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STEFANO FONZI

L’EVOLUZIONE DELLA TECNICA


ORCHESTRALE
DA
Wolfgang A. Mozart A John Williams
Principali differenze tra

Orchestra Reale Orchestra Virtuale

Gli uomini Le macchine

Sensibilità, stati d’animo I suoni non hanno anima


influiscono sull’esecuzione
Intonazione e precisione
Intonazione e precisione ritmica sono superflui
ritmica sono elementi poiché le macchine sono
indispensabili da considerare perfette
nella scrittura
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Violino
Il violino è uno strumento ad arco dotato di quattro corde. La sua scrittura avviene
interamente in chiave di Sol.

La corda più bassa è il Sol2 ed è la nota più grave che si può suonare con questo
strumento.

E' accordato per quinte giuste e la successione è la seguente:

Mi4 - Prima corda

La3 - Seconda corda

Re3 - Terza corda

Sol2 - Quarta corda

Lo strumento riesce ad arrivare nella sua estensione più acuta e senza grandi
difficolta al Sol6, ma nella scrittura orchestrale è preferibile evitare tali altezze,
poiché l'intonazione sarebbe sicuramente di scarsa qualità per cui è preferibile non
andare mai oltre il Mi6.
Violino
Il timbro

La natura dello strumento è essenzialmente lirica, un po' come tutti gli strumenti
della famiglia degli archi; ha una grande varietà di colori, infatti già ogni singola
corda ha un suo colore preciso.
La prima corda ha un colore brillante, aperto, incisivo;
La seconda corda è suadente e a tratti soave;
La terza corda è molto dolce e capace di grande poesia
La quarta corda ha il timbro di un contralto, anche se con colpi d'arco adeguati
può essere dura e molto rude.

Più si sale verso le note acute, più si rischia di avere un suono stridente e fastidioso,
oltre a problemi di intonazione legati alle posizioni sempre più piccole.

Il suono

L'emissione del suono è data dallo sfregamento dei crini dell'arco contro le corde; a
seconda del "colpo d'arco" il suono cambia radicalmente. Generalmente il corpo
d'arco in giù dona una certa intensità all'attacco e perciò si esegue principalmente
sui tempi forti o su accenti espressivi. L'arco in giù, tuttavia, tende a diminuire il suono
prima rispetto all'arco in su, il quale è indicato per suoni più tenuti e per iniziare con
un "piano". In ogni caso, l'esecutore deve dare priorità all'espressione musicale,
spesso di comune accordo con quanto stabilito dal direttore d'orchestra. La
lunghezza dell'arco e il punto da cui si parte per emettere un suono, fanno sì che lo
strumento riesca davvero ad avere centinaia di sfumature sonore.
Violino
I "colpi d'arco"

La corda sfregata con la punta dell'arco, comunemente detta "alla punta",


produce un suono dolce.

La corda sfregata al "tallone" produce suoni energici e più duri e rudi.

L'arco sul ponticello genera un effetto molto interessante, aspro e metallico. Nel
piano il suono è comunque più argenteo. Il suono sul ponticello è praticamente
impossibile d sostenere.

L'arco suonato "alla tastiera" genera al contrario suoni dolci e vellutati. Man mano
che l'arco si sposta verso la tastiera si porta sempre più vicino al ventre dello
strumento e il suono acquista maggiore bellezza.

Le corde battute con il legno, comunemente indicate "col legno" producono una
specie di crepitio secco e con poca sonorità, ma con un certo numero di
esecutori, l'effetto è curioso e accattivante.

Il tremolo, è forse l'effetto più conosciuto e si ottiene sfregando l'arco rapidamente


su e giù. Il tremolo può essere di diversi tipi e coinvolgere anche due note di altezze
diverse.
Violino
Sciolto (grand detaché)

E' un effetto di grande sonorità e imponenza. Si usa soprattutto nel forte, in note
solitamente di uguale valore a un tempo non rapido. Si ottiene facendo scorrere
l'arco rapidamente nella sua massima lunghezza e con una giusta pressione.
L'arcata è piuttosto difficile proprio per via del movimento rapido dell'arco.

Se l'effetto che si vuole deve essere ancora più violento, si possono attaccare tutti i
suoni con l'arco in giù.

Chiaramente l'effetto sarà messo ancora più in evidenza per via della piccolissima
pausa generata nel "riprendere" l''arco.

Martellato

Colpo staccato secco e tagliente. Si usa nel forte, per lo più con note di uguale
valore e in tempo non molto rapido. Un particolare tipo di martellato è quello di
"martellato alla punta" che si usa nel piano con un piccolo corpo d'arco per note
non molto corte.
Violino
Staccato

E' lo staccato più comune, quello ordinario che a seconda della velocità e
dell'intensità viene eseguito con più o meno arco. E' facile, preciso e molto netto. 

Alla corda

L'effetto si ottiene facendo articolare ogni suono con molta precisione, senza
rigidità. Ogni suono deve essere sostenuto per la durata del suo valore.

Legato

Quando una o più note vengono suonate con lo stesso colpo d'arco in giù o in su.

Separato

Suoni sostenuti, ma non legati nella stessa arcata. E' un procedimento di grande
effetto e molto elegante.

Picchettato

Una sonorità che si ottiene quando si esegue un gruppo di note molto rapido e
staccatissimo nello stesso colpo d'arco. Di solito si esegue con l'arco in su, ma può
capitare, nonostante la grande difficoltà che si esegua con l'arco in su.
Violino
Balzato (saltellato)

Effetto che si ottiene facendo rimbalzare l'arco dolcemente sulla corda, di solito
nella parte media dello stesso arco. Funziona su passaggi rapidi e leggeri. Due o più
note possono essere comprese in una sola arcata. 

Gettato (Jetè)

Si ottiene "gettando" l'arco nella sua parte superiore in modo che possa rimbalzare
due o tre volte sulla corda. Le note gettate si scrivono con il punto ordinario dello
staccato, ma riunite dalla stessa legatura.

 Flautati (Flageolets)

Suoni morbidi, dolcissimi, vellutati che si ottengono proporzionando la leggerezza


dei pressione dell'arco con la massima velocità con la quale scorre sulla corda.
Molto spesso vengono confusi con i suoni armonici, che spesso vengono definiti
"flautati”.
Violino
Pizzicato

Effetto molto conosciuto e largamente utilizzato. Si produce normalmente con la


mano destra (raramente con la sinistra, ma si può realizzare) che tira la corda.

Nel primo caso si scrive "Pizz.", mentre nel secondo si mette una crocetta sopra ogni
nota. I movimenti pizzicati non possono essere particolarmente rapidi, soprattutto
se il passo è lungo, poiché la mano si stanca notevolmente. Più si sale verso le note
acute, più il pizzicato diventa meno sonoro.

Un effetto curioso è il Pizzicato Arpeggiato, che si ottiene suonando senza molta


rapidità più note in senso ascendente, magari note che compongono un accordo.
Violino
Suoni Armonici Naturali

Sono suoni che si producono sfiorando le corde vuote in punti determinati, in modo
da ottenere i suoni 2, 3, 4, 5, 6. Il suono è sempre il suono fondamentale!

Suoni Armonici Artificiali

Sono suoni che si ottengono con il dito indice della mano sinistra che, premendo
sulla corda fa da "capotasto" mobile, mentre un altro dito sfiora la sua ottava. Si
può anche premere la corda alla sua quinta, alla sua quarta, alla sua terza o alla
sua sesta. Ogni posizione genera un tipo di armonico diverso.

Glissando

I glissandi sono portamenti più o meno ampi. Esistono anche glissandi su corde
doppie. L'effetto è molto interessante e anch'esso di uso comune.
Violino
Diteggiatura e Posizioni

Non usando il pollice della mano sinistra, l'indice è considerato il I dito, il medio il II,
l'anulare il III e il mignolo il IV.

La corda vuota si indica con °

La prima posizione (della mano sinistra) è quella che si trova immediatamente


sopra la corda vuota. Spostando la mano di grado, si otttengono le altre posizioni.

Le posizioni della mano sinistra sono dieci, ma c'è anche la "mezza posizione",
quella che si trova un semitono sotto la prima posizione.

La prima posizione
Violino
La seconda posizione

La terza posizione

La quarta posizione
Violino
La quinta posizione

La sesta posizione

La settima posizione

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