Inanzittutto è però importante definire la personalità che viene intesa come l'insieme
delle caratteristiche psicologiche e delle modalità comportamentali che definiscono
gli aspetti distintivi di un individuo e che determinano le sue disposizioni affettive,
volitive e cognitive che costituiscono una struttura relativamente stabile e integrata e
riconosciuta come propria dall'individuo.
Tratti;
Questi quadri più che sintomi, come abbiamo detto, presentano dei tratti- Il sintomo è
visibile e comprensibile, mentre il tratto è un modo di essere e di comportarsi che
socnfina nel carattere e nel temperamento.
E' possibile andare a studiare il rapporto tra tratti disfunzionali e normali attraverso
due vie:
molto complesso.
I tratti di personalità sono egosintonici, sono in sintonia con l'io, il soggetto cioè non
li avverte come estranei a se stessi, ma spesso si identifica e non li riconosce come
patologici e questi soggetti difettano di empatia soprattutto quelli del 1 e 2 cluster. I
disturbi di personalità spesso sono in comorbidità tra di loro sia intracluster che
intercluster. La diagnosi può essere fatta solo dopo l'adolescenza nonostante i tratti
disfunzionali si rendono evidenti già in questo periodo, ma è necessario che questo
si concluda per fare la diagnosi dal momento che implica grandi cambiamenti e
trasformazioni.
CLASSIFICAZIONE
CLUSTER A
-Schizoide
Le persone con una personalità schizoide sono introverse, chiuse e solitarie. Sono
emotiva-mente fredde e socialmente distanti. Essi sono spesso assorbiti con i loro
pensieri e sentimenti e hanno paura della vicinanza e dellintimità con gli altri. Parlano
poco, sono soliti sognare ad occhi aperti, e preferiscono la speculazione teorica
allazione pratica. Uno schizoide è fondamentalmente un individuo che tende ad
abbassarsi perché non ha grande interesse a sviluppare rapporti, anzi a volte è pure
infastidito dalle relazioni sociali e dai contatti interpersonali, quindi tende al ritiro,
allisolamento, alla mancanza di coinvolgimento e di partecipazione, e quindi le
relazioni sociali si mantengono in maniera formale, anche a fronte di buon
rendimento scolastico, ma se si tratta di studenti essi sono estraniati dalla vita della
classe. Da adulti si indirizzano verso attività lavorative che consentono lo
svolgimento delle proprie mansioni in modo isolato e solitario. E' dunque evidente un
atteggiamento di separazione e di distacco; appaiono indifferenti alle lodi ed alle
critiche così come a loro appaiono indifferenti i sentimenti degli altri. Soggetti di
questo tipo sono caratterizzati da freddezza emotiva, assenza di sentimenti di
tenerezza e di calore umano. Sono estranei a relazioni umane profonde, in genere
non arrivano a costruirsi una propria familgia attraverso un rapporto sentimentale. A
volte si tende ad equivocare con la timidezza, ma bisogna fare distinzione tra un
tratto timido e un tratto schizoide, che generalmente si capisce soltanto più avanti
nelle fasi di sviluppo del soggetto studente. Cè una tipologia di timidezza che
percepisce la timidezza, percepisce difficoltà nei rapporti ma vorrebbe essere più
disinvolto, cioè cè una tipologia di timido che soffre il fatto di essere timido,
certamente non è uno schizoide, che invece, rispetto a questa caratteristica è
egosintonico, non soffre della carenza dei rapporti sociali, anzi non li ricerca proprio,
non è interessato.
-Schizotipico
Mentre lo schizoide è danneggiato nella sua dimensione sociale, lo
schizotipico è danneggiato nella sua dimensione cognitiva, infatti lo stile
cognitivo di questi soggetti è bizzarro ed eccentrico con una vita relazionale
disinvestita ed impoverita. Vi è una tendenza ad una organizzazione di
pensiero di tipo magico e ad una strutturazione del patrimonio esperenziale,
interpretativa e dereistica. Tali esperienze cognitivo-percettive, per la loro
prossimità al processo primario (modo di funzionamento dell'inconscio) sono
difficilmente esprimibili dal soggetto attraverso le usuali coordinate
temporo-spaziali o di differenziazione tra se e mondo esterno, ovvero
nell'organizzazione di pensiero, lo schizotipico è come se si servisse più delle
modalità tipiche del funzionamento inconscio. Per tale ragione ad esse
corrisponde un linguaggio nel quale si accentuano i caratteri di stranezza,
disgressività. Il rapporto di realtà è dunque precario o quanto meno
organizzato su modelli che privilegiano assi privati e personali, significati
peculiari, piuttosto che i dati oggettivi e le opinioni correnti con i quali sono
scarsamente integrabili. Ne deriva un atteggiamento individualista, eccentrico
con difficoltà di adattamento a normative sociali realistiche che comportano
notevoli disagi relazionali. Spesso lo stile di vita è isolato da qualsiasi forma
di contatto sociale e lavorativo ed il livello di ansia sociale, cioè il disagio di
intrattenersi con persone estranee alla ristretta cerchica familiare, può essere
elevato. Il rapporto vis a vis è caratterizzato da contatti visivi fuggevoli e da un
atteggiamento generale impacciato con una scarsa capacità di modulare le
espressoni mimiche e gestuali durante il colloquio. A volte questi soggetti
trovano integrazione in gruppi di emarginazione sociale formati sulla base di
aggregazione di elementi di peculiarità. In concomitanza di eventi stressanti è
possibile che il precario sentimento di realtà di questi individui si incrini
portando ad episodi psicotici transitori. Le persone con una personalità
schizotipica, come quelli con una personalità schizoide, sono socialmente ed
emotivamente distaccate. Inoltre, essi mostrano stranezze di pensare,
percepire e comunicare simili a quelli delle persone affette da schizofrenia;
lelemento differenziativo più specifico infatti è la presenza di discrasia non
sul piano sociale, ma sul piano ideativo.
Alcune persone che mostrano segni di personalità schizotipica, credono che i
loro pensieri o azioni siano in grado di controllare qualcosa o qualcuno
(pensiero magico). Per esempio, credono che possano danneggiare gli altri
con pensieri ostili. Le persone con una personalità schizotipica può anche
avere idee paranoiche,tendono ad interpretare troppo le cose che succedono.
Il rapporto con realtà è caratterizzato da contatti vicini, fuggevoli, i soggetti
hanno difficoltà a mantenere lo sguardo, hanno un atteggiamento generale
impacciato, e ci accorgiamo anche di una psico-motricità che non è fluida,
spontanea, un po caricaturale.
-Paranoide
Nel paranoide il meccanismo di difesa fondamentale è la proiezione, si tratta
di un meccanismo primitivo che porta all'alterazione della realtà e ad una
visione peggiorativa della stessa. Per il paranoide il mondo è un ambiente
ostile in cui egli vive in una atmosfera di oscura e continua preoccupazione.
Sono sospettosi, incapaci di fidarsi degli altri e sempre alla ricerca di ogni
minimo indizio di imbroglio o di inganno. Si mantengono rigidi e sempre
attenti a dimostrare la veridicità dei propri giudizi e convincimenti. Raramente
ascoltano gli altri e ammettono i loro errori. Si indignano ed offendono per la
minima critica loro rivolta e si arrabbiano e controattaccano in modo
esagerato e sporoporzionato. Lo stile di vita è solitario in quanto ogni nuovo
arrivato è considerato un potenziale nemico. Nell'ambiente lavorativo si
riducono ad essere isolati ed emarginati, vittime delle proprie profezie che si
autoavverano,cioè il paranoide è convinto che ce lhanno con lui, che lo
vogliono emarginare, che sono cattivi, quindi il suo comportamento manca di
calore umano, empatia, apertura, e quindi persone che si rendono antipatiche
nelle relazioni, soprattutto allinterno dei gruppi, per cui di fatto, a lungo andare,
succede che si verifica esattamente quello che il paranoide viveva come
pregiudizio a priori, cioè gli altri lo emarginano, solo che in questo caso
lemarginazione è legata ai comportamenti che il soggetto mette in atto Le
relazioni sentimentali, quando arrivano a formarsi, sono gravemente
disturbate dalla gelosia, dal sospetto e dal tormento del dubbio.
CLUSTER B
-Istrionico
Nel DSM-5 troviamo l'isteria sddivisa in tre ambiti differenti:
Le persone con una personalità istrionica sono drammatiche e troppo emotive, sono
eccessivamente preoccupati dellapparenza. Stabiliscono grazie alla loro vivacità,
relazioni spesso superficiali e transitorie.
Quindi con lansia e la preoccupazione di essere rifiutati ogni azione è improntata alla
ricerca spasmodica di apprezzamento e rassicurazione. Se usualmente uso un
approccio seduttivo in condizioni estreme, quando listrionico sente che per esempio
il partner comincia a scusarsi, a stancarsi, lo rifiuta, mette in moto tutta una serie di
comportamenti (tempesta di telefonate, sms, messaggi, ti cerca a casa, minaccia di
suicidarsi); ci sono i cosiddetti Ts (tentativi di suicidio) in cui è francamente
riconoscibile la non volontà di suicidarsi, ma è individuabile una modalità di
comunicazione perversa, strumentale, disfunzionale, che serve, se possibile a
ricatturare lattenzione, laffetto e a ricostruire il legame che lui si sente messo in crisi,
il più delle volte allontanando, distanziando, terrorizzando il partner già in crisi per i
fatti suoi allinterno di questo rapporto. Nel dp istrionico hanno un ruolo significativo
dei tratti trasversali di un autore che si chiama Kernberg (credo sia lui, il prof lha
pronunciato in maniera strana), che sono non semplicissimi: la ricerca della novità,
che se presente il misura molto elevata i soggetti sono più impulsivi, irriflessivi,
insofferenti alla routine, hanno bisogno di cambiare spesso, hanno bisogno di
confrontarsi sempre con ciò che è cool, fashion, cercano sempre stimoli nuovi per
piacere stesso della novità; ma vi è anche una parte un tratto fondamentale che
comporta la percezione inadeguata del rischio e della capacità di evitarlo. Questi
soggetti sono imprudenti, sceneggiano la loro situazione drammatica, hanno poca
percezione del fatto che creino scandalo, di essere troppo appariscenti, devono fare
la loro piazzata e la fanno, anche se sono persone di una certa cultura e maturità, ma
se sono istrioniche, non si curano del fatto che generano situazioni di disagio. Quindi
hanno poca percezione del rischio, e quindi agiscono senza rendersi conto delle
conseguenze negative, ed hanno dipendenza da gratificazione, da consenso sociale
e da relazione, che ne caratterizza più di tutto lestremo bisogno di sentirsi dentro la
relazione. Listrionico ha bisogno di sentirsi nel gruppo, di sentirsi integrato, aspetto
completamente opposto al dp schizoide.
· una elevata Novelty Seeking, che li rende impulsivi, irrilessivi, insofferenti della
routine e volti alla ricerca di stimoli nuovi per il piacere stesso della novità;
· una bassa Harm Avoidance (evitamento del rischio) che li rende in genere poco
ansiosi;
· una elevata Reward Dependance (quanto il soggetto dipende dal consenso e dalla
gratificazione altrui) che ne caratterizza più di tutto l'estremo senso di affiliazione e
l'estrema sensibilità e dipendenza dai segnali sociali.
-Narcisistico
Le persone con una personalità narcisistica hanno un senso di superiorità, un
bisogno di ammirazione, e mancanza di empatia. Hanno una convinzione esagerata
del loro valore che è ciò che i terapeuti chiamano grandiosità.
Essi possono essere estremamente sensibili al fallimento, alla sconfitta, o alla critica.
Di fronte a un inadempimento la loro opinione di sé, può facilmente portarli ad essere
arrabbiati o gravemente depressi. Perché credono di essere superiori nei loro
rapporti con altre persone, si aspettano di essere ammirati e spesso hanno il
sospetto che altri li invidino. Essi credono di avere il diritto di soddisfare i propri
bisogni senza aspettare, sfruttando gli altri, i cui bisogni e convinzioni,ritengono
essere meno importanti. Il loro comportamento di solito è offensivo per gli altri, che li
vedono come arroganti o egoisti,non è semplicissimo da capire, anche perché siamo
influenzati negativamente dal significato comune del termine che non centra tanto
con il significato psichiatrico. Bisogna mettere da parte il più possibile quello che si
sapeva del narcisismo fin ora. Il soggetto vive stabilmente però con un sentimento di
unicità per il senso grandioso della propria importanza, almeno così sembrerebbe
apparire. Il soggetto si sente di unimportanza unica, dalle potenzialità enormi, dal
valore straordinario; così sembra fino a un certo punto, poi non è così. Tutti i rapporti
interpersonali vengono gestiti secondo la necessità soggettiva di una incessante
ricerca di attenzione e di ammirazione.
Ciò che si ritiene nel linguaggio comune essere narcisista è un aspetto molto
riduttivo di quanto detto, cioè si ritiene che il narcisista sia uno che si crede bello, figo,
elegante, ma in realtà le cose sono molto diverse, perché questo è un modo
ipercompensatorio di colmare una mancanza profonda di sicurezza dentro di sé,
quindi ho bisogno di sentirmi figo, così mi approvano, mi ammirano, mi danno il loro
consenso, mi dicono che sono bravo, bello, interessante, mi riempio di like, sono
sempre più visibile; questo fino ad un certo punto perché il grandioso e planetario
successo di Facebook si fonda sul guardare e sullessere guardato, alimentando i
disturbi narcisistici: la visibilità e lapprovazione che ricevo, e la quantità di like che
ricevo sono fondamentali, limportante che vengo apprezzato, anche se solo in una
componente virtuale, ciò è una ricarica narcisistica continua. Ciò esprime in modo
costante la continua ricerca implicita di conferme esterne rispetto al proprio valore,
questa è la componente del narcisismo che non si riesce a cogliere, perché tra tutte
queste immagini di successo, bellezza ecc..che passa attraverso labbigliamento, la
palestra, il trucco ecc.., la crisi è dietro langolo quando queste conferme cominciano
a difettare, o quando un evento, anche brutto e drammatico, mette rapidissimamente
in crisi queste sicurezze che mi sono costruito.
In tali condizioni quando appunto il soggetto sviluppa queste condizioni tendenti alla
depressione, il lasciarsi andare alle fantasie di illimitato potere, successo
rappresenta una felicissima fonte di serenità. Ci sono alcuni soggetti narcisistici che
hanno labitudine a fare fantasie su un nuovo futuro di successo, di intraprendenza, di
ricchezza, di rapporti con persone importanti.
Questo per dire come la nostra civiltà fosse come mai nessunaltra civiltà nella storia
dellumanità, è diventata una civiltà in cui la componente narcisistica è
fortissimamente rappresentata, quasi socialmente accettata, avvalorata e promossa.
E come se avessimo pressioni costanti per aumentare la componente narcisistica
della nostra personalità, e questo non è buono.
Secondo gli studi condotti nelle università americane, il più famoso social sta
diventando rifugio ideale di quanti hanno mancanza multipla di sé, non cè posto
migliore che davanti uno schermo, manipolano la propria immagine, utilizza quelle in
cui è venuto meglio e lì si costruisce una sorta di second person ideale con cui puoi
sostenere un impatto sociale più gradevole, più positivo e può dare un certo grado di
successo. E interessante perché mette insieme alcune aree psichiche oggi molto
importanti, come lo stalking, il narcisismo, luso prevalente di alcuni social che hanno
innescato per cattivo uso il suicidio in alcuni casi, molto pericoloso perché è come se
attivasse una condizione che negli adolescenti sarebbe presente, ovvero
laggressività, la violenza, latteggiamento vessatorio nei confronti di qualche
compagno più debole, e quindi, se non cè un controllo, le cose degenerano
facilmente. Il soggetto vive se stesso stabilmente secondo un sentimento di unicità
e per il senso grandioso della propria importanza. Tutti i rapporti interpersonali a
livello sentimentale, lavorativo e sociale vengono gestiti secondo la necessità
soggettiva di una incessante ricerca di attenzione e ammirazione. Ciò esprime il
dubbio costante e la continua ricerca implicita di conferme esterne rispetto al proprio
valore. I multiformi atteggiamenti di manipolazione degli altri (compresa la
menzogna) per il conseguimento dei propri scopi, producono inevitabilmente
difficoltà relazionali. Il nercisista non è per niente empatico e se vengono criticati o si
rintengono giudicati impropriamente, esprimono sentimenti di rabbia
impotente,umiliazione o vergogna profonda. Nei confronti degli altri alternano vissuti
emotivi oscillanti tra idealizzazione, quando il proprio bisogno di gratificazione
personale viene soddisfatto, e la svalutazone quando questo bisogno viene frustato.
-Antisociale
Persone con una personalità antisociale (precedentemente denominata personalità
psicopatica o sociopatica), molti dei quali sono maschi, mostrano cinico disprezzo
per i diritti e i sentimenti degli altri. La disonestà e linganno permeano le loro relazioni.
Sfruttano gli altri per guadagno materiale o gratificazione personale (a differenza di
persone narcisistiche, che sfruttano gli altri perché pensano che la loro superiorità lo
giustifichi). Tipicamente, le persone con una personalità antisociale agiscono i propri
conflitti in modo impulsivo e irresponsabile. Non tollerano la frustrazione, e talvolta
sono ostili o violenti. Spesso non anticipano le conseguenze negative dei loro
comportamenti antisociali e, nonostante i problemi o danni che causano agli altri,
non sentono rimorso o colpa. Piuttosto, con disinvoltura danno la colpa agli altri.
Laspetto centrale, sin dalladolescenza, è quello della tendenza alla violenza, alla
violazione dei diritti altrui, quindi il non tenere in considerazione i diritti degli altri, anzi
ostacolare gli altri.
Una caratteristica di questi soggetti è il trasformismo, in senso letterario nel film, che
nella realtà è un atteggiamento psicologico e comportamentale simili agli schizoidi,
ci sono soggetti coinvolti nei rapporti interpersonali che a volte sembrano simpatici,
divertenti, affettuosi, carini e a volte sono persone spietate ciniche, feroci. Possono
apparire aggressivi con alcuni e con altri sono gentili e generosi. Un soggetto che
crea una trappola relazionale a volte molto difficile da sventare, probabilmente
esoterico, che vive la vita come un gioco. E facile fingere quando non vi è nessuna
remora di tipo morale, etico, non costa nulla fingere di essere unaltra persona. Le
persone che hanno unidentità ben salda hanno più difficoltà a fingere di essere
qualcun altro, anzi, hanno anche un certo disgusto ad incarnare unaltra personalità.
Mi butto dal paracadute? Ho un orgasmo per questo, e non la sensazione che morirei
in tre secondi. Se il potere da a loro la possibilità di essere riconosciuti nella loro
problematica, per loro è il massimo. E assolutamente insensibile e indipendente dal
biasimo e al valore. Quindi sono soggetti alla ricerca di sensazioni nuove, avventurosi,
annoiati dalla routine, impulsivi, irriflessivi e non hanno voglia di piegarsi alle regole
(sono anche anticonformisti in maniera incongrua agli aspetti culturali, sociali,
filosofici; essere anticonformisti non significa essere antisociali, ci sono
anticonformisti creativi, pro sociali).
Diversi educatori e pedagogisti molto seri dicono che i bambini oggi dovrebbero
essere non attratti a vedere i Pokemon in tv, ma ad avere dei momenti di pausa, di
silenzio, di relax, di riposo, perché quei bambini sono troppo stimolati da un mondo
ipertecnologico che li sollecita in modo iperstimolante e li sollecita soprattutto dal
punto di vista delle immagini visive che sono quanto di più affine alla stimolazione, a
una droga per il cervello.
Con la tecnologia stiamo facendo delle follie per le nuove generazioni in cui i rischi
sono incalcolabili, e gli effetti negativi si cominciano a vedere adesso.
Ci sono delle cose fanno bene a metà, fanno bene a unetà e fanno male unetà prima,
e quella cosa deve trovare integrazione nel momento in cui il sistema nervoso ha
raggiunto una maturità tale che può utilizzarla come esperienza, la può integrare per
sviluppare ed elaborare; ma se io quella cosa lho vista prima, il bambino svilupperà
dei problemi (come fare mangiare a un bambino piccolo 300g di bistecca alla
fiorentina, il bambino muore perché non ha gli enzimi per digerirla). Invece succede
che riconosciamo le conseguenze con tutto tranne che con la mente, che ha
meccanismi elaborativi e digestivi ancora più raffinati dello stomaco e dellintestino.
-Borderline
Le persone con una personalità borderline sono quasi sempre donne, sono instabili
nella loro immagine di sé, nei loro stati danimo, nel comportamento e nelle relazioni
interpersonali.
I loro processi mentali sono più disturbati rispetto a quelli delle persone con una
personalità antisociale, e la loro aggressività è più spesso rivolta contro se stessi.
Sono più arrabbiati, più impulsivi e più confusi sulla loro identità delle persone con
personalità istrionica. La personalità borderline diventa evidente nella prima età
adulta, ma diventa meno comune nei gruppi di età più avanzata. Le persone con una
personalità borderline spesso riferiscono di essere trascurati o abusati da bambini.
Di conseguenza, si sentono vuoti e arrabbiati.
Hanno rapporti interpersonali molto più drammatici e intensi rispetto alle persone
con disturbi di personalità cluster A. Quando hanno paura di essere abbandonati da
una persona premurosa, tendono a esprimere la rabbia inappropriata ed intensa. Le
persone con una personalità borderline tendono a vedere gli eventi e le relazioni
come bianco o nero, buono o cattivo, ma non è mai neutrale.
Temo talmente tanto di essere lasciato che lo anticipo così langoscia abbandonica
viene afflitta da me allaltro piuttosto che da lui a me. A volte ci si butta nel lavoro,
perché senza quello, ci si sente zero, angosciati, vuoti, il lavoro è lunica possibilità
che ho per dimostrare a me stesso che sono qualcosa e valgo qualcosa. In tali
condizioni di dipendenza la solitudine diventa insopportabile perché comporta un
vissuto di annientamento.
Un caso di paziente grave parla di una donna che si innamorava, e dava seguito
allinnamoramento anche con appuntamenti sessuali correlati, di tutte figure
istituzionali (sacerdote, insegnante, il carabiniere, e tutte quelle persone che
rappresentavano qualcosa o qualcuno nella
società). Nella storia vennero fuori delle esperienze di abuso, anche a livello
incestuoso, e quella
persona sviluppa un transfert potentissimo nei confronti dello psichiatra, a tal punto
da chiedergli di avere una relazione, e al punto che durante le sedute che si
verificavano dopo un po
di tempo, diceva che era stata malissimo (febbre a 40, glicemia 350), avvertiva delle
crisi organiche perché avvertiva la distanza, labbandono, la separazione e diceva che
in quel frangente
psicotica con dei vissuti infantili in cui, per una serie di vicissitudini nella relazione
con le figure
genitoriali, il bambino non era stato messo nella condizione di sviluppare quellaffetto
fondamentale che è la costanza doggetto, cioè quellaffetto un po cè, quando il
genitore è presente,
passaggio straordinario nella sua mente, cioè capisce che anche quando un genitore
non cè,
Abusi ambientali. Quanti disturbi del comportamento ambientale hanno alla base un
dp borderline? Il frequentare determinate persone possono portare a situazioni di
abuso, di maltrattamento, di cui sono spesso vittime essi stessi. Frequenti intenti e
oscillazioni emotive che esprimono una fondamentale instabilità affettiva,
costruendo alla base dei pensieri di suicidio (cosa molto frequente, tanto che la
ripetizione possono fare sospettare molto fortemente che siamo di fronte a un dp
borderline). Tendente a ripudiare, a godere di atti di autolesione, in tali momenti gli
atti di analgesia (?) tendono a configurare come atti di depersonalizzazione; altre
volte il borderline si taglia e prova dolore, ma quel dolore non viene vissuto in
maniera masochistica come lo si potrebbe pensare, ma si produce dolore perché il
dolore è lunica cosa che gli da lemozione di essere vivo, quindi gli da la sensazione di
provare unemozione di vitalità, nonostante sia un dolore che avverte come dolore, e
non come un piacere. Si dice che i borderline rispondono a questa triade: sono
delicate da toccare (devi stare attento a quello che dici o fai sennò saltano in aria, si
rompono come un cristallo e quando si rompono sono pericolose perché vanno in
frantumi e bisogna raccoglierne i cocci a meno che si possa fare); i soggetti
borderline hanno elevate reazioni istintive, sono alla ricerca di stimoli continui, hanno
elevata Harm avoidance, ma non sempre , esistono anche soggetti con bad
avoidance (è più probabile che ce labbiano bassa che alta). Mentre nei soggetti nei
quali prevale la componente più dipendente si trova unelevata reward dependance
nei soggetti più esplosivi si troverà bassa reward dependance. Quindi la
configurazione più corretta è: elevata nowelty seeking, bassa harm avoidance, e la
reward dependance varia se i soggetti sono potenzialmente dipendenti (elevata
reward dep), se i soggetti sono più di stampo antisociale, psicopatico o sociopatico
(bassa reward dep). Il reward dep varia in rapporto alla disposizione relazionale, in
base alla sensibilità sociale.
· delicate da toccare;
· facili a rompersi;
quali prevale la componente dipendente si trova una elevata Reward Dependece, nei
soggetti più
esplosivi, con eleenti di imilitudine con la socipatia, si troverà una bassa Reward
Dependence.
I tre criteci diagnostici ''intrapschici'' o ''strutturali'' che Kenberg utilizza per fare la
diagnosi di borderline, e per differenziarla rispettivamente dalla nevrosi e dalle
psicosi :
· La diffusione di ientitàà;
· stili di vita (interesse per il successo economico o per un lavoro al servizio della
comunità o di una causa ideale o la possibile coesistenza di entrambi);
· tipi di amici o partner (Incertezza sul tipo di amici da freqeuntare e sul grado di
intimità da raggiungere, ricerca di partner con caratteristiche molto diverse tra loro);
· politica (frequenti cambiamenti di idee politiche, iscrizioni a partit diversi) e così via.
CLUSTER C
-Evitante
Le persone con una personalità evitante sono eccessivamente sensibili al rifiuto, e
temono i rapporti di partenza. Hanno un forte desiderio di affetto e accettazione, ma
evitano i rapporti intimi e le situazioni sociali per paura di delusione e di critiche. A
differenza di quelli con una personalità schizoide, hanno difficoltà a causa del loro
isolamento e dallincapacità di relazionarsi con gli altri; ma a differenza dello
schizoide, che non è interessato ai rapporti sociali, levitante lo è ma evita la relazione
perché teme di non essere allaltezza della situazione. Vorrebbe interagire, vorrebbe
vita sociale ma ritiene di potere fallire, di potere essere giudicato male, di potere
essere insufficiente (non dimentichiamo che è un disturbo ansioso, lansia è il
denominatore comune dei tre disturbi, evitante, dipendente ed
ossessivo-compulsivo).
A differenza di quelli con una personalità borderline, che non rispondono al rifiuto
con rabbia, invece, si ritirano e appaiono timidi e riservati. La personalità Evitante è
simile alla fobia sociale generalizzata (vedi Disturbi dAnsia: Fobia Sociale). Alcuni
bambini si portano già dallinfanzia gli antecedenti di questo disturbo della
personalità, già con disturbo evitante della personalità in fase infantile o
adolescenziale, in alcuni casi in concomitanza con alcune malattie fisiche, che
comportano menomazioni o gravi compromissioni dellassetto fisico.
-Dipendente
Consiste nel timore fondamentale, nellansia di questi soggetti, di potere perdere un
legame significativo, un rapporto con una persona che per loro riflette una notevole
importanza. Un collega, un superiore, il fidanzato, il compagno, il partner, lamico del
cuore; e proprio in relazione a questo timore fondamentale di perdere una relazione
in cui loro investono parecchio, tendono ad assumere un atteggiamento di forte
subalternità. Il dipendente è un soggetto che tenta in tutti i modi di compiacere laltro,
di accontentarlo, di confermarlo, evita in tutti i modi il conflitto, evita la
contrapposizione, evita qualsiasi forma di sconferma, evita di opporsi allaltro, anche
quando sa che laltro sta sbagliando. E una forma di totale compiacenza, che a volte
diventa unestrema subalternità nei confronti dellaltro. Anche in questo caso il
meccanismo di origine è lo stesso, parte dallansia. Pensate a un soggetto maschile
con questo disturbo nei confronti del partner di sesso femminile. A volte gli adulti
con una malattia prolungata o handicap fisico sviluppano una personalità dipendente.
-Ossessivo compulsivo
Le persone con un disturbo ossessivocompulsivo di personalità sono preoccupati
per lordine, il perfezionismo, e controllo. Sono affidabili, ordinati e metodici, ma la
loro inflessibilità li rende incapaci di adattarsi ai cambiamenti. Perché sono cauti e
valutano tutti gli aspetti di un problema, hanno difficoltà a prendere decisioni. Essi
prendono seriamente le loro responsabilità, ma perché non possono tollerare errori o
imperfezioni, spesso hanno difficoltà a completare i compiti.