla casa madre di l’autenticità nelle cose. Tutti i mo-
Citeaux. Padre Andrea Rossi, che si occupa anche naci, da Pacomio a Benedetto, ce lo in-
delle celebrazioni religiose, dato che l’abbazia è segnano. Forse qualcuno vede la nostra
anche parrocchia, cura i fiori come un provetto vita un po’ folle, ma invece è eloquente
giardiniere e, coadiuvato da sette monaci, un e può parlare ai giovani, che vivono con
cantiniere e un enologo, dirige le attività agricole Vista sul chiostro uno scambio continuo di messaggi,
secondo la regola dell’ora et labora. L’abbazia, fiorito. In alto, il perché sull’essenziale ci si incontra, si
che ha anche tremila ulivi, produce quasi priore padre Andrea può trovare l’umanità. Parliamo con
Rossi, 82 anni.
quarantamila litri di vino all’anno. una condivisione di gesti, di vita e una
prossimità che oggi manca».
ECCELLENZE A SAN FLORO (CATANZARO) TRE GIOVANI RIATTIVANO CON LA LORO CO
D’ITALIA

«LA CALABRIA TORNA


«SIAMO PARTITI
DALL’OBIETTIVO DI FAR
RIVIVERE UN’ANTICA
TRADIZIONE CHE ERA
ANDATA PERDUTA. LA MOLLA
DECISIVA È NON SOLO
IL DESIDERIO DI RISCATTO,
MA ANCHE LA VOGLIA
DI CAMBIARE IL DESTINO
DELLA NOSTRA TERRA
PER IL FUTURO DEI FIGLI»
di Maria Gallelli

64 38/2022
OOPERATIVA L’ANTICA FILIERA, DAL GELSO AL BACO SINO AL PRODOTTO FINITO

SULLA VIA DELLA SETA»


I
l rumore del mare in Calabria non vie-
UN SOGNO ne solo dalle onde. Si può ascoltare an-
che nel chiuso di una stanza immersa
REALIZZATO tra gli alberi di gelso, a occhi chiusi,
Miriam Pugliese, tutti zitti. È il suono di migliaia di ba-
33 anni, e chi da seta che mangiano all’unisono
Domenico Vivino, le loro foglie fresche, a tratti pioggia
35, presidente leggera, a tratti lento fruscio di ac-
della cooperativa qua che batte sulla sabbia. Siamo a circa
Nido di seta, nel 10 chilometri dal Golfo di Squillace, verso
gelseto di San l’entroterra, molto vicini a Catanzaro, nel
Floro (Catanzaro). piccolo borgo di San Floro. Qui, in un pa-
Nei riquadri: i
ese che ha poco più di 700 anime, dal 2014
bachi nell’acqua
calda pronti è nata la cooperativa Nido di seta, il sogno
per diventare realizzato di tre ragazzi, decisi a vivere e a
filo; Miriam lavorare nella loro terra riportando alla
e Giovanna luce l’antica tradizione serica calabrese.
Bagnato, 33, Il presidente è Domenico Vivino – 35
al telaio; nell’altra anni, una laurea in Sociologia e una in
pagina, i bachi Scienze politiche a Napoli, un padre al-
sul gelso. levatore di bachi – che accoglie con voce
forte e ferma schiere di visitatori. Ricci
biondi e sorriso timido, lavora nei campi e
si muove a suo agio tra bachi e bozzoli: «Il
Comune di San Floro nel 1998 aveva ten-
tato di avviare un progetto sperimentale
legato alla seta creando un gelseto. Cadu-
to in disuso, abbiamo chiesto e ottenuto
l’opportunità di prenderlo in gestione per
avviare la gelsi-bachicoltura, riattivando
tutta l’antica filiera, dal baco al prodotto
finito, passando per la filatura, la tintura
con materiali naturali (dal mallo di noce
alla cipolla di Tropea) e la tessitura. Ci
prendiamo cura anche del Museo del-
la seta, ospitato nel centro del paese, nel
quattrocentesco Castello Caracciolo, dove
viene illustrata la storia della seta nella
regione. La gelsicoltura era molto diffu-
sa in Calabria nell’anno Mille. La città di
Catanzaro ha avuto per secoli il primato
nell’arte serica, in particolare tra il 1400
e il 1700: i paesi circostanti allevavano il
baco per portarlo in città, dove avveniva
la filatura e la creazione di preziosissimi
BENIAMINO PISATI

damaschi esportati in tutta Europa».


Il museo ospita, tra le altre cose,

38/2022 65
ECCELLENZE
ITALIANE A sinistra,
Domenico durante
un incontro con
un telaio antico che i visitatori
i visitatori; sotto,
possono provare a usare e i reportage mentre mostra
dei viaggi all’estero dei ragazzi della i bozzoli. A sinistra,
cooperativa che si sono mossi dalla Miriam in un
Thailandia all’India, al Messico per viaggio formativo
imparare tecniche e mettere a con- visita una filatura
fronto culture ed esperien- messicana.

FABRIZIO CARBONE
ze nel settore.
Il gelseto, invece, è poco
fuori dal paese, cinque et-
tari di terra che accolgo-
no oltre tremila piante.
Camminando tra la natura
si raggiungono i locali in
cui i bachi vengono alleva-
ti, il piccolo negozio dove
si vendono prodotti di seta
finiti, marmellate, liquori
alle more e tisane alle foglie
di gelso; più in alto si vede il punto ferma solo quattro volte quando fa le
ristoro in cui si degustano cibi a chi- quattro mute: ogni muta dura circa
lometro zero. 24 ore. Infine prepara il suo bozzolo in
Domenico parla ai bambini: «Il tre giorni attorno a rametti secchi, in
baco vive 30 giorni, attraversa 5 età, Calabria a cespugli di ginestra». Tut-
non dorme mai e si nutre tantissimo ti i bambini uscendo dalla stanza dei
anche di notte: 20 mila bachi man- bachi chiedono un bozzolo bianco da
giano fino a 500 chili di foglie di gelso portare via.
per produrre 5 chili di seta grezza. Si All’esterno si assiste all’estrazio-
Rovereto
Lago Ala
UN’ARTE CHE ATTRAVERSA LO STIVALE di Como

UNA TRAMA PRESTIGIOSA Torino


Milano
Reggio Emilia
Venezia

TRA FURTI E COLLABORAZIONI Ferrara


Modena Lugo
Genova Bologna
Dalla Lombardia alla Sicilia, passando per Firenze, Napoli Forlì
e Catanzaro, un lungo filo, è proprio il caso di dirlo, attraversa Pescia Meldola
il nostro Paese, intessuto col nobile materiale della seta. Un percorso Lucca Firenze
raccontato dalla storica Maria Giuseppina Muzzarelli nel saggio Andare per Siena Ascoli
le vie italiane della seta (il Mulino) dedicato al passato di quest’arte che, in
epoca medievale, portò l’ultima fibra italiana nell’Occidente e nella sua economia.
Questa tessitura giunse per la prima volta intorno all’anno Mille in Calabria, Roma
quando i Bizantini esportarono la coltivazione del gelso e l’allevamento
del baco. Da lì la produzione del pregiato materiale, che vestiva re San Leucio
e regine, si diffuse e si spostò verso il Nord. L’autrice, seguendone Napoli
il filo che giunge ai giorni nostri, spiega che si tratta di «una storia
di emigrazioni, scambi, imitazioni, furti di idee, competizioni, ma
anche collaborazioni... in continuo movimento sulle gambe di uomini
perennemente alla ricerca di migliori condizioni di vita. Una storia
di concorrenza, ma anche di appoggio reciproco, per esempio fra
cristiani ed ebrei, che ebbero nel settore un ruolo non secondario». O.V. Catanzaro
Messina
Palermo
66 38/2022
Villa Erba a Cernobbio (Como), uno dei
gioielli del lago, durante
ne del filato. In una pentola di acqua la manifestazione “Orticolario”.
calda vengono immersi i bozzoli: la
sericina si scioglie, il filo si dipana,
circa 2 chilometri per ogni bozzolo.
Un filo resistente che passa attraver-
so le mani leggere di Miriam Puglie-
se, 33 anni, capelli lunghi e neri. È la
moglie di Domenico, hanno due figli,
Giosuè di quasi 3 anni e Mattias di 9
mesi. Lei parla ai grandi: «Mio pa-
dre mi ha cresciuta con l’idea che in
Calabria non ci fosse niente, che bi-
sognasse andare via. Quando avevo
sei mesi sono stata portata dalla mia
famiglia nella provincia di Varese,
dove ho studiato lingue straniere. In
Germania per lavoro ho visto gente
A VILLA ERBA (COMO) LA MODA INCONTRA I FIORI
incantata nel guardare città e pae-
saggi che sono infinitamente meno
belli dei nostri, allora ho capito che
«LE FILATURE DI COMO?
al Sud si sta seduti su un miniera
d’oro, il territorio, che le opportuni- TUTTO MERITO DI MARIA
TERESA D’AUSTRIA»
tà sono tantissime».
San Floro è il luogo d’origine del-
la sua famiglia natale. Qui nel 2014
i suoi sogni si sono incrociati con
quelli del marito Domenico e della Nella “città della seta”, dove sono prodotte le stoffe
sua amica di sempre Giovanna Ba- per le più importanti griffe, incontriamo Moritz Mantero,
gnato, 33 anni, che ha frequentato
l’Istituto d’arte di Squillace: è lei la
imprenditore tessile innamorato della botanica
creatrice dei monili in seta, colei che di Giusi Galimberti
dipinge. Da poco è diventata mam-

N
ma. Attorno a loro nasce la coopera- on ci si può occupare di seta
tiva che comprende anche tre lavo- senza risalire più a Nord, in
ratori stagionali e otto artigiane. «Se quella che è chiamata “la città
ce l’abbiamo fatta noi ce la possono della seta”: Como. Affacciata
fare tutti», aggiunge Miriam. «Siamo sulle rive di uno dei laghi più
qui anche per i nostri figli: è il nostro amati e turistici del mondo, è un di-
modo di cambiare nel piccolo, un stretto noto a livello internazionale
Moritz Mantero,
mezzo di riscatto territoriale». per la produzione del prezioso fila-
76 anni. Nel
E il riscatto c’è stato: qui arriva- to e, più in generale, per i tessuti di tondo, Maria
no circa 6.500 visitatori all’anno, alta gamma. Passeggiando per le vie Teresa d’Austria
tanti stranieri, tante scolaresche; da del centro, si può visitare il Museo (1708-1765).
qui un copri inginocchiatoio di seta della seta, in via Castelnuovo 9, e il
grezza tinto con radici di robbia è percorso prosegue idealmente con il
partito per raggiungere papa France- Museo Studio del tessuto sulla via proprietà passò alla figlia Carla, mo-
sco. I bambini escono dal gelseto in- per Cernobbio. glie di Giuseppe Visconti di Modro-
cantati, dopo aver comprato piccole Il nostro itinerario si ferma pro- ne. Qui trascorreva le estati il figlio
calamite a forma di baco e saponette prio a Cernobbio, e più precisamente Luchino Visconti. La villa è stata in
con dentro bozzoli bianchi. I grandi, a Villa Erba, una delle più importanti seguito ceduta a un consorzio, ma
un po’ frastornati, guardano al loro dimore lariane. Costruita fra il 1894 il regista vi tornò negli ultimi anni,
ritorno in città. In testa qualche pen- e il 1898 per Luigi Erba, fratello ed anche per montare uno dei suoi film.
siero e quello strano rumore di mare erede di Carlo, uno dei maggiori in- Ma non solo Luchino amava questo
che non si dimentica. dustriali farmaceutici dell'epoca, la luogo. Sospettiamo che l’amore

38/2022 67
ECCELLENZE
ITALIANE

A “Orticolario”, una mostra


dedicata allo stilista Ken Scott.
A lato, disegno di fantasie per
foulard. Più a sinistra, la collezione
per l’autunno di Mantero1902.

di George Clooney per il Lago di competitiva sui mercati, l’imperatri- soni, Versace, Ferré, Soprani, Armani
Como (l’attore festeggia 20 anni di ce, che regnava anche in Lombardia, erano ancora giovani. Si teneva sem-
presenza a Laglio nella sua Villa Ole- tolse i dazi: una sorta di duty free set-
pre una festa di gala alla villa: Kenzo
andra) abbia portato l’amico regista tecentesco. Mio nonno da Novi Ligure era il più bravo a danzare».
Soderbergh a girare qui alcune scene andò in bicicletta a Como a far fortu- Il fasto di quelle feste e delle emo-
di Ocean's Twelve. na. Dopo aver fatto esperienza presso zionanti sfilate che segnarono l’ascesa
Tra le terrazze e le serre della casa altri, aprì la sua tessitura, negli annidella moda italiana riecheggiano nei
ottocentesca abbiamo incontrato un in cui la moda impazziva per la seta». saloni che guardano il lago. L’occasio-
comasco doc, Moritz Mantero, pre- La storia delle seterie comasche ne per respirare quelle atmosfere, tra il
sidente di una delle più importanti è legata a filo doppio a quella del profumo dei fiori, sarà dal 29 settem-
seterie lariane. Lui è anche patron di made in Italy. A metà degli anni ’70, bre al 2 ottobre a Orticolario 2022,
Orticolario, mostra di giardinaggio Beppe Modenese (1929-2020), consi- ritorno in presenza di un evento im-
autunnale che si tiene in questa sede derato “padre” della moda italiana, perdibile per gli appassionati di verde.
ogni anno, tra interni viscontiani e il per anni presidente della Camera del- Ad accogliere tutti, anche i bam-
parco secolare. La passione dei fiori, la moda e allora illuminato “PR” della bini, sarà Moritz Mantero. «Nel no-
nata tra le sete e i foulard dell’azien- fiera Ideacomo, invitò a sfilare a Villastro archivio ci sono tessuti floreali
da di famiglia, fondata nel 1902 da Erba gli stilisti emergenti del prêt-à- di ogni epoca e ora abbiamo anche le
nonno Riccardo, ora per lui è anche porter italiano. «Io c’ero già», ricordastampe della Fondazione Ken Scott
botanica: fiori e piante vere a Orti- con simpatia Mantero. «Krizia, Mis- (Fort Wayne,1919 - Eza,1991, ndr), sti-
colario, disegnate sui lista statunitense che iniziò
tessuti prodotti ancora come pittore e si appas-
oggi dalla sua azienda sionò alle stampe di corolle
per marchi come Armani, dai vivaci colori. Il mio giar-
Chanel, Vuitton. dino? A dire la verità, a causa
«La prima cosa che della siccità ora non è bellis-
ci tengo a spiegare sul- simo. La mia era nel passato
le seterie di Como è che la casa del massaro di Villa
dobbiamo tutto a Maria Sucota, dove ha sede il Mu-
Teresa d’Austria (Vienna, seo dei tessuti della Fon-
1717-1780, ndr). Qui il tessi- dazione Ratti. Il massaro
le era un tempo dedicato aveva un frutteto e il forno
solo alla produzione di dove adesso cuocio pizze per
lana. Quando si iniziò a tes- gli amici. Tra le piante sono
sere la seta, i telai non erano A lato, Beppe affascinato dal bambù: a Villa Erba
adatti, vista la differenza di Mantero e, a lato, ce n’è una vera foresta e sarà il tema
diametro dei filati. Si pro- Riccardo, fondatore di Orticolario. Sogno di ricavarne un
duceva una seta spessa, dell’azienda, padre tessuto elastico, morbido e lucente
poco raffinata. Per renderla e nonno di Moritz. come la seta».

68 38/2022
STORIA
DI RINASCITA IL FIGLIO SI È SVEGLIATO DA UN COMA CHE SEMBRAVA IRREVERSI

«LE NOSTRE PREGHIERE


«CONTRO IL PARERE
DEI MEDICI CHE NON CI
AVEVANO DATO SPERANZE,
ALESSANDRO SI È RIPRESO.
E MALGRADO LE GRAVI
DISABILITÀ, OGGI
È UN BAMBINO SERENO
E AMATISSIMO»
di Fulvia Degl’Innocenti

Q
uando Marco Giangrande
vegliava il suo bambino in
coma, tanti pensieri e paure
passavano nella sua mente.
Una sofferenza aggrappata al
filo della speranza, e la voglia
di alleggerire quel buco nero nel cuore.
Così si è fatta strada l’idea di mettere
insieme delle storie, personaggi e si- letano significa “cascamorto”. Incon- Un maledetto giorno la moglie lo chia-
tuazioni incontrati nella sua vita erra- triamo Zez a Napoli negli anni Ottanta ma, disperata: Alessandro, 10 anni,
bonda di grande viaggiatore per lavoro quando è un adolescente complessato mentre è in palestra si è accasciato
e per passione, con un tono scanzonato e insicuro e lo seguiamo nelle sue pe- a terra senza nessuna avvisaglia, e
e leggero che strappa più di un sorriso. regrinazioni in giro per l’Italia al se- il suo cuore ha smesso di battere.
«E mai avrei pensato poi di farne un li- guito della famiglia e poi a Parigi come Non può essere defibrillato, i soccor-
bro, scrivevo per me, e ancor meno caposcalo di una compagna aerea, con i si provano comunque a rianimarlo,
avrei sperato poi, come poi è sta- suoi fidanzamenti che per un motivo o inutilmente: 42 minuti in cui è prati-
to, di leggerlo ad Alessandro, dopo per l’altro naufragano sempre, e lui re- camente morto. Poi un segnale, si può
che si è risvegliato». Malgrado alcuni sta in cerca del grande amore. provare a defibrillare, il cuore riparte,
spunti autobiografici, non è lui lo Zez Facciamo un passo indietro: Mar- ma le sue condizioni sono disperate. I
protagonista di Che male c’è (Longane- co Giangrande vive a Milano, lavora in medici non danno nessuna speranza
si), chiamato così da Zezo, che in napo- banca, ha una bella famiglia, tre figli. ai genitori, il padre chiama addirittu-

70 38/2022
BILE: MENTRE ERA RICOVERATO, MARCO GIANGRANDE HA SCRITTO UN ROMANZO

CE L’HANNO RIDATO» rie sono piaciute e mi è stato proposto


di legarle insieme per trasformarle in
un vero e proprio romanzo. Il titolo Che
male c’è è un’espressione che sta a signi-
ficare che in fondo ne vale la pena, che
non bisogna farne un dramma, la vita
va presa come viene. Anche la nostra,
che facile certo non è».
Le lesioni cerebrali hanno infat-
ti avuto conseguenze gravissime su
Alessandro, che non muove nessun
muscolo, non parla, e comunica solo
con il movimento delle palpebre e
con il sorriso, non
può usare neanche Il libro nato
il puntatore ottico. durante
Ora ha 13 anni, fre- i lunghi mesi
quenta una scuola in ospedale
con ragazzi affetti
da gravi disabilità
e altri normodo-
tati dove lo fanno
sentire accolto e
integrato. «Io e lui
UNA FAMIGLIA UNITA eravamo legatissi-
mi, facevamo tante
La famiglia Giangrande. una controprova, con un video di Aldo, cose insieme, non
Da sinistra: Sara, 10 anni, Giovanni e Giacomo, i suoi comici posso dire che non
Francesco, 15, Beatrice Abbate,
preferiti. E Alessandro ride ancora (da mi manchi ciò che
48, Alessandro, 13, Marco, 52.
Sopra, Alessandro in uno scatto quel momento in particolare Aldo ter- eravamo prima, ma
recente e, nell’altra pagina, con il rà un filo diretto con il suo piccolo fan). quello che deside-
papà prima dell’incidente. Ci sono stati mesi di dolori intestina- rerei più di tutto è risentire la sua
li e muscolari lancinanti, cecità, crisi voce che mi dice “ciao papà”. In tutta
neurovegetative, ma poi nel centro di la sua vicenda io mi sono sempre rivol-
ra le pompe funebri per capire come riabilitazione in Brianza le cose sono to a Dio nelle mie preghiere, la scienza
organizzare il funerale. Ma incredi- pian piano migliorate. non ha trovato nessuna spiegazione, e
bilmente Alessandro rimane attac- «Una nuova complicazione lo ha io credo sia stato un miracolo. Ho chie-
cato tenacemente alla vita anche costretto a un ricovero all’Ospedale sto a Dio di ridarmelo e così è accaduto.
se resta in coma neurovegetativo Bambino Gesù di Roma», ricorda Gian- Io sono convinto che Alessandro sia an-
tre mesi e mezzo. E ancora una volta i grande, «dove, per far passare il tempo dato altrove e che poi sia tornato da noi.
medici dicono che da quello stato non delle lunghe giornate in camera, ho Certo, io devo convivere con un dolore
si risveglierà più, rimarrà un vegetale. detto ad Alessandro che gli avrei rac- sordo, come avere un buco nel cuore,
E invece, di fronte allo sguardo incre- contato una storia, e così gli ho letto il ma siamo una famiglia serena. Vedia-
dulo della mamma che lo sta veglian- capitolo delle avventure di Zez sotto mo come va questo romanzo, perché io
do, Alessandro si mette a ridere ascol- le armi. E lui ha apprezzato. È stato ho già pronto il seguito delle avventure
tando il messaggio di un compagno di un amico che aveva letto il libro a por- di Zez. Scrivere mi ha aiutato tanto e
scuola sul cellulare. Il papà accorre e fa tarlo all’editore Longanesi. Le mie sto- vorrei farlo ancora».

38/2022 71
IN FAMIGLIA
AFFETTI E RELAZIONI
LE DOMANDE DELLE MAMME
risponde Alberto Pellai, medico, psicoterapeuta, 4 figli

«Proibiamo l’uso di alcool e tabacco ai


figli. Ci dicono che siamo troppo rigidi»
«Gli adulti non siano — Cara Linda, ho mantenuto

indulgenti riguardo
integra la tua lettera, senza
tagliare nemmeno
a“sperimentazioni una parola. Racconta bene
no il disorientamento che tutti
precoci”. I figli posso stiamo provando ora che il
e,
provare a trasgredir
mondo ha riaperto le porte
e noi adulti dobbiamo spingere
e
ma dovranno subirn i nostri figli fuori nel mondo,
monitorando e regolando
le conseguenze» però quelle esperienze in cui
potrebbero confrontarsi con
comportamenti a rischio non
adeguati ai loro bisogni di
crescita. Io rimetterei in ordine
due o tre principi che devono
rappresentare riferimenti
chiari per il progetto
educativo di noi adulti di
fronte alle richieste dei figli in
preadolescenza e adolescenza.
È compito di noi genitori
stabilire limiti e regole che
riteniamo funzionali alla loro
protezione, permettendo loro
di fare esperienze e frequentare
nuovi amici e compagnie, senza
Abbiamo due figli di 12 e 15 anni e Lui ci ha garantito che si è trattato però che si mettano a rischio. Proibire
siamo molto fermi nel proibire l’uso di di trasgressioni estive, che non alcool e tabacco e non essere sponsor o
tabacco e alcol e nell’imporre un limite ripeterà al ritorno in città. Inoltre ci indulgenti complici di sperimentazioni
all’orario di rientro a casa. Questa ha accusato di essere troppo rigidi in precoci è un compito che spetta all’adulto.
estate su questi principi abbiamo confronto con gli altri genitori. Infine I figli possono provare poi a trasgredire
avuto problemi con il quindicenne che, ci ha detto che, con tutto quello che ha i limiti, ma quando l’adulto lo scopre
durante le uscite serali con gli amici dovuto subire nel tempo del Covid, ora dovranno subirne le conseguenze sul
conosciuti al villaggio vacanze, anche lui si merita un po’ di libertà, piano educativo (per esempio, limitazione
ha infranto tutti i limiti e le regole. senza ulteriori limitazioni. Lasciare di mancia e paghetta). Infine, anche se
Il rientro imposto all’una di notte i figli un po’ liberi di sperimentare, hanno vissuto limiti e restrizioni dovute al
(che già ci sembrava moltissimo) non viste le restrizioni che hanno subito Covid, questo non li autorizza a pensare
è stato rispettato per ben due volte. ai tempi della pandemia: questo slogan che hanno diritto a fare esperienze
Abbiamo anche saputo che almeno lo abbiamo sentito da più parti, inclusi pericolose e contrarie ai nostri principi
una volta ha consumato bevande alcuni adulti. Ci sentiamo confusi: non educativi. Aver sofferto per il Covid
alcoliche quando era fuori con gli altri comprendiamo più se le nostre regole non implica sentirsi liberi di mettere
amici. Non ultimo, una sera abbiamo sono troppo rigide oppure se il mondo in atto comportamenti trasgressivi
trovato un pacchetto di sigarette nello sta andando ad un’altra velocità. come forma di compensazione
zaino con cui tornava dalla spiaggia. LINDA per le restrizioni subite.

72 38/2022 Scrivere a: infamiglia@famigliacristiana.it


LE DOMANDE DEI PAPÀ
risponde Renata Maderna, giornalista, 3 figli

oeti.
«La natura ispira i p
— Caro Attilio, mi hai fatto venire
in mente una delle spassose e profonde
Forse anche di più poesie di Gianni Rodari intitolata
Domenica nei boschi che comincia
ce
adesso che le minac così: «Scrive l’alunno Dolcetti, che con
za
alla sua sopravviven
l’acca non se la dice: / - Sono andato nei
bosci, ero tanto felice…». Il maestro lo
si moltiplicano» perdona («Non guasterò la sua gioia con
la matita blu») perché anche senza acca,
il suo divertimento è autentico. D’altro
canto l’albero spelacchiato potrebbe
assomigliare a quello cantato nella poesia
della cinese Wang Ya-P’ing: «Un albero
secco / fuori dalla mia finestra / solitario
/ leva nel cielo freddo / i suoi rami bruni.
/ Il vento rabbioso la neve e il gelo / non
possono ferirlo. Ogni giorno quell’albero
/ mi dà pensieri di gioia, da quei rami
secchi / indovino il verde a venire.». È
stupendo ricordare o scoprire per la
prima volta le mille sfaccettature che la
natura assume quando diventa fonte di
ispirazione degli autori più diversi e forse

«Quel grande albero ancor di più ora che le minacce alla sua
sopravvivenza si moltiplicano. Tra l’altro
entrambe le citazioni sono ricordate

raccontato dal nonno» in un rigogliosa iniziativa delle Edizioni


Giannino Stoppani che hanno raccolto
in Arboreti di carta e Alberi per la vita
Da tempo stavo rassegnandomi è un po’ troppo spelacchiato rispetto le riflessioni di scrittori e illustratori
all’idea che mio figlio di 8 anni ami a quando ero un bambino io, ma viene su questi eterni compagni dell’esistenza
solo ogni espressione elettronica raccontato da mio padre come se dell’uomo, che conquisteranno sia te che
di giochi, video, storie, che per ora fosse una persona… Potenza della tuo padre, e tante voci «vestite
guarda sul mio computer e il mio fantasia di un anziano che non è mai di foglie e corteccia» che potrebbero
telefono. Il bello è che ne predilige noioso o della natura? Comunque stuzzicare tuo figlio a prodursi lui stesso
tante ambientate nella natura, un’attenzione così lunga è una rarità, in un racconto, una poesia, un disegno.
persino selvaggia, in cui che testardamente voglio Da far vedere prima di tutto
si muovono personaggi che cercano continuare a coltivare. ATTILIO al nonno “che non è mai noioso”.
di sopravvivere ai luoghi estremi
secondo tecniche molto primitive…
rigorosamente osservate dal divano PER I PIÙ PICCOLI
e grazie ai più sofisticati programmi!
Poi però siamo stati nel fine settimana SCOPRIRE COME FUNZIONA IL MONDO
nella casa di campagna di mio padre, Gli albi cartonati dell’Editore Usborne con tante alette da sollevare
vecchia e sgangherata al punto da sono da sempre un piacere per i piccolini che vogliono scoprire il
essere quasi inabitabile. Giacomo si mondo fin dai primi anni di vita. Il libro dei perché. Come funziona?
è appassionato moltissimo a lavorare fa comprendere (grazie a oltre 60 linguette da aprire!) che cosa
nell’orto col nonno, che è riuscito accade quando in bicicletta si frena, come si formano i fulmini,
anche a farlo stare più volte, ben più ma anche da dove viene l’elettricità. Testi semplici e immediati
di mezz’ora, ad ascoltare la storia e illustrazioni simpatiche e allegre anche per I segreti della
di un grande albero, che però ormai plastica. Per imparare da subito quanto sia difficile liberarsene
e quanto sia importante favorirne il riciclo. R.M.
PIANETA SCUOLA GIOCARE CON LE PAROLE
risponde Paola Spotorno, insegnante, 2 figli
IL MAGICO UNIVERSO
DELL’ALFABETO
Prima ancora di imparare
l’alfabeto, sfogliando Ti prendo
alla lettera (Mondadori) di
Angelo Raffaele Pisani, ci si
diverte a scoprire come abbia
pensato di rappresentare vocali
e consonanti. La M? Le gobbe
di un cammello. La C? La luna
sola in cielo. La T? Il rastrello senza denti.
Ma il divertimento continua leggendo le
storie che accompagnano ogni carattere e
e
«Non esiste una legg le righe che propongono altre parole a cui
dica con aggiungere, giocando, quelle che vengono
o un’ordinanza che in mente al lettore. R.M.
r sostenere
chiarezza quando fa o»
gli esami di recuper diverse. Ci sono docenti e presidi che
ritengono che un mese tra la fine delle

«I gemelli rimandati, uno a scuole e l’inizio degli esami non sia


sufficiente per dare il tempo di colmare
le lacune e quindi proporranno gli

settembre e l’altro a luglio» esami a fino agosto. Invece, in linea con


le disposizioni che hanno reintrodotto
la formula ibrida dei vecchi esami
Cara prof, sono la mamma di due nelle stesse materie e che, per fortuna di riparazione nel 2007, altri presidi e
gemelli che l’anno passato hanno anche se in tempi diversi, sono riusciti docenti ritengono sia più corretto, dopo
iniziato la scuola superiore, uno a superarli. Ma il sorriso ovviamente aver valutato durante lo scrutinio a
in un istituto tecnico, l’altro al liceo finisce qui. Capisco molto bene il disagio giugno che le lacune siano tali da poter
scientifico. Essendo gemelli e avendo nel dover gestire una situazione in cui essere superate, di fissare gli esami a
molto in comune sono riusciti entrambi uno si è liberato presto dell’ansia legata luglio. Per ottenere un risultato efficace
alla fine dell’anno ad avere due al superamento del debito e ha avuto evidentemente le materie non potranno
debiti, oltretutto nelle stesse materie: la possibilità di godere dei suoi giorni essere più di due e ci dovranno essere
matematica e inglese. Non un dramma, di vacanza, mentre l’altro, credo con corsi di recupero per quelle interessate
si direbbe, senonché il primo ha fatto i gran nervosismo, si è trovato a dover in modo che al temine degli stessi si
suoi esami di recupero a luglio mentre studiare tutta l’estate. Purtroppo, non potrà far affrontare la prova di recupero
il secondo li ha dovuti sostenere a esiste una legge o un’ordinanza che dica con la sicurezza di non danneggiare gli
settembre, cioè poco prima del rientro con chiarezza quando far sostenere gli studenti. Confesso di preferire questa
a scuola. Per fortuna entrambi esami di recupero dei debiti. La regola seconda soluzione, ma non bisogna
li hanno superati, ma non sto a dirle generale dice che vanno calendarizzati nascondersi che tutto questo comporta
i problemi di un’estate per uno iniziata entro la fine dell’anno scolastico però per le scuole superiori molte
a metà luglio e per l’altro quasi mai in corso, cioè il 31 agosto di ogni anno, problematicità in un periodo dell’anno,
partita, con un gran disagio per tutta la e i risultati devono essere comunicati giugno, in cui molti docenti sono
famiglia. Mi chiedo se non si dovrebbe/ non oltre l’inizio delle lezioni del nuovo impegnati nelle maturità e le segreterie
potrebbe prevedere per tutti di far anno, quindi entro la prima metà sono oberate da tutta la burocrazia
fare questi benedetti esami a luglio? di settembre. All’interno di questo tipica della chiusura dei corsi.
Chi decide le date? CLARA lasso di tempo i singoli istituti possono Ci vuole quindi un corpo docente
decidere le date precise inserendole nel stabile, disposto a non andare in
— Cara Clara, fa sorridere pensare piano annuale delle attività che andrà ferie prima della metà di luglio e un
a questi due fratelli gemelli che sono poi approvato dal collegio docenti. dirigente che non tema l’impopolarità
talmente legati da farsi “rimandare” Ovviamente la decisione vede posizioni facendo questa proposta.

74 38/2022
MIO FIGLIO L’ADOLESCENTE
risponde Fabrizio Fantoni, psicologo e psicoterapeuta, 3 figli

«I giovani e il voto: perché molti di loro


non sembrano interessati alla politica?»
Come padre di due figli di 19 e 17 anni
e come adulto impegnato loro identità
«La costruzione della
iù l’affermazione
nel volontariato, mi chiedo che
cosa pensino i ragazzi di questo co nsidera zion e p
tiene in
periodo in cui, dopo una improvvisa
ch e la crea zione di un bene comune»
crisi di governo, in un periodo così di sé
difficile, ci si appresta ad andare alle
urne con una campagna elettorale
incandescente per le polemiche, ma
che mi sembra non modifichi più
di tanto una certa disaffezione al voto.
I miei figli non ascoltano la pagina
politica dei notiziari, né seguono
le pagine sulle elezioni dei quotidiani
(anche online) che circolano in casa.
Probabilmente il maggiore andrà a
votare, ma non ne è sicuro lui stesso.
CESARE

— Caro Cesare, il tema sollevato è


così complesso da richiedere più spazio
di quello di questa rubrica. Propongo
alcune riflessioni. Le principali società
di sondaggi concordano sul fatto
che le prossime elezioni potrebbero
battere il record di astensione dal voto,
indistintamente per tutte le fasce d’età. o il cambiamento climatico, non che non dalle forme più ordinarie della
Tuttavia, le previsioni sulle prossime favoriscono la partecipazione. partecipazione, come ad esempio
elezioni, ancor più che nel passato, C’è poi il problema delle procedure di il voto. In questa direzione va
sembrano indicare uno scollamento voto, che non tengono conto dei molti il sito 20e30.org, animato da alcuni
dai partiti e dalla politica maggiore ragazzi che studiano o lavorano lontano giovani che hanno interpellato
per i più giovani, da casa, quando non all’estero. i partiti sulle loro proposte rivolte
i ragazzi dai 18 ai 25 anni: si ritiene che Si tratta di centinaia di migliaia di al mondo giovanile e hanno ottenuto
il 40% di loro potrebbe non andare alle ragazzi. Ci sono poi fattori di natura l’adesione della maggior parte delle
urne. Al di là del sempre utile richiamo più profonda: i percorsi di costruzione forze politiche, sensibilizzando molti
al dovere civile di affermare dell’identità dei giovani tengono in loro coetanei anche attraverso i social.
la propria partecipazione tramite considerazione più l’affermazione C’è da augurarsi che le forze politiche
il voto, c’è da chiedersi come mai siano di sé e l’espressione delle proprie qualità rispondano in modo efficace e si
i più giovani a sentirsi così estranei che non la creazione di un contesto pongano il problema di riavvicinarsi ai
al dibattito tra i partiti. La debolezza di “bene comune” in cui realizzare giovani, non con modalità superficiali
del dibattito e dell’informazione, con il proprio “bene personale”. come lo sbarco dei leader su TikTok,
un’eccessiva personalizzazione sui E, probabilmente, l’influenza ma con uno sguardo più attento
leader e programmi scarsamente attenti che i giovani sentono alle prospettive future. Quel futuro
alle questioni più sensibili di avere sulle scelte e sui comportamenti in cui vivranno (e voteranno) i ragazzi
per i giovani, come il lavoro collettivi sembra passare più dai social di oggi divenuti adulti.

38/2022 75
LA POSTA DEL CUORE
risponde Mariateresa Zattoni, consulente e formatore, 5 figli

«Un bacio gratis a mio marito.


Siamo ancora in tempo per volerci bene»

«Hai capito che


anche tu puoi
essere il suo sole.
È un piccolo
riconoscimento
della sua forza»

Stamattina, quando mio marito è uscito in tutti i modi, la tua adolescenza calore non è mai servito a rendere sano
per andare al lavoro, sono andata “buttata via” tra devianza e droga un matrimonio!
alla porta a dargli un bacio… e finalmente il porto sicuro Fin qui, quello che ci insegni tu,
so che gli fa piacere e che anzi me del tuo matrimonio. cara Rosalia, e ti ringraziamo. Però
lo ha sempre chiesto, col suo fare Così hai posto sul piatto della bilancia “stamattina” (per citarti) ti spunta la
un po’ burbero e scanzonato… dalla sua parte tutto il rancore, voglia di dare un bacio a tuo marito,
Ma stamattina, con quel bacio “gratis” la disperazione, l’attesa di una vita felice mentre esce per lavoro. L’hai sorpreso,
l’ho sorpreso. Sto migliorando? Sto cui tu ritenevi di avere diritto. Il “burbero è vero, e non sai proprio perché
cercando di capire che non poteva e e scanzonato” (ti cito) pare averti preso “stamattina”: per tornare alla nostra
non può essere mio marito a ripagarmi sul serio e ha cercato di “salvarti”: metafora, lui ti ha detto che non poteva
di tutto l’affetto e l’amore che per chi ama prospettarsi di salvare l’altro, fare sempre “il sole” che dà calore. E
non ho avuto, ma lui può ancora, guarirlo, cancellare le sue ferite quindi l’hai (finalmente) baciato: cioè hai
o meglio possiamo, darci tanto. ROSALIA è sempre un grande traguardo, capito che anche tu puoi essere
che attrae i generosi. un po’ il suo sole e questo è molto bello.
— Ho letto e riletto la tua lettera, Ma… è destinato al fallimento. Mio Ma non è un bacio “gratis”: è un
cara Rosalia, e lì per lì mi sono chiesta marito e io di solito, in questi casi, ci piccolissimo ricambio-riconoscimento-
come mai l’hai spedita alla “Posta del servivamo di una metafora: se uno della gratitudine per la sua forza.
cuore”. Volevi darci un’istruzione? Ebbene, coppia – tu Rosalia, in questo caso – dice È a dire: il vostro matrimonio sta in piedi
prendiamola, perché è preziosa. Tu ci stai all’altro “tu sei il mio sole che mi scaldi, io senza risarcimenti, senza do ut des,
dicendo che il matrimonio non è e non sono una povera luna che non ha calore”, senza partite doppie su chi dà e chi riceve.
può essere un risarcimento. Vero. prima o poi il sole si stanca di fare il sole, Se mollate le aspettative, potete ancora
Tu descrivi la tua infanzia così sola, perché vuole anche lui ricevere calore; “darvi tanto”, come tu dici.
in mezzo a due genitori che si ferivano in altre parole “fare la luna” che riceve Condivido di cuore.

76 38/2022
VITA IN CASA
TENDENZE, GUSTI E CONSIGLI 7 DETTAGLI
PER ESSERE
ALLA MODA
Basta l’accessorio giusto, un cappello o
un paio di occhiali, per rendere glamour il
proprio guardaroba. Ecco le proposte degli
stilisti per rinnovare giacche, abiti e tailleur
di Giusi Galimberti
ELEVENTY

CAPISPALLA E CINTURA
ALBERTA FERRETTI

Per essere in tendenza è


l’abbinata perfetta: giacche,
cappotti e trench vengono
TOD’S

chiusi, o meglio, quasi “strizzati”


in vita dall’accessorio più in
vista dell’autunno.
78 38/2022
GIOIELLI DA PRIMO PIANO
Quelli visti in passerella sono
JASON WU COLLECTION

superevidenti e scenografici,
come ci si aspetta in quello
che, in fondo, è anche
spettacolo. Comunque
i maxibijoux sono di tendenza:
dalle catene over e multifilo
agli orecchini a lampadario.

ERMANNO SCERVINO

ISABEL MARANT
ACNE STUDIOS

GIORGIO ARMANI

BORSE EXTRALARGE
Si ritorna in presenza in ufficio: per chi rimane
fuori casa tutto il giorno tracolle e zaini maxi, dove
CHLOÉ

ci sta tutto: dalla trousse per i trucchi al cambio


di scarpe per guidare o salire svelte sui mezzi.

IL NUOVO STILE
MANAGER
Con la femminilità di un
CHANEL

tailleur, pantaloni rosa


delicato. La borsa è quasi
una valigia, per tenere
anche il computer.
ROBERTO CAVALLI

KRIZIA
VITA IN CASA
MODA

OCCHIALI PANORAMICI
Lenti enormi, anche a maschera,

VERSACE
per una visuale perfetta, ma pure

GUCCI
per farsi notare. In alcuni casi
ricordano quelli da sci o sono
tridimensionali stile supereroe.
Originali quelli che sembrano
rovesciati o pentagonali.
ACNE STUDIOS

MAX MARA
RUBATA A LUI: LA CRAVATTA
Divertente, in colori contrasto
o tono su tono, da Louis Vuitton

LOUIS VUITTON
è abbinata al foulard in un gioco
di fantasie e colori. Ralph Lauren
sceglie il classico abbinamento
LOUIS VUITTON

bianco e nero sull’abito lungo


con spacco da gran sera.
ROKH
RALPH LAUREN
DOLCE & GABBANA

80 38/2022
PASSAMONTAGNA
COME UNA VOLTA
Si dice che dopo un’estate calda

VICTORIA BECKHAM
come quella di quest’anno si può

LUISA SPAGNOLI
prevedere un inverno gelido. Per
prepararsi al grande freddo, gli
EVVIVA stilisti propongono questo capo in
lana un po’ vintage. Nella versione più
LA FANTASIA moderna e sportiva è in microfibra.
A mano o a tracolla, le
borse sono in tessuto anche
d’inverno. Le stampe?
Geometriche, astratte
o con il logo.

COPERNI
IL BELLO DEL COORDINATO
Non si può proprio sbagliare se la borsa
o la scarpa sono in tinta o nello stesso materiale
dell’abito. Così, se la gonna
è trapuntata, la borsa
è matelassé. Il tessuto
jacquard del vestito

ANNA SUI
e la fantasia british
FENDI

del top sono gli stessi.

ALTUZARRA
PATOU

38/2022 81
VITA IN CASA IL LEGALE
LE
di Toni e Terry Sarcina
foto di Claudia Ruggiero

La varietà ittica
NOSTRE RICETTE
PESCE SPADA
più adatta per
i consumatori poco
avvezzi a districarsi
tra squame e lische.
Di ottimo sapore,
lo suggeriamo
in tre diverse
preparazioni, in una
delle quali si usa
affumicato

otizie sullo
N “spada” com’è
chiamato
familiarmente.
✽ Fa parte dei pesci
migratori, o azzurri, ed
è diffuso in tutti i mari
aperti. È così chiamato
per l’appendice a forma
di spada tagliente posta
sulla parte superiore
del muso, usata come
arma durante gli
Cubetti marinati all’arancia
accoppiamenti; ha dorso Gli agrumi possono essere di due tipi: tardivi, della stagione precedente, o nuovi, più aspri
scuro, ventre argenteo ma assolutamente adatti a questo piatto. Tra gli ingredienti, anche pomodori e olive verdi
e può raggiungere la
lunghezza di quattro
metri. Le sue carni
sono molto apprezzate,
PREPARAZIONE:
20 minuti oltre il tempo
di riposo in frigorifero
- 1 cipolla piccola
- 80 g di olive 3. Sbucciare la cipolla, lavar-
la e tagliarla a fette sottilis-
sime; lavare le olive e tagliarle a
verdi snocciolate
saporitissime tagliate DIFFICOLTÀ: facile - 200 g di pomodori fettine.
in tranci o a pezzotti,
PERSONE: 6 maturi e sodi
come nella ricetta qui
proposta. È ottimo anche
diviso in piccole parti
INGREDIENTI:
- 300 g di trancio
- 5 cucchiai di olio d’oliva
extravergine 4. Scolare i dadini di pesce
spada, metterli in una cio-
tola, unirvi i pomodori frullati e
di pesce spada - 1 cucchiaino di origano
per formare spiedini da
- 1 foglia di alloro quelli a dadini, la cipolla, il succo
cuocere alla griglia. - 4 cucchiai di succo d’arancia d’arancia, le olive, l’olio, l’origa-
- 2 limoni - sale e pepe
✽ Nuotatore no, l’alloro e un pizzico di sale e
velocissimo, effettua pepe appena macinati; mescola-
migrazioni anche su
distanze oceaniche.
Ha abitudini solitarie
1. Lavare il pesce spada e ta-
gliarlo a dadini. In una padel-
la, far scaldare 3 cucchiai d’olio e
sare in frigorifero per 10 minuti
rigirandoli di tanto in tanto.
re e porre di nuovo il composto in
frigorifero.

ma spesso lo si ritrova
invece in coppie, nelle
quali i maschi appaiono
farvi rosolare i dadini di pesce da
tutte le parti; toglierli dal fuoco,
farli raffreddare quindi metterli in
2. Nel frattempo, far scottare
i pomodori in acqua in ebol-
lizione, privarli della buccia e dei
5. Al momento di servire a
tavola, eliminare la foglia
dell’alloro e distribuire il pesce
molto fedeli alla una terrina, irrorarli con il succo semi, frullarne la metà e tagliare spada preparato in ciotole indi-
femmina. dei due limoni, coprirli e farli ripo- a dadini quelli rimasti. viduali.

82 38/2022
IL CAMPIONE DEL MARE

Con tagliatelle verdi fatte a mano


Le fette vengono divise a listerelle. Le tagliatelle verdi sono fatte a mano. Il condimento
è completato da bucce di limone, per un’ottima portata unica di stagione
6. Nel frattempo, far cuocere
le tagliatelle in abbondante
acqua salata in ebollizione; sco-
larle al dente e condirle con il
PREPARAZIONE:
1 ora
1. Preparare la pasta: pulire
gli spinaci, lavarli e farli roso-
lare in una padella antiaderente
infarinarla, arrotolarla su sé
stessa e, con un coltello affilato,
ritagliare le tagliatelle e distribu-
ragù di pesce spada affumicato
e limone aggiungendo qualche
cucchiaio d’acqua di cottura
DIFFICOLTÀ: media per 2-3 minuti; scolarli, tritarli fi- irle sulla spianatoia infarinata. della pasta.
PERSONE: 4 nemente e, se risultassero troppo
INGREDIENTI
Per la pasta:
umidi, metterli di nuovo nel tega-
me, farli asciugare bene mesco-
landoli con un cucchiaio di legno.
4. Preparare il condimento:
tagliare la buccia dei limoni
a listerelle sottilissime e farle
NOTE E SUGGERIMENTI
Per ridurre il tempo
- 300 g di farina di preparazione a 25 minuti,
- 2 uova scottare due volte in acqua sala- utilizzare tagliatelle già pronte.
- 250 g di spinaci
- sale 2. Setacciare la farina, met-
tervi al centro le uova, gli
spinaci tritati, un pizzico di sale
ta in ebollizione. Tagliare il pesce
spada a listerelle; lavare l’erba
cipollina, asciugarla e spezzet-
Per il condimento:
- 80 g di pesce spada e lavorare fino a ottenere un tarla.
affumicato impasto liscio ed elastico; av-
- la buccia di 2 limoni
(solo la parte gialla )
volgerlo in un foglio di pellicola
trasparente e farlo riposare per
almeno 30 minuti.
5. In una padella con l’olio, far
rosolare brevemente le liste-
relle di buccia di limone; togliere il
- 1 dl di olio d’oliva
extravergine recipiente dal fuoco e aggiungere
- qualche filo di erba cipollina
- sale 3. Riprendere la pasta, sten-
derla in una sfoglia sottile,
le listerelle di pesce spada affu-
micato e l’erba cipollina.

38/2022 83
VITA IN CASA IL LEGALE
LE NOSTRE RICETTE

SCELTI PER VOI

TRADIZIONE
MA ANCHE
INNOVAZIONE
VINI… IN QUOTA
I vini Ciù Ciù
Poggiomasso nascono
con l’obiettivo
dell'azienda
marchigiana di
produrre vini
di montagna
certificati. La
cantina e i vigneti
si trovano a quote
oltre i 500 metri,
a Rocca Sinibalda
(Ri), nella Sabina
orientale, nella valle del
Turano. Tre i vini: il Lazio
Igp Rosato, il bianco Lazio
Igp Sauvignon e il Lazio
Igp Rosso.
Con la salsa all’aglio
Dal titolo potrebbe sembrare un piatto troppo saporito: al contrario, se preparato come
descritto nei diversi passaggi, ha un gusto lieve e davvero accattivante
PASTA FATTA IN CASA

PREPARAZIONE:
20 minuti
1. Preparare la salsa all’aglio:
sbucciare gli spicchi d’aglio
e farli scottare per tre volte in
dorare dalle due parti in una pa-
della con l’olio caldo, insaporirle
con sale e pepe.
DIFFICOLTÀ: facile acqua in ebollizione, cambiando

5.
PERSONE: 4 ogni volta l’acqua; scolarli e frul- Adagiarle sul piatto di por-
INGREDIENTI: larli con la panna e un pizzico di tata, irrorarle con la salsa
Marcato presenta una - 600 g di polpa sale e pepe. alle acciughe preparata e servirli
nuova versione della sua di pesce spada (4 fette) caldi, accompagnandoli con la
macchina per la pasta in
limited edition, dedicata
- 1 cucchiaio di capperi
- 2 acciughe sotto sale 2. Lavare le acciughe, pri-
vandole di tutto il sale, e
diliscarle; lavare i capperi.
salsa all’aglio.

a Otello Marcato, - 1 mazzetto di prezzemolo


fondatore dell’azienda. - 5 cucchiai di olio
Color champagne, in una
forma un po’ vintage che
d’oliva extravergine
- 1 cucchiaio di farina 3. Mettere le acciughe in
un tegame con 2 cucchiai
d’olio d’oliva, unirvi i capperi, il
richiama quella originale, - sale e pepe
unisce materiali di pregio prezzemolo lavato e tritato e farli
e moderne tecnologie, per Per la salsa all’aglio: rosolare brevemente.
realizzare in casa sfoglia, - 4-5 spicchi d’aglio
tagliatelle, tagliolini
e ravioli.
- 4 cucchiai di panna
- sale e pepe 4. Infarinare leggermente le
fette di pesce spada e farle

84 38/2022
LA PAROLA AGLI ESPERTI CIBO
IL LEGALE
E SALUTE
di Caterina e Giorgio Calabrese, Tecnologa e medico nutrizionista

LA CRISI DEL GAS E I RIMEDI PER ARGINARLA TRA I FORNELLI apposite pentoline di silicone o altro
materiale si preparano riso o pasta.

Ecco come cucinare Ma non solo pasta cuoce l’uomo!


La cottura è necessaria, anzi indi-

con meno energia


spensabile, per alcuni alimenti come i
legumi secchi. Un buon ammollo pre-
ventivo, lungo una notte intera e oltre,
consente una reidratazione ottimale,
specie se si aggiunge un poco di bicar-
bonato, e per accelerare la cottura va
sempre bene la classica pentola a pres-
sione, la cui temperatura interna può
raggiungere i 120°C, mentre in una
normale pentola l’acqua raggiunge la
temperatura di ebollizione a 100°C. A
tale temperatura l’acqua subisce un
cambiamento di stato e comincia a
trasformarsi in vapore, che si disper-
de sottraendo calore a ciò che cuoce.
Con la pentola a pressione questo va-
pore resta bloccato all’interno facen-
do salire la temperatura fino a 120°C,
accelerando la cottura. Quest’ultimo
strumento, nella sua geniale sempli-
La pasta “risottata” o fatta Da tempo si conosce il metodo del cità, consente di dimezzare i tempi di
“tutto insieme”. Si procede mettendo cottura e in taluni casi anche meno
cuocere dopo l’ebollizione,
in un recipiente tipo wok il sugo, con- della metà tempo, specie con le pen-
la pentola a pressione, il fornetto dito secondo i propri gusti, semplice tole di ultima generazione.
elettrico: sono tanti i modi con olio e sale o arricchito con capperi
per consumare meno calore o olive eccetera, poi si aggiunge la pasta I TRUCCHI PER CARNE E PESCE
cruda e si copre d’acqua, che sopravan- Non solo legumi ma anche spez-

L
a cottura è il metodo di prepa- zi di poco gli ingredienti, quanto basta zatini e stufati, arrosti o bolliti, per-
razione di cibi e vivande me- a permetterne la cottura. Il vantaggio sino pesce usando gli appositi cestelli
diante l’esposizione al calore è che tutti i nutrienti della pasta, in per tenere sollevato il pesce dall’ac-
che consente di esternalizzare special modo l’amido, si mescolano al qua. Con lo stesso cestello si possono
parte del processo digestivo: la condimento, che può essere anche un cuocere verdure e ortaggi a vapore in
cottura gelatinizza l’amido, denatura ortaggio o una verdura rendendola più tempi molto ridotti. Anche un picco-
le proteine e in generale conferisce una gustosa. Questo tipo di cottura ottiene lo forno elettrico è meno dispendioso
consistenza più tenera a tutto. Inoltre, quella che si definisce pasta “risotta- del forno grande e consente di pre-
la cottura accresce la quantità di ener- ta”. Nel “tutto insieme” non si perde parare per 3-4 persone con poco im-
gia che si ottiene dagli alimenti. nessun nutriente perché non si butta pegno energetico. In altre parole, in
L’attuale situazione di scarsità di nessun elemento di cottura. tempi di ristrettezza energetica, oltre
fonti combustibili, a causa del con- Una cottura simile si ha buttando a spegnere anzitempo il gas, si deb-
flitto russo-ucraino, porta a valutare la pasta in pentola subito dopo l’ebol- bono utilizzare gli strumenti giusti,
metodi di cottura a minimo dispen- lizione. Poi si spegne il gas, sfruttando scegliendo con intelligenza, che poi
dio energetico. Naturalmente il primo il calore già assorbito dall’acqua. Al- è la prima energia dell’uomo. Le fonti
alimento, vanto dell’italica cucina, è la tri metodi di risparmio energetico ci di calore ci sono necessarie, ma aguz-
pasta. Come si dice, “chi la vuole cotta vengono forniti dalla moderna tecno- zando l’ingegno si ottengono risul-
e chi la vuole cruda”. Nel nostro caso, logia, per esempio i piani a induzio- tati eccellenti, in questo caso ottime
più che pasta cruda si sta cercando un ne rapidissimi nelle cotture. Oppure cotture in molto meno tempo e con
metodo per cuocere con meno energia. ancora il forno a microonde dove in minor dispendio energetico.

38/2022 87
LA PAROLA AGLI ESPERTI IL LEGALE
di Claudia Balzarini, avvocato
COSA DICE LA NORMA
Una casa di riposo per poter operare
deve ottenere un’autorizzazione,
secondo quanto previsto dal decreto
ministeriale n. 308 del 21 maggio 2001.
In particolare è necessario
che la struttura:
● si trovi in un luogo abitato
facilmente raggiungibile e servito dal
trasporto pubblico in modo da rendere
possibili le visite agli ospiti e consentire
a questi ultimi di partecipare
alla vita del territorio;
● abbia spazi comuni destinati ad
attività ricreative e di gruppo distinti
UN CASO FINITO DAVANTI ALLA CORTE DI CASSAZIONE dagli spazi destinati alle camere da
letto e organizzati in modo da garantire

Se la casa di riposo l’autonomia individuale, la fruibilità


e la privacy;
● disponga di un servizio igienico

aumenta la retta per ciascuna camera;


● disponga di una linea telefonica
e di un campanello d’allarme
I giudici hanno dato torto ai familiari del ricoverato perché la struttura per ciascun posto letto.
convenzionata non prevedeva un tetto per le spese alberghiere

P
er molte famiglie ricovera- quelli a carico dei privati. Secondo la sostenute dai ricoverati e che erano
re i propri cari anziani in una cooperativa, però, le tariffe concorda- rapportate ai costi sostenuti dalla
casa di riposo è una necessità: te con la Regione avevano ad oggetto struttura e al tipo di servizio offerto
i ritmi di vita o la particolarità solo i costi di natura sanitaria, ma agli ospiti. Alla fine del processo la
delle patologie rendono spesso non le spese legate alle prestazioni di Corte di cassazione ha accolto le ra-
impossibile accudire una persona an- tipo alberghiero che dovevano essere gioni della cooperativa.
ziana in un’abitazione. Tuttavia, i costi I supremi giudici hanno chiarito
della struttura, anche se convenziona- che, nel caso concreto, la Regione, nel-
ta, incidono in maniera significativa
sui bilanci familiari.
LA DOMANDA lo stabilire la quota di costi a proprio
carico e quella a carico dei ricoverati
La Corte di cassazione si è recen- Sono un lavoratore dipendente non aveva fissato in maniera vinco-
temente occupata di una controver- e ho adottato un bambino. Come lante un tetto massimo per queste
sia sull’aumento della retta di una devo fare per chiedere i dieci ultime spese. Dunque, il fatto che la
casa di riposo gestita da una coopera- giorni di congedo obbligatorio? Regione avesse predeterminato la
tiva. La figlia di uno degli ospiti si era Mi spetta un’indennità? quota complessiva a carico del Ser-
rifiutata di pagare la maggior somma vizio sanitario nazionale e la quota a
richiesta, ritenendo illegittimo l’au- — Per beneficiare del congedo carico dei privati non impediva che il
mento. La cooperativa si era, di conse- obbligatorio di paternità contratto stipulato tra la casa di cura e
guenza, rivolta al giudice per ottenere è sufficiente comunicare al proprio il degente prevedesse la possibilità di
una condanna al pagamento. I giudici datore di lavoro le giornate un aumento della quota alberghiera in
di merito hanno accolto le argomen- di astensione dall’attività, ragione della qualità dei servizi offerti
tazioni dei familiari del ricoverato: che devono collocarsi entro cinque dalla struttura. Di conseguenza se la
esisteva, infatti, una convenzione fra mesi dall’ingresso del minore casa di riposo aveva offerto un servizio
la cooperativa e la Regione che sta- in famiglia. Per il congedo di qualità superiore affrontando costi
biliva l’ammontare dei costi a carico di paternità, il lavoratore ha diritto maggiori, tali costi potevano essere in-
dell’ente pubblico territoriale e di a un’indennità in misura pari seriti nell’ammontare della retta.
al 100% della retribuzione.
88 38/2022
LA PAROLA AGLI ESPERTI PREVIDENZA E ASSISTENZA
di Nicola Preti, Direttore generale del Patronato Acli

IL CAMBIAMENTO DELL’INPS SU QUESTA MISURA CHE AIUTA I FAMILIARI DI UN DECEDUTO

La pensione ai superstiti va anche


al coniuge separato per colpa
Cade la distinzione tra chi Gli altri familiari aventi diritto
ha e chi non ha percepito alla pensione sono i figli minoren-
ni, i figli inabili indipendentemente
gli alimenti dopo la fine dall’età e a carico del dante causa, i
del matrimonio. Occorre però figli maggiorenni studenti entro i 26
presentare una domanda anni d’età e a carico del genitore dece-
duto. A questa categoria, la giurispru-

C
on circolare n. 19 del 2022, l’Inps denza ha equiparato i nipoti, anche
recepisce l’orientamento con- se non formalmente affidati all’a-
solidato della Corte di cassa- scendente deceduto, a condizione che
zione e riconosce il diritto alla siano minorenni e a carico del dante
pensione ai superstiti anche al causa al momento del decesso.
coniuge separato per colpa o con ad- Nel caso in cui il coniuge e i figli
debito, che quindi non ha goduto del siano assenti, la pensione ai super-
diritto agli alimenti. Prima di allora, stiti spetta ai genitori del defunto,
invece, in caso di separazione con ad- a condizione che abbiano compiu-
debito, solo il coniuge con diritto agli to i 65 anni d’età, non siano titolari
assegni alimentari poteva beneficiare di pensione e risultino a suo carico.
della pensione in caso di morte del In assenza dei genitori, la pensione
dante causa. La recente giurispru-
denza è venuta ad appianare la di-
LA DOMANDA spetta ai fratelli e sorelle inabili che
non abbiano contratto matrimonio,
stinzione tra separazione con e senza Sono divorziata dal 2005 con non siano titolari di pensione e risul-
addebito, riconoscendo il trattamen- diritto all’assegno divorzile; tino a carico del soggetto deceduto.
to pensionistico al coniuge separato, il mio ex marito si è risposato L’importo della prestazione ai su-
indipendentemente dalla titolarità o ed un mese fa è deceduto. perstiti corrisponde a una percentua-
meno dell’assegno alimentare. Ho diritto ugualmente alla le della pensione di cui era titolare il
Pertanto, la pensione ai superstiti, pensione di reversibilità, anche in dante causa, se già pensionato, o della
che si configura come quella presta- presenza di una seconda moglie? pensione che sarebbe spettata al lavo-
zione che spetta in caso di decesso del ratore deceduto, se non ancora pensio-
pensionato (pensione di reversibilità) — La pensione ai superstiti spetta nato. La percentuale varia a seconda
oppure del lavoratore non ancora pen- sia al coniuge divorziato con assegno dei familiari aventi diritto: a titolo di
sionato (pensione indiretta), purché in divorzile, sia al coniuge superstite, esempio, al coniuge solo spetta il 60%,
presenza di determinati requisiti assi- tuttavia la norma non prevede una al coniuge e un figlio l’80%, mentre al
curativi e contributivi, viene ricono- netta ripartizione tra le due quote. coniuge e due o più figli viene ricono-
sciuta al coniuge o alla persona unita Pertanto, è necessario che il coniuge sciuto il 100%. Invece, in presenza di un
civilmente che si trovi in una delle se- divorziato si rivolga al Tribunale solo figlio spetta il 70% e con un solo
guenti condizioni: per ottenere la determinazione genitore o fratello spetta il 15%.
●  legalmente coniugato con il della propria misura. In ogni caso La pensione decorre dal mese suc-
dante causa al momento del decesso; il trattamento complessivo, erogato cessivo al decesso ed è necessario pre-
●  legalmente separato, con o ai due coniugi dall’Istituto secondo sentare apposita domanda telemati-
senza addebito; le percentuali stabilite dal giudice, ca all’Inps per ottenerne l’erogazione;
●  divorziato con assegno di- non potrà superare il 60% in caso di richiesta tardiva, vengono
vorzile, che non abbia contratto nuo- della pensione del dante causa. riconosciute le mensilità arretrate
ve nozze. nel limite di cinque anni.

38/2022 89
FEDE E SOCIETÀ
50 PAROLE GRECHE DEL NUOVO TESTAMENTO
di Gianfranco Ravasi

GINÔSKÔ:
conoscere, sapere
La conoscenza è come «conoscere te, l’unico vero
Dio e colui che hai mandato, Gesù
un’esperienza globale, Cristo» (17,3), non intende proporci
che comprende aspetti una mera conoscenza astratta, bensì
un’accoglienza, anzi, una comunione
che coinvolgono varie sfere: nell’intimità della fede e della cari-
razionale, volitiva, corporea, tà. Non per nulla lo stesso Giovanni
nella sua Prima Lettera diventa al
emotiva e sensoriale riguardo esplicito: «Chiunque ama

C’
è generato da Dio e conosce Dio. Chi
è una frase nel Vangelo di non ama non ha conosciuto Dio, per-
Matteo che i lettori han- ché Dio è amore» (4,7-8).
no in mente e che sanno Questo, però, non esclude che esi-
interpretare, nonostante sta una conoscenza capace di implica-
la stranezza di un inciso re anche un comprendere, tant’è vero
incastonato in essa: «Giu- che la missione del Figlio, Gesù Cristo, pure è noto al Nuovo Testamento per
seppe prese con sé la sua sposa, la qua- è così esplicitata sempre da Giovanni 29 volte), cioè a pura e altezzosa com-
le, senza che egli la conoscesse, par- nel prologo del suo Vangelo: «Dio nes- prensione intellettuale, come accade-
torì un figlio, che egli chiamò Gesù» suno l’ha mai visto: proprio il Figlio va ad alcuni cristiani della comunità
(Matteo 1,24-25). Ora, tutti sanno che unigenito, che è nel seno del Padre, di Corinto (1Corinzi 1-2), pronti a ri-
il verbo «conoscere», sia nell’ebraico lui lo ha rivelato» (1,15). Suggestiva durre il cristianesimo a un sistema di
biblico (jada‘), sia nel greco ginôskô (si in questa linea “teologica” (che non sapienza modellato sulle varie specu-
pronuncia ghinósko), presente ben 222 esclude, però, l’adesione d’amore) una lazioni filosofiche greche. Paolo rea-
volte nel Nuovo Testamento, può an- dichiarazione di Gesù stesso: «Nes- gisce con veemenza proponendo «il
che esprimere una relazione d’amore, suno conosce il Figlio se non il Padre, Cristo crocifisso scandalo per i giudei
nella sua complessità e quindi pure e nessuno conosce il Padre se non il e stoltezza per i pagani» (1,23).
nell’atto sessuale. Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia D’altro lato, c’è il rischio di ripor-
Alla base di questo fenomeno c’è rivelare» (Matteo 11,27). tare la fede solo a un’adesione pra-
una concezione della conoscenza Rischiosi e costanti nella storia tica morale, a una serie di precetti
come un’esperienza globale, che non della cristianità sono stati due estre- etici e tendenzialmente a un com-
si ferma solo ai piani alti del cervel- mi. Da un lato, ridurre il «conoscere» portamento sociale. È la deriva del
lo, nella sua funzione razionale, ma si della fede solo a «gnosi» (dal greco moralismo che lega il credere solo
estende anche altre dimensioni della gnôsis, «conoscenza», un vocabolo che al fare e semplifica la figura di Gesù
persona, alla volontà, alla passione, come quella di un maestro di etica
alla sensorialità, alla corporeità. Noi, o di operatore sociale. In sintesi, po-
infatti, abbiamo diversi canali di cono- tremmo dire che il conoscere biblico
scenza non solo intellettivi, ma anche è comprendere e agire, confessare e
affettivi ed effettivi, amorosi, artistici professare, rivelazione e obbedienza.
e simbolici. È in questa prospettiva Come suggerisce Paolo ai cristiani di
che il «conoscere» biblico si allarga in Efeso, è necessario pregare «affinché
un ventaglio molto ampio di approcci. il Dio del nostro Signore Gesù Cristo,
Quando, allora, noi leggiamo
ad esempio nel Vangelo di Giovan- ginôskô il Padre della gloria, vi dia uno spirito
di sapienza e di rivelazione per una
ni che Gesù definisce la vita eterna profonda conoscenza di lui» (1,17).

90 38/2022
DE
XX EMP ANN MBR
L T ( ETTE
V O OC E2
DO OR ) O2
IL VANGELO DELLA FAMIGLIA

18

ME DI
S

NI NA
CA RI
di Laura Paladino

O
2
Chiamati a scegliere
chi servire
In quel tempo Gesù disse ai suoi mi è una tentazione pericolosa. Il profeta
discepoli: «Chi è fedele in cose di poco Amos (I lettura) ammonisce duramente:
conto, è fedele anche in cose importanti; «Dio non dimenticherà» la disonestà pro-
e chi è disonesto in cose di poco conto, fonda di chi è formalmente “fedele”, osser-
è disonesto anche in cose importanti. va tutti i precetti religiosi, attende i tempi
Se non siete stati fedeli nella ricchezza leciti per vendere e poi, «passato il sabato»,
disonesta, chi vi affiderà quella vera?». agisce solo per il massimo profitto, «com-
Luca 16,10-11 prando il povero per un paio di sandali». È

S
Sposalizio della Vergine. necessario entrare in un rapporto sereno e
Bernardino Luini (1475 iamo tutti amministratori in- distaccato con i beni terreni, che possono
ca. - 1532). Santuario della fedeli di Dio: quotidianamente diventare idoli: la I Lettera a Timoteo (II
Beata Vergine dei Miracoli sperperiamo i doni e i talenti che lettura) invita a pregare per i governanti,
(Saronno). ci ha affidato. Tutto è suo, ma il perché conducano una vita volta al bene
peccato, che ci accomuna tutti, ci e non si lascino incantare, coinvolgendo
fa perdere risorse, energie, tempo tutti nella caduta. Quanto è appropriato
in attività inutili e dannose, e coinvolge questo invito in tempo di elezioni!
in questa perdita anche le persone che ci
sono vicine. Il Signore conosce la nostra LA VERA SAPIENZA Il peccato deriva dal de-
infedeltà, sa che «le malvagità degli uomi- siderio di potere e di beni materiali (Matteo
In sintesi, ni sono grandi sulla terra e che i progetti 4,1-11): grande tentazione, «mammona di
potremmo dire del loro cuore sono rivolti al male» (Ge- iniquità», come Gesù letteralmente chia-
che il conoscere nesi 6,5); il suo Amore supera però di gran
lunga ogni nostra infedeltà. Egli vuole la
ma, nel testo greco, la ricchezza. Di questa
bisogna servirsi per fare il bene, non biso-
biblico vita e la salvezza di ogni suo figlio, benché gna servirla: se serviamo lei non serviamo
è comprendere infedele. Per questo ha inviato il Cristo: Dio, perché «non possiamo servire Dio e
e agire, confessare per redimerci tutti dalla nostra iniquità e mammona». Gesù è chiaro: se amiamo
aprire a noi, peccatori, la porta del Suo Re- l’Uno odiamo l’altra, e viceversa! L’incon-
e professare, gno di salvezza, di giustizia e di pace. tro con Gesù suggerisce sempre la stessa
rivelazione La parabola del Vangelo di oggi mette cosa (cfr. Matteo 19, Luca 19): abbandona
e obbedienza al centro misericordia e fedeltà, e ci dice i beni, metti al centro l’amore. Usa la ric-
che la prima è agli occhi di Dio più gran- chezza, che sei chiamato ad amministrare,
de della seconda: Egli solo è fedele, sicché per amare: ripara le tue infedeltà elargendo
la salvezza non dipende dalla capacità di misericordia. Per quanto tu, «amministra-
non peccare, che nessuno di noi ha. Siamo tore di iniquità», sia stato infedele, anche
chiamati ad amare e andare incontro agli con il «mammona di iniquità» fai il bene,
ultimi, anche servendoci degli effetti del comunque! Gli ultimi, che Dio «risolleva
peccato che abbiamo compiuto, riparten- dalla polvere» (Salmo 112, Responsorio),
do da dove questo ci ha portato e volgen- primi nel suo Regno, saranno tuoi avvocati
RITO AMBROSIANO dolo al bene per i fratelli. Convertirsi è ca- presso di Lui: al suo cospetto non ti difen-
www.famigliacristiana.it pire che non ci si salva da soli: cercando il derà quanto hai costruito su questa terra,
Sono disponibili i commenti bene dei fratelli compiremo il nostro bene ma le persone per le quali hai avuto mise-
alle letture domenicali secondo
il rito ambrosiano a cura
e troveremo la salvezza, per quanto gran- ricordia. Esse, «quando la ricchezza verrà
di padre Giulio Michelini. di siano i nostri peccati. Pensare di essere a mancare, ti accoglieranno nelle dimore
fedeli a Dio senza aprire il cuore agli ulti- eterne». Comprenderlo è vera sapienza.

38/2022 91
FEDE E SOCIETÀ CALENDARIO
LE NOSTRE INIZIATIVE
DOMENICA 18 SETTEMBRE

Formarsi alla liturgia XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO


SAN GIUSEPPE DA COPERTINO
Letture: Amos 8,4-7; 1Timoteo 2,1-8;

è formarsi alla comunione Luca 16,1-13


Liturgia delle ore: X settimana.
RITO AMBROSIANO
La Lettera del Papa è un valido III DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI
aiuto ai parroci e ai fedeli IL PRECURSORE
Letture: Isaia 43,24 - 44,3;
per capire sempre di più che Ebrei 11,39-12,4; Giovanni 5,25-36.
celebrare insieme è il massimo LUNEDÌ 19 SETTEMBRE
segno di unità del popolo di Dio SAN GENNARO
Letture: Proverbi 3,27-34; Luca 8,16-18

I
MARTEDÌ 2O SETTEMBRE
l 16 luglio 2021, memoria liturgica SANTI ANDREA KIM TAE-GON,
di Nostra Signora del Monte Car- PAOLO CHONG E COMPAGNI
melo, papa Francesco pubblicava Letture: Proverbi 21,1-6.10-13;
Luca 8,19-21.
la Lettera apostolica Desiderio
desideravi, «un’ampia meditazio- MERCOLEDÌ 21 SETTEMBRE
ne biblicamente fondata, spiritual- SAN MATTEO APOSTOLO ED EVANGELISTA
Letture: Efesini 4,1-7.11-13;
mente ricca, teologicamente densa e Matteo 9,9-13.
con suggestivi echi patristici, che ha
come scopo principale quello di pre- GIOVEDÌ 22 SETTEMBRE
SAN MAURIZIO
sentare i contenuti vitali e le motiva- Letture: Qoelet 1,2-11; Luca 9,7-9.
zioni fondamentali della formazione DOVE ACQUISTARE LA LETTERA
liturgica del popolo di Dio» (dalla VENERDÌ 23 SETTEMBRE
Il documento è disponibile
SAN PIO DA PIETRELCINA
Guida al documento, a firma di Gof- in parrocchia, nelle librerie SANTI ZACCARIA ED ELISABETTA
fredo Boselli, monaco di Bose, uno dei San Paolo e Paoline e su Letture: Qoelet 3,1-11; Luca 9,18-22.
massimi esperti di liturgia, che illu- www.sanpaolostore.it al prezzo di
3,50 euro. Per info e prenotazioni SABATO 24 SETTEMBRE
stra analiticamente tutte le novità e BEATA VERGINE MARIA DELLA MERCEDE
tutti gli aspetti più importanti della i parroci possono chiamare
il numero verde 800.50.96.45 Letture: Qoelet 11,9 - 12,8;
nuova lettera apostolica). Luca 9,43-45.
o inviare un’e-mail all’indirizzo
Il documento si presenta, quindi, servizio.clienti@stpauls.it
come una straordinaria occasione di
formazione liturgica all’inizio di que- la Chiesa a riscoprire, custodire e vive-
sto anno pastorale. Un invito ai pastori re la verità e la forza della celebrazione
e ai fedeli a sviluppare la coscienza che cristiana». Per viverla e comprenderla
celebrare insieme è l’espressione mas- appieno, tuttavia, è necessaria appun-
sima della comunione tra gli uomini to «una seria e vitale formazione li-
tra loro e con Cristo, e che non si può turgica in quanto l’uomo moderno ha
prescindere da una formazione speci- perso la capacità di confrontarsi con
fica in materia. Questo, soprattutto in l’agire simbolico che è tratto essenzia-
questi decenni postconciliari in cui la le dell’atto liturgico».
liturgia è stata terreno di scontro più Questa edizione di Desiderio de-
che di incontro. L’incontro con Dio, sideravi è accompagnata dal testo
invece, è un dono fatto agli uomini e del Motu proprio Traditionis custodes,
come tale appartiene a tutti i credenti dedicato dal Papa alla celebrazione
che in Lui si riuniscono: luogo di que- della Messa in latino, e, come detto,
sto incontro – ribadisce Francesco – è da un’approfondita Guida alla lettura
proprio la liturgia. Il suo intento è di a firma di Goffredo Boselli, che illu-
«offrire spunti di riflessione per con- stra analiticamente tutte le novità e SAN GENNARO
templare la bellezza e la verità del ce- tutti gli aspetti più importanti della 19 SETTEMBRE
lebrare cristiano», per «invitare tutta lettera apostolica.

92 38/2022
CARA SCOMPARSA A 87 ANNI
FAMIGLIA
I LETTORI CI SCRIVONO
«CI MANCHERAI TANTO,
INDIRIZZARE ALLA E-MAIL
SUOR MICHELINA!»
carafamiglia@famigliacristiana.it Il 3 giugno è tornata alla casa del
o, in alternativa, via posta ordinaria a: Padre suor Michelina Di Criscio, al se-
Famiglia Cristiana - via Giotto 36 - 20145 Milano.
colo Filomena, all’età di 87 anni. Origi-
Preghiamo di inviare lettere brevi e firmate con foto in
alta risoluzione. Le inserzioni sono gratuite. La rivista naria di Riccia (Campobasso), dei suoi
non si assume alcun impegno per la loro pubblicazione, anni di vita consacrata, trentotto li ha
né alcuna responsabilità sui contenuti. vissuti al servizio presso la Comuni-
tà parrocchiale di Santa Maria della
Quercia di San Fele (Potenza). Come
DON ROBERTO, religiosa delle Stimmatine, non si è
UN GRANDE DONO mai risparmiata per la sua comunità,
Siamo abbonati di lungo sempre presente nei vari gruppi par-
corso a FC e vogliamo rocchiali, un punto di riferimento per
fare gli auguri a don i catechisti, per il coro e non ultimo la casa di riposo di Modugno (Bari), tra
Roberto Taccuso di nell’apostolato della preghiera. l’altro ci ha detto: «Mi raccomando, vo-
Casalmoro (Mantova) L’amore verso la venerabile Anna gliatevi bene e vivete in comunione».
per i suoi 55 anni di Maria Lapini, loro fondatrice, e per Un messaggio importante, che deve
sacerdozio. Sono stati, San Francesco d’Assisi ha segnato il essere oggetto di riflessione del nostro
per chi ha avuto la suo cammino, nell’umile servizio ver- agire e impegno a camminare insieme,
fortuna di conoscerlo, so tutti, in particolare verso gli amma- in sinodalità diremmo oggi, ed esse-
una grande ricchezza lati a cui non ha mai fatto mancare la re segno visibile dell’appartenenza al
donataci dal Signore. S. Eucarestia e una parola di conforto, popolo di Dio. Ci mancherai davvero
MIRCA E ATTILIO AGLIO nonostante le mille difficoltà dovute ai tanto, suor Michelina.
problemi di salute. Prima di partire per FRANCA CAPUTI - SAN FELE (PZ)

I LETTORI
CI SCRIVONO
NOZZE D’ORO
Per la pubblicazione di foto
degli anniversari o dei compleanni,
vi preghiamo di inviarci preferibilmente
immagini scattate con telefoni smartphone
(o fotocamere digitali) via e-mail
– oppure per posta ordinaria –
agli indirizzi riportati in alto, indicando TERTULLIANA VIRGINIA E PIERO COGLIATI
nome, cognome e località di domicilio. VAPRIO D’ADDA (MI)
E PASQUALE VIANELLI
CAZZAGO SAN MARTINO (BS)

ANNA E PIETRO TRAPATTONI


NOVA MILANESE (MB)

CLEDIS
E ALCIDE
PIZZONI
ADRIANA E ROBERTO ORSARIA (UD)
PIANTANIDA
OLEGGIO GRANDE (NO)
VOLONTARIATO

Bambini accolti in
una delle strutture
della Comunità
Papa Giovanni
XXIII in Africa.
Sotto, una tavolata
in una delle case
dell’associazione
in Italia. In basso,
don Oreste Benzi,
scomparso nel 2007
a 82 anni.

L’INIZIATIVA DELLA COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII

UNA TAVOLA IN CUI


C’È POSTO PER TUTTI
Il 17 e 18 settembre torna nelle città di tutta l’Italia l’evento di
raccolta fondi “Un pasto al giorno”, per contrastare la povertà

D
opo la pandemia del Covid-19 Di fronte a questa situazione, le
– che ha messo in ginocchio il azioni di solidarietà concreta diventa-
tessuto economico e sociale no sempre più urgenti. Così, l’associa-
del nostro Paese – e nel mez- zione Comunità Papa Giovanni XXIII
zo di una crisi mondiale lega- torna con i suoi volontari nelle città di
ta in modo particolare al con- tutta Italia il 17 e 18 settembre con
flitto in Ucraina, in Italia le speranze l’evento di sensibilizzazione “Un pa-
di ripresa faticano a prendere forma sto al giorno”. Attraverso questa ini- partecipa all’iniziativa riceve in cambio
e la povertà continua a rappresentare ziativa, lanciata nel 1985, l’associazione un piccolo oggetto simbolico: quest’an-
un’emergenza. I dati Istat parlano di raccoglie il sostegno che le permette di no i volontari regaleranno un libretto
circa 1,9 milioni di famiglie in po- garantire ogni anno 7 milioni e mezzo contenente sette preghiere – come i
vertà assoluta nel 2021 – il 7,5% del di pasti a persone in povertà e in diffi- giorni della settimana – in sette lingue
totale, appena sotto la percentuale del coltà che accoglie nelle sue case, mense diverse provenienti dalle varie missioni
2020, 7,7% – e 5,6 milioni di individui. e strutture di aiuto. “Costruiamo una dell’associazione, per sottolineare il va-
Nel periodo dell’emergenza sanitaria, tavola in cui ci sia posto per tutti” è lore e la forza della preghiera che unisce.
tantissime persone hanno visto crol- lo slogan che anima quest’anno “Un Fondata nel 1968 da don Oreste
lare tutte le loro certezze. pasto al giorno”. Come di tradizione, chi Benzi, la Comunità Papa Giovanni

94 38/2022
PALERMO: AZIENDE DI VALORE
APPELLO PER
OPERATORI
La Compagnia del Vangelo
cerca persone per gestire una
mensa il giovedì e il sabato

L
a comunità evangelica La Com-
pagnia del Vangelo cerca volon-
tari, uomini e donne di buona
volontà, per preparare e servire
i pasti due volte a settimana (ogni
giovedì e sabato pomeriggio) presso
la mensa del Boccone del povero
a Palermo, in piazzetta San Marco 8,
nel popolare quartiere del Capo.
«Da più di un anno», spiega Davi- IL TRAGUARDO SOLIDALE RAGGIUNTO DA AIRBNB.ORG
de Romano, pastore della comunità
evangelica, «abbiamo avviato questa
bella e virtuosa collaborazione, una ALLOGGI A BREVE TERMINE
PER 100 MILA UCRAINI
sorta di operoso ecumenismo dal
basso, insieme alle suore del Bocco-
ne del povero, gli scout dell’Agesci e
la Chiesa mennonita della città, per
gestire la mensa per i nostri fratelli e
La piattaforma globale ha lavorato con molte organizzazioni
le nostre sorelle in difficoltà. Chiun- umanitarie in tutto il mondo e nel nostro Paese per realizzare
que volesse darci una mano può l’impegno di ospitare gratuitamente i rifugiati di guerra
contattarci scrivendo una mail a:

S
lacompagniadelvangelo@yahoo.com o ei mesi fa, all’inizio del conflitto accolti dagli host in più di 90 Paesi. In
mandando un messaggio al nume- in Ucraina, Airbnb.org –piatta- Italia sono state ospitate 5.700 persone.
ro: 328/47.28.708». forma globale di viaggio fondata Per raggiungere questo traguardo, Air-
nel 2007 a San Francisco che con- bnb.org ha lavorato con 40 organiz-
ta 4 milioni di host (ovvero di perso- zazioni umanitarie in tutto il mondo,
XXIII è impegnata in Italia e in 40 ne che mettono a disposizione i loro tra cui Refugees Welcome Italia e
Paesi del mondo con interventi e immobili o alcune stanze all’interno Let’s do it! Italy. Il costo dei soggiorni
progetti in vari settori (dai minori delle loro case per soggiorni tempo- è stato sostenuto da Airbnb.org e dalle
alle persone con disabilità, dalle di- ranei) – aveva preso un impegno soli- donazioni ricevute, dagli host che han-
pendenze alla tratta di esseri uma- dale: offrire gratuitamente alloggi a no offerto soggiorni gratuiti e scontati
ni, dai migranti, agli anziani soli alle breve termine a 100 mila rifugiati in attraverso l’associazione. Dalla fine di
persone senza fissa dimora). L’asso- fuga dal Paese invaso. Oggi la piat- febbraio, la piattaforma ha ricevuto
ciazione è presente in modo costante taforma ha raggiunto questo obietti- più di 8,4 milioni di dollari in donazio-
in Ucraina fin dai primissimi giorni vo grazie allo sforzo a livello globale ni da 95 Paesi e regioni.
della guerra e, come spiega il presi- degli host di Airbnb, le donazioni ad Finora più di un miliardo di
dente Giovanni Ramonda,  «di fron- Airbnb.org e lo sforzo sul campo delle ospiti sono stati accolti in immobili
te a un’ingiustizia, a una povertà, a organizzazioni umanitarie. in tutto il mondo attraverso Airbnb.
un’emarginazione, lavora da oltre cin- Negli ultimi mesi oltre 48 mila «Il cuore di Airbnb.org è un’incredi-
quant’anni per costruire quel senso host hanno offerto un alloggio tem- bile community di host che ha dimo-
di comunità capace, sostenendoci poraneo in 160 Paesi tramite Air- strato, ancora una volta, la propria
l’un l’altro, di trovare risposta e bnb.org. Questo dato include più di gentilezza e la propria generosità
speranza per chi aveva perso tut- 33 mila host che hanno scelto di dare aprendo le proprie case alle persone
to».  Per sapere di più sull’iniziativa ospitalità gratuitamente e a prezzi ri- bisognose di un caloroso benvenu-
del 17 e 18 settembre, si può visitare il dotti a partire dal 28 febbraio. Ad oggi, i to», ha dichiarato Catherine Powell,
sito unpastoalgiorno.apg23.org G.CER. rifugiati in fuga dall’Ucraina sono stati global head of hosting di Airbnb.

38/2022 95
SETTIMO GIORNO
C U L T U R A E S P E T TA C O L I
LIRICA
La musica di Verdi pronta a invadere
teatri, parchi, centri di cura e carceri
Dal 22 settembre al 16 ottobre torna la rassegna sul maestro di Busseto. Focus sulle opere ispirate alla letteratura spagnola

S ingolare la scelta delle tre


opere presentate alla XXII edi-
zione del Festival Verdi che si
svolge dal 22 settembre al 16
ottobre 2022: attingono infatti tutte
da fonti letterarie spagnole. La forza
del destino, dal dramma Don Álvaro o La
Giuseppe Verdi
nell’illustrazione
di Elisa Seitzinger.

fuerza del sino di Ángel Perez de Saave-


dra, che inaugura il Festival nel nuovo
allestimento di Yannis Kokkos con la
direzione di Roberto Abbado, direttore
musicale del Festival Verdi; Il trovato-
re, dal dramma El Trovador di Antonio
García Gutiérrez, in scena al Teatro
Girolamo Magnani di Fidenza, nell’al-
lestimento ideato da Elisabetta Courir
per il Festival Verdi 2016; Simon Bocca-
negra, dal dramma Simón Bocanegra di
Antonio García Gutiérrez, nel nuovo
allestimento di Valentina Carrasco
con Riccardo Frizza che dirigerà la pri-
ma, rara versione di Venezia del 1857
in un’edizione che per la prima volta
integra i documenti autografi conser-
vati a Sant’Agata divenuti disponibili
agli studiosi solo recentemente. Inoltre
Daniele Gatti dirige i Quattro pezzi sacri
con Orchestra e Coro del Maggio Musi-
cale Fiorentino.
La musica verdiana risuonerà an-
che fuori dal teatro, grazie alla VII edi-
zione di Verdi Off, dal 17 settembre
al 16 ottobre, nei parchi e nelle stra-
de, animando i cortili e i quartieri,
in centro e in periferia, rallegrando i
luoghi di cura, di sofferenza, di deten-
zione. Tra i Comuni in cui ci saranno
iniziative Busseto, che diede i natali
al maestro, Montechiarugolo, San Se-
condo, Sala Baganza, Sissa Traversetolo,
Zibello, grazie alla convenzione che ha
stretto ancor più il Teatro Regio di Par-
ma, la Provincia di Parma e i Comuni
dell’Unione Pedemontana Parmense.

98 38/2022
MUSICA PARLARE
E SCRIVERE
All’origine di Claudio Marazzini

dei capolavori docente di Storia


della lingua italiana

Box Organi a Lallio (Bergamo)


È VENUTA L’ORA
È davvero fervida l’attività musica-
le del piccolo Comune di Lallio, a
pochi chilometri da Bergamo, che
vede il suo fulcro nella chiesa parroc-
chiale. Appuntamento ormai tradizio- I
DELLA “MEDICA”
l linguaggio di genere è oggi
problema assillante, non so se
per esigenza reale della società
nale è Box Organi. Suoni e parole d’autore, o per la spinta impressa da alcu-
rassegna di concerti tra classica, lettera- ni settori dell’opinione pubblica.
tura e jazz (dal 17 settembre al 9 ottobre). Non ci sono solo le rivendicazioni
Questa edizione punta i riflettori su “La delle donne che si ritengono “oc-
Storia, le storie”. Un tema che vuole inda- Sebastian Bach descrive il doloroso di- cultate” per colpa del cosiddetto
gare come la grande Storia ma anche stacco dall’amato fratello, con tanto di “maschile non marcato”, il ma-
la piccola storia delle esistenze perso- richiamo della cornetta del postiglione. schile inteso come valido per una
nali dei compositori possa aver deter- O magari al genere della Battaglia, che pluralità di generi, come quando
minato la nascita di pagine musicali tanto successo ebbe tra i compositori dico: «Cari amici, siete tutti pron-
per tastiera. Si pensi solo alle Sanguino- vissuti tra la fine del ’500 e ’600. Il con- ti?», e negli amici includo anche
se giornate di Marzo, un brano organisti- certo d’inaugurazione si terrà sabato 17 le amiche, pur se uso il solo ma-
co scritto da padre Davide da Bergamo e settembre con Luca Scandali, affiancato schile come contenitore unico. Le
ispirato ai ben notti fatti risorgimentali dalla violinista e jazzista Eloisa Manera rivendicazioni di chi rifiuta la logica
milanesi, o al Capriccio sopra la lontananza (foto sopra), con riletture di Correa Braga, binaria e non si riconosce nei due
del suo fratello dilettissimo, in cui Johann Storace, Bach, padre Davide da Bergamo. sessi, M e F, hanno reso le cose
ancor più complicate, come sanno
coloro che hanno seguito le vivaci
FESTIVAL discussioni sullo “schwa” (Car3

Non c’è futuro senza pensiero amic3, siete pront3?”).


Nel linguaggio di genere, gran-
de spazio hanno le professioni,
Mens-a in diverse città dell’Emilia-Romagna esplora il potere della cultura
spesso ribattezzate con femminili

M ens-a, festival di cultura diffusa


in Emilia Romagna, è il primo
evento sul pensiero ospitale e
cosmopolitismo in Italia, nella consa-
pevolezza che la cultura è l’unico stru-
mento che consente il dialogo tra gli
uomini e la società: 60 studiosi inter-
nazionali a confronto sul tema “Futu-
ro”, con incontri, recital, tavole rotonde.
Dal 16 settembre al 14 ottobre a Bolo-
nuovi. Molte di queste professioni
sono ormai saldamente affermate,
come “sindaca”, “ministra”, di altre
talora si discute, come per “archi-
tetta”, “chirurga”, “avvocata”. La
gna, Modena, Reggio Emilia, Parma, redazione di FC mi ha chiesto se si
Vignola, Ravenna, Ferrara. Tra gli possa usare “medica”, femminile
ospiti, Ermanno Cavazzoni (scrittore), di “medico”. Alcuni effettivamente
Mirko Mariani (musicista), Lucio Ca- cominciano a usare “medica” in
racciolo (direttore rivista Limes), Salva- italiano, e magari ci ricordano che
tore Natoli (filosofo), Massimo Mon- era parola nota fin dal Medioevo;
tanari (medievista-Unibo), Giuseppe ma credo sia più utile sapere che, in
Biondi (prof. emerito di Letteratura spagnolo, quel femminile è già stato
Il filosofo Latina-Unipr), Umberto Curi (filosofo), accolto dal Diccionario de la Real
Umberto Barbara Bracco (docente di Storia con- Academia Española, che prevede
Curi, temporanea, Università Milano-Bicoc- anche “la médica de familla” e “la
81 anni. ca), Massimo Donà (filosofo, Università médica veterinaria”.
San Raffaele/Milano), Alessandro Va- Scrivetemi a:
noli (scrittore). Gli incontri sono aperti parlareescrivere@gmail.com
al pubblico e gratuiti.

38/2022 99
SETTIMO GIORNO SCELTI PER VOI
MOSTRE
Con san Michele
in pellegrinaggio
Esposizione itinerante nelle Marche

P er approfondire il tema del pelle-


grinaggio quale migliore modali-
tà di una mostra itinerante? Sulle
orme di San Michele arcangelo - Pellegri-
ni e devoti nell’arte è partita da Loreto,
Madonna che allatta
il Bambino con i santi
Sebastiano, Antonio,
Francesco e Rocco di Filotesio
detto Cola dell’Amatrice.
universalmente consacrata come
centro di pellegrinaggio mariano,
per approdare ad Ascoli Piceno dove la devozione popolare verso la figura di culto medievali dedicati all’ange-
si può visitare fino al 6 novembre, di san Michele arcangelo (il difensore lo guerriero. Fra le opere giunte ad
per poi spostarsi a Senigallia a Pa- della fede che è anche protettore della Ascoli Piceno, si segnala la tela del
lazzetto Baviera dall’11 novembre al Polizia di Stato). L’itinerario, che par- secentista Francesco Cozza, recen-
12 febbraio. L’appuntamento di Ascoli tendo da Mont-Saint-Michel passa in temente rinvenuta a Roma presso un
Piceno alla Pinacoteca civica è dedicato Piemonte per la Sacra di San Michele e convento dove era stata nascosta sotto
in particolare al culto di san Michele: arriva sino al santuario di San Michele un dipinto moderno affinché le mo-
sono esposti importanti dipinti, ore- Arcangelo nel Gargano, tocca infatti nache non fossero turbate dalla visio-
ficerie e sculture medievali, rinasci- anche la città di Ascoli e il territorio ne del demonio nudo sconfitto da un
mentali e barocche che testimoniano Piceno, come attestano vari edifici atletico san Michele arcangelo.

CD CINEMA
Depardieu, un Maigret tormentato
Torna il celebre commissario di Simenon

HÄNDEL
SALVE REGINA U no dei commissari più famosi di sem-
pre, fortunato su carta (tra cicli uffi-
ciali, innumerevoli racconti e indagini
rinnegate dall’autore) e su schermi di ogni
formato. Nato dalla penna di Georges Sime-
Julie Roset,
Millenium Orchestra non, Maigret vanta sterminate apparizioni
in televisione e quindici film per il cinema.
La giovane Julie Roset è L’ultimo adattamento è quello diretto da Pa- Gerard
la vincitrice del Concorso trice Leconte, Maigret, con Gérard Depardieu Depardieu, 73.
Metropolitan Opera Laffont come protagonista. La storia è tratta dal li-
del 2022. È possibile bro Maigret e la giovane morta. Bisogna risol-
ascoltarla in questo Cd, vere l’omicidio di una ragazza venuta dalla indizi con intelligenza fino al colpo di scena.
in cui affronta capolavori provincia. Il Maigret di Depardieu è diverso Delinea un Maigret umano, empatico, che
della musica sacra di da quello di Gino Cervi. È più riflessivo, tor- sviluppa anche un senso di protezione verso
Händel: il Salve Regina, mentato, non può fumare la pipa per un pro- una giovane donna che potrebbe essere sua
il Gloria e il mottetto blema ai polmoni. Sembra fragile, anche se figlia. Un film a suo modo affascinante, pie-
Silete Venti, composti molto determinato e pronto a fare sempre la no d’atmosfera, mai sopra le righe, che risve-
quando il compositore domanda giusta. Leconte man- glia nello spettatore la passione
fu ispirato dalla vita tiene un ritmo quieto, simile a MAIGRET per il giallo nella sua forma più
musicale romana. quello dei romanzi. Non ha fret- classica. GIAN LUCA PISACANE
ta di svelare l’assassino, semina di Patrice Leconte,
con Gérard Depardieu,
100 38/2022 giallo, 89’
SETTIMO GIORNO BIBLIOTECA DI FAMIGLIA
di Mariapia Bonanate

Aisha affronta il mare per cercare


il padre e fra le onde trova sé stessa
Ha un sapore fiabesco quest’opera prima di un’autrice
africana: su una barca incantata e con un gatto
parlante, sconfigge i mostri e diventa una donna libera

c’
è chi ha azzardato che Dimora di Rug-
gine dell’esordiente Khadija Abdalla
Bajaber fa pensare a Moby Dick. Nel ri-
spetto delle distanze con il capolavoro
di Melville, questo singolare romanzo
di formazione della scrittrice kenyota
riporta alle atmosfere surreali e alle sfide del ca-
pitano Achab, a quel mare che è la metafora della
vita e della morte. La sorpresa è innanzi tutto lei.
Un’autrice che, in totale solitudine, un giorno ha
DIMORA
messo su carta un progetto «nato dall’amore e
DI RUGGINE
dalla tenerezza, dalla curiosità, dall’immagina-
zione» che è poi diventato il piccolo capolavoro
di Khadija Abdalla che ha vinto la prima edizione del Graywolf Press
Bajaber, Africa Prize. Non facile da affrontare, perché af-
66thand2nd, fonda le sue radici in quell’Africa ancestrale che si
pp. 314, tramanda di generazione in generazione nei suoi un’epica avventura che la porta a scontrarsi con
€ 18,00 riti, leggende, tradizioni e che Khadija Abdalla mostri marini, con Baba wa Papa, il Re degli affon-
ha assorbito sin dall’infanzia a Mombasa, dove è dati, con migliaia di squali che le vorticano attor-
nata, una città di cantanti da matrimonio, astuti no «come se qualcuno avesse fracassato la luna
mercanti, grandi matriarche, pescatori scaltri e per poi abbandonarla sanguinante nell’acqua».
corvi attaccabrighe, ma soprattutto di cantastorie. Più volte sul punto di soccombere, riesce a
Protagonista Aisha, giovane figlia di un padre ritrovare il padre e riportarlo a casa, ma le batta-
pescatore, sognatore, coraggioso e imprudente, glie affrontate le hanno insegnato a guardare la
SCRITTRICE maestro delle onde, che sin dall’infanzia l’ha por- morte in faccia, a confrontarsi con il male e la vio-
KENYOTA tata sulla sua barca a esplorare il mare. Un giorno lenza. Le hanno permesso di scoprire i significati
Khadija Abdalla il padre non ritorna e Aisha decide di anda- profondi dell’esistere, l’importanza di mettere
Bajaber
re alla sua ricerca nell’Altrove, con una barca sempre tutto in discussione per essere fedeli a sé
è una poetessa
e romanziera incantata, fatta di ossa e la sola compagnia di Ha- stessi. Hanno fatto di lei una nuova persona,
nata maza, un gatto parlante che viene dalla “Dimora decisa a sottrarsi a un matrimonio combina-
a Mombasa, di Ruggine”, luogo mai raggiunto dai marinai. Da to, a ripartire per inseguire il sogno di libertà e
con una laurea quel momento il viaggio dell’impavida adole- autonomia che la tiene in ostaggio e per incon-
in Giornalismo. scente diventa una sfida per conoscere sé stessa, trare il proprio destino.

I BEST SELLER DELLO SPIRITO Dal 22 agosto al 3 settembre 2022 fonte: www.rebeccalibri.it

IL LIBRO LA SCELTA DI ENEA TESTA O CUORE? FILOTEA LA VITA LUNGA LA FORZA


CHE CI LEGGE di Luigi Maria Epicoco di Gaetano Piccolo di Francesco di Francesco (Jorge DELLE VIRTÙ
di Costanza Rizzoli Paoline di Sales Mario Bergoglio) di Carlo Maria Martini
Miriano Paoline Solferino TS - Terra Santa
Sonzogno
FUOCO E GHIACCIO TERZA LICEO 1939
VI RACCONTO IL MIO LIBRO
di Robert Frost, di Marcella Olschki,
trad. di Silvia Bre, Olschki, MARIA
Adelphi, pp. 92, ORUÑA
pp. 560, € 12,00
€ 30,00
Spagnola,
46 anni,
per anni avvocato
POESIA NARRATIVA ITALIANA
NEL SILENZIO DELL’UNIVERSO QUEI RAGAZZI ANTIFASCISTI
«Due donne e un
È il poeta dei silenzi campestri, del brivido e Firenze, 1939. Una terza liceo classico di
del tremore che s’insinua nelle case rurali ragazzi e ragazze capaci di resistere al con- misterioso delitto
Robert Frost (San Francisco 1874 - Boston
1963), uno dei più celebri della tradizione
formismo fascista attraverso l’umorismo e
l’ironia. Ma anche la boria e la violenza del
in Cantabria»
americana. Basterà dire che lesse una liri- regime che si esprime a vari livelli (compre- di Francesca Fiocchi
ca all’insediamento del presidente Kennedy. se le leggi razziali). Marcella Olschki (1921-

L
Maestro nella poesia dialogata, nel perse- 2001) rievoca i compagni, i professori, il a suggestiva Cantabria, l’omi-
guire il ritmo e il tono del parlato, Frost ha primo amore. E, conseguita la maturità, un cidio misterioso di una donna
una sua zona d’ombra e sembra cercare gesto di ribellione verso un perfido inse- potente e odiata, Judith, nella
nel microcosmo le leggi dell’universo: «Sarà gnante che le costerà caro. Il libro, prima cabina chiusa a chiave dall’interno
immenso l’universo, o forse no. / A volte edizione 1954, vinse il Premio Bagutta opera di una goletta. A indagare il tenente
veramente ho l’impressione / di sentirlo vi- prima. Qui riproposto con una prefazione Valentina Redondo, che dopo aver
cinissimo ai miei sensi, / è la membrana in (datata 1955) di Piero Calamandrei, è un perso il figlio che aspettava torna
cui nacqui e che mi avvolge». Daniele Piccini piccolo capolavoro. Roberto Carnero su un nuovo apparentemente in-
spiegabile caso. Quel che la marea
nasconde (Ponte alle Grazie) di Ma-
UNA GIUSTIZIA IL CASTELLO ria Oruña, quarto libro della for-
ALTA E ALTRA DEI FALCHI NERI
tunata serie Puerto Escondito, primo
pubblicato in Italia, attualizza il ge-
di Maria Martello, di Marcello Simoni, nere dell’enigma della porta chiusa
Paoline, Newton Compton, portato al successo da Agatha Chri-
pp. 160 pp. 320, stie e Gaston Leroux.
€ 16,00 € 9,90 Parte da un fatto di cronaca...
«In questo caso sì. È stato il
seme della trama ed è spiegato alla
FAMIGLIA THRILLER fine della storia. C’è qualcosa di
antropologico nel romanzo: com-
LA FORZA DELLA MEDIAZIONE ODERICO ALLA RISCOSSA prendiamo per quale ragione fac-
Il ruolo della mediazione familiare («una A metà del 1200, reduce dalla crociata con- ciamo ciò che facciamo. Il crimine è
giustizia alta e altra») nella composizione dotta da Federico II in Terra Santa, il nobile quasi secondario».
delle liti prima che arrivino in giudizio è no- Oderico Grifone torna a casa, un castello Le protagoniste del libro, Judith
bilitato nel suo significato più elevato, colto. nella campagna napoletana. Qui scopre che e Valentina, che donne incarnano?
L’autrice, formatrice alla mediazione e psi- la sorella Aloisia è stata data in sposa a un «Sono diverse e simili al tempo
cologa, presenta la mediazione come per- uomo malfamato, mentre l’amata Fabrissa è stesso. Judith è potente e sicura di sé,
corso culturale di crescita, anche interiore, promessa a un altro. E il castello è in stato e proprio per questo è odiata. Valen-
dell’individuo e della sua comunità. Con di degrado profondo. In un groviglio di delitti tina lavora molto, è rispettata, ma
riferimenti letterari e religiosi. Ed echi del e misteri, Oderico dovrà disseppellire un se- è insicura, contraddittoria, rappre-
messaggio all’ascolto di papa Francesco. greto di famiglia legato all’arte della falcone- senta le due facce che tutti noi ab-
Un libro non solo per operatori del settore, ria. Ormai superata la soglia della ventina di biamo. Sono personaggi reali, dina-
ma per tutti i cittadini. Didattico, formativo libri, Simoni è un consumato orchestratore mici. Non creo stereotipi: il buono, il
anche per l’educazione civica degli adole- che sa quali note usare per conquistare il cattivo, lo sciocco… Perfino l’assassi-
scenti nelle scuole. F.F. lettore fin dalle prime pagine. Carlo Faricciotti no è simpatico a qualcuno».

IL GIUDIZIO DI FC: SCONSIGLIATO COSÌ, COSÌ INTERESSANTE


BELLO CAPOLAVORO 38/2022 103
WEEKEND NELLA REGIONE CENTRALE DELL’ISOLA, IN PROVINCIA DI NUORO, FINO

SARDEGNA • ALLA SCOPERTA


Tra nuraghi, chiese campestri, abiti colorati,
maschere carnevalesche, artigianato e piatti tipici:
32 Comuni sardi invitano i turisti a visitarli
di Rosanna Precchia

1 2

P
iccoli borghi, riti antichissi- può visitare il Museo della vita e delle 1. Sorgono, santuario campestre
mi, buon cibo: la Sardegna tradizioni popolari sarde di Nuoro, di San Mauro Abate. 2. La nonna
non ha solo il mare cristallino dove sono in mostra gli abiti di ini- completa la vestizione della
tra i più belli del Mediterra- zio Novecento, una vasta collezione nipote, a Desulo. 3. Lollove,
neo, ma ha anche una cultu- di gioielli e amuleti, armi e utensili. piccolo borgo abitato solo da
poche famiglie, ha conservato
ra fatta di tradizioni secolari, Nella sezione dedicata ai sapori anti-
intatta l’antica struttura
che l’Azienda speciale della Camera di chi sono esposte oltre 600 varietà di urbanistica. 4. Ragazza di Fonni.
commercio di Nuoro, l’Aspen, invita a pani tradizionali, alcuni vere e pro- 5. Musicisti di Orani. 6. Abito
scoprire durante la manifesta- prie opere d’arte. E poi tradizionale di Bitti. 7. Maschere
zione “Autunno i costumi carnevale- di Ottana. 8. Nuraghe di Oniferi.
in Barbagia”, da schi, la cui origine si
settembre a di-
E perde nei riti pagani
PRIMA DI PARTIR
cembre. La Bar- della fertilità: pelli di
8
bagia è il cuore rb ag ia pecora, campanacci
✽ Autunno in Ba llasardegna.it
della regione, i suoi www.cuore de e maschere raffigu-
paesini hanno cen- ri sm o ranti visi deformi o
✽ Sardegna tu aturismo.it 
tri storici con case www.sar de gn animaleschi simbo-
in granito, vicoli im al di Li ne s: leggiano la contrap-
✽ Traghetti, Gr -lines.com
stretti, coortes e per- www.g ri m al di posizione tra bene e
golati di vite. @ gr im al di .n apoli.it male, morte e vita. I
Email: info
I 32 Comuni che .6 4. 44 costumi più famo-
Tel. 081/49
partecipano ad “Au- si sono i Mamutho-
tunno in Barbagia” nes di Mamoiada, paese dove il 4, 5
mostrano negli antichi cortili o nelle e 6 novembre si rievoca l’antichissimo
piazze i prodotti della tavola, l’arti- cerimoniale carnevalesco. Altra tradi-
gianato, gli usi. Per avere uno sguardo zione barbaricina è il Canto a Tenore,
d’insieme della cultura barbaricina si patrimonio dell’umanità Unesco, ese-

104 38/2022
A DICEMBRE TANTI EVENTI PER LA MANIFESTAZIONE “AUTUNNO IN BARBAGIA”

DELLE ANTICHE TRADIZIONI

4 5 6 7

guito da un gruppo di quattro uomini è il 29, 30, 31 ottobre e il 1° novembre! ampio network di collegamenti ma-
usando quattro diverse voci chiamate A Sorgono, durante la manifestazio- rittimi, comodi e convenienti in ogni
bassu, contra, boche e mesu boche, ese- ne “Autunno in Barbagia” si svolge Sa periodo dell’anno. Per raggiungere il
guito in piedi, in circolo. Si esibiscono 'Innenna, la vendemmia secondo tradi- Nord dell’isola, la Compagnia pro-
spontaneamente nei bar chiamati su zione, il 22 e 23 ottobre. Nei dintorni si pone le tratte Livorno-Olbia, Civita-
FOTO ARCHIVIO ASPEN- M.C.FOLCHETTI -MIRA SARDEGNA - NORA ADV

zilleri, se non si riesce a sentirli dal vivo visita il santuario di San Mauro Abate, vecchia-Porto Torres e Savona-Porto
c’è il Museo multimediale del Canto a una delle più antiche chiese campestri Torres, per il Sud ci sono cinque col-
Tenores, a Bitti. della Sardegna. Ottana, dove si è accol- legamenti: Napoli-Cagliari, Paler-
A Desulo, regno dei pastori e delle ti il 29 e 30 ottobre, è famosa per le tra- mo- Cagliari, Civitavecchia-Cagliari,
loro leggende, si ammirano i magnifici dizioni carnevalesche e per le decine Civitavecchia-Arbatax e Savona-Ca-
abiti tradizionali indossati da grandi e di siti preistorici. gliari. I passeggeri diretti alla mani-
bambini, in un rito di vestizione mol- Un buon modo per raggiunge- festazione “Autunno in Barbagia” po-
to significativo, che richiede tempo, re la Sardegna, portando anche tranno usufruire di una promozione
pazienza, maestria. L’appuntamento la propria auto, sono i traghetti speciale valida su alcune linee e per
per scoprire questo delizioso paese della Grimaldi Lines, che offre un alcune date di partenza.

38/2022 105

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