Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
I carboidrati sono le biomolecole più abbondanti sulla Terra, molti carboidrati hanno
formula empirica (𝐶𝐻2 𝑂)𝑛 , alcuni contengono anche azoto, fosforo e zolfo.
I MONOSACCARIDI
I monosaccaridi sono aldeidi o chetoni con due o più gruppi ossidrilici; il glucosio e il
fruttosio hanno cinque gruppi ossidrilici. Molti degli atomi di carbonio ai quali sono
legati i gruppi ossidrilici sono centri chirali che generano i molti stereoisomeri degli
zuccheri che si trovano in natura.
PAGINA 1
gruppo carbonilico è a una delle estremità della catena carboniosa il monosaccaride
viene detto aldosio; se il gruppo carbonilico è in qualunque altra posizione il
monosaccaride viene detto chetosio. I monosaccaridi più semplici sono detti triosi: la
gliceraldeide e il diidrossiacetone. Gli esosi, che comprendono l’aldoesosio D-glucosio e
il chetoesosio D-fruttosio sono i monosaccaridi più comuni in natura. Gli D-ribosio e 2-
deossi-D-ribosio sono componenti dei nucleotidi e degli acidi nucleici.
PAGINA 2
La prima reazione genera un ulteriore centro chirale (a livello del carbonio carbonilico).
Le due configurazioni stereoisomeriche sono indicate con le lettere α e β. Le forme
isomeriche dei monosaccaridi che differiscono soltanto per la configurazione intorno
all’atomo di carbonio emiacetalico o emichetalico sono dette anomeriche e l’atomo di
carbonio carbonilico è detto carbonio anomerico. Gli anelli a sei membri sono
chiamati piranosi, in quanto
derivano dal pirano, un anello
eterociclico a sei membri. I nomi
sistematici di queste due forme ad
anello del D-glucosio sono α -D-
glucopiranosio e β-D-
glucopiranosio. Anche i chetoesosi
(come il fruttosio) possono esistere
sotto forma di composti ciclici e
formare anomeri α e β. In questi
composti il gruppo ossidrilico sul C-
5 reagisce con il gruppo chetonico
sul C-2, formando un anello
furanosico contenente un legame
emichetalico. Le strutture cicliche
degli zuccheri vengono
rappresentate dalle formule
prospettiche di Haworth in modo
più accurato rispetto alle proiezioni
di Fischer, solitamente utilizzate
per le strutture lineari degli
zuccheri (vedi appunti organica).
PAGINA 3
LA FORMA CICLICA DEL D-FRRUTTOSIO
Il fruttosio forma: anelli a 5 membri (anello del furano) dalla reazione del gruppo
chetonico in C2 con il gruppo OH sul C5; può formare Fruttofuranosio dalla reazione
del gruppo chetonico in C2 con il gruppo OH sul C6.
Assiale ed equatoriale si
riferisce all’orientamento dei
sostituenti rispetto al piano
dell’anello
PAGINA 4
FORMAZIONE DEL LEGAME GLICOSIDICO
I monosaccaridi reagiscono con alcoli e ammine per formare glicosidi (acetali ciclici). I
monosaccaridi come emiacetali (o emichetali) reagiscono con il gruppo OH- di un
alcol (o di una ammina) per formare un glicoside (acetale): carboidrato in cui l’OH
del suo C anomerico è stato
sostituito da un –OR. Il legame
che si forma è chiamato legame
glicosidico (O-glicosidico).
Nel caso partecipi un’ammina
al posto di un alcol si avrà un
legame N-glicosidico.
Prendono nome dal gruppo
legato all’O seguito da quello del
carboidrato coinvolto con
desinenza –ide. Questi
composti hanno una reattività
diversa rispetto ai
monosaccaridi da cui derivano.
Le reazioni di formazione del
legame glicosidico sono
catalizzate da una classe di
enzimi chiamati Glicosiltransferasi.
PAGINA 5
I DISACCARIDI
I disaccaridi sono costituiti da due monosaccaridi uniti da un legame O-glicosidico, che
si forma quando un gruppo ossidrilico di uno zucchero reagisce con l’atomo di carbonio
anomerico dell’altro zucchero. I legami glicosidici sono facilmente idrolizzati dagli acidi,
ma sono resistenti all’azione delle basi. Il legame N-glicosidico unisce il carbonio
anomerico di uno zucchero con un atomo di azoto nelle glicoproteine e nei nucleotidi.
Il nome sistematico dei disaccaridi è : zucchero 1 - (1→#) - zucchero 2.
PAGINA 6
I POLISACCARIDI
La maggior parte dei carboidrati è
presente in natura nella forma di
polisaccaridi, polimeri con una massa
molecolare molto elevata. I
polisaccaridi, chiamati anche glicani,
differiscono tra loro per il tipo di unità
monosaccaridica ricorrente, per la
lunghezza della catena, per il tipo di
legame glicosidico che unisce le unità e
per il grado di ramificazione. Gli
omopolisaccaridi contengono
soltanto un tipo di unità monomerica;
gli eteropolisaccaridi sono formati da
due o più tipi di unità monomeriche.
Alcuni omopolisaccaridi sono utilizzati come riserva di unità monomeriche, che a loro
volta sono sostanze nutrienti. Altri omopolisaccaridi sono invece elementi strutturali
nelle pareti cellulari delle piante e nell’esoscheletro degli animali.
PAGINA 7
→ destrani: sono polisaccaridi presenti nei batteri e nei lieviti, anch’essi costituiti
da molecole di poli-D-glucosio unite da legami ( 𝛼1 → 6 ); tutti hanno
ramificazioni (𝛼1 → 3) e alcuni anche ramificazioni (𝛼1 → 2) o (𝛼1 → 4).
→ cellulosa: una fibra resistente e insolubile in acqua, si trova nelle cellule delle
pareti dei vegetali e particolarmente negli steli, nei tronchi e nelle parti legnose
delle piante. La cellulosa costituisce gran parte del legno, e il cotone è
praticamente cellulosa allo stato puro. La cellulosa è un omopolisaccaride lineare
non ramificato, contenente molecole di D-glucosio. Nella cellulosa i residui di
glucosio hanno però una configurazione β, mentre nell’amilosio la
configurazione è 𝛼. In particolare, i residui di glucosio nella cellulosa sono uniti
da legami (𝛽1 → 4), mentre nell’amilosio sono (𝛼1 → 4). Questa differenza
strutturale conferisce alla cellulosa la proprietà di ripiegarsi in modo specifico
nello spazio. La maggior parte degli animali tuttavia non può utilizzare la
cellulosa come combustibile alimentare, perché non possiedono enzimi capaci
di idrolizzare il legame (𝛽1 → 4). Le termiti digeriscono la cellulosa solo perché
nel loro intestino è presente il microrganismo simbiotico Trichonympha, che
secerne la cellulasi, l’enzima che idrolizza il legame (𝛽1 → 4).
PAGINA 8
Lo ialuronato (acido ialuronico)
I Glicoconiugati
I carboidrati possono legarsi ad altre molecole :
glicoconiugati
1) Alcuni glicosamminoglicani si
associano a proteine per dare
proteoglicani, aumentando la
variabilità e le funzioni delle
biomolecole .
2) Oligosaccaridi si possono
associare a proteine, spesso
proteine di membrana
originando le glicoproteine
3) Mono e oligosaccaridi si legano
a lipidi di membrana
(glicosfingolipidi). (prossimo
capitolo).
Glicoconiugati: i proteoglicani
Alcuni tipi di glicosamminoglicani sono
uniti a specifiche proteine, formando
complessi sopramolecolari chiamati
proteoglicani.
Oligosaccaridi legati in N
La Asn viene glicosilata se si trova nella sequenza Asn-X-Ser o Asn-X-Thr
(potenziali siti di glicosilazione). Funzione di controllo qualità nella biosintesi e
indirizzamento delle proteine vero i diversi organelli cellulari.
Le glicosiltransferasi
Glicosiltransferasi. Enzimi specifici
catalizzano reazioni di formazione del
legame glicosidico che unisce tra di loro
monosaccaridi. Molti tipi differenti.
Oligosaccaridi
presenti sulla
superficie globuli
rossi