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ICD INTERNATIONAL CLASSIFICATION OF DISEASES

È la classificazione internazionale delle patologie promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS.
Essa ordina le malattie e i traumi in gruppi tra loro correlati ed è finalizzata a tradurre in codici alfa-numerici
i termini medici in cui sono espressi le diagnosi di malattia, gli altri problemi di salute e le procedure
diagnostiche e terapeutiche.
L’ICD-10 propone una diagnosi di tipo descrittivo e ateoretico e prevede la valutazione della patologia su
un unico asse. Si propone come un sistema di classificazione delle malattie mediche, dunque, i disturbi
psichiatrici e comportamentali occupano solo uno dei 21 capitoli del manuale. Si utilizza un sistema alfa-
numerico in cui ogni capitolo è indicato da una lettera e ogni categoria diagnostica è identificata da un
numero o codice. Il manuale presenta i quadri clinici sotto forma di brevi descrizioni narrative e fornisce al
clinico direttive diagnostiche che indicano il tipo di sintomi che caratterizzano ciascun disturbo. Rispetto al
DSM non ci sono criteri ma brevi descrizioni del quadro prototipico.
L’autismo rientra in:
 Capitolo 5 Disturbi mentali e comportamentali
 Disturbi dello sviluppo psicologico
o Disturbi pervasivi dello sviluppo: Gruppo di disturbi caratterizzati da compromissioni
qualitative delle interazioni sociali e delle modalità di comunicazione e da un repertorio
limitato, stereotipato e ripetitivo di interessi e di attività. Queste anormalità qualitative sono
una caratteristica preminente del funzionamento dell'individuo in tutte le situazioni. Una
codifica aggiuntiva può essere utilizzata se si desidera specificare la presenza concomitante di
una condizione d'interesse medico o di un ritardo mentale.
- F84.0 Autismo infantile Disturbo pervasivo dello sviluppo definito: a) dalla presenza di una
compromissione dello sviluppo che si rende manifesta prima dei tre anni; b) da un tipo
caratteristico di funzionamento anormale in tutte e tre le aree psicopatologiche: interazione
sociale, comunicazione e comportamento, che è limitato, stereotipato e ripetitivo. In aggiunta a
queste specifiche caratteristiche diagnostiche, sono frequenti diversi altri problemi non specifici,
come fobie, disturbi del sonno e dell'alimentazione, carattere collerico e (auto)aggressività.
Rientrano:Disturbo autistico Psicosi infantile Sindrome di Kanner
- F84.1 Autismo atipico Disturbo pervasivo dello sviluppo che si differenzia dall'autismo infantile per
l'età d'insorgenza o per il mancato riscontro di tutti e tre i requisiti diagnostici. Questa
sottocategoria deve essere utilizzata quando una compromissione dello sviluppo si presenta solo
dopo i tre anni, e quando manca anormalità sufficientemente dimostrabile in una o due delle tre
aree psicopatologiche richieste per la diagnosi di autismo (vale a dire interazioni sociali,
comunicazione, comportamento limitato, stereotipato e ripetitivo). L'autismo atipico compare più
spesso in soggetti gravemente ritardati e in individui con grave disturbo evolutivo specifico della
comprensione del linguaggio. Rientrano: Psicosi infantile atipica Ritardo mentale con caratteristiche
autistiche
- F84.2 Sindrome di Rett Condizione patologica, riscontrata finora solo nel sesso femminile, in cui
uno sviluppo che all'inizio è apparentemente normale è seguito da una perdita parziale o totale del
linguaggio, della capacità di locomozione e dell'uso delle mani, associata a un rallentato
accrescimento cranico, con esordio in genere tra i 7 e i 24 mesi di età. Sono caratteristici la perdita
dei movimenti intenzionali delle mani, i movimenti stereotipati di torsione delle mani e
l'iperventilazione. Lo sviluppo sociale e quello ludico si arrestano, ma l'interesse sociale tende a
essere conservato. Intorno all'età di quattro anni cominciano a svilupparsi atassia e aprassia del
tronco e frequentemente seguono movimenti coreoatetosici. Consegue quasi invariabilmente un
grave ritardo mentale.
- F84.3 Disturbo disintegrativo dell'infanzia di altro tipo Disturbo pervasivo dello sviluppo che è
definito dalla presenza di un periodo di sviluppo sicuramente normale antecedente l'esordio del
disturbo, seguito da una chiara perdita delle capacità precedentemente acquisite in diverse aree
dello sviluppo nel corso di pochi mesi. Tipicamente, il quadro suddetto è accompagnato da una
generale perdita d'interesse per l'ambiente, da manierismi motori ripetitivi e stereotipati, e da una
compromissione simil-autistica dell'interazione sociale e della comunicazione. In alcuni casi si può
dimostrare che il disturbo è dovuto a un'encefalopatia associata, ma la diagnosi va posta in base
alle caratteristiche comportamentali. Rientrano: Demenza infantile Psicosi disintegrativa Psicosi
simbiotica Sindrome di Heller
- F84.4 Disturbo iperattivo associato a ritardo mentale e a movimenti stereotipati Disturbo mal
definito, di incerta validità nosologica. La categoria è destinata a comprendere un gruppo di
bambini con grave ritardo mentale (Q.I. al di sotto di 34) che mostrano gravi problemi di iperattività
e distraibilità, come pure comportamenti stereotipati. Essi tendono a non beneficiare dei farmaci
stimolanti (a differenza di quelli con Q.I. normale) e possono presentare una grave reazione
disforica (qualche volta con rallentamento psicomotorio) quando ricevono tali farmaci.
Nell'adolescenza l'iperattività tende a essere sostituita da ipoattività (una caratteristica che non è
comune nei bambini ipercinetici con intelligenza normale). Questa sindrome è anche spesso
associata con vari deficit dello sviluppo, sia specifici sia globali. Non è chiaro fino a che punto il
quadro comportamentale sia funzione del basso Q.I. o del danno organico cerebrale.
- F84.5 Sindrome di Asperger Disturbo di incerta validità nosologica caratterizzato dallo stesso tipo di
compromissione qualitativa dell'interazione sociale che è propria dell'autismo, insieme a un
repertorio limitato, stereotipato e ripetitivo di interessi e di attività. Esso differisce dall'autismo
principalmente perché non vi è nessun ritardo dello sviluppo cognitivo o del linguaggio. Questo
disturbo è frequentemente associato a una marcata goffaggine motoria. Le anormalità mostrano
una forte tendenza a persistere nell'adolescenza e nella vita adulta. Nelle fasi precoci della vita
adulta si verificano occasionalmente episodi psicotici. Rientrano: Disturbo schizoide dell'infanzia
Psicopatia autistica
- F84.8 Altri disturbi pervasivi dello sviluppo
- F84.9 Disturbo pervasivo dello sviluppo, non specificato

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