Corso integrato di
Medicina di Laboratorio e Diagnostica per Immagini
Corso integrato di :
Medicina di Laboratorio e
Diagnostica per Immagini
BIOCHIMICA CLINICA
PATOLOGIA CLINICA
FISICA SANITARIA
RADIOBIOLOGIA
ANATOMIA RADIOLOGICA
BIOCHIMICA CLINICA
LEZIONI
La frequenza obbligatoria (circa 75% presenze su tutto il CI)
Vanno firmati i fogli delle presenze
La firma di frequenza verr apposta dal Prof. Atzori (Patologia
Clinica) previo accertamento di segreteria
TIROCINI PROFESSIONALIZZANTI
Sono obbligatori e vanno certificati
Senza tale certificazione non si ammessi a sostenere lesame
Iscrizione ad uno dei gruppi entro la penultima lezione
Per ciascun gruppo, nei giorni indicati, appuntamento alle ore 8.30
presso la Reumatologia I Livello 1 Policlinico UNIVERSITARIO
(con il camice)
ESAMI
Iscrizioni on line fino a 2 giorni prima
BIOCHIMICA CLINICA
Testi consigliati
WIDMAN et Al.
FEDERICI et Al.
Medicina di laboratorio
Ed. McGraw_Hill
KELLERMAN G.
BIOCHIMICA CLINICA
LEZIONI
Generalit
I LEZIONE
II LEZIONE
III LEZIONE
Attendibilit analitica
Specificit e sensibilit cliniche
IV LEZIONE
Spettrofotometria e fluorimetria
V LEZIONE
immunochimica
BIOCHIMICA CLINICA
LEZIONI
VI LEZIONE
Elettroforesi sieroproteine
VII LEZIONE
Elettroforesi sieroproteine
VIII LEZIONE
IX LEZIONE
X LEZIONE
BIOCHIMICA CLINICA
Cenni storici
Risale ai primi decenni del 800 lidea che indagini chimiche sui
materiali biologici prelevati dal paziente potessero essere di
grande aiuto per la pratica clinica
Nella met del XIX sec. vennero introdotte alcune
determinazioni ematochimiche ed urinarie usate fino a non
moltissimi anni fa (reaz. Di Trommer e Fehling per la ricerca
del glucosio - proteinuria di Bence Jones)
CHI ESEGUIVA LE ANALISI?
allinizio chimici e farmacisti
poi dalla seconda met dell800 i medici stessi
nei primi decenni del 900,
in seguito allaumentare del
numero di indagini e della loro complessit, lattivit clinica e
quella di laboratorio si iniziano a separare
nasce nel 1941 nellOspedale Niguarda di Milano il primo
laboratorio italiano di Chimica Clinica
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
ESAME DI LABORATORIO
procedimento
qualitativo, semiquantitativo o quantitativo
che serve
1) ad evidenziare la presenza o a misurare la quantit, di
un costituente biochimico in un materiale biologico
2) a misurare le propriet di alcuni costituenti biologici
3) a riscontrare cellule o altri elementi
Evidenziare :
Malattie metaboliche e neonatali (genetiche e non)
Malattie latenti
b)
c)
d)
e)
MONITORAGGIO
Decorso malattia
Efficacia terapia
BIOCHIMICA CLINICA
DATI CLINICI
(storia clinica, esame obiettivo)
IPOTESI INIZIALI
TESTS DIAGNOSTICI INIZIALI
RIDUZIONE DELLE IPOTESI
TESTS DIAGNOSTICI DI APPROFONDIMENTO
BIOCHIMICA CLINICA
Diretta
Antiepilettici
Antiaritmici
Antidepressivi
Antibiotici ......
Indiretta
Anticoagulanti
Antiflogistici ......
BIOCHIMICA CLINICA
TIPI DI ESAMI
La maggior parte delle analisi viene eseguita sotto forma di :
ANALISI SINGOLE
servono a fornire risposte ad una domanda precisa
(diagnosi, monitoraggio)
RAGGRUPPAMENTI DI ANALISI
emocromo
esame urine
elettroliti
sieroproteine
PROFILI BIOCHIMICI
metabolici (glucidi, lipidi)
dorgano (funzionalit epatica, pancreatica, gonadica)
funzionali (fegato, tiroide..)
BIOCHIMICA CLINICA
TIPI DI ESAMI
PROVE FUNZIONALI
studiano la perdita o lalterazione della capacit dellorganismo a
reagire a determinati stimoli (es. OGTT)
ESAMI DI SCREENING
ESAMI URGENTI
esami di elevato contenuto diagnostico
riguardanti analiti di possibile rapida modificazione nel tempo
il cui referto indispensabile per trattare pazienti acuti e gravi
affetti da malattie terapeuticamente modificabili
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
Oggetto delle indagini :
SANGUE (intero, plasma,siero)
URINA (prima minzione,raccolta 24 ore)
Liquido cerebro-spinale
Liquido amniotico
Liquido sinoviale
Liquido seminale
Feci
Escreato
Calcoli
TUTTI SI DEFINISCONO CAMPIONI
BIOCHIMICA CLINICA
Fase analitica
Refertazione risultati
Interpretazione risultati
BIOCHIMICA CLINICA
b.
c.
d.
e.
BIOCHIMICA CLINICA
Fase analitica
a. Esecuzione dellanalisi in tempi brevi (per evitare modificazioni
nella morfologia del materiale o nella costituzione dei suoi
elementi biochimici)
b. Metodi accurati, strumenti precisi, tecnici competenti
c. Registrazione sistematica e precisa dei risultati (gestione
computerizzata degli esami di laboratorio)
Refertazione
Chiara, completa, tempestiva, con unit di misura e valori di
riferimento
Interpretazione
a. Confronto con i valori di riferimento
b. Valutazione variazioni cronobiologiche, alimentari,
farmacologiche, fisiche, psicologiche (stress).
BIOCHIMICA CLINICA
PRELIEVO EMATICO
VENOSO
Vene sottocutanee della fossa antecubitale : mediana, cefalica,
basilica.
Il prelievo va eseguito evitando una stasi prolungata che
provocherebbe una diminuzione del volume plasmatico per
aumento della pressione idrostatica a valle della compressione
CAPILLARE
Adulto: faccia volare delle falangi distali delle dita della mano
Bambino : area periferica tallone
Il prelievo va eseguito evitando una eccessiva spremitura del
punto prescelto per
possibile passaggio
del liquido
interstiziale nel campione di sangue capillare
ARTERIOSO
emogasanalisi (O2/CO2) equilibrio acido/base (pH)
arteria radiale, brachiale, femorale
BIOCHIMICA CLINICA
SANGUE
La scelta dellutilizzazione di sangue venoso intero, del suo
plasma o del suo siero legata alle caratteristiche della
ricerca da eseguire
In genere la maggior parte delle analisi viene eseguita su
siero piuttosto che su plasma, in quanto il siero piu
limpido dal punto di vista ottico
BIOCHIMICA CLINICA
Campioni di sangue
SIERO
Prelievo con provetta senza anticoagulanti
30 minuti di tempo per far completare la coagulazione
Centrifugazione e conseguente separazione del supernatante
liquido dal coagulo (fondo)
Aspirazione del supernatante (= SIERO) e suo utilizzo
PLASMA
Prelievo con provetta CON anticoagulanti
Centrifugazione e conseguente separazione del supernatante
liquido dagli elementi corpuscolati (fondo)
Aspirazione del supernatante (= PLASMA) e suo utilizzo
BIOCHIMICA CLINICA
ANTICOAGULANTI
EPARINA
E un mucopolisaccaride naturalmente presente nel sangue che
esplica la sua azione come cofattore dellantitrombina III
plasmatica, in combinazione con la quale inattiva la trombina
ed il fattore X attivato, bloccando la formazione della trombina
e di conseguenza anche la trasformazione del fibrinogeno in
fibrina
Si trova in commercio come sale di sodio, di potassio, di
ammonio e di litio
CITRATO TRISODICO
Chelante che complessa gli ioni Calcio
Si utilizza per la determinazione della VES
BIOCHIMICA CLINICA
ANTICOAGULANTI
Sale bi- o tri- sodico o bipotassico che chela gli ioni calcio non
rendendoli piu disponibili per consentire la coagulazione
E lanticoagulante di elezione per lemocromocitometria in
quanto conserva inalterati i componenti cellulari del sangue
MISCELE DI ANTICOAGULANTI
ACD : acido citrico, citrato, destrosio
Viene utilizzato per emotrasfusioni,
ricerche immunoematologiche, enzimopatie eritrocitarie
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
FATTORI INTERFERENTI
LA QUALITA DEI RISULTATI ANALITICI DIPENDE ALMENO IN PARTE DA
FATTORI CHE INTERVENGONO NELLA FASE PRE ANALITICA
Fase pre-analitica : prelievo, raccolta , conservazione campioni biologici
FATTORI INTERFERENTI
Biologici
Chimico fisici
Farmacologici
Et
diretti
Sesso
indiretti
indirette sulla
funz.metab
Ritmi circadiani
Momenti fisiologicici
Stati psicologicici
Assunzione cibi o
bevande
BIOCHIMICA CLINICA
INTERFERENZA BIOLOGICA
ASSUNZIONE CIBI E BEVANDE (glicemia, lipemia, cristalli nelle urine)
POSTURA
In posizione eretta la distribuzione dei liquidi
fra il settore vascolare e quello interstiziale si modifica
ed il volume plasmatico diminuisce del 10% mentre quello interstiziale aumenta.
Per questo motivo nei pazienti ambulatoriali rispetto a quelli ospedalizzati
si osserva un aumento della concentrazione delle proteine e di tutte le sostanze che
circolano legate alle proteine come il calcio, il colesterolo, la bilirubina
BIOCHIMICA CLINICA
INTERFERENZA BIOLOGICA
ATTIVITA FISICA
ETA - SESSO
RITMI BIOLOGICI (soprattutto
circadiani)Variazioni ritmiche nel tempo
di alcuni costituenti
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
EMOLISI
Causa pi frequente di interferenza.
Passaggio nel siero o nel plasma dellHb e di tutte le
sostanze contenute allinterno degli eritrociti.
Cause:
Osmotica (o chimica): presenza di acqua o sost. chimiche nelle
provette
Meccanica :
Fisica :
Patologica :
Conseguenze:
Interferenze fisiche nei dosaggi con tecniche colorimetriche
(assorbimento dellHb a 405 nm) o chimiche (inibizione delle
reazioni di diazotazione da parte dellHb - es,. dosaggio
bilirubina)
Passaggio nel siero o plasma di sostanze la cui concentrazione
negli eritrociti superiore a quella nel siero (es. K, LDH,
transaminasi)
BIOCHIMICA CLINICA
VALORI DI RIFERIMENTO
Lutilizzazione clinica dei test di laboratorio presuppone
il confronto dei valori ottenuti con i cos detti
INTERVALLI (RANGES) o VALORI
DI RIFERIMENTO
Gli intervalli di riferimento sono specifici per ciascun
metodo e per ciascun laboratorio.
NB : alcuni intervalli dipendono da et, sesso, peso,
dieta, attivit fisica
BIOCHIMICA CLINICA
Intervalli di riferimento
Spesso rappresentano i risultati del test nel 95% di
una piccola popolazione presumibilmente sana (=
non affetta dalla patologia che quel test potrebbe
identificare)
di conseguenza:
- il 5% delle persone sane avr un test non
normale
- questi individui non sono necessariemente malati ma sono
semplicemente diversi dalla maggioranza della popolazione
e
- valori che rientrano nei ranges non necessariamente
escludono la malattia.
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
ATTENDIBILITA ANALITICA
esecuzione
metodo (esecuzione)
SPECIFICITA
SENSIBILITA
metodo
metodo
BIOCHIMICA CLINICA
PRECISIONE
La PRECISIONE il grado di concordanza tra misure
replicate effettuate sullo stesso paziente.
Rappresenta la misura della riproducibilit del test
quando ripetuto sullo stesso campione.
Numericamente si esprime il suo contrario,
lIMPRECISIONE, che indica quanto le diverse
osservazioni si discostano luna dallaltra, e che viene
espressa come deviazione standard relativa o
coefficiente di variazione (CV)
CV = (DS / media)
x 100
ACCETTABILE UN CV < 3%
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
ACCURATEZZA
Si riferisce in genere ad una serie di risultati ottenuti in
condizioni stabilite :
il grado di concordanza fra la media trovata in una serie di
ripetizioni della stessa analisi sullo stesso campione ed il
valore vero della misurazione stessa.
Anche in questo caso si valuta l INACCURATEZZA che ci dice
quanto si discosta la migliore stima dal valore stesso
PRECISIONE ed ACCURATEZZA sono tra loro dipendenti per cui
un certo metodo pu essere :
Preciso ed accurato
Impreciso ed accurato
Preciso ed inaccurato
Impreciso ed inaccurato.
BIOCHIMICA CLINICA
PRECISIONE ed ACCURATEZZA
sono tra loro dipendenti
per cui un certo metodo pu essere :
Preciso ed accurato
Impreciso ed accurato
Preciso ed inaccurato
Impreciso ed inaccurato.
BIOCHIMICA CLINICA
PRECISIONE ED ACCURATEZZA
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
TEST
BIOCHIMICA CLINICA
TECNICHE ANALITICHE
Nellesecuzione delle analisi di chimica clinica hanno trovato larga
applicazione diverse metodiche strumentali:
FOTOMETRIA e SPETTROFOTOMETRIA
FLUORIMETRIA
CROMATOGRAFIA
ELETTROFORESI
TURBIDIMETRIA e NEFELOMETRIA
MICROSCOPIA
RADIOIMMUNOMETRIA
BIOLOGIA MOLECOLARE
BIOCHIMICA CLINICA
viene
alterato
il
suo
equilibrio
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
I - I = ASSORBANZA
Per motivi strumentali pi pratico calcolare il rapporto
I / I
TRASMITTANZA (T)
T = 10
-klc
BIOCHIMICA CLINICA
Di fondamentale importanza la
costruzione di una curva di taratura
dello strumento per lanalita
ricercato : CURVA STANDARD
D.O.
Si sottopongono ad un procedimento
analitico uguale a quello usato per i
campioni delle soluzioni a titolo noto
ed a concentrazioni scalari
dellanalita in esame (standards)
Si costruisce quindi una curva che
mette a confronto le concentrazioni
degli standard con le D:O: misurate
Si confronta la D.O. dei campioni con
quella della curva standard
BIOCHIMICA CLINICA
Concentrazione
TURBIDIMETRIA e NEFELOMETRIA
ANALISI DEI SISTEMI DISPERSI
Quando un raggio di luce si propaga in un mezzo omogeneo, percorre un
cammino rettilineo
Quando invece attraversa un mezzo contenente una fase dispersa (colloidi o
precipitati) una parte viene assorbita ed una parte diffusa per fenomeni di
riflessione, rifrazione, diffrazione
I due fenomeni coesistono sempre ma il prevalere delluno o dellaltro dipende
da
omogeneit
dimensione
delle particelle disperse
concentrazione
disomogenee, grandi
molto concentrate
omogenee,piccole
poco concentrate
TURBIDIMETRIA
prevale lassorbimento
NEFELOMETRIA
prevale la diffusione
BIOCHIMICA CLINICA
NEFELOMETRIA
Si basa sulla propriet delle
soluzioni disperse fini a
diffondere in tutte le direzioni
un raggio incidente
Si misura la luce diffusa ad una
angolazione diversa da quella
della luce incidente
BIOCHIMICA CLINICA
IMMUNOCHIMICA
BIOCHIMICA CLINICA
IMMUNOCHIMICA
NON RADIOATTIVI
ENZIMI (EIA- ELISA)
FLUOROCROMI
SOST. LUMINESCENTI
METALLI
VIRUS
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
IMMUNOCHIMICA
Fra gli enzimi pi utilizzati ricordiamo :
la perossidasi da rafano,
la fosfatasi alcalina,
la glucosio ossidasi
la glucosio 6 fosfato deidrogenasi
BIOCHIMICA CLINICA
E.I.A.
Substrato con
antigene coattato
30 Minuti
Incubazione
Siero Diluito
1:80 con PBS
30 Minuti
Incubazione
PEROSSIDASI
Coniugato
BIOCHIMICA CLINICA
E.I.A.
15 Minuti
Incubazione
CROMOGENO
INCOLORE
ACIDO SOLFORICO
(STOP)
BIOCHIMICA CLINICA
ANALISI QUANTITATIVA
A B C D E
1
2
3
4
5
6
7
8
Calibratore 1
Calibratore 2
Calibratore 3
Positivo
Negativo
Campione n1
Campione n2
Campione n3
Piastra
BIOCHIMICA CLINICA
2
20
RU/mL
200
RU/mL
200
20
x
Cut-off
2
D.O.
ANALISI QUALITATIVA
A B C D E
1
2
3
4
5
6
7
8
Cut-off
Positivo
Negativo
Campione n1
Campione n2
Campione n3
Piastra
BIOCHIMICA CLINICA
20
RU/mL
RU/mL
x
20
x
Pos
Cut-off
Neg
BIOCHIMICA CLINICA
IMMUNOCHIMICA
Una singola molecola di antigene contiene diversi
determinanti antigenici detti EPITOPI
La stimolazione antigenica determina la produzione di
anticorpi da parte dei linfociti B, ma ciascuna cellula B
pu formare anticorpi solo contro un epitopo antigenico
ANTICORPI MONOCLONALI
Sono anticorpi specifici per un singolo epitopo, cio
prodotti da una singola linea cellulare B = CLONE
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
OH. NH2,
-OR, -NHR
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
Livelli vibrazionali
D1
D2
E1
F
PRIMO STATO
ECCITATO
D (10-8 sec)
Livelli vibrazionali
STATO
FONDAMENTALE
E0
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
30 Minuti
Incubazione
I.F.I
Substrato
Crithidiae l.
Siero Diluito
1:80 con PBS
FITC
BIOCHIMICA CLINICA
30 Minuti
Incubazione
I.F.I.
495 nm
500 nm
FITC
525 nm
10-9/10-3
FILTRO DI ECCITAZIONE
FILTRO DI SBARRAMENTO
BIOCHIMICA CLINICA
AUMENTO CATABOLISMO
glucocorticoidi
glucagone
orm. tiroidei ad alte conc.
BIOCHIMICA CLINICA
NUTRIZIONALI : fonte di aA
sintesi proteica
scopo energetico
sintesi di lipidi e glucidi (dopo deaminazione)
B)
C)
D)
TRASPORTO :
veicolano molti composti che altrimenti risulterebbero insolubili nel plasma
(lipidi, ormoni steroidei e tiroidei)
rendono atossiche legandole diverse sostanze
(farmaci, ferro, calcio, rame)
E)
E)
F)
BIOCHIMICA CLINICA
al
si
BIOCHIMICA CLINICA
DOSAGGIO PROTEINE
PROTEINE TOTALI
RIFRATTOMETRO
Ricava la concentrazione delle proteine misurando il cambiamento dellindice di
rifrazione del campione causato dalla presenza in soluzione delle proteine
interferenze : elevati livelli bilirubina, lipidi, emolisi
COLORIMETRIA
Utilizza coloranti che in seguito al legame con le proteine variano la loro
assorbanza (biureto e solfato di rame alcalino con misurazione a 545 nm per la
valutazione delle proteine totali)
PROTEINE SPECIFICHE
TURBIDIMETRO NEFELOMETRO
ELETTROFORESI
IMMUNOENZIMATICA - RADIOIMMUNOLOGIA
BIOCHIMICA CLINICA
6 8 g/dl
RIDUZIONE P.T.
AUMENTO P.T.
apporto insufficiente
Perdita
proteinuria ustioni emorragie
Eccessivo catabolismo
febbre persistente
BIOCHIMICA CLINICA
..ricordiamo che..
le proteine sono molecole dotate di carica
devono la loro carica elettrica alla ionizzazione dei loro gruppi
aminici (+) carbossilici ed imidazolici (-).
a seconda del pH del mezzo in cui si trova disciolta la proteina,
la ionizzazione pu portare ad una prevalenza di cariche
positive o negative oppure ad un equivalenza dei due tipi di
cariche.
il valore di pH che corrisponde a questa condizione si definisce
punto isoelettrico (pI)
le proteine sono quindi sostanze anfotere in quanto possono
dissociare sia in ioni positivi che negativi.
pH > pI
prevalgono cariche negative
pH < pI
prevalgono cariche positive
BIOCHIMICA CLINICA
Lelettroforesi un metodo di
separazione basato sulla diversa
velocit di migrazione di particelle
elettricamente cariche attraverso
una soluzione sotto linfluenza di un
campo elettrico applicato.
BIOCHIMICA CLINICA
ELETTROFORESI SIEROPROTEINE
BIOCHIMICA CLINICA
ELETTROFORESI SIEROPROTEINE
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
Acetato di cellulosa
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
ELETTROFORESI SIEROPROTEINE
Le sieroproteine sottoposte ad elettroforesi su acetato di cellulosa si
dividono in 5 frazioni fondamentali :
ALBUMINA
1
2
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
ALBUMINA
BIOCHIMICA CLINICA
Albumina
1.
2.
Lalbumina rappresenta la
frazione proteica pi cospicua
(3.6-4.9 g/dl) pari al 60% del
contenuto proteico totale
1.
2.
Aumento dellalbumina:
Disidratazione
Malattie caratterizzate da
diarrea e vomito
Coma diabetico
Morbo di Addison
3.
4.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Diminuzione dellalbumina
Edema
Sindromi nefrosiche (0.5-0.3
g/dl)
Insufficiente apporto proteico
Rallentato o ostacolata sintesi
Eccessivo catabolismo proteico
Gravidanza
Difetto genetico
IPOALBUMINEMIA VERA
albumina < 3.20 g/dl
BIOCHIMICA CLINICA
ALFA 1
BIOCHIMICA CLINICA
ALFA2 MACROGLOBULINA
APTOGLOBINA
sintetizzata nel fegato
catabolismo Hb
Proteina fase acuta
DIMINUZIONI
Artrite Reumatoide
Eclampsia
Diminuzioni
epatopatie parenchimali
emolisi intravascolare
ALFA 2
BIOCHIMICA CLINICA
SINDROME NEFROSICA
Diminuzione dellalbumina
Aumento alfa2-macroglobulina
Leggera diminuzione gamma
Albumina 1
BIOCHIMICA CLINICA
Transferrina
Compl. C3
lipoproteine
BIOCHIMICA CLINICA
TRANSFERRINA (TRF)
Aumenti:
gravidanza,
iposideremia,
epatite acuta
Diminuzioni:
flogosi cronica
atransferrinemia congenita
Diminuzioni
nel lupus eritematoso
malattie emolitiche autoimmuni
BIOCHIMICA CLINICA
GAMMA GLOBULINE
BIOCHIMICA CLINICA
Gammopatie
BIOCHIMICA CLINICA
MONOCLONALI
Affezioni
caratterizzate
da
iperproliferazione di un clone di
cellule della linea linfocitaria B
POLICLONALI
Epatopatie: cirrosi macronodulare
post-necrotica, cirrosi micronodulare
di Laennec, cirrosi biliare primitiva,
epatite cronica aggressiva
Malattie del collagene: lupus
eritematoso, artrite reumatoide,
sclerodermia, sindrome di Sjorden
Infezioni: tubercolosi, endocardite
batterica subacuta, mononucleosi
infettiva, osteomielite, pielonefrite,
sifilide, toxoplasmosi, istoplasmosi,
malaria;
Altre malattie: fibrosi cistica,
sarcoidosi
BIOCHIMICA CLINICA
Gammopatia monoclonale
Diminuzione albumina
Aumento a BASE STRETTA in regione gamma
Albumina 1
BIOCHIMICA CLINICA
Cirrosi epatica
Diminuzione dellalbumina (sintesi)
Aumento gamma globuline (gammopatia policlonale)
fusione -
Albumina 1
BIOCHIMICA CLINICA
RAPPORTO ALBUMINA/GLOBULINE
A/G 1.2 1.7
Se inferiore a 1 = rapporto invertito
RIDUZIONE RAPPORTO A/G
1.DIMINUZIONE ALB
2.AUMENTO GLOBULINE
(vedi riduzione P.T.)
malattie flogistiche o
degenerative
3.ENTRAMBE
LE CAUSE
F.ATTIVA
F.CRONICA
aumento
FRAZIONI
FRAZIONI
RAPIDE
LENTE
1 2
BIOCHIMICA CLINICA
Emolisi:
nei campioni modestamente emolizzati lemoglobina viene legata
dallaptoglobina con la formazione di un complesso Hb-Hp dotato di
minore mobilit elettroforetica rispetto allaptoglobina
nei campioni vistosamente emolizzati lemoglobina, presente in eccesso
rispetto alla capacit di legare dellHp, migra allelettroforesi nella zona
inter 2-1, sovrapponendosi in parte alla transferrina
Invecchiamento:
interessa soprattutto le -globuline e pu portare allattenuazione o alla
completa scomparsa della banda 2
BIOCHIMICA CLINICA
REGOLAZIONE GLICEMIA
Nei soggetti normali il mantenimento di livelli di glucosio entro
un range di valori ben definito deriva dal mantenimento di un
equilibrio dinamico fra
a) Assunzione e neoformazione di glucosio
b) Consumo di glucosio
Sintesi di glicogeno
Insulina
Assorb. Intest.
Glicogenolisi
Gluconeogenesi
GLUCOSIO
Glicolisi
Adrenalina Glucagone
Tiroxina Cortic.Glucoatt
Glicogenolisi
Gluconeogenesi
BIOCHIMICA CLINICA
DOSAGGIO GLUCOSIO
I livelli di glucosio nel sangue sono la risultante dei
processi metabolici a carico dei carboidrati
(glicogenogenesi glicogenolisi glicolisi..)
Variazioni di glucosio nel sangue sono espressione di
alterazioni nel metabolismo glucidico:
IPOGLICEMIA
GLICEMIA NORMALE
70 110 mg/dl
BIOCHIMICA CLINICA
IPERGLICEMIA
DOSAGGIO GLUCOSIO
METODI
A. Tradizionali si basavano sul potere riducente del
glucosio
B. Colorimetrici (condensazione del glucosio con amine
aromatiche e formazione di composti colorati)
C. Enzimatici
BIOCHIMICA CLINICA
Glucosio + O2 + H2O
H2O2 + o-Dianisidina
GIALLA
GOD
POD
ac gluconico + H2O2
o-dianisidina
INCOLORE
BIOCHIMICA CLINICA
Esochinasi
Glucosio + ATP
Glucosio6P +
NADP+
Glucosio6P + ADP
G6PDH
6P Gluconato + NADPH + H+
Non assorbe
Assorbe
BIOCHIMICA CLINICA
AUTOCONTROLLO GLICEMIA
Esistono diversi sistemi per lautocontrollo domiciliare
della glicemia
In genere utilizzano sistemi potenziometrici che
sfruttano reazioni di riduzione e successiva
ossidazione di ioni ferricianuro ad opera del glucosio
con produzione di elettroni e quindi di una corrente
elettrica che viene misurata
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
<110 NORMALE
>126
DIABETE
confermare dopo un paio di giorni
nello stesso laboratorio
senza dire nulla al paziente di modo che non metta in atto strategie alimentari
111 e 125.9
Valore a 120
BIOCHIMICA CLINICA
<140
NORMALE
140 199
IGT
> 200
DIABETE
CRITERI DIAGNOSTICI
Si possono quindi definire 4 stati :
1.
2.
3.
4.
Normale
Alterata glicemia a digiuno (IFG)
Ridotta tolleranza al glucosio (IGT)
Diabete
UNA DIAGNOSI DI IFG O DI IGT NON INDICA NECESSARIAMENTE
UNA PROGRESSIONE A DIABETE (dal 2 al 12% dei soggetti con
IGT sviluppa il diabete)
BIOCHIMICA CLINICA
INDICAZIONI
BIOCHIMICA CLINICA
IL TEST VA RIMANDATO
BIOCHIMICA CLINICA
SOGGETTO A RIPOSO
SENZA MANGIARE E FUMARE
A TEMPERATURA COSTANTE
SENZA BERE PER ALMENO 15 MINUTI DALLASSUNZIONE DEL CARICO E DOPO SOLO
ACQUA A T AMBIENTE
BIOCHIMICA CLINICA
NB
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
DIABETE GESTAZIONALE
1. SCREENING alle donne in gravidanza in presenza di
fattori di rischio quali:
1.
2.
3.
4.
Et >30
Obesit
Familiarit
Precedenti di diabete gestazionale
BIOCHIMICA CLINICA
MONITORAGGIO DIABETE
GLICEMIA A DIGIUNO
GLICEMIA 2 ORE DOPO IL PASTO
EMOGLOBINA GLICOSILATA - HbA1C
v.r. < 7%
per controllare landamento della malattia negli ultimi 3 mesi (emivita globulo
rosso)
per controllare la compliance del paziente
MICROALBUMINURIA
Nel DIABETE TIPO I serve a prevenire il danno renale
Nel DIABETE TIPO II serve a prevenire il danno cardiovascolare
FRUTTOSAMMINA (ALBUMINA GLICOSILATA) per controllare landamento
della malattia nelle ultime 3 settimane (emivita albumina)
In Sardegna (alta incidenza di talassemici politrasfusi) si pu utilizzare al
posto dellHb glicosilata
BIOCHIMICA CLINICA
BAS
30
60
90
120
106
187
212
216
176
102
168
185
180
130
87
182
200
208
163
114
206
267
288
244
56
90
130
138
128
90
228
258
210
131
113
166
213
276
274
110
132
168
165
147
BIOCHIMICA CLINICA
BAS
30
60
90
120
IGT
106
187
212
216
176
102
168
185
180
130
IGT
87
182
200
208
163
DM
114
206
267
288
244
56
90
130
138
128
90
228
258
210
131
DM
113
166
213
276
274
IGT
110
132
168
165
147
BIOCHIMICA CLINICA
Annotare volume
BIOCHIMICA CLINICA
NORME GENERALI
Paziente
Accurata igiene genitali esterni
Contenitori
puliti, asciutti, sterili
con etichette sul contenitore e non
sul coperchio
eventuale aggiunta di conservanti
(urine 24 ore)
Campioni
refrigerazione fino allesecuzione
dellanalisi
ERRATA CONSERVAZIONE
CRESCITA BATTERICA
Alcalinizzazione del pH in seguito alla
degradazione dellurea da parte dei batteri
con formazione di ammoniaca
Aumento dei nitriti per riduzione batterica
dei nitrati
Aumento di torbidit con precipitazione di
materiale amorfo
Lisi di cellule e cilindri in ambiente alcalino
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
Colore
Trasparenza
Volume
Peso specifico
Esame chimico
pH
Glucosio
Corpi chetonici
Proteine
Emoglobina
Pigmenti biliari
Nitriti
GIALLO PAGLIERINO
urina normale
MARRONE
bilirubina farmaci
ROSSO LIMPIDO
emoglobina farmaci
ROSSO TORBIDO
sangue
INCOLORE
glomerulonefr. cr
diabete
Esame microscopico
BIOCHIMICA CLINICA
Trasparenza
Volume
Peso specifico
Esame chimico
pH
Glucosio
Corpi chetonici
Proteine
Emoglobina
Pigmenti biliari
Nitriti
LIMPIDE
proteine
TORBIDE
cellule
batteri
cristalli
LATTESCENTI
Esame microscopico
BIOCHIMICA CLINICA
piuria
cellule vaginali
Volume
<500
oliguria
Peso specifico
Esame chimico
pH
Glucosio
Corpi chetonici
Proteine
Emoglobina
Pigmenti biliari
Nitriti
Esame microscopico
BIOCHIMICA CLINICA
Peso specifico
PESO SPECIFICO
(rapporto)
1.010 -1.030
Osmolarit
mosmoli/Kg H2O
Esame chimico
pH
Glucosio
Corpi chetonici
Proteine
Emoglobina
Pigmenti biliari
Nitriti
OSMOLARITA
Esame microscopico
BIOCHIMICA CLINICA
pH
Glucosio
Corpi chetonici
Proteine
Emoglobina
Pigmenti biliari
Nitriti
v.r. 5- 8
(ricca di carne
alimentazione
(in genere 5-6)
vegetariana)
Esame microscopico
BIOCHIMICA CLINICA
Glucosio
v.n. assente
< 15 mg/dl
Corpi chetonici
Proteine
Emoglobina
Pigmenti biliari
Nitriti
diminuzione soglia
renale
tubulopatie (mancato
riassorbimento glu)
falsi positivi
falsi negativi
Esame microscopico
BIOCHIMICA CLINICA
Corpi chetonici
v.n. assenti
Proteine
Emoglobina
Pigmenti biliari
Nitriti
Esame microscopico
BIOCHIMICA CLINICA
PROTEINURIA
Funzionale (lieve)
Esame fisico
Colore
Trasparenza
Volume
Peso specifico
Osmolarit
Esame chimico
pH
Glucosio
Corpi chetonici
Proteine
Emoglobina
Pigmenti biliari
Nitriti
Esame microscopico
Disidratazione
Febbre
ORTOSTATISMO
Da rigurgito
Proteine aumentate a livello ematico (Hb, Miogl, Ig) vengono
filtrate dai glomeruli e passano nelle urine
Glomerulare
Selettiva : si perdono proteine a basso PM (ALB, TRANSF)
Non selettiva : si perdono tutte le frazioni proteiche
Monoclonale : con lelettroforesi si evidenzia una banda stretta
fra e (proteina di Bence Jones- cat. leggere Ig- mieloma)
Tubulare
Si perdono proteine a basso PM (alfa1 e beta2 microglobuline)
BIOCHIMICA CLINICA
Esame fisico
Colore
Trasparenza
Volume
Peso specifico
Osmolarit
Cause
Esame chimico
pH
Glucosio
Corpi chetonici
Proteine
Emoglobina
vn:tracce
Pigmenti biliari
Nitriti
renali
pelvi/uret
vescicali
uretrali
extra renali
glomerulonefriti
calcolosi
neoplasie
uretriti
affezioni
prost
TBC
neoplasie
calcolosi
calc.incun
K colon
retto
neoplasie
stenosi
cistiti
calcolosi
pieliti
TBC
infezioni acute
traumi
Esame microscopico
BIOCHIMICA CLINICA
emopatie
Pigmenti biliari
Nitriti
Esame microscopico
Bilirubina B.INDIRETTA
+ Albumina
Valori aumentati :
CALCOLOSI BILIARE
K TESTA PANCREAS
EPATITI
IPERBILIRUBINEMIA CONGENITA
SRE
FEGATO
Distacco dallalbumina
CONIUGAZ con AC.GLUCURONICO B.DIRETTA
95%
Circolo
enteroepatico
INT. TENUE
Urobilinogeno
DIABETE MELLITO NON CO
5%
vn:<1 mg/dl
SANGUE
URINE
BIOCHIMICA CLINICA
BILE
URINE
Tracce
FECI
80%
Nitriti
Esame microscopico
BIOCHIMICA CLINICA
TEST :
Prima minzione del mattino
Esame entro le 2 ore (altrimenti refrigerazione)
Letto al microscopio con in mano il referto delles.
chimico
Centrifugazione per 5 (circa 12 ml)
Vetrini con camere a volume determinato
esame di 20 campi micr (40X) : n medio
RARI IN MODICO N NUMEROSI TAPPETO
(+)
(++)
(+++)
(++++)
BIOCHIMICA CLINICA
cellule epiteliali :
cilindri
ialini (pi frequenti)
epiteliali
granulosi
ematici
microorganismi
1
2
flora batterica
parassiti
Muco
spermatozoi
BIOCHIMICA CLINICA
cellule epiteliali:
basse vie urinarie (larghe, a forma di foglia)
alte vie urinarie (piccole, nucleo centrale)
cilindri
ialini (pi frequenti)
epiteliali
granulosi
ematici
microorganismi
flora batterica
parassiti
Muco
spermatozoi
BIOCHIMICA CLINICA
cellule epiteliali :
basse vie urinarie (larghe, a forma di foglia)
alte vie urinarie (piccole, nucleo centrale)
cilindri
ialini (pi frequenti)
epiteliali
granulosi
ematici
microorganismi
flora batterica
parassiti
muco
BIOCHIMICA CLINICA
Calcoli
sali di calcio
Fosfati tripli
acido urico
cistina
Fosfati amorfi
ossalati
BIOCHIMICA CLINICA
LIQUIDO CEFALORACHIDIANO
Si definisce LIQUOR il liquido che riempie tutti gli spazi lasciati liberi
dallencefalo e dal midollo spinale allinterno della dura madre.
VOLUME : adulto 160 ml, neonato 40 60 ml
ASPETTO : incolore e limpido ad acqua di rocca, sterile
PRELIEVO (puntura lombare) :
Spazio intervertebrale fra la IV e la V vertebra lombare
(RARO) spazio fra latlante e losso occipitale
BIOCHIMICA CLINICA
LIQUIDO CEFALORACHIDIANO
CONTAMINAZIONI
(FREQUENTE)
sangue
derivante
da
lesioni
di
vasi
sanguigni
nellattraversamento di cute, sottocute, fascia muscolare e dura madre
->Far defluire il liquido in diverse provette graduate ed opportunamente
numerate. In questo modo :
Si pu capire se il sangue deriva da lesioni accidentali duante il
prelievo o da emorragia subaracnoidea
Si pu distribuire il campione in pi contenitori da mandare ognuno ad
un settore del laboratorio
ANALISI : entro un ora, conservazione campione a t ambiente
INDAGINI BIOCHIMICHE PIU COMUNI :
Glucosio :(glicorrachia) Si valuta lipoglicorrachia : meningiti, ipoglicemie
Proteine :(protidorrachia) (proteine totali, albumina, Ig)
INDAGINI NON BIOCHIMICHE
Aspetto macroscopico
Conta cellulare e differenziale
Identificazione microrganismi
BIOCHIMICA CLINICA
INDICI di FLOGOSI
La FLOGOSI (infiammazione) una fisiologica reazione di
difesa dellorganismo nei confronti di alcuni agenti lesivi:
Traumatici
Microbici
termici
Immunitari
tumorali
che serve a ripristinare lintegrit anatomica e funzionale della
parte colpita
Per restare fisiologica la reazione deve essere proporzionata
allevento lesivo :
se linfiammazione insufficiente lagente nocivo provoca un
danno tissutale
se linfiammazione eccessiva per intensit e durata provoca
una
MALATTIA INFIAMMATORIA
BIOCHIMICA CLINICA
INDICI di FLOGOSI
Levoluzione del processo infiammatorio pu essere
sintetizzata in alcune fasi :
restitutio ad integrum
leucocitosi
piastrinosi
anemia
OLIGOELEMENTI
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
ves
u d m : mm/h
Tecnica di Westergreen :
Pipetta graduata lunga 200 mm
Sangue reso incoagulabile per diluizione con citrato di sodio
BIOCHIMICA CLINICA
VES
NUOVA TECNICA
BIOCHIMICA CLINICA
VES
NUOVA TECNICA
Vengono superati i problemi che
si avevano con la tecnica di
Westergreen in quanto la
misurazione:
a)Non influenzata dalla t
Il fotometro termostatato
b) Non dipende dalla forza di gravit
non influenzata dall Hct
quindi dal n di globuli rossi
La misurazione dipende solo
dalleffetto delle proteine di fase
acuta che facilitano la formazione
dei rouleaux.
BIOCHIMICA CLINICA
Problemi tecnici :
Alterato rapporto volumetrico fra sangue ed anticoagulante
Miscelazione imperfetta
Esecuzione oltre le 4 ore dal prelievo
Influenze :
FATTORI PLASMATICI : fibrinogeno, gamma globuline,
colesterolo
FATTORI ERITROCITARI : numero, dimensioni
rapporto superficie/volume (i microciti sedimentano pi
lentamente)
alteraz. Morfologiche (le cell. falciformi non sono in grado di
formare rouleaux)
CONDIZIONI
Iperglobulinemia
Iperfibrinogenemia
Anemia (Hct 30-40%)
Macrocitosi
Gravidanza
Et > 50 aa
BIOCHIMICA CLINICA
2.
3.
BIOCHIMICA CLINICA
1 antitripsina - 1 antichimotripsina
PROTEINE DI TRASPORTO
PROTEINA C REATTIVA
BIOCHIMICA CLINICA
PROTEINE
MOBILITA
ELETTROFORETICA
VALORI RIFERIMENTO
(mg/dl)
PCR
< 0.8
1antitripsina
AAT
88 - 174
2 volte
1glicoproteina acida
AAG
51 - 117
4 volte
Aptoglobina
HPT
36 - 195
3 volte
Ceruloplasmina
CER
22 - 58
1/2 volta
79 - 152
1/2 volta
Fibrinogeno
FIB
200 - 450
3 volte
BIOCHIMICA CLINICA
INCREMENTO RISPETTO
ALLA NORMA
1000 volte
BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA CLINICA
ELETTROFORESI SIEROPROTEINE
1.
2.
3.
BIOCHIMICA CLINICA