Micronutrienti e Macronutrienti
Carboidrati
Macronutrienti Lipidi
Proteine
Nutrienti
Sali Minerali
Micronutrienti
Vitamine
Proteine
Le proteine sono un importante nutriente necessario per la costruzione, il mantenimento
e la riparazione dei tessuti dell’organismo.
Hanno funzione strutturale in quanto costituiscono muscoli, pelle, capelli, unghie e gli
enzimi, che permettono le attività delle nostre cellule.
Proteine
Proteine
Sono composte da quattro elementi fondamentali:
carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto e quindi si dicono
sostanze quaternarie, ma spesso contengono anche zolfo,
ferro, magnesio e qualche altro elemento chimico
Aminoacidi
R- è il radicale, la parte variabile, vale a dire un insieme di atomi che formano una catena non troppo lunga.
Ogni aminoacido ha un radicale differente che ne cambia le proprietà e lo rende diverso dagli altri
Aminoacidi
In base alla natura di R si dividono:
Struttura Proteine
STRUTTURA
AA AA a-elica
AA AA
AA
AA Struttura secondaria: primo
ripiegamento della catena
Struttura primaria: la sequenza degli AA
Aminoacidi
Gli aminoacidi
presenti nelle
proteine sono
20
Aminoacidi
Aminoacidi
Digestione Proteine
Durante la digestione l’organismo demolisce le proteine alimentari,
trasformandole in aminoacidi che utilizzerà poi per produrre le proprie
proteine specifiche: ormoni, enzimi, anticorpi
Proteine
Digestione
Aminoacidi
Anticorpi Enzimi
Ormoni
• composizione chimica:
semplici: se per idrolisi danno solo aa (C 50%, = 23%, N 16%, H7%, S max 3%)
coniugate che contengono anche gruppi non proteici responsabili delle diverse azioni biologiche
• proprietà chimico-fisiche
protammine e istoni, basiche, solubili in acqua sono nucleoproteine (nei cromosomi). - Non coagulano al calore
albumine: sieroalbumina, lattoalbumina, ovoalbumina, ecc.
solubili in acqua, coagulano al calore
globuline: ovoglobulina, sieroglobulina,fibrinogeno, globuline vegetali.
solubili in soluzioni saline a pH neutro, coagulano al calore.
prolammine: glutenina del frumento - solubili solo in acidi ed alcali diluiti
scleroproteine: collagene - insolubili in tutte le precedenti soluzioni.
Qualità Proteine
La seguente tabella riporta gli indici nutrizionali proteici di vari tipi di proteine alimentari, e consente di
fare alcune interessanti considerazioni.
% P = contenuto VB = Valore
proteico Biologico
percentuale
dell'alimento
NPU =
Utilizzazion
IC = INDICE e proteica
CHIMICO netta
Le proteine di origine animale hanno una qualità elevata, mentre quelle dei cereali e dei
legumi hanno qualità medio-bassa.
La scarsa qualità delle proteine dei cereali e dei legumi è dovuta alla carenza in amminoacidi essenziali
(lisina per i cereali e metionina + cistina per i legumi), ma anche perché non vengono digerite in modo
efficiente (soprattutto i cereali).
Proteine
Proteine
Proteine ad alto valore biologico: sono proteine complete e contengono tutti gli otto
aminoacidi essenziali in quantità ottimale
Alimenti
di origine
animale
Proteine
Proteine a basso valore biologico: sono proteine complete, che
contengono tutti gli otto aminoacidi essenziali però in bassa quantità,
non sufficiente per il nostro organismo
Proteine
Proteine a valore biologico nullo: sono proteine incomplete, ma che comunque
aiutano il nostro organismo nella “fabbricazione” delle "sue" proteine e che quindi
bisogna mangiare
Contribuiscono al flavor dell’alimento e sono precursori di aromi e colori che si formano a seguito
dei trattamenti termici o enzimatici durante la produzione, il processo e la conservazione degli
alimenti
Il punto isoelettrico (pI) è il valore di pH È una questione di energia libera: Le proteine, una volta
al quale una molecola presenta carica “aperte”, devono “nascondere” la loro componente apolare
elettrica netta nulla all’ambiente acquoso e quindi si aggregano tra di loro.
In seguito alla denaturazione, le proteine possono rendere reattivi alcuni gruppi (il gruppo amminico o quello
carbossilico) tramite i quali formano dei legami intramolecolari (tra molecole diverse) che possono causare
l'aggregazione di più molecole proteiche. Questa trasformazione comporta vari fenomeni:
- perdita dell’attività biologica (gli enzimi, che hanno struttura proteica, possono essere inattivati);
- coagulazione e aggregazione, per esempio con formazione di schiume;
- aumento della digeribilità che si verifica solitamente con la cottura.
La perdita della struttura primaria è invece molto più difficile: in questo caso sono responsabili o
degli enzimi peptidici o un processo di idrolisi acida/basica ad hoc.
La denaturazione può essere determinata da vari fattori: pH, temperatura, forza ionica, stress
meccanico, pressione osmotica.
Per cui molti processi tecnologici come la cottura, il congelamento, l’essiccazione, l’irraggiamento
portano alla denaturazione.
La cottura non provoca riduzioni sensibili del valore nutritivo delle proteine ma comporta un aumento
della loro digeribilità. Tuttavia una cottura troppo prolungata può portare ad una minore disponibilità
di alcuni AA essenziali come cisteina, triptofano, metionina, lisina.
Se la cottura di alimenti ricchi di proteine viene condotta in ambiente acido (ad es. presenza di aceto,
limone e salsa di pomodoro) si hanno modificazioni simili a quelle ottenute con la digestione
(formazione di molecole più piccole).
Fenomeni negativi si verificano quando la cottura, soprattutto l'arrostimento, si prolunga tanto da far
diminuire la capacità delle proteine a legare l'acqua; ne segue un'azione più difficoltosa da parte dei
succhi gastrici (minore digeribilità).
Se invece le catene lipofile (apolari) di proteine diverse interagiscono, spesso le proteine precipitano e la
denaturazione diventa IRREVERSIBILE.
(EAI = A/m
)
Area interfacciale totale A = 3F/R
F = frazione in volume della fase lipidica dove m = massa della proteina (g)
dispersa
R = raggio medio delle particelle emulsionate
CAPACITA’ EMULSIONANTE
REAZIONE MAILLARD
Un’altra importante reazione che interessa gli aminoacidi e le
proteine alimentari è quella di Maillard, conosciuta anche come
imbrunimento non enzimatico (chimico).
BOLLITURA
La lessatura determina il passaggio delle proteine solubili nell'acqua con perdita di valore nutritivo
se il brodo non viene utilizzato.
· se l'alimento proteico viene introdotto nell'acqua già bollente, l'alta temperatura provoca
coagulazione delle proteine superficiali con protezione di quelle solubili che si trovano all'interno
della massa; ne consegue un buon lesso e un brodo povero;
· se si immerge il pezzo di carne in acqua fredda non salata, man mano che il riscaldamento
procede, le proteine solubili passano nel liquido di cottura che ne
diventa più ricco; si ha così un buon brodo e un pessimo lesso.