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ERBORISTERIA
LA FITOTERAPIA
Da sempre l'uomo si affida alla natura nella ricerca di una cura. Da sempre l'uomo trova nella
natura tutto ci di cui ha avuto bisogno.
La fitoterapia un metodo antichissimo di cura, e, ad oggi, tante di quelle che si pensavano
essere credenze popolari, trovano riscontro nelle ricerche mediche pi avanzate.
In Europa, gi Ippocrate (460-377 a. C.) classific le erbe secondo quattro propriet differenti:
calde, fredde, secche e umide utilizzandole nelle cure per ristabilire gli equilibri dei suoi
pazienti (era un grande sostenitore della Natura, sue celebri frasi sono:"il cibo sia la tua
medicina" e "vis medicatrix naturae", la potenza guaritrice della natura).
In seguito, sia Aristotele (384-322 a.C.) che Galeno (131-201 d.C.) fecero grande utilizzo di
cure erboristiche.
Due importanti trattati fungevano da guida dei trattamenti fitoterapici, ed erano il "De Materia
Medica" di Dioscoride (40-90 d. C.) e la "Storia Naturale" di Plinio il Vecchio (23-79 d.C.).
Nel corso dei secoli, personaggi di spicco si curarono grazie alle attente e sapienti
conoscenze erboristiche del tempo, certo non mancarono casi di avvelenamenti involontari e di
consigli non proprio azzeccati, a dispetto di chi pensa che le erbe siano innocue!
Con lo sviluppo della scienza e l'affermarsi dei farmaci di sintesi, le tradizioni naturali vennero
discreditate, ma le virt delle piante sono state riscoperte e ai giorni nostri stiamo assistendo ad
un interessante intreccio di avanzate ricerche mediche e scientifiche ed un ritorno alle cure
naturali antiche in cui i due mondi interagiscono e si completano.
In India, la concezione Ayurvedica (ayus=vita e veda=conoscenza) qualcosa di ben pi
vasto che un sistema di guarigione, abbraccia campi quali la filosofia, la religione, il
beneserre fisico e psichico, si pone come obiettivo ultimo l'unione armoniosa dei corpi fisici,
emotivi, mentali e spirituali con la consapevolezza cosmica.
Nell' Ayurveda l'energia si manifesta attraverso 5 elementi: etere, aria, fuoco, acqua e terra e
si riscontrano rispettivamente nella bocca e nell'apparato digestivo, nel movimento dei muscoli
e nelle pulsazioni del cuore, nel metabolismo nella vista e nell'intelletto (il fuoco), nei succhi
digestivi nelle mucose e nel sangue (l'acqua) e la terra nelle unghie, nei capelli nelle ossa nelle
cartilagini e nei tendini.
Secondo la tradizione indiana gli elementi sono presenti in ognuno di noi, e quando si
presenta uno squilibrio perch una delle tre "costituzioni" base non interagisce pi
armoniosamente nel corpo.
I "tridoshas" sono "vata" quando predominano gli elementi etere e aria, "pitta" se ad essere
prevalenti sono fuoco ed acqua, "kapha" quando i tratti pi imponenti sono quelli di terra e
acqua.
Ai rimedi erboristici si accompagnano sempre un riequilibrio alimentare ed alcune modifiche
comportamentali. I rimedi includono spesso spezie riscaldanti come lo zenzero, la cannella ed
il peperoncino, e principi amari come curcuma e aglio.
Le sostanze dolci incrementano l'acqua, i rimedi amari e astringenti incrementano l'aria, quelli
aspri e pungenti il fuoco.
In Cina la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) e la tradizione erboristica che ne fa parte
hanno origini antiche. Il primo libro a noi giunto che ne contempla i principi "Il libro classico
di medicina interna dell'Imperatore Giallo" risalente al secondo secolo a.C. All'interno
troviamo i concetti fondamentali di Yin e Yang ossia le forze e le caratteristiche opposte e
complementari di ogni manifestazione dell'energia e i 5 elementi attraverso cui appare ogni
sostanza e materia. Ad ogni elemento (legno, fuoco, terra, metallo ed acqua) sono associate
erbe, stagioni e parti del corpo.
Nell'arco dei secoli, gli scambi commerciali e culturali non hanno mai intaccato le tradizioni
erboristiche e mediche e cos, ancora oggi in molte zone contadine e rurali i rimedi fitoterapici
e naturali seguono le antiche tradizioni.
Nel 1977 "L'Enciclopedia delle sostanze medicinali tradizionali cinesi" annoverava oltre 5000
diverse erbe utilizzate nella scienza erboristica. Le formulazioni medicinali sono spesso date
da misture di erbe, radici e cortecce da assumere pi volte al giorno come decotti.
Dal 1949, quando il potere comunista prese la guida dello Stato, la MTC e la tradizione
fitoterapica rifiorirono in Cina e nel 1995 a Parigi venne istituito il primo ospedale in cui
veniva praticata l'agopuntura e la MTC.
In Africa si trovano diverse tradizioni mediche naturali. La medicina egiziana era molto fine e
nel "papiro di Ebers", datato 1500 a.C. si ritrovano oltre 700 erbe medicinali descritte.
Popolazioni nomadi come i Berberi e i Topnaar della Namibia proseguono nella tradizione
erboristica magica della notte dei tempi... fanno risalire la malattia alla possessione dell'anima
da parte di uno spirito, che pu essere "scacciato" solo grazie a erbe locali e rituali magici.
L'Africa uno dei territori pi ricchi di piante autoctone con propriet curative, ora sono stati
creati importanti centri medici dove avanzate ricerche biomediche vengono svolte e nuove
piante sono state individuate e inserite nelle conoscenze erboristiche.
In Australia, la medicina erboristica indigena ha radici lontane... purtroppo, la colonizzazione
europea del XVIII secolo ha portato con s, non solo la decimazione di interi gruppi tribali a
causa delle malattie infettive e dei germi prima sconosciuti in quelle terre, ma anche di aver
distrutto il tradizionale sistema di cura per soppiantarne la scienza medica occidentale.
Nonostante tutto, alcune nozioni sono giunte sino a noi, e alcune piante che crescono
spontaneamente solo in quell'isola, hanno trasmesso le loro propriet a tutto il mondo, prime
fra queste l'Eucalipto e la Melaleuca.
In America, dalle terre artiche del Canada al clima tropicale dei Caraibi alle fredde distese del
sud, troviamo un'infinit di esemplari diversi di erbe mediche. Le tradizioni erboristiche in
centro america, non solo hanno resistito agli influssi occidentali, ma ne hanno apportato
sostanziali integrazioni. Specialmente in Guatemala ed in Messico, gli studi e le ricerche in
campo fitoterapico si sono susseguite insieme alle tradizioni azteche, maya e spagnole. In tutte
le culture originali delle Americhe, le erbe sono ritenute dotate di energia spirituale e di poteri
magici, spesso, sono utilizzate piante che possiedono alcaloidi in grado di alterare le normali
funzioni della mente, permettendo ai guaritori di entrare in contatto con lo spirito
dell'ammalato. Nell'America del Nord, dall'inizio del secolo scorso la medicina erboristica ha
subito un grave declino che proseguito fino allo scorso decennio, quando qualcosa di
nuovo cambiato e la legislazione non ha pi considerato illegale la pratica erboristica.
Oggi un importante centro ospedaliero, a Santa F di Bogot, in Colombia, porta avanti
ricerche molto interessanti sulle erbe spontanee del Sud America.
Finalmente gli studi scientifici degli ultimi decenni ci forniscono i dati attraverso cui le erbe
agiscono.
Le piante sono ricche di principi attivi e a differenza dei farmaci di sintesi, in cui il principio
attivo unico, nel regno vegetale ritroviamo dei veri e propri fitocomplessi, ci significa che
all'interno dell'iperico, ad esempio, si riscontra la presenza oltre che dell'ipericina, dei
bioflavoni, dell'iperforina, sostanze a spiccata azione antidepressiva e sedativa. Ma attraverso
la macerazione oleginosa l'iperico diventa un fantastico cicatrizzante e grazie alle sue
propriet emollienti protegge la pelle conferendogli una rapida sensazione di benessere.
Con il termine FITOCOMPLESSO si intende linsieme dei principi attivi, cio delle sostanze
farmacologicamente attive, e dei principi coadiuvanti, cio delle sostanze di per s
farmacologicamente inattive ma che concorrono a determinare lazione dei principi attivi.
In pratica nel fitocomplesso di una pianta medicinale sono presenti:
SOSTANZE ATTIVE [glucosidi, alcaloidi, oli essenziali, tannini, flavonoidi, etc.] SOSTANZE
COADIUVANTI [enzimi, amidi, cere, sali minerali, vitamine, resine] l'azione farmacologica
terapeutica di una pianta quindi la risultante dellinterazione di tutte le sostanze presenti nel
fitocomplesso.
Questo spiega perch le piante, usate nella loro totalit, producano effetti diversi da quelli
una conoscenza di circa centi tipi diversi di piante, da assumere al momento del bisogno...
cani e gatti mangiano un particolare tipo di erba per depurarsi lo stomaco e l'intestino,
uccellini si nutrono di determinate bacche per recuperare le forze... e noi?
L'uso sapiente dell'alimentazione e delle piante da integrare all'occorrenza sono la migliore
assicurazione per il benessere!
Curiosit:
Per prepararsi ai cambi di stagione utile assumere propoli ed echinacea, perch aiutano a
rinforzare il sistema immunitario, permettendoci di superare meglio i malesseri passeggeri che
tutti conosciamo.
Lo sapevate che:
per un leggero mal di testa si pu ricorrere ad un batuffolo di cotone imbevuto di olio
essenziale di lavanda, inalandone l'essenza si prover un senso di immediato sollievo.
Per il prurito creato dalle punture d'insetti utile applicare un paio di gocce di olio essenziale
di Niaouli.
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ACONITO NAPELLO
Cresce spontaneo nei terreni umidi, e si riconosce per i suoi splendidi
fiori blu. I princpi attivi sono nelle radici: un analgesico fortissimo ma
non va assolutamente usato dall'erborista poich si tratta di una pianta
velenosa. Si racconta che gli antichi usavano intingere la punta delle
frecce nel liquido estratto dall'aconito per renderle pi micidiali. Lo
citiamo a scopo di informazione e per dare un'idea di quale potenzialit si
nasconda nelle piante che ci circondano e della cautela con cui debbano
essere usate.
AGLIO
L'aglio una delle piante pi utili e preziose che la natura ci offre. E un
efficace depurativo, antisettico, diuretico e soprattutto ipotensivo.
Capsule gel contenenti olio di aglio vengono prescritte spesso dai medici
per controllare l'ipertensione, associato soprattutto al biancospino.
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ALTEA
E una pianta molto diffusa, appartiene alle malvacee e somiglia appunto
a una grossa pianta di malva. Non si usa moltissimo, comunque entra
nella composizione di quasi tutte le tisane contro la stitichezza (ne
parlava gi Plinio). Le sue propriet emollienti rendono utile il decotto
addolcito col miele anche contro le irritazioni della gola e la tosse.
ANGELICA
Tonica, digestiva, carminativa (limita cio la formazione di gas nel tubo
digerente). Si prepara come infuso o decotto ma si usa soprattutto come
componente di tisane. Facendo macerare 60 gr di radici di angelica in un
litro di vino bianco, si ottiene un ottimo sciroppo: se ne prendono uno o
due cucchiai dopo i pasti.
BARDANA
Pianta eccezionale, comunissima e ricca di propriet. Il decotto di radici
permette di combattere l'acido urico con ottimi risultati. L'infuso, preso al
mattino a digiuno un depurativo senza confronti. Queste propriet,
aggiunte a quelle di un vero antibiotico naturale, ne fanno un mezzo per
combattere con applicazioni locali dermatosi squamose difficili da curare
in altro modo. E quindi utile anche per l'acne e la foruncolosi: basta
provare con l'applicazione di un cataplasma di foglie. Per l'acne, in
particolare, si possono fare lavaggi durante il giorno usando un decotto di
radice fresca.
BETULLA
E un albero piuttosto comune, ricco di princpi attivi nella corteccia,
nelle foglie e nella linfa. Anche se oggi poco usata per questo scopo, le
sue propriet diuretiche contro l'acido urico e la calcolosi urinaria sono
note da tempo e scientificamente provate.
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BIANCOSPINO
I fiori hanno propriet cardiotoniche, antispasmodiche e ipotensive. Si
prescrive come sedativo e regolatore delle pulsazioni cardiache. In tisana,
gocce o capsule, fra le piante pi usate nelle terapie vegetali contro
l'ipertensione. La sua efficacia ampiamente documentata, ma nei casi di
ipertensione sempre opportuno che l'erborista insista perch il cliente si
faccia periodicamente controllare dal medico.
BORRAGINE
E una pianta molto comune, cresce sui muri assolati e si riconosce per le
foglie irte di peli e i fiori celeste pallido (con i quali si fanno deliziosi
canditi). La borragine sempre stata molto usata anche in cucina, nelle
insalate e pi ancora nelle frittate. Da qualche tempo gode di grande
interesse perch si scoperto che l'olio di borragine ha la propriet di
combattere i cosiddetti "radicali liberi", cio in pratica di ritardare in
modo naturale l'invecchiamento delle cellule. Si usano quindi capsule
contenenti olio di borragine e pi ancora in cosmesi prodotti antiet
molto efficaci.
BORSAPASTORE
E una pianta molto comune, cresce spontanea un po' dovunque. Ha varie
propriet, ma per tradizione si usa con effetti positivi nei problemi del
ciclo femminile, soprattutto mestruazioni irregolari o dolorose.
CALCATREPPA
E una pianta piuttosto comune, facilmente riconoscibile per le sue foglie
spinose. Le sue propriet non sono molto conosciute, ma si tratta in realt
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CALENDULA
E una pianta comunissima, riconoscibile per i suoi fiori gialli a forma di
margherita. Per uso interno viene impiegata nelle disfunzioni
dell'apparato genitale femminile (aumenta le mestruazioni scarse e
diminuisce le abbondanti) ma utilissima soprattutto per uso esterno,
perch cura una quantit di malattie della pelle, dall'acne ai geloni. La
troviamo in quasi tutti i cosmetici.
CAMOMILLA
Tutti la conoscono, tutti ne conoscono le propriet tranquillanti che ne
fanno un blando sedativo nervoso. Sotto forma di estratto in capsule
queste propriet si accentuano, e la camomilla pu diventare un buon
sonnifero o aiutare nei dolori mestruali.
@TITOLETTO = CAPELVENERE
Si trova facilmente sui muri umidi e ombrosi. Da secoli viene usata per
curare il catarro e la raucedine. L'infuso di capelvenere mescolato in parti
uguali con miele molto efficace per gli abbassamenti di voce. Si
racconta che il grande Caruso e molti altri grandi cantanti facevano
gargarismi di capelvenere prima di entrare in scena. Il decotto si usa,
abbinato in genere all'ortica e alla bardana, per frizionare il cuoio
capelluto allo scopo di fermare la caduta dei capelli.
CELIDONIA
E una pianta molto conosciuta fin dall'antichit. E stata poi un po'
trascurata, ma da qualche tempo il suo uso diventato pi frequente
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CICORIA
Tutti la conoscono, cresce dappertutto e si riconosce per i fiori celesti
sugli esili rami quasi privi di foglie. Si usano soprattutto le radici, che
quasi sempre compongono le tisane stimolatrici della funzione epatica.
Le radici torrefatte servono a fare, com' noto, un surrogato del caff, che
sarebbe anche abbastanza gradevole senza avere gli inconvenienti della
caffeina, ma purtroppo legato ad un periodo storico di sacrifici e rinunce,
per cui diventato il simbolo di quella che il principe De Curtis, in arte
Tot, definiva "ciofeca". Peccato.
CODA CAVALLINA
E una pianta facilmente riconoscibile perch costituita da un fusto con
tanti piccoli aghi verdi. Cresce all'ombra, nei luoghi umidi. Le sue
propriet sono conosciute da secoli ed ancora oggi molto usata per le
sue propriet rimineralizzanti. Infatti ricchissima di silicio organico che
si trasforma rapidamente in calcio, quindi utile in tutti i casi di fratture.
Senza voler approfondire l'aspetto farmacologico del problema, si
ottengono per questa via risultati molto pi rapidi che assumendo calcio.
La tintura di coda cavallina (pi nota col suo nome botanico di equiseto)
si somministra quindi in casi di fratture, ma anche rachitismo e carenze
nutritive in genere. D ottimi risultati per gli stessi problemi anche negli
animali.
COLCHICO
E una pianta che citiamo a puro fine informativo. Fiorisce nei boschi in
autunno ( molto simile allo zafferano) ed e stato usato nei secoli scorsi
perch la colchicina che contiene agisce contro la gotta. E comunque
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CRESCIONE
Cresce nei luoghi umidi ed facile coltivarlo in casa in un semplice
germinatore. Si usa fresco, e molto ricco di elementi minerali, fa
diminuire il tasso glicemico (quindi si consiglia ai diabetici). Il succo di
crescione si usa per massaggiare il cuoio capelluto contro la caduta dei
capelli, spesso mescolato a ortica e bardana che hanno propriet simili.
DULCAMARA
E una pianta comune, produce piccole bacche rosse e s'incontra
frequentemente. Ha propriet diuretiche e depurative, ma il dosaggio
difficile ed opportuno che l'erborista non ne faccia uso. L'abbiamo
citata solo a titolo informativo, poich si tratta di una pianta piuttosto
conosciuta e spesso citata nei vecchi trattati di erboristeria.
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EUFRASIA
Cresce spontanea nei pascoli alpini. E nota da epoca remota per le sue
propriet oftalmiche, e infatti ancora oggi l'estratto si usa nella
preparazione di colliri vegetali, con fiordaliso, piantaggine e camomilla.
FINOCCHIO
I semi di finocchio sono conosciuti ormai soprattutto per le loro propriet
aromatiche, ma non va dimenticato che essi sono anche stimolanti delle
vie digestive e vengono raccomandate nell'atonia dell'intestino.
Compongono la "Tisana dei quattro semi" che si consiglia per eliminare
la formazione di aria nell'intestino. E curioso ricordare che in Francia si
trova ancora un liquore chiamato "Finocchino" gi indicato il secolo
scorso "per scacciare le ventosit e guarire la colica".
FIORDALISO
Ai giorni nostri si usa soprattutto nella prevenzione degli stati
infiammatori e irritativi degli occhi. Molti prodotti oftalmici sono a base
di fiordaliso.
GENZIANA
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GIAGGIOLO
Il giaggiolo, pi conosciuto come iris, coltivato in Toscana. Se ne usa il
rizoma, soprattutto per farne una rara cipria impalpabile oppure,
decorticato, come "dentarolo" per i bambini, cio per tenere in bocca e
masticarlo rinforzandosi i denti (per questo uso difficile trovarlo, viene
preparato solo da pochi erboristi).
GINEPRO
Le bacche di ginepro sono ricchissime di principi attivi. I pi noti
riguardano la digestione: per chi ha lo stomaco pigro esiste una cura
piuttosto semplice, consistente nel masticare dopo i pasti due bacche,
aumentando ogni giorno di una bacca fino a una dozzina, poi diminuendo
di nuovo fino a due. Alla fine del trattamento, probabile che lo stomaco
abbia ricominciato a fare il suo dovere. Per queste sue propriet si usa
naturalmente anche come decotto, infuso, vino, tintura. L'olio di ginepro,
usato per massaggi, ha una sensibile azione rilassante e distensiva sui
muscoli, provocata da sforzi fisici ma anche da contrazioni nervose.
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GRAMIGNA
Se in campagna c' un'erba dannosa, questa la gramigna. Sviluppa
radici lunghissime in tutte le direzioni, e per gli agricoltori e impossibile
liberarsene (purtroppo ci riescono con i diserbanti). Per le radici di
gramigna hanno anche notissime propriet medicinali: raccolte a
primavera, tagliate a pezzettini, usate in decotto hanno un potere
diuretico miracoloso e giovano moltissimo ai disturbi intestinali,
calcolosi, cistiti. In campagna sono ancora molto usate, e lo sono
abitualmente per gli animali: se un vitello ha una colica, la prima cosa
che gli viene somministrata un decotto di gramigna. La radice fra i
componenti di tutte le tisane tradizionali per questi problemi.
GRANTURCO
E uno dei migliori diuretici che si conoscano. E un sedativo delle vie
urinarie, aiuta a eliminare i calcoli e a curare le cistiti. Si usano gli
stimmi, cio quella che viene generalmente definita barba di granturco,
da soli o con altre erbe che hanno azione analoga, sotto forma di tisana.
IPERICO
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IPPOCASTANO
Corteccia, frutti e semi hanno notevoli propriet astringenti e i suoi
princpi attivi sono efficacissimi contro emorroidi, varici, rilassamento
cutaneo. L'estratto di ippocastano si usa quindi in varie forme come
rassodante e come coadiuvante contro la cellulite. Per quest'ultimo
problema i massaggi con olio di ippocastano, anche aggiunto a creme
specifiche, costituiscono una delle terapie pi usate per gli ottimi risultati
che si ottengono.
ISSOPO
E una pianta fortemente balsamica, si usa con successo nelle affezioni
bronchiali soprattutto quando ci sono componenti allergiche. Si usa
soprattutto come infuso dolcificato con miele.
LIQUERIZIA
Chi non conosce la liquerizia? Si sa che fa bene alla gola, e in realt
possiede un principio attivo che riduce gli stimoli della tosse e favorisce
l'espettorazione. Le radici masticate favoriscono l'attivit digestiva, e in
certi casi aiutano i coraggiosi che decidono di smettere di fumare. La
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LUPPOLO
E una pianta interessante, sulla quale si molto studiato per determinare
l'azione dei suoi princpi attivi. Tutti la conoscono perch serve a
produrre la birra, ma in laboratorio si cerca di chiarire l'origine della sua
azione simile a quella degli estrogeni femminili. Questa azione spiega la
presenza del luppolo nelle creme rassodanti per il seno. Si racconta che
l'attenzione su questa propriet del luppolo venne richiamata dal fatto che
le donne impegnate nella raccolta stagionale del luppolo, alla fine del
periodo di lavoro manifestavano un visibile ingrossamento del seno.
L'uso costante di creme a base di luppolo ed altre sostanze rassodanti d
ottimi risultati nei casi di seno poco sviluppato o rilassato.
MALVA
Pianta molto comune e diffusa, forse tra le pi usate per la facilit di
riconoscerla e prepararla. Ha propriet emollienti in tutti gli stati
infiammatori ed soprattutto calmante nelle coliti. Si usa anche come
colluttorio nelle affezioni della cavit orale. Infusi e decotti sono
consigliati anche per uso esterno.
MELILOTO
Ha propriet diuretiche, e in passato si usava molto nella cura delle
affezioni urinarie. Attualmente l'estratto si usa per le sue propriet
oftalmiche, contro affaticamento degli occhi, irritazioni, congiuntiviti e
per rinforzare le ciglia.
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MELISSA
Cresce spontanea nei luoghi ombrosi ed intensamente coltivata per le
notevoli propriet rilassanti dei principi attivi contenuti nelle foglie e
nelle sommit fiorite. E nota da secoli e veniva preparata nei conventi
dei monaci certosini che la chiamavano "acqua antisterica". La data di
nascita di questo preparato (che poi un distillato) risale al 1611 . Da
qualche tempo il termine "antisterico" non pu pi essere usato perch si
tratta di una indicazione considerata terapeutica. I frati continuano
comunque a produrla ed esiste anche un efficace abbinamento con
l'estratto di tiglio.
MIRTILLO ROSSO
Si usano le foglie, astringenti, diuretiche e disinfettanti delle vie urinarie.
Entra generalmente a far parte di tisane composte da erbe con propriet
analoghe, oppure si usa a gocce come estratto fluido. Il succo delle
bacche, ricchissime di vitamina A, viene consigliato a chi ha problemi di
vista, per esempio per la guida notturna. Succo di mirtillo fresco veniva
dato, durante la guerra, ai piloti impegnati nei voli notturni.
MUGHETTO
Si usa ormai esclusivamente in profumeria, comunque ha notevoli
propriet cardiocinetiche ma non deve essere mai usato a livello
domestico poich il suo uso pericoloso. Nel secolo scorso esisteva un
distillato di fiori di mughetto noto come "Acqua aurea" con riferimento
alle sue propriet cardiotoniche.
ORIGANO
L'origano noto certamente per le sue propriet aromatiche: ma il suo
destino non solo quello di finire sulla pizza napoletana perch ha delle
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ORTICA
Pianta comunissima e preziosa, ricca di principi attivi molto interessanti.
Ormai si usa comunque quasi esclusivamente per frizioni al cuoio
capelluto: i suoi benefici sono eccezionali. Col decotto di foglie fresche
in aceto si sono risolti anche casi di alopecia, problema di non facile
soluzione per la sua complessa origine, legata spesso al sistema nervoso.
PARIETARIA
E una pianta comunissima e molto nota, cresce soprattutto nei luoghi
umidi e fra le macerie. Le foglie hanno propriet depurative e vengono
usate come infuso o tintura per curare litiasi, calcolosi e reumatismi. Il
suo uso abbastanza comune, data la facilit di trovare e riconoscere la
pianta: spesso, infatti, ed molto importante metterlo in evidenza, l'uso
tradizionale di molte piante si esaurisce non perch ci siano dubbi sulla
loro efficacia ma perch manca il tempo per cercarle e non sempre
facile riconoscerle. Dobbiamo ricordare che l'erboristeria legata a ritmi
di vita particolari e a uno stretto contatto con la natura che ormai non
esiste pi.
PASSIFLORA
E una pianta rampicante originaria dell'America latina ma coltivata anche
da noi a scopo ornamentale. Il suo estratto fra i pi efficaci per
combattere l'insonnia, la nevrastenia e gli stati ansiosi anche complicati
da stati depressivi. Si usa in infuso, ma molto pi comodo ed efficace
l'estratto in gocce o la tintura, pi facili da dosare. 20/30 gocce due o tre
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PIANTAGGINE
Moltissime piante hanno varie propriet, ma ormai vengono usate solo
per alcune di esse perch evidentemente non e stato trovato ancora nulla
per sostituirle. Preziosissima, ad esempio, la piantaggine. Limitiamoci
all'uso esterno: sciacqui con l'infuso servono per infiammazioni del cavo
orale e faringiti; lavaggi agli occhi combattono congiuntiviti e blefariti;
applicazioni delle foglie pestate curano punture di insetti, acne e spesso
anche dermatiti. Con la poltiglia delle foglie di piantaggine si ottengono
spesso risultati in dermatiti squamose, orticarie e problemi alla pelle di
origini indefinibili e quindi non facili da curare. Per uso interno, la
piantaggine ha una propriet molto interessante che la rende utile come
coadiuvante nelle diete dimagranti: preparata sotto forma di capsule, se
viene ingerita un'oretta prima del pasto, acquista volume nello stomaco e
procura un senso di saziet che induce a mangiare meno, senza che
questo possa procurare alcun effetto secondario.
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PILOSELLA
E una pianta molto comune, riconoscibile dai fiori gialli simili a
margherite con i petali rettangolari. Ha notevoli propriet diuretiche e il
suo estratto liquido viene frequentemente prescritto dai dietologi come
coadiuvante nelle diete dimagranti per eliminare i liquidi in eccesso. Si
usa quindi anche in tutti i casi di ritenzione idrica.
PUNGITOPO
E quella pianta con le foglie verdi e pungenti, che fanno piccole bacche
rosse e si vendono spesso per le decorazioni di Natale. I contadini le
piantavano fitte intorno agli orti per impedire l'ingresso agli animali che
potevano danneggiare il raccolto. E uno dei migliori diuretici naturali, e
per le sue propriet astringenti viene usato anche in pomate per la cura
delle varici e delle emorroidi.
RABARBARO
Pianta famosissima per i principi attivi che la rendono utile come tonico,
digestivo e lassativo. Il rabarbaro officinale nasce soprattutto in Cina ed
molto costoso, per questo viene sostituito spesso dal rabarbaro rapontico,
che cresce in Europa ed ha qualit analoghe, anche se meno concentrate.
Utile per regolare le funzioni del fegato e per facilitare le digestioni
difficili. La radice di rabarbaro nelle tisane composte per questo scopo,
ma si prende anche in gocce o capsule, sotto forma di estratto.
RICINO
L'olio estratto dai semi di ricino un purgante, e come tale legato ai
ricordi d'infanzia di molti di noi. E importante ricordare che i semi sono
molto tossici, ne bastano 5 o 6 per uccidere un bimbo. L'olio di ricino
(raffinato e profumato) ha la propriet di rinforzare le ciglia: usato, di
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solito insieme con altri oli, per fare impacchi sul cuoio capelluto, ha una
visibile azione ristrutturante per i capelli.
ROSA CANINA
Comunissima nelle macchie e fra le siepi: inconfondibile perch si
presenta come un cespuglio molto rado, senza foglie e con bacche rosse
ovali. Queste bacche vengono seccate al sole dopo averle private dei semi
e della peluria che contengono: si usano per farne marmellate (lavoro
estremamente laborioso) o si conservano in vasetti per farne infusi. I
frutti, che si possono mangiare anche freschi, sempre dopo averne tolto
l'interno, sono ricchissimi di vitamina C, cinque volte pi del limone. Ha
propriet astringenti. Si pu fare un elisir di rosa canina, facendo
macerare i frutti contusi in vino rosso: un tonico energetico eccezionale,
soprattutto per le persone anziane.
ROSMARINO
Ormai l'uso gastronomico del rosmarino prevalente su quello
medicamentoso; ma sar utile ricordare che l'estratto di questa pianta cos
comune ha propriet stomatiche e stimolanti, aiuta nelle digestioni
difficili (sar questo il motivo per cui se ne mette in abbondanza nella
porchetta?) e addirittura nelle cefalee di origine nervosa. Per uso esterno,
il decotto aiuta nei dolori reumatici. L'olio di rosmarino, usato per
massaggi, scioglie i muscoli e ha un notevole effetto rilassante e
defatigante, anche quando la tensione muscolare di origine nervosa.
SALVIA
Anche la salvia ormai un'erba conosciuta quasi esclusivamente per le
sue propriet gastronomiche, o peggio ancora per la propriet di far
diventare lucidi i piatti. Eppure molti secoli fa i medici della Scuola
salernitana dicevano: "Come pu morire l'uomo che ha la salvia nel suo
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orto?". E una pianta che possiede propriet eccezionali (il suo nome
viene da "salvus", sano, in buona salute). Al massimo qualcuno ricorda
che strofinando una foglia di salvia sui denti diventano lucidi, e
masticando una foglia di salvia l'alito si purifica. L'effetto pi
sorprendente si ha nella cura delle affezioni respiratorie: foglie secche
sminuzzate e mescolate a miele o fatte bollire nel latte hanno effetto
immediato. Facendo gargarismi con l'infuso, si riesce a combattere la
tonsillite.
SAMBUCO
E una pianta ricchissima di propriet interessanti: i frutti sono
ricchissimi di vitamine e hanno una lieve azione lassativa, quindi la
marmellata di sambuco si da ai bimbi che hanno problemi di questi tipo.
Dei fiori va ricordata anche l'energica azione nei raffreddori e nelle
affezioni bronchiali. La corteccia diuretica ed benfica a livello di
stimolazione renale.
SANTOREGGIA
Molto diffusa sulle colline, deve la sua fama non tanto al buon profumo e
alle propriet digestive, quanto alle propriet stimolanti e afrodisiache
che le vengono attribuite, ed presente per questo in tutte le tisane
ricostituenti. questa propriet confermata dal Valnet, uno dei pi
autorevoli studiosi del mondo vegetale, che consiglia un paio di volte al
giorno alcune gocce di estratto con un cucchiaino di miele.
TARASSACO
E una pianta che tutti conoscono, cresce ovunque e si distingue per i suoi
fiorellini gialli, le foglie dentate (per questo si chiama anche "dente di
leone") e gli stimmi che costituiscono il noto "soffione". Questa
comunissima pianta possiede propriet eccezionali, le radici sono usate
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TASSO BARBASSO
E conosciuto anche come "verbasco", dal suo nome botanico. E una
delle piante che agiscono contro le infiammazioni della gola e dei
bronchi, per le sue notevoli propriet emollienti. Si associa solitamente,
per ottenere un'azione sinergica, con le altre piante che hanno
caratteristiche analoghe, come la malva e la tussillagine.
TIGLIO
Si usano, di questa comunissima pianta, foglie e fiori da raccogliere in
primavera. I' infuso di tiglio, abitualmente usato ancora in molte regioni
europee, ha notevoli propriet tranquillanti. L'estratto di melissa e tiglio,
da somministrare in gocce, ha spiccate propriet sedative, combatte
l'insonnia e gli stati ansiosi. Per i bambini agitati, tradizionale un bagno
tiepido la sera, nel quale sia stato messo un pugno di foglie di tiglio.
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TIMO
Altra pianta conosciuta per la sua utilit in cucina: senza timo sarebbero
inconcepibili il boeuf la bourguignonne, la lepre in salm, lo stufatino di
manzo. Ma poche piante hanno le propriet disinfettanti del timo:
un'infusione di timo cura affezioni intestinali e coliti in modo
sorprendente. Fare il bagno dopo aver versato nella vasca olio o decotto
di timo cancella doloretti, affaticamento, nervosismo. Ci sono centinaia
di ricette e citazioni in proposito. Il dentifricio al timo fra i pi
consigliabili a chi ha problemi di gengiviti o altre lesioni alla bocca.
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TUSSILAGINE
Il nome botanico Tussilago deriva dal latino "tussim ago", cio "caccio la
tosse". I medici dell'antichit ottenevano questo risultato facendo aspirare
i fumi della pianta, usanza che in alcune regioni si tramanda ancora
fumando le foglie della tussilagine come una sigaretta. Pi
frequentemente si calma la tosse e si scioglie rapidamente il catarro
usando questa pianta come infuso, polverizzata o con applicazioni locali.
UVA URSINA
Cresce nei boschi montani. Le foglie costituiscono uno dei migliori
diuretici naturali che si conoscano, anche perch associano propriet
antisettiche e antibiotiche. E presente in tutti i preparati per
l'infiammazione delle vie urinarie, anche perch calma lo stimolo
frequente alla minzione.
VALERIANA
E uno dei rimedi pi utili per l'equilibrio nervoso: trova largo impiego
come sedativo e calmante, e nei disturbi della menopausa. Si d
preferibilmente in estratto fluido o tintura per facilitarne meglio il
dosaggio. E opportuno fare cicli di cura di una decina di giorni
interrompendoli per un paio di settimane.
VERBENA
Tutti la conoscono per il suo splendido profumo (negli armadi della
biancheria tiene lontane le tarme) ma da secoli nota e usata per
moltissime propriet che recentemente la scienza farmacologica ha
confermato. Ricordiamo un uso ancora comunissimo in molte regioni
d'Italia: un cataplasma di foglie applicato su una parte dolorante per
nevralgie, ha una rapida azione calmante.
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VERGA D'ORO
E una pianta piuttosto diffusa: gode larga fama per l'efficacia dimostrata
nelle affezioni delle vie urinarie. E ritenuta un buon diuretico con
propriet depurative, poich facilita l'espulsione dei prodotti di "rifiuto"
come urea e colesterolo. Si usa come infuso, tintura, sciroppo, se ne
fanno naturalmente tisane con altre erbe dotate di propriet analoghe, se
ne fa anche un gradevole sciroppo facendo macerare per dieci giorni 60
gr di pianta secca sminuzzata in un litro di vino rosso.
VERONICA
E un'erba perenne conosciuta anche come the svizzero. Ha molte
propriet, ma si usa soprattutto per combattere l'acido urico, facendo un
infuso con dieci grammi di foglie e bevendone una tazza due volte al
giorno. Ci sono poi tantissime ricette per la tonsillite, le scottature, il
catarro. Ma non possiamo dilungarci troppo, evidentemente, altrimenti
rischiamo di fare un'enciclopedia: limitiamo i nostri brevi cenni agli usi
ancora attuali e a ricordi curiosi.
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ANICE
I semi di anice vengono usati abitualmente per aromatizzare dolci e
biscotti, ma sono molto importanti perch costituiscono la base di liquori
come il pastis, L'anisetta, la sambuca. Hanno quindi notevoli propriet
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CANNELLA
Tutti conoscono la cannella, non tutti sanno che la cannella originale
piuttosto rara e viene prodotta quasi esclusivamente a Ceylon. Esistono
piante che producono una corteccia molto simile alla cannella, soprattutto
in Cina. In genere la vera cannella si riconosce dal fatto che le sfoglie
sono molto sottili e avvolte insieme. Molto simile alla cannella la
cassia, che ha un aroma pi pungente e viene usata per le preparazioni di
carni piccanti, mentre in genere la cannella si usa per aromatizzare dolci
o liquori. Va conservata in vasi di vetro ben chiusi e protetta dall'umidit.
E preziosa anche per il suo olio essenziale medicamentoso: ha un potere
battericida superiore a quello di molti prodotti medicinali, propriet
comune a molte spezie. Il motivo per cui erano cos preziose nei secoli
scorsi dipende infatti non tanto dal loro valore gastronomico ma dalla
propriet di conservare gli alimenti evitandone la putrefazione.
CHIODI DI GAROFANO
E una delle spezie pi note, si produce soprattutto a Zanzibar e nelle
Indie occidentali. E costituita dai germogli ancora chiusi di una pianta
alta fra gli otto e i dieci metri, quindi nulla a che fare con i garofani che si
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CORIANDOLO
E una fra le spezie pi antiche, si usa moltissimo in Oriente ed alla
base di moltissime salse. I semi tondi, simili a granelli di pepe, sono alla
base del curry e si usano per aromatizzare piatti di carni e dolci.
CUMINO
E noto anche come carvi: il suo uso, molto frequente nella cucina
inglese del secolo scorso, diminuito col passar del tempo. Ora il seme si
usa soprattutto in Austria e Germania per fare dolci tipici e pane.
CURRY
Il curry un miscuglio di spezie tipico della cucina indiana. Esistono
per moltissimi tipi di curry (almeno cento) con le composizioni e i
dosaggi pi diversi, quindi il vero gastronomo non dovrebbe scegliere a
caso il curry per le sue preparazioni. Dobbiamo dire che in India il curry
si usa in realt abbastanza poco, perch si preferisce dosare le spezie di
volta in volta. Il curry gi preparato un po' una via di mezzo destinata
agli europei che vogliono preparare qualche piatto all'orientale. Il curry
tipico una mescolanza ben dosata di pepe nero, peperoncino, chiodi di
garofano, cannella, semi di coriandolo, cumino, zenzero, noce moscata,
semi di senape.
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DRAGONCELLO
Il dragoncello un elemento base della cucina francese: non altro che il
famoso estragon e si usa in Francia un po' dappertutto. Gli storici della
gastronomia sono concordi sul fatto che fu Caterina da Siena a portarlo
da una nazione all'altra, ma disputano ancora se lo abbia portato da Siena
ad Avignone, quando vi and per convincere il papa a tornare a Roma, o
se invece lo abbia portato da Avignone a Siena (unica provincia dove
stranamente si riesce a trovarlo allo stato spontaneo). Resta il fatto che
non fu un viaggio del tutto inutile, anche se il papa rest ad Avignone.
Tom Stobart, ufficiale dell'Impero britannico, grande fotografo e
viaggiatore, ma soprattutto gastronomo insigne, in un libro dedicato alle
erbe aromatiche dedica alcune pagine al dragoncello, ricordando che
essenziale per la salsa barnaise, per moltissimi piatti della cucina
francese, dal poulet l'estragon alle oeufs en gele; fa parte delle erbette
miste per le omelette raffinate, un ingrediente prezioso per molte salse,
zuppe, sughi, souffl, va con la sogliola, le uova, le insalate. Ha un aroma
indefinibile, delicato ma fragrante, si insinua nelle vivande con la cottura
e quindi va dosato con discernimento. Riesce a dare un tono importante a
molti cibi piuttosto comuni. Ideale per chi deve rispettare un regime
dietetico con poco sale, perch d ai cibi un sapore stimolante.
ERBA CIPOLLINA
E un'erbetta che si coltiva facilmente, si trova a mazzetti sui mercati di
tutta Europa e tagliata finemente sostituisce la cipolla dando ai cibi un
aroma delicato e piacevole. Viene usata nelle salse, per esempio nella
stessa maionese; viene aggiunta ai formaggi freschi, alle uova sode. Un
po' d'erba cipollina, magari essiccata, serve in cucina per arricchire piatti
e preparazioni con grande facilit e ottimi risultati.
FINOCCHIO
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GINEPRO
Il ginepro s'incontra con facilit nei boschi delle colline senesi, dove
nasce spontaneo in abbondanza. La pianta produce in autunno le sue
bacche blu, molto richieste dalle industrie farmaceutiche e liquoristiche
(il distillato di ginepro alla base del gin, quindi se ne esporta molto in
Gran Bretagna e in Canada). I buongustai mettono da parte il legno di
ginepro e lo usano per l'ultima cottura delle carni grigliate, alle quali d
un aroma particolare. Le bacche servono per dare alle salse, agli arrosti,
agli stufati, ai ripieni un particolare aroma di selvatico. Utilissimo,
quindi, per cucinare coniglio o pollo al forno o in padella. Servono anche
per fare vino di ginepro, cui si attribuiscono irresistibili qualit
diuretiche: mettere in infusione 60 gr di bacche in un litro di vino rosso
per otto giorni, agitare ogni giorno, poi filtrare e bere dopo i pasti. Una
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KARKADE
Il karkad una pianta tropicale il cui uso si sta diffondendo rapidamente
in tutto il mondo. Le sue qualit benfiche sono eccezionali.
Nell'apprezzato "Dizionario della medicina" del Casalini edito dalla Utet
si legge: "La pianta non contiene alcun princpio eccitante ma solo
dissetanti. E una bevanda gradevole che pu sostituire il t e il caff nei
numerosi casi in cui sono controindicati.
Le sue propriet terapeutiche comprendono: attivazione della secrezione
epatica e gastrica, diuresi abbondante, azione sedativa e emolliente in
tossi, raffreddori, catarri; spiccata azione antiuricemica, marcata azione
antisettica intestinale...". La bevanda, di un bel rosa acceso, si ottiene
versando acqua bollente sui petali disseccati.
Il miglior karkad si produce in Etiopia: quando gli italiani andarono
laggi a conquistarsi un impero, il karkad divent un simbolo
nazionalista, contrapposto al britannico t.
Purtroppo fu uno dei pochi vantaggi tratti dall'impresa coloniale.
MAGGIORANA
Pianta aromatica molto comune e molto usata nella cucina europea.
Ricorda un po' il timo e l'origano, ma il suo aroma pi dolce e delicato,
meno pungente. Si aggiunge, inserendola all'ultimo momento per non
farla cuocere, a moltissime preparazioni (pu nobilitare ad esempio anche
una semplice omelette).
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MENTA
Esistono infinite variet di menta: sono conosciute soprattutto la piperita,
forte e piccante, impiegata per fare liquori; e la dolce, con foglia
rotondeggiante e allungata, usata in gastronomia per dare sapore fresco a
verdure, salse, stufati e confetture.
Un infuso di menta purifica l'alito, fa riacquistare la voce, antisettica e
tonificante.
NEPETELLA
Erba fine e perenne, ha profumo soave e delicato sapore che ricorda
quello della menta. Cresce spontanea ovunque sulle colline toscane e
viene usata soprattutto per aromatizzare i funghi porcini in padella o alla
griglia. Nella tradizione erboristica, I'infuso di nepetella e indicato per
attenuare il singhiozzo e far passare i fumi dell'alcol.
NOCE MOSCATA
Nasce da una pianta originaria delle Molucche, le isole leggendarie dove
cominci a costituirsi il grande impero delle spezie.
La pianta da cui nasce la noce moscata si chiama miristica, ed un
grande albero tropicale. I frutti, simili a pesche gialle, si essiccano, e da
essi si estrae il nocciolo, che appunto la noce moscata, circondata da un
involucro carnoso che invece il macis.
La noce moscata ottima per insaporire spinaci, pur, verdure e piatti di
formaggio. Da qualche tempo si scoperto che ha propriet calmanti, e la
polvere si usa nelle tisane che aiutano a dormire. L'involucro carnoso del
seme di noce moscata cio il macis, molto ricercato per il suo aroma
delicato e persistente.
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ORIGANO
Esistono molti tipi di origano, secondo il tipo di terreno e la localit di
provenienza. E il condimento tipico della pizza napoletana e della carne
"alla pizzaiola". E forse l'erba aromatica pi usata nella cucina italiana,
d alle vivande un inconfondibile sapore mediterraneo. "Vale nei
condimenti delle salse e altri intingoli... come il suo fiore spicciolato
sopra l'acciughe, accrescendone lor grazia e sapore, massime ponendone
in quantit...". (Giovanvettorio Soderini).
PEPE
Potr sembrare curioso, ma per molti secoli il pepe e stato un elemento
fondamentale nello sviluppo della civilt dei popoli, strettamente legato
alla sua storia come potrebbe essere oggi il petrolio. Venezia e Genova si
arricchirono col pepe, le vie terrestri e marittime per l'Oriente furono
tracciate per commerciare il pepe. Ci dovuto al fatto che il pepe era
indispensabile alla conservazione delle vivande (e forse, come tante altre
spezie, a mascherare il cattivo odore di quelle che cominciavano a
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PEPERONCINO
Sul peperoncino si possono scrivere interi volumi, anzi sono gi stati
scritti. Da un punto di vista storico, accertato che se ne fa uso da
almeno cinquemila anni. In Europa arrivato dopo la scoperta
dell'America. Ne esistono infinite variet. In Italia lo usiamo soprattutto
per fare salse piccanti, ma le sue propriet sono quasi infinite. Basti dire
che anche un ingrediente prezioso per molte creme cosmetiche (per la
sua propriet di attivare la circolazione periferica del sangue). Una delle
pi note la variet Caienna, che si trova spesso anche macinata ed e
chiamata appunto "pepe di Caienna". Anche il Tabasco una variet
coltivata soprattutto in Messico, e costituisce la base della famosa salsa
omonima.
PIMENTO
Il pimento deriva da un albero originario delle Indie occidentali e viene
prodotto soprattutto in Giamaica (i francesi lo chiamano infatti Poivre de
la Jamaique e gli inglesi Jamaica Pepper). L'albero ha bacche purpuree
che vengono raccolte e fatte seccare al sole, diventando come grossi grani
di pepe. Va conservato intero e frantumato al momento dell'uso. I grani
interi si usano per aromatizzare gli aceti.
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RAFANO
Il rafano usato per alcune preparazioni gastronomiche molto raffinate.
Il suo aroma e piccantissimo e fa arricciare il naso perch contiene olii
volatili simili a quello della senape. In Austria e Germania si usa
grattugiato su salsicce e carni bollite. La salsa al rafano va anche con
insalate di pollo e di uova e in Italia viene servita spesso col roastbeef.
Tra i pochissimi a farla, un tenace impenitente gastronomo veneto,
SANTOREGGIA
E una pianta famosa da secoli per i suoi poteri eccitanti e stimolanti: ai
monaci era proibito coltivarla nell'orto dei conventi, e fa parte di tutte le
tisane energetiche. E una pianta che "d la carica", si usa molto in
liquoristica e per il suo sapore gradevole e penetrante si usa anche per
condire carni e insalate.
SCALOGNO
Lo scalogno una variet di cipolla che forma un mazzo di bulbi invece
di uno solo, per cui ricorda un po' l'aglio, anche come sapore. Diciamo
che una via di mezzo fra l'aglio e la cipolla, e questo lo rende per i
gastronomi insostituibile per certe preparazioni.
Per tradizione viene piantato nel giorno pi corto dell'anno e raccolto in
quello pi lungo.
SENAPE
Parlare di senape un po' complicato, perch si tratta di un condimento
importante ma diviso in tre tipi sostanzialmente diversi: c' la senape
nera, piuttosto rara per la difficolt di coltivarla, quindi quasi sempre
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selvatica; c' la senape indiana. che somiglia alla nera e negli ultimi
decenni l'ha praticamente sostituita, anche se meno raffinata; e c' la
senape bianca, che la pi usata ma non considerata dai gastronomi
una vera senape, tant' vero che a Digione, dove si producono le pi
famose salse alla senape, ne proibito l'uso. La senape bianca si usa
quindi soprattutto nelle salse americane. Il sapore piccante della senape
non esiste nel seme verde e neppure nella polvere macinata, ma si forma
quando il seme spezzato viene mescolato a un liquido: nasce quindi da
una vera reazione chimica. La storia della senape cosi interessante e
ricca di aneddoti che ci si potrebbe scrivere un libro. E comunque un
ingrediente fondamentale nella storia della grande gastronomia.
TIMO
Il timo una pianta aromatica che cresce spontanea in quasi tutta Europa.
E diffusissima sulle colline toscane. Si utilizza molto in cucina: zuppe,
verdure, insalate, pesce, ripieni, arrosti e marinate acquistano moltissimo
dal profumo selvatico e pungente del timo. La grande cucina
internazionale lo considera un ingrediente di base: indispensabile per il
boeuf la bourguignonne, il carr de porc alla provenzale, la canard
brais, il coq au vin, il lapin en gibelotte, il civet de livre. Ma anche
molto utile per i piatti pi semplici e meno impegnativi della cucina
quotidiana, cui riesce a dare un certo carattere.
VANIGLIA
La vaniglia una pianta rampicante che appartiene addirittura dalla
famiglia delle orchidacee. Originaria delle foreste tropicali dell'America
centrale, stata introdotta in Europa solo nel secolo scorso dai francesi.
Se ne utilizzano i frutti essiccati, sottili e lunghi anche 20 cm: servono
per aromatizzare lo zucchero, le creme. E opportuno usare le stecche
intere, perch la polvere quasi sempre di qualit mediocre.
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ZAFFERANO
Lo zafferano, questa specie di oro vegetale, base insostituibile
dell'autentico risotto alla milanese, costituito dagli stimmi dei fiori di
crocus che vengono tolti uno per uno e messi a essiccare e poi
confezionati in quantit minuscole dato il suo altissimo prezzo:
occorrono pi di centomila stimmi per fare un chilo di zafferano, e questo
spiega che la qualit selezionata costa anche diecimila lire al grammo,
mentre la polvere, fatta con gli stimmi di scarto e certamente con
l'aggiunta di prodotto d'importazione che costa e vale meno, scende
anche a mille lire. Ma, come accade per i grandi vini, anche lo zafferano
ha la sua zona d'origine privilegiata, la sua zona a denominazione
d'origine garantita, l'altipiano di Navelli, in provincia dell'Aquila, dove
nasce spontaneo e viene raccolto da una cooperativa locale.
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ZENZERO
Un'altra spezia antichissima, coltivata da pi di tremila anni nell'Asia
tropicale. In Italia, soprattutto in Toscana, si usa chiamare zenzero il
peperoncino, ma in realt tutt'altra cosa. La spezia ricavata dai rizomi
della pianta, biancastri e di forma irregolare. Lo zenzero essiccato
leggermente piccante, ma ha un inconfondibile sapore difficile da
definire, quasi frizzante. Si usa per pane, biscotti, salse ( un componente
base del curry) e piatti di pesce tipici dei paesi orientali.
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Non c' altra strada ragionevole per ottenere dei risultati stabili,
sicuri e privi di quelle controindicazioni sia a livello psichico che fisico
ben note a quanti si occupano di problemi dietetici e a quanti hanno gi
affrontato diete dimagranti. E appunto in questo contesto che si inquadra
l'uso dell'ananas micronizzato. Tutti conoscono l'ananas. Il frutto
contiene il 90% di acqua, pi zuccheri, vitamine, sali minerali e un
enzima molto importante che ha un'azione simile a quella della pepsina,
cioe un'azione digestiva capace di accelerare la digestione proteica. Nel
complesso svolge una modesta attivit disintossicante e diuretica, per cui
consigliato anche allo stato fresco, per all'inizio del pasto. Nei paesi
americani in genere e molto frequente iniziare il pasto con un succo
d'ananas o di pompelmo, invece del nostro piatto di pastasciutta. Questo
non esclude che si possa mangiare anche un po' di pastasciutta, ma la
frutta a fine pasto un errore dietetico.
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GLUCOMANNANO
E un altro complemento alimentare molto utile come coadiuvante nelle
diete dimagranti. Un prodotto esclusivamente vegetale che diminuisce il
senso di fame senza alcun effetto secondario, migliora anche le funzioni
organiche e serve per combattere la fame di origine nervosa, cos
frequente, e la "voglia di spuntino" che troppo spesso porta ad assorbire
pi calorie del necessario senza neppure accorgersene.
PERCH SI INGRASSA? Perch aumenta la sproporzione fra le
calorie ingerite e il consumo energetico. In parole povere, si mangia
troppo e ci si muove poco. Viviamo in un sistema sociale che ci invita a
consumare pi del necessario ma favorisce anche la nostra pigrizia. C'
poi un altro movente importantissimo, quello psicologico: molto spesso si
mangia troppo per scaricare una componente ansiosa e nevrotica, per
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afflusso di sangue
controindicazione.
nei
vasi
periferici
pu
avere
qualche
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GUANTO DI LOOFAH
PER L'APPLICAZIONE DI CREME RIDUCENTI
Quando si usano creme contro la cellulite e gli strati di grasso
accumulati nei punti meno graditi, e sempre meglio fare in modo che i
principi attivi contenuti penetrino profondamente nella pelle. Ci si pu
riuscire con le mani, ma pu essere molto utile questo guanto fatto con
loofah, uno speciale tessuto di origine vegetale, ricavato da una spugna
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che cresce nei mari orientali, pi dolce del crine, che non irrita, attiva la
circolazione, favorisce il ricambio cellulare, facilita in conclusione
l'assorbimento delle creme rendendole pi efficaci. L'azione meccanica
del massaggio giova comunque alla pelle, rendendola dolce e satinata. La
sua azione si manifesta soprattutto per l'applicazione delle creme contro
la cellulite e anche di creme o emulsioni pi adatte per i pannelli di
grasso che si depositano intorno alla vita e sui fianchi, senza avere il
carattere specifico della cellulite.
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trovati in uno stabilimento termale scoperto sulle rive del Mar Morto,
fatto costruire da Antonio per Cleopatra. Si usano per bagni attivi
rilassanti ma soprattutto contro la cellulite, in virt di un processo di
osmosi (cio di scambio) attraverso la pelle: entrano le sostanze minerali
ed escono particelle d'acqua e di grasso. Il metodo base consigliato e
questo: fare un primo ciclo di 5/6 bagni a giorni alterni con met busta
(250 gr); far seguire un secondo ciclo di 8/10 bagni ogni tre giorni con
l'intero contenuto della busta. Sospendere per una decina di giorni, poi
riprendere un terzo ciclo di mantenimento, con due bagni alla settimana,
utilizzando 250 gr per ogni bagno.
Sali e fanghi del Mar Morto meritano comunque maggiori dettagli,
perch il loro campo di applicazione vastissimo e i risultati che si
possono ottenere sono eccezionali. Ricordiamo innanzitutto che il Mar
Morto si trova in Israele, nel punto pi basso del globo. Sul suo fondo, da
epoche remote, si formato un sedimento naturale di sostanze attive
organiche e minerali, utilizzato da tempo immemorabile per
innumerevoli problemi cosmetici e di efficienza fisica. Usato come
maschera, pulisce la pelle a fondo e giova per l'acne, i punti neri, le
impurit. Usato come impacco sui capelli, elimina la seborrea, restituisce
al bulbo la capacit di svolgere la sua funzione in modo regolare, senza
essere soffocato dalle sue stesse secrezioni. Spalmato sui punti dolenti,
dopo averlo fatto un po' scaldare, pu procurare sensibile beneficio. Il
prodotto disponibile in scatole da 500 gr e da 1,5 kg, ed importato
direttamente da un kibbuz sulle rive del Mar Morto, dove sorgono molte
cliniche specializzate per trattamenti con questi fanghi, che dnno
benessere stimolando la circolazione e attivando il metabolismo. Come si
usano i fanghi?
IMPACCHI DI FANGO A FREDDO - Vanno applicati come
sono, spalmandoli sulla zona interessata e poi sciacquandoli con acqua
tiepida senza usare sapone. Come cura coadiuvante contro la cellulite
spalmare uno strato leggero sulle zone interessate, mantenendolo per 1520 minuti possibilmente vicino a una sorgente di calore, oppure al sole
nella buona stagione. Si consiglia un'applicazione a giorni alterni, che,
abbinata all'uso di una specifica crema per massaggi fra quelle da noi
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E PER INGRASSARE?
Abbiamo parlato di eccesso di peso e di cellulite, esistono centinaia
di pubblicazioni su questo problema, ogni giorno quotidiani e periodici
ne parlano, ma quasi nessuno si occupa del problema opposto, che pure
esiste ed abbastanza diffuso: come aumentare di peso se si troppo
magri. Probabilmente la magrezza, nella societ moderna, considerata
un fatto positivo, e diventa un problema solo quando eccessiva. La
questione quindi non viene affrontata perch considerata di scarso
interesse, ma un po' anche perch non un problema facile. In altre
parole, pi facile dimagrire che ingrassare. Per dimagrire, basta
suggerire una dieta: e se si mangia meno di quello che si consuma, un po'
di peso si perde (tutto sta a vedere se si perde in modo definitivo). Per
ingrassare, invece, non basta dire: mangia di pi. Perch lo stomaco pi
di tanto non accetta e l'organismo non pu metabolizzare qualunque cosa.
Il problema si pu affrontare fornendo all'organismo un modulo
nutrizionale costituito da alimenti molto energetici ma anche facilmente
digeribili, con l'ausilio di complementi che rendano pi completo il
metabolismo. Bisogna cercare, in altre parole, di dare all'organismo
sostanze che siano nutrienti e che possano essere assimilate e utilizzate
senza fatica. Bisogna quindi uscire un po' dagli schemi tradizionali ai
quali siamo abituati e adottare cibi molto energetici e ricchi delle
sostanze che costituiscono la base dell'efficienza fisica. Il discorso
certamente complesso, ma pu essere avviato intanto inserendo nella
propria alimentazione:
GERME DI GRANO ricchissimo di vitamine e minerali, una vera
e propria "bomba" nutritiva, facilissimo da digerire e da assimilare.
LIEVITO DI BIRRA sia in forma granulare che in compresse, per
fornire all'organismo i mezzi necessari a sfruttare fino in fondo quello
che si mangia.
E evidente che un'eccessiva magrezza pu avere origini
costituzionali e ereditarie. Occorre quindi fissare dei limiti ben precisi ai
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OLIO DI AVOCADO
E indicato per il trattamento delle pelli rilassate, atone e spente.
Ha una particolare permeabilit, penetra quindi pi agevolmente negli
strati profondi dell'epidermide, e si sa che questo spesso il vero
problema per un prodotto nutriente. La sua applicazione viene
raccomandata sulla pelle pulita del viso, del collo e del dcollet in
piccole quantit, meglio se la pelle ancora umida e calda all'uscita da un
bagno o dalla doccia. Dopo un costante utilizzo per uno o due mesi, si
potranno sicuramente osservare i primi risultati in tutte le pelli secche,
asfittiche e un miglioramento del colorito dell'incarnato.
OLIO DI JOJOBA
L'olio di jojoba diventato negli ultimi anni uno dei prodotti
fondamentali della cosmetica. La storia di questa pianta molto curiosa:
cresce spontanea in Arizona, in California e nelle zone desertiche di altri
Stati americani, ma oggi si coltiva anche nel deserto israeliano e
addirittura in Sardegna. Gli indiani e gli aztechi ne estraevano l'olio e lo
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OLIO DI CAROTA
Per la sua composizione, si presta in modo particolare alla cura della
pelle durante e dopo l'abbronzatura. Si aggiunge alle creme solari per
renderle pi efficaci e protettive, si spalma dopo l'esposizione al sole per
fissarne l'effetto, si usa soprattutto in caso di macchie.
In pratica i princpi attivi contenuti nella carota servono per accentuare in
modo naturale la pigmentazione della pelle, quindi l'uso consigliato a
chi non riesce ad abbronzarsi con facilit, e in questo caso utile
prendere anche l'olio di carota per via orale in perle gelatinose con la
duplice azione di favorire l'abbronzatura e nutrire la pelle. Il dosaggio
deve essere regolare (3/6 perle al giorno) perch eccedere potrebbe essere
dannoso.
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OLIO DI EDERA
L'olio di edera ha una spiccata azione cosmetica tonificante su tutte le
parti del corpo che tendono a rilassarsi e a perdere tono. Si usa con
notevoli risultati nei trattamenti contro la cellulite, anche aggiungendolo
alle creme specifiche (6/7 gocce ogni volta che si fa l'applicazione).
Tanto l'olio di edera che quello di quercia marina hanno un'elevata
permeabilit, penetrano cio negli strati profondi dell'epidermide in modo
piuttosto rapido: perci, dopo un quarto d'ora dall'applicazione,
l'assorbimento sar completo e si potr asciugare l'eventuale eccesso con
una salvietta di carta. Per il problema della cellulite localizzata sulle
gambe e sui glutei, gli effetti saranno potenziati se si indosseranno subito
dopo delle calze elastiche o magari un collant, che contribuiranno a
continuare il delicato massaggio per tutto il giorno.
122
Spezie ed Erbe
Aromatiche
AGLIO a fette (Allium sativum) Di lunga conservazione, facilmente dosabile e pronto alluso nella
quantit necessaria senza dovere mondare e affettare laglio fresco. Nelle preparazioni in cui
presente acqua si aggiungono tal quale e si reidrata durante la cottura; utilizzando fette intere
possibile rimuoverle prima di servire. Per altre preparazioni possibile frantumare e polverizzare
le fette secche e spolverarle nella quantit desiderata.
ALLORO (Laurus nobilis) Detto anche Lauro. Le foglie essiccate perdono il sapore amaro che hanno
da fresche. Va usato con parsimonia e deve sempre rimosso dopo la cottura perch non deve
essere ingerito; la foglia intera rende agevole la rimozione. Pu essere utilizzato in qualunque
piatto, secondo il proprio gusto; particolarmente indicato nella cottura dei legumi, nelle zuppe e
nelle conserve sottolio.
ANETO SEMI (Anethum graveolens) Ricorda laroma del Finocchio ma pi caldo e speziato. I semi
possono essere utilizzati tal quali o polverizzati in mortaio. Indicato nei sughi, per condire pasta o
riso, con le verdure, con formaggi freschi e con le uova.
BASILICO (Ocymum basilicum) Le foglie essiccate hanno un sapore pi caldo e speziato rispetto
alle fresche. Pu essere utilizzato in qualunque piatto, secondo il proprio gusto, in particolare
ovunque ci sia il pomodoro, anche in associazione con lOrigano.
CANNELLA (Cinnamomum zeylanicum) Tradizionalmente trova impiego nella preparazione di dolci,
dove risulta eccellente abbinata alle mele. Pu essere impiegata anche nella preparazione di piatti
in cui sono mescolati il dolce ed il salato. Non utilizzare nei liquidi in ebollizione perch perde
laroma.
CARDAMOMO (Elettaria cardamomum) Tra le spezie pi costose occupa il terzo posto dopo
Zafferano e Vaniglia. Si uti lizzano i frutti che si presentano come capsule che contengono i semi,
piccoli e scuri, che sono la spezia vera e propria, quando liberati dalla capsula perdono molto
rapidamente il proprio aroma per questo viene commercializzato lintero frutto essiccato. Al
momento delluso i semi devono venire liberati e utilizzati sciogliendoli o macinandoli. Aroma
intenso, fragrante e caratteristico, esotico. Gradevolissimo il caff dorzo (o di cereali) al
Cardamomo: aggiungere un pizzico di semi allorzo macinato, al momento della preparazione.
CERFOGLIO (Anthriscus cerefolium) Pianta di origine asiatica dalle foglie slanciate che ricordano le
felci. Ha una fragranza fresca che ricorda il Prezzemolo, un gusto delicato che si abbina a zuppe,
insalate, salse e piatti freddi. Si usa preferibilmente fresco ma anche essiccato conserva il suo
aroma caratteristico.
CORIANDOLO (Coriandrum sativum) Aroma delicato e caldo, con sentore di nocciola e sottofondo
di agrumi, con appena una punta pizzicante. Molto indicato per insaporire piatti a base di patate,
carciofi e funghi, broccoli.
CUMINO (Cuminum cyminum) Spezia dalla fragranza calda, intensa con una nota che ricorda le
noci. E una delle spezie pi usata nel mondo. Si abbina a molti piatti, secondo il proprio gusto,
spesso associato al Coriandolo. Si utilizza in modo analogo ai semi di finocchio.
CURCUMA (Curcuma longa) Di profumo delicato e gusto amarognolo, uno degli ingredienti base
del Curry e viene impiegata per la preparazione di molti piatti esotici. La Curcuma dotata di forte
azione colorante, contiene dei pigmenti gialli che vengono estratti e utilizzati come colorante
naturale: nelluso fare attenzione a non sporcare indumenti, tovaglie, canovacci.
CURRY FORTE E una miscela di spezie caratteristica della cucina indiana, piccante e calda dona
sapore pieno e aromatico. Da usare in piccole dosi. Pu essere usato su qualunque piatto, secondo
il proprio gusto, in particolare nelle preparazioni ricche di sapore come legumi stufati e risotti.
DRAGONCELLO (Artemisia dracunculus) Ha un aroma delicato che ricorda lAnice e la Menta. Si
usa nelle insalate e per aromatizzare laceto. E un ingrediente essenziale nella preparazione delle
salse. Si usa preferibilmente fresco ma anche essiccato conserva il suo aroma.
ERBA CIPOLLINA (Allium schoenoprasum) Condimento dal profumo che ricorda la cipolla ma pi
delicato e digeribile. Si presenta gi tritata pronta da usare. Insaporisce salse, sughi, e minestre;
eccellente nelle insalate. Da usare a piacere e con abbondanza.
GAROFANO CHIODI (Eugenia caryophyllata) Il loro impiego va dalla cucina alla pasticceria, adatti
per aromatizzare zuppe, salse, dessert, frutta cotta, marinate o salamoie. E noto luso di infilare
chiodi di garofano nella cipolla per aromatizzare brodi e stufati di legumi.
GINEPRO (Juniperus communis) Le bacche di Ginepro hanno un aroma molto forte, caldo e
pungente. Si usano per aromatizzare piatti con sapore deciso come verza, crauti, broccoli e simili.
Usare sempre in piccole quantit.
MAGGIORANA (Origanum majorana) Pianta con fragranza simile a quella dellOrigano ma pi
delicata e dolce. Si pu utilizzare su ogni piatto, secondo il proprio gusto ed particolarmente
adatta per dare sapore a piatti delicati come insalate e verdure lessate. Da usare a piacere e con
abbondanza.
MENTA PIPERITA (Mentha piperita) e MENTA DOLCE (Mentha viridis) Come il nome stesso
suggerisce, la piperita ha un aroma pi fresco e pungente mentre la dolce pi calda e non pizzica.
Si usano su ogni piatto, a piacere. Particolarmente indicate nelle insalate che rendono molto
rinfrescanti, nella preparazione dei legumi e nelle bibite estive.
NOCE MOSCATA (Myristica fragrans) Da grattugiare al momento delluso. indicata nella pietanze
salate, pat, broccoli, spinaci e verdure a foglia verde in genere; per aromatizzare i timballi, i
souffl e le torte salate. Si usa anche per aromatizzare i vini e la frutta cotta. Usare in dosi molto
piccole e non lasciare alla portata dei bambini, se ingerita in grandi quantit risulta dannosa.
ORIGANO (Origanum vulgare) E il re della cucina mediterranea. Si usa su qualunque piatto a
piacere; consigliato ovunque ci sia il pomodoro.
PAPAVERO SEMI (Papaver rhoeas) Semi dei papaveri dei prati, il comune rosolaccio. Ha sapore
caldo fragrante come di nocciola. Sono lideale aroma per tutti i prodotti del forno dal pane alle
torte salate stendoli sullimpasto prima di infornare, dalle lasagne alla frutta cotta e ai dolci, uniti
agli altri ingredienti. Si possono anche usare nelle insalate e sulle verdure cotte.
PAPRIKA DOLCE (miscela di peperoni polverizzati) Si usa come il Peperoncino ma molto meno
piccante ed invadente. E indicata per tutte le preparazioni che devono assumere un sapore
marcato come legumi, zuppe dense, sughi e verdure grigliate.
PEPE VERDE, BIANCO e NERO (Piper nigrum) Queste tre variet sono ottenute tutte dalla stessa
pianta di cui si usano le bacche essicate: il Verde dalle bacche ancora acerbe, il Bianco dalle bacche
mature e decorticate, il Nero dalle bacche mature intere. Hanno aroma simile ma il sapore
piccante lieve nel Verde, medio nel Bianco e forte nel Nero. Il pepe va sempre macinato al
momento e usato con moderazione.
PEPE ROSA (Schinus molle) Detto falso pepe, non ottenuto dalla pianta del Pepe ma costituito
dalle bacche di una pianta sudamericana, il Falso pepe peruviano. Ha un aroma simile al pepe
verde ma ancor pi delicato. E apprezzato anche per il suo colore rosso vivo ed utilizzato per la
decorazioni dei piatti. Va sempre macinato al momento e usato con moderazione.
PEPERONCINO (Capsicum annuum) E la spezia piccante per eccellenza. Si pu usare su qualunque
piatto, secondo il proprio gusto. Per attenuare il bruciore di dosi troppo elevate mangiare subito
una banana o il pane. E molto irritante anche per la pelle, le mucose e gli occhi quindi non va
lasciato alla portata dei bambini ed consigliabile pulire subito utensili e contenitori che ne sono
venuti a contatto, specie se usato in polvere.
PREZZEMOLO (Petroselinum ortense) Fragranza di impiego universale in cucina, va su tutto. Una
sua particolarit la propriet di esaltare laroma di altre erbe e spezie. E consigliabile luso a
crudo perch con la cottura perde laroma, nei piatti caldi va sempre aggiunto a fine cottura. E
consigliabile usarlo tritato finemente, allo stato essiccato leggermente meno fragrante ma gi
pulito e frantumato, si usa direttamente cos come si presenta.
ROSMARINO (Rosmarinus officinalis) A differenza di molte altre erbe con la cottura non perde il
suo aroma. E indicato nella cottura del pane, nei sughi e nelle frittelle, nel castagnaccio e con le
patate, nelle frittate. Eccellente con verdure fritte, specie patate e zucchine, per le focacce, per
aromatizzare aceto ed olio.
SALVIA (Salvia officinalis) Va usata in piccole dosi perch ha un aroma che tende a coprire quello
dei piatti in cui impiegata. E consigliabile non cuocerla a lungo perch diventa amara. E spesso
associata al Rosmarino. Con olio o panna di soia un completo condimento per le paste fresche
ripiene.
SANTOREGGIA (Santureja hortensis) Erba aromatica da usare in piccole dosi, ha una fragranza che
ricorda Rosmarino e Origano insieme. Pu essere usata in molte preparazioni ma
particolarmente indicata nella cottura dei legumi cui conferisce un sapore caldo e particolare.
SENAPE BIANCA (Sinapis alba) Mescolata ai liquidi sviluppa una fragranza intensa e un sapore
forte, in particolare se impastata con aceto. Ha la propriet di insaporire in modo molto
pronunciato tutte le vivande. Si pu usare in tutte le preparazioni salate, per attenuare il sapore di
preparazioni grasse e per dare sapore a piatti poco saporiti come le verdure lessate. Luso di
preparare salse con la senape risale al Medio Evo in cui veniva impastata con mosto di vino e
chiamata mosto ardente da cui il nome mostarda che ancor oggi indica le salse e le conserve a
base di senape.
TIMO (Thymus vulgaris) Ha un sapore caldo e pungente quasi quanto il Pepe. E indicato per piatti
robusti e grassi, per salse e per aromatizzare aceto e olio.
VANIGLIA (Vanilla planifolia) E la spezia dolce per eccellenza, la pi costosa dopo lo Zafferano. Si
utilizzano i frutti (siliquie) chiamati bacelli. Prima delluso praticare un taglio lungo il bacello e
aprirlo, la parte interna la pi ricca di aroma. Unire mezzo o un bacello intero agli ingredienti
liquidi (latte, acqua, sciroppo, ecc.) subito allinizio della preparazione; pu essere bollita. Lo stesso
bacello pu essere riutilizzato, entro pochi giorni, conservandolo in frigorifero.
ZENZERO (Zingiber officinale) Zenzero fresco e secco hanno sapori completamente diversi, non
usare il secco nelle ricette in cui indicato di usarlo fresco. Lo zenzero secco ha una fragranza
calda e moderatamente piccante. Si utilizza per insaporire legumi, cereali, minestre, patate e
nellimpasto di biscotti, pizze e focacce.
Laromaterapia
Il termine 'aromaterapia' indica lutilizzo delle propriet medicinali presenti negli Oli
Essenziali. Per 'aromaterapia' s'intende un metodo curativo olistico che pu agire su
processi fisici, mentali e spirituali attraverso l' uso di oli essenziali.
Gli oli essenziali sono sostanze altamente volatili, che proprio grazie a questa
caratteristica raggiungono facilmente il nostro naso. Tra le terapie complementari,
l'aromaterapia una delle pi conosciute e quella che sta crescendo pi rapidamente in
tutto il mondo, Il suo valore terapeutico sempre pi apprezzato da ricercatori e medici.
Gli oli essenziali sono fluidi preziosi, dal dolce profumo, estratti da molte variet di piante.
Di fatto, sono usati molto pi di quanto si creda. Sono presenti in molte cure, profumi e
prodotti di bellezza. Gli oli essenziali sono essenze non oleose, particolarmente
concentrate in alcune parti della pianta: fiori, resina, corteccia, radici, buccia, foglie, frutti;
sono frazioni volatili ottenute dalle piante mediante distillazione in corrente di vapore.
Presentano una composizione complessa. Sono poco solubili in soluzioni acquose.
Stimolano intensamente l'olfatto, in quanto si volatilizzano a temperatura ambiente. A
differenza degli altri sensi, le stimolazioni olfattive sono le sole a passare direttamente
nella corteccia cerebrale, senza essere filtrate dal centro recettore del talamo per
unanalisi preliminare. Le molecole aromatiche che si diffondono nellaria raggiungono la
parte superiore delle cavit nasali. Le cellule olfattive, una volta sollecitate dalle molecole
aromatiche, trasformano lo stimolo chimico in impulsi elettrici che a loro volta stimolano i
centri deputati all'odorato. Questo spiega come mai un odore o un profumo possa evocare
istantaneamente ricordi estremamente vivi di esperienze vissute anche molto tempo
addietro. In tal caso, infatti, pi che di un semplice ricordo si tratta quasi di un rivivere
lesperienza passata, che si riaffaccia prepotentemente. Il ricordo scatenato da un odore ,
pertanto, molto pi intenso di quello evocato da un immagine o da un suono. Luso
dellAromaterapia risale ai tempi antichi, si narra che essi erano gi conosciuti e apprezzati
5.000 anni fa in Cina, Tibet, India ed Egitto. Gli oli venivano utilizzati non solo per le loro
propriet terapeutiche ma assumevano il duplice compito del sacro-profano. Venivano,
infatti, impiegati dai Sacerdoti sia per curare che nelle cerimonie religiose per consacrare
gli dei. Si narra, ad esempio, che in Egitto, a Heliopolis, un miscuglio di 16 erbe tra cui
incenso, mirra, menta e cumino, davano vita al famoso Kiphi, un preparato che veniva
bruciato al tramonto in onore di Ra, il Dio del Sole, affinch egli facesse sorgere il sole
anche il mattino seguente. Nel XIII secolo gli oli essenziali conoscono un periodo di gloria
grazie al loro utilizzo nel campo della profumeria mentre il loro valore curativo viene
riscoperto solo in occasione della Peste del 1665. Ma sar solo allinizio del XX secolo che
torneranno ad essere vero oggetto di studio ed interesse da parte degli scienziati: in
particolare bisogna ricordare il chimico francese Ren-Maurice Gattefoss il quale fu il
primo ad utilizzare il termine Aromaterapia , il medico Jean Valnet che utilizz gli oli per
curare i soldati durante la Prima Guerra Mondiale, e tra gli italiani, il Dott. Paolo Rovesti
che dimostr il valore dellAromaterapia per problemi di ansia e depressione.
Utilizzazione
Gli oli essenziali possono venire assorbiti dalluomo essenzialmente attraverso due vie:
quella esterna (inalazione, bagni, assorbimento epidermico, massaggi, ecc..) e quella
interna (assunzione orale), entrambe da usare con cautela e sotto controllo di specialisti
del settore. Gli olii essenziali prima di essere usati, vanno fortemente diluiti in un solvente
adeguato, per ridurre i rischi di reazioni avverse, in particolare di reazioni di ipersensibilit;
vista la loro forte lipofilicit degli olii essenziali. I solventi pi utilizzati sono gli olii grassi
olio e l'alcol.
Principi terapeutici
Gli oli essenziali esercitano una serie di effetti a seguito della loro applicazione.
effetti antibiotici
effetti sul sistema nervoso centrale e sul sistema nervoso periferico
effetti anti congestionanti
effetti analgesici
effetti antispasmodici
effetti espettoranti.
Vengono utilizzati per
infezioni cutanee
infezioni del tratto gastrointestinale
infezioni delle vie respiratorie
gonfiori addominali
reumatismi e artrosi
regolazione dellumore.
Molti studi hanno dimostrato come oli essenziali quali ad es. il finocchio, la rosa, il cipresso
sono in grado di influenzare la secrezione ormonale e sono pertanto di beneficio al
sistema riproduttivo; sandalo, ylangylang e patchuli hanno comprovate propriet
afrodisiache, tea tree ed eucalipto sono noti come i pi importanti antisettici e antibiotici
naturali.
LAromaterapia, inoltre, costituisce uno degli approcci terapeutici pi dolci e meno
invasivi per gli stati ansiosi o depressivi, in grado di armonizzare gli stati danimo e le
emozioni. Oli come arancio, gelsomino e rosa hanno un effetto rilassante e agiscono
alterando le onde cerebrali in un ritmo che induce calma e un senso di benessere. Nello
stesso modo vi sono oli, che potremmo definire stimolanti, che agiscono causando un
potenziamento della risposta energetica.
Classificazione:
Regolatori:
o Bergamotto: astringente, normalizzante, aumenta la fiducia in se stessi.
Attenzione, non esporsi al sole dopo luso!
o Geranio: rilassante, armonizzante, normalizzante. Il suo profumo tiene lontane le
zanzare.
o Rosa
o Camomilla
o Incenso
Stimolanti:
o Rosmarino: corroborante, riscaldante, tonificante. Attenzione pu essere irritante!
o Basilico
o Menta piperita: rivitalizzante, rinfrescante, energizzante.
o Ginepro
o Eucalipto: purificante, tonificante, rinfrescante. Ottimo da usare nei diffusori o
come vaporizzazione per il raffreddore.
o Limone: Energizzante, astringente, rinfrescante, rinvigorente.
Sedativi:
o Lavanda: equilibrante, calmante, purificante, normalizzante. Ottimo da usare puro
sulle piccole ustioni.
o Maggiorana
o Camomilla
o Sandalo
o Arancio dolce: confortante, rinfrescante, migliora lumore e allevia lansia.
Euforici:
o Salvia
o Rosa
o Ylang Ylang: Sensuale, euforizzante, romantico, seducente, esotico. Ottimo per la
cura della pelle.
o Maggiorana
Afrodisiaci:
o Ylang Ylang
o Patchouli: Romantico, ammorbidente, calmante
o Gelsomino
o Salvia
o Rosa
Effetti collaterali
Ogni olio essenziale avr possibili effetti collaterali e controindicazioni specifiche, ma in
generale possiamo dire che la maggior parte degli oli essenziali possono portare a:
Sensibilizzazione
Irritazione
Tossicit a dosaggi orali elevati (tutti gli oli essenziali debbono essere considerati
tossici a dosaggi superiori ai 20 ml; alcuni lo sono a dosaggi molto inferiori)
Vi sono tuttavia delle controindicazioni generiche allutilizzo di qualsiasi dose di olii
essenziali:
Gravidanza
Bimbi al di sotto dei 3 anni
Allergici
Epilettici
sandalo 20 gocce
ylang-ylang 20 gocce
arancio 20 gocce
lavanda 28 gocce
camomilla 7 gocce
geranio 18 gocce
neroli 7 gocce
Nota aromatica
Profilo aromacologico
Legenda
o cineolica: ricorda lEucalipto
o cinnamica: ricorda la Cannella
o eugenolica: come il chiodo di
Garofano
o fenolica: come Timo e Origano
o metilsalicilica: ricorda il Wintergreen
e la Betulla
o terebentinacea: di trementina,
Lentisco
ABETE SIBERIANO
foglie - distillato
ACHILLEA
sommit fiorite distillato
ALLORO
foglie - distillato
tonico, rinfrescante,
propositivo; incertezza,
stanchezza mentale
tranquillante, riequilibrante;
stress, paura
ANGELICA frutti
distillato
ANGELICA radici
distillato
ANICE VERDE
frutti - distillato
ARANCIO AMARO
pericarpo - da
spremitura
ARANCIO DOLCE
pericarpo - da
spremitura
BASILICO
foglie - distillato
BASILICO a
linalolo
foglie - distillato
BENZOINO SIAM
oleoresina - assoluta
ESSENZE
BERGAMOTTO
pericarpo - da
spremitura
vitalizzante, calmante,
riequilibrante; chiusura
mentale, scarsa autostima
stimolante, tonico;
torpore, letargia, tristezza
riequilibrante, sedativo;
affaticamento mentale, ansia,
sonno difficile
attivante, ritmicizzante;
nervosismo, stanchezza
mentale, cambiamenti
d'umore
calmante, vivificante;
abbattimento, stanchezza,
ansia
calmante, rilassante;
tensione nervosa,
inquietudine
tonico, rinfrescante;
scarsa concentrazione,
obnubilamento, tensione
tonico, stimolante;
astenia, malinconia,
depressione
rilassante, calmante;
preoccupazioni, tristezza,
solitudine
calmante e nel contempo
tonico;
ansia, acrimonia, frustrazione
BETULLA
corteccia - distillato
CAJEPUT
foglie - distillato
CAMOMILLA
capolini distillato
CAMOMILLA
MAROCCO
sommit fiorite distillato
CAMOMILLA
ROMANA
capolini distillato
CANFORA
legno distillato
CANNELLA
corteccia
distillato
CANNELLA foglie
distillato
CARDAMOMO
semi - distillato
CAROTA
frutti - distillato
CARVI
frutti - distillato
CEDRO
pericarpo - da
spremitura
CEDRO
DELL'ATLANTE
legno - distillato
CIPRESSO
rami fogliati distillato
CITRONELLA
parti aeree distillato
CORIANDOLO
frutti - distillato
CUBEBE
frutti - distillato
stimolante;
ottundimento, letargia,
stanchezza
riequilibrante, tonificante;
pigrizia, lentezza, abulia
calmante, rilassante;
nervosismo, tensione
emotiva, amarezza,
confusione
calmante riequilibrante;
impulsivit, precipitazione,
confusione, timore
calmante, tranquillante;
instabilit mentale,
ipersensibilit, irritabilit,
scontentezza
intensa, legnosa, canforata, balsamica
stimolante, riequilibrante;
apatia, malinconia,
depressione, anergia
dolce, calda, speziata, cinnamica
tonico, stimolante;
freddezza emotiva, instabilit,
debolezza, paura
intensa, legnosa, speziata, eugenolica
tonico, stimolante;
pesantezza, intorpidimento,
letargia, pessimismo
calda, speziata, balsamica, cineolica,
rigenerante, rinfrescante;
canforata
stress, apatia, rigidit
mentale
dolce, calda, erbacea, legnosa, speziata equilibrante, attivante;
stanchezza, sconforto,
risentimento
fresca, dolce, speziata, leggero sentore
riscaldante, tonico;
di pepe
sensazioni di ottundimento,
stanchezza
fresca, agrumata, intensa, leggera nota attivante, rinfrescante;
floreale
sensazioni di ottundimento,
inadeguatezza, estraneit
asciutta, calda, legnosa, balsamica
riequilibrante, rilassante;
dispersione, ansia,
irrazionalit, fissazioni
fresca, balsamica, legnosa, terrosa,
calmante, rischiarante;
speziata
tristezza, irritabilit, durezza,
isolamento, paure
fresca, agrumata, erbacea, rosata,
stimolante, rinfrescante;
legnosa
pesantezza, cali di memoria,
malinconia
dolce, fresca, erbacea, floreale, speziata tonico, attivante;
pigrizia mentale, letargia,
nervosismo, vulnerabilit
fresca, erbacea, legnosa, speziata, con
stimolante, tonico;
leggero sentore di fumo
sonnolenza, distrazione,
freddezza emotiva
CUMINO
frutti - distillato
DRAGONCELLO
sommit fiorite distillato
ELICRISO
sommit fiorite distillato
EUCALIPTO
foglie - distillato
EUCALIPTO
CITRATO
foglie - distillato
EUCALIPTO
OFFICINALE
foglie - distillato
FINOCCHIO
frutti - distillato
GAROFANO
CHIODI
boccioli fiorali distillato
GELSOMINO
fiori assoluta
GERANIO
BOURBON
foglie distillato
GINEPRO
bacche - distillato
INCENSO
fresca, legnosa, resinosa, speziata
oleoresina - distillato
KANUKA
foglie - distillato
LAVANDA SPIGO
sommit fiorite distillato
LAVANDA VERA
sommit fiorite distillato
LAVANDINO
sommit fiorite distillato
calmante, rilassante;
insonnia, esaurimento, paure,
tensione
calmante, sedativo;
disturbi del sonno,
nervosismo, angoscia
rischiarante, attivante;
depressione, ipersensibilit,
paure, fobie
stimolante, attivante;
sonnolenza, obnubilamento,
pesantezza
calmante, rilassante;
nervosismo, senso di
svuotamento, confusione o
vuoti mentali
tonico, equilibrante;
astenia, paure, ipocondria,
confusione mentale
tonico ma rilassante;
blocchi emotivi e mentali,
difficolt di concentrazione,
ansia
tonico, attivante;
letargia, affaticamento
mentale, debolezza
calmante, riscaldante;
scarsa vitalit, freddezza
emotiva, insicurezza
rilassante, riequilibrante;
rigidit, insicurezza, ansia,
umore altalenante
rischiarante, equilibrante;
esaurimento, conflitti emotivi,
confusione, scarsa autostima
calmante, amplificante;
attaccamento, disperazione,
paura, blocchi mentali
rilassante, rinforzante;
stati d'ansia con esaurimento,
panico, confusione
tonico, stimolante;
astenia, abulia, pesantezza
tonico, calmante;
confusione, ansia, angoscia,
paura
tonico, stimolante,
equilibrante;
ottundimento, stanchezza,
ansia
LEGNO CEDRO
legno - distillato
calmante, equilibrante;
mancanza di concentrazione,
confusione, irresolutezza,
ansia
LEGNO DI ROSA
dolce, floreale, rosata, legnosa
equilibrante, rasserenante;
legno - distillato
stress, indecisione, rammarico
LENTISCO
fresca, balsamica, verde, terebentinacea stimolante, attivante;
oleoresina - distillato
letargia, malinconia, rinuncia,
depressione
LIMONE
fresca, verde, agrumata
rischiarante, attivante,
pericarpo - da
calmante;
spremitura
fretta, confusione,
esaurimento temporaneo,
ansia
MAGGIORANA
calda, speziata, legnosa, leggermente
calmante, strutturante;
sommit fiorite muschiata
nervosismo, inquietudine,
distillato
solitudine, abbandono,
struggimento
MANDARINO
dolce, floreale, agrumato
tranquillante, calmante,
pericarpo - da
tonico;
spremitura
nervosismo, arrabbiatura,
insensibilit, pesantezza
MANUKA
calda, legnosa, terrosa, balsamica
tonificante, bilanciante;
foglie - distillato
distrazione, obnubilazione,
ansia, conflittualit
MELISSA
fresca, verde, agrumata
calmante, rigenerante;
foglie - distillato
blocchi emotivi, agitazione,
sconforto, negativit
MENTA PIPERITA
fresca, verde, intensa, mentolata,
attivante, rinfrescante;
foglie - distillato
canforata
affaticamento mentale,
apatia, letargia
MENTA VERDE
fresca, erbacea, verde, mentolata,
attivante, equilibrante;
foglie - distillato
speziata
nervosismo, affaticamento,
rinuncia, ansia
MIRRA
calda, balsamica, speziata, leggermente rigenerante, focalizzante;
oleoresina - distillato anisata
confusione, depressione,
rinuncia, apatia
MIRTO
fresca, erbacea, leggermente dolce,
equilibrante, calmante;
foglie - distillato
balsamica, cineolica
stanchezza e disturbi del
sonno, collera, agitazione
NEPETA
fresca, pungente, erbacea, mentolata,
sedativo, rinforzante;
parti aeree leggermente speziata
ansia, nevrosi, stati
distillato
depressivi, paura, incubi
notturni
NEROLI BIGARADE calda, dolce, floreale, leggermente
calmante, distensivo;
fiori - distillato
agrumata e mielata
tensione, stress, ansia,
tristezza, paura, ricordi
dolorosi
NIAOULI
fresca, dolce, cineolica, canforata
stimolante, rischiarante;
foglie - distillato
concentrazione difficile,
confusione, stanchezza
mentale
NIAOULI A
NEROLIDOLO
foglie - distillato
NIGELLA
semi - distillato
NOCE MOSCATA
semi - distillato
ORIGANO
sommit fiorite distillato
ORIGANO SPAGNA
sommit fiorite distillato
PALMAROSA
parti aeree distillato
PATCHOULI
parti aeree distillato
PEPE NERO
frutti - distillato
PETITGRAIN
BIGARADE
rami fogliati distillato
PETITGRAIN
LIMONE
rami fogliati distillato
PETITGRAIN
MANDARINO
rami fogliati distillato
PIMENTO
foglie - distillato
PINO MARITTIMO
foglie - distillato
PINO MUGO
foglie - distillato
PINO NERO
CANADESE
foglie - distillato
PINO SILVESTRE
foglie - distillato
tonico, equilibrante;
astenia, letargia,
intontimento, delusione
consolidante, equilibrante;
incertezza, scarsa autostima,
pensieri fissi, ansia
attivante, chiarificante;
distrazione, stress,
aggressivit
stimolante, potenziante;
abulia, pigrizia, distrazione,
sogni ad occhi aperti
tonico, stimolante;
astenia, indifferenza, letargia
calmante e tonico;
surmenage, stanchezza,
agitazione, anticipazione
stimolante, riequilibrante;
depressione, stress,
indecisione, tensione, blocchi
emotivi
tonico, stimolante;
blocchi emotivi, freddezza,
tendenze compulsive,
insicurezza
rilassante, rivitalizzante;
confusione, disarmonia,
tristezza, pessimismo
calmante e tonico;
pesantezza mentale,
agitazione, pensieri circolari
sedativo, rasserenante;
irritazione, agitazione, sonno
inquieto, pensieri fissi
tonificante, riscaldante;
pigrizia, indifferenza,
freddezza emotiva, malinconia
attivante mentale, stimolante;
letargia, chiusura mentale,
affaticamento
tonico, stimolante;
indifferenza, stress, abulia,
rancore
stimolante, attivante;
astenia mentale, esaurimento
nervoso, letargia
stimolante, riequilibrante;
anergia, intontimento,
letargia, depressione
POMPELMO
pericarpo - da
spremitura
RAVENSARA
foglie - distillato
ROSA BULGARA
fiori - distillato
ROSA DI MAGGIO
fiori - assoluta
ROSMARINO A
VERBENONE
parti aeree distillato
ROSMARINO A
BORNEOLO
parti aeree distillato
ROSMARINO A
CINEOLO
parti aeree distillato
SALVIA
parti aeree distillato
SANDALO
legno - distillato
SANDALO DELLE
INDIE
legno - distillato
SANTOREGGIA
MONTANA
sommit fiorite distillato
SCLAREA
parti aeree distillato
SEDANO
frutti - distillato
SERPILLO
sommit fiorite distillato
TEA TREE
foglie - distillato
riattivante, stimolante;
stress, distrazione,
rallentamento mentale,
autocriticismo, tristezza
tonico, attivante;
stress, stanchezza con
sonnolenza, disturbi del
sonno, tristezza, delusione
armonizzante, attivante;
amarezza, sconforto,
depressione, rassegnazione,
invidia
armonizzante, riscaldante;
blocchi emotivi e di rapporti,
passivit, mancanza di
autostima
tonico, chiarificante;
stanchezza con tensione,
depressione, memoria ridotta
tonico, stimolante;
letargia, introversione,
negativit, insofferenza
tonico, stimolante;
blocchi mentali,
rallentamento, sonnolenza,
confusione
tonico, distensivo;
rallentamento mentale,
variazioni dumore, pigrizia,
scarsa memoria
chiarificante, equilibrante;
disagio, solitudine,
abbandono, ossessioni
bilanciante, tonico;
disagio, rinuncia, nostalgia,
tristezza
tonico, stimolante;
abulia, letargia, senso di
svuotamento, depressione
calmante, riscaldante;
nervosismo, instabilit,
preoccupazione, paura
riequilibrante, attivante;
ansia, annebbiamento,
afflizione, malinconia, pena
tonico, stimolante;
stanchezza, abulia, scarsa
determinazione
tonico, vitalizzante;
stanchezza da stress,
depressione, sonnolenza,
pensieri cupi
TIMO
SATUREIOIDE
sommit fiorite distillato
TIMO A
GERANIOLO
sommit fiorite distillato
TIMO A LINALOLO
sommit fiorite distillato
TIMO A
THUJANOLO
sommit fiorite distillato
TIMO A TIMOLO
sommit fiorite distillato
VALERIANA
parti sotterranee distillato
VANIGLIA
frutti - assoluta
stimolante, rinvigorente;
prostrazione, ipocondria,
freddezza emotiva, paura
stimolante, equilibrante;
stanchezza, rassegnazione,
introversione, cupezza
VERBENA DELLE
INDIE
parti aeree distillato
VETIVER
radici - distillato
WINTERGREEN
foglie - distillato
YLANG-YLANG
fiori - distillato
ZENZERO
rizomi - distillato
potenziante, attivante;
letargia, abbattimento, blocchi
mentali
sedativo, calmante;
agitazione, nervosismo,
aggressivit, instabilit
equilibrante, tranquillante;
risentimento, delusione,
variazioni dumore, scatti dira
sedativo, rinfrescante,
rilassante;
stanchezza mentale con
nervosismo, dubbiosit
calmante, riequilibrante;
mancanza di obiettivi,
disorientamento, paura,
ansia, irritabilit
stimolante, attivante;
sonnolenza, ottundimento,
pigrizia, indecisione
vitalizzante, equilibrante;
disagio, blocchi emotivi,
tristezza, freddezza,
ostinazione
riscaldante, rivitalizzante;
freddezza, monotonia,
confusione, solitudine,
sconforto
Miscela
di essenze
Miscela
BIMBI
Componenti
Camomilla romana,
Geranio Cina,
Mandarino, Noce
moscata, Palmarosa,
Petitgrain Mandarino
Miscela
Basilico, Cardamomo,
CONCENTRAZIONE Limone, Rosmarino a
cineolo, Sedano, Vetiver
Profilo aromacologico
e ambiti dimpiego
confortante, rasserenante, riequilibrante;
crisi dabbandono, irrequietudine, volubilit,
irascibilit, disturbi del sonno.
Miscela
CONFORTO
Bergamotto, Elicriso,
Lavanda, Melissa,
Sclarea
Miscela
CONTROLLO
Bergamotto, Camomilla
Marocco, Legno Cedro,
Noce moscata, Sclarea,
Vaniglia
Miscela
DISTENSIONE
Angelica, Basilico,
Mandarino, Petitgrain
Bigarade, Rosa, Sclarea
Miscela
MEDITAZIONE
Miscela
SEDUZIONE
Miscela
SOCCORSO
Elicriso, Incenso,
Lavanda, Maggiorana,
Rosa, Sandalo
Miscela
SONNO
Camomilla romana,
Lavanda, Maggiorana,
Mirto, Petitgrain
Mandarino
Miscela
SOSTEGNO
Camomilla Marocco,
Cedro, Lavanda,
Maggiorana, Mandarino,
Niaouli a nerolidolo,
Vetiver
Miscela
VIGORE
Basilico, Finocchio,
Ginepro, Menta piperita,
Menta verde, Pino nero
canadese, Pompelmo
Miscela
PRIMAVERA
Bergamotto, Limone,
Melissa, Petitgrain
Bigarade, Rosa, Sedano
Miscela
ESTATE
Alloro, Cipresso,
Gelsomino, Lavanda,
Limone, Mirto,
Rosmarino a cineolo
Miscela
AUTUNNO
Cipresso, Finocchio,
Ginepro, Pompelmo,
Sandalo delle Indie
Miscela
INVERNO
Miscela
FRESCHEZZA
Cajeput, Eucalipto
officinale, Ginepro, Pino
mugo, Ravensara,
Rosmarino a cineolo
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FLORITERAPIA
FIORI DI BACH PER CURARE LE EMOZIONI
Riconosciuta come valida cura alternativa, la floriterapia del Dr. Bach mira a ristabilire lequilibrio
psicofisico del paziente attraverso lenergia positiva dei fiori. Curando luomo e non la malattia, si
ritorna ad uno stato di profondo benessere
Nel 1983 l'Organizzazione Mondiale della Sanit ha ufficialmente riconosciuto lefficacia
terapeutica dei Fiori di Bach, un metodo di cura alternativo che pone al centro luomo e le sue
emozioni per la cura di disturbi e patologie. Negli anni 30 del secolo scorso, nel corso della pratica
quotidiana della sua professione medica, il dottor Edward Bach intu che le malattie risultano essere
manifestazioni fisiche di uno stato mentale negativo e che ansia, preoccupazioni, impazienza
riescono ad indebolire lorganismo, minando le difese immunitarie. A partire da questi presupposti,
il medico inglese si dedic alla ricerca di un metodo di cura proveniente dal regno naturale che
potesse riequilibrare lo stato emotivo dei malati, ed elabor quella che oggi viene universalmente
riconosciuta come "floriterapia del Dr. Bach".
Lobiettivo della terapia quello di curare luomo, non la malattia e quindi di far superare gli stati
danimo negativi che, se trascurati e non affrontati correttamente, possono danneggiarci ed esporci
a disturbi e malattie. La malattia e il sintomo, dunque, altro non sarebbero che il riflesso di un
disagio interno, lespressione di una disarmonia trascurata che trova voce attraverso i segnali che il
nostro corpo ci costringe ad ascoltare. Secondo Bach, tutto proviene da un unico principio e quindi
ogni individuo, ogni cosa ha una comune vibrazione universale. Quando questa vibrazione
universale si altera ci ammaliamo, ma possiamo attingere alla stessa vibrazione universale che
presente nel mondo intorno a noi, e perci anche nei fiori, per guarire. Come gli esseri umani e gli
animali, anche i fiori avrebbero una personalit e la vibrazione energetica che caratterizza ciascun
fiore pu risanare la stessa vibrazione che nelluomo stata alterata o modificata negativamente,
ristabilendo lo stato di salute.
Il dottor Bach individu 7 principali stati negativi curabili grazie ai fiori - paura, incertezza,
insufficienza di interesse per il presente, solitudine, ipersensibilit alle influenze e alle idee,
scoraggiamento e cura eccessiva per il benessere degli altri e 38, tra fiori e piante, in grado di
aiutare lorganismo a superare tali stati danimo e recuperare il benessere psicofisico. Attenzione
per a non collegare in modo diretto lazione dei fiori con i sintomi fisici di una malattia: la
floriterapia mira essenzialmente alla salute spirituale che poi si riflette sul benessere fisico. Pertanto,
le essenze di Bach possono essere utili se utilizzate parallelamente a terapie tradizionali o se assunte
in momenti di incertezza, paura o generale disagio che richiedano un sostegno del tutto naturale.
Prima di scegliere un rimedio, necessario auto-analizzarsi, riflettere sul nostro stato danimo e,
insieme allerborista di fiducia, individuare lessenza o la combinazione pi adatta ai nostri sintomi.
Si passa poi allassunzione del preparato, quotidianamente e in maniera costate, almeno per tre
volte al giorno. Le essenze possono essere diluite in un bicchiere dacqua da sorseggiare nel corso
della giornata, oppure assunte direttamente dalla boccetta, posizionando sotto la lingua quattro
gocce per tre-quattro volte al giorno.
AGRIMONY (Agrimonia) Per chi ha orrore per i litigi,
dispute, competizioni. Persone elusive. Tormento nascosto
agli altri. Si preferisce sopportare senza lamenti per farsi
accettare dagli altri. Possibili sintomi fisici: Mal di testa,
insonnia, tic nervosi. Ansia con oppressione al petto.
Anoressia, bulimia. Digrignare i denti nel sonno. Dipendenza
da psicofarmaci, alcool, droghe.
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RESCUE REMEDY: Il
trentanovesimo rimedio
Il trentanovesimo rimedio composto dallo stesso Bach, che chiam "RESCUE REMEDY" si da
per ogni caso di emergenza; un rimedio di pronto soccorso da portare sempre con s. utile
somministrarlo in caso di incidenti, cattive notizie, mal di testa improvvisi, ecc. Se preso
ripetutamente, a breve distanza tra una dose e l'altra, blocca crisi asmatiche e riniti allergiche.In
caso di incidente o svenimento si massaggino: le gengive, le labbra, dietro le orecchie e i polsi.
Composizione del Rescue Remedy:
Rock Rose
Star of Bethlehem
Cherry Plum
Impatiens
Clematis.
Posologia: 1 o 2 goccie pure a breve distanza l'una dall'altra, secondo necessit .
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IL TE' KUKICHA
Il "T di rametti" ottenuto utilizzando principalmente i rametti pi fini, della pianta del T; anche
conosciuto come Bevanda di Tre Anni. Il kikicha, contenendo solo pochissime quantit di
teina, considerato un t adatto a tutti, da consumare anche la sera. Il kukicha
composto da una miscela di tre componenti della pianta del t:
1) rametti di tre anni di et tagliati dalla parte inferiore della pianta;
2) rametti pi robusti, raccolti ogni dieci anni, generalmente in inverno;
3) rametti pi sottili e foglie, raccolti ogni anno a Marzo e Giugno (sono il prodotto della potatura
che stimola la pianta a produrre nuovi germogli, usati per la produzione del T Verde).
I vari rametti sono raccolti, lasciati asciugare all'aria aperta, e messi a riposare un anno per
acquistare sapore. in seguito vengono tagliati, scelti secondo la dimensione, e tostati per 15-20
minuti. Subito dopo sono impacchettati.
IL TE' MU
In realt non un prodotto della pianta del T, ma una miscela di erbe che ha le sue radici nella
tradizione erboristica orientale. Mu, in giapponese, significa il vuoto, cio -nella spiritualit
giapponese- l'infinito, l'origine di tutte le cose, lo stato di armonia e di equilibrio assoluti. Il Mu
contiene Ginseng unito ad altre quindici erbe che servono per equilibrare, ammorbidire e
completare l'effetto di questa potente radice: il risultato una bevanda straordinaria, riscaldante
e rinforzante, dal sapore assolutamente delizioso e dal profumo penetrante.
IL MU si prepara facendo bollire una bustina in mezzo litro d'acqua per un periodo di tempo che
va dai cinque ai quindici minuti, in funzione della forza che si vuole impartire alla bevanda. Come il
Kuchika, si conserva alcuni giorni e, oltre ad essere riscaldato, pu anche essere bevuto freddo in
estate.
La diffusione del t universale, ma in nessun altro luogo al mondo questa bevanda ha fornito un
apporto cos sostanziale alla cultura come in Giappone, dove l'atto di preparare e bere il t (la
cerimonia del t, appunto, o cha no yu, che alla lettera significa semplicemente "acqua calda e t")
ha acquisito un alto significato estetico, artistico e filosofico. Essa non un semplice passatempo
per conversare di frivoli pettegolezzi o un modo raffinato di dissetarsi. Esprime piuttosto una
filosofia di vita. Gli ospiti che intervengono alla cerimonia devono trovare in essa un'oasi di pace e
di tranquillit dalle ansie del mondo, dove la mente possa aprirsi a una serena riflessione o
meditazione. La cerimonia del t incarna la ricerca della bellezza del popolo giapponese, la
cui raffinatezza si esprime tramite la semplicit e la povert delle cose. Una tazza di t per
soddisfare l'umano bisogno di serenit. Le varie scuole differiscono le une dalle altre per i dettagli
e le regole, ma mantengono intatta l'essenza della cerimonia che il grande maestro Sen no Soeki
detto Rikyu (1522-91) aveva istituito. Quest'essenza arrivata fino a noi incontestata e il rispetto
per il fondatore uno degli elementi che tutte le scuole hanno in comune. Egli ha raccolto i
principi fondamentali (o virt) della cerimonia del t in quattro semplici parole:
1) wa, armonia tra le persone e con la natura, armonia degli utensili e la maniera in cui essi
vengono usati;
2) kei, rispetto verso tutte le cose e sincera gratitudine per la loro esistenza;
3) sei, purezza interiore, ma anche nitore e pulizia delle cose che ci circondano;
4) jaku, tranquillit e pace della mente, conseguente alla realizzazione dei primi tre principi.
La base della filosofia della cerimonia del t quindi l'armonia con la natura. La cerimonia si
svolge solitamente in piccole costruzioni in legno che sorgono all'interno di meravigliosi giardini di
aspetto totalmente naturale, con piante fresche, acque e rocce. Gli utensili, le tazze sono in
materiale naturale e variano durante i diversi mesi dell'anno per essere sempre in accordo con la
stagione. La cerimonia caratterizzata da un'estrema semplicit: la casa del t quasi spoglia
nella sua totale mancanza di arredi e nel suo rigore. Gli utensili, solitamente poco decorati, hanno
forme estremamente semplici e funzionali, in linea con il gusto dei giapponesi, che ammirano pi il
garbato riserbo della vistosa ostentazione. Tutto semplice, umile, frugale. L'essenzialit,
rappresentazione del vuoto a cui la meditazione Zen aspira. La stanza del t infatti luogo fisico
ma anche mentale, rappresenta gli ideali dell'estetica Zen. L'assenza di contenuto lascia spazio al
pensiero, alla contemplazione del vuoto, quel vuoto materiale che anche mentale. Il forte
contenuto spirituale della cerimonia come momento di meditazione giustifica l'isolamento
della stanza da t dall'abitazione, come senso di allentamento dalle ansie e dalla materialit della
vita quotidiana. La casa del t solitamente costruita in legno, bamb e paglia, con finestre e
porte costituite da pannelli scorrevoli in legno e carta di riso; il pavimento ricoperto da tatami, le
stuoie in paglia sono quelle delle tipiche abitazioni tradizionali. Un vero e proprio rituale guida non
solo l'abile tecnica del maestro di cerimonia, che ha studiato per anni e anni, ma anche i gesti degli
ospiti intervenuti, che sorbiranno il loro t seguendo precise regole. Sono da preferire abiti con
colori discreti. Nelle occasioni di grande solennit, gli uomini portano un kimono decorato con lo
stemma familiare e le bianche calze tradizionali giapponesi (tabi). Le donne indossano lo stesso
abbigliamento. Gli invitati devono portare con s un piccolo ventaglio pieghevole e un pacchetto
di fazzolettini di carta (kaishi). La cerimonia si svolge nell'assoluto silenzio dei partecipanti,
padrone ospiti, che dopo essersi purificati con l'acqua hanno accesso alla stanza e possono
prendere posto sui tatami la stuoia di bamb intrecciato, accanto al padrone in ordine di
importanza. Tutto il rito un insieme di gesti fissi e lentissimi, decisamente misteriosi agli
occhi di chi non ne conosce il significato, una vera e propria tecnica di meditazione, strettamente
legata al pensiero e alle pratiche Zen. La rigida osservanza delle regole imposte rappresenta
l'assoluta garanzia che nulla turbi la serenit e l'armonia del rito. La cerimonia del t comprende
di solito una prima parte nel corso della quale viene servito un pasto leggero di sette portate
(kaiseki), un breve intervallo, il nakadachi, il goza iri che la parte principale della cerimonia e
durante la quale viene servito un t denso (koicha), e l'usucha durante il quale viene servito un t
meno denso del precedente. Tutta la cerimonia completa dura circa quattro ore; spesso,
tuttavia si svolge soltanto l'usucha, il quale richiede al massimo un'ora. Se la preparazione del t
caratterizzata da gesti fissi e lenti compiuti dall'ospite, allo stesso modo anche gl invitati compiono
gesti rituali precisi. Nel momento in cui viene offerta la tazza, l'invitato la prende con la mano
destra e lentamente la appoggia sul palmo sinistro ammirandone la bellezza, poi sempre con la
mano destra fa ruotare la tazza in senso antiorario in modo da porgerne il lato pi bello verso
l'esterno. Dopo aver bevuto e pulito il luogo di appoggio delle labbra, la tazza viene nuovamente
ruotata e riportata nella posizione iniziale. Al termine della cerimonia, le tazze vengono restituite
al padrone che le raccoglie e le porta fuori dalla stanza; al suo ritorno con un inchino egli
determina la fine del rito congedando gli ospiti dalla stanza accompagnandoli fuori dalla sukiya. In
un Paese fortemente modernizzato e fortemente attratto dai valori occidentali, un antichissimo
rito come la cerimonia del t potrebbe sembrare anacronistico, tuttavia si dimostra come il
Giappone sia ancora un paese strettamente legato alle tradizioni.