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- Approcci comportamentali;
- Approcci evolutivi.
stimolare la comunicazione;
arricchire il vocabolario;
scoraggiare determinati comportamenti (iperattività, stereotipie
motorie, condotte autolesive, etc.).
TERAPIE FARMACOLOGICHE
.
SINDROMI PARTICOLARI CON FENOTIPO AUTISTICO.
Il Disturbo di Rett. Interessa il sesso femminile e presenta alcuni elementi
caratterizzanti quali; iniziale sviluppo normale con comparsa di un arresto
dello sviluppo psicomotorio (dai 6 ai 18 mesi), comparsa di comportamenti
autistici, difficoltà nella coordinazione dinamica generale e particolari
stereotipie a livello della mano. Tali stereotipie possono essere caratterizzate
da: portare
va periodicamente valutato e riformulato in rapporto alle esigenze che di
volta in volta si
e mantenere le mani in bocca, battere le mani, imprimere alle mani posture
bizzarre. Dai 12 mesi ai 4 anni compaiono, inoltre, irregolarità del ritmo
sonno-veglia, irregolarità della respirazione e situazioni di irritabilità.
Successivamente, dopo i 4 anni, si ha un parziale recupero dell’interazione
sociale, mentre il ritardo mentale si rende manifesto con un’accentuazione
dei sintomi neurologici. La componente genetica gioca un ruolo determinante
nella definizione della sindrome ed è legata ad una mutazione del cromosoma
X (Xq28). La sindrome di Rett presenta 4 stadi caratterizzanti: iniziale arresto
dello sviluppo (6-18 mesi); regressione rapida (1-4 anni); periodo pseudo
stazionario (recupero parziale della comunicazione); deterioramento motorio
tardivo (inabilità nella deambulazione e grave disabilità).
Il Disturbo di Asperger. Si tratta di un quadro clinico caratterizzato dalla
compromissione dell’interazione e della comunicazione sociale. Viene
messo, inoltre, in evidenza un repertorio di attività ed interessi ridotto. Il
soggetto, tuttavia, presenta un livello intellettivo nella norma ed un
linguaggio normostrutturato. Viene, pertanto, solitamente diagnosticato con
l’ingresso nella scuola primaria. L’evoluzione a lungo termine è positiva,
anche se, spesso l’ingresso nell’età adolescenziale può determinare la
comparsa di quadri neurologici gravi come depressione, disturbi d’ansia o
quadri psicotici.