Sei sulla pagina 1di 8

ANALISI DI :

Trash TV Trans, Fausto Romitelli

Brevi cenni biografici / stilistici

“Al centro del mio comporre c’è l’idea di considerare il suono come una
materia in cui sprofondare per forgiarne le caratteristiche fisiche e
percettive: grana, spessore, porosità, luminosità, densità, elasticità.
Quindi scultura del suono, sintesi strumentale, anamorfosi,
trasformazione della morfologia spettrale, deriva costante verso densità
insostenibili, distorsione, interferenze (…) E sempre maggiore
importanza data alle sonorità di derivazione non accademica, al suono
sporco e violento”.

Questo estratto ( parole dello stesso Romitelli ) racchiude un po’


quella che è l’idea e la dialettica musicale del compositore. Nato nel
1963 e morto abbastanza giovane nel 2004 ha studiato in
Conservatorio a Milano e dopo il perfezionamento a Siena e
ancora a Milano (questa volta alle Civiche), Romitelli va a Parigi
a studiare musica elettronica all’istituto IRCAM di Parigi. E’ stato
influenzato da compositori molto importanti quali Giacinto Scelsi ,
Salvatore Sciarrino , Ligeti ma soprattutto in quegli anni fu segnato
dalla corrente degli SPETTRALISTI ( corrente avanguardistica che
studia a livello scientifico , sperimenta e trasforma lo spettro
sonoro) in particolare Hugues Dufourt e Gèrard Grisey. Molto
interessato a questa corrente , ma non abbastanza da aderirvi a
pieno ; dello Spettralismo riprenderà soltanto le caratteristiche più
audaci , quali ad esempio il fatto di intervenire sulla materia sonora
per trasformarla in qualcos’altro .
“ Se la fabbricazione e la pratica degli strumenti dell’orchestra si sono
sviluppate nella necessità di rendere il suono il più armonico possibile e
di ridurre al minimo le componenti di rumore, le nuove tecnologie
musicali hanno aperto, invece, le porte della percezione all’universo
inarmonico e ci hanno fornito gli strumenti per esplorare questo mondo
inaudito.“

Nella sua idea musicale lui mescola differenti tecniche di


elaborazione del suono , e anche succedono stimoli musicali di
diverso genere. In una delle sue opere più memorabili “Professor
Bad Trip“ , si succedono stimoli come la musica extra-colta , in
particolare dal rock, come dall’elettroacustica e dal rumorismo,
dalle avanguardie francesi e italiane e dal lavoro su nastri.
Parlando invece della rielaborazione del suono ho trovato molto
interessante il suo lavoro “ Trash TV Trans” , opera di spettacolare
virtuosismo , dove il suono della chitarra viene elaborato in molti
modi diversi . Ora ,in partitura ( anche se molto “sporca” perché
interamente scritta a mano ) viene scritto esattamente tutto quello
che l’esecutore deve fare :
gli oggetti da utilizzare, come devono essere utilizzati , quando e
come interagire con le pedaliere .

Innanzi tutto il pezzo è diviso in sezioni anche se non proprio


esplicito, dato che non ci sono pause importanti tra una sezione e
l’altra. Altra cosa interessante , è che in una partitura per chitarra
elettrica si trovino due pentagrammi , e stanno ad indicare uno
quello che deve esser eseguito con la mano sinistra e l’altro ciò che
deve essere eseguito con la mano destra e con i pedali ; ciò lo
rende fra l’altro un’opera molto difficile da realizzare .
_ I SEZIONE _
Nella prima sezione il materiale sonoro di partenza è la nota del
basso MI che viene pizzicata con il plettro e stoppata poco dopo per
esser messa in loop e il loop in reverse. Questo loop tramite la
pedaliera verrà interrotto e riavviato , ma rimarrà presente per tutta
la prima sezione, come se fosse un leitmotif . E già il materiale di
partenza è poco convenzionale dato che solitamente i suoni della
loop station si utilizzano in una temporalità che va in avanti e non
indietro. Ma ancor più inusuale è ciò che avviene dopo perché
sopra questo loop invertito , si sentirà un rumore simile al suono di
un interferenza , prodotto staccando il jack dalla chitarra e toccando
con esso il pick up. Questa interferenza toccando con le dita l’altro
pick up della chitarra produce un rumore piu acuto. In questa
alternanza di rumori tra il loop e l’interferenza creata dal jack ,
appare un altro rumore interessante creato facendo glissare una
moneta da 2 euro sulla sesta corda che va a creare ( essendo il
suono molto distorto ) come uno urlo stridulo che si va a concludere
con la iterazione del loop . Quindi possiamo dire che il materiale
utilizzato è abbastanza eterogeneo.

Tutta questa parte si concluderà quando , come scritto in partitura


, l’esecutore dovrà prendere una spugna abrasiva e aggiornare il
loop.

_ II SEZIONE _
Qui il materiale sonoro utilizzato, è fondamentalmente il suono
prodotto dallo sfregamento circolare della parte abrasiva della
spugna sulle corde , facendolo con un movimento circolare .
Questo suono amplificato, con i pedali del distorsore e il delay
accesi ,e l’utilizzo del pedale wah wah , si viene a creare come un
tappeto di rumore abbastanza rarefatto a livello frequenziale
rispetto al rumore provocato dal loop precedente, proprio come
possiamo notare dallo spettrogramma.

Questa seconda sezione che “ si apre “ con il rumore di spugna ,


crea per quanto mi riguarda una atmosfera più onirica dove , nella
calma del rumore della spugna a sprazzi appaiono dei suoni ben
definiti, suonati con la tecnica del tapping ed il tutto viene interrotto
dalla dirompenza del loop precedente ( che ormai è diventato un
unicum di pedale in reverse ed interferenza). In aggiunta a questo
loop di spugna , arriva un suono molto ipnotico che verrà prodotto
facendo strusciare ( sempre con un movimento circolare ) la parte
del legno di un archetto sulle corde , dalla parte della tastiera
questa volta , andando a creare insieme al loop della spugna (che
dopo poco viene interrotto) questo movimento di suono un po
sinusoidale, come delle onde di vibrazioni che vanno e vengono .
La sezione va concludendosi con degli accordi di quarta che
andranno poi a sfociare nella terza sezione molto meno onirica di
quella appena ascoltata.
_III SEZIONE _
Questa sezione, molto più corta rispetto alle altre , si apre con degli
accordi glissandi utilizzando il “ bottleneck “ ( tubo di metallo ,
indossato solitamente nel dito medio o anulare per creare un effetto
di slide metallico ). Si consuma velocemente , ma ha un impatto
molto violento ed esuberante sull’ascoltatore. Ma a differenza delle
sezioni precedenti , il materiale utilizzato non viene elaborato troppo
, dal momento in cui viene a meno la presenza dei loop, di suoni e
ruomori atipici ; la gestualità utilizzata fa parte della tecnica
tradizionale della chitarra elettrica.

_IV SEZIONE_
Qui si rientra in tutta la gestualità non tradizionale che era stata
esposta nella prima e nella seconda sezione, come se Romitelli
volesse riesporre il materiale tematico dell’inizio e rientrare nella
ciclicità del loop, anche se con una ritmica diversa. La sezione si
apre con un loop di 3 note che viene interrotto poco dopo dalla
solita interferenza creata dal jack ( diventata ormai il vero
personaggio principale di tutta quanta l’opera) che velocemente va
ad incastrarsi ed amalgamarsi con il loop appena registrato, fino a
rimanere da sola . Ritorna anche il glissato con la moneta che si
incastra con l’interferenza fino a che entra un materiale sonoro

nuovo . Lhifdi
Viene introdotto un rasoio elettrico per produrre il feedback ( Effetto
Larsen ), tipico effetto che i chitarristi rock ottengono avvicinando la
chitarra all’altoparlante, facendo rientrare nei pick up il suono che
esce dalla cassa creando un circuito chiuso. Idea decisamente
geniale per creare un suono che , in una partitura così complessa
sarebbe difficile da realizzare , dovendo star seduti e molto
concentrati . Interessante è anche il segno semiografico che utilizza
, che sono due coni arrotondati ( uno di entrata e uno di uscita ) con
all’interno una f , e stanno ad indicare appunto l’avvicinamento e
l’allontanamento del rasoio ai pick up .
_V SEZIONE _
Nella quinta ed ultima sezione , il materiale sonoro utilizzato è
elaborato dalla loop station che viene utilizzato allo stremo fino a
mandare il segnale in clip .In partitura è scritto “ ajouter au loop “
per molte volte , quindi viene aggiornata di continuo l amacchina,
con registrazioni che si vanno a sovrapporre , fino alla non
comprensibilità di quello che sta suonando , in un climax crescente
di onda sonora che invade l’ascoltatore. Gli accordi finali suonati dal
vivo ( come un tentativo di scappare da questa gabbia temporale,
creata dalla sovrapposizione di tutte queste registrazioni) in sincro
con la ritmicità della loop station vanno ad amalgamarsi con tutto
questo sottofondo saturo, fino all’interruzione all’improvviso senza
reverbero alcuno ( come se si staccasse la corrente ).

I compositori devono uscire dalle loro supposte torri d’avorio (ghetti,


in realtà) e confrontarsi con il panorama mediatico e con le sue
tecniche di comunicazione basate sui principi di persuasione,
controllo e dolce ma inflessibile repressione. (…) Le nostre menti
sono inondate da un flusso inarrestabile di informazioni tendente a
sovrapporsi e sostituirsi alla realtà e alla vita stessa: il fine è quello
dell’omologazione globale, poiché i consumi, come le inondazioni, si
espandono facilmente su di un territorio piatto, uniformato e
mondato di ogni differenza.
Molto più di scrittori, cineasti e artisti, i compositori oggi sono
costretti a tacere: perché l’industria culturale impedisce alle persone
di ascoltare e la normalizzazione delle menti sopporta solo il carico
di prodotti preconfezionati di facilissima digestione. (…) Io mi sento
talora come un virus troppo isolato per attaccare un corpo così forte
e ben nutrito: cosicché il virus se ne sta quieto e sognante nel corpo
che vorrebbe distruggere, aspettando tempi migliori.

Potrebbero piacerti anche