Altro punto in cui Dewey è più vicino a James rispetto a cosa si pensa.
• Dewey > attitudine, effetto, oggetto.
• James > teoria somatico-affettiva delle emozioni.
Dewey difende James e dice che la teoria di James non è teoria somatica affettiva delle
emozioni, ma analizza nello specifico le dimensioni somatico-affettivo delle emozioni, non
ha la pretesa di costruire una teoria generale delle emozioni.
Dewey poi critica James dicendo che non ha fatto abbastanza per chiarire che la sua
teoria riguardasse solo la parte somatico-affettiva e quindi si è prestato a fraintendimenti.
Dewey chiarisce alcuni temi di James:
Legge della situazione o primato della situazione > le emozioni sono emozioni in
situazione, dobbiamo capire la situazione in cui l'emozione emerge per capire l'emozione
stessa. L'oggetto deve essere messa all'interno della situazione.
Quale è l'oggetto della paura verso l'orso? L'orso. Ma l'orso è sempre pauroso? No, se lo
vedo per strada nel bosco è pauroso, se lo vedo nella gabbia allo zoo non è più
pericoloso.
L'emozione emerge nel piano della situazione. Pensare che esistano le emozioni al di
fuori del frame ovvero la situazione vuol dire pensare le fobie.
Lo stimolo è nella risposta e la risposta è nello stimolo.
La risposta è nello stimolo perché non è che sono inattivo, arriva stimolo e divento attivo,
l'oggetto pauroso arriva solo se già sto agendo, sono predisposto, l'oggetto arriva e
organizza una situazione già creato, che già è in atto, siamo già in collegamento con
l'ambiente, lo stimolo riorganizza la situazione.
La risposata è nell'oggetto, perchè gli oggetti non sono neutrali, es. l'orso come oggetto è
pauroso, se togliamo l'elemento pauroso l'oggetto non ha senso.
Dewey nel modo in cui interagiamo con l'ambiente ci sono 4 diversi tipi di emozioni:
1. Caso di non emozione > (Routine) succede che nel camminare, nell'agire e
parlare interagiamo con ambiente e altri caratteri dell'ambiente, può succedere che
ci sia piccolo inconveniente es. mi manca la voce , c'è distacco, se poi la schiarisco
ricomincio quindi c'è stata un'interruzione del collegamento con ambiente ma è
stato cosi breve che non c'è stato spazio per tacco emotivo, cioè per provare
emozione dovuta al fatto che si è scollegato il legame tra organismo e ambiente
2. Emozioni standard > tempo di riaggiustamento far organismo e. ambiente è più
lungo, es devo schiarire la voce ma ci metto 10 secondi, nel frattempo mi
impaurisco, sono preoccupato per ciò, in questo caso c'è rottura fra organismo e
ambiente, questa rottura è accompagnata da emozione ,a m nel momento in cui la
relazione fra organismo e ambiente si costruisce l'emozione va via, es se bevo
acqua e torna la voce, l'emozione normale se ne va, quella della paura,
preoccupazione.
3. L'emozioni patologiche no invece, sono patologiche oltre per il fatto che non
hanno oggetto ma anche perchè durano troppo a lungo rispetto alla durata
dell'aggiustamento. Es. mi rimane lì siamo che se la voce mi ritorna si ristabilisce
collegamento fra organismo e ambiente.
4. Emozione legata a interesse > secondo Dewey se le emozioni si creano quando
c'è interruzione come abbiamo visto fino a ora, sembra che Dewey ci dica che se
vogliamo emozione deve esserci rottura, ma c'è anche diverso stato emotivo, che
potenzia, motiva l'interazione fra organismo e ambiente, non c'è scollegamento.
Quando siamo interessati a qualcosa non siamo affettivamente neutri, perché
quella cosa ci interessa, ci preme. L'emozione in questo caso non deriva da
un'interruzione, ma c'è potenziamento, es. interesse scientifico,
Non tutto ciò che i pragmatisti hanno detto si riconduce alle emozioni.
Dewey continua a scrivere per 50 anni, il contributo di Dewey alla faccenda non può
essere ricostruito solo in due articoli, continua a dire cose interessanti sul tema anche se
non usa più la parola emozione.
Tema più generale di cui parla è il tema delle affettività
Le emozioni sono solo una parte dell'affettività.
Noi capiamo l'importanza che affettività ha nel pensiero di Dewey ma non dobbiamo
concentrarci solo sui passaggi in cui parla di affettività.
Per capire la centralità di dewey vediamo tre concetti dell'affettività nella sua filosofia :
1. Interesse
2. Pubblico > dewey dice , quando si parla dell'analisi della democrazia, ci si
concentra su procedure democratiche, su ogni quanto si va a votare, ma in realtà il
pubblico è insieme di soggetti individuali e collettivi che si viene costituire in base
al fatto che questi soggetti siano affected. Democrazia è fondata su capacità di
costruire un pubblico cioè persone affected, interessati, ma senza la dimensione
affettiva non c'è pubblico. Se le persone non lo sentono come importante non ha
senso, affinchè si crei un pubblico le persone devono essere affected dalle
conseguenze di qualcosa, es, ambiente. Affected concern.
3. Situazione problematica, logica, la teoria dell'indagine, perché secondo lui la
logica è la teoria con cui l'uomo indaga i problemi, secondo Dewey l'indagine, la
ricerca è un modo di ridefinire e articolare una situazione problematica,
Situazione problematica esiste perché c'è qualcuno che avverte il fastidio e
l'incertezza tipici della problematicità, a cui manca però la dimensione affettiva, per
qualcuno una cosa può essere problematica per altri no. Il problematico dipende da
questioni sia affettive sia intellettuali.
Questione inerzia.
Cosa significa inerzia soprattutto rispetto alle emozioni patologiche.
Dewey e anche Freud dicono che alcuni, a volte il permanere
Succede che dei comportamenti emotivi che un tempo erano funzionali, sopravvivono alle
situazioni entro quali si erano prodotti, da utili diventano dannosi. Le emozioni patologiche
hanno in principio una funzione ma nell'essere umano c'è un problema (elemento
importante del pragmatismo) a vote, degli abiti, dei comportanti che nascono come
funzionali in una situazione continuano a esistere anche se la situazione cambia, non ci
adattiamo sempre al cambiamento dell'ambiente, il frutto del cambiamento fra organismo
e ambiente hanno delle complicanze, a volte degli effetti continuano a sussistere in una
situazione diversa e diventano dannosi.
In Dewey un elemento conflittuale e patologico delle nostre vite è proprio il fatto che alcuni
comportamenti, effetti di una situazione sopravvivono alla situazione in cui sono state
create e ina situazione diversa generano conflitto.
È innaturale pensare che un essere umano si adatti a tutto,
Il faut adacter, dice che noi viviamo in una società neoliberista in cui ci viene richiesto di
adattarci alle situazioni continuamente.
Stigler dice che Dewey ci mette in guardia rispetto a questa idea di essere umano, l'uomo
Mentre i pragmatisti parlano di emozioni, in realtà Freud ha un po' di problemi con questo
termine, lui parla di affetti e quando parla di affetti sembra dire cose diverse rispetto a
Dewey.
• Per Freud esistono solo gli affetti che sono solo qualcosa di puramente energetico
e quantitativo, non hanno oggetto, ottengono contenuto quando si attaccano a
delle rappresentazioni > da lì l'emozione ottiene il contenuto.
• Per i pragmatisti ogni emozione ha una sua qualità e ha un oggetto sempre in
maniera potenziale.
Freud anche se non parla di emozioni, interpreta l'angoscia proprio come i pragmatisti
interpretano le emozioni patologiche.
Dice che il contenuto dell'angoscia è inconscio. Oggetto inconscio, siamo angosciati verso
qualcosa che c'è ma è inconscio, risolve il problema dell'oggetto che non si vede di dewey
con la teoria dell'inconscio
Teoria dell'emozione patologica come qualcosa che non ha oggetto, lo troviamo anche
nell ut e malinconia, una domanda fondamentale del saggio è differenza fra ut e
melanconia (malinconia per Freud è la depressione)
Nella depressione abbiamo idea molto negativa di noi stessi, nell'ut a volte c'è senso di
colpa ma non abbiamo opinione terrificante di noi
L'ut ha oggetto particolare (sono triste perchè una persona che amo mi ha abbandonato)
ma la depressione non ha oggetto. La depressione ha oggetto inconscio e per questo è
patologico.
Nella depressione abbiamo interiorizzato l'oggetto che è morto, non amiamo più il mondo
perché l'oggetto che amavo non c'è più ma per non distaccarci lo abbiamo fatto diventare
parte di noi stessi, non lo vediamo all'esterno perché in realtà è interno a noi, quando
diciamo che facciamo schifo ce la prendiamo con l'oggetto che abbiamo interiorizzato