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CLINICA DEI DISTURBI DI PERSONALITA'

I disturbi di personalità sono costituiti da un insieme di tratti di personalità inflessibili


e maladattativi che causano oltre che un disagio soggettivo, un danno significativo
nel funzionamento sociale e/o nella capacità di lavoro. I disturbi di personalità inoltre
sono tra le patolgie psichiatriche più attuali, complesse, che risentono deimutamenti
culturali e sociali.

Inanzittutto è però importante definire la personalità che viene intesa come l'insieme
delle caratteristiche psicologiche e delle modalità comportamentali che definiscono
gli aspetti distintivi di un individuo e che determinano le sue disposizioni affettive,
volitive e cognitive che costituiscono una struttura relativamente stabile e integrata e
riconosciuta come propria dall'individuo.

I disturbi di personalità sono caratterizzati da

 Tratti;

 Insorgenza preoce nell'adolescenza (anche se la diagnosi può essere fatta a


fine adolescenza);

 Assetto stabile e persistente.

Questi quadri più che sintomi, come abbiamo detto, presentano dei tratti- Il sintomo è
visibile e comprensibile, mentre il tratto è un modo di essere e di comportarsi che
socnfina nel carattere e nel temperamento.

E' possibile andare a studiare il rapporto tra tratti disfunzionali e normali attraverso
due vie:

- Una è quella attraverso cui si considerano le differenze tra questi da un punto di


vista quantitativo : un tratto patologico è un tratto espresso in maniera più
accentuata e più intensa;

- Un altro approccio è invece quello categoriale secondo il quale la differenza non è


solo quantitativa ma anche qualitativa : i tratti patologici sono qualitativamente
diversi da quelli normali.

I tratti disfunzionali di personalità possono essere spiegati con l'approccio


dimensionale o categoriale. I disturbi di personalità nel DSM-5 sono presenti nella
seconda sezione insieme a tutti gli altri disturbi psichiatrici. Non vi è dunque una
descrizione diagnostica differenziata dal punto di vista dell'inserimento di questi
disturbi come ad esempio avveniva nel DSM-IV-TR dove i disturbi di personalità erano
classificati nel secondo asse, rispetto al primo asse dove invece venivano
diagnosticati i disturbi psichiatrici. Questa differenza con il DSM-5 scompare.

I disturbi di personalità si sviluppano dunque su tutti i tratti normali che possediamo


e che diventano così patologici:

— Trasgressione patologica → disturbo antisociale


— Iperespressività emotiva → disturbo istrionico

— Totale diffidenza → disturbo paranoideo

— Freddezza sociale e relazionale → disturbo schizoide

— Timidezza patologica → disturbo evitante

— Precisione esasperata → disturbo ossessivo-compulsivo

— La corrispondenza ovviamente non è cosi netta e ogni disturbo si descrive con un


quadro

molto complesso.

I tratti di personalità sono egosintonici, sono in sintonia con l'io, il soggetto cioè non
li avverte come estranei a se stessi, ma spesso si identifica e non li riconosce come
patologici e questi soggetti difettano di empatia soprattutto quelli del 1 e 2 cluster. I
disturbi di personalità spesso sono in comorbidità tra di loro sia intracluster che
intercluster. La diagnosi può essere fatta solo dopo l'adolescenza nonostante i tratti
disfunzionali si rendono evidenti già in questo periodo, ma è necessario che questo
si concluda per fare la diagnosi dal momento che implica grandi cambiamenti e
trasformazioni.

Tra le altre caratteristiche dei disturbi dei personalità abbiamo :

 Il rapporto di realtà è conservato per la maggior parted el tempo;

 Per periodi molto limitati possono presentarsi brevi episodi psicotici;

 I disturbi di personalità espongono ad un rischio elevato di comorbidità per


depressione e rappresentano un significativo fattore di rischio per suicidio,
comportamento violento e consumo di droghe, disturbi del comportamento
alimentare e sessuale (polifarmaco-tossicofilie). Quando si prende in carico
un paziente con tossicodipendenza, ad esempio, bisogna sempre chiedersi se
questo è il risultato di un disturbo di personalità, perchè se trattiamo la
tossicodipendenza in quanto tale senza considerare la possibilità che vi sia
un disturbo di personalità, allora si sta commettendo un grande errore.

CLASSIFICAZIONE

I disturbi di personalità vengono classificati in :

-Cluster A, che include i disturbi di personalità che coinvolgono il comportamento


strano o eccentrico (paranoide,schizoide, schizotipico);

-Cluster B, che include i disturbi di personalità che coinvolgono il comportamento


drammatico o irregolare, esplosivo (antisociale, borderline, istrionico, narcisistico);

-Cluster C, che include i disturbi di personalità che coinvolgono il comportamento


ansioso o inibito (evitante,dipendente, ossessivo-compulsivo).
Questi tratti non appartengono solo ai pazienti disfunzionali ma ciascuno di noi può
avere in maniera sfumata una certa tendenza minima, che tutto sommato ci
consente un adattamento, ma se questi tratti si accentuassero rischieremmo di
cadere in un determinato ambito.

CLUSTER A

-Schizoide
Le persone con una personalità schizoide sono introverse, chiuse e solitarie. Sono
emotiva-mente fredde e socialmente distanti. Essi sono spesso assorbiti con i loro
pensieri e sentimenti e hanno paura della vicinanza e dellintimità con gli altri. Parlano
poco, sono soliti sognare ad occhi aperti, e preferiscono la speculazione teorica
allazione pratica. Uno schizoide è fondamentalmente un individuo che tende ad
abbassarsi perché non ha grande interesse a sviluppare rapporti, anzi a volte è pure
infastidito dalle relazioni sociali e dai contatti interpersonali, quindi tende al ritiro,
allisolamento, alla mancanza di coinvolgimento e di partecipazione, e quindi le
relazioni sociali si mantengono in maniera formale, anche a fronte di buon
rendimento scolastico, ma se si tratta di studenti essi sono estraniati dalla vita della
classe. Da adulti si indirizzano verso attività lavorative che consentono lo
svolgimento delle proprie mansioni in modo isolato e solitario. E' dunque evidente un
atteggiamento di separazione e di distacco; appaiono indifferenti alle lodi ed alle
critiche così come a loro appaiono indifferenti i sentimenti degli altri. Soggetti di
questo tipo sono caratterizzati da freddezza emotiva, assenza di sentimenti di
tenerezza e di calore umano. Sono estranei a relazioni umane profonde, in genere
non arrivano a costruirsi una propria familgia attraverso un rapporto sentimentale. A
volte si tende ad equivocare con la timidezza, ma bisogna fare distinzione tra un
tratto timido e un tratto schizoide, che generalmente si capisce soltanto più avanti
nelle fasi di sviluppo del soggetto studente. Cè una tipologia di timidezza che
percepisce la timidezza, percepisce difficoltà nei rapporti ma vorrebbe essere più
disinvolto, cioè cè una tipologia di timido che soffre il fatto di essere timido,
certamente non è uno schizoide, che invece, rispetto a questa caratteristica è
egosintonico, non soffre della carenza dei rapporti sociali, anzi non li ricerca proprio,
non è interessato.

-Schizotipico
Mentre lo schizoide è danneggiato nella sua dimensione sociale, lo
schizotipico è danneggiato nella sua dimensione cognitiva, infatti lo stile
cognitivo di questi soggetti è bizzarro ed eccentrico con una vita relazionale
disinvestita ed impoverita. Vi è una tendenza ad una organizzazione di
pensiero di tipo magico e ad una strutturazione del patrimonio esperenziale,
interpretativa e dereistica. Tali esperienze cognitivo-percettive, per la loro
prossimità al processo primario (modo di funzionamento dell'inconscio) sono
difficilmente esprimibili dal soggetto attraverso le usuali coordinate
temporo-spaziali o di differenziazione tra se e mondo esterno, ovvero
nell'organizzazione di pensiero, lo schizotipico è come se si servisse più delle
modalità tipiche del funzionamento inconscio. Per tale ragione ad esse
corrisponde un linguaggio nel quale si accentuano i caratteri di stranezza,
disgressività. Il rapporto di realtà è dunque precario o quanto meno
organizzato su modelli che privilegiano assi privati e personali, significati
peculiari, piuttosto che i dati oggettivi e le opinioni correnti con i quali sono
scarsamente integrabili. Ne deriva un atteggiamento individualista, eccentrico
con difficoltà di adattamento a normative sociali realistiche che comportano
notevoli disagi relazionali. Spesso lo stile di vita è isolato da qualsiasi forma
di contatto sociale e lavorativo ed il livello di ansia sociale, cioè il disagio di
intrattenersi con persone estranee alla ristretta cerchica familiare, può essere
elevato. Il rapporto vis a vis è caratterizzato da contatti visivi fuggevoli e da un
atteggiamento generale impacciato con una scarsa capacità di modulare le
espressoni mimiche e gestuali durante il colloquio. A volte questi soggetti
trovano integrazione in gruppi di emarginazione sociale formati sulla base di
aggregazione di elementi di peculiarità. In concomitanza di eventi stressanti è
possibile che il precario sentimento di realtà di questi individui si incrini
portando ad episodi psicotici transitori. Le persone con una personalità
schizotipica, come quelli con una personalità schizoide, sono socialmente ed
emotivamente distaccate. Inoltre, essi mostrano stranezze di pensare,
percepire e comunicare simili a quelli delle persone affette da schizofrenia;
lelemento differenziativo più specifico infatti è la presenza di discrasia non
sul piano sociale, ma sul piano ideativo.
Alcune persone che mostrano segni di personalità schizotipica, credono che i
loro pensieri o azioni siano in grado di controllare qualcosa o qualcuno
(pensiero magico). Per esempio, credono che possano danneggiare gli altri
con pensieri ostili. Le persone con una personalità schizotipica può anche
avere idee paranoiche,tendono ad interpretare troppo le cose che succedono.
Il rapporto con realtà è caratterizzato da contatti vicini, fuggevoli, i soggetti
hanno difficoltà a mantenere lo sguardo, hanno un atteggiamento generale
impacciato, e ci accorgiamo anche di una psico-motricità che non è fluida,
spontanea, un po caricaturale.

-Paranoide
Nel paranoide il meccanismo di difesa fondamentale è la proiezione, si tratta
di un meccanismo primitivo che porta all'alterazione della realtà e ad una
visione peggiorativa della stessa. Per il paranoide il mondo è un ambiente
ostile in cui egli vive in una atmosfera di oscura e continua preoccupazione.
Sono sospettosi, incapaci di fidarsi degli altri e sempre alla ricerca di ogni
minimo indizio di imbroglio o di inganno. Si mantengono rigidi e sempre
attenti a dimostrare la veridicità dei propri giudizi e convincimenti. Raramente
ascoltano gli altri e ammettono i loro errori. Si indignano ed offendono per la
minima critica loro rivolta e si arrabbiano e controattaccano in modo
esagerato e sporoporzionato. Lo stile di vita è solitario in quanto ogni nuovo
arrivato è considerato un potenziale nemico. Nell'ambiente lavorativo si
riducono ad essere isolati ed emarginati, vittime delle proprie profezie che si
autoavverano,cioè il paranoide è convinto che ce lhanno con lui, che lo
vogliono emarginare, che sono cattivi, quindi il suo comportamento manca di
calore umano, empatia, apertura, e quindi persone che si rendono antipatiche
nelle relazioni, soprattutto allinterno dei gruppi, per cui di fatto, a lungo andare,
succede che si verifica esattamente quello che il paranoide viveva come
pregiudizio a priori, cioè gli altri lo emarginano, solo che in questo caso
lemarginazione è legata ai comportamenti che il soggetto mette in atto Le
relazioni sentimentali, quando arrivano a formarsi, sono gravemente
disturbate dalla gelosia, dal sospetto e dal tormento del dubbio.

CLUSTER B

-Istrionico
Nel DSM-5 troviamo l'isteria sddivisa in tre ambiti differenti:

· Isteria a sintomi somantici : disturbo di conversione;

· Isteria asintomi psichici :disturbi dissociativi;

· Personalità isterica : disturbo istrionico di personalità.

Le persone con una personalità istrionica sono drammatiche e troppo emotive, sono
eccessivamente preoccupati dellapparenza. Stabiliscono grazie alla loro vivacità,
relazioni spesso superficiali e transitorie.

La loro espressione di emozioni spesso sembra esagerata, infantile, e suscita


simpatia o attenzione (spesso erotica o sessuale) da parte degli altri.

Le persone con una personalità istrionica sono inclini a comportamenti


sessualmente provocatori o di sessualizzazione delle relazioni. Tuttavia, essi non
cercano veramente un rapporto sessuale, anzi, il loro comportamento seduttivo
spesso maschera il desiderio di essere dipendenti e protetti. Alcune persone con una
personalità istrionica sono anche ipocondriache ed esagerano i loro problemi fisici
per ottenere lattenzione di cui hanno bisogno.

Listrionico dal punto di vista psichiatrico è un soggetto che tende a una


iperespressione della propria vita emozionale, e tende a esprimerla anche per
catturare e coinvolgere gli altri; quindi ha una difficoltà a filtrare le emozioni, anzi le
esalta nelle loro manifestazioni esterne,ottenendo così il risultato di rendersi molto
visibile agli altri. Quindi listrionico è manipolativo, perché nelle sue emozioni sta
coinvolgendo.

Listrionico non ha come obiettivo quello di passare inosservato, tuttaltro, più


osservato è meglio è, listrionico è come se fosse su un palcoscenico, vorrebbe
accogliere applausi. Non è discreto, non è riservato, non è sobrio, non è misurato,
non è prudente (ha una sottovalutazione del rischio). Quindi ha un comportamento
drammatico, estremamente emotivo, quasi teatrale nelle proprie manifestazioni, con
decisivo egocentrismo (scarsa empatia), scarsa propensione a comprendere gli altri,
ad aprirsi agli altri, e latteggiamento manipolativo è contraddistinto nei rapporti
interpersonali quasi sempre di tipo conflittuale (si litiga facilmente, conflittualizza le
relazioni anche per il proprio spiccatissimo egocentrismo), vede le cose dal suo
unico punto di vista, non ha intenzione di capire che le altre persone possono
percepire diversamente. Gli altri sono usati come strumento di soddisfacimento di un
bisogno di essere al centro dellattenzione e dellammirazione (laltro è importante in
quanto mi da il senso dellammirazione ), finché listrionico non raggiunge i suoi fini, si
crea un certo equilibrio tra lui e lambiente, e vive la vita come un affascinante
spettacolo dove recitando la propria parte piovono gli applausi, specie se è un
istrionico simpatico, carino, divertente, elegante, in fondo gli amici, i compagni, i
colleghi, il gruppo lo trovano divertente, perché ha la battuta pronta, fa carinerie. Le
cose non vanno sempre bene perché quando questo metodo non funziona più
riaffiorano sentimenti di inadeguatezza, di inferiorità. Cè sempre un tentativo di
ipercompenso in alcuni di questi disturbi: faccio il carino, il simpatico e il divertente
perché devo compensare la voragine di senso che ho dentro di me, la totale
mancanza di rapidità nei miei meccanismi identitari. Se mi dicono che parlo poco, so
dentro di me il perché, non metto in crisi la mia identità, non è vitale per me avere i
consensi, gli applausi sempre e comunque e costantemente.

Quindi con lansia e la preoccupazione di essere rifiutati ogni azione è improntata alla
ricerca spasmodica di apprezzamento e rassicurazione. Se usualmente uso un
approccio seduttivo in condizioni estreme, quando listrionico sente che per esempio
il partner comincia a scusarsi, a stancarsi, lo rifiuta, mette in moto tutta una serie di
comportamenti (tempesta di telefonate, sms, messaggi, ti cerca a casa, minaccia di
suicidarsi); ci sono i cosiddetti Ts (tentativi di suicidio) in cui è francamente
riconoscibile la non volontà di suicidarsi, ma è individuabile una modalità di
comunicazione perversa, strumentale, disfunzionale, che serve, se possibile a
ricatturare lattenzione, laffetto e a ricostruire il legame che lui si sente messo in crisi,
il più delle volte allontanando, distanziando, terrorizzando il partner già in crisi per i
fatti suoi allinterno di questo rapporto. Nel dp istrionico hanno un ruolo significativo
dei tratti trasversali di un autore che si chiama Kernberg (credo sia lui, il prof lha
pronunciato in maniera strana), che sono non semplicissimi: la ricerca della novità,
che se presente il misura molto elevata i soggetti sono più impulsivi, irriflessivi,
insofferenti alla routine, hanno bisogno di cambiare spesso, hanno bisogno di
confrontarsi sempre con ciò che è cool, fashion, cercano sempre stimoli nuovi per
piacere stesso della novità; ma vi è anche una parte un tratto fondamentale che
comporta la percezione inadeguata del rischio e della capacità di evitarlo. Questi
soggetti sono imprudenti, sceneggiano la loro situazione drammatica, hanno poca
percezione del fatto che creino scandalo, di essere troppo appariscenti, devono fare
la loro piazzata e la fanno, anche se sono persone di una certa cultura e maturità, ma
se sono istrioniche, non si curano del fatto che generano situazioni di disagio. Quindi
hanno poca percezione del rischio, e quindi agiscono senza rendersi conto delle
conseguenze negative, ed hanno dipendenza da gratificazione, da consenso sociale
e da relazione, che ne caratterizza più di tutto lestremo bisogno di sentirsi dentro la
relazione. Listrionico ha bisogno di sentirsi nel gruppo, di sentirsi integrato, aspetto
completamente opposto al dp schizoide.

I motivati atteggiamenti di manipolazione degli altri, compresa la menzogna, sono un


atteggiamento comune con listrionico, che mente con la peggiore sfacciataggine e
con la maggiore spudoratezza, perché teme il giudizio negativo dellaltro, lo fa per
sopravvivere e non riesce a reggere il fatto di doversi esporre alla condanna dellaltro,
quindi mente per non far scoprire la verità allaltro, anche quando la verità è evidente.
Ciò che fa listrionico è stupefacente, ti nega levidenza.

Il soggetto istrionico è caratterizzato da uno stile di comportamento drammatico,


intensamente emotivo, quasi teatrale nelle proprie manifestazioni. L'eccessivo
egocentrismo e l'atteggiamento manipolatorio contraddistinguono i rapporti
interpersonali quasi sempre conflittuali. Gli altri sonoconsiderati solo come strument
di soddisfacimento di un bisogno di essere al centro dell'attenzione e
dell'ammirazione. Finchè l'omeostasi viene mantenuta, il soggetto istrionico vive la
vita come un affascinante spettacolo, dove recitando l propria parte piovono gli
applausi. Ma quando questo equilibrio non funzione più riaffiorano i sentimenti di
inadeguatezza e inferiorità: con l'ansia e la preoccupazione di essere rifutati, ogni
azione è improntata alla ricerca spasmodia di apprezzamento e rassicurazione. Se
usualmente il mezzo preferito è quello dell'approccio seduttivo, in condizioni estreme
non esitano a porre minacce ricattatorie di gesti autolesivi e possono susseguirsi nel
tempo tentativi di suicidio a scopo dimostrativo. Nella strutturazione della
personalità istrionica hanno un ruolo significativo le dimensioni temperamentali nel
corso dello sviluppo.

Nel DP istrionico vi è infatti

· una elevata Novelty Seeking, che li rende impulsivi, irrilessivi, insofferenti della
routine e volti alla ricerca di stimoli nuovi per il piacere stesso della novità;

· una bassa Harm Avoidance (evitamento del rischio) che li rende in genere poco
ansiosi;

· una elevata Reward Dependance (quanto il soggetto dipende dal consenso e dalla
gratificazione altrui) che ne caratterizza più di tutto l'estremo senso di affiliazione e
l'estrema sensibilità e dipendenza dai segnali sociali.

-Narcisistico
Le persone con una personalità narcisistica hanno un senso di superiorità, un
bisogno di ammirazione, e mancanza di empatia. Hanno una convinzione esagerata
del loro valore che è ciò che i terapeuti chiamano grandiosità.

Essi possono essere estremamente sensibili al fallimento, alla sconfitta, o alla critica.
Di fronte a un inadempimento la loro opinione di sé, può facilmente portarli ad essere
arrabbiati o gravemente depressi. Perché credono di essere superiori nei loro
rapporti con altre persone, si aspettano di essere ammirati e spesso hanno il
sospetto che altri li invidino. Essi credono di avere il diritto di soddisfare i propri
bisogni senza aspettare, sfruttando gli altri, i cui bisogni e convinzioni,ritengono
essere meno importanti. Il loro comportamento di solito è offensivo per gli altri, che li
vedono come arroganti o egoisti,non è semplicissimo da capire, anche perché siamo
influenzati negativamente dal significato comune del termine che non centra tanto
con il significato psichiatrico. Bisogna mettere da parte il più possibile quello che si
sapeva del narcisismo fin ora. Il soggetto vive stabilmente però con un sentimento di
unicità per il senso grandioso della propria importanza, almeno così sembrerebbe
apparire. Il soggetto si sente di unimportanza unica, dalle potenzialità enormi, dal
valore straordinario; così sembra fino a un certo punto, poi non è così. Tutti i rapporti
interpersonali vengono gestiti secondo la necessità soggettiva di una incessante
ricerca di attenzione e di ammirazione.

Ciò che si ritiene nel linguaggio comune essere narcisista è un aspetto molto
riduttivo di quanto detto, cioè si ritiene che il narcisista sia uno che si crede bello, figo,
elegante, ma in realtà le cose sono molto diverse, perché questo è un modo
ipercompensatorio di colmare una mancanza profonda di sicurezza dentro di sé,
quindi ho bisogno di sentirmi figo, così mi approvano, mi ammirano, mi danno il loro
consenso, mi dicono che sono bravo, bello, interessante, mi riempio di like, sono
sempre più visibile; questo fino ad un certo punto perché il grandioso e planetario
successo di Facebook si fonda sul guardare e sullessere guardato, alimentando i
disturbi narcisistici: la visibilità e lapprovazione che ricevo, e la quantità di like che
ricevo sono fondamentali, limportante che vengo apprezzato, anche se solo in una
componente virtuale, ciò è una ricarica narcisistica continua. Ciò esprime in modo
costante la continua ricerca implicita di conferme esterne rispetto al proprio valore,
questa è la componente del narcisismo che non si riesce a cogliere, perché tra tutte
queste immagini di successo, bellezza ecc..che passa attraverso labbigliamento, la
palestra, il trucco ecc.., la crisi è dietro langolo quando queste conferme cominciano
a difettare, o quando un evento, anche brutto e drammatico, mette rapidissimamente
in crisi queste sicurezze che mi sono costruito.

Quindi inducono difficoltà relazionali, incapacità di essere empatici, e se vengono


giudicati impropriamente vengono fuori sentimenti di rabbia prepotente. La rabbia
istrionica e la rabbia narcisistica dei contenuti sintomatici molto caratteristici ed
evidenti: è una rabbia aggressiva, piena di aggredine, perché sono stati toccati i
meccanismi di sicurezza della persona, quindi emerge tutta laggressività e tutta la
frustrazione per il fatto che non si sentono più riconosciuti, o quando vanno incontro
a perdita. Nei confronti degli altri provano la vergogna, che è un sentimento
profondamente narcisistico, richiama fortemente i meccanismi dellequilibrio
narcisistico.

Vi è quindi un difetto di base nelle funzioni psichiche che presiedono alla


consapevolezza e al controllo della propria autostima, difettano della capacità di
costruirsi unautostima valida, cioè un senso realistico di sé. Mi conosco
sufficientemente bene, solo che in alcune cose sono buono, in altre mi rendo conto di
essere un po più limitato, e quindi mi privo delle cose che funzionano e cerco di fare
le cose che non funzionano. La base dovrebbe essere questa, una conoscenza
realistica, un contatto sufficientemente equilibrato e veritiero con la propria sostanza
interiore, con la propria natura reale, senza autofingimenti. Il narcisista facilmente
può oscillare dalla fase di compenso in cui si sente il migliore, il più bravo, il più bello,
il più potente alla fase di totale mancanza di valore e di significato (siamo ad un
passo dalla depressione narcisistica che può dare qualche volta manifestazioni
suicidarie, anche importanti), e che richiama sentimento di vergogna, fallimento e
mortificazione.

In tali condizioni quando appunto il soggetto sviluppa queste condizioni tendenti alla
depressione, il lasciarsi andare alle fantasie di illimitato potere, successo
rappresenta una felicissima fonte di serenità. Ci sono alcuni soggetti narcisistici che
hanno labitudine a fare fantasie su un nuovo futuro di successo, di intraprendenza, di
ricchezza, di rapporti con persone importanti.

Questo per dire come la nostra civiltà fosse come mai nessunaltra civiltà nella storia
dellumanità, è diventata una civiltà in cui la componente narcisistica è
fortissimamente rappresentata, quasi socialmente accettata, avvalorata e promossa.
E come se avessimo pressioni costanti per aumentare la componente narcisistica
della nostra personalità, e questo non è buono.

Secondo gli studi condotti nelle università americane, il più famoso social sta
diventando rifugio ideale di quanti hanno mancanza multipla di sé, non cè posto
migliore che davanti uno schermo, manipolano la propria immagine, utilizza quelle in
cui è venuto meglio e lì si costruisce una sorta di second person ideale con cui puoi
sostenere un impatto sociale più gradevole, più positivo e può dare un certo grado di
successo. E interessante perché mette insieme alcune aree psichiche oggi molto
importanti, come lo stalking, il narcisismo, luso prevalente di alcuni social che hanno
innescato per cattivo uso il suicidio in alcuni casi, molto pericoloso perché è come se
attivasse una condizione che negli adolescenti sarebbe presente, ovvero
laggressività, la violenza, latteggiamento vessatorio nei confronti di qualche
compagno più debole, e quindi, se non cè un controllo, le cose degenerano
facilmente. Il soggetto vive se stesso stabilmente secondo un sentimento di unicità
e per il senso grandioso della propria importanza. Tutti i rapporti interpersonali a
livello sentimentale, lavorativo e sociale vengono gestiti secondo la necessità
soggettiva di una incessante ricerca di attenzione e ammirazione. Ciò esprime il
dubbio costante e la continua ricerca implicita di conferme esterne rispetto al proprio
valore. I multiformi atteggiamenti di manipolazione degli altri (compresa la
menzogna) per il conseguimento dei propri scopi, producono inevitabilmente
difficoltà relazionali. Il nercisista non è per niente empatico e se vengono criticati o si
rintengono giudicati impropriamente, esprimono sentimenti di rabbia
impotente,umiliazione o vergogna profonda. Nei confronti degli altri alternano vissuti
emotivi oscillanti tra idealizzazione, quando il proprio bisogno di gratificazione
personale viene soddisfatto, e la svalutazone quando questo bisogno viene frustato.

Vi è quindi un difetto di base delle strutture psichice che presiedono funzionalmente


alla consapevolezza e al controllo della propria autostima, con oscillazioni estreme
tra il polo di una grandiosità esagerata e quello di una totale mancanza di valore.
Anche i minimi fatti quotidiani possono rimettere in discussione un equilibrio
instabile riguardo all'immagine di sè e ne minacciano la fragilità. In tali condizioni, il
lasciarsi andare alle fantasie di illimitato potere e successo in campo sessuale,
lavorativo e sociale, rappresenta una dimensione dereistica nella quale trovare rifugio.

-Antisociale
Persone con una personalità antisociale (precedentemente denominata personalità
psicopatica o sociopatica), molti dei quali sono maschi, mostrano cinico disprezzo
per i diritti e i sentimenti degli altri. La disonestà e linganno permeano le loro relazioni.
Sfruttano gli altri per guadagno materiale o gratificazione personale (a differenza di
persone narcisistiche, che sfruttano gli altri perché pensano che la loro superiorità lo
giustifichi). Tipicamente, le persone con una personalità antisociale agiscono i propri
conflitti in modo impulsivo e irresponsabile. Non tollerano la frustrazione, e talvolta
sono ostili o violenti. Spesso non anticipano le conseguenze negative dei loro
comportamenti antisociali e, nonostante i problemi o danni che causano agli altri,
non sentono rimorso o colpa. Piuttosto, con disinvoltura danno la colpa agli altri.
Laspetto centrale, sin dalladolescenza, è quello della tendenza alla violenza, alla
violazione dei diritti altrui, quindi il non tenere in considerazione i diritti degli altri, anzi
ostacolare gli altri.

Le persone con una personalità antisociale sono inclini allalcolismo, alla


tossicodipendenza,alle devianze sessuali, alla promiscuità, e alla prigionia. E
probabile che non riescano nel loro lavoro e a spostarsi da una zona allaltra. Spesso
hanno una storia familiare di comportamento antisociale, di abuso di sostanze, di
divorzio, e di abuso fisico. Da bambini, sono stati trascurati emotivamente e
fisicamente maltrattati. Le persone con una personalità antisociale hanno
unaspettativa di vita inferiore rispetto alla popolazione generale. Il disturbo tende a
diminuire o stabilizzarsi con letà.

Una caratteristica di questi soggetti è il trasformismo, in senso letterario nel film, che
nella realtà è un atteggiamento psicologico e comportamentale simili agli schizoidi,
ci sono soggetti coinvolti nei rapporti interpersonali che a volte sembrano simpatici,
divertenti, affettuosi, carini e a volte sono persone spietate ciniche, feroci. Possono
apparire aggressivi con alcuni e con altri sono gentili e generosi. Un soggetto che
crea una trappola relazionale a volte molto difficile da sventare, probabilmente
esoterico, che vive la vita come un gioco. E facile fingere quando non vi è nessuna
remora di tipo morale, etico, non costa nulla fingere di essere unaltra persona. Le
persone che hanno unidentità ben salda hanno più difficoltà a fingere di essere
qualcun altro, anzi, hanno anche un certo disgusto ad incarnare unaltra personalità.

La caratteristica più semplice dellantisociale è che non ha nessuna percezione del


senso del limite, legale, sociale, etico, umano, di opportunità, e di nessun altro tipo di
limite, etico, morale, giuridico. Ha una totale insofferenza per norme, leggi, regole,
divieti, obblighi, a cominciare dal fatto che passa con il rosso, ficca un coltello nella
mano del vicino di banco neanche per fargli del male, ma semplicemente per
divertirsi un po. Il risultato è che spesso condannato dalla legge per truffa, abuso di
droga, mancato riconoscimento di paternità ecc… Data la carenza estrema di
responsabilità è come se questi soggetti non sono stati in grado di suturare una
dimensione di emorragia interna interiore; il soggetto normale grosso modo si
orienta su ciò che si può fare e su ciò che non è giusto fare, ma data la estrema
carenza del senso di responsabilità e la carenza estrema del senso di colpa può agire
in maniera assolutamente disinvolta in tutte le cose più negative senza provare alcun
sentimento di colpa. Spesso la sessualità è di una notte sola, senza impegno né
coinvolgimento, la promiscuità sessuale è lunica regola conosciuta. Nei momenti
peggiori possono essere crudeli, tragici, violenti. Cosa succede quando dei giovani in
cui questo tratto è presente si uniscono, in condizioni di alta tensione emozionale?
Non sono più un gruppo di persone, sono un branco, provano una sorta di emozione
di gruppo nella maniera più istintuale e impulsiva possibile. Non manifestano mai
ansia né ansia dovuta a sensi di colpa, vivono una vita dove ansia e preoccupazioni
per sensi di colpa non hanno mai avuto posto, questi soggetti non hanno mai
sviluppato un adeguata funzione supereroica. Non hanno un padre a cui si sono bene
o male identificati, una figura che bene o male riconoscono. La figura del padre per
loro non esiste, né dentro né fuori. Sono pronti ad attribuire alla mancanza degli altri i
problemi a cui sono sottoposti piuttosto che le loro inadeguatezze, quindi
atteggiamento proiettivo in cui gli altri sono sbagliati.

Questi soggetti sono insofferenti allabitudine, alla routine, cercano continuamente il


nuovo, sono stimolati dalla novità; hanno una totale strafottenza verso il rischio e
verso il pericolo. Bisogna tenere conto che le società, i governi, le nazioni, i regni, i
presidenti, i principi e gli imperatori da sempre hanno fatto un uso massiccio di
questi soggetti, mandandoli a combattere in prima linea, facendogli fare i
paracadutisti, i marines, le truppe dassalto, i sabotatori, i terroristi. Quindi questi
soggetti sono anche funzionali ad un certo tipo di esigenza che a volte i governi
hanno, cè gente che ha un assoluto sprezzo del pericolo, non è coraggio, è la
tendenza a rischiare e a vivere emozioni fortemente gratificanti, prendendo il
massimo del rischio.

Mi butto dal paracadute? Ho un orgasmo per questo, e non la sensazione che morirei
in tre secondi. Se il potere da a loro la possibilità di essere riconosciuti nella loro
problematica, per loro è il massimo. E assolutamente insensibile e indipendente dal
biasimo e al valore. Quindi sono soggetti alla ricerca di sensazioni nuove, avventurosi,
annoiati dalla routine, impulsivi, irriflessivi e non hanno voglia di piegarsi alle regole
(sono anche anticonformisti in maniera incongrua agli aspetti culturali, sociali,
filosofici; essere anticonformisti non significa essere antisociali, ci sono
anticonformisti creativi, pro sociali).

N.B. Modello di Cloninger

Ci sono 3 dimensioni del temperamento che sono in qualche maniera costituzionali,


geneticamente predeterminate ed ereditabili indipendentemente le une dalle altre e
non connesse tra di loro:

· novelty seeking: pathways dopaminergiche

· Harm Avoidance: pathways serotoninergiche

· Reward Dependence: pathways noradrenergiche


loninger collega ciascuna di queste dimensioni con una fase di tipo neurofisiologico
e neurochimico in maniera semplice, magari troppo semplice. Si dice che la ricerca
della novità, delle emozioni nuove, delle sensazioni correla con un altro modello,
quello di Zuckermann che invece parla della dimensione della sensation sitting, cioè
quella inclinazione temperamentale a ricercare continuamente sensazioni, quindi
stimolazioni sensoriali, sensazioni di una certa intensità; sono dimensioni che noi
riteniamo che si vanno accentrando sempre più nella contemporaneità, se
consideriamo quanto spesso i bambini a età precocissima siano sottoposti a carico
sensoriale (es. vedere i cartoni animati a 3 mesi, è un sovraccarico di stimoli attivanti
che il bambino a 3 mesi non è in grado di percepire, semplicemente si sensibilizza un
bambino a un mondo di sensazioni, colori, immagini, stimolazioni, che lui cercherà
sempre di più, quindi se lindomani lo si mette a sedere sul seggiolone e per un attimo
non fa niente quel bambino fa come un pazzo perché vuole la sua droga).

Diversi educatori e pedagogisti molto seri dicono che i bambini oggi dovrebbero
essere non attratti a vedere i Pokemon in tv, ma ad avere dei momenti di pausa, di
silenzio, di relax, di riposo, perché quei bambini sono troppo stimolati da un mondo
ipertecnologico che li sollecita in modo iperstimolante e li sollecita soprattutto dal
punto di vista delle immagini visive che sono quanto di più affine alla stimolazione, a
una droga per il cervello.

Con la tecnologia stiamo facendo delle follie per le nuove generazioni in cui i rischi
sono incalcolabili, e gli effetti negativi si cominciano a vedere adesso.

Ci sono delle cose fanno bene a metà, fanno bene a unetà e fanno male unetà prima,
e quella cosa deve trovare integrazione nel momento in cui il sistema nervoso ha
raggiunto una maturità tale che può utilizzarla come esperienza, la può integrare per
sviluppare ed elaborare; ma se io quella cosa lho vista prima, il bambino svilupperà
dei problemi (come fare mangiare a un bambino piccolo 300g di bistecca alla
fiorentina, il bambino muore perché non ha gli enzimi per digerirla). Invece succede
che riconosciamo le conseguenze con tutto tranne che con la mente, che ha
meccanismi elaborativi e digestivi ancora più raffinati dello stomaco e dellintestino.

Le nuove anticicliche sono in binomio con il pathway dopaminergico, la valutazione


del rischio è in rapporto con il pathway serotoninergico, e il reward dependence è in
rapporto con il pathway noradrenergico.

-Borderline
Le persone con una personalità borderline sono quasi sempre donne, sono instabili
nella loro immagine di sé, nei loro stati danimo, nel comportamento e nelle relazioni
interpersonali.

I loro processi mentali sono più disturbati rispetto a quelli delle persone con una
personalità antisociale, e la loro aggressività è più spesso rivolta contro se stessi.
Sono più arrabbiati, più impulsivi e più confusi sulla loro identità delle persone con
personalità istrionica. La personalità borderline diventa evidente nella prima età
adulta, ma diventa meno comune nei gruppi di età più avanzata. Le persone con una
personalità borderline spesso riferiscono di essere trascurati o abusati da bambini.
Di conseguenza, si sentono vuoti e arrabbiati.

Hanno rapporti interpersonali molto più drammatici e intensi rispetto alle persone
con disturbi di personalità cluster A. Quando hanno paura di essere abbandonati da
una persona premurosa, tendono a esprimere la rabbia inappropriata ed intensa. Le
persone con una personalità borderline tendono a vedere gli eventi e le relazioni
come bianco o nero, buono o cattivo, ma non è mai neutrale.

Quando le persone con personalità di tipo borderline si sentono abbandonati e soli,


possono chiedersi se effettivamente esistono . Possono diventare disperatamente
impulsivi, impegnandosi in promiscuità spericolate, abuso di sostanze, o
auto-mutilazione. A volte sono così poco in contatto con la realtà che hanno brevi
episodi di pensiero psicotico, paranoia e allucinazioni.

Le personalità borderline è anche il disturbo di personalità più comunemente trattato


dai terapeuti, perché i borderline cercano qualcuno che si prenda cura di loro.

1. Il disturbo borderline, da alcuni anni, più che essere al centro dellattenzione


medica, è al

centro dellinteresse dellarte, letteratura, cinema, perché il dp borderline viene


riconosciuto dagli artisti, che hanno una sensibilità diversa, un fiuto per i fenomeni
culturali e sociali maggiore del nostro, anticipano le cose, le colgono sul nascere, e
quindi hanno compreso che il borderline è il disturbo della post-modernità. Quello
che il disturbo isterico era per Freud, è il disturbo borderline per la post-modernità,
cioè il disturbo della instabilità identitaria, della impulsività, della rabbia, della
oscillazione e del caos emotivo, affettivo, relazionale.

Il borderline comporta un marcato disturbo dellidentità, un intenso sentimento di


vuoto interiore. Non è un disturbo facilissimo né da capire né da riconoscere, bisogna
farci la mano, così è più facile individuarlo e avvertirlo nei pazienti. La presenza fisica
di altre persone consente loro di riempire la loro vita, quindi hanno bisogno dellaltro,
ma più facilmente mette in crisi la relazione, e soprattutto non trova mai la distanza
giusta; il borderline, se si avvicina troppo, in una relazione di intimità, ha paura di
scomparire dentro laltra persona, di fondersi con essa, di annullarsi, mentre se si
allontana troppo, teme il vuoto e labbandono. Il bordeline è quello che vive più
intensamente le crisi abbandoniche violentissime e tremende, e quindi se è troppo
lontano si sente abbandonato, se troppo vicino si sente minacciato dalla fusione
nellaltro, quindi non riesca mai a trovare lequilibrio relazionale adeguato. Es.di
ragionamento borderline = avere paura di essere lasciati dal fidanzato e per questo
lasciare, pensando di risolvere il problema della paura di essere lasciati.

Temo talmente tanto di essere lasciato che lo anticipo così langoscia abbandonica
viene afflitta da me allaltro piuttosto che da lui a me. A volte ci si butta nel lavoro,
perché senza quello, ci si sente zero, angosciati, vuoti, il lavoro è lunica possibilità
che ho per dimostrare a me stesso che sono qualcosa e valgo qualcosa. In tali
condizioni di dipendenza la solitudine diventa insopportabile perché comporta un
vissuto di annientamento.
Un caso di paziente grave parla di una donna che si innamorava, e dava seguito
allinnamoramento anche con appuntamenti sessuali correlati, di tutte figure
istituzionali (sacerdote, insegnante, il carabiniere, e tutte quelle persone che
rappresentavano qualcosa o qualcuno nella

società). Nella storia vennero fuori delle esperienze di abuso, anche a livello
incestuoso, e quella

persona sviluppa un transfert potentissimo nei confronti dello psichiatra, a tal punto
da chiedergli di avere una relazione, e al punto che durante le sedute che si
verificavano dopo un po

di tempo, diceva che era stata malissimo (febbre a 40, glicemia 350), avvertiva delle
crisi organiche perché avvertiva la distanza, labbandono, la separazione e diceva che
in quel frangente

di tempo lo psichiatra moriva. E talmente interessante collegare questi disturbi di


angoscia

psicotica con dei vissuti infantili in cui, per una serie di vicissitudini nella relazione
con le figure

genitoriali, il bambino non era stato messo nella condizione di sviluppare quellaffetto
fondamentale che è la costanza doggetto, cioè quellaffetto un po cè, quando il
genitore è presente,

e un po non cè, e il paziente è impaurito, piange, trema ecc..fino a quando a poco a


poco fa un

passaggio straordinario nella sua mente, cioè capisce che anche quando un genitore
non cè,

dopo un po ritornerà, e quindi lassenza non è definitiva, ma è unassenza che prelude


al ritorno. Ma cosa fa il soggetto quando il genitore manca? Si gira i pollici, aspetta?
No, fa riferimento allimmagine del genitore che nel frattempo è riuscito a far
diventare unimmagine interna, quindi sa che il genitore è presente e che tornerà, ma
è presente come rif.erimento interiore come oggetto interno che lo rincuora e gli da
la speranza, se non la relativa sicurezza, che dopo un po il genitore ritorna.

La capacità di gestire la separazione, la perdita, il vuoto, sono elementi che tutti


dobbiamo affrontare nella vita, anche il borderline. Studiare la psicopatologia aiuta a
comprendere le esigenze della mente, anche delle persone normali, e come funziona
la nostra vita affettiva e cognitiva. Ogni abbandono reale o immaginario viene vissuto
come una ferita profonda e dolorosa, quindi questi soggetti sono ipersensibilissimi
allabbandono, entrano in crisi quando il loro rapporto si interrompe, anche se a volte
sono esse stesse a interromperlo, e a volte sono essi stessi a mostrare una
instabilità enorme nelle relazioni, perché, non dimentichiamo, che è pronto a usare un
meccanismo molto duro di difesa, che è la scissione. Che significa? Significa che le
cose possono essere o completamente buone o completamente cattive. Scissione
significa dividere completamente nellaltro e anche nella propria mente i contenuti
positivi e quelli negativi. Lesito di questo uso massiccio di questo meccanismo di
difesa arcaico che il borderline fa anche da adulto è molto evidente e anche molto
pericoloso, perché significa che laltro con cui il borderline si relaziona può essere o
soltanto portatore di contenuti positivi o soltanto portatore di contenuti negativi.
Quindi il borderline nelle relazioni può soltanto o idealizzare laltro oltre ogni livello di
verosimiglianza, oppure svalutarlo, e renderlo ai suoi occhi la persona più schifosa,
indegna ecc.. La questione è che questi due atteggiamenti spesso si succedono luno
con laltro, anzi, più in una prima fase hai idealizzato, più in una seconda fase tenderai
a svalutare, e quindi la relazione è sottoposta a degli scossoni tremendi. Eventi
tragici e sessuali indiscriminati = il borderline oscilla da una situazione di sessualità
sfrenata, promiscua, caotica a una mancanza totale di sessualità. Quanti soggetti
tossico-dip hanno alla base un dp borderline? E il mancato riconoscimento del
disturbo che rende difficile il trattamento di questi soggetti, perché hanno ricadute
frequenti, anche se li disintossichiamo.

Abusi ambientali. Quanti disturbi del comportamento ambientale hanno alla base un
dp borderline? Il frequentare determinate persone possono portare a situazioni di
abuso, di maltrattamento, di cui sono spesso vittime essi stessi. Frequenti intenti e
oscillazioni emotive che esprimono una fondamentale instabilità affettiva,
costruendo alla base dei pensieri di suicidio (cosa molto frequente, tanto che la
ripetizione possono fare sospettare molto fortemente che siamo di fronte a un dp
borderline). Tendente a ripudiare, a godere di atti di autolesione, in tali momenti gli
atti di analgesia (?) tendono a configurare come atti di depersonalizzazione; altre
volte il borderline si taglia e prova dolore, ma quel dolore non viene vissuto in
maniera masochistica come lo si potrebbe pensare, ma si produce dolore perché il
dolore è lunica cosa che gli da lemozione di essere vivo, quindi gli da la sensazione di
provare unemozione di vitalità, nonostante sia un dolore che avverte come dolore, e
non come un piacere. Si dice che i borderline rispondono a questa triade: sono
delicate da toccare (devi stare attento a quello che dici o fai sennò saltano in aria, si
rompono come un cristallo e quando si rompono sono pericolose perché vanno in
frantumi e bisogna raccoglierne i cocci a meno che si possa fare); i soggetti
borderline hanno elevate reazioni istintive, sono alla ricerca di stimoli continui, hanno
elevata Harm avoidance, ma non sempre , esistono anche soggetti con bad
avoidance (è più probabile che ce labbiano bassa che alta). Mentre nei soggetti nei
quali prevale la componente più dipendente si trova unelevata reward dependance
nei soggetti più esplosivi si troverà bassa reward dependance. Quindi la
configurazione più corretta è: elevata nowelty seeking, bassa harm avoidance, e la
reward dependance varia se i soggetti sono potenzialmente dipendenti (elevata
reward dep), se i soggetti sono più di stampo antisociale, psicopatico o sociopatico
(bassa reward dep). Il reward dep varia in rapporto alla disposizione relazionale, in
base alla sensibilità sociale.

Questi soggetti presentano marcato disturbo dell'identità( non vi è una continuità e


coerenza nella percezione di sè) e intenso sentimento di vuoto interiore. Solo la
presenza fisica di altrepersone consente loro di dare un significato alla propria vita.
In tale condizione di dipendenza la solitudine diventa insopportabile perchè comporta
un vissuto di annientamento. Ogni abbandono reale o immaginario viene vissuto
come una ferita profonda e dolorosa. Frequenti pratiche sessuali indiscriminate,
abuso di sostanze, abusi alimentari. L'impulsività e il bisogno degli altri possono
portarli a frequentare persone che ne abusano, li sfruttano e li maltrattano.

Frequente e intense oscillazioni emotive che esprimono una fondamentale instabilità


affettiva possono essere alla base di pensieri di suicidio e agiti autolesivi. Tendenza
peculiare a godere di atti di automutilazione. In tali condizioni, i momenti analgesia si
possono configurare come stati didepersonalizzazione.

Sono persone di cristallo dunque sono :

· delicate da toccare;

· facili a rompersi;

· periolose quando sono in frantumi.

I soggetti borderline hanno elevata Novelty Seeking e bassa Harm Avoidance, ma


mentre nei soggetti nei

quali prevale la componente dipendente si trova una elevata Reward Dependece, nei
soggetti più

esplosivi, con eleenti di imilitudine con la socipatia, si troverà una bassa Reward
Dependence.

I tre criteci diagnostici ''intrapschici'' o ''strutturali'' che Kenberg utilizza per fare la
diagnosi di borderline, e per differenziarla rispettivamente dalla nevrosi e dalle
psicosi :

· La diffusione di ientitàà;

· La presenza di esame di realtà;

· Le difese primitive (quali appunto la scissione).

La diffusione di identità è il criterio fondamentale per la diagnosi borderline,


strettamente dipendente dalla presenza di difese primitive, quali soprattutto la
scissione, che si può a questo punto considerare quasi un ''marker psicodinamico''
della struttra borderline.

Il paziente borderline può presentarsi con incertezze di fondo a vari livelli :

· stili di vita (interesse per il successo economico o per un lavoro al servizio della
comunità o di una causa ideale o la possibile coesistenza di entrambi);

· carriera (difficoltà a scegliere un lavoro o ad adattarsi a quello scelto),

· tipi di amici o partner (Incertezza sul tipo di amici da freqeuntare e sul grado di
intimità da raggiungere, ricerca di partner con caratteristiche molto diverse tra loro);

· sessualirà (comportamenti etero o omosessuali o entrambi);


· valori morali (comportamento onesto alternato da periodi caratterizzati da piccoli
furti);

· religione (inaspettati cambiamenti di religione, crisi e riconversioni di fede);

· politica (frequenti cambiamenti di idee politiche, iscrizioni a partit diversi) e così via.

Il paziente può presentare cronici sentimenti di vuoto, immagini contraddittorie di sè,


difficoltà ad empatizzare con gli altri;a sua volta, il terapeuta può provare, a livello
controtransferale, un disagio dovuto ad una difficoltà a farsi un'idea precisa di
che tipo è il paziente, cioè acostruire dentro di sè una immagine integrata di lui, a
empatizzare con lui, come se ''la sua vita fosse una raccolta di storie da diversi
autori''.

CLUSTER C

-Evitante
Le persone con una personalità evitante sono eccessivamente sensibili al rifiuto, e
temono i rapporti di partenza. Hanno un forte desiderio di affetto e accettazione, ma
evitano i rapporti intimi e le situazioni sociali per paura di delusione e di critiche. A
differenza di quelli con una personalità schizoide, hanno difficoltà a causa del loro
isolamento e dallincapacità di relazionarsi con gli altri; ma a differenza dello
schizoide, che non è interessato ai rapporti sociali, levitante lo è ma evita la relazione
perché teme di non essere allaltezza della situazione. Vorrebbe interagire, vorrebbe
vita sociale ma ritiene di potere fallire, di potere essere giudicato male, di potere
essere insufficiente (non dimentichiamo che è un disturbo ansioso, lansia è il
denominatore comune dei tre disturbi, evitante, dipendente ed
ossessivo-compulsivo).

A differenza di quelli con una personalità borderline, che non rispondono al rifiuto
con rabbia, invece, si ritirano e appaiono timidi e riservati. La personalità Evitante è
simile alla fobia sociale generalizzata (vedi Disturbi dAnsia: Fobia Sociale). Alcuni
bambini si portano già dallinfanzia gli antecedenti di questo disturbo della
personalità, già con disturbo evitante della personalità in fase infantile o
adolescenziale, in alcuni casi in concomitanza con alcune malattie fisiche, che
comportano menomazioni o gravi compromissioni dellassetto fisico.

-Dipendente
Consiste nel timore fondamentale, nellansia di questi soggetti, di potere perdere un
legame significativo, un rapporto con una persona che per loro riflette una notevole
importanza. Un collega, un superiore, il fidanzato, il compagno, il partner, lamico del
cuore; e proprio in relazione a questo timore fondamentale di perdere una relazione
in cui loro investono parecchio, tendono ad assumere un atteggiamento di forte
subalternità. Il dipendente è un soggetto che tenta in tutti i modi di compiacere laltro,
di accontentarlo, di confermarlo, evita in tutti i modi il conflitto, evita la
contrapposizione, evita qualsiasi forma di sconferma, evita di opporsi allaltro, anche
quando sa che laltro sta sbagliando. E una forma di totale compiacenza, che a volte
diventa unestrema subalternità nei confronti dellaltro. Anche in questo caso il
meccanismo di origine è lo stesso, parte dallansia. Pensate a un soggetto maschile
con questo disturbo nei confronti del partner di sesso femminile. A volte gli adulti
con una malattia prolungata o handicap fisico sviluppano una personalità dipendente.

-Ossessivo compulsivo
Le persone con un disturbo ossessivocompulsivo di personalità sono preoccupati
per lordine, il perfezionismo, e controllo. Sono affidabili, ordinati e metodici, ma la
loro inflessibilità li rende incapaci di adattarsi ai cambiamenti. Perché sono cauti e
valutano tutti gli aspetti di un problema, hanno difficoltà a prendere decisioni. Essi
prendono seriamente le loro responsabilità, ma perché non possono tollerare errori o
imperfezioni, spesso hanno difficoltà a completare i compiti.

Le persone con un disturbo ossessivo-compulsivo di personalità sono spesso


persone con capacità elevate, soprattutto nelle scienze e in altri campi
intellettualmente impegnativi che richiedono ordine e attenzione ai dettagli. Tuttavia,
la loro responsabilità lo rendono così ansioso che raramente possono godere dei
loro successi. Sono a disagio con i loro sentimenti, con le relazioni e le situazioni
dove non hanno il controllo o dove devono fare affidamento su altri o in cui gli eventi
sono imprevedibili. Questi pazienti sono spesso incapaci di rilassarsi e possono
diventare maniaci del lavoro. Possono avere problemi nel mondo del lavoro così
come nelle relazioni intime, perché sono molto rigide e formali.Il collezionismo è una
grande dimensione ossessivo-compulsiva. Collezione completa è una frase che fa
andare in disibilio il dp oss-comp: significa che ho tutto, che non mi manca niente,
che nulla è fuori controllo. Quindi il collezionismo, larchiviare, lordinare, il precisare, il
puntualizzare, il mettere i puntini sulle i sono tutti tratti del disturbo
ossessivocompulsivo, poi la pulizia, lordine, la puntualità, lesattezza sono tutte
dimensioni che se presenti a un livello minimo-medio, sono qualità. Se tutto questo è
esasperato, disfunzionale,la persona è eccessivamente precisa, puntuale, ha bisogno
di annotare tutto, ricordare tutto a tal punto che diventa controproducente, in quanto
sono estremamente lenti nel fare le cose, a forza di volerle fare nel modo migliore e
nella maniera assolutamente più perfetta possibile.

Altri tipi di personalità


Alcuni tipi di personalità non sono classificati come disturbi.

— Personalità Passivo-aggressivo (negativistica): Le persone con un lato


passivo-aggressivo di personalità si comportano in modi che sembrano incapaci o
passivi. Tuttavia, questi comportamenti sono in realtà modi per evitare responsabilità
o di controllare o punire gli altri. Le persone con un passivo-aggressivo di personalità
spesso svolgono compiti in modo inefficiente, o rivendicano un handicap. Spesso,
accettano di svolgere compiti che non vogliono eseguire e poi sottilmente minano il
completamento dell incarico. Tale comportamento consente di solito di nascondere
lostilità o il disaccordo.

— Personalità ciclotimica: Le persone alternano personalità diverse che oscillano tra


euforia e cupo pessimismo. Ogni stato danimo dura settimane o più. Cambiamenti di
umore si verificano regolarmente e senza alcuna causa ragionevole..Molte persone
dotate e creative hanno questo tipo di personalità (vedi i disturbi dellumore: Disturbo
ciclotimico)

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