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Modello di scheda per l’analisi della musica elettroacustica

Scheda tecnica
Titolo Passages

Autore Jean-Claude Risset


Anno di composizione 1982

Tipologia/Organico Flauto e nastro magnetico


Genere

Durata 14 minuti
Luogo e data della prima
esecuzione

Versione analizzata (CD,


registrazione live, etc.) File mp3
Editore

Commissione

Note biografiche sul’autore:


Jean Claude Risset fu un compositore, musicista e tecnologico francese nato nel 1938 e morto
nel 2016 specializzato in musica elettroacustica; fu allievo di André Jolivet e la sua idea
compositiva porta avanti l’idea di Max. Nota biografica importante fu il trasferimento nel New
Jersey nel 1964. Il suo studio puntò sullo studio dei timbri dei vari strumenti e delle loro
possibilità timbriche correlate alle tecniche estese. Lavorò anche sulla tecnica di sintesi (tra cui
FM Syntesis). Fu oltretutto studiò in modo particolare la scala di Shepard e fu il primo
utilizzatore del Glissato di Shepard-Risset.

Contesto: Il brano è stato realizzato per la Biennale di Venezia del 1982

ANALISI Idea e poetica del brano


Il brano vuole unire uno strumento acustico quale il flauto alla musica elettronica al fine di
rivoluzionare l’idea di concerto. In più l’utilizzo delle stesse tecniche compositive (vedesi la
sezione dei glissati) fa trasparire una volontà in Risset di dare dignità come “strumento musicale” al
nastro magnetico.

- Tecniche compositive
Modello di scheda per l’analisi della musica elettroacustica

- Tecnologie
Nastro magnetico, sintesi fm, suoni concreti.

- Forma
Il brano è suddiviso in due parti principali la prima parte suddivisibile in 6 parti, la seconda in 3.
1) introduzione (solo flauto)
2) Sezione glissati (glissati del flauto, glissati del nastro magnetico, tecniche estese del flauto,
interventi dello strumento acustico su glissati del nastro magnetico)
3) Sezione di flauto solo
4) sezione “fruscio/Vortex” (il nastro magnetico esegue un sottofondo di suoni vorticosi, il flauto
esegue interventi sul sottofondo creato)
5) Sezione formata da suoni enarmonici del nastro magnetico richiamati dall’utilizzo di tecniche
estese del flauto
6) Flauto su sottofondo del nastro magnetico, dialogo tra i due strumenti i quali si rincorrono dal
punto di vista timbrico
7) Suono percussivo unito al flauto (da segnalare la presenza di diversi unisoni)
8) Il nastro magnetico unisce suoni di origine elettronica all’esecuzione del flauto
9) Il nastro magnetico utilizza voci umane le quali si uniscono al flauto quasi a simulare un
Soundmorfing.

Strumenti a supporto dell’analisi:

Ascolto, spettrogramma, ricerca di informazione riguardanti il brano e l’autore.

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