MARTEDÌ 2 FEBBRAIO 2010 € 1,00 Anno 121 - numero 27

Presentazione del Signore

www.ilcittadino.it POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, DCB - MILANO

C R O N A C A IL ROGO IERI POCO PRIMA DELLE 20: UN ALTRO INCIDENTE DOPO LO SCOPPIO ALLA BAERLOCHER Il commento
Carneade
Tavazzano, incendio nella centrale e le polveri
sottili
Brucia un trasformatore, bloccato uno dei gruppi GIOVANNI DITTA

IL LODIGIANO NELLA MORSA DEL FREDDO: SCHIANTI A RAFFICA SULLE STRADE E FERROVIE NEL CAOS

Arriva il gelo: termometro a ­10

n Il “Generale Inverno” è arrivato
anche nel Lodigiano: dopo la neve
caduta a più riprese nel corso del
fine settimana è il gelo adesso la
vera insidia, soprattutto lungo le
strade, teatro di numerosi inciden­
ti nelle ultime ore. Quella di ieri è
stata ancora una mattinata di ri­
tardi sui binari. A Lodi la colonni­
na di mercurio è scesa a ­6 mentre
nella Bassa, dove si è ripetuta la
tradizione dei canti della merla, si
sono toccati addirittura i ­10. Il
freddo durerà una settimana.

«C
alle pagine 4, 9 e 21 arneade, chi era co­
stui»... s’interrogava
n Ieri sera poco prima delle 20 è
scoppiato un incendio nella centrale
E.on di Tavazzano: a bruciare è stato
La centrale
di Tavazzano
è stata
Lodi, la centralina Don Abbondio, nelle
prime righe dell’VIII
capitolo de «I Promessi Sposi».
un trasformatore. Per sicurezza è
stato bloccato uno dei gruppi di pro­
interessata
ieri sera delle polveri sottili Non è azzardato supporre che il
pavido prelato, magari pensan­
duzione dell’energia. Un altro grave da un incendio do al volatile che Perpetua sta­
episodio dopo l’incidente alla Baerlo­
cher di Lodi.
che ha creato
attimi
in tilt dopo il blocco va spennando in cucina, la­
sciasse senza risposta il quesito
di apprensione
a pagina 18 (foto Ribolini) a pagina 11 Nella foto di Pasqualino Borella alcuni bambini giocano con la neve in piazza della Vittoria a Lodi segue a pagina 19

L’ONOREVOLE LODIGIANO IN CORSA PER IL PIRELLONE SVALIGIATO UN NEGOZIO DI TELEFONIA A CODOGNO. A CASALE È POLEMICA DOPO LE RISSE Il commento
Regionali, sarà Gibelli Notte di razzie in negozi e aziende: L’Europa
non sia
il “vice” di Formigoni la Bassa resta nel mirino dei ladri una gabbia
n In caso di LODI
vittoria di For­ Panorama GIANNI BORSA
migoni alle re­
gionali, l’ono­ ¢ SAN GIULIANO Il caso di Silvia, “Chi l’ha visto?”
P
revole lodigia­ rima si è trattato della espo­
no Andrea Gi­
belli della Lega
nord sarà il vi­
Blue Residence, a rischio
i soldi per gli interventi
ancora sulle tracce della 39enne sizione del crocifisso nelle
aule delle scuole pubbliche
in Italia; poi si è passati alla
cepresidente a pag. 14 n La trasmis­ legislazione antiabortista della
della Lombar­ sione di Rai3 Repubblica d’Irlanda; ora al
dia. ¢ SAN COLOMBANO “Chi l’ha vi­ Consiglio d’Europa (CdE) appro­
sto?” è tornata da – non più presso la Corte dei
a pagina 10 Andrea Gibelli Crisi al Fatebenefratelli: Il negozio di cellulari derubato a Codogno ieri sera a diritti umani ma in Assemblea
occuparsi am­ parlamentare – un dibattito per
dopo i tagli si assume
Capra e Minojetti: a pag. 18
n Un’altra notte di furti nella
Bassa. A Codogno svaligiato in
pieno centro un negozio di telefo­
piamente del
caso di Silvia
Tagliabue, la
il riconoscimento giuridico delle
coppie dello stesso sesso in tutto
il continente. L’argomento è
dal centrodestra ¢ BORGO
nini, anche se nel mirino sono fi­
niti capannoni e aziende. A Casa­
39enne di Lodi
scomparsa il
infatti stato segnalato nell’ordi­
ne del giorno della recente ses­
La Bardiafarma all’asta le due risse tra stranieri in quin­ 19 dicembre sione parlamentare al Palais de
in aiuto a Guerini per tre milioni di euro
dici giorni: e ora esplode la pole­
mica.
scorso. l’Europe.
L’organizzazione internazionale
a pagina 11 La troupe di Rai3 a casa di Silvia Tagliabue (nel riquadro)
a pagina 10 a pag. 19 alle pagine 22 e 23 segue a pagina 23

“Imprigionata” tra le porte di un treno: Si nasconde nella fogna dopo il furto:

a Lodi due ferrovieri vanno a processo rom finisce in manette a San Donato
n Si era nasco­
sto nella fogna
a San Donato
dopo aver ruba­
to un tir a San
Giuliano: cattu­
rato dai carabi­
nieri un rom.
In fug a i due
complici.
Lodi, pendolari salgono in carrozza a pagina 13 Il tir recuperato

n Mentre scende dal treno a Lodi

resta imprigionata con il cappotto
in una porta e viene salvata da tre
Era lo specialista
nordafricani, richiamati dalle sue
grida di aiuto. Per quell’episodio,
avvenuto nel dicembre del 2005, che
delle rapine:
ha coinvolto una donna di 56 anni,
due ferrovieri sono finiti a giudizio.
preso barasino
a pagina 11 a pagina 20
2 MARTEDÌ 2 FEBBRAIO 2010

il Cittadino
Economia
MILANO Nuovo affondo di Tremonti SALARI
contro le banche e i banchieri. Il
ministro dell’Economia, tra i rela­
tori di un incontro a Milano, dice
poche frasi ma lapidarie: «L’im­
Retribuzioni a sorpresa: corrono più dell’inflazione
pressione è che i banchieri sia in n Le retribuzioni nel 2009 sono cresciute più (negli ultimi due anni si sono attestati tra il
vacanza, sia al lavoro, sia locali, dei prezzi al consumo, anche grazie al rinnovo 20% e il 30%, con punte del 60%). Nei primi 10
sia centrali facciano qualcosa che di gran parte degli accordi scaduti, alcuni dei mesi dell’anno sono invece crollate le ore di
non è il loro mestiere, e che i go­ quali con il nuovo modello contrattuale. sciopero, sfiorando gli 1,8 milioni (­58,2%). Tra
verni non facciano qualcosa che è Secondo i dati diffusi ieri dall’Istat le le motivazioni principali delle ore perse per
nel loro dovere». retribuzioni contrattuali orarie nell’anno sono conflitti di lavoro ci sono «il licenziamento e la
Il riferimento al recente vertice di aumentate del 3% rispetto al 2008, meno del sospensione dei dipendenti», con il 22,8% del
Davos, che Tremonti definisce «la 3,5% registrato nell’anno precedente, ma molto totale e oltre 400.000 ore perse. A dicembre
montagna incantata», e alla rifor­ più velocemente dell’inflazione che si è sono scaduti una gran parte dei contratti di
ma su tre pilastri della finanza in­ attestata allo 0,8%. Sempre ieri l’Istat ha lavoro (compresi quelli della pubblica
dicata dal Governatore della Ban­ diffuso i dati sulla mobilità nel mercato del amministrazione) e l’Istat segnala che, «ove
ca d’Italia, Mario Draghi, non è lavoro tra il 2004 e il 2008, segnalando che nei non avvenissero rinnovi, la quota in termini di
esplicito ma, comunque, palese. E, quattro anni considerati (prima della crisi monte retributivo del contratti in vigore da
come avvenuto nel fine settimana, economica quindi) sono stati creati 1,1 milioni gennaio 2010 risulterebbe pari al 48,9%, in
il ministro ribadisce che «è diffici­ di posti di lavoro, per la stragrande netta riduzione rispetto a quella osservata a
le pensare che la prossima crisi si maggioranza andati a stranieri (850.000 in più, dicembre». Il ministero della Funzione
eviti con la tecnica». pari al 77% dell’aumento complessivo). pubblica ha commentato i dati sulle
Sul tema della finanza interviene L’aumento della manodopera straniera (passata retribuzioni sottolineando che «sono coerenti
anche il presidente di Confindu­ dal 3% al 6,5% degli occupati totali) è con il quadro di tenuta delle condizioni di vita
stria, Emma Marcegaglia, che, se­ spiegabile in parte con la regolarizzazione di degli italiani e, in particolar modo, dei
duta accanto a Tremonti, chiede persone che già lavoravano in nero, ma lavoratori dipendenti». Nel solo 2009 sono stati
«nuove regole» per la finanza e in­ soprattutto con l’incremento di posti rinnovati 23 accordi per 5,5 milioni di
vita a una riflessione «sugli effetti disponibili in attività pesanti (come ad esempio dipendenti. A livello settoriale, cinque
della separazione delle attività di l’edilizia e l’industria manifatturiera) o appartengono all’industria, otto ai servizi
trading delle banche dalla loro at­ scarsamente appetibili e a bassa privati e dieci alla pubblica amministrazione.
tività» più istituzionali». Per Mar­ remunerazione come i servizi alla persona, la Degli accordi recepiti, sei sono relativi alla
cegaglia «bisogna farlo senza po­ ristorazione e il turismo. Alla fine di dicembre parte normativa quadriennale, dieci al secondo
pulismo e demagogia» e, in parti­ 2009 ­ sottolinea l’Istat ­ erano in vigore 59 biennio economico. Dei sette rimanenti, sei
colare, «nelle nuove regole per la accordi per 11,7 milioni di lavoratori (alimentari, olearie, carta e carto­tecnica,
finanza l’Europa deve fare un pas­ dipendenti coinvolti e un’incidenza in termini chimiche, metalmeccaniche telecomunicazioni),
so avanti, altrimenti ­ sostiene ­ si di monte retributivo pari all’88%. Per contro sono stati rinnovati secondo il nuovo modello
rischiano regole favorevoli agli erano quindi in attesa di rinnovo 1,3 milioni di contrattuale, introdotto nel gennaio 2009, per
Stati Uniti e alle loro banche», non dipendenti, pari al 12% del monte retributivo un totale di circa 2,9 milioni di lavoratori.
utili «alle banche europee». Nel
suo intervento
Tremonti tocca
anche la que­
stione di “Basi­
INTANTO IL DICASTERO DELL’ECONOMIA ANNUNCIA DATI DI BILANCIO POSITIVI CON UN AVANZO DI CASSA DI 4,2 MILIARDI DI EURO

Tremonti, nuovo attacco alle banche

lea 3”. Secondo
il ministro «è la
via diretta per
produrre, laddo­
ve viene applica­
ta, il credit crun­
ch». Un tema,
quello delle nuo­
ve regole sulla
patrimonializ­
zazione della
banche solleva­
to anche a Davos
L’affondo del ministro: «Non sanno fare il loro mestiere»
dal direttore generale di Mps An­
tonio Vigni, secondo il quale le
nuove norme non devono penaliz­
zare gli istituti di credito e le pmi
italiane.
Ma l’intervento di Tremonti, al
convegno Aspenia­Ispi, tocca an­
che la questione dei rapporti
esclusivi Cina­Stati Uniti. Per il
ministro dell’Economia è meglio
un G3 di un G2, perché «i tavoli
con due gambe non stanno in pie­
di, ce ne vogliono almeno 3», e in
questo discorso «l’Europa è fonda­
mentale». Poi, a proposito di Unio­
ne europea e di una maggiore coe­
sione tra i singoli Stati, Tremonti
usa l’ironia e dice: «Dopo l’Era­
smus sarebbe fantastico avere una
squadra di calcio comune».
Il ministero del Tesoro, ieri, ha an­
che anticipato dati di bilancio po­
sitivi con un avanzo di cassa di 4,2
miliardi che dipende ­ spiega il Te­
soro ­ principalmente dall’incre­
mento del gettito tributario, da
sempre un buon indicatore del­
l’andamento dell’economia. Il dato
arriva proprio mentre l’Agenzia
delle Entrate rende noto ufficial­
mente le prime elaborazioni sulle
dichiarazioni 2009, che segnano
come, anche nel 2008, il gettito è
cresciuto grazie anche ad un au­
mento del 3,07% (+570 euro in me­
dia) dei redditi dichiarati dagli
italiani: dai 18.540 euro del 2007 ai
19.110 euro del 2008. Questo anche
se è ancora elevatissima la quota
di connazionali (uno su due) che
nelle dichiarazione indica di in­
cassare sotto i 15.000 euro e si con­
tano con il lumicino gli italiani
che dicono al fisco di aver incassa­
to oltre 100.000 euro (uno ogni 100).
Per quanto riguarda i conti dello
Stato il Tesoro segnala una buona
notizia. Che ha a che fare princi­
palmente con il fisco: «Nel mese di
gennaio 2010 ­ si legge in una nota
­ si é realizzato un avanzo del set­
tore statale pari, in via provviso­
ria, a circa 4.200 milioni, rispetto a
un fabbisogno di 1.472 del mese di
gennaio 2009». E il miglioramento
del saldo del mese di gennaio, ri­
spetto allo stesso mese del 2009, ­
spiegano da via XX Settembre ­ «é
dovuto sostanzialmente a un in­
cremento del gettito tributario».
Ma anche se gli incassi vanno me­
glio c’è evidentemente ancora
qualche nodo da risolvere sul fron­
è cresciuto
te fiscale. Dalle dichiarazioni dei
redditi 2008 risulta infatti ancora
che la metà degli italiani ha un
grazie a un
reddito veramente basso (sotto i
15.000 euro) e che dichiarano so­
pra i 100.000 davvero in pochi: uno
ogni 100. In tutto a dichiarare sot­
to i 15.000 euro nel 2009 sono stati
19.832.302 connazionali (il 48,2%
dei redditi
dei poco più di 41 milioni di con­
tribuenti censiti).
(Ansa)
Mutui: parte
la moratoria
per le famiglie
in difficoltà
ROMA Parte la moratoria dei
mutui alle famiglie in difficoltà
a causa di perdita del lavoro,
cassa integrazione, invalidità o
morte e che potranno sospende­
re il rimborso del pagamento
delle rate per almeno 12 mesi.
L’iniziativa, “gemella” di quel­
la già lanciata quest’estate ver­
so i debiti delle Pmi, riprende e
rende organiche iniziative di
singoli banche e prevede un ac­
cordo base stilato dall’Abi e
dalle associazioni dei consuma­
tori a dicembre, cui hanno ade­
rito già 187 banche, ovvero buo­
na parte del sistema bancario
italiano. In molti casi, peraltro, Sono 187 gli istituti di credito che hanno aderito al piano per i mutui casa
gli istituti di credito hanno am­
pliato e migliorato i ter mini sto, costruzione o ristruttura­ «sballata» la stima sul numero
dell’intesa. Le famiglie colpite zione dell’abitazione principale di famiglie interessate, «che
possono così presentare la do­ di 150mila euro, e un reddito non solo non saranno le 530 mi­
manda allo sportello della ban­ dei clienti, che devono essere la già in difficoltà con il paga­
Il gettito ca fino al 31 gennaio 2011 e, in
caso di parere favorevole, entro
stati colpiti da un evento sfavo­
revole nel corso del 2009, di
mento delle rate, ma nemmeno
le 130 mila stimate». Il Coda­
45 giorni vedranno sospesa la 40mila euro annui. Possono cons consiglia ai consumatori
rata.
Il bacino interessato dal prov­
vedimento stimato dall’Abi è di
aderire anche quanti sono in ri­
tardo nei pagamenti per un
massimo di 180 giorni.
di «aderire solo se in grave dif­
ficoltà con il pagamento». «Va
accertata ­ aggiunge ­ la modali­
circa 110­130mila famiglie per Paletti che diverse banche, co­ tà di restituzione degli interes­
un valore complessivo di circa 8
miliardi di euro. La sola Mps,
me ad esempio la Popolare di
Vicenza, il Creval hanno allen­
si non pagati, ossia la durata
dei pagamenti, lasciata pur­
che aveva anticipato un anno fa tato in tema di reddito e impor­ troppo alla discrezionalità di
aumento nelle linee essenziali il conte­
nuto dell’accordo Abi ha, fino a
to per allargare la platea a più
soggetti possibili.
ogni singola banca». Inoltre,
conclude il Codacons, «conside­
ora, sospeso 10mila mutui per Dalle associazioni dei consu­ rando l’andamento dei tassi di
circa 1 miliardo di euro.
L’accordo quadro prevede dei
matori si levano però delle voci
critiche. L’accordo con l’Abi è
interesse, non ha senso allun­
gare il debito per pagare dopo
paletti nell’accoglimento della stato firmato da 13 associazioni tassi presumibilmente più al­
dichiarati domanda: un importo massimo
del mutuo destinato all’acqui­
ma non da Adusbef e Codacons.
Secondo quest’ultima, risulta
ti».
(Ansa)

Un 2009 nero per l’economia russa QUOTIDIANO DI ISPIRAZIONE

CATTOLICA

Crisi alle porte e Pil crollato del 7,9% Direttore responsabile

Putin (apparentemente ignorato dalla folla) in visita a un’agenzia di collocamento
MOSCA Il peggio sembra passato, ma il 2009 é stato l’anno
nero dell’economia russa, il primo in rosso nel decennio
segnato dalla leadership di Vladimir Putin: lo scorso an­
no, secondo i dati preliminari dell’agenzia federale delle
statistiche Rosstat, il Pil è crollato del 7,9%, contro un in­
cremento del 5,6% nell’anno precedente e un aumento
medio del 6,9% dal 2000 al 2008. Una discesa agli inferi
che non si vedeva dal 1994, quando il Pil andò a picco, a
meno 12,7%. Unico, effimero motivo di conforto è che la
battuta d’arresto dell’economia russa è stata leggermen­
te inferiore alle attese del ministero dello Sviluppo eco­
nomico, che aveva previsto un calo dell’8,5%, e dello stes­
so premier Vladimir Putin (8,5%­8,7%).
I settori più colpiti dalla crisi economica sono stati quelli
delle costruzioni (­16,4%), dell’industria della trasforma­
zione (­13,9%) e quello del turismo e della ristorazione
(­15,4%), mentre hanno tenuto abbastanza l’agricoltura
(­1,7%) e il settore estrattivo (­1,9%).
Stando alle statistiche, comunque, il calo del Pil ha co­
minciato a frenare nell’ultimo quadrimestre del 2009
(­2,1%,), con la ripresa dei prezzi del petrolio, mentre nel
prossimo triennio è prevista una crescita progressiva del
pil:+ 3,1% nel 2010, +3,4% l’anno successivo e +4,2% nel
2012. Previsioni che sembrano confermate anche dalle
agenzie di rating Standard and Poor’s e Fitch, sullo sfon­
do dei primi segnali di crescita, della riduzione dell’infla­
zione e dei tassi di interesse: entrambe le società hanno
elevato recentemente il loro giudizio sul Paese da «nega­
tivo» a «stabile».
Per uscire dagli inferi e tornare sotto le luci della ribalta
economica la Russia deve però superare alcuni ostacoli.
Innanzitutto la diversificazione di una economia che di­
pende ancora per il 60% dall’export di materie prime, e
quindi ostaggio dell’andamento dei prezzi di mercato, in
particolare quello del petrolio, che con i suoi prezzi stel­
lari aveva alimentato il boom durante le due presidenze
Putin. Finora gli appelli in questa direzione del leader
del Cremlino Dmitri Medvedev sono rimasti pura retori­
ca. La Russia deve inoltre risolvere la carenza di liquidi­
tà delle sue maggiori società, in mano a oligarchi che
hanno finanziato lo sviluppo con i crediti ma che ora si
trovano con enormi debiti da pagare: una bomba a orolo­
geria, secondo alcuni analisti.
(Ansa)
Ferruccio Pallavera
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 MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010 € 1,00 Anno 121 - numero 28
San Biagio
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OGGI A LODI UN VERTICE TRA SINDACATI E POSTE ITALIANE: SUL TAVOLO LA “LISTA NERA” DEI DISAGI DELLA CATEGORIA Ricorrenze
Il piccolo
Scoppia la “rivolta” dei postini gregge
di San Biagio
Turni forzati e buchi in organico: cresce la protesta DIEGO FURIOSI
LODI
Cronaca
¢ MELEGNANO
I vandali devastano
la “casa” degli scout
Vandali scatenati alla casa scout di
Melegnano. Razziati computer e vi­
deoproiettori per quasi 4mila euro.
a pag. 17

¢ SAN DONATO
Nascondeva la droga
a due passi dal centro
Bloccato dopo un pedinamento un
marocchino che spacciava in centro:
nascondeva la droga al “Pratone”
a pag. 14

S
Un postino al lavoro: la categoria si sente sotto accusa per colpa dell’azienda L’auto abbandonata nel distributore di piazzale 3 Agosto oggetto di un’asta an Biagio lo veneriamo come
Vescovo e martire. Vorrei
¢ BERTONICO
n I postini del Lodigiano si ribella­
no a chi li accusa di essere colpe­
voli dei ripetuti disservizi degli ul­
Case di riposo, Scontro alla rotonda, Il distributore che nessuno vuole soffermarmi, quest’anno,
soprattutto sulla sua prima
qualifica: San Biagio Vescovo di
timi tempi e lamentano carenze di
organico che li costringono a turni
spesso massacranti. La protesta
sono in arrivo 70enne sotto i ferri
Un 70enne è finito sotto i ferri dopo
ospita anche un’auto misteriosa Sebaste in Cappadocia, Turchia.
Non abbiamo notizie esplicite e
dirette, quindi dovremo basarci
sarà presentata a Poste Italiane in
un vertice oggi pomeriggio a Lodi.
nuovi posti letto lo scontro fra due auto avvenuto alla
rotonda per Casale e la ex Gulf.
n Va a vuoto l’asta per la riquali­
ficazione del distributore dismes­
“ospita” anche una vecchia Alfet­
ta Gtv di misteriosa provenienza.
su informazioni che ci derivano
da altri Vescovi contemporanei
so di piazzale 3 Agosto. Lo stabile
a pagina 22 a pagina 9 a pag. 22 è abbandonato e all’interno a pagina 11 segue a pagina 16

RESTA BLOCCATO IL GRUPPO INTERESSATO DAL ROGO, INGENTI I DANNI Sant’Angelo, Il dialetto
Tavazzano, dopo l’incendio nel capannone Prufüm
nove tonnellate ad mélga
centrale a potenza ridotta di eternit e ad pulénta
LODI n Il gruppo 6 della centrale E.on di A destra n Smonta il
Tavazzano (in grado di produrre fino uno scorcio tetto in eternit
PINO PAGANI
Dopo il “blocco” a 400 megawatt di potenza) è fermo. Il
giorno dopo l’incendio al trasforma­
della centrale
che E.on
e, i nve c e d i
smaltirlo, con­
tornano le auto
T
tore di lunedì sera sono ancora in gestisce serva 9 tonnel­ ame sa füsom astai adré a
corso le indagini per riuscire a capi­ a Tavazzano: late di materia­ scaldàs aturn a ‘n camìn
e lo smog risale re le cause dell’incidente. L’Arpa ha
confermato che non ci sono stati
l’incendio
sviluppatosi
le cancerogeno
nel capannone:
cun le bèle bràsche ruse
invernighénte, fai da
sversamenti di olio nell’ambiente. La lunedì sera nei guai un im­ schìde ‘d lègna e séca, scultém
potenza della centrale è ridotta di un ha messo prenditore di vüna d’le tante còse d’ucasiòn
terzo, ma non si registrano disagi. fuori uso Sant’Angelo. ca d’invèrn in d’le cà ‘d campa­
uno dei gruppi gna o in stàla, cun le giurnàde
a pagina 19 dell’impianto a pagina 21 Lastre di eternit cürte, is truèvun le nümeruse
familie di paisàn.

Lodi, 50 donne all’anno Lavoratori in nero, Incô invéce sém in salòt,

sprufundàd in una pultrùna ‘d
finta pèl lüstra e scüra da­
uccise dal tumore al seno: una maxi multa d’nàns a ‘n lungh calurìfor ad
vècia ghìsa cun tacàd­atàch un
pìcul cuntenitur ad ceramica
Il blocco è servito, ma non basta
«Manca la prevenzione» al locale notturno nustràna, cun serevìa pitürad
una spécie ad fiùr artìstich cal
a pagina 9
a pagina 9 a pagina 23 segue a pagina 13

LA PROVINCIA CHIEDE SOSTEGNO

In breve
¢ CASALE
I carabinieri scoprono
Graffignana, canti e lacrime al musical
un dormitorio abusivo
I carabinieri cercano l’autore di una ris­
sa e scoprono un dormitorio abusivo.
dedicato al deejay morto al volante
LODI
a pag. 24
Si farà una perizia
¢ OSPEDALETTO
per l’incidente
La carne di Cremonini
arriverà fino in Russia del giudice Forleo
n Sarà una
La carne lavorata da Cremonini ser­ perizia della
virà a fare hamburger in Russia. procura a
a pag. 22 chiarire le
n Canti, lacrime e applausi cause dell’inci­
a Graffignana per il musi­ dente che il 4
Il presidente della Provincia con il governatore della Lombardia Roberto Formigoni ¢ SPORT cal dedicato a Lorenzo Cop­ dicembre scor­
pi, il deejay morto in un in­ so ha coinvolto
Il Coni ai calciatori:
Sviluppo del Parco tecnologico: «Stop alle bestemmie»
cidente stradale. Il giovane
aveva attivamente collabo­
rato alla preparazione del­
alle porte di
Lodi il giudice
Clementina
Foroni in missione da Formigoni «Bestemmie nel calcio». Dura presa
di posizione del presidente del Coni.
lo spettacolo e gli amici lo
hanno voluto ricordare.
Forleo. Il giudice Forleo
a pagina 11
a pagina 12 a pag. 35 a pagina 20 L’applauso dedicato a Lorenzo Coppi (a sinistra)
2 MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010

il Cittadino
Esteri
A fianco il presidente iraniano IRAN
Ahmadinejad e Berlusconi, sotto
l’abbraccio tra il premier e Netanyahu
E Teheran annuncia
ROMA «Il problema della sicurez­
za in Israele è fondamentale. Ora altre nove esecuzioni
ancor di più perché c’è uno Stato
che prepara l’atomica, uno Stato
Mousavi: «Dittatura»
che ha una guida che ricorda per­ n Gli obiettivi della rivolu­
sonaggi nefasti del passato». zione islamica del 1979 non
Ad affermarlo è stato ieri il presi­ sono stati realizzati poiché
dente del Consiglio Silvio Berlu­ sono ancora intatte «le ra­
sconi durante la firma degli ac­ dici della tirannia e della
cordi bilaterali tra Italia e Israele dittatura» che avevano con­
nel palazzo del governo a Gerusa­ traddistinto l’epoca dello
lemme. Berlusconi punta l’indice Shah Reza Pahlevi. È un
contro il «progetto denunciato attacco durissimo all’esta­
dall’Iran di avvalersi di una pos­ blishment politico­religioso
sibilità atomica nucleare, che po­ della Repubblica Islamica
trebbe sfociare in un’arma nucle­ quello sferrato dal leader
are. «È una cosa ­ dice il premier riformista Mir­Hossein
in conferenza stampa ­ che tutti Mousavi, che ieri ha rila­
gli Stati del mondo devono consi­ sciato un’intervista al sito
derare con web “Kale­
grande attenzio­
ne». Il presiden­
te del Consiglio
IL PREMIER IN VISITA RIBADISCE LA POSIZIONE ITALIANA AL FIANCO DI GERUSALEMME E ATTACCA AHMADINEJAD me.org”.
Le dichiara­
zioni di

Berlusconi: «Sanzioni forti all’Iran»

assicura che fa­ Mousavi
rà ogni sforzo assumono
perché di fronte un significa­
alla minaccia di to ancora
Teheran «non ci più profon­
sia indifferenza do perché
e che ci sia la sono diffuse
volontà, che si durante le
traduca in fatti celebrazioni
concreti, di fer­
mare questo
progetto».
«Quanto agli
«Il problema della sicurezza in Israele è fondamentale» del Fajr (al­
ba), i dieci
giorni che
precedono
sviluppi di un’eventuale conti­ di Gaza ci è costata tante vite l’anniversario della rivolu­
nuazione da parte dell’Iran del
percorso per dotarsi di un’arma
atomica, spero proprio che la Co­
umane. Per quanto riguarda la Si­
ria siamo molto contenti se ini­
zierà un dialogo, sarà un processo
Italia­Israele: zione che verrà celebrato
nella Repubblica Islamica
l’11 febbraio. «La rivoluzio­
munità internazionale sappia
mettere in campo delle sanzioni
forti che possano dissuadere il go­
molto lungo che inizia con un dia­
logo. Noi siamo pronti ad iniziare
questo dialogo senza condizioni».
perfetta sintonia ne ­ ha affermato Mousavi ­
non ha rimosso tutte quelle
strutture che avevano por­
verno di Teheran dal progetto nu­
cleare». Secondo il Cavaliere, il
Berlusconi ha ringraziato il pre­
mier israeliano per l’accoglienza tra il premier tato al totalitarismo e alla
dittatura. Oggi ­ ha aggiun­
gover no iraniano «non ha un e per le “parole di simpatia” rivol­ to ­ sussistono contempora­
grande sostegno popolare. Anzi,
ha contro di sé una forte opposi­
te all’Italia. E annuncia che que­
sto “importante vertice bilaterale
e Netanyahu neamente elementi che por­
tano il Paese verso la ditta­
zione che è nostro dovere sostene­ continua nel tempo” perché si è GERUSALEMME Era cominciato come tura e altri che lottano
re ed aiutare. Auspico che si pos­ deciso di ripetere l’appuntamento un duetto, é finito quasi come un (contro questa forma di
sa arrivare alla dissuasione ri­ “ogni anno”. «Credo che i rappor­ idillio, condito da scambi di com­ governo, ndr)». Mousavi,
spetto al progetto nucleare senza ti e gli approfondimenti tra i no­ plimenti reciproci, lodi, manifesta­ uscito sconfitto alle elezio­
dover arrivare a uno scontro ar­ stri ministri e le firme degli ac­ zioni ripetute e insistite di amici­ ni presidenziali dello scor­
mato che nessuno vuole». cordi daranno grande impulso ai zia. Alla fine, fra Silvio Berlusconi so 12 giugno, ha quindi
«Ho messo al corrente il presiden­ rapporti tra i nostri due paesi, tra e Benyamin Netanyahu, il più sen­ severamente criticato la
te Netanyahu dei colloqui avve­ i nostri due popoli e le nostre due timentale è stato inaspettatamente repressione con cui le forze
nuti con Putin al riguardo e delle economie», sottolinea il premier il premier israeliano, malgrado la di sicurezza hanno contra­
assicurazioni che Putin mi ha da­ Berlusconi. serietà degli argomenti affrontati stato in questi mesi le pro­
to, ma credo di poter dire che ne­ (AdnKronos) (dalla minaccia nucleare iraniana, teste antigovernative. «Sof­
gli ultimi tempi c’è una forte con­ all’eterno conflitto in Medio Orien­ focare i media, riempire le
sapevolezza anche nella Federa­ te) e il carattere in genere misura­ carceri e uccidere brutal­
zione russa del pericolo rappre­ to della sua personalità. mente la gente che manife­
sentato dall’Iran», ha sottolineato Le attestazioni di stima più enfati­ sta pacificamente per i suoi
il Cavaliere.
«Sarò portatore della volontà di L’UNIONE COSTRETTA A SPOSTARE IL SUMMIT AD ALTRA DATA, MA L’IRRITAZIONE È FORTE che sono risuonate a proposito del­
la posizione assunta da «Silvio»
diritti ­ ha concluso ­ sono
segnali che indicano che le
Israele di riprendere i negoziati», sull’Iran. E a dispetto di qualche radici della dittatura e del­
ha affermato ancora il premier. mugugno recente per il livello del­ la tirannia (dell’epoca dello
L’Italia ha sempre avuto e conti­
nuerà ad avere una «posizione
chiara: siamo sempre stati vicini
a Israele e continueremo a farlo,
Rinvio Usa del vertice con la Ue: l’interscambio con Teheran. Posi­
zioni che esprimono «una fermez­
za, una chiarezza e una scala di va­
lori» degne di essere portate ad
Shah, ndr) sono rimaste
intatte».
Intanto, il vice capo della
magistratura iraniana,
convinti della sua assoluta buona
causa», ha detto ricordando di
aver proposto “nel lontano 1994
un piano Marshall” e torna a met­
imbarazzo in Europa e in Spagna «esempio a molti altri leader del
mondo», intona ‘l’amico Benyami­
n’. E che possono dare all’Italia «un
ruolo importante per reclutare un
l’hojjatoleslam Seyyed
Ebrahim Raeisi ­ citato
dall’agenzia d’informazio­
ne ‘Fars’­ ha annunciato
tere a disposizione la città di Eri­ BRUXELLES Obama mette in imbaraz­ non sarà a Madrid ma sarà invece in fronte internazionale in grado che saranno impiccati nei
ce per un incontro che porti alla zo l’Unione europea che, dopo la can­ Indonesia (dove ha passato parte del­ In breve d’impedire all’Iran di dotarsi di ar­ prossimi giorni nove dimo­
pace in Medio Oriente, eventual­ cellazione della presenza del presi­ la gioventù) e in Australia, ha co­ mi atomiche». stranti arrestati durante le
mente anche supportano i costi dente Usa al summit bilaterale con munque innescato una situazione di ¢ AFGHANISTAN Anche sul Libano, altro fronte cal­ proteste antigovernative
necessari». «Potete contare su di l’Ue il 24­24 maggio a Madrid, ha de­ crisi all’interno stesso dell’Ue dove do, Netanyahu non manca di mani­ scoppiate in Iran. «Altre
noi per dare una grande spinta al­
la pace», dice Berlusconi rivolto
ciso di spostare il vertice a un’altra
data. Unione europea e Stati Uniti
già si sentono le tensioni di una pre­
sunta rivalità tra Van Rompuy, nuo­
Dialogo aperto coi taliban festare «apprezzamento» per il
compito svolto dal contingente ita­
nove persone saranno pre­
sto giustiziate per aver par­
al premier israeliano Benjamin
Netanyahu. Poi ricorda che anche
sono in «stretto contatto» per trovare
«una soluzione che vada bene a en­
vo presidente del Consiglio, e Zapate­
ro, presidente di turno. Il presidente
Karzai in Arabia Saudita liano in seno a Unifil (la forza in­
ternazionale schierata dall’Onu
tecipato ai recenti scontri
avvenuti nel Paese», ha
«Bettino Craxi credeva nell’ac­ trambi» su quan­ spagnolo sarà gio­ Il dialogo coi taliban, auspicato alla sin dalla fine della guerra del 2006), affermato Raeisi in visita a
cordo e credeva che Arafat era in­ do fissare il pros­ vedì a Washin­ Conferenza di Londra sull’Afghanistan, pur denunciando la prosecuzione Qom, città non distante da
tenzionato ad andare a questo ac­ simo vertice bila­ n Il presidente gton per un ceri­ sta prendendo quota, dopo un incontro di «un enorme flusso di armi» dal­ Teheran. «(I condannati a
cordo». terale, ha fatto sa­ di turno monia spirituale svoltosi in segreto alle Maldive. E da ie­ la Siria in direzione delle milizie morte, ndr) sono tutti lega­
Poi l’invito all’Europa, «entrata pere oggi un por­ di Bruxelles, alla quale viene ri il presidente Karzai è in Arabia per di­ sciite di Hezbollah. Mentre sulla ti a movimenti anti­rivolu­
alcuni mesi fa in un momento di tavoce della Com­ Zapatero, tradizionalmente scutere con re Abdullah le prospettive questione dei rapporti fra Israele e zionari che avevano l’obiet­
stasi»: «Ora si è data un ministro missione europea. invitato un ospite di dialogo fra governo e oppositori. Turchia ­ strategici storicamente tivo di mettere a repenta­
degli Esteri, chiederò presto un Mentre una fonte in difficoltà straniero e, in per Israele, ma deterioratisi negli glio la sicurezza dell’Iran»,
colloquio per portare a questo al­ della presidenza per il “niet” quell’occasione, ¢ FRANCIA ultimi mesi sull’onda di una serie ha precisato il vice capo
to rappresentante la nostra visio­ spagnola Ue ha anche sul non potrà celare il di polemiche con il governo islami­ della magistratura. Lo scor­
ne dei problemi di cui l’Europa
deve interessarsi. E le priorità so­
chiaramente di­
chiarato che «é
fronte interno suo imbarazzo. Le
assicurazioni del
Processo dopo 10 anni co moderato di Tayyp Erdogan ­ ri­
sponde «sì, grazie» all’ipotesi di un
so 28 gennaio nella Repub­
blica Islamica sono state
no la soluzione della crisi medio­
rientale e il problema dell’Iran”.
molto improbabi­
le ora che il Summit ci sia» e che co­
portavoce del Con­
siglio di Sicurezza nazionale Usa,
sulla strage del Concorde intervento di mediazione di Berlu­
sconi, amico personale anche di
eseguite le condanne a mor­
te di Mohammad Reza Ali
»Vogliamo la pace con tutti i vici­ munque «tutto dipenderà dalle di­ Mike Hammer, che Obama è sempre Il 25 luglio 2000 il Concorde F­BTSC di Erdogan. E questo senza dimenti­ Zamani e Arash Rah­
ni, inclusa la Siria ­ ha aggiunto ­ scussioni a Bruxelles. «La decisione impegnato in «forti relazioni con Air France diretto a New York si schian­ care il richiamo ai buoni uffici del manpur, due giovani accu­
La nostra posizione è ancora vali­ finale sulla nuova data ­ ha detto la l’Europa», non basteranno infatti a tò su un albergo di Gonesse. Morirono premier italiano nei confronti del sati di far parte di un grup­
da», ha assicurato dal canto suo fonte spagnola ­ sarà presa in colla­ convincere Zapatero che aveva fatto 113 persone, 109 tra turisti tedeschi e rais dell’Autorità nazionale pale­ po filo­monarchico e rico­
Netanyahu. «Però purtroppo Si­ borazione con le istituzioni europee, di questo primo vertice con gli Usa personale di bordo e 4 persone nell’ho­ stinese, Abu Mazen (Mahmud Ab­ nosciuti colpevoli del reato
ria e Iran ancora mandano armi a in particolare con il presidente Van della sua presidenza europea una tel. Dieci anni dopo il dramma, e dopo bas) per un ritorno «senza precon­ di Moharebeh (essere nemi­
Hezbollah così come ad Hamas. Rompuy». L’annuncio della Casa «priorità». una lunga inchiesta durata otto anni, si dizioni» al tavolo del negoziato. co di Dio).
L’azione di Hamas dalla Striscia Bianca che Barack Obama a maggio (Ansa) è aperto ieri a Pontoise il processo. (Ansa)

Estrazioni del I punti di tensione

Obama sfida la Cina: «Vedrò il Dalai Lama»
02/02/2010
BARI 10 71 70 26 19 TIBET
CAGLIARI 42 52 86 83 58 Pechino si oppone con forza all'eventuale
FIRENZE 46 36 1 23 11 incontro tra il Dalai Lama, il 16 febbraio
76 25 81 26 47

Il presidente ignora il monito di Pechino

GENOVA
MILANO 38 65 74 81 50
in visita negli Stati Uniti, e Obama
NAPOLI 40 79 9 1 7
PALERMO 82 55 68 14 75
ROMA 80 64 54 82 10
TORINO 34 38 58 55 5 WASHINGTON Botta e risposta tra Pechino e Washington tra il governo centrale e il Dalai Lama sono una questio­
VENEZIA 32 25 61 85 23 mentre continua a salire la tensione tra i due paesi. Alla ne interna alla Cina». «Ci opponiamo a qualsiasi tentati­
NAZIONALE 26 82 71 68 59 Cina che ammoniva il presidente Barack Obama che un vo di una forza straniera di interferire con le questioni
10 36 46 65 79
incontro col Dalai Lama sarebbe dannoso per i rapporti interne cinesi usando come pretesto» il leader spirituale
25 38 52 70 80 tra le due nazioni, la Casa Bianca ha risposto immediata­ tibetano, ha aggiunto. «Il Dalai Lama è un leader cultura­
32 40 55 71 82 mente annunciando che Obama incontrerà il leader reli­ le e religioso rispettato in tutto il mondo e il presidente
34 42 64 76 86 gioso in occasione del suo prossimo viaggio negli Stati Obama si incontrerà con lui in questa veste ­ ha detto il
Uniti. Il portavoce della Casa Bianca Bill Burton ha inol­ portavoce della Casa Bianca ­ Deve essere chiaro che noi TAIWAN
tre sottolineato che Obama aveva già espresso ai dirigen­ consideriamo il Tibet parte della Cina. Abbiamo comun­ Dopo la decisione degli Stati Uniti
Jolly Super Star
ti cinesi, in occasione del suo viaggio di novembre in Ci­ que preoccupazioni nel campo dei diritti umani sul trat­ Barack Obana di vendere armi a Taiwan la Cina
8 26 32 40 62 88 87 18 na, la sua intenzione di incontrare il leader religioso tibe­ tamento riservato ai tibetani. Sollecitiamo il governo ci­ ha annunciato sanzioni alle
MONTEPREMI: 138.232.487,86
tano. Il Dalai Lama aveva visitato gli Stati Uniti poco pri­ nese a proteggere le tradizioni religiose e culturali del Ti­ società Usa che effettueranno tali
ma del viaggio di novembre di Obama in Cina e il presi­ bet». «Riteniamo le nostre relazioni con la Cina mature transazioni
QUOTE SUPERENALOTTO
Punti 6: - Punti 5: 38.647,84
dente Usa aveva ritenuto opportuno, per non irritare i di­ abbastanza per cercare di lavorare insieme sulle questio­
Jackpot:135.500.000,00 Punti 4: 324,77 rigenti cinesi, non incontrare all’epoca il leader tibetano. ni di interesse comune, come il clima, la economia globa­ INTERNET
Punti 5+1: - Punti 3: 17,69 Zhu Weiqun, responsabile del Partito comunista cinese le, la non­proliferazione, affrontando nello stesso tempo Gli Usa hanno apertamente accusato la
QUOTE SUPERSTAR per le etnie e gli affari religiosi, aveva affermato in una in modo franco i problemi dove non siamo d’accordo ­ ha Cina di "pirateria informatica" dopo che
Punti 6: - Punti 3: 1.769,00 conferenza stampa che il suo governo si opporrà con for­ aggiunto il portavoce ­ il presidente Obama è impegnato Google aveva reso noto che hacker cinesi
Punti 5+1: - Punti 2: 100,00 za ad un eventuale incontro tra Obama e il Dalai Lama, a creare relazioni positive, globali e di cooperazione con
Punti 5: - Punti 1: 10,00
erano entrati nelle caselle postali di
Punti 4: Punti 0:
che comincerà una visita negli Stati Uniti il 16 febbraio la Cina». dissidenti cinesi
32.477,00 5,00
ANSA-CENTIMETRI prossimo. Secondo il responsabile di Pechino «i rapporti (Ansa) Il Dalai Lama ANSA-CENTIMETRI
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
OGGI IL VARO DEL CONTESTATO DISEGNO DI LEGGE, RITENUTO “AD PERSONAM” DALL’OPPOSIZIONE; BOCCIATI TUTTI GLI EMENDAMENTI
Giustizia, fuoco amico tra Pd­Idv e Udc
Casini apre sul legittimo impedimento, no del centrosinistra
ROMA È scontro alla Camera sul le­
gittimo impedimento, il provvedi­
mento che permetterà a premier e
ministri di rimandare le udienze dei
processi in cui sono imputati. Ad ar­
roventare i lavori dell’Aula la spac­
catura delle opposizioni, con l’Udc
che tende una
mano alla mag­
gioranza e Pd e
Idv che attaccano
i centristi. Ieri
l’aula, dove ha
preso il via la di­
scussione gene­
rale, ha respinto
con 343 voti con­
trari (a favore
238) le pregiudi­
ziali di costituzio­
nalità presentate
da Dario France­
schini del Partito
democratico e Fe­
derico Palomba
dell’Italia dei va­
lori. Pd e Idv sono
intenzionati a da­
re battaglia nono­
stante i tempi
contingentati: il
voto finale è in­
fatti già fissato
per oggi pomerig­
gio. Partito De­
mocratico e Idv
hanno presentato insieme quasi 300
emendamenti.
«State facendo ­ dice in Aula Pierlui­
gi Castagnetti (Pd) ­ una legge ine­
quivocabilmente incostituzionale».
Per Piero Fassino la maggioranza
vuole reintrodurre «il lodo Alfano
con legge ordinaria, chiamandolo
con altro nome». Massimo D’Alema
parla di «sfida alla Corte Costituzio­
nale». Antonio Di Pietro (Idv) attac­
ca: «Solo in un regime fascista o pi­
duista si può accettare che delle per­
sone, semplicemente perché fanno i
ministri o il capo del governo, non
devono andare dal giudice se chia­
mati a rispondere di reati».
Botta e risposta in Aula tra il leader
Udc Pier Ferdinando Casini e il ca­
pogruppo Dario Franceschini. «Que­
sto provvedimento è discutibile? È
detestabile? ­ si chiede Casini ­ Io
non lo credo affatto, ma il provvedi­
mento ha il pregio di prendere di pet­
to una questione che esiste». «C’è chi
fa finta di niente ­ prosegue ­ chi in­
dulge nel giustizialismo di vecchio
tipo e chi decide come noi di affron­
tare direttamente la questione. Per
noi questo è esattamente il male mi­
nore». Per Franceschini, «l’anoma­
lia è che non stiamo decidendo una
norma per il futuro, ma una norma
pensata per bloccare processi che so­
no in corso». Non usa mezzi termini
Francesco Barbato, deputato del­
l’Italia dei Valori. «Unione dei Casa­
lesi, partito delle poltrone e delle pol­
pette», dice all’indirizzo dell’Udc. Ca­
sini reagisce chiedendo l’intervento
del presidente Fini dopo le “parole
dissennate e delinquenziali dell’ono­
revole collega, che si deve vergogna­
re di quello che ha appena detto».
L’ex presidente della Camera entra
poi nel merito del testo, invitando la
maggioranza ad apportare alcune
modifiche. «La legge secondo noi ha
una giustificazione di carattere poli­
tico, un provvedimento ponte davan­
ti a nuovi sbocchi di carattere costi­
tuzionale». Per Casini è necessaria
«una tipicizzazione degli impedi­
menti rispetto al presidente del Con­
siglio; estendere il provvedimento a
tutti i ministri o magari ai sottose­
gretari come sciaguratamente si vo­
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leva fare significa indebolire, anche brizio Cicchitto commenta lo scam­
alle verifiche successive, la tenuta bio di accuse: «Pd e Idv sono giusti­
complessiva di questo provvedimen­
to». Su questi punti si dovrebbe defi­
nire la possibilità di un’astensione
zialisti, e l’Udc, al di là del suo desi­
derio di smontare il bipolarismo, si
ritrova sull’altro fronte, quello del
da parte dei centristi.
Il presidente dei deputati del Pdl Fa­
garantismo».
Il segretario del Pd Pierluigi Bersani attorniato dai cronisti ieri a Bologna
MENTRE IL PD PREPARA LE PRIMARIE, STA CRESCENDO L’INCERTEZZA SUL NOME DEI CANDIDATI E LA DATA DEL VOTO
Bologna, adesso il Pdl corteggia l’Udc
BOLOGNA Nel Pdl cresce la consapevolezza che è impossi­
bile lanciare la sfida al centrosinistra per le Comunali
senza l’Udc. Nel Pd quella che sarà molto difficile evitare
le primarie. In tutti che l’ipotesi di andare a votare il 28 e
29 marzo insieme alla Regionali. E a Bologna, alle prese
con la successione del sindaco dimissionario Flavio Del­
bono cresce, inevitabilmente, la confusione. I due schie­
ramenti hanno impiegato buona parte delle loro energie
a rimpallarsi la responsabilità di non volere le elezioni.
A parole tutti vogliono andare alle urne il 28 e 29 marzo,
ma entrambi gli schieramenti sono in oggettiva difficol­
tà: il Pd non ha, di fatto, un candidato da proporre e una
parte della base ha messo sotto processo i vertici locali, il
Pdl sta rincorrendo l’Udc (non senza qualche malumore)
perché sa di non essere autosufficiente. Il leghista Manes
Bernardini frena, dicendo che «il ministro emanerà il de­
creto se ci saranno le garanzie per tutti», definendo poco
probabile il voto a marzo. E al ministero, secondo l’emis­
sario del Pd, il senatore ed ex sindaco Walter Vitali, c’é
un «silenzio sospetto». Il coordinatore regionale Pdl Fi­
lippo Berselli si è detto certo di un accordo con l’Udc fin
dal primo turno. Il partito di Casini ha detto però di non
Quando è legittimo impedimento
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
(Adnkronos)
Incontri istituzionali con capi di Stato,
capi di governo o ministri di uno Stato
estero
Attività svolte quale presidente
del Csm, comandante delle Forze armate
e presidente del Consiglio supremo
di difesa
PREMIER E MINISTRI
Riunioni del Consiglio dei ministri
Convocazioni del Parlamento, del
Senato e della Camera
Incontri istituzionali con capi di Stato,
capi di governo o ministri di uno Stato
estero
PRESIDENTI CAMERA E SENATO
Convocazione del Parlamento in seduta
comune o della Camera presieduta
SENATORI E DEPUTATI
Convocazione del Parlamento in seduta
Il guardasigilli comune o della Camera di appartenza
Angelino Alfano Convocazione della giunta
(a sinistra)
e l’onorevole o della commissione di appartenenza
Taormina,
avvocato Inoltre le alte cariche delle Stato possono non
del premier, comparire in udienza se impegnate in ogni altra
fotografati ieri attività essenziale nell’esercizio delle loro funzioni
in aula durante
il dibattito
Alta tensione alla Camera;
atteso oggi il secondo round
REGIONALI n IL SEGRETARIO DEL PD CHIEDE TEMPO E NON TEME IL VOTO DI MARZO
Bersani: «Se va male non lascio,
e potrei candidarmi fra tre anni»
ROMA Pier Luigi Bersani rinvia a
dopo le regionali il tentativo di un
confronto serio con la maggioranza
su riforme e giustizia. E il Pd si
sgancia dall’Udc nella battaglia
contro il legittimo impedimento.
«Siamo alla scorciatoia, non alla ri­
forma», taglia corto il leader del
Partito democratico che però non
perde né la speranza di riforme
condivise né la convinzione che
con l’Udc si debba lavorare «per ac­
corciare le distanze».
Linea non condivisa dalla mino­
ranza che proprio sul legittimo im­
pedimento vede la prova della «dif­
ferenza di sistema» con i centristi.
Il bilancio dell’alleanza con l’Udc si
farà dopo il voto ma anche in caso
di sconfitta Bersani spiega che non
si dimetterà perché ­ dice­ «ci sia­
aver gradito il metodo di scelta del candidato, che è stato
deciso a Roma. Il diretto interessato, l’ex direttore del
«Carlino» Giancarlo Mazzuca si é perfino detto disponi­
bile a fare un passo indietro se il suo nome impedisse un
accordo con l’Udc. «Un accordo si farà ­ ha assicurato
Berselli ­ e mi auguro che si faccia sul nome di Mazzuca».
Nel Pd stanno per partire le consultazioni a largo raggio,
circa 300 persone fra dirigenti, presidenti di circolo, per­
sonalità: una convergenza unanime permetterebbe di
evitare le primarie ma al momento pare piuttosto diffici­
le. Rimangono in campo Maurizio Cevenini, presidente
del Consiglio comunale che gode di ampia popolarità e
Duccio Campagnoli, assessore regionale alle Attività
produttive, che ha dietro di sé l’imponente macchina del­
la Cgil di cui è stato segretario. Nessuno dei due è, però,
il candidato “ufficiale” del Pd e sembrano in calo le quo­
tazioni di Luciano Sita, big del potente mondo della coo­
perazione, sul quale sembrava che si potessero concen­
trare le simpatie di un gruppo dirigente che per un breve
periodo ha sperato che Prodi scendesse in campo e to­
gliesse le castagne dal fuoco.
Leonardo Nesti
3
Interni
Milleproroghe: saltano
condono e piano case
ROMA Il “piano casa” e la riapertura
dei termini del condono del 2003 in n La scure delle
favore in particolare dei cittadini inammissibilità
campani che non ne hanno potuto si è abbattuta su
usufruire, saltano dal decreto “mille­ quasi metà
proroghe” in discussione in commis­
sione Affari Costituzionali al Senato. delle proposte
Le due proposte di modifica, la prima di modifica,
a firma del relatore Lucio Malan circa 300 delle
(Pdl), e la seconda a nome dei senato­ 650 presentate
ri del Pdl Carlo Sarro e Vincenzo Ne­
spoli sono infatti state considerate
inammissibili dalla presidenza della commissione. La
scure delle inammissibilità, tra l’altro, si è abbattuta su
quasi metà delle proposte di modifica, circa 300 delle 650
presentate. L’opposizione e le associazioni ambientaliste
plaudono alla scelta di bocciare il nuovo condono e il
“piano casa”. «Uno stop ­ commenta Ermete Realacci del
Pd ­ alla tendenza inveterata in questa maggioranza di
abbassare i livelli di legalità, di dare il via libera al ce­
mento selvaggio, di favorire gli interessi speculatori e
consentire nuovi scempi nelle città e nel territorio». So­
no state «evitate nuove ferite al territorio», plaudono an­
che Wwf e Fai. I presentatori dell’emendamento, però,
non demordono. «Lo ripresenteremo in Aula ­ dicono ­
perché vogliamo un pronunciamento chiaro e senza equi­
voci sulla questione. C’é un problema di legittimità per la
popolazione campana». La tagliola delle inammissibilità
è scesa anche su diversi emendamenti del relatore, come
quello che imponeva agli enti locali di non computare i
dividendi delle ex municipalizzate ai fini del Patto di sta­
bilità interno o quello sul rimborso dell’Iva sulla tariffa
rifiuti. Fuori anche la proposta del Pd “salva­Eutelia”,
per la creazione di un fondo di garanzia all’Inps per rim­
borsare i lavoratori in credito di almeno quattro mensili­
tà. Restano in piedi gli emendamenti sugli obbligazioni­
sti e piccoli azionisti Alitalia, sulla proroga dello stop
agli sfratti e delle concessioni delle spiagge al 2015 così
come l’ulteriore stretta sulla pubblica amministrazione e
sui fondi all’editoria. In piedi ancora l’emendamento bi­
partisan per un condono preventivo fino al 31 marzo dei
manifesti elettorali abusivi. Resta infine l’emendamento
del relatore sul nodo delle Zone Franche Urbane. La for­
mula individuata da Malan non soddisfa però l’opposi­
zione. «Noi ­ sottolinea Enzo Bianco (Pd) ­ vogliamo il ri­
pristino della normativa in vigore prima del decreto e ab­
biamo presentato emendamenti in questo senso».
Alessandra Chini
centristi: «Alle scorse regionali,
n Il leader cinque anni fa l’Udc stava con la
dei democratici destra in tutte le regioni; quest’an­
conferma no ci sta solo in alcune. Io sono
anche troppo pragmatico per preferire il
primo scenario al secondo».
la scelta Certo, ammette il segretario del
di De Luca Pd, le distanze con l’Udc ci sono e
per la corsa oggi sono emerse in Aula nella di­
in Campania scussione sul legittimo impedi­
mento. Ma se per il leader sono su­
perabili, storcono il naso i france­
mo dati un percorso più lungo» per schiniani, che da mesi chiedono la
costruire l’alternativa a Berlusco­ chiusura di ogni confronto con la
ni. Un percorso che ha come tra­ maggioranza sui provvedimenti
guardo le elezioni politiche del 2013 che riguardano la giustizia. E sono
alle quali il segretario non esclude contrari a provvedimenti come
di candidarsi come aspirante pre­ l’immunità, che il vertice, invece,
mier. non considera un tabù se, però, af­
Fino ad allora Bersani seguirà il frontata dentro un quadro organi­
suo «approccio pragmatico» con i co di riforme.
«Oggi in aula è diventato ancora
più evidente come le differenze con
i centristi non sono episodiche, ma
di sistema», osserva l’ex capogrup­
po Antonello Soro. E il capogruppo
e leader di Area Democratica Dario
Franceschini ribatte in aula a Pier­
ferdinando Casini.
Il leader dell’Udc ­ dirà poi in
Transatlantico ­ «ha la coda di pa­
glia, ha dovuto fare due giri per ri­
battere a quello che gli ho detto,
cioé che il legittimo impedimento
non è un ponte sul futuro ma serve
a bloccare i processi in corso».
Questo lo stato dei rapporti dentro
il Pd ma Bersani smentisce l’imma­
gine di un partito «nel caos», in pe­
renne discussione su primarie e
candidati per le regionali. «Vedrete
che alla fine, a bocce ferme, ci cave­
remo qualche gusto», assicura ai
giornalisti. E se in Calabria e in
Umbria «si deciderà in settimana»,
non si rimettono in discussione le
scelte fatte. Prima di tutto in Cam­
pania dove il candidato resta il sin­
daco Vincenzo De Luca. «É molto
forte. Ed è indagato per aver difeso
il posto di lavoro di 300 cassainte­
grati», è la difesa di Bersani, infa­
stidito per il fatto che esponenti,
anche di spicco, prima «invocano le
L’assessore Pd Duccio Campagnoli primarie e poi dicono che é il caos».
4 MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
Primo Piano
LA NUOVA SOCIETÀ SAREBBE CONTROLLATA DAGLI SPAGNOLI, CON LA RETE AGLI ITALIANI: INTERPELLANZA PARLAMENTARE URGENTE DEL PD
L’ipotesi fusione fa “volare” Telecom
Il governo smentisce l’Ops di Telefonica, in Borsa titolo a +6%
MILANO Qualcosa sta per accadere in­
torno a Telecom. Ne è convinta la
Borsa dove le voci sulla fusione tra
Telecom e Telefonica, che fino alune­
dì non avevano fatto troppo rumore,
ieri lasciano il segno. Il titolo fa un
balzo del 6% tra scambi quadruplica­
ti rispetto alla media giornaliera del­
l’ultimo mese e accendono i riflettori
della politica costringendo Palazzo
Chigi a una nota ufficiale con la qua­
le smentisce di essere coinvolto. Per
l’opposizione la sostanza non cam­
bia e il Pd presenta un’interpellanza
urgente nella quale chiede di chiari­
re la posizione del Governo.
Intanto il gruppo guidato da Franco
Bernabé conquista un’altro punto
nella sua battaglia in Argentina. La
guerra di carte bollate sembra vinta
dagli italiani ora che i giudici di
Buenos Aires hanno cancellato la ri­
soluzione emessa ad agosto dalla se­
gretaria al commercio interno ar­
gentino che obbligava Telecom Italia
a cedere la propria partecipazione in
Sofora, che a sua volta controlla Te­
lecom Argentina.
Tornando in Italia, la presidenza del
Consiglio, anticipando la richiesta
della Consob, ha ieri mattina smenti­
to «nella maniera più totale: nessun
incontro, nessun contatto, nessun
paletto» l’ipotesi de La Repubblica di
un via libera del governo alle nozze
con Telefonica. Secondo il quotidia­
no il dossier è sul tavolo del ministro
dello Sviluppo economico Claudio
Scajola e del sottosegretario alla Pre­
sidenza del Consiglio Gianni Letta
che dovrebbero a giorni convocare i
vertici di Telecom per spiegare la po­
sizione del governo. Il via libera, se­
condo il quotidiano, si avrebbe a con­
dizione che la gestione della rete na­
zionale di telecomunicazioni riman­
ga in mani italiane.
Scajola, in Israele per la bilaterale
con il premier Silvio Berlusconi, ha
confermato che incontrerà domani
l’amministratore delegato Franco
Bernabé ma per il resto «troppe
chiacchiere». «Nessun parere favore­
vole del Governo, molte parole, mol­
te chiacchiere. Troppe» commenta.
Il viceministro alle Comunicazioni
Paolo Romani sottolinea nel frattem­
po il rischio che un’eventuale gover­
nance straniera, che abbia «la testa e
il cuore fuori dell’Italia», possa met­
tere in discussione gli investimenti
sulla rete. «Ho letto la smentita che
il Cittadino
MADRID
Un mese in Borsa
Valore del titolo (in euro)
Le indiscrezioni di «Repubblica»
IERI 1,146
definite assurde dalla Spagna
1,146 n La Spagna ha accolto con scetticismo le
+6,01% indiscrezioni su una possibile fusione tra
Telecom Italia e Telefonica pubblicate da
«Repubblica». Un’ipotesi che gli analisti iberi­
ci, consultati dal quotidiano Expansion, han­
no definito “assurda“ e ”ridicola”. Il gigante
1,080
delle telecomunicazioni spagnolo ha reagito
alla notizia con un “no comment”. «Non fac­
ciamo alcun commento, il governo italiano ha
già smentito la notizia», ha detto un portavo­
ce. Nessun commento anche dal ministero
dell’Industria spagnolo. Il ministro Miguel
Sebastian aveva chiesto due settimane fa al­
l’Italia una maggiore «reciprocita» tra i due
1,014 paesi nelle operazione di compenetrazione
aziendale, ricordando l’entrata di Enel in
03/01/2010 10/01/2010 18/01/2010 25/01/2010 02/02/2010 Spagna con Endesa. La stampa di Madrid,
comunque, ha reagito con cautela alla noti­
zia, concedendo poco spazio sui siti all’ipotesi
Scambi di azioni (in milioni) di una Opa del gigante spagnolo su Telecom
426,9 470 Italia. Scettici i commenti a caldo degli anali­
milioni sti, a causa fra l’altro di una possibile perdita
di potere in Europa e in America Latina, in
234 particolare in Brasile, e all’apparente scarsa
creazione di valore per gli azionisti di Telefo­
nica. «L’operazione non quadra, non ha alcun
0 senso per Telefonica: é ridicolo, è assurdo che
Fonte: Borsaitalia.it ANSA-CENTIMETRI perda potere» da detto Adrian Zunzunegui di
Iberian Equities. In paesi come il Brasile le
Qui a sinistra due compagnie controllano più del 50 per
un’immagine cento del mercato (Telefonica con Vivo e Tele­
di archivio com Italia con Tim Brasil), una situazione
della facciata
del quartier
generale
Scajola ha confermato che farebbe cadere la scure dell’Antitrust. Gli
analisti sentiti da Espansion sono concordi
nell’esprimere dubbi su una ipotesi ritenuta
di Telesp, ramo
della spagnola che incontrerà domani “assurda”. “Scetticismo” anche fra gli anali­
sti: una opa di Telefonica su Telecom Italia
Telefonica sarebbe “assurda” e “ridicola” titola l’edizio­
a San Paolo
del Brasile
Franco Bernabé ne elettronica del quotidiano economico.
non capisco fino a che punto smenti­ municazioni del Partito Democrati­ un’offerta pubblica di scambio di Te­ venduto, o su chi sono stati gli inter­
sce la sostanza» reagisce il segreta­ co, Paolo Gentiloni, che ha presenta­ lefonica. La Consob, visto lo scatto mediari più attivi e per conto di chi
rio del Pd Pier Luigi Bersani e sulla to in mattinata un’interpellanza ur­ del titolo in Borsa con uno strappo in operano. Ma la Commissione vuole
vicenda dice il Pd «sarà in attesa vi­ gente sulla vicenda. rialzo dell’8% nella prima mezz’ora andare a fondo anche per verificare
gile». ‘Il governo continua in una li­ Di certo la Borsa, malgrado le smen­ di scambi, ha avviato accertamenti a l’ipotesi che ci sia stata manipolazio­
nea di indifferenza sulle sorti di Te­ tite e i no comment dei soci, conti­ 360 gradi, monitorando l’operatività ne informativa.
lecom», dichiara il responsabile co­ nua a dar credito agli scenari di sul titolo: chi ha comprato e chi ha (Ansa)
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MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010 5
il Cittadino
Cronaca
A lato Provenzano e Dell’Utri;
nella foto a destra, Il generale
dei carabinieri Mario Mori
PARLA L’’ATTENTATORE DI PAPA WOJTYLA
e, sullo sfondo, Massimo Ciancimino

PALERMO «Dopo il suo arresto, avve­

nuto nel dicembre del ‘92, mio padre
si convinse che i carabinieri lo ave­
Agca a Pietro Orlandi:
vano tradito, e che avevano un nuo­
vo interlocutore, probabilmente con
l’avallo di Provenzano. Anni dopo mi
rivelò che, secondo lui, il nuovo refe­
«Emanuela è viva,
rente istituzionale, sia della mafia
che dei soggetti che avevano condot­
to la trattativa, fosse Marcello Del­
l’Utri»: a parlare è Massimo Cianci­
presto tornerà a casa»
mino, figlio dell’ex sindaco mafioso ROMA «Emanuela è viva e tornerà che dice. Non farnetica, c’é un filo
di Palermo, ieri durante la sua depo­ presto a casa». Mehmet Alì Agca, logico che lega le sue affermazioni.
sizione alla seconda giornata del l’attentatore di Papa Wojtyla, lo ave­ Ho trovato una persona molto di­
processo al generale Mario Mori in va detto due settimane fa quando versa dallo spaccone che appare in
corso nel capoluogo siciliano. «Mio era uscito definitivamente di pri­ tv». La prima parte del colloquio si
padre mi disse che c’erano rapporti gione. Venerdì scorso lo ha ribadito è svolta in una casa, davanti ad al­
diretti tra Bernardo Provenzano e a Pietro Orlandi, fratello della ra­ tre persone. È stato lo stesso Agca a
Marcello Dell’Utri. Glielo riferì lo gazza vaticana scomparsa nel giu­ volere un confronto a quattr’occhi.
stesso Provenzano» ha aggiunto gno 1983, che é volato da Roma a Sui contenuti del colloquio privato,
Ciancimino junior in aula. Ha poi ri­ Istanbul per incontrarlo. Pietro glissa ma ribadisce di aver
ferito, spiegando il contenuto di uno Del faccia a faccia ha parlato il quo­ detto all’ex terrorista: «Dammi del­
dei “pizzini“ scritti da Provenzano tidiano Sabah con un articolo della le prove, anche mia madre si aspet­
al padre Vito Ciancimino. Parlando giornalista Yasemin Taskin, corri­ ta notizie concrete, dopo i tuoi an­
della presunta trattativa tra Stato e spondente da Roma, che ha assisti­ nunci all’uscita dal carcere».
Mafia, il figlio di don Vito ha affer­ to al faccia a fac­ »Te le darò ­ mi
mato che questa riprese dopo la mor­ cia. «Emanuela è ha risposto ­ ho
te di Paolo Borsellino: «Alla luce del­ viva, te lo posso certezze inconfu­
l’ennesima strage, quella di via garantire ­ ha tabili. Ha detto
D’Amelio ­ ha detto ancora Cianci­ detto Agca ­. Può che Emanuela è
mino ­ nel momento in cui si perce­ trovarsi in Fran­ probabilmente
pisce la ferocia di Cosa nostra, mio cia o in Svizzera in un paese euro­
padre reputa interrotto qualsiasi ti­ dove abita in una peo. Ha parlato
po di rapporto con Salvatore Riina. villa lussuosa. di una villa, ma
Intorno al 22 agosto mio padre mi di­ La troveremo in­ lo ha fatto per fa­
ce di riprendere i contatti con i Cara­ sieme. Ho prove re un esempio,
binieri». «L’incontro avviene nel suo precise in mano. per dire che non
appartamento di Roma tra il 25 e il L’hanno rapita Mehmet Ali’ Agca Emanuela Orlandi è reclusa».
26 agosto, e ho un per ottenere la Agca ha ripetuto
documento che
ne prova il ri­
scontro. Cambia
MAFIA, NUOVE RIVELAZIONI DEL FIGLIO DELL’EX SINDACO DI PALERMO mia liberazione, ma non sono re­
sponsabile del rapimento. Posso
mettermi in contatto con i rapitori.
quello che ha sempre sbandierato
ai quattro venti: Il rapimento di
Emanuela è opera dei Lupi Grigi e

Ciancimino shock:
totalmente l’og­ Ti darò documenti così importanti di alcuni paesi dell’Est per la sua li­
getto del dialogo che saranno costretti a liberarla. berazione. A Orlandi ha aggiunto:
rispetto alla pri­ Spero che lei tornerà a casa proprio «É arrivato il momento di mettere
ma trattativa. In prima del prossimo mese di giu­ un punto a questa storia. È giusto
quel caso, era gno». che come io ho riabbracciato mia
una proposta ini­ Era stato proprio Pietro Orlandi a madre, anche tua madre Maria pos­
ziale delle istitu­ chiedere un incontro, dopo le ester­ sa riabbracciare Emanuela».

«Dell’Utri trattava
zioni di possibili Paolo Borsellino nazioni dell’ex Lupo Grigio all’usci­ La famiglia Orlandi, che non ha
benefici verso i ta dal carcere di massima sicurezza mai perso la speranza, aspetta con
familiari, un at­ Sincan, vicino ad Ankara, dove ha fiducia. Nei mesi scorsi la vicenda è
teggiamento più scontato quasi 10 anni per l’uccisio­ tornata alla ribalta a proposito del­
morbido verso i ne di un giornalista. L’ok di Agca le presunte responsabilità della
latitanti. Invece, non si è fatto attendere. «Mi ha det­ Banda della Magliana nel sequestro
si passa alla se­ to che questa storia si risolverà en­ e nell’uccisione di Emanuela. «Il

con Provenzano»
conda fase che è
più operativa.
Dalla resa dei la­
titanti si passa al­
la volontà di vole­
re catturare Sal­
vatore Riina. Ov­
viamente si parla di catturare Riina
e non Provenzano, perché era un in­
terlocutore privilegiato di mio padre
e loro sapevano che per potere giun­
gere a Riina avevano bisogno di mio
padre». Ma della trattativa «mio pa­
dre chiese di informare Violante»,
all’epoca presidente della Commis­
sione nazionale antimafia, «vicino
ai giudici comunisti».
Secondo quanto racconta in aula
Ciancimino junior, il padre riteneva
opportuno informare Luciano Vio­
lante perché «voleva una contropar­
tita per la cattura di Riina» e spera­
va di potere avere un trattamento di
favore per la restituzione dei beni
che gli erano stati sequestrati dalla
magistratura. Quanto alla cattura di
Totò Riina, secondo Ciancimino cen­
trale fu il ruolo di un altro super
boss, Bernardo Provenzano. «Mio
padre mi disse che per riuscire a cat­
turare Totò Riina i carabinieri ave­
vano bisogno di Provenzano» che
avrebbe dato ai carabinieri, attra­
verso don Vito, le indicazioni per
catturare Riina. I carabinieri avreb­
bero fatto avere a Vito Ciancimino
«le mappe di Palermo» poi dati da
Massimo Ciancimino a Provenzano
che li avrebbe restituiti con alcune
zone «cerchiate con l’evidenziatore».
Riguardo alla mancata perquisizio­
ne del covo di Riina, sarebbe stata
concordata: «Riina diceva che se
avessero perquisito il covo, avrebbe­
ro trovato tanta di quella documen­
tazione da fare crollare l’Italia».
(AdnKronos)
COMO
In crisi, perde la testa e ammazza il socio
Arrestato il titolare di una storica armeria
Ddl salva pentiti, no di Alfano
«È una iniziativa personale»
ROMA Opposizione all’attacco sulla
proposta di modifica del Codice di
procedura penale presentata dal se­
natore del Pdl Giuseppe Valentino
che a giudizio dell’opposizione re­
stringe la possibilità dell’uso dei pen­
titi, in particolare nei processi per
mafia. Nel dibattito innescato dal ddl
Valentino interviene deciso lo stesso
Guardasigilli Angelino Alfano. «Sono
assolutamente contrario», assicura il
ministro della Giustizia, spiegando
che la proposta Valentino «è fuori dal
programma di governo, non se ne è
discusso con la coalizione». E dun­
que, taglia corto il Guardasigilli, si
tratta «di un’iniziativa personale».
«Prendiamo atto della dichiarazione
del ministro Alfano e della sua (e
quindi del governo ) presa di distanza
dal ddl Valentino», replica la presi­
dente dei senatori del Pd, Anna Fi­
nocchiaro, «ci auguriamo ora che la
maggioranza in Senato si comporti di
conseguenza. Visto che il senatore
Valentino non è un semplice parla­
mentare ma è il coordinatore vicario
della Consulta sulla giustizia del Pdl
attendiamo dalla maggioranza a pa­
lazzo Madama una parola chiara».
In precedenza, la stessa Finocchiaro,
non aveva risparmiato critiche alla
proposta Valentino, sottolineando
che «con il disegno di legge calenda­
rizzato tre giorni fa in Commissione
Giustizia al Senato, vengono riforma­
ti due articoli del codice di procedura
penale. Il primo risultato, grave, è che
mentre oggi ­ sulla base del codice e
n Il guardasigilli
stoppa il testo
molto discusso
avanzato
dal senatore
del Pdl
Giuseppe
Valentino
della giurisprudenza della Cassazio­
ne ­ le dichiarazioni dei pentiti, se ri­
tenuti attendibili, vanno comunque
riscontrate, con la riforma Valentino
le dichiarazioni di uno o più pentiti,
anche se attendibili, sono assoluta­
mente inutilizzabili se non esistono,
a prescindere, altre prove». «Altra
conseguenza di questo pericolosissi­
mo disegno di legge ­ rimarca la Fi­
nocchiaro ­ è che le dichiarazioni ri­
cevute, anche da un ufficiale di poli­
Torino, due fratelli romeni in carcere:
tro quest’anno ­ ha raccontato il fra­
tello di Emanuela ­. L’ho guardato
negli occhi: mi ha dato l’idea di par­
lare con sincerità, non ho pensato
nemmeno per un attimo che stesse
Il boss Totò Riina mentendo. Agca crede nelle cose
Lo scontro
IL DDL "SALVA PENTITI"
Presentato dal senatore
L'OPPOSIZIONE
A rischio i processi per mafia.
del Pdl, Giuseppe Le dichiarazioni di uno o più
Valentino (relatore pentiti, anche se attendibili, sono
del ddl sul processo inutilizzabili se non esistono altre
breve), prevede che prove
ci siano riscontri oggettivi
per considerare prova IL MINISTRO ALFANO
le dichiarazioni rese
Il disegno di legge "non fa parte
da imputati del programma di governo".
in procedimenti È un'iniziativa personale
connessi del senatore Valentino
ANSA-CENTIMETRI
zia giudiziaria, da un soggetto che collaborazioni dei pentiti», avverte il
con le sue ultime parole indica l’auto­ capogruppo del Pd a Palazzo Mada­
re di un reato non potranno neanche ma. Duro anche il commento di Wal­
essere riferite in giudizio, perché la ter Veltroni: si tratta ­ dice ­ di una
testimonianza di quell’ufficiale di po­ norma che va verso «l’impunità dei
lizia giudiziaria non potrà essere am­ reati mafiosi». «Invece di sostenere
messa». gli enormi sforzi che magistrati e for­
«Qualora venissero approvate, queste ze dell’ordine stanno compiendo con
norme azzererebbero, di fatto, i pro­ grande successo contro le mafie mili­
cessi di mafia, anche in presenza di
sentenze di condanna di primo e se­
tari, Governo e maggioranza ultima­
mente mi sono sempre più impegnati
condo grado e interromperebbero le nella direzione opposta».
fatto che Agca in tutti questi anni
abbia detto che mia sorella é viva ci
ha sempre lasciato uno spiraglio.
Con me è stato onesto. C’é un senso
nelle cose dice».
(Ansa)
In breve
BERTOLASO ALLA MADDALENA
«Nessun abbandono
ma una grande bonifica»
I 327 milioni spesi per ristrutturare l’ex
Arsenale militare a La Maddalena, ab­
bandonato da decenni e ridotto a disca­
rica di amianto e idrocarburi, non sono
stati buttati: quelle strutture nate per
ospitare il G8 dei Grandi ­ poi spostato
a L’Aquila causa incompatibilità tra lo
sfarzo della costa Smeralda e il terre­
moto abruzzese ­ saranno l’occasione
per il rilancio turistico, economico e
anche occupazionale non solo dell’isola
ma dell’intera Gallura. Il capo della
Protezione civile Guido Bertolaso arriva
in Sardegna per spegnere le polemiche
sullo stato d’abbandono delle strutture,
realizzate in meno di un anno, prima di
tornare a Roma per cercare di arginare
quelle sulla “Protezione civile Spa”,
“svuotata” dalla commissione Bilancio
del Senato per mancanza di copertura
finanziaria. Bertolaso in realtà ammet­
te che «ci sono cose ancora da siste­
mare e lavori in corso». Ma, sottolinea,
«non mi pare certo che vi siano segni di
abbandono. Dirlo è dire una bugia».
ROMA
Il delitto di via Poma
in aula vent’anni dopo
Era il 7 agosto del 1990 quando Simo­
netta Cesaroni fu uccisa con 30 colpi di
tagliacarte in un ufficio di via Poma a
Roma. Oggi, vent’anni dopo, quell’omi­
cidio approderà per la prima volta in
un’aula. Nell’aula bunker di Rebibbia la
terza Corte d’Assise di Roma cercherà

n Oberato dai debiti al punto da dover lasciare a casa il personale

nel novembre scorso e con lo spettro di chiudere un negozio storico
per la città di Como, ha perso la testa e ha ammazzato un suo socio in
«Sono loro gli assassini di “Giorgino”» di risolvere il mistero. Sul banco degli
imputati l’ex fidanzato, Raniero Busco
che si sfilò dalla rosa dei sospettati gra­
zie a un alibi che allora resse. Ma lo
affari esterni all’attività commerciale. Poi ha caricato il cadavere in TORINO Due fratelli di 17 e 26 anni camere di sicu­ ne. «Vogliamo sottolineare la scorso novembre il gup Maddalena Ci­
auto portandolo fino Crevoladossola (Domodossola) lungo la statale sono stati fermati dalla polizia per rezza li mostra­ grande collaborazione ­ ha detto il priani decise per il rinvio a giudizio per
del Sempione, a circa 180 chilometri da Como. Prima ha fatto tappa l’aggressione nei giardini di Via no mentre, capo della Squadra mobile Sergio omicidio volontario: fu trovata la sua
dal suocero che gestisce una pizzeria a Senna Comasco dove ha ta­ Vibò a Torino costata la vita a Ge­ un’ora prima Molino ­ di tutta la comunità ro­ saliva sul corpetto della ragazza.
gliato la testa a Giacomo Brambilla, 43enne gestore di alcuni im­ orge Munteanu, 15 anni, sabato dell’omicidio, mena e dei residenti della zona do­
pianti di carburante della Shell nel Comasco ma anche a Cassano scorso. I due sono stati rintraccia­ sono intenti ad ve è avvenuto l’omicidio, che fin ROMA
Magnago (Varese). Messa la testa nel forno della pizzeria, ha ricari­ ti nell’abitazione in cui vivono a acquistare del dall’inizio hanno fatto di tutto per
cato il corpo in auto ha viaggiato tutta notte fino a un paesino pie­
montese che ben conosce e lì ha abbandonato il cadavere accanto al
Nichelino, alle porte di Torino.
L’autore materiale dell’accoltella­
vino nel quar­
tiere Borgo Vit­
aiutarci a individuare gli autori.
Analoga collaborazione ­ ha con­
Alemanno trova casa
greto di un fiume per tornare in riva al Lario giusto in tempo per
aprire l’attività commerciale come nulla fosse accaduto. Qualche ora
mento, a quanto finora emerso,
dovrebbe essere il più giovane dei
toria, nei pressi
dei giardini do­
cluso Molino ­ l’abbiamo avuta an­
che dalla polizia romena attraver­
alla centenaria sfrattata
dopo è arrivata la Polizia. Questa la sequenza da film horror del due, che ieri hanno reso parziali ve è avvenuta George Munteanu so i suoi rappresentanti, che lavo­ Nemmeno a 100 anni Cesira può dor­
delitto avvenuto nella tarda serata di lunedì nel retro del negozio di ammissioni. I due sono stati indi­ l’aggressione. rano presso il Consolato di Mila­ mire sonni tranquilli. Nemmeno con la
armi e articoli per cacciatori “Arrighi” di via Garibaldi, in centro viduati all’interno dell’abitazione Gli investigatori della Squadra no». Non è stato però ancora tro­ sua disabilità che la costringe a letto. È
Como. A macchiarsi del sangue del benzinaio Alberto Arrighi, della mamma dove vivono da mobile della polizia di Torino li vato il coltello con cui George, da romana Cesira e vorrebbe compiere
40enne titolare del negozio. L’armiere, ora accusato di omicidio vo­ quando sono arrivati in Italia. Il hanno trovati chiusi in una stanza tutti affettuosamente sopranno­ 101 anni a maggio nella sua casa a
lontario aggravato dalla menomazione del cadavere, ha confessato. più grande dei due, che ha 26 anni della casa, al buio, nel vano tenta­ minato «Giorgino» è stato ucciso Monteverde, magari anche morire lì.
La vittima gli doveva del denaro, pare 200mila euro, che per lui era è in Italia da 3 anni e lavora come tivo di sottrarsi al fermo. La mam­ con un fendente che gli ha tagliato Ma questo fino era solo un sogno per­
linfa vitale: sembra che fosse pronto a vendere il negozio alla vittima decoratore, il più giovane, classe ma ha altri tre figli: due sorelle la gola. I due giovani fermati sono ché sulla sua testa pendeva uno sfratto
ma evidentemente qualcosa li ha fatti litigare. Sposato, padre di due 1992, (compirà 18 anni tra qualche che vivono in Italia e un bambino originari di Bacau. Il padre vive esecutivo per finita locazione. Fino a ie­
figli, nessun precedente penale alle spalle. Talmente stimato, Arri­ mese), è arrivato in Italia 10 anni nato da poco, avuto dal compagno in Romania. Il compagno italiano ri perché è intervenuto il sindaco, tro­
ghi, da essere spesso chiamato in Procura come esperto balistico. fa insieme alla madre. Alcuni foto­ italiano. Resta ancora da chiarire della madre è convalescente per vandole casa dopo un tam tam in rete.
grammi immortalati dalle video­ la dinamica esatta dell’aggressio­ un infortunio al lavoro.
6 MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010

il Cittadino
Azionario e titoli di Stato
FTSE MIB GLI INDICI DI IERI NIKKEY
Titolo Riferimento % INDICI Valore Minimo Massimo Variazione %
1,63%
Tokyo
A2A 1,3820 0,14 FTSE ITALIA ALL SHARE 22.942,35 22.455,59 22.942,35 +1,76 10.371,09
10.414,29
ANSALDO STS 14,2000 0,78
FTSE MIB 22.413,74 21.899,33 22.413,74 +1,83
ATLANTIA 18,5100 0,98

10.198,04
AUTOGRILL 9,0900 2,83 FTSE ITALIA MID CAP 24.961,94 24.644,44 24.971,37 +1,15
BANCA MPS 1,2070 2,46
FTSE ITALIA SMALL CAP 24.142,29 24.030,70 24.143,85 +0,27 27/1 28/1 29/1 1//2 2/2
BANCA POP. MILANO 4,8425 1,04
BANCO POPOLARE 5,0500 4,88 FTSE ITALIA MICRO CAP 23.000,52 22.934,53 23.195,84 -0,19
FTSE
BULGARI 5,8400 -0,51
FTSE ITALIA STAR 11.243,84 11.177,46 11.250,48 +0,35 0,68%
BUZZI UNICEM 10,9100 1,02 Londra
5.283,31
5.283,31
CAMPARI 7,3300 0,41 L’ANALISI
CIR 1,7360 -0,69
ENEL 3,9475 0,96 SEDUTA POSITIVA PER PIAZZA AFFARI: L’INDICE FTSE ALL SHARE IN CRESCITA DELL’1,76%
5.145,74

Milano: nuovo rialzo

ENI 17,1100 0,88
EXOR 11,7200 -1,60 27/1 28/1 29/1 1//2 2/2
FIAT 9,0200 -0,33
FINMECCANICA 10,1600 2,16 DAX
FONDIARIA - SAI
GENERALI
11,9800
17,5300
1,27
1,45
Bene Telecom e Mediobanca, debole il titolo Fiat Francoforte 0,98%
5.709,66
GEOX 4,6900 0,05 5.709,66

IMPREGILO 2,4550 3,92

5.540,33
INTESA SANPAOLO 2,8625 1,51
ITALCEMENTI 8,9850 0,06
27/1 28/1 29/1 1//2 2/2
LOTTOMATICA 14,3700 0,77
LUXOTTICA GROUP 19,0200 0,16
CAC
MEDIASET 5,7200 2,05
1,33%
MEDIOBANCA 8,3450 5,90 Parigi
3.812,13
3.812,13
MEDIOLANUM 4,0875 0,68
MONDADORI EDITORE 2,8550 1,24
PARMALAT 1,8520 1,76
PIRELLI & C 0,4185 -1,41 3.688,79

27/1 28/1 29/1 1//2 2/2

PRYSMIAN 13,4800 2,51
SAIPEM 25,0200 5,21
SNAM RETE GAS 3,4050 -0,44 IBEX
STMICROELECTRONICS 6,1550 1,82
1,33%
TELECOM ITALIA 1,1460 6,01
Madrid
11.140,90
11.140,90
TENARIS 16,2400 2,72 Nuova seduta positiva per Piazza zioni con gli ordini raccolti a gennaio, dopo essere rimasta al palo durante la
Affari che chiude in deciso rialzo con inferiori rispetto agli ultimi mesi del- seduta, guadagna nel finale l’1,45% a
TERNA 2,9275 -0,26 Telecom e Mediobanca in luce. Il Ftse l'anno scorso e perfino più bassi di quel- 17,5 euro. Mediobanca in una nota ha
Mib guadagna l’1,83% a 22.413 punti, li registrati a gennaio 2009, quando la bollato tuttavia la notizia come destitui-
UBI BANCA 9,8650 -0,65 mentre il Ftse All Share sale dell’1,76% crisi aveva toccato il punto peggiore. In ta di “ogni fondamento”. Tra gli altri
a 22.942 punti. scia male anche Exor (-1,6% a 11,7 euro) bancari ordini in acquisto per Banco 10.829,30
UNICREDIT 2,1250 3,28 e, nel settore, Pirelli (-1,41% a 0,41 euro). Popolare (+4,88% a 5,05 euro), Unicredit
SPRINT TELECOM (+3,28% a 2,21 euro), Mps (+2,46% a 1,2
UNIPOL 0,8975 0,96 SU IPOTESI OPS TELEFONICA MEDIOBANCA VOLA SU RITORNO euro). Ben comprata anche Intesa San- 27/1 28/1 29/1 1//2 2/2
Il mercato dà credito, malgrado le smen- VOCI FUSIONI CON GENERALI paolo (+1,51% a 2,86 euro) con il Credit
tite, alle indiscrezioni di un’offerta pub- Piazzetta Cuccia corre (+5,9% a 8,34 Agricole e le Generali pronte a scioglie-
MATERIE PRIME blica di scambio di Telefonica e spinge il
titolo a guadagnare nel finale il 6,01% a
euro) in scia al rilancio dell’ipotesi di
una possibile fusione con Generali che,
re il patto di consultazione sull'11%
circa di Ca' de Sass.
SMI
1,14 euro (+4,62% a 0,86 euro le rispar-
BRENT mio). Boom di scambi con 426 milioni di FTSE MIB MAGGIORI RIALZI 0,83%
DENARO $ 75,68 pezzi passati di mano (contro i 96,6 Zurigo
Titolo Riferimento Variazione
milioni della media giornaliera delle 6.550,12
LETTERA $ 75,68
6.550,12
ultime trenta sedute), pari al 3,2% del
capitale ordinario. A Madrid Telefonica
ORO chiude a +0,55% a 17,42 euro. TELECOM ITALIA 1,146 +6,01
DENARO $ 1117,00 MEDIOBANCA 8,345 +5,90
LETTERA $ 1117,00 ACQUISTI SU SAIPEM, IMPREGILO,
DEBOLE FIAT SAIPEM 25,02 +5,21 6.440,72
Tra gli altri big corrono Saipem (+5,21%
ARGENTO a 25,02 euro), Impregilo (+3,92% a 2,45 BANCO POPOLARE 5,05 +4,88
27/1 28/1 29/1 1//2 2/2
DENARO $ 16.690 euro), mentre è debole Fiat (-0,33% a 9,02
LETTERA $ 16,690 euro) all'indomani delle immatricola- IMPREGILO 2,455 +3,92

CAMBI MONETARI FTSE MIB MAGGIORI RIBASSI OBBLIGAZIONI

Euro Dollaro US Sterlina Yen Franco SV Titolo Riferimento Variazione Le più scambiate
1 EURO 1.0000 1.3961 0.87350 126.19 1.4728 EXOR 11,72 -1,59 Nome Ultimo prezzo Variazione
1 DOLLARO STATUNITENSE 0.71590 1.0000 0.62550 90.350 1.0546 PIRELLI E C 0,4185 -1,41 Bim-Imi-98/18 Sd 105,90 -0,26
1 STERLINA INGLESE 1.1442 1.5980 1.0000 144.37 1.6854 CIR-COMP IND RIUNITE 1,736 -0,69 Centrob-98/18 Zc 72,88 +0,35
1 YEN GIAPPONESE 0.0079233 0.011064 0.0069200 1.0000 0.011668
Bers-98/18 Lifestyle 107,50 +0,47
UBI BANCA 9,865 -0,65
Abn Ge20 Royal 8% - Euribor 101,60 +0,02
1 FRANCO SVIZZERO 0.67860 0.94770 0.59310 85.650 1.0000 BULGARI 5,84 -0,51 Boc Roma 96/16 Ind 98,00 +0,00
EURIBOR - QUOTAZIONI (fixing 365) TITOLI DI STATO
EONIA EURIBOR 1M EURIBOR 5M EURIBOR 9M I più scambiati
Nome Ultimo prezzo Variazione
0.335 0.431 0.864 1.114
EURIBOR 1W EURIBOR 2M EURIBOR 6M EURIBOR 10M
0.353 0.532 0.980 1.154 Btp-1Ag21 3,75% 97,54 +0,07
EURIBOR 2W EURIBOR 3M EURIBOR 7M EURIBOR 11M Btp-15Dc12 2% 99,44 +0,10
0.367 0.674 1.018 1.197 Cct-1Lg16 Ind 98,87 +0,08
EURIBOR 3W EURIBOR 4M EURIBOR 8M EURIBOR 1Y Btp-1Fb37 4% 89,46 +0,25
0.384 0.774 1.065 1.245 Btp-1Mz20 4,25% 102,00 +0,05
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010 7
il Cittadino
Economia
I partecipanti al presidio
dei lavoratori dell’Alcoa
in Piazza Montecitorio a Roma
PREVISTO UNO SCIOPERO DI QUATTRO ORE
ROMA Mentre a Roma va in scena la
protesta degli operai di Alcoa, il mi­
nistro Maurizio Sacconi, che dice di
sentirsi «vicino» ai lavoratori, inter­
Fiat, oggi le tute blu
viene a poche ore dal vertice di Pa­
lazzo Chigi tra governo, azienda e
parti sociali per evitare la chiusura
degli stabilimenti italiani della mul­
incrociano le braccia
tinazionale dell’alluminio. «Si è cre­
ato un contesto di favore ­ sostiene il
ministro del Lavoro ­ per la continui­
tà produttiva per tutti gli stabilimen­
per Termini Imerese
ti ovunque collocati grazie ai vantag­ TORINO Oggi le tute blu del gruppo
gi che si determinano sul conto eco­ Fiat, dalla Sicilia a Torino, incrocia­
nomico dell’intero Gruppo. A questo no le braccia per dire no alla chiu­
punto ogni eventuale scelta di di­ sura di Termini Imerese e al piano
smissione o ridimensionamento del­ dell’azienda sugli stabilimenti auto­
la presenza di Alcoa in Italia appari­ mobilistici. Lo sciopero è stato in­
rebbe ingiustificata. Non una delle detto da tutte le organizzazioni sin­
attività produttive può quindi essere dacali e sarà di quattro ore, con una
dismessa. I governi italiani ­ conti­ manifestazione a Termini e presidi
nua Sacconi ­ hanno garantito al davanti ai cancelli delle fabbriche.
Gruppo Alcoa, per un lungo arco di Si fermeranno anche gli stabilimen­
tempo, condizioni di competitività ti Ferrari e Maserati, mentre i lavo­
per la produzione di alluminio nel ratori di Pomigliano, in cassa inte­
nostro Paese. Si tratta di aiuti com­ grazione, protesteranno davanti al­
plessivamente stimabili in circa un la Prefettura.
miliardo di euro». E non più tardi di »Con lo sciopero odierno ­ spiega il
una settimana fa il Consiglio dei Mi­ segretario generale della Fiom,
nistri ha approvato un decreto legge Gianni Rinaldini, che domani sarà
che contiene la previsione «di ulte­ a Termini Imerese ­ i lavoratori ri­
riori aiuti compatibili con i vincoli badiranno la loro contrarietà non
di appartenenza all’Unione europea solo alla chiusura dello stabilimen­
che consentono a gruppi come Alcoa to siciliano, ma anche alla scelta
di operare in termini ancora compe­ della Fiat di ridurre la presenza nel Auto da rottamare in un deposito
titivi». Non solo. nostro Paese».
Anche l’appello
del Santo Padre e
la lettera del Pre­
IL MINISTRO SI DICE SOLIDALE CON I LAVORATORI DELLA MULTINAZIONALE, IERI A ROMA «Scioperiamo
contro l’abban­
dono e il tradi­
tornare nel solco della responsabili­
tà», afferma Sergio D’Antoni, depu­
tato Pd e vicepresidente della com­
sidente del Consi­ mento degli sta­ missione Finanze della Camera.
glio Silvio Berlu­
sconi «non posso­
no non sollecita­
re il management
del Gruppo Alcoa
alla massima re­
Sacconi tende la mano all’Alcoa: bilimenti del
centro­Sud ­ dice
Giovanni Cen­
trella, segretario
nazionale Ugl
Metalmeccanici ­
Dopo la protesta di domani, venerdì
riprenderà il confronto sul futuro
della fabbrica siciliana al Ministero
dello Sviluppo Economico, dove so­
no al vaglio le proposte per dare
continuità produttiva e occupazio­

«Tagliare sarebbe ingiustificato»

sponsabilità so­
ciale». Intanto,
tra petardi che
scoppiano a ripe­
tizione e caschet­
ti di plastica suo­
nati per terra come tamburi, la pro­
testa degli operai di Alcoa va avanti
davanti alla sede della Camera dei
deputati. Molti i cartelli esibiti men­
tre all’unisono tutti i metalmeccani­
ci presenti cantano: «Non molleremo
mai». Non sono mancati momenti di
tensione per il lancio di petardi.
Dopo che un uomo si è ustionato la
mano e anche una giornalista del­
l’Adnkronos è stata colpita da un pe­
tardo, un gruppo di quattro persone
nei pressi di Montecitorio ha lancia­
to, a pochi metri dai passanti, un tu­
bo rosso di circa dieci centimetri,
che scoppiando ha suscitato l’ira di
alcuni cittadini.
Secondo Francesco Cavallaro, segre­
tario generale della Cisal «il caso del­
l’Alcoa va oltre le problematiche eco­
nomiche» e rischia di «degenerare in
una situazione esplosiva difficilmen­
te gestibile». Per questo «una solu­
zione va ricercata con impegno e
grande responsabilità da parte di
tutti ed in particolare del governo.
Deve anche essere perseguito con
forza un coinvolgimento della Unio­
ne Europea poiché la questione deve
collocarsi nel quadro della crisi glo­
bale che esige una partecipazione di
tutta la Comunità’».
Da parte sua, il Pd al Senato per
sbloccare la situazione è pronto ad
approvare a stretto giro di posta il
decreto sulla sicurezza dell’energia
elettrica nelle Isole maggiori, attual­
mente all’esame della Commissione
Industria. Un decreto che prevede in­
terventi per rendere più sicuro e in­
terconnesso il sistema elettrico di Si­
cilia e Sardegna. È quanto emerso al
termine dell’incontro che i lavorato­
ri di Alcoa, prima del vertice, hanno
avuto con una delegazione di senato­
ri del Pd. Contestualmente alla di­
sponibilità all’approvazione del de­
creto il Pd «lavorerà perché il Gover­
no si impegni per ridurre i costi ge­
nerali su tutto il territorio nazionale
a vantaggio dell’intero sistema pro­
duttivo, anche attraverso il comple­
tamento del processo di liberalizza­
zione del mercato elettrico e del
gas».
(AdnKronos)
da parte del­
l’azienda che sta
dimostrando
ogni gior no di
più totale indiffe­
renza nei con­
fronti dei propri lavoratori».
A Torino i sindacati si sono divisi
sulle modalità dello sciopero: dalle
9 alle 13 quello indetto dalla Fiom,
dalle 10 alle 14 con uscita anticipata
quello Fim, Uilm e Fismic, tutto il
giorno quello Cobas.
Alla protesta aderiscono l’Italia dei
Valori e la Federazione della Sini­
stra che con Gianni Pagliarini, re­
sponsabile Lavoro, chiede al gover­
no «di uscire dalla letargia». «Sare­
mo vicini ai lavoratori di Termini.
La Fiat deve fare un passo indietro e
nale al sito. «Il tavolo ­ sottolinea il
ministro del Lavoro, Maurizio Sac­
coni ­ è assolutamente aperto alla
ricerca delle migliori situazioni che
da un lato conservino l’occupazio­
ne, non solo diretta ma anche indot­
ta, salvaguardando se possibile
l’antica cultura industriale dell’au­
to». Per Sacconi «il negoziato sulla
Fiat per Sacconi deve puntare alle
soluzioni migliori tendo conto an­
che delle economicità».
Il presidente nazionale dei Verdi,
Angelo Bonelli, chiede al governo
di proporre la riconversione ricon­
versione per la produzione di auto­
bus ecologici, tram e tramvie delle
fabbriche di Termini Imerese e Po­
migliano D’Arco.
Amalia Angotti

IL SETTORE È IN FIBRILLAZIONE: «VERSO LA CHIUSURA CINQUE RAFFINERIE ITALIANE»

Crisi, a secco perfino i petrolieri:

«A rischio 7.500 posti di lavoro»
ROMA Il settore della raffinazione «è in
crisi». È probabile che per fare fronte
alla situazione sarà necessario «ridur­
re la consistenza del sistema indu­
striale» e quindi la chiusura di quat­
tro o cinque raffinerie sulle sedici at­
tualmente attive in Italia. A rischio so­
no fino a 7.500 posti di lavoro, conside­
rando i lavoratori che lavorano nel­
l’impianto (in media 500) e quelli che
lavorano nell’indotto. A suonare il
campanello d’allarme è il presidente
di Unione petrolifera Pasquale De Vi­
ta illustrando il “Consuntivo petrolife­
ro 2009”. A causare la crisi del settore
«sono i consumi in calo nel mondo ma
che in Europa e in Italia nel prossimo
futuro cresceranno molto poco se non
scenderanno» ma anche i problemi al­
le esportazioni a causa «della competi­
zione dei Paesi produttori e dei nuovi
Paesi che operano
nel settore della AUTO
raffinazione come
la Cina», sottoli­
nea De Vita. Al go­
verno, rileva il
Toyota, obiettivi del 2010 ad alto rischio
presidente di Up, n Toyota vede in serio pericolo i target richiami dei veicoli mentre ­ per gli
«chiediamo rego­ di vendita 2010 appena diffusi, nel analisti ­ le vendite mensili potrebbero
le più semplici mentre sono da definire ampiezza e calare nell’immediato più del 20%
possibili, regole natura dei costi a carico del colosso registrato dopo simili provvedimenti
ambientali in li­ nipponico per il maxi­richiamo di oltre del 2009. Tutto questo a causa del
nea con gli altri 4,5 milioni di auto con problemi ai disorientamento della clientela e delle
Paesi e un quadro pedali dell’acceleratore. In una aggressive promozioni che, ad esempio,
normativo di rife­ conferenza stampa nel quartier Ford, Gm e Hyundai hanno lanciato di
rimento fermo e generale di Nagoya, il vicepresidente fronte alle difficoltà della rivale
certo nel tempo». esecutivo Shinichi Sasaki, a due giorni nipponica. Appena il 26 gennaio Toyota
Richieste queste dalla diffusione dei conti trimestrali di ha diffuso stime di vendite a livello
che saranno avan­ giovedì, ha ammesso di essere «molto consolidato di 8,27 milioni di veicoli
zate dagli operato­ preoccupato» sulle reali capacità del per il 2010, in rialzo del 6% sui 7,81
ri del settore in oc­ gruppo di raggiungere gli obiettivi milioni del 2009. L’impatto sugli utili
casione dei tavoli 2010 proprio quando, grazie a tagli di degli oneri per i problemi del pedale
che sono stati personale e costi, Toyota assaporava il dell’acceleratore é difficile da stimare,
aperti al ministe­ possibile ritorno dei conti in nero dopo almeno per ora, con gli strascichi
ro. Secondo il rap­ il primo rosso in oltre 70 anni di storia. legali possibili. Sasaki ha spiegato che
porto “Consunti­ Gli ordini, ha aggiunto Sasaki, «sono una valutazione sarà possibile solo con
vo petrolifero stati in qualche modo colpiti a l’approvazione dei conti di
2009”, gli indicato­ gennaio», in concomitanza con i aprile­dicembre 2010.
ri economici di
tutto il settore del­
la raffinazione «sono fortemente ne­ te contrazione delle esportazioni, che ropa e America del Nord. Anche nel
gativi e le perdite complessive del set­ negli anni precedenti avevano rappre­ nostro Paese è prevedibile che alcune
tore downstream superano abbondan­ sentato una possibilità di bilancia­ raffinerie dovranno chiudere: Livor­
temente il miliardo di euro». A spiega­ mento (­11%). Il problema del settore no e Pantano sono in cerca di compra­
re la crisi è il calo dei consumi di pro­ si riscontra a livello mondiale: in que­ tori; a Falconara sono previsti 92 esu­
dotti petroliferi (2004­2009, ­16% pari a sti ultimi mesi si sono susseguite fer­ beri; per Taranto e Gela si pensa a fer­
circa 15 milioni di tonnellate) e la for­ mate e chiusure degli impianti in Eu­ mate provvisorie.
8 MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
Agenda
CODOGNO
FESTA DI SAN BIAGIO
Oggi mercoledì 3 febbraio la città celebra la fe­
sta del patrono San Biagio. Alle 10.15 ritrovo
presso il Palazzo Municipale. Alle ore 10.30
Liturgia Eucaristica nella Chiesa Parrocchiale
di San Biagio e della B.V. Immacolata presie­
duta da Sua Eccellenza Mons. Claudio Baggi­
ni, Vescovo di Vigevano. Alle ore 12 premiazio­
ne della dipendente comunale sig.ra Rosa Pe­
rini collocata in quiescenza nel corso dell'an­
no 2009 presso la Sala Consiliare del Palazzo
Municipale.
BENEMERENZA 2010
Nell'ambito della sagra patronale di San Bia­
gio oggi si tiene la cerimonia del Codognese
Benemerito 2010. Alle ore 17 presso la Rac­
colta d'Arte Lamberti, Via Cavallotti 6, Bene­
merenza 2010 alla concittadina Maria Grazia
Petrali, pianista internazionale. Alle 21 presso
la Chiesa del Tabor delle Missionarie del Sa­
cro Cuore di Gesù, Via S. F.Cabrini, 15, Con­
certo della pianista Maria Grazia Petrali.
CORNO GIOVINE
FESTA DI SAN BIAGIO
La comunità è in festa per la sagra patronale
di San Biagio. Alle 10.30 Santa Messa cele­
brata da S.E. monsignor Giovanni Volta, ve­
scovo emerito di Pavia. Alle 11.30 cerimonia
presso la sala Europa con l'intervento delle
autorità civili e religiose: consegna dei ricono­
scimenti agli alunni meritevoli e consegna del­
la civica benemerenza. Alle 12.30 pranzo con
gli anziani presso il ristorante "Locanda del
Sole".
GUARDAMIGLIO
ALLA SCOPERTA DEGLI INCA
Nuova iniziativa della Biblioteca Comunale
di Guardamiglio "Carlo Vallacchi" per do­
menica 21 marzo. Per gli appassionati
dell'arte antica infatti, prevista visita alla
mostra "Inca ­ Origine e misteri delle civiltà
dell'oro" presso il Museo di Santa Giulia a
Brescia. Il costo di partecipazione è di 30
euro comprendente: il pullman, l'ingresso
e la visita guidata della mostra. La raccolta
delle adesioni è aperta sino al 18 febbraio
presso la signora Merli Marika, contattan­
do il numero di telefono 0377­51089. La
partenza è prevista per le ore 14,30 dal
piazzale delle scuole. Sono aperte le iscri­
zioni.
LODI
LEZIONE ALL'UNITRE
Oggi alle 10.15 nella sede dell'Unitre, in via
Gorini 38, si parla di scienze politiche­sociali.
La dottoressa Patrizia Cardone terrà una lezio­
ne dal titolo "Quando una donna si impegna
in politica come può conciliare il suo tempo
con la famiglia?".
IL TEMPO
OGGI
ZERO
TERMICO:
1400 metri. 1650 metri.
LODI
Evoluzione: Corpi nuvolosi
associati a un centro di bassa
pressione in discesa sull'Europa
Centrale scorrono a nord delle
Alpi, sfiorando marginalmente i
settori Retici, dove si avranno al
mattino addensamenti irregolari,
in assorbimento. Altrove cieli per
lo più sereni. Gelate estese al
mattino.
Temperature: stabili
Venti: In pianura: deboli da NO; A
2000 m: forti da NO; A 3000 m:
forti da NO.
il Cittadino
INFO CINEMA
Lodi, un corso EMERGENZE
per i volontari POLIZIA
(soccorso pubblico)............113
del soccorso CARABINIERI
(pronto intervento)..............112
GUARDIA DI FINANZA...... 117
n L’assessorato alla protezione ci­
VIGILI DEL FUOCO
vile della provincia di Lodi in col­
(pronto intervento)..............115 Ô LODI
laborazione con il coordinamento CINEMA DEL VIALE Viale Rimembranze 10, Tel.:
delle organizzazioni di volontaria­ EMERG. SANITARIA......... 118 0371 426028 Lo spazio bianco (rassegna), Ore
to della protezione civile della pro­ SOCC. STRADALE ACI 803116 16.00, 21.00 CINEMA FANFULLA Viale Pavia 4, Tel.:
vincia di Lodi organizza il 9° corso TELEFONO AZZURRO 0371 30740 Lo spazio bianco (rassegna), Ore 21.15
base per volontari di protezione ci­ linea gratuita CINEMA MODERNO Corso Adda 97, Tel.: 0371
vile, riconosciuto dalla scuola su­ per minori di 14 anni......19696
periore di protezione civile come 420017 Avatar, Ore 21.15 Tra le nuvole, Ore 20.10,
magg. di 14 anni.199/151515 22.30
conforme agli standard formativi
regionali. Il corso si svolgerà in LODI (pref. 0371) Ô CREMA
nove giornate formative nel mese MULTISALA PORTA NOVA Via Indipendenza 44, Tel.:
di marzo ed una giornata esercita­
PREFETTURA....................4471
QUESTURA......................4441 0373 218411 ­ SALA 1 ­ Avatar in 3D, Ore 13.20,
tivi il 24 aprile presso l’area fieri­ 16.30, 19.35, 22.40 ­ SALA 2 ­ Avatar 2D, Ore
stica del villaggio San Biagio di CARABINIERI Centralino
......430497, 430811, 430926 14.30, 17.40, 21.00 ­ SALA 3 ­ Baciami ancora, Ore
Codogno. La sede delle lezioni è
presso la sala dei comuni della POLIZIA STRADALE.........45001 14.20, 17.10, 20.00, 22.40 ­ SALA 4 ­ Alvin super­
provincia, in via Fanfulla 12. Le POLIZIA MUNICIPALE....420449 star 2, Ore 14.30, 16.25, 18.20 La prima cosa bella,
iscrizioni dovranno pervenire en­ Ore 20.15 ­ SALA 5 ­ Tra le nuvole, Ore 15.10, 17.30,
tro e non oltre il 15 febbraio esclu­ CASALPUSTERLENGO 20.20, 22.40 Tra le nuvole (over 60), Ore 15.30
sivamente a mezzo e­mail alla pro­ (pref. 0377) Ô LODI VECCHIO
vincia di Lodi all’indirizzo prote­ POLIZIA MUNICIPALE....830298
CINEMA AURORA Piazza Vittorio Emanuele II 17,
zionecivile@provincia.lodi.it. Tel.: 0371 464198 RIPOSO
CODOGNO (pref. 0377)
POLIZIA MUNICIPALE....431448 Ô MELEGNANO
CINEMA AGORA' Via Lodi 17, Tel.: 02 9834107 RI­
IL SANTO «Qualsiasi manifestazione ben congegnata e GUARDAMIGLIO (pref. 0377) POSO
POLIZIA STRADALE.........41561
strutturata ­ afferma ­, meglio ancora se "uni­ Ô PESCHIERA BORROMEO
S. BIAGIO 3 FEBBRAIO taria" come in questo caso, destinata a pro­
SANT'ANGELO LODIGIANO CINEMA DE SICA Via don Sturzo 2, Tel.: 02
muovere il territorio troverà sempre il nostro 55604225 Tra le nuvole, Ore 21.15
Tra i nostri santi più popolari, Biagio visse tra il 111 e il IV appoggio». "Castelli/fortificazioni" e "panora­ (pref. 0371)
secolo in Armenia. Eletto vescovo di Sebaste, preferì la-
sciare la città e si ritirò in un eremo tra le montagne. Qui
mi" sono le due categorie tematiche di que­ POLIZIA MUNICIPALE......25011 Ô PIACENZA
sta edizione, che mette in palio oltre 20mila CINEMA APOLLO Via Giuseppe Garibaldi 79, Tel.:
i suoi visitatori furono gli animali che egli curava con euro di montepremi. Sono 132 invece, al mo­ SAN COLOMBANO (pref. 0371) 0523 338076 RIPOSO CINEMA CORSO Corso Vitto­
amore se feriti o ammalati. La leggenda narra che un mento, le foto candidate per il territorio, che POLIZIA MUNICIPALE....293208 rio Emanuele II 81, Tel.: 0523 321985 ­ SALA MIL­
giorno alcuni soldati, inviati da quelle parti dal governato- vede i comuni di Lodi, Maccastorna e Casal­ LENNIUM ­ Avatar, Ore 21.00 ­ SALA SPAZIO ­ Alvin
re con l'ordine di catturare le belve da far combattere con pusterlengo tra i più fotografati. Le foto del Lo­ PAULLO (pref. 02) Superstar 2, Ore 21.00 CINEMA IRIS 2000 Corso Vit­
i cristiani nel circo, scoprirono il santo, lo arrestarono e lo digiano più votate si possono vedere acce­ POLIZIA MUNICIP......90626945 torio Emanuele II 49, Tel.: 0523 334175 ­ SALA 1 ­ Io,
rinchiusero nella prigione della città. Fu durante il tragitto dendo al link http://rete.comuni­italiani.it/fo­ POLIZIA STRADALE....5270222 loro e Lara, Ore 20.30, 22.30 ­ SALA 2 ­ Baciami an­
che S. Biagio compì il miracolo della guarigione del bim- to/2009/geo/098&cl=votate. cora, Ore 20.00, 22.30 ­ SALA 3 ­ Avatar in 3D, Ore
bo che stava morendo soffocato a causa di una lisca di 21.30 CINEMA JOLLY Via Emilia Est 7/A, Tel.: 0523
pesce conficcata in gola. E' per questo motivo che S. Bia- MELEGNANO (pref. 02)
MELEGNANO POLIZIA MUNICIP......98208238 760541 Gli abbracci spezzati, Ore 21.30 CINEMA
gio è invocato da quanti soffrono di mal di gola; nel gior- FESTA DI SAN BIAGIO POLITEAMA Via San Siro 7, Tel.: 0523 328672 RIPO­
no della sua festa il sacerdote pone due ceri accesi incrociati sulla gola dei fedeli a pro- POLIZIA STRADALE......326781
Torna oggi a Melegnano la Festa di San Bia­ SO CINEMA TEATRO PLAZA Largo Giacomo Matteot­
tezione da eventuali malanni. - A nulla valsero le minacce del governatore per fargli rin- gio, tradizione locale che si festeggia all'om­ ti 15, Tel.: 0523 326728 RIPOSO CINESTAR C.so
negare Cristo: il santo morì martire insieme ad altri cristiani nel 316. Non c'è: regione SAN GIULIANO MILANESE
bra del campanile della chiesa di San Pietro, (pref. 02) Europa Tag. Sud uscita stadio, Tel.: 0523 572011 ­
d'Europa che non conosca il culto di S. Biagio, ma soprattutto in Italia sono numero- dedicata oltre che all'apostolo anche al ve­ SALA 1 ­ Baciami ancora, Ore 18.30, 21.30 ­ SALA
sissime le chiese a lui dedicate, tra le quali, nel Lodigiano, la parrocchiale di Codogno POLIZIA MUNICIP......98207211
scovo medico molto venerato nella diocesi di POLIZIA STRADALE......326781 2 ­ Baciami ancora, Ore 19.20, 22.20 ­ SALA 3 ­ Al­
eretta nel 1511. S. Biagio, ovviamente, è patrono dei laringoiatri. Milano. Presso la chiesa di via Senna saran­ vin superstar 2, Ore 17.30, 20.00, 22.20 ­ SALA 4 ­
(Nino Ravenna) no dunque celebrate durante la giornata di do­ Tra le nuvole, Ore 17.30, 20.00, 22.20 ­ SALA 5 ­ Il
SAN DONATO MILANESE
mani due messe solenni con benedizione del­ (pref. 02) quarto tipo, Ore 17.35, 20.10, 22.25 ­ SALA 6 ­ Ava­
la gola, alle 10 e alle 18. Altro elemento ama­ POLIZIA MUNICIP........5274336 tar, Ore 18.30, 22.10 ­ SALA 7 ­ Avatar, Ore 17.10,
INCONTRO PER GLI AGRICOLTORI psicoterapeuta, fondatore e Presidente del to della tradizione, la distribuzione delle offel­ POLIZIA STRADALE....5270222 20.30 ­ SALA 8 ­ Avatar in 3D, Ore 18.10, 21.30 Io,
I divieti di spandimento di reflui agricoli nelle Gruppo Anchise, Associazione per la ricerca, le e delle candele benedette simbolo della fe­ loro e Lara, Ore 17.20, 20.00, 22.30 ­ SALA 10 ­
campagne termineranno domenica 7 febbraio la formazione e la cura della persona anziana sta: il banchetto sarà allestito per tutta la gior­ MERCATI DI OGGI Sherlock Holmes, Ore 17.10, 19.50, 22.30
e Confagricoltura si attiva per valutare la situa­ centrata sulla parola e la capacitazione. L'in­ nata sul sagrato esterno dell'edificio sacro.
zione delle aziende milanesi, lodigiane e mon­ contro vuole essere un momento di confronto
Ô PIEVE FISSIRAGA
zesi. Come noto la direttiva nitrati della Comu­ e di approfondimento un approccio alla malat­ SAN DONATO MILANESE MULTIPLEX CINELANDIA Centro Commerciale Pieve,
nità Europea, fatta propria dal nostro Paese, tia, il conversazionalismo, che si propone di POESIA CHE MI GUARDI Tel.: 0371 237012 ­ SALA 1 ­ Baciami ancora, Ore
impone precise norme da seguire anche in dare ad operatori e familiari strumenti per co­ Oggi mercoledì 3 febbraio al cinema Troisi, ore 19.50, 22.45 ­ SALA 2 ­ Avatar (versione tradiziona­
questo settore per evitare casi di eccesso di ni­ struire relazioni più felici con i pazienti. L'in­ 21.15, proiezione speciale del film "Poesia le), Ore 21.00 ­ SALA 3 ­ Avatar in 3D, Ore 19.50,
trati in falda. E' per questo che Confagricoltura contro si terrà presso il centro diurno anziani che mi guardi" di Marina Spada con Elena 22.45 ­ SALA 4 ­ Tra le nuvole, Ore 20.15, 22.40 ­ SA­
ha deciso di proporre una serie di incontri a ca­ Age Bassi, via Paolo Gorini 19. Le iscrizioni al Ghiaurov, Carlo Bassetti, Enrica Chiurazzi. Sa­ LA 5 ­ Avin Superstar 2, Ore 20.20, 22.35 ­ SALA 6 ­
rattere informativo destinati sia ai tecnici del caffè Alzheimer continuano ad essere aperte. rà presente in sala la regista Marina Spada. Il quarto tipo, Ore 20.30, 22.45
BREMBIO Centrale
settore che agli imprenditori agricoli. Oggi mer­ Per maggiori informazioni consultare il sito Poesia che mi guardi propone una ri­lettura CASTELNUOVO BOCCA Ô SAN DONATO
coledì 3 febbraio alle 15 appuntamento nella www.asplodi.it oppure contattare l'ufficio re­ dell'opera di Antonia Pozzi, poetessa milane­ D'A. Via S.Mamerte TROISI MULTISALA P.zza Dalla Chiesa 6, Tel.: 02
sala riunioni della sede di Lodi di lazioni con il pubblico dell'ASP Santa Chiara al se che morì suicida, nel 1938, appena venti­ 55604225 ­ SALA 1 ­ Poesia che mi guardi (rasse­
Confagricoltura, in via Francesco Agello. Nel numero 0371­403217, o inviare un messag­ seienne, attraverso la lettura di alcuni suoi te­ CREMONA P.zza Marconi
gna), Ore 16.00, 21.15
corso di questi incontri ci si confronterà sulle gio di posta elettronica al seguente indirizzo: sti, di home­movies che la ritraggono in scene LIVRAGA P.zza Cabrini
problematiche applicative della Direttiva Nitra­ accettazione@asplodi.it. di vita familiare, con amici, mentre gioca a LODI P.zza Omegna Ô SAN GIULIANO
ti, con particolare riferimento alla tenuta del re­ tennis, mentre nuota, e ancora di fotografie in OSSAGO LODIGIANO Centrale CINEMA ARISTON Via Matteotti 42, Tel.: 02
gistro concimazioni e del registro fitofarmaci. IL LODIGIANO IN FOTO bianco e nero che l'artista scattò e che raffigu­ RIVOLTA D'ADDA P.zza V.Ema­ 9846496 RIPOSO
Dalla cornice aristocratica dello splendido Ca­ rano paesaggi, spesso solitari. A questo pia­ nuele II
CAFFÉ ALZHEIMER stello Trecchi di Maleo , passando per il rino­ no narrativo, se ne sovrappone uno contem­ SAN DONATO MILANESE Via
Il caffè Alzheimer, iniziativa rivolta a familiari mato Castello Visconteo del capoluogo, mo­ poraneo. Maria, una regista di cinema, voce Martiri di Cefalonia
TRENI
di pazienti affetti da demenza di Alzheimer, ge­ numento simbolo della provincia: l'arte e il pa­ narrante del film, è affascinata dalla poesia di SAN GIULIANO MILANESE Bor­
stito dall'ASP Santa Chiara in collaborazione esaggio dei 61 comuni della Provincia di Lodi Antonia Pozzi, ne studia l'opera e decide di ri­
con il Comune di Lodi, è ormai ai due terzi del diventano protagonisti del Concorso fotografi­ cercare il mondo e i personaggi della sua vita. golombardo
percorso informativo. Il numero di familiari at­ co nazionale 2009 di Comuni­Italiani.it, presti­ SANT' ANGELO LODIGIANO Cen­
tualmente iscritti è dieci, un numero che, an­ gioso portale internet, che, con un solo clic, SAN GIULIANO MILANESE trale
che secondo i presenti, non rappresenta evi­ mette a disposizione una grande quantità di CIBO PER LA MENTE
dentemente il bisogno effettivo sul territorio, informazioni sugli 8mila comuni della Peniso­ Per la rassegna teatrale "Cibo per la mente" FARMACIE DI OGGI LODI Ô MILANO CENTRALE
ma come sostiene anche qualcuno di loro, la. Per accedere al concorso, che terminerà il promossa dal comune questa sera alle 6.43; 7.07; 7.20; 7.27; 8.28; 9.58; 10.13; 11.10; 12.13; 13.11; 14.13;
per familiari è difficile uscire dal proprio isola­ prossimo 28 febbraio, basta accedere al link 21.15 al teatro Ariston di via Matteotti 42 va 16.08; 16.14; 18..12; 19.10; 20.14; 21.12; 21.29; 22.14; 22.39; 22.46
mento e superare la resistenza e "la vergo­ http://rete.comuni­italiani.it/foto/, attraver­ in scena Giulio Casale con il recital "La canzo­ LODI Ô MILANO GARIBALDI
gna" che spesso vive chi ha un parente am­ so il quale è possibile poi pubblicare diretta­ ne di Nanda". Prevendite presso l'ufficio alla 5.51; 6.13; 6.52; 7.38; 7.48; 9.53; 10.23; 17.15; 22.29
malato. All'interno di questo percorso oggi si mente le proprie foto, discuterle, promuoverle cultura del comune (02­98207257­402) e LODI Ô MILANO LAMBRATE
tiene un momento di apertura del caffè Alzhei­ e votarle. Un'iniziativa che il Presidente della presso il teatro (02­9846496). Ingresso 10 5.51; 6.23; 6.43; 6.52; 7.07; 7.13; 7.20; 7.27; 7.37; 7.38; 7.48; 8.12;
mer, con una conferenza aperta a tutti cittadi­ Provincia di Lodi Foroni ha voluto premiare, euro posto unico, abbonamento valido per tut­ 8.28; 9.16; 10.13; 11.10; 12.13; 13.11; 13.41; 14.13; 14.40; 16.08;
ni tenuta dal dott. Pietro Vigorelli, medico e concedendo il patrocinio morale dell'Ente: ti gli spettacoli 49 euro. 16.14; 16.40; 17.15; 17.22; 17.52; 18.12; 18.53; 19.10; 20.14; 21.12;
21.29; 22.14; 22.29
CASELLE LANDI LODI Ô MILANO ROGOREDO
CHEVALLARD ­ via Garetti ­ Tel. 5.51; 6.13; 6.43; 6.52; 7.07; 7.13; 7.20; 7.27; 7.37; 7.38; 7.48; 8.12;
DOMANI OGGI METEO LODI 0377/69905 ­ Notturno 8.28;9.16;9.53;9.58;10.13;10.23;10.53;11.10;11.23;11.53;12.13;
ZERO
TERMICO: 12.23; 12.53; 13.11; 13.23; 13.41; 13.53; 14.13; 14.23; 14.40; 14.53;
CAVENAGO D'ADDA 15.23; 15.53; 16.08; 16.14; 16.23; 16.40; 16.53; 17.15; 17.22; 17.23;
Temperatura GENOCCHI ­ viale Caduti 3 ­ Tel. 17.52; 18.12; 18.53; 19.10; 20.14; 21.12; 21.29; 22.14; 22.29
0371/70114 ­ Notturno MILANO CENTRALE Ô LODI
Massima 5 5.15;5.45;6.20;6.45;7.20;8.20;9.20;11.20;12.20;13.20;14.20;15.20;
CODOGNO 15.45;16.20;17.20;17.25;18.20;19.15;20.20;21.15
(alle 13.00) MOCCHI ­ corso Roma 62 ­ Tel.
0377/32251 ­ Notturno MILANO ROGOREDO Ô LODI
5.41; 5.28; 5.59; 6.33; 6.58; 7.33; 7.37; 7.59; 8.34;
LODI Minima -5 COLTURANO 9.05; 9.33; 9.35; 10.05; 10.29; 10.35; 11.07; 11.34;
(alle 6,00) BRUSA ­ via Vittorio Emanuele 11.35; 12.05; 12.33; 12.35; 12.59; 13.05; 13.34; 13.35;
55 ­ Tel. 02/98170503 ­ Nottur­ 13.59; 14.05; 14.33; 14.35; 14.59; 15.05; 15.34; 15.35;
no 15.59; 16.05; 16.33; 16.35; 16.40; 17.32; 17.37; 17.39;
17.52; 18.05; 18.13; 18.34; 18.37; 19.02; 19.03; 19.29;
Umidità alle 13.00 19.37; 20.09; 20.33; 20.37; 21.29; 21.37; 22.37; 23.37
N LODI
COMUNALE 3 ­ Secondo Cremo­ MILANO GARIBALDI Ô LODI
Evoluzione: Una perturbazione 5.15; 7.00; 7.30; 9.15; 9.45; 10.15; 10.45; 11.15; 11.45; 12.15; 12.45;
61% nesi 27 ­ Tel. 0371/31587 ­ Not­
atlantica si avvicina da ovest. Al turno 13.15; 13.45; 14.15; 14.45; 15.15; 15.45; 16.08; 16.15; 17.05; 17.40;
mattino nubi basse sulle pianure, 19.40; 22.09; 23.10
soleggiato sui monti. In seguito SOLE PESCHIERA BORROMEO MILANO LAMBRATE Ô LODI
Oggi Domani SAN RICCARDO ­ Abruzzi 1 ­ Tel. 5.20; 5.28; 5.52; 6.27; 7.24; 7.27; 7.43; 8.27; 8.45; 9.27;
nubi in aumento, fino a cieli molto 07.44 17.32 02­70309897 ­ Notturno 10.22; 11.27; 12.26; 12.45; 13.27; 13.45; 14.26; 14.45;
nuvolosi in serata, con tendenza a 15.27; 15.53; 16.27; 17.26; 17.27; 17.33; 17.40; 17.53;
deboli precipitazioni, che SAN DONATO MILANESE 18.02; 18.23; 18.27; 18.50; 19.22; 19.23; 19.59; 20.24;
diverranno estese da ovest in Oggi il sole sorge alle E tramonta alle 20.27; 21.22; 21.23; 22.25; 23.23
COMUNALE 1 ­ piazza Tevere 22
nottata. Nevicate oltre i 500/700 ­ Tel. 02/5271113 ­ Notturno LODI Ô CODOGNO
sereno pioviggine 6.33; 6.48; 7.27; 7.49; 8.10; 8.32; 8.53; 9.49; 10.46; 11.54; 12.49; 13.20;
metri. LUNA SAN GIULIANO MILANESE 14.20; 14.49; 15.20; 16.20; 16.49; 17.10; 18.09; 17.55; 18.23; 18.29;
Temperature: stabili BORGOLOMBARDO ­ via Labrio­ 18.41;19.07;19.45;20.09;20.49;21.10;21.45;22.10;23.09;00.10
2010 Mancano 331
Venti: In pianura: deboli da NE; A giorni al la 18 ­ Tel. 02/9848432 ­ Fino CODOGNO Ô LODI
Giorni Trascorsi
2000 m: moderati da S; A 3000 m: 34 2011 ore 21 5.31;5.54;6.23;6.34;6.59;7.16;7.21;7.54;9.00;10.53;12.53;13.22;
Calante
moderati da SO. Fonte: 3BMeteo.com 14.21; 15.53; 15.59; 16.22; 16.55; 17.02; 17.32; 18.32; 18.53; 19.59;
20.53; 21.09; 21.59; 22.09
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010 9
il Cittadino
Sezione

Lodigiano & dintorni

I RESPONSABILI DELL’ASL PUNTANO A INCREMENTARE IN TEMPI BREVI GLI “SCREENING” IN UNA DELLE PROVINCE PIÙ COLPITE DAL FENOMENO

Tumore al seno, la prevenzione è scarsa

L’allarme degli esperti: «In poche si sottopongono ai controlli»
n Allarme dell’Asl. La percentuale di more al seno l’età si abbassa a 35».
donne che muore di tumore al seno è
alta, ma la loro adesione alla campa­
Sempre secondo i dati Asl, nei ma­
schi il tumore più letale nell’anno MILANO POTREBBE BLOCCARE IL TRAFFICO ANCHE DOMENICA PROSSIMA, GUERINI INVOCA AZIONI DAL PIRELLONE
gna di prevenzione contro la malattia 2007 è stato ancora una volta quello a

Emergenza smog: «Serve una regia»

è bassa. Nel 2008, infatti, soltanto il
49,43 per cento delle donne tra i 50 e i
70 anni ha aderito alla richiesta gra­
tuita dell’Asl di sottoporsi allo “scree­
ning”. «Il dato è preoccupante ­ com­
trachea, bronchi e polmoni (115 casi,
29 per cento), seguito da colon retto (9
per cento), stomaco (8), fegato (7), pro­
stata e sistema emolinfopoietico (6
per cento). «La quantificazione del­

«Serve una regia»

menta il direttore generale del­
l’Azienda sanitaria Emilio Triaca ­.
Di fronte alla possibilità di fare la
mammografia senza sostenere alcun
tipo di spesa sanitaria, le donne che
rispondono sono poche. Quest’anno
vogliamo spingere su questo tasto e
portare almeno al 60 per cento l’ade­
sione. Anche allora sarebbe bassa,
ma non posso mandare i carabinieri
a casa delle lodigiane per costringer­
le a fare diagnosi precoce. Noi voglia­
mo potenziare la campagna perché i
dati sui morti per tumore sono allar­
manti». I numeri
del 2007, infatti,
testimoniano che
tra tutti i tumori,
il più letale nelle
donne resta quel­
lo al seno.
Gli esami sono gratis
«Nel 2007 ­ spiega
il direttore sani­ per le donne
tario Mauro
Agnello ­, il can­
cro alla mammel­
tra i 50 e i 70 anni,
la ha colpito 49
donne, con una
percentuale del
ma non tutte accettano
17 per cento su
tutte le morti femminili per tumore.
Nel 2006 i morti erano stati 55, ma
con numeri piccoli, come quelli della
nostra provincia, le variazioni an­
nuali hanno un significato casuale».
Sempre nelle donne, secondo i dati
dell’Asl, il tumore più letale dopo
quello al seno è quello che colpisce
trachea, bronchi e polmoni (36 casi
nel 2007, 12 per cento). Segue il tumo­
re al colon retto (35 casi, 10 per cen­
to), quello al pancreas (29 casi, 8 per
cento), stomaco (20 casi, 8 per cento),
sistema emolinfopoietico (20 casi, 8
per cento).
Da sempre l’Associazione lodigiana
amici di oncologia si batte per la pre­
venzione. «Abbiamo esperienza ­ dice
la presidente Carla Allegri ­ di donne
coinvolte da un tumore alla mammel­
la molto prima dei 50 anni. Non sono
un medico, ma mi chiedo se non sia
necessario anticipare l’età degli
“screening” ai 40 anni e magari a 30
iniziare con le prime ecografie di
controllo, sempre che non ci sia una
familiarità con la malattia. In quel
caso il ginecologo può anticipare la
diagnosi. Penso che favorire un per­
corso ben organizzato per la donna
che deve fare diagnosi precoce avvici­
ni ai servizi sanitari. Bisognerebbe
controllare i danni provocati dalla
“pillola” sulle giovani».
La ginecologa Cristina Samarati non
ha dubbi: «Per gli “screening” di mas­
sa ­ dice ­ ci sono criteri e calcoli pre­
cisi. Questo non vuol dire che poi lo
specialista non prescriva la mammo­
grafia a partire dai 40 anni. È un di­
scorso diverso. Se poi in famiglia c’è
un parente che è stato colpito da tu­
l’incidenza dei tumori ­ spiega Agnel­
lo ­ e la sua valutazione sono in corso
di approfondimento all’interno del
progetto del registro tumori. Entro
l’estate si avranno i primi risultati. I
dati della prevalenza, invece, cioè i
soggetti ammalati e i nuovi casi, nel
2008 parlano di 7.286 pazienti. Le don­
ne sono state di più dei maschi e si so­
no ammalate prima. La prevalenza,
per le femmine, infatti, parla di 4.136
casi, mentre l’età media è di 62 anni,
contro i 65 dei maschi».
Cristina Vercellone
IL DIRETTORE DELL’AZIENDA SANITARIA SI DIFENDE: «PREVISTI SPAZI PER 58 PERSONE A CODOGNO». MA PER L’ASSESSORE È ANCORA POCO
Case di riposo, letti in crescita nel Lodigiano
La Regione chiede l’adeguamento: necessari sette posti ogni cento anziani
n Più posti letto nelle case di riposo.
A chiederlo è la regione Lombardia.
Il 21 gennaio la commissione sanità
ha espresso parere favorevole a una
delibera di giunta che prevede nel
2010 di aggiornare l’indice a 7 posti
letto ogni 100 abitanti ultra75enni.
Secondo gli enti locali, però, non è
ancora abbastanza: le case di riposo
hanno cambiato ruolo e il Pirellone
non aumenta i contributi. Dopo gli
ultimi accreditamenti di dicembre
2009, nel Lodigiano, i posti sono ar­
rivati a 6,4 ogni cento anziani.
Gli anziani con più di 75 anni, nel
2008, risultavano essere 18.939, men­
tre le case di riposo presenti erano
14 con 1.194 posti letto. L’anno suc­
cessivo la popolazione è cresciuta,
arrivando a 19.986 anziani, le Rsa
sono diventate 15 e i posti letto 1.271.
«Nel 2010 ­ spiega il direttore sociale
Luca Polli ­ accrediteremo ulteriori
74 posti letto suddivisi nelle varie
case di riposo. L’Asl è impegnata a
portare entro il 2011 i posti letto a 7
ogni cento ultra75enni, così come
richiesto dal Pirellone».
Il direttore generale dell’Asl, Emilio
Un vigile urbano ferma le auto in transito in occasione del blocco del traffico di domenica scorsa a Lodi
Triaca, non ha
dubbi: «L’avevo
detto anche ai
sindaci in sede di
presentazione
del documento di
programmazione
­ commenta ­ che
i posti andavano
aumentati. Non
dissi, in quell’oc­ Luca Polli
casione, però,
che entro maggio 2011 saranno fini­
ti i nuovi lavori della Rsa di Codo­
gno e che allora ci saranno altri 56
posti letto disponibili. Questa è la
conseguenza del trasferimento delle
pazienti al Fatebenefratelli e ri­
sponde anche a un bisogno del terri­
torio». Attualmente sono oltre 700
gli anziani in lista d’attesa nel Lodi­
giano e secondo l’assessore ai servi­
zi sociali del comune capoluogo Sil­
vana Cesani, l’intervento della Re­
gione è inadeguato. «Nel nostro ter­
ritorio ­ dice ­ il fabbisogno è eleva­
to. La lista d’attesa è lunga e la popo­
lazione del Lodigiano sta invec­
chiando molto. Ce l’ha detto anche
Triaca alla conferenza dei sindaci.
Elevato è il numero degli utenti non
autosufficienti, le offerte esistenti
non bastano a coprire i bisogni. Nel­
le case di riposo, e l’abbiamo fatto
notare anche al tavolo sulla conti­
nuità di cura, vengono accolti anche
gli ammalati dimessi dagli ospedali,
che non sono autosufficienti e han­
no diverse patologie, a partire da
quelle oncologiche. Le Rsa stanno
fungendo da soluzione intermedia
per persone che non possono rien­
trare in famiglia; dall’accudimento
degli ospiti sono passate all’assi­
stenza socio sanitaria vera a pro­
pria».
Secondo l’assessore lodigiano, dun­
que, «servono più risorse». «Il siste­
ma delle case di riposo non regge
più ­ aggiunge la Cesani ­. La regio­
ne Lombardia non adegua a suffi­
cienza la quota destinata alle strut­
ture. Ha fatto un piccolo aumento
un anno fa, ma non basta a coprire i
costi. Questi ultimi ricadono in par­
te sui comuni e molto sulle fami­
glie».
Cri. Ver.
n Il Pm10 resta sotto i livelli di attenzione, ma in
caso di nuovi e ripetuti sforamenti deve essere la
Regione a prendere l’iniziativa. A dichiararlo è il
sindaco Lorenzo Guerini. «A Milano ­ dice ­ si
parla già di un nuovo blocco il 7 febbraio. È neces­
sario che venga ripristinato un forte ruolo di co­
ordinamento da parte della Regione: non è giusto,
e non è neppure utile, che una decisione così deli­
cata venga lasciata alle scelte dei singoli comu­
ni». L’assessore all’ambiente Simone Uggetti ri­
corda come, domenica, in zona Albarola, il Pm10
era di 38 microgrammi per metro cubo, rispetto
ai 68 rilevati sabato; lunedì c’è stato un aumento a
quota 45, per il momento ancora inferiore al limi­
te della soglia di attenzione, pari a 50 microgram­
mi. «Negli ultimi anni ­ aggiunge Guerini ­ i co­
muni capoluogo e le province si sono battute per
ottenere dalla Regione la ridefinizione delle “aree
critiche”, con l’inclusione dei circondari delle cit­
tà e l’affermazione del principio in base al quale
provvedimenti di urgenza come il blocco del traf­
fico devono essere disposti, se necessari, per tutte
le aree insieme. Tutta la Lombardia dovrebbe es­
sere “area critica”. La collaborazione con la Re­
gione è stata sin qui concreta e positiva, ma in
quest’ultima occasione, il Pirellone è venuto me­
no al suo ruolo, smentendo quanto di buono ave­
va fatto. Bisogna favorire il coinvolgimento di tut­
ti nella ricerca di soluzioni concrete».
L’INIZIATIVA
«Rette troppo alte, Formigoni ci aiuti»:
la petizione decolla, raccolte 400 firme
n «Serve un aumento dei contributi regionali per le case di
riposo». È l’appello lanciato dal Centro per la tutela dei diritti
dell’anziano, associazione lodigiana che ha promosso una
petizione. «Abbiamo già raccolto 400 adesioni e nei prossimi
giorni diffonderemo ulteriormente il progetto ­ spiega il pre­
sidente Carlo Ovena, con il vice Antonino Giliberto ­: l’obiet­
tivo è arrivare con molte firme entro la metà di marzo e con­
segnare la richiesta in Regione». Le motivazioni della petizio­
ne sono state illustrate in una lettera, redatta dal Centro tute­
la, un gruppo di volontari che ha sede nella casa di riposo di
Santa Chiara di Lodi. «Le notizie di questi ultimi mesi relati­
ve agli aumenti delle rette, siano esse pubbliche o private, ci
hanno convinto ­ spiegano i vertici del gruppo ­ della necessi­
tà di lanciare una petizione, con l’intento di ottenere un au­
mento dei contributi sanitari». I vertici del sodalizio hanno
aggiunto: «A nessuno sfugge che oggi le condizioni di salute
degli ospiti sono molto compromesse e in diversi casi estre­
mamente gravi, e che il loro costo sta affossando il conto eco­
nomico delle aziende e delle famiglie». Per aderire è possibile
telefonare al numero 0371­403228 o inviare una mail a
ctda@altervista.org.

Disabili, cambio ai vertici dell’Intesa: Iscrizioni per elementari e materne:

la Galbiati lascia, Manfredi al timone “finestra” aperta dal 6 al 27 febbraio
n Cambio ai vertici del gruppo Inte­
sa associazioni disabili del Lodigia­
no. La storica coordinatrice Anna
Rosa Galbiati De Vecchi lascia il po­
sto all’ex assessore provinciale ai
servizi alla persona Alessandro
Manfredi. La decisione della Galbia­
ti è stata comunicata nell’incontro
del 30 gennaio. In questo momento
strategico per l’approvazione del­
l’unico piano di zona e l’adesione da
parte di tutti i comuni della provin­
cia al Consorzio lodigiano servizi al­
la persona, si aprono prospettive im­
portanti di lavoro a sostegno dei di­
sabili e delle loro famiglie. L’associa­
zione ha chiesto a Manfredi, che par­
tecipa già all’attività di coordina­
mento in rappresentanza del gruppo
volontari Amicizia di Codogno, di
subentrare nelle funzioni finora
Galbiati Manfredi
svolte dalla Galbiati. «È una scelta
logica ­ commenta quest’ultima ­, do­
po tanti anni è bene che ci sia un
cambio. Manfredi è persona compe­
tente. Ora è in gioco il grande proget­
to lombardo di riunire tutte le asso­
ciazioni che si occupano di disagio.
Vedremo con l’Asl e gli altri organi­
smi competenti di realizzare questi
progetti. Per questo non bisognerà
lasciare ogni cosa sulle spalle di
Manfredi. Tutte le associazioni do­
vranno rimboccarsi le maniche».
Anche la Galbiati continuerà a lavo­
rare da volontaria nel gruppo. «Or­
mai è nel mio Dna ­ ammette ­. Poi
stimo le persone con le quali ho lavo­
rato per trent’anni. Insomma, ci sarò
ancora è darò il mio aiuto, ma trovo
giusto che ci sia un’altra persona che
porti un orientamento diverso. C’è
molto lavoro da fare e i volontari so­
no sempre pochi». La Galbiati aveva
fondato e diretto per vent’anni, fino
al 1980, l’associazione Pro handicap­
pati di Tavazzano. Abbandonato l’in­
carico era diventata coordinatrice
del gruppo Intesa. Ora lascia le redi­
ne, ma continua a dedicare impegno
e idee in entrambi gli organismi.
n Via alle iscrizioni per la scuola
primaria e la scuola dell’infanzia.
Dal 6 al 27 febbraio i genitori potran­
no iscrivere i propri figli al primo
anno di elementare e materna, per
l’anno scolastico 2010­2011.
Le domande devono essere presenta­
te presso le direzioni didattiche degli
istituti statali della città, dalle ore 10
alle 17, dal lunedì al venerdì, e dalle
ore 8 alle 12, nella giornata di sabato,
compilando gli appositi moduli, di­
sponibili presso gli uffici di segrete­
ria delle varie direzioni didattiche.
Per quanto riguarda la scuola prima­
ria, hanno l’obbligo di iscrizione le
bambine e i bambini che compiono i
6 anni di età entro il 31 dicembre
2010; possono iscriversi anche coloro
che compiranno il sesto anno di età
entro il 30 aprile 2011.
Nelle scuole dell’infanzia statali po­
tranno invece essere accolti i bambi­
ni nati entro il 31 dicembre 2007 e, so­
lo in presenza delle condizioni previ­
ste dalla legge, i nati entro il 30 apri­
le 2008; a tale proposito, la possibilità
di accoglimento dei nati dopo il 31 di­
cembre 2007 dovrà essere accertata,
presso le istituzioni scolastiche ad
iscrizioni concluse.
Ferma restando, in base alla norma­
tiva vigente, la possibilità d’iscrizio­
ne a qualsiasi scuola della città, il
territorio comunale è stato comun­
que suddiviso in circoscrizioni, con
l’indicazione delle scuole di riferi­
mento per la varie zone: l’elenco del­
le vie che fanno capo alle diverse
scuole può essere consultato anche
su Internet, all’indirizzo www.comu­
ne.lodi.it.
Per ulteriori informazioni, gli inte­
ressati possono rivolgersi all’ufficio
pubblica istruzione di palazzo Bro­
letto, ai seguenti recapiti: telefono
0371/409355, fax 0371/409453, e­mail:
istruzione@comune.lodi.it. Anche
per quanto riguarda l’iscrizione alla
mensa, i genitori dei “primini” pos­
sono rivolgersi in municipio e ritira­
re il tesserino magnetico che si potrà
usare per il pagamento dei pasti nel­
le farmacie comunali.
Gli uffici per la compilazione dei mo­
duli e la richiesta del servizio di refe­
zione scolastica sono aperti lunedì,
martedì, giovedì e venerdì dalle ore 9
alle 12, mercoledì dalle ore 9 alle
17.15. Dal sito www.comune.lodi.it,
nel settore “scuola e istruzione” del
menu “aree tematiche”, è possibile
scaricare anche il modulo.
10 MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010

il Cittadino
Lodi
IL DATO EMERGE DALLA RICERCA DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MONZA E BRIANZA: TRA LE ZONE PIÙ DINAMICHE LA VICINA CREMONA

La crisi si sconfigge con la “linea verde”

Nuovi imprenditori lodigiani: uno su tre ha meno di 30 anni
n I giovani lodigiani si buttano
nella mischia per affrontare la
crisi economica e decidono di
trasformarsi in nuovi imprendi­
tori. A partire dall’inizio del
2009, sul territorio lodigiano,
hanno aperto i battenti ben 102
aziende gestite da titolari che
non hanno ancora compiuto
trent’anni. Queste attività rap­
presentano il 30,3 per cento sul
totale delle nuove aperture nel
territorio lodigiano, un dato tra i
più importanti di tutta la Lom­
bardia.
È quanto emerge dalla ricerca
“Crisi globale e capitalismo dei
piccoli. L’impatto sui ceti medi
della Brianza”, realizzata dalla
Camera di commercio di Monza e
Brianza in collaborazione con la
società A.A.Ster e presentata nei
giorni scorsi a Monza.
I dati della ricerca dicono che ne­
gli ultimi sei mesi dello scorso
anno, in regione Lombardia, so­
no sbocciate più di 14mila nuove
imprese individuali: quasi 1 su 4
ha come titolare un giovane con
meno di 30 anni. I giovani im­
prenditori che nel corso del 2009
hanno raccolto la sfida in Lom­
bardia hanno un peso pari al 23,8
per cento sul totale delle nuove
attività, una percentuale che nel
2008 si fermava al 21,3.
Se si pone lo sguardo alle altre
province lombarde, anche Cre­
mona ha registrato un significa­
tivo incremento sul fronte degli
“imprenditori in erba”, con una
crescita nel 2009 del 30,9 per cen­
to. In tutte le altre province Lom­
barde, invece, le aziende avviate
da giovani imprenditori con me­
no di 30 anni, rappresentano il 23
o il 25 per cento delle nuove im­
prese. È a Milano che si registra
l’aumento più basso di tutta la
Lombardia: le nuove attività av­
viate da giovani “under 30” si fer­
mano infatti al 21,1 per cento.
La ricerca della Camera di com­
mercio brianzola cerca di scopri­
re perché i più giovani hanno de­
ciso di rischiare mettendosi sul
mercato. L’8,2 per cento di coloro
che hanno avviato un’attività in
proprio durante la crisi economi­
ca ha perso il posto di lavoro, cir­
ca il doppio rispetto a quanto ac­
cadeva prima. La maggior parte
degli imprenditori, però, il 47,5
per cento, ha intrapreso questa
strada perché spinto da un forte
desiderio di autonomia.
Il 29,5 per cento era invece affa­
scinato dal progetto che aveva in
mente, mentre l’8,2 per cento vo­
leva continuare la tradizione di
famiglia, un gruppo molto meno
numeroso rispetto al 2008, quan­
do coloro che volevano inseguire
le orme dei genitori si attestava­
no al 36 per cento. Solamente una
piccola parte dei nuovi giovani
imprenditori, l’1,6 per cento, ave­
va bisogno di guadagnare di più.
«Da questa crisi ­ spiegano dalla
Camera di commercio di Monza e
Brianza ­ si esce tutti insieme, fa­
cendo diventare più solide le alle­
anze, che già ci sono, mettendo
insieme le piccole e le medie im­
prese, e le istituzioni, per fare
quella massa critica di “know­
how” e risorse per affrontare al­
cune emergenze come quella del
lavoro. E la priorità sono proprio
i giovani, a partire da quelli che
fanno impresa, perché, in questo
momento di crisi, non ci sono so­
lo i giovani precari dipendenti
ma anche i giovani precari im­
prenditori».
Greta Boni
La sorpresa:
la maglia nera
va a Milano
MARZIA BRAGALINI È DI LODI, MANUEL RIZZO DI SANT’ANGELO E MASSIMILIANO DISINGRINI DI CASALE
Forbici e pizze: ecco chi ce l’ha fatta
Storie di successo di tre ragazzi che si sono messi in proprio
n In barba alle difficoltà si sono
rimboccati le maniche e hanno
alzato la “saracinesca sul futu­
ro”. Marzia Bragalini, 21enne
iscritta all’Unione artigiani di
Lodi, fa la parrucchiera e ormai
da un anno gestisce tutta sola il
negozio di via Vigna Alta, a Tor­
retta, nel comune di Lodi. «Nel
mio settore ­ racconta Marzia ­,
se lavori come dipendente pren­
di pochissimo, io lavoravo in un
centro commerciale e mi pagava­
no tre euro l’ora, però non c’è so­
sta alla domenica e nemmeno
durante le feste. Mi sono detta
“ci provo, se non lo faccio ades­
so...non lo faccio più” e ho trova­
to una buona occasione: la signo­
ra che prima qui aveva avviato
un’attività voleva vendere, così
sono arrivata io».
Per il momento non ha bisogno
di assistenti, Marzia preferisce
contare soltanto sulle sue forze.
Per cercare di attirare i clienti,
soprattutto i ragazzi e le ragazze,
cerca di tenere prezzi competiti­
vi, soprattutto in tempi di crisi.
Manuel Rizzo, 29enne, sforna
pizze d’asporto insieme alla so­
La provincia di Lodi è tra le più dinamiche della regione Lombardia, con Cremona, per quanto riguarda i giovani imprenditori
la crisi, ma fortunatamente, a
partire da quest’anno, sembra
che la situazione si stia ripren­
dendo». Alcuni soci, invece, han­
no deciso di buttarsi in un setto­
re che negli ultimi tempi va a
gonfie vele: la sicurezza. Massi­
miliano Dising rini, 29enne
iscritto alla Confartigianato lo­
digiana, ha fondato insieme al
fratello Daniele e all’amico Fi­
lippo Stella la società “Dimen­
sione sicurezza”, un’attività spe­
cializzata in sistemi di allarme
che ha sede legale a Casalpuster­
lengo ma che è operativa a Codo­
gno.
«Abbiamo iniziato nel 2009 ­ spie­
ga Massimiliano ­, la paura di
aprire c’era, anche perché la cri­
si di cui si parlava sui giornali ci
metteva in difficoltà. Però avevo
voglia di fare qualcosa di “mio”,
Marzia Bragalini, lodigiana di 21 anni, al lavoro nel suo negozio di Torretta tutti volevamo camminare con le
nostre gambe. Adesso siamo
rella Veronica. A Sant’Angelo si proprio per avere più possibilità molto soddisfatti di come stanno
trova infatti “Buona Pizza”, il lo­ per il futuro ­ commenta Manuel andando le cose, la paura c’è
ro punto vendita. I due, iscritti ­, all’inizio abbiamo incontrato sempre ma è uno stimolo per fa­
all’Unione artigiani, sono “ai alcune difficoltà economiche, re sempre meglio, ti dà la forza
for nelli” già da diversi anni: ma quelle ci sono sempre. Nel per andare avanti».
«Abbiamo deciso di metterci in corso del 2009 abbiamo avvertito Gr. Bo.
SUL NOSTRO SITO
Un boom di visitatori
per la galleria di foto
su Kim Rossi Stuart
L’attore nei panni di Vallanzasca
n Tutti in piazza a vedere
Kim Rossi Stuart, anzi no:
tutti sul sito de “il Cittadi­
no”. Se la presenza dell’affa­
scinante attore, venerdì scor­
so, ha richiamato nel centro
di Lodi un gran numero di
lodigiani, è quasi impressio­
nante il numero delle perso­
ne che subito nel pomeriggio
e poi nei giorni successivi si
sono collegate al nostro sito
Internet per scorrere le im­
magini della galleria fotogra­
fica che la nostra redazione
ha dedicato all’avvenimento.
Sono stati 10.579 soltanto
nella giornata di venerdì 29 i
clic registrati tra gli scatti
dei nostri fotografi, ma anco­
ra lunedì 1 febbraio, quando
l’interesse sulla notizia pote­
va essere considerato “esau­
rito”, la galleria fotografica
ha fatto registrare ben 6107
clic. Kim Rossi Stuart era in
città per le riprese del film
“Il fiore del male”, incentra­
to sulla figura del bandito
Renato Vallanzasca e diretto
da Michele Placido. Sarà
stato lo sguardo magnetico
dell’attore, oppure il fascino
delle cineprese, o ancora
l’atmosfera anni Settanta che
ha avvolto il centro cittadi­
no: fatto sta che le riprese
hanno stregato i lodigiani,
che ancora una volta si sono
rivolti al nostro sito per in­
formarsi e avere più partico­
lari. Per scoprire e capire
attraverso “il Cittadino” ciò
che stava accadendo nel cuo­
re della città.

ALL’ASSEMBLEA DELL’ASSOCIAZIONE BISLERI LANCIA LA PROPOSTA SULL’IMPIANTO COPERTO

La provocazione della Wasken:

«In piscina il mondo delle bocce»
n Un campo da bocce al posto della
piscina coperta. É la proposta di Gi­
gi Bisleri, presidente del club
Wasken Boys di Lodi, lanciata nel
corso dell’assemblea dei soci di ve­
nerdì sera. «In attesa che il progetto
dell’amministrazione comunale per
la costruzione della piscina olimpio­
nica venga ultimato ­ sostiene ­ ab­
biamo valutato l’opportunità di ve­
rificare la possibilità di ristruttura­
zione dell’attuale piscina coperta,
trasformandola in un palazzetto do­
ve andrebbero realizzati quattro
campi da bocce». Un’idea che s’inse­
risce nel progetto di riconversione
della struttura della Faustina, che
diventerà di attualità con la costru­
zione della nuova vasca olimpionica
di via Piermarini.
Per questo il responsabile Wasken e
patron del Palio di Lodi ha provato a
guardare al futuro. «Il palazzetto po­ Al tavolo dei relatori Bisleri (terzo da sinistra) e il sindaco Lorenzo Guerini Il pubblico composto dai soci che ha partecipato all’assemblea di venerdì sera per discutere delle nuove attività
trebbe anche essere usato per l’orga­
nizzazione di grandi manifestazioni intervenire dallo stesso presidente re bene in considerazione». Nel cor­ enunciati dal presidente Bisleri: chiera alla Faustina, per realizzare re di nuoto, tornei di calcio, Palio di
come i campionati italiani ed euro­ Wasken, il sindaco di Lodi Lorenzo so della riunione nella sede della Ca­ «Siamo convinti che attraverso lo tornei e competizioni. «Con questo Lodi e Notte bianca.
pei ­ dice Bisleri ­ inoltre gli attuali Guerini, invitato all’assemblea del­ scina Faustina, la Wasken ha poi vo­ sport si possa educare, socializzare e intervento la nostra città si arricchi­ E non è mancato il capitolo nuovi in­
spazi per gli spogliatoi potrebbero l’associazione sportiva, ha spiegato tato la modifica e integrazione del investire nella crescita e nel futuro». sce di un nuovo impianto sportivo, vestimenti, che saranno l’acquisto
essere ristrutturati per creare locali che il futuro della piscina coperta suo statuto, ha dato il via libera al Poi ha illustrato l’ampliamento del­ aggiunto a quello delle bocce, diven­ di un pulmino e chiusura della re­
a disposizioni delle associazioni, fe­ «sarà da ripensare con le società rendiconto finanziario del 2009 (che le attività del gruppo sportivo, con tando così due le strutture realizzate stante parte del portico («previo re­
derazioni sportive e per dare una sportive» e la proposta di riutilizza­ chiude con un bilancio positivo) e l’inserimento anche degli scacchi. dalla Wasken», spiega Bisleri. lativi permessi») della Cascina Fau­
nuova sede al comitato provinciale re l’impianto per fare più campi di ha presentato i programmi per que­ Ed è stato anche citato il lavoro per Infine sono state menzionate le sva­ stina, sede Wasken.
del Coni». E più volte sollecitato ad bocce «è una prospettiva da prende­ st’anno. Gli obiettivi sono stati la realizzazione di una grande scac­ riate iniziative promosse, tra cui ga­ Ma.Br.
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
NEI PIANI DELLA GIUNTA GUERINI C’ERA LA CONCESSIONE DELL’IMMOBILE A UN PRIVATO, CHE AVREBBE DOVUTO REALIZZARE UN BAR
Nessuno vuole il vecchio distributore
Il comune non riceve offerte per la struttura nei pressi del tribunale
In breve
¢ IERI MATTINA
Scivola sul ghiaccio,
frontale in tangenziale
Un’auto scivola sul ghiaccio, va in te­
stacoda e fa un frontale con un’altra
auto che viaggiava nella sua stessa di­
rezione. È la dinamica di un incidente
stradale avvenuto ieri mattina alle 7 in
tangenziale, nel tratto fra San Grato e
la rotonda dell’ex Otto Blues. Per i rilie­
vi sono intervenuti i carabinieri, mentre
il “118” ha disposto l’invio sul posto di
un’ambulanza e un’automedica. I vigili
del fuoco, infine, sono intervenuti con
un mezzo di soccorso per aiutare gli au­
tomobilisti ad uscire dai veicoli. Alla fi­
ne solo un conducente, di circa 30 an­
ni, è rimasto ferito e ha avuto bisogno
delle cure mediche, mentre l’altro è
uscito dall’abitacolo praticamente ille­
so. Le auto invece, due Fiat Seicento
completamente distrutte, sono state ri­
mosse da una gru di Baggi. Il traffico
non è stato bloccato: una corsia infatti
era rimasta libera e i carabinieri hanno
fatto scorrere su quella le auto in arri­
vo. Sempre ieri mattina, intorno alle
10, c’è stato un altro incidente, questa
volta sulla provinciale 235 a Fontana.
Si è trattato di un tamponamento fra
due auto: un automobilista è stato por­
tato in ospedale per leggere contusioni;
l’altro ha rifiutato il ricovero. Nel pome­
riggio invece il sottopasso della tangen­
ziale a San Bernardo, in direzione Cre­
ma, è stato chiuso per cirva venti minu­
ti, fra le 17 e le 18, per rimuovere alcu­
ni pezzi di ghiaccio che pendevano dal­
la copertura verso le auto in transito.
¢ A SANTA CHIARA
Malati di alzheimer,
un corso per aiutarli
Un metodo per comunicare con gli am­
malati di alzheimer c’è. Basta imparar­
lo. A offrire questa opportunità, il 3 feb­
braio, alle 16.30, al centro anziani di
via Gorini 19 a Lodi, è la casa di riposo
Santa Chiara, all’interno dell’iniziativa
del Sainte Claire Cafè, organizzata in
collaborazione con il comune di Lodi.
L’incontro, che sarà tenuto dal medico
e psicoterapeuta Pietro Vigorelli, vuole
essere un momento di confronto e ap­
profondimento su un nuovo approccio
alla malattia. L’obiettivo è quello di da­
re a operatori e familiari strumenti per
la costruzione di relazioni più felici con
i pazienti. Sono invitati a partecipare i
familiari dei pazienti affetti dalla malat­
tia, i cittadini interessati alla tematica
e gli operatori del settore. Il “cafè al­
zheimer”, partito ad ottobre, è un mo­
do per aiutare i parenti dei malati di al­
zheimer ad uscire dall’isolamento, in­
contrarsi, confrontarsi con gli altri sul­
le stesse difficoltà, parlare con degli
specialisti, richiedere un sostegno psi­
cologico. Durante questi incontri dei fa­
miliari con gli esperti, i loro ammalati
vengono intrattenuti in attività ricono­
sciute come forme di terapia alternati­
va (arteterapia, ginnastica, fisiotera­
pia, stimolazione cognitiva, laboratori,
attività musicali, conversazioni di grup­
po guidate). Al termine del pomeriggio i
due gruppi, parenti e ammalati, s’in­
contrano per un breve scambio e un
aperitivo di saluto. Per informazioni
consultare il sito www.asplodi.it, telefo­
nare allo 0371/403217, mandare una
mail ad accettazione@asplodi.it.
Silvia, ieri l’ennesima segnalazione:
è stata vista ancora a San Giuliano
n Silvia Tagliabue è stata vista
ancora a San Giuliano. Lunedì se­
ra, mentre andava in onda “Chi
l’ha visto?” su Raitre, ha telefona­
to alla redazione un cittadino
sangiulianese dicendo di aver vi­
sto la 39enne (scomparsa da Lodi
il 19 dicembre scorso) venerdì po­
meriggio in via Tolstoy, ancora
una volta nei pressi del centro
commerciale “Le Cupole”. La se­
gnalazione è stata “girata” ai ca­
rabinieri di quella zona, che han­
no fatto indagini mirate.
Ieri intanto anche i genitori di
Silvia sono tornati a San Giulia­
no per percorrere in auto, ancora
una volta, tutte le strade in cui
Silvia sarebbe stata avvistata ne­
gli ultimi giorni. «La descrivono
tutti come effettivamente è ­ dice
la madre ­, un po’ ingobbita e con
la testa bassa. Anche l’abbiglia­
n Non decolla il progetto di un
nuovo locale pubblico in piazzale
3 agosto, di fronte al tribunale. Il
bando di gara per la sistemazione
dell’ex distributore di carburante
è andato deserto. Nessuna offerta
formale è stata presentata in co­
mune a Lodi. Allo stato la struttu­
ra rimarrà dunque ancora inuti­
lizzata e abbandonata. I vetri del­
l’edificio sono frantumati, all’in­
terno l’intonaco è scrostato e si in­
travede persino un’auto. È un’Al­
fetta Gtv anni Settanta, blu scuro
e senza targa, parcheggiata al pia­
no terra dell’edificio, a fianco di
cumuli d’indumenti e taniche. Per
il futuro però palazzo Broletto po­
trebbe tornare a proporre il piano
di riqualificazione dell’edificio,
magari modificando i termini eco­
nomici previsti.
La scadenza del bando era già sta­
ta prorogata dal 18 dicembre del­
l’anno scorso al 22 gennaio, ma
non c’è stato nulla da fare: dal mu­
nicipio è stato confermato che di­
versi soggetti hanno manifestato
interesse per l’immobile, tuttavia
non sono state avanzate offerte
formali. Lo stabile risale agli anni
Sessanta e si sviluppa su tre piani
(seminterrato, piano terra, primo
piano), per una superficie coperta
di circa 400 metri quadrati, oltre
all’area pertinenziale. È collocato
tra viale Dalmazia e piazzale 3
agosto, di fronte alla nuova statua
equestre dedicata al Barbarossa e
a uno spiazzo ora adibito ad area
di sosta. Nel novembre scorso, per
dare un volto nuovo allo stabile,
l’amministrazione Guerini aveva
deciso di lanciare una gara me­
diante pubblico incanto per la
concessione in gestione dell’im­
mobile di
sua proprie­
tà. Obietti­
vo? Realizza­
re un luogo
di aggrega­
zione e un
bar. Il prov­
ve d i m e n t o
era stato an­
che approva­
to dalla giun­
ta comunale,
insieme al
capitolato
speciale in
cui venivano
illustrate le
modalità per
il recupero a
carico del
concessiona­
rio. Gli inter­ L’esterno dell’impianto, attualmente adibito a parcheggio
venti minimi
da eseguire per la ristrutturazio­
ne dell’immobile erano il rifaci­
mento della copertura, dei pavi­
menti, degli impianti, oltre alla si­
stemazione degli intonaci, la tin­
teggiatura e l’adeguamento del
fabbricato alle norme in materia
di abbattimento delle barriere ar­
chitettoniche e di prevenzione in­
cendi. Secondo quanto program­
mato, i criteri di aggiudicazione
partivano da una base economica
di 30mila euro di corrispettivo an­
nuo da versare al comune, termi­
ne massimo della concessione 20
anni ed entità dell’investimento
economico, sostenuto dai privati
per la ristrutturazione, minimo
200mila euro. Condizioni che, for­
se, non sono state giudicate appe­
tibili dal mercato.
Matteo Brunello
mento coincide,
mentre i capelli
sono molto ar­
ruffati, come lo
erano i suoi
quando non li
lavava per un
po’». I genitori
quindi non per­
dono la speran­
z a d i p o t e rl a
riabbracciare.
«Ci sono alme­ Silvia Tagliabue
no tre segnala­
zioni che sono attendibili ­ ag­
giunge la madre ­. Silvia è lì, ma
non riusciamo a trovarla. Noi ab­
biamo messo la sua foto ovunque,
tutti sanno che è scomparsa e che
la stiamo cercando. In ogni caso
spero che siano i carabinieri a
trovarla, perché se dovessi tro­
varmela davanti io potrei sveni­
L’interno del vecchio distributore di benzina di piazzale 3 Agosto a Lodi: lo stabile oggi è inutilizzato e degradato
L’eventuale
imprenditore
interessato
avrebbe dovuto
investire
200mila euro
re». Lunedì, come detto, è arriva­
ta una nuova segnalazione. An­
che se i giornalisti di “Chi l’ha vi­
sto?” che l’hanno ricevuta non la
ritengono completamente atten­
dibile. Venerdì scorso, infatti, in
quella zona di San Giuliano c’era­
no anche loro con i genitori e i fa­
miliari di Silvia: in auto hanno
girato a lungo, passando da matti­
na a sera per quelle vie, ma senza
vedere nulla.
Oltre a quella di San Giuliano, do­
po la trasmissione di lunedì è ar­
rivata anche un’altra segnalazio­
ne, da Villasanta. Un telespettato­
re pensava di aver visto Silvia in
strada, con delle coperte addosso,
ma quando i carabinieri sono ar­
rivati sul posto hanno fatto le in­
dagini, ma non hanno trovato
niente.
D. C.
11
Lodi
Sarà eseguita
una perizia
sull’incidente
del gip Forleo
Clementina Forleo, ora a Cremona
n Una perizia sulla dinamica del­
l’incidente stradale che nel tardo
pomeriggio del 4 dicembre aveva
coinvolto il giudice milanese Cle­
mentina Forleo, attualmente in ser­
vizio come gip a Cremona: intende
disporla la procura della Repubbli­
ca di Lodi, che potrebbe successiva­
mente formulare precise ipotesi di
reato, come quella di lesioni volon­
tarie, a carico di ignoti, oppure col­
pose, o infine archiviare il caso.
Il giudice, che tra l’altro nel 2005
aveva preso importanti decisioni a
seguito delle inchieste sulle scalate
bancarie Antonveneta e Unipol, sta­
È ATTESO A BREVE IL DECRETO DEL MINISTRO LFANO A va tornando a Milano al volante di
una Opel, al termine di una giorna­
ta di lavoro, quando si era schianta­
ta contro il guard rail centrale del­
Ci saranno notai in più l’Autosole, in un tratto prossimo al
casello di Lodi, riportando la frattu­
ra della mandibola. Un incidente
anomalo a proposito del quale era­
tra Lodi e il Sudmilano no trapelate due versioni: la prima,
quella di un’auto che aveva tagliato
la strada al magistrato, causando
una manovra repentina che le ave­
n È attesa an­ zione delle sedi notarili. Media­ va fatto perdere il controllo, in con­
che la creazio­ n Intanto mente è prevista una sede notarile dizioni di asfalto viscido. La secon­
ne di un posto sono stati ogni 7mila abitanti, ma tra i para­ da, quella di uno speronamento vo­
di notaio in più nominati metri che compensano questo rap­ lontario. Ma quando la polizia stra­
a Lodi e di una i “successori” porto ci sono anche la conforma­ dale era intervenuta non c’era trac­
o due nuove se­ zione del territorio e le valutazioni cia di altre vetture coinvolte. La dot­
di in paesi nel di Grignani sulla natura e la qualità degli affa­ toressa Forleo, lasciata sola a fare la
circondario, do­ a Melegnano ri. pendolare da Milano a Cremona,
ve finora un no­ e di De Giovanni Nei giorni scorsi sono stati pubbli­ aveva comunque subito invocato
taio non c’è mai a Lodi cati sulla Gazzetta ufficiale anche l’assegnazione di una scorta.
stato, nel decre­ gli estratti dei decreti di trasferi­ Dalla procura di Lodi non trapelano
to del ministero mento nelle sedi vacanti dei notai elementi riguardo alle indagini, e
della Giustizia, previsto per le risultati vincitori del concorso per non viene confermata l’acquisizio­
prossime settimane, che assegne­ l’assegnazione dei posti vacanti
rà le nuove 467 sedi volute dal mi­ che si era concluso in settembre: a
nistro Angelino Alfano. Nel di­ Melegnano, a seguito del pensio­
ne di filmati relativi a tratte auto­
stradali, utili per individuare even­
tuali attività di pedinamento. Da
stretto notarile di Milano, che con­ namento di Giorgio Grignani, è
ta oggi 492 notai e che comprende stata assegnata Lilia Rottoli, già
anche Busto Arsizio, Monza e Va­ notaio a Milano, a Lodi, dopo il
Cremona invece era trapelata l’in­
disponibilità di registrazioni delle
telecamere del garage del palazzo di
rese, oltre a Milano e Lodi, saran­ pensionamento di Orazio De Gio­ giustizia, dove il magistrato solita­
no creati in tutto 76 nuovi posti.
Una revisione, quella delle sedi no­
vanni, è assegnata invece Barbara
Elisa Focarete, già notaio a Torino.
mente tiene l’auto. L’impressione è
comunque che il “caso” venga trat­
tarili, che avviene mediamente La copertura delle sedi di prossi­ tato con la massima attenzione, al
ogni sette anni e che è elaborata ma istituzione nel Lodigiano e nel
sulla base di indicatori statistici Sudmilano, il cui numero e la loca­
di là del fatto che fortunatamente le
ferite per il magistrato non l’abbia­
relativi alla popolazione residente, lizzazione esatti devono essere an­ no messa in pericolo di vita e che il
al reddito medio e al numero di cora definiti dal ministero, potrà
imprese, dal quale si desume con avvenire per prima nomina o per
9 febbraio, comunque in ritardo ri­
spetto alla prima previsione dei me­
formule prestabilite il “carico di trasferimento. dici, potrà tornare al lavoro a Cre­
lavoro” per la categoria. Una pro­
cedura che finora non ha mai visto
Il numero di nuove sedi è valutato
con soddisfazione dalla categoria
mona. La perizia potrà anche chia­
rire se i danni all’auto siano compa­
interventi “al ribasso”, con ridu­ notarile. tibili con l’impatto con altri mezzi.
DOMANI LO SCIOPERO
Giustizia: «Con il nuovo contratto 500 euro in meno»
n Quella che per la presidenza del tribunale di vede che in ogni ufficio pubblico un 25 per cento
Lodi è «una gravissima carenza di personale
amministrativo» per i sindacalisti della Cgil si
traduce nella mancanza di un addetto su due in
settori chiave del palazzo di giustizia di Lodi.
dei lavoratori vadano premiati economicamente
e un altro 25 per cento, tassativamente, vada
dichiarato “non produttivo”. Uno status che non
solo si traduce in mancati riconoscimenti econo­
Ieri in viale Milano si è tenuta un’infuocata as­ mici ma che, se reiterato per tre anni, è giusta
semblea dei lavoratori, promossa da Cgil Funzio­ causa per il licenziamento. Un sistema che ri­
ne pubblica, Uil pubblica amministrazione, Flp e schia di mettere i lavoratori uno contro l’altro».
Rdb Cub pubblico impiego, in cui nel mirino è Il contratto di settore è scaduto e tutte le sigle
finita la bozza di rinnovo contrattuale firmata che non hanno firmato la bozza di rinnovo appa­
da altre sigle sindacali, tra le quali la Cisl, e si iono intenzionate a sollevare l’illegittimità del­
sono poste le basi per un’adesione massiccia allo l’accordo che deve essere ancora vistato da Fun­
sciopero dei lavoratori della Giustizia annuncia­ zione pubblica e Ragioneria dello Stato: Cgil e
to per domani. Tra lavoratori con inquadramen­ Uil propongono al ministero della Giustizia di
to “B2” che temono di vedersi aggiungere il ruo­ assumere 3mila amministrativi, a fronte di una
lo di cancellieri di udienza alle mansioni già riduzione dell’organico effettivo nazionale da
affidate, «e senza riconoscimento della qualifi­ 53mila a 43mila addetti negli ultimi 15 anni, ma
ca», denuncia uno di loro, e il rischio che con il lo scenario da anni resta quello del blocco delle
nuovo contratto si perdano fino a 500 euro lordi assunzioni. «In queste condizioni ­ proseguono i
all’anno in busta paga, il quadro che emerge è di sindacalisti ­ il processo breve si tradurrà nel­
sfiducia e incertezza. «Stanno ponendo le basi l’estinzione in massa dei processi penali, con
per una Giustizia che non funziona ­ denuncia buona pace di chi ha subito un torto e non potrà
Felicia Russo, coordinatore regionale per la Giu­ mai avere un risarcimento». Non si esclude ne­
stizia della Fp Cgil, ieri a Lodi per l’assemblea anche la prospettiva di un referendum sul rinno­
dei lavoratori ­ tra peggioramenti economici e vo contrattuale. Venerdì ci sarà un corteo di
demansionamenti, che si aggiungono ai provve­ protesta, a Milano, cui diversi lavoratori della
dimenti del ministro Brunetta, nei quali si pre­ giustizia lodigiana potrebbero aderire.
12 MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010

il Cittadino
Lodi
NELL’INCONTRO DI IERI CON IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, FORONI, SI È PARLATO ANCHE DELLA DIFFICILE SITUAZIONE DEI PENDOLARI

Formigoni “rilancia” la ricerca lodigiana

«Pieno appoggio al Parco tecnologico e alla Casa dell’agricoltura»
L’ONOREVOLE CODOGNESE SPIEGA COME È NATA LA CANDIDATURA ALLA VICEPRESIDENZA DEL PIRELLONE

Gibelli: «Sarò vicino al territorio»

n Vicino ai lombardi e pronto a “mettere trale di Bertonico? La paura per la di­
una buona parola” per i suoi conterra­ scarica di Senna, per esempio, non è
nei lodigiani, per mantenere la Regione ancora passata...
ai livelli d’eccellenza che le competono. «Su Senna, con il ricorso della società al
Sono questi gli impegni di Andrea Gibel­ Tar, la questione non è più politica. La
li, l’onorevole di origini codognesi che il vicenda di Bertonico, invece, ha dimo­
centrodestra ha candidato come futuro strato come tanti ex amministratori e
vicepresidente della Lombardia qualora sindaci, compreso quello attuale di Lodi,
Roberto Formigoni, presidente uscente, abbiano lanciato il sasso e nascosto la
dovesse confermarsi per l’ennesima vol­ mano: i piani territoriali non li avevano
ta alla guida della regione. Fiducioso fatti gli amministratori del centrode­
sull’esito del duello elettorale, in caso di stra. Detto ciò, farò gli interessi dei citta­
vittoria Gibelli lascerà il suo incarico di dini con grande trasparenza, come ho
presidente della commissione attività sempre fatto. E tutte le partite che ri­
produttive della Camera per dedicarsi guarderanno il territorio troveranno in
“a tempo pieno” alla vicepresidenza. me un interlocutore sensibile».
Sulla stessa poltrona, fino a oggi, da Lo­ Capitolo nucleare: la Lombardia sem­
di era riuscito ad arrivare un solo parla­ bra una delle regioni meglio disposte
mentare, Oreste Lodigiani, che negli an­ alla riapertura delle centrali...
ni Ottanta per la Regione fu anche asses­ «Andrà letto alla lettera quanto dispone
sore ai lavori pubblici: e nelle mani di il decreto in esame alla mia commissio­
Da sinistra il presidente Foroni, l’assessore Peviani e il governatore Formigoni prima del vertice Gibelli, che aspira ad esserne il primo ne, che demanda la programmazione a
successore, passerebbe l’onere di dimo­ L’onorevole lodigiano Andrea Gibelli una serie di strumenti e limita le aree di
n Sbloccare il progetto della Casa del­ trasferire da Crema a Lodi il laboratorio strare che il Pirellone, rispetto a Roma, è utilizzo a determinate condizioni, com­
l’agricoltura, certificare la “leadership” d’analisi dell’Aral. Sul Parco tecnologico, molto più vicino al Lodigiano, anche po­ sa non abbia altri argomenti. Tra noi c’è presa la presenza d’acqua per il raffred­
del Parco tecnologico padano e risolvere i invece, Formigoni ha aderito alla propo­ liticamente. compatibilità, ma non nascondiamo che damento. Per ora, nessuno è autorizzato
tanti problemi dei pendolari lodigiani. sta di Foroni di incontrarsi con tutti i so­ Onorevole, è soddisfatto dell’investi­ ci rafforzeremo, perché lo vogliono i cit­ a “fughe in avanti” su una possibile loca­
Sono questi i tre principali impegni as­ ci del Parco (comune di Lodi, Camera di tura? tadini della Lombardia, specialmente lizzazione».
sunti dal governatore uscente (e ricandi­ commercio e la stessa Provincia) per dare «Contentissimo. Era nell’aria dalla setti­ sulla riforma e sull’attuazione del fede­ Crisi economica, rilancio dell’im­
dato) della Lombardia, Roberto Formigo­ impulso a un altro progetto per ora sol­ mana scorsa: mi hanno detto che c’era ralismo fiscale, tema sul quale il dibatti­ prenditoria, Expo 2015 di Milano: se
ni, nell’incontro privato tenuto ieri a Mi­ tanto abbozzato: un accordo quadro che, questa possibilità, che sarebbe stato un to con il governo sarà pragmatico e sul vincerete, quali priorità suggerirà a
lano con il presidente della provincia di oltre a sviluppare la struttura, ne ufficia­ investimento sulla mia persona e ho det­ quale porteremo il contributo che è nel Formigoni?
Lodi, Pietro Foroni, e con l’assessore pro­ lizzi nero su bianco il ruolo di primo pia­ to di sì». nostro Dna». «L’Expo è una grande occasione di tra­
vinciale alla cultura Mariano Peviani. no nella ricerca lombarda e nazionale già Cosa prevede per le prossime elezioni Averla alla vicepresidenza, per i lodi­ sformazione urbana e infrastrutturale,
Un colloquio breve, ma fitto, nel quale sottolineato più volte verbalmente dal go­ regionali? giani, cosa significherebbe? Milano l’ha ottenuta per le credenziali
«Formigoni ha dimostrato una conoscen­ vernatore. «Sono assolutamente ottimista. L’unica «Indubbiamente una possibilità di con­ che ha e ne uscirà più moderna. La crisi
za approfondita su ogni questione affron­ Confermato il proprio sostegno alla or­ “arma” di Filippo Penati capace di crea­ fronto con la Regione molto spiccata. Ne­ non dipende dalla struttura del nostro
tata ­ spiega Foroni ­ e dal quale usciamo mai decennale “battaglia” del Santangio­ re notizia è la riproposizione in salsa an­ gli ultimi anni il Lodigiano non ha prati­ Paese, ma da quella di un mondo costrui­
con la massima condivisione su tutto e lino per intitolare alla missionaria bara­ nacquata di tematiche tipiche della Lega camente avuto la possibilità di avere un to su strategie non industriali, ma finan­
con molta soddisfazione». sina Santa Francesca Cabrini l’aeroporto o del Pdl, come la sicurezza: ma chi deve consigliere regionale, visto che anche ziarie, sfociate in un’anomalia dagli ef­
Molta attenzione è stata riservata al polo di Malpensa («sarebbe la soluzione mi­ scegliere tra originale e una copia sa co­ Gianfranco Concordati del Pd, è all’op­ fetti senza precedenti: e all’interno di
della ricerca e dell’agroalimentare alle gliore»), Formigoni ha preso anche atto sa fare». posizione. In passato insomma è manca­ ciò la Lombardia, che è fatta soprattutto
porte di Lodi. Formigoni ha per esempio dell’eloquente “report” con il quale Foro­ I vostri avversari, però, accusano ta una “cinghia di trasmissione”, men­ di piccole e medie imprese, ha la soddi­
garantito pieno appoggio alla mai decol­ ni ha illustrato la situazione critica dei Formigoni di essere prigioniero della tre nella configurazione attuale la pro­ sfazione morale di chi, rispetto a quanti
lata istituzione della Casa dell’agricoltu­ pendolari lodigiani, dalle “emergenze” di Lega e di aver perso ogni slancio... vincia di Lodi è della medesima sensibi­ aveva definito il suo modello troppo
ra, il maxi progetto da 8 milioni di euro Casale e Codogno all’attesa dei viaggiato­ «I fatti in realtà dimostrano come tutto il lità politica della Regione. Il fatto che io frammentato e superato, è capace di ri­
nel quale avrebbero dovuto confluire di­ ri di Lodi per l’estensione alle ore di pun­ programma di Formigoni sia stato por­ viva sulla pelle certi i problemi, peral­ spondere meglio e di salvare i livelli pro­
versi soggetti (le associazioni di allevato­ ta del “metrò leggero” della S1. A tale tato avanti, e come oggi la Lombardia tro, non può che fare bene al territorio: duttivi. Può uscire meglio dalla crisi ri­
ri Aral e Apa, Consorzio Muzza, proposito, il governatore ha assicurato sia accreditata tra le migliori regioni ci sarà la possibilità di mettere una buo­ spetto ad altri, ma per farlo occorreran­
Coldiretti, Confagricoltura, Cia e asses­ «impegno e celerità per la risoluzione dei d’Europa, assolutamente all’avanguar­ na parola». no il sostegno al credito, investimenti
sorato all’agricoltura della provincia di problemi»: una promessa di attenzione dia. Quanto al rapporto tra noi e Pdl, mi Con lei in Regione e la Provincia del­ per l’innovazione e tutto quello che ser­
Lodi) ma bloccato da anni tanto dagli che Foroni giudica «molto incoraggian­ sembra la solita minestra riscaldata che lo stesso “colore” del Pirellone, il Lo­ ve per mettere le Pmi nelle condizioni di
oneri economici quanto dalle “resisten­ te». sentiamo anche a Roma: non ho ragione digiano potrà sentirsi al sicuro ri­ intercettare la ripresa».
ze” politiche (soprattutto cremonesi) nel Alb. Bel. di dubitare che chi specula su questa co­ spetto a beffe del passato quali la cen­ Alberto Belloni

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MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
STORIE DI IMMIGRATI ­ 292
«Cosa mi ha portato qui? Una pazzia»
Mariela, lasciata dal marito, è arrivata in Italia: non tornerà in Senegal
n Una bella testa piena di trecci­
ne, due grandi cerchi alle orecchie
e un sorriso smagliante. Mariela,
ventisette anni, si presenta così,
con la sua carica solare che rac­
chiude il calore dell’Africa. O, me­
glio, del Senegal, il suo Paese nata­
le.
Parrucchiera fino a un paio d’anni
fa, la protagonista delle storie di
immigrati di questa settimana si è
improvvisata commessa nel nego­
zio della sorella, perché «in Sene­
gal non aveva più senso restare».
Capita, quando i matrimoni fini­
scono e i figli sono a carico di un
genitore soltanto.
Poco male, comunque: Mariela qui
si è trovata più che bene e sta cer­
cando, con un certo successo, di ri­
costruirsi una vita.
Non ha nostalgia di casa, non è
un’emigrante pentita, anzi, le
manca solo il suo bambino, per es­
sere felice fino in fondo.
«Appena riuscirò a trovare un la­
voro in regola, avvierò tute le pra­
tiche per portarlo qui. Sono sicura
che si innamorerà dell’Italia, pro­
prio come me».
Buongiorno Mariela, avresti
qualche minuto da dedicarci
per raccontarci la storia della
tua vita?
«Sì, tranquillamente, anche per­
ché di mattina non lavoro mai, a
meno che mia sorella non abbia
qualche commissione particolare
da fare. In quei casi la sostituisco,
altrimenti sono in giro, come og­
gi».
Di cosa ti occupi?
«Beh, diciamo che sono una com­
messa, più o meno, anche se svolgo
questo lavoro da poco più di un an­
no e provengo da un percorso pro­
fessionale completamente diverso.
Comunque, sostituisco mia sorella
in negozio. Sai, siamo aperti per
molte ore al giorno e da sola non ce
la farebbe. Il mio è una sorta di
part­time decisamente elastico:
quando lei ha bisogno, io accorro.
E se anche non ha bisogno, mi pre­
sento lo stesso».
Il negozio è di tua sorella?
«Sì, è suo. L’ha aperto cinque anni
fa indebitandosi fino al collo e
adesso sembra che gli affari vada­
no abbastanza bene. È normale,
considerato che un africano non
ha grandi possibilità di trovare i
suoi prodotti tipici, quelli a cui è
abituato, nei supermercati. La­
sciando perdere gli ananas e le ba­
nane, diffusissimi anche qui, per il
resto assaporare l’atmosfera culi­
naria di casa in Italia sarebbe
un’impresa, se non ci fossero nego­
zi come quello in cui lavoro io».
Cosa vendete?
«Generi alimentari come il plata­
DALLA PRIMA PAGINA
Prufüm
ad mélga
e ad pulénta
gh’à indrén aqua c’la sèrv a
dagh un brisìn d’ümidità a
l’ambient süt.
L’argumént ca tégn’ banch l’è
sügerìd dal solit “maèstor bati­
tùr”, al siur Santin Bartulét:
la mélga, ültim ràcolt d’la pa­
sàda stagiòn agrìcula, la
pulénta e le compartecipasiòn.
La mèlga da utùbor l’è bèle
stài misa tüta sül granè. Una
pàrt l’è druàda par ingrasà
inimài ma in di témp indré
l’èra suratüt al principàl ali­
mént invèrnàl adat a fa la
pulénta.
Difàti quand ca s’andèva in
d’la cà di paisàn, in d’le casine
d’la bàsa, at sentivi cul bèl
cald dal fugulè, al bèl prufüm
ad pulénta, parchè nal parôl
tàcad a la cadéna suta la càpa
gh’èra propi l’è, la pulénta c’la
cusèva.
Tame sa füsòm astài adré a
cunsümà ‘na vélia mortuòria,
cun un silén•i ca duminava
l’ambiént e ‘na vus sula se
sentiva, al siùr Bartulét, tame
un cantastorie dal témp d’la
féra ‘d Cudògn’, al cünta­sü le
so memorie ca pô i èn quéle di
paisàn: “La mélga in d’le noste
campagne lud’•àne l’èra cal
prudùt cultivàd in cumparteci­
pasiòn, ciuè tra ‘l fitàgul e l
paisàn, in due , al patron, al
metèva a dispusisiòn al terén
necesàri žamò predispòt, la
suménža, la machìna d’argu­
RACCONTI DI VITA VISSUTA DI CHI HA ABBANDONATO LA PROPRIA TERRA PER GIUNGERE NEL LODIGIANO
Un gigantesco albero, ripreso nella foresta dei baobab del Senegal: la nazione africana non riesce ancora a sfruttare economicamente le sue potenzialità turistiche
no da friggere, il tè rosso, il latte di
cocco e poi anche articoli per la
bellezza, fra cui creme e prodotti
dedicati alla cura dei capelli. Quel­
li li conosco molto bene».
Perché?
«Perché in Senegal facevo la par­
rucchiera – fino a un paio di anni
fa, appena prima di partire. Non
immaginare che avessi il negozio
con la vetrina e il casco. Diciamo,
piuttosto, che lavoravo a domicilio,
proponendo comunque delle teste
niente male. Le mie clienti erano
molto soddisfatte, e io mi galvaniz­
zavo ogni volta. “Mariela, voglio
che sia solo tu a mettere mani in
questo cespuglio”, mi dicevano, e
in risposta arrivava il mio inter­
vento. Sono una parrucchiera, è
quello il mio vero lavoro, ci tengo a
ribadirlo ancora oggi».
Ogni tanto acconci qualche ami­
ca?
«Certo, non potrei farne a meno.
Anche se qui in Italia non riesco
sempre a trovare tutti i prodotti di
cui avrei bisogno. Devo acconten­
l’sà; fa mulà l’aqua in di camp
p’r irigà, al traspòrt dal pru­
dut in casina, le spése d’la
màchina da bat, la dispùnibili­
tà d’l’èra par l’esicasiòn al sul.
Al paisàn, da par sua cun la so
famìlia, al gh’èva da fa la pri­
ma sapadüra e diradamént
dopu ca la mélga l’èra bütàda,
la racòlta dal prudùt, al tài e
la separasiòn dal prudut dal
mélgas, plà ‘l füs e sgranàl e
cürà ‘l prudut in sü l’èra; la
màn d’òpra e infin al traspòrt
in sül granè”.
“E adès arìva ‘l bèl ­ al na dìs
al siur Santìn ca’l par turnàd
ai témp d’la sò giuéntü, quand
ca’l laurà chì la fèva cun so pà
carlu e la so famìlia a la casina
di Mulìn d’la Mülasàna ­ la
cundisiòn d’la cumpartecipa­
siòn. A prudut f ’nìd la divisiòn
l’èra, due punti ­ al sutulìnea ­
cinch stè ad circa stanta e
c’nch chìli al fitàgul e un stì al
paisàn. Avarì žabèle sentìd dì
da ca uperasiòn chì c’l’èra
ciamàda: cìngh e vün sés!”
“Bene, Andém inàns” e chi
salta fôra amò i discurs che ém
bèle fài in di àni indré; al èàto
cui sindacati; al librét, i quan­
titatìu ‘d légna, dal làt, l’urtìn,
al ròi e’l pursìl e via discorén­
do fin quand al sa sufèrma sül
fàto di paisàn ca i èrun miga
tant cuntént da duè laurà par
poch e’l na dìs da c’l’àn chi ha
fài la nuéna a San Giüsèp in
dl’a Césa d’la frasiòn cun don
Francésch, parchè as gh’és da
mudificà la quota d’la compar­
tecipasiòn. Dopu tant tira e
mòla tra richiéste e prupòste
al risültàd al fü che la denumi­
nasiòn l’era cambiàda e alura
as disèva “Sés e vün sèt, ma pô
a cnt fài l’èra sémpor in favur
dal patron: ­ due punti ­ al na
dìs amò intant par alegerì
tarmi, me lo ripete sempre anche
mia sorella».
Cosa ti ha portata qui?
«Cosa mi ha portata qui? Bella do­
manda. La risposta più vicina alla
verità è questa: un momento di
pazzia. Nel senso che ci vuole una
buona dose di incoscienza per fare
un salto del genere e forse io ne so­
no stata travolta. Probabilmente se
non avessi avuto la spinta dei pro­
blemi economici, a quest’ora sarei
a casa con il mio bambino a intrec­
ciare qualche ciocca».
Eravate in difficoltà?
«Non completamente, nel senso
che non mi trovavo ancora alla
canna del gas, m c’erano tutte le
premesse perché la situazione de­
generasse. Quindi, ho preferito
partire prima di toccare il fondo.
Sai, a quel punto risalire è un’im­
presa».
Cosa è accaduto?
«Molto semplicemente è accaduto
che mio marito se ne è andato per
altri lidi, lasciando me e il bambi­
no completamente soli dal punto
l’ambient, al cudugnìn doc ­
“nuànta chìli ad mélga al pa­
tron e ‘l rést al paisàn!”
I védor, di finèstor e dal bal­
còn, intant anca chì al Quar­
tiér Resisténža, i s’èrun
apanàd, tame ‘na volta quéi
d’le cà di paisàn in casina. At
gh’èvi di guài a véd sa süce­
dèva fôra. Al discùrs l’è andài
inàns amò pr’un bèl pès’, fin a
quand è turnàd dal laurà la
spùsa dal so por fiol, Lüisa e se
neùd Simone.
Em fìnid al bicieròtu dal bute­
liòn d’un négor véneto che
l’amìs Giüsép l’èva purtàd da
tastà e intant s’invìom a turnà
a le nòste cà cul nost amiìs
Bartulét che da vün di casèt
d’la so sagésa pupulàr al na
dìs: “tame cal regista cinema­
tugràfich, c’l’era anca puéta
chi han masàd un qual an fa,
al siur Pasulìni cul PP da­
d’nàns ca i saràn le inisiài dal
so num (Pier Paolo: dìs vün ad
nüm sut­vus, par miga distür­
bà ‘l racunt dal siur Santìn)
quand ca i saràn mort tüt i
paisàn, tüt i maèstor artigiàn,
quand agh sarà miga pü i pani­
garoi, i àvi, i farfàl; quand i
stabiliménti i sügütaràn, senža
pü fermàs, a prudü al so ciclo,
èco alura e apéna alura la no­
sta storia la sarà f ’nìda!”
Ciau né. A la pròsima!
Pinu Pagàn ­ cudugnìn
PROFUMI DI GRANOTURCO E
DI POLENTA (letterale dal
dialetto codognino)
Come se fossimo dietro a scal­
darsi attorno ad un camino
con le belle braci rosse vermi­
glio, fatta da pezzi di legna
forte e secca, ascoltiamo una
delle tante cosse di occasione
che d’inverno nelle case di
campagna o in stalla, con le
di vista economico. Prima che lui
lasciasse casa nostra, non naviga­
vamo nell’oro, ma sopravvivevamo
abbastanza dignitosamente. Fa il
meccanico e il suo stipendio non è
proprio da buttare via. E comun­
que è sempre meglio del mio».
Perché se ne è andato?
«Era stanco, così ha detto. Sai cosa
ti dico? Si arrangi. Io adesso sono
qui è sto meglio di lui. Ti stavo di­
cendo, senza il suo stipendio era­
vamo alla frutta. Il bambino aveva
due anni e io una certezza: volevo
che avesse un futuro come si deve,
che potesse studiare, che non ci
fossero problemi fra lui e i suoi so­
gni. Così, un giorno mi sono la­
sciata convincere da mia sorella e
ho preso il mio bel volo per l’Italia.
Mio figlio adesso vive con la non­
na».
Tua sorella ti ha ospitata?
«Mia sorella mi ha salvata. Mi ha
offerto un letto a casa sua e un la­
voro in negozio, oltre ai suoi saggi
consigli e a un bel sostegno mora­
le. Si vede che è la più grande. Per
giornate corte, si trovavano le
numerose famiglie dei contadi­
ni. Oggi invece siamo in salot­
to, sprofondati in una poltrona
di finta pelle lustra e scura
davanti ad un lungo calorifero
di vecchia ghisa con attaccato
un piccolo contenitore di cera­
mica nostrana con sopra pittu­
rata una specie di fiore artisti­
co che ha dentro acqua che
serve a dare un briciolo d’umi­
dità all’ambiente asciutto.
L’argomento che tiene banco è
suggerito dal solito “maestro
battitore” , il signor Santino
Bertoletti: il granoturco, ulti­
mo raccolto della passata sta­
gione agricola, la polenta e le
compartecipazioni . Il grano­
turco da ottobre è già stato
messo tutto sul granaio.Una
parte era usata per ingrassare
i maiali ma in tempi indietro
era soprattutto il principale
alimento invernale adatto a
fare la polenta. Difatti quando
s’andava nelle case dei conta­
dini , nelle cascine della bassa,
sentivi col bel caldo del focola­
re , il bel profumo di polenta ,
perché nel paiolo attaccato
alla catena sotto la cappa c’era
proprio lei la polenta che coce­
va.
Come se fossimo dietro a con­
sumare una veglia mortuaria
,con un silenzio che dominava
l’ambiente e una voce sola si
sentiva, il signor Bartoletti,
come un cantastorie del tempo
della fiera di Codogno raccon­
tava le sue memoria che poi
sono quelle dei contadini:” il
granoturco nelle nostre cam­
pagne lodigiane era quel pro­
dotto coltivato in comparteci­
pazione, cioè tra il fittavolo ed
il contadino, dove il padrone
metteva a disposizione il terre­
no necessario già predisposto ,
me è un modello da seguire. Se mi
sente scoppia a ridere».
Hai altri fratelli in Senegal?
«Sì, uno, il fratello di mezzo – io so­
no la più piccina. Vive con la sua
famiglia non lontano dalla casa di
mia madre e non è mai stato nem­
meno sfiorato dall’idea di trasfe­
rirsi qui. Più di una volta ho pro­
vato a fare qualche battuta e a ve­
dere la sua reazione: piuttosto mo­
rirebbe di fame».
Se la passa male?
«No, no, decisamente. Ha un lavoro
e una sua stabilità economica.
Inoltre, se dovesse avere bisogno di
soldi ci penserebbe senza dubbio
mia sorella: con quello che si gua­
dagna in un mese qui Italia, da noi
si campa una vita. Ovviamente sto
esagerando, ma un fondo di verità
c’è: ti privi di una piccola somma
(il costo della vita in Italia è davve­
ro molto alto rispetto al nostro), la
mandi in Senegal e fai la felicità di
chi è là. Facile e piacevole, no?».
Tu stai spedendo i soldi a tuo fi­
glio?
la semente , la macchina per
rincalzare , fare arrivare l’ac­
qua per irrigare, il trasporto
del prodotto in cascina , le
spese della trebbiatrice, la
disponibilità dell’aia per l’es­
siccazione al sole.
il contadino, da parte sua con
la sua famiglia, doveva fare la
prima zappatura e diradamen­
to dopo che il granoturco era
nato, la raccolta del prodotto,
il taglio e la separazione del
prodotto dallo stocco , pelare i
fusi e sgranarli e curare il
prodotto sull’aia; la mano
d’opera ed infine il trasporto
sul granaio .
“E adesso arriva il bello ­ ci
dice il signor Santino che sem­
bra tornato ai tempi della sua
gioventù quando questo lavoro
qui lo faceva con suo papà Car­
lo e la sua famiglia alla casci­
na dei Mulini della Mulazzana
­ le condizioni della comparte­
cipazione. A prodotto finito la
divisione era, due punti ­ sotto­
linea ­ 5 stai di circa 75 chilo­
grammi al fittavolo ed I staio
al contadino . Avrete già senti­
to dire che questa operazione
che era chiamata: cinque ed
uno sei“
“Bene. Andiamo avanti” e qui
salta fuori ancora il discorso
che abbiamo già fatto negli
anni indietro il patto con i
sindacati; il libretto, i quanti­
tativi di legna, del latte, l’orti­
cello, il maiale ed il porcile e
via discorrendo fino a quando
si sofferma sul fatto che i con­
tadini non erano mica contenti
di dover lavorare per poco e ci
dice di quel anno che hanno
fatto La novena a San Giusep­
pe nella Chiesa della frazione
con don Francesco , perché si
dovesse modificare la quota
della compartecipazione. Dopo
13
Primo Piano
«No, non potrei, non adesso. Come
ti accennavo, io da mia sorella fac­
cio una sorta di part­time. Guada­
gno abbastanza per pagare la mia
parte delle spese, mentre mia so­
rella fortunatamente non mi chie­
de nessun contributo per l’affitto,
altrimenti non credo che riuscirei
a tirare a campare. Ho bisogno di
trovare un altro lavoro per arro­
tondare, questo è fuor di dubbio».
Cosa ti piacerebbe fare?
«Che domande, la parrucchiera.
Ma so che non è facile, anche per­
ché non vedo in giro tanti negozi
con lavoranti di colore. In fondo lo
capisco: io sono abituata a trattare
le teste ricce e ribelli, non quelle li­
sce e perfettamente domabili. Per
questo non mi formalizzo e so che
il lavoro perfetto in questo momen­
to sarebbe la donna delle pulizie a
ore: potrei gestirmi con i tempi e
continuare ad aiutare mia sorella.
Non solo».
Cos’altro?
«Con un lavoro in regola potrei an­
che avviare le pratiche per chiede­
re il ricongiungimento con mio fi­
glio. Il Senegal non mi manca in
modo particolare, ma mio figlio sì.
Non vedo l’ora di portarlo in Italia:
sono più che certa che gli piacereb­
be da impazzire. Certo, ora ha solo
quattro anni, un po’ pochi per ca­
pire, però avrebbe un’infinità di
opportunità che in Senegal sono
solo un miraggio per la stragrande
maggioranza della gente».
Da come parli sembra che tu
non abbia la minima intenzione
di rientrare in patria.
«Brava, hai colto nel segno. Qui sto
più che bene: ho mia sorella e la
sua famiglia, ho le mie amiche e ho
anche conosciuto un ragazzo ecce­
zionale con cui c’è un ottimo fee­
ling. Cosa posso chiedere di più?
Solo mio figlio e mia mamma. Ma
mia mamma non si muove, credi­
mi».
Cosa vedi nel tuo futuro, Marie­
la?
«Vedo la telefonata di una mia ami­
ca che mi dice: “Ho sentito di una
signora che cerca una donna delle
pulizie. Che ne dici?”, poi vedo un
bel contratto da firmare, poi un ap­
partamento in affitto e quindi un
volo per il Senegal, il mio bambino
che mi aspetta e, di nuovo in Italia,
una vita insieme. Sarebbe bellissi­
mo».
Credi che riuscirai a realizzare
questo sogno?
«Certo, basta assecondare il desti­
no. Una serie di eventi mi ha porta­
ta qui, una serie di eventi segnerà
la mia strada. Per ora io sono feli­
ce, lo dico sinceramente. Non vedo
problemi, solo opportunità».
Elisa Crotti
tanti tira e molla tra richieste
e proposte il risultato fu che la
denominazione era cambiata e
allora si diceva “6 e uno 7”, ma
poi a conti fatti era sempre in
favore del padrone due punti
— dice ancora intanto per al­
leggerire l’ambiente il codo­
gnino doc — novanta chili di
granoturco al padrone ed il
resto a contadino”!
I vetri delle finestre e del bal­
cone, intanto anche qui al
Quartiere Resistenza, si erano
appannati, come una volta
quelli delle casa dei contadini
in cascina . Avevi dei guai a
vedere cosa succedeva fuori Il
discorso è andato avanti anco­
ra per un bel pezzo , fino a
quando è tornata dal lavoro la
sposa del suo povero figlio,
Luisa e suo nipote Simone.
Abbiamo finito il bicchierotto
del bottiglione d’un nero vene­
to che l’amico Giuseppe aveva
portato per assaggiare ed in­
tanto ci avviamo a tornare alle
nostre case col nostro amico
Bertoletti che da uno dei cas­
setti della sua saggezza popola­
re ci dice : “come quel regista
cinematografico che era anche
poeta e che hanno ucciso qual­
che anno fa, il signor Pasolini
col PP davanti che saranno le
iniziali del suo nome ( Pier
Paolo : dice uno di noi sottovo­
ce , per non disturbare il rac­
conto dei signor Santino )
quando saranno morti tutti i
contadini , tutti i maestri arti­
giani , quando non ci saranno
più le lucciole , le api ., le far­
falle ; quando gli stabilimento
continueranno , senza più fer­
marsi , a produrre il loro ciclo
, ecco allora ed appena allora
la nostra storia sarà finita”!
Ciao nè. Alla prossima
Pino Pagani ­ codognino
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
L’EDIFICIO VERRÀ REALIZZATO AD APPENA CINQUE METRI DALLE CASE E AVRÀ CINQUE PIANI: «QUI DAVVERO RISCHIAMO DI SOFFOCARE»
«Un ecomostro al posto della caserma»
I residenti di via Manzoni si schierano contro il nuovo complesso
n «State facendo delle nostre ca­
se delle galere: perché toglierci
quel poco d’aria che abbiamo?».
Il taglio del nastro dei cantieri
presso l’area della ex caserma
dei carabinieri di via Trieste ha
fatto esplodere la polemica dei
cittadini di via Manzoni, i quali
si sono uniti in una corale prote­
sta, che rapidamente ha raccolto
numerose adesioni. Sotto accusa
è l’ ingombro delle nuove strut­
ture a scopo sociale che sorge­
ranno sul lotto di proprietà co­
munale. Oltre che per l’impatto
sulla visuale, il malcontento na­
sce anche per l’eccessiva vici­
nanza ai loro caseggiati, che sor­
gono sul retro del futuro com­
plesso che si affaccerà su via Tri­
este. «Prima la caserma distava
dalle nostre case 20 metri, men­
tre ci siamo resi conto che il nuo­
vo edificio sorgerà a circa 5 me­
tri ­ lamenta il signor Lino Baf­
fetti, facendosi portavoce di un
gruppo di abitanti di via Manzo­
ni ­. Inoltre, al posto della costru­
zione di due piani fuori terra del­
la ex caserma, ne arriverà una di
cinque piani a cui si aggiunge
uno spazio per i pannelli solari.
In pratica, dovremmo convivere
con un vero e proprio “ecomo­
stro”. Ho già raccolto quasi 80
firme da parte di residenti, i qua­
li non sono per niente soddisfatti
delle prospettive che si stanno
profilando».
La levata di scudi dei cittadini
nei giorni scorsi ha trovato sin­
tesi nel documento, che è stato
protocollato lunedì mattina in
comune, dove si legge: «L’impat­
to ambientale di questa costru­
zione è allucinante, con una pa­
rete alta quasi 28 metri. Perché
toglierci quel poco sole e la poca
aria che abbiamo?». E ancora:
«Vi sono persone confinanti con
la nuova costruzione, che vi abi­
tano da più di cinquanta anni.
Questo è l’importante rinnova­
mento della città?». Partendo da
queste premesse, i portavoce de­
gli abitanti della zona hanno
chiesto un incontro urgente con
il sindaco Gina Greco, al fine di
approfondire un tema che appare
di largo interesse per la parte di
comunità direttamente coinvol­
ta. La battaglia è appena inizia­
ta, in quanto solo con il recente
avvio degli interventi, i cittadini
della zona si sono resi conto delle
dimensioni del progetto di cui si
parla da tempo. In pochi giorni
quindi si sono organizzati, con­
dividendo un’istanza che ha già
raggiunto le scrivanie dei vertici
del palazzo municipale. I diretti
interessati a questo punto atten­
dono un incontro con il primo
cittadino e con gli assessori com­
petenti, ai quali verrà chiesto di
rivedere il prospetto che ha alle
spalle un lunghissimo iter proce­
durale. Il piano per l’area dell’ex
caserma, che ha racimolato ne­
gli anni scorsi anche dei finan­
ziamenti per il ruolo sociale che
andrà a ricoprire, torna così in
primo piano. Se nei mesi scorsi
l’attenzione è caduta sui ritardi
con cui sono decollati i lavori, in
questo caso l’attenzione viene
puntata a tutto campo sul futuro
del comparto residenziale di via
Manzoni, dove c’è un gruppo di
sangiulianesi che teme un “vici­
no” troppo ingombrante.
Giulia Cerboni
Rifiuti, Lega all’attacco:
«Sacchi lasciati in strada»
n «La mancanza di comunicazio­
ne da parte di Genia si è tradotta
in sacchi non conformi abbando­
nati per le strade». La protesta
viene lanciata dal capogruppo dei
“lumbard” Stefano Dornetti, il
quale lamenta una serie di disagi
legati al cambio di colore dei sac­
chi della spazzatura, che era stato
annunciato sul periodico comuna­
le “Tam Tam”. L’esponente del
Carroccio, fa presente: «Oltre al
piccolo richiamo sul periodico, da
Genia non è partita nessuna lette­
ra rivolta alle famiglie con le indi­
cazioni dei provvedimenti da at­
tuare.Il risultato è che i sacchi ne­
ri non vengono più raccolti dagli
addetti, che applicano un cartello
con la scritta “materiale non con­
forme” lasciando la sporcizia per
strada». Ma c’è un altro aspetto su
cui viene posta l’attenzione. «Il
L’area su cui sorgeva la vecchia caserma che verrà sostituita da un complesso a scopo sociale, ma i residenti alzano la voce
LE SEGNALAZIONI ERANO ARRIVATE DA ALCUNI CLIENTI: L’AZIENDA CHIARISCE CHE È UNA PROCEDURA DI LEGGE
Sigilli alle porte, ma è tutto regolare
I “nastrini” al Carrefour servono per verificare le intrusioni per gli anziani
n Strani sigilli alle uscite di si­
curezza dell’iper Carrefour di
San Giuliano? Utenti potenzial­
mente “intrappolati” fra corsie e
carrelli? Per nulla: deve essere
così. I sigilli, in plastica sottilis­
sima, si rompono alla prima
spinta, e soprattutto servono (co­
me tutti i dispositivi dello stesso
genere) a verificare l’integrità
degli accessi ad una struttura fa­
cilmente esposta ad intrusioni
come il gigantesco quadrilatero
commerciale affacciato sulla via
Emilia. A segnalare qualche pos­
sibile anomalìa nel profilo delle
uscite d’emergenza della citta­
della commerciale sangiulianese
erano stati nei giorni scorsi al­
cuni utenti della piazza dello
shopping.
Girando carrello alla mano fra i
padiglioni, si erano accorti infat­
ti che sui maniglioni antipanico
posizionati in vari punti della
superficie interna figuravano
delle chiusure in plastica ad uni­
re le due aperture a spinta. Na­
stri sottili, ma pur sempre tali da
sigillare apparentemente le usci­
te d’emergenza.
Il punto, però, è che le cose devo­
no stare proprio in questi termi­
ni: tutti gli accessi a spinta al­
l’ipermercato normalmente ven­
gono sigillati e restano così fino
all’eventuale utilizzo. E non solo
nella galassia Carrefour, ma in
tutti gli altri iper e supermerca­
ti. Problemi di inceppamento?
Sono assolutamente esclusi, vi­
sto che i nastrini, larghi forse
mezzo centimetro e spessi qual­
che frazione di millimetro, si
sacco grigio ­ riprende Dornetti ­
viene ispezionato sommariamen­
te prima di essere caricato sul ca­
mion di raccolta: se l’addetto non
lo trova congruo continua ad ap­
plicare il cartello di non conformi­
tà. Ma noi ci chiediamo: è il mate­
riale interno non conforme o il
sacco non conforme?». E in tema
di rifiuti, soprattutto di discari­
che abusive e altri noti problemi,
l’esponente leghista annuncia
una nuova iniziativa che raggiun­
gerà la rete Internet con i contri­
buti anche dei cittadini. «Da oggi ­
sottolinea ­ sul sito della Lega
nord sezione di San Giuliano
(www.infoleganord.org) e sul mio
sito (www.dornetti.it) apriamo la
nuova sezione che si chiamerà
“Cartoline dall’inferno”, dove
pubblicheremo le immagini di de­
grado della nostra città».
“Caro spesa”,
il municipio
si mobilita
Uno scorcio della galleria al centro Carrefour di San Giuliano dove sono comparsi i sigilli le impiegato. In altri
«Si rompono alla prima spinta,
nessuno rimarrà intrappolato»
rompono appena si forza il mani­
glione.
Chiarimenti in merito vengono
forniti dallo stesso ufficio comu­
Alcuni sacchetti della spazzatura non raccolti perché non conformi: la Lega denuncia mancanza di informazioni
nicazione della multinazionale
alimentare: «In primo luogo in­ energica li lacera immediata­
vitiamo chiunque abbia even­ mente».
tuali reclami o domande da por­
15
San Giuliano
TRANCIATO UN TUBO
Paura in via Cavour per una fuga di gas:
qualche malessere e disagi alla viabilità
n Grande preoccupazione ha destato fra i cittadini il fortissi­
mo e nauseabondo odore di gas propagatosi intorno alle 11.30
di ieri in via Cavour e nelle zone ad essa immediatamente
adiacenti. La causa dell’incidente è stata attribuita ad una
accidentale ed errata manovra da parte di un escavatore, im­
piegato in operazioni di allacciamento alla rete. Il lavoratore
stava utilizzando la macchina per creare un nuovo canale di
collegamento fra il vicino cantiere per la costruzione di nuovi
edifici e la centralina installata all’altezza del civico 53 di via
Cavour. Durante tale attività urtava involontariamente un
tubo del gas provocandone la rottura. Una grossa quantità di
metano si è subito sparsa nell’aria creando allarme ed anche
qualche malessere nella cittadinanza. Alcuni passanti hanno
infatti accusato emicrania e nausea. Sul posto è subito inter­
venuta una squadra dei vigili del fuoco della caserma di piaz­
zale Cuoco di Milano, che ha provveduto a mettere in sicurez­
za la zona chiudendo, per un paio d’ore, ogni forma di transi­
to all’intera via Cavour. È stata allertata anche la società Ge­
nia, che è immediatamente intervenuta sul posto con i suoi
specialisti per la verifica e la pronta risoluzione del problema.
La tempestività e professionalità degli operatori in effetti ha
permesso di chiudere il bilancio di questo incidente, poten­
zialmente molto pericoloso, ma che ha sortito solo qualche
mal di testa e disagi alla circolazione.
re sulla gestione inter­
na degli spazi commer­ n Prosegue
ciali a contattare sem­ anche nel 2010
pre la direzione, e a il progetto:
non scattare fotografie previsti sconti
all’interno per docu­
mentare i fatti, nem­ agli over 65
meno con i cellulari. nei negozi
Dentro l’area espositi­ convenzionati
va infatti vige sempre della città
il divieto di foto e ri­
prese video, ed è possi­
bile incorrere in san­ n Contro il “caro spesa” l’am­
zioni ed accertamenti. ministrazione comunale di San
Detto questo, la que­ Giuliano rinnova e potenzia il
stione è assai sempli­ progetto in vigore ormai da an­
ce: i sigilli in plastica ni, che prevede sconti rivolti
non solo non impedi­ agli over 65 nei negozi conven­
scono l’uscita, ma rap­ zionati. In questa nuova tornata
presentano anche un l’ente locale ha stretto un patto,
elemento di sicurezza, approvato in giunta, con l’“An­
personale e alimenta­ golo dei sapori” di via Marconi,
re, per tutti. Servono dove i pensionati che si presen­
infatti a verificare che teranno a fare scorte da lunedì
non ci siano state in­ al venerdì, esibendo il tesserino
trusioni forzate nel­ rilasciato dagli uffici del muni­
l’area commerciale al­ c i p i o, p o t r a n n o g o d e r e d i
l’insaputa del persona­ un’agevolazione del 20 per cen­
to.
termini, hanno la fun­ Per richiedere la tessera, i di­
zione di qualunque altro accor­ retti interessati già in questi
gimento simile che si mette su giorni potranno recarsi presso
superfici sottoposte a sorve­ gli sportelli dei servizi sociali
glianza: fra l’altro tutte la grandi
catene commerciali italiane
adottano lo stesso sistema, è una
muniti di un documento. Come
di tradizione infatti la possibili­
tà di risparmiare sull’acquisto
procedura stabilita per legge dal
decreto 626/96 e successivi. Per
quanto riguarda la loro eventua­
di generi alimentari viene con­
cessa alla fascia di cittadinanza
a cui è indirizzata l’iniziativa,
le resistenza, è del tutto simboli­ indipendentemente dal reddito.
ca, perché qualunque pressione Negli anni scorsi il progetto ha
collezionato centinaia di ade­
sioni da parte di sangiulianesi
Emanuele Dolcini che hanno colto al volo l’oppor­
tunità di riempire il paniere,
con qualche sgravio sulle loro
tasche. L’esecutivo di centrosi­
nistra capitanato dal sindaco
Gina Greco, siglando l’accordo
con una nuova insegna, ha por­
tato avanti il progetto, che a
questo punto attende solo le
adesioni degli aventi diritto.
Sulla stessa scia corre anche
un’altra alleanza tra ente locale
e negozianti, in particolare le
cartolerie, che dopo la speri­
mentazione iniziale, nel 2009
hanno rinnovato la convenzione
che si traduce in sconti sull’ac­
quisto di materiale per la scuo­
la. Una scommessa quest’ulti­
ma che, oltre a valorizzare i ne­
gozi di vicinato, va a vantaggio
delle famiglie con alunni le qua­
li, soprattutto nel periodo di set­
tembre, con la riapertura delle
aule si trovano a fare riforni­
mento di quaderni, pennarelli e
di altra cancelleria da mettere
in cartella.
Le occasioni, visto anche la pa­
gina segnata dalla crisi, sino ad
ora sono state colte al volo in ef­
fetti da molti sangiulianesi, che
non si sono certo fatti sfuggire
le opportunità di “tagliare” sui
costi.
G. C.
14 MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010

il Cittadino
San Donato
L’OPERAZIONE HA PERMESSO DI STRONCARE IL TRAFFICO DI DROGA, CHE L’UOMO NASCONDEVA NELLA GRANDE AREA VERDE CITTADINA

In manette lo spacciatore del “Pratone”

Dopo i pedinamenti, i carabinieri arrestano un marocchino
n Ogni giorno, o quasi, partiva da
Melegnano per raggiungere San
Donato e qui andava a zonzo per il
comune sudmilanese. Passava da
un bar all’altro, lungo le vie del
centro e incontrava numerose per­
sone. Ogni giornata aveva lo stes­
so “copione” per P.H.S., un maroc­
chino di 48 anni, che per mantene­
re lui (di fatto disoccupato) e la
sua compagna spacciava droga
che nascondeva sottoterra al “Pra­
tone”, proprio a due passi dal mu­
nicipio e sotto gli “occhi” di centi­
naia di finestre che s’affacciano
sul quadrilatero verde della città.
Dopo un lungo pedinamento, che
andava avanti da cinque giorni,
due carabinieri in borghese l’han­
no arrestato sequestrando 131
grammi di eroina e 2mila euro in
contanti. L’uomo è stato processa­
to per direttissima ieri presso il
tribunale di Milano, dove gli è sta­
ta confermata la custodia in car­
cere a San Vittore visti i preceden­
ti penali. Era infatti già stato con­
dannato per detenzione di stupefa­
centi e gli erano inoltre stati tolti
anche i figli per una situazione di
difficoltà.
Era sotto controllo. Alcune segna­
lazioni erano arrivate ai carabi­
nieri, insospettiti dal fatto che il
marocchino avesse quale unica
occupazione quella di girare per
la città apparentemente senza mo­
tivo. E nelle sue passeggiate si fer­
mava sempre con gente diversa,
con cui però s’intratteneva solo
qualche attimo davanti ai bar. I
militari gli si sono messi alle co­
stole in borghese per non dare nel­
l’occhio. Dopo cinque giorni han­
no ricostruito l’attività illecita
dell’uomo. Così, alla fine, non è ri­
masto altro da fare che program­
mare l’arresto proprio davanti al
municipio, nel “Pratone”, dove il
nordafricano andava ad approvvi­
gionarsi di droga. Lo hanno bloc­
cato lunedì quando, da sotto una
zolla di terreno, ha estratto un tu­
bo in plastica. Dentro c’erano 120
L’area del “Pratone” era diventata il nascondiglio della droga per il 48enne spacciatore marocchino, che è stato arrestato
L’attività del 48enne in pratica
avveniva sotto gli “occhi”
di decine e decine di finestre
grammi di eroina purissima. Ad­
dosso ne aveva altri 11, mentre
nella sua abitazione di Melegnano
sono stati scovati 2mila euro in
contanti che, secondo gli uomini
dell’Arma, sono frutto dell’attivi­
tà di spaccio. Nel nascondiglio sot­
toterra è stato recuperato anche
un bilancino di precisione, men­
tre decine e decine di telefonate
sono giunte sul suo cellulare du­
rante le operazioni di recupero
della droga. Erano presumibil­
mente i clienti, a testimonianza
dell’ampia rete di compratori che
si rivolgevano a lui. Ma al “Prato­
ne” e presso l’abitazione di Mele­
gnano non sono stati trovati altri
stupefacenti. Lui portava con sé
piccole quantità di droga preleva­
te dal tubo e le smerciava agli ac­
quirenti incontrandosi con loro in
via Libertà, nei pressi di un bar,
oppure in via Europa e in via
Gramsci. Dopo l’arresto è stato
trattenuto presso le camere di si­
curezza della compagnia dei cara­
binieri di San Donato e ieri è stato
trasferito al carcere di San Vitto­
re.
Emiliano Cuti
L’Udc “chiama” i moderati:
«Noi siamo l’unica loro casa»
n «I moderati di centro si stanno accorgendo di contare poco o nulla sia a de­
stra che a sinistra, dove comandano la Lega e Di Pietro. E allora guardano al­
l’Udc, unica loro vera “casa”». L’hanno sostenuto venerdì scorso a San Dona­
to i vertici regionali e provinciali del partito di Casini, in un faccia a faccia
coi cittadini che alle regionali del 28 marzo hanno già deciso ­ o stanno deci­
dendo ­ di mettere la croce sul vecchio scudocrociato. Un pomeriggio di rifles­
sione a cascina Roma per parlare di grandi orizzonti, ma anche di questioni
locali. Con qualche tirata di giacca alla giunta guidata da Mario Dompè, che,
secondo il coordinatore comunale Luigi Verdicchio «nel 2007 si era impegna­
ta a fare propri diversi punti a cuore ai centristi cattolici come l’avvio di una
Consulta delle famiglie, ma non l’ha ancora fatto. Eppure nel programma
2007 della maggioranza c’era un’ampia disponibilità verso le istanze Udc».
Oppure ancora per affrontare il tema di Milano che vuole rilanciarsi con
Expo 2015: «In consiglio provinciale abbiamo approvato un ordine del giorno
importante ­ ha spiegato
Enrico Marcora, candidato
alla presidenza provinciale
contro Podestà e Penati, ed
oggi unico consigliere Udc
a palazzo Isimbardi ­; l’im­
pegno ad affidare priorita­
riamente le commesse per
il grande appuntamento
fieristico ad imprese lom­
barde. Noi siamo gli asse­
gnatari di Expo, ed è giusto
che siamo noi i primi a la­
vorare. L’Udc ha lanciato
l’ordine del giorno e pian
piano in provincia ci sono
venuti dietro tutti». Il pas­ L’intervento del segretario regionale Luigi Baruffi
saggio sandonatese di Lui­
gi Baruffi, deputato e segretario regionale, accompagnato dallo stesso Marco­
ra e da Pasquale Salvatore, capogruppo al comune di Milano, non ha eluso pe­
raltro il confronto con nodi spinosi della storia Udc come il cronico problema,
che sembra affliggere i centristi, di individuare candidature che non si “sgon­
fino” in breve tempo. «In Lombardia per noi è Savino Pezzotta, ex sindacali­
sta Cisl, lo sfidante di Roberto Formigoni e Filippo Penati ­ ha confermato Ba­
ruffi ­: un nome limpido, il candidato ideale che può far capire il valore del­
l’Udc nella nostra regione». Anche a San Donato il segretario regionale ha
scandito che «l’Udc è un partito che tiene fede ai patti, casomai sono altri che
hanno fatto doppi giochi». Inoltre ha aggiunto qualcosa sul cosiddetto “dop­
pio forno” (allearsi a macchia di leopardo): «Un’astuzia il “doppio forno”?
Talmente astuto che dove non facciamo alleanze, come in Lombardia, siamo
già sicuri di perdere».
Emanuele Dolcini

INTERPELLANZA DELLE OPPOSIZIONI, IL SINDACO: «COLPA DELLE VECCHIE AMMINISTRAZIONI»

Azienda servizi, i conti in rosso

finiscono in consiglio comunale
n «Quale futuro per l’Azienda co­
munale servizi e i suoi dipenden­
ti?». L’interrogativo viene lanciato
dalla terna di simboli di minoran­
za composta dalle liste “Noi per la
città”, Partito democratico e Ver­
di, che nei giorni scorsi hanno pro­
tocollato un’interpellanza corale
in cui nel mirino è finita la sigla
pubblica con «un passivo da 351
mila euro». Il centro sinistra chie­
de chiarimenti su un gran numero
di aspetti relativi alla gestione del­
l’azienda, ponendo sotto i riflettori
una gamma di interrogativi che
spaziano dagli appostamenti in bi­
lancio per le vertenze in corso, agli
incarichi di consulenza, fino al­
l’iter per il bando relativo al reclu­
tamento di un nuovo direttore ge­
nerale che fu pubblicato nei mesi
scorsi. A tal proposito vengono sol­
lecitate notizie riguardo anche al­
l’esito di questa gara aperta ai pro­
fessionisti. Non solo. Dopo il val­
zer di vertici che negli ultimi due
anni e mezzo si sono avvicendati
sulle poltrone più alte dell’azienda
pubblica, i consiglieri firmatari
dell’interpellan­
za, specificano:
«Ci domandia­
mo come i conti­
nui cambiamen­
ti negli assetti
delle figure di ri­
lievo possano in­
fluire sull’anda­
mento della ge­
stione. Con qua­
le serenità i di­
pendenti potran­ Il sindaco Dompè
no lavorare se
non sanno mai a chi fare riferi­
mento?». Ma dal versante del co­
mune, in attesa dell’approfondi­
mento in sede ufficiale, per il mo­
mento il sindaco Mario Dompè,
con una nota di replica in cui tocca
il delicato tasto dei conti in rosso,
risponde: «Il passivo di 351 mila
euro non deriva da attività gestio­
nali ma dipende da accantonamen­
ti prudenziali di tipo finanziario
dovuti alle sopravvenienze passive
lasciateci in eredità dalle prece­
denti amministrazioni. Voglio ri­
cordare, ad esempio, gli accanto­
namenti relativi alle erronee, e
inesigibili, doppie fatturazioni del­
la Tia (Tariffa igiene ambientale),
che risalgono al 2003 e la mancata
restituzione dei farmaci scaduti,
inseriti a bilancio poco prima del
nostro arrivo. Situazioni queste
che, per garantire una corretta ge­
stione finanziaria e operativa, ab­
biamo dovuto regolarizzare». In
merito invece ai passaggi in corso
il vertice del municipio annuncia:
«Stiamo procedendo alla ristruttu­
razione dell’azienda secondo le
norme contenute nel decreto Bru­
netta con una particolare attenzio­
ne verso i dipendenti». Infine
Dompè lancia la stoccata politica.
«È triste pensare ­ conclude ­ che
chi ha causato i danni nella gestio­
ne di Acs non ha il buongusto di ta­
cere». Per gli altri chiarimenti a
questo punto occorre attendere
che l’interrogazione venga messa
all’ordine del giorno del consiglio
comunale, in cui l’azienda del co­
mune di San Donato verrà posta al
centro dell’attenzione.
G.C.

POASCO

I residenti bocciano il progetto del campo di calcio

n Il futuro centro sportivo di cascina Sorigherio a
Poasco diventa motivo di polemiche e malumori.
Un drappello di cittadini giovedì alle 17.15 ha
annunciato l’intenzione di incontrarsi davanti al
comune proprio per reclamare un campo da calcio
che possa ospitare anche partite disputate tra
professionisti. In particolare, i residenti della
frazione più vicini al mondo dello sport, e
soprattutto del pallone, non sembrano per niente
soddisfatti del progetto che prevede un campo da
46 metri per 90. In quanto vorrebbero che l’area
gioco possa posizionarsi sulle dimensioni 60 metri
per 100, mediante una modifica dell’accordo
stretto tra comune e operatore privato, affinché la
nuova struttura possa acquisire maggior rilievo,
con i numeri giusti per diventare una platea di
richiamo per i tifosi. Per il momento sembra che
l’ente locale abbia espresso una serie perplessità
facendo rilevare che la possibilità per un campo
da calcio di entrare in una rete di partite di
maggior livello, non è esclusivamente legata
all’estensione del campo, bensì anche alla
disponibilità di altri servizi, che devono
rispondere ad una serie di requisiti, a partire
dagli spogliatoi. Ma su questo fronte il gruppo di
sandonatesi della frazione decentrata che ha
animato la protesta, si mostra pronto a non
demordere, affinché l’occasione di un nuovo
punto di riferimento per gli appassionati del
calcio, possa sorgere con tutte le caratteristiche
per ospitare eventi importanti. L’istanza quindi
tornerà a raggiungere il palazzo municipale, a cui
verrà chiesto un campo che sia per dilettanti, ma
anche per confronti agonistici di un certo livello.
Ulteriori aggiornamenti dovrebbero sortire dal
confronto che potrebbe tenersi nei prossimi
giorni, in cui i diretti interessati solleciteranno
una revisione del disegno, che deve comunque
passare al vaglio anche degli investitori che
hanno realizzato un complesso residenziale nella
zona, i quali dovranno corredare il quartiere di
un nuovo punto di riferimento dedicato allo sport.
16
Sudmilano
PESCHIERA n MA L’ASSESSORE DIFENDE IL PROVVEDIMENTO: «NON ABBIAMO FATTO ALTRO CHE APPLICARE LE LEGGI DELLO STATO»
Ordinanza anti­burqa, si scatena la bufera
Critiche dal centrosinistra: «Sono altre le questioni importanti»
PESCHIERA Si infiamma il dibattito
politico peschierese sull’ordinan­
za “anti burqa”: insorgono i par­
titi del centrosinistra, che seppu­
re con argomenti diversi, attacca­
no il provvedimento firmato il 29
gennaio dal sindaco.
L’ordinanza riguarda il divieto di
copertura del volto in luogo pub­
blico, o aperto al pubblico: puni­
sce con Euro 500 di ammenda chi
utilizza «caschi motociclistici al
di fuori di quanto previsto dal co­
dice della strada, e qualunque al­
tro copricapo che nasconda inte­
gralmente il volto».
L’assessore alla sicurezza Dona­
tello De Mercurio spiega i motivi
che avrebbero indotto la maggio­
ranza di centrodestra ad optare
per il provvedimento in questio­
ne: «Alcuni cittadini, preoccupa­
ti, ci avevano segnalato la presen­
za per strada di due donne con in­
dosso il cosiddetto niqab, l’abito
che copre completamente il cor­
po, lasciando intravedere soltan­
to gli occhi. Sono state viste a
quanto pare anche all’interno di
un nostro supermercato. Abbia­
mo semplicemente applicato le
norme vigenti previste nei casi in
cui si impedisce o rende difficol­
toso il riconoscimento della per­
sona».
Gli argomenti adottati dall’espo­
nente leghista non bastano però a
placare le dure critiche prove­
nienti dal centrosinistra. Luca
Brunet, capogruppo consiliare di
Rifondazione comunista, è netta­
mente contrario: «Anziché occu­
parsi di questioni importanti per
il territorio di Peschiera ci si oc­
cupa di ordinanze che non hanno
alcun bisogno di essere scritte. A
Peschiera non c’è mai stato alcun
problema di ordine pubblico lega­
to alla presenza di cittadini che
indossano il burqa, non vedo
quindi l’utilità di questa azione
della maggioranza. Evidentemen­
te il sindaco deve dare il necessa­
rio spazio e la conseguente visibi­
lità alla Lega; altresì non si spie­
gherebbe questo suo bisogno di
schierarsi contro il burqa».
Diverso il ragionamento di Fran­
cesco Ortugno, consigliere comu­
nale del Pd, comunque molto cri­
tico nei modi: «l’Ordinanza che
vieta in generale di circolare a
volto coperto e non riconoscibile
è di per sé accettabile, e già previ­
sta dalle leggi italiane. Tuttavia il
problema a Peschiera non è il
burqa, bensì la sicurezza dei com­
mercianti ed esercenti nei negozi
dei quali entrano, soprattutto in
inverno, persone con il volto co­
perto da caschi, cappucci e altro
vestiario atto a proteggersi il vi­
so. Crediamo pertanto che sia sta­
ta fatta tanta demagogia a fini
elettorali. Ho il serio timore che
la polizia locale oltre a trovare il
tempo per ascoltare gli spioni al
telefono, riesca difficilmente a far
rispettare questa ordinanza. Pro­
babilmente dovranno rinunciare
a fare altre attività di controllo ed
investigazione sul territorio.
Chissà, forse la prossima ordi­
nanza sarà vietare il carnevale o
chi si veste da uomo ragno».
Valerio Esposti
DALLA PRIMA PAGINA
Il piccolo
gregge
di San Biagio
(IV secolo) e diversi contesti (pro­
prio in questi giorni in televisione
è andato in onda uno sceneggiato
su S. Agostino). Due mi sembrano
le note qualificanti l’esercizio
pastorale dei Vescovi in quel seco­
lo: la salvaguardia della integrità
e purezza della dottrina e la cura
zelante e coraggiosa del ‘piccolo
gregge’, della chiesa a loro affida­
ta.
1. L’eresia ariana (in sostanza la
negazione della divinità di Gesù)
era nella sua fase più espansiva e
la Chiesa tutta soffriva di profon­
de lacerazioni e divisioni. Non si
trattava, infatti, di un confronto
accademico, bensì era in gioco la
‘verità’ di Dio e quindi della sal­
vezza dell’uomo (se Gesù non è
anche vero Dio, consustanziale
con il Padre, allora anche la re­
denzione dal peccato non è real­
mente avvenuta) e la verità stessa
del cristianesimo e delle chiese
che ne professavano la fede. Molte
Un’ordinanza del sindaco di Peschiera Borromeo vieta alle persone di circolare con il viso completamente coperto
VIZZOLO n INCIDENTE IERI MATTINA ALLA “CURIEL” ALLARME DEI PENDOLARI PER LA SITUAZIONE NELLE STAZIONI DI SAN ZENONE E DI LODI
Si stacca una finestra Pericolo ghiaccio sulle banchine:
in un’aula delle medie «Rischiamo di romperci le ossa»
VIZZOLO Alla scuola media “Cu­
riel” di Vizzolo ieri mattina
l’anta di una finestra si è stac­
cata dai cardini in un’aula ed è
caduta sopra un banco, andan­
do in mille pezzi. Per fortuna in
quel momento c’era in classe
solo una maestra, visto che i
ragazzi (della terza A) erano
nel laboratorio di scienze, e
nessuno è rimasto ferito; ma
certo l’incidente avrebbe potu­
to avere conseguenze più gravi.
L’istituto di via Verdi ha subito
nei mesi scorsi un importante
lavoro di restauro, costato cir­
ca 2,5 milioni, e i ragazzi sono
entrati nella scuola nuova lo
scorso settembre. I serramenti
erano nuovi, con relativi certi­
ficati di idoneità. Ieri mattina
l’azienda che si era occupata
dei lavori (la Aircom Srl) ha
mandato sul posto dei tecnici
che hanno provveduto subito
alla riparazione, mentre entro
la settimana effettueranno una
revisione a tutte le finestre per
verificare che non ci sia un di­
fetto strutturale.
«Siamo rammaricati per l’acca­
duto ­ spiega il vicesindaco e
assessore all’istruzione Mario
Mazza ­, ma vogliamo rassicu­
rare le famiglie sull’immediato
presidio del problema e sull’in­
tervento a tutela di tutta la co­
munità scolastica». Gli fa eco il
chiese, attraverso i loro vescovi
e/o presbiteri, avevano aderito
all’arianesimo dividendo il corpo
vivente di Cristo che è la Chiesa.
Riteniamo che anche il Vescovo
Biagio, in comunione con il Vesco­
vo di Roma (Papa) e con Ambro­
gio, Bassiano, Felice ecc … abbia
professato, predicato ed insegnato
la fede cattolica nella sua integri­
tà ed autenticità, combattendo
l’arianesimo e tutte quelle altre
dottrine erronee che circolavano
nella chiesa di allora. Venerando
S. Biagio quale patrono della città
non possiamo non cogliere la sua
franchezza apostolica nel perseve­
rare e nell’insegnare la ‘vera’ fede
cattolica. E non è cosa da poco!
Perché se anche un aspetto del
‘deposito della fede’ venisse messo
in discussione o negato, tutta la
fede cristiano­cattolica ne verreb­
be non solo contaminata ma com­
promessa. E non si tratta di man­
tenere in piedi un castello di car­
ta, bensì di salvaguardare ciò che
sta più a cuore a Dio: l’amore e
quindi la salvezza di tutti gli uo­
mini attraverso Gesù, il Verbo­Fi­
glio fatto carne per la nostra sal­
vezza. In un tempo di relativismo
non solo morale ma anche e forse
soprattutto dottrinale (quello
morale non dipende forse da quel­
lo dottrinale, o meglio: quando si
nega o non si ricerca più ‘la’ veri­
dirigente scolastico, Roberto
Sanzemi: «È un fatto che crea
preoccupazione e paura al pen­
siero delle possibili conseguen­
ze. Comunque abbiamo subito
messo in atto le prime misure
di sicurezza». Nessuno alla fine
è rimasto ferito. La maestra
che stava aprendo la finestra,
infatti, è riuscita a scansarsi in
tempo quando questa è crolla­
ta. I vetri invece sono volati in
tutta la classe. Gli alunni natu­
ralmente non sono più rientra­
ti e dopo il laboratorio di scien­
ze sono andati in un’altra aula
per proseguire le lezioni per il
resto della mattinata.
Ma su quanto accaduto va al­
l’attacco dell’amministrazione
Francesco Galvano, militante
del Pdl locale e soprattutto fra­
tello di un ragazzo che frequen­
ta la scuola “Curiel” e che ieri
avrebbe potuto essere in quella
classe. «La finestra è caduta su
un banco che abitualmente è
occupato da un ragazzo ­ spiega
­. Nella stessa aula, inoltre, c’è
un’altra finestra con il vetro
rotto: da un mese è stato segna­
lato, ma finora non è interve­
nuto nessuno e con il freddo la
crepa è aumentata. È preoccu­
pante, soprattutto se pensiamo
che tutto questo accade in una
scuola praticamente nuova».
D. C.
tà’ o si è indifferenti ad essa, non
ne esce compromessa tutt’intera
la vita di una persona, di un grup­
po, di un popolo, dell’umanità
intera?)tocca ai credenti di oggi,
in primis ai pastori ma anche ai
genitori cattolici, catechisti ed
animatori …, essere appassionati
assertori della fede cattolica, con
la vita, con la predicazione e l’in­
segnamento. La Chiesa di oggi,
come quella di ieri e di sempre, ha
ricevuto dal Signore la missione
di “custodire il buon deposito”
(2Tim.1,14) della fede perché pos­
sa essere trasmesso e vissuto per
il bene di tutti gli uomini.
2. Dieci anni or sono nella prefa­
zione al volumetto su S. Biagio
edito dalla pro Loco codognese,
scrissi che nel sec. IV – da allora
la tradizione ‘orale’ fa risalire la
devozione al santo Patrono – si
poteva pensare alla ‘parrocchia’
di Codogno come a ‘un gregge
minuto ma ben custodito’. Lo
stesso ‘piccolo gregge’ che ha
caratterizzato l’esperienza delle
comunità cristiane dei primi seco­
li, compresa quella del Vescovo
Biagio. Sono passati secoli e la
parrocchia di Codogno non solo si
è ingrandita numericamente ma ­
passando attraverso il tempo­epo­
ca della ‘cristianità’ ­ si è anche
identificata con la città stessa; nel
tempo ha figliato altre tre parroc­
SAN ZENONE Pericolo banchine
gelate per i pendolari lodigiani.
A lanciare l’allarme è Luca Ra­
vizza, residente a Lodi e dipen­
dente del comune di Melegnano,
che da testimone diretto dei di­
sagi sofferti quotidianamente
dai viaggiatori teme come di
questi tempi, con le temperatu­
re spesso e volentieri sotto lo ze­
ro, qualche passeggero rischi
seriamente un brutto capitom­
bolo:«È una cattiva abitudine ­
attacca il pendolare ­ sottoline­
ando come il pericolo sia alto
soprattutto alle stazioni di San
Zenone e di Lodi ­: purtroppo i
signori delle ferrovie non spaz­
zano le banchine e la gente ri­
schia di spaccarsi le ossa. An­
che ieri (lunedì, ndr) ho preso il
18.08 da Melegnano per Lodi,
che peraltro era in ritardo di 10
minuti che a destinazione sono
diventati 150: sono arrivato sul­
la banchina al di fuori delle tet­
toia, ed era tutto ghiacciato».
Insomma: non bastassero ritar­
di, soppressioni, carrozze spes­
so stipate e guasti frequenti alle
porte e agli impianti di riscal­
damento, i pendolari devono
prestare bene attenzione anche
quando si apprestano a salire o
a scendere dal treno, pena il pe­
ricolo di finire gambe all’aria o,
peggio, ancora, sui binari. «Già
a novembre ero andato a lamen­
chie e la fede cristiana predicata,
celebrata e vissuta si è intrecciata
con la storia della città: si dice ha
creato tradizione! E’ ancora così?
Difficile dare una risposta secca
ed univoca: certamente sono cam­
biate le condizioni socio­culturali;
certamente le comunità cristiane
della città hanno mantenuto una
dimensione popolare innegabile;
nello stesso tempo registriamo
anche noi la difficoltà e la fatica
di vivere un tempo di transizione
durante il quale si è tentati di
‘nostalgia’, di ‘delusione’ o di
‘fughe in avanti’. Eppure la chiesa
è nata come ‘gregge minuto’ sog­
getto a incomprensioni, pressioni
e persecuzioni a tal punto che
Gesù, testimoniato dal Vangelo di
Luca, dirà ai suoi queste parole di
consolazione: “Non temere, picco­
lo gregge, perché è piaciuto al
Padre vostro darvi il suo regno”
(Lc 12,32). Con tale proclamazione
egli determina anche lo statuto di
ogni comunità cristiana che desi­
deri ricevere dal Signore la vita
piena del suo regno. Ecco, si trat­
ta di prendere atto di questo ‘sta­
tuto evangelico proprio di ogni
comunità cristiana’ e nello stesso
tempo accompagnare con fiducia
questo passaggio da un regime­
tempo di cristianità (che non c’è
più) ad un nuovo stile e tempo che
Gesù ci indica come evangelico.
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
Carpiano, perde l’equilibrio
e cade mentre è al lavoro
CARPIANO Infortunio sul lavoro a
Carpiano, attimi di paura per un
camionista di Lodi. L’incidente è
avvenuto nella prima mattinata di
ieri alla Sda, ditta di logistica che
si trova a Francolino, frazione di
Carpiano in fregio alla provincia­
le Binasca. Attorno alle 7.30 un ca­
mionista di Lodi (G.G. le iniziali
del 37enne) stava scaricando il ca­
mion all’interno della ditta di lo­
gistica. Improvvisamente però,
per cause in corso d’accertamen­
to, il camionista ha perso l’equili­
brio ed è ruzzolato pesantemente
a terra. L’allarme all’interno della
ditta è scattato immediatamente,
anche perché all’inizio le condi­
zioni del lodigiano sembravano
piuttosto gravi. A seguito della ro­
vinosa caduta, infatti, l’uomo ha
picchiato la testa a terra, perden­
do i sensi per pochi minuti. Dopo
avergli prestato le primissime cu­
La stazione di San Zenone al Lambro: ieri mattina mancava il sale anti­gelo
tarmi all’ufficio movimento, ma
mi hanno risposto che avevano
iniziato a pulirle, sì, ma da Pia­
cenza! ­ si sfoga Ravizza, già
membro in passato del comitato
pendolari di Lodi ­. Insomma:
sembra che ci prendano tutti in
giro: e se il ghiaccio non si scio­
glie da solo è un problema».
Quanto alla giornata di ieri, in­
tanto le ferrovie, comunicano di
aver lavorato per rendere sicura
la banchina di Lodi attorno alle
10 del mattino; più complessa la
Potremmo esprimerci anche così:
da una minoranza subita ad una
minoranza scelta, senza che venga
meno la ‘cattolicità’ della fede
ecclesiale per non cadere nell’eli­
tarismo. Senza rinunciare alla
missionarietà, anzi riscoprendola
nel suo significato più proprio;
senza rinunciare ad animare le
realtà temporali – dall’economia
all’ambiente, dalla scienza al­
l’educazione, dallo sport alla fa­
miglia, dalla relazione fra uomo e
donna alla vita umana ecc … ­ del
lievito del Vangelo che sa fermen­
tare tutta la pasta; riscoprendo la
testimonianza nel suo significato
pregnante; ancorandoci alla pre­
ghiera, alla preghiera contempla­
tiva e alla vita sacramentale, qua­
le cuore propulsore e centro gene­
rativo della vita divina che suscita
fraternità e che sola salva il mon­
do. E’ solo un abbozzo o un pen­
siero, sul quale sarà necessario
ritornare perché questa passag­
gio, questa transizione la stiamo
già vivendo e in qualche caso
subendo. Al riguardo il Card.
Martini già nel 1998 scriveva: “ Il
riconoscere invece con serenità di
essere piccolo gregge, di essere
seme e lievito nella città implica
un ethos preciso. Un ethos di
umiltà, di mitezza, di misericor­
dia, di perdono, di riconoscimento
delle proprie colpe anzitutto al­
il Cittadino
re, i colleghi di lavoro hanno chia­
mato la centrale operativa del 118,
che ha inviato a Carpiano un’am­
bulanza della Croce bianca di Me­
legnano, i cui sanitari hanno
prontamente soccorso il 37enne.
Al loro arrivo, comunque, per for­
tuna il camionista aveva già ripre­
so conoscenza, per cui a quel pun­
to le sue condizioni non hanno più
destato particolari preoccupazio­
ni. Dopo averlo caricato in ambu­
lanza, i soccorritori l’hanno sotto­
posto agli accertamenti di rito. In
base ad una prima diagnosi, il
37enne ha subito un trauma crani­
co non commotivo e una serie di
escoriazioni alle gambe e alle ma­
ni. I sanitari della Croce bianca di
Melegnano hanno quindi deciso
di trasferirlo a Vizzolo al pronto
soccorso dell’ospedale Predabissi,
dove i medici l’hanno sottoposto
ai controlli del caso.
situazione per San Zenone, dove
l’intervento è slittato di alcune
ore a causa dell’esaurimento
momentaneo delle scorte di sa­
le. La situazione, assicurano i
gestori del servizio ferroviario,
resta comunque costantemente
monitorata: e ai pendolari della
Milano­Piacenza non resta che
augurarsi che, in attesa dell’ar­
rivo di temperature più miti, la
promessa veng a realmente
mantenuta.
Al. Be.
l’interno della Chiesa…. Una
Chiesa che conscia della sua ‘mi­
norità’ ha più vivo il senso della
testimonianza, coglie meglio le
differenze in sé e fuori di sé, è più
aperta al dialogo ecumenico e
interreligioso, vive con più sciol­
tezza la sinodalità e la collabora­
zione tra le Chiesa locali…. Que­
sto ethos interno ha anche un
influsso sul modo con cui la Chie­
sa si rende presente nel quadro
sociale e politico di una nazione e
sul modo con cui i singoli cristia­
ni operano a nome proprio e con
propria responsabilità, nel campo
politico? Certamente sì e vorrei
richiamarne qui alcune conse­
guenze. Esso 1) esclude una ridu­
zione dell’impegno dei cristiani
nel campo sociale e caritativo; 2)
induce a un ‘pensare politicamen­
te’ che sia veramente tale, rifug­
gendo dalle soluzioni puramente
settoriali; 3) contribuisce a creare
un tessuto comune di valori; 4)
promuove le regole del consenso
dei cittadini. Il percorso di un
cristiano cresciuto in una Chiesa
‘piccolo gregge’ che ha colto la
sua missione di essere seme e
lievito, è dunque complesso ed
esigente” (Il seme, il lievito e il
piccolo gregge. pp. 117­118). Com­
plessità ed esigenza che interpel­
lano anche noi!
d. Diego Furiosi
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
I LADRI HANNO FORZATO LE PORTE D’INGRESSO DELL’IMMOBILE E SACCHEGGIATO GLI STORICI LOCALI DEL GEM DI VIA BADEN POWELL
Vandali scatenati, razzia alla sede Scout
Rubati computer e videoproiettori per un valore di 4mila euro
IL DEPUTATO DEL PD
Nucleare, Quartiani:
«Quello del governo
è un salto nel vuoto»
n «Le nuove centrali nucle­
ari? Non possiamo seguire
il governo quando chiede
solo tre mesi per decidere
dove farle. E c'è pure il ri­
schio che chi aveva già pri­
ma sul proprio territorio
una centrale oggi chiusa,
come Piacenza e la Bassa
Lodigiana, si trovi a pagare
anche quella nuova. Senza
nessun tipo di compensazio­
ne». È il monito lanciato da
Erminio Quartiani, parla­
mentare melegnanese del
Partito Democratico, af­
frontando a Roma la costru­
zione del documento che
dovrebbe dettare entro po­
chi mesi il nuovo corso
dell'energia atomica trico­
lore. Quartiani, che è nella
Decima commissione della
Camera (Attività produtti­
ve), è intervenuto mercoledì
27 gennaio alla seduta uni­
taria delle commissioni
decima e settima, quella
che sovrintende all'ambien­
te e territorio. Sotto i riflet­
tori il testo, il decreto leg­
ge, che il governo vuole
mandare in porto entro
pochissimo per dare il via
al nuovo nucleare italiano.
Secondo il capogruppo Pd
alla Camera il governo
sull'atomo si sta buttando
all'avventura. Non sul nu­
cleare in sè: «Il Partito De­
mocratico non è mai stato
pregiudizialmente contro la
politica nucleare civile e la
nuova legge che lo regola­
menta» è tornato a sottoli­
neare. Ma sul “galoppo” dei
tempi per un problema di
dimensioni così colossali:
«Si parla di tre mesi, a fare
data dall'approvazione del
decreto legislativo, per defi­
nire la nuova strategia nu­
cleare compresa l'ubicazio­
ne dei siti (qualcuno, peral­
tro smentito, sostiene ci
siano già e comprendano
anche la “riaccensione” di
Caorso, nda). Un tema simi­
le andava preparato da anni
con una precisa e puntuale
informazione sulla politica
energetica del nucleare
civile. Ma allo stato attuale,
di fatto non si sa come in­
tenda muoversi l'esecutivo
nazionale sulle nuove cen­
trali». Il deputato melegna­
nese solleva anche altre
ricadute del problema:
«Adesso che torniamo al
nucleare siamo sicuri che
continueranno a servire le
maxicentrali a gas su cui si
sono investiti miliardi, co­
me Turano­Bertonico?».
Infine, l'aspetto dei costi in
bolletta: «Da quanto posso
capire oggi, i cittadini delle
zone dove già c'erano cen­
trali, come Caorso, paghe­
ranno esattamente come
tutti gli altri italiani il co­
sto delle nuove».
Dall’assessore alla sicurezza Maullu
i complimenti al “pensionato sceriffo”
n Blitz a Melegnano di Stefano
Maullu: l’assessore regionale
incontra l’arzillo vecchietto che
ha messo in fuga un truffatore.
L’episodio si è verificato un pa­
io di settimane fa quando, dopo
avere seguito in comune i corsi
anti­truffa organizzati proprio
da Maullu in collaborazione
con palazzo Broletto, l’84enne
Ferdinando Molteni ha subito
un tentativo di raggiro al Mon­
torfano.
«Sono amico di suo figlio ­ gli
ha detto il truffatore ­. Ho qui il
tagliando dell’assicurazione
per lui, ma mi dovrebbe dare
2.900 euro. Vedrà che poi suo fi­
glio le spiegherà tutto». Ma il
pensionato non è caduto nel tra­
nello e ha messo in fuga il truf­
fatore. Dopo la notizia data su
queste pagine, per intervistarlo
n Vandali scatenati alla casa
scout di Melegnano. Razziati
computer e videoproiettori nel­
la sede del Gem per un danno
stimato in quasi 4mila euro. I
teppisti sono entrati in azione
nella notte tra domenica e lune­
dì, quando hanno colpito alla
storica casa scout in via Baden
Powell, che accoglie numerose
associazioni attive in città. Do­
po essere penetrati nel cortile
che circonda la struttura in riva
al fiume Lambro, i ladri hanno
forzato le porte d’ingresso e si
sono infilati nelle varie sedi,
che sono state messe in gran
parte a soqquadro. Nel quartier
generale degli scout, ad esem­
pio, i teppisti hanno aperto una
decina di cassetti alla probabile
ricerca di soldi e oggetti di valo­
re. Ma non hanno trovato nulla,
per cui si sono “consolati” con
una serie di raid vandalici. Do­
po aver recuperato gli estintori
presenti all’interno della strut­
tura, infatti, ne hanno svuotato
il contenuto in palestra e nella
sede scout. I ladri hanno quindi
raggiunto il gabbiotto degli at­
trezzi e, dopo aver scardinato la
porta d’ingresso, hanno aspor­
tato un paio di picconi. A quel
punto si sono diretti nel quar­
tier generale del Gem, nota as­
sociazione cittadina che si occu­
pa dei ragazzi diversamente abi­
li. Dopo essere penetrati nella
struttura, che è stata messa an­
ch’essa sottosopra, servendosi
dei picconi hanno scassinato la
pesante cassaforte, dalla quale
hanno prelevato due computer
portatili e un videproiettore per
un danno che i responsabili del
Gem hanno quantificato in qua­
si 4mila euro. Poi hanno «visita­
to» le sedi delle altre associazio­
ni ospitate nella casa scout, infi­
ne si sono rapidamente dilegua­
ti senza che nessuno si accor­
gesse di nulla. D’altra parte, so­
prattutto durante le ore nottur­
ne, la casa scout nel quartiere
Borgo si trova in una posizione
tutto sommato isolata. L’ipotesi
più plausibile è che, in prossi­
mità della struttura in via Ba­
den Powell, i ladri avessero a di­
sposizione un’auto a bordo della
quale, dopo aver caricato la re­
furtiva, sono fuggiti a tutta velo­
cità facendo perdere in pochi
minuti le proprie tracce.
A scoprire il blitz teppistico lu­
nedì sera sono stati Cesare Be­
doni e Domenico Dolcini, storici
fondatori degli scout e della Po­
lisportiva Csm. Arrivati in via
Baden Powell attorno alle 19, in­
fatti, Bedoni e Dolcini si sono ri­
trovati la casa scout completa­
mente sottosopra, mentre all’in­
terno della palestra era ben visi­
bile la polvere degli estintori
svuotati. L’allarme è scattato
immediatamente e così, tempo
pochi minuti, in Borgo si sono
precipitati i responsabili degli
scout, del Gem e delle altre asso­
ciazioni, che hanno dovuto fare
anch’essi i conti con l’amara
sorpresa. Sul posto è tempesti­
vamente accorsa una pattuglia
dei carabinieri di Melegnano,
che hanno compiuto un sopral­
luogo nei vari locali presi di mi­
ra per recuperare eventuali ele­
menti utili all’attività investiga­
tiva.
Stefano Cornalba
ieri mattina a Melegnano è arri­
vata anche una troupe del
«Tg5», che dovrebbe mandare
in onda il servizio in una delle
prossime edizioni. Ma anche
Rosa Angela Livraghi, anziana
residente in via Dezza, ha rac­
contato il tentativo di truffa da
lei sventato qualche tempo fa.
«L’obiettivo della nostra azione
­ ha chiarito ieri Maullu, asses­
sore regionale alla polizia loca­
le, alla protezione civile e alla
prevenzione ­ è di creare una si­
curezza partecipata, che veda
cioè la stretta sinergia tra poli­
zia locale, carabinieri, guardia
di finanza e polizia di Stato».
L’ultima battuta di Maullu è
stata per i corsi anti­truffa pro­
mossi a San Donato, Buccina­
sco e Melegnano che, ha affer­
mato, «si sono rivelati positivi
La devastazione provocata dall’incursione dell’altra notte nella sede Scout di via Baden Powell nel cuore di Melegnano
UN EXTRA DEL 30 PER CENTO, IL COMUNE REPLICA: «COLPA DEL REGOLAMENTO»
“Tassa sui loculi”, cittadini infuriati
«Ci fanno pagare due volte il posto»
n “Tassa sui vivi”, impazza la
polemica. Il “giallo” è scoppiato
in questi giorni, quando i citta­
dini (ancora viventi) che 10 anni
fa hanno acquistato un loculo al
cimitero di Melegnano si sono
visti chiedere un corrispettivo
pari al 30 per cento del prezzo
originario del manufatto. Come
dire che, se un decennio or sono
avevano pagato il loculo 2mila
euro, oggi devono versare una
somma aggiuntiva di circa 700
euro. Ieri (martedì) mattina di­
versi melegnanesi hanno preso
d’assalto il municipio in piazza
Risorgimento per chiedere spie­
gazioni.
«Da un giorno con l’altro ­ han­
no tuonato infuriati ­ ci siamo
visti chiedere tra i 500 e i 700 eu­
ro per il loculo acquistato dieci
anni fa. Stiamo insomma par­
lando di una vera e propria tas­
sa sui vivi ­ hanno incalzato i
melegnanesi ­, che peraltro non
si paga in altri comuni del terri­
torio».
La replica di palazzo Broletto è
giunta a stretto giro di posta. «Il
regolamento di polizia mortua­
ria approvato nel 1998 dalle pas­
sate amministrazioni e tuttora
vigente parla chiaro ­ ha taglia­
to corto il vicesindaco di Mele­
gnano Enrico Lupini ­. Qualora
il loculo acquistato dieci anni fa
non sia ancora occupato, colui
che l’ha comprato deve versare
il 30 per cento del prezzo origi­
nario del manufatto. È quanto si
legge al comma 3 dell’articolo 27
del relativo regolamento (scari­
cabile dal sito www.comune.me­
per gli anziani del territorio».
L’iniziativa è stata partecipata
dall’assessore alla sicurezza e
alla polizia locale di Melegnano
Marco Lanzani in compagnia
del comandante della polizia lo­
cale Davide Volpato e dell’uffi­
ciale Fabio Barbieri.
«Il corso anti­truffa organizzato
dall’assessorato regionale in
collaborazione con il nostro co­
mune ­ ha spiegato Lanzani ­ ha
avvicinato sempre più le istitu­
zioni locali alle fasce deboli del­
la popolazione. Lo scopo è quel­
lo di sconfiggere una piaga pur­
troppo diffusa anche nella no­
stra città». Soddisfatto anche
Fabio Raimondo, assessore alle
politiche sociali di Melegnano,
che ha contribuito all’organiz­
zazione dei corsi.
S. C.
legnano.mi.it)». «All’atto della
concessione di sepoltura desti­
nata a persona vivente ­ recita il
documento ­ dovrà essere versa­
to, oltre all’importo per la con­
cessione, anche un corrispetti­
vo pari al 30 cento della tariffa
vigente. Lo stesso valore per­
centuale (riferito alla tariffa vi­
gente in quel momento) dovrà
essere versato alla scadenza di
ogni successivo decennio, in as­
senza di occupazione della se­
poltura».
L’improvvisa richiesta del co­
mune ha però colto di sorpresa
Lanzani (a sinistra) e Maullu con gli agenti della polizia locale, i primi interlocutori dei cittadini in materia di sicurezza
17
Melegnano
In breve
UNA BURLA AL TELEFONO
Chiamano il “118”,
ma era un falso allarme
«Venite subito a Melegnano, c’è un
uomo che si sente male». Ma non è
vero nulla. Il falso allarme è scattato
lunedì sera attorno alle 22.50, quan­
do la centrale operativa del 118 ha
ricevuto una telefonata. «Venite in
piazza Piemonte ­ diceva concitata la
voce all’altro capo del telefono ­. C’è
un uomo solo in casa che si è sentito
male». Nella periferia nord di Mele­
gnano sono accorse un paio di ambu­
lanze e due squadre di vigili del fuoco
in arrivo dalla caserma di Lodi. Una
volta giunti in piazza Piemonte, però,
i soccorritori hanno scoperto che in
realtà si trattava di un falso allarme.
Guidati dal vicesindaco di Melegnano
Enrico Lupini, che abita in piazza
Piemonte, hanno infatti girato atten­
tamente il quartiere per una ventina
di minuti, senza tuttavia trovare nes­
suno che si fosse sentito male all’in­
terno del proprio appartamento.
IL 13 E IL 14 FEBBRAIO
I Fratelli dimenticati
in campo per Haiti
Anche la Fondazione Fratelli dimenti­
cati scende in campo per i terremo­
tati di Haiti. Sabato 13 e domenica
14 febbraio le volontarie dell’asso­
ciazione attiva in città effettueranno
una raccolta di fondi. «Saranno in­
fatti vendute numerose torte prepa­
rate sia da noi sia dalle nostre bene­
fattrici ­ hanno spiegato i responsa­
decine di bili del movimento ­. Il ricavato sarà
cittadini, la destinato ai terremotati di Haiti at­
maggior traverso l’ispettoria salesiana di
parte dei Port­au­Prince, nostro referente per
quali anzia­ garantire la finalità dei fondi, come
ni. «La clau­ del resto avvenuto in occasione dello
sola era già tsunami. Saremo quindi presenti sa­
c o n t e nu t a bato 13 dalle 15.30 alle 19 davanti
nel contrat­ al nostro negozio in via Zuavi e dome­
t o f i r m at o nica 14 febbraio dalle 9 alle 12.30
all’atto del­ sia davanti al nostro negozio sia nei
l’acquisto pressi della Basilica».
del loculo ­
si è affretta­ DUE INCIDENTI
to a precisa­
re Lupini ­.
Lo scopo è
Mattinata movimentata
proprio
quello di di­
in città e sulla Binasca
sincentiva­ Mattinata movimentata per le strade
re l’acquisto di Melegnano, due incidenti in poche
prematuro ore in via Castellini e sulla Binasca.
dei manu­ Attorno alle 9.30 di ieri mattina una
fatti, che poi 38enne residente in zona Giardino
rimangono stava viaggiando in sella alla sua bi­
di fatto inu­ cicletta lungo via Castellini, strada
tilizzati per nel cuore di Melegnano a pochi metri
decenni». dalla centralissima piazza Matteotti.
Secondo i Giunta nell’ultimo tratto di via Ca­
calcoli di palazzo Broletto, at­ stellini, però, la donna è stata urtata
tualmente nel cimitero di Mele­ da un’auto guidata da una donna re­
gnano sono un centinaio i loculi sidente in città, che l’ha fatta ruzzo­
vuoti, il cui costo varia a secon­ lare a terra. Le condizioni della don­
da della posizione dai 2mila ai na non sono parse particolarmente
3mila euro. «E il risultato ­ ha preoccupanti, ma la ciclista ha rag­
ribadito Lupini ­ è che il comu­ giunto comunque il pronto soccorso
ne non è in grado di soddisfare del Predabissi per essere medicata.
la domanda di coloro che richie­ Attorno alle 7.30 invece, stavolta
dono un loculo per i parenti de­ nella zona della provinciale Binasca,
funti. Non è un caso ­ ha conclu­ si sono scontrati un mezzo pesante e
so ­ che di recente siamo stati una macchina, senza comunque che
costretti a realizzare una cin­ neppure in questo caso siano stati
quantina di nuovi manufatti». segnalati particolari problemi.
St.Co.
18 MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010

il Cittadino
Paullo
LA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE È AL COLLASSO: IN UN ANNO LE RICHIESTE AI SERVIZI SOCIALI SONO AUMENTATE DEL 300 PER CENTO

Lavoro, uno sportello contro la crisi

Operativo da domani, sarà l’unico riferimento del circondario
UN 28ENNE n La fotografia della crisi è rap­
presentata dagli impietosi dati
Un pizzaiolo rischia della Caritas, che nel volgere di
un anno mostrano un’impenna­ Paullo for Kenya, l’assemblea
un infortunio grave ta delle richieste d’aiuto, doppie

con l’impastatrice
n Chi l’ha detto che in
fatto di sicurezza sul lavo­
ro il pizzaiolo corre pochi
rischi? In realtà ci si può
far male anche mentre si
prepara una “quattro sta­
gioni”. Ne sa qualcosa P.
G., un 28enne di Sordio,
che proprio ieri mattina
intorno alle 10.30 ha ri­
schiato di farsi davvero
male ad un braccio, che
stava per essere risucchia­
to dalla macchina impa­
statrice a Paullo. Alla fine
l’ha aiutato un collega e
se l’è cavata con qualche
escoriazione alla mano. È
stato medicato al pronto
soccorso dell’ospedale di
Vizzolo Predabissi e di­
messo con sette giorni di
prognosi. L’infortunio è
avvenuto in una pizzeria
del centro. L’uomo stava
lavorando con l’impasta­
trice: ha visto un po’ di
farina dietro la macchina
e ha cercato incautamente
di toglierla infilando la
mano e non riuscendo più
a ritrarla mentre la mac­
china continuava a fun­
zionare. Alla fine l’uomo
si è liberato ed è arrivata
la Croce bianca di Mele­
gnano che l’ha accompa­
gnato in ospedale. Sul
posto anche la polizia lo­
cale che ha eseguito i ri­
lievi di rito e ha procedu­
to per la ricostruzione
dell’accaduto per il quale
non sono stati contestati
addebiti.
rispetto al passato. Il nodo cru­
ciale è il posto di lavoro, a ri­
schio per le vicissitudini azien­
dali, perso in molte occasioni, o
addirittura mai trovato. Da do­
mani, giovedì, chi si trova in
difficoltà, avrà a disposizione
un nuovo strumento: nasce,
presso il palazzo comunale in
via Mazzini, lo sportello del la­
voro promosso da Afol (Agenzia
formazione orientamento lavo­
ro Sudmilano) che avrà il com­
pito principale di far incontrare
domanda e offerta di lavoro.
Prima occorreva andare fino a
San Donato per le consulenze
gratuite, oggi le distanze si ac­
corciano. A disposizione presso
gli uffici, ogni giovedì dalle
14.30 alle 17.30, ci saranno due
operatori, Sara Scatigna e Ma­
rio Sacchetto. Si possono iscri­
vere disoccupati e inoccupati,
oppure precari.
Potranno consultare le offerte
di lavoro, saranno supportati
nella stesura del curriculum e
preparati ai colloqui di lavoro,
nonché ottenere delucidazioni
in merito alle forme contrattua­
li in vigore per un’eventuale as­
sunzione. Servono la car ta
d’identità e il codice fiscale, la
lettera di licenziamento (in caso
di licenziamento), le date degli
ultimi rapporti di lavoro.
«È un qualcosa decisamente
nuovo per il nostro comune ­
commenta l’assessore al lavoro
Zeno Pizzacani ­, e credo sia un
modo per aiutare le persone.
Certo non crediamo che questa
sia la soluzione, magari è una
goccia nel mare, ma è un atto
concreto in un quadro che dà
enormi preoccupazioni». Un in­
dicatore arriva dai servizi so­
ciali che in 12 mesi hanno visto
Chi è in cerca di lavoro potrà rivolgersi allo sportello che aprirà domani a Paullo
aumentare le richieste dei sog­
getti “in sofferenza” del 300 per
cento, imponendo un incremen­
to della spesa non preventivata
della stessa misura per sopperi­
re a domande di sussidi per
estinguere le rate del mutuo,
per pare gli affitti o la semplice
bolletta del gas, o per fare stu­
diare i figli. «Stiamo comincian­
do a lavorare sul prossimo bi­
lancio ­ continua l’assessore
Pizzacani ­, consapevoli che le
esigenze sociali saranno la prio­
rità e cercando di recuperare
fondi da inserire in tale posta.
Detto questo non ci dimenti­
chiamo che bisogna allo stesso
tempo lavorare per riattivare il
motore dell’economia a livello
generale. In questa situazione si
perde la voglia di lottare. Molte
persone, studenti che escono
dall’università, non fanno più
neanche le domande di lavoro.
Mentre proliferano for me di
precarietà. Si assume in ritenu­
ta d’acconto e ci sono più di
trenta possibilità di reperire
forza lavoro in forma flessibile.
Che futuro abbiamo noi? Un fu­
turo di gente in piazza. Perché
tra tre­quattro anni la crisi non
sarà finita. Siamo tor nati al
1993: vuol dire che abbiamo per­
so 17 anni e se recuperiamo un
punto all’anno, ci vorranno tut­
ti e 17 gli anni per ritornare allo
stato di benessere di prima».
Emiliano Cuti
per preparare l’attività futura
n Dal 1997 l’associazione Paullo for gamasco padre Borlini, amico di Ma­
Kenya riparte ogni anno con grande riani, è passata sotto l’egida di padre
vitalità. E anche venerdì 5 febbraio Charles.
alle 21 gli associati si ritroveranno in All’assemblea annuale che si terrà
sala consiliare a Paullo per discutere venerdì sopra la biblioteca comuna­
nuovi progetti e fare un bilancio dei le (in piazza della Libertà 1) chiun­
lavori realizzati in Africa sulle rive que può partecipare ed eventual­
del lago Vittoria
nell’anno che si è
appena concluso.
La morte di pa­
dre Giuseppe
Borlini, missio­
nario dell’ordine
dei Passionisti
scomparso im­
provvisamente lo
scorso agosto,
non ha ridimen­
sionato lo slancio
e l’operosità del­
l’associazione.
Gianpietro Ma­
riani, imprendi­
tore edile in pen­
sione e fondatore
del sodalizio
paullese per il
Kenya, continua
infatti a dare ani­
m o a q u e s t o Gianpietro Mariani con alcuni bambini in terra africana
gruppo di circa
250 iscritti di Paullo e comuni limi­ mente tesserarsi all’associazione.
trofi. Persone che con i loro contri­ L’ufficiale al merito della Repubbli­
buti ­ raccolti per lo più tra cene di ca Italiana Gianpietro Mariani e al­
solidarietà, sottoscrizioni a premi e cuni suoi soci racconteranno i loro
offerte varie ­ nel 2009 hanno reso ultimi viaggi nel continente nero,
possibile la realizzazione della scuo­ perché il gruppo ha sempre parteci­
la secondaria femminile nel villag­ pato anche direttamente alla costru­
gio di Alendo e il completamento del­ zione di diverse opere rivolte al­
l’impianto di canalizzazione e depu­ l’istruzione e all’emergenza idrica
razione dell’acqua piovana per la nel territorio della missione (l’attivi­
scuola primaria di quello di Odendo. tà dei volontari è illustrata anche sul
Entrambi i villaggi fanno parte della sito Internet http://www.paullo­
missione di Karungu nel sud­ovest forkenya.it).
del Kenya, che dopo la morte del ber­ Chiara Tumiatti

PER LA PRIMA VOLTA LA MORATTI HA PARLATO DI «UN INTERVENTO STRATEGICO»

Ora anche il sindaco di Milano

dice “sì” al metrò fino a Paullo
n Il metrò fino a Paullo diventa
una scelta prioritaria anche di
Milano. Per la prima volta il
sindaco meneghino Letizia Mo­
ratti, alla conferenza di lunedì
sull’inquinamento e l’ambiente,
ha citato il prolungamento della
linea tre come intervento stra­
tegico, applaudita dai sindaci
dal Sudmilano. Con il sì di Mila­
no, da sempre poco propenso a
“consumare” risorse per allun­
gare le rotaie di Metropolitane
Milanesi fuori dal centro abita­
to, viene eliminato l’ultimo
ostacolo per il reperimento dei
finanziamenti. Dopo il parere
positivo espresso dalla commis­
sione ministeriale ex legge 1221
e 1042 (che di fatto sostituisce il
ministero delle Infrastrutture
nella valutazione delle opere),
che ora di fatto passa la palla al
Cipe (Comitato Interministeria­
le per la programmazione eco­
nomica) per il via libera defini­
tivo del proget­
to preliminare,
si aprono spi­
ragli decisa­
mente positivi
per la realizza­
zione dell’in­
frastruttura
più attesa.
Claudio Mazzo­
la, primo citta­
dino di Paullo,
su questo pun­ Letizia Moratti
to è esplicito:
«Sono convinto che se Milano
mettesse in agenda come inter­
vento prioritario il prolunga­
mento del metrò, noi tutti
avremmo grosse possibilità di
vedere concretizzato il progetto
in tempi utili per l’Expo 2015.
L’uscita della Moratti rappre­
senta un mutamento importan­
te: il comune meneghino era
sempre stato scettico e ora fa
fronte unito con noi sindaci, ab­
bandonando la vecchia conce­
zione milanocentrica». Il punto
di partenza sono i livelli d’in­
quinamento. Ogni giorno si ri­
versano a Milano oltre 500mila
automobili: per questo l’aria è
diventata irrespirabile. Solo il
30 per cento dei pendolari usa
trasporto pubblico. Tra le gran­
di vie d’accesso alla città, diver­
se hanno mezzi di trasporto
pubblico inadeguati con linee di
autobus che hanno tempi di per­
correnza addirittura più lente
delle auto private. L’unica solu­
zione è far sì che i pendolari la­
scino la macchina «fuori» dalla
città. «Per questo ci vuole il me­
trò a Paullo ­ dice Mazzola ­. Gli
effetti positivi non ce li hanno
solo i nostri pendolari, ma gli
stessi abitanti di Milano. Detto
questo però va fatto un passo ul­
teriore: trovare il denaro neces­
sario per finanziare l’opera».
E. C.

MASSIMO GATTI

«Il trasporto pubblico deve diventare una priorità»

n Il no al blocco del traffico molti sindaci
l’avevano anticipato e alla fine Milano si è
presentata quasi sola alla domenica
senz’auto. Frutto questo, secondo l’ex sindaco
di Paullo e consigliere provinciale Massimo
Gatti (lista civica un’Altra
Provincia­Prc­Pdci) di una politica sballata,
che fa acqua sia dal punto di vista dei
provvedimenti anti­smog sia da quelli di
programmazione viabilistica a partire dalle
metropolitane. Ora, invece, ci si aspetta che
l’assessore alla viabilità Giovanni De Nicola
riferisca in consiglio provinciale sulla reale
situazione dell’inquinamento atmosferico e
sulle opere pubbliche. «La conferenza dei
sindaci convocata venerdì mattina in
Provincia dalla giunta, fuori tempo massimo
per accodarsi a Regione Lombardia e comune
di Milano, ­ dichiara Gatti ­ è pura demagogia
da campagna elettorale. Un’infinità di
chiacchiere al vento. Come si può pensare di
convocare in fretta e furia i sindaci del nostro
territorio per chiedere loro un blocco totale
del traffico da un giorno all’altro? La giunta
provinciale e il suo presidente pensino
piuttosto a venire a riferire subito in
consiglio in merito a cosa intendono fare per
incentivare e valorizzare il trasporto
pubblico, una delle principali competenze
della Provincia». Quello di Gatti è il solo
gruppo in consiglio provinciale che fin
dall’inizio si è presentato con un programma
alternativo su queste tematiche. «Considerato
che il centrodestra non appare in grado di
risolvere questo problema e non riesce
neppure a decidere per le targhe alterne ­
continua Gatti ­ occorre che tutti, anche nel
centrosinistra, assumano il trasporto
pubblico come priorità. Leggere sui giornali
che le pratiche per il prolungamento del
metrò fino a Paullo sono passate dal
ministero dei Trasporti al Cipe (Comitato
interministeriale per la programmazione
economica, ndr) senza un euro di
stanziamento, non è certo un buon segno. Non
è più sopportabile essere presi in giro. Le
mobilitazioni dei pendolari e della
popolazione vanno prese sul serio».
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010 19
il Cittadino
Centro Lodigiano
TAVAZZANO n I TECNICI SI SONO GIÀ MESSI AL LAVORO PER QUANTIFICARE I DANNI, CHE SAREBBERO INGENTI, E INDAGANO SULLE POSSIBILI CAUSE

Centrale, potenza ridotta dopo il rogo

Il gruppo 6 dell’impianto interessato dall’incendio rimane fermo
TAVAZZANO Il gruppo 6 della
centrale di Tavazzano (in gra­
do di produrre fino a 400 me­
gawatt di potenza) è fermo. Il
giorno dopo l’incendio al tra­
sfor matore, avvenuto lunedì
sera, erano ancora in corso le
indagini per riuscire a capire
le cause dell’incidente, mentre
i tecnici si erano già messi al
lavoro per quantificare i danni
e riparare le macchine danneg­
giate. L’Arpa ha confer mato
che non ci sono stati sversa­
menti di olio nell’ambiente,
mentre i vigili del fuoco non
sono tornati per svolgere ulte­
riori verifiche sulla sicurezza.
I carabinieri di Tavazzano, in­
fine, sono andati con una pat­
tuglia per avere informazioni
sull’accaduto, ma non hanno
avviato alcuna indagine.
«È uscito dell’olio e c’è stata la
fiammata ­ fanno sapere dallo
stabilimento ­. Comunque l’in­
cendio è durato pochissimo e
ha danneggiato solo una parte
del trasformatore. L’impianto
di sicurezza è entrato subito in
funzione e ha spento le fiamme
quasi subito, prima ancora del­
l’arrivo dei vigili del fuoco».
L’allarme era scattato poco pri­
ma delle 20. In quel momento
c’erano al lavoro in tutta la
centrale una decina di persone
più alcuni manutentori, ma
nessuno di questi era addetto
al controllo del trasformatore,
che funziona autonomamente.
Anche per questo nessuno è ri­
masto coinvolto o ferito nell’in­
cendio.
Il trasformatore si trova quin­
di all’ester no, vicino all’in­
gresso, circondato su tre lati da
un muro di cinta in cemento
armato spesso almeno trenta
centimetri. Alle sue spalle tro­
neggia l’impianto a turbogas a
cui è collegato, il modulo a ci­
clo combinato numero 6:
l’energia elettrica entra nel
trasformatore a 16mila volts ed
esce a 380mila, per non avere
perdite prima dell’immissione
nella rete di distribuzione. In
base a una prima stima, all’in­
terno ci sarebbero stati almeno
400 quintali di olio, fuoriusciti
in piccola percentuale dopo
l’incendio. In ogni caso la per­
dita è stata raccolta nelle va­
sche di contenimento e non è
andata dispersa.
In quanto alle cause dell’incen­
dio, i responsabili dello stabili­
mento di Tavazzano­Montana­
so restano prudenti. Già lunedì
sera si era parlato di un possi­
bile corto circuito o di una per­
dita di isolamento inter na:
l’olio è andato in sovrapressio­
ne, le valvole si sono aperte e a
quel punto c'è stata la fiamma­
ta.
Il gruppo interessato dall’in­
cendio, come detto, è in grado
d i p ro d u r re f i n o a 4 0 0 m e ­
gawatt di potenza, praticamen­
te un terzo di quanto la centra­
le può produrre a pieno regi­
me. In o gni caso nei gior ni
scorsi la produzione era già ri­
dotta, pari circa al 50 per cento
delle potenzialità, così l’inci­
dente non avrebbe provocato
contraccolpi particolari: un al­
tro impianto, che era fermo, è
stato attivato subito dopo l’in­
cendio per garantire la conti­
nuità della produzione.
Davide Cagnola
L’area della centrale E.on interessata dalle fiamme: l’incendio ha avuto come conseguenza il blocco del gruppo 6
L’Arpa tranquillizza:
«Non ci sono stati
versamenti di olio
I vigili del fuoco sono intervenuti lunedì sera a Tavazzano
nell’area circostante»
BORGHETTO
La minoranza boccia Co’ di Sopra:
sotto accusa volumetrie e oneri
n In attesa del progetto definitivo, il piano di recupero
che interessa la storica cascina Co’ di Sopra incontra la
netta bocciatura da parte di entrambe le minoranze, Pdl e
Lega. Costi degli oneri e mancata acquisizione delle aree
a standard sono le principali imputazioni rivolte agli
amministratori. Il comparto di recupero prevede 31mila
metri quadrati di intervento edilizio, quasi tutti di ri­
strutturazione, con l’uso pubblico di 1500 metri quadrati
di piazzola antistante la cascina e 6mila metri di area
verde in uso alla fiera di maggio, opere di sistemazione di
queste aree per un controvalore di 147mila euro e oneri
secondari che entrano nelle casse comunali per circa
300mila euro. Diverse le critiche delle minoranze, a parti­
re dalla formula scelta per le aree standard: non l’acqui­
sizione da parte del comune, ma il solo vincolo a uso pub­
blico perpetuo con la proprietà che rimane privata. Per­
ché non acquisire le aree al patrimonio pubblico? E poi,
la sistemazione della piazzetta antistante la cascina non
sembra funzionale a un interesse pubblico e il rischio,
questa la critica, è che si sistemi a giardino privato con i
soldi a scomputo oneri che potevano essere incassati dal
comune. «C’è un eccesso di volumetria residenziale, a cui
non corrisponde un calcolo adeguato di oneri: visto il
cambio di destinazione d’uso di diverse zone in preceden­
za agricole ci aspettavamo la richiesta di oneri al 100 per
cento e non al 50 per cento ­ dice Giovanna Gargioni della
Lega ­. Siamo favorevoli al recupero dell’antica cascina e
di una parte importante del paese, ma la sensazione è che
si perda l’anima agricola dell’area». «C’è stata poca atten­
zione e cura per un piano di recupero fondamentale per
Borghetto ­ le fa eco Sonia Balzani del Pdl ­. Non siamo
contrari all’intervento ma si è concesso molto, forse trop­
po, cercando di farlo passare non per scelta politica, il
che sarebbe legittimo, ma per dovuto. Non è così».
Vent’anni fa il precedente:
esplose un trasformatore
TAVAZZANO L’incidente alla centrale di Tavazzano di lunedì, con
l’incendio di un trasformatore, a molti ha fatto tornare alla mente
un altro episodio (ben più grave e con conseguenze molto pesanti)
avvenuto all’inizio degli anni Novanta all’allora centrale Enel. Ci
fu infatti l’esplosione di un trasformatore e lo sversamento nel ca­
nale Belgiardino di quintali e quintali di olio combustibile “Sir­
quel”, diverso da quello utilizzato oggi e altamente tossico. «Da
una parte c’era il problema di tenere in servizio la rete principale
­ spiega uno dei diretti
testimoni di quel­
l’evento ­ e dall’altra
bisognava contenere
l’inquinamento». I vi­
gili del fuoco di Mila­
no rimasero al lavoro
per parecchio tempo:
nel canale, che sfocia
direttamente in Adda,
c’erano ampie chiazze
di olio che si cercò di
contenere con l’uso di
galleggiati e materiali
speciali.
Negli anni la centrale
di Tavazzano­Monta­
naso è passata più vol­ L’impianto nel territorio comunale di Tavazzano
te di mano: nel 2001 da
Enel agli spagnoli di Endesa, nel 2008 agli attuali proprietari tede­
schi di E.on. Nel frattempo gli impianti sono stati rinnovati, l’olio
combustibile è stato via via eliminato e dal primo gennaio 2010 è
stato completamente eliminato dal ciclo di combustione e sostitui­
to dal gas metano.
Altri incidenti di rilievo negli ultimi anni non sono stati rilevati.
Ma nel 2004 fu scoperta una grossa quantità di idrocarburi nel sot­
tosuolo della centrale, su un’area di 3mila metri quadrati. Oltre
all’olio, erano state scoperte tracce di solventi clorurati, una so­
stanza che non aveva niente a che vedere con la centrale e che pro­
babilmente proveniva da attività esterne ed era arrivata fino lì
viaggiando nella falda acquifera. La bonifica venne effettuata da
Endesa, anche se l’inquinamento risaliva a diversi anni prima e la
società iberica non ne aveva nessuna responsabilità.
D. C.
SAN COLOMBANO n IL DIRETTORE ALBERTINI: «UN’ESPERIENZA UNICA NEL LODIGIANO»
Arrivederci al “Borgo notizie”
Sospesa la pubblicazione dello storico mensile
SAN COLOMBANO Chiude la voce aspetto, ma a tante diverse questioni. «Abbiamo un pro­
libera di San Colombano: addio blema di sede, che rischia di avere delle ricadute econo­
al “Borgo notizie”, storico men­ miche, abbiamo un problema di ricambio e di forze fre­
sile che da 28 anni racconta i sche, ci sono le perenni difficoltà economiche ­ continua
fatti, le persone e le questioni Acciarito ­. Se il problema fosse stato solo uno forse
del circondario delle colline ba­ l’avremmo risolto, invece così abbiamo bisogno di tempo
sandosi sul lavoro volontario di per capire se è possibile andare avanti o meno».
una quarantina di appassiona­ Di tutti i motivi, però, quello che individua lo storico di­
ti. Ufficialmente le pubblicazio­ rettore, da 25 anni, Luigi Albertini, è la stanchezza, che
ni sono «sospese» e il numero in può riassumere anche tutti gli altri problemi. «Dopo 28
edicola in questi giorni e datato anni di esperienza unica nel Lodigiano, ma anche in tut­
gennaio 2010 è dunque l’ultimo ta la Lombardia, c’è un’inevitabile stanchezza ­ spiega
della gloriosa testata. L’edito­ Albertini ­. Qui ci sono stati un gruppo di amici che inve­
riale Sanco Società Cooperativa Il direttore Luigi Albertini ce di fare la Pro loco o un’associazione di solidarietà han­
è arrivata alla decisione della no scelto di fare il volontariato con un’esperienza edito­
sospensione dopo mesi di discussioni interne al consi­ riale, un giornale semplice, libero, vicino alla gente. Do­
glio d’amministrazione, e probabilmente una parte del­ po 28 anni siamo stanchi, fisicamente e mentalmente.
l’attività editoriale proseguirà sul sito web attivato di re­ Era connaturata all’esperienza stessa l’idea che un gior­
cente www.ilborgonotizie.it: questo almeno sarebbe l’in­ no finisse. Certo, se poi la proprietà mi dicesse di prose­
tendimento di una parte dei soci e dei redattori che non guire, di certo non mi tirerei indietro». Per San Colomba­
hanno condiviso l’iniziativa della sospensione, alla fine no il “Borgo notizie” è diventato un punto di riferimento
maturata a maggioranza. «Ma non è la fine dell’esperien­ immancabile e una sorta di istituzione. Fondato nel 1982
za del Borgo ­ dice Oreste Acciarito, presidente del consi­ per iniziativa del compianto Gianbassano Muzzi insieme
glio d’amministrazione della Sanco ­. Per il momento so­ a un manipolo di grafici e giornalisti de “il Giorno” e a
spendiamo le pubblicazioni, ma continuiamo a essere un gruppo di amici, il “Borgo notizie” in 28 anni non ave­
presenti in sede come sempre. Vediamo se i problemi so­ va mai mancato un’uscita, nemmeno dopo il vuoto lascia­
no superabili o meno». Il motivo della sospensione delle to dalla scomparsa del suo fondatore.
pubblicazioni, infatti, non è riconducibile a un solo Andrea Bagatta

Musica e cultura romena a Salerano:

la Candelora diventa internazionale
Salerano Salerano si prepara a fe­
steggiare la tradizionale ricorren­
za della Candelora, chiamata an­
che festa della Madonna della se­
riola. Appuntamento religioso che
si fa risalire alla presentazione di
Gesù al tempio e che richiama an­
che l’attesa e la necessità nella no­
stra vita di una luce superiore, ma
anche rituale del calendario agra­
rio, da cui si cominciano a valuta­
re i segnali dell’uscita dall’inver­
no. Il ricco programma di iniziati­
ve partirà già domani, giovedì 4
febbraio, alle ore 21, quando presso
la biblioteca comunale, in collabo­
razione con la parrocchia, si terrà
la serata “Terzo incontro intercul­
turale con la Romania”. Il sindaco
Stefania Marcolin spiega che «l’in­
tento è quello di sviluppare politi­
che di integrazione culturale e so­
ciale nella comunità» e proprio se­
guendo questo filone di pensiero,
alla messa solenne di domenica
parteciperà anche un rappresen­
tante della chiesa ortodossa rome­
na. La serata di domani sarà anche
musicale con la presenza di Valen­
tina Dimofte, che presenterà nel­
l’occasione pezzi della tradizione
musicale romena.Solo qualche
giorno di pausa e sabato si terrà
un’altra iniziativa culturale. L’am­
ministrazione comunale presente­
rà il libro sulla storia di Salerano
“Locus Salerani” di Attilio Beltra­
mi, realizzato con il patrocinio del­
la Provincia di lodi e della regione
Lombardia. «Si tratta di una ricer­
ca accurata ed approfondita ­spie­
ga Carmelo Signorelli, consigliere
per la cultura e curatore dell’ini­
ziativa ­ sul passato di Salerano,
per documentarne le origini e per
descrivere elementi di storia che
permettano agli abitanti di cono­
scere le radici del luogo da loro
abitato». Già si conosce l’elegante
copertina che riporta l’immagine
di un’antica mappa del luogo. In bi­
blioteca intanto si aprirà la mostra
fotografica a cura dell’associazio­
ne Aiutiamoli, con la proposta di
immagini a cura di ragazzi diver­
samente abili. Domenica poi il mo­
mento delle celebrazioni solenni
con la consegna dei ceri benedetti
e il conferimento della “candelina
d’oro” ad un cittadino benemerito.
In paese c‘è grande attesa per co­
noscere il nome del premiato.
Cristoforo Vecchietti Il vescovo monsignor Giuseppe Merisi e il parroco don Antonio Valsecchi a una scorsa celebrazione della Candelora
20
Centro Lodigiano
GRAFFIGNANA n TRA LACRIME E TANTA COMMOZIONE VA IN SCENA ALL’ORATORIO IL MUSICAL BENEFICO DI CUI ERA UNO DEGLI ARTEFICI
Uno spettacolo nel nome di Lorenzo
Gli amici del 22enne scomparso in un incidente lo ricordano così
GRAFFIGNANA Tra lacrime di com­
mozione e applausi sinceri gli
amici del graffignanino Lorenzo
Coppi hanno replicato lo spetta­
colo “High school musical” per
sentirlo meno lontano. La sua
tragica scomparsa in un inciden­
te stradale, ancora troppo recen­
te per apparire reale, non ha sa­
puto lasciare spazio alla gioia
che, solo poche settimane fa, ave­
va regalato il debutto in oratorio
di uno spettacolo ideato tra ami­
ci. Però questa seconda esibizio­
ne, che come l’altra ha registrato
il tutto esaurito, era comunque
la stessa che anche Lorenzo
avrebbe fortemente voluto. Tan­
to da essere incentivata dai suoi
genitori, che non hanno però
avuto la forza di partecipare al­
l’evento.
Ecco perché la compagnia graffi­
gnanina ha deciso di ricordarlo
con più grinta possibile. Chi era
presente alla prima si è accorto
che quella di sabato scorso non
era una semplice replica, bensì
un “nuovo” spettacolo. Grandio­
si i ragazzi protagonisti sul pal­
coscenico, giovani che, con il
cuore spezzato ma con tanto co­
raggio, si sono presentati in sce­
na e rimessi in gioco con un “an­
gelo custode” che invece di pen­ I protagonisti di “High school musical” applaudono nel ricordo dell’amico, tra gli artefici dell’iniziativa benefica
sare alla musica come la volta
precedente li ha seguiti dal cielo.
Hanno recitato, ballato e anche
improvvisato. Sono riusciti ad
emozionare e coinvolgere il pub­
blico presente in maniera inde­
scrivibile. C’erano bambini, ra­
gazzi e adulti per un totale di cir­
ca 400 persone con gli occhi pun­
tati sul palco. Questo soprattutto
nel finale quando i giovani arti­
sti hanno preso posizione e ini­
ziato a cantare “Se provi a vola­
re”, mentre alle loro spalle veni­
vano proiettate alcune fotografie
del loro amico Lorenzo Coppi in
arte Lorejay. Tutto il pubblico si
è alzato in piedi per accompa­
gnare la canzone con il battito
delle mani. Infine, quando sullo
schermo è apparsa l’ultima foto
di Lorenzo, è partito un applauso
lunghissimo che è diventato sem­
pre più forte. Tanto che molti
presenti non si sono vergognati
di nascondere le lacrime.
Parte del ricavato della serata è Lorenzo Coppi, scomparso in un incidente Sono stati gli stessi genitori del giovane a volere la messa in scena dello spettacolo
stato devoluto all’oratorio, al­
l’Unicef per la popolazione di Haiti e all’associa­
zione “Gotas de amor”. Toccanti la parole di don
Davide Daccò che ha ricordato l’esempio di Lo­
renzo «giovane da discoteca ma con grandi valori
e molto disponibile», e di Marco Lazzari dell’Uni­
cef, che ha ringraziato la compagnia teatrale per i
1300 euro devoluti dopo la prima rappresentazio­
ne.
Paola Arensi
DOVERA n ARRESTATI TRE CONNAZIONALI NIGERIANI SAN MARTINO n IL TAR ANNULLA LA SANZIONE DEL COMUNE PERCHÉ L’EDIFICIO È PIÙ ANTICO DELLA LEGGE
Una lucciola si ribella,
gli aguzzini in manette
OVERA Si pro­
s t i t u i v a i n n La donna era
campagna, nei stata portata
pressi di Bar­ in Italia con il
buzzera (Do­ miraggio di un
vera), schia­
v i z z a t a a 1 9 posto di lavoro,
a n n i d a u n a invece dopo le
banda di sfrut­ minacce è finita
tatori nigeria­ sulla strada
ni che l’aveva­
no portata in
Italia con il miraggio di un po­
sto di lavoro come parrucchie­
ra. Invece è finita sulla strada,
dove dietro la minaccia di riti
“voodoo” (religione afroameri­
cana che mischia animismo e
cristianesimo) era costretta a
vendere il suo corpo. La sua sto­
ria però, raccontata ai carabi­
nieri del nucleo operativo e ra­
diomobile della compagnia dei
carabinieri di Crema ha per­
messo di sgominare una vera e
propria associazione a delin­
quere, in collaborazione con i
militari di Padova.
Tre le ordinanze di custodia
cautelare in carcere eseguite
l’altro ieri dai carabinieri. A fi­
nire in manette è stata una
32enne nigeriana, considerata
la “maitresse” del gruppo, il suo
convivente e un altro nigeriano:
sono accusati di favoreggiamen­
to dell’immigrazione clandesti­
na, induzione e sfruttamento
della prostituzione. L’operazio­
In teatro un applauso lunghissimo
quando è apparsa la sua foto
ne che ha interessato le città di
Crema, Caltanissetta, Palermo e
Padova, ha permesso di rico­
struire la struttura dell’organiz­
zazione. Lo straniero già ospite
del centro di Pian del lago (Cal­
tanissetta) e adesso arrestato è
il nigeriano A. A., 27 anni.
A far scattare l’inchiesta, nello
scorso mese di agosto, fu il con­
trollo da parte dei carabinieri di
Crema, lungo la statale Paulle­
se, della ragazza di 19 anni. Do­
po qualche tentennamento, la
giovane decise di collaborare
fornendo elementi utili per rin­
tracciare l’organizzazione che
la sfruttava. Fu lei a ricostruire
il suo arrivo in Italia nel maggio
2009. Un viaggio iniziato nel set­
tembre del 2008 quando partì
senza documenti da un villaggio
nel Delta State.
Le avevano detto che nella no­
stra Nazione il lavoro era sicu­
ro: poteva finire a fare la com­
messa in un Internet point, la
cameriera o la parrucchiera.
L’arrivo nel Belpaese si trasfor­
mò invece ben presto in “prigio­
nia”: venne af fidata ad una
“maman”, residente a Crema, la
quale sotto le minacce di un rito
voodoo la obbligò a prostituirsi.
Per la 32enne, arrestata in Vene­
to, e i suoi due complici, blocca­
ti a Crema e Caltanissetta, si so­
no aperte le porte del carcere.
Emiliano Cuti
Nei guai per il lavoro del suo inquilino
Multata per l’affitto della casa “dei contadini” a un commesso
SAN MARTINO L'inquilino della vec­
chia casa colonica non fa il contadi­
no, ma il commesso, e per questo il
comune affibbia alla padrona di ca­
sa una multa di 11mila e 690 euro:
succede a San Martino in Strada,
ma il Tribunale amministrativo re­
gionale (Tar) dà ragione alla donna
e così il “danno” per lei si limita al
pagamento delle proprie spese di
giudizio.
La vicenda, andata a sentenza in
questi giorni, prende il via nel mag­
gio del 2008, quando alla proprieta­
ria di un cascinale viene notificata
dal municipio la consistente in­
giunzione di pagamento “per cam­
bio di destinazione d’uso senza ope­
re” di un fabbricato agricolo, in vio­
lazione della legge regionale
12/2005 della Lombardia in materia
di urbanistica. Secondo il servizio
tributi comunale la donna ha affit­
tato un fabbricato agricolo non a un
contadino, ma a un uomo che lavo­
ra come commesso, e quindi l’abita­
zione non sarebbe più da conside­
rarsi al servizio dell'attività agrico­
la, cui invece il piano regolatore de­
stina la zona nella quale si trova il
cascinale.
La multa viene calcolata dal comu­
ne sulla base del canone d’affitto
percepibile, in cinque anni.
La donna in prima battuta chiede al
comune di annullare la sanzione in
“autotutela”, presentando agli uffi­
ci una memoria in cui sostiene che
il vincolo di destinazione d’uso alla
Il municipio di San Martino in Strada, comune impegnato nel contenzioso
residenza rurale non sarebbe confi­
gurabile per gli edifici costruiti pri­
ma della legge regionale 93/80 e che
l’uso agricolo dell’edificio sarebbe
stato dismesso da decenni, ricaden­
do quindi in una norma di attuazio­
ne del piano regolatore di San Mar­
tino che prevede che “gli edifici esi­
stenti in zona agricola e non adibiti
a usi agricoli alla data di adozione
del piano regolatore possono man­
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
Taglio e cucito,
a Cornegliano
il nuovo corso
fa il pienone
CORNEGLIANO
Escono dalle n L’iniziativa,
soffitte ago, fi­ promossa in
lo e spoletta. collaborazione
C h i c r e d ev a con il municipio,
che taglio e cu­
cito non fosse­ è condotta da
ro più materia un’ex stilista:
d’insegnamen­ «Successo
to dovrà ricre­ imprevisto»
dersi. Almeno
alla Muzza di
Cornegliano Laudense. È di Ma­
riangela Tesoro, stilista e model­
lista, l’idea di creare un corso di
taglio e cucito dedicato a tutti
coloro che hanno voglia di met­
tersi in gioco e mani di fata. Due
figli e un lavoro nel campo della
moda, lasciato proprio per cor­
rere dietro alla famiglia, Ma­
riangela non ha rinunciato alla
passione e ha deciso di metterla
a disposizione dei suoi concitta­
dini in un corso patrocinato dal­
l’amministrazione comunale.
Due incontri settimanali nell’ex
sala civica del palazzo munici­
pale, il martedì sera e il venerdì
pomeriggio, e tre livelli di ap­
prendimento per conoscere tut­
to, o quasi, del cucito e della cre­
azione di abiti artigianali. «Cre­
devo che il corso non avrebbe su­
scitato alcun interesse ­ spiega
l’insegnante in erba ­ e invece
siamo già partiti. Abbiamo un­
dici iscritti, ma avrebbero potu­
to essere molti di più. L’incontro
pomeridiano ha fermato molti,
soprattutto per motivi di lavo­
ro». Casalinghe, pensionate, ma
anche giovani donne, desiderose
di apprendere un’arte antica e
mai morta. A tutte è stato conse­
gnato l’elenco del materiale ne­
cessario per stare sulla griglia
di partenza e partire alla scoper­
ta delle funzioni dell’ago e di tut­
ti i “punti” più noti e usati in
sartoria. Alla fine del corso (per
ora sono in programma tre mesi
di lezioni), ognuna delle parteci­
panti arriverà a confezionare un
capo d’abbigliamento. Una colle­
zione “nostrana” che potrebbe
anche sfilare in un evento ad
hoc per le neo stiliste della Muz­
za.
Ross. Mun.
tenere la loro destinazione attuale
ed essere recuperati mediante in­
terventi di manutenzione e restau­
ro”, oltre a eccepire le modalità di
calcolo della sanzione.
Argomentazioni che però il comu­
ne non ritiene sufficienti: il ricorso
viene respinto e così la sanmartine­
se si affida a un avvocato ammini­
strativista, Carlo Andena, che im­
pugna l’ingiunzione al Tar e chiede
il Cittadino
In breve
SAN MARTINO
Burattini protagonisti
alla palestra Cipolla
Fra computer, tecnologia e infor­
matica spuntano ancora talvolta
gli antichi burattini. Accadrà ve­
nerdì a San Martino in Strada,
quando alle 14.30 uno spettacolo
a cura del comitato Carnevale
Cremasco andrà in scena presso
la palestra Angelo Cipolla. L’ini­
ziativa, organizzata dall’ammini­
strazione comunale, vedrà coin­
volti sia i piccoli della scuola del­
l’infanzia che i bambini delle
scuole elementari: «Ci sembrava
carino dare la possibilità ai nostri
alunni di riscoprire la vecchia arte
del teatro dei burattini ­ spiega
l’assessore sanmartinese al­
l’istruzione Paola Galimberti ­, in
un mondo fatto sempre più di tec­
nologia e di informatica guardare
un bello spettacolo dal vivo fatto
dai cultori di questa arte non può
che essere un toccasana». Per il
comitato sarà anche l’occasione
di presentare le nuove maschere
cremasche “Gagèt col sò uchèt” e
“Bèta da la lengua scèta”: «Sulla
composizione dello spettacolo il
comitato, che per altro ringrazio,
ha avuto piena autonomia ­ con­
clude l’assessore ­. Si tratta di
un’iniziativa sicuramente formati­
va, ma anche ludica, per far en­
trare i bambini nella simpatica e
divertente atmosfera carnevale­
sca».
VILLANOVA
Premiati gli studenti
più bravi del paese
L’amministrazione comunale di
Villanova Sillaro ha premiato
quattro suoi studenti meritevoli
con altrettante borse di studio
che sono state consegnate in oc­
casione dell’ultimo consiglio co­
munale. I destinatari, che aveva­
no risposto al bando riguardante
l’anno scolastico 2008­2009 e in
possesso dei requisiti richiesti,
sono stati così festeggiati nel cor­
so di una cerimonia pubblica: si
tratta di Beatrice Pavesi e Stefano
Castoldi per la scuola secondaria
di primo grado cui è andata una
borsa di studio di 150 euro; di Eri­
ca Predico e Daniele Guarnieri per
la scuola secondaria di secondo
grado, a cui sono andati 250 eu­
ro.
per prima cosa di sospendere l’ob­
bligo di pagamento. I giudici ammi­
nistrativi di primo grado accolgono
la richiesta e sospendono l'ingiun­
zione, il comune ricorre al Consi­
glio di Stato e ancora una volta, nel
dicembre del 2008, la sanzione co­
munale viene sospesa.
Il giudizio nel merito della contro­
versia viene depositato nella can­
celleria del Tar solamente settima­
na scorsa, e nuovamente dà ragione
alla proprietaria: “Queste sanzioni
­ scrivono i giudici ­ sono previste
nell’ipotesi di mutamento di desti­
nazione d’uso in violazione di un at­
to di impegno sottoscritto ai sensi
della legge 93 del 1980, ma nel caso
tale atto d’impegno non risulta esi­
stente, trattandosi di immobile
agricolo edificato in epoca anterio­
re all'entrata in vigore della stessa
legge regionale”.
«Si tratta di una sentenza innovati­
va, in termini di diritto ­ spiega
l’avvocato Andena ­ perché stabili­
sce, sia nella decisione del Tar sia
in quella cautelare del Consiglio di
Stato, come debba essere disciplina­
ta questa materia alla luce delle
norme della regione Lombardia». E
proprio perché mancavano chiari
precedenti giuridici il comune ha
“combattuto” fino in fondo la sua
battaglia per il pagamento del tri­
buto. I giudici però hanno dato ra­
gione al contribuente, che tra l’al­
tro aveva ricevuto l’immobile in
eredità.
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010 21
il Cittadino
Centro Lodigiano
SANT’ANGELO n NEI GUAI UN IMPRENDITORE EGIZIANO, CHE NON HA ANCORA FORNITO SPIEGAZIONI PLAUSIBILI SULLA PRESENZA DEL MATERIALE

Sequestrato il “forziere” dell’amianto

Smaltite abusivamente in un capannone nove tonnellate di eternit
SANT’ANGELO Un intero tetto in
eternit, smontato senza autoriz­
zazione da un capannone e cu­
stodito illegalmente da chissà
quanto tempo nello stesso edifi­
cio. È quanto scoperto la scorsa
settimana a Sant’Angelo dalla
polizia provinciale, piombata
sull’area industriale del comune
barasino per incastrare l’im­
prenditore edile che, sostituita
la copertura del suo magazzino
con una in plexiglass, teneva
stoccate quasi 9 tonnellate di la­
stre in eternit, contenenti una
percentuale del pericolosissimo
amianto stimata attorno al 15
per cento. L’imprenditore, un
50enne di origini egiziane incen­
surato e regolarmente iscritto
alla Camera di commercio, non
ha ancora fornito giustificazio­
ni ritenute sufficientemente
plausibili: indagato a piede libe­
ro per violazione di tre reati, ri­
schia ora da 6 mesi a 2 anni per
aver smantellato il tetto in eter­
nit senza i requisiti necessari,
da 3 a 6 mesi per la custodia in
deposito del materiale e fino a 2
anni per aver ingannato la poli­
zia locale facendo figurare uno
smaltimento autorizzato del­
l’eternit grazie a una vecchia
concessione, contraffatta per la
bisogna, risalente a lavori ana­
loghi fatti da altri addirittura
nel 2002.
Il blitz della polizia provinciale,
operato dagli agenti del nucleo
ambientale, è scattato nel pome­
riggio di giovedì scorso. Raccolti
gli elementi sufficienti per in­
tervenire, i poliziotti hanno do­
vuto vincere le resistenze del­
l’egiziano, che dopo aver prova­
to a impedire l’ingresso degli
agenti ha dovuto lasciare loro
via libera. Nel capannone, so­
stanzialmente, non c’era gran­
ché: fatte salve, è inteso, le 283
lastre di eternit, alcune delle
quali peraltro parzialmente rot­
te, e capaci di coprire una super­
ficie complessiva pari a 650 me­
tri quadrati. I campioni per sta­
bilire la percentuale di amianto
contenuta nelle lastre sono stati
già affidati ai tecnici dell’Arpa
lodigiana per le analisi del caso:
secondo le prime stime, comun­
que, la quota della sostanza can­
cerogena presente nel materiale
oscillerebbe attorno ai 1200­1300
chilogrammi su un totale di qua­
si 9000 chilogrammi complessi­
vi.
Le lastre del “vecchio tetto”, ov­
viamente, sono state poste sotto
sequestro dalla polizia provin­
ciale, che ha anche provveduto a
delimitare l’area del capannone
nella quale l’imprenditore egi­
ziano le aveva indebitamente
stoccate. L’indagato non avreb­
be ancora spiegato per quale
motivo le custodisse, ma non è
escluso che l’uomo aspettasse
l’occasione propizia per liberar­
sene a basso costo, o di trovare
un referente capace di riutiliz­
zarle in qualche modo: spetterà
alla procura, che ha già aperto
un fascicolo, fare luce su questi
interrogativi.
Alberto Belloni
Da sinistra il comandante Miano e l’ispettore istruttore dei reati ambientali della polizia provinciale Borella in conferenza stampa
SANT’ANGELO n SI INFIAMMA IL CLIMA POLITICO CON L’IPOTESI DI UN DUELLO PUBBLICO NEL CENTRODESTRA
Carlin sfida Crespi ad un confronto
L’ex sindaco: «Una giunta immobile, non temo smentite»
SANT’ANGELO «Crespi faccia vedere
cosa sa fare perché in tre anni
non ha ancora mostrato niente.
Sono pronto a un confronto pub­
blico e non temo smentita». L’af­
fondo arriva da Giuseppe Carlin,
ex sindaco di Sant’Angelo, espo­
nente di Sviluppo Santangiolino
e recentemente nominato segre­
tario amministrativo del Popolo
della libertà della provincia di
Lodi. A tre anni dall’inizio del
mandato Crespi, Carlin esce allo
scoperto per fare le pulci allo sto­
rico sindaco.
«Siamo ormai arrivati al giro di
boa dell’amministrazione Crespi
e in questo momento vediamo tut­
ti i segni tangibili dell’incapacità
amministrativa e politica di que­
sta giunta ­ attacca Carlin ­. Non è
più credibile che l’attuale giunta
scarichi sulla mia passata ammi­
nistrazione la colpa per ogni cosa
che succede a Sant’Angelo. Nel
2007 Crespi ha vinto le elezioni: è
arrivato il momento che governi,
che pensi a un progetto di largo
respiro per lo sviluppo futuro di
Sant’Angelo. Crespi e i suoi as­
sessori la smettano di occuparsi
solo di ordinaria amministrazio­
ne, non basta infatti coprire le bu­
che presenti nelle strade per far
crescere una comunità. Dopo Lo­
di, Sant’Angelo è sempre stato il
centro trainante del Lodigiano,
non possiamo piombare nel buio
Giuseppe Carlin
Domenico Crespi Il palazzo muncipale: l’ex sindaco va all’attacco della giunta
dell’immobilismo e dell’isola­
mento per colpa di questa giun­
ta».
Carlin va oltre, aggiungendo che
«Crespi attualmente è un uomo
solo che in comune si deve occu­
pare di tutto visto che la sua giun­
ta non è all’altezza di ammini­
strare Sant’Angelo e lo sta dimo­
strando chiaramente; sono dispo­
nibile a un confronto pubblico ­
afferma Carlin ­ per spiegare cosa
non funziona in comune e non te­
mo smentita alcuna». «Non vor­
rei che l’immobilismo attuale ­
prosegue Carlin ­ sia solo l’anti­
pasto, non vorrei cioè che Crespi
stia preparando il botto per l’ulti­
mo anno di mandato, quando farà
partire le opere pubbliche e ma­
SANT’ANGELO
Sono in aumento
gli automobilisti
senza copertura
assicurativa
n Gli automobilisti privi di copertu­
ra assicurativa aumentano e la poli­
zia provinciale passa al contrattac­
co. È di due lodigiani multati il bi­
lancio dei controlli per pizzicare i
“furbetti dell’assicurazione”. «Una
prassi sempre più diffusa», come
spiega il comandante della polizia
provinciale Arcangelo Miano; non­
ché scorretta verso le eventuali vitti­
me di incidenti stradali, cui per il ri­
sarcimento del caso non resterebbe
che ricorrere all’apposito (ma non
inesauribile) fondo di garanzia. A
dimostrazione dell’alta percentuale
di trasgressori, tra lo scorso week
end e lunedì la polizia ne ha pescati
2 su 15 controllati; per i “colpevoli”,
oltre al sequestro dell’auto, sono in
arrivo multe tra i 700 e i 1500 euro.
gari avvierà la ristrutturazione
del ponte sul Lambro di Maiano,
per la quale i finanziamenti sono
pronti ormai da almeno un an­
no». Lo sfogo di Carlin va oltre:
fresco della nomina a livello di
Pdl provinciale, l’ex primo citta­
dino ragiona anche sugli equili­
bri politici santangiolini. «La
convention di Arezzo ­ dice ­ ha
dato uno slancio notevole al parti­
to di Berlusconi e i nostri vertici
hanno tracciato la rotta: massima
libertà di aggregazione e di iscri­
zione al Pdl, visto che basta com­
pilare un modulo per essere
iscritti. Sta poi alla sensibilità di
ognuno fare buon uso della tesse­
ra. Crespi sarà uomo del Pdl solo
quando avvierà un rimpasto e ag­
gregherà la componente Pdl che
oggi sta all’opposizione in consi­
glio comunale (i consiglieri Simo­
na Malattia e Maurizio Cerioli,
ndr). Aggiungo che Crespi sarà
del Pdl solo quando avvierà un
confronto con la Lega nord, fina­
lizzato all’entrata nella compagi­
ne amministrativa degli alleati
naturali del Popolo della libertà.
In assenza di questi presupposti,
Crespi rimarrà un sindaco appog­
giato soltanto da una lista civi­
ca». Carlin dunque lancia il guan­
to di sfida, ora non resta che at­
tendere per verificare la reazione
di Crespi.
Lorenzo Rinaldi
Domenica alla Girona
iniziativa sulla Shoah
per non dimenticare
n Sant’Angelo non dimentica.
Shoah, discriminazione, ri­
spetto, dignità: questi saran­
no i temi principali dell’ini­
ziativa organizzata dall’asso­
ciazione culturale “Bottega
dell’arte” con il patrocinio
dell’amministrazione comu­
nale di Sant’Angelo. Domeni­
ca pomeriggio alle 16 presso
la sala Girona si terrà “Per
non dimenticare”, un’iniziati­
va fortemente voluta dall’as­
sociazione culturale perché
«il ricordo è un modo di in­
contrarsi ­ dice Luisella Pelle­
grini, presidente del sodalizio
santangiolino ­. Abbiamo
pensato ad un incontro di
riflessione con poesie e musi­
ca in occasione della giornata
mondiale della memoria, ma
anche per valorizzare il senso
del ricordo in un senso più
ampio e generale». Il cuore
della manifestazione sarà
costituito da brani di autori
classici famosi: «Leggeremo
poesie di autori classici come
per esempio Ungaretti, Primo
Levi, Anna Frank oppure
altri come Penna e Luzi ­ pro­
segue la Pellegrini ­: tutto
questo per far capire che la
saggezza sta proprio nel ri­
cordare e non dimenticare
quello che purtroppo è acca­
duto in passato». L’attenzione
sarà ovviamente su quel che è
accaduto tempo addietro, ma
si sposterà progressivamente
sull’oggi: «Toccheremo tantis­
simi temi che ci ricondurran­
no ad un viaggio temporale
degli ultimi decenni. Il ricor­
do, la shoah, la discriminazio­
ne razziale, la violenza sui
bambini e sulle donne: tutte
problematiche che inevitabil­
mente vanno a creare il non
rispetto della dignità umana e
che purtroppo rischiano di
essere sempre attuali». I bra­
ni saranno interpretati dai
ragazzi della scuola di recita­
zione della stessa “Bottega
dell’arte”, che si intervalle­
ranno ai brani musicali ese­
guiti dai Last minute: «Saran­
no proprio i nostri ragazzi ad
alternarsi sulla scena e a
raccontare ai presenti le toc­
canti storie di persone che
hanno vissuto da vicino le
violenze e le atrocità dell’uo­
mo. Anche la band suonerà
dal vivo ­ precisa il presidente
barasino ­, e ovviamente ri­
produrrà brani famosi a tema
che ricondurranno la mente
all’argomento di giornata.
Saranno soprattutto brani
tratti dai repertori di De Gre­
gori, De Andrè o Guccini.
Un’altra forma di arte al no­
stro servizio, affinché tutti
possano non dimenticare».

CORTE E ABBADIA

L’Unione dell’oltre Adda indice un bando

per l’assegnazione delle borse di studio
10 RAPPRESENTANTI
OFFERTE 14 LAVORO
OFFERTE

n L’Unione dei comuni dell’oltre Adda lodigiano indice un ban­

do per l’assegnazione delle borse di studio agli studenti dei pae­
si che la compongono. Un modo, per le amministrazioni comu­
nali di Corte Palasio e Abbadia Cerreto, di essere al fianco dei
ragazzi che vogliono proseguire negli studi e accrescere il loro
livello d’istruzione. «Crediamo che questa sia un’iniziativa lode­
vole e soprattutto utile ­ spiega il presidente dell’Unione, non
che sindaco di Corte Palasio, Marco Stabilini ­, e intendiamo ACQUALIFE cerca personale vo­ CONCESSIONARIA auto con sede in
sostenerla e supportarla per il valore che ha nei confronti della lenteroso di bella presenza da in­ Lodi cerca meccanico con esperienza
nostra cittadinanza e del nostro futuro. Coloro che andranno ad serire come promoters nei centri e conoscenza elettronica / elet­
ottenere i benefici di questo bando sono i cittadini del futuro, commerciali per la zona di Mila­ tromeccanica. Ottima retribuzione
dunque abbiamo precisi doveri nei loro confronti». Per poter no sud. Per appuntamento Si­ adeguata alle effettive conoscenze e
accedere al contributo economico sarà necessario presentare gnora Mariangela 039.2454428 ­ capacità. Telefonare per informazioni
un’apposita domanda in carta semplice, corredata dalla fotoco­ 039.5963400 0371.30755 ­ 35237
pia del diploma di licenza media o di maturità entro il prossimo
23 gennaio. Potranno dunque usufruire dei benefici tutti gli
studenti che abbiano conseguito il diploma di licenza media con
ottimo o distinto, oppure coloro che hanno sostenuto l’esame di
maturità: «I soldi stanziati per le borse di studio corrispondono
a 2mila euro circa ­ precisa Stabilini ­: per quanto riguarda le
LE OFFERTE
scuole medie, la somma verrà divisa fra tutti coloro che hanno
conseguito la licenza con “ottimo” o “distinto”, mentre per
DI LAVORO
quanto riguarda le superiori tutti i diplomati potranno presen­
tare la domanda, ma solo i tre punteggi più alti riceveranno il E DI IMPIEGO
riconoscimento da parte dell’Unione dei comuni». L’iniziativa
viene considerata come un importante incentivo allo studio: «Ci SI INTENDONO RIVOLTE
sembra importante sostenere chi vuole proseguire con gli studi AD AMBOSESSI
e stare al fianco delle loro famiglie ­ conclude il presidente del­
l’Unione ­. Per questo abbiamo scelto di continuare con la con­ (Legge N. 903 9-12-77
segna delle borse di studio e per questo siamo convinti di conti­ e
nuare su questa strada anche nei prossimi anni». N. 125 10.04.91)
22
Basso Lodigiano
I PROBLEMI DEL SETTORE VERRANNO DISCUSSI OGGI A LODI IN UN INCONTRO TRA SINDACATI E AZIENDA: «I LAVORATORI SONO SOLO DELLE VITTIME»
Troppi disagi, postini sul piede di guerra
Turn over inesistente e carenze di organico: esplode la protesta
n La corrispondenza non arriva
e i primi a farne le spese sono ir­
rimediabilmente sempre loro, i
postini. Inutile negarlo, è sem­
pre andata così e adesso che la
riorganizzazione dei recapiti ha
acuito i disagi, è vero più che
mai. Apostrofarli come dei “fan­
nulloni” viene facile, eppure sot­
to i caschi e la divisa fluorescen­
te ci sono uomini e donne che
ogni giorno macinano chilome­
tri, volano da un capo all’altro
dei 47 “recapiti” del Lodigiano
per supplire alle croniche caren­
ze di organico, e di fatto mettono
“rattoppi” a un servizio che così
zeppo di lacune non si può. Non
ce lo raccontano però, e quel che
è taciuto, si sa, finisce in qual­
che modo con lo scomparire. Si
innesta qui il percorso assem­
bleare condotto la scorsa setti­
mana dal sindacato Slp­Cisl di
Lodi nei quattro centri primari
di distribuzione a Casale, Lodi,
Sant’Angelo e San Colombano:
nelle diverse sedi i postini della
provincia hanno unito le loro
voci in un coro di protesta che
ha assunto la forma dapprima di
un cartello rivendicativo inol­
trato ai vertici regionali azien­
dali, e quindi del tavolo di con­
fronto tra le parti in programma
oggi alle 14.30 presso il palazzo
delle Poste in via Fascetti a Lo­
di. Vi prenderanno parte i sinda­
cati confederali Cgil­Cisl e Uil, a
raccogliere invece in una corpo­
sa lista nera le mille criticità e
manchevolezze emerse ha prov­
veduto il segretario territoriale
di Slp­Cisl Giovanni Martorana:
«Siamo dalla parte dei lavorato­
ri e degli utenti ­ afferma ­, ci
siamo fatti carico delle proble­
matiche attivando l’apertura di
un conflitto di lavoro con Poste
Italiane per rivendicare i corret­
tivi necessari affinché il servi­
zio sia riportato entro standard
ottimali». Quindi lo sfogo ama­
ro: «I postini sono solamente le
vittime di questa situazione».
Un vortice di «insufficienze»
che non rende difficile compren­
dere lo scadimento del servizio:
intere zone prive di postini tito­
lari e mancanza di addetti di
scorta, insufficienti assunzioni
a tempo deter minato per far
fronte ai buchi negli organici e
mancato ricorso al turn­over dei
postini andati in pensione, ca­
renza degli addetti allo smista­
mento della corrispondenza in
arrivo, sistema di certificazione
degli orari non confor me e a
chiudere mezzi aziendali fati­
scenti inadatti a coprire le di­
stanze tra i Cpd e i luoghi di ef­
fettivo servizio.
«I postini non sono car ne da
mandare al macello, hanno di­
ritto a svolgere la loro attività
con i necessari strumenti, a tu­
tela della loro sicurezza e della
collettività ­ prosegue Martora­
na ­, alcuni sono costretti a lavo­
rare oltre le otto ore al giorno
per far fronte alle emergenze, lo
fanno per rispetto della clientela
e senso del dovere, ma non è pos­
sibile continuare a questa stre­
gua». Dovremmo ricordarlo noi
di qua abituati a quel saluto di­
stratto che accompagna la visita
del portalettere mentre lo sguar­
do già corre alla prossima bollet­
ta da pagare: a soffrire dei dis­
servizi, chi l’avrebbe mai detto,
sono in primis proprio loro.
Laura Gozzini
Due auto si scontrano a Bertonico,
un settantenne in prognosi riservata
BERTONICO Due auto si scontrano
all’incrocio e volano nel campo,
grave un uomo. Ieri pomeriggio
alle 13 circa si è verificato un inci­
dente a Bertonico all’incrocio tra
la strada provinciale 26 che da Lo­
di porta a Cremona e la strada
provinciale 192 che collega Casal­
pusterlengo a Bertonico. In quel
tratto c’è una canalizzazione dei
veicoli che porta all’area ex Gulf.
Coinvolte una Nissan Qashqai
condotta dal 49enne C.A. e una
Peugeot 207 sulla quale viaggiava­
no M.P. di 70 anni residente a Vol­
piano (To) e il 57enne S.F. L’impat­
to tra i due mezzi potrebbe essere
avvenuto per una mancata prece­
denza, ma la dinamica è ancora
poco chiara e al vaglio dei carabi­
nieri di Castiglione che stabiliran­
Al malcontento degli operatori si aggiunge quello dei cittadini in attesa della posta
NEL NUOVO COMPLESSO INDUSTRIALE INAUGURATO DALL’INALCA ARRIVERANNO ANCHE I PRODOTTI SEMILAVORATI A OSPEDALETTO
La carne lodigiana alla conquista della Russia
Dal macello Cremonini a Mosca per finire sulle tavole di tutto il Paese
OSPEDALETTO Da Ospedaletto a
Mosca per finire sulle tavole di
McDonald’s di tutta la Russia: è
questo il prossimo destino della
carne lodigiana lavorata al ma­
cello Inalca della Bassa.
Proprio ieri, infatti, Inalca ha
inaugurato a Mosca un nuovo
complesso produttivo e distri­
butivo, completamente automa­
tizzato, capace di lavorare circa
80mila hamburger l’ora, corri­
spondenti a 25mila tonnellate
all’anno, facilmente aumentabi­
li a 50mila. Alla cerimonia era­
no presenti il ministro del­
l’Agricoltura russo, Elena Bori­
sovna Skrynnik, il ministro per
le Politiche agricole alimentari
e forestali italiano, Luca Zaia, e
altre importanti autorità locali
ed internazionali.
L’impianto moscovita servirà
principalmente i ristoranti
McDonald’s della Federazione
Russa e lavorerà carne semila­
vorata congelata proveniente
dai vari stabilimenti di macella­
zione Inalca europei e sudame­
ricani, tra cui quello di Ospeda­
letto.
Il nuovo complesso sorge su
un’area di 25mila metri quadra­
ti, si sviluppa su tre piani per
26mila metri quadrati di super­
ficie coperta complessiva, darà
lavoro a circa 400 persone ed ha
richiesto un investimento di 100
milioni di euro, completamente
autofinanziati.
Le attività lavorative russe non
comporteranno cambiamenti di
alcun genere nella produzione o
nella lavorazione degli altri sta­
bilimenti europei. A Ospedalet­
to è stata recentemente proro­
no eventuali responsabilità. Da
una prima ricostruzione dei fatti
la Nissan sarebbe arrivata da Lodi
diretta verso Castelnuovo mentre
la Peugeot da Casalpusterlengo a
Bertonico. Dopo lo schianto en­
trambe le auto sono finite in un
campo vicino e dopo aver caram­
bolato si sono fermate con le quat­
tro ruote a terra. La più danneg­
giata era la Peugeot. Le macchine
non erano accartocciate, ma i tre
passeggeri sono rimasti feriti. Sul
posto l’automedica in partenza da
Casalpusterlengo, un’ambulanza
della Croce casalese e una della
Croce rossa di Lodi. M.P. e C.A. so­
no stati trasferiti a Codogno men­
tre M.P., la cui portiera lato guida
era completamente sfondata, è
stato portato a Lodi. Per quest’ul­
Il ministro delle Politiche agricole Zaia a Mosca in occasione dell’apertura dello stabilimento Inalca nazionali. Lo
gata la cassa integrazione a ro­
tazione per i 500 lavoratori delle
cooperative di lavoro del macel­
lo, anche se i primi sei mesi di to di vista».
cassa si sono conclusi con po­
che ore effettuate rispetto a arriva direttamente dall’azien­
quelle richieste.
«A Ospedaletto non cambierà processo produttivo da Ospeda­ del freddo per raggiungere an­
nulla ­ spiega il sindacalista Ci­
sl Luca Grazioli ­. L’investimen­
to in Russia era già programma­
to da tempo ma non ci sono so­
timo, che aveva battuto il viso e la
parte bassa del corpo, c’era il so­
spetto di fratture alle gambe e di
un violento trauma cranico. L’uo­
mo sanguinava in viso e per il
gonfiore respirava faticosamente.
Tutti i pazienti, che non hanno
mai perso conoscenza, sono stati
sottoposti a ore di accertamenti.
In serata il conducente della Nis­
san e il passeggero dell’altra auto
sono stati dimessi con pochi gior­
ni di prognosi. La peggio l’ha avu­
ta M.P., che nel tardo pomeriggio
era ancora in sala operatoria per­
ché sono subentrate complicazio­
ni. La sua prognosi è stata dichia­
rata riservata in via precauziona­
le, anche se il paziente non ri­
schierebbe la vita.
Paola Arensi
A processo coppia di rapinatori “seriali”,
nel mirino era finito anche Corno Giovine
CORNO GIOVINE Avrebbero colle­
zionato undici rapine “fotoco­
pia” in tre anni fra Lodigiano e
Cremonese, soprattutto agli uffi­
ci postali. È con questa accusa
che due bresciani di 40 e 31 anni
sono a processo a Cremona. Agi­
vano a volto coperto, con in pu­
gno una pistola e una mazza, poi
fuggivano con un’auto che risul­
tava quasi sempre rubata: una
dinamica che si ripeteva sempre
uguale, colpo dopo colpo, e che
avrebbe permesso agli investiga­
tori di attribuire ai due malvi­
venti così tante rapine.
Nella Bassa hanno colpito a Cor­
no Giovine nell’ottobre del 2000,
con un bottino di quasi 25 milio­
ni (allora c’erano ancora le lire).
I testimoni li hanno descritti co­
me tranquilli e sicuri di sé. Di
prima mattina entrarono quindi
nell’ufficio postale che si trova
vrapposizioni con la lavorazio­ Ospedaletto, però, ha già da an­
ne effettuata nella Bassa. Siamo
molto tranquilli da questo pun­ ne in Russia».
E una conferma in questo senso
da, che spiega come si svolge il
letto a Mosca. «Si tratta di due
realtà completamente diverse ­
spiegano dall’Inalca ­. A Mosca,
oltre alla parte distributiva e lo­
L’incidente all’incrocio di due strade provinciali: le auto sono finite nel campo
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
trice della filiale. Il colpo non è
durato più di due minuti: i mal­
viventi hanno arraffato i soldi
che c’erano nella cassa, circa 25
milioni, e poi sono fuggiti con
una Fiat Croma lasciata al­
l’esterno.
Le indagini furono condotte dai
carabinieri, che nei mesi succes­
sivi si confrontarono con i “col­
leghi” cremonesi (dove erano av­
venute rapine del tutto simili) e
si scambiarono le informazioni
Presi grazie alle indagini dei carabinieri riuscendo a stringere il cerchio
intorno ai due bresciani.
nella centralissima via Roma: Quello di Cor no Giovine fu il
sul volto avevano una sciarpa quarto colpo realizzato dalla
rossa, mentre in mano avevano banda, almeno in base a quanto
una pistola e una mazza da mu­ sostenuto dall’accusa. Ne segui­
ratore. Sono andati subito al so­ rono altri sette, per lo più nel
do, chiedendo i soldi senza trop­ Cremonese e tutti a uffici posta­
pi complimenti e puntando la pi­ li, sempre messi a segno con la
stola in faccia al dipendente, che stessa velocità e decisione.
si trovava al lavoro con la diret­ D. C.
gistica, si lavo­
rano solo gli In breve
h a m b u r g e r,
cioè arriva del­ SOMAGLIA
la carne già di­
sossata di cui
viene ultimata
Imprenditore derubato
la lavorazione.
La car ne che
da due fratelli albanesi,
sarà utilizzata
a Mosca sarà
un’ex socia a giudizio
p r o ve n i e n t e Sarà giudicata a Piacenza con rito
dagli impianti abbreviato M.D.S., imprenditrice
che già ora 42enne residente nel Basso Lodigia­
esportano car­ no accusata di essere la mandante
ne in Russia, del brutale pestaggio con rapina di
tra cui quello cui era rimasto vittima A.U., impren­
di Ospedaletto ditore 49enne di Somaglia attivo nel
o di Modena o settore dei locali pubblici nel territo­
altri anche su­ rio piacentino. L’uomo era stato sor­
damericani. preso da due albanesi armati di
Non è semplice spranga il 30 giugno del 2007, nel
esportare in cuore della notte, davanti al “Bulli e
Russia, perché pupe”, locale di Castelvetro Piacen­
quel Paese ha tino: era stato rapinato di 2500 euro
dazi doganali e del telefono cellulare. I carabinieri
par ticolari e di Fiorenzuola d'Arda e di Monticelli
accordi bilate­ avevano recuperato il filmato delle
rali che inte ­ telecamere che avevano immortala­
grano di volta to l'aggressione, e pochi giorni pri­
in volta le nor­ ma i fratelli albanesi L.S., all’epoca
mative inter ­ 22enne, e il 26enne L.S., erano stati
fermati in zona su un’auto con alcu­
stabilimento di ni bastoni al seguito. Il maggiore dei
due era buon amico dell’imprenditri­
ni l’abilitazione all’esportazio­ ce che in passato era in affari con il
49enne di Somaglia. I due albanesi,
Le mucche lodigiane, insomma, arrestati non senza fatica dai carabi­
arriveranno a Ospedaletto dove nieri piacentini e di Codogno, hanno
saranno macellate e disossate, e già patteggiato. La 42enne invece
dove entreranno nella catena affronta il processo, che si è aperto
proprio ieri: dovrà rispondere del­
che Mosca. Là saranno trasfor­ l’accusa di concorso in rapina e le­
mate in hamburger per le tavole sioni aggravate.
di McDonald’s.
Andrea Bagatta CORNOVECCHIO
La condanna definitiva
giunge dopo un anno,
in carcere per un mese
Giustizia “lumaca”, un rapinatore
dovrà scontare in carcere solo tren­
ta giorni. Il 9 febbraio dell’anno
scorso il milanese L.C. di 34 anni era
stato colto in flagrante mentre com­
metteva una rapina nella metropoli.
L’arresto in effetti era stato imme­
diato e così anche il processo per di­
rettissima. Però da allora il giovane
è rimasto presso la comunità tera­
peutica di Cornovecchio in attesa
della condanna definitiva per rapina
aggravata. Atto arrivato soltanto
nella giornata di ieri, quando i cara­
binieri della stazione di Maleo lo
hanno raggiunto presso la struttura
per comunicargli la nuova situazione
e condurlo in carcere a Lodi. Tutta­
via il rapinatore milanese rimarrà al­
la Cagnola soltanto un mese dato
che, per la lentezza della macchina
burocratica e una durata complessi­
va della pena di un anno e quattro
mesi, il resto del periodo in pratica è
già stato scontato nella comunità
della Bassa.
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
IN UNA PIZZERIA DELLA CITTÀ I CARABINIERI HANNO INDIVIDUATO TRE DIPENDENTI NON REGOLARI SUI VENTI AL MOMENTO IMPIEGATI
Lavoro in nero, l’Arma setaccia la Bassa
Un locale notturno multato di 143mila euro dopo le indagini
n Blitz dei carabinieri per scova­
re lavoratori in nero, un locale
notturno della Bassa deve paga­
re 143mila euro di multa. Sabato
notte i carabinieri della compa­
gnia di Codogno e i colleghi del
nucleo ispettorato del lavoro di
Lodi hanno effettuato numerosi
controlli nei locali di Codogno e
della zona limitrofa.
Tutto nell’intento di scoprire
eventuali posizioni lavorative ir­
regolari o sfruttamento della
manovalanza detto «caporalato»
­fenomeno che fortunatamente
nella Bassa Lodigiana non è mai
stato registrato­. Inizialmente i
militari sono entrati in una nota
pizzeria di Codogno dove hanno
trovato tre lavoratori in nero sui
20 complessivi all’opera. Di con­
seguenza il titolare dovrà pagare
diverse sanzioni, oneri assicura­
tivi e previdenziali nonché le im­
poste evase per tutto il personale
irregolare. Gli importi comples­
sivi sono ancora da quantificare
ma si tratterà senz’altro di sva­
riate migliaia di euro. Questo so­
prattutto perché alle domande
delle forze dell’ordine uno dei
camerieri interessati ha ammes­
so di lavorare per la pizzeria da
circa due anni. Poco dopo i cara­
binieri hanno notificato al tito­
lare di un noto locale notturno
della zona una maxi multa di
143.000 euro. In questo caso i
controlli erano stati compiuti lo
scorso novembre. Dagli accerta­
menti era emersa la presenza di
lavoratori in nero e tra sanzioni,
tasse e contributi da versare la
cifra totale è diventata esorbi­
ASSEMBLEA PUBBLICA
Rione Don Bosco,
venerdì l’incontro
con la giunta
n Quarto incontro pubbli­
co per la giunta comunale:
sindaco ed assessori incon­
trano il quartiere periferi­
co “Don Bosco”. È fissata
per questo venerdì sera, 5
febbraio, l’assemblea pub­
blica che vedrà gli ammini­
stratori della città incon­
trare i residenti del rione
“Don Bosco” presso gli
spazi della scuola materna
“Resistenza” di viale Cai­
ro. Come già per gli incon­
tri già svolti per il centro
storico, il rione di “San
Biagio” e il rione di “San
Giorgio”, anche l’assem­
blea di venerdì nel quartie­
re “Don Bosco” inizierà
alle 21 e darà voce a segna­
lazioni, suggerimenti e
critiche dei cittadini resi­
denti non solo nel quartie­
re intitolato al famoso sa­
cerdote ma anche a quelli
delle zone residenziali di
via Polenghi e di via Lam­
berti. Viabilità da tenere
sotto controllo, nuovi inse­
diamenti della media di­
stribuzione prossimi all’ar­
rivo, centro sportivo e pa­
lazzetto dello sport, scuole
di rione: anche queste le
questione all’attenzione
dell’incontro che permette­
rà di dare voce ad uno dei
rioni residenziali più popo­
losi della città.
Un carabiniere in azione: gli ultimi controlli hanno portato nuove sanzioni
tante. Il locale, gestito da un uni­
co titolare, è aperto ancora oggi.
L’episodio ricorda recenti dra­
stici provvedimenti che hanno
portato alla chiusura del Medi­
terraneo di Casalpusterlengo
lungo l’ex strada statale 234. Tut­
to per la scoperta di numerosi la­
voratori in nero. Pesanti anche
le sanzioni che hanno colpito le
cooperative operanti all’interno
della logistica Ceva di Casalpu­
sterlengo. Come predisposto dal
comando provinciale dei carabi­
nieri di Lodi i colleghi della com­
pagnia di Codogno proseguiran­
DA SETTIMANE, MANCANDO I FONDI, SI STANNO TRASFORMANDO IN VERI E PROPRI “VOLONTARI DELLA DIDATTICA”
Ognissanti, docenti gratis in classe
Nelle malattie “brevi” i prof della scuola sostituiscono i colleghi
n Sobbarcarsi ore di insegna­
mento in più. E farlo gratis, al
posto di supplenti che la riforma
“Gelmini“ impedisce di chiama­
re per il breve periodo.
È decisamente uno spirito di ser­
vizio fuori dal comune quello
che da settimane è in capo al
“nucleo storico” dei docenti del­
l’istituto di scuola media “Ognis­
santi”: alcuni insegnano lettere,
altri matematica o inglese, tutti
loro però (e sono una quindici­
na) da settimane si stanno tra­
sformando in veri e propri «vo­
lontari della didattica». Ovvero:
in classe ad insegnare ci vanno
anche in ore di scuola che non
spetterebbero loro. E ci vanno a
titolo completamente gratuito,
per sostituire i colleghi rimasti a
casa per improvvisa malattia. E i
supplenti? Per incarichi brevi
non si possono più chiamare: le
nuove disposizioni ministeriali,
infatti, consentono alle scuole di
avvalersi dei supplenti solo dal
sedicesimo giorno di assenza di
un insegnante titolare. Per le pri­
me due settimane la parola chia­
ve è u n a s o l a : a r r a n g i a r s i .
L’Ognissanti, per fortuna, lo fa
nella maniera migliore, avvalen­
dosi di insegnanti «storici» che,
senza prendere un euro in più di
Novello, al premio di satira
voteranno anche i visitatori
n Non solo la giuria di qualità.
Ma anche il voto ed il giudizio
popolare.
Come accade per il festival ca­
noro di Sanremo. La quinta edi­
zione del premio internazionale
di satira di costume intitolato a
Giuseppe Novello torna ad ab­
bracciare la formula organizza­
tiva già sperimentata con suc­
cesso nel 2008: anche quest’an­
no, infatti, il concorso affianca
al voto della giuria di qualità
(quest’anno presieduta dal vi­
gnettista del Corriere della Sera
Emilio Giannelli) anche il voto
dei visitatori alla mostra che dà
esposizione alle opere selezio­
nate al concorso.
I dettagli organizzativi sono
no con i blitz serali anche nel stati messi a punto proprio in
corso dell’anno. Infatti soltanto questi giorni dalla segreteria
in questo modo camerieri e ma­ del concorso. Da questo sabato 6
novali, ma anche altre figure, po­ febbraio (è il giorno di apertura
tranno lavorare in regola con le dell’esposizione allestita al vec­
dovute tutele assicurative previ­ chio ospedale Soave) e fino al
ste dall’ordinamento italiano. termine della mostra fissato al 7
Tutto perché, soprattutto in que­ marzo, i visitatori potranno vo­
sti periodi di crisi, spesso una tare la loro vignetta preferita
persona con uno stipendio nella utilizzando una apposita scheda
media non riesce a coprire tutte che sarà loro consegnata pro­
le spese mensili e cerca un dop­ prio all’ingresso dell’esposizio­
pio lavoro avvantaggiando im­ ne.
prenditori senza scrupoli per ve­ La scheda potrà poi essere ripo­
ra necessità. sta in un’urna sempre collocata
Paola Arensi negli spazi della mostra. Ad
Mancano i soldi e all’Ognissanti i docenti si trasformano in volontari della didattica
stipendio e pur di non lasciare insegnanti che da settimane
aule scoperte, tornano in classe. stanno entrando in aula a titolo
A fare le veci dei supplenti che completamente gratuito, sosti­
chiamare non si può. «La situa­ tuendosi ai supplenti che non si
zione è proprio questa­ conferma possono chiamare». In classe ci è
la preside Maria Rapelli­: piutto­ pure andata qualche volta la
sto di lasciare degli studenti in stessa Rapelli. «E che possiamo
classe senza fare nulla, abbiamo fare, lasciamo alunni senza inse­
esposizione terminata, la «con­
ta» dei voti permetterà così di
decretare la vignetta più ap­
prezzata dal pubblico, il cui au­
tore riceverà dal comune una
targa ricordo. Una curiosità:
nel 2008 il voto popolare premiò
proprio il vignettista codognese
Remo Rizzi. Ma c’è di più: come
già due anni fa, anche in questa
edizione 2010 ad essere premiati
saranno anche i cittadini che si
trasformeranno in «giudici po­
polari». Tra tutti i visitatori che
avranno espresso il proprio gra­
dimento per una delle vignette
in gara, infatti, verrà estratto il
vincitore del premio messo in
palio per l’occasione: un buono
spesa da 200 euro da utilizzare
nei negozi di Codogno che han­
no aderito all’iniziativa.
Sempre per la cronaca, l’edizio­
ne 2008 del Premio Novello vide
vincere tra i giurati popolari un
signora di Casalpusterlengo,
fortunata estratta tra le 300
schede che due anni furono in­
serite nell’urna di selezione da
altrettanti visitatori al Premio.
Proprio il successo ottenuto nel
2008 dall’iniziativa del voto po­
polare ha portato quest’anno al­
la replica di questa fortunata
formula di votazione.
Luisa Luccini
gnante­ sbotta la dirigente scola­
stica­? Assolutamente no, va con­
tro il valore del processo educati­
vo che è legato a doppio filo alla
stessa funzione dell’insegnamen­
to e della scuola». Rabbia ed
amarezza, come si può ben capi­
re, ci sono tutte. Ma c’è anche la
voglia di reagire nel modo mi­
gliore ad una situazione che si
contesta da cima a fondo. E che
la scorsa settimana, in un incon­
tro sindacale con i docenti, ha
portato a bocciare la proposta di
ovviare al problema facendo o
entrare dopo o uscire prima da
scuola gli alunni senza inse­
gnante. «Non scherziamo, il di­
ritto all’istruzione è un diritto
sancito dalla nostra Costituzione
­ sottolinea la preside ­ Il mondo
della scuola deve risparmiare?
Lo sappiamo bene anche noi, mi
creda. E per questo siamo favore­
volissimi alla lotta agli sprechi e
agli sforzi per ottimizzare le ri­
sorse. Ma i settori della scuola
dove si deve e si può risparmiare
non sono quelli dell’insegnamen­
to, sono altri. Così facendo­ con­
clude la preside­, si colpisce a
morte il processo educativo della
scuola, la sua funzione di docen­
za e di didattica».
Lu. Lu.
23
Codogno
IL SINDACO
«Sulla sicurezza
non accettiamo
lezioni da nessuno»
n «Altro
che sparare
sulla Croce
Rossa. La
minoranza
spara solo
fuochi d’ar­
tificio: dura­
no pochi
secondi e
poi si spen­
gono, senza Dossena
lasciare
traccia». È una replica di­
retta quella che il sindaco
Emanuele Dossena indiriz­
za al capogruppo consiglia­
re del centrosinistra Fran­
cangelo Riboldi, pronto nei
giorni scorsi ad imputare
all’esecutivo di centrode­
stra un “flop” amministra­
tivo in tema di sicurezza.
«Sulla sicurezza non accet­
tiamo lezioni da nessuno­
attacca Dossena­ Tanto
meno le accettiamo dalla
minoranza, che votò contro
l’adozione della video­sor­
veglianza e attaccò proprio
il sottoscritto quando, que­
sta estate, decise che pote­
va essere punto di riferi­
mento delle segnalazioni
dei cittadini». Per Dossena,
dunque, la sicurezza resta
una priorità del centrode­
stra. «La sospensione il
giovedì sera del terzo tur­
no di vigilanza è solo tem­
poranea, in vigore solo
fino a fine aprile ­ ribadi­
sce ancora il sindaco ­ sulla
sicurezza continuiamo poi
a mantenere contatti stret­
ti con la Regione, per otte­
nere finanziamenti «ad
hoc», da indirizzare pro­
prio al settore della vigi­
lanza, come sempre fatto
in tutti questi anni». Dal
tema della sicurezza, le
riflessioni di Dossena si
aprono poi a considerazio­
ni generali. «Non è la pri­
ma volta che il consigliere
Riboldi ironizza sul fatto
che il sottoscritto parli
spesso di Codogno come
!capitale della Bassa”, la­
sciando intendere, con que­
sta sua ironia, che il sotto­
scritto stia dicendo delle
fesserie­ sottolinea Dosse­
na­ In merito, prendo a
prestito una recente di­
chiarazione del cardinale
Bagnasco che metteva in
evidenza come, a livello
nazionale, sia diventato
usuale denigrare il Paese
intero pur di fare dispetto
alla parte avversaria. Eb­
bene, lo stesso fa Riboldi:
pur di fare dispetto a chi
amministra Codogno, deni­
gra la sua città. Non è la
prima volta che succede e
questo mi rammarica mol­
to. Ma chi fa simili attac­
chi palesa tutta la sua
mancanza di prospettiva,
palesa il fatto di non avere
argomenti propositivi con
cui sostenere la propria
critica».
24
Casale
I CARABINIERI ERANO ALLA RICERCA DI UN MAROCCHINO CHE ERA STATO COINVOLTO NELLA RISSA DI SABATO SERA IN PIAZZA DEL POPOLO
Un dormitorio abusivo di nordafricani
Cinque persone sono state controllate dai militari dell’Arma
n Un dormitorio abusivo con cin­
que nordafricani viene scoperto
dai carabinieri di Casale durante
un controllo a sorpresa scattato
in seguito alla rissa di sabato sera
in piazza del Popolo. Subito sono
state eseguite le identificazioni di
rito per gli extracomunitari e l’or­
dinanza di carattere amministra­
tivo verso la proprietà dello stabi­
le: entro cinque giorni dovrà ren­
dere inagibile l’accesso ai senza­
tetto, pena una pesante sanzione
pecuniaria.
Una delle due persone coinvolte
nella rissa di sabato sera in piazza
del Popolo era noto ai carabinieri
della stazione di Casale come per­
sona domiciliata «in luogo non
adatto», ovvero in una cascina
fuori dall’abitato casalino, di cui
non è stata reso nota l’ubicazione.
Ieri mattina quindi una pattuglia
dei carabinieri di Casale, nell’am­
bito dei controlli di routine, è sta­
ta indirizzata per un controllo a
sorpresa proprio al domicilio del
marocchino coinvolto sabato sera
nella rissa. Qui i carabinieri han­
no scovato all’interno dello stabi­
le cinque nordafricani che occu­
pavano abusivamente l’immobile.
A tutti sono stati controllati i do­
cumenti e due marocchini sono
stati portati alla caserma di Codo­
gno per il foto segnalamento ne­
cessario a capire se fossero in re­
gola o meno con il permesso di
soggiorno.
Contestualmente, gli uffici comu­
nali si sono attivati per notificare
alla proprietà l’obbligo di inibire
entro cinque giorni l’accesso allo
stabile sulla base dell’ordinanza
emanata quest’estate dal sindaco
Flavio Parmesani. Se non saran­
no sbarrati gli accessi in modo da
impedire l’ingresso dei senzatet­
to, la proprietà sarà passibile di
una sanzione di oltre 500 euro.
«Da parte nostra c’è la ferma in­
tenzione a proseguire in tutte le
sedi opportune per applicare l’al­
lontanamento coatto a carico del­
l’extracomunitario coinvolto nel­
la rissa, in attesa di permesso di
soggiorno perché ha fatto richie­
sta come badante ­ dice il sindaco
Flavio Parmesani ­. I controlli
vanno bene, ma bisogna anche fa­
re in modo che chi si macchia di
gesti di violenza sia allontanato,
se non in regola: l’iter è in corso e
lo seguiremo con grande attenzio­
ne».
In realtà, dal comando dei carabi­
nieri di Codogno precisano che al
momento è possibile solo una se­
gnalazione alla questura di Lodi e
agli enti preposti affinché in sede
di valutazione sull’emersione del
lavoro dell’extracomunitario sia
negato il permesso per i prece­
denti accumulati. Anche in que­
sto caso è stata sporta una quere­
la di parte a suo carico per lesioni
da parte dell’altro straniero coin­
volto nella rissa. Tuttavia, l’iter
amministrativo non prevede l’im­
mediata espulsione dello stranie­
ro: la questura può negare il per­
messo, e solo a quel punto even­
tualmente potrebbe scattare l’al­
lontanamento, sempre che il nor­
dafricano non presenti ricorso.
Andrea Bagatta
L’antica fontana regalata al comune
dopo due anni è ancora senz’acqua
n Più di due anni fa ha
donato al comune
un’antica fontana di cui
ha personalmente cura­
to la ristrutturazione e
la ricostruzione con
pezzi originali d’epoca.
La fontana si trova in
via Cavour 22 a Casal­
pusterlengo, proprio ad
angolo con il suo risto­
rante, la “Vecchia Cor­
te”, ma nonostante sia­
no passati oltre 24 mesi
il comune non ha rispet­
tato l’accordo di dona­
zione.
La donazione al comune
casalese è stata effettua­
ta da Renzo Ghelfi, pre­
sidente e promotore del
gruppo culturale Cena­ La fontana che si trova a due passi dal locale di Ghelfi regalata da Ghelfi.
colo degli artisti promo­
tore tra l’altro del premio “Bra­ 8 alle 22 durante i mesi inverna­
vo”, ed è subordinata alla clau­ li.
sola, voluta dal proprietario, Ed allora Ghelfi visto che il pat­
che ci sia uno scorrere d’acqua to non è stato rispettato, ha in­ Parmesani concretizzi gli impe­
a getto continuo dalle ore 7 alle scenato un’insolita “protesta”:
24 nel periodo estivo e dalle ore la fontana fa sgorgare infatti ac­
Nella foto d’archivio, i carabinieri di Casale mentre controllano i documenti di alcuni stranieri fermati per la strada
È STATA UNA DOMENICA NEL SEGNO DELLA CULTURA PER TUTTI, GRANDI E PICCOLI
Per il compleanno della biblioteca
arriva il premio per i “superlettori”
n Sono Serafino Dabusti e Simo­
na Sordi i superlettori 2009, ri­
spettivamente con 186 e 175 presti­
ti librari, della biblioteca comu­
nale e mediateca provinciale di
Casalpusterlengo, che ha festeg­
giato l’anniversario dei due anni
di attività nella nuova suggestiva
sede ricavata dalla ristrutturazio­
ne dell’ex magazzino municipale
di via Libertà.
Grande festa quindi in biblioteca
officiata dalla responsabile Nico­
letta Riboldi e dall’assessore alla
cultura Giuseppe Passerini che
ha preso il via nel pomeriggio do­
menicale con la manifestazione
“Aspettando il Carnevale”, con
animazione e laboratorio per
bambini organizzati e gestiti dal
personale della biblioteca e dai
volontari del servizio civile nazio­
nale del progetto per biblioteche
“Lodi Amo”. La Riboldi ha anche
presentato alcuni dati riferiti al­
l’attività 2009 con 31.860 presenze,
circa 31mila prestiti e 2555 servizi
di interprestito. Gli iscritti sono
complessivamente oltre 4300 con
un incremento di 935 nuovi iscrit­
ti, molti dei quali provenienti dai
paesi limitrofi, nel 2009.
Tornando alla manifestazione
“La biblioteca ti premia”, con zai­
netti e borse del “Superlettore” e
con biglietti omaggio per cinema
e spettacoli offerti dal teatro co­
munale, sono stati premiati per le
ratore culturale spera che la
nuova amministrazione comu­
nale guidata dal sindaco Flavio
gni presi dai predecessori in
tempi brevi.
La piccola Arianna Montini è risultata la superlettrice di favole e fiabe a Casale
diverse categorie per gli adulti
Luigi Salvaderi “Superinterpre­
stito”, Bassano Peviani “Super­
multimediale”, Angela Fraschini
“Superteatro”, Daniele Lana “Su­
permusica”, Pasquale Rea “Su­
percinema”, Andrea Angelo Fra­
schini “Casale e dintorni”, Casi­
miro Carniti “Romanzi gialli”,
Vittoria Steffenini “Romanzi
amore”, Dennison Goldon “Poe­
sia”.
Per la sezione bambini i superlet­
tori primi libri sono stati: Loren­
qua in modo perenne e
continuativo non nella
realtà ma in una bella
opera pittorica realizza­
ta dall’artista casalese
Roberto Scarioni, pub­
blicamente esposto co­
me “pro memoria” per
il comune affinché ri­
spetti gli accordi presi.
In effetti il comune di
Casale ha acquisito al
patrimonio municipale
questa pregevole opera
rimessa a nuovo, basti
pensare che uno dei
simboli della città, la
fontana di piazza del Po­
polo, ha almeno un se­
colo di vita in meno ri­
spetto a questa fontana
Ora il ristoratore e ope­
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
CENACOLO DEGLI ARTISTI
Parte il “Bravo” 2010, tutti i cittadini
potranno presentare nomi e candidati
n Il premio “Bravo” organizzato dal Cenacolo degli artisti di Ca­
sale coordinato da Renzo Ghelfi, si apre a tutti i cittadini. «Il pre­
mio ­ dice Ghelfi ­ introduce quest’anno la novità delle segnalazio­
ni per i candidati meritevoli da parte di tutti i cittadini. Ogni casa­
lese potrà di fatto segnalare una persona che ritiene meritevole di
essere ufficialmente premiata. Il Cenacolo assegnerà il premio
ogni qualvolta vorrà sottolineare l’operato di quelle persone che
in diversi campi e settori, dallo sport all’imprenditoria, dal mondo
del lavoro alla cultura hanno saputo diffondere il nome del loro
paese di origine in tutta Italia e nel mondo». L’apposita giuria
terrà in evidenza le segnalazioni pervenute per l’assegnazione del
premio civico che consiste in una originale scultura dell’artista
casalese Roberto Scarioni con diploma personalizzato di merito.
Nel 2009 il “Bravo” è stato assegnato alla “eccellenza” del mondo
dell’artigianato di Casale: Domenico Morosini, Gianni Livraghi, i
fratelli Giorgio e Giovanni Paolo Meazzi e i fratelli Galimberti. Si
tratta di un premio civico che va ad affiancarsi alle premiazioni
istituzionali annuali dei premi Pusterla assegnati dall’ammini­
strazione come atto di riconoscenza verso cittadini, enti, associa­
zioni e istituzioni che si sono particolarmente distinti per bontà e
solidarietà verso il prossimo. Da segnalare che l’albo d’oro del
premio “Bravo” vede finora iscritti, oltre ai premiati 2009, gli
imprenditori Franco Curioni e Silvano Chiapparoli, la “parruc­
chiera dei divi” Anna Josè Buttafava e lo scrittore Aldo Milanesi.
Casimiro Carniti, lettore di romanzi Simona Sordi, la divoratrice di libri
zo Zoppi, Martina e Chiara Pe­
drazzini, per gli “Album”, Riccar­
do Franzelli e Arianna Giussani,
per “Favole e fiabe”, Arianna
Montini e Viola Motti, per “Fila­
strocche e poesie”, Emma e Am­
bra Dametti, per “Libri di paura”,
Alessandro Grossi e Alessandra
Giussani, per i cartoni Agnese
Chinosi e Diana Bianca Scicolo­
ne.
Gran conclusione con il taglio e la
degustazione della torta.
Francesco Dionigi  Un momento della manifestazione per il “compleanno” della biblioteca
LUTTO
Lasciando un incolmabile vuoto
è mancato
le ore 10 partendo dall'abitazio­
ne in via Castello n. 29 per la
chiesa parrocchiale, indi per il
cimitero locale.
Un particolare ringraziamento a
tutto il Personale del Reparto
Rianimazione dell'ospedale Ci­
vile di Piacenza.
Si ringraziano anticipatamente
tutti coloro che vorranno parte­
cipare alla cerimonia.
Caselle Landi, 3 febbraio 2010
Onoranze Funebri MARNI
Codogno ­ Tel.0377/431886
ANGELO BORSOTTI
di anni 57
Addolorati ne danno il triste an­
nuncio la mamma Anna, la mo­
glie Emilia, i figli Edoardo, Anna
con Luca e Alessio, il nipotino
Simone, gli zii, le zie, i cognati,
le cognate, i nipoti e i parenti
tutti.
I funerali si svolgeranno in Ca­
selle Landi giovedì 4 febbraio al­
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010 25
il Cittadino
Sezione
La pubblicazione delle foto g r afie di questa pa gina è g r atuita. Gorini 34, Lodi (da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 19,30) o in via
Le foto a colori, accompa gnate da un testo, e i messa g gi posso­
no:
• essere inviati via e­mail all’indirizzo auguri@ilcittadino.it,
• essere spediti o conse gnati presso i nostri uffici in via Paolo
Cavour 31, Lodi (da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle
14,30 alle 17,30, il sabato dalle 9 alle 11,30)
• essere trasmessi con SMS al n. 334 2318135
Su www.ilcittadino.it è possibile trovare tutte le informazioni
Giorni di Festa
§ AUGURI § 6 FEBBRAIO § 1 FEBBRAIO § 2 FEBBRAIO
Buon compleanno Asia!!! Buon compleanno Mattia!!! Buon compleanno Lorenzo!!! Buon compleanno Beatrice!!!

Insieme ad una bella nevicata un anno fa sei arriva­ A te Mattia e al tuo dolce, inconfondibile sorriso i Grandi auguri per il 1° anno di nascita di Lorenzo Auguri!!! Oggi compi due anni di vita, io compio
ta, nel dì della Candelora noi non vedevamo l’ora di miei più affettuosi auguri nel giorno del tuo secon­ D’Amelio; da parte dei nonni: Anna, Giuliana, An­ due anni di Paradiso quaggiù da quando sei nata
conoscere il nostro angelo biondo e di baciare il tuo do compleanno. Bacio Gianky. tonio ed Ennio. tu!!!
visino tondo. I nonni.

§ 29 GENNAIO § BORGHETTO LODIGIANO ­ 3 FEBBRAIO § AUGURI § 2 FEBBRAIO

Buon compleanno Edoardo!!! Buon compleanno Mirko!!! Buon compleanno Zoe!!! Buon compleanno Mattia!!!

Il 29 gennaio Edoardo Gallarati ha compiuto 1 an­ Auguroni Mirko Zanaboni!!! Tanti cari auguri Mi­ Tanti auguri a Zoe Bassanini per il tuo primo Tantissimi auguri di buon compleanno Mattia per
no auguri d’immenso amore e gioia da mamma Da­ rko per il tuo primo compleanno. Dal tuo amico splendido anno il 7 febbraio da tutti coloro che ti il tuo primo anno!!! Da tutti i nonni e gli zii!!
niela e papà Alessandro... Mattia. vogliono bene.

§ 8 MESI § AUGURI § 4 FEBBRAIO § 25 GENNAIO

Tanti auguri Ilaria!!! Buon compleanno Michele!!! Buon compleanno Marianna!!! Buon compleanno Andrea!!!

Tanti auguri dallo zio Roby “il milanista” alla viva­ Tanti auguri di buon compleanno a Michele Rai­ E’ arrivato il giorno più bello dell’anno: il tuo com­ Buon compleanno Andrea tanti auguri al nostro
cissima Ilaria perchè ha compiuto 8 mesi ed è spun­ mondi di Cadilana che domenica compirà 4 anni. pleanno. Auguri e baci nonno Gianmario, nonna campione dalle nonne e nonno zie e zii e le cuginette
tato il primo dentino! Con tanto affetto la mamma Alessandra il papà Ga­ Adele e Gianky. Emma e Beatrice.
briele e la sorellina Eleonora.

§ 3 FEBBRAIO § 6 FEBBRAIO § CODOGNO § AUGURI

Buon compleanno Ilaria!!! Buon compleanno Sara!!! Buon compleanno Giada!!! Buon compleanno ad Ilaria e Mauro!!!
Alla nostra Oggi Doppi
piccola 3 febbraio auguri
Sara la piccola nella
che Giada famiglia
il 6 febbraio compie Bianchi!!
compie 5 anni. Tanti
4 anni Tanti auguri
tanti auguri da mamma
auguroni piccolo Antonella
da mamma tesoro dalla alla
e papà. tua mamma piccola
Giusi, Ilaria
papà Mauro, che il 30
tua sorella gennaio ha
Greta, compiuto
nonna 8 mesi
Marilena, ed al
la bisnonna suo
Valda; papà
bacioni Mauro
dagli zii che il
e i tuoi 31 gennaio
cuginetti ha
Beatrice compiuto
e Luca. gli
E’ arrivato il giorno tanto atteso... 18 anni sono un anni!!
bel sogno, vivilo fino in fondo! Auguri Ilaria da chi
ti vuole bene.
26 MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010

il Cittadino
Sezione
La pubblicazione delle foto g r afie di questa pa gina è g r atuita. Gorini 34, Lodi (da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 19,30) o in via

Giorni di Festa Le foto a colori, accompa gnate da un testo, e i messa g gi posso­

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§ 4 FEBBRAIO § AUGURI § BORGHETTO LODIGIANO, 1 FEBBRAIO 2010 § BORGHETTO LODIGIANO, 1 FEBBRAIO 2010
Buon compleanno Gilberto!!! Buon compleanno Mattia!!! Buon compleanno Mattia!!! Buon compleanno Mattia!!!

Sei forte papà Gilberto. Tanti auguri di buon comple­ Mattia, tantissimi auguri per i tuoi due anni! Sei la Tanti auguri Mattia per i tuoi 13 anni dai tuoi fami­ Mattia, ti facciamo i nostri migliori auguri di buon
anno per i tuoi 34 anni dal tuo piccolo Alessandro. nostra vita e ti vogliamo tanto bene! liari! compleanno. Dalle classi 2ªA e 2ª B di Borghetto Lo­
La tua mamma Rita e il tuo papi Antonio. digiano!!!!

§ 1 FEBBRAIO § BORGHETTO LODIGIANO ­ 6 FEBBRAIO 2010 § AUGURI § AUGURI

Buon anniversario Paola!!! Buon compleanno mamma Mary!!! Buon compleanno Rosario!!! Buon compleanno Gianna Rossi!!!

“01 febbraio 2010 – ricorderò per sempre quel giorno…
il nostro primo giorno d’amore! Buon Anniversario!!!
Ti amo”
§ AUGURI ­ 100 PRIMAVERE
Buon compleanno Carmela Albanesi!!!
Auguri Mary Campolunghi Cagnazzi!!!Auguri Buon compleanno Rosario oggi compi 29 anni gli Tanti auguri alla signora Gianna Rossi di Casti­
mamma per i tuoi 42 anni. Da tuo figlio anni più belli spero che questi auguri ti giungano glione d’Adda per i suoi 92 anni dal bar «La Tenta­
con tanto affetto i tuoi amici Franco, Stefy, Elena e zione».
Gaetana.
§ AUGURI § AUGURI § 31 GENNAIO
Buon compleanno bisnonna Valda!!! Buon compleanno nonni !!! Buon compleanno Giovanni!!!

Il giorno 6 febbraio la signora Carmela Albanesi arri­ Il giorno 5 febbraio la nonna e bisnonna Valda compie Auguri di buon compleanno ai nonni Piera e Dome­ Tanti auguri Giovanni!!! Auguri di buon complean­
verà al traguardo delle 100 primavere. Auguri vivissi­ 85 anni. Auguri sinceri dai tuoi figli Marilena, France­ nico dai vostri nipoti Fabio, Elena, Ilaria. Vi è piaciu­ no da tutta la tua famiglia.
mi e felicitazioni da tutti: parenti, amici e tutte le per­ sca con Franco e Domenico con Patrizia, i nipoti e pro­ ta la sorpresa?!
sone che ti conoscono e ti vogliono bene. nipoti Greta, Giada, Beatrice e il piccolo Luca.

60° ANNIVERSARIO § AUGURI ­ 55 ANNI § COMPLIMENTI

§ PIEVE FISSIRAGA Buon compleanno Francesco!!! Campionati Italiani î LIVRAGA Complimenti alle ragazze
Mamma Rosetta e papà Gianni
Francesco con
questa foto che
abbiamo fatto noi
vogliamo rega­
larti questo mo­
mento di felicità
e donarti i nostri
auguri con tan­
tissima stima au­
gurandoti buon
compleanno a te
che sei nato dove
il mare è turchi­
no su un isola li
tra i gabbiani le
barche le tartaru­
ghe. Aspettando
la nave ascoltan­
do il mare che si
infrange sugli
scogli aspettando
il tramonto per
tuffarti nel mare
Tanti auguri a papà Gianni e mamma Rosetta della tua vita au­ Complimenti ai nostri genitori per il terzo Complimenti alle ragazze della Chiaradance per la strepitosa
per il vostro 60° anniversario di matrimonio da guri dai tuoi ami­ posto conquistato nel liscio ai «Campiona­ esibizione di sabato sera al teatro di Livraga dalle vostre fans.
Nuccio, Antonella, Ornella, Sergio e tutti i vostri ci tutti Rosario, ti Italiani dei Maestri» effettuati a Cervia.
nipoti. Con affetto. Tano, Stefi, Ele. Ilaria e Marika Guida.
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
Le lettere al direttore (che posso­
no essere inviate anche all’indiriz­
zo mail posta@ilcittadino.it) devo­
no portare in calce il nome, l’indi­
rizzo e il numero di telefono del
mittente altrimenti non verranno
pubblicate. La direzione si riserva
il giudizio sulla pubblicazione e
ogni possibilità di intervento sui te­
sti che vengono inviati.
LODI
Le colpe per
le quattro torri
dell’Albarola
n All’Albarola, tra via Saragat e via
Aldo Moro, è stato ormai ultimato
l’enorme caseggiato che costituisce
una vera bruttura per tutto il quartie­
re. Una delle più belle e vivibili zone di
Lodi ha dovuto ospitare quattro caser­
moni che sono un vero pugno in un oc­
chio. Era bello il quartiere, prima di
una simile orripilante lottizzazione.
In una zona servita da strade strettis­
sime è stata autorizzata un’edificazio­
ne intensiva da anni Cinquanta. Ogni
volta che metto piede in città per anda­
re a trovare mia madre resto esterefat­
ta da una simile bruttura: il mio oc­
chio non riesce a capacitarsi per ciò
che è stato realizzato.
Nei prossimi mesi a Lodi si vota per il
nuovo sindaco: mi auguro che gli abi­
tanti della zona, disgustati da un simi­
le vandalismo urbanistico, sappiano
punire l’amministrazione comunale
che l’ha voluto e imposto.
Severina Vignati
Non è mio compito prendere le difese
dell’attuale giunta comunale, ma è giu­
sto ricordare che non è stata questa am­
ministrazione comunale ad autorizza­
re la costruzione dei quattro grandi edi­
fici dell’Albarola, ma la giunta prece­
dente.
E per non gettare tutte le croci addosso
a chi c’era prima di Lorenzo Guerini, è
giusto aggiungere che l’intero quartiere
­ trent’anni fa ­ è stato disegnato urba­
nisticamente in modo anacronistico e
inadeguato. Le strade sono strettissime,
tanto che ci passano a malapena due
auto, la chiesa non ha neppure un sa­
grato. Povera Albarola...
Ferruccio Pallavera
POPOLARE DI LODI
Si auspica
un grande
cambiamento
n «Saviotti Lei piace ai piccoli azioni­
sti , anche per il fattore C ma non mi
fraintenda.» Queste le prime parole
dell’intervento di Modesto Volpe Pre­
sidente della Associazione Nazionale
dei Piccoli Azionisti, del Banco Popo­
lare all’assemblea straordinaria del 30
gennaio tenutasi a Verona per l’appro­
vazione dell’emissione del Prestito
Obbligazionario Convertibile da un
Miliardo di euro, oltre ad alcune modi­
fiche statutarie. Piace perché senza
mezze parole ci ha confermato che il
Banco è sano, non ci sarà fusione con
UBI, e Italease è sotto controllo anche
se nel 2010 potrebbe rallentare la cre­
scita del gruppo, e con il fattore “C”
potrebbe dare addirittura qualche pia­
cevole sorpresa se si rivalutassero al­
cune e importanti proprietà del porta­
foglio immobiliare. Se aggiungiamo
che anche la Banca Popolare di Lodi è
ritornata all’utile dopo le ben note vi­
cissitudini, non si può che approvare
l’attività svolta sino ad oggi dall’Am­
ministratore Delegato .
Il Presidente dell’Anpa ha anche rin­
graziato pubblicamente l’AD della Ban­
ca Popolare di Lodi Maurizio Di Maio
che «meriterebbe una mille miglia pla­
tinum per essere andato in pochi mesi
nelle aziende di centinaia di clienti del­
la banca riportando fiducia quindi in
molti imprenditori e azionisti.»
Noi siamo stati sempre molto critici,
ha proseguito Volpe, come nel caso
della nomina a part time, di Maurizio
Di Maio. Ci siamo opposti alla condivi­
sione con il il Credito Bergamasco di
una risorsa così importante come
quella dell’AD, e oggi i fatti dimostra­
no la fondatezza delle nostre critiche,
che sono sempre state costruttive.
Rivolgendosi al presidente Fratta Pa­
sini, Volpe ricorda l’invito fatto in oc­
casione di un pubblico incontro con i
piccoli azionisti a Lodi nel quale fu ri­
chiesta la riduzione degli emolumenti.
Invito che il presidente confermò di
prendere in considerazione con una
riduzione del proprio emolumento del
25% al quale si sarebbero allineati tuti
gli altri componenti dei consiglio.
Ma oggi prosegue il presidente d el­
l’Associazione Nazionale dei P iccoli
A zionisti del Banco Popolare, non ab­
biamo avuto la certezza che tutti han­
no seguito il suo esempio e non possia­
TROPPI INTERROGATIVI SUL FUTURO DEL FANFULLA?
Dopo quarant’anni non metterò più piede alla Dossenina
n Sono un tifoso del Fanfulla ed è da decenni che
ne seguo le vicende e le partite.
Le soddisfazioni sono solo amarcord ritornando
agli anni ’80 con la mitica squadra di Veneri. Da
allora solo delusioni.
Quando si dice che al peggio non c’è limite... ciò
calza a pennello per il Fanfulla che nella storia re­
cente ha regalato parecchie delusioni a noi poveri
tifosi, le bastonate fanno male ma il cuore ti porta
sempre lì ad aspettare che questo povero Guerrie­
ro si rialzi. L’amore per questa squadra e questi
colori ti portano a fare anche gesti quasi estremi
per starne vicino per annusare l’erba della Dosse­
nina calpestata dai ns.eroi in bianco­nero, sensa­
zioni che solo i veri tifosi riescono a capire.
Ma ora basta. Ciò che dirò avrà sicuramente po­
ca valenza sull’intero mondo calcistico lodigia­
no o meglio ancora nella ristretta cerchia del
Fanfulla, un singolo non fa testo, però da dome­
nica scorsa (Naviglio Trezzano­Fanfulla 3­0) ho
detto basta. Si intenda che non è una questione
di risultati dove il calcio è fatto anche per perde­
re le gare ma è il contesto che porta a ciò a lascia­
mo accontentarci solo di una riduzio­
ne degli emolumenti, il gruppo deve
dimagrire anche nella governance.
90 tra consiglieri e sindaci nelle sole
tre banche principali del gruppo, Ve­
rona, Lodi, Novara. Troppi.
Consiglieri che in alcuni casi hanno
percepito circa 250.000 euro di compen­
si pari a quanto percepisce un senatore
del nostro parlamento italiano. 
Nelle repliche agli interventi, il Presi­
dente Fratta Pasini condividendo l’opi­
nione di Volpe non nella sostanza ma
nella forma, aggiunge che all’allinea­
mento dei compensi dei manager a
quelli dei senatori dovrebbe anche esse­
re abbinata la riduzione dei tempi per
l’ottenimento della pensione in 5 anni.  La cosa che, oltre a questo, mi ha
Ma il tema principale rimane quello
del rinnovo delle cariche in occasione
dell’assemblea di aprile per l’approva­
zione del bilancio.
Mi auguro ha proseguito Volpe, che
chi ha raggiunto i 70, 75 , 80 anni di età
pensi alla pensione e non più a gover­
nare una banca, rivolgendesi all’asso­
pito Prof Giarda. Numerosi i commen­
ti al termine dell’assemblea, e tutti in­
centrati su richieste di rinnovo delle
candidature. La maggior parte dei so­
ci ritiene che l’attuale governance non
debba ricandidarsi per gli scarsi e pes­
simi risultati riportati nel triennio. I
più inferociti ritengono che chi non si
è accorto dei «buchi» Italease e delle
altre voragini causate dai grandi im­
mobiliaristi clienti del banco, non pos­
sono continuare a godere della fiducia
degli azionisti .
In effetti conclude Modesto Volpe dopo
la chiusura ufficiale dell’assemblea da
parte del Presidente Fratta Pasini , ab­
biamo una governace che è fatta da
una numerosissima schiera di catte­
dratici, che se pur di levatissimo spes­
sore culturale, morale, e professionale,
non sono a contatto con la quotidianei­
tà delle imprese e dei tessuti sociali
dei territori.
È ora di cambiare per dare fiducia a
tutti e ad aprile ci sarà sicuramente
un grande cambiamento, grazie anche
alle nuove modifiche statutarie che
consentiranno di raccogliere più facil­
mente le firme per la candidatura di
nuovi consiglieri da sottoporre all’as­
semblea dei soci.
Anpa Associazione Nazionale Piccoli
Azionisti del Banco Popolare
BLOCCO DEL TRAFFICO
Troppe auto,
e nessuno
a controllare
n Gentile Direttore, domenica ho
potuto apprezzare la città di Lodi
re l’amaro in bocca dove la società non esiste
praticamente da mesi. Non voglio certo giudica­
re l’operato di chi è ai vertici societari ma ne pos­
so discutere ciò che è stato palesemente detto sui
giornali.
L’estate scorsa è stato fatto un certo tipo di ragio­
namento in cui si affermava la necessità di non
superare determinati parametri risaltando co­
munque che, pur risicato sia il budget, la stagio­
ne si concluderà senza problemi. Dopo un paio di
mesi i primi scricchiolii per non dire voragini e,
sempre rilasciando dichiarazioni sui giornali, la
situazione si fa critica fino alla decisione di re­
stringere il rimborso ai giocatori. Ad oggi la si­
tuazione è enormemente peggiorata dove lo staff
tecnico ed i giocatori non possono più avvalersi
dei normali fondamenti societari.
In una situazione del genere sfido chiunque a da­
re il meglio di sé dove il futuro è solo nero. I gio­
catori e l’allenatore meritano da noi tifosi una
particolare menzione poiché giocando in questo
stato, a mio parere, le partite le vincono comun­
que anche quando si perde come è successo do­
libera dalla morsa del traffico e
dello smog, infatti pare che la
giornata di blocco della circola­
zione abbia dato il risultato spe­
rato di far diminuire la concen­
trazione di polveri sottili nel­
l’aria. Devo però notare che no­
nostante il divieto di circolazio­
ne, per la città si potevano notare
in giro diverse automobili.
Lungo via Paolo Gorini, nel tra­
gitto tra la mia abitazione e l’edi­
cola ne ho contate complessiva­
mente poco meno di venti. Diffi­
cile credere che tutte queste auto
avessero il permesso che permet­
teva di superare lo stop.
più colpito è stato come nel corso
della giornata in tutte le zone che
ho percorso a piedi o in bicicletta
non mi sia capitato di incontrare
nessun addetto ai controlli, nes­
suno che verificasse ed eventual­
mente sanzionasse i trasgressori
del divieto di circolazione.
Era così difficile far girare delle
pattuglie (in realtà sarebbe ba­
stato un agente a piedi o in bici­
cletta) che fermassero tutte quel­
le auto che molti lodigiani, come
il sottoscritto, avranno visto per­
correre industurbate le strade
cittadine, ignorando il divieto di
circolazione?
Mettere delle regole e poi non
farle rispettare è un modo poco
serio di amministrare una città
e, alla fin fine, suona come una
presa in giro per tutti quei citta­
dini che invece le regole le rispet­
tano. Cordiali saluti.
FERROVIE ITALIANE
Ferdinando Meliconi
Non si faccia
demagogia e
disinformazione
n Caro direttore, leggo sul giornale di
lunedì 1 febbraio la lettera del signor
S.B. di Codogno che imputa tutte le
malefatte delle Ferrovie dello Stato al­
l’attuale dirigenza, “di stretta osser­
vanza PD”. Ora, va bene tutto, evi­
dentemente il signore, simpatizzan­
te di centro destra, cerca di portare
acqua al suo mulino, ma qui si misti­
fica totalmente la realtà: sicuramen­
te il centro sinistra avrà le sue colpe,
ma il centro destra non ne è certo
immune e questa dirigenza è in cari­
ca dal 2006, mentre i mali delle Fer­
rovie dello Stato vengono da molto,
molto lontano.
Vorrei ricordare al signor S.B. di Co­
dogno che il progetto dell’Alta Veloci­
menica scorsa.
Ci sono troppe domande senza aver adeguata ri­
sposta, che fine ha fatto per esempio il Sig.Bono
che, oltre alla solita ridda di voci, risulta solo un
fantasma. Qual è il progetto del Fanfulla tanto
ventilato la scorsa estate e qual è soprattutto il
futuro della società?
Non sarà certo determinante la mia presenza al­
la Dossenina, ma da oggi con grande rammarico
dopo circa 40 anni passati nella gioia di vedere la
mia squadra solcare il campo della Dossenina di­
rò basta, almeno affinché non ci sia chiarezza in
quello che sta succedendo e, soprattutto, in quel­
lo che succederà.
Si potrà perdere o vincere le partite questo non
fa differenza ma l’amarezza di vedere in campo
una squadra che parte gia sconfitta e l’umiliazio­
ne di una squadra fantasma questo, chiedo scusa
alla dirigenza bianco­nera, non la posso digerire.
Ringrazio la spettabile redazione de il cittadino
per lo spazio concessomi.
tà venne presentato dall’allora ammi­
nistratore delegato di FS Lorenzo Nec­
ci, di cui tutto si potrà dire tranne che
fosse di sinistra, nei primi anni No­
vanta, quando al governo maramal­
deggiava ancora il CAF (Craxi, Andre­
otti, Forlani).
La prima tratta ad Alta Velocità ad ini­
ziare i lavori fu la Roma­Napoli duran­
te il primo governo Prodi: il governo
Berlusconi li proseguì e terminò. Stes­
so discorso per la Bologna­Firenze. La
tratta Milano­Bologna, a parte il rac­
cordo di Melegnano, è stata pratica­
mente interamente costruita durante
i governi di Berlusconi. E la costruzio­
ne della nuova stazione di Reggio Emi­
lia è sempre rientrata nel progetto, al­
tro che approvazione in tutta fretta da
parte del governo Prodi! Altro discor­
so è l’utilità della stazione, su questo si
puo’ ragionare e forse posso essere
d’accordo con lei.
La regione Emilia Romagna è riuscita
a strappare dei parziali risarcimenti
come la ricostruzione delle stazioni di
Parma e Modena e lei li considera co­
me uno spreco: il motivo mi è oscuro o
forse è solo incavolato perché la regio­
ne è governata dal centro sinistra e so­
no stati più bravi di altri!
Casomai è la regione Lombardia che è
riuscita ad ottenere solo le briciole per
il lodigiano come risarcimento del
passaggio dell’Alta Velocità e la Lom­
bardia, se non mi sbaglio, è governata
dal centro destra da 15 anni!
Per quanto riguarda la stazione di Bo­
logna, la riqualificazione rientra nel
progetto Grandi Stazioni, lavori che
hanno riguardato o riguarderanno an­
che Milano Centrale, Roma Termini,
Torino Porta Nuova, Napoli Centrale,
Bari Centrale, Palermo Centrale e al­
tre 5 cioé le 12 principali stazioni ita­
liane, quindi il colore politico della cit­
tà non c’entra un bel niente.
Vorrei ricordare anche al signor S.B.
che l’attuale dirigenza di FS, insediata
dal governo Prodi nel 2006, è sempre
stata confermata dall’attuale maggio­
ranza di governo: se Moretti e com­
pany non vanno bene, perché non ven­
gono sostituiti? Evidentemente per il
governo Berlusconi vanno benissimo
Moretti e Cipolletta.
Per quanto riguarda gli investimenti,
forse il signor S.B. non sa che da parec­
chi anni la gestione dei treni regionali
è a carico delle regioni e la Lombardia
non è tra quelle che brillano per «gene­
rosità»? I risultati di 15 anni di gover­
no Formigoni e della sua maggioranza
per quanto riguarda il trasporto ferro­
viario non mi sembrano esaltanti, al­
trimenti non ci sarebbero centinaia di
lettere all’anno indirizzate a questo
giornale per denunciare le gravi man­
canze del servizio. O no?
Se proprio vuole farsi un’idea di come
è stata e viene gestita l’azienda Ferro­
vie dello Stato, al di là del colore politi­
co dei suoi dirigenti, le consiglio l’illu­
Lettere & Opinioni
Alessandro Bertolotti
Cavacurta
minante lettura del libro dal titolo
«Fuori orario. Le prove del disastro
FS» scritto magnificamente dal gior­
nalista Claudio Gatti: sarà una lettura
edificante e capirà che cercare di risol­
vere i problemi delle ferrovie in Italia
è quasi impossibile a causa dei classici
intrallazzi tipici del nostro paese.
Dal libro, pieno di testimonianze e do­
cumenti provati, l’unico amministra­
tore che ne esce degnamente è Gian­
carlo Cimoli ed il suo staff, che hanno
tentato, inutilmente, di migliorare e
modernizzare il sistema Ferrovie.
Guarda caso, fu il governo Prodi a vo­
lerlo nel 1996 e fu confermato da Berlu­
sconi nel 2001: venne poi sostituito in­
spiegabilmente nel 2004 da Elio Cata­
nia, lo stesso amministratore che ora
sta sfasciando l’Atm di Milano, dove
un giorno si’ e l’altro pure avvengono
incidenti e guasti a ripetizione.
Vede signor S.B. di Codogno, lei è libe­
rissimo di scrivere ciò che vuole, ma la
visione politica delle cose ci fa spesso
diventare miopi, ci fa vedere solo la
parte della realtà che noi vogliamo ve­
dere, ma quando si riportano dei dati e
dei fatti, bisogna essere precisi, altri­
menti si fa solo demagogia e disinfor­
mazione.
Pierpaolo Anelli
Lodi
ZELO BUON PERSICO
Mi sento
una cittadina
di serie B
n Ho letto con sommo gradimento la
lettera pubblicata sul Forum del Citta­
dino (vedi il Sito Internet del Cittadino,
Forum Territorio e Ambiente, Ndr) dal
Sig. Alessandro Capra in merito a
quello che dovrebbe rappresentere la
normale realtà di ogni paese dove
l’Amministrazione si fa carico di quel­
le che sono le segnalazioni e le neces­
sità dei cittadini che in esso vi risiedo­
no.
Evidentemente il Sig. Uggetti, che pe­
raltro non conosco, ritiene un suo do­
vere ottemperare al proprio mandato
mettendosi a disposizione della comu­
nità con impegno e dedizione rispon­
dendo con i fatti e non a parole.
Questo è in netta antitesi e contrappo­
sizione con quanto succede normal­
mente a Zelo Buon Persico paese dove
risiedo da poco tempo, come già men­
zionato sul forum del Cittadino in una
mia precedente comunicazione che vi
invito a leggere se ne avete tempo e vo­
glia. Alle mie comunicazioni, che poi
non sono solo le mie ma anche quelle
di altri abitanti che vivono nello stes­
so contesto, non è mai arrivata una di­
27
co una risposta nè dal primo cittadino
Paolo della Maggiore nè dall’assesso­
re al verde pubblico Sig. Polgatti nè da
altri facenti parte della giunta chia­
mati in causa per le loro specifiche
competenze.
Mi domando come mai, forse esistono
cittadini di serie A e serie B, oppure
non si sa come rispondere quando
l’oggettiva evidenza è inconfutabile e
sotto gli occhi di tutti?
Anch’io ambisco a gratificare su que­
sto forum l’operato di chi governa a
Zelo ma purtroppo non me ne è stata
ancora data l’occasione è anche vero
che la speranza è l’ultima a morire ma
i segnali non sono incoraggianti e al­
lora continuerò nella mia «civile» bat­
taglia fino a che il vento cambiera’ di­
rezione.
Una cosa deve essere ben chiara al­
l’amministrazione di Zelo, il mio cam­
mino fino ad oggi è passato dall’invia­
re le comunicazione al sito ufficiale
del paese per passare poi a questo fo­
rum gentilmente messo a disposizio­
ne da «Il Cittadino» e se sarà necessa­
rio mi spingerò ancora oltre pur di
rendere di dominio pubblico l’inosser­
vanza dei diritti di una cittadina che
paga regoalrmente le tasse e verso la
quale chi governa ha dei doveri che il
proprio ruolo istituzionale impone.
Spero succeda prima o poi di congra­
tularmi con altrettanto coinvolgimen­
to con qualche assessore che prenda
esempio dal Sig. Uggetti e dal suo ope­
rato non è poi cosi’ difficile assolvere
ai propri doveri sempre che lo si riten­
ga opportuno, con questo non mi
aspetto che le cose cambino da un
giorno all’altro ma qui non si è nem­
meno cominciato, forse se vi fossero
segnali di buo auspicio la cittadinan­
za sarebbe più predisposta ad intera­
gire con chi governa a pieno merito.
Prometto che continuerò ad aggior­
narvi in merito a l’evolversi nel bene e
nel male come si dice a buon intendi­
tore poche parole.
Maria Migliore
Zelo Buon Persico
SUDMILANO
Vi spieghiamo
chi prenderà
il nostro voto
n Un appello ai cittadini residenti nel
sud Milano e in particolare a tutti i cit­
tadini di San Giuliano Milanese e San
Colombano al Lambro. Alle prossime
elezioni per il rinnovo del consiglio
regionale della Lombardia che si
terranno il 28 e il 29 marzo 2010.
Chiediamo di sostenere l’attuale As­
sessore del PdL all’Industria, Piccola e
Media Impresa e Cooperazione Roma­
no La Russa che si presenterà per esse­
re rieletto.
Romano La Russa è nato a Paternò
(Catania) l’ 11 gennaio 1952. Risiede a
Milano. Coniugato, ha cinque figli. Im­
prenditore. Dal 1985 al 1990 è stato con­
sigliere comunale a Cinisello Balsamo
(MI). Dal 1990 al 2005 è stato consiglie­
re comunale a Sesto San Giovanni
(MI). Eletto al Consiglio regionale nel
1995 (collegio di Como), è stato presi­
dente della Commissione speciale per
l’attuazione della «Legge Bassanini»,
ha fatto parte della Commissione Affa­
ri istituzionali, è stato consigliere se­
gretario della Commissione speciale
per le Riforme istituzionali. Romano
La Russa è stato rieletto consigliere re­
gionale il 16 aprile 2000 nella lista del
presidente Formigoni e ha fatto parte
della Commissione «Affari Istituzio­
nali». Capogruppo di AN in Regione
dal 1995 al 2004. È componente della
Direzione nazionale di AN.
Il 13 giugno 2004 è stato eletto al Parla­
mento europeo dove ha ricoperto di­
versi incarichi: vicepresidente della
delegazione per le relazioni con l’Iran,
membro della Commissione per l’in­
dustria, la ricerca e l’energia, della
Commissione per le libertà civili, la
giustizia e gli affari interni e della de­
legazione per le relazioni con gli Stati
del Golfo, compreso lo Yemen. Relato­
re per la direttiva sulla liberalizzazio­
ne del mercato del gas.
Romano La Russa è da tantissimi anni
in prima linea su temi quali lo Sviluppo
dell’’Industria, Piccola e Media Impresa
e Cooperazione non che la difesa del­
l’occupazione durante gli anni di crisi.
Per l’impegno e l’abnegazione che ha
sempre dimostrato per tutto il sud Mi­
lano speriamo che a San Giuliano Mi­
lanese e a San Colombano al Lambro
possa prendere almeno 5000 voti.
Corrado Biondino
consigliere comunale Pdl San Giuliano
Milanese
Maddalena Dalcerri
consigliera comunale Pdl San Colombano
al Lambro e Coordinatrice Pdl
LODIGIANO
Pulite dalla neve
anche le piste
ciclabili
n Gli spazzaneve della provincia
hanno pulito le strade dalla neve, ma
ci voleva qualcuno che pulisse an­
che le piste ciclabili.
Marco Donati
28
Lettere & Opinioni
SAN MARTINO IN STRADA
Signor sindaco,
ricostruisca
“la Madonnina”
n Signor direttore, mi perdoni se Le
scrivo con ritardo questa lettera, ma
non ho mai trovato l’ispirazione per
farlo. Sono un’ottantenne che non
abita più nel Lodigiano da parecchi
anni, ma acquisto e leggo “Il Cittadi­
no” tutti i giorni perché lo trovo in
edicola a Milano.
Ho letto con interesse quanto ha
scritto il dottor Luca Marini sindaco
di San Martino in Strada, nel fasci­
colo a colori pubblicato lo scorso 31
dicembre, chiamato “Il brindisi dei
sindaci”. Dalle parole del dottor Ma­
rini ho capito che si tratta di un cat­
tolico convinto, e di questo me ne
compiaccio e a Lui mi rivolgo.
Vede, dottor Marini, io da piccola ar­
rivando con il calesse di mio nonno,
proveniente da una cascina di Zorle­
sco e diretta a Lodi, ero solita percor­
rere la Via Emilia e fermarmi, per
sostare in preghiera, alla località
“Madonnina del latte”.
La Madonnina sorgeva subito dopo
la Muzza Piacentina, dirimpetto alla
strada che conduce a Caviaga.
Tanti anni fa, andando a trovare i
miei parenti di Secugnago e passan­
do per la Via Emilia, ero intenziona­
ta a fermarmi ancora davanti alla
“Madonnina del latte”, ma con mia
grande sorpresa ho scoperto che non
c’era più!
Mi raccontarono, poi, che un camion
di passaggio aveva abbattuto la stori­
ca edicola. E mi avevano detto che
proprio sul “Cittadino” era stata
pubblicata l’assicurazione del sinda­
co di San Martino in Strada, un suo
predecessore, che “la Madonnina”
sarebbe stata ricostruita. Poi non se
ne fece più nulla, chiesi il perché ad
alcuni miei conoscenti sanmartine­
si, e mi risposero che il sindaco era
comunista e non gliene importava
nulla di un’edicola mariana.
Dottor Marini, Lei che è un bravo
cattolico, La prego, ricostruisca “la
Madonnina del latte”!
Mi perdoni se l’ho disturbata. La rin­
grazio fin da ora se vorrà risponder­
mi attraverso le pagine del “Cittadi­
no”. Un caro saluto
Stefania Moglia
GHIACCIO ­ 1
Con la neve
un bell’8, adesso
il voto è 5
n All’ultima nevicata al Comune di
Lodi ho detto a tutti i miei amici del­
la partita a carte che bisognava dare
un bel voto: 8, perché le strade erano
pulite. A questa ultima nevicata le
strade si sono pulite, ma non i mar­
ciapiedi, diventati un lastrone di
ghiaccio, pericolosi per noi pensio­
nati, e questa volta al sindaco come
voto diamo 5, perché si scivolava.
Pietro C.
GHIACCIO ­ 2
Col cucco
che glielo
darei il voto
n I casi sono due: o gli amministratori
comunali di Lodi vanno a lavorare in
elicottero, oppure i solerti stradini
hanno provveduto a pulire i marcipie­
di solo nei tratti di strada compresi tra
le abitazioni del sindaco e degli asses­
sori e il palazzo comunale.
Non si spiegherebbe altrimenti la si­
tuazione pesantissima nella quale si
trovano tutti i marciapiedi della città,
coperti da un lastrone di ghiaccio.
Vengo da fuori perché lavoro in una
banca cittadina, se abitassi in città alle
prossime elezioni col cucco che glielo
darei, io, il voto, a questi qui.
Franco Ludovici
GHIACCIO ­ 3
Sui marciapiedi
cammini bene
se hai i pattini
n Signor Sergio Tadi candidato
sindaco del Comune di Lodi, non
vada in giro per la città a contare
quanti sono i lampioni spenti del­
la pubblica illuminazione (e sono
tanti!), guardi anche in che stato
si trova Lodi dopo l’ultima nevi­
cata. Sui marciapiedi si cammina
celermente solo se si indossano i
pattini. Ghiaccio ovunque! La
gente non vuole grandi progetti,
chiede solo che gli amministrato­
ri abbiano a cuore la loro città.
Annalisa C.
ELEZIONI PER IL COMUNE DI LODI
Anche noi saremo presenti alla prossima tornata elettorale
n Carissimo Direttore, mi rivolgo a Lei,
nuovamente e con la stima di sempre, per
informarla che il gruppo Giovani Lodigiani,
del quale sono portavoce, sarà presente alla
prossima tornata elettorale del Comune di
Lodi. Vorremmo quindi illustrarle al suo
preziosissimo quotidiano i motivi di tale
scelta.
Premesso che gli attuali amministratori, a
destra come a sinistra, non sono stati in
grado in decenni di amministrazione, sia
provinciale che comunale, ad andare al pas­
so con i tempi. Morte infatti sono le infra­
strutture, cercando di allargare il territo­
rio asfaltando e urbanizzando, tralasciando
così al degrado il centro cittadino. Morto è
l’impegno verso le nuove tecnologie e i tra­
FAME
I cinici inganni
del vertice
mondiale Fao
n Le autorità hanno appena celebra­
to subdolamente il “giorno della me­
moria” … “corta”.
La strategia del Vertice del Millen­
nio nel settembre 2000 presso le Na­
zioni Unite prevedeva di “Dimezzare
entro il 2015 la percentuale di perso­
ne che soffrono di fame”.
Il recente Vertice mondiale FAO ci
ha riproposto i soliti due cinici in­
ganni, nascosti, ormai inutilmente,
da tale strategia: 1) l’ipocrita “… pre­
sa d’atto del + 9% nel 2009 di affamati
nel mondo (1,02 miliardi, il livello
più alto dal 1970)”.
2) “La promessa di invertire la ten­
denza alla riduzione degli investi­
menti nazionali ed internazionali in
agricoltura, nella sicurezza alimen­
tare … […] (con) La decisione di pro­
muovere nuovi investimenti nella
produzione agricola e nella produtti­
vità nei paesi in via di sviluppo per
riuscire a ridurre la povertà e rag­
giungere la sicurezza alimentare per
tutti secondo la strategia della “new
green revolution”.” (una nuova “ri­
voluzione verde” capitalista che co­
niuga capitali impiegati in concimi,
pesticidi, sementi selezionate, tecni­
ca/tecnologia con l’impresa a condu­
zione familiare) (http://
www.fao.org/news/story/it/
item/37470/icode/).
Parliamo di questo secondo inganno.
Non è un inganno solo quantitativo.
Esso non consiste, come comune­
mente si pensa, soltanto nel calo di
aiuti internazionali, dato che i capi­
tali mondiali sono stati spesi per aiu­
ti ben più importanti (sic!) ai ban­
chieri angustiati dalle continue bolle
finanziarie. L’inganno è prima di
tutto qualitativo.
Secondo gli “esperti” FAO (del capi­
tale mondiale), per produrre sia il ci­
bo necessario a sfamare l’umanità
contadina indigente, sia tutto ciò che
i consumatori urbani dei paesi ric­
chi acquistano dall’attuale produzio­
ne contadina arretrata, basta realiz­
zare, entro i prossimi 50 anni nei pa­
esi in via di sviluppo, circa 100 milio­
ni di aziende moderne operanti se­
condo la citata strategia della “new
green revolution”. Quattro­cinque­
cento milioni di contadini conosce­
rebbero lo sviluppo economico al­
l’occidentale. Ma che cosa succede­
rebbe dei restanti 2,5 miliardi di pro­
duttori contadini non competitivi?
Sarebbero inesorabilmente elimina­
ti nel tempo relativamente breve di
qualche decennio. Cosa possono di­
ventare questi miliardi di esseri
umani, già per la maggior parte po­
veri fra i poveri? Nel prossimo cin­
quantennio nessun sviluppo indu­
sporti. Ancora oggi, e siamo nel 2010, per fa­
re 30 chilometri di ferrovia si impiega circa
mezzora. E’ la velocità media di un canguro.
Fondamentalmente, siamo agitati, arrab­
biati e a volte stupiti, quando, sul suo gior­
nale, leggiamo ogni giorno, decine di lette­
re, come se fosse l’ultima spiaggia per un
cittadino, farsi sentire per criticare il lavo­
ro dei nostri amministratori. Possibile che
per farsi ascoltare dobbiamo andare sul
giornale, chiamare il Gabibbo o le Iene?
Del resto, i “politici”, che si riempiono la
bocca di parole come innovazione, sinergia
e giovani, non fanno nulla, anzi, si siedono e
si scambiano le poltrone decidendo del no­
stro futuro. Ma quale futuro!
Ancora una volta, c’era la possibilità di af­
striale potrebbe assorbire, anche
nell’ipotesi fantastica di una crescita
continua mondiale di tipo cinese
(8% attuale), neppure il terzo già af­
famato di questa umanità disperata.
Dietro la “modernizzazione FAO del­
la produzione agricola” c’è in realtà
l’espansione del capitale e la relativa
messa in produzione di nuovi terri­
tori per il mercato con i suoi 100 mi­
lioni di nuovi produttori efficienti
(cinquecento milioni di esseri uma­
ni con le rispettive famiglie) da una
parte e 2,5 miliardi di esseri umani
“eccedenti” dall’altra.
Il capitalismo mondiale (sia esso Eu­
ropeo, Americano o Cinese/sedicen­
te comunista) è ormai struttural­
mente incapace di risolvere la que­
stione del mondo contadino e quindi,
da un lato lascia che la sua prole
muoia di fame, malattie e guerre
(specialmente in Africa), dall’altro la
fa oggetto di disprezzo e odio comin­
ciando a colpirne la parte più visibi­
le: gli immigrati che per la Lega e
Berlusconi hanno un alcun che di
animale, sono criminali latenti che
comunque infestano la nostra
“splendida” società. Sono “animali
umani infestanti”.
Dopo i massacri coloniali operati in
tutto il mondo dal capitalismo priva­
to ottocentesco stimati in 30 milioni
di vittime; dopo l’olocausto del capi­
talismo di stato nazista e fascista che
colpì ebrei (6 milioni), gruppi etnici
Rom e Sinti, comunisti, omosessuali,
prigionieri di guerra, malati di men­
te, Testimoni di Geova, Russi, Polac­
chi ecc., per un totale stimato in 13
milioni di vittime; dopo i crimini
contro l’umanità del capitalismo di
stato stalinista (riconosciuti dal Par­
lamento Europeo) che colpirono i
Kulaki russi, Lituani, Ucraini, ecc.
per un totale stimato di 3 milioni di
vittime, le vittime del capitalismo
potrebbero contarsi a miliardi.
Il capitalismo è stato, è già e diventa
sempre più barbarie e inviterà sem­
pre più direttamente al genocidio.
E allora, che fare?
“Socialismo o barbarie” è la profeti­
ca risposta della comunista Rosa Lu­
xemburg, assassinata dal governo
Ebert … socialdemocratico.
Andrea Viani
Federazione della Sinistra ­ Lodi
LA FEDE E IL CREATO
La ragione
privilegia
la persona
n In questi giorni si è concluso a Ro­
ma il convegno “Sefir­Ecclesia Ma­
ter” sul tema delle scelte razionali e
comportamentali. L’incontro diretto
dal Prof Giandomenico Boffi, attuale
Direttore del centro di ricerca Sefir,
si è svolto presso l’Università Latera­
nense di Roma nei giorni 28­29 e 30
fiancare giovani promettenti, professionisti
del settore, nuova energia per il territorio.
Svanita. I giovani correranno da soli.
Ci rivolgiamo quindi, in appello, a tutte le
persone arrabbiate, stufe di questo reality
show politico, sempre sul ragionamento dei
numeri e delle poltrone, per dare voce final­
mente ad un movimento libero che guarda
agli interessi di tutti, non alle proprie ta­
sche. Inoltre invitiamo tutti gli elettori,
quelli che sono talmente arrabbiati e stufi
che non vanno neanche a votare, di presen­
tarsi alle urne, poiché è ora di voltare pagi­
na.
gennaio us, alla presenza dei ricerca­
tori, filosofi, scienziati ed esponenti
del mondo cattolico tra cui il Prof.
Francesco Miano professore di filo­
sofia morale. all’Università di Tor
Vergata Roma ed attuale Presidente
nazionale di Azione Cattolica.
Il ricco programma del Convegno
sul tema delle scelte razionali del­
l’area di ricerca “Sefir­Scienze e Fe­
de­Ecclesia Mater” comprendeva
l’importante riflessione sulle scelte
strategiche elaborate dai primati
“non umani” o animali. L’etologo
Augusto Vitali ha messo in eviden­
zia che gli animali esercitano delle
scelte razionali in funzione a quattro
principali necessità: 1) trovare cibo;
2) evitare predatori; 3) riprodursi; 4)
trovare una collocazione sociale. In
ambito umano ovviamente le scelte
razionali sono più complesse ed in­
cludono la capacità di simbolizzare
ed astrarre mentalmente le proprie
idee.
L’essere umano, nel corso della sua
evoluzione, ha colto inoltre il signifi­
cato contemporaneo sul problema
della razionalità per la convivenza
morale e politica. In particolar modo
l’uomo ha affinato nel corso della
storia gli aspetti più rilevanti ricon­
ducibili al tema della deliberazione
collettiva, del contrattualismo e del­
le trasformazioni del diritto in luce
dalla classica dicotomia giuspositi­
vismo/giusnaturalismo. Come so­
stiene il Prof. Giuseppe Acocella,
Rettore dell’Università S.Pio X, con
l’evento della modernità la razionali­
tà tecnica trasforma il giusnaturali­
smo con una moltitudine di diritti
naturali (in senso plurale) in quanto
come ha evidenziato Pietro Piovani
il diritto naturale si è “positivizzato”
ed è mutato per convertirsi al razio­
nalismo del pluralismo naturale e
tecnico­scientifico.
Questo aspetto fa si che la legge na­
turale decontestualizzata ha perso il
Dio creatore dell’universo per sotto­
stare alla ragione.
La ragione, in questo ambito, pensa
ed agisce in forma naturale e razio­
nale attraverso la determinazione
degli enti selezionati come oggetto di
studio con un fine che si giustifica
attraverso il loro dominio; non è dif­
ficile pensare al Principe di Mac­
chiavelli oppure al Leviatano di Hob­
bes quando si pensa alla ragione as­
soluta in grado di determinare la na­
tura. Importante, prosegue il prof.
Apicella è domandarsi in che misura
si soccorre la distinzione weberiana
tra l’etica della convinzione (mossa
dalla ragione assoluta) e l’etica della
responsabilità e del buon senso. Se la
ragione assoluta è in grado di stabili­
re un ordine scientifico­economico e
politico si arriva facilmente all’og­
gettivazione dell’uomo considerato
alla stregua di ogni altro interesse o
bene, fino a giustificare l’asserita
inutilità­produttiva e sociale della
vita con esiti che sconfinano nell’eu­
genetica (alla quale fece ricorso non
solo la barbarie naziste, ma illuden­
dosi di servire al progresso umano,
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
Donato De Ieso
portavoce dei Giovani Lodigiani
giovanilodigiani@gmail.com
anche una socialdemocrazia nordica
negli anni Trenta del Novecento) .
Come ha detto Benedetto XVI (nella
lectio che gli è stata impedito di tene­
re all’Università “La Sapienza”) le
scelte razionali sono definibili con
un processo storico, responsabile e
mirato a perseguire un modello di
convivenza morale non subordinata
alle ideologie pervasive e pregiudi­
zievoli.
Il messaggio di razionalità e ragione­
volezza per il Santo Padre non tra­
scura la fede perché solo tramite la
fede la ragione umana si concilia
con l’etica responsabile non limitata
alle scelte economiche o della razio­
nalità tecnica. Nella dimensione del­
la fede, sostiene infine Apicella, l’uso
della ragione privilegia la persona, il
rispetto per gli uomini in “carne ed
ossa” carichi delle loro paure, debo­
lezze che solo un destino comune
può riuscire ad esorcizzare renden­
do gli esseri umani protagonisti del­
la propria liberazione.
Miriam Binda
Lodi
LODI VECCHIO
Acqua pubblica,
Parigi ha fatto
marcia indietro
n Anche se con un po’ in ritardo vor­
rei replicare a quanto scritto in una
lettera del 12 gennaio 2010 firmata da
Alfredo Ferrari e Ambrogio Locatelli
in risposta alla mia del 4 gennaio 2010
sul tema dell’acqua pubblica.
Una lettera, quella scritta dalla coppia
leghista, contenente equivoci (“Vedre­
mo nel corso dell’anno 2010 gli svilup­
pi”…nel 2010 non succederà nulla,
semmai per il Lodigiano le nuove rego­
le fissate dal D.Lgs. 135/2009 divente­
ranno operative dopo il 31.12.2011), fra­
si vaghe (“i presupposti sono buo­
ni”…quali presupposti?), rassicurazio­
ni sorrette dal nulla o probabilmente
dal solo fatto di essere della Lega Nord
(“per primi noi abbiamo detto che per
il Lodigiano non esistono particolari
problemi e possibilità di peggiorare il
servizio”), balle (“non esiste una forza­
tura sulla privatizzazione dell’acqua”
mentre Giorgio Santilli su Il Sole 24
Ore scriveva “stop alle gestioni pubbli­
che in house… si ridimensiona il feno­
meno dilagante delle gestioni pubbli­
che in house, limitandolo a casi ecce­
zionali”) e giudizi arbitrari sulla mia
persona (“è singolare che gli uomini di
sinistra abbiano vedute cosi limitate”
salvo poi rimproverarmi di tediare i
lettori parlando di massimi sistemi…
delle due l’una! e ancora “una visione
veramente devastante, ma la solita di
chi è ancorato alla vecchia visione co­
munista”).
Nel mezzo non poteva mancare la con­
sueta dose di vittimismo di chi scam­
bia continuamente per strumentaliz­
il Cittadino
zazioni qualsiasi critica o pensiero di­
verso dal proprio.
Mi suggeriscono di guardare al di fuo­
ri del mio orticello ma ho l’impressio­
ne che loro non vadano al di là del pro­
prio naso. Altrimenti si sarebbero ac­
corti che la gestione privata dell’ac­
qua, ma anche di altri servizi privatiz­
zati negli ultimi 10 anni come ad esem­
pio il gas metano o la telefonia, non ha
portato gli sperati benefici.
Le brutte sorprese non riguardano so­
lo l’Italia tant’è vero che a Parigi dopo
25 anni di gestione privata hanno final­
mente deciso di ritornare alla gestione
pubblica (tra l’altro il caso parigino di­
mostra che non esiste nessuna legge
europea che impone la privatizzazione
dei servizi pubblici locali).
Dicono anche che sono un catastrofi­
sta.
Probabilmente hanno già dimenticato
lo scandalo dei rifiuti dello scorso au­
tunno quando Italia 90, la ditta sicilia­
na che aveva in appalto la raccolta dei
rifiuti in alcuni Comuni lodigiani tra
cui Sant’Angelo, Mulazzano e Maleo,
venne decapitata da una decina di ar­
resti perché in odore di mafia.
A Sant’Angelo l’immondizia restò in
mezzo alla strada per giorni e il Comu­
ne fu costretto a rivolgersi all’Astem
con un notevole aggravio di spesa,
mentre i pochi dipendenti rimasti an­
cora in carico a Italia 90 (che continua
ad operare in 5 Comuni) non ricevono
lo stipendio da novembre. L’affida­
mento dei servizi pubblici locali alle
società pubbliche del territorio serve
anche a questo: ad evitare che questi
servizi fondamentali per la convivenza
civile vengano appaltati ad imprese di­
soneste o malavitose.
Per questi motivi, e per una serie di ar­
gomenti che credo di aver spiegato in
modo semplice e chiaro nella mia pri­
ma lettera, ribadisco l’auspicio di tor­
nare ad una gestione totalmente pub­
blica dell’acqua (e non solo dell’acqua,
visti i danni economici, sociali e am­
bientali prodotti dall’eccessiva fiducia
nel mercato e nel liberismo). Per farlo
è necessario scardinare il complesso
sistema di leggi vigenti in materia e ri­
pubblicizzare il servizio idrico.
La missiva leghista si conclude elen­
cando una serie di questioni relative a
Lodi Vecchio, tra le quali la casa del­
l’acqua. Locatelli dice di averla propo­
sta durante il Consiglio Comunale del
30 novembre 2009 e si lamenta che nes­
suno della maggioranza abbia aperto
bocca.
Verissimo, ma anche dell’opposizione
non sono arrivate dichiarazioni a ri­
guardo. La sua proposta, che ritengo
assolutamente valida (un paio di anni
fa scrissi una lettera in cui proposi di
realizzare una casa dell’acqua nel­
l’area della nuova sede museale di
piazza Santa Maria), è stata ignorata
da tutti i consiglieri per un semplice
motivo: si stava parlando d’altro.
Si stava infatti discutendo un odg sul
diritto universale all’acqua. Odg a cui
Locatelli e il gruppo di minoranza di
Lodi Vecchio hanno votato contro ma
che pochi giorni fa ha raccolto l’unani­
mità ­ quindi il voto favorevole dei due
consiglieri leghisti ­ a Salerano. Sem­
pre a proposito della casa dell’acqua,
vengo accusato di essere poco onesto e
poco elegante perché in un’intervista
rilasciata al Cittadino qualche giorno
dopo il suddetto Consiglio Comunale
avrei “deciso di installare la casa del­
l’acqua”.
Caro Locatelli vai a rileggerti quell’ar­
ticolo (se non c’è l’hai ti mando via
email il pdf) e troverai scritto che “nel
futuro di Lodi Vecchio potrebbe anche
esserci una casa dell’acqua”. Effettiva­
mente ne stiamo discutendo, ma anche
se avessimo già deciso non vedo cosa ci
sia di male o di poco onesto.
Mauro Torriani
Assessore all’ecologia, ambiente e filiera
corta del Comune di Lodi Vecchio
MELEGNANO
Una torta
per Haiti:
aiutateci
n Sabato 13 e domenica 14 febbraio
2010, le nostre volontarie effettueranno
una raccolta di fondi, proponendo delle
torte fatte da loro stesse e dalle nostre
benefattrici. Il ricavato sarà destinato ai
terremotati di Haiti, tramite l’Ispettoria
Salesiana di Port­au­Prince, nostro refe­
rente, per garantire la finalità dei fondi,
come avvenuto per lo Tsunami.
Informazioni per chi vorrà prenderle:
sabato 13 febbraio, dalle 15.30 alle 19,
davanti al nostro negozio di via Zuavi
11 (numero di telefono 02.9832583) e do­
menica 14 febbraio dalle 9 alle 12.30, sia
davanti al nostro negozio sia di fronte
alla basilica San Giovanni.
Informazioni per chi potrà farle: vi
preghiamo di consegnarle al nostro
negozio di via Zuavi dal sabato matti­
na in poi (oppure il venerdì pomerig­
gio per chi non potesse dopo).
Le torte possono essere sia piccole che
grandi, sia dolci che salate, sia biscotti
che dolcetti vari. Dovranno essere con­
fezionate in fogli trasparenti ed accom­
pagnate da foglietto con indicazione
degli ingredienti. Se necessario, vi da­
remo noi per tempo l’occorrente per la
confezione. Fateci sapere. Grazie infi­
nite a tutti, anche a nome dei supersti­
ti di Haiti.
Fratelli Dimenticati
Filiale di Melegnano
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
CEMENTO E ASFALTO ­ 2
Fa piacere
la sensibilità di
alcuni sindaci
n Egregio direttore, mi ha fatto
molto piacere leggere il suo autore­
vole editoriale pubblicato sabato 30
gennaio, in cui ha trattato lo spino­
so tema sul consumo del territorio,
come fa ancora piu piacere riscon­
trare la sensibilità di alcuni sindaci
lodigiani. Speriamo che non riman­
gano voci e propositi isolati.
Unisco anche la mia voce, di uomo
qualunque, al suo grido: Basta ce­
mento, Basta logistiche, Basta indu­
strie iquinanti (anche se portano in
cassa quatrini che poi sono in no­
stri soldi che paghiamo sulle bollet­
te al netto dei loro profitto) che vio­
lentano la nostra terra.
In un passo del suo editoriale lei
scrive che sono stati costrutiti, in
questi ultimi anni, almeno diecimi­
la alloggi per trentamila nuovi resi­
denti. A questi vanno aggiunti altri
diecimila alloggi che giacciono in­
venduti. Mi auguro che molti siano
stati costruiti a seguto di recupero
edilizio altrimenti sarebbe un’inuti­
le spreco di suolo nell’interesse solo
delle immobiliari.
Facciamo un appello ai nostri rap­
presentanti eletti dalla nostra gente
che prestino la massima attenzione
a questo tema magari incomincian­
do a prendere esempio dalle coope­
rative edilizie. Esse prima trovano i
soci e poi costrusciono gli alloggi.
Difficilmente potremo trovarci con
migliaia di alloggi invenduti a sca­
pito di suolo rubato alla terra.
Cordiali saluti
Angelo Rota
Secugnago
ELEZIONI DI LODI ­ 1
Importanti
sono solo
i contenuti
n Ho letto una “piccola” polemica
che si è sollevata su una dichiara­
zione dell’assessore Elena Maiocchi
circa il candidato sindaco Sergio
Tadi, le conseguenti rimostranze di
due esponenti dello schieramento
opposto che in maniera “legger­
mente spropositata ne chiedevano
le dimissioni”, ed una successiva di­
fesa da parte dell’esponete della Le­
ga, a cui non faccio fatica immagi­
nare seguirà una successiva presa
di posizione a cui se ne contrappor­
rà un’altra ed un’altra ancora! in­
somma una spirale polemica sul­
l’argomento: “il candidato sindaco è
una brava persona e non è un pro­
fessionista della politica”.
Mi piace a questo proposito citare
una piccola storiella che lessi qual­
che tempo fa su un giornale gratui­
to distribuito nelle metropolitane
milanesi.
Non ricordo perfettamente il testo,
ma recitava pressappoco così:
«C’era una volta una cittadina dove
tutto funzionava alla perfezione.
L’elezione del candidato sindaco av­
veniva nel seguente modo: i conten­
denti si mettevano al termine di
una piccola discesa, e dalla cima
della strada veniva fatta rotolare
una palla. Vinceva il candidato nel­
la cui area arrivava la palla! Tutto
bene! il paese prosperava, sino a
quando in occasione di una nuova
tornata elettorale, la palla rotolò
fuori dallo spazio dei due conten­
denti e si fermò proprio ai piedi di
un asino!! La cittadinanza non pote­
va non rispettare la sorte e la tradi­
zione sulle cui basi il Paese aveva
costruito le sue fortune, e quindi...
fecero sindaco l’asino! Le cose non
sono non andarono peggio, ma mi­
gliorarono ulteriormente. Arrivati
alle nuove elezioni, la palla “matta”,
fece un altro “scherzo” al piccolo pa­
ese; non scelse né il candidato di de­
stra, né quello di sinistra e nemme­
no l’asino che tanto bene aveva fat­
to, ma si fermò vicino ad una pietra!
Ovviamente il nuovo sindaco fu la
pietra ed il paese andò ancora me­
glio!».
Mi scusi chi questa storia la cono­
sce e la legge purtroppo storpiata,
ma il senso è davvero chiaro! Se tut­
ti lavorano per il bene comune, non
importa chi governa, e se chi ci vuo­
le governare pensa solo a sè! Allora
è meglio non avere guide!
Cosa ce ne importa se un sindaco ha
o non ha un’altra professione?
Si dovrebbe davvero tornare alle ba­
si della politica, ossia capire, legge­
re e proporre risposte alle esigenze
dei cittadini. Il modo d’oggi, da que­
sto punto di vista purtroppo sempli­
fica molto la vita dei politici. Devo­
no semplicemente dirci cosa inten­
dono fare su bisogni primari, essen­
ziali ed elementari direi! Non ci de­
vono portare sulla luna! L’acqua,
pubblica o privata? L’inquinamento
atmosferico come vogliamo combat­
terlo (n.b. ho usato il noi) ? La ce­
mentificazione del nostro territo­
rio? Che piani di insediamenti pro­
CEMENTO E ASFALTO ­ 1
Ma a Borgo sono contenti di questo ecomostro sotto casa?
n Signor direttore, ho letto con attenzione (e
devo dire con grande condivisione) il Suo edi­
toriale di sabato 30 gennaio, dedicato a quanto
sta avvenendo nel nostro territorio, con l’indi­
scriminato consumo del suolo e l’inarrestabi­
le insediamento di industrie di logistica e di
capannoni.
La pregherei di inviare un fotografo a Borgo
San Giovanni, affinché tutti i lettori si renda­
no conto di persona di quanto sta avvenendo
alla periferia del paese. Anche lì sta sorgendo
duttivi intendono incentivare e vi­
ceversa quali intendono disincenti­
vare? Le tasse locali? La sicurezza?
La vita della città!
Chi ha già governato Lodi, ed in
questo caso la giunta in carica, ha
certamente fatto delle cose, ciascu­
no di noi le può vedere, le può consi­
derare ben fatte, fatte male, comple­
tate o lasciate incomplete, eccellenti
o pessime, e comunque, se anche il
giudizio fosse positivo non sarebbe
sufficiente per ottenere nuovamen­
te il voto. Ci dicano invece cos’altro
voglio fare di nuovo! Ciò che è stato
fatto è oramai consolidato e dovreb­
be essere solo un indicatore di cre­
dibilità sul mantenimento o meno
delle promesse.
Chi invece si propone come alterna­
tiva ci dica cosa vuole fare! Come,
quando e con che costi per la collet­
tività.
Considero francamente stucchevoli
discorsi sulla trasposizione delle
qualità personali, sociali, economi­
che e professionali dall’uomo priva­
to all’uomo politico!
Questa lettera vuole essere solo un
invito ad una campagna per le Co­
munali, che sia piena di contenuto.
Mi auspicherei una guerra di pro­
getti, di intenzioni, di propositi, di
iniziative tutte rivolte al bene della
collettività lodigiana, mi piacerebbe
poter dire: comunque vada sarà un
successo, perché tutti i candidati e
tutti gli schieramenti guardano dav­
vero al bene di Lodi, dei sui cittadi­
ni e dei suoi luoghi, e della sua qua­
lità di vita.
In bocca al lupo al futuro (nuovo o
riconfermato) sindaco.
Maurizio Palumbo
ELEZIONI DI LODI ­ 2
Chi amministra
deve fare
l’equilibrista
n Leggendo le dichiarazione del ca­
pogruppo PD a Lodi, Enrico Brunet­
ti, mi vien da sorridere: afferma, in­
fatti, che la coalizione di centro de­
stra è divisa; dice che i quattro pun­
ti principali su cui il candidato Ser­
gio Tadi intende focalizzare la cam­
pagna elettorale non sono nulla di
nuovo.
La coalizione formata da PdL, Lega
e lista civica Insieme per il Lodigia­
no, è, quanto mai unita e compatta
sia nelle proposte programmatiche
sia nei valori condivisi. È una alle­
anza, quella del centrodestra, che
ha delle idee ben chiare su come ri­
lanciare, rivitalizzare, vivacizzare
la nostra Lodi.
Al contrario, la coalizione che so­
stiene il sindaco uscente Guerini, è
un potpourrì, una “vasta alleanza”
che comprende tutto e il contrario
di tutto sia sul piano programmati­
co che valoriale, come quella del Go­
verno Prodi. Va dalle anime cattoli­
che del PD agli abortisti ed anticle­
ricali di Rifondazione, Comunisti
Italiani e Radicali, comprende verdi
ambientalisti sfrenati che improv­
qualcosa di indescrivibile. È stata innalzata
un’impalcatura che, vista a distanza, arriverà
a un’altezza di circa trenta metri. Sotto di es­
sa, un immenso capannone.
Da persona che tutti i giorni, per due volte al
giorno, transita da quelle parti, veder sorgere
“un mostro” di quelle fattezze non è certamen­
te qualcosa di esaltante.
Signor direttore, nel Suo editoriale di sabato
Lei ha elencato alcuni brani estrapolati dai
“brindisi” di alcuni sindaci del Lodigiano, i
visamente si convertono all’allegra
cementificazione della città, inclu­
de chi vuole costruire parcheggi e al
tempo stesso chi è contro l’amplia­
mento dei posti auto, comprende
chi vuole finanziare le scuole priva­
te e chi la pensa nella maniera oppo­
sta (lasciando che provvedimenti a
favore delle scuole paritarie venga­
no approvati solo grazie ai voti del­
l’opposizione), comprende garanti­
sti, ma anche giustizialisti manetta­
ri come i seguaci di Di Pietro. In tut­
to questo, chi amministra deve fare
l’equilibrista, è prigioniero delle
frange più estreme, ed attua la poli­
tica dell’immobilismo.
Nel contempo, Lodi scende in tutte
le classifiche, come quella della qua­
lità della vita e della raccolta diffe­
renziata (un tempo motivo di vanto
dell’Assessore Uggetti, orgoglio che
è andato scemando dopo la recente
emergenza rifiuti di Borgo Adda).
Ultimamente, poi, Guerini sta cer­
cando di ingraziarsi la popolazione
accelerando la posa di ulteriori tele­
camere in punti critici della città.
Ma è, il suo, un atteggiamento con­
traddittorio. Continua a sostenere
che Lodi non ha problemi, poi, però
c’è una rissa al giorno, e lui aumen­
ta le telecamere...Recentemente, ad
esempio, una studentessa è stata ra­
pinata del cellulare sotto il sottopas­
so in pieno giorno; venerdì sera
scorso le cassiere del LIDL (viale
Milano) sono state legate e rapina­
te...
Guerini viene anche dipinto come il
nuovo che avanza, come la novità di
questa campagna elettorale: in real­
tà è giovane anagraficamente par­
lando, ma è un vecchio politico per­
ché governa da 15 anni nel territo­
rio lodigiano. Non è il caso di offen­
dere chi fa notare che Guerini ha
fatto quasi solo politica, mentre Ser­
gio Tadi vive del proprio lavoro di
professionista, in quanto ciò corri­
sponde a realtà: esprimo dunque la
massima solidarietà nei confronti
dell’Assessore Elena Maiocchi per i
beceri attacchi ricevuti da un PD in
fibrillazione e alla canna del gas a
seguito del suo intervento alla Col­
dana.
Vien da chiedere ai cittadini a cosa
debba il Sindaco Guerini la defini­
zione diffusa di “brau fieu” . Forse
per l’ordinaria amministrazione del
Comune che viene venduta ai citta­
dini come una grande opera, publi­
cizzata con una pomposa campagna
di volantinaggio e di affissioni di
manifesti?
Penso proprio di no. Anzi, ferman­
dosi a riflettere, si può arrivare alla
conclusione che questi ultimi 15 an­
ni di amministrazione comunale
non abbiano dato alla nostra città la
progettualità di cui necessita. Fra i
cittadini inizia a serpeggiare una
certa stanchezza per il “solito” Gue­
rini: per i parcheggi non ha fatto so­
stanzialmente nulla, ma anzi ha tol­
to posti auto sia in centro sia in pe­
riferia, ha creato difficoltà con
l’area Ztl (fin troppo estesa) sia ai
commercianti sia ai cittadini, ha re­
so Lodi una città “dormiente”, ha
fatto scappare i giovani verso altre
realtà. Lodi non è in capoluogo di
provincia che invece dovrebbe esse­
re.
cui contenuti sono stati da me molto apprezza­
ti.
Il sindaco di Borgo San Giovanni non è eviden­
temente elencato tra i primi cittadini che han­
no detto un chiaro “no” alla devastazione del
suolo. È sufficiente dare un’occhiata a quanto
si sta registrando nel suo territorio: sta sor­
gendo un vero ecomostro!
Ma i suoi concittadini sono davvero contenti
di veder sorgere quella roba lì di fianco a casa?
Invito, dunque, i cittadini di Lodi ad
appurare la bontà del progetto del
centrodestra sia avvicinandosi ai
nostri gazebo, sia scaricando dal si­
to internet www.sergiotadi.it i quat­
tro punti salienti del programma,
veri “cavalli di battaglia” di Sergio
Tadi (oppure guardando i suoi in­
terventi sul canale Youtube “Per
Sergio Tadi sindaco”), nella convin­
zione che il 28 e 29 marzo i cittadini
di Lodi sapranno veramente sce­
gliere e cambiare pagina anche per
il Comune.
Andrea Dardi
presidente rovinciale Giovane Italia­
Giovani del Pdl Lodi
CODOGNO
La gioia
di essere
volontariato
n Carissimo Direttore sono un Vo­
lontario della Croce Rossa Italiana
di Codogno.
Con questa lettera voglio dire a tut­
te quelle persone che dicono che il
Volontariato non serve a niente op­
pure che invece di far Volontariato
si dovrebbe solo pensare al lavoro,
al lavoro, lavoro e il tempo libero è
solo del lavoro bastaaaa.
No io non ci sto, il Volontariato ser­
ve perchè tutte quelle persone che
parlano per niente non sanno che di
notte se hanno bisogno dell’ambu­
lanza sono i Volontari che arrivano
per soccorrerli , Volontari che sono
stati formati da persone come Medi­
ci, Infermieri, Istruttori specializza­
ti all’Emergenza Urgenza.
Quindi tutte quelle persone che par­
lano solo per dire che i Volontari
non servono bè non sanno che di
notte siamo noi volontari a vegliare
su di loro in caso di bisogno, noi sia­
mo Volontari che oltre al proprio la­
voro hanno anche una grande pas­
sione, una cosa chiamata aiutare il
prossimo.
Siamo persone normali come tutti
siamo persone che aiutano il prossi­
mo non solo qui ma anche nel mon­
do, ebbene si siamo Volontari e sia­
mo orgogliosi di essere Volontari,
alla faccia di tutti quelli che parlano
male di noi.
Quando il lavoro finisce e il tempo
lo permette chiunque è libero di fa­
re della sua vita quello che vuole so­
prattutto il Volontariato ovunque in
un canile, in un Centro per Disabili
in qualsiasi Associazione di Volon­
tariato.
La vita privata di una persona è solo
sua e di nessuno, solo lui può deci­
dere cosa fare della propria vita e
del suo tempo libero , questo lo dico
per tutti i datori di lavoro e tutte
quelle persone che dicono che il Vo­
lontariato è inutile.
Prima di parlare provate a fare del
Volontariato cambierete sicura­
mente la vostra opinione sul Volon­
tariato e perchè no il Volontariato vi
aspetta aiutare il prossimo aiuta
non solo gli altri ma anche la vostra
vita.
Lettere & Opinioni
Pietro Dallera
Grazie a tutti i Volontari grazie di
cuore sono 11 anni che sono Volon­
tario e sono felice orgoglioso di es­
sere uno di voi. Grazie.
Cristian Zani
V.d.S C.R.I Codogno
LODI
Cosa deciderà
il giudice
di pace?
n Domenica mattina alla 9.30 circa
a Lodi ho visto un pedone multato
da una pattuglia di forze dell’ordine
perchè con cautela procedeva sul ci­
glio del viale Agnelli.
Non condanno le forze dell’ordine:
hanno applicato una norma del co­
dice della strada.
Non condanno neppure il Comune:
squadre di spalatori erano già al­
l’opera, seppure il tratto di marcia­
piedi parallelo al viale Agnelli, a
quell’ora non era stato reso agibile
per i pedoni, mentre la strada era
già stata sgombrata.
Mi chiedo però se in simili situazio­
ne di emergenza si possa multare
un pedone che, per non scivolare sul
mento nevoso, procede con cautela
sul ciglio della strada.
Può essere applicata, in una situa­
zione di emergenza, una norma del
codice della strada che, di fatto, co­
stringerebbe un pedone a cammina­
re comunque sul marciapiedi?
Io credo di no, e chiedo lumi ai giu­
risti che leggerano questa lettera,
come anche al «Cittadino».
Come giudicherebbe il Giudice di
Pace un ricorso per ottenere l’an­
nullamento di quella sanzione?
Grazie per l’ospitalità
CACCIA ­ 1
Guido Ciancio
Siamo noi
che aiutiamo
madre natura
n Egregio Direttore, come ormai
spesso mi succede, mi sento in dove­
re di replicare alla lettera di lunedì 1°
febbraio della Sig.ra Lucrezia che
esprime, in maniera colorita e loqua­
ce, tutto il suo dissenso verso la rifor­
ma della legislazione venatoria con
l’arroganza di chi pretende di sapere
ma non sa!
I piani di gestione vengono promossi
e divulgati agli Atc (Ambiti Territo­
riali di Caccia) sul territorio dalle
Province, in base alla legge 157/92,
ancora vigente.
Essi si basano, per la piccola stanzia­
le e gli ungulati, su censimenti coor­
dinati dalle Università di riferimento
(zoologia, biologia, veterinaria) che
su essi conducono spesso studi, og­
getto di discussioni di laurea dei lau­
reandi e sotto la vidimazione del­
l’Ispra (ex Infs ­ Istituto Nazionale
29
Fauna selvatica, Ozzano dell’Emilia ­
Bo), l’istituzione governativa che ha
il precipuo compito di sorvegliare la
buona salute delle specie selvatiche
sul nostro territorio.presente a giu­
sto titolo, e con compiti ancora più
determinanti e decisionali nell’ade­
guamento alla Direttiva 79/409 in di­
scussione in questi giorni in Parla­
mento!
Essi decidono, su esclusivo fonda­
mento scientifico e su modelli stati­
stici di riferimento internazionali e
validati, le quote del prelievo venato­
rio annuale, sulla base dei dati di sel­
vaggina, presente e sulla potenzialità
ricettiva del territorio per la buona la
sopravvivenza della specie in esame!
Il ruolo dei cacciatori?
I cacciatori collaborano fattivamente
alle battute di cattura, ai censimenti,
ai ripopolamenti, alla sorveglianza
contro il bracconaggio, alla gestione,
faticosissima, delle aree denominate
Zps, zone di protezione speciale... i
veri bacini di tutela, i veri forzieri
della fauna! Non certo le vostre aree
gestite dove, in generale, non si vede
più un selvatico, manco a pagarlo
oro!
Paesi europei come Spagna, Porto­
gallo, Francia, Inghilterra e Germa­
nia si sono già adeguati alla Direttiva
Europea senza problemi.
Il problema in Italia è sempre e solo
uno, cioè voi anticaccia a priori e per
moda. Tempo fa pubblicai su questo
quotidiano delle domande che posi
ad un anticaccia... non mi rispose!
Allora le pongo a Lei signora Lucre­
zia.
Come mai l’usignolo e la rondine,
specie assolutamente non cacciabili,
si sono quasi estinte?
Come mai si legge che l’anatra mar­
zaiola, che è cacciabile ma «passa» in
Italia a marzo quando la caccia è bel­
la che chiusa è in costante calo?
Come mai la lepre, cacciata in tutta
la penisola, invece continua a incre­
mentarsi?
Come mai quando in Italia c’erano
circa due milioni di cacciatori e si
cacciava fino al 31 marzo la penisola
era stracolma di uccelli e animali di
ogni sorta ed ora, che siam 800 mila e
si chiude al 31 gennaio, la stessa peni­
sola si è svuotata di tale specie?
Forse il problema non siamo noi, for­
se non volete accettare che la caccia è
l’unica risorsa che può aiutare real­
mente madre natura, forse ciò che è
la caccia rappresenta un concetto
troppo ampio per il vostro intelletto
che si limita a considerare solo la de­
finizione letteraria di tal termine.
Cordiali saluti
CACCIA ­ 2
Mola Eugenio, cacciatore
La maggioranza
degli italiani
è contraria
n Egregio direttore, sono rimasto
sconcertato dal colpo di mano regi­
strato in Senato sulla legge della
caccia. La stragrande maggioranza
degli italiani è contraria alla caccia,
eppure coloro che si divertono ad
impallinare gli animali selvatici go­
dono ancora di forti appoggi di ca­
rattere politico.
Seguo da anni Il Cittadino e la ru­
brica che voi avete “appaltato” ai
cacciatori sull’edizione del venerdì.
Aspetto il prossimo venerdì, per ca­
pire se davvero i cacciatori lodigia­
ni, come dicono, sono i veri amanti
della natura. Attendo di conoscere
qual’è il loro parere sulla legge in
discussione in Parlamento.
Tiziano Fiorentini
SAN GIULIANO MILANESE
Perché l’Inps
mi ha tagliato
la pensione?
n Gent.mo direttore, sono uno dei
tanti pnsionati che nel mese di gen­
naio 2010 si è visto decurtare la pen­
sione da parte dell’Inps.
Non ho saputo dare spiegazione a
questo problema. Dopo dieci giorni
tramite posta mi veniva comunica­
to che la mia pensione era decurtata
per motivi dovuti all’aumento del­
l’irpef sull’addizionale regionale.
A prescindere dal fatto che prima di
prelevare soldi ai cittadini sarebbe
opportuna una comunicazione al
diretto interessato, ma dopo tanto
sbandierare che quest’anno si e fat­
ta una finaziaria senza toccare le ta­
sche degli italiani mi viene il dub­
bio che a noi pensionati lavoratori i
soldi di tasca li toccano senza essere
avvisati.
Non mi sembra un comportamento
corretto da parte del governo che ci
rappresenta e dall’ente erogatrice.
Finisco dicendo che durante l’attivi­
tà lavorativa si pagano trattenute da
capogiro, una volta in pensione si
deve ancora dare un aiuto concreto
a chi ci governa e come dire non si
finisce mai di pagare
Cordiali saluti
Antonio D’Amico
San Giuliano Milanese
30 MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010

il Cittadino
Sezione

Cultura&Spettacoli
n Poesia in celluloide: è quella che Marina Spada nel suo film non si
Marina Spada racconta nel film sofferma solo su Antonia: accanto
L ’I N C O N T R O I N S A L A R I V O LT A
che questa sera sarà proiettato sul­ alla vita della poetessa sviluppa,
lo schermo del Troisi a San Donato

sono quelli della poetessa milanese

Antonia Pozzi, anima raffinata e
(ore 21.15, ingresso libero). I versi storia di Maria, giovane cineasta
tormentata che morì suicida nel
1938, a soli 26 anni. Ma poetica è la
lettura della vicenda, attraverso lo
sguardo della
macchina da
presa, che ha
scelto di
compiere la
regista mila­
nese Marina
Spada che, in
Poesia che mi
guardi, offre
una delle sue
prove più fe­
lici, salutata
con successo
anche alla
Mostra di Ve­
n e z i a d e l Un’immagine del film presentato stasera
2006. Attra­
verso spezzoni originali della vita
di Antonia, ritratta in scene di vita
familiare, con gli amici, mentre che la storia di Antonia (finalmen­
gioca a tennis, mentre si diverte a
nuotare, e attraverso il montaggio
di fotografie in bianco e nero o co­
lor seppia che la stessa Antonia
scattò da giovanissima, Marina
Spada studia l’opera poetica della
Pozzi in modo del tutto originale.
Sarà interessante questa sera
ascoltare dalle
parole della regi­
sta (presente in
sala durante la
proiezione e al
dibattito succes­
sivo) le motiva­
zioni che hanno
spinto una capa­
La poesia di Antonia Pozzi
ce cineasta con­
temporanea e
molto metropoli­
tana a indagare
l’universo fem­
minile, per la ve­
rità non molto
illumina il cielo sopra Milano
noto, di una poe­
tessa degli anni
Trenta. Marina Spada presenta il suo film al Troisi di San Donato
In Poesia che mi
guardi, interpre­
tato da Elena Ghiaurov, Carlo Bas­
setti ed Enrica Chiurazzi, Antonia
Pozzi, tra le più originali voci poe­
tiche del Novecento, viene ritratta
nel suo travaglio interiore ma an­
che nel ruolo che, seppur per poco
tempo, rivestì nella società del suo
tempo. Siamo a Milano, agli inizi
del Novecento: Anotnia nasce da
una famiglia della solida borghe­
sia meneghina e fin da subito è do­
tata di innata sensibilità e di intel­
ligenza vivace. Ovvio che per una
giovane così non fosse facile con­
frontarsi con coetanee spesso solo
dedite a cercar marito e a siste­
marsi. A nulla vale l’ammissione
alla Regia Università di Milano
(pochissime le studentesse che la
frequentavano): Antonia non si
sente compresa dall’ambiente che
la circonda. Le sue liriche, sempre
più visionarie e tormentate, non
trovano lettori ed editori pronti a
coglierne il dirompente e precoce
talento e nell’inverno del 1938, in­
capace di esprimere in modo sere­
no i propri sentimenti e la propria
creatività, Antonia Pozzi si suici­
da.
ambientandola ai nostri giorni, la
innamorata dell’opera della Pozzi.
La ricerca della ragazza subisce un
notevole cambiamento grazie al­
l’incontro con un particolare grup­
po di studenti universitari milane­
si, gli H5N1,
un collettivo
famoso per
diffondere le
proprie poe­
sie attaccan­
dole sui muri
della città. Il
le g ame tra
Maria e i ra­
gazzi permet­
te la scoperta
da par te di
questi ultimi
dell’opera di
Antonia Poz­
zi e, dopo po­
co, la divul­
gazione dei suoi versi sulle pareti
degli edifici di Milano. Ecco allora
te risarcita degli anni in cui è stata
ignorata da pubblico e critica) così
come quella dei giovani di H5N1 e
di Maria ci parlano della poesia co­
me del sale della vita: ingrediente
essenziale ma sovente sottovaluta­
to in tutte le epoche.
Francesca Amé Un primo piano della regista Marina Spada, autrice di “Poesia che mi guardi”
CASELLE LURANI
Debutto “in casa” per i ricordi del lager di Defferara
n Serata d’eccezione, venerdì 29 gennaio a
Caselle Lurani, per la storia nazionale e per la
cultura locale. È stato infatti presentato il
volume “Breve racconto della mia vita in
prigionia” di Francesco Defferara, fratello del
celebre sindaco recentemente scomparso. Il
volume, pubblicato dell’Ilsreco lodigiana, a
cura di Emilio Bottale, ha avuto il suo debutto
nel salone della scuola media in via Aldo Moro,
in concomitanza con la giornata della memoria.
Spiega Ercole Ongaro, direttore dell’istituto di
storia della resistenza: «Per il quarto anno
consecutivo siamo arrivati all’appuntamento
del giorno della memoria con la pubblicazione
del diario di prigionia di un internato militare
lodigiano che dopo l’8 settembre 1943 visse la
drammatica esperienza della deportazione nei
lager tedeschi». Emilio Bottale, docente di
scuola primaria a Lodi, ha curato il diario, con
grande competenza valorizzando il testo e
l’importanza nel contesto delle testimonianze
militari. «La pubblicazione nasce da un caso
fortunato ­ spiega l’assessore alla cultura del
comune di Caselle Lurani Carla Murelli­ Ercole
Ongaro si recò dal sindaco Edoardo Defferara
per alcune interviste di carattere storico. Lì
venne a conoscenza del diario del fratello,
custodito dal figlio dell’autore.
Successivamente Ongaro ebbe in lettura quel
diario scritto su fragili fogli ingialliti e da lì
nacque il progetto». L’avventura di Francesco
Defferara è pervasa da molti momenti di storia
patria: partecipò alla guerra d’Abissinia dal
1935 al 1936. Poi combattè in Grecia dove l’8
settembre 1943 cadde prigioniero dei tedeschi.
Defferara tornò a casa solo il 22 ottobre 1945,
dove vive tutt’oggi. Ongaro, nella presentazione
del volume, afferma: «Il prezzo pagato da
questi concittadini non può essere dimenticato.
Sentiamo gratitudine, perché i loro sforzi nella
costruzione dell’Italia repubblicana hanno
fruttificato soprattutto per noi; ma ancora di
più sentiamo che abbiamo molto da imparare
da una generazione che, dopo avere subito il
plagio di un’educazione autoritaria, ha saputo
alzare la testa e ha scelto di resistere in difesa
dell’umanità che contraddistingue ogni
persona». (C. V.)
Vauro, narratore di vite:
dietro il volto di Madut
le storie di mille immigrati
n «Mentre scrivevo questo libro è
passata la legge sul reato di clan­
destinità, così il racconto di un im­
migrato capitato per caso nel no­
stro Paese è diventato inconsape­
volmente il racconto di un crimi­
nale». Vauro Senesi, celebre vi­
gnettista, non ci sta a definire l’im­
migrazione prima come problema
e poi come reato: «La legge deriva
dal sentire comune ma lo determi­
na anche e le terribili conseguen­
ze le abbiamo viste recentemente
a Rosarno». E per approfondire
questa tematica così attuale Sene­
si sceglie il mezzo del romanzo:
«La vignetta è immediata e racco­
glie l’urgenza di dire qualcosa con­
tro i potenti, ma lo spazio dedicato
alla riflessione non è di certo para­ Vauro Senesi, vignettista e scrittore
gonabile a quel­
lo possibile in
un libro». È così
che ne La scato­
la dei calzini
perduti, terzo li­
bro scritto dal­
l’autore e pre­
sentato lunedì al
teatro alle Vigne
in via Cavour a
Lodi, si trova la
storia di Madut,
immigrato suda­
nese che arriva
a Ro m a , d ove
riesce a trovare
lavoro in una la­ Il pubblico al teatro alle Vigne dove è stata spostato l’incontro
vanderia a get­
toni. Ciò che più
colpisce la cu­
riosità del prota­
gonista è pro­
prio la scatola Il nuovo romanzo
dove si raccolgo­
no i calzini
smarriti, un in­
dumento che
presentato alle Vigne
Madut non ha
mai avuto. «L’intuizione del titolo ­ nua lo scrittore­ l’immigrato non
afferma Senesi, intervistato sul suscita più alcun interesse. Appe­
palco da Michela Sfondrini della na arrivato, è già un nemico». Se
libreria Sommaruga di Lodi ­ na­ la mancanza di comunicazione è
sce da un viaggio a New York con imputata come diretta responsabi­
la mia famiglia, durante il quale le di «una convivenza umana giun­
mi capitò di entrare in una lavan­ ta a livelli minimi», la raccolta del­
deria e notare il contrasto tra le la memoria in questo libro è un
tante macchine tecnologiche e una tentativo di colmare questo vuoto
scatola di cartone. Così feci una raccontando tante storie ed espe­
scommessa con mio figlio: dieci rienze. Nei numerosi viaggi in pa­
euro che ne sarebbe saltato fuori esi di guerra, Senesi ha potuto go­
un libro». Quell’episodio negli Sta­ dere in veste di inviato del doppio
ti Uniti riporta però lo scrittore a privilegio ­ sentito però come una
Roma e in particolare nel quartie­ vergogna ­ di scegliere sia la meta
re Monti (dove il romanzo è am­ sia il momento appropriato per
bientato) per descrivere con gli oc­ tornare a casa, lasciando in quei
chi sorpresi di uno straniero quel­ luoghi di estrema sofferenza tante
la zona della città dove l’autore vi­ persone, costrette invece a rima­
ve. Il grande pregio di Madut nel­ nere. E tutti quegli affetti ormai
l’ambientarsi in un mondo nuovo lontani si ritrovano oggi uniti «in
è proprio la curiosità, «Questa è un coro di voci che si muove in
infatti la molla che spinge le perso­ una persona sola, nel personaggio
ne a comunicare e successivamen­ di Madut».
te a capirsi. Per gli Italiani ­ conti­ Elena De Monti

IN SERATA LA SMENTITA: «UNA TRAPPOLA»

Le «passeggiate informali» di Marotta:

partitura jazz che prende vita sulla tela
n «Parto da un punto non ben
definito, usando colori e fanta­
sia, ma alla fine spunta sempre
una certa razionalità. Questo
modo di dipingere non solo mi
soddisfa molto, ma soprattutto
fa, nella mia persona e nel mio
pensiero, il vivere quotidiano».
Maurizio Marotta spiega così
come nascono i pastelli, gli olii
e i disegni a carboncino che lo
scorso 31 gennaio sono stati ap­ Maurizio Marotta
pesi alle pareti del Clam ­ il
Centro di partecipazione giovanile di piazzale Forni,
è necessario lasciarsi catturare, immergersi in uno
spazio pittorico che ­ come ha sottolineato la curatri­
ce Laura Belloni Sonzogno durante l’inaugurazione
di domenica scorsa ­ «è un luogo selvaggio che cela,
e talvolta rivela, simboli dal significato oscuro. I di­
pinti di Marotta mi sembrano luoghi abitati, giungle
confuse di tratti istintivi». Lo stesso artista ammette
di non seguire una direzione precisa quando, nella
sua casa trasformata in studio, si appresta a comin­
ciare un nuovo dipinto, salvo poi riconoscere che,
una volta terminato il disegno, dal caos emerge
spontaneamente la regola, il punto d’equilibrio su
cui poggia il senso di tutta la struttura. È un po’ co­
me chi suona musica jazz: inizia dal tema e non sa

Shock Morgan: «Fumo cocaina»
n Prima le dichiarazioni shock, poi la smentita disperata. Alla vigilia
del festival di Sanremo (e del concerto lodigiano che seguirà, pochi
giorni dopo la passerella sanremose) esce un’intervista di Morgan, con­
cessa al settimanale «Max», in cui il cantante dichiara : «Fumo cocaina
tutti i giorni, ma non per sballo. La uso come antidepressivo». Si scate­
na la bufera poi in serata la retromarcia: «Sono molto sconcertato e
amareggiato, anzi profondamente addolorato, per non dire disperato,
per le frasi che mi sono state attribuite. L’intervista mi è stata sostan­
zialmente carpita ­ spiega in una nota ­ io penso esattamente il contra­
rio: la droga fa male, la considero pericolosa e inutile, mi riferivo al­
l’uso che ne facevo in passato come terapia verso la depressione».
a Lodi ­ in occasione della mostra a lui dedicata. Il
suo tratto si compone sulla tela (o sulla carta liscia
di un foglio) in quelle che Pier Manca, parlando di
questo artista lodigiano protagonista in passato di
altre esposizioni personali cittadine, ha definito
«passeggiate informali», conglomerati di segni che
solo il loro artefice può decifrare appieno, ma che la­
sciano nello spettatore l’impressione gradita di un
mondo interiore vivace, ricco. Sarebbe un errore,
tuttavia, liquidare Marotta come «puro astrattista»:
dall’intreccio di segni apparentemente senza forma
compiuta, si fanno avanti volti abbozzati, figure in­
certe e aliene che affiorano alla vista a poco a poco,
nascoste sotto le pennellate decise di una tela ad olio
o tra le spirali di un disegno a pastello. Per scorgerli
quale direzione le successive note prenderanno, mol­
to dipende dal momento, dal luogo e dal pubblico.
Quello presente al Clam domenica sera era partico­
larmente numeroso, e si è trattenuto sotto le volte
dell’ex linificio anche dopo l’aperitivo che ha coro­
nato l’inaugurazione della mostra, per ascoltare le
«passeggiate informali» ­ ma stavolta in musica ­ del
duo composto da Gabriele Boggio Ferraris e Mirko
Mignone: rispettivamente al vibrafono e al pianofor­
te, i due musicisti hanno proposto un repertorio
ispirato ai grandi della musica fusion e free jazz ­ Mi­
chel Petrucciani, Chick Corea, Pat Metheny ­ più al­
cuni brani tratti dall’album di prossima uscita «Say
the Truth».
Silvia Canevara
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
n Può il teatro abbassare il livello
di pm 10 nell’atmosfera? Ci spera
Giulio Cavalli, non se lo augura Da­
rio Fo, convinto più che mai che la
catastrofe ecologica sia necessaria
«per rendere l’umanità più uma­
na». In attesa di capire quando ar­
riverà («perché il “se” non è più in
discussione» puntualizza Fo), i due
attori la raccontano con gli occhi
dei pessimisti, «perché gli ottimisti
sono il male della terra» e quindi
«evviva la strage».
“Uragano Fo”, ieri mattina nella
sala stampa di Palazzo Reale a Mi­
lano, per la presentazione de L’Apo­
calisse rimandata ovvero benvenu­
ta catastrofe, lo spettacolo che l’at­
tore lodigiano Giulio Cavalli ha
tratto dall’omonimo libro di Dario
Fo e Franca Rame, in scena dal 4 al
28 febbraio al Teatro Oscar di via
Lattanzio 58 a Milano, ultimo ap­
puntamento della stagione di prosa
del Teatro Stabile d’innovazione di­
retto da Emilio Russo prima del
trasferimento nella nuova casa del­
l’ex Teatro Elfo.
Dopo il successo di giugno per il de­
butto al Napoli Teatro Festival Ita­
lia, la produzione targata Bottega
dei Mestieri Teatrali, lo stesso Na­
poli Teatro Festival Italia e Tieffe
Teatro Milano (in collaborazione
con Next ­ Regione Lombardia e Un’immagine di scena de “L’apocalisse rimandata ovvero benvenuta catastrofe”, che sarà a Milano dal 4 al 28 febbraio
Fondazione Ca­
riplo), sbarca a
Milano «dove da
22 giorni conse­
PRESENTATO A PALAZZO REALE A MILANO LO SPETTACOLO CHE SARÀ OSPITATO AL TEATRO OSCAR
cutivi le polveri
sottili sono oltre
il livello di guar­
dia e dove la don­
na più importan­
te della città con­
tinua a dire che
non è grave per­
ché ci sono altre
L’uragano Fo e la nuova apocalisse
città nella stessa
situazione ­ ha
detto Fo alla pla­
tea di giornalisti
Giulio Cavalli porta in scena l’opera del premio Nobel
­: insomma siamo in buona compa­
gnia. Come a dire: tutti ladri, nes­
suno ladro».
La Milano di Fo e Cavalli (in scena
da solo per lo spettacolo di cui ha no rincorso dai suoi cani a cui non
curato l’adattamento del testo e la
regia, a cui ha collaborato anche
Fabio Francione) è quella che si
sveglia di soprassalto nel giorno in
cui il petrolio è
finito, nel giorno
in cui i frigorife­
ri sono spenti,
gli ascensori fuo­
ri uso, le macchi­
ne e i camion
fermi in mezzo
alle strade, sen­
za benzina. È la
città che vive la
paura e l’ango­
scia di chi non si
è mai accor to
prima del pro­
prio destino, la
stessa città «che
tra pochi giorni
inaugura i lavori
da 5 miliardi di
euro per la nuo­
va autostrada Dario Fo e Giulio Cavalli ieri a Milano Emiliano Fitti­
Pedemontana
senza sapere se, tra dieci o vent’an­ giornalista antimafia che è finito
ni, ci sposteremo ancora su mezzi a sotto indagine per mafia perché
benzina» ha aggiunto Damiano Di
Simine, presidente di Legambiente
Lombardia. Ma è anche la città che
cammina verso una nuova origine,
verso il ritorno alle campagne.
«Ho immaginato cosa succedereb­
be se quel paradosso che molti stu­
diosi annunciano come imminente
fosse già realtà ­ spiega ancora Fo
sulla genesi del suo libro ­: nel
mondo ci sono almeno mezzo mi­
liardo di persone che non hanno Fo e di lavorare con lui non ci avrei
mai visto un’automobile. Per loro
non cambierebbe nulla. Poi ho im­
maginato il nostro presidente del una grande emozione. Un Lodo­Fo pia programmazione delle ore 12 e delle 21. Un film importante,
consiglio nella sua villa in Sarde­
gna che attende una ragazza che
31
Cultura & Spettacoli
A L L ’A R I S T O N
«Ho iniziato Parole beat,
il teatro dal
basso: se mi
la canzone
avessero di Nanda
detto che
avrei potuto
lavorare con
Dario Fo non
ci avrei mai
creduto...» L’attore e musicista Giulio Casale
n La figura e i testi di Fernanda
Pivano reinterpretati da Giulio
Casale: prosegue con La canzone
di Nanda, questa sera all’Ariston
di San Giuliano, la rassegna Cibo
per la mente, dedicata agli spetta­
coli di cultura e attualità: alcuni
tra i più celebri narratori e prota­
gonisti della scena culturale ita­
liana con le loro performance in­
vitano il pubblico a riflettere sul­
la nostra società.
Oggi è la volta dello scrittore e
musicista trevigiano classe 1971,
che si cimenterà con il suo La
Canzone di Nanda. Il suo è un
non arriva. Ho pensato al presiden­ OGGI AL VIALE OGGI E DOMANI percorso decisamente poliedrico:
te che cerca di raggiungerla con un dopo gli studi in filosofia teoreti­
cellulare che non funziona, che liti­
ga con tutti e che finisce in giardi­ Una “sfida” tra i libri ca all’università di Venezia ab­
bandona la carriera sportiva (gio­
si è più curato di dare da mangiare.
per gli studenti cava a basket nella Benetton di
Treviso), scrive testi ed impara a
Sì, devo dire che è stato diverten­
te».
delle scuole superiori suonare la chitarra da autodidat­
ta; nel 1991 fonda con tre amici gli
Da Milano a Napoli e alla metafora n “Sfida all’ultimo libro” Estra, un gruppo che ben presto
d i u n re nu d o nell’incontro promosso dal saprà imporsi all’attenzione del
che cerca di na­ Sistema bibliotecario lodi­ pubblico e della critica. Sul palco­
scondere la giano in collaborazione con scenico impara presto ad espri­
“monnezza” sot­ le associazioni Primaora e mere le sue versatili qualità arti­
t o i l t a p p e t o, Fabularia, che andrà in sce­ stiche. Il nucleo della narrazione
«mentre le olive na tra oggi e domani alla de La Canzone di Nanda è incen­
dell’aperitivo gli Sala Rivolta di via Cavour e trato sui diari (1917 ­ 1973) di Fer­
escono ancora al Centro di partecipazione nanda Pivano, traduttrice, scrit­
dalle tasche». La giovanile in piazzale Forni. trice e critica musicale scompar­
cronaca del­ Si tratta appunto di una sa l’anno scorso all’età di 92 anni.
l’“apocalisse” “sfida letteraria” che vedrà Parte integrante dello spettacolo
passa anche per protagonisti gli studenti di scritto da Casale (la regia è di Ga­
il capoluogo par­ diversi istituti superiori briele Vacis) sono le immagini
tenopeo con l’in­ cittadini (Maffeo Vegio, Gan­ inedite e i momenti musicali che
chiesta sul busi­ dini, Verri e Piazza) che do­ attraversano le tappe più impor­
ness dei rifiuti, vranno superare alcune tanti degli artisti legati alla “beat
scritta da Giulio prove con oggetto due libri. generation”.
C av a l l i e d a l Le squadre in gara dovranno L’inedito legame ha un preciso
giornalista del presentare il libro oggetto fondamento artistico: gli ultimi
settimanale della sfida realizzando un anni della Pivano vedono un’in­
« L’ E s p re s s o » video o una scenetta. Succes­ tensificarsi della sua passione
sivamente saranno chiamati per la musica e i cantautori, in
paldi. «L’unico a partecipare ad altri giochi particolare per Fabrizio De An­
riguardanti la trama e i per­
noi non ci facciamo mancare dav­
vero nulla» ha sdrammatizzato
Lo “spazio” tra film e letteratura sonaggi dell’opera. Tra i
giurati diverse persone del
mondo della cultura lodigia­
dré a cui consegnò nel 1997 il Pre­
mio Tenco con parole di autentica
e profonda stima: «Sarebbe neces­
sario che invece di dire che Fabri­
l’autore lodigiano, prima di torna­ n Maria (Margherita Buy) fa l’insegnante di italiano in una scuola na, tra le quali la scrittrice zio De André è il Bob Dylan italia­
re serio e raccontare di uno «spet­ serale di Napoli. Vive da sola, lontana dai genitori, non ha un fi­ Ilaria Rossetti. La prima no, si dicesse che Bob Dylan è il
tacolo che scava nelle colpe del si­ danzato. La sua vita cambia quando incontra Pietro e rimane in­ sfida è in programma questa Fabrizio De André americano».
stema politico». E di un’emozione: cinta. E soprattutto quando lui, appresa la notizia, la lascia. E mattina (10.30­12.30, Sala Una donna che ha lasciato un
«Sono stato accusato tante volte, a quando la bambina nascerà prematura, Maria dovrà affrontare il Rivolta) tra la classe 4L del tratto indelebile nel panorama
ragione, del fatto che mai avrei por­ calvario dell’attesa completamente da sola. Lo spazio bianco è Vegio e la 2B del Verri; nel culturale italiano: nel 2003 è stato
tato in scena un testo non mio: se quello dell’attesa dell’uscita dall’incubatrice, quello che separa la pomeriggio (14.30­16.30, istituito un premio a suo nome da
mi avessero raccontato che avrei madre dal primo momento in cui potrà tenere in braccio la figlia. Sala Rivolta) altra partita assegnare ogni anno a chi si è di­
avuto la fortuna di conoscere Dario Ed è il titolo del film di Francesca Comencini, presentato all’ulti­ tra la 4M del Vegio e la 4 A stinto per avere svolto ricerche,
ma Mostra del cinema di Venezia e tratto dall’omonimo romanzo del Piazza. Domani al Centro scritti o portato contributi ecce­
creduto. Per chi come me ha inizia­ di Valeria Parrella. La pellicola sarà presentata oggi all’interno di partecipazione giovanile zionali alla società. (Inizio spetta­
to a fare teatro dal basso, è davvero del cartellone d’inverno del cinema del Viale, nella consueta dop­ (dalle 14.30 alle 16.30) ulti­ colo alle 21.15, Teatro Ariston, via
mo incontro tra la 3 F del Matteotti 42, San Giuliano, in­
me lo potete concedere?». che affronta un tema complesso come quello della maternità, in Gandini e la 4 B del Piazza. gresso 10 euro).
Rossella Mungiello maniera sensibile e non banale. Valerio Esposti

LEGGERA Mina, la voce senza tempo

Cd & Dvd
CLASSICA La Argerich illumina Chopin JAZZ Tra opera e improvvisazione DVD I primi passi di Dario Argento
n Si intitola Facile l’ultimo album n Più si ostina a demolire l’intoc­ n Alla metà degli anni novan­ n C’era una volta il Dario Argento,
di Mina, la tigre di Cremona. Tanto cabile piedistallo dell’artista de­ ta, ma la fascinazione è molto critico cinefilo e sceneggiatore per
atteso da chi ormai la segue dagli miurgo, più la sua figura sembra di­ più lontana: arriva dalla fine Sergio Leone, che s’apprestava a
esordi della sua lunghissima car­ vinizzarsi. Eccessiva, imprevedibi­ degli anni cinquanta il tentati­ diventare uno dei registi italiani più
riera, ma anche da chi è incuriosito le, informale fino all’irriverenza, co­ vo operato da Miles Davis e celebri del mondo inventando lette­
dalle ultime produzioni della voce sì carismatica da appropriarsi di da Gil Evans di fondare un ge­ ralmente un genere all’interno del
più famosa d’Italia. Questo disco qualsiasi pagina, dall’età di sedici nere che attraversasse l’ope­ giallo all’italiana che darà poi esiti
ha un’importante particolarità, anni, con la strepitosa vittoria al ra lirica e il jazz. Esempi cele­ imprevedibili e ancora “copiati”
una varietà di generi e di collabora­ concorso Busoni, Martha Argerich bri furono gli album Scketches quando con Profondo rosso il cine­
zioni, che ne fanno la sua vera ric­ convive con la schiacciante ombra of Spain (con il celeberrimo asta romano sterzerà sull’horror.
chezza. Dodici tracce che spaziano di se stessa da cui un po’ scappa Concerto de Aranjuez arran­ Quel lontano debutto, datato 1970,
dai ritmi sudamericani di Questa vi­ e un po’ torna. Ormai ascoltarla da giato per tromba di Joaquin s’intolava L’uccello dalle piume di
da loca (dove tra l’altro c’è lo zampino di Cristiano Malgioglio) al pop sola è impossibile: la solitudine della sola tastiera le è insopporta­ Rodrigo) e soprattutto il remake di Porgy and Bess di Ger­ cristallo e aveva come protagonista
simil britannico di Con te o senza te, per arrivare al timbro essenzia­ bile. Così ama circondarsi di giovani talenti a cui dà generoso spa­ shwin. Altro tempo e altro ambito, ma non lontana dall’ul­ Tony Musante, che in quello stretto
le, struggente e scarno di Non ti voglio più, che vanta invece la colla­ zio. Martha bizzarra, spontanea anche là dove non conviene, bam­ teriore tentativo dei due giganti del jazz di riarrangiare La torno di anni girerà il successo epo­
borazione di Boosta, tastierista dei Subsonica. Una voce inimitabi­ bina e strega, padrona come nessun’altra della tastiera, un univer­ tosca di Puccini. A raccogliere quell’eredità fu il migliore cale di Enrico Maria Salerno (curiosamente presente anche nel film di
le e inconfondibile, nonostante gli anni ormai passati, fanno co­ so per lei senza segreti. La ristampa Emi del leggendario recital pa­ dei nostri compositori e strumentisti jazz: il trombettista Argento) di Anonimo Veneziano. Sam Dalmas, giovane scrittore ame­
munque il valore aggiunto delle interpretazioni di Mina, anche in rigino del 1965 conserva intatta l’esplosività di un ascolto adrenali­ ligure Enrico Rava. Che non di meno di Evans e Davis cor­ ricano, sta per lasciare Roma e tornare negli Stati Uniti. La sera prima
duetti importanti come quello con Manuel Agnelli degli Afterhours nico, a cui non siamo più abituati. Tutto Chopin, dalla terza Sonata tocircuitò la sua musica con una serie d’arie d’opera e poi della sua partenza, assiste all’aggressione di Monica Ranieri: la don­
di Adesso è facile, singolo di promozione dell’intero disco. Ancora tutta d’un fiato al vorticoso terzo Scherzo alle malinconiche, perla­ concepì nel 1995 un rifacimento assolutamente straordi­ na viene accoltellata da qualcuno, che si dilegua nel buio. Le indagini
una volta Mina dimostra la sua inossidabile bravura e la sua capa­ cee Mazurke op. 59. Non c’è miglior modo per stappare questi lun­ nario ­ quasi una nuova invenzione stilistica e musicale ­ del caso sono affidate al commissario Morosini, il quale informa Sam
cità ad adeguarsi al tempo che scorre e alle tendenze che cambia­ ghi festeggiamenti al genio polacco, nei suoi due secoli dalla nasci­ dell’immortale capolavoro lirico di Georges Bizet: Car­ della possibile presenza d’un assassino seriale in città. Sam decide
no. ta. men. di non partire e d’indagare per conto proprio sui delitti.
Marta Battioni Elide Bergamaschi F. Fr. Fabio Francione

MINA F. CHOPIN , L’ENREGISTREMENT LÉGENDAIRE DE 1965 ENRICO RAVA L’UCCELLO DALLE PIUME DI CRISTALLO
Facile Martha Argerich pianoforte Carmen Regia di Dario Argento con Tony Musante e Suzy Kendall
Ed. Pdu Emi Label Blue, 2010 Dvd 01 Distribution, 2009