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Repubblica e Cantone

Ticino

Polizia cantonale Sezione approfondimenti


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Entomologia Forense

Mosche, coleotteri ed altri insetti al servizio


degli inquirenti !

Isp Marco Galli

Introduzione

Le mosche, che noiose che sono, eppure alcune specie, quelle necrofage, ci possono aiutare
nella datazione della morte, quando dopo alcuni giorni dal ritrovamento il medico legale non
può più determinare il giorno del decesso.
Nel mondo per citare alcuni numeri, vi sono circa 150'000 tipi di mosche, in Svizzera ne sono
state catalogate circa 6200.
Possiamo inoltre immaginare che nel mondo sono stati calcolati più di un milione e mezzo di
organismi e più della metà sono insetti. Un’inezia, se si pensa che i mammiferi sulla terra sono
circa 4500 !
Nel nostro paese su 40'500 specie conosciute (animali e vegetali), gli insetti sono circa
30'000!!

Gli insetti che interessano specificatamente il settore dell’entomologia forense sono le


calliforidi, famiglia di mosche che conta più di 1000 specie conosciute nel mondo ma “solo” 52
in Svizzera. Quest’ultime permettono di determinare con una certa precisione l’intervallo post-
mortem.
Seguono altre 8 famiglie di insetti necrofagi (mosche e coleotteri).

Le mosche! L’interesse è nato nel 1999 quando, con il collega Friedli, ho partecipato a
Losanna ad una giornata di introduzione sul tema dell’entomologia.
Nel 2000 ho approfittato del mio stage presso la Polizia Scientifica di Losanna per affinare
dapprima la conoscenza con il collega isp Wyss, poi per poter approfondire grazie alle sue
semplici ma importanti spiegazioni questo interessante universo.
Nel mese di maggio di quest’anno sono stato a Parigi al primo seminario Europeo organizzato
dalla Gendarmeria francese, presso i laboratori di Rosny-sous-Boys. Vi hanno partecipato
rappresentanti di 13 paesi provenienti da tutto il mondo. Sono stati tre giorni molto
impegnativi, dove ho potuto conoscere ed approfondire questo particolare argomento.

In tutti i casi di rinvenimento di cadavere, il medico legale deve stimare nel modo più preciso
possibile non solo le cause del decesso, ma anche la data e l’ora della morte. In questo
contesto vi sono diversi sistemi di lavoro:
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- valutazione secondo la temperatura del corpo, la rigidità e i lividi cadaverici;


- i metodi istologici, istochimici, chimici e batteriologici.

Di fatto, quando i lividi cadaverici si sono dissolti, la determinazione della data della morte
dell’individuo diventa difficile, se non impossibile.
In tutti i casi dove non si trova nessun altro indizio, il metodo entomologico può permettere di
datare la morte con una certa precisione, con un margine di errore di 24 ore, anche dopo
diversi giorni dal ritrovamento.
La microfauna cadaverica comprende quegli insetti che partecipano alla trasformazione, alla
rigenerazione, o meglio al riciclaggio, nel nostro ecosistema, della materia organica in
putrefazione e intervengono quindi attivamente al decadimento cadaverico alimentandosi delle
sue parti in decomposizione. Lo scopo principale dell’entomologia forense è contribuire, con
tutti gli elementi desumibili dallo studio degli insetti rinvenuti sul cadavere o nelle sue
immediate vicinanze, alla determinazione dell’epoca e del luogo del decesso (eventuale
spostamento del cadavere).

Gli insetti al servizio dell’inchiesta penale

Le prime testimonianze relative ad un rapporto tra insetti e cadaveri si possono far risalire
all’Antico Egitto, dove già gli Egizi dimostrarono di conoscere il problema. In un vecchio
papiro, trovato in bocca ad una mummia, si poteva leggere: “...le larve non diventeranno
mosche dentro di te....”
Tracce anche in Asia, dove gli Ebrei denominavano il principe dei demoni il “signore delle
mosche”.

Alla fine del 18 secolo, P. Megnin, entomologo francese, ha scoperto che un certo numero di
insetti colonizzavano i cadaveri umani e animali dopo la morte. Egli ha rimarcato che differenti
squadre di insetti si succedevano in modo similare e regolare.

Dal 1947 il prof. M. Leclercq, medico ed entomologo presso l’Istituto di medicina legale di
Liegi, utilizza il metodo di Megnin per determinare la data della morte in rapporto agli insetti
ritrovati. Persona che ho potuto conoscere a Parigi poichè presente durante il primo seminario
Europeo.

In USA e in Inghilterra, l’entomologia medico-legale è utilizzata da diversi anni. L’FBI gestisce


un dipartimento d’entomologia forense.

Nel 1992, la Gendarmeria francese si è dotata anch’essa di un laboratorio d’entomologia a


Rosny-sous-Boys vicino a Parigi. Analizza e si occupa di tutto il materiale entomologico inviato
da tutto il territorio francese.

In Svizzera l’entomologia forense è stata introdotta nel 1993 a Losanna e più precisamente
nel canton Vaud, dall’Ispettore C. Wyss della Polizia Cantonale. Fin dall’inizio collabora con lui
l’Istituto universitario di Zoologia e quello di Medicina legale di Losanna.
Fino ad oggi sono stati effettuati oltre 100 “expertises” per la determinazione post-mortem
(IPM) su cadaveri, con una ventina di casi su esplicita richiesta da parte di un giudice.
A livello Svizzero è in pratica l’unica persona che si occupa di questa attività con una
riconosciuta esperienza.

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Claude Wyss nel 1999 durante la giornata di introduzione all’entomologia forense

Il metodo entomologico

Dal momento della morte, man mano e nella misura che si alternano gli stadi cadaverici, le
differenti squadre di insetti sono attirate e si succedono regolarmente seguendo le
modificazioni dei substrati. Esse possono essere classificate in 4 categorie:

1. necrofagi
2. necrofili (predatori o parassiti dei necrofagi)
3. onnivori (si nutrono in particolare di tessuti, peli, ecc.)
4. opportunisti (utilizzano il cadavere come rifugio)

In seguito bisogna precisare i periodi di attività e di inattività, non solamente delle speci
raccolte sui luoghi ma anche quelle che sono assenti e che potevano quindi arrivare sul
cadavere. In questa eventualità, bisogna tenere presente tutte le ipotesi possibili, deducendo
anche che il ritrovamento del cadavere non è il medesimo luogo di quello della morte
(spostamento della vittima).
La composizione specifica di ogni gruppo e il suo tempo di presenza può variare seguendo i
fattori che influenzano la fauna entomologica locale e i processi di alterazione del cadavere
(città, campagna, all’interno o all’esterno di abitazioni, stagioni, dati climatici e meteorologici,
grandezza dei cadaveri, condizioni in cui si trova il corpo: all’aperto, sotterrato, nell’acqua).
L’attività degli insetti, la durata del loro ciclo evolutivo (deposizione delle uova, incubazione,
crescita delle larve, pupe, mosche) sono conosciuti e sono influenzabili a seconda delle
condizioni climatiche (temperatura, umidità).
L’entomologia forense consiste nello studio dei luoghi con la presenza degli insetti e lo stato di
decomposizione di un cadavere. Questa scienza trova delle importanti applicazioni in materia
di inchiesta giudiziaria, dove l’aspetto principale è determinare il tempo trascorso dopo il
decesso (IPM – intervallo post-mortem).
Dopo che la rigidità cadaverica sparisce, le constatazioni post-mortem medico legali non
permettono più di fissare con certezza questo intervallo: la differenza della decomposizione è
la regola. Il fattore determinante è la temperatura e l’accessibilità degli insetti sul cadavere che
influenzano favorevolmente la velocità di decomposizione. Siccome gli insetti reagiscono
direttamente alle condizioni climatiche, specialmente la temperatura ambientale, diventano
degli indizi fondamentali per la determinazione dell’intervallo post-mortem.

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L’entomologia forense si basa sull’ordine di comparsa delle differenti specie d’insetti e, come
già citato precedentemente, il primo a notare la sequenza cronologica delle squadre dei
“lavoratori della morte” è stato il medico entomologo Megnin nel lontano1894.

Di seguito possiamo osservare il succedersi delle squadre degli insetti.

Comunque questa successione classica di otto squadre di insetti su di un cadavere serve


solamente come base per l’interpretazione, come certificato negli ultimi anni da diverse
esperienze effettuate su diversi casi pratici. Durante il seminario a Parigi alcuni relatori, grazie
alle loro esperienze, hanno potuto dimostrare questo stato di cose.
Ogni “expertise” medico-legale è particolare e la conoscenza territoriale della fauna di
ciascuna regione al momento di una datazione post-mortem risulta di fondamentale
importanza.

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Cosa possiamo trovare sui luoghi ?

Innanzitutto, dopo qualche minuto e fino a qualche ora dopo la morte, le mosche arrivano sul
cadavere per deporre le loro uova, negli orifici naturali (orecchie, naso, occhi, bocca, senza
sottovalutare in ferite da taglio e da arma da fuoco).

Le uova dopo un periodo di incubazione diventano delle larve (“cagnotti”). Quest’ultime si


nutrono dei substrati fino alla maturità lasciando di principio il cadavere per trasformarsi in
pupa. Dopo un determinato tempo dalla pupa nascono delle nuove mosche.

Dalla morte e fino alla completa distruzione del cadavere (ossa non incluse), si possono
osservare in totale un centinaio di specie d’insetti.

Calcolo dell’intervallo post-mortem

Per calcolare l’intervallo post-mortem vi sono diverse metodologie di lavoro.


In Svizzera, C. Wyss, grazie alla sua grande esperienza usa nei casi di cadaveri “freschi” il
metodo di Marchenko (medico-legale). L’idea è quella di determinare a quanto risale l’arrivo
dei dipteri basandosi sulla durata dello sviluppo delle larve durante l’allevamento. Il grosso
problema è che la durata dello sviluppo da uova all’adulto varia in funzione della temperatura,
e questa può essere molto differente nei giorni precedenti il ritrovamento del cadavere. Per
sopperire a questo inconveniente, Marchenko ha messo a punto un metodo di calcolo che
tiene conto delle temperature medie. Il principio è il seguente: al di sotto di certe temperature
(soglia inferiore di sviluppo) le larve non si sviluppano. Per quest’ultime, contano solo le
temperature effettive, definite tra la differenza della temperatura media (su 24 h) e la soglia
inferiore di sviluppo. Per effettuare il totale del ciclo di sviluppo, ad ogni specie necessita una
costante di calore (somma delle temperature effettive necessarie per uno sviluppo completo).
Conoscendo la costante di calore, la soglia inferiore dello sviluppo (valori calcolati da
Marchenko), le temperature rilevate nei giorni precedenti la scoperta del cadavere e le
temperature effettive subite dalla larve durante l’allevamento, è possibile risalire al giorno della
deposizione delle uova.
Comunque questo metodo pone dei limiti. Al di sotto di certe temperature, il calcolo non è più
preciso al 100 %.

Prelievi sui luoghi

Anche il nostro servizio si è dotato di una valigetta che contiene tutto il materiale occorrente
per i prelievi (vedi foto).

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Valigia in dotazione alla scientifica

Il lavoro da svolgere sui luoghi di un rinvenimento cadavere (fotografie, ricerca delle tracce,
attività medico legale, ecc.) richiede del tempo.
La maggior parte delle volte, i colleghi hanno fretta di far portar via il cadavere e non di rado
sui luoghi si trovano già le pompe funebri pronte a prelevare il corpo.
Se vogliamo portare a buon fine un’inchiesta tramite l’ausilio dell’entomologia e poter in
seguito eseguire una datazione della morte la più precisa, bisogna raccogliere del buon
materiale entomologico. Alla fine delle consuete operazioni, sarà necessario prevedere il
tempo necessario per osservare la fauna necrofaga.
Per prima cosa si dovrà posizionare vicino al cadavere il termometro per rilevare le varie
temperature.
In seguito si scattaranno diverse fotografie generali e macro degli insetti e delle larve.

Nei casi all’interno

Effettuare il sopralluogo di tutti i locali dove si trova il cadavere e osservare per terra, negli
angoli, sotto i tappeti. Si troveranno probabilmente già delle larve e soprattutto delle pupe. In
questo caso si cercherà di prenderne il massimo possibile. Alcune verranno messe nell’alcool
a 70 % e molte altre in un boccale con della carta umida.

Bisogna guardare verso la finestra, dove si troveranno della mosche che volano contro il
vetro. Altre saranno già morte per terra.
Se il cadavere è più “vecchio” si potranno trovare dei coleotteri, delle larve, che si cercherà di
prenderli e metterli nei boccali in vetro.

Nei casi all’esterno

Il lavoro è in pratica il medesimo che all’interno di un luogo chiuso. In più vi è la difficoltà di


prendere le mosche (in questo caso con un retino). Inoltre all’esterno attorno al cadavere vi è
la possibilità di trovare dei coleotteri interessanti.
Sono timorosi e preferiscono l’oscurità. Al minimo movimento scompaiono sotto il terreno.
Bisogna prendere tempo e osservare cosa succede accanto e sopra il corpo.

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Quando il cadavere viene portato via, si vedranno uscire dalla terra alcuni insetti e a questo
punto bisogna cercare di catturarli.
Oltre a quanto descritto, bisogna pure raccogliere dai luoghi un po’ di terra, muschio, foglie,
dove era posizionato il corpo, ad una profondità di 10-15 cm.

In Patologia

In sede autoptica bisogna cercare di prelevare ulteriori insetti e larve e catalogarli, senza
dimenticare di controllare pure i vestiti, che alcuni insetti usano per nascondersi.

In seguito, come da accordi presi, tutto il materiale potrà essere inviato a Losanna all’Isp
Wyss, che procederà all’analisi per la determinazione della datazione della morte. Nei casi più
gravi o interessanti, Wyss potrà eventualmente scendere direttamente in Ticino per
collaborare nei sopralluoghi.

Le foto che seguono mostrano il ciclo evolutivo di una mosca.

Femmina che depone le uova Le uova

Le larve Le Pupe

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Uscita dalla pupa Nascita della nuova mosca

Insetti dopati !

Gli insetti che troviamo alla scoperta di un cadavere possono fornire degli indizi circa
l’eventuale presenza di prodotti tossici che hanno potuto causare la morte. Se la persona è
decessa a causa di droga, medicamenti o veleni, come l’arsenico o il mercurio, certe varietà di
larve assorbono queste sostanze e le immagazzinano nell’organismo. Anche i contenitori delle
pupe abbandonate dalle larve divenute adulte conservano delle tracce di queste sostanze.
Questi metodi di rilevazione sono tutt’ora allo studio dei vari istituti. Si stanno effettuando degli
esperimenti per poter stabilire che tipo di influenza hanno differenti prodotti tossici sugli insetti.
E’ stato scoperto ad esempio che delle larve di mosca si sviluppano più rapidamente sotto
l’influenza della cocaina.

L’esperienza inTicino

Quest’anno nel nostro cantone è iniziato un lavoro di ricerca, in stretta collaborazione con l’isp
Wyss. Lo scopo è quello di raccogliere e di catalogare gli insetti necrofagi che si trovano a sud
delle alpi. Questa raccolta risulta molto importante per poter affrontare nel futuro un lavoro
entomologico.
A parte il mese di giugno dove vi è stato un periodo di 15 giorni di bel tempo, gli altri mesi
sono stati piovosi ed umidi, influendo probabilmente negativamente sull’arrivo di alcune specie
poco comuni che troviamo durante i mesi caldi.
La raccolta è stata effettuata nel sopraceneri.

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Trappola usata per prendere le mosche

Fino ad oggi in Ticino non è stato adottato questo sistema per la datazione di una morte.
Credo che sia molto importante conoscere la materia per poter essere pronti a questa
eventualità. Secondo Wyss è molto interessante avere in ogni cantone dei colleghi che si
interessano di questa specialità e che sono pronti a raccogliere nel migliore dei modi tutto il
materiale entomologico.

Concludendo, come citava Amleto, “Ci sono più cose tra cielo e terra, di quante ne contenga
la tua filosofia”, e forse vale la pena d’aprire qualche spiraglio di questo singolare e misterioso
mondo dell’entomologia forense.

Bibliografia:

- foto evoluzione mosca tratte dal giornale Quark no.19/2002


- schema squadre di insetti tratta dal giornale “Pour la Science” no. 296/giugno 2002
pag. 79.
- pubblicazione “Entomologie forensique en suisse romande” di Wyss Claude, Losanna
- Les insectes necrophages au service de la justice: Entomologie forensique en suisse romande, C.Wyss
et D. Cherix
- Entomologie et Médecine légale. Datation de la mort, M. Leclercq e Ch. Verstraeten
- L’entomologie légale en Belgique depuis 1947, M. Leclercq

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