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Periodo Milanese

SANTA MARIA PRESSO SAN SATIRO


A pochi passi dal Duomo di Milano abbiamo un'altra chiesa molto importante che fu il
primo intervento dei Bramante a Milano. Le fonti che hanno ispirato il Bramante sono del
Brunelleschi e soprattutto dell'Alberti. Per Brunelleschi per le nitide forme volumetriche e
geometriche e per Alberti per la volta a cassettoni.
La pianta è a croce latina e guardano la piantina non ci sta l'abside sebbene sia presento
visivamente entrando nella chiesa.
Questa chiesa è importante perché il Bramante realizza qualcosa di rivoluzionario, per
ovviare alla mancanza dell'abside fa una grande illusione ottica, un finto coro prospettico,
profondo meno di un metro con una volta a botte digradante da un grande arco a una lunetta
sul fondo. Fu uno dei primi architetti a creare una finta architettura, è stata realizzata
attraverso l’utilizzo della prospettiva fatto con stucco e gesso e vari materiali, creando una
profondità illusoria. E' la prima volta infatti che la prospettiva, usata come strumento di
misurazione dello spazio reale, diventa un mezzo per creare uno spazio virtuale.
Il motivo di questa scelta è stata la presenza di una strada dietro la parete absidale, evitando
la costruzione quindi dell'abside convesso.
La chiesa ha come modulo basilare un quadrato, esternamente la chiesa è una piccola
struttura raccordata con un rivestimento uniforme. La chiesa presenta anche una cupola
come possiamo vedere dalla piantina, avente una calotta emisferica la seconda dopo quella
del Pantheon di Roma.
Probabilmente è di Bramante anche la sacrestia ottagonale ispirata a quelle romane e
paleocristiane.
La facciata attuale invece è ottocentesca.

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