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Esami di monitoraggio
RUOLO DEL LABORATORIO
➢ PROCESSO ANALITICO
➢ EPIDEMIOLOGIA
Un esame di laboratorio comprende una
Serie Ordinata di Passaggi
Richiesta dell'esame
Preparazione del paziente
Raccolta del campione
Fase preanalitica
Fase analitica vera e propria
(personale medico e tecnico del
laboratorio)
–Fase analitica
(esecuzione dell’esame, validazione del dato
analitico)
–Fase postanalitica
(conservazione-smaltimento campioni
processati, trasmissione dati, elaborazione
statistica dati)
FASE PREANALITICA
AMBITI DI COMPETENZA
• ESTERNA
• INTERNA
FASE PRE-
PreANALITICA
COMPETENZA ESTERNA
• Compilazione scheda
• anagrafica
• reparto
• esami
• Raccolta campione
• Conservazione campione
• Invio campione
FASE PREANALITICA
COMPETENZA INTERNA
–Accettazione scheda
valutazione correttezza scheda
–Accettazione campione
valutazione idoneità campione
–Inserimento informatico dati
–Smistamento campioni
–Formazione - Informazione
Frequenza dell’errore in
medicina di laboratorio
preanalitica intra- post-
% % %
_____________________________________________________________________
Chambers (1986) 32 14 54
Ross (1991) 46 17 37
Batteriologia Sierologia
------------------------------------------------------------------------------------
Fuoriuscita di materiale 199 1
Contenitore danneggiato 21 3
Materiale insufficiente 55 103
Materiale inidoneo 262 37
Campione non pervenuto 56 68
Campione non identificato 6 66
Mancanza richiesta/indagini 12 20
Incongruenza campione/richiesta 12 32
Altro 83 85
3.la data e l’ora del prelievo; infatti, per numerosi analiti si possono
verificare delle variazioni dei livelli in diverse ore della giornata, in base
alla presenza di ritmi circadiani;
Allo stesso modo, i livelli di ACTH variano nelle diverse ore del giorno, e di
conseguenza anche i livelli degli ormoni corticosteroidei (che sono
controllati dall’ACTH) variano nel corso della giornata. Anzi, in alcuni casi
proprio per valutare il funzionamento di questo ritmo, viene richiesto il
dosaggio del cortisolo e dell’ACTH in diverse ore del giorno.
•Acqua
•Cellule (globuli rossi, bianchi e piastrine)
•Molecole disciolte (elettroliti, molecole
organiche, proteine)
•Gas in soluzione (O2, CO2, N2)
•Messaggi chimici
•Calore
SANGUE INTERO:
FASE LIQUIDA
• PLASMA
• SOLUZIONE SALI MINERALI E ORGANICI
FASE SOLIDA
laccio emostatico
Plasma
(Parte liquida)
Buffy coat:
leucociti e piastrine
(<1% di sangue intero)
Elementi
corpuscolati
Eritrociti
1 Prelievo del 2 Centrifuga (Parte corpuscolata)
sangue nel tubo
SANGUE VENOSO INTERO
si deve utilizzare obbligatoriamente
quando si eseguono ricerche su sostanze,
come l'emoglobina ed altri analiti, presenti
esclusivamente o prevalentemente negli
eritrociti del sangue periferico
SANGUE ARTERIOSO
generalmente viene esaminato solo
per lo studio dell'emogasanalisi e
dell'equilibrio acido-base
PLASMA O SIERO?
Risparmio di tempo:
I campioni per il plasma possono esser centrifugati direttamente dopo la
raccolta del sangue, mentre i campioni per il siero devono attendere il
completamento del processo di coagulazione che avviene non prima di 30
minuti.
Maggior rendimento:
Si può ottenere dal 15% al 20% in più di plasma rispetto al siero dalla stessa
quantità di sangue
A causa di questi fattori, per alcune analisi è indicato solamente l’uso del
plasma (ad esempio, enolasi neuronospecifica, serotonina, ammonio)
PLASMA O SIERO?
Svantaggi del plasma rispetto al siero
• Antitrombinici e antiprotrombinici
• Eparina
SALI DELL'ACIDO ETILENDIAMINOTETRACETICO
(EDTA)
Sono agenti chelanti degli ioni calcio e come tale
costituiscono l'anticoagulante di elezione per l'emocitometria,
in quanto conservano inalterate le componenti cellulari
• aumento di fosforo
• aumento di potassio
Fenomeni emolitici frequenti
Fase Preanalitica
Al momento del prelievo dei campioni biologici, della
loro raccolta e della loro conservazione, intervengono
numerosi fattori che influenzano, almeno in parte, la qualità
dei risultati di ogni analisi
Variabilità analitica
Strumento Mezzi e procedure di misurazione
Rilevatore Operatore che effettua la misurazione
Variabilità biologica
INTRA- soggetto Variazioni del soggetto nel tempo e nella disposizione
INTER- soggettio Differenze biologiche tra soggetto e soggetto
VARIABILITÁ TOTALE
VARIABILITÁ TOTALE
PRE-ANALITICA INTRAINDIVIDUALE
ANALITICA INTERINDIVIDUALE
POST-ANALITICA
VARIABILITÁ BIOLOGICA
• Ritmi circadiani
• Variazioni stagionali
• Dieta
• Periodo mestruale
• Gravidanza
PRINCIPALI FONTI DELLA VARIABILITÁ
INTER-INDIVIDUALE
• Sesso
• Età
• Razza
• Massa corporea
• Fumo
• Alcool
• Farmaci
VARIABILITÁ ANALITICA
Se uno stesso campione biologico viene analizzato ripetutamente
(nello stesso laboratorio o in laboratori differenti) anche utilizzando
lo stesso metodo di analisi e gli stessi strumenti, non si ottengono
gli stessi valori.
Risultati di 50 determi-
nazioni analitiche di un
1 - preciso ed accurato
2 - preciso ed inaccurato
3 - impreciso ed accurato
4 - impreciso ed inaccurato
33 4
attendibilità analitica: si indica la qualità
che caratterizza in modo globale un
risultato analitico
ERRORE
ANALITICO
SISTEMATICO
Proporzionale
Costante
(tutte le determinazioni più
(tutte le determinazioni alte/basse di una
più alte/basse di un percentuale)
tot)
ERRORI DI MISURA
Gli errori grossolani sono quelli che vengono commessi in
seguito ad un'inappropriata applicazione del metodo analitico
Tra gli individui “normali” ci si aspetta che i valori dei singoli analiti abbiano
variazioni compatibili con la normale variabilità tra un soggetto ed un altro.
si aumentano i FN che
diminuiscono la sensibilità
Sensibilità diagnostica: è la frequenza della positività di un test in
presenza della malattia considerata e si esprime come rapporto
percentuale tra veri positivi e totali (veri positivi + falso negativo)
D'altro canto l'88,2% delle donne con cervice normale avrà un Pap test
normale: la specificità del test in questo studio è dunque dell'88.2%,
quindi in caso di Pap test positivo la probabilità che si tratti di un falso
positivo è contenuta (meno del 12%) e si può ragionevolmente ritenere la
donna affetta da un'alterazione a livello della cervice.
Sensibilità diagnostica: è la frequenza della positività di un test in
presenza della malattia considerata e si esprime come rapporto
percentuale tra veri positivi e totali (veri positivi + falso negativo)
Diverso da
Sensibilità analitica: capacità di un metodo di dosare anche piccole
concentrazione di un analita