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1.

Risposta corretta: A
Le parole, presentate nel quesito, possiedono tutte il suffisso a- che indica l'assenza di qualcosa:
asettico: privo di patogeni, batteri o infezioni; acefalo: privo di testa o capo; agnostico: privo di giudizio
per mancanza di sufficienti conoscenze riguardo un certo tema.
Nonostante tutte le risposte siano termini che iniziano con la lettera a, la sola corretta, che indica anche
la "mancanza di qualcosa" è l'opzione A: afasico significa, infatti, privo di capacità di parola.

2. Risposta corretta: C
Per risolvere il quesito, si procede con l'analisi di tutte le alternative, andando ad individuare quale non
rispetta i canoni richiesti dal quesito. Marco ha 22 anni, quindi è maggiorenne, idoneo all’esame
abilitativo e vaccinato, perciò, è stato chiamato ad allenare. Giovanni, non essendo ancora
maggiorenne, non è stato chiamato per allenare, nonostante abbia superato l'esame abilitativo. Roberto
e Leonardo, invece, sono entrambi maggiorenni, ma nessuno dei due può allenare poiché il primo non
ha superato l'esame e l'altro perchè non si è vaccinato. Mario, invece, è maggiorenne (ha 41 anni) e
ha superato l’esame di idoneità, ma non essendosi vaccinato, non può allenare, risulta, perciò che la
risposta C è falsa e risulta, pertanto, essere l'alternativa corretta.

3. Risposta corretta: A
In questo genere di quesiti bisogna leggere attentamente il testo e fare attenzione a quando il testo
dice: “La dose, in mg, è data dal valore di D approssimato al multiplo di 10 più vicino”. Dunque, dato
che ci si chiede il peso minimo di un paziente a cui si somministra una certa dose D, non si deve usare
60 come D (dato che rappresenta il valore già approssimato) ma il numero minimo possibile che si
possa approssimare a 60, cioè 55. Dopo aver capito questo, si risolve l’equazione 55= (3m+8)/2;
110=3m+8; 102=3m; m=34 kg.

4. Risposta corretta: D
Analizzando la premessa, l'esame può essere superato con un punteggio di 18 solo se se si risponde
in maniera corretta al 20% delle crocette e ad una domanda aperta. Mario ha preso 18, quindi avrà
azzeccato il 20% delle crocette e risposto correttamente alla domanda aperta, ma non può aver risposto
correttamente a tutte le crocette, altrimenti avrebbe avuto un punteggio maggiore. Rosario ha superato
con un ottimo voto l'esame, ma con le informazioni del testo non è possibile sapere se ha risposto bene
a tutte le domande aperte. Marco non ha passato l'esame: è sicuramente vero che avrà fatto meno del
20% delle crocette o non avrà risposto bene neanche ad una domanda aperta. É possibile che Marco
non abbia nè fatto almeno il 20% delle crocette né che abbia risposto correttamente ad una domanda
aperta, ma non è sicuramente vero. Basta, infatti, che in una delle due parti dell'esame non si sia
raggiunta la sufficienza (20% delle crocette o domanda aperta), per non passare l'esame. Matteo,
invece, avendo risposto a meno del 20% delle crocette in maniera esatta, non avrà preso neppure 18,
quindi, sicuramente non può aver preso 20.

5. Risposta corretta: C
Considerando l’espressione se chi non risica non rosica, possiamo esprimere concettualmente questa
frase come una condizione logica del tipo se A -> B (se non risico -> non rosico). Da questa condizione
logica, l’unica deduzione che si può trarre è se non B -> non A e di conseguenza se non (non rosico)
allora non (non risico), ovvero se rosico, risico, quindi, risulta corretta l’alternativa C.

6. Risposta corretta: E
La deduzione P1 è corretta in quanto all'interno del brano si legge, a riguardo della carne vegetale, che
"[...] La stanno introducendo alcune delle catene di fast food più importanti tra cui Burger King, che
vende gli Impossible Whopper fatti con la carne di Impossible Burger, e Kentucky Fried Chicken (KFC),
che sta testando in alcuni ristoranti il Beyond Fried Chicken, crocchette di pollo vegetale fritto fatto in
collaborazione con Beyond Meat". La deduzione P2 è errata in quanto nel brano si afferma che: "Snack
presentati come sani [...] sono adatti a regimi alimentari come quello vegano ma controproducenti in
una dieta onnivora che assume già sufficienti grassi e proteine dagli altri alimenti". È quindi sbagliato
dire che coloro che seguono una dieta onnivora "dovrebbero consumare snack vegani" (si dice anzi
che per loro il consumo di questi alimenti è "controproducente") e che grassi e proteine sono "di norma
scarsamente assunti" con il regime alimentare onnivoro. La deduzione P3 è errata in quanto nelle prime
righe del brano si legge che "ambientalismo" e "salute" (non "moda") rientrano tra i motivi per cui
"sempre più persone che seguono una dieta onnivora e non strettamente vegana consumano di tanto
in tanto alternative vegetali".

7. Risposta corretta: B
La deduzione P1 è errata in quanto nel brano viene espresso che il latte di riso, "[...] Vegetale e con
pochi grassi rispetto a quello vaccino, ha molti zuccheri in più": ha quindi meno grassi ma più zuccheri
rispetto al latte vaccino. La deduzione P2 è corretta in quanto, oltre ad essere il titolo del brano, è anche
deducibile in più punti dell'estratto, in particolar modo dalle ultime frasi in cui si afferma: "Questi cibi
rischiano di fare più danni perché, pensando che facciano bene, si finisce per consumarne di più.". La
deduzione P3 non è corretta in quanto contiene un'informazione non riportata all'interno del brano e
dunque non deducibile da quest'ultimo.

8. Risposta corretta: B
L’opera Tre saggi sulla teoria sessuale è attribuita allo psicanalista, medico e filosofo Sigmund Freud
(alternativa B corretta). Pubblicata nel 1905, essa consiste di tre volumi riguardanti le sue teorie sulla
sessualità, lo sviluppo di essa in età infantile e la sua centralità nelle relazioni interpersonali e familiari.

9. Risposta corretta: A
Con il trattato di Roma, firmato il 25 marzo 1957 ed entrato in vigore il 1 gennaio 1958, ci fu
l'approvazione di due trattati: uno sancì la nascita della CEE (Comunità economica europea) e l’altro
istituì la CEEA (Comunità europea dell’energia atomica).

10. Risposta corretta: E


Dato che il testo del quesito parla di una struttura costituita da vescicole, si possono escludere con
sicurezza le opzioni B e D. Fra le alternative rimanenti, quella corretta è rappresentata dall’opzione E,
poiché l'apparato di Golgi, oltre ad essere costituito da una pila di vescicole membranose appiattite, ha
il compito di ricevere i prodotti del RE, processarli e smistarli verso le loro destinazioni finali. Di contro,
il RE può essere più propriamente definito come un sistema di cisterne topologicamente comunicanti
che possiede funzioni diverse, in base alla specializzazione considerata: il RE liscio funge da deposito
di ioni calcio, provvede alla biosintesi dei lipidi ed alla detossificazione da alcol e farmaci (motivo per
cui è estesamente rappresentato all'interno degli epatociti); il RE rugoso provvede alla prima
glicosilazione (N-glicosilazione) delle proteine sintetizzate dai ribosomi adesi sulla sua superficie
esterna ed effettua su di esse il controllo di qualità sul ripiegamento tridimensionale.

11. Risposta corretta: B


Dalla decarbossilazione ossidativa di una molecola di acido piruvico si ottiene una molecola di acetil-
CoA, una di NADH ed una di CO₂. Dato che il quesito ha come oggetto 2 molecole di piruvato, per
rispondere correttamente è necessario considerare il doppio delle quantità menzionate, da cui
consegue che l'unica opzione corretta sia l'alternativa B.

12. Risposta corretta: E


In generale, nello schematizzare un genotipo per un dato carattere, la lettera maiuscola si riferisce
all’allele dominante e la minuscola all’allele recessivo. Il colore dei capelli non è un carattere a
trasmissione monogenica, ma per semplicità didattica il quesito propone questa approssimazione, e
secondo questa premessa i tre genotipi possibili sono AA, Aa e aa, mentre i due fenotipi risultanti sono
"capelli mori" (fenotipo dominante, corrispondente a genotipo AA o Aa) e "capelli biondi" (fenotipo
recessivo, corrispondente solo a genotipo aa). Dall’incrocio AA x aa, come si evince dal quadrato di
Punnett, si ottiene al 100% una prole con capelli mori, unicamente con genotipo Aa.

13. Risposta corretta: E


Nel ciclo cardiaco si susseguono le seguenti fasi:
1) riempimento ventricolare: il sangue ritorna al cuore grazie alle vene, attraversa gli atri e inizia ad
accumularsi nei ventricoli;
2) contrazione isovolumetrica: i ventricoli iniziano a contrarsi e la pressione al loro interno aumenta
fino a far chiudere le valvole atrioventricolari mentre quelle semilunari sono ancora chiuse. Questa fase
è definita isovolumetrica proprio perché nel ventricolo il volume di sangue resta costante anche se i
ventricoli sono contratti, questa fase termina quando la pressione nei ventricoli diventa tale da far aprire
le valvole semilunari;
3) eiezione ventricolare: il sangue viene immesso nella grande e nella piccola circolazione;
4) rilasciamento isovolumetrico: in questa fase nel ventricolo rilasciato sia le valvole atrioventricolari
che le semilunari sono chiuse perché la pressione è troppo bassa per tenere aperte le valvole semilunari
ma anche troppo alta per far aprire quelle atrioventricolari.

14. Risposta corretta: C


I fattori trascrizionali sono delle molecole che coadiuvano la RNA polimerasi nel processo di
trascrizione, e tra di essi si ricordano:
- TFIID: responsabile della formazione del complesso di inizio, facilitando l'interazione RNA polimerasi
- promotore;
- TFIIA: coadiuva TFIID nel riconoscimento del promotore;
- TFIIB: responsabile del posizionamento della RNA polimerasi nel punto di inizio della trascrizione;
- TFIIH: può essere considerato come un complesso multienzimatico, tra le cui attività rientra quella
chinasica (permette l'aggiunta di gruppi fosfato alla polimerasi, consentendo il distacco dalla TATA box)
e quella elicasica (permette di svolgere la molecola di DNA; opzione C corretta);
- TFIIE: collabora con TFIIH nello svolgimento delle sue funzioni;
- TFIIF: contribuisce alla stabilità dell'interazione fra RNA polimerasi e fattori di trascrizione.

15. Risposta corretta: E


I tessuti sono costituiti da cellule differenziate e specializzate che vanno a formare strutture organizzate
con un ordine di complessità superiore. Essendo le cellule costituite prevalentemente da acqua è
possibile dedurre, per proprietà transitiva, che per linee generali i tessuti siano costituiti principalmente
da acqua (opzione E corretta). Tutta l'acqua presente nell'organismo umano (che costituisce circa il 60-
65% del peso corporeo) è suddivisibile in acqua intracellulare ed extracellulare; la frazione
intracellulare, in un adulto sano, ammonta a circa 25 litri, mentre quella extracellulare è di circa 17 litri.

16. Risposta corretta: B


Il plasmide F è un plasmide coniugativo, ossia un plasmide che consente il trasferimento di materiale
genetico tra due cellule (trasferimento orizzontale): un batterio che sia provvisto di questo plasmide
agisce da donatore di materiale genetico e possiede le informazioni geniche necessarie alla formazione
di strutture note come pili sessuali (opzione B corretta), sottili protrusioni extracellulari; grazie ai pili
sessuali, il batterio donatore entra in contatto con il batterio ricevente e successivamente verrà formato
il tubo di coniugazione, tramite il quale avverrà il trasferimento di porzioni di cromosoma batterico e/o
del plasmide stesso.

17. Risposta corretta: B


Le informazioni fornite dal testo sono il genotipo della madre (AB) ed il fenotipo del padre (0), che
corrisponde necessariamente a genotipo 00. Per risolvere il quesito è necessario valutare i possibili
risultati dell'incrocio AB x 00: 50% A0 e 50% B0. Fenotipicamente, dunque, Jennifer può avere gruppo
sanguigno A o B; l'alternativa B è la risposta corretta al quesito.
18. Risposta corretta: A
La risposta corretta è l'opzione A. All'interno dei tilacoidi e, più precisamente, nelle loro membrane, si
trovano dei complessi proteici noti come fotosistemi. Queste strutture costituiscono i centri di reazione
della fotosintesi, in quanto al loro interno si trovano i pigmenti, necessari allo sfruttamento dell'energia
luminosa a fini anabolici. I pigmenti più importanti sono le clorofille ed i carotenoidi, che assorbono la
radiazione solare in diversi intervalli di lunghezze d'onda.

19: Risposta corretta: B


Il fegato è una ghiandola extramurale appartenente all'apparato digerente, la cui struttura interna è
suddivisa in unità morfo-funzionali note come lobuli epatici. Alla periferia dei lobuli epatici si trovano le
triadi portali, strutture ripetitive costituite da un ramo della vena porta, un ramo dell'arteria epatica ed
un dotto biliare.

20. Risposta corretta: B


Per rispondere a questa domanda è necessario applicare la regola di Chargaff secondo cui in una
molecola di DNA il numero di pirimidine è sempre uguale al numero delle purine. Si trovano infatti in
rapporto 1:1, ovvero la quantità di adenina è uguale alla quantità di timina e quella di citosina alla
quantità di guanina. Fatta questa premessa, una molecola composta per il 35% di citosina avrà
un'uguale quantità di guanina perciò la quantità totale di citosine e guanine corrisponde al 70%; il
restante 30% si comporrà di adenina e timina che, essendo presenti in uguale quantità, costituiscono
ciascuna il 15% della molecola.

21. Risposta corretta: A


La trascrizione è un processo mediante il quale le informazioni contenute all’interno del DNA vengono
trascritte all’interno dell’RNA, il quale sarà successivamente tradotto (tramite il processo di traduzione)
in proteine. La particolarità dell’RNA è che ne esistono diversi tipi, adibiti a svolgere compiti diversi e
per il processo di trascrizione il diretto interessato è l’mRNA, ovvero l’RNA messaggero (opzioni B ed
E errate), in quanto il tRNA, invece, è responsabile del trasferimento di un amminoacido di una catena
in crescita lungo il sito ribosomiale dove avverrà la sintesi proteica.
Per far sì che il processo di trascrizione sia completo e si venga a formare una molecola di RNA matura,
c’è bisogno di tre particolari attività, che sono: l’aggiunta di un “cappuccio” di 7-metil guanosina
(processo di capping), il quale, proprio come un cappuccio, è presente sulla “testa” della catena in
allungamento, quindi segue il verso di trascrizione 5’→3’ (risposta D errata), l’aggiunta di una coda
poliadenilica e la rimozione di sequenze non codificanti, ovvero gli introni (risposta C errata).
L’alternativa che rispetta i corretti processi di maturazione, nonché risposta del quesito, è la A.

22. Risposta corretta: C


La fluidità della membrana plasmatica è un parametro che influenza la forma della cellula, la sua
capacità di reagire agli stimoli esterni ed il passaggio delle varie molecole da un lato all'altro del bilayer
fosfolipidico. All’interno del plasmalemma sono inserite proteine e molecole di colesterolo, oltre ad altre
strutture molecolari meno rappresentate a livello quantitativo ma pur sempre rilevanti. La presenza delle
molecole di colesterolo e la densità di queste a livello delle varie porzioni della membrana è uno dei
principali determinanti della fluidità del plasmalemma, insieme alla quantità di proteine ed al grado di
insaturazione degli acidi grassi dei fosfolipidi; i fosfolipidi insaturi, infatti, risultano meno compattabili a
causa dei doppi legami, che creano un maggior ingombro sterico. Dato che tutti gli elementi proposti
influenzano la fluidità della membrana plasmatica, la risposta corretta al quesito è rappresentata
dall’alternativa C.

23. Risposta corretta: A


Una mutazione missenso è una mutazione genica: rientra nella categoria delle mutazioni puntiformi (di
cui fanno parte anche le silenti, le delezioni in frame, nonsenso, di splicing e frame-shift). Le mutazioni
puntiformi riguardano pochi nucleotidi, fino ad un massimo di 50 circa, e la mutazione missenso, in
particolare, conserva la lunghezza della catena e non perde né acquista nucleotidi. Una mutazione
missenso è caratterizzata dalla sostituzione di un nucleotide con uno già esistente, dando origine ad
un codone che codifica per un altro amminoacido e non per uno dei tre codoni di stop (che invece viene
codificato qualora la mutazione fosse di tipo nonsenso.

24. Risposta corretta: D


Nelle varie alternative del quesito sono esposti i punti principali delle diverse teorie evolutive postulate
da Darwin e Lamark. Darwin, disse che non tutte le specie possono sopravvivere sulla Terra, né le più
grandi e né le più forti, ma soltanto quelle che riescono ad adattarsi meglio ai cambiamenti climatici.
Secondo questa teoria, l’ambiente agisce in maniera indiretta nei processi evolutivi, permettendo la
comparsa di caratteri nuovi in maniera del tutto casuale, facendo sì che gli individui presenti in quel
determinato ambiente risultino particolarmente favorevoli alla sopravvivenza.
Lamark fu il primo ad elaborare una teoria evoluzionistica, gettando le basi per i successivi naturalisti.
La sua teoria si concentra sulla particolarità degli organismi viventi (i quali non sono immutabili, ma
soggetti a processi di trasformazione costanti) di adattarsi al meglio all’ambiente e sopravvivere con più
facilità. Risulta quindi errata l’alternativa D, in quanto Lamark, prevede variazioni che si accumulano
nel corso di generazioni, dando luogo a nuove specie esclusivamente a scopo vantaggioso per
l’adattamento all’ambiente e per garantire un'efficiente capacità di sopravvivenza.

25. Risposta corretta: C


Le cellule che non si dividono si dicono in uno stadio di quiescenza (temporaneo o permanente)
identificato con la fase G0, la quale rappresenta uno stato di "non coinvolgimento" dal punto di vista del
ciclo cellulare. Un concetto importante da sottolineare è che tale quiescenza è riferita solo all'attività
replicativa della cellula, e non a quella metabolica. È possibile trovare in fase G0, ad esempio, i neuroni
differenziati e le cellule muscolari scheletriche; questi due citotipi permangono in G0 per tutta la vita
dell'individuo (o delle cellule stesse), mentre altre cellule entrano in fase G0 in modo reversibile e,
pertanto, a seguito di specifici stimoli sono in grado di entrare in fase G1 e ripercorrere tutte le fasi del
ciclo cellulare; quest'ultimo è il caso degli epatociti.

26. Risposta corretta: A

27. Risposta corretta:D


La vescica urinaria è un organo muscolare cavo, impari e mediano, che si sviluppa a partire
dall’endoderma. Essa è presente all’interno della cavità pelvica: nella donna, la vescica è posta
anteriormente all’utero, mentre nell’uomo è localizzata superiormente alla prostata. Inoltre, è un organo
solo parzialmente ricoperto dal peritoneo, pertanto non può essere definito intraperitoneale.
L’alternativa corretta è la D: la vescica presenta una ben sviluppata tonaca muscolare, che costituisce
il muscolo detrusore della vescica.

28. Risposta corretta: B


L'ordine corretto delle strutture indicate è cloroplasto-grana-tilacoide. Il cloroplasto è un organulo
delimitato da una doppia membrana in cui si verifica la fotosintesi; all'interno dei cloroplasti si trovano
dei gruppi di sacculi che prendono il nome di grana (al singolare granum) e ciascuno di essi è composto
da tilacoidi impilati, fondamentali per la fase luminosa della fotosintesi.

29. Risposta corretta: D


Stando al testo del quesito, entrambi i genitori sono portatori sani eterozigoti per un locus correlato ad
una malattia genetica autosomica recessiva. Per sapere quale sia la probabilità che uno dei figli
possieda entrambi gli alleli recessivi è utile studiare le percentuali delle varie combinazioni genotipiche.
Indicando il genotipo dei genitori come Aa, si risolve: Aa X Aa = 1/4 AA, 1/2 Aa, 1/4 aa; dunque, si ha
il 25% di possibilità di avere una prole (autosomica recessiva) malata. Dato che la percentuale di avere
una figlia femmina è del 50%, la probabilità di avere una figlia femmina malata è pari a: (25% ・ 50%)
= 12,5% = 1/8.

30. Risposta corretta: A


La milza è un organo linfoide secondario, al cui interno avviene la presentazione degli antigeni ai linfociti
T e B, localizzata nell'ipocondrio sinistro (immaginando di dividere la cavità addominale in 9 quadranti,
l'ipocondrio corrisponde ai due quadranti superiori posti a destra e a sinistra, al di sotto delle cartilagini
costali). Presenta un importante filtro delle cellule del sangue, infatti realizza l'emocateresi, ovvero il
processo che determina la distruzione dei globuli rossi e delle piastrine. Nella milza avviene anche
l'emopoiesi fetale (dunque prima della nascita) che determina la produzione delle cellule del sangue,
importante per il completamento dello sviluppo dei monociti e dei linfociti. Infine, la milza è formata dalla
polpa rossa (ricca di cellule del sangue) e dalla polpa bianca (ricca di linfociti) (opzione A falsa e dunque
risposta corretta del quesito).

31. Risposta corretta: B


All’interno della doppia elica del DNA vi sono numerosi e differenti legami. In particolare, i legami ad
idrogeno sono presenti fra le basi azotate complementari, due per il legame adenina-timina e tre per il
legame citosina-guanina (risposta A errata). L’alternativa C risulta errata poiché un legame N-
glicosidico è un legame covalente che permette di congiungere un gruppo emiacetalico con,
solitamente, un nucleofilo; in natura sono principalmente adibiti a legare insieme più zuccheri semplici
(avviene ad esempio per la formazione del glicogeno). Le alternative E e D sono entrambe fuorvianti,
in quanto il legame idrofobico si riferisce all’organizzazione di tutte le macromolecole (compreso il DNA)
quando immerse in soluzione acquosa, il legame fosfoanidridico (legame ad alta energia presente
all’interno dei nucleotidi e non tra i nucleotidi), invece, può essere confuso facilmente con quello
presente nell’alternativa B (risposta del quesito). Il legame fosfodiesterico, infatti, è un legame di tipo
covalente, mediante il quale un atomo di fosforo funge da ponte tra due molecole tramite due legami
esteri, ed è proprio ciò che succede all’interno dello scheletro del DNA.

32. Risposta corretta: B


Mentre i procarioti possiedono una sola RNA polimerasi, negli eucarioti è possibile osservarne tre
tipologie:
1) RNA polimerasi I: trascrive rRNA 28S, 18S e 5.8S (S sta per Svedberg, ovvero indica l'unità di misura
del coefficiente di sedimentazione);
2) RNA polimerasi II: trascrive microRNA (piccoli frammenti di RNA non codificanti, con funzione
regolatoria) e mRNA (risposta corretta B);
3) RNA polimerasi III: trascrive tRNA e rRNA 5S.

33. Risposta corretta: A


Nel caso in cui due composti con la stessa formula bruta differiscano per il modo in cui sono legati gli
atomi di carbonio tra loro si parla di isomeri di catena.
In questo caso: l'n-butano è costituito da una catena lineare di atomi di carbonio, mentre l'isobutano
presenta una ramificazione sul C2.

34. Risposta corretta: E


Dalla reazione tra un’anidride e una, due o tre molecole di acqua si ottiene una classe di composti
classificati come ossiacidi (composti ternari costituiti da ossigeno, idrogeno e da un non metallo). Il
nome attribuito a questi ossiacidi dipende dal numero di molecole di acqua addizionate: qualora le
molecole aggiunte all'acido siano due, occorre aggiungere il prefisso piro-; se fosse stata aggiunta solo
una molecola di acqua, il prefisso sarebbe stato meta-, mentre se le molecole di acqua fossero state
tre, il prefisso sarebbe stato orto-. Per giungere correttamente alla risoluzione del quiz bisogna però
determinare il numero di ossidazione del fosforo nel composto iniziale (P₂O₅), per poter distinguere
anidride fosforica e fosforosa. Il numero di ossidazione del fosforo è +5, il composto binario di partenza
è quindi l’anidride fosforica e l’ossiacido ottenuto è l’acido pirofosforico.

35. Risposta corretta: A


Essendo una mole la quantità di sostanza che contiene 6.023 x10²³ entità elementari, in 0.01 moli sono
presenti 6.023 ⋅ 10²¹ molecole. Riprendendo la formula bruta del nitrato di piombo Pb(NO₃)₂, si calcola
il numero di atomi di ossigeno presenti in una molecola, pari a: 3 ⋅ 2 = 6, e sapere il numero degli atomi
di ossigeno presenti in 0.01 moli di nitrato di piombo non resta che moltiplicare il numero di molecole in
0.01 moli di nitrato di piombo (6.023 ⋅ 10²¹) per il numero di atomi di ossigeno in una molecola: 6 ⋅6.023
⋅ 10²¹ = 3.6 ⋅ 10²².

36. Risposta corretta: E


L’energia di terza ionizzazione è l’energia necessaria affinché il terzo elettrone più esterno di un atomo
venga strappato all’atomo di appartenenza; se a un atomo sono già stati strappati due elettroni di
valenza (inizialmente fornendo energia pari a quella di prima ionizzazione, poi di seconda ionizzazione),
come nel caso di un catione bivalente, l'energia di terza ionizzazione serve a strappare l'elettrone più
esterno. La risposta A e la risposta D descrivono dunque lo stesso fenomeno.

37. Risposta corretta: D


Conoscendo la formula della percentuale, ovvero: (g soluto/g soluzione)⋅100, è possibile subito
impostare una proporzione, dove si considerano i 200 ml come massa: 200 g → 4 : 100 = x : 200 → x
= 8 g. Si trovano ora le moli di HBr → n= m/PM= 8/80= 0,1 mol, e poi la molarità → M= n/L=0,1/0,2=
0,5. Per calcolare il pH è necessario fare il logaritmo negativo della concentrazione di ioni H⁺,
concentrazione che è pari a quella dell'acido stesso in quanto in soluzione dissocia completamente:
pH= - log [H⁺]= - log 0,5= 0,3. L'ultimo passaggio per risolvere il quiz consiste nella risoluzione della
relazione: pH + pOH = 14 da cui è possibile ricavare: pOH = 14 - 0,3 = 13,7.

38. Risposta corretta: B


Quando ci si trova di fronte a una reazione è necessario stabilire se si tratta di una redox o meno. In
questo caso si tratta di una redox e lo si può vedere grazie alla variazione dei numeri di ossidazione, in
particolare, a ossidarsi e ridursi è lo stesso elemento, perciò si tratta di una reazione di dismutazione,
ovvero una “redox interna”. A sinistra lo iodio ha numero di ossidazione -1 nello ione ioduro (I⁻) e +5
nello ione iodato (IO₃⁻), mentre tra i prodotti lo iodio è allo stato elementare e quindi ha numero di
ossidazione 0. Le semireazioni di ossidazione e di riduzione sono le seguenti:
IO₃⁻ + 5 e⁻ → I (reazione di riduzione)
I⁻ → I + 1 e⁻ (reazione di ossidazione)
Anche se nella reazione si forma la molecola I₂, si è indicato il singolo atomo di iodio perché per il
momento interessa stabilire la proporzione tra il numero di atomi di iodio che si ossidano e quelli che si
riducono. Dato che il numero di elettroni ceduti e acquistati deve essere lo stesso, tale rapporto è di
cinque a uno:
IO₃⁻ + 5 e⁻ → I
5 I⁻ → 5 I + 5 e⁻
Inserendo ora i coefficienti ottenuti a sinistra e assegnando a I₂ un coefficiente tale che vi sia lo stesso
numero totale di atomi di iodio a destra, si ha: 5 I⁻ + IO₃⁻ + H⁺ → 3 I₂ + H₂ O.
Serve però bilanciare anche le cariche e lo si fa introducendo il coefficiente dello ione H⁺:
5 I⁻ + IO₃⁻ + 6 H⁺ → 3 I₂ + H₂ O
Infine, si valutano i coefficienti degli atomi di idrogeno e ossigeno mettendo come coefficiente dell’acqua
un 3. La reazione correttamente bilanciata è la seguente: 5I⁻ + IO₃⁻ + 6H⁺ → 3I₂ + 3H₂O

39. Risposta corretta: C


Per determinare la geometria di NF₃, come primo passaggio, bisogna calcolare il numero delle coppie
di elettroni di valenza. Per farlo bisogna ricordarsi che l'azoto (N) fa parte del V gruppo e che il fluoro
(F) fa parte del VII gruppo, quindi il totale degli elettroni di valenza è 5+(7*3)=26, cioè 13 coppie di
elettroni. A questo punto, si posiziona al centro l’elemento meno elettronegativo, ovvero N, e attorno i
tre atomi di F, poi si dispongono le coppie di elettroni: l'azoto instaura un legame covalente con ogni
atomo di fluoro, quindi 3 coppie solo implicate nei legami; 3 coppie di elettroni si dispongono attorno a
ogni F per un totale di 9 coppie di elettroni; rimane infine una doppietto elettronico che si posiziona
sopra l'atomo di N. La geometria di NF₃ è dunque piramidale con angolo di 102,5°.

40. Risposta corretta: B


Per risolvere questo problema è necessario conoscere l’equazione di stato dei gas perfetti pV=nRT.
Innanzitutto, prima di procedere al calcolo del volume, si calcola il numero di moli delle due specie in
questione, che si ottiene facendo il rapporto tra i grammi e il peso molecolare: le moli di O₂ sono 15
g/(2⋅16 g/mol)≃0,47 mol; le moli di N₂ sono 7 g/(2⋅14 g/mol)≃0,25. In seguito, si converte la temperatura
in kelvin sommando 273 al valore di temperatura espresso in gradi centigradi, ottenendo 300K. Infine,
si sfrutta l’equazione pV= nRT, isolando il volume (incognita da trovare): V=(nRT)/p = ((0,47 mol + 0,25
mol) ⋅ 8,3 J K⁻¹ mol⁻¹ ⋅ 300 K)/145 Pa≃12,4 m³, che equivalgono a 12400 dm³, quindi a 12400 L.

41. Risposta corretta: D


Per risolvere il quesito è necessario applicare la formula delle diluizioni: C1・V1 = C2・V2 , che lega
la concentrazione iniziale (C1) del volume iniziale (V1) alla concentrazione finale (C2) del volume finale
(V2). La molarità (M) si esprime in mol/L, per cui si procede trasformando il volume in litri: 3,5 cL= 0,035
L. Si ottiene: V2 = C1・V1 /C2 = 3 M・0,035 L/ 1,5M = 0,07 L = 0,7 dL.

42. Risposta corretta: D


Il composto CH₃-CH=CH-CH₂-CH₃ (pent-2-ene) appartiene alla famiglia degli alcheni, possiede infatti
un doppio legame tra il carbonio in posizione 2 e quello in posizione 3. Il doppio legame rappresenta
una struttura rigida che impedisce la libera rotazione della molecola attorno ad esso, per questo motivo
si vengono a formare due isomeri conformazionali geometrici: l'uno dove le catene carboniose legate
al carbonio 2 e al carbonio 3 si trovano dalla stessa parte rispetto al piano individuato dal doppio legame
(la molecola prende in questo caso il nome di cis-pent-2-ene), l'altro in cui le catene carboniose si
trovano nei due semispazi opposti (trans-pent-2-ene). La molecola non presenta isomeria ottica, altresì
detta enantiomeria, poiché non possiede carboni chirali, ovvero atomi di carbonio legati a 4 sostituenti
diversi. Per quanto riguarda i legami presenti in questo composto, quelli semplici sono tutti di tipo σ
mentre quello doppio è costituito da un legame σ e uno π.

43. Risposta corretta: C


È possibile risolvere il seguente quesito senza dover ricorrere al calcolo del pH dei vari composti. Tra
di essi troviamo un solo acido: CH₃COOH, che è un acido debole, sicuramente in soluzione acquosa
restituirà un pH acido (inferiore a 7). Tra i composti rimanenti, solo NaCl non è una base: si tratta di un
composto ionico (sale derivante da base forte e acido forte) che in soluzione non provoca nessuna
variazione del pH della soluzione, il quale risulterà essere quello neutro (cioè 7). Osservando i composti
rimasti, che sono basici, è possibile notare che due sono basi forti (KOH e NaOH) e uno è una base
debole (NH₃). La base debole non si dissocerà completamente in soluzione, quindi la soluzione
presenterà un pH lievemente basico (poco maggiore di 7). Infine, confrontando le due basi forti rimaste
e ricordando che nel caso delle basi forti la concentrazione della base è equivalente alla concentrazione
dello ione OH-, è possibile osservare che KOH presenta una concentrazione maggiore, quindi anche
la concentrazione degli ioni OH- sarà maggiore; di conseguenza, il suo pH risulterà essere il più basico
(dunque il più alto). In conclusione, l’ordine crescente di pH è: CH₃COOH < NaCl < NH₃ < NaOH <
KOH.

44. Risposta corretta: A


L’acqua è una molecola polare che quindi presenta una parziale carica positiva e una parziale carica
negativa poste ad una certa distanza. Avvicinando l’acqua al bromo, che invece è apolare, questa
indurrà sul bromo una polarizzazione in cui le cariche positive e negative del bromo non coincideranno
più al centro della molecola ma saranno distribuite in modo da avere un’estremità positiva e una
negativa: l’acqua ha quindi indotto il dipolo nel bromo con cui può formare un’interazione
intermolecolare. Questo tipo di interazione, che può anche essere dipolo-dipolo o dipolo istantaneo-
dipolo indotto, rientra nelle interazioni intermolecolari di Van Der Waals.

45. Risposta corretta: B


La configurazione elettronica di un atomo o di uno ione è definita come l’insieme degli orbitali necessari
a descrivere tutti i suoi elettroni. Dire che l’elemento appartiene al terzo periodo della tavola periodica
significa affermare che i suoi elettroni di valenza sono tutti collocati nel terzo livello energetico. Inoltre,
sapendo che l’elemento appartiene al sesto gruppo della tavola periodica è possibile dire che l’elemento
presenta sei elettroni di valenza (gli elettroni di valenza partecipano alla formazione di legami chimici e
determinano le proprietà chimiche di un elemento). È utile ricordare che gli orbitali s possono contenere
al massimo 2 elettroni, mentre gli orbitali p possono contenere al massimo 6 elettroni. La configurazione
elettronica dello zolfo è quindi: 1s² 2s² 2p⁶ 3s² 3p⁴ (risposta corretta B). Lo zolfo ha dunque 16 elettroni,
di cui 6 di valenza.

46. Risposta corretta: C


Nel caso di composti contenti cloro i suffissi -ico e -oso non sono sufficienti per attribuire il nome
corretto, dato che il cloro può assumere fino a quattro numeri di ossidazione diversi quando legato in
anidridi o ossiacidi (+1, +3, +5 o +7).
L’acido perclorico è un ossiacido, composto da idrogeno, cloro e ossigeno, in cui il cloro assume il più
alto numero di ossidazione tra quelli citati sopra (+7). Al numero di ossidazione più alto sono legati il
prefisso per- e il suffisso -ico da aggiungere al nome dell’acido, mentre a quello più basso il prefisso -
ipo e il suffisso -oso.
Dunque, nell'acido perclorico HClO₄ il numero di ossidazione del cloro è +7, mentre nell'acido
ipocloroso HClO il numero di ossidazione del cloro è +1.

47. Risposta corretta: B


Il solfuro di potassio è un sale binario che si forma dalla reazione tra il potassio e l'acido solfidrico (H₂S).
La sua formula è K₂S e la reazione di dissociazione è la seguente: K₂S → 2K⁺ + S²⁻.

48. Risposta corretta: E


Per calcolare il coefficiente angolare di una retta, note le coordinate di due suoi punti A (xₐ ; yₐ) e E (xₑ
; yₑ), si può applicare la seguente formula: m = (yₑ - yₐ) / (xₑ - xₐ) = (5 - 2) / (6 - 2) = 3/4 (opzioni A, C, D
errate). Sarebbe stato anche corretto applicare la formula (y - y₁) / (y₂ - y₁) = (x - x₁) / (x₂ - x₁), trovando
l'intera equazione della retta e ricavando poi m. Ora, per determinare la distanza di un punto P da una
retta, si determini la sua equazione e si applichi: d = |ax₀ + by₀ + c| / √(a² + b²). In questo caso,
conoscendo il valore del coefficiente angolare m, è possibile definire l'equazione di una retta passante
per un punto noto (si consideri ad esempio il punto A) anche nel seguente modo: y - yₐ = m (x - xₐ) →
y - 2 = 3/4 (x - 2) → y - 2 = (3/4)x - 3/2 → (3/4)x - y + 2 - 3/2 = 0 → 3x - 4y + 2 = 0. A questo punto,
ricordando le coordinate del punto P (5 ; 5) e considerando che l'equazione generale di una retta è ax
+ by + c = 0, si può applicare la formula precedentemene descritta: d = |(3 * 5) + (- 4 * 5) + 2| / √(4² +
3²) = |15 - 20 + 2| / √(16 + 9) = |-3|/5 = ⅗.

49. Risposta corretta: A


Il dominio di una funzione razionale fratta è costituito da tutti i valori della x per i quali il denominatore
è diverso da 0, dunque bisogna imporre |-x+1|≠0 → x≠1.

50. Risposta corretta: C


Per dimostrare la falsità della risposta A, basta trovare un solo valore numerico tale per cui le due
funzioni non siano uguali; si sostituisca ad esempio 2 al posto dell’incognita x in f(x) e g(x):
f(x) = x - 3x² + 3 = (2) - 3⋅(2)² + 3 = 2 - 12 + 3 = -7;
g(x) = x² - x + 3 =(2)² - (2) + 3 = 4 - 2 + 3 = 5.
Poiché sono stati ottenuti due valori y₁ e y₂ diversi, è possibile affermare che le due funzioni non sono
uguali per x = 2 (A e D errate).
Si verifichi ora se le due funzioni siano uguali per x = 0 e successivamente per x = 1:
f(x) = (0) - 3⋅(0)² + 3 = 3;
g(x) = (0)² - (0) + 3 = 3.
Per x = 0, entrambe le funzioni hanno y = 3, dunque entrambe passano per il punto (0 ; 3) (avendo lo
stesso valore in almeno un punto, l’opzione B è errata).
Per x = 1, invece:
f(x) = (1) - 3⋅(1)² + 3 = 1;
g(x) = (1)² - (1) + 3 = 1 - 1 + 3 = 3.
Per x = 1, le funzioni hanno y₁ = 1 e y₂ = 3, quindi è possibile escludere l'opzione E e concludere che
la risposta esatta sia la C.

51. Risposta corretta: A


⁵√³√11 si può riscrivere come ¹⁵√11, secondo la proprietà delle radici per cui ͫ √ⁿ√x = ͫ ⁿ√x.

52. Risposta corretta: D


Si imposta il seguente sistema: x+y=12 e 3x-4y=4, supponendo x>y. A questo punto si isola la x nella
prima equazione e si sostituisce il valore ottenuto all'interno della seconda equazione: x=12-y → 3*(12-
y)-4y=4 → 36-3y-4y=4 → 7y=32 → y=32/7. Si ricava infine il valore della x: x=12-(32/7) → x=52/7. Dato
che 52/7>32/7, il risultato trovato è in accordo con la condizione che x sia maggiore di y.

53. Risposta corretta: C


Il numero maggiore è presente nella risposta C, infatti (10000 ⋅ 100)/10 = (10⁴⋅ 10²)/10= 10⁵. Nella
risposta A si ottiene 100/0,01= 10⁴; nella risposta B si ottiene 0,1 ⋅ 0,10 ⋅ 10000= 10²; nella risposta D
si ha 10 ⋅ 0,01 ⋅ 100= 10; il risultato della risposta E è 0,01/100= 0,0001.

54. Risposta corretta: E


Una volta disegnati il parallelogramma e l'altezza DH si può individuare un triangolo rettangolo formato
dai segmenti AD (ipotenusa), DH e AH (cateti). Determinando la lunghezza di AH per differenza tra AB
e HB, è possibile trovare con il teorema di Pitagora ricavare la lunghezza di DH: AH=AB-HB=60 cm -
45 cm=15 cm; DH= √(AD²-AH²)=√(625 cm² - 225 cm²)= 20 cm.

55. Risposta corretta: E


Il flusso del campo elettrico è dato dal prodotto scalare fra il vettore campo elettrico e il vettore area →
Φ(E) = EAcos(θ), dove θ = 30°. Sostituendo i valori, si ottiene che: Φ(E) = EAcos(θ) = (120 N/C)・(15
m²)・(cos(30°)) = 1800 Nm²/C ・ √3/2 = 900√3 Nm²/C.

56. Risposta corretta: A


Per risolvere il quesito si applica il principio di Archimede, secondo il quale: “un corpo immerso in un
fluido subisce una spinta dal basso verso l’alto (spinta di Archimede o idrostatica) pari al peso del liquido
spostato”. Nel caso di un corpo che galleggia, la forza di Archimede è pari alla forza peso Fa = Fp; da
tale uguaglianza si arriva a definire che: V del corpo immerso (Vi) / Vtot = ρ corpo / ρ fluido (se questi
≤ 1, un corpo galleggia). Dalla proporzione si ricava: ρ bambino = (Vi・ρ H2O) / V tot; considerando Vi
= 4/5 del volume totale del bambino, è possibile scrivere: ρ bambino = (4/5V・ 1000 kg/m³) / V = 800
kg/m³.

57. Risposta corretta: A


Per risolvere l'esercizio basta applicare la seconda legge della dinamica, imponendo che
l'accelerazione del giocattolo sia nulla in quanto il sistema si trova all'equilibrio: scrivendo direttamente
il modulo delle forze agenti lungo la verticale, F-P=0, dove F indica il modulo della forza della molla e
P il modulo del peso. Secondo la legge di Hooke, la forza della molla si può scrivere come F=k・∆L,
dunque sostituendo nella precedente equazione si ottiene: k・∆L-mg=0 → ∆L=mg/k= (5 kg ・ 10
m/s²)/(200 N/m) = 0,25 m.

58. Risposta corretta: B


Il quesito propone il moto di un proiettile lanciato orizzontalmente (moto parabolico). Si richiede il
valore della gittata, pari a: G = v₀⋅ √(2h/g), ovvero la distanza orizzontale tra il punto di lancio e quello in cui
il corpo tocca terra, percorsa durante il tempo di volo tᵥ = √(2h/g). Dunque, approssimando l'accelerazione
g a 10 m/s², si ottiene: G = 15 m/s⋅√[(40 m)/(10 m/s²)] = 30 metri.

59. Risposta corretta: C


Questo quesito si risolve ricorrendo alla definizione di lavoro come variazione negativa dell’energia
potenziale: L = -∆U. Si ricordi che l’energia potenziale è una funzione di stato: essa non dipende dalla
traiettoria compiuta dal corpo, ma dallo stato iniziale e dallo stato finale. Da questa equazione è
possibile notare che: -∆U = U_i - U_f = mgh_i - mgh_f.
All’inizio i due giovani (le due masse) si trovavano insieme a 1000 metri dal mare (stato iniziale). Dopo
qualche tempo, alla fine, si ritrovano sempre a 1000 metri dal mare. Poiché le masse, le altezze e
l'accelerazione gravitazionale g sono sempre le medesime, l’energia potenziale iniziale è uguale a
quella finale e dunque il lavoro è pari a 0.

60. Risposta corretta: C


Per risolvere il quesito bisogna tener conto che il calore totale scambiato è nullo, quindi Qₐ+Qᵦ=0,
ovvero [Cₐ • mₐ • (T-Tₐ)] + [Cᵦ • mᵦ • (T-Tᵦ)]=0 → T = [(Cₐ • mₐ • Tₐ) + (Cᵦ • mᵦ • Tᵦ )] / [(Cₐ • mₐ) +
(Cᵦ • mᵦ )]. Prima di applicare la formula bisogna convertire i gradi °C in gradi K: Tₐ = (32 + 273) K
= 305 K; Tᵦ = [(-28) + 273] K = 245 K. Si procede adesso a calcolare: T = [(40 J/(kg·K) • 1 kg • 305
K) + (100 J/(kg·K) • 2 kg • 245 K)] / [(40 J/(kg·K) • 1 kg) + (100 J/(kg·K) • 2 kg)] = (12200 J + 49000
J) / (40 J/K + 200 J/K) = 61200 J / (240 J/K) = 255 K = -18 °C.

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