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Don Giovanni infatti non ha contorni o consistenza e non può essere espresso
spazialmente o plasticamente. Questo impedisce alla genialità sensuale di
essere rappresentata in maniera plastica, né scolpita né dipinta, perché essa
non risiede in un momento ma è la successione frenetica di momenti che non
possono essere fermati da un’immagine scultorea o pittorica.
Come afferma Kierkegaard “Don Giovanni quindi non deve essere visto ma
ascoltato.” (Citazione precisa) Egli seduce in virtù dello spirito, ovvero in virtù
del suo stesso desiderare, perciò voler ridurre questo personaggio a dimensioni
fisiche equivale a eliminare la spinta interiore che muove il seduttore.
Egli infatti ammette: “Io non stato sballottolato nella vita, sono stato tentato in
molti modi, dalle cose più diverse, purtroppo anche nelle dissolutezze e,
ahimè, nel camminino della perdizione.” (Citazione precisa)