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Fino al 1987 funzione contratto a tempo determinato era usato al posto di quello indeterminato quello a
termine andava a sostituire il contratto a tempo determinato per esigenze occasionali. Abbiamo
recepito una cosa che permane nella mente dei lavoristi ed è opposta a quella dei civilisti che per noi il
termine è funzionale ad una esigenza temporanea dell’impresa. Quando nel 2011 scrisse ragioni
tecniche organizzative e produttive la maggior parte degli interpreti disse che queste ragioni non
possono che essere temporanee perché nella cultura del giuslavorista l’apposizione del termine non
poteva che seguire alla natura temporanea dell’impresa. In materia civile il termine viene apposto dalle
parti, il contratto assolve ad una esigenza temporanea. Quel contratto ha una efficacia temporanea. Nel
lavoro era il contrario la temporaneità dell’impresa permetteva di apporre un termine al contratto. nel
diritto civile l’apposizione di un termine rende il rapporto più stabile perché se lo faccio a tempo
indeterminato le parti possono recedere mentre il recesso ante tempum non consentito. Nel lavoro è il
contrario il contratto stabile è quello a tempo indeterminato e la nostra cultura era quella di dire posso
apporre il termine perché c’è una necessità temporanea dell’impresa. Nell’87 per la prima volta il
legislatore dice che quelle ipotesi dove si può stabilire il termine non sono quelle della legge. La
selezione non avviene più da parte del legislatore ma viene ammessa dai contratti collettivi. Accordo
interconfederale 1988 fu fatto da Bertinotti Facendo un accordo dicendo che si può assumere a termine
per tutti i lavoratori che avevano superato i 29 anni da quel momento non è più funzionale solo alle
esigenze dell’impresa ma per i lavoratori. All’epoca c’erano i contratti di formazione lavoro ed erano uno
strumento molto simile più adeguato agli stages attuali. Tutti i giovani della generazione furono assunti
dal cfl biennale che consentiva l’assunzione nominativa laddove era necessario recarsi all’ufficio
avviamento. Questi contratti a termine avevano tre requisiti tra cui no pagamento che contributi.
All’epoca le imprese assumevano solo giovani fino a 29 quindi si creava un disequilibrio chi aveva
superato i 29 non erano assunti. Si verificò uno squilibrio al quale l’accordo interconfederale pose
rimedio i giovani sopra i 29 possono essere assunti a termine perché autorizzati dal contratto collettivo,
per la prima volta il contratto a termine fu uno strumento per favorire il lavoro per esigenze dei
lavoratori e non dell’impresa. Cambia tutto si perde aggancio tra termine al contratto ed esigenze del
lavoro. Da quel momento parte una nuova dinamica del contratto a termine, la direttiva europea e poi le
leggi del 2015 dicono che il punto è impedire la reiterazione dei contratti a termine. Nuova stagione
nella quale si assolve una nuova funzione.
Il contratto di agenzia è il contratto con cui un committente stipula il contratto con un agente iscritto in
un albo perché l’agente promuova gli affari del committente. L’agente va a ricercare affari che
promuove a favore del committente. La promozione degli affari è fondamentale. Gli agenti che vanno a
procacciare affari sono fondamentali e pagati con una percentuale degli affari che sono andati a buon
fine ( provvigione). Il procacciatore d’affari può essere fatto da chiunque e il committente gli darà un
certo compenso; l’agente invece è un contratto nel quale io assumo l’impegno ad assumere affare e
quindi avrà una propria zona e in alcuni casi l’agente può avere un’ esclusiva. Gli agenti sono
fondamentali.
Apprendistato