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Il libro reti e traffici globali in età moderna spiega in generale il commercio internazionale e la

comunicazione tra alcuni diversi continenti e di come l’Europa si sia sviluppata e di come poi riuscì
a dominare buona parte del mondo. Il libro espone nel periodo storico tra il Quattrocento e il
Cinquecento il commercio internazionale e il potenziamento di alcuni importanti strumenti
finanziari. L’Europa in particolare riuscì a prevaricare sul resto del mondo grazie allo sviluppo
commerciale e grazie a questo ne trai grande vantaggio. Gli europei riuscirono a trarre gioventù
grazie all’Oceano Indiano poiché era molto importante perché ci furono diversi scambi
commerciali molto attivi. Ad esempio, In Asia era enti che si occupavano della e l’erogazione del
credito e le città portuali ospitavano comunità di mercanti stranieri residenti. Nel 1625 i veneziani
declassificarono il pepe come merce straniera perché arrivava via mare dall’Oceano Atlantico e
non tramite l’Egitto. Dalla fine del Cinquecento all’Ottocento i mercanti europei si adoperarono a
combattere per prendere possesso dei commerci con l’Europa perché il loro obiettivo era quello di
comprare al più prezzo più basso possibile in Asia e poi rivendere tutto a prezzi alti in Europa. Un
altro fattore importante delle reti commerciali dell’Africa orientale e quello dei traffici della costa
orientale africana che da sempre erano sotto controllo dei musulmani. Gujarat e sempre stato
presente nelle reti di traffico dell’Africa orientale e riuscì a conquistare il commercio dei porti
ovvero Malindi. Di particolare importanza era la presenza delle coste swahili. Nell’Oceano Indiano
erano presenti tre reti commerciali principali. La prima era a est dove Canton e Macao erano
collegati a Malacca. La seconda era da Malacca che i mercanti andavano poi a Calicut. E il terzo
circuito collegava Cambay a Homuz. Malacca era colei che dominava il commercio della regione
perché qualunque nave che entrava doveva sostare procedendo in una direzione o nell’altra.
Coloro che ebbero una grande importanza furono gli europei che non solo controllavano il
commercio con l’Asia ma contribuirono allo sviluppo di alcune innovazioni sia tecnologiche sia
istituzionali. Coloro che riuscirono ad arrivare all’Oceano Indiano per primi furono i portoghesi. La
Carreira da India era una flotta statale che navigava fra il Portogallo e Asia. Invece l’Estado da India
era una organizzazione che si occupava di stabilire le tasse e distribuire le licenze commerciali in
Asia. La Casa da India aveva il compito di regolare il commercio da Lisblona. Nel corso del
Cinquecento i portoghesi cercarono di prendere possesso delle reti commerciali che si trovavano
fra l’India e il bacino del mediterraneo. Successivamente gli ottomani riuscirono a riprendere
possesso del Mar Rosso. Per costringere le navi locali a fare molto più spesso sosta e pagando
quindi anche le tasse i portoghesi imposero i permessi di navigazione agli indigeni. Nel 1602 venne
inaugurata nelle Province Unite la VOC che aveva il compito di organizzare i traffici fra i Paesi Bassi
e l’Oceano Indiano più tardi però la voc divenne una potenza quasi mondiale e si occupò di gestire
completamente tutti i traffici. Nella seconda metà del Seicento la VOC si occupò di pagare molte
persone per furti abusi e corruzione. Invece per quanto riguarda i traffici tra Cina e Giappone
coloro che gli gestivano erano i cinesi. A Formosa si stabilirono gli olandesi dove producevano
spezie e porcellana. L’obiettivo degli olandesi era quello di impadronirsi dell’argento dei
giapponesi per cui riuscirono a inserirsi come intermediari fra Cina e Giappone. Il principale scopo
degli olandesi era quello di stabilizzarsi in un principale commercio fra l’Europa e il Sud-Est
asiatico. Gli olandesi volevano stabilire loro i prezzi di acquisto in Asia e in Europa. Questo permise
di far trarre grande vantaggio agli olandesi poiché permise loro di farli ricavare tanti soldi. Per
quanto riguarda invece gli inglesi essi non ebbero un ruolo molto imporrante nell’Oceano Indiano
poiché il loro ruolo era solo di tipo commerciale. Però riuscirono a trarre grande vantaggio nei
commerci tra Coromandel e Surat molto importanti a livello commerciale. Gli inglesi furono molto
fortunati poiché scommisero ma allo stesso tempo vinsero però purtroppo ci furono conseguenze
per l’economia globale sul successo dei tessuti indiani nei mercati nazionali. Il motivo per il quale
gli inglesi ebbero un ottimo successo commercio nell’Oceano Indiano era che rimasero per lungo
tempo nascosti e rimasero inoffensivi di fronte al commercio tradizionale di pepe e spezie. Più
tardi la East India Company si stabili nel commercio indiano e tutto quello che faceva, lo faceva per
puro interesse commerciale. L’Oceano Pacifico essendo che è sempre stato molto grande veniva
considerato molto importante a livello di scambi commerciali. Ad esempio, gli spagnoli fino al 700
navigarono sulle coste dell’Oceano Pacifico e trasportarono argento tra America e Cina. Per questo
motivo si considerava lo scambio magellanico. Un ruolo non meno importante lo giocavano le
Filippine per colmare la carenza di argento dei cinesi. Le Filippine possedevano
contemporaneamente due fonti di guadagno ovvero l’argento costoso e l’argento a buon mercato.
Nel 1565 i sovrani delle Filippine accettarono il dominio degli spagnoli in cambio di protezione. Poi
dopo le filippine si convertirono al cattolicesimo. Più avanti i cinesi vendettero alcuni materiali
ovvero seta porcellana e medicinali insieme alle Filippine e in contemporanea anche i giapponesi
vendettero nelle zone circonstanti. Ma per molto tempo il rapporto tra europei e giapponesi è
stato molto più complicato. Il Giappone buttò fuori tutti i cattolici e anche giapponesi ed europei.
Loro si stabilirono a Manila ma dopo il Giappone vietò il commercio con le Filippine. Tuttavia, viste
le difficoltà incontrate in precedenza gli spagnoli non cercarono minimamente di risolvere questo
problema. Le principali merci importanti a livello commerciale era il pepe. Era una spezia molto
richiesta in particolare dalla Cina. Alcuni materiali molto richiesti erano la porcellana e le tinture
per i tessuti. Poi più avanti furono richieste anche sete, cotoni, caffè e the. Però uno dei principali
problemi degli scambi tra Asia è Europa era che a Cinesi e Giapponesi non gli importava dei
prodotti europei tranne per oggetti come orologi e armi. Il motivo principale per il quale il
commercio andasse avanti era solo per merito dell’argento e che non poteva essere dato né ai
cinesi e né ai giapponesi.
2)Il libro che mi è piaciuto particolarmente e che ho studiato con molto interesse è “R. Baiton,
Martin Lutero, Einaudi, 2013.”. Questo libro espone di come questo giovane professore di sacre
scritture Martin Lutero si prodigò contro la lotta delle indulgenze, accusando la Chiesa cattolica di
corruzione, di avidità, di immoralità e della sua eccesiva ricchezza è fu l’unico a ribellarsi alla
Chiesa e da Martin Lutero si diede avvio all’inizio della Riforma Protestante. Però prima di arrivare
a questo e necessario fare un passo indietro per capire come si arrivò alla Riforma Protestante e
quindi dobbiamo prima capire come sono nate le indulgenze. Le indulgenze innanzitutto risalgono
ai tempi delle crociate, chiunque sacrificava la propria vita per combattere lottando contro gli
infedeli li venivano concesse appunto le indulgenze. La Chiesa Cattolica poi aveva dato la
possibilità alle persone di comprare le indulgenze facendoli credere che chiunque le acquistasse
poteva ricevere dal papa lo sconto di pena e ridurre le pene del purgatorio a sé stessi o ad altri.
Quindi le persone facevano la fila per comprarsi le indulgenze e spuntavano con tanti soldi però
chi aveva pochi soldi il papa o non gli vendeva le indulgenze oppure gli scontavano soltanto pochi
anni. Quindi in breve tempo le indulgenze divennero una vera e propria compravendita che
permise alla Chiesa di incassare denaro. E con i soldi rubati la Chiesa costruiva altre chiese
monasteri e ospedali. La Chiesa faceva credere che chi le acquistasse avrebbe potuto ottenere
sconti di pena per sé stessi o per i defunti e sarebbe stato considerato innocente e perdonato dai
peccati da lui commessi e di andare automaticamente al Paradiso. Di fronte a tutto questo Martin
Lutero non ne poteva più era davvero stanco del fatto che le persone credevano a tutte queste
sciocchezze delle indulgenze quindi Lutero era talmente arrabbiato riguardo a questo che un
giorno scrisse 95 tesi e alla vigilia di Ognissanti Lutero si fece avanti non solo con le parole ma
anche per iscritto e appiccicò alla porta della Chiesa del castello ben 95 tesi scritte in latino pronte
ad essere discusse. Lutero scrisse tutte e 95 tesi perché era pronto a discuterle e a mettere in
gioco la veridicità di quanto dicesse la Chiesa. Gli argomenti principali delle 95 tesi di Lutero furono
principalmente tre: la prima era l’obiezione riguardo allo scopo dichiarato della spesa, la seconda
la negazione del potere del papa sul purgatorio e la terza la preoccupazione per l’anima del
peccatore. Quindi Lutero era talmente determinato a smascherare la Chiesa di fronte a tutti che
voleva a tutti i costi sopprimere tutta la prassi delle indulgenze. Dopodiché Lutero dichiarò
apertamente che il papa non era assolutamente nessuno per decidere chi dovesse avere lo sconto
di pena e l’eliminazione dei peccati per i vivi oppure chi doveva andare al purgatorio, chi
all’inferno e chi in paradiso, le pene dell’aldilà non possono essere sottratte dal papa poiché
soltanto Dio ha il potere di decidere chi verrà salvato e chi no. All’inizio Lutero non voleva
diffondere le sue tesi ai cittadini perché lui voleva soltanto discutere davanti al papa tutto quello
che aveva scritto anche se poi qualcuno tradusse le tesi di Lutero in tedesco e le fece diffondere in
tutta la Germania e grazie alla stampa chiunque lesse le 95 tesi di Lutero e in Germania divennero
l’argomento del giorno. Quindi di fronte a tutto questo il papa prese subito seri provvedimenti e il
7 agosto Lutero venne citato per comparire a Roma poiché lo accusarono di essere un eretico. (gli
eretici sono coloro che sostengono idee e pensieri diversi dalla Chiesa Cattolica) Però il Duca di
Sassonia si rifiuta di farlo partire. Poi Lutero non volle sottomettersi e quindi papa Leone X
condanna tutta la dottrina di Lutero. Poi anche più avanti Lutero critica anche l’autorità del papa e
le eccessive ricchezze della Chiesa. Per la Chiesa tutto questo era troppo. La Chiesa minacciò
diverse Lutero di fargli ritrattare le sue le tesi ma essendo che Lutero non diede peso alle minacce,
nel 1521 Lutero venne ufficialmente scomunicato dal Papa e venne esiliato dalla Chiesa. Poi venne
convocata una dieta imperiale a Worms. Però Lutero rifiuta di ritrattare le sue tesi e non si
sottomette e quindi obbliga il papa a dare seguito alla scomunica. Più tardi venne convocata
un’altra dieta però ad Augusta però non diede gli effetti desiderati poiché tutti rifiutano di
sottomettersi e da allora in poi saranno chiamati protestanti tutti coloro che abbandonata la
Chiesa Cattolica decidono di stare dalla parte di Martin Lutero. Ho letto con grande passione il
libro e tutto questo che ho scritto mi ha suscitato particolare interesse in particolare una delle tesi
di Lutero hanno attirato la mia attenzione “Qualunque cristiano veramente pentito ottiene la
remissione plenaria della pena e della colpa che gli spetta anche senza le lettere indulgenziali.” In
questa tesi viene affermato che ogni cristiano ottiene il perdono totale delle proprie bene se sì
esso si mostra veramente pentito. Quindi non ce alcun bisogno di andare a comprare le
indulgenze. Appunto per questo secondo Lutero deve avvenire un cambiamento spirituale e
morale dell’uomo serve solo la fede in Dio. E Dio a decidere se un uomo e buono o cattivo e se
salvarlo oppure dannare l’anima di quell’uomo. Purtroppo, l’uomo commette peccati ogni giorno
anche inconsapevolmente per questo motivo l’uomo non sceglie se essere dalla parte del bene o
del male. Invece la Chiesa Cattolica diceva che era l’uomo a decidere. Questa tesi fece molto
scalpore sulla popolazione e anche in cui Tetzel cercava di vendere le indulgenze anche dopo
l’esposizione delle 95 tesi. Io penso che questo ideale fu molto importante perché e riuscita a far
svegliare le persone che una che hanno capito che la vendita delle indulgenze fosse una truffa
bella e buona finalmente non diedero più denaro alla Chiesa. Io mi sono interessato riguardo a
questo argomento perché io credo che esattamente come Lutero penso che si possa ottenere lo
sconto di pena e andare in paradiso se svolgendo opere di bene nel prossimo e se siamo
veramente pentiti dei peccati che abbiamo commesso e tutto il bene che facciamo non lo facciamo
per interesse o per secondi scopi. Però io ritengo invece, al contrario di Lutero, che e il singolo
uomo a decidere se diventare una persona buona o una persona cattiva. Chi da una mano a una
persona che ne ha bisogno fa un’azione migliore rispetto a un'altra persona che piuttosto di dare
soldi a un povero gli da per comprarsi le indulgenze. Secondo Lutero si potevano fare buone azioni
solo se le si facevano ad una buona persona e non per altri scopi. E soprattutto non perché
obbligati ma p

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